The Lifestyle Journal #10 novembre 2011

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N ° 9 N o v e m b r e 2 0 1 1 | M I L A N C O O L D I A RY

FOCUS ON: IL FASHION RETAIL Shopping: Fashion Week e nuove aperture Weekend fuori porta: speciale neve


wolford.com


grafica: Silvia Del Vesco


N° 9 Novembre 2011 | MILAN COOL DIARY

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7 IL PERSONAGGIO L’Assessore Silvia Garnero: nuove vie del “fashion retail”.

32 arte Conversazioni sulla fotografia. Appuntamenti da non perdere.

14 STORIE DI FAMIGLIA Grant: l’arte di mettersi in gioco.

34 moda Le nuove vetrine dell’A/I 2012: la parola al buyer Anna Ravazzoli. Lo stile ad alta quota.

17 shopping Il “fashion retail” milanese: dati, tendenze, novità. Fashion Week: valzer di nuove aperture. 26 milano inside/out Intervista doppia: le teste di serie del “fashion retail” 29 eat & drink Da Le Fooding ai nuovi trend gastronomici. Delivery e “personal chef” a Milano: nuove idee.

è registrato presso il Tribunale di Milano autorizzazione numero 672 del 21 dicembre 2010

ANNO I - NUMERO 9 - Novembre 2011 Edito da: BIBLIOTECA DELLA MODA Corso Colombo, 9 20144 Milano THE LIFESTYLE JOURNAL Via Alessandria, 8 20144 Milano +39.02.83311202 redazione@thelifestylejournal.it www.thelifestylejournal.it

39 WEEKEND FUORI PORTA Tempo di neve: Courmayeur, Saint Moritz, Cortina, La Thuile, l’Alta Badia. 47 I racconti di TLJ “Due Teppanyaki” di Elena Ghiretti.

DIRETTORE RESPONSABILE Giovanna Caprioglio COLLABORATORI DI REDAZIONE Alessia Giorgia Pagano, Chiara Viola, Elena Ghiretti per Macchina dei Sogni, Giulia De Giorgis, sviluppo grafico e impaginazione Silvia Del Vesco Progetto creativo Spazio Younique In copertina immagine tratta dall’archivio di Biblioteca della Moda issue 32 A/I 1963-1964 -“Film und Frau” (Ed. German)

32 50 SUL LETTINO La meditazione in psicologia. 52 SPY STORY “The Lifestyle Journal” presenta “Made in Naples”: alta sartoria napoletana e “Texile Gallery” Lavazza in Triennale. Il compleanno speciale di Angelo Muratore Falconeri: cocktail d’autunno. Lungolivigno Fashion per Art in Ice . 56 INDIRIZZI LIFESTYLE Ristoranti e locali. Hotel e Milano Shopping Club. 58 L’OROSCOPO DELLA GINNY Novembre a passo di... .

PUBBLICITÀ Milano Fashion Media +39.02.58153201 www.milanofashionmedia.it info@milanofashionmedia.it PUBLISHER Marco Poli STAMPA Grafiche Antiga Via delle Industrie, 1 31035 Crocetta del Montello (TV)


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grafica: Silvia Del Vesco


IL PERSONAGGIO

L’Assessore Silvia Garnero: nuove vie del “fashion retail”

di Giulia De Giorgis

È giovane, bella, determinata e, di professione, fa l’Assessore: “The Lifestyle Journal” parla di moda e “fashion retail” con Silvia Garnero della Provincia di Milano.

apello fluente, corpo longilineo, parlantina decisa, occhioni chiari e jeans a vita bassa, Silvia Garnero, a 27 anni, è l’Assessore a Moda, Eventi ed Expo della Provincia di Milano. Anzi, per l’esattezza, diventa nel 2009 il più giovane assessore che sia mai stato eletto in una Provincia italiana. Piemontese d’origine, ma felicemente adottata dalla città di Milano, si è laureata in Graphic and Virtual Design presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, conseguendo poi una laurea magistrale in Fashion Design proprio nel capoluogo meneghino. Dopo diverse esperienze lavorative nel mondo della comunicazione, ha aderito al progetto politico di Daniela Santanché, occupandosi della campagna elettorale per le elezioni politiche del 2008, diventando coordinatrice di Movimento per l’Italia e partecipando alle ultime provinciali al fianco del Presidente Guido Podestà. Una bella carriera, per la sua età. Nell’excursus sul “fashion retail” italiano e, in particolare, milanese, “The Lifestyle Journal” sceglie di fare una chiacchierata sul tema proprio con lei. Anche perché di volti giovani, idee nuove e linguaggi innovativi – di una nuova generazione, insomma - il sistema moda sembra avere ora più bisogno che mai. Meglio ancora, poi, se la ventata di freschezza arriva proprio dai palazzi dell’amministrazione. Visti gli impegni del ruolo, non riusciamo a incontrare Silvia Garnero di persona. Ma in fondo un po’ ci fa piacere: vuol dire che a Palazzo Isimbardi ci si dà parecchio da fare…

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IL PERSONAGGIO

Parliamo del “fashion retail”, ovvero dei negozi di moda: uno dei punti di forza e una delle principali attrattive della città. Può tratteggiarci il quadro degli esercenti di Milano e Provincia? I numeri della moda a Milano e Provincia sono impressionanti. In particolare, per quanto riguarda il commercio al dettaglio, si arriva a 3.399 negozi di abbigliamento, di cui 789 di calzature e 2.408 di ambulanti, per un fatturato complessivo di 3,8 miliardi di euro nel 2010, pari al 16,7% del totale nazionale. Direi che questi numeri rendono bene l’idea dell’importanza del settore, che ogni anno porta in città milioni di turisti, attratti dalle vetrine delle principali vie dello shopping.

Su cosa devono puntare i retailer milanesi per essere più competitivi? Penso che la ricetta migliore da seguire sia un connubio equilibrato fra tradizione e innovazione. Infatti, da un lato abbiamo il “made in Italy”, che rappresenta il punto di forza del sistema moda-Milano e che, in quanto brand vero e proprio, garantisce agli acquirenti la qualità del prodotto, testimoniando allo stesso tempo l’eccellenza della tradizione italiana nell’ambito dell’eccellenza della moda. E i negozi milanesi devono assolutamente puntare su questo valore aggiunto. Dall’altro lato, però, ritengo che creatività e capacità innovativa siano altri due assi nella manica da giocarsi al meglio: saper concepire efficaci strategie di “fashion marketing”, stare al passo con le aspettative crescenti del consumatore, affrontare le sfide e la competitività esterne sono tutte caratteristiche fondamentali. Insomma, flessibilità e innovazione rappresentano, e devono continuare a rappresentare, un fattore distintivo e competitivo del “fashion retail” milanese.

Come si caratterizza il circuito italiano del “fashion retail”? La distribuzione italiana dell’abbigliamento è ancora caratterizzata dai piccoli negozi al dettaglio multimarca e, nonostante la flessione registrata negli ultimi anni, mantiene una quota di mercato poco al di sotto del 50%. Inoltre, l’Italia è il paese dello shopping nei centri storici: un caso unico nel panorama occidentale ormai dominato dai grandi “shopping mall”. Alla luce dei nuovi scenari economici e della recente comparsa sul mercato delle grandi catene delle multinazionali, una riflessione sulle strategie del retail dell’abbigliamento è comunque dove-

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In questa pagina, dall’alto: Via Montenapoleone allestita per Led Light Exhibition Design In copertina: Silvia Garnero


IL PERSONAGGIO

rosa, e la sua conclusione non può che essere la necessità di cambiare strada e l’individuazione di nuove strategie. La distribuzione deve fare i conti con un consumatore impoverito dalla crisi e sempre più autonomo e informato nelle sue scelte, grazie anche alla rivoluzione di internet. Bisogna, perciò, trovare strumenti per affrontare i grandi cambiamenti causati dalla concorrenza straniera, che ha introdotto nel nostro paese la rivoluzione del “fast fashion” e ha strappato alla distribuzione nostrana una larga fetta di pubblico, grazie a una politica dei prezzi aggressiva e all’ampiezza dell’offerta di prodotto.

A proposito, lei cosa pensa del “fast fashion” e delle grandi catene alla Zara o H&M? Catene come Zara o H&M non hanno fatto altro che avvicinare il design ricercato al consumo di massa, ispirandosi alla moda di alto livello e commercializzando prodotti dotati di un elevato valore estetico, il tutto a prezzi accessibili. Ritengo sia giusto che la moda non sia una “questione d’élite”, bensì un mondo accessibile a chiunque. Ma l’esempio del “fast fashion” non può, e non deve, essere seguito dall’intero retail dell’abbigliamento italiano, anche perché non tutti possono avere a disposizione gli enormi punti vendita e la comunicazione massiccia di cui possono usufruire le grandi multinazionali.

Cina, Russia, Brasile: come gestire il rapporto con gli acquirenti dei nuovi mercati? Bisogna avere il coraggio di aggredire i nuovi mercati. Cina, Brasile, Indonesia, India e Cina sono paesi in continuo sviluppo, che nei prossimi 3-4 anni cresceranno tra il 6 e il 9%. Ma bisogna guardare anche a Emirati Arabi, Polonia, Arabia Saudita, Russia e Turchia, che hanno un trend di crescita stimato tra il 3,5 e il 5%. È chiaro che i principali ostacoli dell’apertura ai nuovi mercati sono la distanza e le dimensioni delle imprese del settore moda, solitamente medio/ piccole. Direi che le nostre imprese sembrano, soprattutto, scoraggiate dalla lontananza geografica: maggiore è la distanza, minore è il livello delle esportazioni. Per questo le istituzioni hanno il compito di promuovere incontri periodici sul monitoraggio dei mercati e sulla cooperazione nel campo della formazione professionale e culturale, in modo da favorire l’approccio delle nostre imprese ai nuovi orizzonti commerciali.

Quali sono le tendenze del retailing,

In questa pagina, dall’alto: interno dello store milanese di Ralph Lauren; Sergei Grinko Milano Fashion Week S/S 2012

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IL PERSONAGGIO

dopo i grandi cambiamenti degli ultimi tempi, tra cui la crisi, l’avvento del Web 2.0 e la maggiore consapevolezza dei consumatori? Il fatto che il consumatore sia sempre più informato, anche grazie alle nuove tecnologie, non rappresenta solo una sfida difficile, ma anche una grande opportunità. La comunicazione del retailer su internet diventa a questo punto fondamentale, specialmente in un momento di crisi in cui i potenziali acquirenti hanno meno risorse a disposizione e spendono solo se realmente motivati. Spaventati dalla recessione, molti attori del settore hanno ridotto i prezzi, ma questa non può essere una strategia vincente a lungo termine, perché riduce la redditività delle imprese. Il vero driver dei consumi odierni, invece, è il valore percepito. Bisogna, quindi, puntare sulla dinamicità dell’offerta e creare un senso di urgenza nell’acquisto, generando nel consumatore il timore di perdere un’occasione che magari, aspettando i saldi, sfumerebbe. Bisogna ridurre i volumi della merce in negozio e insistere su produzioni personalizzate ed eventi “ad hoc”, per offrire al consumatore non un semplice prodotto, bensì un’emozione.

Com’è cambiato il comportamento del consumatore della moda negli ultimi anni? Il cambiamento è sotto gli occhi di tutti: i consumatori sono più “difficili”, esprimono necessità sempre più eterogenee e stanno maggiormente attenti alla qualità. Spesso sono veicolati nelle loro scelte da fattori emozionali, più che da reali bisogni. La rivoluzione del Web 2.0, insomma, ha creato un consumatore sempre più informato ed esigente, capace di scegliere cosa compra e dove acquistarlo, al miglior prezzo. In questo senso, è chiaro che la comunicazione gioca un ruolo sempre più determinante, sia che si tratti di quella tradizionale, che di quella dei social networks e new media.

La Provincia è da sempre partner di Milano Fashion City: può trarre un bilancio dell’ultima edizione? Milano Fashion City è un progetto che ha saputo valorizzare le eccellenze del sistema moda, mettendo a disposizione un’ampia gamma di strumenti e servizi. Durante la Settimana della Moda ha sempre un ruolo fondamentale, e con-

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tinuerà a occuparlo, in quanto strumento di comunicazione e promozione anche a livello internazionale. A essere unita è tutta la filiera moda del territorio, forza trainante dell’economia e voce fondamentale per il bilancio del comparto. Il programma dello scorso settembre è stato condiviso da circa 50 soggetti, in rappresentanza di 50.000 imprese che, con la loro volontà di prendervi parte, hanno confermato ulteriormente l’importanza della necessità di fare sistema.

Cosa sono moda e shopping per lei, donna di 27 anni? Non sono vittima dello shopping come tanti. Certamente mi fa piacere essere originale e stare attenta a cosa indosso, ma la moda, in realtà, mi ha sempre affascinato più che altro perché la ritengo lo specchio della nostra società. È l’espressione dell’eccellenza italiana, di una cultura radicata nella nostra nazione, che il mondo intero ci invidia. Ma soprattutto la moda è parte di ciascuno ed è impossibile prescindere da essa: ciò che indossiamo esprime qualcosa di noi o comunque quella parte di noi che vogliamo mostrare agli altri.

Lei partecipa alle sfilate? Come vive la Settimana della Moda? La Settimana della Moda ha un ruolo centrale nel calendario degli eventi milanesi e lombardi, ma rappresenta anche un appuntamento imperdibile nell’agenda internazionale. Milano in quei giorni sale sul trono legittimo di capitale della moda e del design. È un momento importantissimo per la città e per la sua economia e sono convinta del fatto che le istituzioni abbiano il dovere di coadiuvare le imprese, gli showroom e gli altri partner impegnati nell’organizzare la Fashion Week. Io personalmente partecipo alle sfilate e penso che la presenza di rappresentanti delle istituzioni agli eventi della Settimana della Moda sia doverosa: un segnale positivo di vicinanza e appoggio ai veri protagonisti della Milano Fashion Week.

Qual è l’evento milanese che aspetta con più trepidazione? Difficile scegliere un appuntamento fra le moltissime imperdibili date del calendario milanese, ma quello che in assoluto preferisco è il Salone del Mobile: l’evento che per eccellenza esalta il mondo del design. E, in particolare, il Fuori Salone, che rappresenta il valore aggiunto di questa


IL PERSONAGGIO

In questa pagina, dall’alto: la boutique Chanel di Milano.

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IL PERSONAGGIO

straordinaria manifestazione internazionale, arricchito dall’insieme degli eventi che animano la città durante la fiera. Il Fuori Salone permette a tutti di immergersi nel prestigioso mondo del design di altissimo livello.

In che modo le sue due lauree, una in Graphic and Virtual Design e una in Fashion Design, la aiutano nel lavoro? Non ho scelto a caso questo preciso percorso formativo: il design e la moda scorrono da sempre nel mio sangue. La laurea mi ha fornito conoscenze culturali e commerciali fondamentali per comprendere i processi della moda e del “fashion marketing”, che mi sono di aiuto ogni giorno nella mia attività di Assessore e mi permettono di confrontarmi in modo concreto con gli addetti ai lavori del settore.

Come procedono i lavori per l’Expo? Si stanno facendo grandi passi per la preparazione di Expo 2015, dagli accordi sulle aree ai primi appalti, passando per la creazione delle “white list” delle imprese. Nonostante le iniziali difficoltà, ora si è entrati a pieno ritmo nella fase operativa. Bisogna essere consapevoli del fatto che Expo 2015 è uno straordinario evento e una grande occasione per le imprese e l’economia dell’intero paese.

Ci scatta una fotografia ante litteram di Milano dopo il 2015? Per un anno Milano sarà al centro del mondo e l’Italia diventerà un punto di riferimento imprescindibile per la riflessione internazionale sul tema “Nutrire il pianeta, Energie per la vita”. L’esposizione internazionale sarà di certo un motore di innovazione e un impulso economico per la città, ma, soprattutto, segnerà la storia: sarà una pietra miliare negli accordi mondiali sul tema dell’alimentazione. Expo 2015, per la prima volta, lascerà soprattutto un’eredità immateriale, destinata a cambiare le convenzioni internazionali sul cibo e sul nutrimento.

Le capita spesso che la sua giovane età si scontri con certo “vecchiume” tipico delle istituzioni? Più che di uno scontro, si tratta di confronto. Io cerco di portare la flessibilità e l’apertura mentale proprie della mia giovane età, ma, d’altro canto, la grande esperienza delle istituzioni che

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mi circondano è per me fonte di grande insegnamento.

Lei, come assessore, cosa pensa di poter fare per Milano e la sua Provincia? In particolare voglio essere un assessore giovane per i giovani. Voglio impegnarmi per le nuove generazioni milanesi, creando dei “trampolini di lancio” perché i giovani possano crescere e farsi strada nel mondo del lavoro, dando visibilità alla creatività e premiando il merito. Sto lavorando per costruire momenti di incontro sempre più numerosi tra i giovani talenti del nostro territorio e il mondo del “fashion business”, dai buyers alle aziende. Questa è la strada che ho intrapreso da qualche anno e voglio continuare così.

Può trarre un bilancio dei suoi primi mesi da assessore? Sono stata l’assessore più giovane d’Italia e, a distanza di qualche anno, il bilancio è più che positivo: sono maturata nella consapevolezza del ruolo che ricopro, ho approfondito - e ora conosco meglio - le dinamiche che regolano l’amministrazione della Provincia di Milano e sono diventata un interlocutore per le esigenze e i bisogni dei cittadini. Ho dimostrato che, pur con poche risorse a disposizione, si possono creare eventi e progetti importanti, anche a costo zero. Ho creato sinergie importanti e ho fatto del mio ufficio un punto di incontro fra le associazioni che operano sulle tematiche delle mie deleghe. Ho aperto la sede della Provincia, Palazzo Isimbardi, alla creatività e ai giovani. Sono soddisfatta, anche se la parola finale spetta sempre ai cittadini…

a Moda, Eventi ed Expo.

Ci racconta qualcosa del rapporto con sua zia, Daniela Santanché? Daniela è sempre stata per me un punto di riferimento importante, a prescindere dalla parentela che ci lega. La sua determinazione e la sua coerenza mi hanno sempre contagiata: guardo a lei come a un esempio da seguire.

Le capiterà spesso che le diano del “tu”: la cosa la infastidisce? Assolutamente no, il “lei” una formalità in alcuni casi necessaria, ma il “tu” mi consente di avvicinarmi ai miei interlocutori e abbattere quel distacco che a volte si crea nei rapporti tra istituzioni e cittadini.

Dopo qualche anno che vive a Milano, quanto si sente piemontese e quanto lombarda? Mantengo con orgoglio il forte legame che ho con la mia regione di nascita, ma dopo essermi trasferita a Milano per motivi di studio, posso dire che la città mi ha accolto con grande calore e le sono grata per le molte opportunità che mi ha offerto. In conclusione, sarò sempre legata al Piemonte, ma sono contenta di essere stata adottata dalla Lombardia e mi sento a tutti gli effetti una milanese.

Come ci ha appena detto, lei, classe 1984, nel 2009 diventa il più giovane assessore provinciale d’Italia. Come è arrivata a Palazzo Isimbardi? Ho iniziato a occuparmi di politica sin da giovanissima. Ho aderito al progetto politico di Daniela Santanché, gestendo la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2008. Sono stata nominata tra i coordinatori del Movimento per l’Italia, di cui attualmente sono il dirigente nazionale e in cui ricopro la carica di tesoriere. Alle ultime elezioni provinciali di Milano, ho partecipa al fianco del Presidente Guido Podestà alla campagna elettorale e, dal 2009, sono Assessore

In questa pagina, dall’alto: rendering del Parco Portello. Il parco sorgerà nell’ex quartiere fieristico Citylife: 170mila metri quadri complessivi, che nel 2015 circonderanno tre nuovi grattacieli.


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STORIE DI FAMIGLIA

Grant: l’arte di mettersi in gioco di Alessia Giorgia Pagano

’era una volta un piccolo produttore di abiti per bambini che, come tanti maschietti degli anni 70, era innamorato del West, e insieme ai suoi fratelli decise di chiamare il suo marchio “Grant”, in onore del grande Generale nordista. All’inizio realizzava vestitini tradizionali, “come si usava una volta”, insomma: modelli tra il classico e il conservatore, più qualche jeansino preistorico. «Ma che noia tutti quei fiocchettini, nastrini e orsacchiotti!», pensavano i bambini. Fu l’incontro magico tra il piccolo produttore e una giovane fata che amava disegnare vestiti, a cambiare le vite di entrambi (e anche dei bambini)… Potrebbe essere raccontata così, come una fiaba, la storia di Mauro Serafini, creatore e attuale A.D. di Grant, e di Paola Montaguti, sua compagna nonché disegnatrice delle collezioni del gruppo che è oggi tra i leader mondiali del settore kidswear di alta fascia, dalla boutique nel Quadrilatero milanese a Pechino, passando per Londra. In proposito, troviamo Serafini proprio dopo un viaggio londinese, mentre prepara le valigie per volare a New York. «Sì – racconta - siamo appena tornati da Harrod’s. Con loro lavoriamo già da molti anni, ma finalmente siamo riusciti a personalizzare il nostro corner come volevamo, sostituendo allo spazio standard arredi che rispecchiano l’immagine dell’azienda: a misura di bambino, con un caldissimo “total white”, per fare uscire tutta la forza del prodotto». A Londra, poi, Mauro e Paola hanno avuto una soddisfazione ancora più grande: il giorno dopo l’inaugurazione del corner, Grant ha fatto la migliore performance di vendite del reparto dedicato al kidswear junior.

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Grant S.p.A. Via Manzoni, 40 20121 Milano +39.051.8908411 +39.051.8908511 www.grantspa.it grant@grantspa.com


STORIE DI FAMIGLIA

Non c’è da stupirsi: l’azienda, che ha chiuso in crescita il primo semestre del 2011 e portato a casa un fatturato di 27,5 milioni di euro nel 2010, sembra in ottima forma e può contare su 900 punti vendita in Italia, 900 nel mondo e piani di espansione già ampiamente realizzati nell’Est, dal Medio Oriente alla Russia. «Noi abbiamo un prodotto molto creativo e innovativo – spiega Mauro Serafini con una trascinante cadenza bolognese – dalla ricerca delle materie prime alla finitura artigianale dei capi, e puntiamo già da molti anni sull’export. La scommessa ora, specie in mercati come Cina, Taiwan e Singapore, è passare da una dimensione di “nicchia” a una strategia d’impatto». A dispetto del talento imprenditoriale e del successo raggiunto, però, Mauro Serafini è prima di tutto un uomo simpaticissimo. Un po’ ce l’ha nel sangue, in quanto, da buon bolognese DOC, è un tipo compagnone, affabile e di spirito, virtù che cerca di mantenere anche in azienda, con i collaboratori e con i clienti. Il che non inficia la professionalità del lavoro, anzi: «lo scherzo è un modo per dare serenità, anche perché nel nostro campo, soprattutto ultimamente, viviamo molti momenti di tensione…». Il divertissement, del resto, è nel DNA del marchio e traspare da tutte le collezioni firmate da Paola Montaguti: da Miss Grant, il cavallo di battaglia per le bambine dai 7 ai 14 anni, a Microbe, la linea per le più piccole; da Lù:Lù Girl, prodotto “minimal chic”, a “u+è”, dedicato ai bebè, passando per gli ultimi nati Miss Grant Été, «per sfoggiare un look da protagoniste anche al mare» e Grant Garçon, che veste i “Petit Prince”

del 2012. «Come dice sempre mia moglie – racconta Serafini - bisogna cercare di divertirsi e di usare un po’ di ironia, nel vestire i propri bambini. Insomma, non può e non deve essere uno stress o una noia!». Anche perché i bimbi sono i primi ad accorgersene: «il mondo dell’infanzia è cambiato», conferma Serafini. «E io lo vedo con mia figlia (Beatrice di 9 anni, ndr), che ha un’agenda da amministratore delegato! Ci sono molte più feste, più occasioni per incontrarsi, e le bambine ci tengono: se hanno una mamma moderna e innovatrice, difficilmente vestiranno classico… Ma dirò di più: mia figlia ha talmente buon gusto che spesso faccio scegliere a lei i vestiti per me!». Anche i maschietti, nell’immaginario di Paola, non sono più “imbambolati” come una volta: principini sì, ma eleganti, pratici, creativi, divertiti e divertenti. «Quando la mia signora ha iniziato a disegnare – racconta Mauro – non aveva nemmeno 25 anni. Io all’epoca cercavo persone giovani e creative per rinnovare l’azienda e… Ci siamo conosciuti così. Lei ha firmato la sua prima collezione nel 1992 e da allora è stato un successo». Con il lavoro, poi, è arrivato anche l’amore… «Sì, questa è la mia fiaba: sono un uomo che ha avuto fortuna. Ho una moglie bellissima e bravissima a disegnare le nostre collezioni, con cui c’è un grande rapporto di amore e di stima e che mi ha dato una figlia meravigliosa». Ma Mauro Serafini ha anche un altro tesoro: quella passione che ancora oggi, dopo oltre 30 anni, non smette di emozionarlo. «Ogni sei mesi, a Pitti Bimbo, alla fine della nostra sfilata, io mi commuovo come un bambino e, quando si accendono le luci, nascondo i goccioloni…». Mettersi sempre “in gioco”: un’altra grande lezione imparata dai più piccoli.

In questa pagina, dall’alto in senso orario: immagine della sfilata A/I 2011-2012; Mauro Serafini e Paola Montaguti; Grant Corner da Harrod’s; uscita finale della sfilata A/I 2011-2012 In apertura: interno dell’azienda Grant

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grafica: Silvia Del Vesco


shopping

Il “fashion retail” milanese: dati, tendenze, novità

di Giovanna Caprioglio e Alessia Giorgia Pagano

Il negozio è la vetrina e l’anima del brand. Ma i tempi sono cambiati: viaggio all’interno delle nuove tendenze e dei cambiamenti necessari per affrontare il futuro.

ilano città della moda e dello shopping? Nella sola Fashion Week di settembre sono state oltre 10 le aperture di store mono e multibrand di alta gamma. Eppure, al contrario di quanto si possa pensare, i numeri del “fashion retail” in città non sono quantitativamente così alti: i negozi a Milano non superano le 4.000 unità, ovvero solo il 4% del totale nazionale. Ma il settore ha uno straordinario punto di forza: la qualità dello shopping e dell’offerta commerciale di alto livello, nel Quadrilatero come in altre vie del centro. Un’attrattiva in grado di richiamare in città oltre il 43% dei turisti. Lo conferma, per esempio, uno studio di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano: «l’elemento che caratterizza la dimensione commerciale della città è quello dell’alta qualità. A fronte di una relativa bassa concentrazione di negozi del settore moda, Milano riesce a proporre un connubio improntato sulla qualità tra showroom e negozi monomarca dei principali stilisti internazionali e laboratori artigiani di alto livello». Il “fashion retail” è uno dei mercati più rappresentativi del “brand” Italia nel mondo. Specialmente a Milano, poi, città che viene identificata con la moda e il design accanto a metropoli quali New York, Parigi e Londra, la relazione fra turismo e shopping è fondamentale per il flusso economico dell’intero territorio. Del resto il negozio è da sempre il punto di contatto tra il brand e il consumatore e risulta fondamentale nella filiera produttiva, per l’affermazione del marchio, le strategie di marketing e la fidelizzazione del cliente. Ecco perché in questo numero “The Lifestyle Journal” ha deciso di osservare più da vicino il mondo del “fashion retail”.

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shopping

I tempi sono molto cambiati rispetto a pochi

cliente deve sentire e provare ciò che il brand rappresenta, attraverso un’esperienza che anni fa: la globalizzazione, la crisi internaziocoinvolga il più possibile i cinque sensi. Louis nale, l’avvento del Web 2.0, le nuove tecnoloVuitton e Gucci, per esempio, hanno rinnovato gie, i mercati emergenti e le catene “fast fashion” le loro boutique di via Montenapoleone proprio stile Zara e H&M hanno fortemente cambiato in questa direzione: i colori e i materiali sono il mondo dell’acquisto. Il consumatore è semquelli che si ripetono in ogni comunicazione pre più raffinato, esigente, “navigato” e in gradel marchio, il feeling esprime lusso ed esclusivido, oltre che di acquistare online, di documentà e ci sono molti spazi riservati al “su misura”, tarsi e farsi “indirizzare” dai numerosi fashion un servizio sempre più importante ai fini della blog della rete. Ecco perché è importante che fidelizzazione. Hanno puntato, insomma, sul il settore del “fashion retail” italiano e milanese cosiddetto “bespoke”, ovvero sull’essenza espesi adegui ai tempi, puntando, oltre che sull’erienziale del brand che il cliente può (e deve) commerce, sulla creazione di esperienze uniche vivere. di acquisto, su servizi mirati “ad personam”, sull’equilibrio tra opporChe la comunicazione tunità di business globali Del tutto particolare è l’iniziativa online e l’acquisto siano e nicchie locali, sulla tecche Diners ha realizzato a ottobre, strettamente correlati, nologia integrata e su una in collaborazione con il Fidenza poi, è un fatto certo: la comunicazione differenVillage, per lanciare la Diners Club comunicazione nel lusso ziata tra mercati avanzati Vintage, celebrando così la Diners oggi non può più prescined emergenti. del 1950, ovvero la prima carta di dere da internet e dai “soVediamo quali sono le credito del mondo. Per l’occasio- cial media”, che però sono ne, all’interno del centro di Fidenper definizione strumenti nuove tendenze del settoza è stato messo a disposizione dei di comunicazione “dere in generale, con alcuni mocratica”. In proposito, soci Diners un servizio di personal esempi milanesi. La nouna ricerca della Fondavità più attesa dell’ultima shopper. Solo un esempio di come zione Altagamma afferSettimana della Moda è anche le carte di credito debbano ma che c’è un aumento stata l’inaugurazione di stare al passo con le nuove richiedel 20% annuo delle venExcelsior, il nuovo “concept ste del consumatore. dite online dei prodotti di store” del Gruppo Coin, lusso, con una previsione che ha commissionato a nel 2015 di 11 miliardi di euro di spesa da parJean Nouvel la ristrutturazione dell’ex Cinema te dei consumatori. Non ci si può più permetExcelsior in Galleria del Corso, per creare un tere di non comunicare attraverso questo ca“HUB” dello shopping metropolitano di alto linale, non tanto per aumentare le vendite online, vello. Si tratta di un progetto avveniristico fatquanto pittosto per cementare il percepito di to di soluzioni di design d’avanguardia, in cui esclusività anche nei confronti dei consumatori è protagonista l’uso della luce e degli schermi “aspirazionali”. La medesima ricerca, infatti, led, che creano un percorso visivo ideale nelci dice che il 70% dei consumatori europei si lo shopping più innovativo. In vetrina il meglio, crea delle opinioni online e poi acquista in-store; non solo dell’abbigliamento (la sezione è cuviceversa il 70% delle vendite online è precedurata da Antonia Giacinti, titolare della famosa to da un’esperienza in-store diretta. boutique Antonia di Milano), ma anche del beauty, del design e del food. Un’altra tendenza del “fashion retail” oggi è E tutto questo non è un caso: l’adeguamento a quella di comunicare in un modo sempre di un consumatore evoluto e sempre più raffinato più diretto al consumatore, colpendo target è sicuramente una delle istanze principali di molto definiti e puntando quasi al “one-to-one”. qualsiasi brand che voglia dialogare con i propri In questo senso, rivestono grande importanza clienti attraverso molteplici canali. L’experience le community, siano esse on line oppure off-line. marketing, infatti, è un concetto ormai acquisito Queste ultime sono spesso identificate con nei settori della moda e del lusso in generale, mezzi di comunicazione locale, con uno stile e secondo modalità sempre più differenziate. una distribuzione particolari, che permettono di definire e raggruppare un determinato target Sicuramente il negozio rappresenta il mondo di persone. iconico che ogni marchio vuole comunicare, la summa dei suoi valori, il luogo fisico in cui il

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In apertura: Gucci Montenapoleone. In questa pagina, dall’alto: lo store Pirelli; Virginia Preo Milano; una vetrina di Excelsior Milano


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In questo momento di mercato, inoltre, i retailer devono cercare di creare iniziative sempre nuove, per movimentare il traffico sul punto vendita. Ecco allora che in negozio venga esposta una mostra d’arte oppure vengano organizzate giornate dedicate ai clienti più affezionati dove, oltre a prezzi speciali, sono offerti loro piccoli indulgements per coccolarli, dalla seduta di trucco alla “image consultant”. La consulente d’immagine Valentina Saggese

fa notare che «per i consumatori evoluti il lusso sta vivendo il ribaltamento dell’idea comune: non più per pochi ma per tutti». Sono sempre di più i clienti che preferiscono acquistare un capo unico, di qualità, forte della notorietà e della sicurezza di un brand, piuttosto che pochi prodotti di difficile uso quotidiano. «È un atteggiamento chiamato “consumo conservatore”», prosegue la Saggese. Perciò è tipico del mondo occidentale in piena crisi. Per i consumatori dei mercati emergenti e del BRIC, invece, in questo momento storico è in pieno espletamento la necessità opposta: «non affermare se stessi e il proprio individualismo, bensì dimostrare un certo status economico all’interno del gruppo sociale». Un po’ quello che abbiamo vissuto in Italia del Dopoguerra, insomma. «Ciò significa che i brand di alta fascia si troveranno di fronte a due diverse tipologie di target e due diverse modalità di fare shopping», conclude la Saggese. Altra tendenza

In questa pagina: OpificioJM Temporary MIlano

«Io credo che anche i brand di lusso debbano essere ancora più attenti alla formazione del loro personale da un punto di vista dell’approccio alla vendita, che deve essere tesa a valorizzare lo stile peculiare del cliente e non a imporre per forza lo stile del brand. Oggi sono pochissimi i clienti che ancora scelgono il total look di un brand; tutti amano scegliere e mixare quello che più si avvicina al loro gusto. Sempre più spesso sono chiamata da grandi marchi per organizzare delle giornate in boutique in cui sono io a dare consigli ai clienti sulle scelte più adatte per migliorare il loro look, tenendo conto della loro fisicità e personalità». Monica Sirani - titolare di Personal Shopping Milano www.personalshoppingmilano.com

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shopping

del retail oggi è quindi un ritorno alle origini del marchio, in grado di rivalutare i capi icona che hanno fatto la storia del brand, da affiancare a pezzi più “spinti”, per soddisfare anche il secondo tipo di target e ottenere una maggiore visibilità sui media.

Per i negozi multimarca, il discorso viene

declinato affiancando nuovi brand di tendenza a marchi molto riconoscibili, in modo da accontentare sia il cliente che ancora cerca la sicurezza del capo brandizzato, sia quello più “raffinato”, che acquista per differenziarsi dal gruppo. Un esempio su tutti è Biffi, tra i multimarca più autorevoli della città, che abbina capi di Fendi e Aspesi a creazioni del giapponese Sacai e di Band of Outsiders. La signora Ravazzoli del vicino negozio Anna Ravazzoli, intervistata da “The Lifestyle Journal” afferma, inoltre: «La continua ricerca della novità e cliente alto profilo oggi richiede il del particolare fa sì che il nostro«Il negozio sia didigrande attrattiva per il pubblico. L’introduzione a ogni stagio“su misura” anche per viaggi ed eventi ne di brand nuovi dalla speciali, oltre che per lo shopping: tutconnotazione ricercata ma to deve essere assolutamente originale e nello stesso tempo giovane e disegnato secondo i suoi desideri. Tutto all’avanguardia, ci permetdeve risultare solo un piacere. La mia tono di ampliare la clientela società segue i clienti dall’accomodation recependo diverse tipologie a speciali iniziative per i loro figli, oltre a di clienti e, allo stesso temorganizzare itinerari di shopping di tutti po, di proporre alle nostre i tipi, dall’alta moda agli outlet, passando clienti abituali look diversi per l’enogastronomia. Ma ultimamente e, soprattutto, unici». E, in merito al costan- ci è capitato persino di occuparci di merte aumento di clientela letti antichi!». estera, in questo caso Carolina Santarelli persino al di fuori del titolare di Chic&Shop www.chic-shop.it Quadrilatero della Moda, ci racconta che anche Russe, Cinesi, Giapponesi e Americane stanno diventando clienti affezionate della boutique, pertanto le scelte di buying tengono conto anche di questo aspetto «diversificando le proposte di acquisto in termini di varietà e prezzo». Insomma, anche lo shopping di lusso deve certamente tenere conto della globalizzazione dei mercati, proponendo però una diversificazione dell’offerta a seconda dei suoi clienti di riferimento, che sempre più richiedono servizi personalizzati ed iniziative esclusive che li coinvolgano. Comunicando un’identità di marchio molto forte, ma sfruttando poi strumenti di comunicazione che permettano di dialogare con target ben definiti. Potremmo dire quindi... Think global, act local !

The Black B oo k of Retail È la prima guida completa alla distribuzione fashion di alta gamma in Italia. Nel libro sono stati recensiti oltre 200 tra i negozi multibrand più rappresentativi dell’intero Paese, per Uomo, Donna, Bambino e Accessori. Una pubblicazione che raccoglie il best retail italiano, a uso del trade quanto del consumer, sia nazionale che internazionale. Una guida d’uso dove reperire facilmente e velocemente i riferimenti della élite distributiva moda, con la certezza di rivolgersi, per i proprio acquisti, direttamente al “meglio” del retail nazionale e trovare le collezioni più interessanti del momento, siano queste classiche, di maggiore ricerca o d’avanguardia. Gli store, divisi per regione, sono descritti da una scheda dove è specificata anche la lista dei brand commercializzati, i riferimenti e le immagini. Biblioteca della Moda è distributore esclusivo di “Black Book of Retail 2011” . Il prezzo per singola copia è di 18 euro più le spese postali. È possibile acquistare questa preziosa pubblicazione direttamente presso la sede di Biblioteca della Moda in via Alessandria, 8 a Milano oppure sul sito www.bibliotecadellamoda.it via bonifico bancario, contrassegno o conto Pay Pal (codice: amministrazione@bibliotecadellamoda.it) Per qualsiasi informazione contattate: Biblioteca della Moda +39.02.83311202 info@bibliotecadellamoda.it

In questa pagina: a lato vetrina dell’ Excelsior Milano; sopra la cover di “The Black Book of Retail 2011“

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NATURA,

UOMO E PROGRESSO:

UN PERCORSO ECO-SOSTENIBILE

32 Via dei Birrai è un birrificio artigianale. La filosofia aziendale è data dallo stesso movimento del cerchio nel quale risulta inscritto il logo: una linea curva in grado di disegnare il ciclo della tradizione dell’arte birraia e portarlo alla scoperta di percorsi non ancora tracciati. 32 Via dei Birrai rappresenta la perfetta equazione tra gusto e design, tra ricerca e metodo, senza mai sconfinare nella massificazione industriale. Lo dimostrano le certificazioni ottenute, che ne garantiscono i parametri di qualità.

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LA MAISON BORELLA, nasce da una sapiente ristrutturazione di una antica dimora, affacciata sul Naviglio Grande, a pochi passi dalla Darsena di Porta Ticinese, lo storico porto di Milano. Un posto unico, privilegiato dall’essere situato nell’isola pedonale dei navigli, in una zona centralissima ma allo stesso tempo lontana dal caotico rumore causato dal traffico milanese, influenzata dal lento incedere del corso d’acqua. LA MEDESIMA AREA, accoglie in alcuni giorni dell’anno eventi e manifestazioni quali mostre d’arte e di antiquariato mentre durante la sera diventa uno dei luoghi più frequentati dalla vita notturna di Milano. Piazza del Duomo è raggiungibile in pochi minuti, così come la Basilica di Sant’Ambrogio, la Basilica di Sant’Eustorgio ed altri monumenti storici di primaria importanza. LA MAISON BORELLA, ha mantenuto l’estetica e gli spazi originali ,ed i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti cercando di mantenere intatta l’atmosfera delle vecchie case di ringhiera. Sarete accolti in un ambiente raffinato ed elegante, dove il benessere della clientela viene messo in primo piano. La Maison Borella mette a disposizione dei Suoi Ospiti poche camere, spaziose ed elegantemente arredate in stile classico, ricche di dettagli unici, completamente insonorizzate, dotate di tutti i conforts , curate nei minimi dettagli per poter soddisfare anche il più esigente degli ospiti. Potrete scegliere di soggiornare in una delle camere superior, con una affascinante vista sui tetti della Vecchia Milano, nelle camere affacciate sul Naviglio Grande oppure nelle camere con vista sull’antica corte ed il suo giardino d’inverno : sarà in ogni caso qualcosa di speciale, in quanto sonotutte differenti e ognuna ha un suo segno distintivo che la rende unica. Il nostro personale, discreto , qualificato e multilingue sarà disponibile per qualsiasi necessità ed esigenza, in modo che il Vostro soggiorno, sarà il più piacevole possibile. IL RISTORANTE, ben conosciuto nel panorama della ospitalità Milanese, nasce a fianco del giardino d’inverno dell’Hotel. La sala si sviluppa nell’antico palazzo trasmettendo agli ospiti un calore ed un fascino particolare. Potrete degustare le nostre proposte in un ambiente dove gli opposti si attraggono: la pietra e il velluto, il ferro battuto ed il vimini, le piante di oleandri a disegnare gli spazi. Sarete condotti lungo un sentiero di sapori che vi porterà dalla più tradizionale cucina milanese ai sapori e ai piatti tipici di tutte le regioni d’Italia. L’Elegante sala riunioni con luce naturale ed i servizi ad essa abbinati, renderanno i Vostri meeting, un successo. IL LOUNGE BAR , che da un lato si specchia sulle acque del naviglio e dall’altro e immerso nel giardino d’inverno, è a Vostra esclusiva disposizione, per un veloce snack, un aperitivo oppure un piacevole dopo cena rilassati su comode poltrone, accompagnati da un’ampia selezione di drink, vini e superalcolici.

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shopping

Fashion Week: valzer di nuove aperture di Giovanna Caprioglio

Kiton È stata rinnovata e ampliata la boutique Kiton di via Gesù, con una grande novità: l’inserimento della collezione donna. L’eleganza di Kiton si apre dunque al mondo femminile, esponendo persino la “capsule collection” di due giovani creativi emergenti, Nicholas Julitta e Andrea Colombo, che hanno interpretato l’arte sartoriale del brand in 4 outfit. Ad accogliere i clienti due grandi vetrine sulla strada e un’elegante scala esterna in marmo nero. Lo stesso materiale è ripreso negli interni, alternato al legno noce degli arredi. Un muro a vetrata sulla parete di fronte all’ingresso svela il verde del cortile interno del palazzo.

Louis Vuitton Montenapoleone

Via Gesù, 11 – +39.02.76390240 – www.kiton.it

Gucci Montenapoleone Anche Gucci riapre i suoi 1.600 metri quadrati in via Montenapoleone, con un completo restyling messo a punto da Frida Giannini, direttore creativo del Gruppo. Si tratta di un open space caratterizzato, oltre che dal tradizionale palissandro, da altri preziosi materiali come l’oro lucido, gli specchi e il vetro fumé, che creano un mood di ispirazione art déco. In occasione dell’apertura, al piano terra interamente dedicato agli accessori, è stato creato un “Artisan Corner” animato da maestri artigiani che hanno dato prova delle loro abilità nel creare borse e mocassini. Inoltre, è stata presentata una borsa realizzata ad hoc per celebrare l’evento. Via Montenapoleone, 5/7 – +39.02.771271 – www.gucci.com

Un ampliamento di ben 350 metri quadrati e un restyling totale firmato Peter Marino caratterizzano l’opening della rinnovata boutique di Louis Vuitton in via Montenapoleone. Alla base, una nuova idea di negozio LV, più vicina al mix tra accessori e “ready to wear” oggi perseguito dalla maison, e che dà la sensazione di entrare in una meravigliosa abitazione, raffinata e moderna. La parte dedicata agli accessori la fa comunque da padrona, con tre grandi novità: la prima Louis Vuitton Travel Room d’Europa dedicata al viaggio, il servizio “Made to Order Shoes” per il pubblico maschile e l’”Haute Maroquinerie”, per personalizzare i modelli iconici del marchio. Via Montenapoleone, 2 +39.02.7771711 www.louisvuitton.com

Excelsior Milano Ha inaugurato i primi giorni di settembre il nuovo “concept department store” di Milano: un progetto di contaminazione tra moda, food e design, voluto dal Gruppo Coin e progettato dall’archistar Jean Nouvel. Sono oltre 4.000 i metri quadrati che hanno preso il posto del vecchio Cinema Excelsior, dietro San Babila. Un luogo che si propone di essere pioniere dello shopping del futuro, con un approccio cosmopolita e “ibrido” che ancora mancava a Milano e che dà la possibilità di acquistare del pesce fresco o l’abito più cool selezionato da Antonia, boutique milanese e punto di riferimento della fashion community. All’interno di Excelsior, inoltre, si trovano lo “shop in shop” di Tiffany, il primo in Italia in un negozio multibrand, oltre a Valextra e Ladurée. Una scommessa che il Gruppo Coin conta di esportare anche in altre città italiane.

Galleria del Corso, 4 – +39.02.76307301 – www.excelsiormilano.com

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shopping

Pirelli PZero Ha aperto il primo store Pirelli PZero: 1.500 metri quadrati su due livelli in corso Venezia, progettati dall’architetto Renato Montagner, peraltro direttore creativo delle collezioni. Il concept è legato ovviamente allo “street in the shop”, quindi al mondo della strada intesa come palcoscenico della velocità, dalle auto alle due ruote. Tutte le collezioni, infatti, sono esposte in mezzo ai pezzi iconici che hanno fatto la storia del marchio. Ma la creatività si esprime anche in aree fuori del comune: ci sono la parete anecoica, in grado di assorbire le onde sonore, il “rubber carpet”, i camerini materassini. E il gatto Meo Romeo di Bruno Munari.

Virginia Preo

Corso Venezia, 1 – www.pzeroweb.it

OpificioJM L’OpificioJM approda a Milano con il format del “temporary store” e sarà presente dal 5 ottobre al 31 dicembre 2011, nella centralissima location di via Sant’Andrea 17. Già un successo a Prato, dove ha aperto l’anno scorso con uno spazio di 600 metri quadrati, l’OpificioJM è la “boutique dell’artigianato e delle eccellenze toscane e italiane”, nata dall’incontro tra alcuni imprenditori e John Malkovich, attore e regista statunitense di fama mondiale, che ha scelto Prato e l’Italia come sua seconda casa. Insieme hanno dato vita a un nuovo concept store dove “handmade design”, gusto e qualità si legano insieme in un modo unico di fare shopping. Via Sant’andrea 17 – +39.02.795151 – www.opificiojm.it

Desigual Il marchio spagnolo Desigual, che si è creato una sua nicchia di mercato in costante crescita attraverso un prodotto colorato e ottimista, consolida la sua presenza in Italia con il primo “flagship store” in corso Buenos Aires, una via dello shopping perfettamente in target con il carattere del brand. Si tratta di un unico spazio di oltre 500 metri quadrati distribuiti su due piani, dove è stato ricreato l’ambiente tipico dei negozi Desigual, che offrono un’esperienza di acquisto spontanea, divertente e appagante. Oltre alle collezioni A/I 2012 (uomo, donna, bambino, intimo e accessori), nello store di Milano è possibile trovare anche la “capsule collection” disegnata in esclusiva da Christian Lacroix, oltre alla prima collezione “Desigual inspired by Cirque du Soleil”.

Corso Buenos Aires, 29 – +39.0266989218 – www.desigual.com

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Al civico 50 di via della Spiga, ha inaugurato “Virginia Preo Cachemire”. Il progetto della boutique è stato realizzato dallo Studio Mori, con l’obiettivo principale di far vivere ai clienti un’emozione, ispirandosi alle collezioni del marchio, che si caratterizza per uno stile classico e rétro. L’atmosfera è calda e delicata, anche grazie all’utilizzo del bianco e del grigio. La boiserie in legno decapato si contrappone ai legni laccati e al grande tavolo centrale, sorretto da un enorme gomitolo di cashmere bianco che trasmette una sensazione di leggerezza, come, del resto, anche le proposte della boutique, dedicate a una donna dal gusto romantico ma deciso. Via della Spiga, 50 +39.02.76015167 www.virginiapreo.com


www.mantellassi.com


Milano INSIDE-OUT

Intervista doppia:

Ci dica un simbolo di Milano nel mondo.

Stessa generazione, stessa professione, stessa città (Milano). Ma uno è nato in Brianza e l’altro in Brasile …

SR: Via Montenapoleone. RG: Il Pirellone. Qual è l’evento milanese che aspetta con più trepidazione? SR: La cena dell’AMFAR (l’American Foundation for AIDS Research, ndr) durante la Fashion Week. RG: Il Salone del Mobile. Milano capitale del design: qual è l’elemento su cui si basa questo primato? SR: La kermesse che si è riuscita a creare intorno a esso. RG: La leadership conquistata negli anni dalle 20/30 aziende dell’arredo/design dell’hinterland milanese.

Quanto si sente milanese da 1 a10? SR: Sono di Cantù, ma frequento Milano da sempre. RG: 10! Ci dica tre aggettivi su Milano. SR: Divertente, vivibile, charmante. RG: Sobria, vivibile, pratica Ci tratteggia la caricatura del milanese tipico? SR: Non estremamente generoso, è un tipo che ama farsi notare. RG: A suo agio in città, ma pronto a scappare via per il weekend. Un luogo comune da sfatare su Milano? SR: Che sia un posto provinciale. RG: Che i milanesi pensino solo a lavorare!

Stefano Ronchetti

SR: La Biblioteca della Moda! RG: La Fondazione Pomodoro (purtroppo ora in chiusu-

Entrato nell’azienda di famiglia da giovanissimo, si è occupato di tutte le aree operative, dall’organizzazione in officina alla produzione. Dal 1995 guida l’azienda che nel 2012 celebrerà i 90 anni di storia. Sotto la sua guida Marzorati Ronchetti ha avviato e poi completato un processo di internazionalizzazione e di posizionamento strategico che la rendono oggi una degli ambasciatori del “made in Italy” nel mondo. Stefano Ronchetti è attualmente Presidente di Marzorati Ronchetti, Vice presidente della Consulta Economica della città di Cantù, membro della giunta in Confindustria Como e membro del Consiglio direttivo CLAB.

Qual è il personaggio più milanese di tutti? SR: Massimo Moratti. RG: Mah…

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Un luogo da visitare che non esiste sulle guide turistiche?

ra, ndr).

Ci può svelare il suo angolo segreto? SR: Casa mia, in via Borgospesso. RG: Il Castello Sforzesco alle 7 del mattino per la

mia corsa nel parco: un posto magico nella penombra dell’alba invernale…

La passeggiata della domenica mattina: lei dove la fa? SR: Colazione a Sant’Ambroeus e messa in San Babila. RG: Fuori Milano. Scappo via ogni weekend. Anche perché questo è il bello della città: ti permette di andare in posti straordinari, a 2/3 ore di distanza. Qual è il luogo più poetico per fare l’amore a Milano?

www.marzoratironchetti.com

SR: … RG: Casa mia!


Milano INSIDE-OUT

le teste di serie del “fashion retail”

E il luogo migliore per sfogliare “The Lifestyle Journal”?

RG: Concerto a San Siro. Ci dica un’espressione in dialetto milanese.

SR: I Giardini di via Palestro. RG: Il Caffè della Triennale, con un ottimo cappuc-

cio e una torta di ricotta.

SR: «Va ciapà i ratt!» RG: ... Non saprei...

La prima cosa che farebbe se fosse eletto sindaco?

Il ricordo milanese più bello?

SR: Mi concentrerei sulle eccellenze di Milano. RG: Limiterei prontamente il traffico privato in auto

SR: Ne ho tanti… RG: Il primo giorno di scuola

e troverei il modo di ridurre il costo dei taxi.

In conclusione, Milano è una città in cui o da cui scappare?

Se dico “Milano da bere”, cosa le viene in mente?

SR: Bisogna restarci, e promuoverla. RG: Entrambe!

SR: Gli anni 80. RG: La zona Garibaldi. Bicicletta o tram? SR: Autista! RG: Bicicletta. Panettone o pandoro? SR: Panettone. RG: Panettone. Cassoeula o sushi? SR: Cassoeula, mille volte! RG: Sushi. Milan o Inter? SR: Inter! RG: Milan! Birreria artigianale o happy hour?

Roberto Gavazzi Nasce il 27 aprile del1953 a San Paolo del Brasile, ma fa presto ritorno in Italia e si laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano. Dopo un Master in Business Administration (MBA) alla Columbia University di New York, inizia l’attività lavorativa nel gruppo Saint Gobain. In seguito si trasferisce in Olivetti, alla Direzione Strategia e Sviluppo, per occuparsi di trattative internazionali finalizzate. Dal 1989 è Amministratore Delegato e azionista principale della Boffi S.p.A. Dal 2003, inoltre, è Consigliere di Amministrazione di Altagamma, che raggruppa alcuni tra i più prestigiosi brand Italiani.

SR: Aperitivo al Principe di Savoia. RG: Birreria. Opera alla Scala o Concerto a San Siro? SR: Cena con gli amici!

www.boffi.com

Come vivono la loro città adottiva? Scopritelo insieme a “The Lifestyle Journal” in un botta e risposta, senza esclusione di colpi...

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grafica: Silvia Del Vesco


eat & drink

Da Le Fooding ai nuovi trend gastronomici di Giovanna Caprioglio

Le Fooding: “food” + “feeling”, ovvero divertirsi mangiando. Ma sono tanti i nuovi modi per cibarsi: fast, bio, drunch... L’importante è stare bene.

urante il weekend del 21 ottobre è sbarcata per la seconda volta a Milano Le Fooding: la manifestazione culinaria che prende spunto dal neologismo “fooding”, acronimo delle parole “food” e “feeling”. Secondo il fondatore di questo “movimento” Alexandre Cammas, infatti, il punto fondamentale è “manger avec feeling”, ovvero divertirsi mangiando. Sta di fatto che, da una piccola manifestazione parigina, questi appuntamenti sono diventati una kermesse internazionale, che registra il “tutto esaurito” da New York a Milano. Il fil rouge di questa edizione era “Lo spaghetto gigante”, ossia una provocazione: si mangia meglio italiano in Italia o all’estero? A dipanare il tema nel corso di tre giornate, sono stati grandi chef nostrani e stranieri (di origine italiana o, più semplicemente filo-italiani). I maestri hanno reinterpretato lo straordinario patrimonio culinario della Penisola in perfetto “stile fooding”, proponendo abbinamenti originali agli oltre 250 partecipanti a sera che, seduti ai tavoloni allestiti da Paola Navone, hanno avuto la fortuna di partecipare a questo grande divertissement enogastronomico. Dal giovedì al sabato si sono confrontati i grandi della cucina italiana a livello internazionale. E, in particolare, attraversando lo Stivale da nord a sud, si sono trovati dietro i fornelli Andrea Berton (Trussardi alla Scala, Milano), Davide Oldani (D’O, Cornaredo), Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena), Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore, Senigallia), Cristiano Tomei (L’Imbuto, Viareggio) e Pino Cuttaia (La Madia, Licata). Ma ci si è spostati anche in Costa Azzurra e in Francia, con Mauro Colagreco (Mirazur, Mentone), Federica e Fabrizio Mancioppi (Caffè dei Cioppi, Parigi) e Giovanni Passerini (Bistrot Rino, Parigi). Per poi toccare il resto d’Europa, con Christian Puglisi (Relae, Copenhagen), e attraversare l’Oceano con Mario Carbone (Torrisi Italian Specialties, New York) e Pier Paolo Picchi (Picchi, San Paolo).

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eat & drink

Il tutto, però, sempre in un clima divertente e informale, che si è poi “scatenato” nel post-serata grazie al deejay parigino Kolpa Kopoul e ai cocktail di Rich Boccato, noto mixologist newyorchese. Un nuovo modo di approcciarsi alla buona tavola, insomma, unendo e contaminando vari mondi, che ci ha portato anche a scoprire qualche nuova tendenza del food internazionale, già presente anche a Milano. Per esempio, c’è una nuova moda che, nata a New York, ha già preso piede a Parigi: dopo il brunch proposto in tutte le salse, ecco il drunch, una merenda domenicale, che dal pomeriggio si prolunga fino alla cena. Un modo conviviale per stare con gli amici, spiluccare, bere bene, e non fare troppo tardi. Il concetto, piuttosto “casalingo”, è stato presto adottato da alcuni locali, come, qui a Milano, da Le Biciclette. Un altro settore in grande espansione è, poi, quello dei fast food: non solo Gualtiero Marchesi che inventa nuove ricette per McDonald’s, ma anche molte altre tipologie gastronomiche offerte in modalità “fast”. Dalle zuppe ai cibi “bio” (LifeGate o Exki), passando per la cucina gourmand della Boulangerie Epicerie di Alain Ducasse ai Printemps di Parigi (ma ora ci vogliono provare anche al Café Excelsior). E che dire dell’APE-ritivo, molto chic, organizzato dall’Ape-Bistrot del famoso Ristorante Giacomo Bistrot? Un’idea molto originale, adatta a ogni tipo di occasione, dall’happy hour dopo l’ufficio a una sorpresa per una persona speciale, dal brindisi fuori dalla chiesa alla chiacchierata tra amici, bevendo bene e mangiando ancora meglio: champagne, ostriche, tartine e alte prelibatezze. Ma ci sono anche i cibi “comfort”, ossia tutta una serie di prodotti semplici da preparare ed economici, che fanno leva su un ricordo o un’emozione positivi: la nostalgia, l’affetto, il risparmio, la tradizione, l’infanzia. Ne sono un esempio il vecchio caro tiramisù, che ora a Milano può contare sui “take away”, assicurando un effetto consolatorio immediato, o, ancora, i prodotti di pasta madre (dal pane ai dolci), preparati con il lievito naturale. Grande successo, infine, hanno da sempre anche le cene in casa, in cui ci si affida a chef professionisti per rendere la serata perfetta e rilassata. Mani esperte che portano tutto il necessaire, preparano cene deliziose, a base di sushi, cibi vegetariani o - perché no - specialità napoletane. E se ne vanno lasciando tutto in ordine… Che volere di più? Insomma, Alexandre Cammas ha proprio ragione: “food+feeling”, ovvero la voglia di convivialità come ingrediente principale perché ogni esperienza culinaria sia davvero unica.

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In apertura: immagine di Le Fooding. In questa pagina, dall’alto: immagine di Le Fooding; La Cucina di Margherita; Le Biciclette; panino “Vivace - McDonald’s” by Gualtiero Marchesi; packaging design per take away.


eat & drink

Insalateria Il lungo bancone del raffinato Grand Lounge & Bar all’interno dell’Hotel Rosa Grand all’ora di pranzo si riempie di grandi cubi in plexiglass trasparente, pieni di verdure e ortaggi freschissimi, ma anche di vari tipi di formaggi, tofu, riso (anche il Venere), farro e tanti altri prodotti per comporre le insalate più fantasiose. Inoltre, ci sono anche il menu “fitness”, composto di sola frutta e tè verde, e i “green burger”, hamburger di angus, tacchino, pesce o soia. Il tutto può essere anche “apparecchiato” in bellissimi lunch box per l’asporto o, addirittura, il delivery attraverso il sito di Myfood, che serve anche altri hotel della città. c/o Star Hotel Rosa Grand – Via Pattari, 5 – www.insalateria.it

Ape Bistrot “Exclusive Mobile Celebrating”: un “pay off” che già la dice tutta. Sì, perché l’Ape Bistrot è una bellissima Ape Car restaurata e adattata alle esigenze di un bar mobile. Nata dall’idea di alcuni amici, tra i quali i padroni del rinomato Giacomo Bistrot, l’Ape è “prenotabile” per un aperitivo tra amici, un brindisi di laurea o una sorpresa speciale. Si tratta esclusivamente di prodotti di prima qualità, dagli ottimi vini alla scelta di champagne e ostriche, passando per la selezione d’autunno: Dolcetto d’Alba e tartufi. L’Ape Bistrot si trova solitamente tra viale Montenero e viale Lazio, ma è riservabile e si sposta in tutta la città.

Il Paradiso del Tiramisù Per gli appassionati è un vero e proprio paradiso: qui si trovano tiramisù eccellenti di ogni gusto e dimensione (incluse le monoporzioni), da quello classico a quelli alla frutta, alle noci, alla Nutella. Questa l’idea di Matteo Maggiolina, appassionato pasticcere convinto del fatto che, nonostante il tiramisù si trovi ovunque, quello artigianale e fatto con ingredienti di qualità stia scomparendo o comunque non sia reperibile in piccole porzioni. Aperto da martedì a sabato (fino all’1 di notte), il Paradiso è una soluzione intelligente sia per la cena dell’ultimo minuto, che per una pausa golosa dopo il cinema (poco lontano c’è il Plinius). Via Vincenzo Vela, 8 +39.02.380.6975846 – www.lamaggiolina.com

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La Cucina di Margherita Una cuoca esperta e riservata che propone sia menu fantasiosi che ricette tipiche della tradizione partenopea, destinate a napoletani e non, con un pizzico di nostalgia di “casa”. I suoi piatti, seppure spesso ricercati, mantengono un aspetto “casalingo”, in modo da creare la giusta atmosfera domestica per una serata romantica, con gli amici o in compagnia della famiglia. Margherita bussa alla vostra porta e si mette ai fornelli utilizzando, laddove possibile, le attrezzature e i servizi di piatti, bicchieri e posate che avete in casa. Infine, dopo avervi coccolato con la sua cucina, riordina tutto, prima di lasciarvi al tepore domestico. Insomma, è un’ottima soluzione per ogni genere di cena che, altrimenti, con i ritmi “milanesi”, chiunque faticherebbe a organizzare. Non a caso c’è chi già la ritiene insostituibile!

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arte

Conversazioni sulla fotografia by

La Bank of America – Merrill Lynch apre i caveau ed espone al Museo del Novecento la propria collezione fotografica.

i sono praticamente tutti, da Eugène Atget a Thomas Struth. In una mostra che celebra il mezzo e le sue molteplici espressioni. La gioventù del medium, antico un secolo e mezzo, garantisce la libertà da un passato troppo vasto e ingombrante, maggiori possibilità espansive e dinamismo nell’esplorazione di un’area in cui non ancora “tutto è già stato detto e fatto”. Inoltre, la riproduzione meccanica (o addirittura “automatica”, come magnificavano futuribili promo Kodak degli anni 60) della realtà si rivela spesso la forma d’arte ideale per raccontare la “società delle immagini”. La collettiva milanese aiuta a fare il punto, giustapponendo esempi dei fotografi più celebrati, dall’epoca pioneristica delle camere oscure trasportate insieme alle carovane archeologiche fino alle stampe digitali manipolate digitalmente di Thomas Ruff. Le opere sono divise, un po’ schematicamente, per macrotemi (Ritratto, Paesaggio, Astrazione/Sperimentazione, Viaggi/Monumenti etc.) all’interno dei quali le immagini sono tenute a “conversare”, entrando in una dinamica dialettica. Fino al 15 gennaio 2012 c/o Museo del Novecento – Piazza Duomo, 12 – +39.02.88444061 – www.museodelnovecento.org

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arte

Appuntamenti da non perdere.

Zsolt Bodoni Brand New Gallery è lieta di presentare “Remastered”, prima personale italiana dell’artista ungherese Zsolt Bodoni. Le opere analizzano l’uso delle immagini da parte del potere per rinforzare il proprio status, ai fini propagandistici. Investigando il soggetto antico e, più precisamente, le mitologie che aleggiano attorno al nudo femminile e alla statua equestre, Bodoni reinterpreta opere chiave della storia dell’arte contaminandole con elementi bellici e creando stanze cavernose abitate da cavalli con maschere a gas, languidi nudi, animali selvaggi e macchine da guerra. Bellezza e morte, irrimediabilmente congiunte, diventano delle costanti. Dal 10 novembre al 22 dicembre c/o Brand New Gallery – Via Carlo Farini, 32 – +39.02.89053083 – www.brandnew-gallery.com

O’Clock Triennale Design Museum presenta “O’Clock - Design del tempo, tempo del design”, a cura di Silvana Annicchiarico e Jan Van Rossem, con uno speciale progetto di allestimento di Patricia Urquiola. In mostra, un’ampia selezione di opere “site-specific”, installazioni, oggetti di design, opere d’arte, video di artisti e designer internazionali, che indagano i temi della misurazione, dell’esternazione e dell’esperienza del tempo. L’esibizione è realizzata in partnership con il marchio di alta orologeria Officine Panerai che, in occasione dell’inaugurazione, presenterà un’installazione dedicata al design dei propri orologi. Fino all’8 gennaio 2012 c/o Triennale Design Museum – Viale Emilio Alemagna 6 – +39.02.724341 – www.triennale.it

Anish Kapoor La Fabbrica del Vapore ospita fino all’8 gennaio un’installazione “site-specific” di Kapoor. Realizzata in collaborazione con Galleria Continua, Lisson Gallery e Galleria Massimo Minini, l’opera consiste in un tunnel in acciaio di circa 60 metri in cui i visitatori possono entrare. L’ingresso alto quasi 9 metri si apre a calice e la superficie è circolare, con un appoggio minimo al suolo. Una sezione della mostra è dedicata ai progetti architettonici e alle installazioni ambientali, per ripercorrere l’attività progettuale dell’artista, lo studio del territorio e l’intima connessione formale e spirituale con la sua produzione scultorea.

Fino all’8 gennaio 2012 c/o Fabbrica del Vapore Via G.C. Procaccini, 4 www.fabbricadelvapore.org

“From here to ear (v. 15)” Decine di uccellini volanti, dodici chitarre elettriche, otto amplificatori e un nido multiplo di paglia, sospeso al centro della sala. Dietro la doppia cascata di catene che separa la prima parte dell’Hangar Bicocca dagli spazibunker del Cubo, è possibile visitare la combinazione di queste quattro componenti, distribuite sull’area di una pedana lignea e quadrata. La loro compresenza geometrica, ma vitale, fornisce all’udito e alla vista un ottimo esempio di caso ponderato, esaltandone l’impossibilità probabilistica. L’ordinatore di tutto questo, il remissivo deus ex machina, è Céleste Boursier-Mougenot (Parigi, 1961).

Fino al 4 dicembre c/o Hangar Bicocca – Via Privata Chiese 2 – +39.02.66111573 – www.hangarbicocca.it

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MODA

Le nuove vetrine dell’A/I 2012: di Silvia Del Vesco

Il tono più scuro e neutro del guardaroba è sempre di moda, soprattutto nella proposta “black and white” in stile anni 70, magari abbinata ad accessori colorati di oro, argento e bronzo. Brillanti e luccicanti fili di lurex, paillettes, grandi scaglie di plastica e materiali lucidi questo inverno confondono il giorno e la notte. Maglieria, abiti, capi spalla: l’importante è che siano risplendenti di luce, dall’oro all’intera palette.

Al pelo non si rinuncia: eccolo onnipresente e rivisitato in colori euforici. Colli, gilet, giacche e cappotti in pelliccia si tingono di verde petrolio, giallo limone, bordeaux, blu e arancio. Alcuni brand propongono le pellicce “eco”, altri le preferiscono “vere”. In ogni caso è un revival dello stile 70’s, riscaldato da tessuti avvolgenti come un vello e strati che si sovrappongono, in modo che ogni capo sia una vera e propria ricerca: dal filato ai colori preferibilmente tenui come azzurro, verde salvia, giallo soft e beige in quantità.

cuffia e borsa Prada - Dries Van Noten

L’inverno è stato conquistato dal look pitonato. pelle o stampa che sia, il pitone l’ha fatta da padrone in tutte le ultime sfilate. Ecco perché in questa stagione fredda è importante indossare almeno qualche accessorio “pitonato”. Protagonista è sempre la borsa, che assume un carattere aggressivo e non vuole assolutamente passare inosservata. Preziosa, stilosa, glamour, non può mancare nel guardaroba femminile.

Atil Kutoglu - Fendi - Gabriella Colangelo - Missono - Laura Biagiotti

Aquilano Rimondi - Moschino - Fendi

Look pitonato

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Massimo Rebecchi - Alberta Ferretti - Bottega Veneta - Blugirl - Fendi

Tessuti avvolgenti

Total black e luce

Color block Come abbiamo visto sulle passerelle, per l’autunno e l’inverno la tavolozza di colori è ricca e inaspettatamente accesa. La moda vuole il ritorno delle tinte, divise in due grandi gruppi. Da una parte ci sono gli speziati, dall’altra i colori della natura misteriosa e profonda, tra foreste e abissi marini, con il verde bosco, il petrolio, il blu e l’indaco. Il colore è più che mai sinonimo di eleganza.


MODA

la parola al buyer Anna Ravazzoli

Gazzarrin - John Varvatos - Z+Zegna - borsone John Varvatos

Burberry - Jil Sander - Piombo - General Idea.

Anna Ravazzoli nasce nel 1970 nella storica sede di corso Genova nel cuore di Milano, come boutique di abbigliamento. Negli anni 90 amplia la sua boutique e apre un secondo punto vendita di scarpe e accessori. Fin dalla sua apertura Anna Ravazzoli inizia un percorso di ricerca innovativa nella scelta dei brand della moda italiana ed estera che si contrappone allo stile classico delle signore milanesi e si allinea maggiormente al mercato del lusso internazionale. Nell’area abbigliamento alcuni dei brand che offre sono i seguenti: YSL, Lanvin, Celine, Givenchy, Balmain, Rodarte, Erdem, Versace, Valentino, Moschino, Mary Katrantzu, David Koma, Hakaan. Nell’area scarpe/accessori: YSL, Lanvin, Celine, Givenchy, Balmain, PierreHardy, Salvatore Ferragamo, Giuseppe Zanotti, Sergio Rossi, Aperlai, Nicholas Kirkwood, Valentino e molti altri

Gli accessori diventano una parte fondamentale dell’abbigliamento maschile. Una delle novità della prossima stagione sono i marsupi e le borse che si portano agganciate a un fianco, magari con una doppia cinturina. Sopra o sotto il cappotto non importa: basta che l’accessorio ci sia. È un must di sicuro molto comodo perché lascia libere le mani. In contrapposizione, poi, ecco borse a mano o a spalla grandi come valigie. Jean Paul Gaultier

Marni - Ermanno Scervino - Roberto Cavalli - Marcus Constable

Anna Ravazzoli

Marsupi e borse XL

Corso Genova, 16 +39. 02.89403359 www.annaravazzoli. com

Toni brillanti

New Dandy anni 70

Lo stile invernale è animato da tinte vivaci e molto intense, che puntano alla concretezza, in un gioco dinamico tra tessuti sgualciti e materie preziose. I toni si fanno brillanti: blu, arancio, verde acido e indaco colorano cappotti, giacche e pantaloni del guardaroba maschile, combinandosi con le sfumature delle tinte invernali tradizionali. Un’altra tendenza è l’uso di colori fluorescenti e accesi, messi quasi a caso qua e là tra le finiture delle scarpe e gli inserti delle borse o delle sneakers.

Gli anni Settanta si fanno strada prepotentemente, dando vita a uno stile “new dandy”. I nuovi businessman amano i dettagli eccentrici e indossano pellicce, completi, smoking. Rivisitano la moda, attualizzandola con dettagli ricercati. E si contaminano con un certo spirito “ribelle”, portando pantaloni slim in stile British. È uno stile fatto di tagli puliti, giacche integrali assemblate al laser e tessuti fusi alla maglia.

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MODA 01 02

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Stile ad alta quota

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Giacche 01 Lovely Gtx Pr 02 Jet Set Gold 03 Bogner Franca Softshell 04 Moncler 05 Parajumpers 06 tuta Emilio Pucci

11 05

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Caschi e Maschere 07 maschera Chanel 08 maschera Gucci 09 casco POC Skull X Race

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10 casco Dainese Guanti e calze

14 13

11 guanti Rastelli 12 calze Ultra Midweight 13 paraorecchie Moncler 14 guanti The North Face

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Tutto per l’esplorazione 15 ciaspole Tubbs (Mountain Series Snowshoe) 16 ciaspole Combi (Antiboot Crampon) 17 cappello Napapijri 18 zaino Haglöfs Snow Passion Sci 19 sci parabolici in legno, fibra di vetro e alluminio Chanel

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20 Volkl Bridge

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22 sci artigianali in legno di frassino Styibwe

21 sci in carbonio Chanel Sports Collection

Scarponi e doposci 23 doposci Lacoste 24 doposci Sorel 25 doposci Napapijri 26 scarponi da sci Salomon Spk 27 doposci The North Face

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28 pedule Swamp

la chicca 29 tuta Emilio Pucci

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Emilio Pucci da anni collabora con la top marca per lo sci Rossignol. Per la collezione d’apertura dell’unione dei due marchi venne realizzata la tuta nella foto 27: i motivi e i colori, da sempre sofisticati ed energici, sono la giusta chiave per mantenere un’eleganza e portare il fashion sulle piste da sci. In questo modo la collaborazione Pucci/Rossignol unisce a tutt’oggi le sinergie di competenza della moda ai materiali high tech (v. foto 05 E. Pucci A/I 2012), continuando a proporre tessuti e soluzioni innovative come poliammide, poliestere, seta e materiali di protezione termica.


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Nuovo collegamento Madonna di Campiglio - Pinzolo. I vostri sogni sono diventati realtĂ .

MADONNA DI CAMPIGLIO E PINZOLO

finalmente unite in un’unica spettacolare ski area nel cuore delle Dolomiti di Brenta.

Un nuovo inverno.

Pinzolo - Madonna di Campiglio - Folgarida/Marilleva 150 km di piste | 62 impianti di risalita | 5 snowpark | oltre 300 maestri di sci | 100% pura emozione.

www.campigliodolomiti.it


WEEKEND FUORI PORTA

Tempo di neve: Alta Badia

Tutti i numeri dell’Alta Badia

Terra di antiche tradizioni e patria della lingua e della cultura ladina, l’Alta Badia è una meta turistica privilegiata per la bellezza del paesaggio alpino, l’eccellenza della tradizione alberghiera ed enogastronomica e la modernità degli impianti sportivi. Corvara, Colfosco, San Cassiano, La Villa, La Valle e numerose altre splendide località fanno dell’Alta Badia una delle più accoglienti destinazioni dolomitiche, che ogni anno si arricchisce di nuove iniziative dedicate ai propri ospiti. Per esempio, ha inaugurato per questa stagione il nuovissimo Snowpark Alta Badia, lungo 400 metri, collocato a 2.000 metri di quota sull’altopiano del Piz Sorega e attrezzato con ogni tipo di salti e ostacoli. Come ogni anno, poi, grande attenzione è riservata all’enogastronomia: oltre alla settima edizione della Chef’s Cup, in cui chef stellati si riuniscono per una settimana all’insegna della grande cucina (www.chefscup.it), è prevista l’iniziativa “Sciare con gusto”, un itinerario goloso per gustare i piatti preparati dai protagonisti della Chef’s Cup per tutta la stagione invernale, presso i diversi rifugi dell’Alta Badia.

l’albergo:

La Perla

Dal 1956 la Famiglia Costa coccola i suoi ospiti in questo albergo curato in ogni dettaglio, che coniuga il fascino dell’arredamento tradizionale ai comfort moderni. Direttamente sulle bellissime piste di Corvara, La Perla è il massimo per una vacanza all’insegna dello sport, del relax (la zona benessere è un piccolo gioiello) e della buona cucina con i ristoranti, tra cui lo stellato Stüa de Michil, e l’incredibile cantina. Strada Col Alt, 105 – Corvara (BZ) – +39.0471.831000 – www.hotel-laperla.it

la spa:

Per informazioni: www.altabadia.org

Daniela Steiner Beauty Spa

La lussuosa SPA dell’Hotel Rosa Alpina si presenta con uno stile elegante ma pulito. Al suo interno attrezzature tecnologicamente avanzate per la forma fisica, una piscina con vista sui boschi circostanti, la sauna finlandese, il bagno a vapore e cabine per i trattamenti studiati da Daniela Steiner con piante ed essenze del territorio. Nel 2010 è stata tra i vincitori del “Condè Nast Traveller’s Reader’s SPA Awards”. Strada Micura de Rü, 20 – San Cassiano (BZ) – +39.0471.849500 – www.rosalpina.it

il ristorante:

Carta d’identità Popolazione residente: 5.600 abitanti Lingua ladina: il 98% della popolazione Ospitalità Esercizi alberghieri: 301 Posti letto negli alberghi: 11.470 Campeggi: 2 Posti nei campeggi: 1.676 Rifugi di montagna: 6 Posti letto nei rifugi: 260 Area sciistica Impianti estivi: 13 Impianti invernali: 54 Capacità oraria impianti: 85.000 persone Impianti del Dolomiti Superski raggiungibili a piedi o in sci: 200 Km di piste del Dolomiti Superski collegate tra loro: 500 Km di piste da sci di fondo: 30 Trekking Sentieri estivi: 400 km Sentieri invernali: 80 km Pacchetti turistici La Prima Neve 4 pernottamenti al prezzo di 3 Dal 26 novembre al 23 dicembre • alloggio: soggiorno di 4 pernottamenti al prezzo di 3 oppure 8 al prezzo di 6 • skipass: 4 giorni al prezzo di 3 • noleggi sci e snowboard convenzionati con l’offerta: 4 giorni al prezzo di 3 • scuole sci Alta Badia: pacchetto di 4 lezioni private al prezzo di 3 Condizioni per l’offerta: ultimo giorno di pernottamento: 22/12/2011; ultimo giorno di validità skipass: 23/12/2011; ultimo giorno utile per le lezioni di sci: 22.12.2011. nb Lo skipass gratuito o scontato, il corso di sci e il noleggio degli sci scontati verranno concessi solamente al cliente che si presenta con il voucher dell’offerta debitamente compilato, controfirmato e timbrato dal datore d’alloggio che partecipa all’iniziativa.

La Sirola

Dopo il Rosa Alpina e il La Perla, un altro albergo, il Ciasa Salares, si fa notare per il suo ristorante. 20 anni di esperienza alle spalle e ancora molta voglia di sperimentare, con l’ottimo menu degustazione, il piatto “goloso e prezioso”, il carrello dei formaggi e la selezione di cioccolati, da poter abbinare - cosa rara - con vini al calice. Ai fornelli c’è l’executive chef Fabio Cucchelli, in sala il patron Stefan Wieser. Strada Prè de Vì, 31 – Localitá Armentarola – San Cassiano (BZ) – +39.0471.849445 – www.sirolagroup.it

il club:

Taverna Posta Zirm

Durante la stagione invernale, la taverna di questo hotel, dalle ore 16.00 in poi si trasforma in un famoso “après-ski” con dj, per farvi dimenticare il freddo delle piste, ballando in tuta da sci e scarponi, e farvi scivolare in un’atmosfera vacanziera all’insegna del divertimento. A partire dalle 22.00, poi, la taverna diventa un disco pub con musica tutta da ballare ed eventi speciali fino alle prime ore del mattino. Col Alt, 95 – Corvara (BZ) – +39.0471.836175 – www.postazirm.com

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WEEKEND FUORI PORTA

Courmayeur

Per informazioni: www.courmayeur-montblanc.com; www.courmayeur.it

Courmayeur è una località davvero unica, in grado di coniugare un animo sportivo al lifestyle più raffinato. È uno spettacolare scenario naturale, la catena del Monte Bianco, a fare da cornice alle piste innevate e sempre perfettamente battute, ma anche agli oltre 70 itinerari fuoripista, alle discese dal ghiacciaio raggiungibili solamente in elicottero, nonché a ciaspolate anche notturne negli antichi borghi, sulle tracce di cervi e caprioli. Senza dimenticare le vetrine della storica via Roma, dove alle prestigiose boutique si alternano ristoranti gourmand, caffè, bistrot dal sapore tradizionale e locali après-ski. Courmayeur è un mix perfetto di stile, natura, sport e cultura, tanto che sono molti gli appuntamenti di livello internazionale organizzati in loco: dal Courmayeur Noir in Festival, che quest’anno premierà Andrea Camilleri con il prestigioso Raymond Chandler Award, ai Piolets d’Or, dalla Finale di Coppa Europa di Sci Alpino ai Campionati Assoluti di Pattinaggio Artistico, passando per il Valle d’Aosta Tennis Open.

l’albergo:

Auberge de La Maison

Più che un albergo, è una dimora di charme, con 33 stanze ognuna diversa dall’altra, tutte arredate in stile e nel rispetto della tradizione (molte ospitano la classica stufa in ceramica). L’Auberge de La Maison si presenta come una grande casa di montagna dotata di tutti i comfort, dal ristorante gourmet alla zona benessere, e situata nel cuore di Entrèves, la frazione più caratteristica di Courmayeur. Entrèves – Courmayeur (AO) – +39.0165.86981 – www.aubergemaison.it

la spa:

Wellness Space Hotel Royal and Golf

La SPA di questo famoso albergo è stata recentemente ristrutturata e offre il centro beauté Comfort Zone, il fitness centre, la piscina esterna riscaldata, il bagno turco, la sauna e un menu di trattamenti che vanno dall’oriental ritual message ai fanghi termali o ai sedimenti marini detossinanti, ma ci sono anche trattamenti “men oriented” e diversi programmi benessere intitolati a personaggi del cinema… Grand Hotel Royal e Golf – Via Roma 87, Courmayeur (AO) – +39.0165.831611 – www.hotelroyalegolf.it

il ristorante:

Ristorante Cadran Solaire

La Famiglia Garin è riuscita a mantenere un’atmosfera calda e accogliente in quella che risulta essere la più vecchia taverna di Courmayeur, con volte che risalgono al XVII secolo, il pavimento in legno e un grande camino in pietra. Il menu propone specialità stagionali, in un’innovativa interpretazione di piatti regionali. Il bar è molto frequentato, anche come tappa per un drink prima di andare a cena. Via Roma, 122 – Courmayeur (AO) – +39.0165.844609

il club:

Courma Club

Inaugura il 7 dicembre un nuovo locale per gli amanti della night-life. Dove prima sorgeva la storica discoteca Le Clochard, nasce Courma Club, che racchiude in un grande spazio di 800 metri quadri tante anime diverse. Nella sala principale ci sono la discoteca e il lounge bar, mentre al piano soppalcato trovano spazio un ristorante e un angolo dedicato alla live music. Il restyling è firmato dall’architetto riccionese Marco Lucchi. Piazzale Grivel – Courmayeur (AO) – +39.349.4108644 – www.courmaclub.it

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Tutti i numeri di Courmayeur Carta d’identità Superficie totale: 209,83 kmq Popolazione residente: 2.864 abitanti Altitudine: 1.224 m. slm Ospitalità Hotel complessivi: 55 Ristoranti: 94 Rifugi alpini: 11 Area sciistica Numero di piste discesa: 29 Km di piste discesa: 36 Km di fuoripista: 65 Punto di partenza pista più elevato: Cresta Youla (2.624 m) Pista più lunga: Youla - Dolonne (1.414 m dislivello) Piste nere: 4 Piste rosse: 17 Piste blu: 8 Risalita - Courmayeur Montblanc Funivie: 18 Risalita - Funivie Monte Bianco: 3 Collegamenti tra le aree sciistiche e il centro: 15 Innevamento programmato: 70% Piste di fondo: 20 km Scuole di sci: 2 Maestri di sci: 250 Guide alpine: 38 Pacchetti turistici Courmayeur, Fiaba di Natale 21-26 dicembre da 330 euro a 480 euro a persona L’incanto del Natale nell’intimo calore di Courmayeur. Per vivere insieme alla famiglia l’emozione di una favola tutta invernale. L’offerta comprende: • 5 notti in hotel con prima colazione • 5 giorni di skipass valido nel comprensorio di Courmayeur • La partecipazione alla festa Rhémy de Noël (il Babbo Natale di Courmayeur), con sfilata e merenda, spettacoli e intrattenimento per tutta la famiglia. Courmayeur, Bianco Frizzante 11 e 18 dicembre; 8, 15 e 22 gennaio; 18 e 25 marzo; 1 aprile a partire da 330 euro a persona • È un’offerta che dura per tutta la stagione invernale, con la formula 4=5: per ogni soggiorno di 5 notti (con arrivo domenica e partenza il venerdì successivo), la 5° notte in hotel e il 5° giorno di skipass sono in omaggio. L’offerta comprende: • 5 notti in hotel con prima colazione • 5 giorni di skipass • Supplemento eventuale per lezioni scuola di sci: 145 euro (5 lezioni al prezzo di 4) Per informazioni: mycourmayeur@yahoo.com



WEEKEND FUORI PORTA

St Moritz

Per informazioni: www.engadin.stmoritz.ch /www.stmoritz.ch

St. Moritz è una delle località turistiche più conosciute al mondo. Chic, elegante ed esclusiva, caratterizzata da un ambiente cosmopolita, è situata a 1.856 metri di altezza, proprio intorno a un meraviglioso lago. Il suo clima secco e frizzante, ormai leggendario, viene definito “champagne”: qui il sole splende 322 giorni all’anno e la neve è più abbondante che in altre località. Elementi che, insieme al paesaggio lacustre dell’Alta Engadina e alla ricca cultura della valle, costituiscono i presupposti per un’offerta unica nel suo genere, soprattutto per quanto riguarda la qualità e la varietà. A Saint Moritz si praticano lo sci alpino, lo sci nordico e lo snowboard (ci sono 350 km di piste da sci e 180 km per il fondo). Ma anche sport come il “cresta run” e il “bob run”, corse di cavalli sul lago ghiacciato, tornei di polo, cricket, golf e curling, performance di trampolino olimpionico, voli in parapendio… Senza parlare delle attività culturali, dei festival enogastronomici e musicali, dei negozi di qualità, dei grandi alberghi, dell’alta ristorazione e delle opportunità di divertimento notturno. Un insieme unico nel suo genere.

l’albergo:

Hotel Badrutt’s Palace

Istituzione di St. Moritz e centro della vita mondana cittadina, questo storico hotel 5 stelle lusso rappresenta il “non plus ultra”, soprattutto per la varietà dell’offerta. Si va dai ristoranti (il Chesa Veglia, ma anche il giapponese Nobu) allo storico King’s Club, una delle discoteche più frequentate. E, ancora, dalla SPA a un intero team specializzato nell’organizzazione di eventi. L’obiettivo: viziare al massimo i clienti. Via Serlas, 27 – St. Moritz – +41.081.8371000 – www.badruttspalace.com

Tutti i numeri i numeri di Saint Moritz Carta d’identità Superficie totale: 998 km Popolazione residente: 5.400 abitanti Altitudine: 1856 m. slm Ospitalità Hotel complessivi: 160 di cui 7 a 5 stelle Ristoranti: 300 Ristoranti sulle piste: 34 Area sciistica Numero di piste: 88 Km di piste discesa: 350 Km di piste fondo: 180 Punto più alto: Piz Bernina 4.049 m s.l.m. Comprensori: Corvatsch Furtschellas; Corviglia Piz Nair; Diavolezza; La Punt; Maloja; Muottass Murag; Pontresina; Samedan; S-chanf; Zuoz Pacchetti turistici Family Winter Special 2 bambini fino ai 12 anni gratis in camera coi genitori! Godetevi il paesaggio invernale mozzafiato dell’Engadina insieme alla vostra famiglia. Esempio: 5 pernottamenti inclusa la prima colazione in hotel 3 stelle per 2 adulti e 2 bambini + 4 giorni di skipass e utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblici di Engadin St. Moritz da 1.120 euro (1361 CHF) a persona* *Escluse vacanze natalizie e pasquali

la spa:

Per informazioni: www.stmoritz.ch

Spa Kempinski

Completamente rinnovato nel 2002, questo albergo offre una lussuosa zona benessere, a cui possono accedere anche gli esterni. 2.800 mq con una meravigliosa piscina coperta, acque termali, bagni turchi di varie temperature, sauna al fieno, biosauna e sauna finlandese, percorso Kneipp in un giardino alpino, trattamenti e massaggi, più una zona SPA dedicata alle donne. Ideale per una rilassarsi dopo lo sci. Via Mezdi, 27 – St. Moritz – +41.81.8383090 – www.kempinski.com

Ski & Snowboard Special Sciare in Engadina con riduzioni fino al 30%! Esempio: 2 pernottamenti inclusa la prima colazione in hotel 3 stelle, + 2 giorni di skipass e utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblici di Engadin St. Moritz. da 230 euro (CHF 280) a persona* *Escluse vacanze natalizie e pasquali

il ristorante:

Chesa Veglia

Questa vecchia casa contadina in centro rappresenta la ristorazione “informale” del Badrutt’s Palace. Ci sono la Pizzeria Heuboden con specialità italiane, la Patrizien Stuben con una cucina tipicamente svizzera e il francese Grill Chedafo (solo in inverno): locali sempre frequentati e apprezzati dal bel mondo di Saint Moritz. Il Polo Bar, formalmente la sala fumatori, prepara ottimi cocktail per il pre e dopo cena. c/o Badrutt’s Palace Hotel – Via Veglia, 2 – St. Moritz – +41.81.8372800 – www.badruttspalace.com

il club:

Discoteca Dracula Club

È un’istituzione di St. Moritz. Fondato da Dracula Gunter Sachs, il Dracula Club è il punto di ritrovo più “in” di St. Moritz, sin dalla sua apertura nel 1974. Si trova all’interno del Kulm Hotel ed è tuttora gestito da Rolf Sachs, figlio di Gunter. Come all’epoca, l’ingresso al club è consentito solo ai soci e ai loro ospiti. Le dimensioni contenute (massimo 150 persone) garantiscono un’atmosfera intima. Via Maistra, 54 – Plazza Gunter Sachs – St. Moritz – www.dracs.ch

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Per informazioni: www.stmoritz.ch


WEEKEND FUORI PORTA

Cortina d’Ampezzo Da sempre meta di pellegrinaggio per VIP e personaggi della politica e della cultura italiana, deve il suo prestigio al patrimonio paesaggistico della vallata. Non a caso è chiamata la “Regina delle Dolomiti”, ovvero della catena universalmente annoverata tra i più spettacolari paesaggi montani del mondo ed entrata quest’anno a far parte del Patrimonio dell’Unesco. Le vette di Cortina hanno un fascino del tutto particolare, sia per la loro conformazione che per le incredibili tonalità che assumono al tramonto, accendendosi di rosso fuoco, per poi virare ai toni del viola col calar della sera. A eccellere sono le piste da sci, adatte a qualsiasi livello di preparazione. Ma Cortina si conferma una meta d’eccellenza anche per gli sportivi più “estremi”, poiché può vantare fuoripista mozzafiato, suggestivi anelli per il fondo e strutture all’avanguardia per tutti gli sport invernali: dal curling all’alpinismo, dalle ciaspole allo snowboard. Ricca di tradizione e di cultura sportiva, Cortina offre, infine, anche una soddisfacente vita mondana e occasioni di shopping di altissima qualità, per una vacanza in grado di soddisfare davvero tutti.

l’albergo:

Hotel Rosa Petra

Novità del 2011, questo Resort & SPA unisce comfort tecnologici, impianti eco-sostenibili e la ricca semplicità di una terra maestosa. Si tratta di una vecchia casa ampezzana, restaurata in stile moderno con l’uso di materiali locali quali legno e pietra. Vicina sia al centro che agli impianti di risalita, Rosa Petra offre camere spaziose, un elegante ristorante e una SPA con piscina coperta. Località Zuel – +39.0436.869062 – www.rosapetracortina.it

Per informazioni: www.cortina.dolomiti.org

Tutti i numeri i numeri di Cortina Carta d’identità Superficie totale 254,51 km² Popolazione residente 6.112 abitanti Altitudine 1.224 m s.l.m. Ospitalità Capacità ricettiva Esercizi alberghieri 62 per 4.701 posti letto Rifugi 56 Ristoranti d’alta quota 21 Ristoranti 40 Pizzerie 14 Agriturismi 4 Area sciistica Punto di partenza pista più elevato 2.939 m s.l.m. Numero piste discesa 70 Impianti di risalita 38 Km di piste discesa 115 Classificazione delle piste Nere 15% Rosse 35% Blu/verdi 50% Pista più lunga: Armentarola 7,5 km Discesa più lunga: Bus de Tofana 10 km con 1.600 m di dislivello Innevamento medio in quota 4 m Innevamento programmato 95% Piste fondo area Cortina 70 km Scuole sci 6 (di cui 2 di fondo) Comprensorio Dolomiti Superski 12 valli collegate: 1.200 km di piste Impianti di risalita 450 Piste fondo area Dolomiti Nordic Ski 1.100 Pacchetti turistici

la spa:

Hotel Cristallo

C’è la splendida piscina coperta a emiciclo affacciata sulle Tofane, e ci sono l’hammam, il termarium, il relaxarium, il Transvital Swiss Beauty Center, il FitWell Club e il Golf Club. Ecco perché la Cristallo Ultimate SPA, all’interno dell’unico hotel cinque stelle luxury di Cortina e dintorni, è il luogo perfetto per rilassarsi dopo lo sci e godere dei migliori trattamenti di bellezza. Via R. Menardi, 42 – Cortina d’Ampezzo (BL) – +39.0436.88111 – www.cristallo.it

il ristorante:

Baita Pie’ Tofana

I piatti della tradizione e un tocco di raffinatezza, in questa tipica baita ampezzana immersa in una delle cornici montane più belle: quella delle Tofane. Il locale è caldo e accogliente, l’atmosfera magica, il servizio impeccabile. Da provare l’insalatina tiepida, i casunziei rossi all’ampezzana, il petto d’anatra al miele e ginepro e il lombo di cervo ai cereali con sformatino di funghi e patate.

Prima Neve 2011, per essere davvero i primi! Periodo: dal 26/11 al 23/12/2011 Offerta: albergo + skipass, scuole sci e noleggio Una giornata di vacanza sulla neve in omaggio da tre giorni in poi. 4=3 : 4 giorni di soggiorno e skipass al prezzo di 3, 5 giorni al prezzo di 4, 6 giorni al prezzo di 5. 8=6 : soggiorno e skipass di 8 giorni al prezzo di 6 giorni. Scuola di sci, corsi collettivi con durata massima di 6 giorni, e noleggio dell’attrezzatura da sci a prezzi speciali Natale 2011 - in famiglia a Cortina Periodo: dal 23 al 26 dicembre 2011 Offerta: gratuità e riduzioni per bambini alloggio gratuito per bambini fino a 8 anni, 50% di sconto fino a 12 anni. L’offerta è valida nel rapporto un adulto per un bambino (max 2 bambini) con sistemazione dei bambini in letto aggiunto nella camera dei genitori.

Località Rumerlo – Cortina d’Ampezzo (BL) – +39.0436.4258 – www.baitapietofana.it

il cub:

Vip Club

Ecco un posto per tutti i nostalgici di “Vacanze di Natale 1983”, ma non solo… In stile ampezzano DOC, il Vip Club si presenta come «il locale più esclusivo e più blasonato di Cortina, di nome e di fatto». Frequentato dal «gotha dell’imprenditoria e della politica», offre il ristorante, l’american bar e, soprattutto, il pianobar, con le musiche di Francesco Bernardini alternate alla disco del dj Marco Spanio. Corso Italia, 209 – +39.0436.3221 – www.vipclubcortina.com

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WEEKEND FUORI PORTA

La Thuile

Per informazioni: www.lathuile.it / www.lathuile.net

Una posizione spettacolare, la natura incontaminata e tanta neve. Questa è La Thuile, famosa località sciistica a nord-ovest della Valle d’Aosta, sita in una grande vallata dominata dalle cime del Monte Bianco e dal massiccio del Rutor, con il suo fantastico ghiacciaio. Grazie alla sua altitudine e alla particolare posizione geografica, questa località al confine con la Francia garantisce una lunga stagione invernale, per la gioia degli amanti degli sport sulla neve. Il comprensorio di La Thuile è collegato con quello francese di La Rosière e dà la possibilità di sciare sui due versanti con un unico skipass. I 38 modernissimi impianti, i 160 km di piste perfettamente innevate e un’efficiente funivia dalla portata oraria di 3.000 persone, oltre ai quattro anelli per lo sci di fondo, consentono di vivere giornate sugli sci senza stress e senza code. Ma La Thuile regala anche splendide passeggiate invernali e momenti di contemplazione e relax.

l’albergo:

Locanda Collomb

Si tratta di un piccolo hotel de charme, che propone solo otto camere, ognuna diversa dall’altra. Un luogo curato nei minimi particolari, con zone comuni accoglienti e ricercate. La Locanda Collomb, però, è nota soprattutto per essere recentemente diventata uno dei pochissimi “hotel letterari” d’Italia. Presto, infatti, saranno a disposizione degli ospiti numerosi libri e alcuni rari tomi. Frazione Bathieu, 51 – La Thuile (AO) – +39.0165.885119 – www.locandacollomb.it

la spa:

Terme di Pre Saint Didier

In una splendida posizione di fronte al massiccio del Monte Bianco, a pochi chilometri da Courmayeur e La Thuile, hanno riaperto le Terme di Pré-Saint-Didier, totalmente ristrutturate e trasformate in un tempio del benessere. Si può stare immersi nel caldo delle tre piscine all’aperto con un’incomparabile vista sulle vette alpine e usufruire di cure termali, idromassaggi, sauna, bagno turco e moltissimi trattamenti… Allée des Thermes – Pré-Saint-Didier (AO) – +39.0165.867272 – www.termedipre.it

il ristorante:

Dora

Il famoso ristorante dell’Hotel Le Miramonti ha recentemente dato il benvenuto allo chef Giuseppe Lenzo e alla sua storica brigata di cucina. La proposta gastronomica gioca con gli ingredienti del territorio, per offrire un menu molto caratterizzato, ma in grado di accontentare tutti i palati. Il legno e la pietra, protagonisti delle sale e utilizzati in modo raffinato, rendono l’atmosfera calda e accogliente.

Tutti i numeri di La Thuile Carta d’identità Superficie totale: 126,13 kmq Popolazione residente: 776 abitanti Altitudine: 1.441 m sul livello del mare Ospitalità Alberghi: 15 Residence: 1 B&B: 2 Chambres d’hôtes: 2 Area sciistica Numero di piste discesa: 80 Km di piste discesa: 160 Piste nere: 15 Piste rosse: 32 Piste blu: 33 Pacchetti turistici Formula “Sport + benessere” a partire da 417,00 euro a persona Dopo una giornata sulla neve, ecco un bagno rilassante e curativo ai piedi del Monte Bianco, nelle nuovissime Terme di Pré-Saint- Didier. Il pacchetto comprende: • 7 notti in albergo (da sabato a sabato o da domenica a domenica in HB) • 6 giorni di skipass “Espace San Bernardo” • 1 giornata a scelta nel centro termale di Pré-SaintDidier • tutti i servizi offerti dalla tessera Thuilemotions Formula “No Limits” a partire da 552,00 euro a persona* Una soluzione ideale per gli appassionati dello sport e del relax e per tutti coloro che amano la montagna, la calma e la pace. Il pacchetto comprende: • 7 notti in albergo (da sabato a sabato o da domenica a domenica in HB) • 6 giorni di skipass “Espace San Bernardo” • 2h30 al giorno di lezione di sci collettiva (dalle ore 10 alle ore 12.30, dal lunedì al venerdì) • 1 giornata a scelta nel centro termale di PréSaint-Didier • Tutti i servizi offerti dalla tessera Thuilemotions *Le tariffe sono intese per persona in camera doppia.

Via Piccolo San Bernardo 3 – La Thuile (AO) – +39.0165.883084 – www.lemiramonti.it

il club:

Il Vecchio Mulino

Felice connubio tra modernità e tradizione, è un disco-pub inaugurato a luglio, dopo la sapiente ristrutturazione di un mulino di fine 800, del quale si possono ancora ammirare le vecchie macine, l’antico forno e la ruota. La struttura è composta da un bar al piano terra, con due sale utilizzate per l’aperitivo e gli aperi-cena, e dal salone delle feste al primo piano, dove sono assicurati musica e divertimento fino a tardi. Località Grande Golette – La Thuile (AO) – +39.0165.883169

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F.L.M. - PARCHI & GIARDINI Via Belvedere - Cerro di Laveno (VA) f. +39 0332610059 - t. +39 0332668156 - info@f-l-m.it


i racconti di TLJ

E lena G hiretti

D ue

T eppanyaki

in collaborazione con

www.macchinadeisogni.org

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i racconti di TLJ

Elena Ghiretti

Nota biografica

Elena Ghiretti è architetto e si occupa di innovazione. E’ stata prospective marketing manager in multinazionali chimiche svizzere, ha fatto ricerca blue sky su scenari tecnologici futuri e ha gestito licenze profumate. Oggi si occupa di strategia di marca e trend forecast. Tiene due blog intermittenti: donnealpha.blogspot.com, lostinstyle.splinder.com. Ha un marito molto paziente e due gatte snob.

In copertina fotografia di: Laila Pozzo. www.lailapozzo.it

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Ero di nuovo in ritardo per il nostro pranzo Martedì-sushi. Affrettai il passo, dentro la città rovente. I tacchi dei sandali lasciavano cerchi appiccicosi sull’asfalto molle. Mi sentivo galleggiare in un miraggio urbano, al confine tra pensieri sudati e traffico, ancora trattenuta dentro la bolla di Back to black, traccia della notte precedente. Una carrozzina postmoderna dalle linee aerodinamiche mi sbucò di fianco e mi superò in derapata, sballottando il pupo nello smog, ad altezza tubo di scappamento. Che oggetto mostruoso. Status symbol per madri ossessive compulsive. Nell’angolo destro della visuale si infilò a tradimento – flash subliminale - il quadrante di un orologio pubblico. Il mio ritardo entrò nell’area del non giustificabile. Inutile inventarsi scuse, ormai. Allargherò le braccia e farò la faccia da topogigio. Mi specchiai in zoomata nella vetrata dello Zakuro, in una cornice di gelsi rinsecchiti dall’afa. Intravidi oltre la mia spalla la sagoma di Laura china sul menù tra la folla di avventori e piccole cameriere nipponiche su rotaie. Il gelo asiatico dell’aria condizionata dileguò ogni torpore mentale residuo. Passare da trentacinque a diciotto gradi varcando una soglia allentò i miei sensi di colpa. Raggiunsi il tavolo mentre sollevava la testa, allargai le braccia e feci la faccia da topogigio. Le lentiggini di Laura rimasero impassibili. Non un minimo fremito ironico. - ? - Casini in agenzia. - ... Mi sedetti cercando comprensione nella tovaglietta in carta di riso. Spezzai le bacchette di legno e il nostro silenzio e sistemai con cura geometrica gli utensili sul desco - l’appoggiabacchette a forma di pesce, il piattino per la salsa di soia - evocando antichi gesti rituali, riportando armonia e bellezza nel mondo. La faccia di Laura era diversa. Qualcosa nell’equilibrio di pieni e vuoti. Aveva le orecchie più in alto? Le sopraciglia più distanti? Aveva cambiato estetista? - Ordiniamo? Fece un cenno a una delle cameriere-bonsai, che deviò il tragitto scivolandoci accanto. - Il solito? Oggi abbiamo ragazzo di tonno. Buono per sushi e sashimi. - No, niente ragazzo di tonno, grazie. Io oggi preferirei Teppanyaki. - Due Teppanyaki misto e due tè verde? - Ok. Anche i gusti di Laura erano cambiati. Iniziai a insospettirmi. Poi aveva un’espressione strana. Rilassata. Appagata. Come dopo due ore di Ashtanga Vinyasa Yoga e una di meditazione Hong-So. - Tutto bene? La Pantegana si è ripresa? - Sta meglio. Starnutisce ancora. Ma il pelo è tornato lucido. Le ho dato il Vibravet. - Brava. Senti, possiamo scambiarci di posto? Mi arriva l’aria condizionata proprio sul collo. - Io sto bene qui, ti spiace? Anche le risposte di Laura erano diverse. A lei l’aria condizionata sul collo non dà mai fastidio. Le piace. Nei nostri viaggi a Est mi ha sempre salvata da torcicolli e blocchi cervicali. Sono io la delicata. Cercai nella borsa la sciarpa di seta d’emergenza e me la arrotolai più volte ben stretta, simulando lo sguardo soffocato di una donna Kayan dal collo lungo, enfatizzando ogni gesto e mostrando già una certa rigidità di movimento. - C’è una novità. Un sorriso furbetto si sovrappose come un ologramma alla sua nuova espressione beata. - E’ tornato? - Si, è tornato. - Te l’avevo detto. Weekend assatanato allora? - Non proprio. - ? - La vera novità è un’altra. - ? - Sono incinta. Il vocio di sottofondo divenne ovattato, la corrente gelida aumentò di potenza, mentre io aspettavo la mia reazione gioiosa alla splendida notizia. La reazione gioiosa tardava a venire, quindi presi tempo e mi sforzai di sorridere. Sorridi di più. Di più. Sii commossa. Più commossa. Dì almeno qualcosa, cazzo. - Laura! Che bello! Non potevo specchiarmi nelle bacchette di legno – lucide posate d’acciaio sarebbero tornate utili adesso – ma vidi nei suoi occhi che il mio viso era sbagliato. E il mio tono era sbagliato. Forse mi era uscito più violento che dolce. Più allarmato che felice. Non ero felice. Tutti quei sentimenti positivi che la


i racconti di TLJ

maternità impone non stavano per niente acquattati dentro di me in attesa di venire a galla. Stava emergendo piuttosto un vago senso di disgusto. La mia migliore amica diventava mamma e io non provavo nulla di buono. Sapevo che lo desiderava. Ma non era certo una quarantacinquenne disperata, aveva tutto il tempo davanti. Mi ero immaginata più tempo. Più tempo per i nostri viaggi-fuga. Per le chiacchiere a vanvera. Per le chiacchiere serie. Per i cinema del Mercoledì. Per il sushi del Martedì. Alzati e abbracciala, almeno. Due Teppanyaki misto e due té verde mi salvarono dall’imbarazzo di una mossa goffa. Guardai il piatto rettangolare e ci vidi dentro noi due allo stesso tavolo, io attaccata all’Iphone e lei attaccata ad un cucciolo d’uomo rosa porcellino con un filo di rigurgito sul labbro inferiore. Bloccai con le bacchette un pezzetto di pollo scivoloso con una certa foga, ma poi le lasciai a mezz’aria. Tornai a guardare Laura. Era ancora lì. Era ancora lei. Solo con quell’espressione da Dea Madre, archetipo della maternità. Posai il boccone. - Sei contenta? Finalmente una frase normale. Doveva essere stato il sorso di tè verde caldo a scuotermi. Trattenni per un attimo il retrogusto di castagne bagnate, come il condannato a morte con l’ultimo pasto. - Si. Cioè, mi devo ancora abituare all’idea. L’ho scoperto giovedì. Sembrava sollevata dalla mia espressione quasi normale. - Zenigata come l’ha presa? - Ha fatto un sacco di scene da pazzo. Champagne, corse lungo il corridoio, urla dal balcone.. - Me lo vedo. - Tu invece non mi sembri entusiasta. Volevo dirtelo meglio. Non sapevo bene come fare. Mi stava guardando preoccupata. Ha capito. - Ma no, cosa dici, è solo che devo abituarmi anche io all’idea! Di nuovo quel tono artefatto. Non ero programmata per questa scena. E’ che lei sembrava trattenere una gioia sconfinata. Faceva finta di essere moderatamente felice. E invece era visceralmente, universalmente, assolutamente esultante. - Lo so, sai? Adesso penserai che cambierò o sparirò tra pappe e insonnie e che parlerò solo del bambino. Ma io non ho nessuna intenzione di diventare una madre di Via Vincenzo Monti. Dai! Io sarò una mamma ironica! - Ovvio! Non ti preoccupare. Sempre meno credibile. - Facciamo così. Un patto. Se dovessi vedere segnali preoccupanti mi dovrai dire Papera Gialla. - Papera Gialla? - Papera Gialla (sorrisone). E io capirò che sto entrando in territorio pericoloso. D’accordo? - D’accordo. Le verdure alla piastra mi guardavano deluse. E noi non ci mangi? Mi accorsi di una fitta alla bocca dello stomaco. Ulcera perforante da maternità limitrofa. Papera Gialla. Era già una di quelle madri di Vincenzo Monti. Cambierà anche nome al gatto. Pantegana diventerà Silvestro. Eppure qualcosa non mi tornava del tutto. Possessività ed egocentrismo potevano giustificare un malessere così profondo? La perdita della nostra complicità esclusiva, del gioco degli specchi femminile farmi stare così male? Finimmo il pranzo e io riuscii – sdoppiandomi – a essere quasi rassicurante e partecipativa. Misi il pilota automatico sulla funzione SumPathos, variante Convincente. Arrivai persino a dirle alcuni cliché dal repertorio I’m proud to be pregnant e che in fondo lei si aspettava da me. Ci salutammo con un abbraccio quasi vero. La me simpatetica evaporò in un secondo nel microonde della città delle 2pm. Passare dai diciotto ai trentasei gradi varcando una soglia spappolò ogni mia difesa residua. Completamente esposta al sole e a pericolosi pensieri spugnosi. Non riuscivo a muovermi, addosso avevo tutto il peso dell’estate e di quella novità. Mi guardai i piedi: due cotechini stretti da lacci in suede sabbia. E feci una cosa abbastanza strana. Me li tolsi. Rimasi sul marciapiede con i sandali in mano in mezzo alla corrente di gente che mi scansava. Un consulente in completo grigio mi squadrò con ribrezzo accelerando la sua corsa. Una signora rotondetta mi guardò con compassione. Tre adolescenti cretini soffocarono risate cretine. Sentivo sotto le piante una sbrisolona d’asfalto tiepido. Iniziai a camminare come un fachiro perplesso, poi sempre più nella parte. E di colpo afferrai un pensiero lucidissimo. Arrivava dai piedi. La verità è molto semplice. Non mi piacciono i bambini. Sollievo.

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sul lettino

La meditazione in psicologia di Roberto Bonanomi

Cominciamo con un test. Prendetevi una manciata di secondi e seguite le istruzioni che seguono.

Provate a NON muovere la vostra mano sinistra per i prossimi 3 secondi… 1-2-3 Ecco fatto! È stato difficile? No, vero? Ora, invece, provate a NON pensare a una mela verde per i prossimi 3 secondi… 1-2-3 Ecco fatto. Come è andata? Cosa vi è venuto in mente appena vi è stato chiesto di NON pensare alla mela verde? Proprio la mela verde? Ma guarda…

La cultura occidentale ha un’incredibile competenza nel trasformare le realtà del mondo “esterno”! Costruiamo grattacieli e città, modifichiamo il corso dei fiumi, rimuoviamo gli ostacoli che impediscono il progresso. Sappiamo anche modificare il nostro stesso comportamento in base alle situazioni sociali, al momento, alle opportunità. Viceversa, nel mondo “interiore”, quello delle idee e dei pensieri, delle sensazioni e delle emozioni, questa competenza trasformativa è difficile da applicare. Modificare o, addirittura, far “sparire” un’esperienza interiore non è affatto come trasformare o eliminare un oggetto concreto. Se volete far sparire una mela verde che è concretamente appoggiata sul tavolo, vi basterà mangiarla o buttarla. Se volete, viceversa, far sparire l’immagine della mela verde dalla

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sul lettino

vostra mente, le cose si complicano: più cercate di eliminare un pensiero e più questo probabilmente vi rimarrà appiccicato, amplificato sino a diventare ossessivo. Una nuova psicologia Secondo un modello teorico psicologico di nuova generazione, il tentativo di applicare le stesse logiche con le quali manipoliamo il mondo esterno anche al mondo interiore sarebbe la fonte di numerosi disagi clinicamente rilevabili. Ossessioni, ansia, attacchi di panico, stress e fobie potrebbero, quindi, avere come base generante o rinforzante proprio il tentativo di “evitare” il disagio. Effettivamente quanto più le persone cercano di evitare un pensiero o un’emozione spiacevole, tanto più sentono quel pensiero o quell’emozione rafforzarsi per intensità e frequenza. Ed è interessante notare quanto questo paradosso si realizzi spesso anche nelle situazioni della vita quotidiana. Immaginate una persona convinta e preoccupata di essere “goffa” nel relazionarsi con gli altri. Cosa farà? Probabilmente tenderà a controllare con forza la sua presunta “goffaggine”, mettendo in atto comportamenti di evitamento delle situazioni sociali e/o di controllo di sé nel rapporto con gli altri che avranno, paradossalmente, l’effetto di farla apparire proprio nel modo temuto: goffa. Ma, allora, come è possibile ritornare a una situazione di benessere psicologico, se ogni tentativo di trasformare o far sparire un disagio interiore provoca, per paradosso, il suo acutizzarsi?

interiore, benché questo possa essere uno degli effetti collaterali della meditazione. Nella sua trasposizione all’interno delle scienze psicologiche e in particolare del cognitivismo di terza generazione, la “meditazione” (tradotta con il termine “mindfulness”) è orientata, piuttosto, ad allenare le persone a una piena consapevolezza del sé, inteso come flusso di pensieri, sensazioni ed emozioni, così come si presentano nel “qui e ora”, mantenendo rispetto a essi un atteggiamento di accettazione “distaccata” e compassionevole. L’obiettivo è di acquisire la capacità di osservare il proprio Io, percorso in ogni istante da una molteplicità di esperienze piacevoli e spiacevoli che sono parte del fluire

della vita e che vengono accettate, senza però confondersi con esse. La ricerca del benessere e dello ”stare bene” è quindi sostituita dalla ricerca dei propri valori, ovvero dal “vivere bene”. In questo modo la propensione “occidentale” a trasformare o eliminare le esperienze interiori viene scambiata con la capacità “orientale” di accettarle, lasciando che esse fluiscano in noi. Diverse ricerche scientifiche dimostrano che l’applicazione di queste pratiche è molto efficace, specie se inserita all’interno di un percorso, gestito da professionisti abilitati, volto alla prevenzione o abilitazione-riabilitazione e al sostegno in ambito psicologico. Personalmente, ritengo che la “mindfulness” sia di grande efficacia sia nelle gestione delle situazioni di disagio, ad esempio caratterizzate da stress, ansia o umore depresso, sia nei percorsi volti al sostegno o al miglioramento, personale o professionale, e alla scoperta del sé. Forse, con l’ingresso ufficiale della mindfulness nelle scienze cognitive, si avvicina il raggiungimento di un’integrazione tra le culture e le filosofie orientale e occidentale che, in altri settori, restano ancora profondamente distanti.

Mindfulness Una persona a me molto cara usava dire: «gli occidentali possiedono l’arte del trasformare le cose, gli orientali quella del saper accettare le cose per come sono». La pratica dell’accettazione dei propri pensieri, delle proprie emozioni e del proprio sentire, di piacere o di disagio, è, come noto, associata alla “meditazione”. Attorno alla parola“meditazione”, però, si concentrano un gran numero di equivoci e incomprensioni, per cui essa è spesso associata a immaginarie condizioni psicofisiche con le quali, in realtà, non ha nulla a che fare. Non si tratta di una condizione di trance ipnotica, che fa diminuire o scomparire la consapevolezza di sé e nemmeno di una condizione mistica in cui appaiono simboli o percezioni di significato “religioso”. Tantomeno abbiamo a che fare con una tecnica di rilassamento volta solamente al raggiungimento di una sorta di benessere psicofisico o di pace

Roberto Bonanomi Psicologo, utilizza un modello di riferimento di tipo cognitivo-comportamentale di terza generazione, basato, tra altro, sulla mindfulness e sul teatro attivo (o “psicodramma”). Svolge attività di prevenzione, diagnosi, abilitazione-riabilitazione e sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Realizza percorsi finalizzati alla crescita, al miglioramento e all’acquisizione di nuove competenze in ambito personale e professionale. Ha, inoltre, svolto incarichi manageriali nel contesto della consulenza organizzativa per più di dieci anni, è trainer e componente del comitato scientifico della Scuola di Palo Alto di Milano, nonché membro dell’associazione internazionale Society of Psychologist in Management (SPIM), dell’Association for Contextual Behavioral Science (ACBS), della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC). Riveste anche la carica di Consigliere Tesoriere dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e ha recentemente pubblicato il volume “La Mela che non mangio, come l’inconscio guasta i nostri progetti” (Scuola di Palo Alto Ed., Milano, 2011).

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SPY STORY

“The Lifestyle Journal” presenta “Made in Naples”: alta sartoria napoletana e “Texile Gallery” ph Alberto Lagomaggiore

“The Lifestyle Journal” ha festeggiato l’uscita del numero speciale “Made in Naples” con un cocktail alla Biblioteca della Moda, dove i marchi della grande tradizione sartoriale partenopea come Marinella, Isaia, Luigi Borrelli e Cesare Attolini hanno trasformato la location nel tempio dell’eleganza maschile.

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spy story

Lavazza in Triennale

Francesca Lavazza, Fabio Novembre, Amber Smith, Valerie Van Der Graaf, Giuseppe e Marco Lavazza

20 anni di calendari lavazza

The Lavazzers

Lavazza celebra 20 anni di calendari d’autore con la mostra “Con te partirò” curata da Fabio Novembre alla Triennale di Milano, inaugurata lo scorso 12 ottobre con un party esclusivo, che ha visto la presenza di oltre 500 ospiti tra fotografi, designer, giornalisti e personalità della cultura e dello spettacolo. La mostra rende omaggio alla fotografia e ai fotografi che hanno interpretato, a partire dal 1993 il caffè Lavazza.

Antonella, Giuseppe, Alberto, Marco e Francesca Lavazza

Fino al 9 novembre - Triennale di Milano www.triennale.org - www.lavazza.it

Sonia e Alessandro Del Piero

Fabio Novembre

Giorgio Faletti e Giorgio Forattini con le mogli

Giuseppe Lavazza con Valerie Van Der Graaf e Amber Smith

Finlay Mackay, Giuseppe Lavazza, Elliott Erwitt, Franca Sozzani, Marco Testa.

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SPY STORY

Il compleanno speciale di Angelo Muratore

il festeggiato Angelo Muratore

Emanuele Farneti

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Angelo Muratore, imprenditore e consulente di comunicazione, il 18 ottobre ha festeggiato il suo quarantesimo compleanno con una grande cena al Boscolo Hotel Exedra in cui ha riunito tante personalità dell’editoria e della comunicazione per discutere con loro di temi e progetti innovativi in questo settore.

Angelo Muratore con Margherita Barberis Canonico

da sinistra: Carlo Montanaro, Angelo Muratore, Diamante d’Alessio, Vincenzo Onorato

da sinistra: Carolina Riccieri, Jacopo Scandala, Stefono Mereu, Ottavia Landi di Chiavenna

da sinistra: Alessandro Gancia, Giorgina Fioruzzi e Arturo Artom

Alberto Bevilacqua e Marco Gualtieri


spy story

Falconeri: cocktail d’autunno

Sandro Veronesi Miriam Leone Davide Dileo (Boosta)

Il 26 settembre un accogliente salotto ha fatto da teatro al cocktail dai colori e sapori tipicamente autunnali. Gli ospiti di Falconeri hanno riscoperto il piacere del cocooning durante il cocktail che si è tenuto nella boutique di Via della Spiga. Falconeri - Via della Spiga, 1/3 - +39.02.76014755

Lungolivigno Fashion per Art in Ice Sarà la moda il filo conduttore delle dieci sculture che prenderanno forma dal 30 novembre al 4 dicembre per la XVI edizione di Art In Ice. Un atelier all’aperto che si trasforma alla fine in un museo dove le sculture rimarranno per tutto l’inverno, fino a quando non torneranno acqua, cambiando però nel frattempo forma, opere d’arte in mutevole divenire. Le opere celebreranno Livigno come culla glamour della moda ad alta quota , ricordando il main sponsor della manifestazione, Lungolivigno Fashion. www.artinice.org - www.lungolivigno.com

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GLI INDIRIZZI LIFESTYLE

Hangar Bicocca

RISTORANTI

Al Girarrosto “Da Cesarina” Corso Venezia, 31 +39.02.76000481 www.algirarrosto.com - Antica Trattoria della Pesa Viale Pasubio, 10 +39.02.6555741 - Ape Bistrot +39.331. 2933788 www.apebistrot.it - Biancolatte Via Turati, 30 +39.02.62086177 www.biancolatte.it - Bistrot Triennale Bovisa Via R. Lambruschini 31 +39.02.724341 - Chatulle Via Piero della Francesca, 68 +39.02.342008 www.chatulle. it - Da Giacomo Via P. Sottocorno, 6 +39.02.76023313 www.giacomomilano.it - Da Giacomo all’arengario Via Marconi, 1 +39.02.72093814 www. giacomomilano.it - Finger’s Via San Gerolamo Emiliani, 2 +39.02.54122675 - Fioraio Bianchi Caffè Via Montebello, 7 +39.0229014390 www.fioraiobianchicaffe.it - Il Baretto al Baglioni Via Senato, 7 +39.02.781255 www.baglionihotels.com - Il Paradiso del Tiramisù Via Vincenzo Vela, 8 +39.02.380.6975846 www.lamaggiolina.com - Insalateria c/o Star Hotel Rosa Grand, Via Pattari, 5, www.insalateria.it - La Cucina di Margherita +39.328.3561610 www.lacucinadimargherita.it - La Risacca 6 Via Marcona, 6 +39.02.55181658 www.larisacca6.it - La Scaletta P. le Stazione di Porta Genova, 3 +39.02.43986316 www.lascalettamilano.it - Les Gitanes Bistrot Via Forcella, 2A +39 02.8394084 www.legitanesbistrot.it - Papermoon Milano Via Bagutta, 1 +39.02.76022297 www.papermoomilano.com - Porca Vacca Piazzale Lavater, 2 +39.020520503 - Ristorante 13 Giugno Via Goldoni, 44 +39.02.719654 Ristorante 13 Giugno P. za Mirabello, 1 +39.02.29003300 - Savini Galleria Vittorio Emanuele II +39.02.72003433 www. savinimilano.it - Seven Corso Colombo, 11 +39.02.8373205 www.sevengroup.it - Superstudio Café Via Forcella, 13 +39.02.83396237 www.superstudiogroup.com - Tweed Alex Restaurant & Bar Via Conca del Naviglio, 7 +02.89415806 info@tweedmilano.com

LOCALI

20 Café Via Celestino IV, 9 +39.02.8376591 - Bar Magenta Via Giosuè Carducci, 13 +39.02.8053808 - Bar Martini Dolce & Gabbana Corso Venezia, 15 +39.02.76011154 - Beige Largo La Foppa, 5 +39.02.29062786 - Blanco Via G.B. Morgagni, 2 +39.02.29405284 www. blancomilano.it - Bottega del Vino Corso Genova, 19 +39.02.58102346 - Cape Town Via Vigevano, 3 +39.02.89403053 - Circle Via Stendhal, 36 +39.02.42293745 www.circlemilano.com - Emporio Armani Caffè Via Croce Rossa, 2 +39.02.72318680 - Fashion Café Via San Marco, 1 +39.02.6572021 www.fashioncafe.it - Frida Via Antonio Pollaiuolo, 3 +39.02.680260 www.fridaisola.it - Just Cavalli Caffè Viale Luigi Camoens +39.02.311817 www.justcavallihollywood.it - Le Biciclette Via Torti +39.02.8394177 www.lebiciclette.com - Marc Jacobs Café Piazza del Carmine, 6 +39.02.878059 - milano Via Procaccini, 37 +39.02.34930819 www.roialtogroup.it - N’Ombra de Vin Via San Marco, 2 +39.02.6599650 - Refeel Viale Sabotino, 20 +39.02.58324227 www.refeel.it - Trussardi Caffè Piazza della Scala, 5 +39.02.80688295 www.trussardi.it

ARTE

brand new gallery Via Carlo Farini, 32 +39.02.89053083 www.brandnew-gallery.com - fabbrica del vapore Via G.C. Procaccini, 4 www.fabbricadelvapore.org - Galleria Pack Foro Buonaparte 60, +39.02.86996395, www.galleriapack.com - Hangar Bicocca Via Privata Chiese 2, +39.02.66111573, www.hangarbicocca.it - Lisson Gallery Via Zenale, +39.0289050608 www.lissongallery.com - Museo del Novecento Piazza Duomo 12, +39.02.88444061 www.museodelnovecento.org - Spazio Forma Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 +39.02.58118067 www.formafoto.it - triennale design museum Viale Emilio Alemagna 6 +39.02.724341 www.triennale.it

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GLI INDIRIZZI LIFESTYLE

milano shopping club

anna ravazzoli Corso Genova, 16 +39.02.8323088, www.annaravazzoli.com - Atelier de Courcelles Via Belfiore, 6 +39.02.4981687 - Ballin Via Col di Lana, 3 +39 02.58102277 www.ballin-shoes.it - Bagutta Via Fiori Chiari, 7 +39 02.89013498 www.cit-spa.it; Via San Pietro all’Orto, 26 +39 02.782315 - BMW Motorrad Milano Via Marcellino Ammiano, 1 +39.02.5188 3200 - Cesare Attolini Via Visconti di Modrone, 19 +39.02.76316757 showroom.milano@cesareattolini.com - Doriani Via Gesù, 7 www. doriani.com; Via Sant’Andrea, 2 +39 02.76008012 www.doriani.com - Desigual Corso Buenos Aires, 29, +39.02.66989218, www.desigual.com - Excelsior Galleria del Corso, 4 +39.02.76307301 www.excelsiormilano.com - Eddy Monetti Piazza San Babila, 4 +39.02.784678 www. edymonetti.com - Etiqueta Negra Via Tocqueville, 11 +39 02.89455800 www.etiquetanegra.eu - GOBBI 1842 Corso Vittorio Emanuele II, 15 +39.02.76020536 www.gobbi1842.it - Gucci Via Montenapoleone, 5/7 +39.02.771271 www.gucci.com - Kiton Via Gesù, 11 +39.02.76390240 www.kiton.it - Louis Vuitton Via Montenapoleone, 2 +39.02.7771711 www.louisvuitton.com - Lumberjack Store Corso di Porta Ticinese, 67 +39.02.58102312 www.lumberjack.it - Miss Grant Via Manzoni, 40 +39.02.76004329 www.grantspa.com - Napapijri Gallery Store Via Manzoni, 34 +39.02 .782413 www.napapijri.com - OpificioJM Via Sant’Andrea, 17 +39.02.795151 www.opificiojm.it - Pirelli Corso Venezia, 1, www.pzeroweb.it - Porsche Haus Via Vincenzo Lancetti, 46 +39.02.6939621 - Centro Porsche Via Rubattino, 94 +39.02.21080000 - Pal Zileri Via Victor Hugo +39.02.89011899 - Pellux Via Vincenzo Lancetti, 46 +39.02.6939621 - Virginia Preo Via della Spiga, 50 +39.02.76015167 www.virginiapreo.com

hotel

Boscolo Exedra Milano Corso Matteotti, 4 +39.02.77679611 www.boscolohotels.com - Bulgari Hotels & Resorts Via Privata Fratelli Gabba, 7/b +39.02.8058051 www.bulgarihotels.com - Carlton Hotel Baglioni Via Senato, 5 +39.02.77077 www.baglionihotels.com - Grand Hotel et de Milan Via Manzoni, 29 +39.02.723141 www.grandhoteletdemilan.it - Grand Visconti Palace Viale Isonzo, 14 +39.02.540341 wwwgrandviscontipalace.com - Hotel Cavour Via Fatebenefratelli, 21 +39.02.620001 www.hotelcavour.it - Hotel dei Cavalieri Via Missoni, 1 +39.02.88571 www. hoteldeicavalieri.com - Hotel Principe di Savoia Piazza della Repubblica, 17 +39.02.62301 www.hotelprincipedisavoia.com - Maison Moschino Viale Monte Grappa, 12 +39.02.29009858 www.hotelphilosophy.net - Nhow Milano Via Tortona, 35 +39.02.4898861 www.nh-hotels.it - Park Hyatt Milano Via Tommaso Grossi, 1 +39.02.88211234 www.milano.park.hyatt.it - Sheraton Diana Majestic Viale Piave, 42 +39.02.20581 www.sheratondianamajestic.it - Star Hotel Rosa Grand Piazza Fontana, 3 +39.02.88311 www.starhotels.com - Straf Hotel Via San Raffaele, 3 +39.02.805081 www.straf.it - The Westin Palace Piazza della Repubblica, 20 +39.02.63361 www.westinpalacemilano.com - Town House 31 Via C. Goldoni, 31 +39.02.70156 www.townhouse.it - Town House Galleria Seven Stars Via Silvio Pellico, 8 +39.02.89058297 www.towhousegalleria.it - Watt 13 Via Watt, 13 +39.02.45449100 www.ideahotel.it

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L’OROSCOPO DELLA GINNY

Novembre a passo di.... www.unaparolabuonapertutti.it

rock ‘n roll

TORO ARIETE Rock & Roll e acrobazie hip hop

Per ricevere un sorriso tienlo tu per primo in viso :) è Saturno di traverso che rallenta ogni processo ma con grande leggerezza sa affettare chi disprezza! a New York nei bei ’70 si sfidava a suon di danza e anche tu non più lottando vincerai il mondo ballando: la tua musica è nell’aria chi ci sta faccia storia!

col tuo amore son follie due o tre salti e una spaccata e la baruffa è già scordata! ma scendendo nella pista bada a non perder di vista ciò che conta per davvero col suo peso che è sincero: sulla bilancia l’amor profondo pesa più che tutto il piombo!

alligalli

tip tap

CANCRO GEMELLI Tip Tappando già sgambetti

Questo mese i miei Gemelli balleranno l’Alligalli: se con calma segui i passi non commetterai disastri! Dopo mesi senza controllo ora metti i piedi a mollo: conta fino ad un milione prima di ogni decisione ma attenzione a non contare se il tuo Amor vuole sudare, lì non serve alcun controllo ma di baci uno stracollo!

grandi cose ora ti aspetti, il tip tap che il mondo ammalia per te è un grido di battaglia: ti protegge orecchie e cuore dalle altrui amare parole ed annuncia a tutto il mondo che il dolore è ormai un racconto in un libro che hai firmato e in soffitta sistemato!

twist

valzer

VERGINE

LEONE Sotto la lente che ingrandisce Almeno un ballo me lo concedi, caro Leon che stai fermo in piedi? il Valzer è un ballo che richiede audacia: ti lasci guidare con grande fiducia. Bendata si soglie ogni tensione prende il cavaliere ogni decisione, zittita la grinta la puoi dimostrare ma senza le urla, soltanto col cuore: è giunto il momento di un pò di dolcezza di far di ogni frase una nuova carezza.

anche un micio è leon che ruggisce: getta la lente in fondo al mare e guarda con occhi che ti sanno amare, twista schiacciando col piede i pensieri tienine uno tra i tuoi desideri ma sia per davvero il più grande di tutti perchè ti si avveri nel fuoco ti butti, muovendo le mani una per lato tieni lontano l’indesiderato!

balletto

can can SCORPIONE BILANCIA Quel tutù da ballerina Poco prima di salire sopra il palco ad esibire mille dubbi sul riuscire ti faranno impallidire ma le amiche strette al braccio sono pronte a dar coraggio e con te vorran ballare, far le gonne svolazzare sgambettando a trentamila al tuo amor che è in prima fila!

non farà di te suorina piroetti sulle punte con la forza di un idrante, con la grinta di una fiera voli in aria sì leggera: con la meta disegnata la tranquillità è tornata, ormai nulla può scalfire la tua voglia di riuscire!

burlesque

danza afro

SAGITTARIO Nelle vene hai l’energia scorre a fiumi l’allegria, tanti cose hai nella testa che due mani non ti basta… nulla vuol restare fermo tutto il corpo segue il tempo di una forte terra vera la cui natura è più sincera: suoni d’Africa in sottofondo danzi nuda intorno al mondo.

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CAPRICORNO Una donna che è sicura con nessuna si misura di sè stessa fa un sorriso mentre guarda dritta in viso e si spoglia con calore dimenandosi senza pudore… la passione sia sfrontata non ti attender serenata per la femmina che sei nulla al mondo ti negherei!

danza del ventre tarantella PESCI ACQUARIO Secoli fa la danza del ventre Saper gioire fin da adesso è un dover verso te stesso: la felicità è nel cuore, la realtà ha poco valore. Solo tu accendi le luci sulla vita che conduci basta amar ciò che ti danno e tutti intorno balleranno: tarantella parenti e amici, non ha prezzo esser felici!

parlava agli del nel lontano oriente parlava d’amor, di futuro e di vita ma arrivando in Europa non fu mai capita: fraintendere è facile per chi non è attento non devi dar retta ad ogni commento. La strada che hai scelto percorrila tutta se anche sei sola non farlo di fretta: chi non dà fiducia ha poca importanza, continua a ballare del ventre la danza.


ART DESIGN FOOD L a g l o b a l i z z a z i o n e è u n f att or e i m p o r t a n t e d a c u i n o n s i può prescindere. M a d i ve n t a r e i n t e r n a z i onali n o n s i g n i f i c a d i ve n t a r e solt ant o un numero. La rivista FOOL parla di uomini e imprese che operano nei settori dell’arte, dell’architettura/design e dell’alimentare, per creare una piattaforma di idee contemporanee.

www.trentaeditore.it



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