Periodico d'Informazione - Anno XII N. 26 5 (0 5) 15 - 0 3 - 2010 www.bisceglie15giorni.com 265 (05 03
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DA NOI QUALITA' E CONVENIENZA SONO REGOLE D'ORO DAL 1982
2 - 15 MARZO 2010
C U LT U R A
LE VILLE STORICHE DI BISCEGLIE DAL ‘500 AL ‘900
La Biblioteca “Don Michele Cafagna” è un’istituzione al servizio di studiosi e studenti, gestita egregiamente da validi giovani, volontari ed esperti nel settore informatico e bibliografico. La direzione è di competenza di Don Michele Barbaro, tra l’altro, responsabile del periodico mensile “La Cittadella”. Cordialissima è stata l’ospitalità, offerta al prof. Luigi Palmiotti, presidente dell’Archeoclub, per la conferenza sulle “Ville di Bisceglie dal ‘500 al ‘900”, che ha entusiasmato tutti i partecipanti, intervenuti numerosi ed anche “gli addetti ai lavori”, che conoscono benissimo le enormi difficoltà nel reperire le ricerche storiche. Infatti i biscegliesi non conoscono questo grande patrimonio monumentale che corre il rischio di essere raggiunto dai tentacoli dell’edilizia. Bisogna, necessariamente, evitare gli errori del passato e prestare più attenzione nell’opera di salvaguardia delle ville. La villa Milazzi-De Villagomez, la villa Cocola (Via Trani interna), il Casino Monsignore (già Casa di riposo
I
l 6 marzo scorso, presso la Biblioteca “Don Michele Cafagna”, il prof. Luigi Palmiotti, presidente dell’Archeoclub d’Italia Sede di Bisceglie, ha svolto un interessante excursus storico sulle “Ville di Bisceglie dal ‘500 al ‘900”. Il relatore ha preannunciato notizie inedite che saranno oggetto di approfondimento in una pubblicazione che sarà data alle stampe entro il 2010. Il decentramento edilizio delle ville inizia nel secolo XVI, con l’iniziativa di famiglie nobili che si contendono le cariche pubbliche dell’Universitas. A queste si aggiunge la borghesia grassa, con pretese aristocratiche, come: i Gramegna, i Ferrante, i Dell’Olio, i Ventura ed altri. Si edificano villa Milazzi-De Villagomez in contrada Bulfarino (oggi distrutta), e villa De Leyva-Posa sulla statale 16 verso Molfetta. Nel sec. XVII sorgono la villa dei De Marco (il Comprensorio, in contrada San Francesco, acquistato dai Consiglio e ingrandito dall’Arcivescovo Pietro Consiglio nel 1814), la villa Veneziani Santonio (secc. XVII–XVIII), in contrada “Le Tufare”. Nel sec. XVIII il territorio è costellato di “ville vaghissime”, come sostiene il De Luca: villa Fiori sulla consolare, villa Abrescia, villa Milazzi–Curtopassi (secc. XVII–XVIII), villa De Silva oggi Centro di accoglienza della fanciulla, villa Guarini (oggi distrutta), villa Calò anch’essa distrutta, villa Bruni ( fine sec. XVIII–XIX). Continua l’opera di edificazione delle dimore anche nell’Ottocento: villa Logoluso, a Carrara San Francesco, requisita dagli anglo-americani nell’ultimo conflitto mondiale, per dar vita ad un circolo ricreativo; villa Di Pierro, villa Guarnieri, villa Minutillo, villa Ventrella; sulla consolare si affacciano: villa La Notte (1819), villa Nigri, villa Logoluso, villa Curci, villa Trojsi, villa Abrescia, villa Albrizio (già Ingravalle, a Carrara Salsello), villa Ingravalle a Torre Rossa, villa Ida. La vocazione per le residenze estive si intensifica nel ‘900, con il miglioramento della viabilità. Oltre la stazione ferroviaria si costruiscono: villa Angelica, realizzata dal dr. Giovanni La Notte in onore della moglie, villa Logoluso–Di Pierro. Sulla
Sopra: l’intervento di saluto del Sindaco, Francesco Spina. In basso: l’intervento di Don Michele Barbaro, fra Pina Catino e Luigi Palmiotti.
DODICESIMO Registrato al Tribunale di Trani n. 350 del 21.05.1999
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Redazione
ANNO
Prof. Sabino Delle Noci - Don Marino Albrizio Gianfranco Borraccetti - Ippolita Bombini Leonardo Ricchiuti - Chiara Valentino Carolina Di Bitetto - Francesco Brescia Nunzia Palmiotti - Bartolo Di Pierro Luca La Notte - Violetta Giacomino Angela Francesca Valentino Gianluca Veneziani Capo Redattore Sport - Mino Dell’Orco Redazione Sportiva: Nicola Mastrototaro - Gianluca Valente Abbonamenti: Italia •uro 30,00 Unione Europea •uro 60,00 - Extra U.E. $ 70,00 I pareri espressi dai lettori non vincolano la linea editoriale, che resta aperta al libero confronto. La corrispondenza non firmata sarà cestinata. La collaborazione a questa rivista è volontaria e gratuita.
3 - 15 MARZO 2010
C U LT U R A
L E V I L L E S T O R I C H E D I BISCEGLIE DAL ‘500 AL ‘900 “Principessa Jolanda”), la villa Calò (sulla statale 16), la Villa Guarini sono dimore storiche che sono state cancellate per sempre dalle ruspe. I problemi di tutela spettano non solo alla Soprintendenza ai Monumenti, ma anche al Comune, che recentemente ha approvato una delibera che vieta il loro abbattimento, e ai cittadini. E’ un gesto d’amore che i privati devono sentire nel recupero di patrie memorie, con il coinvolgimento di associazioni, come ha già provveduto l’Archeoclub, in 28 anni, con la collaborazione dell’ex Ispettore Onorario Avv. Giacinto La Notte. Molti benemeriti si sono attivati per l’opera di salvaguardia e per i restauri: la sig.ra Maria Consiglio, l’avv. Massimo Ingravalle, il dr. Gaetano Cianci per villa Frisari, il notaio Piero Consiglio per villa Turco, il dr. Giacinto La Notte per la villa a Crosta, il dr. Pasquale Tedone per villa Turco o “Letizia”, il dr. Antonio Savasta per la Masseria San Felice, i fratelli Ferrante per villa Bufis. Il Comune di Bisceglie non potrà sostenere l’impegno per la conservazione delle ville e dovrà affiancarsi all’aiuto dei privati; invece è alle prese con il restauro delle aree degradate del centro storico, che richiedono ingenti finanziamenti.
costa e precisamente in Carrara Salsello si edificano: villa Capurso, villa Capurso-Ventura. Rimane soltanto un ricordo della villa Tupputi, ove muore, nei primi del ‘900, Riccardo Tupputi, figlio del senatore Ottavio. Sempre sulla costa si distingue per bellezza villa Amoruso, nota successivamente come villa “Emy”. Al termine del convegno la fotoreporter Pina Catino, cerimoniere della serata, ha annunciato il concerto di musiche del ‘700 per pianoforte, eseguite dal Maestro dr. Mauro Dell’Olio e dalla prof.ssa Angelarosa Graziani, diplomatasi presso il Conservatorio di Bari con la guida del M° Campagnola. Il poeta dr. Zaccaria Gallo ha esordito con alcuni brani in prosa di Mons. Pompeo Sarnelli che inneggiano alla campagna biscegliese, adorna di giardini e ville (da “le Memorie de Vescovi di Biseglia” 1693). Il convegno è stato ben gradito dal pubblico, così numeroso. Sono intervenuti: il Sindaco Francesco Spina, l’assessore provinciale Pompeo Camero, il consigliere provinciale Vincenzo Valente, la prof.ssa Ida Musci, la prof.ssa Marcella Di Gregorio e numerose associazioni. Hanno concesso il patrocinio culturale: il Comune di Bisceglie, l’Accademia Pontificia Tiberina di Roma, Delegazione della Puglia e Basilicata e la Società di Storia Patria per la Puglia (Nunzia Palmiotti)
Due suggestive immagini di Villa Frisari: a sinistra il pozzo del XVIII sec. e la facciata del sec. XVII.
A.V V.. I . S .
4 - 15 MARZO 2010
21 MARZO, PRIMA DONAZIONE A BISCEGLIE CON LA NUOVA AUTOEMOTECA A
poco meno di un mese dalla sua presentazione ufficiale in Piazza Prefettura a Bari, la nuovissima autoemoteca acquistata dall’AVIS Provinciale di Bari farà il suo esordio in terra biscegliese il prossimo 21 Marzo. In quella data infatti è prevista una giornata di donazione in collaborazione con l’Arciconfraternita di San Giuseppe. In tale occasione l’autoemoteca sarà posta di fronte alla facciata principale della chiesa di San Lorenzo. Marzo mese di donazioni effettuate e da effettuare. Domenica 7 Marzo sono state 25 le sacche raccolte presso il Centro Raccolte dell’Ospedale Civile di Bisceglie. Detto della giornata del 21 Marzo una settimana dopo, esattamente il 28 Marzo, era prevista una giornata di donazione in collaborazione con la Confraternita di Maria S.S. Addolorata. La stessa giornata, annullata per motivi tecnici, è stata anticipata a sabato 27 Marzo, presso il Centro Raccolte del nosocomio cittadino. Nel pomeriggio della stessa giornata l’intera delegazione avisina biscegliese sarà presente all’Assemblea Provinciale che si terrà in quel di Mola di Bari. Continua con successo invece l’iniziativa denominata “AVIS in Tour”, promossa dal gruppo AVIS Giovani Bisceglie. Dopo la positiva esperienza con la discoteca tranese “La Lampara”,
Il 27 Marzo Assemblea Provinciale a Mola di Bari, la sezione biscegliese presenzierà con tutti i suoi delegati. Continua “AVIS in Tour” per tutto il mese di Marzo.
per il mese di marzo la collaborazione ha legato l’associazione biscegliese con la rinomata discoteca coratina “Jubilee”. La collaborazione AVIS Bisceglie – Jubilee durerà per tutto il mese di Marzo consentendo ai tesserati avisini, over 35, di poter accedere alla discoteca pagando solo 5 euro presentando alla cassa la tessera, che certifica l’appartenenza al gruppo AVIS Bisceglie. (Gianluca Valente)
L’UNITRE VISITA IL MUSEO DIOCESANO E DONA UN’OPERA L
a sera del 13 Febbraio un gruppo di circa 40 corsisti ha visitato la mostra “MODA E MUSEO” allestita presso il Museo Diocesano. La mostra preparata e curata dalla F.I.D.A.P.A. per il trentennale della sua costituzione ha riguardato una ricerca di abiti femminili risalenti al periodo 1870/1970. E’ stato veramente interessante e affascinante ammirare gli abiti, di vari modelli e bei colori, che hanno costituito l’abbigliamento delle nonne, il tutto accompagnato da eleganti accessori ed ornamenti di gran classe in oro e pietre preziose. Ben esauriente e ricca di particolari minuziosi è stata la presentazione della dott.ssa Irene Frisari e del Direttore del Museo, Avv. Giacinto La Notte, che con simpatia hanno accompagnato il folto gruppo dei corsisti, visibilmente contenti delle informazioni sul complesso della mostra e sulla raccolta dei vari dipinti che il Museo gelosamente racchiude in sé, grazie anche all’opera certosina di ricerca del suo dinamico e studioso Direttore. Subito dopo vi è stato il cordiale saluto della presidente
della FIDAPA, sig.ra Costanza Romito Lamanuzzi, che ha giustamente ben valutato l’opera di allestimento attuata nel Museo, augurando sempre, in futuro, altri lieti incontri. Infine, a coronamento del tutto, la Presidente dell’Unitre prof.ssa Pasqua Di Pierro, fra gli applausi dei presenti, ha offerto a nome dell’associazione un bel quadro eseguito a filet, raffigurante il grande simbolo della cristianità: “Il calice con l’ostia emergente”. Tale opera, suggestiva, è stata eseguita dalle mani esperte e ben attive della cara e gentile sig.ra Teresa Todisco, titolare da anni del laboratorio di filet. Il dono è stato molto gradito dal Direttore La Notte e resterà inserito nella magnifica raccolta di opere secolari del nostro Museo Diocesano. (Isabella Soldani)
PROGETTO UOMO PER UN NUOVO FEMMINISMO O
ggi c'è bisogno di un “nuovo” femminismo per far fonte a quella che è la maggiore “emergenza” nel nostro paese: la promozione dei valori che costituiscono il fondamento della nostra civiltà, come il rispetto della vita umana, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e la donna, la solidarietà verso i più fragili, un lavoro a misura umana, la tutela dell'ambiente, la pacificazione nelle famiglie nelle città, nelle nazioni, nel mondo. Un nuovo femminismo che coinvolga tutte le donne di buona volontà che sveli la mistificazione e i danni del veterofemminismo, che spacciandosi per un movimento di liberazione ha prodotto situazioni dannose e umilianti per le donne: la mercificazione del proprio corpo, una sessualità disancorata da un progetto d'amore, il potere di sacrficare la maternità e gli affetti alla carriera, un lavoro spesso umiliante, precario, mal retribuito, che non lascia tempo per sè e per le cose più care della
vita. E' tempo di promuovere una <nuova alleanza> culturale, sociale e politica per costruire uno Stato amico delle donne-madri e particolarmente delle “madri-lavoratrici” rimuovendo gli ostacoli, culturali, sociali, politici, legislativi ed ecomonici che penalizzano la maternità ed una partecipazione attiva delle donne alla vita della comunità. Progetto Uomo è accanto alle donne che nella loro solitudine o nelle loro difficoltà non hanno rinunziato alla scelta per la vita e per l'amore dei propri cari, è accanto a quelle che tra mille difficoltà scelgono la maternità ed è accanto a chi ha scelto diversamente perchè non ha trovato nessuno che le offrisse una mano. A tutte le donne che vogliono costruire una civiltà della vita e dell'amore diciamo: "Siamo con voi".
Il direttivo dell'Associazione
5 - 15 MARZO 2010
L AV O R O
LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA, DALLA CRISI ALLA RIFORMA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GIOVEDI’ 18 MARZO, CON INIZIO ALLE ORE 16, PRESSO LA SALA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE B.A.T., UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA “IL L AV O R O S I C U R O ” E D A L L A FEDERAZIONE REGIONALE DELLA CONFAPI PUGLIA.
S
copo del Convegno. L'API Puglia, Associazione della Piccola e Media Industria aderente alla CONF.A.P.I. (Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata), ha promosso, con iI patrocinio dell'Amministrazione Provinciale BAT, il convegno dal titolo "La Piccola e Media Impresa dalla crisi alla riforma della sicurezza sul lavoro" al fine di fornire un approfondimento sugli obblighi in materia di sicurezza che incombono sul Datore di Lavoro”. In particolare, il convegno è dedicato a tutti gli imprenditori della piccola e media impresa e a tutti gli addetti ai lavori (RSPP, ASPP, RLS, ecc.) che desiderino analizzare Ie tematiche inerenti la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Un momento di verifica con gli organi di vigilanza e prevenzione anche per socializzare gli aspetti concernenti Ie ispezioni presso i luoghi di lavoro e nei cantieri temporanei o mobili. Lo scopo del convegno non e pertanto la fredda elencazione degli aspetti giuridici inerenti la sicurezza, obiettivo tra I'altro arduo data la vastita dell'argomento, rna sensibilizzare tutti gli imprenditori sugli aspetti "concreti" della materia senza tralasciare gli strumenti agevolativi messi a disposizionedei Datori di Lavoro.
Programma - 16:00 Registrazione dei partecipanti - 16:15 Saluto delle Autorita: Dr. Erasmo Antro Presidente della ConfApi Puglia - Dr. Francesco Ventola Presidente Amministrazione Provinciale BAT - 16:45 La piccola e media impresa tra crisi economica e obbligo all’adempimento delle norme in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Dr. Pompeo Camero - Assessore al lavoro e formazione professionale - 17:15 I Piani Mirati di Prevenzione per la piccola e media impresa da parte degli organismi di vigilanza (ASL, INAIL, Ispettorato del Lavoro) - Dr. lgnazio Di Mauro Direttore SPESAL dell'Asl-Bat - 17:45 La piccola e media impresa e Ie norme di prevenzione e protezione nei cantieri temporanei e mobili - Dr. Pasquale Cossolo Ispettore S.I.L Bari - 18:15 Infortuni sul lavoro e costi aziendali e sociali. Incentivi per Ie aziende. - Dr. Giuseppe Paradies - Dirigente Regionale INAIL. 18:45 Dibattito - 19: 15 Conclusione - Dr. Pompeo Camero Assessore al lavoro e formazione professionale. Moderatore: Dr. Massimo Porreca Dirigente Certiquality Ai partecipanti sara rilasciato attestato di partecipazione previa registrozione all'evento tramite il coupon da compilare e consegnare alla segreteria organizzativa.
IN GITA COL W.W.F. IN CAMPANIA META: LA CAMPANIA Per il quarto anno consecutivo il WWF di Bisceglie organizza un'escursione naturalistica. Dopo le esperienze di Torre Guaceto (2007), La Cutura (2008) e Polveracchio + Conza (2009), anche quest'anno la nostra esperienza consolidata ci porta verso un'Oasi del WWF. Ecco il programma dettagliato. Domenica 2 Maggio 2010 Escursione naturalistica Passeggiata nell’ Oasi WWF GROTTE del BUSSENTO - MARATEA DIFFICOLTÀ: MEDIA META: Campania, provincia di Salerno, comune di Morigerati PER LE ADESIONI Ogni VENERDI’ dalle ore 20.00 alle ore 21.30 e la DOMENICA dalle ore 11.00 alle ore 12.30 c/o la sede operativa del WWF di Bisceglie in Via Ariosto presso il Giardino Botanico Comunale Veneziani Santonio; OPPURE inviare una mail a: wwfbisceglie@gmail.com OPPURE fissare un appuntamento telefonando al cell. 3408641435 (Giovanni) Il WWF di Bisceglie
Il Caffè Caffè,, questo sconosciuto White Lady Ingredienti (per 1) •30 ml advocaat - 10 ml Amaretto - 10 ml sciroppo di caramello - 1 espresso - 200 ml di schiuma di latte e latte caldo Preparazione Versare l’advocaat, l’Amaretto e lo sciroppo di caramello nel bicchiere. Aggiungere la schiuma di latte e il latte caldo. Aggiungere lentamente l’espresso e decorare con scaglie di cioccolato. Internet: www.dolmencaffe.com e-Mail: commerciale@dolmencaffe.com Tel.-Fax: 080.3968134 - 338.7512494
6 - 15 MARZO 2010
SOCIALE
“USURA PIAGA SOCIALE” SE NE E’ PARLATO ALLA BIBLIOTECA “CAFAGNA” Incontro con Don Marcello Cozzi di Libera
V
enerdì 26 febbraio. Biblioteca “Don Michele Cafagna”. Si è parlato di usura, un tema forte, affrontato da un personaggio altrettanto forte. Il relatore, infatti, Don Marcello Cozzi, responsabile nazionale per la formazione di Libera e presidente della fondazione anti-usura della Basilicata. L’incontro-dibattito, organizzato da Pastorale Sociale Bisceglie, Azione Cattolica, Pax Christi e la onlus “Cercasi un fine” è il primo di tre incontri; gli altri due si svolgeranno a maggio e verteranno su senso civico e partecipazione alla cosa pubblica. Il “prete anti-usura”, così com’è noto in Italia, entra subito nel vivo, evidenziando che «l’usura non è il problema ma è conseguenza nefasta di un sistema malato, che va curato». Il fenomeno usura non nasce oggi, esiste dai tempi del baratto, perché vive della mentalità “non si fa niente per niente” ma, con la crisi economica in atto, è in continua ascesa: il mondo del lavoro sta espellendo persone che hanno sempre condotto una vita dignitosa, ma quando i canali di credito ordinari (le banche) vengono chiusi, ecco che il rischio usura è lì in agguato. È un monologo quello di Don Marcello ma mai noioso. Parla della legge 108/96, la legge antiusura - «Libera è molto legata a questa legge perché voluta e scritta da associazioni, preti e vittime». Ma non è stata sufficiente perché «la gente denuncia ma poi nessuno tutela la vittima; un processo per usura dura mediamente 10 anni ma nel frattempo la vita della vittima va a rotoli, l’azienda fallisce». Don Marcello va avanti introducendo l’aspetto più inquietante ovvero il peso delle mafie nel fenomeno usura. L’usura è diventato business per le organizzazioni criminali e, addirittura, «la camorra fa prestiti a privati e aziende a tassi concorrenziali con quelli delle banche»; in questo modo i soldi sporchi delle mafie entrano e circolano nell’economia pulita. Come contrastare allora il problema? Per don Marcello serve, oltre gli strumenti legislativi e i metodi giudiziari, «una rivoluzione culturale, un altro modo di concepire l’economia, perché finora si è inseguito uno stile di vita non raggiungibile da tutti, credendo che la “torta del benessere potesse essere equamente distribuita». Infine, una menzione per le fondazioni anti-usura, che vanno aiutate dallo Stato; il loro lavoro è fondamentale perché garantiscono i diritti e la dignità di quanti sono vittime degli usurai. Un importante momento di riflessione, dunque, per il numeroso pubblico accorso per l’occasione nel salone della Biblioteca “Don Michele Cafagna”: l’infame pratica di chi approfitta di lavoratori, famiglie e operatori economici in condizioni di disagio economico è drammaticamente presente nella nostra realtà e va affrontata anche sul piano dell’informazione e dell’educazione. (Luca La Notte)
DON MARIO PELLEGRINO CITTADINO ONORARIO DI SANTA HELENA A
pprendiamo che Don Mario Pellegrino, già parroco della Parrocchia brasiliana di Santa Helena, ora parroco di Pacas, diocesi di Pinheiro, ha ricevuto l'attestato di “cittadino helenense". Si tratta di un riconoscimento conferito al sacerdote biscegliese in data 27 novembre 2009 nella sede della Camera Municipale, quando già circolava la notizia del suo trasferimento alla nova sede. Di seguito si riporta parte della traduzione della testimonianza data da un consigliere comunale al momento della consegna dell'attestato, da cui si evince la portata dell'opera compiuta da Don Mario negli anni di permanenza a Santa Helena: «Avendo appreso con tristezza la notizia del trasferimento del nostro amato parroco, padre Mario Pellegrino, nella terra di Pacas e non potendo far nulla affinché il nostro carissimo vescovo, dom Ricardo Pedro Paglia, lasciasse ancora come nostro pastore spirituale padre Mario in mezzo a noi, abbiamo pensato come segno di ringraziamento, offrirgli il titolo di cittadino onorario di Santa Helena. In questi oltre undici anni della sua presenza nella terra di Santa Helena, padre Mario, oltre alle sue innegabili attività pastorali e spirituali, si é prodigato per la crescita sociale e morale della nostra città».
7 - 15 MARZO 2010
SOCIALE
“UNO TRA NOI” E L’INFORMATICA Parte in PUGLIA “Informatica in Comunità 2010” la nuova edizione del progetto nato per facilitare, attraverso l’informatica, l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone socialmente svantaggiate
P
rofit e no-profit sempre più uniti in nome di un progetto comune che ha obiettivi ambiziosi: la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate. Questo è quello che si propone Informatica in Comunità, una scommessa che dura da quattro anni e che vede come promotori CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. La quarta edizione del progetto, che a livello nazionale tocca in tutto otto regioni (Toscana, Trentino, Lombardia, Umbria, Calabria, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna), coinvolge anche quest’anno la Puglia, dove in 6 centri CNCA si raggiungeranno circa 480 persone. Le strutture coinvolte, coordinate dalla Coop “Uno tra noi”, sono la Casa Circondariale di Trani, l’Azienda Pubblica Servizi alla Persona “Maria Cristina di Savoia” di Bitonto, l’Associazione Micaela di Adelfia (Bari), l’Associazione Comunità sulla strada di Emmaus di Foggia, il Comitato Progetto Uomo e la biblioteca "Don Michele Cafagna" di Bisceglie. Il progetto si rivolge agli ospiti delle comunità (giovani ai margini, ragazze sfuggite alla tratta, persone tossicodipendenti, persone con disabilità, donne sole o con figli minori a carico, persone disoccupate) per creare un’opportunità di reinserimento sociale. I corsi, articolati in moduli di 3 ore ciascuno a cui partecipano gruppi di 8 persone per volta, permettono ai partecipanti di apprendere in modo semplice e diretto come usare il pc, dai primi rudimenti ai programmi di
videoscrittura e ai fogli di calcoli fino alla navigazione in Internet e all’utilizzo della posta elettronica. «Informatica in comunità rappresenta un esempio del grande contributo che può dare l’IT a quella parte di popolazione finora scarsamente raggiunta da programmi di alfabetizzazione informatica: le persone coinvolte nelle precedenti edizioni hanno tratto grandi benefici sia dal punto di vista personale, - spiega Carlo Iantorno, Direttore Innovazione e Responsabilità Sociale di Microsoft Italia -sia dal punto di vista dell’inserimento nel mondo del lavoro».
PUBBLICITA’ ELETTORALE A PAGAMENTO - COMMITTENTE RESPONSABILE IL CANDIDATO
8 - 15 MARZO 2010 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti O IX - N . 0 5/ 2 0 10 ANNO 05 01 BISCEGLIE - ANN www w.. c o n f c o m m e r c i o b i s c e g l i e . i t
ELEZIONI REGIONALI: APPELLO AI 4 CANDIDATI ALLA PRESIDENZA Chiediamo leggi certe e programmi veri
L’avvio della campagna elettorale in vista delle prossime regionali è l’occasione per rivolgere un appello ai quattro candidati alla presidenza, Nichi Vendola, Rocco Palese, Adriana Poli Bortone e Michele Rizzi. Chi siamo? Piccoli e medi imprenditori del terziario, soggetti attivi e a volte, nostro malgrado, “passivi” – di un’ampia fetta dell’economia pugliese. Cosa chiediamo? Di essere ascoltati, coinvolti. Chiediamo il nostro carico di responsabilità per un futuro che porti la Puglia, in tempi brevi, al di fuori delle “secche” dell’incertezza. In sole tredici aree urbane italiane – Bari tra queste – si concentra il 65% dei consumi ed il 70% delle attività del terziario. Le città, dunque, possono diventare, se adeguatamente dotate, le tessere chiave della crescita economica del Paese. Le nostre attività sono infatti legate alla efficienza della mobilità e dei sistemi logistici all’interno dell’ambiente urbano: mobilità urbana, dunque, e questioni sociali che comprendono la necessità di rispondere a problemi sanitari e tendenze demografiche, favorire la coesione economica e le esigenze delle persone, degli anziani, delle famiglie e dei servizi per l’infanzia. Un valido strumento per la realizzazione delle politiche territoriali è individuabile nei distretti urbani del commercio introdotti dalla legge regionale n.11/2003 (art.16: “I Comuni individuano i centri storici e i centri urbani e le aree urbane a consolidata presenza commerciale da sottoporre a misure di incentivo e di sostegno al commercio, tali ambiti possono costituire i distretti urbani del commercio, caratterizzati da una gestione unitaria in grado di sviluppare sinergie con attività paracommerciali ed extracommerciali nonché con altre funzioni urbane di natura pubblica e privata”). Ai distretti urbani deve essere possibile destinare risorse derivanti da tassazione locale; si potrebbero attribuire risorse derivanti da tasse già in vigore (Tosap, Tarsu).
Il fine è di individuare, progettare, finanziare e concretizzare opere strutturali, di arredo urbano, parcheggi o di rilevante riorganizzazione della logistica; l’attivazione o la modifica di servizi urbani; il riuso di contenitori; l’attivazione di azioni di promozione. I progetti di valorizzazione commerciale dei centri storici e delle aree urbane a forte vocazione commerciale, che erano state individuati come strumenti indispensabili per sostenere il piccolo e medio commercio presente nei centri cittadini, non hanno però fin qui visto alcuna reale realizzazione. Diventa a questo punto urgente un netto cambio di rotta sia in tema di sviluppo locale, quanto agendo sul tessuto economico, sul “benessere sociale” dei cittadini. In questi ultimi casi con politiche che diano il massimo grado di certezza possibile alle imprese, in un mercato instabile per la ridefinizione dei consumi e degli stili di vita dei consumatori modificati radicalmente dalla crisi in atto, per permettere alle aziende di stabilizzarsi sul mercato e, contemporaneamente, politiche di sostegno all’innovazione da una parte, all’intero sistema sociale ed economico dall’altra. Chiediamo, insomma, leggi certe, applicabili e che siano fatte rispettare. Chiediamo concertazione massima su questioni finora dibattute ma mai affrontate di petto, per esempio, in materia di aperture in deroga nei giorni festivi, di “distretti” turistici”, per il riordino delle sistema delle vendite promozionali, nei confronti di alcuni fenomeni distributivi. Quello che rivolgiamo ai quattro candidati alla presidenza della Regione Puglia, non è un semplice appello. La campagna elettorale sta entrando nel vivo e si annuncia frizzante, vivace, a volte anche dura. Noi, al di la degli individuali convincimenti ideologici e politici, siamo in attesa dei programmi veri. A Vendola, Palese, Poli Bortone e Rizzi chiediamo di essere messi nella condizione di scegliere, di orientarci sulla base dei contenuti che il prossimo governo regionale vorrà proporci.
SANATORIA F.I.P.E. PER COMPENSI ALLA S.C.F. Stipulata dalla FIPE una convenzione per la sanatoria
Domenica 28 marzo (Domenica delle Palme): apertura straordinaria degli esercizi commerciali del settore Non Alimentare
dei compensi dovuti per gli anni precedenti alla SCF. Gli esercenti che non hanno pagato fatture arretrate emesse a loro carico da SCF per beneficiare dello sconto di 35,00 • , IVA inclusa, dovranno: 1) Versare ad SCF entro il 31 marzo 2010 il compenso relativo all’anno in corso; 2) Inviare via fax (02.46547576) il modulo di richiesta remissione in termini debitamente compilato e sottoscritto allegando una copia del bollettino di versamento del compenso del 2010. Convenzione analoga è allo studio della Confcommercio anche per le altre aziende del settore commercio.
Privacy: entro il 31 marzo 2010 revisione del Documento Programmatico sulla Sicurezza (D.P.S.) Ma quali aziende devono pensare di adottare delle
misure per adempiere alla privacy dei dati? TUTTE. Ogni attività lavorativa tratta dati personali che si riferiscono ai propri clienti, fornitori, dipendenti; tali dati possono essere organizzati sia con archivi cartacei sia con strumenti elettronici. Quindi a seconda della natura del dato e del suo tipo di trattamento (cartaceo, elettronico o entrambi) si dovrà applicare il codice in materia di privacy, eventualmente con la redazione del D.P.S.
Pubblicato dalla Regione Puglia il Bando per le PMI del turismo E' stato pubblicato sul BURP n. 37 del 25/02/2010, il bando
per la presentazione dei progetti ai sensi dell'Avviso Titolo II - Regime di aiuti per il Turismo - previsto dal Regolamento n. 36 del 30 dicembre 2009 per le PMI del settore. Possono accedere ai contributi le piccole imprese regolarmente costituite per interventi di miglioramento della qualità delle strutture turistico – alberghiere anche mediante il recupero del patrimonio immobiliare di pregio. L’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto interessi. Alle imprese può essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non può essere superiore al 10% dell’investimento e all’importo massimo di 100.000,00 euro. A questa opportunità – che interessa trasversalmente tutte le aziende del settore e non solo quelle ricettive – una grande sostegno può venire anche dagli interventi in garanzia del sistema Cofidi che hanno ottenuto risorse per sostenere il credito alle imprese. Aiuti che si vanno in qualche modo a sommare a quelli strettamente previsti dall’intervento di sostengo per il turismo. Saranno inoltre le Cofidi o le banche convenzionate i soli soggetti titolati ad istruire la pratica su questa misura.
9 - 15 MARZO 2010
I N C I T TA’
I SOCCORPI DELLA VERGOGNA IN PIENO CENTRO Mi limito solo a raccontare, poi se qualcuno volesse agire, è bene, altrimenti fa niente: tanto in questo caso la vergogna è sotterranea.
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l fatto è che ho ripreso la sana e vecchia abitudine, maledetto me, di lasciare un po’ la macchina e di camminare, di godermi a piedi la mia città, di respirare ogni sua essenza (attenzione!), di calpestare ogni suo pezzo di terreno (attenzione!), di osservare soprattutto i luoghi più nascosti… e te l’avevo detto di fare attenzione! Centralissima Corso Umberto I, sbocco Piazza Regina Margherita di Savoia, strade che ormai di regale non hanno più nulla se non la nomenclatura toponomastica: per le doppie file di Corso Umberto I dal pomeriggio sino a sera? No. Per l’alluvione che sembra essere precipitata dopo i “lavaggi” delle 14 di ogni giorni degli operatori ecologici? No, nemmeno per quello. Per quel mesto Calace che troneggia indisturbato (e avvilito) in quella sporca piazzetta attigua alla sua casa natìa? No, no e no! E allora? E allora mi riferisco ai cessi, si, non li chiamo bagni perché so distinguere tra bagni e cessi. Uno di quelli è un bagno senz’altro, comprensivo di scala mobile per i diversamente abili, controllato, pulito ma gli altri… sono cessi, l’ho detto. Mi sono divertito (che strani divertimenti) a scattare delle foto a quei vespasiani sotterranei (povero imperatore romano, non poteva immaginare che il suo nome sarebbe poi stato associato ai cessi pubblici) che ormai sono delle catacombe di sporcizia putrida, puteolente, nauseabonda. Cartacce, pipì, muffa, escrementi e così via… non so per quale ragione non abbia proseguito la mia avventura nei
Accanto a bagni puliti e curati ci sono, in Piazza Margherita, altri accessi sporchi e trascurati. Siamo certi che, dopo questa segnalazione, qualcuno provvederà a rimediare...
soccorpi della vergogna in pieno centro. Non oso chiedere (sarebbe chiedere troppo, sarebbe essere troppo esigente o forse significherebbe solo essere un cittadino critico, che vorrebbe smuovere le acque, puzzolenti, ma pur sempre acque) di chi sia competenza la pulizia di questi cessi fuori uso e occulti (mica tanto però! E il ‘mica tanto’ vale sia per i ‘fuori uso’ sia per gli ‘occulti’). Mi limito solo a raccontare, poi se qualcuno volesse agire, è bene, altrimenti fa niente: tanto in questo caso la vergogna è sotterranea, non è esplicita come quella dei manifesti elettorali abusivi (ma quale politicante serio – non dico ‘politico’, mò vuoi assai – pensa che più ne fa affiggere – abusivamente – e più voti ottiene?). (Francesco Brescia)
SCUOLE, NUOVI FINANZIAMENTI Ulteriore importante finanziamento di circa 300 mila Euro per il Comune di Bisceglie
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cuola Media “G.. Ferraris”: messa in sicurezza ed abbattimento delle barriere architettoniche. Ennesima testimonianza di diligente amministrazione pubblica sempre al servizio dei cittadini e del territorio. L’Inail, istituto nazionale per l’assicurazione contro infortuni sul lavoro, ha approvato il progetto di messa in sicurezza ed abbattimento delle barriere architettoniche relativo alla scuola media “G.Ferraris”, finanziandolo con • 298.019,00. L’ammontare effettivo del finanziamento sarà determinato in via definitiva una volta espletata la gara d’appalto. L’iniziativa, seguita nel suo iter dal senatore Francesco Amoruso, è stata adottata con grande entusiasmo dal sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, che sin da subito ha considerato questo progetto come un’occasione unica per garantire a tutti i cittadini di Bisceglie, specialmente i diversabili, il pieno godimento e sfruttamento di tutti gli spazi della città. I lavori di adeguamento che cominceranno a breve, quindi, vanno a sommarsi a tutti gli innumerevoli interventi in corso nel settore scolastico, come per esempio il recupero dell’Auditorium della stessa scuola media Ferraris, inutilizzato da decenni, che sarà trasformato in un piccolo gioiello ove poter ospitare numerosi spettacoli teatrali.
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10 - 15 MARZO 2010
POLITICA
ATTUAZIONE P.R.U.A.C.S., BISCEGLIE PRIMA IN PUGLIA CON 5 MILIONI DI EURO Il Comune di Bisceglie, ha inteso cogliere l'opportunità offerta dal Bando di Gara per l'accesso ai finanziamenti per il PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA PER ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE, di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale 2 settembre 2008, ottenendo be cinque milionidi euro. L’annuncio dato dal Sindaco Spina, e dagli assessori Di Lollo-Capurso, Montrone e Abascià.
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utti questi programmi sono stati costruiti ed elaborati in maniera molto accurata dall'Amministrazione di Bisceglie anche con la partecipazione degli abitanti e degli operatori economici interessati, Un dato che gli ha consentito di classificarsi al primo posto nella graduatoria regionale. Il programma sviluppato, è quindi frutto di un articolato lavoro di concertazione, che attraverso il disegno di scenari di sviluppo condiviso e l'individuazione di obiettivi a breve, medio e lungo termine è giunto alla definizione di un piano d'azione a scala locale che necessita per l'attuazione di risorse finanziarie pubbliche e private. L'area identificata come ambito di intervento del presente programma di riqualificazione comprende le aree urbane a ridosso della linea ferroviaria Bari-Bologna, che separa e taglia in due la città consolidata dall'espansione più recente, generando problemi non solo fisici di collegamento tra le due parti. Le previsioni di PRG individuano diverse aree a ridosso della linea ferroviaria destinate a Scalo Merci che non hanno mai trovato attuazione in quanto lo sviluppo del trasporto su ferro non è stato perseguito da RFI e conseguentemente queste aree sono rimaste marginali rispetto al resto della città ed hanno assunto una connotazione negativa dal punto di vista ambientale. Il programma si propone di rendere questo ambito adeguato ai livelli di qualità raggiunti per le altre parti della città, attraverso interventi che mirano all'infrastrutturazione delle aree attualmente in abbandono per destinarle a standards urbanistici. Tali interventi pubblici mirano ad innescare e dare impulso ad ulteriori processi di riqualificazione da parte di soggetti privati, incentivati ad investire e recuperare gli immobili di proprietà. Gli interventi previsti nella proposta di Programma approvata con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 13/03/ 2009 hanno come obiettivo le seguenti finalità: - acquisire al patrimonio comunale, l'area della maglia di PRG n. 57 destinata al verde attrezzato per lo sport avente una superficie di circa 42.000 mq. al fine di dotare la parte di città a nord della ferrovia (ex P.d.Z. e oggi zona omogenea B) di una estesa area che funga prima di tutto da polmone verde per il quartiere e sia idonea ad ospitare strutture sportive al servizio dello stesso quartiere che ne è completamente sprovvisto speculari a quelle previste nel PEEP di ponente lungo via U. La Malfa nel PRU, oltre alla possibilità di localizzare sulla stessa, il mercato settimanale (un giorno alla settimana), gli spettacoli viaggianti (circhi e luna park alcuni giorni all'anno), le fiere cittadine (una o più volte l'anno); - densificare la densità edilizia della maglia n. 195, destinata nel PEEP alla realizzazione di edilizia residenziale convenzionata, al fine di ottenere i vantaggi ambientali derivanti dalla riduzione del consumo di suolo e dei costi urbanizzativi;utilizzare la maggiore densità edilizia prevista nella maglia n. 195 quale corrispettivo per l'acquisizione al patrimonio del comune delle aree comprese nella maglia n. 57;ritipizzare, con una densità edilizia sostenibile, l'area destinata a scalo merci compresa tra la maglia di PRG n. 195 e la ferrovia, tipizzata zona omogenea F con vincolo espropriativo decaduto; - acquisire a titolo gratuito, dalle volumetrie attribuite alla maglia n. 57 e da quelle attribuite alla maglia scalo merci, la volumetria necessaria a realizzare un intervento di edilizia sovvenzionata, a cura dello IACP di Bari, e acquisire a titolo gratuito dai proprietari delle aree della maglia n. 195 il suolo sul quale realizzare detto intervento edilizio;
- bonificare l'area scalo merci ferroviario dismesso, sito tra piazza Diaz e via De Gasperi, attraverso un'intesa con la società Sistemi Urbani e Metropark, del gruppo Rete Ferroviaria Italiana, tesa alla realizzazione di un parcheggio pluripiano a rotazione con verifica della possibilità di accedere allo stesso dal quartiere Sant'Andrea, finalizzato anche alla creazione di una zona a traffico limitato a ridosso della stazione ferroviaria e della via Aldo Moro asse commerciale della città. Il programma pertanto prevede: - L'attribuzione di un diritto edificatorio pari a 1,25 mc/mq ai suoli della maglia di PRG n. 57 da riconoscere ai proprietari delle aree in cambio della cessione delle stesse al patrimonio comunale. Detto indice territoriale, comprensivo della volumetria necessaria alla edificazione dell'edilizia residenziale sovvenzionata da parte dello IACP di Bari, è pari a quella attribuita con un provvedimento adottato dal Commissario ad Acta, a seguito di una sentenza del TAR Puglia, per la ritipizzazione di un'area ubicata tra via Pasubio e via Isonzo (compresa nell'ambito di intervento) destinata dal PRG a scalo merci ma con vincolo decaduto. - L'attribuzione di un indice territoriale pari a 0,8 mc/mq. ai suoli destinati a scalo merci (parimenti interessati dal vincolo espropriativo decaduto) compresi tra la maglia di PRG 195 e la linea ferroviaria. Anche questo indice territoriale è comprensivo della volumetria necessaria alla edificazione dell'edilizia residenziale sovvenzionata da parte dello IACP di Bari. - L'aumento della superficie edificabile e della densità edilizia della maglia di PRG n. 195 mediante l'aggiunta dell'area destinata a scalo merci), compresa nel PEEP per la realizzazione di edilizia convenzionata, da utilizzare quale corrispettivo per l'acquisizione delle aree della maglia n. 57, mantenendo la densità edilizia della maglia n. 195 e consentendo la realizzazione di entrambe le volumetrie (quella già prevista dal PRG e quella aggiuntiva) in regime di edilizia residenziale convenzionata per un numero di circa 360 alloggi e locali di piani terra destinati ad uso diverso dall'abitazione (commercio, ufficio, ecc.). - La realizzazione di 20 alloggi di edilizia sovvenzionata a canone sostenibile da parte dello IACP su area acquisita mediante cessione gratuita da parte dei proprietari ella maglia n. 195. - Gli alloggi da realizzare in regime convenzionato e sovvenzionato devono raggiungere un comportamento prestazionale, in termini di rendimento energetico, superiore almeno al 30% di quello previsto dalla vigente normativa. - La realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, queste ultime in aggiunta a quelle già previste dal PRG, che tengono conto della maggiore densità edilizia della maglia n. 195 nel rispetto del DM 1444/68. ivi compresi la costruzione di un sistema dei servizi di quartiere come la chiesa, un giardino pubblico, l'asilo nido e la scuola materna. Il piano finanziario del programma ammonta ad 41.369.716,90 di cui il totale della provvista pubblica risulta pari ad Euro 3.383.668,96, quello relativo al finanziamento StatoRegione risulta pari ad Euro 5.000.000,00 mentre ad Euro 32.986.047,94 ammonta il totale della provvista privata.
11 - 15 MARZO 2010
PR O LOCO RO
L A SETTIMANA DELL A CULTURA 2010 DEDICATA A PEPPINO DI MOLFETTA Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha delegato la Pro Loco nell’attività di raccordo delle associazione e di redazione del programma cittadino. L’Associazione Pro Loco di Bisceglie ha cominciato a mobilitarsi per redigere la programmazione della Settimana della Cultura 2010 che si svolgerà su tutto il territorio nazionale dal 16 al 25 aprile. Anche quest’anno il Sindaco Francesco Spina ha delegato la realtà associativa locale a raccordare le associazioni e a redigere una programmazione congiunta da presentare alla cittadinanza. A seguire le varie fasi organizzative della Settimana sarà la Prof.ssa Marcella Di Gregorio, delegata alle attività culturali della Pro Loco, con la preziosa collaborazione di Giuseppina Di Leo, artista e poetessa biscegliese nonché socia Pro Loco, e di Francesco Dente, giornalista biscegliese. A rappresentare l’amministrazione nelle fasi di stesura del programma e di raccordo delle associazioni cittadine sarà l’assessore alla Pubblica Istruzione Vittorio Fata. Dopo aver intitolato la Settimana della Cultura biscegliese alle illustri personalità dell’arte e della storia locale Aldo Gigante e Francesco Palazzo, il consiglio direttivo della Pro Loco ha inteso dedicare l’edizione 2010 al Prof. Peppino Di Molfetta, importante protagonista del panorama culturale locale profondamente innamorato della sua Bisceglie. Novità assoluta di questa dieci giorni culturale è la presenza del Premio “Prof. Mario Cosmai”, giunto alla settima edizione e che avrà luogo il 23 aprile.
Primo appuntamento della Settimana della Cultura (16 aprile) sarà la presentazione ufficiale del fonte battesimale della chiesa di Sant’Adoeno restaurato da poco grazie all’impegno del Rotary club di Bisceglie. Domenica 18 aprile appuntamento con la devozione, il folklore e l’enogastronomia con la consueta fiera campestre di Santa Maria di Giano. Chiusura il 25 aprile con una speciale raccolta di sangue che vedrà impegnati l’A.V.I.S. di Bisceglie, la Pro Loco e il Centro Fitness Aktiva. Per le associazione che volessero proporre appuntamenti, iniziative, eventi da inserire nel calendario della Settimana della Cultura biscegliese è possibile inviare una mail comprensiva di tutti i dettagli all’indirizzo di posta elettronica culturabisceglie2010@libero.it entro e non oltre il 3 aprile. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.prolocobisceglie.it (Francesco Brescia)
12 - 15 MARZO 2010
MEZZOGIORNO SENZA SOLE Eravamo all’inizio del secolo scorso quando lo storico
molfettese Gaetano Salvemini scrive al Fortunato: ”…Per i settentrionali noi meridionali siamo ciò che sono i poveri per i ricchi. Ci sfruttano senza rendersene conto, ci disprezzano rendendosene conto; ci fanno, quando succede un terremoto, l’elemosina di qualche leggina che ci permetta di costruire a spese dello Stato, cioè noi stessi, il lastricato di una piazza o la gru di un porto. E poi ci dimenticano. A questo giudizio manca il riferimento alla cassa integrazione ed altre trovate sconosciute a quei tempi. Nuove politiche di economia che favoriscono grandi aziende, multinazionali per alti margini di guadagno concentrati in pochi settori a danno delle piccole aziende che hanno rappresentato la migliore risorsa del nostro territorio e che stanno scomparendo. Lo spregiudicato liberismo sta danneggiando l’economia nazionale priva di piani industriali ed imprenditori ingordi e senza scrupoli pronti a scappare con l’illecito bottino sottratto a quelle imprese nate per favorire forza occupazionale e programmi economici. Una legge del 1973, il D.P.R n. 598, ha consentito fusioni aziendali, (dette bare fiscali),che facilita grosse detraibilità per un nuovo modo di evasione fiscale. Altra agevolazione il sistema del: ”COSTO PIENO”, e cioè: costo di produzione più margine di guadagno a discrezione dell’azienda per prodotti eliminati dal mercato e sostituti con altri leggermente modificati. In questo quadro si inseriscono giochi speculativi delle banche che hanno perduto ogni affidabilità. La banca d’Italia appartiene a banche private e loro azionisti. Nel Sud l’insediamento di nuove industrie non sempre risponde alle esigenze e natura ambientale. Mancano programmi adeguati per il miglior utilizzo delle risorse esistenti.. In Puglia, e non solo, molte imprese sono frutto di propaganda per offrire effimero successo principale causa di seri conflitti sociali, (vedi Ilva, Termini Imerese, Melfi, Termoli, ecc .ecc,). Situazione che non mi sorprende ma temuta sin dagli anni settanta. Un’area di produzione, artigianale o industriale, beneficia sempre della presenza di altre attività lavorative (indotto) che, collaborando con le prime, contribuiscono a generare ricchezza e reinvestimenti con effetti moltiplicatori all’interno di quell’area cogliendo in pieno il vantaggio di cicli riproduttivi ed autoalimentazione utili in circostanze difficili di mercato. Per produrre olio, mi organizzo dove sono uliveti e non banane. L’esempio è naturale e semplice ma, dove sono grossi affari, interessi di mala politica si cede ai provvedimenti virtuali, accordi di caste con imprenditori improvvisati o compromessi e, per non scontentare nessuno, le gestioni diventano prive di controllo nelle mani di affaristi senza scrupoli,”managers dilettanti ed approfittatori”. Gente senza professionalità ma abili faccendieri allevati in maleodoranti salotti. Nicola Moscatelli (1. CONTINUA)
Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954
INTER VENTI INTERVENTI
LE RICETTE DI P R I M AV E R A IN CUCINA CON LO CHEF DOMENICO LAMPEDECCHIA
Risotto mantecato con polpettine di agnello e funghi cardoncelli delle Murge, profumato al finocchietto selvatico, burratina in cialda di pasta tarallo Pugliese all’olio extravergine d’oliva , su guazzetto di pomodori al sole e olive “Termite”di Bitetto Ingredienti per 4 persone
Per il soffritto: gr. 40 olio d’oliva - gr. 30 cipolla cotta sotto sale e tritata - gr. 240 riso Carnaroli - gr.100 vino bianco - gr. 750 brodo vegetale. Procedimento: Soffriggere la cipolla in olio, aggiungere il riso Canaroli e farlo brillare delicatamente, bagnare con il vino bianco aromatico e farlo evaporare. Unire gradatamente il brodo man mano che lo richiede. A cottura ultimata aggiungere le polpettine di agnello. Per le polpettine di agnello: gr. 800 coscia di agnello - gr. 100 funghi cardoncelli - gr. 100 mollica di pane raffermo - n.1 spicchio d’aglio - n° 2 uova - g. 20 parmigiano - gr. 30 pecorino canestrato Pugliese - q.b. sale, pepe, prezzemolo. Procedimento: Disossare la coscia di agnello, tritarla al coltello, con l’osso centrale ricavare un fondo di arrosto, incorporare la mollica di pane raffermo sminuzzata i funghi tritati, condire con il parmigiano, il pecorino, l’aglio il prezzemolo tritato, il sale e il pepe. Legare con le uova e confezionare delle piccole polpettine. Friggere le polpette in olio extravergine d’oliva sino a che non siano ben dorate. Per la pasta tarallo: gr. 125 polvere di tarallo - gr. 50 farina tipo “00” - n°2 uova intere - gr. 20 latte. Procedimento: Unire alla polvere di tarallo la farina, le uova e infine il latte. Formare delle cialdine e cuocere a 60° per circa 1 ora. Per il guazzetto di pomodoro: gr.v120 pomodori al “filo” n°1spicchio di aglio - gr. 10 cipolla rossa tritata - gr. 40 pomodori secchi - q.b. sale, pepe e olio extravergine d’oliva. Procedimento Lavare e tagliare i pomodorini ricavando quattro spicchi, unire i pomodori secchi fatti rinvenire in un po’ di acqua tiepida e tagliati a julienne ,adagiarli in un tegame da forno e condirli con l’aglio la cipolla tritati, sale, pepe e olio extravergine d’oliva. Far appassire in forno a 120° per 45’minuti circa, uscirli dal forno, completare la salsa con le olive “Termite” denocciolate e tagliate a listarelle. Per mantecare: gr. 0,5 finocchietto selvatico lavato e tritato finemente - gr. 40 fondo di cottura d’agnello - Mantecare il risotto con olio extravergine e pecorino Per la presentazione: Mantecare il riso con poco olio e pecorino, il finocchietto tritato e il fondo di cottura d’agnello. Servire in piccole cialdine di pasta tarallo croccanti, adagiare una piccola burratina, completare con il guazzetto di pomodori. Guarnire con un pomodorino scottato e steccato.
13 - 15 MARZO 2010
I N C I T T A’
NEL NOME DI MARIA IL GEMELLAGGIO FRA BISCEGLIE E PASSAU Dal 18 al 20 marzo i primi eventi animati dalla presenza a Bisceglie di una delegazione tedesca, in visita ai principali monumenti della nostra Città.
L’
Associazione “Acqua Cielo e Terra” ha progettato e proposto al Comune di Bisceglie, che ha assicurato il suo il patrocinio, la possibilità di un percorso che possa avvicinare diverse realtà attraverso scambi culturali, gastronomici e turistici. In particolare il percorso parte da un’effige della “Madonna di Passavia”che accomuna la nostra Città con quella di Passau in Baveria (Germania). Già in passato, c’è stato uno scambio di visite tra una rappresentanza della comunità parrocchiale di Bisceglie e una rappresentanza dell’Abbazia di Passau, dove è venerata il quadro della Madonna di cui una copia, all’inizio del XVIII secolo, fu trasportata da un monaco il quale, recandosi in Oriente, decise di soggiornare per un breve periodo nella nostra cittadina. L’intento dell’Associazione è quello di instaurare un rapporto di amicizia e di reciproco scambio di culture e tradizioni che possa essere anche trampolino di lancio per successive attività turistiche e commerciali tra le due cittadine. E’ stata contattata analoga associazione la ”DeutschItalienische Gesellschaft” di Passau, che opera nello scambio culturale tra l’Italia e Germania la quale in passato ha ospitato artisti provenienti dalla nostra nazione promuovendone le attività. L’Associazione tedesca ha proposto l’esibizione di un trio di cantanti lirici con un repertorio di arie per ricordare il compositore Georg Friedrich Haendel a 250 anni dalla sua morte (1759). Il concerto per voce e pianoforte verrà eseguito da: Fritz Spengler - CONTROTENORE, vincitore del premio SPE 2009; Laura Belli - SOPRANO, allieva di Kurt Widmer noto baritono Svizzero; Adrian Suciu - PIANOFORTE, già Direttore d'orchestra “Amici giovani” del festival di musica di Salisburgo. L’esibizione è programmata nel mese di aprile 2010 in luogo da definirsi (probabile Cattedrale) preceduto da un momento d’incontro e di saluto con le autorità cittadine, ma anche di incontro con le rispettive rappresentanze. Pertanto, l’evento canoro sarà il motivo di coinvolgimento di diverse realtà cittadine in prospettiva di un’analoga manifestazione da organizzare in Germania e con l’intento di una visita da parte degli studenti ospitati da coetanei di Passau.
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PROGRAMMA GEMELAGGIO PASSAU / BISCEGLIE 18/19/20 marzo 2010 GIOVEDI’ 18 MARZO ORE 17,00 Arrivo e sistemazione in Hotel - ORE 18,00 VISITA E DEGUSTAZIONE OLIO PRESSO IL “FRANTOIO GALANTINO” VENERDI’ 19 MARZO ORE 08.30 PARTENZA PER TRANI PER VISITA ALLA CATTEDRALE O R E 1 1 . 0 0 PA R T E N Z A P E R CASTEL DEL MONTE PER VISITA AL CASTELLO DI FEDERICO II ORE 13.00 PRANZO presso masseria “TARRICONE” - ORE 16.00 VISITA GROTTE DI S. CROCE - ORE 17.00 VISITA AL DOLMEN DELLA CHIANCA - ORE 17.30 VISITA AL CASALE DI ZAPPINO - ORE 18.30 Rientro Hotel - ORE 19.00 PARTENZA PER MOLFETTA PER VISITA CATTEDRALE ORE 20.00 Cena a sorpresa SABATO 20 MARZO ORE 08.30 VISITA CATTEDRALE DI BISCEGLIE - ORE 10.00 INCONTRO CON DELEGAZIONI ED AUTORITA’ PER SALUTO - ORE 11.00 INCONTRO LICEO LINGUISTICO “L. DA VINCI“ DI BISCEGLIE CON PRESENTAZIONE IN LINGUA TEDESCA DELLA CITTA’ ORE 12.00 VISITA GUIDATA MUSEO DIOCESANO - ORE 18.30 CELEBRAZIONE SANTA MESSA PRESSO CHIESA MADONNA DI PASSAVIA - ORE 20.00 CONCERTO - ORE 21.30 Cena presso Hotel DOMENICA 21 MARZO - ORE 10,00 Partenza
LA “QUINTA COMPAGNIA” RICORDA FABRIZIO DE ANDRE’ La “Quinta Compagnia” torna ad occuparsi di musica
con uno spettacolo dedicato a Fabrizio De Andrè a dieci anni dalla sua scomparsa. LA COLLINA - non al denaro non all'amore nè al cielo ripropone i brani del famoso disco ispirato all'"antologia di Spoon River" di Edgar Lee Master, con Pantleo Annese (voce e testi), Roberto Vitelli (nel ruolo del matto), Vincenzo Mastropirro (flauti), Vito Vilardi (chitarra), Federico Ancona (tastiere). Teatro Politeama "Italia" Bisceglie venerdì 19 marzo 2010 - ore 20.30 - biglietto unico • 8,00. Info: www.laquintacompagnia.it
14 - 15 MARZO 2010
L E FO I B E I
l 21 febbraio scorso, con la Mazziniana di Bisceglie, abbiamo tenuto una conferenza affollata per ricordare la figura nobile di Vincenzo Calace, repubblicano, mazziniano, antifascista. Ne ha parlato egregiamente e apprezzato l’avv. Biagio Lorusso. Durante la conferenza una signora ha dato alla mia giovane nipote Cecilia un opuscolo, “Io ricordo le Foibe”, con la raccomandazione che me lo desse. Chi sia non disse né so. Il manifesto con cui era stata invitata la cittadinanza biscegliese nel giorno della Memoria a ricordare Le Foibe sottolineava “Una tragedia nascosta”. Le Foibe, i suoi martiri, gli esuli istriani, fiumani, dalmati, sono una tragedia terribile, disumana, innominabile, su cui non riposa mai il cuore e la mente. Io ne ho raccapriccio: uomini e donne buttati giù vivi, o già ammazzati, nelle fosse carsiche, dai comunisti e non, dagli slavi, per vendetta, per rivalsa, per interesse, sugli Italiani. Questo non si fa mai e comunque! Ma io che rimuovo finché posso quell’orrore, ma io! Alzo la voce o posso parlar sommesso, di questa vergogna, quando provocato più d’altri. Non è “una tragedia nascosta”, le Foibe sono una tragedia figliuola. Nel mio paesino, Bisceglie (Bari), come in tante altre città d’Italia, a Bisceglie ci sono famiglie, i Prete, i Di Pinto,
DIB A TTIT O DIBA TTITO
del Prof. On. Giovanni Bruni che allo scoppio della seconda guerra mondiale riuscirono a fuggire da quei territori istriani e tornarono a Bisceglie. Erano stati invitati e mandati da Mussolini a ripopolare quelle terre perché diventassero più numerosi gl’Italiani degli Slavi e si potesse rivendicare l’italianità nazionalista di tutta la Venezia Giulia. Mazzini, se non ricordo male, nelle Lettere Slave dice che i Cetnici sono tra gli Slavi un pezzo di razza vendicativa peggiore delle nostre ndrangheta e mafia. Quando si fanno questioni razziali, nazionaliste, di superiorità sugli altri, bisogna culturalmente rammemorare tutto. E allora sottolineiamo con una nota. Ma se a conoscer la prima radice del mio dolor tu hai cotanto affetto farò come colui che piange e dice: chi ha dichiarato la guerra, impura, male assoluto, massacro del mondo, da cui tutto discende? Una delle molteplici metastasi di quel maligno tumore è ahinoi l’Istria. Veniva da lontano la formazione di quel maleficio doloroso dolente. Il delitto delle Foibe non si fa, mai e comunque, ma non s’ignori l’origine e poi, peggio, non si butti la pietra nascondendo la mano. Piuttosto “absit iniuria verbis”. (Giovanni Bruni)
FOIBE: UNA TRAGEDIA NASCOSTA
a cura del “Comitato 10 Febbraio”
A
nche quest’anno il “Comitato 10 Febbraio” ha ricordato i martiri delle foibe e gli esuli d’Istria e Dalmazia Il “Comitato 10 Febbraio” nasce in concomitanza con la prima celebrazione della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati”. Finalmente dopo troppi decenni di oblio il Parlamento italiano ha approvato la legge di istituzione della “Giornata del ricordo”, restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350.000 connazionali costretti all'esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito e alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani. Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. In gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso, le "foibe”. A più di sessant'anni di distanza vogliamo far conoscere questa tragedia italiana a chi non ne ha mai sentito parlare, a chi sui libri di scuola non ha trovato il capitolo "foibe", a chi non ha mai avuto risposte alla domanda "cosa sono le foibe?" Vogliamo anche capire perchè, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti e perchè, per sessant'anni, la storia d'Italia è stata parzialmente cancellata. Il “Comitato 10 Febbraio” di Bisceglie, presieduto da Antonio Garofoli, ha cercato di dare una risposta a queste domande il 18 Febbraio 2010 presso l’Auditorium di Santa Croce. La conferenza dal titolo FOIBE: UNA TRAGEDIA NASCOSTA, patrocinata dal Comune di Bisceglie, era rivolta soprattutto alle scuole per far conoscere agli studenti ciò che gli storici e la classe politica di sinistra, per varie ragioni, hanno oscurato per più di mezzo secolo. Prezioso è stato l’intervento del giornalista biscegliese Gianluca Veneziani che ha spiegato ai ragazzi che cosa sono state e cosa hanno rappresentato le foibe per migliaia di cittadini italiani che vennero massacrati e perseguitati solo perché di nazionalità italiana. A seguire è stato proiettato un video che ricostruiva i fatti e gli avvenimenti con la presenza
Due immagini della Tragedia umana che insanguinò l’Istria e la Dalmazia durante il secondo conflitto mondiale.
dello storico Gianni Oliva e la testimonianza di Graziano Udovisi, superstite delle foibe. Particolarmente interessante è stato l’intervento del Prof. Pietro Izzo, triestino di nascita, che ha raccontato ciò che ha vissuto sulla propria pelle in quegli anni per lui particolarmente drammatici. Ha concluso Antonio Garofoli: «Ora non sarà più consentito alla Storia di smarrire l’altra metà della Memoria. I nostri deportati, infoibati, fucilati, annegati o lasciati morire di stenti e malattie nei campi di concentramento jugoslavi, non sono più morti di serie B». Un ringraziamento particolare al Prof. Sisto Marchesini, dirigente comunale alla cultura, che ogni hanno si adopera affinchè ci sia una memoria condivisa. Il “Comitato 10 Febbraio” rinnova l’appuntamento con la memoria al prossimo anno.
15 - 15 MARZO 2010
DIB ATTIT O DIBA TTITO
LA CULTURA DELLA SICUREZZA
a cura del dott. Pierluigi Ruggieri Security Manager Sicurallarm snc - sicurallarm@libero.it
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esidero innanzitutto terminare di illustrare i principali concetti inerenti all’installazione dei famigerati body-scanner nei nostri aeroporti, per poi in seguito replicare a quei “chiarimenti”, pervenuti in un articolo del numero 263 del 15 febbraio di Bisceglie15Giorni, conditi, a mio parere, da una demagogica e italica esposizione prettamente commerciale, che strumentalizza e sminuisce un particolarissimo e specifico settore quale quello della Sicurezza Attiva, alla stregua di merci da televendita! Tornando quindi, alle principali problematiche emerse dall’installazione di questi sofisticati sistemi di rivelazione, che oltre alla dibattuta pericolosità per chi vi transita, riguardano le riservatissime gestioni di caratteristici e unici dati personali. Negli anni precedenti, in ambito di organismi di sicurezza europei, vi sono stati controversi dibattiti sia per l’identificazione di viaggiatori tramite l’utilizzo d’impronte digitali e di sistemi biometrici, sia per la gestione particolare e secretata di questa mole d’informazioni. Si è aspramente polemizzato soprattutto sull’eventuale utilizzo di sistemi d’identificazione per viaggiatori
extracomunitari o non appartenenti all’area Schengen, sollevando dure critiche per queste proposte ritenute discriminatorie. La proposta inviata al Parlamento Europeo dal ministro Maroni nel 1° governo Berlusconi, per identificare tramite le impronte digitali tutti i bambini Rom residenti in Italia sia per un censimento mai avvenuto e sia per motivi di sicurezza, fu respinta con disprezzo a larga maggioranza con abominevoli accuse di razzismo e xenofobia. Quindi il trattamento dei cosiddetti “dati sensibili” è ancora, sia in ambito nazionale e sia a livello Europeo, argomento di dibattute negoziazioni nonostante gli elevati rischi di disastrosi atti terroristici. Visti i ritardi decisionali dell’Unione Europea, il governo USA ha imposto negli aeroporti europei, perlomeno per chi si imbarca con destinazione statunitense, l’obbligo dell’uso dei criticati body-scanner. Probabilmente riflettendo su possibili e probabili attacchi terroristici, questa imposizione statunitense darà l’avvio all’installazione di queste particolari apparecchiature anche su larga scala.
CHIESA TRADIZIONALISTA - FRATERNITA’ SAN PIO X GLI INTERVENTI DI MONS. RIC HARD WILLIAMSON - 2
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ra, in effetti qui (1) il Papa dice che "L'unità è infatti primariamente unità di fede", ma generalmente (1, 2, 3) egli collega unità e Fede come se fossero su un piano di parità, quasi fossero interdipendenti, mentre invece la vera unità è interamente dipendente dalla vera Fede. Se non fosse questo il suo pensiero, come farebbe a giungere alla sua conclusione (3), che abbiamo riportato testualmente, dove dà l'impressione di sollecitare la sua Congregazione a superare i problemi dottrinali per giungere all'unità tra Roma e la FSSPX? Eppure, il dovere del Vicario di Cristo non è quello di unire Roma e la FSSPX ad ogni costo, per così dire, ma quello di unirli nella Fede Cattolica, così come insegnata da Cristo. Se quindi vi è una differenza dottrinale tra Roma e la FSSPX (e vi è, ed è enorme!), il suo primo problema è di vedere chi dei due ha la Fede Cattolica e chi non ce l'ha. Ed allora egli dovrà unire tutta la Chiesa intorno a chi dei due ha questa Fede, anche se questa fosse la povera infima FSSPX! Infima, se si vuole, perché essa è insignificante salvo la sua Fede! Ahimè, Benedetto XVI è più Conciliare che Cattolico. Ma il Concilio, anteponendo l'uomo a Dio, ha costantemente minato la dottrina Rivelata da Dio, o la Fede, in nome
dell'unità ecumenica degli uomini. È questo il motivo per cui Benedetto XVI non è in grado di cogliere, a meno di un miracolo, l'importanza della posizione dottrinale della FSSPX. Ma quanti cattolici non verranno ingannati con facilità dalla morbidezza del suo passaggio da tanta Verità (in 1, 2) alla sua sovversione (in 3) ? Pochi! L'errore è tanto potente per quanto è sottilmente concepito ed espresso! Dobbiamo pregare per un miracolo. Kyrie eleison. Londra, Inghilterra (2. CONTINUA)
16 - 15 MARZO 2010
LETTERE
MORTE DELLO STATO di Nicola Papagni
De Profundis è il salmo che si recita per i defunti. Vediamo
perché dobbiamo cantarlo. Le dimissioni del senatore Di Girolamo hanno privato la Repubblica di un atto esemplare: quello di constatare che un parlamentare presunto corrotto viene immediatamente punito con l’espulsione dal Parlamento. Non è avvenuto, per cui ci resta la disgustosa impressione che la corruzione sia rimasta impunita. Connessa, c’è una curiosità: tale individuo (continuare a chiamarlo senatore è una presa per il culo anche per l’interessato), dovendo andare in carcere, pare abbia chiesto in giro: “meglio Rebibbia o Regina Coeli?”. Scaturisce una domanda: un parlamentare destinato alla galera può scegliere la prigione? Come se non bastasse, il disgusto procura il vomito: i parlamentari del Pdl applaudono alla dichiarazione delle dimissioni e Gasparri indica: “Merita rispetto!”. Chiedo: come si fa a rispettare un presunto disonesto che probabilmente ha operato con e per la criminalità organizzata? Consequenziale è una considerazione: se i pidiellini applaudono “rispettosamente” un tale individuo, evidentemente si ritengono simili al loro “eroe” che, come tale, va emulato. Tale considerazione diventa certezza quando scopri che a monte c’è: A) il coinvolgimento dell’ambasciata italiana a Bruxelles, che al candidato Di Girolamo fornì una falsa attestazione di residenza in Belgio; B) l’accettazione accolta, perché voluta dai parlamentari del Pdl, delle dimissioni (considerate fino all’ingiunzione!) e non la DOVUTA E IMMEDIATA espulsione. Il che ha confermato che, contrariamente a ieri, quando figli e parenti si vergognavano del padre e parente condannato, oggi la stessa condanna di ieri è diventata motivo di orgoglio, forse perché l’ex senatore, dimettendosi prima che fosse espulso, mantiene i benefici economici (notoriamente elevati!) facendo gli interessi della famiglia che è al di sopra di tutto. E molti di coloro che rappresentano le istituzioni statali, fanno gli interessi propri e della propria famiglia, spesso “allargata”, e se avanza qualcosa fanno gli interessi delle propria parte politica, prima e al di sopra dello Stato. Si capisce, quindi, come i presunti scandali dei riciclaggi, quelli dell’Aquila, quelli della Maddalena, nascono dal senso della famiglia e del clan anteposti allo Stato. È il crollo totale del valore dell’onestà e dell’etica comportamentale. E poiché siamo arrivati al punto che quando un parlamentare, indegno perché corrotto, se ne va, viene applaudito dalla sua parte
politica che, invece, dovrebbe vergognarsene, significa che si applaude anche ai funerali. Infatti, quanto occorso, a mio avviso è un funerale: quello del nostro Stato a cui il colpo ultimo è stato inferto dal Presidente della Repubblica avendo firmato il decreto interpretativo che “perdona” gli errori del Pdl commessi nel Lazio e in Lombardia…ed io recito il De Profundis mentre mi auguro che l’instaurata dittatura berlusconiana non sia peggio di quella mussoliniana…con tanti auguri ai nostri discendenti.
Risponde il Direttore
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ermo restando il massimo rispetto per le opinioni dell’amco Nicola Papagni, come di tutti coloro che ci scrivono, non posso esimermi dal sottolineare un principio, per me irrinunciabile: uno Stato di Diritto garantisce tutti i cittadini, i quali devono essere considerati “colpevoli” di un reato sino a sentenza definitiva passata in giudicato. Personalmente non ho mai avallato i “processi di piazza” e devo dire, e Nicola Papagni converrà con me, che in periodo elettorale la tentazione di agitare la piazza caratterizza un po’ tutti gli schieramenti politici. A mio avviso con questi comportamenti si intende soltanto alzare polveroni, impedendo ai cittadini di conoscere la verità. Per cui nella vicenda del senatore Di Girolamo, come di altre vicende a sfondo politico-giudiziario, è d’obbligo adoperare il condizionale e considerare la presunzione di colpevolezza. Poi la storia, spero recente, ci dirà se tutti gli inquisiti sono realmentre colpevoli di un qualche reato o se tutto, come spesso accade all’indomani delle elezioni, si sgonfierà come una bolla di sapone. E, mi creda il caro Nicola, non basta essere fotografati con un presunto mafioso per essere considerati colpevoli. In campagna elettorale i politici (tutti) non lesinano fotografie ricordo a nessuno, e nelle affollate adunate di simpatizzanti uno non può stare a chiedere che si esibisca l’estratto del Casellario Giudiziario... Con affetto, Salvatore Valentino
SCOPPIA ITALIOPOLI! La Quinta Compagnia Teatrale sperimenta il “Teatro 2.0”. Inviate i vostri suggerimenti a italiopoli@libero.it
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i intitola “Italiopoli” e andrà in scena presso il teatro Politeama “Italia” di Bisceglie, nell’aprile prossimo, dal 22 al 24, ad un mese dalle elezioni regionali. Non stiamo parlando dell’ennesimo scandalo “all’italiana” ma dell’ultima fatica de La Quinta Compagnia Teatrale di Bisceglie, che mette in scena un adattamento del celebre copione di Dario Fo “Settimo: ruba un po’ meno”. Al centro dell’opera di Fo, la storia – assurda e paradossale – di un cimitero (il Monumentale di Milano) protagonista di un trasloco con sgombero al fine di ricavarne terreno edificabile, operazione nella quale truffatori senza scrupoli gestiscono un vero e proprio mercato delle salme. Nel corso dell’azione, notizie di scandali e corruzione si sommano arrivando a toccare i vertici del Governo. Rappresentata per la prima volta il 4 settembre del 1964, a distanza di 46 anni mantiene intatta la sua forza polemica e profetica (basti pensare alla Tangentopoli dei primi anni 90 e agli scandali di cui quotidianamente si apprendono sviluppi inquietanti) che ne fanno un testo sempre, fin troppo e purtroppo, attuale.
Da qui l’idea de La Quinta Compagnia di adottare un “copione aperto”, in modo tale da affidarne gli ultimi ritocchi al proprio pubblico. Scrivendo a italiopoli@libero.it si potrà dare il proprio contributo (battute di spirito, commenti satirici alla vita politica cittadina e nazionale, considerazioni sulle elezioni e la campagna elettorale ecc.) alla stesura definitiva; i migliori suggerimenti saranno adattati ed inseriti nel copione definitivo, regalandogli – si spera – ancor più mordente.
17 - 15 MARZO 2010
MEMORIE
UN MIO PASSATO, S VANITO di Mons. Marino Albrizio NEL NULL A . BISCEGLIE ED IL SUO ANTIC O CENTRO S TORIC O
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ramai sembra una lunga e snervante filastrocca di moda oggi sottolineare l’importanza del centro storico di Bisceglie da parte delle autorità comunali, e le loro diverse e lodevoli iniziative dei così detti portoni aperti (cioè dei signorotti nobili) e lungo la via Cardinale Dell’Olio le varie mostre dell’artigianato locale e, “dulcis in fundo”, i sospiri del caffè Todisco ed i taralli del forno di Santa Croce o di Sant’Adoeno innaffiati dal buon vino “patrinnale” dei nostri contadini e quindi orchestrine; siamo nel tempo di carnevale e col detto “pe l’epifanei totte re feste vonne vei”, “risponne Sant’Antonie: stoche ei che abballe e sone”, ci si invita all’allegria. Mi chiedo: è questo il nostro centro storico? Da bambino sia per la frequenza alle scuole elementari di Santa Croce sia per andare alla casa dei nonni a strada Quagliarella o al deposito degli attrezzi del lavoro edile di mio padre all’arco di piazza Duomo era un tragitto quotidiano! Non credo, perciò voglio ricordare il mio vissuto centro storico, dalla mia adolescenza ad oggi che per miracolo ho raggiunto i miei 87 anni compiuti. Tralascio il misterioso sottosuolo di Bisceglie e dò uno sguardo a come eravamo nella nostra città vecchia. Inizio dalla parte del porto. La città vecchia si presenta come un agglomerato di case anguste e malsane, con un piano o due piani; le vie sono strette, tranne via Balestrieri “la strada larghe”, disseminati da Bassi “le sittane”. Il centro storico è limitato da due Lame perché sono valli lunghe e tortuose. Nelle così dette “mene” alluvioni erano causa, soprattutto quella della Misericordia, di gravissimi danni alle limitrofe case e spesso parecchie persone perivano. Sulla diga di levante c’era un locale adibito alla ferma dei marinai sbarcati dai velieri del tempo: in tempo di peste restavano in quarantena, in seguito ne fu costruito un altro più grande e recintato “locale di sanità” all’esterno del Bastione San Martino. È stato demolito nel periodo dell’amministrazione Paternostro per allargare la strada di via Nazario Sauro. All’interno del Torrione di San Martino, detto anche degli Zingari, o della Redda le autorità del tempo, costruirono il macello. Ricordo le traverse inserite negli archi della muraglia. L’ingresso era da una porta di via Porto. Col tempo fu costruito il macello nuovo e questo divenne un problema sanitario, perché i carri raccoglitori dei liquidi della città vecchia, “le carrote”, e quelli della “netta-chimiune” venivano a versare i liquami qui, ed un canale li riversava in mare “spiaggia” sotto al palazzo di Ammazzalorsa! Con la costruzione della fognatura cessò questo flagello, fermo restando che ancora oggi le acque del nostro porto sono inquinate dagli scoli detti “vurghe”, quelli di palazzo Ammazzalorsa e del senatore Frencesco Amoruso e quello di Schiavone, scoli non sempre puliti dai detriti, sede preferita dai topi della fogna, con l’aggiunta delle acque piovane della città e negli acquazzoni con i tombini della fognatura che saltano e versano in mare ogni bene di Dio. Se qualcuno avrà la possibilità di sorvolare il centro storico, scoprirà che la parte più elevata e centrale è la Cattedrale, da essa come raggi partono le strade più importanti: Pendio San Rocco, Pendio Campanile, Cardinale Dell’Olio, Via Perotti, via Strada San Donato, quindi tre lunghe vie circolari: Via Frisari, Via Trento, Via Trieste, Via C. Colombo, Largo Purgatorio, Piazza Castello, Via Tupputi, Via S. Domenico, Arco Sant Antonio, Arco Fanelli, Largo Azzella, Arco Angarano, Strada Ospedale, Strada Squazzone, Largo Sant’Adoeno, strada San Leonardo, strada delle Monache, arco Molignani. A queste lunghe vie si riallacciano le strade secondarie del centro storico: strada della Giudecca, l’unica con solo l’ingresso e l’uscita, quartiere ebraico poi nell’era fascista per l’antisemitismo mutata in via Tevere, qui, c’era la casa di tolleranza e furono compiuti
delitti. Arco San Domenico, Largo Piazzetta, Vico Vives, strada San Giacomo, Via Forno Piazzetta secondo delle Monache, Terzo delle monache, Vico de Luca, strada san Donato, Largo San Donato, Arco delle Monache, vico Primo della Pergola, Vico San Rocco, Vico L’Erario, Vico Primo Sant’Antonio. Al di là delle antiche mura: Strada Caldaia, Vico primo Schiavone, Vico Secondo Schiavone, Strada Lamantea, Vico Trieste, Strada Stampacchia, i vighi del Monastero Vecchio dell’ arco di Monterisi quindi i pendii San Marco. Un tempo zona abitata dalla povera gente senza alcun servizio igienico ed il ritmo della vita era regolato alla luce della volontà di Dio. Fame, povertà ed infiniti tipi di malattie, soprattutto tifo e TBC e di bambini divorati dai pidocchi e le case dalle devastanti pulci e zecche; eppure si sopravviveva. Chiedo venia a coloro che avranno pazienza nel leggere queste mie ricordanze, è impossibile scriverle tutte. È certo che il centro storico della nostra città è diventato un deserto, nonostante le ristrutturazioni delle vecchie abitazioni, sono maschere orribili che irridono la maestosità degli antichi palazzi della nostra vecchia città. La vitalità dei nostri antenati si manifestava su Piazza Duomo, Largo San Matteo ed il Castello. A Piazza Duomo il tabaccaio Molinari, il Barbiere Campagnola, il tuttofare, il Barbiere Maestro Giacono, ma anche un aiuto sanitario d’emergenza con la sanguisuga ed i suoi rinomati clisteri da creare il detto “u cristere di mestGiacomo”. Si dice che un signore di Pozzo Marrone lo abbia sollecitato a recarsi a casa sua a fare il clistere alla moglie spasimante per il dolore di pancia. Giunti alla fontana di San Lorenzo, Maestro Giacomo annoiato dalle sollecitudini del desolato marito, decise di attaccare il tubo del clistere alla fontana e fece uscire l’acqua medicinata. Senza nulla pretendere disse allo scioccato marito, và a casa tua, tua moglie sta evacuando le feci! Il credulone corse a casa sua e trovò la moglie sul letto tutta impiastricciata e puzzolente delle sue feci. Il marico capì che il clistare di maestro Giacomo aveva colto nel segno nonostante la lontananza e corse a ringraziarlo, e per l’occasione il furbo maestro Giacomo chiese il doppio del suo onorario. Restano memorabili le figure dei falegnami Campagnola e la guida dei ragazzi delle scuole di avviamento e la notte, il lugubre grido della civetta e la paura che suscitava il “lupo mannaro”, che nella notte usciva di casa in seguito ad una crisi di respirazione. Non conosco le date della costruzione delle scale di pietra di via C. Colombo e di via Trieste e quella della Discesa Carelli di via Trento e quella di via Frisari. Ricordo benissimo quella di Carelli che terminava al Torrione di sant Angelo in un ammasso di detriti ed un grido di un anonimo ragazzo figlio di nessuno, abilissimo nel salire i pali del palio, che durante una festa illustri ignoti fecero cadere e morì sul colpo. Lo chiamavano “gattaredde” su quel terreno ora sorge il monumento dei caduti in mare. Il macello vecchio fu in seguito riempito di sassi e ora d’estate c’è il cinema Nuovo.
18 - 15 MARZO 2010
Calcio a 5 Serie “A”: RODOLPHO TRASCINA IL BISCEGLIE AL PARI COL NAPOLI VESEVO Gara divertente con i neroazzurri costretti a recuperare lo svantaggio per ben tre volte. Per il difensore di Florianopolis prima doppietta con la maglia del Bisceglie.
I
l Bisceglie C5 esce indenne dalla difficile trasferta in terra campana al cospetto di quel Napoli Vesevo, finalista di Coppa Italia nello scorso week end. I neroazzurri giocano alla pari contro il talentuoso quintetto guidato da Centonze, pareggiando non solo il match ma anche la situazione riguardante gli scontri diretti visto che anche al PalaDolmen si chiuse sul 3-3. Bisceglie C5 che si presenta sul parquet partenopeo con Nicolodi e Pedotti in non perfette condizioni. Napoletani che invece devono fare a meno di Sandrinho, assente per squalifica. Nel quintetto di partenza Capurso schiera Dibenedetto al posto di Laion. Il Vesevo parte subito forte cercando di mettere pressione alla retroguardia pugliese con alcune incursioni di Campano e dell’ex di turno Jader Fornari. Al 3’30” i padroni di casa sbloccano il risultato con Campano, che da posizione centrale scaglia un potente tiro rasoterra da fuori area che passa tra una selva di gambe per insaccarsi alle spalle di Dibenedetto. Sotto di una rete il Bisceglie pian piano comincia a carburare, commettendo però numerosi falli. Nella seconda metà della prima frazione entra in campo Nicolodi e se il suo apporto in fase conclusiva non sarà importante, il talento italo brasiliano riuscirà in pochi minuti a metter pressione agli avversari costringendoli a pareggiare il conto delle infrazioni. All’ 11’ gli uomini di Capurso pareggiano con Mocellin, che sfrutta al meglio un
intercetto di Pedotti, per castigare l’ottimo Bernardi con un preciso tiro incrociato. Le emozioni ed i pericoli si susseguono da una parte e dall’altra. Grande l’intervento di Dibenedetto, che con un volo plastico toglie dall’angolino basso un bolide di rara precisione scagliato da Fornari. A pochi secondi dal suono della sirena è l’estremo campano Bernardi a salvare di testa fuori area il possibile vantaggio biscegliese con Pereira. Nella ripresa il copione non cambia, ma gli animi cominciano a scaldarsi. Campano raddoppia nuovamente allo stesso minuto del primo tempo, il 3’30”, ribadendo in rete al terzo tentativo sotto porta dopo che Dibenedetto aveva compiuto un doppio miracolo. Passano solo trenta secondi e Rodolpho impatta nuovamente le sorti dell’incontro infilando Bernardi con un tiro preciso da banda sinistra. La gara sale di ritmo ed intensità, così non sarà invece per ciò che riguarda la qualità delle decisioni arbitrali. Al 10’30” è da manuale l’azione dei partenopei che ripartono in contropiede sfruttando al meglio la superiorità numerica con una precisa imbucata di Campano che Salomano deposita facilmente in rete per il momentaneo 3-2. Dopo il nuovo svantaggio Capurso decide di buttare nella mischia Laion e la pressione porta alla rete del definitivo 3-3 messa a segno da un ispiratissimo Rodolpho, che al 18’ da banda destra insacca con una puntata precisa tra palo e portiere. Per il difensore nativo di Florianopolis si tratta della prima doppietta in carriera con la maglia del Bisceglie C5. Inutile il forcing finale dei napoletani che producono solo il pesante giallo rimediato da Dao, che salterà per squalifica la gara di sabato con il Cagliari. Con il 3-3 di Cercola il Bisceglie, sempre quarto in classifica, mantiene sei punti di vantaggio sul Napoli Vesevo, ma vede avvicinarsi l’Augusta ora distante soli due punti e con una partita da recuperare. Bisceglie che sabato prossimo ospiterà al PalaDolmen il Cagliari con calcio d’inizio previsto per le 18,30 anziché le canoniche ore 16,00. (Gianluca Valente)
Basket Serie “B”: AMBROSIA, CONTINUA L’INSEGUIMENTO AL MASSAFRA Nessun dubbio: la straripante vittoria esterna sul par-
quet di Catania (punteggio finale 69-96) si accosta al blitz del girone d’andata a Martina in cima alla classifica virtuale delle migliori prove stagionali dell’Ambrosia. Sfatando la tradizione che li aveva visti sempre sconfitti nelle precedenti quattro trasferte fra Sicilia e Calabria, i nerazzurri surclassano il cast etneo in virtù di una condotta autoritaria fin dal quarto inaugurale. Il diciassettesimo urrà dell’anno, quarto consecutivo e quinto lontano dal PalaDolmen, consente alla pattuglia di coach Ciracì di consolidare la piazza d’onore ad un’incollatura di ritardo dalla capolista Massafra. Tra i protagonisti della brillante esibizione spicca Lorenzo Torboli, top scorer dell’incontro con 24 punti, impreziositi da 5 triple e l’en plein (7/7) dalla lunetta per una valutazione complessiva di 26. «Temevamo molto questo appuntamento sia per i trascorsi negativi da quelle parti e sia per le ottime credenziali del Catania – esordisce la guardia di Riva del Garda -. Tali fattori ci hanno spronato a giocare con la massima determinazione per portare a casa il risultato, abbiamo sfoderato una prova collettiva davvero convincente senza mai accusare cali di tensione. In altre circostanze ci è capitato di guadagnare un margine di 10-15 punti ma poi ci siamo complicati la vita incappando anche in alcuni stop brucianti, stavolta l’atteggiamento è stato migliore e la forbice si è allargata progressivamente fino allo scarto conclusivo di 27 punti. Abbiamo difeso con efficacia fin dall’inizio ed in attacco tutto è girato per il verso giusto. Ora non bisognerà abbassare la guardia perché vogliamo arrivare allo scontro con Massafra nella fase ad orologio ancora in corsa per il traguardo più importante». Dopo la trasferta del 14 marzo a
I nerazzurri collezionano il quarto successo di fila violando la tana del Catania con un eloquente +27 finale. All’interno dell’autorevole prova collettiva spiccano i 24 punti di Lollo Torboli. Potenza, l’Ambrosia chiuderà la regular season con la sfida casalinga contro Reggio Calabria (21/3) ed il match esterno sul parquet di Foggia (28/3). Classifica del campionato di serie B Dilettanti dopo la 23esima giornata: Massafra 36, Ambrosia Bisceglie 34, Siracusa 32, Corato, Patti e Reggio Calabria 28, Catania 24, Foggia 20, Martina Franca, Potenza e Catanzaro 18, Pozzuoli e Bernalda 14, Cus Bari 10. (Mino Dell’Orco)
Lo Sport su Radio Centro A partire da Settembre, con l’inizio della stagione agonistica 2009/2010, la storica e sempre dinamica emittente biscegliese (93.1 Mhz) ha in serbo per i suoi radioascoltatori due nuovi appuntamenti con l’informazione sportiva. Tutti i Lunedì alle ore 19.30, con replica il Martedì alle 14.45, ci ritroviamo a “ C e n t r o C a m p o ” : t r a s m i s s i o n e d i c o m m e n t o , i n t e r v i s t e e d approfondimento sul weekend sportivo Biscegliese, con ospiti in studio e collegamenti telefonici. La conduzione è affidata a Pino Di Bitetto e Mino Dell’Orco, con la collaborazione tecnica di Mimmo Losapio. Nel corso di “Centro Campo” gli ascoltatori potranno esprimere la loro opinione attraverso la linea SMS al numero 327/126.77.55, oppure inviando una mail all’indirizzo centrocampo@rcsbisceglie.it
19 - 15 MARZO 2010
Calcio Eccellenza: BISCEGLIE, TRE PUNTI DA DIFENDERE PER EVITARE I PLAY OUT
La squadra allenata da Di Corato, a secco di vittorie ormai da 11 partite, si arrende nel derby casalingo col Trani e complica il proprio cammino verso la salvezza. A 4 turni dal termine urge una repentina inversione di rotta. Capitan Malerba (www.forzabisceglie.it)
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n film visto fin troppe volte nell’ultimo scorcio di campionato. Pur non demeritando affatto di fronte alle compagini più accreditate della categoria, il Bisceglie si ritrova a mani vuote e complica il proprio cammino nella lotta per evitare i playout. Le statistiche rilevano una particolare “antipatia” dei nerazzurri verso i derby casalinghi: così, dopo Corato, Terlizzi e Molfetta, è il Trani a violare per 1-2 il prato del “Gustavo Ventura” in fondo ad una sfida poco spettacolare e ravvivata solo dalle tre reti (illusorio vantaggio biscegliese e rimonta con sorpasso della Fortis) negli ultimi 10’ del primo tempo. «Siamo costretti a ripetere i concetti espressi dopo le sconfitte di Terlizzi ed in casa col Liberty, giochiamo bene ma alla fine siamo castigati da episodi e cattiva sorte – commenta il centrocampista Danilo Rufini -. Eravamo stati bravi a sbloccare il punteggio, credevo che il gol di Amedeo Di Pinto (imbeccato da un preciso assist dello stesso Rufini, nda) potesse far pendere il match dalla nostra parte. Purtroppo il vantaggio andava gestito in modo diverso ed invece è emersa qualche deficienza strutturale della squadra assieme ad un pizzico di inesperienza, mentre il Trani è stato scaltro nel capitalizzare forse le uniche due occasioni nitide dell’intera gara. Nella ripresa abbiamo provato con tanta generosità a riacciuffare almeno il pareggio, ma non c’è stato
nulla da fare». In classifica restano tre i punti di vantaggio del Bisceglie sul Corato, sestultimo, a sua volta battuto in casa dal Sogliano. «Vogliamo ottenere la s a l ve z z a a t t r a ve r s o i n o s t r i risultati e sono convinto che il gruppo possa raggiungere questo obiettivo», conclude Rufini. Dopo la trasferta del 14 marzo sul terreno del Sogliano, i nerazzurri chiuderanno il calendario di marzo con la gara del “Ventura” contro il Manduria (21/3) ed il successivo scontro diretto nel domicilio del Tricase, anticipato a giovedì 25 alle ore 15 (radiocronaca diretta su Radio Centro). Classifica del campionato di Eccellenza dopo la 30esima giornata: Nardò 65, Molfetta e Trani 61, Terlizzi 60, Castellana 47, Copertino 46, Manduria 43, Lucera 42, Cerignola e Sogliano 39, Tricase 37, Bisceglie 36, Corato 33, Taurisano e Massafra 28, Locorotondo 21, Maglie 19, Real Altamura 14. (Mino Dell’Orco)
Caleidoscopio: OLIMPIADI AD UN PASSO DAI PLAY OFF OLIMPIADI (calcio a 5, serie B). In virtù di una striscia positiva di tre gare (due affermazioni casalinghe contro Frascella Matera e Manfredonia intervallate dal prezioso pari a Barletta), i ragazzi allenati da Nico Ventura consolidano la quarta posizione in classifica con 35 punti ed alimentano le loro ambizioni in chiave playoff. A partire da questa stagione, infatti, approderanno agli spareggi-promozione le classificate dal secondo al quinto posto. Per il sodalizio presieduto da Donato Di Liddo si tratterebbe di un’ulteriore, prestigioso traguardo all’interno di una stagione assolutamente positiva, già caratterizzata dalla conquista della salvezza con largo anticipo e dalla qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, in programma a Genzano dal 31 marzo al 2 aprile. Tornando al campionato, Bartolo Sasso e compagni chiuderanno la regular season con l’atteso derby del PalaDolmen col Real Molfetta (20/ 3) seguito dalla trasferta di Ortona del 27/3. SPORTILIA (pallavolo, serie C). Si è concluso con l’affermazione al tie-break di Sportilia l’atteso derby tra le biscegliesi ed il Barletta. Le premesse della vigilia sono state rispettate a tutto vantaggio dello spettacolo: ci sono voluti, infatti, cinque set ed oltre due ore e mezzo di gioco per stabilire la
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vincitrice, con un verdetto che lascia intatte le ambizioni playoff di entrambe le rivali. Questi i parziali: 21/25, 25/12, 23/25, 25/18, 15/ 11. Sportilia incamera così la 13esima vittoria stagionale rosicchiando un punto al Barletta, raggiunto al terzo posto dal Terlizzi a quota 37 con due lunghezze di margine sulla squadra biscegliese. ATLETICA, IN EVIDENZA LA PEDONE-RICCARDI. La Pedone-Riccardi Bisceglie ha conquistato con pieno merito il titolo di Campione Regionale di Società di cross relativo alle categorie Amatori e Master. Al termine delle 5 prove in calendario, la società presieduta da Gianni Graziani (foto) ha sbaragliato il pur agguerrito lotto di avversarie imponendosi con oltre 150 punti di scarto sull’Atletica Salentina Lecce, seconda classificata. Il “capolavoro” degli atleti biscegliesi è giunto nella tappa finale svoltasi a Cannole (LE), dove la Riccardi ha realizzato la miglior performance in assoluto della competizione grazie al successo di Antonio Dell’Endice ed ai buoni piazzamenti – tra gli altri – di D’Addato, De Feudis e Padovano. (Mino Dell’Orco)
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