Bisceglie 15 Giorni n. 267 del 15 Aprile 2010

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Periodico d'Informazione - Anno XII N. 26 7 (0 7) 15 - 04 - 2010 www.bisceglie15giorni.com 267 (07

Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 - 70052 Bisceglie NUMERO VERDE 800.022.323


2 - 15 APRILE 2010

CENNI STORICI SULLA CONFRATERNITA “MARIA SS. ADDOLORATA” a cura di Vincenzo Di Leo - Priore e Don Mauro Camero - Padre Spirituale (seconda parte) - Le mozzette vennero realizzate da diverse sarte nella casa dell'allora priore Mauro Angarano. La benedizione della mozzetta avvenne il 1986. (Vedi lista corredo del confratello). Nell'anno 2004 con proposta di un confratello e approvato dalla maggioranza dell'assemblea fu deciso di cambiare la candela di cera con una una candela a batteria per motivi di sicurezza verso il confratello che precede, eliminando anche il pericolo di cadute che potrebbero essere causate dalla cera caduta sulla strada. La candela elettrica, nel 2009 è stata arricchita da un flambeau che porta l'immagine della Vergine SS. Addolorata dando una luce identica alla candela di cera che durante le processioni in caso di forte vento rimane sempre accesa. Prima di ogni cosa i confratelli devono conoscere lo statuto diocesano delle Confraternite della nostra diocesi nel quale viene descritto nel Cap.III tutto quello che riguarda i doveri di un confratello. Voglio ricordare la visita ai confratelli ammalati che non possono partecipare alla Santa Messa e aspettano noi per pregare, dialogare, conoscere la vita della Confraternita. In caso di morte di un confratello, i confratelli porgono le condoglianze alla famiglia e seguono la Santa Messa partecipando al corteo funebre con l´abito confraternale. Negli anni precedenti hanno aiutato nel rifacimento della cappella del Santuario. Prima del trasferimento nel Santuario, l'Immagine della Madonna si trovava nell'attuale Cappella Battesimale, detta in precedenza Cappella di San Biagio. Nel 2008 per motivi urgenti fù aperto un finestrino per areare la cappella e per evitare la formazione di umidità. Come dimenticare la partecipazione al cammino delle confraternite pugliesi (Lecce, Taranto, Altamura). L'anno Mariano ha visto l'immagine della Vergine dei Sette Dolori in tutte le parrocchie di Bisceglie. Nel 1996 avviene, anche se tra tante divergenze, la "peregrinatio" dell´Addolorata nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, accolta dall'associazione pugliese "Dolmen" e visitata da tutti i biscegliesi residenti a Milano e quelli venuti dalle vicine Francia, Svizzera e Germania. Ogni anno si attendono con impazienza le due processioni che vedono i confratelli uniti nella preghiera e nel vincolo d'amore filiale verso la Madre Celeste. Il Venerdì Santo tantissimi biscegliesi e non biscegliesi, assistono alla rievocazione della IV stazione della Via Crucis, quando Maria incontra suo figlio condannato alla morte in croce. I preparativi vengono fatti con cura. Il priore con approvazione del consiglio sceglie i confratelli che faranno da portatori durante l'incontro, dopo essersi incontrati per le prove di un rito tradizionale che vede la partecipazione di oltre 20.000 persone nei pressi del "Calvario". A settembre la nostra Compatrona viene portata in processione su un carro floreale per le vie della citta'. La

TRADIZIONI

A destra: una suggestiva immagine dell’Addolorata (Dino Foto Leo). In basso, a sinistra: il Priore della Confraternita, Vincenzo Di Leo, che illustra la Mostra “Passio Domini”.

confraternita insieme ai benefattori si occupa dell'addobo floreale del Santuario e della chiesa. Non mancano gite di svago, culturali e ritiri spirituali. La Conoscenza e l’apertura verso tutte le confraternita di Bisceglie e con altre confraternite che hanno lo stesso culto verso l'Addolorata sono un punto focale dell´operato dell´attuale amministrazione. La confraternita è iscritta dal 2008 alla Confederazione delle confraternita d'Italia. Nel 2010, ci sarà un vasto programma per ricordare i 40 anni della fondazione della confraternita, programma promosso dal consiglio e dal nostro Padre Spirituale, Don Mauro Camero che ci offre anche un grande aiuto per poterlo realizzare. Il programma di questo evento sarà portato a conoscenza in prossimita' delle iniziative. Grazie al nostro Padre Spirituale che ci aiuta con la catechesi e la cura e la purificazione della pietà popolare e l'attenzione e l'accoglienza delle nostre proposte. Il Priore - Vincenzo Di Leo il Padre Spirituale - Don Mauro Camero

DODICESIMO Registrato al Tribunale di Trani n. 350 del 21.05.1999

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3 - 15 APRILE 2010

TRADIZIONI

GRANDE RICHIAMO DI FEDELI ALLA MOSTRA “PASSIO DOMINI” L’esposizione fotografica sui riti della Settimana Santa e i 40 anni della Confraternita dell’Addolorata

F

orse non ha avuto la stessa risonanza mediatica nazionale della processione dell’ “Affruntata” di Sant’Onofrio in Calabria. Ma la mostra sui 40 anni della Confraternita dell’Addolorata e sui riti della Settimana Santa a Bisceglie è una di quelle cose che meritano di essere guardate, anche solo di passaggio. Rimasta aperta dal 30 marzo all’11 aprile nel salone della Cattedrale in piazza Duomo, curata da Luciano Capurso, membro di associazioni e confraternite, nonché appassionato di storia religiosa locale, la mostra “Passio Domini. I 40 anni della confraternita dell’Addolorata” è un invito a ripercorrere la storia dei nostri riti religiosi pasquali, la cronologia delle confraternite e delle relative statue, un tentativo genealogico di andare all’origine di queste forme di devozione. C’è dunque un intento storico o storiografico alla base della mostra, ben supportata da foto d’epoca e da didascalie, oltre che da un ammirevole video, girato negli anni ’50 dal dott. Girolamo Di Gregorio, che immortala l’Incontro del venerdì santo tra il Cristo e la Madonna, facendo riaffiorare ricordi degli usi e delle abitudini del tempo. Ma c’è anche un intento più propriamente spirituale e liturgico, che intende mostrare la forza della fede anche nelle forme della religiosità popolare, sottolineando lo straordinario coinvolgimento che, da sempre, i riti sacri della Settimana Santa suscitano tra i cittadini biscegliesi. Nonostante la dilagante indifferenza religiosa, nonostante l’ateismo imperante, infatti, le chiese durante i sepolcri sono stracolme, e la piazza del Calvario, la mattina del venerdì santo, continua ad essere letteralmente invasa dalla folla. E’ solo consuetudine, è solo conformismo, è solo tradizione, oppure c’è una forza ulteriore, che riemerge con più forza proprio in occasione della morte di Cristo? E’ forse qualcosa che ha a che fare con l’esigenza di credere, con la fede, con l’intima necessità dell’uomo che, in quei giorni, si riscopre homo religiosus? A queste domande, quasi in modo inavvertito, la mostra prova a dare una risposta, stimolando attraverso le immagini l’attrattiva, il fascino, quasi la seduzione che la fede può esercitare ancora nel Terzo Millennio. Le foto sono infatti di rara bellezza, attinte da remoti archivi della memoria, e rispecchiano quella funzione che le immagini sacre da sempre hanno avuto, ossia quella di essere “Bibbia dei semplici”. C’è, infine, un ultimo intento alla base della mostra, ed è lo scopo celebrativo nei confronti della confraternita dell’Addolorata, giunta al suo 40° anniversario. Nata nel 1970, in pieno clima sessantottino, per merito e iniziativa dell’avv. Giuseppe Simone, la confraternita dell’Addolorata è la più giovane tra le congreghe biscegliesi, ma fa capo ad una devozione antichissima che risalirebbe agli inizi del ‘300. Da sempre la Madonna Addolorata, la mater dolorosa, è stata ritenuta “patrona meno principale” di Bisceglie, e la diffusione del suo culto è stata favorita dallo stesso immaginario delle genti pugliesi, propense, secondo la studiosa Liana Bertoldi Lenoci, ad una “concezione dolorosa dell’esistenza e del mondo”. Degli abiti della confraternita, nella mostra vengono esposti la camicia nera con bordini bianchi – vestito originario dei devoti, risalente agli anni ’50 – l’abito femminile, una veste di raso nero, analoga a quella della Madonna, e infine l’abito attuale dei confratelli, un sacco bianco, con mozzetta color panna, frangiata d’oro, adottato a partire dal 1985. Di quel sodalizio originario degli anni ’70 oggi è rimasto in vita un solo confratello, il prof. Pasquale Papagni. Ma l’azione della congrega viene egregiamente portata avanti dall’attuale priore, Vincenzo Di Leo, che ha rinvigorito l’operato dei confratelli, non solo aumentandone il numero, ma favorendone anche una crescita spirituale e culturale, nella prospettiva di una fede più matura e consapevole. Le celebrazioni per i 40 anni della confraternita proseguiranno a settembre, mese mariano per eccellenza, quando, in occasione della festa liturgica dell’Addolorata, verrà allestita un’altra mostra e verranno investiti dell’abito confraternale quattro nuovi devoti.

Testimonianza viva di una fede che non si limita a vaghe professioni, ma si prodiga in pratiche concrete, in opere e azioni, ed anche in espressioni artistiche, rilevando la contiguità sempre feconda tra arte e religione. E dimostrando anche la passione profonda di chi crede in questo, allestisce mostre, cura allestimenti, raccoglie foto, immagini, testimonianze, veste le statue, le porta in processione, scrive di questo, e lo fa “gratis”, ossia per semplice grazia divina. Ci vuole passione, infatti, anche per poter narrare la Passione di Cristo. (Gianluca Veneziani)

TERZO MEMORIAL “FRANCO MISINO” E' tutto pronto per il Terzo

Memorial Franco Misino. La manifestazione si svolgerà nella giornata di martedi 20 Aprile 2010. Si comincia in mattinata alle ore 10.15 con la gara tra i Maitre per la selezione regionale Maitre dell'anno 2010 nel laboratorio sala bar “FRANCO MISINO” dell'Istituto alberghiero sede Apicella di Molfetta. Nel pomeriggio alle ore 15.30 saluto a Franco presso il cimitero di Bisceglie per poi proseguire con la messa in suffragio alle ore 17.30 presso la Misericordia Nuova di Bisceglie. Alle ore 20.30 parte il convivio presso L'Osteria del Seminario di Bisceglie durante il quale verrà esposto il progetto realizzato con i fondi del Memorial 2009, e sarà presentato il nuovo progetto da realizzare con i fondi che raccoglieremo quest'anno durante la cena.


4 - 15 APRILE 2010

IN CITT A’ TA

“NO” AL CASELLO: ALCUNE RIFLESSIONI STORICHE

L A RECENTE APPR O VAZIONE D A P AR TE DEL C ONSIGLIO C OMUN ALE DELL A APPRO DA PAR ARTE OMUNALE ASELL OA UT OS TRAD ALE DI BISCEGLIE, E LE REAZIONI C HE VIA CASELL ASELLO AUT UTOS OSTRAD TRADALE CHE REALIZZAZIONE DEL C VIA SI REGIS TRAN O, DI SEGN OC ONTRARIO AD ESSO, INDUC ON O AD UN A RIVISIT AZIONE REGISTRAN TRANO, SEGNO CONTRARIO INDUCON ONO UNA RIVISITAZIONE STORIC AC HE PUO’ ESSERE UTILE PER C APIRE IL PRESENTE ED IMMA GIN ARE IL FUTUR O. ORICA CHE CAPIRE IMMAGIN GINARE FUTURO. AN C HE D AL MOMENT OC HE MOL TE DELLE OPINIONI C ONTRARIE AD ESSO VEN GON O ANC DAL MOMENTO CHE MOLTE CONTRARIE VENGON GONO ESPRESSE IN PREGIUDIZIO DI UN DIB ATTIT O CIVILE, C HE RISPETTI LE TESI A SUO DIBA TTITO CHE FAVORE, SENZA SC ADERE NELL ’INSUL TO GRA TUIT O E DENIGRANTE. SCADERE NELL’INSUL ’INSULT GRATUIT TUITO

A

prima vista potrebbe sembrare azzardato coinvolgere Giambattista Vico in questioni che, tutto sommato, investono un microcosmo quale la realtà sociale biscegliese appare. Ma a voler porre la giusta attenzione, evocare i corsi ed i ricorsi storici, in una questione come quella del Casello Autostradale, non è poi esercizio peregrino poichè la storia, seppur recente, spesso sfugge alle g i o va n i g e n e r a z i o n i ( p a r l i a m o dell’ultimo ventennio), o spesso viene rimossa dalla memoria collettiva finendo nell’archivio dell’oblio. La prendo come si suol dire “da dietro”, perchè analizzando due periodi storici della nostra Città, e cioè: gli anni che vanno dal 1985 al 1990, e dal 1990 al 2000 numerose e curiose appaiono le analogie col presente; sia dal punto di vista politico, sia da quello amministrativo, sia da quello sociale in senso lato. 1985-1990: In questi cinque anni Bisceglie vede la realizzazione di un numero considerevole di opere di pubblica utilità. Si costruiscono quattro nuove scuole; si costruisce il Palazzetto dello Sport; si restaurano i beni architettonici oggi utilizzati come sedi per attività culturali o di utilità sociale: basti pensare al complesso del Monastero di Santa Croce, sede di frequenti mostre e convegni, della Biblioteca Comunale, del Museo Archeologico, del Museo del Mare e di altre attività; e come non ricordare il restauro della vecchia Pretura, oggi utilizzata dalla Polizia Municipale. E’ di quegli stessi anni l’avvio dei lavori di sistemazione della Costa: si cominciò dal famoso Trullo Verde per, poi, giungere sino al centro abitato. Un’opera gigantesca che fu possibile avviare grazie ad un finanziamento Agensud ottenuto dall’allora amministrazione Comunale, di ben 21 miliardi di Lire (che allora erano “soldi”!). Da quel finanziamento sarebbe sorto il lungomare, di cui tutti andiamo fieri, ma che in pochi rispettiamo; nonchè il famoso Anfiteatro, o Teatro Mediterraneo, per i palati più raffinati. Questa lunga serie di opere, cui si dovrà aggiungere l’illuminazione del Centro Storico, fino ad allora carente, portò ad un risultato politico: Alle Elezioni Comunali del 1990 la Democrazia Cristiana conquistò la maggioranza assoluta: venticinque consiglieri su quaranta. A questo si aggiunga la presenza significativa al vertice della Provincia di Bari di un nostro concittadino. Mi perdonino i protagonisti di allora, ma non farò nome di nessuno: nè di governo, nè di opposizione, quello che contano sono i “FATTI”. I Gentili Lettori si chiederanno, a questo punto: ma dove sono le analogie? Presto detto. Attualmente Bisceglie sta vivendo una nuova stagione di opere pubbliche. Si stanno costruendo nuove scuole (dal 1988!), una piscina comunale, una casa di riposo per anziani, sistemazione delle vie del Centro Storico in avanzato stato, una viabilità più fluida grazie ai “rondò”, asfalto su gran parte delle strade cittadine; senza contare i progetti che stanno per partire che vedranno cambiare significativamente il volto della Città. Altre analogie le riscontro in ambito politico: dopo un avvio “faticoso”, l’attuale maggioranza alla guida del Comune si è rinsaldata, ha ridotto i partiti essenzialmente a

due grandi formazioni politiche; ha ottenuto un successo considerevole alle elezioni politiche del 2008, alle Provinciali 2009 ha portato alla B.A.T. ben cinque consiglieri di maggioranza e due assessori biscegliesi, continua a detenere la maggioranza dei consensi alle ultime elezioni regionali, anche se non riesce ad esprimere una rappresentanza. In pratica si stanno ricreando quelle condizioni socio-politiche del 1990. Ma cosa accadde, si chiederanno i Gentili Lettori, in quel famigerato anno? 1990-2000: Accadde, Gentili Signori, che le minoranze politiche avviarono una campagna fondata sul “sospetto”, sui “teoremi”, su presunti “comitati d’affari”, su presunte “violazioni della legalità”: ovvio, tutte espressioni del malgoverno democristiano, secondo gli oppositori, i quali non esitarono nei primi anni ‘90, sull’onda della ben più famosa “Tangentopoli”, ad investire della questione la Magistratura Ordinaria del tempo, la quale non si sottrasse alle quotidiane sollecitazioni ed avviò una fase di indagine che interessò la classe dirigente dell’epoca che, sotto il maglio degli inquirenti ci restò fino al 1999. Quasi dieci anni durante i quali Bisceglie restò quasi senza una guida sicura ed un riferimento che avesse addentellati nei livelli istituzionali superiori. In breve, la nostra Città visse un isolamento istituzionale unico nella sua storia. Un isolamento che ne pregiudicò lo sviluppo economico, culturale e sociale, i cui effetti li registriamo ancor oggi: non ho mai fatto mistero della poca stima che ripongo nella maggior parte della attuale classe dirigente comunale, e resto fermo sulla mia opinione. Ma il vero dramma di questa vicenda, che trova l’ultima analogia col presente, consiste nel fatto che da quelle indagini, da quei processi non uscì un solo colpevole, nè un condannato per i presunti reati. Non solo, ma nel 2000 avviandosi a compimento il periodo del “Terrore biscegliese” agli indagati il Comune (cioè noi) rifuse le spese legali e processuali che dovrebbero ammontare (Lira più, Lira meno) ad otto miliardi. Otto miliardi di soldi nostri che non servirono per realizzare opere pubbliche, ma per rifondere le legittime parcelle degli avvocati. Una curiosa analogia col presente: oggi il Comune stipula un muto di cinque milioni di Euro (quasi dieci miliardi di Lire) per la viabilità accessoria al casello su territorio comunale, e qualcuno grida allo scandalo! Ma quegli stessi Signori che oggi gridano alla scandalo, ieri non si sono nemmeno sognati di prendere posizione su otto miliardi spesi in avvocati! E’ strana la vita. Ed è curioso scoprire, andando a spulciare negli annali amministrativi, che il Casello Autostradale (a parole) lo volevano in molti: da Dino Cozzoli nel 1970, all’ex sindaco Franco Napoletano che, nel prendere il suo primo treno per Montecitorio, si impegnò solennemente a risolvere due questioni attinenti la viabilità biscegliese: il Casello Autrostradale e l’annosa vicenda del Ponte Lama. Probabilmente lo avrà dimenticato. Ma io lo capisco, essendo suo coetaneo, anche a me a volte capita di dimenticare le cose. Cosa volete, è l’età. Prima o poi capita a tutti! (Salvatore Valentino)


5 - 15 APRILE 2010

IN CITT A’ CITTA

PROVIAMO A DIRE “SI’” AL CASELLO DALL A LETTURA DEGLI INTER VENTI ALLA INTERVENTI DI C HI E’ C ONTRARIO AL C ASELL ON ON SI CHI CONTRARIO CASELL ASELLO NON EVIN CON O AR GOMENT AZIONI AR TIC OL ATE EVINC ONO ARGOMENT GOMENTAZIONI ARTIC TICOL OLA E MO TIV A TE. EMER GE SOPRA TTUTT O TIVA EMERGE SOPRATTUTT L’A N T I C O V I Z I O B I S C E G L I E S E D I IS TIG ARE IL SOSPETT O, DI EV OC ARE I ISTIG TIGARE SOSPETTO, EVOC OCARE FANT ASMI DEI “C OMIT ATI D’ AFF ARI”. ANTASMI “COMIT OMITA D’AFF AFFARI”. PR OVIAMO APIRE L ’UTILIT A’ PRO VIAMO,, INVECE, A C CAPIRE L’UTILIT ’UTILITA E L A PR OSPETTIV A DI S VIL UPPO IN CUI PROSPETTIV OSPETTIVA SVIL VILUPPO SI INSERISCE L TURA DEL C ASELL O L’’APER APERTURA CASELL ASELLO SULL L’’A / 1 4 .

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onsapevole che questa “arringa difensiva” calamiterà sul sottoscritto l’accusa di “affarista” o “mal-affarista”, mi accingo ad immaginare l’utilità dell’apertura di un casello sull’Autostrada A/14, anche alla luce del fatto che il Comune dovrà concorrere alle spese per la sua realizzazione. Ma, si badi bene, che le spese a carico del Comune non sono destinate alla realizzazione dell’opera su terreno di proprietà di “Autostrade Per l’Italia S.p.A.”, bensì per il miglioramento e l’adeguamento della viabilità comunale a ridosso dell’erigendo casello: quindi un investimento che resta ai biscegliesi. Ma prima di avventurarmi ad immaginare il futuro, vorrei soffermarmi sul presente: è apparso strano l’atteggiamento dei consiglieri comunali di opposizione i quali, nel votare la delibera che autorizzava la costruzione del casello, si sono astenuti abbandonando l’aula. Questo è un particolare che sembra sia sfuggito ai più, ma che ha la sua importanza. Il voto di astensione non palesa la reale volontà dei consiglieri che lo esprimono i quali, in definitiva, se ne lavano le mani. Dichiarandosi “fuori gioco” le forze politiche di opposizione, la palla sembra essere passata allo spontaneismo civico, al quale se da una parte si deve riconoscere la legittimità all’esistenza, dall’altra non si può negare che, non avendo forma, consistenza, sapore o colore sarà difficile per il cittadino che vuol farsi un’opinione capire se ha di fronte a sè soggetti credibili o portatori di interessi di altra natura. A SOL O IL C ASELL ON ON CONSIDERA TO D DA SOLO CASELL ASELLO NON ONSIDERAT SER VE. MA PR OVIAMO AD IMMA GIN ARE IL IMMAGIN GINARE SERVE. PRO FUTUR O C ONTES T O SOCIO-EC ON OMIC OC HE SI FUTURO ONTEST SOCIO-ECON ONOMIC OMICO CHE VA DELINEANDO Sorvolo sui contenuti del dibattito in aula e mi astengo dal qualificarli, preferisco restare sui “dati di fatto”: per giungere al tanto sospirato casello autostradale sono serviti tre anni di lavoro. Un lavoro fatto di cuciture fra istituzioni nazionali, enti mastodontici nei cui uffici è facile perdersi, sempre che si riesca ad entrare. E’ stato un lavoro immane portare allo stesso tavolo il Ministero delle Infrastrutture, l’A.N.A.S., Autostrade per l’Italia ed il Comune di Bisceglie per il raggiungimento dell’obiettivo: desiderio, tra l’altro, condiviso con decine di altre località italiane che, al pari di Bisceglie anelano per il loro casello. Tanto ci è stato confermato da dirigenti di Autostrade per l’Italia S.p.A. Questo conferma che Bisceglie non è la “scema del villaggio”. Altro passo importante, che ha comportato un lavoro diuturno e defatigante, è stato mettere attorno allo stesso tavolo dodici sindaci (dieci della B.A.T. e due della Provincia di Bari, Ruvo e Corato), i quali hanno espresso il loro placet non già per il solo casello di Bisceglie, ma per i benefici indotti alla viabilità locale che la sua realizzazione comporterà. Da questo è scaturito l’impegno concreto della Provincia B.A.T. nello stanziare cinque milioni di Euro per il casello di Bisceglie. Il mutuo di altri cinque milioni di Euro, che il nostro Comune si accinge a stipulare, non sarà impiegato per la costruzione del casello, ma per la sistemazione della viabilità comunale in loco, oggi rappresentata da Via Stradelle e vie adiacenti alla Lama di Santa Croce. Nulla osta che l’intervento delle due Province in futuro sia ancora più cospicuo in considerazione del futuro miglioramento della

viabilità sulle Provinciali per Ruvo e per Corato. Dalla foto a sinistra, l u o g o i n c u i sorgerà il casello, si comprende che un primo, benefico effetto lo avranno i nostri beni culturali campestri. Ma questo è uno degli aspetti. Il secondo è ben più importante. AUT OS TRAD A, ZON AA .S.I., POR TO TURIS TIC O: UTOS OSTRAD TRADA ZONA A.S.I., PORT TURISTIC TICO: QUES TE LE DIRETTRICI DELL O S VIL UPPO QUESTE DELLO SVIL VILUPPO BISCEGLIESE DEI PR OSSIMI ANNI PROSSIMI Qualcuno sostiene che sarà onerosa per il Comune la gestione del casello, poichè nella convenzione stipulata con Autostrade per l’Italia S.p.A. è contemplata la concorrenza in solido dei costi di gestione. I “contrari” sostengono, inoltre, che i caselli diTrani e Molfetta sono passivi, quindi non c’è bisogno di un altro casello. Premesso che questa tesi non è supportata da documenti contabili, ma si fonda sul “ s e n t i t o d i r e ”, m a diamola per buona e cerchiamo di capire perchè Trani e Molfetta sono passivi. Questi due caselli sembrerebbero “passivi” poichè la loro costruzione, almeno per Molfetta, è stata di ripiego. Quello doveva essere il casello di Bisceglie, ma qualcuno in “illo tempore” si affrettò a d e c l i n a r e l ’o f f e r t a . . . Discorso diverso per Trani che, all’epoca della costruzione dell’A/14, aveva ancora fiorente l’industria marmifera. Ma volendolo anche valutare dal punto di vista turistico, il viaggiatore che vuole raggiungere Castel del Monte esce ad Andria, o si dirige a Barletta, Città della Disfida con una zona industriale significativa. Ecco spiegato l’arcano che vuole la viabilità di servizio carente sui caselli di Trani e Molfetta, mentre il casello di Andria si apre su una strada a due corsie che collega le due città in cinque minuti. Quest’ultima prospettiva potrebbe interessare il casello di Bisceglie e la Provinciale per Ruvo. Perchè? Per il semplice fatto che con l’ampliamento della Zona A.S.I. al territorio di Bisceglie il traffico commerciale pesante, che insiste ancora sull’A/14 nonostante la S.S.16 BIS, trova agevole l’uscita di Bisceglie perchè sarà collegata direttamente con la nuova zona di espansione imprenditoriale. Analogo discorso varrà per il futuro del Porto Turistico di Bisceglie, che dalla costruzione della Diga di Levante mutuerà un futuro migliore di quello attuale. Merci e turismo avranno, pertanto, una corsia diretta per raggiungere, agilmente e senza strani giri, sia Bisceglie che il costruendo Porto Commerciale di Molfetta, al quale non si può arrivare dal casello molfettese poichè da questo si è indotti ad entrare nel centro abitato; e anche se il traffico pesante volesse utilizzare il breve tratto di S.S. 16 BIS, andrebbe a compromettere i flussi veicolari leggeri, paralizzando di fatto la Zona A.S.I., già affollata dai clienti dell’Ipercoop, dell’Outlet e del Parco Giochi. In quanto ai costi di gestione, da Autostrade per l’Italia S.p.A. assicurano che i nuovi caselli “ad elevata automazione” hanno costi di gestione bassissimi. Un ultimo appunto: c’è chi ha gridato allo scandalo perchè si sacrificherebbero colture pregiate e siti archeologici. In realtà la viabilità di servizio interesserà Via Stradelle, già usata come discarica abusiva, e gran parte dell’ex discarica del Serrone. I pochi alberi d’ulivo pregiati saranno ripiantati nelle vicinanze. (S.V.)


6 - 15 APRILE 2010

PR O L OC O PRO LOC OCO

BISCEGLIE, TUTTO E’ PRONTO PER LA XII SETTIMANA DELLA CULTURA La città di Bisceglie si appresta anche quest’anno a vivere

una dieci giorni di appuntamenti culturali nell’ambito della XII Settimana della Cultura che si svolgerà su tutto il territorio nazionale dal 16 al 25 aprile. Anche quest’anno il Sindaco Francesco Spina ha delegato la Pro Loco, presieduta da Vincenzo De Feudis, nell’attività di raccordo delle associazioni e di redazione della programmazione congiunta da presentare all’intera cittadinanza. A seguire le varie fasi organizzative della Settimana, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, è s t a t o l ’a s s e s s o r e a l l a P u b b l i c a Istruzione Vittorio Fata. Dopo aver intitolato la Settimana della Cultura biscegliese alle illustri personalità dell’arte e della storia locale Aldo Gigante e Francesco Palazzo, il consiglio direttivo della Pro Loco ha inteso dedicare l’edizione 2010 al Prof. Peppino Di Molfetta, importante protagonista del panorama culturale locale profondamente innamorato della sua Bisceglie. Dopo la presentazione ufficiale del programma ,che si è svolta il 15 aprile presso l’Auditorium di Santa Croce alle ore 18:30, si parte con il primo appuntamento in programma il 16 aprile: la presentazione del termine dei lavori di restauro del fonte battesimale presente all’interno della chiesa medievale di Sant’Adoeno. I lavori sono stati effettuati con una particolare tecnica a laser. L’appuntamento è curato dal Rotary club. Sabato 17 Maurizio Evangelista presenterà la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Suonatore di corno” – ed. La Vallisa. Il 18 aprile si vivrà una domenica all’insegna del recupero delle tradizioni, della cultura e del folklore agreste e religioso con la Fiera Campestre di Santa Maria di Giano con visite guidate gratuite per le vie del Casale, degustazioni di prodotti tipici e animazioni curate da realtà associative locali. Nel pomeriggio “Biciclettata per la Bisceglie che scompare” a cura di Biciliae. Lunedì 19 aprile spazio alla presentazione del lavoro di Alfredo Logoluso: “I dinosauri di Bisceglie”. Martedì 20 e giovedì 22 aprile nel suo studio di Via Ottavio Tupputi n. 41 Viviana Tangorra organizzerà dei laboratori e delle dimostrazioni gratuite di realizzazione di articoli di bigiotteria e di decorazione di borse e maglie con pittura e strass. Mercoledì 21 Grazia Mastrapasqua presenta ufficialmente il

L’Amministrazione Comunale ha delegato la Pro Loco nell’attività di raccordo delle associazioni: la Settimana sarà intitolata a Peppino Di Molfetta. Il programma illustrato il 15 aprile scorso a Santa Croce.

suo lavoro dal titolo “Rète o marecéidde – viaggio nella memoria in vernacolo biscegliese tra il serio… ed il faceto”. Novità assoluta di questa dieci giorni culturale è la presenza del Premio “Prof. Mario Cosmai”, giunto alla settima edizione e che avrà luogo il 23 aprile presso il Museo Diocesano. Quest’ultimo sarà protagonista anche domenica 18 e domenica 25 dalle 20 alle 22 durante la mostra di abiti d’epoca denominata “Moda e Museo”. Sabato 24 al Teatro “Garibaldi” la “Quinta Compagnia Teatrale” presenterà ITALIOPOLI - “Settimo: ruba un pò di meno”, esilarante commedia in due tempi di Dario Fo con la regia di Dino Musci e la scenografia curata da Vincenzo Abascià. Chiusura il 25 aprile con una speciale raccolta di sangue (08/ 11:30) che vedrà impegnati l’A.V.I.S. di Bisceglie, la Pro Loco e il Centro Fitness Aktiva e in serata, alle 20:30, videoproiezione di brani di musica classica a cura di Michele Salerno dell’associazione culturale “Spazio Libero” presso l’Auditorium “don Pierino Arcieri” dell’EPASS. Su prenotazione, per le classi quinte delle Scuole Primarie della Città, saranno effettuate visite guidate gratuite nel Centro Storico a cura delle guide turistiche della Pro Loco (prenotazioni almeno 5 giorni prima della data prescelta al numero telefonico 0803968084). Nella giornata di sabato 24 aprile il WWF di Bisceglie garantirà l’apertura straordinaria del Giardino Botanico “Veneziani Santonio” in Via Ariosto con visite guidate gratuite. Nei giorni 17, 19 e 24 aprile dalle ore 17 alle ore 19: “Itinerari Sarnelliani – visite guidate nei luoghi sarnelliani”. Il programma può essere visionato sul sito www.prolocobisceglie.it (Francesco Brescia)

IL MESSAGGIO DI FEDE DELLA FIERA DI ZAPPINO S

i deve alla buona memoria di Mons. Pompeo Sarnelli, vescovo di Bisceglie (1692-1724), nell’ambito del disciplamento religioso, il rinnovamento del calendario delle fiere dopo la domenica di Pasqua. La prima, in sequenza di festeggiamenti: la Madonna di Zappino, venerata nel casale fin dall’anno mille. Anche quest’anno Mons. Don Mauro Camero, rettore della Cattedrale, con grande concorso di fedeli, dei confratelli e consorelle dei Tre Santi Martiri, ha promosso il pellegrinaggio. La processione della Vergine, dal volto bruno, ha attraversato le vie campestri, per la benedizione dei campi e dei raccolti. Non sembra vero, ma la storia delle nostre origini, è raccolta nelle vicende dei nostri casali, considerati, insediamenti protourbani. Eppure i biscegliesi non li conoscono in maniera soddisfacente.

Erano inseriti nell’ordinamento e suddivisione della centuriazione romana. Alcuni casali o vici rientravano nella giurisdizione dell’antica Rubi (Ruvo) ed altri nella Judiciaria canosina nella Regio Secunda et Calabria. Erano dotati di una viabilità interna, che li collegava alla Traiana e alla Appia, strade romane. Il casale della Madonna di Zappino, fu già rilevato da Mons. Cospi, nell’anno del suo presulato, nel 1595. Nei periodi di grande siccità l’icona della Vergine viene portata in città, con quella del casale di Giano, per impetrarle, come apportatrici di piogge. Per saperne di più: L. Palmiotti, “Andar per i casali di Trani e di Bisceglie”, nuova edizione, a cura del C.R.S.E.C., Regione Puglia, tip. Controstampa Landriscina Trani 2005. (Nunzia Palmiotti)


7 - 15 APRILE 2010

STORIA

DALLA “FARMACIA BISSANTI” ALLA “BRACERIA BISCEGLIESE” IMMOBILI D’EPOCA CHE SI ADEGUANO AI TEMPI MODERNI, SENZA PERDERE IL PROPRIO FASCINO STORICO, IMPRESSO SOPRA LE ANTICHE PIETRE.

L

a storiografia locale si è arricchita di nuovi dati sull’attività medica tra sette e ottocento. Recentemente, su iniziativa della N.D. Maria Consiglio, i lavori di restauro hanno riportato alla luce testimonianze epigrafiche della più antica farmacia di Bisceglie, posta su via Cardinale Dell’Olio, n. 36 e l’Arco Strada San Leonardo; in particolare è venuta alla luce, sull’architrave interno della porta d’ingresso, un testo epigrafico latino dipinto: “1780 Insign, hanc pharmacia quondam dominus Gaetano Bissanti m.ch. adornavit, pictures exornavit”. La farmacia risale al 1780, è appartenuta al dottor Gaetano Bissanti, che ristrutturò i locali con nuove pitture, ambienti rilevati dai sig. Palmieri. Il Bissanti risulta trasferito dalla città di San Giovanni Rotondo, il quale sposò una biscegliese a nome di Elisabetta Pizzi, figlia di Pasquale ed Annamaria Palmieri, appartente quest’ultima ad una famiglia che possedeva fin dal sec. XVII una farmacia biscegliese. Se ne ricava notizia da un atto notarile per notar Leonardo Maffione del 9 luglio 1803. Il Bissanti si ritirò a Bisceglie per esercitare la professione di speziale e successivamente di medico condotto comunale. Da Gaetano Bissanti ed Elisabetta Pizzi nacquero: Maria, che fu moglie di Don Francesco Gargiulo; Emanuella, sposata con Giuseppe Gioia di Notar Don Rocco ed infine Tommaso Antonio. Quest’ultimo, nato intorno al 1795, morì celibe, fu medico benemerito nella città di Bisceglie. Una sua biografia, in appunti rimasti inediti, tracciò il dr. Luigi Colangelo. Il Bissanti si laureò in Medicina a Pavia nel 1818 ed esercitò la professione fino al 1870 circa. Tommaso Antonio abitava in una palazzina a due piani, ora demolita nella zona detta “Fondo Noce” (un’antica villa, ereditata proprio dai Palmieri) ed era solito iniziare il giro delle visite domiciliari alle quattro del mattino per terminarle non oltre le otto. Viveva con

una persona anziana che aveva le mansioni contemporaneamente di cuoco, cameriere. Tommaso Antonio soccorreva economicamente anche i suoi assistiti che versavano in condizioni di indigenza. Faceva il giro con un calesse, trainato da un cavallo che, o per l’età o per altro motivo, zig-zagava durante il tragitto , tant’è che fino a qualche anno fa a chi non aveva il senso dell’equilibrio o era in preda ai fumi dell’alcool, si diceva in gergo biscegliese, “u cavadde de Don Temeise Andonie”. La Farmacia Bissanti successivamente passò al dr. Francesco Siciliani (foto a destragià attivo nella sua professione fin dal 1869). Nacque a Bisceglie il 1833 e sposò Donna Irene Bruni (deceduta il 27 novembre 1924). Dalla loro unione nacquero: Vito Camillo, Domenico Vittorio, farmacista, Mauro (morto senza eredi il 28 dicembre 1928), Maria, Lucia e Grazia, rimaste nubili: Il farmacista Francesco esercitò la sua professione fino al 13 novembre 1898, anno della sua morte. La farmacia passò ai suoi eredi figli Avv. Vito Camillo (che rinunciò alla proprietà, il 28 novembre 1898 in favore dei suoi germani; Maria, Lucia, Grazia, della nipote Irene Siciliani (essendo passato a miglior vita, suo padre Domenico Vittorio, il 28/12/1928) e della madre Irene Bruni fu Domenico. Le proprietarie signorine Siciliani abitavano in Via Trento, 22. Le succitate, per atto del notaio Avv. Cav. Carlo Maggiore di Francesco Paolo, il 26 marzo 1935 vendettero la farmacia alla dr. Angela Pierro di Mauro, farmacista, nata Canosa, nell’anno 1900, per l’importo di lire 10.000, con tutto l’arredo e medicinali: lo stiglio completo della sala di vendita, a forma di ferro di cavallo, composta di cinque armadi, di quattro laterali ed uno centrale

curvo con portelle di vetro, divisi gli uni dagli altri da sette colonnine; due piccoli armadi con vetro per veleni, due porte in legno analoghe allo stiglio delle quali una curva per accedere al laboratorio e l’altra a forma di armadio a muro; seguono nell’inventario: un banco per la vendita, un piccolo tavolo, il tutto in noce, due bilance con serie di pesi della portata di due chilogrammi, due bilance per grammi, un armadietto per erbaggi, un tavolo tondo in noce, un mortaio in pietra, due in vetro ed uno in porcellana, dieci vasi con coperchio in vetro per pastiglie, quattro coppe in vetro con piatto relativo, un torchietto del ‘700, appartenuto al Bissanti. Nell’atto di vendita della farmacia in favore della dr. Angela Pierro (registrato l’11 aprile 1936), veniva escluso da ogni diritto di continuità professionale il direttore della farmacia dr. Consiglio Pietro fu Pasquale. La dr. Pierro, coadiuvata dalla sorella, tenne la farmacia dal 1935 al 1975, per un quarantennio. Successivamente, il 3/3/1975,la stessa vendette la storica farmacia al dr. Girolamo Di Gennaro, farmacista, con tutto l’arredo. Successivamente il dottore si trasferiva in Via Sant’Andrea. Attuale proprietaria dell’immobile: la sig.ra Maria Consiglio.

La farmacia, posta accanto all’arco Strada San Leonardo, apparteneva al dr. Gaetano Bissanti, nel 1780, tra l’altro, anche medico condotto di Bisceglie nel 1807. Con accurate ricerche d’archivio presso privati, a cura dell’Archeoclub, si fa piena luce sulla più antica farmacia della città. Le decorazioni antiche e nuove si devono alla paziente opera di restauratore del sig. Vito Sette, molto stimato dall’elite biscegliese per lavori di decorazioni murali in dimore e palazzi storici.

LA BRACERIA BISCEGLIESE La Farmacia Bissanti è divenuto il regno della gastronomia locale, gestito da Marco De Pasquale (foto sopra), che prepara leccornie, arrosti, timballi, pasta al forno, pizze e per i più esigenti risotti ai frutti di mare, pesce alla griglia, gustato con oli locali e un buon vino in ambienti signorili e storici, frequentati anche da èlite. Un ringraziamento agli amici che hanno fornito notizie ed in particolare all’Avv. Massimo Ingravalle, dr. Mimmo Di Gennaro, Ina e Leo Lonigro, la N.D. Maria Consiglio e Marco De Pasquale. (Nunzia Palmiotti)


8 - 15 APRILE 2010 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti O IX - N . 0 7/ 2 0 10 ANNO 07 01 BISCEGLIE - ANN www w.. c o n f c o m m e r c i o b i s c e g l i e . i t

FRIGO, CUCINE E MOTO DAL 15 APRILE SI ACQUISTANO CON GLI INCENTIVI P

arte la macchina per gli incentivi. Da oggi i venditori possono mettersi in regola con le procedure previste, a partire dalla registrazione presso l’apposito call center predisposto da Poste Italiane. Per quanto riguarda gli abbonamenti ad Internet veloce, saranno gli operatori di telecomunicazioni e non i venditori a dover procedere alla registrazione. I consumatori potranno invece acquistare moto, cucine ed elettrodomestici a partire dal 15 aprile. Data, questa, slittata rispetto a oggi, previsto inizialmente dal governo. Il meccanismo per poter accedere agli incentivi prevede la prenotazione per il prodotto da acquistare. Il commerciante dovrà quindi verificare la disponibilità dell’incentivo e, dopo un giorno, potrà dare il via libera all’acquisto. Il rivenditore potrà quindi recuperare la somma scontata con cui ha venduto il prodotto. La somma messa a disposizione dal governo, 300 milioni cash più

interventi fiscali per 120 milioni, è di molto inferiore rispetto ai 2 miliardi elargiti lo scorso anno per rilanciare i settori in difficoltà. Ed è rimasto a piedi il comparto dell’auto, grande escluso dal pacchetto. Al «sistema casa» sono andati complessivamente 170 milioni di euro. Con 60 milioni per le cucine componibili, 50 milioni per gli elettrodomestici, e 60 milioni per gli immobili ad alta efficienza energetica. Nel pacchetto sono previste risorse per le nuove attivazioni, da parte dei giovani, della banda larga. Tra le diverse voci che rientrano nella lista del decreto ci sono i rimorchi, le macchine per uso agricolo, le gru a torre per edilizia. Insieme a Inverter, motori alta efficienza, batterie per rifasamento e Ups. Mentre gli interventi fiscali riguardano il settore tessile, per 70 milioni di euro, la cantieristica e l’aerospazio per altri 50 milioni.

FIORI: TROPPE VENDITE I N C O N T R O L L AT E

ANGELO DI LEO ALLA FINALE DEL CORSO DI BARMAN 1° LIVELLO

F

ederfiori-Confcommercio chiede di regolamentare il proliferare delle vendite di beneficenza di fiori e piante, gestite dal Terzo Settore e dal mondo del volontariato, nelle piazze italiane. Federfiori-Confcommercio chiede di regolamentare in qualche modo il proliferare le vendite di beneficenza di fiori e piante nelle piazze d'Italia, gestite dal Terzo Settore e dal mondo del Volontariato. Un problema non da poco per gli operatori del settore. Per limitarsi all'ultimo semestre e alle sole vendite di carattere nazionale a ottobre dell’anno scorso, c’è stata la vendita in piazza dell'orchidea e dell'anthiurium; a dicembre, della stella di Natale; a marzo, della gardenia; in questo mese, del bonsai e dell'ortensia. In ciascuna occasione Federfiori ha fatto sentire la propria voce con lettere di accusa e di denuncia, alle istituzioni interessate, ai ministeri competenti, al garante della concorrenza e del mercato. Federfiori non si limita, per altro, ad una denuncia sterile, si batte infatti da tempo per trovare una strada da percorrere insieme al Terzo Settore, magari attraverso l'istituzione di un tavolo di confronto con il mondo del volontariato e della solidarietà sociale.

S I S . T. R I . A B U O N PUNTO GLI ADEMPIMENTI S

istri, arriva il nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Il Ministero dell'Ambiente ha istituito il SISTRI, il nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti che, oltre a garantire una maggiore trasparenza, semplifica alcune procedure. Tutti gli adempimenti amministrativi dovranno essere effettuati con dispositivi elettronici USB da ritirare presso la locale Camera di Commercio o, su delega, direttamente presso le sedi della nostra Associazione. In allegato si potrà

I

l biscegliese Angelo Di Leo tra i partecipanti alla prova finale del Corso di 1° livello di Barman Il corso è stato organizzato dalla Confcommercio della Provincia di Bari Venerdì 9 aprile 2010, presso la sede di Confcommercio Provincia di Bari, si è concluso il corso di Barman di I° livello. La giornata è stata caratterizzata da una “competizione” finale svolta dagli allievi i quali si sono cimentati nella preparazione di coktail e valutati da una giuria composta, dal Direttore Leo Carriera e dai dirigenti della Federazione Italiana Pubblici Esercizi della Confcommercio della Provincia di Bari: Francesco Mancini – Presidente Ristoratori - Eduardo Caizzi – Presidente Stabilimenti Balneari Massimo Posca – Presidente Bar e Nicola Pertuso – Presidente Locali da Ballo. trovare un utile promemoria su come effettuare l’iscrizione al Sistri, che è obbligatoria per tutte le imprese che producono rifiuti pericolosi, per i consorzi di recupero e riciclaggio rifiuti e per le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali. È previsto anche il pagamento di un contributo annuo determinato in base alla tipologia di rifiuti prodotti. Tutti coloro che fossero interessati potranno avvalersi dell’apposito servizio istituito presso la Confcommercio di Bisceglie. I nostri uffici restano comunque a completa disposizione per qualsiasi chiarimento al numero di telefono 080-3921884.


9 - 15 APRILE 2010

A.V V.. I . S .

TORNEO A.V.I.S. CALCIO A 5, BISCEGLIE ALLA FASE FINALE Nel torneo organizzato dal gruppo provinciale giovani, la squadra biscegliese è giunta alla fase finale di sabato 17 Aprile a Bari.

L’

AVIS Bisceglie si fa onore in campo sportivo, conquistando la fase finale del torneo di calcio a cinque, organizzato dal gruppo giovani dell’AVIS Provinciale. Il torneo si è articolava in due gironi da quattro squadre, dalle quali sono uscite le quattro finaliste. Nella giornata di domenica 11 Aprile si è svolta la fase a gironi. Nel girone del nord barese, che comprendeva Bisceglie, Trani, Barletta ed Andria a qualificarsi sono state le AVIS di Andria e Bisceglie. Nel girone della zona di Bari, che comprendeva le sezioni di Conversano, Altamura, Corato e Ruvo a spuntarla sono stati i quintetti di Conversano ed Altamura. La fase finale quindi si è svolta sabato 17 Aprile in quel di Bari, che ha decretato la vincitrice del torneo dalla rosa di squadre che comprende Andria, Conversano, Bisceglie ed Altamura. Risultati positivi per AVIS Bisceglie sono anche quelli inerenti alle tante giornate di donazione operate in queste ultime settimane. Andando in rigoroso ordine cronologico sono state

ben 35 le sacche raccolte domenica 21 Marzo con la nuova autoemoteca, posta di fronte al piazzale della chiesa di San Lorenzo. Dieci invece le sacche raccolte, in Ospedale, sette giorni dopo in collaborazione con la Confraternita della Madonna Addolorata. In occasione della terza giornata di donazione effettuata nel giro di pochi giorni il risultato è stato nuovamente positivo, con le 27 sacche raccolte domenica 11 Aprile, sempre presso il Centro Raccolte del nosocomio biscegliese. Agenda donazioni che prevede una nuova giornata domenica 25 Aprile con la raccolta che verrà effettuata presso la sede AVIS di Bisceglie, sita in Via Lamarmora. Lunedì 26 e martedì 27 AVIS sarà presente presso l’Istituto Tecnico Commericale “M. Dell’Olio” per effettuare una doppia giornata di donazione con i ragazzi che hanno compiuto i diciotto anni di età. AVIS Bisceglie che sarà presente con due suoi delegati, nella stessa giornata di domenica 25, all’Assemblea Regionale che si terrà in quel di Martina Franca. (Gianluca Valente)

T O R NA N O A D A N I M A R S I “ L E T E R R A Z Z E ” I

mpresa coraggiosa quella di riportare agli antichi splendori edifici medioevali, animandoli con la presenza di turisti (quelli veri). Coraggiosa ma non impossibile per un giovane come Mauro Losciale che, buttandosi alle spalle il chiacchiericcio di paese, ha deciso di impegnarsi nel settore della ricettività low cost. Lo testimoniano le numerose presenze forestiere, già rilevate nel corso della nostra breve visita, in un periodo considerato “fuori stagione”. Il Bed & Breakfast “Le Terrazze” rivive, e con esso i suoi sobri ambienti, sapientemente arredati con mobili d’epoca e dotati di tutti i comfort essenziali. Cinque camere, tutte con bagno; sale per la colazione; sala relax ed un comodo ascensore per superare i suoi quattro livelli, che conduce l’ospite fin sulle terrazze ad ammirare il suggestivo borgo marinaro ed i tetti del centro storico che, seppur violati dalla modernità e dall’anarchia urbanistica, restano uno spettacolo unico nelle serate di primavera e d’estate, quando il cielo di Bisceglie riluce dei giochi pirotecnici delle feste patronali. Il posto ideale per godere delle splendide albe sull’Adriatico, assaporando le brezze ricche di iodio ed allietate dal canto dei gabbiani. Ma più delle parole potranno queste poche, significative immagini.

Il B.& B. “Le Terrazze” è in Via Trento, 34 a Bisceglie. Info: www.bbleterrazze.it info@bbleterrazze.it +393284592810 +393336880242 - +393456443918


10 - 15 APRILE 2010

IN CITT A’ CITTA

SU BISCEGLIE SPIRA “BUON VENTO” LE TELECAMERE DI TELE NORBA IN GIRO PER BISCEGLIE PER UNA SERIE DI SCHEDE CHE ILLUSTRERANNO LE PECULIARITA’ STORICHE, ARTISTICHE, GASTRONOMICHE E PAESAGGISTICHE NELLA CELEBRE TRASMISSIONE IN ONDA LA DOMENICA SERA, ALLE 20 SU TELE NORBA 7.

E’

il caso di dire “sguinzagliate per mari e per monti”, le due troupes di Tele Norba hanno invaso Bisceglie sabato 10 aprile scorso per immortalare le eccellenze della nostra Città che faranno bella mostra di sè in una serie di schede nella trasmissione televisiva “Buon Vento”, condotta da Martino Cazzorla e Sabrina Merolla, già da domenica 18 aprile. Obiettivi puntati sul porto turistico e peschereccio di Bisceglie che, grazie ai prossimi lavori di costruzione della diga di levante, si candida ad ospitare un altro cospicuo numero di natanti da diporto, oltre che ad assicurare il giusto ricovero per le motopesca. Una passeggiata sulla costa, guidati dal Sindaco Francesco Spina e dal presidente di “Bisceglie Approdi”, Mauro Sasso. A Martino Cazzorla è toccata la parte “terrestre” delle riprese, non meno affascinante e ricca di spunti interessanti. Si è partiti con l’artigianato tipico tessile del merletto a Tombolo biscegliese della Signora Maria Carmela Todisco, per poi immergersi nelle profondità misteriose delle Grotte di Santa Croce, guidati dal Capo Scout Giovanni Mastrapasqua. E’ stata, poi, la volta del Dolmen della Chianca, la cui storia è stata illustrata da Gino Palmiotti, presidente del locale Archeoclub. Immancabile la visita al Museo Diocesano, guidati dal direttore Giacinto La Notte che, in compagnia del Notaio Pietro Consiglio e dell’avv. Massimo Ingravalle ha aperto alle telecamere i portoni dei palazzi nobiliari di Bisceglie: vera scoperta di scrigni ricchi di testimonianze storiche, architettoniche che conservano gelosamente soffitti affrescati di un pregio unico, pari soltanto ai palazzi nobiliari di Napoli e Palerno. Non poteva mancare una sosta, si fa per dire, presso la Pasticceria San Pietro dove, accolti dal Mastro Pasticcere Leo Dell’Olio, Martino ha potuto filmare dal vivo tutte le fasi

della preparazione del Sospiro biscegliese. Il tour de force si è concluso a Casale San Nicola dove, accolti da Angelo Tortora e da Carlo Papagni, le riprese si sono incentrate sullo “Strascinato” biscegliese, magistralmente preparato dal vivo dalla Signora Anna e proposto in una ricetta semplice ma gustosa dallo Chef Domenico Lampedecchia. Ore di riprese che promettono di far conoscere al grande pubblico di Tele Norba il meglio di Bisceglie. Un appuntamento da non mancare assolutamente.

ESPLODE LA FESTA DEI COIFFEUR BISCEGLIESI P

artiti timidamente lo scorso anno, già alla seconda edizione è esplosa la “Coiffeur Mania”: una vittoria dovuta all’impegno ed alla professionalità profusi dall’Associazione Acconciatori Biscegliesi, guidata da Giuseppe Catino. L’edizione 2010, svolta presso il Divinae Follie ha richiamato migliaia di ospiti, affascinati dalle evoluzioni e dalla fantasia dei coiffeur nostrani. Un buon viatico per i nostri valenti artigiani, che li proietta verso più ambiti traguardi, dal momento che promettono, e siamo sicuri che lo manterranno, una terza edizione straordinaria. Per ora è giusto che assaporino il gusto della vittoria, che non può mai mancare quando si fa gioco di squadra, smentendo la proverbiale indolenza che appanna l’immagine dell’imprenditoria biscegliese, purtroppo ancora incline all’individualismo ed all’isolamento. A tutti i protagonisti di questa “Festa del Lavoro” e della professionalità i nostri più fervidi auguri.

Gioie Estive in Montagna Concedetevi una vacanza ricca di fascino e benessere nella splendida Val di Fassa a Campitello di Fassa / Canazei. Top offerta: 14 gg. pensione completa + viaggio ed escursioni in BUS G.T. a Ortisei, Bressanone, Vipiteno, Corvara, Linz (Austria) • 980,00 a persona - tutto compreso Sconti per ragazzi e famiglie. Dal 18 luglio al 01 agosto 2010 Sarete ospiti del Park Hotel Diamant, splendido Hotel 4 stelle super, in tipico stile tirolese. Centro Benessere e Animazione serale con Piano bar/ Teatro/ Spettacoli. Tel. 3497123935 / 3387488982 - E-mail: maurode.cillis@alice.it


11 - 15 APRILE 2010

SPETT ACOL O SPETTA OLO

GABRIELLA ARUANNO OSPITE DEL “GAROFANO D’ORO” 2010

IN PROGRAMMA IL 26 E 27 GIUGNO A TERLIZZI, LA KERMESSE MUSICALE DEL “PATRON” ALFREDO GUASTAMACCHIA, DEDICATA ALLE GIOVANI VOCI, ANNOVERERA’ ANCORA QUALIFICATE PRESENZE BISCEGLIESI, COME LA GIOVANE GABRIELLA ARUANNO, REDUCE DAI SUCCESSI DI CANALE 5. ANCHE PER L’EDIZIONE 2010 “BISCEGLIE 15 GIORNI” SARA’ MEDIA PARTNER DE ”IL GAROFANO D’ORO”.

S

e c’è una qualità di Alfredo Guastamacchia che prevale su tutte è la tenacia. La storica voce di “Radio Terlizzi Stereo” e di “Radio Italia” ha colpito ancora e sta già lavorando alacremente per non deludere il grande pubblico che attende con ansia questa edizione 2010 de “Il Garofano d’Oro”. Una kermesse musicale che compie trent’anni, fatta letteralmente risorgere due anni fa, dopo un lungo letargo, e che da subito si presentò come appuntamento immancabile delle estati terlizzesi, ma non solo. La passione di Alfredo ha contagiato il Presidente dell’Associazione, il Cav. Vincenzo Colasanto, che con entusiasmo supporta la ormai mastodontica macchina organizzativa, supportata da Radio Selene, dalle emittenti televisive del nostro territorio e dalla presenza del nostro “Bisceglie 15 Giorni” che dal 2008 ha stretto un patto di sincera amicizia con Alfredo e la sua “creatura”. L’edizione 2010 de “Il Garofano d’Oro” si propone quale Concorso Canoro Nazionale dedicato alle voci nuove, singoli e gruppi musicali fino a quindici anni di età. Le iscrizioni sono aperte e fare una telefonata, inviare un e-mail o sintonizzarsi sul sito internet della manifestazione potrebbe essere l’occasione giusta per molti nostri giovani appassionati di musica e canto. Anche quest’anno non mancherà una qualificata ed apprezzata presenza bscegliese, quella di Gabriella Aruanno, talentuosa giovane cantante biscegliese, reduce dai successi di Canale 5 nella trasmissione “Io Canto”, condotta da Gerry Scotti. Un legame fra Bisceglie ed “Il Garofano d’Oro” che si rinnova, se solo ricordiamo che l’edizione 2008 fu vinta da Erica Mou. Ospiti de “Il garofano d’Oro” 2010 saranno i giornalisti Patrizia Camassa, di Teleregione Color; Carmelo Palumbo di Antenna Sud; Luciano Tarricone, editore di Radio Selene; Fidalma Intini, anche lei reduce da “Io Canto”. Non mancherà la parentesi solidale grazie alla collaborazione avviata con AGEBEO Onlus. Ma non è tutto. Gli organizzatori tengono in serbo altre sorprese, che sveleremo strada facendo e che lanceranno “Il Garofano d’Oro” sulla ribalta nazionale grazie a collaborazioni con festival ben più blasonati...

In alto da sinistra: Gabriella Aruanno e Fidalma Intini. Qui a destra: Alfredo Guastmacchia intervista Nek.

Forza ragazzi, quindi, un click su www.ilgarofanodoro.it od una mail a alfredo.guas@alice.it potrebbe essere la vostra occasione.

“ERCOLE OLIVARIO” 2010 ALL’OLIO GALANTINO

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alantino unico olio pugliese premiato nel concorso “Ercole Olivario” di Spoleto. L’olio extra vergine di oliva “L’Affiorato” prodotto a Bisceglie dal Frantoio Galantino vince il premio speciale “Amphora Olearia” nel concorso Ercole Olivario 2010 svoltosi a Spoleto. L’Affiorato Galantino è stato scelto fra i 260 oli in gara provenienti da tutta Italia ed è l’unico pugliese ad essersi aggiudicato un riconoscimento nell’ambito del prestigiosissimo concorso “Ercole Olivario”. La bottiglia premiata è la stessa che troneggia sulla tavola del lussuosissimo hotel “Burj al Arab” di Dubai, il 7 stelle meglio noto come “La Vela”. Il premio Amphora Olearia 2010 si aggiunge alla lunga serie di riconoscimentiottenuti nell’ultimo decennio dal Frantoio Galantino.


12 - 15 APRILE 2010

ARTE: LA PRIMA EDIZIONE DI “PREMIATI CON L’ARTE” I

naugurato il 30 marzo scorso il 1° Concorso Nazionale di pittura “Prémiati con l’Arte”, presso l’antica Chiesa della Misericordia, promosso dall’associazione ”Spazio Libero” in collaborazione con Unitre - Università delle tre età - e A.I.D.O. - Ass. Italiana Donatori Organi di Bisceglie. La serata inaugurale è stata aperta da Don Franco Lorusso; Pasqua Di Pierro , p r e s i d e n t e U n i t r e ; N e r i Ve r d i r o s i, presidente di Spazio Libero; Sergio Rigante, presidente Regionale e della sezione comunale A.I.D.O. Il concorso che mira al connubio tra arte, cultura, solidarietà e promozione turistica, si concluderà con la premiazione di tre opere il 10 aprile, scelte da una giuria di esperti e di una popolare. A tutti i visitatori della mostra, è stato chiesto tramite una scheda di votare il quadro preferito, lasciando un minimo contributo di • 2,50 da devolvere in parte all’A.I.D.O. La giuria tecnica è stata composta da: un docente di storia dell’arte, un giornalista, un fotografo, un’artista, un laureato in conservazione di Beni culturali, un neofita biscegliese. Tre i premi in palio: il primo del valore di 250 •, il secondo di 150 •, il terzo di 100 • ed un quarto di 200•, assegnato dalla Giuria popolare. La mostra fruibile dal 31 Marzo al 10 aprile, ha esposto i quadri di 41 artisti, la maggior parte corsisti dell’Unitre e alcuni artisti esterni.Citiamo Damiano Cassanelli ed Anna Pasquale di Bisceglie; Grazia Bianco di Bari; Antonia Bufi di Molfetta; Libera Cosmai di Roma; Giovanni Cristantiello di Gravina in Puiglia; Pietro D’Addabbo di Turi; Laura Merola di S. Cesario sul P.; Giacomo Miale di Turi; Francesca Savino di Sammichele di Bari; L u c i a R a c h e l e Vi t u c c i d i G r a v i n a i n P u glia. Un doveroso ringraziamento è stato espresso da Pasqua Di Pierro ai suoi corsisti per il loro impegno, alla proficua collaborazione con Spazio libero e con Don Franco e alla

CUL TURA CULTURA

SPAZIO LIBERO, UNITRE ED AIDO PER UNA KERMESSE DI ARTE E SOLIDARIETA’

sensibilità dimostrata dagli sponsor locali per il loro sostegno. Il presidente dell’Aido, ha parlato dei quarantaquattromila iscritti e della fondazione di una borsa di studio, autorizzata dal Ministero della Pubblcia Istruzione e dal Ministero della Sanità, prima borsa di studio in memoria del piccolo Mauro Racanati e del padre Giovanni, scomparsi a causa di un incidente con la moto alcuni anni fa e della donazione dei loro organi. Ha ribadito l’importanza della donazione del cordone ombelicale per le cellule staminali, della banca presente anche a Bisceglie e del messaggio ben recepito dagli alunni delle scuole. La realizzazione di un dvd “ti voglio donare” per trasmettere l’importanza della donazione e dei trapianti di organi, tessuti e cellule, preceduto da schede e successivi commenti, presentato nelle classi di scuola primaria e delle superiori attraverso un progetto pilota, partito alcuni mesi fa dal 1° Circolo sotto l’egida dell’ins. Grazia Campanale, obiettivo rilevante nel programma dell’associazione. Don Franco Lorusso ha menzionato il decennio di collaborazione tra la parrocchia e l’associazione Spazio Libero, facendo di un ex luogo di culto e di formazione cristiana il punto di riferimento più ampio per gli eventi culturali in continuità con quelle già realizzate. L’impegno profuso da anni dall’associazione Spazio Libero secondo il parere del presidente - è quello di far crescere il meccanismo per acculturare l’arte come patrimonio di appartenenza, rendendola visibile con notevoli iniziative da r i c o r d a r e c o m e l ’o t t a va e d i z i o n e d i j a z z e p o e s i a . I quadri realizzati con tecniche varie: mista e acrilico, olio su tela e tempera, su cartoncino e olio su compensato, hanno dato spazio all’arte espressiva su temi originali che colpiscono per la serenità emotiva ed equilibrio armonico, intrisi dalla tavolozza di colori vivi, intensi e solari. (Violetta Giacomino)

FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA IN MEMORIA DI GIOVANNI PAOLO II NUMEROSI FEDELI, SFIDANDO LA PIOGGIA HANNO P E RC O R S O L E S T R A D E C I T TA D I N E F I N O A L MONUMENTO DEDICATO AL PONTEFICE POLACCO.

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a solenne commemorazione, voluta dall'Associazione ''Giovanni Paolo II'', ha avuto inizio alle ore 18.30 di domenica 11 aprile con una Solenne Celebrazione Eucaristica presso la Basilica Concattedrale, Presieduta da Mons. Sergio Ruggeri, Vicario Arcivescovile Zonale, alla quale erano presenti gli Associati, numerosissimi fedeli, il sindaco Francesco Spina, il sen. Francesco Amoruso, i consiglieri provinciali Vincenzo Valente, Alfonso Russo e Giovanni Abascià Alle Ore 19.30 è giunta in Cattedrale la fiaccola, accesa sulla Tomba del Santo Padre e portata da giovani atleti ed affidata nelle mani del Sindaco Francesco Carlo Spina. Dopo la Celebrazione Eucaristica il corteo, composto dagli Associati, da numerosi fedeli e dai massimi rappresentanti della Civica Amministrazione, ha percorso le principali vie cittadine, dirigendosi verso Piazza Diaz, antistante la stazione ferroviaria dove, davanti al monumento eretto in onore del Pontefice polacco, ha tenuto una breve flessione di preghiera condotta da Mons. Mauro Camero. Nel corso della celebrazione eucaristica è stata data lettura del messaggio augurale del Card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo metropolita di Cracovia, che ha inteso unirsi alla festività della Divina Misericordia di Bisceglie. E' seguita la visione del filmato inedito Totus Tuus - Vita di Giovanni Paolo II. La cerimonia si è conclusa con l'intervento del Sindaco e con la benedizione impartita da Mons. Sergio Ruggieri e la distribuzione dei lumini da accendere fuori dalle finestre.


13 - 15 APRILE 2010

CUL TURA CULTURA

UNITRE. VIA CRUCIS A SAN GIOVANNI ROTONDO L’ U N I T R E . A L L A MOSTRA DEL C A R AVA G G I O

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a Via Crucis del Lunedì della Settimana Santa a San Giovanni Rotondo, organizzata dall’Unitre, è ormai un rito; gli iscritti aumentano e conseguentemente anche i partecipanti, così quest’anno è stato necessario utilizzare due pullman. L’aria p i a c e v o l m e n t e ve n t o s a e a d a m a n t i n a s o t t o l i n e a va meteorologicamente la condizione psichico-spirituale dei partecipanti. Don Franco Lorusso e don Vito Sardaro, entrambi docenti del corso di Storia delle Religioni presso la nostra associazione, hanno guidato i pellegrini nella meditazione delle quattordici stazioni della passione di Cristo. Le riflessioni di entrambi i sacerdoti hanno riconquistato i fedeli che si erano smarriti al sermone del frate che aveva officiato la messa, per quale il “grazie” a San Pio, per una eventuale intercessione presso Dio, non è sufficiente se non è monetizzato. Fortunatamente ben altro spirito animava corsisti e docenti dell’Università delle tre età, molti dei quali sono stati direttamente coinvolti nella lettura dei passi della Via Crucis e nel sostenere la Croce, e qualche turista si è associato spontaneamente al piccolo corteo. Dopo la pausa conviviale, nel rispetto del progetto di viaggio “Itinerario di fede e di cultura”, ci si è portati a San Marco in Lamis per ammirare il monastero di San Matteo alle pendici del monte Celano tra il verde dei carpini e dei frassini che, nato con i monaci benedettini, passò poi dal 1568 nelle mani dei francescani (non si hanno notizie certe sulla sua fondazione). E’ stato visitato anche il santuario di Santa Maria di Stignano, una delle più notevoli architetture del 1500, sorto, come il precedente, sull’antica Via Longobardorum in una valle di grande fascino. Entrambi i conventi fungono attualmente da centri per ritiri spirituali e, a conclusione della visita delle stanze dove vengono accolti gli ospiti, in tanti, forse come conseguenza del senso di pace interiorizzato per tutta la giornata, dichiaravano che tre o quattro giorni li avrebbero trascorsi molto volentieri in quell’oasi. Se il senso della Quaresima è la metanoia, il lunedì ha avviato nella direzione giusta il resto della settimana santa. (Anna Consiglio)

NUOVA SEDE PER L’UNITRE

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l Sindaco di Bisceglie Francesco Spina, ha assegnato un immobile in via Monte San Michele all'Associazione di Promozione Sociale Unitre (Università delle Tre Età), operante sul nostro territorio da diversi lustri, con il compito di educare, formare e informare la collettività. L'Associazione Unitre (università delle Tre Età) è un punto di riferimento sul nostro territorio e l'Amministrazione comunale intende sempre più valorizzarne il ruolo per offrire un valido sevizio culturale alla città. Il ringraziamento dell'Unitre La presidente dell'Unitre prof.ssa Pasqua Di Pierro, anche a nome dell'Associazione, ringrazia il Sindaco avv. Francesco Spina e la Giunta Comunale per aver concesso, dal 22 marzo, l'uso dei locali siti in via Monte San Michele, così come promesso in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2009/2010. Grande soddisfazione si respira tra tutti i soci per aver finalmente raggiunto il traguardo inseguito per anni tra vane promesse ed inutili attese.

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olo attrattivo del viaggio a Roma dell’Unitre del 19 -20 e 21 marzo non poteva che essere la mostra del Caravaggio presso le Scuderie del Quirinale, anche se altre molto interessanti erano allestite in città, ma i viaggi dell’associazione guidata dalla professoressa Pasqua Di Pierro lasciano poco spazio ad eventuali straordinari, così, chi avesse voluto “fare un salto” al Vittoriano per vedere gli impressionisti o chi avesse voluto gironzolare per le vie del quartiere liberty Coppedé non ha potuto esaudire il proprio desiderio. D’altronde si sa in partenza che gli itinerari dell’Università delle tre età sono così fitti da non offrire vuoti e la sera, al rientro in albergo, si è talmente stanchi che l’unica meta possibile è il letto. Ammirare la produzione caravaggesca guidati nella lettura delle opere dall’instancabile e logorroico Maurizio è stato una garanzia, in quanto il “cicerone”, targato ormai Unitre-Bisceglie, soddisfa la curiosità a livello storico, artistico ed anche gossiparo. Nucleo fondante delle sue spiegazioni è stato ovviamente il realismo del Merisi accompagnato dal geniale taglio di luce; attorno ad esso Maurizio intrecciava aneddoti, biografie del pittore, dei suoi committenti e spesso delle relative cortigiane, senza tralasciare i racconti delle reazioni molto spesso indignate di fronte alle opere ultimate. Il naturalismo caravaggesco infatti ripugnò e scandalizzò la società del suo tempo, ma le innovazioni rappresentative e le tecniche pittoriche sconvolsero i codici stilistici coevi e crearono proseliti. Se non fosse stato per la calca non ci si sarebbe allontanati mai dai dipinti. Unica trasgressione al programma di viaggio è stata l’ingresso in San Luigi dei Francesi dove, nella cappella Contarelli, si trovano tre tele del Caravaggio relative alla vita dell’evangelista Matteo; questa eccezione ha potuto verificarsi perché la chiesa è prossima a Palazzo Madama, tappa inserita nel viaggio e resa possibile dall’intervento del senatore biscegliese Francesco Amoruso. In tal modo l’Unitre ha completato la visita delle sedi istituzionali: Montecitorio prima, il Quirinale e i suoi giardini poi. Nell’aula deserta del senato, esentati da scontri politici, si è potuto respirare un’aria di austera solennità (gli uomini, secondo richiesta, erano rigorosamente in giacca e cravatta!). I visitatori avrebbero voluto sparpagliarsi fra gli scranni secondo la propria identità politica, ma il commesso-cicerone li ha raccolti in un’unica sezione, la destra. Prima di allontanarsi però, qualcuno ha voluto provare l’ebbrezza di sedersi al posto del Presidente del Senato. Il tour romano includeva anche Castel Sant’Angelo, Ara Pacis, Palazzo Doria Pamphili e a conclusione la magnifica Villa d’Este con i suoi splendidi giardini e l’organo ad acqua per ascoltare il quale, alle dodici e trenta, la visita ha subito una battuta d’arresto. (Anna Consiglio)


14 - 15 APRILE 2010

INTER VENTI INTERVENTI

AUGURI ALLA “MAZZINIANA” del Prof. On. Giovanni Bruni DI TARANTO All’egregia iniziativa Dell’A.M.I. di Taranto Sez. Tommaso Masella Auguri a te, Nicola Carrino magnifico ispiratore della presa di iniziativa volta a dedicare a Gandhi, il nome del Lungomare di Taranto sostituendolo al nome “Lungomare Vittorio Emanuele III”, e di farlo nel giorno della Memoria per commemorare le vittime del Fascismo e del Nazismo, effetto della guerra impura, delle leggi razziali firmata dal re sabaudo, dalla millanteria di Benito Mussolini e dai Fascisti apprendisti. Auguri alla Mazziniana di Taranto che tu Nicola Carrino presidente, con lo stupendo gruppo di mazziniani che sanno fare sistema, porti Gandhi e Mazzini nel mondo e in Italia a ristorare le sorti della Patria e ad arridere alla Terra che ha dato i natali a Dante, a Leonardo, a Michelangelo, i più grandi tra i grandi che danno lustro di civiltà, di cultura, di progresso, ai papi che da Roma fanno appello urbi et orbi, parlo del nucleo tarantino dell’A.M.I. composto dal vice presidente Angelo Ruffo, dall’architetto Vito Boccussi, dal giovane avvocato Livio Nacerati, del Direttivo Nazionale della Mazziniana, nonché del sindaco di Taranto Stefàno, cui è stata fatta la proposta e cui aggiungi il mio fervido augurio che abbia la forza e l’ardimento di portare a compimento l’operazione superando arzigogoli da legulei che saranno apposti da tutti i farisei del mondo. Che giorno solare sarà per il Mezzogiorno d’Italia, quando sarà o fosse innalzato, quello si, il grande monumento al lungo mare d’Italia, da Taranto per l’Italia, dalla Magna Grecia, dalla classicità, dalla conca del Mediterraneo, dalla Palestina, da cui è salita attraverso lo Stivale la favilla della civiltà all’Europa col fermento del pensiero, con le leggi e il diritto, coi suoi missionari, gli Agostiniani per primi. Non fu qui in questa nostra terra, nella contigua Lucania la scuola Eleatica di Parmenide? Non fu qui che fiorì, a Cotrone, Pitagora? Non si rifugiò nella vicina Sicilia Platone? Non vissero qui gli Archita, gli Archimede? E spenderei il foglio se dovessi

enumerare i tanti dai cui fremiti s’aprirono germogli e sbocciarono stelle del firmamento umano. Ditelo, gridatelo, non per ostentare, ma per ricordare che queste nostre terre, accanto alle cadute, hanno avuto fecondità di cui si avvalse la provvidenza umana, bella di gloria e di sventura. Darete, voi tarantini, una diana che varrà non per noi, meridionali terroni, ma per la nostra patria ahimè scossa una scossa di riscatto, e fatelo senza temere le accuse, che verranno, di narcisismo, di esibizionismo, di orgoglio protervo, di superbia da parte di tanti falsi profeti, attori e maschere oggi spesso presenti sui palchi e sulle scene del presente teatro. Gridatelo perché è utile. Forzate la vostra umiltà, ci sono, e sono tanti e di più, nella platea della vita, che vi ascolteranno, sappiate, a dar forza di vittoria alla vostra azione, a tutti noi modesti, come anche ai Masella e ai Rigoni Stertn, eroi oscurati, che Dante, il poeta sommo, disse che lui era sì sesto, tra cotanto senno. È Pitagora? Nella seconda metà del sesto secolo avanti Cristo sorse una nuova Scuola, la pitagorica, largamente diffusa nella Magna Grecia, sulle coste ioniche della Calabria e della Sicilia, dove Pitagora, il leggendario, un uomo divino, a Cotrone, oggi Crotone, pontificò. L’associazione da lui fondata fu una setta mistica con iniziazioni religiose e severe regole, fu partito politico lottatore, fu insieme istituzione scientifica, filosofica che aveva perno nella matematica. Chi, con impegno obbligato se ne rendeva colpevole in continua ricerca era pronto ad aderire con partecipe vincolo all’insegnamento del Maestro, Pitagora di Samo, e a seguirlo. Ci ha detto lui “ipse dixit”, era la formula che ne esprimeva la definitiva autorità. Era autoritario Pitagora, di un’autorevolezza prefigurata e partecipata. Assorbiamone l’esempio e diffondiamolo.

22 Febbraio 2010

Giovanni Bruni

CHIESA TRADIZIONALISTA - FRATERNITA’ SAN PIO X GLI INTERVENTI DI MONS. WILLIAMSON - 3 Errore del Papa - II Sta per essere pubblicato in lingua inglese (vedi truerestoration.blogspot.com) un prezioso studio in francese di 100 pagine del vescovo Tissier de Mallerais della Fraternità San Pio X, sulla dottrina del Papa Benedetto XVI: “La Fede in pericolo per la Ragione”. Il titolo dice tutto. La tesi di Mons. Tissier è che Benedetto XVI permette che il ragionamento umano adulteri la Fede Cattolica. Lasciatemi parafrasare un paragrafo della conclusione del Vescovo, in cui egli va al cuore della questione: - «Benedetto XVI richiama spesso una “ermeneutica della continuità”, intesa come un'interpretazione del Concilio Vaticano II e della Tradizione Cattolica capace di dimostrare che tra loro non vi è rottura ma continuità. Dopo aver studiato gli insegnamenti del Papa, mi rendo conto che questa “ermeneutica” va ben al di là di quello che pensavo inizialmente. Essa significa non solo una nuova lettura della Fede e della ragione, ma una nuova nascita di entrambe, il tutto da applicare universalmente. In primo luogo, ciascuna deve purificare l'altra: la Ragione frenerebbe la Fede dallo scivolare in intolleranza, mentre la Fede guarirebbe la cieca indipendenza della Ragione. In secondo luogo, ciascuna deve rigenerare l'altra: la Ragione arricchirebbe la Fede con i valori liberali del pensiero Illuminista, mentre la Fede, opportunamente riformulata per i tempi moderni, si farebbe ascoltare dalla Ragione. E questo processo si applicherebbe indifferentemente a tutte le religioni e a tutti i modi di ragionare. In questo modo, senza imporre a tutti alcun sistema di valori, verrebbero rafforzati i valori che sostengono il mondo”. Da notare, per prima cosa, come, per sua stessa ammissione, il vescovo Tissier abbia inizialmente sottovalutato l'ampiezza e la profondità della visione del Papa. I cattolici legati alla Tradizione sanno che la riconciliazione della Fede con la modernità, proposta dal Concilio (specialmente secondo la frase

che ho sottolineato in precedenza) è un errore che sta distruggendo la Chiesa, ma è necessario che riconoscano in più che tale errore è stato pensato con intelligenza, seppur fuorviante, ed è mantenuto con convinzione. Benedetto XVI crede profondamente sia nel vecchio modo di credere sia nel nuovo modo di pensare, ed è sicuro che col suo modo di risolvere ogni apparente problema tra i due, tutti gli uomini potranno essere riuniti. Questa “soluzione” muove il suo Papato. Ahimè, non si può conciliare 2+2 = 4 con 2+2 = 5, dicendo che quattro è “più o meno quattro e mezzo”, allorché cinque è “più o meno quattro e mezzo”, perché quattro mele resteranno ostinatamente quattro, e cinque arance si ostineranno a essere cinque. Così la vera Fede può tollerare gli erranti, ma non può tollerare l'errore, mentre la ragione moderna può desiderare di vedere, ma in quanto moderna insiste nel cavarsi gli occhi, gli occhi della mente (Kant). Ad ogni passo il Vescovo Tissier dimostra che la Fede eterna, rivelata da Dio, non può giacere con il moderno modo di ragionare, fabbricato dagli uomini e volto ad escludere Dio o quanto meno le sue esigenze sugli uomini (Libertà Religiosa). Grazie, Eccellenza! Per quanto affascinante possa essere la prospettiva del Papa per “la pace nel nostro tempo”, non è il fascino che ci porterà in Paradiso, ma la verità nella carità. Kyrie eleison. (3. CONTINUA)


15 - 15 APRILE 2010

DIB ATTIT O DIBA TTITO

IMPRESSIONI DAL TORRINO DI UN VANO SCALA dell’Arch. Bartolo Di Pierro S

ono, per lavoro, sul terrazzo di un fabbricato e guardo, oltre il parapetto, la mia città. Da bambino ricordo che salivo sul terrazzo del palazzo in cui abitavo e da lì riuscivo a vedere la campagna con la sua esplosione fantasmagorica di tonalità di verde, schiuma di luce sulle fronde di tanti alberi e colture. E r a b e l l o , t r a t u t t o q u e l ve r d e , riconoscere il netto solco tracciato da via S.Andrea, seguendo il quale diventava facile individuare sull’orizzonte la sagoma della torre di Saggina o ancor più dietro la sagoma di Castel del Monte, luoghi all’apparenza magici. Era un ingenuo gioco infantile simile a quello che si faceva guardando il cielo di sera cercando di individuare la stella polare lungo la direzione di due stelle dell’ Orsa Maggiore. Sono solo ricordi di me bambino. Oggi davanti ai miei occhi, dal terrazzo, vedo solo barriere di fabbricati e centinaia di finestre. Un disorganico elevarsi di volumi in atonali e disarmoniche composizioni, espressioni di una incontrollabile volontà di espansione ed elevazione. Ognuno fa ciò che vuole in una totale assenza di logica di insieme, di senso di comunità, di innocenza: soprelevazioni, attici super attici verande, antenne, parabole, pannelli solari e

ancor di più. A destra riconosco fabbricati del primo novecento in tufo, troppo monotoni nella loro tipologia, troppo storicisticamente emulativi nel riproporre cornici raffaellesche, troppo irrigiditi nei loro reciproci allineamenti di pianta e di alzato ma almeno gli uomini che li avevano costruiti erano in grado di darsi una misura ed una idea di città, la città costruita per blocchi e trame viarie ortogonali. Guardo questi edifici e mi rassereno. Sposto lo sguardo e tutto il resto intorno è una disarticolata sequenza di parallelepipedi di diverse altezze che occupano lo spazio e l’orizzonte disturbandoti lo sguardo. E’ uno spettacolo di apparente vitalità dinamica che visto da quassù, a me rievoca quel senso di paralisi che Joyce leggeva nella sua Dublino. Mi vengono in mente quei personaggi del racconto “The dead”, uomini che credono coi loro comportamenti e la loro personalità di essere vivi e vitali senza accorgersi di essere ormai solo ombre. O forse , ripensandoci, in realtà sono solo io, da tanto tempo, l’ombra di me stesso ma non voglio rendermene conto, perché mi rifiuto di capire, perché non voglio adeguarmi.

L’AMORE NON HA REGOLE, NON HA ETA’...PUO’ AVERE ANCHE QUATTRO ZAMPE N

on c’è alcun dubbio: anche (soprattutto direi) i nostri amici a quattro zampe provano sentimenti e creano tra loro legami sinceri e appassionati. Ce ne sarebbero tante di storie da raccontare. Quella che voglio raccontare ha due protagonisti d’eccezione. Marina e Luciano, due cani meticci accomunati dallo stesso destino e dalla stessa sofferenza, quella di essere stati abbandonati da qualcuno che una volta era il loro padrone. Forse “padrone” non è il termine adatto, dato che di un animale non ci si impadronisce, ma a mio parere lo si cura e si condivide con lui un tratto della propria vita. Un padrone, comunque sia, che un giorno, chissà per quale motivo, ha deciso di abbandonarlo come si fa con un vecchio oggetto ormai in disuso. Marina ora ha 5 anni. E’ stata trovata piccolissima con altre quattro sorelline in una scatola ma è stata la più sfortunata visto che non ha trovato casa e una famiglia pronte ad accoglierla. E così è stata sistemata in uno dei box presenti nel rifugio di Giancarlo Menduni “Molla l’osso”, opera di volontariato sita a Bisceglie che accoglie cani (al momento 60) e gatti quasi tutti con una triste storia alle spalle. E’ proprio in uno dei box che il rifugio offre che Marina si è ritrovata a crescere, e dove poi ha incontrato Luciano, un altro meticcio di circa 5 anni. Luciano oltre al trauma dell’abbandono ha dovuto subire anche quello della cattura da parte dell’accalappiacani (suona proprio male questo termine) che lo ha trasferito presso un canile di Trani. Questa volta però il destino si è rivelato clemente con Luciano visto gli ha permesso di ritrovarsi in un luogo accogliente dove ha potuto incontrare una leale e sincera compagna di vita: Marina. Da quel giorno sono passati quasi 5 anni, ma loro condividono cuccia e ciotola e ogni mattina escono insieme per fare la loro passeggiata e correre liberi. È sempre Marina a rientrare prima al suo posto forse perché, riservata com’ è, non ama molto starsene con gli altri cani…o forse, mi piace pensare che le piaccia aspettare il suo Luciano. Forse è proprio così! Quando anche lui rientra lei gli si avvicina tutta scodinzolante e sono feste o meglio…leccatine! Una volta scesa la sera si accoccolano l’uno vicino all’altra per trasmettersi quel calore che un giorno sperano di ricevere da un umano. Loro non dimenticano quello che è stato, porteranno sempre dentro la

sofferenza subita ma conserveranno sempre e comunque un amore indescrivibile e disinteressato da donare questa volta alla famiglia giusta, a UMANI MIGLIORI che abbiano il cuore di non spezzare questa loro tenera unione e di adottarli insieme per non andare contro quel destino che ha dato loro la felicità di incontrarsi. Non è un semplice modo di dire, è vero: agli animali manca solo la parola! Se Luciano e Marina l’avessero chiederebbero solo un futuro insieme con una famiglia che si prenda cura di loro. (Alessia La Notte)

Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954


16 - 15 APRILE 2010

LETTERE

GARANTISMO: RISPETTO PER LE REGOLE O OPPORTUNISMO? Il numero scorso è stato monopolizzato dai risultati elettorali regionali, ragione per cui abbiamo dovuto “sacrificare” qualche presenza storica. Riprendiamo volentieri ad ospitare le lettere, i ricordi, gli stimoli degli Amici di sempre, come Nicola Papagni e Don Marino Albirizio e di quanti vorranno utilizzare queste p a g i n e p e r t e n e re v i va u n’ a u te n t i c a partecipazione civica che, svincolata da speculazioni dettate da interessi particolari, contribuisca alla crescita democratica della nostra Comunità.

IL GARANTISMO SECONDO ME

Caro Nicola,

in democrazia bisogna allenarsi al dialogo, accettando anche i pareri contrari. La mia concezione di “garantismo” non è tutela del disonesto “ad ogni costo”, ma rispetto per la dignità di tutti gli uomini, spesso compromessa da campagne di stampa diffamatorie, che con l’ausilio di miei “colleghi” compiacenti tendono a screditare la vittima di turno. Sono innumerevoli i casi in cui persone, uomini, donne sono state vittime di campagne denigratorie: tu fai riferimento agli articoli giornalistici, io che questo mestiere lo conosco molto bene, e conosco bene anche chi lo pratica, sono uso alla prudenza. Tu parli di “reo confesso”, d’accordo. Ma spesso, nelle vicende di carattere giudiziario, assistiamo a ritrattazioni, colpi di scena, dettati da tanti motivi. Ebbene, quei “tanti motivi” potrebbero anche indurre le vittime di persecuzioni mediatiche a confessare pur di non subire ulteriori linciaggi. A volte, caro Nicola, si sceglie la via meno dolorosa, pur di assicurarsi una sopravvivenza tranquilla. Il caso del senatore Di Girolamo, di cui stranamente dopo le elezioni non si parla più, va trattato quindi con cautela ed occorre essere rispettosi delle Istituzioni Democratiche, fra queste la Magistratura, alla quale si deve consentire di fare il proprio corso. Se, poi, queste Istituzioni non ci stanno più bene allora ognuno è libero di invocare altre soluzioni. Ma la strada dell’anarchia non ha mai prodotto buoni frutti: se mai ha aperto la via ai totalitarismi, alla repressione dell’uomo sull’uomo. La più malata delle democrazie è sempre migliore della più “integerrima” delle dittature. O del caos, se vogliamo. Chiudo rassicurandoti che non mi sono mai accomunato agli arroganti, poichè io rappresento, umilmente, la loro antitesi. Ma ho sempre opposto una ferrea resistenza verso gli ipocriti, i bugiardi e gli opportunisti. E, credimi, non è questione di destra o sinistra. E’ questione di essere UOMINI, o di non esserlo. Con stima, Salvatore

di Nicola Papagni DIBATTITO SUL GARANTISMO

Caro Direttore,

preso atto della tua risposta, evidenzio e confermo che non ho mai sollevato polveroni, meno che meno in campagne elettorali. E poi, credi che io sia tanto importante da essere capace di sollevare simili polveroni? Magari! L'Italia sarebbe diversa!!! Per la passione che esterno, sono lustri, ormai, apartitico tanto che "UOMO CONTRO" lo sono verso tutti coloro che "comandano" in modo, a mio avviso, errato. Ieri contro Treu, Amato, D'Alema; oggi verso Berlusconi; ieri ed oggi verso i quaquaraqua ed i disonesti corrotti. Mi corre l'obbligo di evidenziare come nella fattispecie il "GARANTISMO" è fuori luogo perchè dimostrabilmente estrapolazioni televisive ed articoli giornalistici- il soggetto è reo confesso tanto che -vigliaccamente, a mio avviso- per cercare di mitigare la sua pena carceraria, sta indicando nomi, cognomi, ruoli, date, luoghi e importi di denaro. Io questo individuo non me la sento di rispettarlo; tu sei padronissimo di accomunarti a Gasparri ed a tutti i pidiellini arroganti che lo applaudirono. Per obbligo dettatomi dal senso di civiltà, rispetterò la tua scelta pur non condividendola. Affatto! Termino con un auspicio: in pectore ho un partito, si chiama PUSS che è l'acronomo di Partito Uomini Saggi e Seri. Ove decidessi di aderire, non portare teco la bandiera del garantismo; ce l'ho io e la isseremo insieme sul pennone più alto poichè condivido pienamente la tua convinzione che non è soltanto un fattore etico, ma di profondo civismo. Cordialità. Nicola Papagni

I L PA RT I T O D E L L ’A S T E N S I O N E di Nicola Papagni

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a vinto! A conti da concludere l’astensionismo si aggira intorno ai 3/5. Ormai, da noi, votare è diventato fortemente discrezionale, a mio modesto avviso per due ragioni: A) il “piatto” politico fatto di programmi, candidati, comportamenti (soprattutto!), appare inappetibile poiché inadeguato ed ingannevole fino ad essere riprovevole; B) la politica sta mostrando un volto spiacevole: quello della cloaca di cui desiderabilmente se ne farebbe a meno. È una moltitudine, quella dell’astensionismo, alquanto composita, comprendente delusi, insoddisfatti, insofferenti in via di rapida emarginazione dall’andazzo socio-economico. A questa particolare massa di ex elettori se ne aggiungono altri per i quali uno schieramento o un leader piuttosto che un altro non fa differenza poiché comunque la loro vita, la materialità della loro esistenza, non ne viene intaccata. Mi riferisco alla massa dei non protetti, dei non garantiti e dei giovani, in particolare, che non vedono né concepiscono la politica come una risorsa. Al tempo stesso c’è una certa moltitudine di cittadini che vive in condizioni opposte: gente che lavora e produce all’interno di un perimetro di forti garanzie, che non rischia nulla e nulla ha da guadagnare o da perdere da un cambio di governo, governatore o sindaco. Auspico che chi di competenza, tenga opportunamente conto di questa analisi e si attivi di conseguenza.


17 - 15 APRILE 2010

LETTERE

RICORDANZE DEL MONDO AGRICOLO DI UN TEMPO CHE FU’

“LE PALMEINTE” E “LE STABBILLMENTE D’ACQUAVITE” Nel mio girovagare per le “carrare”, vie strette dei poderi

di campagna, m’incuriosivano certe costruzioni al limitare dell’ingresso di un podere “Lu Utale”, accanto ad una casupola rustica, chiaramente “palmeinte”, luogo dove si pigiavano le uve. Antichi palmenti in pietra si trovano spesso in terra di Bari. In Bisceglie ne ho conosciuti due, il primo su via Trani di fronte all’attuale Villa all’ingresso di via Abate Tonio, anticamente via Matina delle Coppe, senza uscita e bloccata dalla ferrovia. Ora è diventata un labirinto. Nuclei di villette, dotate di ogni servizio con residenti in pianta stabile; alla parrocchia di S. Pietro e Don Vito tien cura di queste pecorelle lontane dal centro parrocchiale ma vicine al suo cuore. Qualche volta che sono andato a celebrare in S. Pietro, il sabato sera o la domenica un gran numero di questi fedeli frequentano la parrocchia questo palmento è stato distrutto per l’allagamento della strada. L’altro su via S. Francesco: angolo via Pantano e carrara del vecchio bacino collettore delle acque di fognatura della città. Merito della signora Consiglio che il palmento è stato salvato e protetto con un muro di cinta e nell’interno con sedili di pietra. Molte iniziative culturali e religiose la signora organizza nella sua grandiosa villa. Partecipano ad esse uomini di cultura ed appassionati tutori dei ricordi storici di Bisceglie e la salvaguardia dei reperti archeologici sparsi nel suo territorio. Vengono assegnati diversi premi ed attestati di benemerenza a persone che si sono distinte nei diversi campi di cultura, di solidarietà a favore dei minorati, e servizio civile. I palmenti sono da considerarsi anche accanto agli “stabilimenti di acquavite”. Ho conosciuto due di questi, il più importante ed in funzione sino ad una trentina di anni fa, fu quello che sorgeva al limitare della carrara Salsello e via Vito Siciliani. L’ opificio era gestito dal signore Ventura, papà della professoressa d’italiano Ventura, mia collega e del suo figlio dottore e chirurgo. L’opificio del signor Ventura è stato per parecchio tempo attivo e mi meravigliavo dei grandi mucchi di “raspe” di uva ammassati lungo le pareti ed il caratteristico vapore bianco aromatizzato dal sapore di vino che usciva dai misteriosi alambicchi. Costoro erano apparecchi di distillazione consistenti in una caldaia collegata mediante un tubo a un serpentino di raffreddamento al fondo del quale si raccoglie il distillato. L’altro era sul limitare di via Fragata ormai distrutto, vicino all’ingresso della Villa Guarnieri, ormai anche questa deturpata per l’avanzare della cementificazione. Si presenta ora la domanda: quali erano le uve del tempo che davano vini pregiati ed autentici? Mi sono noti tre tipi di uva: il bombini nero, il verdone, e l’uva moscato. Oggi vanno di moda enormi qualità di uva da vino, caratterizzate dalle regioni di coltivazione ma a quanto pare fanno cassetta le uve di Val di Chiano, l’uva San Giovese. Spesso mentre ero l’assistente religioso della “coltivatura diretta” di Bisceglie, sentivo parlare dagli associati agricoltori di vitigni di Canosa, di piante di vite ad Alberobello, spalliere, pergole, tendoni. Il vitigno è una varietà coltivata di vite, parlavano anche delle uve da vino e sostenevano che quelle delle viti ad alberelli ed a spalliera erano le migliori. Di ciò ne sono convinto, in TV spesso Linea Verde e Melaverde parlano della vendemmia e vengono esaltate le uve delle viti ad alberelli ed a spalliera, quasi ad indicare: l’uva cresciuta e maturata a livello terra è più ricca di sapori e quindi di contenuto alcolico del suo mosto e secondo le caratteristiche del terreno, ne qualifica la bontà perciò si parla di vini tipici, quelli che conservano requisiti e caratteristiche codificati e la cui origine si riferisce ad una zona precisa. Ciò premesso, la cosa logica è le uve da vino migliori sono quelle maturate sulle piante basse e sia l’uva bombino nera

di Mons. Marino Albrizio

sia il verdone, sia l’uva marsala e quella del San Giovese. Acquistano qualità e sapori non solo al rapporto della pianta in cui crescono ma anche dal tipo di terra in cui è piantato il vitigno; certamente la “raspa” dell’uva più pregiata sarà quella derivata dalla qualità del suo terreno. L’acquavite dell’opificio di Ventura era molto ricercata per la purezza del suo distillato e per le nostre mamme diventava l’elemento base per la confezione del familiare liquore: il rosolio. Un liquore molto diffuso in passato, preparato con alcol, zucchero ed acqua nella stessa proporzione, con in più un’essenza che gli dà il nome. La mamma teneva il liquore lontano dai suoi terribili figli, sempre alla ricerca dei contenuto delle sue misteriose bottiglie ed in mostra ai bicchierini di rosolio. Bastava una visita di parenti, di amici che all’offerta di un dolcetto, si dava loro un bicchierino di rosolio. Gli ospiti gradivano sorbire il rosolio e gustare i sapori. Certe volte le signore chiedevano a mia madre come l’aveva confezionato. La mamma rispondeva in modo vago, era certosina nelle sue creazioni e quindi di segreto nella sua fama. Torna spesso alla mente il dott. Colangelo, quando veniva a casa per una visita, certe volte, parlava sempre in dialetto, che era una memoria vivente dei brani di letteratura italiana e latina, anziché dire “Concetta damme n frimminente” per accendersi l’infinità di sigarette che fumava, diceva “Concetta, dammi ne bicchierino di rosolio, e me ne voche!” mia madre gli riempì il bicchierino e ce lo diede, dopo ne volle un altro. Ringraziò e se ne andò via! Fu l’ultima volta che venne a casa, tempo dopo morì!

BICICLETTATA DELL A FAMIGLIA A S. AGOSTINO Da ormai quattro anni, in occasione della Festa Parrocchiale,

il gruppo famiglie organizza la BICICLETTATA DELLA FAMIGLIA, quale momento di aggregazione e di divertimento. Anche quest’anno la si sta organizzando. Ciò che ci spinge a scrivervi non è solo portarvi a conoscenza dell’evento, ma soprattutto la motivazione che a questa manifestazione abbiamo voluto dare. Infatti si è pensato di devolvere la quota di adesione, 2 euro, a don Mario Pellegrino, già parroco di S. Agostino, che da undici anni vive in Brasile. Da pochi mesi trasferito a PACAS una nuova realtà affidatagli dal vescovo del posto, dom Riccardo. Vorremmo, con questa iniziativa, sollecitare i biscegliesi ad aiutare questo nostro sacerdote e concittadino nella realizzazione di quei progetti, a favore di quella popolazione ed in particolare dei ragazzi e dei giovani, atti a garantire le necessarie e sufficienti condizioni per una vita dignitosa, con riguardo sia all’innalzamento degli standards di igiene e salute, sia al sostegno per l’integrazione nella società mediante il completamento degli studi e/o l’avviamento al lavoro. Vi chiediamo di collaborare a dare grande diffusione all’evento per garantire una grande partecipazione e sostenere progetti di solidarietà internazionale. DOMENICA 2 MAGGIO 2010 – BICICLETTATA DELLA FAMIGLIA - iscrizioni Parrocchia di S. Agostino alle ore 8.30; alle ore 9.30 partenza per una passeggiata per le vie della città e la campagna. Sosta c/o S. Maria di Giano per un momento culturale e di ristoro. Rientro previsto per le ore 12 in parrocchia. Carmine Panico e Anna Ricchiuti per il Gruppo Famiglie Sac. Andrea Mastrototaro Amministratore parrocchiale


18 - 15 APRILE 2010

Calcio a 5 Serie “A”: BISCEGLIE AD UN PASSO DAL QUARTO POSTO I nerazzurri di mister Capurso superano l’Augusta al PalaDolmen e perdono nel finale contro i campioni d’Italia della Luparense.

M

omento positivo in casa Bisceglie C5, che nonostante l’ultimo stop subito sabato scorso, 10 Aprile, in casa dei campioni d’Italia della Luparense, ha fatto grandi cose negli ultimi due mesi. Di vitale importanza è risultata la vittoria ottenuta in occasione del turno infrasettimanale disputato mercoledì 7 Aprile contro l’Augusta. Spinti da un buon pubblico, nonostante si giocasse in una giornata lavorativa, i neroazzurri guidati la Leopoldo Capurso hanno avuto la meglio sulla compagine megarese imponendosi con un 3-1 che non lascia equivoci. Al vantaggio di Pedotti, che ha festeggiato nel migliore dei modi le cento presenze in A con la maglia del Bisceglie C5, ha replicato Fortino per gli ospiti ad inizio ripresa. Biscegliesi che si riportano in vantaggio sessanta secondi dopo con Nicolodi. Il 3-1 giunge con il team del patron Alfonso Russo in superiorità numerica, grazie all’ingenua espulsione rimediata dal siciliano Saiotti. Ad andare a segno è ancora il “folletto di Mormaço”, che infila la quindicesima rete stagionale in campionato. Bisceglie C5 che si appresta a chiudere la stagione regolare con l’impegno casalingo di sabato 17 Aprile, allorquando al PalaDolmen giungerà la TSC Lazio dell’ex Lastrucci. Ai nerazzurri, privi di Pereira squalificato, basterà un punto per conquistare matematicamente la quarta posizione finale in classifica, che permetterebbe a Planas e compagni di disputare i quarti di finale dei playoff scudetto con

il vantaggio di poter disputare due partite su tre in casa. Uno Scherzo del destino porterà proprio Bisceglie ed Augusta ad affrontarsi nuovamente nel primo turno ad eliminazione diretta. Nel caso la regular season decretasse il quarto posto del Bisceglie si partirebbe con gara 1 da disputare sabato 1° Maggio ad Augusta, per poi disputare gara 2 ed eventuale gara 3 al PalaDolmen il 6 ed 8 Maggio. (Gianluca Valente)

Basket Serie “B”: AMBROSIA, ATTESA PER IL NUOVO DERBY CON CORATO

Domenica 18 aprile i nerazzurri ospiteranno i cugini neroverdi per una sfida ad alto tasso adrenalinico. In palio il secondo posto al termine della fase ad orologio che vale la pole-position sulla griglia playoff.

E’

tempo di bilanci, intermedi ma pur sempre significativi, in casa Ambrosia. Senz’altro positivo si manifesta il giudizio di coach Lillino Ciracì al termine della regular season. «Ad inizio campionato tutte le squadre nutrono la speranza di comportarsi bene – esordisce il tecnico nerazzurro –. Nel nostro caso è doveroso però rimarcare che, alla luce delle prime tre partite (successo interno di misura sull’allora balbettante Massafra e kappaò nelle trasferte di Corato e Siracusa, ndc), in pochi avrebbero pronosticato un cammino così favorevole per noi. Abbiamo invece disputato un ottimo torneo a cui è mancata solo la ciliegina sulla torta del primo posto, risultato che avrebbe avuto il sapore di leggenda. Non neghiamo di aver anche sperato nella promozione diretta, ma sulla nostra strada abbiamo incrociato un avversario di grande spessore». La squadra nerazzurra ha debuttato domenica scorsa nella fase ad orologio arrendendosi dignitosamente sul campo del Massafra (68-64), che a sua volta ha festeggiato il salto in A Dilettanti. «Ci stiamo cimentando in una fase inedita, con l’aggravante di dover disputare 3 incontri in una settimana – aggiunge Ciracì -. Il vantaggio sulle inseguitrici Patti e Corato rappresenta una bella ipoteca per consolidare il secondo posto che ci collocherebbe in pole-position sulla griglia playoff, ma dobbiamo anche fare i conti con qualche acciacco all’interno del gruppo. Insomma, massima attenzione prima di cominciare la parte cruciale degli spareggi. L’ambiente è comunque rincuorato dal recupero di Carlos Mainoldi». Intanto in città l’entusiasmo attorno all’Ambrosia è sempre più dilagante. «I tifosi sognano in grande ed è giusto che sia così – aggiunge l’allenatore di Mesagne -, mentre noi dobbiamo essere il più possibile concreti in campo. Il calore della gente è cresciuto progressivamente negli ultimi due anni grazie ai nostri risultati e tutto questo ci permette di lavorare in un ambiente ideale».

A destra: il coach Lillino Ciracì. In basso: la formazione dell’Ambrosia Basket che sta facendo sognare i tifosi biscegliesi

Dopo la partita casalinga di mercoledì 14 contro Patti, i nerazzurri disputeranno una nuova gara al PalaDolmen domenica 18 (con inizio alle ore 18) affrontando il Corato in un derby assolutamente da non perdere. La fase ad orologio dell’Ambrosia terminerà domenica 25 aprile con la trasferta in casa del Pozzuoli, mentre dal primo weekend di maggio avranno inizio i playoff. (Mino Dell’Orco)


19 - 15 APRILE 2010

Calcio Eccellenza: BISCEGLIE, IL PARI CA SA L I N G O C H I U D E U N ’A N NATA La squadra nerazzurra non va oltre l’1-1 con DELUDENTE il Locorotondo al “Ventura” nell’ultimo atto di un torneo travagliato. Le impressioni del presidente Mimmo Galantino.

E’

calato ufficialmente il sipario domenica scorsa sulla travagliata stagione del Bisceglie Calcio. Nell’ultimo appuntamento del sesto campionato di fila in Eccellenza, i nerazzurri hanno pareggiato sul prato del “Gustavo Ventura” (tornato a mostrare preoccupanti chiazze gialle e zolle sconnesse, sintomo di incuria) contro il Locorotondo. Al vantaggio ospite firmato al 36’ del primo tempo da Beltrame ha fatto seguito il definitivo 1-1 di Romito al 21’ della ripresa con un perentorio stacco aereo su cross di Tritta. Piuttosto che soffermarsi sull’analisi di una sfida ininfluente, il presidente Mimmo Galantino (foto) preferisce tracciare un p r i m o b i l a n c i o d e l l ’a n n a t a . « I n considerazione delle tante vicissitudini attraversate, si può senz’altro dire di aver almeno raggiunto l’obiettivo minimo della salvezza – esordisce il numero uno del sodalizio stellato -. Logicamente i traguardi sperati erano ben diversi, ma non dimentichiamo che la sfortuna ci ha bersagliato in parecchie partite. La mia esperienza? Sono arrivato a dicembre nel pieno della grave crisi societaria e credo di aver scacciato lo

scetticismo di alcuni rispondendo alle chiacchiere con i fatti. Non nego che ci siano stati piccoli malintesi con la squadra durante il campionato, ma alla fine tutto è stato risolto e assicuro i giocatori stessi che l’attuale dirigenza onorerà al più presto le restanti spettanze». Galantino dedica l’ultima riflessione sulle prospettive a livello dirigenziale. «Il presente organigramma si riunirà a breve e valuterà le idee da portare avanti per il bene del Bisceglie, invitando a sedersi al tav olo con noi coloro che hanno manifestato o manifesteranno la volontà di far parte del progetto». Classifica finale del campionato di Eccellenza: Nardò 73, Trani 71, Molfetta 69, Terlizzi 65, Copertino 53, Lucera e Castellana 48, Manduria, Sogliano e Tricase 47, Cerignola e Bisceglie 41, Corato 36, Massafra 35, Taurisano 34, Locorotondo 27, Maglie 22, Real Altamura 14. I VERDETTI: Nardò promosso in serie D; Trani, Molfetta, Terlizzi e Copertino ai playoff, Corato, Massafra, Taurisano e Locorotondo ai playout, Maglie e Real Altamura retrocesse in Promozione. (Mino Dell’Orco)

Caleidoscopio: OLIMPIADI ARCHIVIA UNA STAGIONE STREPITOSA OLIMPIADI (calcio a 5, serie B). Ha chiuso i battenti martedì 13 aprile la stagione più esaltante della ventennale storia dal team Olimpiadi. La prestigiosa partecipazione alla Final Eight di Coppa Italia e l’accesso ai playoff per il salto in serie A2 hanno rappresentato due traguardi di indubbio spessore per tutto l’ambiente biancazzurro, gratificato da una sana gestione societaria abbinata alla solidità del gruppo allenato da Nico Ventura. Nella parentesi di Coppa svoltasi nella località laziale di Genzano, capitan Sasso e compagni sono stati eliminati nei quarti dal Salaria Sport Village per 7-1. Più avvincente e combattuto il duplice scontro nel primo turno dei playoff contro il Real Molfetta: dopo il pirotecnico 5-5 dell’andata al PalaDolmen, Olimpiadi è stata superata nel match di ritorno in campo avverso con un passivo (5-1) oltremodo penalizzante rispetto a quanto osservato sul parquet. SPORTILIA (pallavolo, serie C). E’ salito a sette il numero di successi consecutivi di Sportilia. Nella delicata trasferta di Modugno, le ragazze guidate da coach Nicola Nuzzi si sono imposte al tie-break con i seguenti parziali: 25/14, 7/25, 16/25, 25/21, 13/15. In classifica Sportilia occupa il quarto posto a 2 lunghezze dal Terlizzi, che chiude il podio e la zona playoff. Sabato 17 aprile Nazzarini e compagne sfideranno tra le mura amiche il Bitonto, quinta forza del campionato attardata di 2 punti dalle biscegliesi.

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STELLA ROSSA (calcio, Seconda Categoria). Il colpaccio sul rettangolo dell’Ursus Trani per 1-3 (decisiva la tripletta del centravanti Scandamarro) consente alla formazione di mister Musci di alimentare qualche speranza in chiave playoff a 180’ dall’epilogo del campionato. La Stella Rossa staziona infatti al sesto posto con un gap di 3 punti dal Giovinazzo. Domenica 18 i rosso-azzurri ospiteranno la Puglia Sport Altamura al “Ventura”, mentre nell’ultimo turno incroceranno in trasferta il Bitetto. CALCIO,PROMESSEBISCEGLIESINELLE RAPPRESENTATIVE. Due interessanti prospetti del calcio di casa nostra hanno avuto l’opportunità di mettere in mostra le loro doti in tornei giovanili di rilievo nazionale. Il centravanti Nicola Di Pierro, classe 1992, nell’attuale stagione in forza al Bitonto, ha attirato l’attenzione di numerosi addetti ai lavori durante il “Torneo di Jesolo” riservato alle Rappresentative Juniores dei gironi di serie D. Convocato nella selezione del girone H, Di Pierro ha contribuito a portare la sua squadra fino alla finalissima contro la rappresentativa dei girone C. Ottima impressione ha suscitato anche il difensore centrale Vincenzo Bufi, classe ’91, convocato dal Ct. Renzo Ferrante nella Rappresentativa Pugliese Juniores in occasione del “Torneo delle Regioni” svoltosi in Piemonte. (Mino Dell’Orco)


20 - 15 APRILE 2010

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Info: 328.4176947 E-mail: todisco.mariacarmela@libero.it Internet: www.tombolodibisceglie.ning.com


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