Bisceglie 15 Giorni n. 269 del 15 maggio 2010

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Periodico d'Informazione - Anno XII N. 26 9 (0 9) 15 - 05 - 2010 www.bisceglie15giorni.com 269 (09

A Bisceglie la criminalità sembra essere sotto scacco, dopo i recenti interventi di Magistratura e Forze dell’Ordine e dopo l’introduzione della videosorveglianza. Ma i “colpi di coda” non fanno presagire nulla di buono... Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 - 70052 Bisceglie NUMERO VERDE 800.022.323


2 - 15 MAGGIO 2010

PUBBLICIT A’ PUBBLICITA


3 - 15 MAGGIO 2010

EVENTI

FRANCESCO FERLISI, SURREALISMO SICILIANO INTRISO DI MAGRITTE E DALI’ Nella foto a sinistra: Francesco Ferlisi, Vinicio Coppola e Nicola Papagni. In basso altre immagini della personale. dio Cinque di Conversano, egregiamente condotta dall’artista Donato Pace. Anfitrione dell’evento, che ha condotto per mano gli ospiti alla scoperta dell’arte di Francesco Ferlisi, è stato il noto giornalista di origine campana Vinicio Coppola, che ha descritto il percorso artisitico ed umano dell’artista accostando il frutto del suo lavoro alla metafisica onirica del belga Magritte, ma che non disdegna la reinterpretazione del surrealismo tutto spagnolo di Salvador Dalì adattandolo al racconto dei fenomeni umani dell’attualità. Punto di forza della pittura di Francesco Ferlisi sono le forme, sfere perfette che identificano il cammino, le emozioni, i tic e le manie del genere umano che si muovono libere di interpetare le contraddizioni che esse stesse rappresentano, seppur ancorate alla morale dettata dell’autore: un dinamismo “al guinzaglio”, oseremmo definire queste “parabole” in cui il colore, le luci, le ombre tracciano il cammino del genere umano, la sua evoluzione (auspicata dall’autore),

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perta ufficialmente nella serata di sabato 15 maggio presso il Sepolcreto di Santa Croce, la personale di Francesco Ferlisi ha subito catturato l’attenzione di un pubblico particolarmente affascinato dall’originalità delle proposte figurative, che lentamente sta visitando una mostra che ha già proiettato Bisceglie nel ristretto ed esclusivo circuito delle città italiane che propongono eventi artistici di qualità, come testimonia la particolare attenzione che i media regionali e nazionali le hanno voluto tributare. Un altro “colpo” messo a segno dalla ormai collaudata sinergia fra “Bisceglie Host & Communications” e “Bisceglie Viva”Confcommercio, che ha fatto della valorizzazione dell’arte di pregio un obiettivo imprescindibile. Un impegno in favore della cultura reso possibile da un avviato sistema di relazioni con grandi nomi dell’arte italiana, auspicato e sostenuto dalla collaborazione con la galleria Stu-

l’ancoraggio al materialismo imperante dettato dalla debolezza del ruolo. Non hanno fatto mancare il proprio saluto il presidente di “Bisceglie Viva”, Nicola Papagni, il vice Piero Acquaviva, il presidente di “Bisceglie Host & Communications”, Maria Carmela Todisco, artisti e rappresentanti di diverse associazioni cittadine, fra i quali il maestro Leonardo Storelli e Luigi Palmiotti. In serata il sindaco Francesco Spina ha onorato con la sua presenza la mostra d’arte di Ferlisi, soffermandosi con l’artista per un saluto andato ben oltre l’ufficialità. Il primo cittadino si è detto piacevolmente colpito dalle opere di Ferlisi, dalle quali traspare lo spessore culturale e la profonda umanità del pittore. La personale di Francesco Ferlisi, che ricordiamo essere stato il vincitore dell’edizione 2009 di “MediterrArte”, si protrarrà fino a domenica 23 maggio e sarà visitabile ogni sera dalle 19 alle 21.

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IN CITT A’ TA

AVVIATO IL SERVIZIO DI VIDEO SORVEGLIANZA Già operative diciotto unità, mentre altre ventisette entreranno in funzione entro settembre. Garantita la pr ivacy dei cittadini grazie all’archiviazione criptata dei dati, non accessibili agli operatori. I nuovi impianti “vista red” vigileranno sulla corretta circolazione stradale, mentre le video c a m e re r ileve ra n n o a t t i ch e p otr e b b e ro pregiudicare l’ordine pubblico.

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vvio ufficiale del servizio di telesorveglianza e televigilanza sul territorio comunale. Da venerdì 7 maggio sono attive le prime 18 videocamere. Alla giornata inaugurale erano presenti: il sindaco Francesco Spina, il vice sindaco Sen. Francesco Amoruso, il prefetto di Bari Dott. Carlo Schilardi, il Procuratore della Repubblica di Trani dott. Carlo Maria Capristo, il comandante provinciale dei Carabinieri Col. Antonio Bacile ed il comandante della Polizia Municipale di Bisceglie Magg. Michele Dell'Olio, oltre ad altre autorità civili e militari. Tutti gli intervenuti hanno espresso massima soddisfazione per l’avvio del servizio di video sorveglianza, per il quale Bisceglie è stata capace di attivarsi per prima rispetto agli altri comuni della Provincia. Grazie ad un finanziamento derivante dal progetto PIT/2, grazie all'attuazione del Programma Operativo Nazionale ''Sicurezza per lo sviluppo Obiettivo Comvergenza'' 2007-2013, ed agli impianti installati dal consorzio GIVES, sono già operative diciotto postazioni che sorvegliano il centro cittadino e le periferie Est, Ovest e Nord. Presto saranno installate altre 27 postazioni che renderanno più sicuro il Centro Storico di Bisceglie e controlleranno con maggiore efficacia il traffico veicolare cittadino. Le videocamere installate nei pressi dei principali incroci cittadini non rappresentano mezzi di punizione, ma hanno la

funzione di prevenire le infrazioni al Codice della Strada. Infatti, come ha tenuto a sottolineare il Comandante della Polizia Municipale di Bisceglie, Magg. Michele Dell’Olio «La rilevazione delle infrazioni attraverso gli impianti “vista red” non sarà automatica. Attraverso la visione dei filmati il personale accerterà l’intenzionalità dell’utente nel violare le norme. Non c’è alcuna intenzione da parte dell’Amministrazione di “fare cassa” con le infrazioni al codice della strada».

Gli hanno fatto eco i responsabili del Consorzio GIVES, che percepirà un canone fisso di noleggio per gli impianti, il cui costo sarà coperto da una parte degli introiti derivanti dalle multe. Nessun pericolo, quindi, di manomissione degli impianti per incrementare la rilevazione delle infrazioni. Sia il dott. Riccardo Maggiulli, presidente del consorzio GIVES, sia il dott. Luigi Di Dio, responsabile tecnico, sia il dott. Sante Attollini, responsabile territoriale hanno tenuto a sottolineare l’assoluta affidabilità degli impianti di videosorveglianza e dei “vista red”. Inoltre hanno tenuto a rassicurare i cittadini dell’assoluta affidabilità delle modalità di archiviazione dei dati rilevati, attuate nel totale rispetto per la privacy. Infatti le immagini registrate sono criptate grazie ad un codice in possesso della casa costruttrice, inaccessibili, quindi, agli operatori di polizia. Queste vengono conservate per sette giorni, trascorsi i quali le imagini vengono sovrascritte. La Polizia Municipale potrà mettere i filmati a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la ricostruzione di sinistri, su denuncia di reati da parte di cittadini od in seguito a fatti di rilevante gravità.

GLI ALUNNI DELLA “MONTERISI” DANZANO IN LIBERTA’ “D

anzaria: il folk nella scuola, la scuola nelle piazze”. Seconda edizione. Progetto per le scuole elementari e medie delle provincie pugliesi. Venerdi, 14 maggio in piazza V. Emanuele a Bisceglie, alle ore 9.00, si è tenuto il raduno regionale di “Danzaria”, progetto giunto alla sua seconda edizione che vede la Scuola Media “R.Monterisi” scuola capofila per la provincia di Bari. La manifestazione arriva a conclusione del laboratorio di danze popolari multietniche attuato nell’ambito dei Progetti per l’ampliamento dell’Offerta Formativa (POF) della Scuola Media “Riccardo Monterisi”. Al progetto denominato “Danze in libertà”

h a n n o partecipato gli alunni delle classi prime e seconde. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Puglia, Assessorato Diritto allo Studio. La direzione artistica del progetto è stata affidata all’Associazione Carovana FolkArt. All’evento hanno partecipato altre scuole della provincia di Bari e di Foggia.


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IN CITT A’ CITTA

“BISCEGLIE CITTA’ D’INFAMIA” LA RIVALITA’ FRA BANDE CRIMINALI SPORCA I LUOGHI DELLA FEDE. DOPO LA

REPRESSIONE, POLITICA E CITTADINI DOVRANNO LAVORARE PER IL RISCATTO SOCIALE DEI VICOLI DI “BISCEGLIE VECCHIA” Un r aid a colpi di bombole tt e spr ay imbr att a le par eti della raid bombolett tte spra imbratt atta pare Catt edr ale e di San Matt eo, oltr e ad altr ici del centr o Cattedr edrale Matteo, oltre altrii edif edifici centro stor ico e del mer cat o del pesce. orico mercat cato

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ur conservando nel nostro archivio il resoconto dell’operazione di ordine pubblico “Ultima Soluzione”, operata dai Carabinieri e dalla Procura della Repubblica di Trani nella notte del 19 aprile scorso, abbiamo atteso che le indagini procedessero per evidenziare ulteriori elementi probatori, utili a rafforzare gli effetti di quella che è stata una retata in grande stile, che ha impegnato elicotteri e circa trecento militari dell’Arma nel passare al setaccio in particolar modo il centro storico di Bisceglie. Questa nostra prudenza, corroborata dalle recenti scarcerazioni di elementi che si sono rivelati marginali nelle attività criminose contestate, non è bastata ad esorcizzare i fenomeni malavitosi che di recente hanno insanguinato le strade della nostra Città, facendola balzare agli “onori” della cronaca come mai accaduto in precedenza. Per registrare fenomeni efferati di criminalità si doveva risalire

all’omicidio Modeo sul finire degli anni ‘80. Da allora ad oggi Bisceglie è stata oggetto dell’imperversare, più che altro, di fenomeni di microcriminalità non organizzati in maniera “professionale”. Purtroppo dal gennaio 2007, col tentato omicidio del pregiudicato Giovanni Leuci in pieno centro cittadino, i fenomeni criminosi hanno registrato un’escalation preoccupante, culminata con l’assassinio di Francesco Paolo Cianciana nel febbraio 2009: una scia di sangue costellata da altri episodi in cui sono state usate armi da fuoco per le vie

Le scr itt e sui mur obabile r eazione al scritt itte murii come pr probabile reazione rilascio di una decina di indag ati a poc hi gior ni indagati pochi giorni dalla r etat a del 1 9 apr ile scor so. re ata 19 aprile scorso. Pr essat a dalle indagini della Magis tr atur ae Pressat essata Magistr tratur atura delle F or xe dell’Or dine, la mala vit a locale For orx dell’Ordine, malavit vita sembr a non a ver g ett at o la spugna. sembra av ge ttat ato

Si inaspr isce la r eazione di g ruppi mala vit osi inasprisce reazione gr malavit vitosi oper azione “Ultima dell’oper operazione all’indomani dell’ Soluzione” c he ha vis re ag li ar res ti oltr e che vistto por porr agli arr esti oltre sessant a per sone pr esunt e dedit e allo spaccio sessanta persone presunt esunte dedite di sstupef tupef acenti, fur ti d’aut o, r apine ed tupefacenti, d’auto, rapine es sioni. esttor orsioni. cittadine, in pieno giorno ed incuranti della presenza di inermi cittadini. Una situazione insostenibile per una città, tutto sommato tranquilla, affetta comunque da un capillare spaccio di stupefacenti e dall’ìmperversare di giovani sodalizi dediti ad attività illecite. Quello di domenica 9 maggio per Bisceglie, ma in particolare per il Centro Storico ed i massimi luoghi della fede popolare, è stato un risveglio traumatico: sui muri della Cattedrale, di San Matteo e sulle principali vie che introducono al borgo medioevale, campeggiavano scritte rosse inneggianti a “Bisceglie terra dell’infamia”. Le prime ipotesi potrebbero indurre a porre in relazione questo raid vandalico alle recenti scarcerazioni di una decina fra gli indagati; ma il fenomeno va letto ben oltre l’evidenza e rimarca come il tentato “salto di qualità” della malavita locale sia da porre in relazione a contatti instaurati con sodali delle città vicine: un’emergenza sociale che allargandosi al territorio investe tutte le comunità municipali della provincia. Senza dubbio l’attività investigativa della Magistratura e

l’intervento repressivo delle Forze dell’Ordine sembrano aver restituito una relativa tranquillità alle nostre cittadine, ma le recenti scritte apparse sui muri dei principali monumenti riconducono alla cruda realtà, mostrando il limite di questi interventi a fronte di un diffuso stato di emarginazione di numerosi nuclei familiari che, costretti a vivere in un ambiente degradato, sia dal punto di vista urbanistico che culturale, trovano nell’attività di spaccio di stupefacenti una valvola di sfogo in grado di assicurare un qualche reddito. Alla luce degli ultimi episodi di cronaca mostra la corda una politica sociale improvvida che ha voluto, negli anni scorsi, relegare questi nuclei familiari tutti nel centro storico, creando di fatto una situazione socialmente esplosiva. Non è bastato dare loro un rifugio, lasciandoli poi nell’indigenza e nell’incertezza in un futuro caratterizzato dalla precarietà del lavoro: cosa che ha precluso a molti di essi il vero “salto di qualità”, consistente in un riscatto sociale che gli consentisse di uscire dall’emarginazione in cui la cosiddetta “città sana” li aveva relegati. Dopo la fase repressiva si dovrà, necessariamente, avviare la stagione della loro conversione. Un compito impegnativo che attende politica e cittadini assieme. (Salvatore Valentino)


6 - 15 MAGGIO 2010

C U LT U R A

10 MAGGIO: CELEBRATA LA PRIMA I N V E N Z I O N E D E I T R E SA N T I PROTOMARTIRI DI BISCEGLIE I

l 10 maggio, con solenne messa in Cattedrale, l’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, concelebrante don Mauro Camero, rettore e padre spirituale della Confraternita, ha invitato i fedeli alla preghiera e alla conclusione del triduo dei Santi Martiri. Al termine una processione ha portato in venerazione, per le vie cittadine i tre reliquari delle braccia, con grande concorso di popolo, di confratelli e consorelle. Ancora oggi i confratelli recitano l’inno sacro che fu composto da Mons. Pompeo Sarnelli (1692–1724), che ebbe grande d e vo z i o n e v e r s o S a n M a u r o , S a n Pantaleone e San Sergio. L’erudito vescovo pubblicava l’opera L’Arca del Testamento, il vero Tesoro nascosto, un testo rarissimo, in cui proponeva la storia dei Santi Martiri, a guisa di rappresentazione sacra. Ripercorriamo le vicende, ricordando i momenti più significativi: 27 luglio 117 d.C. Sotto l’Imperatore Traiano, dopo la sentenza di morte e prigionia emessa dal proconsole romano di Venosa, San Mauro vescovo e i due cavalieri romani Sergio e Pantaleone subivano il martirio presso la località Matina degli Staffi o Casale di Sagina, perché l’uccisione fosse di monito ad altri cristiani, seguaci di San Mauro, venuto da Betlemme, per predicare l’evangelo nell’Apulia romana. Venosa, all’epoca dei fatti, era municipio romano, con sede di proconsole. Infatti, nella memoria popolare degli anziani di Venosa, ancora oggi si ripete il ricordo della prigionia dei tre Santi di Bisceglie. A distanza di tanti secoli , la tradizione orale prevale, come verità storica. Tecla De Fabiis, gens romana, recuperava i sacri corpi e dava loro sepoltura in un ipogeo. La pia donna al momento del seppellimento, inseriva all’anulare del vescovo un anello con corniola, incisa con

La Chiesa locale deve attivarsi, alla luce della moderna critica storica, con la proclamazione di San Mauro Vescovo, San Pantaleone e San Sergio, come protomartiri della nostra città. la raffigurazione di un becco, con genitali in mostra, certamente non idoneo a un seguace di Cristo (Cfr. P. Sarnelli, Lettere ecclesiastiche, ed. Bortoli, Venezia 1740). L’anello era conservato nell’urna d’argento e veniva asportato dai clandestini, durante i lavori di restauro della Cattedrale dal 1966. Una testimonianza archeologica del martirio era l’affresco, riportato sull’adito della grotta di Santa Croce, rilevato da Francesco Saverio Majellaro (1935), considerato pioniere dell’archeologia locale e pugliese (Cfr. A.Segre). La scoperta veniva segnalata alla Commissione Archeologia Pontificia di Roma, come testimoniana del cristianesimo antico. La raffigurazione riportava, al centro del motivo iconografico, San Pantaleone con la croce, mentre ai lati San Mauro e San Sergio. Gli antichi davano priorità di culto a San Pantaleone che mori crocifisso come Cristo. In Puglia, precisamente a Rutigliano e centri del Sud barese, si venera un altro San Pantaleone martire e dottore, che subì lo stesso martirio in croce, ma non è il nostro “campione di fede” che fu cavaliere romano. Bisogna ancora aggiungere che l’affresco di Santa Croce fu rovinato a sassate da

alcuni ragazzi, figli dei proprietari Mastrototaro (Cfr. Saverio Majellaro). Dell’ipogeo diTecla si perserso le tracce: In epoca medievale si cita una chiesetta di San Giovanni Evangelista. Il rinvenimento delle reliquie dei tre Santi si deve ai sogni premonitori di Adeodato, un pio uomo di Acquaviva, del rettore Dionisio e di Gualterio Milanes, sagrista della chiesetta di San Giovanni. Al momento della scoperta le

Non regge la storiella del trafugamento delle reliquie dei tre Santi dall’Oriente. Non esiste documentazione scritta, come è avvenuto per San Nicola di Bari, i cui sacri resti furono sottratti da Mira. Non sono attribuibili i nomi di San Sergio e San Pantaleone del calendario e dell’onomastica orientale ai nostri santi protettori. All’epoca del martirio Sagina era uno dei vici, in età imperiale, sottoposto alla dura legge del colonato romano. Le prove archeologiche e storiche ci consentono di affermare che il martirio è avvenuto nella Vigiliis romana, come attestano il Martirologio romano e le fonti medioevali del ritrovamento, descritte dal testimone Amando vescovo, nel suo Leggendario, manoscritto in scrittura beneventana del tipo Bari type, nel 1167, conservato, in soli quattro fogli (Codice Arundel), presso la Biblioteca di Londra.

Nelle immagini, dall’alto: la processione con le sacre reliquie. Le tre braccia dei Santi Martiri. Alcuni Confratelli. U n ’ i m m a g i n e d e l Ve s c o v o Amando. sacre ossa emanavano un odore soave e sacra manna. Dopo una breve permanenza nella chiesa di San Giovanni Evangelista, il 30 luglio 1167, con solenne processioni, le reliquie venivano portate in città su un carro trainato da soli buoi, che presero la via della civitas Vigiliarum, Amando vescovo ne raccoglieva le notizie del rinvenimento nel suo Leggendario. Le sacre reliquie sostavano prima nella chiesetta di San Fortunato (orto di Giovanni Carminasi) e poi nella chiesetta di San Bartolomeo, che era ubicata all’ombra dell’Abisso o Torrione di Schinosa, nell’orto di Marino De Mango. Un’altra testimonianza sul culto di Sam Mauro è l’iscrizione del 1136 della fondazione della chiesa di San Fortunato, dedicata a San Fortunato Vescovo, Mauro vescovo e martire e del Giusto Simeone. La lapide dimostra che il culto di San Mauro era già noto, ancor prima della prima invenzione, perché il martirio avvenne in Vigiliis ed il culto è autoctono. (Nunzia Palmiotti)


7 - 15 MAGGIO 2010

IN CITT A’ TA

“FARE AMBIENTE” E LA I GIORNATA NAZIONALE DELLA BICICLETTA

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rande giornata di festa per la 1° Giornata Nazionale della Bicicletta, svolta domenica 9 maggio. Promossa dal Ministero dell’Ambiente la manifestazione è stata organizzata dal Laboratorio di Bisceglie di “Fare Ambiente”e dalla Polisportiva “G. Cavallaro” di Bisceglie con la collaborazione del Centro di Educazione Ambientale di Bisceglie “Zona Effe” e con il patrocinio del Comune di Bisceglie. La manifestazione ha avuto come obiettivo la promozione e sensibilizzazione dei cittadini all’uso della bicicletta come mezzo di locomozione eco compatibile per la città. Domenica mattina alle ore 9,30 in Piazza Vitt. Emanuele si sono dati appuntamento gli amanti ed i promotori di questa giornata interamente dedicata alle due ruote. L’affluenza è stata notevole, con la partecipazione di persone, dal più piccolo di tre anni al più anziano di sessantotto, sportivi e non, intere famiglie, comitive, singoli ciclisti, tutti accomunati da un unico obiettivo: invadere le strade cittadine e fermare per qualche ora le macchine che ne fanno da padrone. Il lungo serpentone colorato si è snodato per le vie cittadine sotto gli occhi dei cittadini Biscegliesi, sorpresi, ma allo stesso tempo divertiti, che hanno dovuto fermare le proprie macchine per indietreggiare e lasciar strada ai ciclisti. Da Piazza Vitt. Emanuele a Corso Umberto, lungomare di ponente, via Pantano e Grotte di Ripalta è stato il primo tratto di questo tour. Qui i partecipanti hanno potuto godere del bellissimo paesaggio tra campagna, trulli e mare che costituisce l’Oasi di Torre Calderina. Durante la breve sosta vi è stato il saluto del sindaco Francesco Spina che ha voluto aggregarsi ai presenti per sottolineare l’importanza della manifestazione. La carovana è poi ripartita per via Pantano, via Fragata, giungendo attraverso via della Repubblica al porto, per poi terminare il giro a Cala dei Monaci. Non sono mancate le scampanellate, accompagnate da qualche benevola parola, a quei cittadini indisciplinati che parcheggiano lungo le piste ciclabili. Dopo una foto di gruppo e un applauso per gli intervenuti, ognuno è tornato a casa, sempre in bici, stanco ma felice per aver trascorso una mattinata all’insegna del divertimento e della spensieratezza ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente.

La giornata è continuata con una gara di campionato regionale di GimKana tra società ciclistiche per la categoria giovanissimi. La gara denominata “I° Trofeo Bimbi in Bici Città di Bisceglie“ si è svolta dalle ore 16.00 sotto l’attenta organizzazione della Polisportiva “G. Cavallaro”. Vincitrice della manifestazione è stata la stessa società che ha fatto, il pieno di trofei nelle varie gare. Alla premiazione erano presenti l’assessore allo sport Vittorio Fata, il coordinatore di Fare Ambiente, Mauro Guglielmi, ed il Vice Coordinatore Pippo Sette. A chiusura della giornata foto, saluti ed un arrivederci a tutti i partecipanti, tra la soddisfazione degli organizzatori per aver offerto una giornata all’insegna della tutela dell’ambiente nonché alla promozione dello sport per tutti, dai più piccoli agli anziani. Si ringraziano per la collaborazione alla riuscita della manifestazione i Vigili Urbani, le Guardie Ambientali - AEOP Puglia, il Moto club di Bisceglie, i volontari delle Misericordie d’Italia. Un grazie anche agli sponsor che ci hanno permesso di dare un omaggio agli intervenuti: Tarallificio Natur Puglia di Bisceglie, Il Fitness La Bicicletta di Trani, Olimpiadi di Bisceglie e Pedone Ferramenta di Bisceglie.


8 - 15 MAGGIO 2010 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti O IX - N . 0 9/ 2 0 10 ANNO 09 01 BISCEGLIE - ANN www w.. c o n f c o m m e r c i o b i s c e g l i e . i t

LA GIUNTA MUNICIPALE APPROVA IL “PIANO COMUNALE PER IL COMMERCIO DELLE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA” L

a giunta municipale ha approvato il “Piano Comunale per il Commercio” per rilanciare le attività produttive e commerciali di Bisceglie. Il documento programmatico è stato elaborato da Leo Carriera, direttore della Confcommercio, su incarico dell'amministrazione comunale. Il sindaco Francesco Spina e l'assessore alle attività produttive Gianni Abascià esprimono «soddisfazione per l'adozione di un provvedimento che consentirà, con altre iniziative già attuate ed altre in corso, di intervenire efficacemente in un settore strategico per lo sviluppo cittadino per molti anni trascurato e povero di programmazione». Si aggiunge così un nuovo "tassello" dopo l'adesione alla zona Asi, la ristrutturazione dei mercati di corso Umberto I, corso Garibaldi e Viale Calace e la progettazione di una grande area attrezzata in via Vittorio Veneto in cui sarà trasferito il mercato settimanale«. «Stiamo sanando carenze che hanno causato in passato la perdita di probabili iniziative imprenditoriali nel nostro territorio e che avrebbero potuto generare molte possibilità di lavoro - dice il sindaco Spina - la redazione di strumenti di programmazione non solo commerciale ma anche urbanistica, di mobilità e comunicazione, sono essenziali per attrarre finanziamenti e per creare occupazione nel nostro territorio». Il "Piano" ipotizza uno sviluppo di piccoli esercizi nel centro urbano compatibili con la struttura urbanistica e prevede alcune strutture di medie dimensioni (non oltre 2.500 mq. di superficie di vendita), sia alimentari che non alimentari, in grado di offrire ai residenti valide alternative di acquisto rispetto ai poli

commerciali presenti nelle città limitrofe. «A Bisceglie la distribuzione degli esercizi commerciali e delle attività terziarie in generale si presenta con punti di vendita tradizionali e di non elevate dimensioni, distribuiti lungo le vie cittadine, e tale tipologia di distribuzione non riesce a frenare l'evasione dei consumi verso i grandi centri commerciali, localizzati soprattutto a Molfetta, che godono di spazi attrezzati e di una totale liberalizzazione delle aperture nei giorni festivi - spiega Leo Carriera - per cui il consumatore di Bisceglie subisce una forte violenza attrattiva verso strutture commerciali raggiungibili in pochi minuti, forse lo stesso tempo occorrente per raggiungere il centro urbano dalla periferia». Un fenomeno questo che rischia di assumere consistenze maggiori se non saranno create all'interno del tessuto urbano le opportune condizioni di sviluppo del commercio. «E' necessaria la creazione di una rete di piccoli e medi esercizi con tecniche di vendita moderne e concrete soluzioni per l'accessibilità veicolare e pedonale, oltre ad azioni di sostegno al rafforzamento del ruolo del commercio e delle attività terziarie nell'area del centro cittadino - dice Carriera - il Piano predisposto dall'amministrazione comunale, attraverso un'attenta valutazione delle previsioni degli strumenti urbanistici e delle tendenze del mercato, persegue l'obiettivo innanzitutto della salvaguardia del commercio nel centro urbano, nella convinzione di creare le condizioni per il recupero, almeno in parte, dei consumi che emigrano». (Gazzetta del Mezzogiorno del 4/5/2010)

IL VECCHIO ELETTRODOMESTICO? LO RITIRA GRATIS IL COMMERCIANTE...

che utilizzano propri mezzi dovranno comunicare estremi identificativi e idoneità tecnica dei veicoli utilizzati. Anche gli installatori o i centri di assistenza tecnica possono beneficiare delle semplificazioni previste per i commercianti, ma devono utilizzare i mezzi aziendali e non possono stoccare i rifiuti in luoghi diversi da quelli in cui esercitano l’attività. Sia il raggruppamento dei rifiuti di origine domestica, sia il trasporto effettuato con i propri mezzi richiedono le comunicazioni all'Albo gestori ambientali secondo le modalità precedentemente descritte.

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al 15 giugno scatta per i negozianti l’obbligo di ritirare il raee (rifiuto di apparecchiatura elettrica o elettronica) da chi acquisterà un apparecchio equivalente. Ecco cosa c’è da fare. Raee. Questa sigla misteriosa, che sta per rifiuto di apparecchiatura elettrica o elettronica, diventerà presto comune presso i commercianti di elettrodomestici. Serve infatti a indicare gli elettrodomestici che dal 15 giugno prossimo i negozianti dovranno ritirare da quanti acquisteranno un apparecchio equivalente (frigorifero per frigorifero, videoregistratore per un lettore di dvd ecc). Non occorre che il raee sia della stessa marca o che sia stato acquistato in quell'esercizio commerciale. «Non c’è dubbio – è il parere di Leo Carriera - direttore di Confcommercio – che si tratti di un ulteriore onere a carico dei rivenditori di elettrodomestici. Ma, tenuto conto che c’era comunque una direttiva comunitaria da recepire, il regolamento può essere ritenuto il male minore. Anche perché, grazie all’impegno di Confcommercio, c’è stata una notevole semplificazione delle procedure». Vediamo in pratica cosa un commerciante è tenuto a fare. Per assicurarsi il ritiro dei raee consegnati dai clienti, occorre iscriversi innanzitutto a una nuova sezione dell'Albo gestori ambientali. I negozi e i punti vendita della grande distribuzione potranno effettuare lo stoccaggio dei rifiuti all'interno di ogni esercizio commerciale o in un luogo diverso, per esempio un magazzino. Ogni impresa dovrà comunicare i luoghi fisici nei quali stoccherà i rifiuti prima di trasportarli o farli trasportare, al centro di raccolta comunale, specificando le tipologie di raee, dichiarando l'adeguatezza dei locali e dimostrando di aver corrisposto un diritto annuale di iscrizione di 50 euro. I rivenditori

E’ NATA RETE IMPRESE ITALIA Presentato a Roma il nuovo soggetto di rappresentanza unitario

del mondo delle pmi e dell’impresa diffusa promosso dalle cinque maggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo. Si chiama 'Rete Imprese Italia' il nuovo soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle pmi e dell’impresa diffusa promosso dalle cinque maggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo (Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Casartigiani), che da oggi in poi saranno dunque riunite sotto un unico logo e un’unica Fondazione. La presentazione ufficiale è avvenuta a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica. Il primo portavoce è Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che resterà al timone per sei mesi. Poi la guida passerà a un altro dei presidenti - che sono Marco Venturi (Confesercenti), Giorgio Guerrini (Confartigianato), Ivan Malavasi (Cna), Giacomo Basso (Casartigiani) - che “regnerà” per altri sei mesi e così via. Presidente della Fondazione, che ha il compito di laboratorio di analisi, ricerche, pensatoio, ufficio programma, è Giuseppe De Rita, presidente del Censis. Ai tavoli istituzionali Rete Imprese Italia si presenterà con il solo portavoce di turno, che farà pesare la forza unitaria dell’alleanza delle organizzazioni di commercio, artigianato, servizi: oltre 2,3 milioni di imprese, 11 milioni di addetti, 95% del tessuto produttivo nazionale.


9 - 15 MAGGIO 2010

L AV O R O

L’O.S.A .P.P. LANCIA L’ALLARME SUL REPARTO DETENUTI DELL’OSPEDALE DI BISCEGLIE

PIU’ SICUREZZA PER CITTADINI E POLIZIA PENITENZIARIA Porta la data del 10 maggio scorso la missiva indirizzata dalla Segreteria Generale Nazionale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) al Ministro della Giustizia Alfano, al Presidente della Regione Puglia Vendola, all’assessore regionale alla sanità Fiore, alla Direzione Generale dell’Ospedale di Bisceglie ed alla Direzione degli Istituti di Pena di Trani, con cui il Vice Segretario nazionale, Domenico Mastrulli, pone in evidenza le carenze strutturali e di sicurezza rilevate nel corso di un sopralluogo presso la sezione detenuti del nosocomio biscegliese.

L

e strutture detentive realizzate presso gli ospedali della Regione Puglia, ed in particolare quella ospitata presso l’Ospedale di Bisceglie non offrono standard di sicurezza, sia per i detenuti, sia per gli operatori di Polizia Penitenziaria, sia per i cittadini utenti delle strutture sanitarie, che si trovano a diretto contatto con i reclusi. Questo in sintesi l’allarme lanciato da Domenico Mastrulli (foto in alto), vice segretario nazionale dell’O.S.A.P.P., a seguito di un sopralluogo effettuato presso il presidio biscegliese nei giorni scorsi. L’ennesima segnalazione, evidenziata agli organismi governativi nazionali e regionali, giunge dopo numerose ispezioni adottate presso le strutture detentive di competenza della Polizia Penitenziaria di Trani. In particolare, nel caso del presidio ospedaliero di Bisceglie, si contesta una sostanziale mancanza di segnalazione del reparto già all’ingresso della struttura sanitaria. A ciò va aggiunta la disagevole sistemazione della sezione detentiva, posta al secondo piano presso il Reparto Infettivi, dotata di due stanze, separate da un piccolo corridoio nel quale gli Agenti di Polizia Penitenziaria sono costretti a svolgere le loro funzioni privi dei più elementari standard di sicurezza ed agibilità: senza una scrivania e suppellettili idonee a svolgere le loro mansioni e senza la possibilità di usufruire di una uscita di sicurezza.

Per il dott. Tommaso Fontana, il lungo fermo ai lavori di costruzione della nuova palazzina di degenza di Bisceglie impedisce l’ampliamento e la messa in sicurezza della struttura. Carenza, questa, che ponendo in contatto i detenuti con la normale utenza ospedaliera nel corso delle loro traduzioni, potrebbe pregiudicare la sicurezza stessa dei cittadini. Senza contare lo stato di abbandono in cui versano le due stanze, attaccate da umidità sui muri e prive di servizi igienici adeguati, sia per i detenuti, sia per gli Agenti. Mastrulli ha evidenziato che allo stato attuale nessuna precauzione è stata adottata per rendere agevole e sicura la permanenza nel nosocomio biscegliese degli Agenti, che quotidianamente si trovano anche a sopperire a funzioni di ordine pubblico, pur gravati dalla carenza di personale. In considerazione delle deficenze rilevate, il vice segretario nazionale dell’O.S.A.P.P. ha auspicato l’istituzione di un Posto di Polizia Penitenziaria degno della funzione assegnata al corpo, in grado di poter garantire una effettiva e sicura vigilanza sugli attuali quattro posti letto. La richiesta avanzata consiste nel trasferire le celle al piano rialzato ove è possibile usufruire di due camere e di un posto di guardia dignitoso. Il dott. Tommaso Fontana (foto a destra), Primario del Reparto Infettivi del presidio ospedaliero di Bisceglie, rendendosi disponibile a coadiuvare i rappresentanti

sindacali nel corso dell’ultima ispezione, ha inteso accogliere favorevolmente le istanze presentate, pur riconoscendo che i ritardi nell’ultimazione della nuova palazzina degenze, impediscono di fatto che i locali di detenzione siano trasferiti al piano inferiore, così come previsto dalla Direzione Sanitaria; cosa che consentirebbe al Reparto Infettivi di Bisceglie di assumere una dimensione più dignitosa, in ragione del rango che si è conquistato in questi ultimi anni quale reparto leader in Puglia per ricerca ed assistenza sanitaria. Il nostro incontro con Domenico Mastrulli ha inoltre fatto emergere l’assoluto stato di emergenza in cui vivono quotidianamente gli Agenti di Polizia Penitenziaria, con un organico di 350 unità distribuite su quattro turni e costretti a sopperire alle necessità di altre strutture penitenziarie, come Spinazzola, Trinitapoli ed il Tribunale di Bari, oltre alla Casa di Trani ed al reparto di detenzione femminile, dotato di trenta unità costrette a lavorare in un edificio fatiscente. Conseguenziale, quindi, la richiesta avanzata da Mastrulli ai sindaci delle Città della B.A.T. per la convocazione urgente di un tavolo di concertazione per discutere e risolvere le problematiche legate alla sicurezza.


10 - 15 MAGGIO 2010

SPETT ACOL O SPETTA OLO

“GAROFANO D’ORO”, TRAMPOLINO DI LANCIO PER GIOVANI ARTISTI Riprende quota il Festival canoro “Il Garofano d’Oro, fondato nel 1981 a Terlizzi, oggi dedicato agli adolescenti emergenti. Appuntamento nella “Città dei Fiori” il 26 e 27 giugno con ospiti celebri e la cantante biscegliese Gabriella Aruanno. La prima edizione del festival canoro "Il Garofano d'Oro" prese il via il 10 Ottobre 1981, grazie al solerte impegno di due giovani con idee e progetti molto chiari, Gero Grassi e Vincenzo Colasanto. La manifestazione si rivelò da subito un validissimo mezzo atto a promuovere e valorizzare la produzione floricola terlizzese. Il regolamento prevedeva l'esibizione di ragazzi di scuola elementare e media; ben presto la manifestazione arrivava ad occupare un posto di rilievo nel panorama delle manifestazioni locali. Il festival, nelle sue cinque edizioni del 1981, ' 82, ' 83, '85 (quest'ultima ripetuta due volte in occasione della festa patronale), e '86 , riscuote un notevole successo grazie al favore del pubblico e alla partecipazione di validi artisti come Gianni Ciardo, Nicola Pignataro, Mariolina De Fano, Gianfranco D'Angelo ed altri ancora. Successivamente il festival subisce una lunga battuta d'arresto e riprende con immutato successo nel 2008, grazie all'interessamento dell' On Gero Grassi e del Cav. Vincenzo Colasanto, presidente dell'associazione culturale "Il Garofano d'Oro". L 'edizione 2008, sotto la direzione artistica di Francesco Scagliola, propone un cambio di rotta che prevede la partecipazione non più di ragazzi in età scolare, bensì di giovani interpreti

desiderosi di emergere. La conduzione viene affidata alla professionalità di Alfredo Guastamacchia, speaker radiofonico di grande esperienza, voce storica di Radio Italia Anni '60 . Di questa edizione ricordiamo la partecipazione di Lory Martin, e di Nino Buonocore nella duplice veste di ospite e presidente di giuria. Con l'edizione 2009, si decide di restituire la scena ai piccoli interpreti sino ai 15 anni di età tornando così alle origini. Riguardo l'imminente edizione 2010, la direzione artistica viene affidata per il terzo anno consecutivo alla maestria di Francesco Scagliola, la conduzione torna nelle abili mani di Alfredo Guastamacchia e Maria Rita Minoia due speaker di lunga esperienza radiofonica. La competenza di Alfredo Guastamacchia e di tutto lo staff composto da eccellenti professionisti assicura la presenza di media partner d'eccezione, sponsor di qualità, artisti volenterosi, ospiti affermati e una giuria di qualità: ingredienti, questi, che pongono le basi per un sicuro successo dell'edizione 2010.

CONFERITA A POMPEO CAMERO L’ONORIFICENZA DI GRANDE UFFICIALE I

l Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito al Prof. Pompeo Camero - Assessore della Provincia di Barletta Andria Trani alle politiche attive del Lavoro, alle politiche scolastiche e della pubblica istruzione, alla formazione professionale ed ai rapporti con le associazioni provinciali l'Onoreficenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana (http://www.quirinale.it/elementi/onorificenze.aspx). Il Dott. Camero in passato aveva ricevuto altre onoreficenze del medesimo Ordine Cavalleresco, essendo stato insignito già il 2 giugno del 1987, dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, del titolo di Cavaliere. E ed ancora il 2 giugno del 1989 dal medesimo Presidente del titolo di Cavaliere Ufficiale ed infine, il 27 dicembre del 1992, dal Presidente Oscar Luigi Scalfro, del titolo di Commendatore. La manifestazione di conferimento dell'odierno titolo è avvenuta nei giorni scorsi presso il Palazzo del Governo in Bari, alla presenza del Dott. Carlo Schilardi - Prefetto di Bari, del Gen. S.A. Pasquale Preziosa - Comandante della 3° Regione Aerea di Bari, di Francesco Ventola - Presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani e dell’avv. Francesco Carlo Spina Sindaco della Città di Bisceglie.

Nella foto, da sinistra: il Gen. S.A. Pasquale Preziosa, il Sindaco di Bisceglie Francesco Spina, il dott. Pompeo Camero ed il Presidente della Provincia di Barletta-AndriaTrani Francesco Ventola, alla cerimonia di consegna dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica.

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11 - 15 MAGGIO 2010

T E AT RO

"PRIMA CHE IL SOLE TRAMONTI", UN PREMIO ALL'ENTUSIASMO DEI PIU' GIOVANI Il sindaco si è reso disponibile a concedere spazi comunali per l'attività teatrale per ragazzi

N

el pomeriggio di sabato 8 maggio il sindaco Francesco Spina ha premiato la compagnia di Giovani Attori, diretta da Giancarlo Attolico, protagonista del XXVI Festival Europeo di Marano sul Panaro (MO) con la rappresentazione "Prima che il sole tramonti”. Il Primo Cittadino ha esortato i giovani protagonisti e le loro famiglie a dar vita ad un'associazione e si è reso disponibile a concedere loro l'uso di strutture comunali per la loro attività teatrale. Dall'immagine si comprende l'entusiasmo manifestato dagli ospiti nella Sala Consiliare. Lo spettacolo "Prima che il sole tramonti" scritto e diretto da Giancarlo Attolico (attore, regista) ha partecipato al XXVI° Festival Europeo a Marano sul Panaro, con sessanta persone, di cui 18 protagonisti tra i 7-18anni: Andrea Maria Petrafesa, Bianca Ricchiuti, Eva Fontana, Cristiano Turtur, Maristella Lupone, Lucrezia Mastrapasqua, Francesco Sinigaglia,Marina Ricchiuti, Marina Valente, Mariadaria Dileo, Marcella Celestino, Vito Celestino, Mauro Lopopolo, Manuela Magarelli, Eleonora Ricchiuti, Mara Pinto, Pierpaolo Sasso, Federica Cividini. Selezionato dalla commissione del festival, il gruppo

biscegliese è tra le cinque compagnie, di cui una spagnola e quattro italiane, unica compagnia del sud, unica compagnia pugliese. A Marano sul Panaro (Modena) anche l'accademia Total Look con Rosanna di Terlizzi e Valeria De Bari, coordinate da Grazia Paradiso che hanno curato il trucco molto ricercato per i diciotto attori. L'allestimento teatrale in una nuova veste rispetto a Bisceglie è stato guidata da Gigi Carbonara e Amedeo Russi che hanno curato le luci e l'audio. I costumi elaborati da Maria Napoletano e Francesco Suriano. Lo spettacolo "Prima che il sole tramonti" dopo un buon riscontro ottenuto nelle due serate di Maggio e del 9 Aprile in città con più di seicento spettatori, ha lasciato un segno nella serata del 2 maggio nel teatro comunale di Marano sul Panaro. Per Giancarlo Attolico dopo dieci anni di "gavetta" artistica, arrivano i primi riconoscimenti di un lavoro fatto nel territorio come operatore teatrale (detenuti, disabili, bambini, adolescenti, adulti) ma anche come attore e regista. In questi anni Attolico ha presentato: sotto il tendone, inversione di rotta, sotto a chi tocca, remember, Monello, storie dal sottosuolo, la giostra di Bastian, con la voce dei bambini, prima che il sole tramonti. Non ci resta che spegnere le luci e dare inizio allo spettacolo, all'arte. La storia scritta da Giancarlo Attolico con finale a sorpresa riporta lo spettatore nel mondo del circo con i suoi colori, odori che tutti almeno una volta abbiamo conosciuto. Uno spettacolo che fa ridere e fa piangere, che coinvolge. Che lascia un segno. "Che lo spettacolo abbia inizio".

SCUOLA MEDIA “MONTERISI”: CON L’EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Q

uesto il motto della valida serie di progetti PON FSE “Competenze per lo sviluppo” realizzati dalla Scuola Media “Riccardo Monterisi” per l’anno 2009-2010. ad illustrare le finalità dei progetti è la Preside Prof.ssa Rosa Minervini lo scorso 10 maggio in occasione dell’appuntamento finalizzato all’attività di pubblicizzazione ed informazione sul lavoro svolto. Si tratta di cinque progetti PON: i primi quattro dedicati alle scienze e all’ambiente, l’ultimo alla geometria. “Mare Nostrum”, all’insegna della scoperta degli ambienti marini locali e limitrofi con visita ai siti naturali, ”Per fare tutto ci vuole un fiore”, finalizzato all’approfondimento della conoscenza dell’immenso patrimonio botanico del nostro territorio, “La salute vien mangiando”, funzionale all’apprezzamento dell’agricoltura biologicamente sana, all’avvicinamento dei ragazzi ad un regime alimentare corretto e sano basato su una dieta essenzialmente “mediterranea”. Il quinto progetto è dedicato alla geometria tanto spesso odiata dagli studenti. “Che forma ha la realtà” mira ad avvicinare le forme proprie della realtà quotidiana a quella prettamente geometrica quasi sempre concepita solo astrattamente. Il 18 e il 21 maggio prossimi sarà la volta della presentazione di altri progetti dal titolo “Libroinscena” e “W la pappa col pomodoro”. (Angela Valentino)


12 - 15 MAGGIO 2010

PR O LOCO RO

IL MEGLIO DI BISCEGLIE CON “BISCEGLIE IN UN CLIK” T

orna puntuale il Concorso Fotografico “Bisceglie in un click”, appuntamento clou della programmazione annuale della Pro Loco UNPLI di Bisceglie giunto alla sesta edizione. Anche quest’anno il Concorso si avvarrà della collaborazione dell’ Associazione Fotografi di Bisceglie, della Cartolibreria “Il Mappamondo” e di Foto Laboratorio “F.lli De Giglio” di Bari. Partner di questa edizione saranno anche il Ristorante “Moby Dick”, Art Fashion Graphic di Viviana Tangorra e Sud Computer ma ci saranno anche nuovi collaboratori come il Frantoio “Di Molfetta”, “DiEmme – Art Studio” di Molfetta e “A proposito di viaggi” di Luigi Lanotte in collaborazione con Villaggio Club “La Feluca” di Rugo (CZ). Due le categorie in gara: “Colori” e “Bianco/ Nero”. Protagonisti degli scatti saranno scorci suggestivi della città e momenti della tradizione popolare ma anche enogastronomia tipica del territorio. Insomma spazio all’originalità, alla fantasia, all’estro e alla creatività dei partecipanti che dovranno essere amatori, appassionati dell’arte fotografica o dilettanti che intendano cimentarsi immortalando paesaggi, situazioni, luoghi del cuore.

L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza della Regione Puglia, Provincia di BarlettaAndria-Trani e Città di Bisceglie-Assessorati alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Turistiche. Il termine di consegna dei lavori è fissato alle ore 20:00 dell’11 giugno 2010. Successivamente sarà possibile votare le foto in gara nelle due diverse sezioni sul portale ufficiale della Pro Loco per alcune settimane prima della Cerimonia di Premiazione che avrà luogo entro la seconda metà del mese di luglio. Presente anche la sezione “Giovanissimi” nella quale rientrano gli under 20. L’Associazione Fotografi di Bisceglie concederà il 20% di sconto sulle spese di stampa delle foto partecipanti. Obiettivo del Concorso è promuovere attraverso gli scatti luoghi del cuore, scenari suggestivi, appuntamenti di carattere religioso e folkloristico, artigianato, turismo, pesca, enogastronomia, ambiente, cultura, sport, monumenti, chiese, palazzi. In poche parole “Bisceglie in un click”. Regolamento e scheda di iscrizione su www.prolocobisceglie.it. (Francesco Brescia)

“VERDE QUE TE QUIERO VERDE” L’

Accademia Revitality, centro studi discipline olistiche “benessere globale”, organizza “Verde que te quiero verde” week-end intensivo di Teatroterapia sabato 29 maggio/ domenica 30 maggio, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 con pausa pranzo. Il corso, patrocinato dalla Regione Puglia, Provincia BT e dal Comune di Bisceglie, destinato a 15 partecipanti, si impernia sul lavoro poetico di riscoperta del Sé di F. Garcia Lorca, che ha esaltato la bellezza divina dell’arte in tutte le sue forme. La lettura visiva e sonora del poeta a cura della Compagnia I’M Teatro, sarà condotta da: Anna Di Pinto e Maria Filograsso, esperte in pedagogia e regia teatrale. Luogo dell’evento Masseria San Felice, via S. Felice, Bisceglie. Inizio: mattina di sabato 29 maggio con training fisico, risveglio muscolare, respiro e voce, analisi e ricerca di messa in scena di alcune poesie di Federico Garcia Lorca e il pomeriggio con canto, composizione di poesie visive di Lorca. Domenica mattina si riparte con risveglio muscolare, massaggio, respiro e voce, passeggiata di osservazione nella natura con inizio del silenzio da sciogliere dopo pranzo e il pomeriggio con psicodramma ovvero intervista al proprio personaggio. Si consiglia di portare due poesie di F. Garcia Lorca, alcuni oggetti, musiche o costumi inerenti alle poesie scelte e per il training una tenuta comoda, calzini e scarpe da ginnastica. Possibilità di pranzo su prenotazione e/o spuntino in loco. Costo del corso: 100 Euro. Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di frequenza. Ai primi dieci iscritti entro il 22 maggio sarà offerto gratuitamente un massaggio base personalizzato, effettuato presso l’Accademia Revitality previo appuntamento. Ai partecipanti che scelgono l’opzione di un giorno al costo di 50 Euro, sarà offerto gratuitamente un trattamento estetico. “Tutte le cose hanno il loro mistero, e la poesia è il mistero che hanno tutte le cose”. Info e prenotazioni: www.accademiarevitality.it 3481091010/ 3207221177 - http://www.myspace.com/imteatroindipendentemente. (Violetta Giacomino)

A.N.M.I. ED A.V.I.S. insieme per la vita D

omenica 2 maggio 2010, in collaborazione con l’AVIS – Sez. Dr. Francesco Di Liddo di Bisceglie – si è svolta la “19^ donazione del marinaio”. E’ intervenuta l’equipe dell’Ospedale di Barletta diretta dal dott. Marino al quale il Gruppo rivolge un grazie particolare unitamente ai suoi collaboratori. La manifestazione ha suscitato grande entusiasmo tra i soci ed una massiccia partecipazione ha avuto luogo durante la raccolta che ha assicurato all’AVIS ben 23 flaconi di sangue; tra i primi a donare il Consigliere dott. Emanuele Di Luzio, il consigliere Giuseppe De Cillis, il Sindaco effettivo Carlo De Vincenzo e i soci Tonia Di Corato, Giacomo Losciale, Vincenzo Di Lecce, Corrado Crismale, nonché il Comandante dell’Ufficio Locamare di Bisceglie 1° maresciallo Np. Pasquale Brescia. Un grazie lo rivolgiamo anche a quanti per la prima volta si sono avvicinati a compiere questo gesto di solidarietà e di alto valore morale e sociale nei confronti di nostri concittadini e non, sofferenti e bisognosi di aiuto per continuare a sperare. Il Presidente Vincenzo Di Bitonto


13 - 15 MAGGIO 2010

A.V V.. I . S .

IL 30 MAGGIO AVIS BISCEGLIE ALLA SCOPERTA DEL SALENTO Domenica 30 Maggio parte ufficialmente il programma per

la stagione estiva organizzato dalla sezione AVIS di Bisceglie. Per la medesima data infatti è prevista una visita guidata alla città di Lecce denominata “AVIS alla scoperta del Salento”. Gli associati che vi prederanno parte saranno accompagnati nella splendida cittadina salentina da una guida che ne svelerà ogni più piccolo particolare. Un momento, quindi, di svago e cultura al tempo stesso, dove l’AVIS è il vero e proprio motivo aggregante della giornata. AVIS Bisceglie che nel contempo lavora alacremente con il suo calendario di donazioni. Domenica 30 Aprile la sezione avisina biscegliese ha risposto presente recandosi al PalaDolmen in occasione del primo “Memorial Silvio Di Liddo” al quale hanno partecipato le compagni di calcio a cinque appartenenti agli istituti superiori presenti in città. 17 le sacche raccolte presso il palasport biscegliese, mentre è di ben 50 sacche il numero relativo alle donazioni delle domeniche 2 e 9 Maggio. Un mese di grandi soddisfazioni, in fatto di raccolte, quello di Maggio che si concluderà con l’ultimo appuntamento domenica 23 presso il Centro Raccolte del nosocomio cittadino. Grande successo ha riscosso tra i più piccoli, invece, l’iniziativa di sensibilizzazione del concetto di solidarietà, tenutosi lunedì 10 Maggio presso l’aula magna dell’edificio scolastico ed organizzato dai volontari di AVIS Bisceglie e Cooperativa “Uno Tra Noi”. La giornata è partita alle ore 9,00 alla presenza di tutte la classi di quinta elementare (oltre 150 bambini) approfondendo in vari modi il concetto principe della solidarietà verso il prossimo attraverso l’azione più semplice e spontanea che possa esistere in natura, l’aiuto. Azioni cosi straordinariamente

Con la gita della sezione avisina biscegliese in quel di Lecce, parte la prima di una lunga serie di iniziative organizzate dalla sezione AVIS di Bisceglie.

spontanee che accertano in maniera inequivocabile che “La vera magia è quella del cuore!”, frase che tutti gli alunni hanno ritrovano nell’attestato consegnato ad ognuno di loro al termine della giornata. Canti, balli, la realizzazione di alcune scenette e la degustazione di dolci fatti in casa hanno fatto da cornice alla riuscitissima iniziativa, che ha visto protagonisti i volontari AVIS Bisceglie Antonio Rumma, Lucia Venosi, Valeria Losciale, Veronica Sinigaglia (membro del consiglio direttivo avisino) insieme alle volontarie civili della Cooperativa “Uno tra Noi” Francesca Sorgè, Piera La Notte e Melissa Piarulli. (Gianluca Valente)

L’UNITRE A TORINO L’

Unitre ancora in viaggio (dal 24 al 27 aprile) e questa volta raggiunge Torino. Si deve sapere che il capoluogo piemontese è la sede nazionale dell’Università delle tre età e la presidente locale, prof.ssa Pasqua Di Pierro, ha sempre caldeggiato un viaggio nella città che la vede spesso presente in qualità di consigliere regionale. Tra i corsisti però non ha trovato mai molto seguito, quest’anno è stata più fortunata: l’ha supportata la sacra Sindone. Che sia stata la fede o semplicemente la curiosità a indurre gli associati a Torino non è dato di sapere, quel che è certo è che ben quarantacinque persone son volate alla volta della capitale sabauda, nonché, per qualche anno, capitale del regno italiano. E Torino ha tutte le caratteristiche di una capitale: distinta, signorile, raffinata. L’esperienza torinese è stata una full immersion, non solo Sindone, ma vie, palazzi, piazze, musei … curiosità quali il Lingotto trasformato da tetra e alienante fabbrica in coloratissimo centro commerciale, sede di facoltà universitarie e all’ultimo piano in pinacoteca che raccoglie le tele donate alla città da Marella e Gianni Agnelli. Solo il genio di Renzo Piano poteva trasformare un luogo grigio e anonimo in un’area eclettica. E a proposito di trasformazioni desta stupore la reggia di Venaria che, abbandonata all’incuria del tempo, alle ruberie dei privati, alle incursioni degli animali (si sono asportate tonnellate di guano per rinvenire la pavimentazione), è riuscita, grazie alla tenacia dei torinesi e al contributo dei fondi europei, a rinascere nel giro di una decina di anni. Torino è tuttora un cantiere a cielo aperto e fa di tutto per scardinare l’idea di città-fabbrica. Sarà stata la concomitanza con l’ostensione della Sindone, ma nel capoluogo piemontese erano tante le mostre visitabili (e visitate) legate o no alla manifestazione religiosa: alla Venaria Reale, “Gesù, il corpo, il volto nell’arte”, con la rappresentazione del corpo di Cristo morto, risorto e mistico; al Museo del Cinema, “Ecce homo”, come i cineasti si sono accostati alla figura del Redentore; e, passando dal sacro al profano, a Palazzo Madama, “L’avventura Lenci- ceramica d’arredo”.

Interessante è stata la visita al Museo Egizio, magistralmente illustrato da una giovane guida egittologa; divertente quella del Museo del Cinema dove le stanche membra han potuto deliziosamente riposare, allietate da spezzoni di film tematici, su comode e “parlanti” chaise longue. Un capitolo a sé meriterebbe la Sacra Sindone, ma a questo proposito non ho intenzione di aggiungere o confutare ciò che dicono scienziati, storici, religiosi. Ciascuno di noi, credente o scettico, si è ritrovato solo di fronte a quelle tracce di sangue che parlavano di un’indicibile sofferenza. E l’esperienza è un racconto individuale. (Anna Consiglio)

L AU R E A

A uguri alla neo dottoressa in

Letteratura Italiana – curriculum: editoria e giornalismo Carolina Di Bitetto. Carolina ha ottenuto 110 e lode presentando la sua tesi dal titolo “Ideologia e linguaggio nella ricerca letteraria di Sanguineti” presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. A Carolina vanno gli auguri affettuosi della sua famiglia tutta, del suo fidanzato Lorenzo, del consiglio direttivo e degli amici dell’Associazione Pro Loco di Bisceglie e della redazione di Bisceglie15Giorni.


14 - 15 MAGGIO 2010

COM’ERA QUEL DETTO? “LA MAMMA DEI CRETINI...” A

mio modesto parere, ribadisco “modesto”, magari mi sbaglio (ma ho come la sensazione che io non mi sbagli) reputo avvilente oltre che grave la creazione di un gruppo dall’agghiacciante nome “Onore a Benito Mussolini” creato da ragazzi biscegliesi bontemponi e pseudo-fascisti (quel fascismo che storicamente non conoscono evidentemente) o come amo definirli “muppets” alle prime armi in cerca di autore… . Se poi aggiungiamo il fatto che questi sbarbatelli o poco più che tali confondano la destra (quella moderna, europea, scevra da retaggi del passato) con il fascismo, allora siamo alla frutta.

Risponde il Direttore

LA STORIA IGNORATA C

aro Francesco, liquidare in maniera sbrigativa come fr u t t o d i “ b o n t e m p o n i , m a p p e t s , e c c . ” c h i f a d e l l e revanescenze storiche un “credo politico” mi sembra azzardato. Con ciò non giustifico i “neo fascisti” di casa nostra, ma ci sono anche in casa d’altri... La questione va analizzata sul piano storico e non è azzardato l’aggancio al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia che in molti si affrettano a celebrare, più per rispondere ad un richiamo di conformità, che per convinta partecipazione. Come al solito il popolo italico, meridionali in testa, penseranno di mettersi a posto la coscienza sventolando q u a l c h e t r i c o l o r e a l p a s s a g g i o d e l P r e s i d e n t e d e l l a Repubblica o di un drappello di militari in alta uniforme. Se sconcerto crea l’esaltazione del fascismo, altrettanto sconcerto dovrebbe creare l’esaltazione del comunismo: due fenomeni politici consegnati alla storia, ma che sono nati e si sono sviluppati in determinate condizioni sociali ed epocali, e che inesorabilmente oggi appaiono superati dagli eventi. E cosa dovremmo dire del Capitalismo, o della sua concezione che ha prediletto il Liberismo sfrenato? Tre utopie del ‘900 che si sono rivelate tre diverse dittature crollate sulle proprie rovine: basti pensare alla recente crisi dei mercati finanziari americani, o alla più “fresca” crisi della Grecia che, contrariamente a quanto ci propinano, coinvolgerà anche l’Italia e gli altri Paesi Euro.

DIB ATTIT O DIBA TTITO È avvilente sapere che miei giovani concittadini inneggino al fascismo o alla figura di Mussolini su Facebook.

Proprio vero: la potenza è nulla senza il controllo recitava uno spot di qualche tempo fa e io invece dico che il credo politico è nulla senza la preparazione culturale, storica e senza il cervello. Ma avere cervello significherebbe chiedere troppo per tali personaggi. Che pena… ecco perché mi si gela il sangue nelle vene quando sento dire “largo ai giovani”! Ma questa è solo una mia considerazione, magari mi sbaglio… o forse non mi sbaglio. (Francesco Brescia) Analizzare la storia partendo dal presente non aiuta a capire il futuro: ecco perchè comprendo il tuo sgomento quando dici «mi si gela il sangue nelle vene quando sento dire largo ai giovani!». Io attribuirei l’origine di questa “disfunzione” alla Scuola che non ha saputo (e forse non ha voluto) che la Storia fosse materia primaria nella formazione dei discenti. Del resto un “popolo ignorante” lo puoi benissimo portare dove vuoi, ed oggi ci ritroviamo una popolazione di “scolarizzati”, ma di perfetti “ignoranti” in fatto di Storia. Senza andare alle Guerre Puniche, la storia dell’Unità d’Italia va letta in un periodo che va dal 1730 ai giorni nostri: passando attraverso la Rivoluzione Francese, la dominazione Napoleonica, le Guerre d’Indipendenza, il Risorgimento, la Guerra di Liberazione dal Nazifascismo: questi sono capisaldi imprescindibili per chi volesse comprendere ciò che oggi siamo e ciò che i nostri antenati sono stati. E’ chiaro che non la racconterò qui, perchè avrei bisogno di un volume intero ma invito tutti, giovani e meno giovani, a riprendere in mano i libri di storia (quelli veri, non scritti dai vincitori) affinchè si possa prendere coscienza di come il potere economico mondiale, che si è servito del potere militare mondiale, abbia sempre giocato a sottomettere i popoli, mai a lavorare per la loro liberazione. Senza condannarli, invito anche i “fascisti di oggi” a rileggere la storia d’Italia, specie di quella Meridionale: solo così comprenderanno perchè i nostri avi nacquero Contadini e morirono Briganti... Con affetto, Salvatore

ORA VALERIA VALENTE E’ “OVUNQUE”... V

aleria Valente il 7 Maggio ha presentato in anteprima, al CrossRoads Live Club di Osteria Nuova (Roma), il suo nuovo singolo “Ovunque”. Il brano, scritto per lei dal compositore e cantautore Michele Cammarota, è una ballad piena di sfumature calde e colorate che la voce della giovane artista esalta e rende emotivamente penetrante, raggiungendo il cuore di chi la ascolta. Valeria Valente è di Bisceglie, canta da sempre e fin da giovanissima ha fatto incetta di premi in giro per l’Italia, partecipando a numerose competizioni canore, fino ad approdare alle selezioni per la prima edizione “X Factor”. In quell’ occasione Valeria è stata tra le new entry nella categoria 16-24, battuta solo dal talento e dalla maturità di Giusy Ferreri nella fase finale. La vera popolarità è nata con l’ ultima edizione, la 9, di “Amici” dove è stata capitana della squadra del sole. Nel cd “Sfide”, prodotto durante la trasmissione Mediaset, canta il brano “Lovin’ You”. La nuova avventura artistica e professionale la vede ora impegnata per il lancio del suo nuovo singolo “Ovunque”, insieme allo spettacolo che presenterà in giro per l’ Italia, in attesa dell’ uscita del suo album. Sito ufficiale: www.valeriavalente.com


15 - 15 MAGGIO 2010

DIB ATTIT O DIBA TTITO

IL PROGETTO DELLA VIA GLUCK S

e c’è un premio che il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione “scuola in piazza a levante”, bandito dal comune di Bisceglie, avrebbe meritato è quello di essere svelatore di contraddizioni. Sono le contraddizioni della dominante cultura borghese; del pensiero architettonico, della nuova zona di Edilizia economica e popolare, del progetto stesso nel suo inserimento nel Peep. Il progetto vincitore a cui mi riferisco è quello redatto dallo studio dell’ing. Peralta + altri di Roma, dal titolo “Terra madre”, che ha definito la futura sistemazione delle opere pubbliche, scuola per l’infanzia, piazza pedonale, attrezzature per lo sport, attrezzature comuni (verde pubblico, giardini), che si realizzeranno a corredo del nuovo “quartiere di cooperative”, che si sta realizzando sulla via per Molfetta. Le tavole di questo progetto, insieme alle tavole delle altre proposte dei partecipanti al concorso, sono esposte per chi volesse visionarle nella corte di palazzo San Domenico. Prima di analizzare le preannunciate contraddizioni descriviamo brevemente il progetto vincitore, concentrandoci, per ragioni di spazio, sulla sola analisi d e l l ’e d i f i c o s c u o l a n e i s u o i rapporti con l’antistante piazza. L a scuola progettata è sostanzialmente un parallelepipedo articolato al suo interno secondo una rigida ritmica di muri portanti paralleli che strutturano lo spazio interno in fasce funzionali con alternata campitura, larga e stretta. Nelle fasce strette trovano ubicazione gli spazi serventi (bagni spogliatoi, depositi), nelle fasce funzionali larghe trovano ubicazione gli spazi serviti (aule, mensa, ufficio del corpo docente) secondo la classificazione cara a Louis Kahn.

dell’Arch. Bartolo Di Pierro L’articolazione per fasce parallele nel ritmo largo-stretto si estende oltre la scuola a disegnare la trama della pavimentazione dell’antistante piazza e, posteriormente, nella articolazione degli spazi all’aperto a servizio delle aule. A spezzare questa rigida trama teutonica, i progettisti prevedono la realizzazione di un atrio interno, su cui si affacceranno tutti gli spazi, che è invece un esempio di sfrenata libertà compositiva, pensato planimetricamente come una forma amebica che, in una sequenza di curve morbide ed ondulate di pareti vetrate, rompe plasticamente ogni rigida geometria e si conquista spazio sia all’interno della scuola che all’esterno, nella antistante piazza, in una protuberante estensione che funge da invitante di ingresso. Fin qui sul progetto non c’è nulla da dire; ha una sua interna logica funzionale e susseguente coerenza formale, tali da poterlo definire un buon progetto. Forse il tema di uno spazio morbido e curvilineo interno che contraddice la rigida matrice strutturale di un architettura è un tema ormai trito e ritrito nella produzione architettonica contemporanea, ma non si può pretendere che si propongano ipotesi rivoluzionarie di spazialità architettonica in un piccolo progetto per un piccolo asilo di una piccola provincia italiana. Non si trattava mica del progetto della sede delle Nazioni Unite! Il progetto va bene così com’è. Allora dove sono le contraddizioni? Per saperlo vi rimando al prossimo numero. (1. continua sul prossimo numero)

QUEI GRADINI CHE NON HANNO MAI PACE...

In seguito alla negligenza degli automobilisti più volte la parte laterale e frontale dei gradini è stata ricostruita e ormai costituisce un falso storico.

O

rmai penso siano anni che i gradini della Chiesa di San Luigi non abbiano pace. Percorrere Via Giulio Frisari, molto spesso, risulta un’epica odissea. Parcheggiare dovrebbe essere vietato dato, per l’appunto, il divieto di sosta ma, in realtà, è all’ordine del giorno e crea disagi e caos su una strada su cui, tra l’altro, sono ubicati uffici comunali, culturali come la Biblioteca, il Museo Archeologico, il Museo Civico del Mare, associazioni come la Pro Loco, contenitori artistico-culturali come l’Auditorium e la Chiesa di Santa Croce: strombazzamenti, rumori molesti e invettive di conducenti e passanti la fanno da padrona. E per di più in questa zona risiedono le suore di clausura (non è certo un’atmosfera ideale per il raccoglimento e la preghiera). Personalmente mi sono preoccupato più volte di contattare la Polizia Municipale la quale il più delle volte (anche mentre sto ora scrivendo, li vedo passare – dato che li ho chiamati poco fa) constata e va via e altre volte estrae l’agognato taccuino e multa (raramente, ma capita). Ora: il problema, a mio avviso, è fare in modo che il divieto di sosta venga rispettato perché più volte la parte laterale e frontale dei gradini è stata ricostruita e ormai costituisce un falso storico. Vero è che il tentativo di far comprendere a un biscegliese qualcosa che riguardi il senso civico, l’educazione civica è un’impresa non da poco. Ma è altrettanto vero che un intervento istituzionale, da parte di chi di competenza, potrebbe essere maggiormente incisivo: non basta evidentemente un mero segnale di divieto (che passa bellamente inosservato).

Non si aspetti pertanto che la Chiesa (e con essa le sorelle che molto spesso ho visto rammaricate per tale situazione) continui a versare lacrime amare per colpa di gente negligente. Si intervenga quanto prima… almeno la smetto di dar fastidio una sera si e una sera pure ai vigili urbani! (Francesco Brescia)


16 - 15 MAGGIO 2010

LETTERE

SGUARDO D’INSIEME

“LE CHERTIGGHJE” I

l cortile. È un sito tipico della città di Bisceglie, del centro storico e delle zone rurali. Negli antichi documenti si trovano le parole “curtis” o “curticella”. Il Morea scrive: “corti o corticelle diciamo oggi quei non larghi pezzi di terreno, cinti da pareti alte, dove dopo il pascolo suole raccogliersi il bestiame”. I cortili si differenziano tra di loro ed assumono nomi diversi: “crittigghie de pecre” ovvero l’ovile, in senso largo “taverne di cavadde”, di vacche o capre. Uno di questi cortili esisteva fino a qualche tempo fa all’angolo di via Corte Preziosa e via Cala di Fano di fronte la scuola elementare Don P. Uva, adibito dagli antichi venditori di latte per le vie della città portando con sé la vacca e le capre da mungere, è stato inglobato nell’Istituto della Casa Divina Provvidenza, lo spazio delle solenni manifestazioni. Il gestore era il sig. Povia detto “Sivaune”; era mio coinquilino nel palazzo di maestro Ciccio “Calzette”, su via Minzoni. Da ragazzo sono entrato in esso: notavo una larga mangiatoia e proprio in questi periodi di molitura di olive stazionavano pesanti carri da trasporto carichi di “nozze d’alive”, che venivano portate a Bari. Ora c’è a Bisceglie su Corso Garibaldi, un opificio che trae da essi l’olio di sansa. I residui delle “nozze” erano comprati dalle fornaci di calce, i cui resti erano venduti come “carvinedde” per la “frascere”. Questa costava ma era più durevole e calorifica, priva di fumo, bastava una scorza d’arancia per aromatizzare l’ambiente! Le donne che abitavano il cortile erano definite “crittigghière”, donne campagnole, massaie. Erano sempre intente a diversi tipi di lavori, specialmente agricoli: nel periodo delle mandorlele sgusciavano e le mettevano al sole, lo stesso facevano con i piselli e con le fave. Durante la raccolta delle olive erano portate in campagna perché scegliessero quelle da mettere in salamoia, da quelle dolci, a quelle di spagna da fare alla calce, alla olive appassite e poi salate. Particolare cura era riservata alle “Nulche”, che oggi vengono anche congelate. Durante la raccolta dell’uva, dei fichi e delle mele cotogne, facevano la marmellata e il vino cotto, un dolce liquido cotto usato per i dolci natalizi: cartiddate e sisimeinde; esse confezionavano il pane, i cappelletti, ed altri tipi di pasta di farina di grano duro “la semola”. Curavano anche il pollaio, nutrendo le galline e i conigli con la crusca impastata con il pane avanzato. Le galline producevano uova a due rossi, i galletti e i conigli venivano ammazzati, cucinati e gustati durante le feste. Altre ragazze tessevano le stoffe ai teli. Difficilmente venivano in città, tranne per la festa di S. Lucia e la Vigilia di Natale, la festa dei Santi e della Madonna Addolorata perché in quei mesi erano di guardia ai cortili dalle facili rapine del tempo oppure erano troppo impegnate nel lavoro dei campi. Gli uomini erano assenti durante il periodo della mietitura del grano, della raccolta delle mandorle, dell’uva, delle olive nei territori lontani da Bisceglie, come Cerignola, San Ferdinando, Trinitapoli, la zona di Andria e Corato. Ma le ragazze dei cortili andavano a scuola? Certamente no. Il motivo non erano le condizioni economiche ma specialmente quelle morali. Un genitore, impegnato nei lavori agricoli, non poteva accompagnare i figli a scuola; gli edifici scolastici erano ubicati nel centro storico, in Santa Croce o in San Luigi. I cortili

di Mons. Marino Albrizio erano molto distanti e le vie poco sicure a causa dei malviventi senza scrupoli pronti a stuprare. Ricordo in Bisceglie l’ultima esecuzione per fucilazione al Castello-Carcere di Trani, eseguita su di un mostro: non solo aveva violentato una bambina di quasi 5 anni, ma l’aveva anche uccisa e messo il cadavere in un sacco gettandolo nella spazzatura. Orribili delitti di pedofilia e occultamento di cadaveri, sono episodi quotidiani, notizie date dalla tv e dai giornali e le difficoltà delle forze dell’ordine di individuare i responsabili a causa anche dell’omertà della gente, che conosce tali individui ma tace…è gente che vuole difendere la sicurezza della vita senza seccature: non so, non ho visto e taccio. Le ragazze dei cortili sono ingenue, credulone, e curiose; basta che un tipo come Piripicchio si avventura per le vie dei cortili che escono fuori a curiosare e sorridere fra loro ed ammiccare qualche spasimante giovanotto di passaggio: un sogno rosa interrotto subito dalla voce del padre: “Quanne t’ spicce e trasè, (nome), è troppe tarde!”. Durante il periodo fascista, per favorire la scolarizzazione di questi bambini sparsi per le campagne di Bisceglie, furono istituite le scuole rurali, una delle quali in via Sella alla quale si accedeva da una lunga scalinata di pietra. Questa scuola veniva usata la domenica da me per la S. Messa e per il catechismo della Cittadella. Le altre scuole su via Vecchia Corato “U Gardèidde” e nella Villa Bufis su via Cavour. Le scuole rurali ebbero poca fortuna per la difficoltà delle maestre di insegnare nella stessa aula a bambini di prima, seconda e terza elementare in poi, i bambini erano inviati alle scuole elementari del centro storico, immaginate con quale scadente base di cognizioni! I cortili di Bisceglie sono numerosi. Mi limiterò a descriverne solo alcuni; il cortile del Centro Storico, quello di Sant’Adoeno, di fronte a forno Sant’Adoeno. Il suo ingresso è dotato di un arco; nell’interno nella parte destra sorge una palazzina a due piani ed ha stanze a pianterreno per civile abitazione. Nella parte sinistra a forma rettangolare c’è l’atri che continua poi in fondo dalla parte destra con un altro atrio, di qui si porta verso l’esterno sulla strada Sguazzone con un vicolo strettissimo, impossibile da attraversare. Esso separa il fabbricato del cortile dal fabbricato ora ricostruito, su Largo Castello –si attende che qualcuno lo compri- . è un cortile le cui famiglie residenti sono numerose come prole; sembra che siano legate tra loro da vincoli di parentela. Ora che i residenti sono diventati anziani, il cortile non è più animato come una volta, e sono note nei giorni più miti, le signore sedute sulle vecchie sedie di paglia, parlottare tra di loro, mentre le loro mani s’industriano coi ferri a confezionare abiti di lana e rammendare le robe di lavoro dei figli. Sembrano dei monaci nei monasteri cui urge il silenzio, qualche volta rotto da volgare parolaccia. L’altro cortile, meglio più cortili, sono quelli di via Maggiore Calò sui quali sono stati costruiti una serie di altri edifici. Essi sono ubicati lungo il percorso delle Lame, dalla lunga e tortuosa che nasce dalle propaggini murgesi di Corato, tocca con un’ansa meravigliosa le grotte di S. Croce, lambisce il nome Lancellotti e sfocia al porto lungo il muro aragonese di levante. Cortili sorti alle spalle Segue a Pag. 17

Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954


17 - 15 MAGGIO 2010

SPORT

CICLISMO. IL 28° TROFEO “FESTA DEL LAVORO” DEL 1° MAGGIO E’

stato Maurizio Carrer portacolori del Team Eurobike di Corato per la seconda volta che, sbaragliando il campo con grinta e determinazione da campione di razza, ad aggiudicarsi in volata con un rash finale su Giuseppe Milillo del Team Fieramosca di Barletta e Valerio Garofalo del Team Ruote Roventi di Foggia il 28° Trofeo Festa del Lavoro, gara ciclistica regionale su strada, aperta agli iscritti della F.C.I. ed agli Enti della Consulta regionale ed extraregionali, che si è corsa sabato 1 maggio sul tracciato di Bisceglie-Ruvo di Puglia-Bisceglie di Km. 30 ripetuto per tre giri per un totale di km. 90. La competizione, allestita dalla locale A.S.D. Cicloamatori Avis in occasione della Festa dei Lavoratori, ha visto ai nastri di partenza la partecipazione di 90 corridori su 127 iscritti provenienti dalle regioni Puglia, Campania e Basilicata. E’ stata senza dubbio la manifestazione più bella per il suo genere e non ha deluso le attese degli appassionati di ciclismo. A dare il via ufficioso alle ore 9.30 da P.zza Vitt. Emanuele è stato l’Assessore allo sport Vittorio Fata in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Mentre in rappresentanza della F.C.I. era il Presidente del Comitato provinciale di Bari Pasquale De Palma. E dopo un giro turistico per alcune vie della città e lungo la Litoranea per il trasferimento su Via S. Andrea, la partenza ufficiale era data alle h. 9,47 sotto la direzione di corsa di Michele Rana. A prendere il largo subito dopo i primi chilometri sull’ascesa che porta verso Ruvo/Corato è Giuseppe Maiuri del Club Ciclistico UPJ di Taranto raggiunto da Vincenzo Camporeale dl G.S. Sipontino. I due sono ripresi dopo l’attraversamento di Ruvo sulla discesa per Bisceglie al km 20 di gara. Tentava un allungo all’ingresso di Bisceglie Nicola Spinelli dell’Avis Cerignola e Pompeo Bisanti del Team Fieramosca, tentativo subito spento su via S. Andrea dove il gruppo si compattava. altri tentativi venivano postati

“LE CHERTIGGHJE” della nuova chiesa della Misericordia, lungo via Calò a destra. Ero ventisettenne quando, vice parroco della Misericordia, venni chiamato ad amministrare l’olio santo ad un giovane che si era tagliato la gola, nel primo cortile. Infatti esso era suddiviso in tre parti, ciascuna delle quali aveva il sui ingresso. Ripida era la discesa e la casa era incavata nella roccia, priva di servizi igienici e di luce elettrica e di acqua; la luce entrava da un finestrino. Solo più in là nel cortile della famiglia del sacerdote don Losapio, c’era un cortile dotato di tutti i conforti e ricordo anche un pozzo di acqua piovana, causa di tante sofferenze per detta famiglia. Il suicida giaceva sul letto sanguinante ed il dottore gli aveva tamponato l’emorragia; trasportato all’ospedale fu salvato in extremis, ma il malcapitato inferme deciso a farla finita, si tolse la medicazione ed il mattino seguente gli infermieri constatarono la morte. Io subito dopo avergli amministrato i sacramenti, caddi per terra svenuto. Da quel giorno non riesco più a vedere sangue e quando gli infermieri delle analisi mi tirano il sangue li avviso; spesso sono miei ex alunni, e mi distolgono con le chiacchiere, ma i miei occhi sono volti altrove. Ho conosciuto particolari di questo cortile da una signora che è vissuta lì da bambina con la sua famiglia. Suo padre era un vetturino di carrozzella, ora si chiama tassista, ed il suo cavallo aveva come stalla una lunga grotta, sita sotto la casa. Era cosa comune per i cortili di riguardo avere queste grotte nel sottosuolo, utilizzate come stalle o depositi di attrezzi agricoli o legna. Proprio il cortile Limongella su Via Guarini è tipico: piano rialzato, ampio atrio, casette rustiche o meglio bui antri prive di servizi igienici, il palazzo del padrone con due profondi cunicoli sotto di esso. Tipico cortile da sembrare una torre di vedetta è quello di “Pozzo Marrone” di fronte alla Scuola Media “C. Battisti”. Si accede

dal un gruppo di una decina di corridori che recuperavano una manciata di secondi sul gruppo inseguitore. Ad avere ragione della fuga erano in tre che si presentavano al GPM. nell’ordine: Matteo Bodinizzo del Club Cicloamatori Vieste, Valerio Garofalo e Luigi Giaconella. I tre erano successivamente ripresi sulla discesa per Bisceglie dal gruppo inseguitore con foratura di Bodinizzo che terminava la gara. Gruppo compatto in Bisceglie per il terzo giro finale con diversi allunghi sempre sull’ascesa per Ruvo. Sulla discesa per Bisceglie diversi tentativi di fuga spenti dal gruppo che compatto si presentava all’ingresso di Bisceglie su C.so Garibaldi, Via Piave e P.Vitt. Emanuele alle ore 12,00 tra due ali di folla che applaudivano il vincitore della volata finale già sopra indicato. Per la cronaca la distanza coperta di Km.90 ha fatto registrare una media di. 41,53 km/h. Ricca premiazione alla presenza dell’Assessore allo sport Avv. Vittorio Fata, della Sig.ra Patrizia Ventura, Presidente della locale Sezione Avis, consistente in coppe e/o premi di prodotti tipici locali ai primi 10 della prima fascia E/S e M/1-M/2 e per i primi 10 della seconda fascia da M/3 a M/8. Il responsabile organizzativo - Michele Rana

con una rapida salita con un solo ingresso, attraverso un arco, un largo atrio nell’interno e case, di civili abitazioni; nei piani inferiori credo siano state quelle dei contadini, quello superiore del signore padrone. Prima forse c’era un cancello, ora non più. Numerosi sono gli altri cortili: quelli di via Terlizzi, al di là del passaggio a livello ; cortile Silvano sempre su via Terlizzi; su via A. Bruni il cortile Morgigno, disabitato; quello di caporale Giovanni di via Isonzo, fra poco scomparirà per gli edifici in costruzione; cortile Le Fornaci su via Fondo Noce. E proprio su questa via c’era un altro cortile da me frequentato sin da ragazzo, insieme a mio padre Vito, muratore. Era cinto di alte mura con un unico ingresso e nell’interno una vasta aia, sulla quale si aprivano le case dei coloni. Spesso queste all’esterno avevano il pergolato dell’uva corniola. In questo cortile multiuso può ben dirsi che c’era il vero museo della civiltà contadina. Eppure alle volte capita in queste aree di pace e serenità, ci fu un delitto: uno spasimante sposo uccise una bellissima “Crittigghiere”. Chiudo questa pagina di sguardo d’insieme con la corte dell’Abate Cocola su via Cavour. Fu l’abate di Sant’Adoeno che restaurò la chiesa e la dotò col gruppo del Calvario: il Cristo Crocifisso con la Madonna e San Giovanni, e di fronte alla sua villa costruì le casette per i contadini, ora distrutte e su quel suolo sono sorti nuovi palazzi. La corte era recintata da cancelli di ferro e dominavano al suo ingresso due alberi di salici piangenti; da noi ragazzi erano chiamati “u arue de re pepe” per i suoi grappoli di frutti grossi quanto grani di pepe. A proposito di questi alberi, c’è un proverbio “u arue si chieche quenne è giovine”, il salice va piegato quando è giovane. L’intera corte è dotata di un duplice atrio, quello dell’ingresso e quello dell’interno. Oltre al palazzo di Mons. Cocola, dietro vi sono altri palazzi di civili abitazioni.


18 - 15 MAGGIO 2010

Calcio a 5 Serie “A”: BRAVO BISCEGLIE C5, NELLA STORIA! U

na prodezza di Douglas Nicolodi a 58" dal termine dei tempi regolamentari consente al Bisceglie C5 di scrivere una nuova ed importantissima pagina nella storia del futsal italiano e dell’intero movimento sportivo pugliese e biscegliese nello specifico. I neroazzurri del patron Alfonso Russo superano in Gara 3 l’Augusta, vincendo una autentica battaglia, con il risultato finale di 3-2 ed approdano alle semifinale, dove se la vedranno con la Marca Futsal. PalaDolmen stracolmo di gente come non si vedeva da anni e con la gradita presenza di circa venti sostenitori megaresi giunti nel tardo pomeriggio a Bisceglie. Capurso ha tutti i suoi elementi a disposizione, Neri recupera Merlim ma deve fare a meno di Rocha squalificato e Saiotti infortunato. Lo stesso mister siciliano è presente in distinta come calcettista per arricchire la rotazione nel caso ce ne fosse bisogno. La gara si surriscalda sin dai primissimi minuti con l’intera formazione siciliana che punta Dao, provocandolo con ogni mezzo consentito e non. A fare la gara sono i padroni di casa, che si manterranno perennemente nella metà campo avversaria con Tosta e compagni pronti e ripartire e far male con dei contropiede efficacissimi. La gara però si sblocca al 10’15" su azione da calcio di punizione, con Fortino che favorisce al battuta di prima intenzione a rete di Kakà, che con un rasoterra precisissimo insacca alla spalle di Laion. Il Bisceglie C5 accusa il colpo in maniera evidente rigettandosi in avanti con troppa foga e poco raziocinio. Ci pensa la classe di Nicolodi comunque a riequilibrare le sorti del match con una botta da zona centrale, che sorprende Kakà, tardivo nella chiusura e Falcone che forse non vede partire il pallone. Il PalaDolmen riacquista fiducia ed al 19’ sembra concretizzarsi il sorpasso per i biscegliesi con l’Augusta che commette sesto fallo spedendo Pedotti da dischetto del tiro libero. Il laterale di Sananduva si fa respingere l’estrema punizione ma è evidente a tutti l’avanzamento irregolare di Falcone, che solo i direttori di gara non notano. Ad un primo tempo interminabile si contrappone una ripresa in cui la paura di sbagliare comincia a farsi sentire. È sempre il Bisceglie ha mantenere costantemente il pallino del gioco, ma la fase difensiva dei vari Tosta, Fortino e Kakà non consente al Bisceglie si sfondare il muro megarese. Come nella prima frazione di gioco anche nella ripresa la beffa si concretizza per Planas e compagni al’1’20" allorquando Fortino sfrutta un lancio con le mani di Falcone per spizzicare in rete di testa su uscita avventata di Laion. Augusta in vantaggio 1-2 e per il Bisceglie la montagna da scalare sembra di quelle impossibili. Tanti tantissimi i tentativi da parte di tutti gli effettivi a disposizione di Capurso, ma a turno Falcone ed i suoi

Di fr ont e ad un P alaDolmen g r emit o i front onte PalaDolmen gr emito ner oazzur r i super ano l’ A ugus t a dopo neroazzur superano l’A quar ant a minuti di fuoco. A 58" dalla sir ena uarant anta sirena Nicolodi manda in par adiso i suoi. A desso è paradiso Adesso semif inale scude tt o contr o la Mar ca F utsal. semifinale scudett tto contro Marca Futsal. compagni si immolano davanti alla propria porta. Il pari però giunge lo stesso ed in maniera strameritata all’8’ quando Laion serve in profondità Rodolpho in banda sinistra, quest’ultimo imbuca per l’accorrente Pereira che gira di prima intenzione trafiggendo Falcone per il momentaneo 2-2. Tutto da rifare tra Bisceglie ed Augusta ed all’orizzonte comincia ad intravedersi lo spettro dei tempi supplementari. Bisceglie stoico, che si porta perennemente in zona offensiva spinto dal cuore, dal coraggio e dal quel poco di forze presente ormai nelle gambe di Dao e soci. L’apoteosi però giunge quando meno te lo aspetti. A 58" dalla sirena Nicolodi inventa un gol fantascientifico stoccando un tiro di rara precisione su cui nulla può l’incolpevole Falcone. PalaDolmen che esplode letteralmente di gioia e panchina biscegliese che si riversa in campo per abbracciare i suoi eroi. 32 per i neroazzurri e ultimi secondi di gara che servono solo a caricare ancor più l’ambiente, che festeggia in maniera meritata al suono finale della sirena. Bisceglie che quindi ribalta la serie e si qualifica per la prima volta nella storia alle semifinali scudetto, dove affronterà la Marca Futsal, grande favorita per la vittoria finale del tricolore 2010. Si partirà con Gara 1 venerdì 14 Maggio al PalaDolmen, per poi disputare Gara 2 mercoledì 19 Maggio al PalaMazzalovo di Montebelluna con diretta televisiva su Rai Sport +. L’eventuale “bella” si giocherà sempre in terrà veneta venerdì 21 Maggio. (Gianluca Valente)

Basket Serie “B”: AMBROSIA, OSTACOLO CATANIA AL SECONDO TURNO La squadra allenata da Ciracì asfalta Catanzaro nella “bella” del primo turno e domenica 16 maggio inaugura la serie contro gli etnei al PalaDolmen. Le impressioni di capitan Polselli.

N

el primo appuntamento da “dentro o fuori” dei playoff, l’Ambrosia schiaccia con un eloquente +37 finale il Catanzaro (punteggio di 94-57) e vola al secondo turno degli spareggipromozione. L’affermazione dei nerazzurri è costruita su una straripante seconda metà di gara, allorché la pattuglia di coach Lillino Ciracì rompe gli indugi grazie ad una prestazione perfetta nei meccanismi difensivi ed offensivi. Il fragoroso parziale di 30-4 per Bisceglie nei primi 8’ del terzo periodo consente così al pubblico del PalaDolmen di assistere ad un epilogo meno palpitante di altre recenti esibizioni. «In queste gare l’impatto mentale e fisico è importantissimo – esordisce il capitano Ruben Polselli . Avevamo in mente un unico obiettivo e l’abbiamo raggiunto, malgrado qualche lieve difficoltà nel primo tempo (chiuso sul 38 pari, nda). Dopo l’intervallo siamo rientrati sul parquet con la ferrea volontà di chiudere presto i conti e ci siamo riusciti facendo leva su un’eccellente difesa. Basti pensare che negli ultimi 20’ Catanzaro ha realizzato la miseria di 19 punti. Anche nei giochi d’attacco abbiamo trovato soluzioni molto efficaci

e tutti hanno contribuito alla vittoria, con cinque di noi in doppia cifra». Polselli si sofferma quindi sulla sua prestazione. «Sono cresciuto alla distanza. Nel secondo tempo sono stato più coinvolto nell’economia del gioco ed i numeri (12 punti, 9 rimbalzi, 2 spettacolari stoppate e 24 di valutazione) attestano che è stata una delle mie migliori prove dell’anno. Essere giunto in ottima forma alla fase cruciale della stagione mi rende felice e, come il resto del gruppo, sono determinato ad arrivare fino in fondo». Domenica 16 l’Ambrosia torna sul parquet del PalaDolmen per inaugurare la serie del secondo turno contro Catania, giustiziere un po’ a sorpresa della più accreditata Reggio Calabria. Gara-2 si disputerà in Siclia giovedì 20, l’eventuale “bella” andrebbe in scena al PalaDolmen domenica 23. «In molti davano già per scontato il duello con Reggio Calabria – spiega Porselli -, invece ci tocca incrociare la compagine etnea, che verrà qui senza aver nulla da perdere. Sarò fondamentale iniziare la serie col piede giusto». (Mino Dell’Orco)


19 - 15 MAGGIO 2010

Calcio Eccellenza: BISCEGLIE, QUALI COORDINATE PER IL FUTURO? Archiviato il sesto campionato di fila in Eccellenza, l’obiettivo prioritario è costruire una solida piattaforma societaria per il futuro. Il presidente Galantino chiarisce: “Pronto un elenco di 40 imprenditori da contattare, al momento l’unica certezza è il sostegno dell’Amministrazione”.

A

d un mese dalla conclusione del campionato, in casa Bisceglie stentano a delinearsi le coordinate sul futuro societario, step imprescindibile per affrontare qualunque argomentazione di natura tecnica. La necessità di costruire una solida piattaforma dirigenziale onde evitare l’ennesima estate “rovente” è in cima ai pensieri del presidente Mimmo Galantino (foto forzabisceglie.it), che così raffigura l’attuale momento. «Ad oggi l’unica cosa certa è l’appoggio assicuratomi dall’Amministrazione Comunale, ma ovviamente questo non

può bastare per pianificare una stagione dignitosa – spiega Galantino -. Non ho alcuna intenzione di alimentare false illusioni tra i tifosi, quindi sottolineo che per concretizzare determinati programmi occorre la disponibilità del maggior numero possibile di persone. A tal riguardo ho stilato un elenco di una quarantina di imprenditori del territorio, tra grandi e piccoli, che verranno contattati singolarmente nei prossimi giorni per sondare l’eventuale interesse a sostenere il Bisceglie nella prossima stagione. Mi auguro di ricevere riscontri positivi e poi trarremo le conseguenze, anche perché in questo momento sono completamente solo». Sulla posizione dei fratelli Pedone e di Roberto Storelli, riavvicinatisi “ufficiosamente” al club nerazzurro nelle ultime settimane del torneo andato in archivio, Galantino chiarisce: «Al momento non hanno ancora sciolto le loro riserve e stanno alla finestra nell’attesa che si comprendano gli obiettivi del prossimo anno, ma è opportuno che ognuno svolga la propria parte. Come sempre, credo fermamente che l’unione fa la forza». (Mino Dell’Orco)

Caleidoscopio:

SUCCESSO PER I CAMPIONATI PARALIMPICI DELLA PEDONE-RICCARDI SPORTILIA (pallavolo, serie C). Si è conclusa con un’affermazione al tie-break l’eccellente stagione delle ragazze di coach Nicola Nuzzi nel massimo torneo regionale. Nell’ultima gara capitan Nazzarini e compagne hanno espugnato il rettangolo dell’Assipanificatori Bari grazie ad una splendida rimonta: in svantaggio di due set (26/24, 25/21), il sestetto biscegliese ha trovato la forza per pareggiare i conti imponendosi nei successivi parziali (14/25, 11/ 25). Il verdetto è stato dunque rimandato ad un combattutissimo tie-break, in fondo al quale Sportilia ha prevalso per 21/19 collezionando il 20esimo successo dell’anno in 26 partite complessive, con annesso quinto posto finale. L’unico rammarico per il team presieduto da Angelo Grammatica resta quello di aver soltanto sfiorato l’obiettivo playoff, con la terza posizione (occupata dal Terlizzi) distante appena due lunghezze. DON UVA (calcio, campionato Allievi). I ragazzi guidati da Renato Di Corrado completano il girone di finale del Campionato Regionale Allievi con un lusinghiero secondo posto (bilancio di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) alle spalle dei baresi del Wonderful, che ora contenderanno il titolo pugliese di categoria ai concittadini dell’Aurora. Nell’atto conclusivo della propria stagione, il Don Uva ha sbancato col punteggio di 0-1 il domicilio dell’Olimpia Sacro Cuore Terlizzi in virtù della marcatura del difensore-goleador Sgarra, artefice di ben 11 centri complessivi. ATLETICA, CAMPIONATI REGIONALI PARALIMPICI. Nel primo week-end di maggio la pista e le pedane dello stadio “Gustavo Ventura” hanno ospitato, per il secondo anno

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consecutivo, i Campionati Regionali Individuali e di Società di atletica promossi dal Comitato Italiano Paralimpico e riservati ai tesserati diversamente abili. Impeccabilmente organizzato dalla PedoneRiccardi Bisceglie del presidente Graziani, la manifestazione ha raccolto l’adesione di 12 società provenienti da tutte le province pugliesi e di 164 atleti di ambo i sessi, per 302 presenze gara complessive: numeri che attestano l’importanza di un evento divenuto il clou della stagione agonistica per questa benemerita istituzione. Nel corso delle due giornate di gare non sono mancati risultati di buon livello soprattutto nel mezzofondo. Il pomeriggio inaugurale di sabato, riservato alle prove dei Fisici, ha visto protagonisti gli alfieri della “Sportinsieme Sud” di Barletta, che hanno fatto incetta di titoli aggiudicandosi la vittoria finale di squadra ed il relativo trofeo. Nel programma della seconda giornata si sono invece misurati i tesserati appartenenti alla Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale), impegnati in un fitto programma mattutino e pomeridiano al termine del quale si sono svolte le numerose premiazioni individuali. La classifica finale di società ha visto l’affermazione del Gs Delfino di Taranto che, dopo un serrato testa a testa, è riuscito ad aggiudicarsi il “2° Trofeo De Cicco” a spese dei campioni uscenti della Gargano 2000 Manfredonia. Nel suo intervento di ringraziamento l’assessore allo sport, Vittorio Fata, ha ipotizzato la candidatura di Bisceglie quale sede dei prossimi Campionati Italiani Paralimpici, da affidare alla collaudata regia della Pedone-Riccardi. (Mino Dell’Orco)


20 - 15 MAGGIO 2010

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todisco.mariacarmela@libero.it www.tombolodibisceglie.ning.com


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