Bisceglie 15 Giorni n. 281 del 15 Novembre 2010

Periodico d'Informazione - Anno XII N. 281 (21) 15 - 11 - 2010

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2 - 15 NOVEMBRE 2010

C U LT U R A

L’UNESCO attribuirà un prestigioso riconoscimento al nostro Dolmen della Chianca

MONUMENTO MESSAGGERO E TESTIMONE DI UNA CULTURA DI La lieta notizia comunicata in anteprima al Sindaco di PA C E Bisceglie, Francesco Spina, dalla Presidente della Federazione

Italiana Club e Centri Unesco, dott.ssa Maria Luisa Stringa, nel corso del “Concerto per la Pace Unesco 2010”, tenuto a Napoli nella Cappella della Deputazione del Tesoro di San Gennaro, domenica 7 novembre.

I

l Dolmen della Chianca, celebre monumento biscegliese megalitico della preistoria, entrerà a far parte del novero internazionale dei “Monumenti Messaggeri e Testimoni di una Cultura di Pace”, promosso dall’Unesco.

La lieta notizia è stata comunicata al Sindaco della Città di Bisceglie, Francesco Spina, dalla Presidente della Federazione Italiana Club e Centri Unesco, dott.ssa Maria Luisa Stringa, nel corso del “Concerto per la Pace Unesco 2010”, organizzato dai Club Unesco di Napoli e Bisceglie e tenuto a Napoli nella Cappella della Deputazione del Tesoro di San Gennaro, domenica 7 novembre.

Il prestigioso riconoscimento è scaturito da un’iniziativa del Club Unesco di Bisceglie, convintamente sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Bisceglie, dal Dott.

Rino Storelli e dal Dott. Pasquale D’Addato. La relazione storica sulle origini e funzioni del Dolmen è stata curata dal prof. Luigi Palmiotti, mentre la ponderosa documentazione fotografica, frutto di lunghe ricerche internazionali, è stata curata dalla Presidente Pina Catino.

Recependo e sostenendo con entusiasmo i valori della Pace e del dialogo fra i popoli, il Primo Cittadino di Bisceglie ha avuto parole di ringraziamento verso i Clubs Unesco di Napoli e Bisceglie per la proficua sinergia messa in campo per l’organizzazione del prestigio evento culturale. Il Sindaco Spina ha, inoltre, ringraziato la Signora Russo Jervolino, nella sua duplice veste di sindaco e Presidente della Deputazione della Cappella del tesoro di San Gennaro, per la splendida accoglienza ricevuta e per i sentimenti di sincero affetto dimostrati all’indirizzo della Città di Bisceglie, invitandola ad essere presto ospite della nostra Città in occasione di analogo evento, che l’Amministrazione Comunale ed il Club Unesco biscegliese si apprestano ad organizzare presso il teatro “G. Garibaldi”.

In occasione dell’evento artistico napoletano, il Sindaco Spina ha conferito al Sindaco Jervolino ed alle autorità Unesco i “Sigilli” della Città di Bisceglie, raffiguranti i Tre Santi Martiri, da sempre considerati quale simbolo di pace e benvenuto.

Da sinistra: Pasquale D’Addato, Anna Teresa Rondinella; Rosa Russo Jervolino e Francesco Spina.

A pag. 3: Mons. De Gregorio riceve da PIna Catino la preziosa Manna di San Nicola.

Maria Luisa Stringa comunica al Sindaco Spina l’accettazione della candidatura del Dolmen.

Foto di gruppo degli Artisti intervenuti al Concerto.

Don Riccardo Carafa, mentre riceve il Sigillo della Città di Bisceglie dal Sindaco Spina

Nei prossimi giorni tutta la documentazione sarà inviata a Mr. Clare Stark, responsabile del Programma Unesco di Parigi, massimo organismo internazionale che sancirà il riconoscimento ufficiale.

Il Concerto per la Pace ha registrato la presenza del Primo Cittadino della Città Partenopea, Rosa Russo Jervolino che ha accolto con encomiabile ospitalità il Sindaco ed un folto gruppo di cittadini biscegliesi intervenuti per l’occasione.

Lo straordinario evento è stato presentato da Paolo Jorio, Direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro, ed ha goduto del Patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Regione Puglia – Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, Pontificia Basilica S. Nicola – Bari.

Gli interpreti del Concerto per la Pace per l’Unesco, artisti di livello Nazionale e Internazionale: Soci dei Club Unesco di Bisceglie: Zaccaria Gallo – Voce recitante, Angela Lisco -

3 - 15 NOVEMBRE 2010

C U LT U R A

DOLMEN DELL A C HIANCA: L’UNESC O LO DESIGNERA’ “ M O N U M E N T O M E S S AG G E RO E T E S T I M O N E D I U NA CULTURA DI PACE”. UN TRAGUARDO AMBITO, RAGGIUNTO GRAZIE ALL’ABNEGAZIONE DEL NEONATO CLUB BISCEGLIESE. Mezzosoprano, Elisabetta Sasso – Contralto, Emanuele De Filippis – Pianista, Angela Rosa Graziani – Pianista, Vittorio Gallo – Sassofonista, Luigia Antonino - Voce recitante. º%Soci del Club Unesco di Napoli: Francesca Buommino – Voce Recitante, Valeria D’Avenia – Voce recitante.

Eseguite musiche di Bach, Häendel, Durante, Faurè e letture da Testi sacri di don Tonino Bello, Antonino, Brecht, Remarque.

Il Concerto per la Pace, è stato preceduto, dopo i saluti di: Mons. Vincenzo De Gregorio - Abate del Tesoro di San Gennaro; don Riccardo Carafa d’Andria – Vice Presidente Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro; Maria Luisa Stringa - Presidente Federazione Italiana Club e Centri Unesco, Uff. della Repubblica e Membro del Consiglio esecutivo Mondiale della Federazione Unesco; On. Rosa Russo Iervolino - Sindaco di Napoli; Francesco Spina, Sindaco di Bisceglie; Danise Fortunato – Presidente Club Unesco Napoli; Pina Catino – Presidente Club Unesco–

Bisceglie.

La signora Catino ha consegnato a Mons. De Gregorio un’ampolla contenente la S. Manna di San Nicola di Bari, dono di Onofrio Introna, presidente del Consiglio Regionale della Puglia e di Padre Damiano Bova, Rettore della Pontificia Basilica S. Nicola – Bari, in quanto San Nicola di Bari è Copatrono di Napoli.

Numerosi gli Ospiti d’onore della serata, fra i quali: Comm. Dott. Vittorio Accardi; Conte don Alessandro d’Aquino dei Principi di Caramanico; Principe del Colle don Filippo di Somma; ND Tupputi Schinosa; Conte di Castelrosso Don Agostino Caracciolo di Torchiarolo dei Principi di Avellino; Don Girolamo Carignani Duca di Novoli; Don Augusto Cattaneo dei Principi di San Nicandro; Marchese Don Riccardo Imperiali dei Principi di Francavilla; Prof. Federico Pepe; Duca Don Giovanni Pignatelli della Leonessa dei Principi di Monteroduni; Don Pierluigi Sanfelice dei Duchi di Bagnoli dei Duchi di San Cipriano.

(Nunzia Palmiotti)

DODICESIMO

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La corrispondenza non firmata sarà cestinata.

La collaborazione a questa rivista è volontaria e gratuita.

EDIT ORIALE EDITORIALE

4 - 15 NOVEMBRE 2010

RESTITUIAMO SERIETA’ ALLA POLITICA -6

di Salvatore Valentino

Sull’incendio dell’auto del Sindaco la politica biscegliese mostra il fianco flaccido Quando la solidarietà mostra i “peli” la politica tende al basso. Alle chiacchiere ed ai polveroni si contrappongono le risposte serie per lo sviluppo: Bisceglie entrerà nella Zona A.S.I., il Consiglio di Amministrazione ha accolto la nostra istanza.

U

na preziosa occasione sprecata, affidata all’atavico vizio di alzare polveroni. Questa, in estrema sintesi, la conclusione della triste e preoccupante vicenda, che ha visto la vettura del Sindaco Francesco Spina prendere misteriosamente fuoco nella notte fra il 4 ed il 5 novembre scorsi.

I polveroni, in questo caso, sembrano essere la cosa in cui riesce meglio la politica biscegliese in generale, e quella della sinistra in particolare. Alle espressioni di solidarietà, giunte in questi giorni all’indirizzo del Primo Cittadino, si sono purtroppo aggiunte considerazioni e valutazioni che hanno prodotto un effetto dirompente: per imprudenza e per inopportunità.

Quel che ne è scaturito sta a rappresentare il profondo solco, che ogni giorno si accentua sempre più, fra il paese reale, rappresentato da una comunità laboriosa e tranquilla che chiede solo di lavorare in pace, ed il paese virtuale (se non addirittura avulso), rappresentato da esponenti politici che hanno fatto dell’insinuazione, delle espressioni tendenziose un veleno latente da iniettare nelle vene della gente. Il tutto per un miope calcolo elettoralistico che alla comunità biscegliese negli anni scorsi ha già regalato illusioni e bugie.

La violenza con cui taluni soggetti, non sempre in evidente ed acclarato “stato di bisogno”, si rivolgono ai rappresentanti delle Istituzioni; le minacce, portate quotidianamente nei corridoi e nelle stanze del Palazzo di Città, e sicuramente alimentate “ad arte” da ben più scaltri suggeritori; le lettere minatorie, i proiettili in busta all’indirizzo del Sindaco, le aggressioni a dipendenti e collaboratori dell’amministrazione, le minacce via e-mail; tutto ciò, insomma, non sembra preoccupare alcuni politici biscegliesi, che in altre circostanze hanno avuto a dichiarare «esprimeremo la nostra solidarietà quando accadranno atti veramente gravi...».

E quale sarebbe, secondo Lorsignori, il livello di “gravità”, tale da meritare la loro “sentita” solidarietà? E di più: sono essi in grado di stabilire, con assoluta certezza, che la minaccia portata col proiettile inesploso sia meno grave dell’incendio di una vettura? E questa “autorevolezza” nel giudicare i livelli di gravità dove l’hanno acquisita?

Prendiamo, ad esempio, la vicenda che nell’ottobre dell’anno scorso vide protagonista un ex dipendente della “Principessa Jolanda”: in un attimo il corridoio che conduce alla sala consiliare fu inondato di benzina, mentre un’altra tanica era pronta a prendere fuoco. Conosciamo bene l’autore dell’insano gesto, così come sappiamo che quel signore con la criminalità non ha nulla a che spartire.

E allora, a chi serve evocare lo spettro di rapporti fra politica e malavita, che nella realtà non esistono, poichè se così fosse si sarebbero già concentrate le attenzioni degli o r g a n i s m i i n q u i r e n t i s u l l ’o p e r a t o d i S i n d a c o e d Amministrazione.

La realtà è ben altra: proprio da queste Istituzioni giungono quotidianamente attestati di stima, sia per il lavoro svolto, sia per l’altro grado di rispetto della Legalità e delle stesse Istituzioni.

E allora una riflessione sembra doverosa: quando la

politica, o taluni politici, si riducono ad “alzare polveroni”, evitando di confrontarsi sulle scelte strategiche, per lo sviluppo di una città, in cui solo ora si sta prendendo coscienza della reale portata della crisi economica, vuol dire che si vuole soltanto occupare dei ruoli e basta.

Per fortuna le risposte, concrete, frutto di lavoro silenzioso e quiridiano, arrivano: è fresca la notizia, data nel corso del primo Forum fra cittadini ed Amministrazione, che il Consiglio di Amministrazione della Zona A.S.I. ha approvato la richiesta di Bisceglie di estendere l’area industriale al nostro agro.

Ciò che ne conseguerà saranno nuove opportunità per la presenza di insediamenti produttivi, industriali e del terziario, che costituiranno occasione di lavoro per molte persone. Una controtendenza rispetto al passato, quando le aziende venivano allontanate da Bisceglie e, con esse, tanti posti di lavoro. Ma è bene ricordarlo che un traguardo simile non si sarebbe raggiunto senza un lavoro diuturno, e soprattutto mettendo in atto una strategia fondamentale: quella del dialogo inter-istituzionale, a prescindere dagli orientamenti politici degli interlocutori. Il governo di centro destra di Bisceglie dialoga proficuamente con i governi di diverso colore di altre città, di altre province, di altre regioni, presso i quali gode di rispetto e sincera considerazione.

Questo il viatico per una politica “seria” che potrebbe produrre frutti buoni per tutti. Il resto è aria fritta, che può impressionare nel breve periodo, ma che nel medio-lungo periodo lascia solo illusioni e desolazione.

Fra le numerose attestazioni di solidarietà giunte al Sindaco, anche quella di Sergio Chiamparino, presidente ANCI L’

atto vandalico perpetrato ai danni della vettura del Sindaco Francesco Spina ha generato una lunga serie di messaggi di solidarietà.

Riportiamo qui di seguito gli autori, rappresentanti di partiti, associazioni ed enti pubblici, che non hanno voluto far mancare le sincere attestazioni di stima ed amicizia, unite all’incoraggiamento a proseguire sulla strada del coraggio e del rispetto della Legalità.

Apprezzabili gli immediati messaggi pervenuti dal Segretario Provinciale del “Partito Democratico”, Ruggiero Mennea; dalla sezione di Bisceglie di “Sinistra Ecologia e Libertà”; dal segretario del Movimento giovanile dell’U.D.C.; Sergio Adamo; dal Direttore dell’Ascom Confcommercio, Leo Carriera; dal consigliere provinciale Vincenzo Valente; dall’Associazione Teclas; dal Presidente della Pro Loco, Vincenzo De Feudis; dal Presidente nazionale dell’Anci, nonchè Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e di tante altre personalità del mondo politico e dell’associazionismo, biscegliese, regionale e nazionale.

5 - 15 NOVEMBRE 2010

PR O L OC O PRO LOC OCO

Pro Loco e Legambiente promuovono l’Andamentolento L

e Associazioni cittadine Biciliae, Pro Loco UNPLI e Legambiente hanno organizzato, nella mattinata di sabato 13 n o ve m b r e , u n a p a s s e g g i a t a culturale “sostenibile” per le vie del borgo antico.

L’iniziativa rientrava nella Settimana UNESCO per la Mobilità Sostenibile “Andamentolento” (8/14 n o ve m b r e 2 0 1 0 ) e h a v i s t o coinvolte le tre realtà associative e l’I.I.S.S. “G. Bovio”, il Liceo “L. da Vinci” e l’I.T.C. “G. Dell’Olio”.

I ragazzi partecipanti (una settantina in tutto) sono giunti in bici presso il Palazzuolo dai loro istituti di provenienza e subito dopo hanno parcheggiato il loro mezzo nell’atri del Castello aperto straordinariamente dal C.E.A.-ZonaEffe.

Qui sono stati accolti e salutati dalle guide turistiche della Pro Loco cittadina che hanno poi condotto i giovani studenti alla scoperta delle vie, dei palazzi, delle chiese del centro storico.

Tappa finale Via Pendio San Rocco dove, nella piazzetta ivi presente, è stato piantato un ulivo dai responsabili di

Legambiente quale gesto simbolico esempio di sostenibilità, rispetto per l’ambiente e attaccamento alle questioni ambientali.

Una mattinata da ricordare e che si pone come prima di una lunga serie di edizioni che vedranno le tre associazioni biscegliesi cooperare nell’immediato futuro sempre a contatto con le scuole della città.

(Francesco Brescia)

“Mobilità Sostenibile”: Andamentolento, cultura ed equilibrio nell’uso della città Bisceglie è la città pugliese che meglio ha risposto alle

sollecitazioni dell’Unesco nazionale e il suo “Andamentolento” ha fatto parlare i media nazionali.

L’entusiasmo delle associazioni nell’allestimento delle iniziative per la promozione della Mobilità Sostenibile e in genere di uno stile di vita più responsabile nei confronti della salute, dell’ambiente e della vivibilità degli spazi urbani è stato ripagato da una larga partecipazione di ogni categoria: alunni e docenti, associazioni culturali e di promozione sociale, disabili, psicologi, media locali, parrocchie, club di servizio, commercianti, pedoni, ciclisti e semplici cittadini.

I risultati ottenuti nei primi cinque giorni di “Andamentolento”, tra “occupazioni” di piste ciclabili, volantinaggi fatti da prof e alunni insieme, piedibus, mostre, aperitivi sostenibili, dibattiti con le istituzioni, corsi di formazione e laboratori… sono incoraggianti, anche se in materia di mobilità sostenibile ci sarebbe ancora molto da dire e fare.

Ottima, la partecipazione anche agli eventi, impreziositi da un appuntamento culturale a cura di Liceo Scientifico “L. Da Vinci” e Presidio del Libro di Bisceglie. Chi si muove piano e sostenibile va sano e va lontano, chi non lo fa resta bloccato nel traffico urbano. Come far passare questa regola dettata dal buonsenso a studenti e cittadini? E’ stato questo il tema centrale della prima lezione del corso di formazione indetto dal centro di psicologia Mente Interattiva, Cambiare Mobilità/Mentalità, svoltosi ieri sotto la guida dello psicologo dott. Antonio Consiglio nei locali della Biblioteca Parrocchiale Don Michele Cafagna a Bisceglie.

Tra le proposte più suffragate, quella di consentire l’ingresso di auto in città solo dietro pagamento di ticket almeno nel week-end, ad un prezzo sufficientemente alto da rendere sconveniente l’uso dell’auto stessa. Per la scuola, si è pensato poi a vietare il parcheggio degli scooter all’interno della scuola, in modo da dissuadere i ragazzi a raggiungere le lezioni in motorino per paura di un furto. Dalle istituzioni si richiedono invece zonizzazione delle periferie urbane e pugno duro per un maggior rispetto del Codice della Strada, mentre scuola e

famiglia dovrebbero educare meglio alla valutazione r a z i o n a l e dell’utilizzo della macchina.

La seconda giornata di eventi ha vissuto il suo momento clou in un dibattito serale con i “tecnici del settore”, promosso da Lions Club Bisceglie in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione di Bisceglie.

«Nella BAT – ha spiegato il relatore dott. Antonio Consiglio – ci sono ben 187.627 autovetture su 391.700 abitanti, ovvero oltre 600 automobili ogni 1.000 abitanti maggiorenni, quasi 200 in più della media europea. Bisceglie, da sola, conta 26. 456 automobili, che parcheggiate occuperebbero circa 37 campi di calcio. Considerando che il 2% della popolazione ha più di 80 anni, il tasso di motorizzazione è preoccupante.

Questo affollamento ha comportato una riduzione della velocità del traffico che negli ultimi 20 anni ha toccato il 10%. Parlare di mobilità sostenibile oggi, ovvero di mobilità accessibile, riduzione dell’inquinamento ed efficacia della circolazione è dunque una necessità».

Nel suo intervento, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bisceglie, Arch. Giacomo Losapio, ha invece spiegato quali siano gli interventi che il Comune sta attuando o ha attuato nel quinquennio per il miglioramento della mobilità ciclistica e a favore delle utenze disabili. Nell’elenco stilato dal dirigente figurano piste ciclabili in ambito urbano e in zona S.FrancescoRipalta, ciclovia extraurbana, adeguamento degli impianti semaforici alle esigenze degli ipovedenti, asfalti fonoassorbenti e piano di zonizzazione acustica.

All’evento sono intervenuti anche il Sindaco avv. Francesco Spina e l’assessore all’Ambiente Enzo Di Pierro, che ha raccontato la storia del CEA (Centro di Educazione Ambientale) a Bisceglie e delle sue prime esperienze di Piedibus.

6 - 15 NOVEMBRE 2010

POLITICA

Edilizia Privata: il Consiglio Comunale approva il Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana A

pprovato, nel corso del Consiglio Comunale del 24 maggio scorso, il Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana nel Comune di Bisceglie.

Gli interventi interesseranno quattro ulteriori ambiti territoriali afferenti a: politiche urbanistiche ed abitative, politiche paesaggistico-ambientali, politiche socioassistenziali e sanitarie, politiche occupazionali, formative e di sviluppo. Nell’elaborazione degli interventi saranno coinvolti soggetti pubblici e privati.

Tali programmi sono contemplati nel Programma Operativo FESR 2007-2013, finanziabili con la dotazione dell’asse VII ‘’Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani’’, secondo due linee di intervento: la linea 7.1 ‘’Piani integrati di sviluppo urbano’’ e la linea 7.2 ‘’Piani integrati di sviluppo territoriale’’. Per la linea 7.1 è prevista l’azione 7.1.1 denominata ‘’Piani integrati di sviluppo urbano di città medio/grandi’’ destinata alle città con popolazione superiore a 20.000 abitanti che abbiano avviano le procedure previste dalla suddetta L.R. 21/2008.

Per la linea 7.2 è prevista l’azione 7.2.1 denominata ‘’Piani integrati di sviluppo territoriale’’ destinata a Comuni o aggregazioni di comuni con popolazione non superiore a 20.000 abitanti, secondo i criteri indicati nel Programma Pluriennale di Attuazione dell’Asse VII. Attivando il link sul sito del Comune di Bisceglie è possibile prendere visione del Dcoumento Programmatico

integrale: http://www.comune.bisceglie.bt.it/lacitta/ articolo.asp?sezione=Rip. Tecnica&id=479&sottoSez=Edilizia Privata

Nasce all’interno del Club della Libertà il movimento diretto e gestito dai disabili U

na nuova importante iniziativa caratterizzerà l’attività del Club della Libertà di Bisceglie. Nasce infatti il gruppo dedicato ai diversamente abili, il primo a sorgere all’interno dei circoli in tutta Italia.

Ad annunciare la lieta notizia è il responsabile del movimento giovanile, il 21enne Alex Caputo, promotore del progetto, il quale ha dichiarato: «Ho pensato a questo movimento perché conosco tanti ragazzi che vivono la disabilità e alcuni di essi fanno parte della mia comitiva.

Avvicinandoli alla politica e rendendoli protagonisti della stessa, vorrei dar voce alle loro problematiche che spesso non possono essere comprese all’esterno. Al mondo d’oggi prosegue Caputo - esistono molte barriere architettoniche, ma il principale ostacolo è nella nostra mente. Dobbiamo smetterla di guardare con pietà a chi vive una condizione di disabilità; solo trattando questa gente con normalità potremo colmare la distanza che negli anni abbiamo creato tra noi e loro».

Sarà il 20enne Giosuè Gargiulo a presiedere l’inedito gruppo che, insieme a quello femminile (guidato da Gabriella Aruanno), contribuirà ad allargare il movimento giovanile.

«Giosuè - afferma Alex Caputo - pur essendo costretto su una sedia a rotelle è la personificazione della gioia di vivere.

Ha una grande forza di volontà che potrà aiutare gli altri ragazzi come lui a vivere con più serenità e normalità la propria condizione. Il mio sogno - conclude il presidente dei

giovani – è quello di organizzare a Bisceglie le Paralimpiadi.

Intanto, con Giosuè abbiamo già messo a punto tante idee per migliorare i servizi e la vita dei disabili».

Per informazioni su tutte le attività del Club della Libertà è possibile rivolgersi presso la sede del circolo in via Vico III Presepe 11 (nei pressi della Chiesa Misericordia) oppure inviare una mail all’indirizzo clublibertabisceglie@gmail.com

Il primo quindicinale da sfogliare su internet News, Fotogallery, Canale You Tube e la tua Radio Preferita...

7 - 15 NOVEMBRE 2010

SCUOLA

Il Sindaco Francesco Spina in visita al Quirinale con la Scuola Media “Cesare Battisti”

La Scuola incontra le Istituzioni

Il Primo Cittadino di Bisceglie ricevuto dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, dott. Donato Marra, prima di accompagnare alunni e docenti della “C. Battisti”.

U

na Capitale bagnata da una pioggia scrosciante ha accolto alcune classi della Scuola Media Statale “C. Battisti”, nella mattinata di lunedì 8 novembre, in visita al Quirinale.

Guidati dal Dirigente Scolastico, Prof . Salvatore Seccia e da un gruppo di docenti, i ragazzi hanno potuto visitare i luoghi più importanti del palazzo che ospita il Presidente della Repubblica.

Il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, a Roma per impegni istituzionali, non ha voluto far mancare il proprio saluto agli studenti ed ai docenti biscegliesi, percorrendo con loro un considerevole tratto della visita alle imponenti sale, ricche di storia e di pregevoli opere d’arte.

Prima di unirsi alle scolaresche, il primo cittadino di Bisceglie è stato ricevuto, insieme al capo di gabinetto del Comune, Cav. Vittorio Preziosa, dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, dott. Donato Marra, al quale ha portato il saluto della Civica Amministrazione e

della Città di Bisceglie, rinsaldando i già ottimi rapporti di stima, concretizzati nel 2007 con il conferimento del Premio Internazionale “Mons. Sarnelli”.

Il dott. Marra ha accolto gli ospiti biscegliesi con squisito senso di ospitalità, intrattenendosi con loro in un proficuo scambio di positivi auspici per la Città di Bisceglie, verso la quale ha confermato i sensi di profondo attaccamento ed affetto.

AVIS Bisceglie, a novembre c’è il Pranzo Sociale Pericolo riduzione di personale I

l mese di novembre per gli associati alla sezione AVIS di Bisceglie, sarà contraddistinto dal tradizionale pranzo sociale, che riunisce tutti i donatori cittadini di sangue ed emoderivati. L’evento è previsto per domenica 21, lo stesso giorno nel quale al mattino verrà effettuata la donazione presso le strutture della sezione cittadina, sita in Via Lamarmora. Per prenotare il proprio posto al pranzo sociale sarà necessario recarsi in sede entro e non oltre giovedì 18 novembre. Donazioni che invece hanno avuto il loro primo appuntamento domenica 7 presso il Centro Raccolte dell’Ospedale Civile di Bisceglie. Venti le sacche raccolte a testimonianza che il percorso di donazioni quotidiane in città, se avvallato da una adeguata organizzazione può portare molte sacche a disposizione. Una situazione, questa, che nei prossimi giorni potrebbe subire però un brusco quanto inaspettato ridimensionamento a causa della mancanza di personale, come comunicato di recente dalla A.S.L. Bat. C’è il rischio concreto quindi che dalle prossime settimane il Centro Raccolte del nosocomio biscegliese sia aperto per un solo giorno a settimana. Una decisione che di certo non ha lasciato indifferente il presidente AVIS Patrizia Ventura e tutto il consiglio direttivo, che si è sin da subito attivato nelle sedi opportune per cercare di porre rimedio ad una situazione, che farebbe retrocedere di molto la posizione dell’Ospedale di Bisceglie in materia di raccolta sangue, dopo tanti tentativi per riportare in città i tanti “emigranti” della donazione che preferiscono andare nei paesi limitrofi. AVIS Bisceglie che in campo sportivo è tornato agli onori della cronaca grazie ai propri donatori, che in occasione del 3° Campionato Italiano Donatori AVIS, hanno ben figurato conquistando posizioni di tutto rispetto. Il percorso di Novoli

per donazioni in ospedale, le giornate a disposizione potrebbero diminuire, l’Avis monitora.

(Lecce), lungo poco meno di 11 Km è stato coperto con ottimi tempi dai tre donatori biscegliesi (membri dell’Atletica Riccardi) che hanno partecipato alla gara. Miglior piazzamento per Matteo Catalano, giunto 13°, seguito a breve distanza da Mauro Napoletano (16°) e Francesco Zecchillo (19°). Ottime prestazioni per i tre corridori biscegliesi che hanno chiuso tra i primi venti classificati su un totale di 1210 inscritti. Per la cronaca il nuovo campione italiano e un altro membro dell’Atletica Riccardi, Giulio Piarulli socio dell’AVIS Andria.

(Gianluca Valente)

8 - 15 NOVEMBRE 2010

C U LT U R A

Il Convegno dell’Unione Giuristi Cattolici sul Magistero Sociale della Chiesa A

cura dell’Unione G i u r i s t i C a t t o l i c i Italiani-Sezione di Trani “Renato Dell’Andro”, a B i s c e g l i e , s a b a t o 1 3 novembre 2010, presso la Chiesa di Santa Croce, si è tenuto un convegno di studi su “Il c o n t r i b u t o d e l magistero sociale della Chiesa nel dibattito p u b b l i c o : s t o r i a e principi”. L’iniziativa è stata sostenuta dal patrocinio del Comune di Bisceglie.

Ha introdotto e presieduto i lavori il Dott. Salvatore Paracampo, Presidente UGCI- Sezione di Trani- “Renato Dell’ Andro “.

Relatori: Dott. Giuseppe Mastropasqua: Magistrato presso il Tribunale di Sorveglianza di Bari, “Il discorso sociale della Chiesa dalla Rerum Novarum ad oggi”. Mons. Luigi Renna: Docente di teologia e Rettore del Seminario Regionale di

tutto il ‘900, fino ai giorni nostri, attraverso l’affermazione dei principi fondanti della propria Dottrina Sociale, intesa non già come “TerzaVia” fra il capitalismo ed il Marxismo, ma come strumento di dialogo, riflessione ed azione tesa ad affermare i valori della Persona Umana, del Bene Comune, della Solidarietà e della Sussidiarietà.

Forte, quindi, è emersa l’esortazione all’indirizzo degli organismi legislativi affinché emanino leggi ancorate saldamente a questi principi, anche alla luce di riforme che vadano in direzione di una organizzazione federalista dello Stato.

Al convegno ha portato il saluto della Città il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, anch’egli socio dell’Unione G i u r i s t i C a t t o l i c i I t a l i a n i , s e z i o n e d i Tr a n i , c h e h a

Il tavolo dei Relatori, ed il saluto del Sindaco Francesco Spina.

M o l f e t t a , “ C h i e s a e Modernità: le urgenze sociali dell’ora presente a l l a l u c e dell’insegnamento della Chiesa”.

Mons. Savino Giannotti, Vicario Generale dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie.

Lucida e quanto mai opportuna è apparsa da subito la disamina delle tematiche sociali, legate alla recente crisi dei mercati mondiali e scatenata, a giudizio dei relatori, dal recente affermarsi delle teorie del liberismo “sfrenato”, che travalicando i principi della produzione dei beni e delle ricchezze, quale mezzo per il sostentamento dell’uomo, ha esaltato il principio della speculazione fine a se stessa, relegando l’essere umano a semplice strumento per il conseguimento del profitto, creando nuove condizioni di povertà e bisogno.

Dalle parole degli illustri relatori è scaturito tutto il peso del Magistero che la Chiesa ha inteso esercitare nel corso di

sottolineato il significato dell’impegno dei pubblici amministratori nell’assolvere alle proprie funzioni guidati da un alto senso della Legalità e del rispetto delle Leggi e delle istituzioni. Un atteggiamento che oggi, alla luce di atti di quotidiana violenza, richiede un particolare coraggio.

Il Presidente Paracampo, nel ringraziare il Sindaco Spina per l’ospitalità e la convinta partecipazione, ha espresso al primo cittadino la solidarietà personale e dell’Unione per il recente atto intimidatorio subito. Nel s u o i n t e r ve n t o i l D o t t . Pa r a c a m p o h a r i c o n o s c i u t o all’attività amministrativa del sindaco Spina doti di rettitudine e di moralità non comuni, considerandola improntata al rispetto della legalità e della funzione suprema dell’Ordinamento Giuridico ed Istituzionale.

L’ar te di Dino Sambiasi a Sant a Croce, dal 13 novembre S

abato 13 novembre 2010 presso il Monastero di Santa Croce, in via Frisari a Bisceglie alle ore 19,00, è stata inaugurata la personale di pittura dell’autore Dino Sambiasi dal titolo “Some P e o p l e ” . L’e v e n t o g o d e d e l p a t r o c i n i o d e l comune di BISCEGLIE, e gli organizzatori rivolgono un ringraziamento particolare al Sindaco Francesco Spina per la sensibilità dimostrata. La mostra è stata organizzata dall’Associazione Culturale Tempo Arte.

Le opere sono espressione della sua grande vivacità e del suo nuovo modo di concepire la società e di descrivere la gente.

Gli ambiti descrittivi sono la metropoli quindi la fretta,la velocità, la poca sensibilità nei confronti dell’altro, l’egocentrismo e la comunicazione che non avviene più de visu con i soggetti che comunicano fisicamente tra loro ma il tutto viene filtrato ed edulcorato dal mezzo telematico, altre descrizioni sono relative a visioni e situazioni metafisiche laddove lo sfondo è un mondo virtuale dove i people si muovono alla ricerca del proprio io e della propria dimensione.

L’autore inoltre con grande capacità e maestria utilizza il colore per illuminare le sue tele ed emozionare con la sua pittura

il soggetto che osserva le sue opere, andando a solleticare l’inconscio ed avendo un immediata interazione.

Dino Sambiasi è stato presente nel corso della serata inaugurale della personale. L’Associazione “Tempo Arte” rivolge l’invito a tutti coloro che intendono la cultura come forma di emancipazione propria e della collettività.

La mostra è visitabile presso il Monastero Santa Croce dal lunedì al venerdì dalle 18,00 alle 21,00, il sabato e la domenica dalle 10,00 alle 13,00 dalle 18,00 alle 22,00.

La personale si concluderà il 28 novembre 2010 per informazioni tel.329/4166158 -347/1871661.

9 - 15 NOVEMBRE 2010 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE - ANNO IX - N. 21/2010

www.confcommerciobisceglie.it

Al via i preparativi Alcool e sicurezza stradale per Natale 2010 Si parte con l’allestimento delle luminarie

C

ome ogni anno, anche quest’anno, con l’inizio del periodo natalizio i gruppi dei commercianti delle varie zone della città, d’intesa con l’Amministrazione Comunale, si stanno mobilitando per la preparazione del programma delle manifestazioni necessarie affinchè il commercio biscegliese sia non solo occasione di crescita e abbellimento della realtà cittadina ma aiutino a trascorrere in serenità il periodo più bello e armonioso dell’anno.

Si è affrontato il delicato problema dell’ allestimento delle luminarie e in diverse zone - alcuni commercianti – stanno già raccogliendo i fondi necessari a far fronte all’impegno economico per il montaggio degli addobbi che partirà già nei prossimi giorni.

Il Presidente del Comitato Bisceglie Viva, Nicola Papagni ha contattato una ditta specializzata con la quale ha concordato il costo e la tipologia dell’addobbo che sarà installato nelle zone che vorranno aderire. A breve, poi, congiuntamente con il programma delle manifestazioni che l’Amministrazione Comunale vorrà organizzare, saremo in grado di elencare l’intero programma delle manifestazioni che si svolgeranno nello periodo delle festività natalizie. Maggiori informazioni si possono ricevere telefonando al numero 347/1669602.

La Puglia vista da Milano I Sindaci dei due capoluoghi di regione hanno incontrato i pugliesi residenti in Lombardia. Presente all’evento anche il Direttore della Confcommercio Leo Carriera.

Bar e ristoranti di Bisceglie pronti al rispetto delle regole

A

nche a Bisceglie gli avventori di bar, ristoranti, pizzerie e simili troveranno un servizio in più. Dal 13 novembre in poi, con l’entrata in vigore dell’ultima fase del codice della strada nella parte di contrasto alla guida in stato di ebbrezza i locali che somministrano alcolici (quindi anche circoli, agriturismi, chioschi, camion e baracchini, enoteche, alberghi, campeggi, fiere, sagre, feste varie e simili) e la cui attività si protrae oltre la mezzanotte dovranno mettere a disposizione dei clienti i precursori per la rilevazione del tasso alcolemico e affiggere le tabelle alcolemiche previste dalla nuova normativa. La Confcommercio di Bisceglie ha distribuito a tutti i titolari dei Pubblici Esercizi di Bisceglie le tabelle che sono già esposte e visibili ai clienti. «All’osservanza di tale obbligo – ricorda Leo Carriera - non sono tenuti gli esercizi che non effettuano trattenimenti danzanti e musicali e che cessano la loro attività entro le ore 24. Tabelle e precursori consentono al cliente di affrontare più serenamente la guida ed evitare, in caso di fermo delle forze dell’ordine, di incorrere nelle sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza. Il limite di legge da non superare per potersi mettere al volante della propria auto per non incorrere in forti ammende in caso di fermi da parte delle forze dell’ordine è quello di 0,5 grammi di tasso alcolemico.

Per esempio il valore 0,5 corrisponde a 3/4 bicchieri di vino per una donna di 60 chili a stomaco pieno o a poco meno di mezzo litro per un uomo di 80 chili sempre a stomaco pieno.

Va ricordato, tuttavia, che per alcune categorie di conducenti permane il tasso zero di alcol nel sangue per poter guidare.

Le sanzioni prevedono la confisca dell’auto per il consumatore che supera il livello 1,5 di alcolemia. In ogni caso gli esercenti forti del loro senso di responsabilità sociale e di mediazione diretta con i cittadini – conclude Carriera saranno in grado di assistere i clienti che dovessero richiedere delucidazioni ed effettuare i test per calcolare il tasso di alcol nel sangue».

“S

e Milano avesse il mare…” e questa volta non è soltanto un modo di dire. Visto che tra maltempo e allagamenti il mare a Milano quasi c’è già, e poiché una larga fetta di pugliesi popola la capitale meneghina da cinquant’anni e oltre, a suggellare l’unione tra le due città ci mancava giusto un momento istituzionale. L’occasione è giunta venerdì 5 novembre scorso, quando il sindaco di Bari Michele Emiliano ha incontrato il sindaco di Milano Letizia Moratti presso il World Join Center, in occasione della presentazione del volume sulla mostra relativa agli affreschi del Buon Governo (opera di Ambrogio Lorenzetti) al Palazzo Pubblico di Siena, a cura di Mariella Carlotti.

Alla presentazione, organizzata dalla Compagnia delle Opere di Milano, è seguito un incontro sul tema “Bene Comune ed il governo della città”, cui hanno preso parte in veste di relatori sia la Moratti che Emiliano. Presenti anche il concittadino cav. Dino Abbascià, presidente della Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari, il presidente della Confcommercio Bari Alessandro Ambrosi e il direttore della Confcommercio Pantaleo Carriera. All’incontro pomeridiano ha fatto seguito una serata conviviale

Un momento dell’evento milanese, cui hanno partecipato i sindaci delle Città di Bari e Milano ed i rappresentanti della Confcommercio Bari organizzata dall’Associazione Regionale Pugliesi presso il prestigioso Hotel Marriott. Ospiti del cav. Abbascià, presidente dell’ARPugliesi, la Moratti, Emiliano e i due rappresentanti della Confcommercio hanno brindato a nuove opportunità di crescita congiunta.

10 - 15 NOVEMBRE 2010

REPOR TAGE REPORT

La “ Tana dei F olle tti”, l’alt er nativ a “T Folle olletti”, l’alter ernativ nativa alla noia della mo vida movida Prosegue il nostro viaggio all’interno dell’universo giovanile, alla scoperta di nuove forme di aggregazione, alternative al solito girovagare per locali.

Come passano il tempo libero i giovani d’oggi?

Vanno in giro per locali? Vanno in discoteca? Giocano con i videogames? Non solo, c’è anche chi si traveste da elfo, da chierico, da paladino o da mago e combatte le forze del male nelle zone boschive limitrofe. Ovviamente questi ragazzi non hanno perso il senno, semplicemente giocano di ruolo! Cosa vuol dire giocare di ruolo? Significa impersonare dei ruoli, dei p e r s o n a g g i i n u n a a m b i e n t a z i o n e f a n t a s t i c a e v i ve r e un’avventura concepita nella mente di un giocatore, il Dungeon Master, che guida gli altri attraverso l’avventura facendo affrontare enigmi, combattimenti e difficoltà di ogni genere. Si può giocare di ruolo comodamente seduti ad un tavolo, immaginando tutto e lanciando dei dadi, oppure si può andare in zone rurali vestirsi ad hoc e dare vita a un sessione di gioco di ruolo dal vivo.

Insomma sicuramente un passatempo impegnativo e che dà libero sfogo alla fantasia e permette alla persona di confrontarsi con situazioni davvero problematiche e complesse ma sempre nel mondo della fantasia. Qui da noi a Bisceglie è nata un’associazione davvero speciale “La Tana Dei Folletti”

che si occupa principalmente di Gioco di Ruolo ed è diventata un punto di incontro per tutti gli appassionati del genere della nuova provincia. Abbiamo incontrato il direttore, Dott.

Giovanni Tortora per fargli qualche domanda e capire meglio come funziona il singolare mondo dell’intrattenimento fantasy.

Cos’è la Tana dei Folletti?

«E’ fondamentalmente un luogo di aggregazione per giovani o adulti che rimangono giovani dentro. E’ un’associazione che ha molte attività che spaziano dall’ambito ludico a quello culturale, che poi dal nostro punto di vista sono due cose coincidenti dato che con il gioco si può fare cultura e allo stesso tempo con la cultura ci si può divertire».

Com’è nato il tutto?

«Nasce dalla volontà e dalla voglia di un trentina di persone affiatate di giocare e di aggregarsi. E anche dalla volontà di offrire uno spazio ricreativo fisico inteso come dopo lavoro o dopo studio che sia comodo e confortevole».

Quali sono le vostre principali attività al momento?

«Principalmente ci occupiamo di gioco di ruolo, sia da tavolo che dal vivo. Utilizziamo la nostra sede per metterci in costume e giocare al nostro gioco di ruolo dal vivo. Questo vuol dire vivere la vita di un eroe con i suoi vestiti e, una volta al mese

(Continua a Pag. 11)

11 - 15 NOVEMBRE 2010

REPOR TAGE REPORT

“La T ana dei F olle tti”, l’alt er nativ a alla noia della mo vida Tana Folle olletti”, l’alter ernativ nativa movida almeno, usciamo e andiamo all’esterno per vivere l’avventura in uno spazio ancora più vasto come può essere la foresta. Poi puntiamo molto sui giochi da tavolo in generale, dai classici scacchi fino a Bang che è un gioco molto diffuso e che anche qui da noi sta riscuotendo un notevole successo. Poi abbiamo anche un’attività di improvvisazione teatrale “On Stage”, che in realtà è un vero e proprio gioco di ruolo teatrale che si esaurisce in una serata ed è, per chi lo viene a vedere un vero spettacolo, per chi è sul palco un gioco. Infine la sede sarà aperta dalle 15.30 alle 19.00 come sala studio».

Quali sono i vantaggi del gioco di ruolo rispetto all’ormai classico videogiocare?

«Il videogame è un’esperienza ludica molto bella, coinvolgente e addirittura ipnotica. Il suo deficit è la struttura narrativa di base molto scarna e di conseguenza si interpreta molto poco un ruolo, inoltre la struttura sociale è molto mediata dal mezzo, in definitiva non vi è un vero e proprio rapporto sociale con altre persone. Giocare di ruolo invece è più come scrivere un romanzo o una sceneggiatura, si interpreta un personaggio e gli si può far dire tutto quello che si vuole, ci si può comportare in qualsiasi modo purché consono al ruolo interpretato. Infine una serata di gioco di ruolo è anche una bella serata sociale che vivi insieme ad altre persone».

Come mai nel sud Italia le associazioni come la vostra sono più uniche che rare?

«Nel sud sono più rare in primo luogo per una questione climatica, qui nei mesi estivi fa davvero caldo e diventa difficile rimanere in un luogo chiuso. Poi i luoghi di aggregazione nel sud sono sempre stati più problematici da individuare rispetto al centro e al nord dove forse vi è più una cultura associativa, se pensiamo ai grandi luoghi di aggregazione locali quelli che ci saltano subito in mente sono la strada o il cortile oppure il gruppo parrocchiale, poi qui da noi non c’è molto altro, quindi dai 14 ai 18 anni si ha una certa difficoltà a trovare i giusti spazi.

Inoltre aprire un’associazione del genere sicuramente non ha un ritorno immediato come può avere l’aprire un locale, un pub.

Ovviamente è un peccato che certe associazioni siano rare perché il gioco di ruolo è di per sé formativo per i ragazzi perché invoglia ad informarsi su un particolare periodo storico, perché aiuta a sviluppare capacità oratorie importanti».

Iniziare da zero a giocare di ruolo non deve essere facile, che tipo di supporto offrite a chi decide di iniziare?

«In realtà il gioco di ruolo è il tipo di gioco più semplice che esiste proprio perché è insito nell’essere umano. Se pensiamo ad esempio a guardie e ladri che tutti abbiamo fatto da bambini non è altro che un vero e proprio gioco di ruolo . Noi lasciamo molto spazio alla parte interpretativa, non affoghiamo il giocatore nelle regole e pertanto anche chi è alle prime armi non si trova in difficoltà».

Vi aspettavate questa attenzione su di voi?

«Inizialmente no. Non ci aspettavamo tutto questo. Però posso dire che le attenzioni che stiamo avendo adesso sono frutto del buon lavoro soprattutto a livello qualitativo che stiamo facendo. Le nostre attività possono sembrare poche ma in realtà sono talmente vaste che per farle bene ci vuole il massimo

dell’impegno e della concentrazione. Ricordo a questo proposito lo straordinario successo ottenuto con la sessione dimostrativa di Mythos con la partecipazione di Gilbert Gallo, creatore del gioco».

Come pensate di proseguire questa vostra avventura?

«Le idee sono tante, vorremmo usare il nostro spazio in tanti altri modi, anche più dal punto di vista teatrale. Al momento procediamo a piccoli passi ma costantemente per crescere al meglio. Abbiamo bisogno di un’insegna, abbiamo bisogno di farci conoscere ancora da più gente. Il nostro obiettivo rimane quello di creare una bella comunità che possa essere un punto di incontro per tutti gli appassionati del gioco di ruolo, grandi e piccoli che siano».

In chiusura ricordiamo che la Tana dei Folletti ha sede qui a Bisceglie in Via Isonzo 62 (nel luogo dove era ubicata la chiesa evangelista), l’associazione è aperta a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dei giochi di ruolo e dei giochi da tavolo.

(Gabriele Caruolo)

Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954

12 - 15 NOVEMBRE 2010

PERISC OPIO PERISCOPIO

Sint esi del saggio “ T er r oni” di Pino Apr ile Quando re a cura di Pasquale Consiglio

(Seconda parte) - “O la guerra o la bancarotta” scrisse il deputato cavouriano Pier Carlo Boggio nel 1859. Compiuta l’unità, si fece cassa comune e con i soldi del Sud si pagarono i debiti del Nord: al tesoro circolante dell’Italia unita, il Regno delle Due Sicilie contribuì con il 60% dei soldi, la Lombardia con l’uno per cento, il Piemonte con il 4 (ma con oltre la metà del debito complessivo).

L’ex Regno delle Due Sicilie sanò il passivo di centinaia di milioni di lire del debito pubblico della nuova Italia. Il meridione, oppresso dal severissimo sistema fiscale savoiardo, fu declassato quasi a livello di colonia. I meridionali pagavano più degli altri italiani, perché costretti a rifondere pure le spese affrontate per la loro “liberazione”. Tanto agognata che ci vollero anni di occupazione militare, stragi, rappresaglie, carcere, campi di concentramento, esecuzioni in massa e alla spicciolata, distruzione di decine di paesi.

Nel 1921 il Mezzogiorno poteva già essere considerato un’area in ritardo di sviluppo. Dopo un’orgia di sangue e fuoco, venne discriminato per legge, ignorato dalla spesa pubblica, tassato più degli altri. (Nel 1860, prima dell’unità d’Italia, le tasse erano ancora poche, di facile riscossione e i Borbone non le avevano mai aumentate in centoventisei anni di regno).

Quasi tutti i protagonisti del Risorgimento erano massoni; il Piemonte, il braccio operativo e utilizzatore finale. Le spie e gli agitatori di Cavour erano già stati in Sicilia e nel napoletano, avevano allertato idealisti e cospiratori, fatto promesse, distribuito soldi, stretto accordi con malavita e possidenti (spesso massoni e capi di quella, embrione della mafia): un connubio che non sarà più spezzato, nel modo di intendere il crimine organizzato del Sud, quale alleato del sistema economico e di potere del Nord. Ancora oggi, grandi

Francesco fuggì a Gaeta lasciando tutto l’oro del Regno, si valutò che ammontasse a 443 milioni di lireoro, quasi metà dello spaventoso deficit del Piemonte, che corrisponderebbero oggi a circa 200 miliardi di euro.

aziende centrosettentrionali hanno per subappaltatrici quelle mafiose del Sud; la Borsa di Milano è una delle lavanderie preferite dei soldi sporchi delle cosche.

Quando re Francesco fuggì a Gaeta lasciando tutto l’oro del Regno, si valutò che ammontasse a 443 milioni di lire-oro, quasi metà dello spaventoso deficit del Piemonte, che corrisponderebbero oggi a circa 200 miliardi di euro.

Gli altri stati emettevano carta-moneta, il cui valore era garantito dalle riserve in oro, nel Regno delle Due Sicilie la moneta in circolazione portava con sé il suo valore: era d’oro!

E’ stato calcolato (dal Prof. Gulì) che l’oro delle riserve più quello circolante ammonterebbe oggi a 1.500 miliardi di euro!

(Anche a restituirli in cento anni, dovrebbero dare al sud 15 miliardi all’anno: è troppo per eliminare il divario nord-sud?

E perché, non è sembrato troppo quando se li sono presi?).

Il Paese fu unificato solo da Nord a Sud, non il contrario: al Banco di Napoli fu vietato di espandersi nel resto d’Italia, mentre da Torino aprirono filiali al sud.

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U nità d’It alia: v er ità in “pillole” ver

Fer dinando II di Borbone “R e d’It alia” erdinando “Re d’Italia” F

erdinando II, un sovrano passato alla storia come un Re freddo al richiamo del principio di unità italiana. Quanto c’è di vero nelle vicende che ci insegnano a scuola?

Infatti, il Re duosiciliano, era stato sollecitato ad accettare la presidenza di una Lega degli Stati Italiani e nel 1831 i “liberali” italiani, riunitisi in congresso a Bologna, offrirono la Corona d’Italia al Re delle Due Sicilie riconoscendolo come il sovrano italiano più aperto ai loro ideali. L’anno successivo, nel 1832, Ferdinando II propose un accordo al re di Sardegna allo scopo di abolire ogni influenza straniera sul territorio italiano; il governo piemontese rifiutò e per Vienna questa proposta fu interpretata come anti-austriaca, anche perché i Savoia aveva stipulato con l’Austria un trattato difensivo verso possibili minacce francesi. Ferdinando II ci riprovò l’anno seguente, tramite il proprio ambasciato-re a Roma, dove invitava il Papa Gregorio XVI a farsi promotore di una Lega fra i vari governi italiani, ma ancora una volta ebbe un rifiuto; Attilio Bandiera, scrisse in una lettera a Ferdinando II. che nonostante fosse di fede repubblicana, era disposto a seguirlo nel caso ambisse a diventare il primo sovrano costituzionale di tutta l’Italia. Però, il desiderio di Re Ferdinando era quello di formare uno stato federale e non muovere un esercito per una guerra fratricida. Cosa che ripeterà anche in punto di morte. Fu una vera e propria incitazione ad un impegno politico-militare per la conquista degli altri stati in nome dell’unità italiana. Ferdinando non accettò, non aveva alcuna ambizione conquistatrice e praticava la pace tra i regni

italiani senza offenderne la felicità e i diritti, soprattutto per lo Stato Pontificio, a cui era profondamente legato.

G i u s e p p e Ve r d i , I n n o a Ferdinando II Re d’Italia

Qualche anno fa nell’archivio del conservatorio di San Pietro a Majella in Napoli fu rinvenuto un singolare spartito; un gioioso inno al “re della patria” dedito a Ferdinando II di Borbone.

Il compositore di Busseto, frequentò: molto la corte napoletana, fu direttore artistico e compositore di opere per il teatro di San Carlo. Autori dell’opera furono: Giuseppe Verdi e Michele Cucciniello. L’eccezionale ritrovamento è da attribuirsi al maestro Roberto de Simone.

(Associazione Culturale Dipartimento Storico Due Sicilie)

13 - 15 NOVEMBRE 2010

L’impoverimento del meridione per arricchire il Nord non fu la conseguenza, ma la ragione dell’unità d’Italia. La ragione dei pratici; quella dei romantici era un ideale.

Quando nacque la Banca d’Italia “al Mezzogiorno furono concesse 20.000 azioni contro le 280.000 del Centro-Nord”.

Su 458 milioni di soldi statali, nel Sud se ne investirono meno di tre per le bonifiche, nei trentacinque anni fino al 1897. Il resto al Nord, che ebbe lavoro, recuperò terre, ampliò la base produttiva, migliorò la salute. Al Sud restarono miseria e malaria, le tasse e l’insulto: “Incapaci!”.

Per un decennio la Cassa Depositi e Prestiti mollò milioni a Lombardia, Liguria, Piemonte e diecimila lire (in dieci anni) alla Calabria!

Grazie a un’interminabile messe di leggi inique, dal 1860 al 1998 lo stato ha speso in Campania duecento volte meno che in Lombardia, quattrocento volte meno che in Veneto. Ogni 1.212 italiani “iniquamente tassati”, 1000 erano meridionali, 151 settentrionali.

Dopo la seconda guerra mondiale arrivarono in Italia dagli Stati Uniti i soldi del piano Marshall per risanare il sistema produttivo scassato dal conflitto. Ma quello del Sud era troppo malridotto; immessi nel circuito economico del settentrione quei finanziamenti avrebbero reso molto di più. Per questa ragione i miliardi destinati al recupero del territorio meridionale devastato finirono tutti al centro-nord. I guasti sono al Sud, il risarcimento va al Nord.

La costruzione della minorità del Sud…è il più grande affare di sempre per il Nord.

Nel 1912 una scellerata legge distingueva l’emigrazione “per miseria” da quella “per ricerca di maggior fortuna”. Quando i meridionali abbandonarono in massa la propria terra, l’Italia unita li chiamò delinquenti e traditori. E pose sull’emigrazione “per miseria” una ferocissima tassa pro-capite. Con quei soldi rimborsavano le spese agli emigranti stagionali settentrionali.

Dopo un paio d’anni il Parlamento discusse dell’errore contenuto

PERISC OPIO PERISCOPIO

nella norma… ma, con rincrescimento, considerato il tempo trascorso…tanto valeva lasciare le cose come stavano… “Per la fratellanza e la solidarietà nazionale” non era ormai il caso di fare distinzioni.

Ma la vera miniera furono le rimesse degli emigrati, che salvarono il bilancio dello stato. Nel 1938 un’inchiesta calcolò che il 70% delle rimesse erano arrivate dai meridionali. Un fiume di denaro che, nato dall’afflizione del Sud, fu drenato dalle banche del Nord.

Di Vittorio uscì piangendo da un incontro con il Presidente della Confindustria, Costa, che si oppose a ogni idea di produzione industriale al Sud. Il potere economico del Nord era ormai tale da esprimere il potere politico, governare i soldi e le commesse dello stato.

Così Torino prima si prese il meridione, poi si prese i meridionali. Furono altri 5 milioni a partire (come durante il fascismo, come prima dell’altra guerra mondiale).

“L’accanita resistenza degli industriali settentrionali all’industrializzazione del mezzogiorno è durata fino al 1962" (Manlio Rossi Scritti sul Mezzogiorno). Il terrore di un meridione che potesse produrre in concorrenza ha indotto il Nord a ostacolare quasi ogni iniziativa che potesse dotare quella parte del Paese di infrastrutture adatte a sostenere uno sviluppo duraturo: meglio sussidi che strade, aeroporti.

La ricchezza acquisita dal centro-nord per effetto del trasferimento di 5,1 milioni di meridionali dal 1952 al 1981 è stata calcolata in 547 miliardi di lire, a prezzi del 1986 (Antonio Mastrodonato Capitali umani). Nello stesso trentennio la Cassa per il Mezzogiorno impiegava la somma di 102.800 miliardi per fare quelle cose che al centro-nord facevano…con la cassa normale.

(2. continua)

14 - 15 NOVEMBRE 2010

SIND AC ALE SINDA

L’accordo sindacale per il personale non dirigente della Provincia B.A.T.

C.S.A., U.S.P.P.I., C.U.S.P.E.L., U.I.L., C.I.S.L. E D.I.C.C.A.P. siglano l’accordo E'

stato siglato venerdì 5 novembre, presso la sede della Provincia di Barletta-Andria-Trani, l'accordo per la destinazione delle risorse della contrattazione integrativa personale non dirigente della Provincia. Ad annunciarlo le delegazioni sindacali del territorio della Bat, in particolare Michele Binetti, Segretario aziendale del CSA USPPI CUSPEL Dipartimento Professionisti, Maria Enza Leone, in rappresentanza dell'UIL F.P. L., Nicola Altamura dellla CISL FPS e Michele Natola in rappresentanza del DICCAP. «Riteniamo doveroso ringraziare - si legge nella nota diffusa dai Sindacati - il Presidente della Delegazione Trattante, Maria De Filippo (Segretario Generale della

Provincia), per aver brillantemente condotto ed ultimato le rattative per la sottoscrizione di questo primo accordo per la destinazione della contratazione integrativa decentrata relativamente all'annualità economica 2010, coordinando al meglio il gruppo tecnico di lavoro che si è adoperato per la predisposizione dell'ipotesi di accordo.

Un plauso doveroso - prosegue la nota sindacale intendiamo poi rivolgerlo all'Amministrazione Provinciale di Barletta - Andria - Trani, presieduta da Francesco Ventola, per la particolare propensione a voler premiare il notevole impegno profuso dai dipendenti della Provincia, in questa difficile fase di implementazione e start up del nuovo ente».

Assemblea Generale della Polizia Penitenziaria

O.S.A.P.P. «contro l’inerzia dell’Amministrazione carceraria L’

Assemblea Generale dei Baschi Azzurri della Polizia Penitenziaria,quasi 200 partecipati, oggi, 11 novembre, ha deciso a Bari azioni di lotta contro l’inerzia, l’abusivismo contrattuale e l’arroganza di quella parte di amministrazione che invece per i negativi risultati offerti nei mesi, dovrebbe solo avere il coraggio di dimettersi da ogni incarico dalla stessa amministrazione Penitenziaria. Nella Regione Puglia le oltre 4.600 presenze detentive nelle anguste stanzette penitenziarie tolgono oltre all’aria che si respira anche la dignità, questo è stato in sintesi quando dichiarato dalla Corte Europea nella sentenza di condanna all’Italia per spazi occupati dai reclusi.

Se poi si aggiunge che in quelle prigioni dove la dignità diventa l’ultimo dei baluardi della civiltà Italiana ci vivono giornalmente ventiquattro ore su ventiquattro i poliziotti penitenziari,cittadini di questo stato,obbligati ad una condanna perenne senza condizionale,allora la situazione può anche diventare esplosiva.

Intanto il Trend dei suicidi,dei tentativi di suicidi ,delle risse e delle situazioni a volte di ingovernabilità per un sovraffollamento oltre il 100%(4.700 detenuti contro le 2.500 regolamentari) e per la criticità negli organici di polizia costretti a vigilare anche quattro reparti contemporaneamente con una presenza di 150/250 detenuti,dimostrano il disinteresse da parte di chi invece è deputato a precise dirette e personali responsabilità. Mentre nelle Carceri si può anche morire oltre che di abbandono istituzionale anche di malattie contagioso se si pensa che sarebbero stati registrati un aumento di casi di HIV ,epatite C, allarmante tossicodipendenza tra cui utenti in terapia metadonica,sintomatologie psichiatriche,presso il palazzo del PRAP(provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) l’attuale vertice reggente dedica solo fisicamente mezza giornata di una intera settimana,che dire ingiustificabile abbandono delle Istituzione di 4.700 detenuti, di 2.800 poliziotti, di dodici strutture penitenziarie, di quasi 1000 dipendenti tra Civili e Comparto Ministerri,con la sola differenza di essersi dedicato in questi giorni in un unico atto che disponeva il rientro di una dirigente sindacale OSAPP dal PRAP di Bari alla casa Circondariale di Bari,per termine periodo di permanenza, una sola unità fatta rientrare contro 100 dipendenti abusivi tra poliziotti e dipendenti civili,o una gravissima attività antisindacale perseguibile alla Magistratura del Lavoro secondo art.. 28 legge 300 del 1970 dei lavoratori di Polizia(?).

Traduzioni che partono sotto scorta(meno uomini di sorveglianza armata) per detenuti diretti nelle aule di giustizia e per trasferimento in altri istituti di pena; poliziotti penitenziari che attendono da circa undici mesi il pagamento del servizio di missione per attività già svolta allo Stato, poliziotti che attendono il pagamento delle ore di straordinario accantonate ed il Fondo Incentivante del 2010,mezzi di servizio senza carburante e processi a volte in pericolo di sospensione.

Non si possono aprire nuovi reparti detentivi come si è disposto di recente su Trani con solo quattro unità di polizia fatti rientrare dal mandamentale di Trinitapoli per poi lasciare altre quattro unità nella stessa sede a controllare sei/sette semiliberi . Troppa restrizione o troppo sperpero come Trinitapoli, Spinazzola e PRAP Bari(?) Si chiede il reintegro immediato nelle sue funzioni e nel posto di servizio della dirigente sindacale posta in mobilità in violazione alla tutela sindacale di cui al CCNL Forze di polizia dello stato. Al Ministro della Giustizia Alfano ed al Capo del Dipartimento Ionta,si chiede l’immediato allontanamento dell’attuale Vertice della Puglia,diversamente la prossima mobilitazione sarà sotto il parlamento Italiano.

Mimmo Mastrulli Vicesegretario Generale Nazionale O.S.A.P.P. Responsabile Nazionale Politiche con il Governo

Bisceglie, in arrivo il nuovo CAP: 76011 C

on l’istituzione della nuova provincia di Barletta, Andria e Trani, Poste Italiane aggiorna il Codice di avviamento postale della provincia assegnandogli un codice dedicato con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i servizi di Poste Italiane. Nello specifico sono stati introdotti 10 nuovi codici di avviamento postale: quello di Bisceglie è il 76011.

Gli altri comuni della provincia: Barletta 76121, Andria 76123; Trani 76125; Canosa 76012, Minervino Murge 76013, Spinazzola 76014, Trinitapoli 76015, Margherita di Savoia 76016, S. Ferdinando di Puglia 76017 (in allegato la piantina della provincia con i relativi nuovi CAP).

I Vecchi codici di avviamento postale resteranno comunque in vigore per i prossimi sei mesi.

Per conoscere i nuovi Cap della propria zona è possibile rivolgersi agli uffici postali, chiamare il numero 803.160 oppure consultare il sito www.poste.it nella sezione “cerca CAP”.

15 - 15 NOVEMBRE 2010

INTER VENTI INTERVENTI

Un obiettivo atipico da inserire nei programmi di chi si candiderà a Sindaco della Città

Cambiare la mentalità dei biscegliesi, se vogliamo far crescere Bisceglie I

n vista delle prossime elezioni comunali vi è un gran movimento intorno ai due candidati sindaci e sui loro programmi, ma anche su programmi e nomi alternativi che ai biscegliesi si chiede di suggerire. E’ sicuramente una tangibile prova di democrazia e di partecipazione, unita però al timore che i giochi siano già fatti e che, ancora una volta, non ci sia molto spazio per chi ha idee nuove, programmi innovativi ma non ha sufficiente seguito e notorietà per emergere. Ma non dobbiamo scoraggiarci. Se abbiamo valide proposte per il futuro della città, questo è il momento di divulgarle, per accorciare quella distanza sempre più accentuata tra Palazzo di Città e le esigenze dei biscegliesi e per consentire a chi si candiderà di conoscere le aspettative dei suoi concittadini.

Soffermiamoci, dunque, sui programmi e rispondiamo alla domanda sulle questioni che riteniamo siano prioritarie per lo sviluppo e la crescita della città di Bisceglie. Personalmente non ho alcun dubbio sulla risposta. Per Bisceglie non occorrono progetti grandiosi, spesso scritti con molta disinvoltura e con buona dose di demagogia per fare presa sull’elettorato, trascurandone i costi e l’effettiva possibilità di realizzarli. Occorre, invece, e in via preliminare, iniziare a perseguire un obiettivo nuovo, a costo zero ma di difficilissima realizzazione: cambiare la mentalità dei biscegliesi! Che non possono continuare a rassegnarsi, ad abituarsi e a ritenere normalità i disservizi, il traffico caotico e indisciplinato, la sporcizia, i cumuli di rifiuti che costeggiano le nostre strade di campagna, i miasmi del depuratore, le case fatiscenti e in stato di abbandono sia nel borgo antico che nel centro cittadino, l’inquinamento del mare, la convivenza con una delinquenza tanto silenziosa quanto attiva, i quotidiani atti vandalici, dai costi sociali altissimi, che ricadono sempre sull’intera collettività. In breve, il biscegliese non può più permettersi il sonno della sua coscienza civica; dovrà risvegliare il suo dovere di osservare con spirito critico l’operato dei suoi eletti, senza più rifugiarsi dietro l’alibi della delega affidata ad altri per l’amministrazione della città.

Il cittadino biscegliese del futuro deve diventare soggetto attivo della sua comunità, protagonista e non più suddito di alcuno, controllore dei suoi amministratori e mai estraneo alla gestione dei beni comuni. E’ per questo che occorre investire, e fin dalla più tenera età, sulla formazione di una nuova coscienza civica. Occorre insegnare il rispetto per i beni che appartengono a tutti; è necessario infondere e coltivare l’amore per la propria città, per le sue tradizioni, per le tracce del passato.

E’ importante insegnare a credere che il futuro dei giovani non sta in una fuga, lontano dalla città, perché i “grandi” non lasciano molto spazio per esprimere le proprie idee, ma in una lotta incessante, per l’affermazione delle buone iniziative che devono prevalere sulla rassegnazione alle decisioni, non sempre condivise, dei più forti. Non hanno futuro le città dove i cambiamenti sono solo di facciata, dove il nuovo non è mai radicale rinnovamento ma replica di un film già visto, dove il riconoscimento di un diritto si trasforma nella concessione di un favore, dove l’amministrazione della cosa pubblica diventa un fatto privato riservato agli eletti ed ai loro amici. Deve cambiare il rapporto con chi amministra la città: nessun timore riverenziale ma la convinzione che in democrazia tutti i cittadini devono sentirsi uguali e con pari responsabilità, pur nella differenza dei ruoli.

La responsabilità che ci deve accumunare non può che consistere nella volontà di costruire insieme una città nuova, ove ognuno si deve sentire chiamato a pretendere la funzionalità delle strade, la costante manutenzione dei parchi pubblici, la pulizia delle spiagge, l’integrità di tutti i beni di proprietà pubblica. Ed invece, ancora oggi, dobbiamo assistere alla distruzione di beni

comuni (leggi: cassonetti dei rifiuti) per infantile dispetto verso l’Amministrazione che non avrebbe assecondato le pretese di una ditta nella gara d’appalto; oppure dobbiamo registrare l’incendio di automobili nel centro storico, per ragioni ignote ma tanto importanti, nella mente malata dei vandali, da richiedere la rovina irreversibile di angoli suggestivi della città vecchia.

E’ per questo che fin dalla scuola materna occorre formare quel senso civico che oggi scarseggia in città, un amore per i beni comuni che non è mai esistito a Bisceglie. Già sento l’obiezione che questa è pura utopia, che ci vorrebbe molto tempo prima di vederne i risultati e che.. politicamente non rende molti voti. Ne sono consapevole, ma bisogna pur cominciare, a costo di vedere i frutti tra una generazione. Il casello dell’autostrada, la piscina comunale, il verde pubblico, una nuova litoranea a levante, fino a raggiungere Ripalta, son tutte belle e buone idee, alcune già realtà. Ma a che servono se a pochi giorni di distanza dalla loro realizzazione, pochi imbecilli che non abbiamo saputo educare troveranno divertente distruggere, imbrattare, sporcare?

Si pone quindi il problema di verificare con quali strumenti possa raggiungersi l’obiettivo che per me è prioritario e funzionale ad ogni altro programma, cioè la formazione di una nuova mentalità, la creazione di una nuova coscienza civica.

Innanzitutto va coinvolta la scuola dell’obbligo, che non può sottrarsi al dovere di formare in maniera compiuta nuovi cittadini. Nei suoi programmi deve riservare qualche minuto al giorno ad insegnare come si vive nella società; quali conseguenze hanno sul bilancio delle famiglie gli atti vandalici o, sui ragazzi, la commissione di piccoli reati. Né la scuola può essere lasciata sola in quest’impresa. La famiglia, le istituzioni, le forze dell’ordine, il Comune, la Provincia, ed anche la Chiesa, devono poterla affiancare con educatori all’altezza dell’obiettivo che si intende raggiungere.

Immagino, per esempio, lezioni tenute da ufficiali della polizia municipale, che insegnano come ci si comporta per strada.

Un po’ di educazione stradale fin dalla più tenera età (ma ne avrebbero tanto bisogno i grandi) non guasterebbe in una città caratterizzata dall’anarchia più completa e dalla certezza dell’impunità e, comunque, della massima tolleranza.

Proviamo ad immaginare una Bisceglie diversa, dove si deve arrossire nel gettare i rifiuti ovunque, dove ci si deve vergognare nel lasciare tracce di pranzi consumati in spiaggia, dove la raccolta differenziata diventa un imperativo per ognuno di noi (A proposito: lo sanno i nostri amministratori che molto spesso il conferimento differenziato dei rifiuti è reso impossibile dagli stessi contenitori sempre stracolmi?); dove spariscono il parcheggio in doppia fila e la sosta selvaggia, dove i fracassoni non avranno più il coraggio di sentire la musica con il volume al massimo. Se saremo capaci di offrirci una qualità della vita migliore, tutti gli altri obiettivi si raggiungeranno più facilmente.

Una città che si presenta pulita, ordinata e senza la fastidiosissima piccola delinquenza, è il migliore biglietto da visita per il turista che voglia visitarla, per l’imprenditore che voglia investire, tutti elementi che possono favorire occupazione e diminuire l’ininterrotta emigrazione dei nostri giovani. Il futuro è nelle nostre mani, e non è solo un modo di dire. Bisceglie non cambierà mai se non si interverrà, con tutti gli strumenti a disposizione, per formare una nuova mentalità e una nuova coscienza civica.

Per formare i più giovani, è fondamentale coordinarsi con la Scuola. Verso i più grandi, quelli che quotidianamente danno il cattivo esempio, non sarebbe male un atteggiamento meno conciliante. Il buonismo non sempre paga.

Pasquale Consiglio pasqualeconsiglio@virgilio.it

16 - 15 NOVEMBRE 2010

Rugby, “Draghi” ancora vittoriosi Prima storica vittoria dei Draghi Bat sul terreno di gioco del Cus Foggia per 13 a 10.

L

a partita, che si annunciava intensa come poche, non ha tradito le aspettative, rivelandosi dura e combattuta sin dalle fasi iniziali.

Il Foggia, rigenerato da numerosi recuperi in rosa, non ha alcuna intenzione di concedere nulla alla formazione della sesta provincia reduce da tre vittorie consecutive.

I Draghi tengono tuttavia bene il campo e concedono ben poco, le uniche azioni pericolose dei rossoneri vengono, infatti, da lontano, grazie all’estremo, bravissimo a recuperare l’ovale nei giochi al piede e a superare abilmente numerosi placcaggi dei biancoazzurri. Proprio lungo una delle sue folate offensive, il flanker tranese Graziano è costretto a un placcaggio pericoloso che gli costa un cartellino giallo.

Sono però i Draghi a passare i n va n t a g g i o g r a z i e a u n a punizione siglata da Pacini.

I biancoazzurri si affacciano nuovamente nei ventidue avversari senza però marcare punti nonostante i tentativi di Simone Valente e Francesco Coluccino; neppure capitan Curci riesce a schiacciare in meta sugli sviluppi di un calcio di punizione all’altezza dei cinque metri dalla linea di meta.

La partita comincia a innervosirsi, con il Foggia sempre pronto a uno scontro fisico al di fuori delle regole anche a gioco fermo.

I Draghi tengono botta e anzi allungano le distanze con un altro calcio di punizione di Pacini.

Il Foggia risale il campo e comincia a produrre occasioni: il forte Zazzera fallisce due punizioni prima che Rigillo schiacci in meta grazie ad un difetto di posizionamento degli uomini di

coach Fabiano, Zazzera sbaglia ancora e il risultato si fissa sul 6 a 5 per gli ospiti.

La seconda frazione di gioco vede gli animi dei giocatori in campo notevolmente più accesi; l’arbitro d’Elia, in grave difficoltà e sul punto di sospendere la partita, prova a controllare la gara ricorrendo sistematicamente al cartellino giallo: alla fine gli ammoniti saranno sette, tra cui i Draghi Graziano, Coluccino, Conca e Curci. I Draghi appaiono spaesati e devono soccombere per la seconda volta, in quest’occasione è Raviere a schiacciare in meta sorretto dalla spinta del pacchetto di mischia.

Zazzera sbaglia ancora e si lascia respingere la trasformazione dalle leste braccia di Pacini.

I Draghi sembrano davvero non ritrovare il bandolo della matassa, ma l’orgoglio porta loro ad affacciarsi nei ventidue locali al ventesimo minuto di gioco.

Una serie di punizioni fa risalire il campo sino alla linea dei cinque metri: Leo Amoruso batte il calcio di punizione e con una finta trova Lo Presti che con un’invidiabile agilità di gambe punta il palo di sostegno dell’h realizzativa e schiaccia in meta proprio in corrispondenza della linea.

Il Foggia non può nulla, è sorpasso Draghi. Pacini trasforma per il 13 a 10 che si manterrà immutato sino al fischio finale dell’arbitro. Con questa vittoria e la contemporanea sconfitta del Lecce per 3 a 0 contro il Bari, i Draghi volano ora al secondo posto in classifica proprio alle spalle delle Tigri baresi e davanti ai salentini. Prossimo appuntamento: domenica prossima presso il Lello Simeone di Barletta quando i Draghi affronteranno il quotato Monopoli.

(Francesco Pacini)

Body Building, Luciano Di Pinto ai Mondiali S

i è svolta domenica 31 ottobre a Roma la 13ª edizione dei Campionati mondiali di bodybuilding della I.B.F.A. (International Bodybuilding Fitness Association) La prestigiosa manifestazione sportiva è stata magistralmente organizzata dall’instancabile Prof. Biagio Filizola, riuscendo a far affluire alla capitale più di 100 atleti da ogni regione d’Italia e da diverse nazioni estere., come Francia, Russia, Ungheria, Spagna, Slovenia, Regno Unito, Germania, Cipro e Filippine.

Il folto pubblico presente al Palacavicchi (Ciampino) ha potuto assistere ad uno spettacolo emozionante programmato con il susseguirsi di diverse categorie femminili e maschili rappresentate da atleti molto preparati e competitivi. Oltre al valido staff organizzativo di cui ne ha fatto parte anche l’appassionata famiglia del Prof. Filizola, ha svolto un ruolo importante, ai fini dell’ottima riuscita della manifestazione, il contributo dell’attenta ed esperta giuria internazionale, di cui ha fatto parte anche quest’anno il biscegliese Luciano Di Pinto, già pluricampione del mondo e vincitore di numerosi Grand Prix. - Di Pinto è stato premiato dal Prof. Filizola, Presidente dell’Associazione Internazionale ed è stato invitato più volte sul palco per premiare alcune categorie di atleti.

In alto: I vincitori dei Mondiali.

A destra: Luciano Di Pinto con la campionessa ungherese.

Il compito della giuria non è stato affatto facile, ma la professionalità, competenza e serietà dei giudici, ha permesso di esprimere giudizi senza far scaturire particolari dissensi dal pubblico e dagli atleti. Presenti campioni di grosso calibro e ospiti della manifestazione con gradita e applaudita esibizione del campione mondiale, professionista Orazio Salvatori.

I vincitori assoluti della competizione sono risultati lo spagnolo Esteban Vara e per le Miss l’ungherese Brigitta Grof.

RIFLESSIONI

17 - 15 NOVEMBRE 2010

Ricordi d’Infanzia

di Mons. Marino Albrizio

IL GIORNO PIU’ BELLO H

o incontrato una signora più che quarantenne e con senso di gioia mi ha riconosciuto, mentre stentavo a camminare che mi ha detto che io nella parrocchia della Misericordia gli avevo amministrato la prima Comunione. Avevo già programmato un ricordo a tale riguardo in seguito al dispiacere di non aver potuto portare nella scuola elementare nella classe di sua figlia, vestita dell’abito bianco ed il velo in testa per salutare le compagne e gioire con loro. Le autorità scolastiche sia degli asili, sia delle scuole elementari non consentono tali manifestazioni, impediti da chi? Misteri italiani in seguito alle globalizzazioni e presente in classi di bambini di diverse etnie.

Quindi perché quella madre mandasse giù “il rospo” si arriva con le maestre ad una proposta sul finire dell’anno scolastico, ci si recherà in chiesa dove le bambine e i bambini della prima comunione saranno presenti vestiti con gli abiti della prima comunione, ci sarà una santa messa di ringraziamento e alleluia! Sarà una cerimonia fredda, p r i v a d e l l ’e n t u s i a s m o d e l l a sorpresa nell’aula scolastica. Ho notato spesso nelle adunanze del mercoledì in piazza S. Pietro, coppie di giovani sposi nonostante gli abiti della cerimonia nuziale, distratti e con entusiasmo spento.

C’è un ritornello che si canta: ”Passata la festa null’altro ci resta, che un bacio d’amore e addio ai suonatori!”.

In casa mia in questi giorni c’è stato un via-vai di persone per venire incontro a mia sorella, per trovare qualche buona persona che potesse prestare l’abito di prima comunione per una bambina povera della parrocchia di S. Maria di Costantinopoli. Hanno risposto due madri, che hanno superato l’età che Dante nel primo canto della Divina Commedia così poetava: ”Nel mezzo del cammino…mi ritrovai in una selva oscura”, cioè nell’età di 50 anni, la vita comincia a dare noia “perché la via dritta era perduta!”. Ho assistito nel giorno che portarono gli abiti ben stirati e custoditi gelosamente come se fossero tesori inestimabili.

Chissà quanti lieti pensieri sono passati nelle loro menti, ma di più le emozioni del tempo che fu, quando nella freschezza della giovane età conducevano all’altare la reginetta loro figlia, che incontrava per la prima volta Gesù Eucarestia.

Però di una signora avevo un ricordo più profondo perché l’avevo sposata io in Cattedrale, e per la secondogenita aveva trasformato il suo abito da sposa nella veste della Prima Comunione. Un giorno d’amore che si trasformava in un altro giorno d’amore per la propria figlia che vestiva l’abito della sua mamma! Gli abiti giunsero a casa nello stesso giorno, mia sorella le ringraziò e gli abiti dopo la cerimonia sarebbero stati riconsegnati. Le signore andarono via liete per il loro gesto di carità. Giunsero pertanto la bambina con sua madre.

Essa era felice ed insieme ansiosa, si mostrò gioiosa alla notizia data da mia sorella di avere già due abiti di Prima Comunione e quindi sistemarli e scegliere il più consono. Dalla mia stanza sbirciavo in quella di mia sorella ed assistevo alle diverse fasi della vestizione. Un abito sembrava essere stato confezionato su misura e dopo aver operato alcuni ritocchi le fu consegnato. Le signore ringraziarono mia sorella che a sua volta regalò alla bambina un ricordino, penso fosse un libro biblico.

Tutti i giorni, ritornando al Santissimo verso le 9 del mattino, noto la vecchia chiesa della Misericordia, illuminata a giorno e con la presenza dei fotografi con le loro sofisticate attrezzature.

Il parroco della Misericordia raccolse in detta chiesetta il gruppo dei bimbi che in quel giorno avrebbero ricevuto la Prima Comunione, e ad evitare inutili contenziosi tra i fotografi, dalla curia di Bisceglie erano stati affidati ad essi i diversi turni da presiedere nelle diverse parrocchie e ciò nonostante il dissenso dei genitori che preferivano un fotografo all’altro.

Una volta preparati i bambini, in processione ci si reca nella nuova chiesa della Misericordia, cantando.

I bambini in questa maniera, diventano come i pellegrini che salgono alla celeste Gerusalemme e col salmo 122 esprimono il loro anelito di incontrare il Signore. “il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Quanto sono amabili le tue dimore Signore degli eserciti! Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. Anche il passero trova la sua casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari Signore degli eserciti, mio Re e mio Dio.”. “Quale gioia mi dissero: andremo alla casa del Signore. E ora i nostri piedi si fermano alle porte di Gerusalemme…per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “su di te sia pace”.

La processione dei bambini mi richiama la chiesa di Sant’Apollinare in Ravenna dove in alto sono disegnati una serie di angeli vestiti di bianco, tutti simili, che inneggiano al Signore nostro Dio. Lungo il percorso della processione, le signore si affacciano ai balconi ed alcune di esse nel pieno della loro gioia stendono le coperte di seta come se passasse Gesù sacramentato e lanciano sui bambini petali di rose.

Siamo nel mese di maggio, il mese delle rose. Ma cosa avviene in parrocchia? Gli sguardi dei presenti sono rivolti verso la porta maggiore in attesa dell’ingresso dei bambini, ma i primi a giungere in chiesa e direi i più irrequieti sono i nonni; sono loro che nel loro ingresso in chiesa faranno imperlare di lacrime gli occhi. Facile l’emozione di ogni nonna; chissà cosa le passerà per la mente ricordando il suo passato come la vecchietta del “Sabato del villaggio” del Leopardi. “Siede con le vicine sulla scala a filar la vecchierella, incontro là dove si perde il giorno; e novellando vien del suo buon tempo, quando al dì di festa ella si ornava, ed ancora sana e snella sola danzar la sera intra di quelli ch’ebbe compagni dell’età più bella”.

La funzione esclusiva dedicata ai comunicandi è sintomatica: rinnovamento delle promesse battesimali, candele accese, canti eucaristici, opportune omelie del sacerdote, quindi Santa Comunione, saluto finale e consegna della medaglia e del diploma. I genitori festeggeranno l’avvenimento con parenti ed amici nei ristoranti. Ai miei tempi non era così. Non riesco ancora a capire perché feci la Prima Comunione nella chiesa di Santa Croce, dove frequentavano le signorine Todisco “re giagante”, una delle quali era maestra di scuola elementare. La funzione mi è rimasta molto impressa nonostante la mia tarda età. Ricordo che dal corridoio conducente al coro, al termine della funzione lasciarono libere colombe bianche e ci furono lanci di fiori. Dopo la funzione mia madre mi condusse dai parenti dove c’era il rituale di baciare loro le mani ricevendo in dono qualche santini e, si e no, un dolcetto. Terminato questo snervante giro di boa, stanco, si giungeva a casa in via Don Minzoni, e come al solito continuavo non ad essere migliore, ma più disobbediente del solito. Non vi meravigliate di avervi confidato questo, tanto sono “capa touste” e testardo.

Il Mondo ci guarda

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Radio Centro Bisceglie

18 - 15 NOVEMBRE 2010

Calcio a 5 Serie “A”: Bisceglie rinato, battute Luparense e Bologna Il post derby ha un sapore dolcissimo per il Bisceglie C5,

che dopo la sconfitta esterna a Putignano ha reagito alla grande raccogliendo sei punti nelle due gare successive. Partite tutt’altro che facili dove i neroazzurri del patron Alfonso Russo hanno vinto con merito, dimostrando grande attaccamento alla maglia e voglia di riscatto. La prima delle due splendide vittorie è giunta sabato 6 novembre, quando in occasione del quinto turno di campionato i biscegliesi hanno ospitato al PalaDolmen la Luparense. Partita pressochè perfetta quella eseguita da Pereira e compagni, che hanno risposto colpo su colpo alle iniziative di capitan Vampeta e soci, mettendo a segno il gol del decisivo 1-0 nella ripresa, grazie ad un calcio di punizione di capitan Pedotti.

Risultato insolito per il futsal che si ripete sette giorni dopo, allorquando i pugliesi sbancano il palasport di San Lazzaro di Savena, che ospita le partite interne del Kaos Futsal Bologna. Gara spavalda del Bisceglie C5 che sin dalle prime battute sfiora più volte il vantaggio con Pedotti, Nicolodi e Jeffe. Il Kaos fa poco per meritare i tre punti ed alla fine la maggior goliardia dei biscegliesi viene premiata dal tap in di Douglas Nicolodi, che

Dopo la sconfitta nel derby gli uomini di Capurso reagiscono superando con un doppio 1-0 veneti ed emiliani. Esordio in A per l’italo brasiliano Gustavo (foto). corregge in rete un tiro di Pedotti non trattenuto dall’estremo di casa Bragaglia. Altro 1-0 ed altri tre punti che consentono al Bisceglie di issarsi al quinto posto in classifica.

Il match di Bologna è coinciso con l’esordio in maglia neroazzurra e nei campionati nazionale dell’italo brasiliano Gustavo, che si è ben comportato nonostante l’emozione della “prima” assoluta. Bisceglie C5 che sabato prossimo (20 novembre ndr.) tornerà ad esibirsi nuovamente in trasferta, questa volta in terra sarda contro un Cagliari ancora fermo al palo con sei sconfitte sul groppone. Il ritorno al PalaDolmen invece è previsto per martedì 30 novembre con i neroazzurri che ospiteranno i campioni d’Italia del Montesilvano. Match posticipato proprio per via degli impegni degli abruzzesi nella Uefa Futsal Cup, l’equivalente della Champions League del calcio.

(Gianluca Valente)

B a s k e t S e r i a “A ” : A m b r o s i a espugna A g r igento e ser ve il poker I nerazzurri consolidano il secondo posto. “Ancora una volta è emersa la forza del gruppo assieme all’ottimo lavoro di Ciracì”, rimarca il direttore generale Vito Magarelli.

I

l poker è servito. Regolando di un punto (77-78) l’agguerrito Agrigento dopo un tempo supplementare, l’Ambrosia espugna il PalaMoncada inanellando la quarta vittoria della serie e consolidando la seconda piazza in compagnia di Trapani ed Ostuni, ad una sola incollatura dal Ruvo battistrada. Sul parquet di Porto Empedocle i nerazzurri ingaggiano un duello serrato, caratterizzato da ripetuti capovolgimenti di punteggio, spuntandola al 45’ grazie alla solidità di un gruppo sempre più compatto e vincente.

«Questa brillante striscia positiva comincia a tramutare l’Ambrosia da sorpresa ad autentica realtà del campionato – commenta il direttore generale Vito Magarelli - . Imporsi in terra siciliana non è mai agevole, tra l’altro abbiamo affrontato un avversario ostico e fortemente motivato a risalire la china. Ne è scaturito un incontro assolutamente equilibrato, vinto di misura all’overtime dai nostri, che hanno avuto il merito di non sottovalutare le insidie di questa trasferta. Ancora una volta è emersa la forza del collettivo unitamente all’ottimo lavoro del tecnico Lillino Ciracì (foto). E’ importante rimarcare la simbiosi tra il gruppo ed il proprio allenatore, ancor di più nella giornata in cui mancava una rotazione importante per via dell’assenza di Naso. Il lavoro del gruppo anteposto alle individualità fine a sé stesse rappresentano il semplice segreto del Bisceglie visto all’opera nel primo terzo di stagione regolare».

E intanto la classifica si fa davvero allettante. «Non possiamo certo nascondere la grande soddisfazione di essere secondi con un bilancio di 6 successi su 8 gare, ma siamo altrettanto consapevoli di dover restare umili e concentrati perché basta poco per scivolare e perdere terreno – prosegue Magarelli - . Ci godiamo il momento positivo e, al tempo stesso, rivolgiamo già il pensiero al prossimo trittico impegnativo, con il match casalingo di fronte al Matera seguito dai due derby esterni di fila contro Molfetta e Ostuni. Dopo queste tre partite avremo un quadro più preciso circa il nostro ruolo, nell’auspicio di confermarci quale outsider di lusso del girone».

(Mino Dell’Orco)

RADIO CENTRO. LA NUOVA STAGIONE SPORTIVA Radio Centro (93.1 Mhz) torna a seguire le trasferte del Bisceglie Calcio nel campionato di Eccellenza con il programma “Palla al Centro” a partire dalle 15,20.

Inoltre tutti i lunedì alle ore 19.30 con replica il martedì alle 14.20, spazio all’approfondimento sul weekend sportivo biscegliese con “Centro Campo”. La collaudata trasmissione presentata da Pino Di

Bitetto e Mino Dell’Orco, con la collaborazione tecnica di Mimmo Losapio, proporrà notizie, commenti ed interviste con ospiti in studio e collegamenti telefonici. Nel corso di “Centro Campo” gli ascoltatori potranno interagire attraverso la linea sms al numero 327/126.77.55, oppure inviando una mail all’indirizzo centrocampo@rcsbisceglie.it.

Diretta streaming dal web, connettendosi al sito www.rcsbisceglie.it

19 - 15 NOVEMBRE 2010

Calcio Eccellenza: Bisceglie inciampa contro il Cerignola degli “ex” Stregata. Non c’è aggettivo più calzante per definire la partita

disputata domenica scorsa dai nerazzurri al “Gustavo Ventura” contro il Cerignola infarcito di ex: ben 5 in campo dal 1’, oltre all’allenatore Mimmo Di Corato. L’imbarazzante direzione del signor Meleleo di Casarano, abbinata al cinismo degli ofantini e ad alcuni episodi iellati in fase offensiva, costringono il Bisceglie ad interrompere la sequenza di 5 vittorie consecutive. Si rivela decisiva la doppietta del bomber tascabile Gigi Lasalandra nella ripresa, seguita dal pregevole quanto inutile acuto di Ingrosso per l’1-2 finale, ma nel bilancio del match pesa come un macigno il frettoloso “rosso” estratto ai danni di Cioffi al 13’ del primo tempo che obbliga la squadra nerazzurra all’inferiorità numerica per 85’ (recuperi inclusi). «L’espulsione del nostro difensore ha inevitabilmente condizionato lo sviluppo della sfida – commenta mister Del Rosso – . Il rigore (calciato da Giacco e sventato con bravura da Sansonna) per il contatto tra Giacco e Cioffi poteva anche starci, ma non si trattava di chiara occasione da rete e dunque Carmine non meritava un simile provvedimento.

Assodato tale aspetto, rimarco la buona prestazione dei miei ragazzi, che nel primo tempo hanno usufruito di diverse opportunità per sbloccare il risultato. Purtroppo la cattiva sorte, come nel caso della traversa centrata da Di Pierro, ed un po’

Ma resta al secondo posto. Dopo 5 vittorie di fila, l’ultima delle quali a spese della capolista Martina, i nerazzurri scivolano al “Ventura” in fondo ad un match stregato. Classifica molto corta al vertice, con 6 squadre in 4 punti. di scarsa lucidità sottoporta non ci hanno permesso di ottenere il meritato vantaggio. In avvio di ripresa la segnatura fortunosa di Lasalandra ha complicato i nostri piani, poi abbiamo subito il raddoppio in contropiede e la rete di Ingrosso non è bastata a raddrizzare le cose. Ora dobbiamo chiudere in fretta questo capitolo stregato ed essere bravi a ripartire con determinazione sin dalla trasferta di domenica prossima (21 novembre, nda) a Maruggio». Curiosità statistica: nella sfida col Cerignola, il portiere nerazzurro Alessandro Sansonna ha perso la sua imbattibilità dopo 529’. (nella foto: Alessio Carteni) Classifica del campionato di Eccellenza dopo la 13esima giornata: Martina 27, Bisceglie, Racale e Locorotondo 25, Cerignola 24, Copertino 23, Vieste 21, Lib. Monopoli 20, Tricase e Sogliano 19, San Paolo Bari e Terlizzi 16, Fasano 14, Maruggio 12, Manduria 11, Castellana e Lucera 7, Manfredonia 5.

(Mino Dell’Orco)

Caleidoscopio: Importanti risultati per l’A.S.D. Sol Levante ed i suoi giovani allievi Sportilia(Volley, D). La squadra del presidente Grammatica ritrova confidenza con la vittoria e rifila 4 successi consecutivi contro Pegaso Molfetta, San Ferdinando, Bari e Altamura facendo bottino pieno di punti, 12 su 12, lasciando solo 2 set alle avversarie.

La striscia positiva ha permesso alle neroazzurre di inerpicarsi al terzo posto solitario, dietro Amatori Bari (prossimo avversario) e Molfetta Volley ancora a punteggio pieno dopo 5 giornate. La forza del gruppo emerge di gara in gara, con capitan Antonella Todisco sugli scudi. Da sottolineare anche le prove incoraggianti della giovanissima Arianna Losciale, capitano della squadra under 16, capolista nel proprio girone senza sconfitte.

Olimpiadi(A2, Calcio a 5). Il Team biscegliese continua la sua lunga cavalcata verso l’obiettivo salvezza. Nelle ultime 3 giornate, Olimpiadi, ha raggiunto la vittoria nell’ultimo turno battendo i cugini del Fasano per 4-2, con reti di Sheva De Cillis, Tripletta per lui, e Magurean. Nei precedenti due turni, invece, sono giunte due sconfitte contro il Caffè Toraldo (2-3) e CSG Putigano(0-2). “«In questo girone non ci sono gare facili e neanche gare impossibili – commenta Nico Ventura, allenatore -. Noi però dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo, e pensare a migliorarci. Sono certo che i ragazzi vorranno riscattarsi ed invertire la rotta, portando a casa risultati utili come il pane, anche in vista del doppio impegno esterno che ci attenderà nelle prossime giornate».

Prossimo appuntamento per i Biancazzurri è la sfida nel domicilio del Regalbuto, il quale è davavanti proprio ai biscegliesi,

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di due punti, in graduatoria Mondo Futsal. Serie C1 Nettuno: La squadra del presidente Papagni è reduce da 7 punti nelle ultime tre gare, frutto di due vittorie (5-3 al Gravina e 6-4 al Futsal Mesapia) ed un pareggio (Fovea Foggia 1-1). In classifica, Nettuno occupa la nona piazza con 12 punti ottenuti in nove gare.

Serie C2: Continua la corsa imbattuta della Nova Vigiliensis, la quale occupa la seconda piazza in classifica ad un punto della vetta. Nell’ultima giornata vittoria in terra dauna contro il Drion San Severo per 5-3. Vigor Bisceglie, invece, guadagna la prima vittoria stagionale in campionato, battendo il fanalino di coda Atletico Troia con il risultato di 10-1, salendo a quota 6 punti in classifica.

A.S.D. Sol Levante (Karate). Grande soddisfazione per il Maestro Giuseppe Asselta, VI Dan di Karate Shotokan e Istruttore di Difesa Personale, il quale ha partecipato domenica 7 novembre scorso alla 3° Coppa To’A, presso il PalaMelfi di Brindisi, con cinque delle sue giovani promesse per quanto riguarda i Kata. Ottimi i risultati ottenuti con Pasquale Gisondi, primo classificato, nella Categoria 12 anni cinture bianco/gialle, nella categoria 14 anni blu/marroni si è classificato al primo posto Marco Valente, al secondo posto Girolamo Mastrapasqua e al terzo posto Lorenzo Cosmai e nella categoria -16 anni cinture nere si è classificato primo Christian Lavolpicella.

(Pasquale Losapio)

20 - 15 NOVEMBRE 2010

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