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La rimonta delle rinnovabili
Superata la crisi legata all’emergenza sanitaria, le rinnovabili tornano a crescere: i dati dell’Irex Annual Report 2020 curato da Althesys confermano il trend positivo dello scorso anno. Indicando tra i nuovi attori del comparto le compagnie Oil&Gas e i colossi del tech
Franata o ripresa? Dopo la battuta d’arresto legata all’emergenza sanitaria, tornano a crescere le rinnovabili. Il dato emerge dall’Irex Annual Report 2020, il rapporto annuale curato da Althesys che fornisce un quadro ampio e dettagliato del settore elettrico e del sistema energetico del nostro paese. Mostrando tendenze e strategie del comparto e mettendo la lente sugli investimenti utility scale nelle rinnovabili, nella smart energy e nell’efficienza energetica promossi dalle imprese nazionali ed estere, nonché sugli investimenti intrapresi dagli operatori italiani fuori dai confini nazionali.
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Le Big Tech tra i nuovi player
Le indicazioni di crescita delle rinnovabili per il 2020 confermano il trend positivo dello scorso anno, spinto dal Green Deal europeo che rende evidente come la trasformazione del settore elettrico sia un processo ineluttabile, destinato a dispiegarsi a lungo nel tempo.
Spinta delle politiche climatiche dell’Unione, l’industria elettrica europea accelera la transizione verso le fonti rinnovabili: basti pensare che nell’arco di un decennio le maggiori venti utility del vecchio continente hanno aumentato del 29% la capacità rinnovabile, avviando piani per il phase-out del carbone. Allo stesso tempo, sul mercato energetico green approdano nuovi attori, tra cui le compagnie Oil&Gas e i colossi del tech, come Google e Amazon, attratti dal peso crescente della digitalizzazione e automazione nei settori energetici e protagonisti di grandi approvvigionamenti tramite PPA e investimenti diretti nel settore.
Crescono le operazioni, calano gli investimenti
Il numero delle operazioni cresce del 24% e la potenza installata sale del 38%, anche se l’entità degli investimenti è scesa del 5,6%. Quasi un’iniziativa su due riguarda il fotovoltaico, ma l’eolico mantiene le dimensioni maggiori, con 5 GW e 4,7 miliardi investiti. L’idroelettrico rimane stabile al 4%, mentre la smart energy cala dall’11 al 6% e le biomasse scendono dal 7 al 4%; l’efficienza energetica passa dall’11 al 2%. Si affermano le nuove frontiere tecnologiche come storage, biometano e power-to-gas, che coprono il 2% circa. Nel complesso le operazioni sono state 211 per 9,5 miliardi di euro e 10,2 GW (+38% rispetto al 2018). Tra le principali tendenze si assiste alla crescita dimensionale dei top player, le cui acquisizioni stanno accelerando il consolidamento del mercato italiano, con una capacità passata di mano salita dagli 1,2 GW agli 1,7 del 2019.
Luci e ombre: il nodo è il permitting
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo la realizzazione di nuovi impianti si impenna, passando dal 27% del 2018 al 51% del 2019, tornano a prevalere gli investimenti in nuova capacità, con un valore totale di 5,3 miliardi di cui il 47% all’estero, e aumenta anche la potenza, passando da 2,6 GW del 2018 ai 6,4 GW. Tuttavia, più della metà dei nuovi progetti per l’Italia è in attesa di autorizzazione e rischia di rimanere bloccata dalla durata e complessità del processo, penalizzando lo sviluppo presente e futuro dell’intero comparto.
F.R.
SUCCESSO ANCHE IN BORSA
Nel 2019 le società delle rinnovabili quotate in Borsa hanno registrato ottime performance: l’Irex Index, l’indice che monitora l’andamento delle small-mid cap pure renewable quotate, ha segnato una crescita del 50,1%, mantenendo un andamento migliore del mercato anche nei mesi del lockdown. Gli investimenti nelle rinnovabili sono favoriti dal costante miglioramento degli economics di eolico e fotovoltaico; tuttavia, nella maggior parte dei dieci paesi europei esaminati dal report, la discesa dei costi di generazione deve fare i conti con il drastico calo dei prezzi sui mercati elettrici, dovuti a quelli di gas e carbone.
BATTERIE E MOBILITÀ, LE TECNOLOGIE EMERGENTI
La crescita delle rinnovabili è accompagnata da investimenti nelle nuove tecnologie. Tra queste le principali prevedono lo sviluppo di sistemi di accumulo, abbinati sia a impianti a rinnovabili che a quelli termoelettrici. Parallelamente, aumentano le attività di ricerca e sviluppo, che puntano anche alla creazione di una filiera nazionale delle batterie. Un’altra area ancora nelle prime fasi del ciclo di vita è quella della mobilità sostenibile, per la quale diversi operatori stanno sviluppando reti di ricarica elettrica più capillari e stringendo collaborazioni a livello europeo. Nel medio termine i fari sono puntati sull’accoppiamento tra elettrico e gas, grazie anche a biometano e P2G (power-to-gas).