N.5 Lug./Ago. 2009
www.blogmagazine.net
Internet
Come nasce un Blog Network? In questi ultimi anni nella rete italiana c’è stato un gran movimento. Dopo la nascita, in Italia del network Blogo, sono arrivati altri mininetwork, scopriamoli insieme.
Salute
Il Blogger: Un mestiere davvero pericoloso Il lavoro del blogger si svolge in ufficio o a casa quindi sempre al chiuso, scopriamo insieme come evitare di procurarci i tipici dolori fisici.
Gadget
I 10 Gadget più inutili della storia del Web Viviamo in una società dove conta molto l’apparire, non ci interessa sapere se l’oggetto del desiderio sia utile o meno, l’importante è averlo e mostrarlo ai nostri amici!
Costume e Società
Celebrity Twitter Le celebrità sbarcano su Twitter il più famoso microblogging. Ecco quali sono le star più blasonate della twittersfera.
LA LEGGENDA
HA INIZIO
JACKO
Quarant’anni di successi e ricadute, legati da un filo rosso imprescindibile: il clamore – hue and cry.
http://www.liquida.it
SOMMARIO 14
BlogMagazine N.5 Lug./Ago. 2009 06 Google: con Wave il
La Leggenda ha inizio
dominio del Web è vicino
08 La complessità aziendale nell’era del web 2.0
19 La nuova frontiera della consegna a domicilio
22 Il VoIP per tutti! 24 Avere un blog migliore 26 I Social Network sbarcano nel mondo Videoludico
38 Diffidate da Twilight
In un colpo d’occhio
06 Google: Il dominio del Web è vicino
22 Il VoIP per tutti!
38 Diffidate da Twilight
In Evidenza
06
Come Nasce un Blog Network
In questi ultimi anni nella rete italiana c’è stato un gran movimento. Dopo la nascita, in Italia del network Blogo, sono arrivati altri mininetwork, scopriamoli insieme.
20
Il Blogger: Un mestiere pericoloso
Il lavoro del blogger si svolge in ufficio o a casa quindi sempre al chiuso, scopriamo insieme come evitare di procurarci i tipici dolori fisici.
30
I 10 Gadget più inutili
della storia del Web
Viviamo in una società dove conta molto l’apparire, non ci interessa sapere se l’oggetto del desiderio sia utile o meno, l’importante è mostrarlo!
42
Celebrity Twitter
Le celebrità sbarcano su Twitter il più famoso microblogging. Ecco quali sono le star più blasonate della twittersfera.
www.isayblog.com
EDITORIALE DIRETTORE EDITORIALE Giuliano Ambrosio
PROGETTO GRAFICO Giuliano Ambrosio
AUTORI DI QUESTO NUMERO
Giuliano Ambrosio
Rudy Bandiera Google: con Wave il dominio del Web è vicino
aka Julius Blog: http://www.juliusdesign.net
Alberto Trussardi La complessità aziendale nell’era del web 2.0
Piccole grandi novità Il quinto numero di BlogMagazine è arrivato, come sempre ricco di informazioni e articoli interessati scritti da Blogger di talento.
Michele Lagana’ Come nasce unBlog Network?
Abbiamo cercato di trattare di argomenti leggeri, ma allo stesso tempo interessanti visto il periodo vacanziero.
Riccardo Mares Jacko: La Leggenda ha inizio
Tante le novità per BlogMagazine, dopo svariati eventi come il Working Capital Camp organizzato a Torino da Telecom, abbiamo avuto diversi feedback e idee interessanti per portare il progetto non solo sul web ma anche al di fuori.
Daniele Di Gregorio Il VoIP per tutti!
Fabio Degli Esposti Avere un blog migliore
Alessio Lo Vecchio I Social Network sbarcano nel mondo Videoludico Claudia Baglioni iPhone 3G S: il più potente di sempre Franco Milani I 10 Gadget più inutili della storia del Web
Massimo Mallia La nuova frontiera della consegna a domicilio
Si al di fuori, infatti tra gli obiettivi di BlogMagazine vi è quello di poter portare fuori la realtà dei blogger e far avvicinare di più la gente comune a questo ormai noto luogo chiamato Blogosfera.
Daniele Aprile Il Blogger: Un mestiere davvero pericoloso
Giovanna Gallo Diffidate da Twilight!
Chissenefrega Celebrity Twitter
Stiamo lavorando intensamente anche dietro le quinte, per sviluppare il progetto sia in termini di piattaforma strutturale che diffusione dei contenuti. Vi ricordo infine che è possibile seguire il progetto su diversi Social Network come Twitter e il gruppo ufficiale su Facebook. Come al solito vi auguro buona lettura...
Contatti Redazione: redazione@blogmagazine.net Direttore Editoriale: info@blogmagazine.net
Legal & Disclaimer
Giuliano Ambrosio
Direttore Editoriale
In questa fase sperimentale BlogMagazine non rappresenterà una testata giornalistica in quanto i contenuti e la rivista verrà aggiornata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001
Il Progetto BlogMagazine è un’idea di Giuliano Ambrosio, un progetto di editoria virtuale, una rivista elettronica gratuita scritta da soli Blogger fruibile in modalità sfogliabile Flash e in formato PDF. Gli articoli pubblicati nella rivista elettronica sono unici e originali, rilasciati con Licenza Cretive Commons, scritti principalmente da Blogger conosciuti nella Blogosfera, selezionati con cura a seconda della rubrica da gestire. L’idea è anche di far uscire dalla rete dei contenuti per farli vivere sotto forme diverse, al fine di raggiungere persone che normalmente non leggerebbero un blog e trovare questo materiale interessante ed incominciare a leggerlo. BlogMagazine da spazio a tutti, non solo a Blogger conosciuti nella blogosfera, ma crede nel talento di tutte quelle persone appassionate di Blogging capaci di scrivere con dedizione e competenza sulle tematiche da gestire.
BlogMagazine
5
Internet A cura di: Rudy Bandiera
Google: con Wave il dominio del Web è vicino Rudy Bandiera Blog: http://www.rudybandiera.com
Condividere, uploddare, scaricare, inviare mail, bloggare, Twittare, aggiungere l’amicizia su Facebook, aprire un thread su FriendFeed: sono tutti termini nuovi, molti dei quali neologismi, che fino a qualche anno fa non esistevano. Tutti hanno un minimo denominatore comune e cioè la condivisione, lo sharing delle informazioni, di qualunque tipo ed origine è oggi la cosa che muove, che fa da motore al Web, il quale è passato da statico a “liquido” (Web 2.0) e che si sta proiettando verso il 3.0 e cioè la convergenza informativa e la condivisione totale. Oggi abbiamo decine di servizi e di piattaforme, ognuna delle quali ci permettere di fare tutto quello di cui sopra: con Facebook possiamo condividere video ed esperienze, con Flickr mostriamo al mondo le nostre foto, con Twitter i nostri pensieri brevi non hanno confini e con FriendFeed possiamo vedere addirittura lo “scorrere del tempo” in una sorta di story board cinematografica verticale. Ok, tutto questo è bellissimo ma ci dobbiamo registrare e loggare in tutti i servizi e dobbiamo tener aperte moltissime schede del browser oltre ad imparare ad usare tutti questi servizi 2.0 (che non sono semplicissimi in verità).
6
BlogMagazine
A questa cosa devono aver pensato quei geniacci di Google quando hanno pensato a “Wave” il nuovo progettone che esce fuori dai cervelli che hanno ideato e creato Googole Maps e che dovrebbe essere rilasciato a fine anno.. Google Wave permette di condividere in una finestra unica diverse funzioni che fino ad oggi sono state pensate per l’utilizzo diversi software o siti web, ma la vera rivoluzione non è questa quanto la riscoperta del “tempo reale”. Si perché se è vero che tutti sappiamo cosa sia la modifica di file in contemporanea ed in tempo reale da più utenti, Wave intende dare un nuovo significato a questa voce. Se oggi per esempio comunichiamo con Skype o MSN, vediamo che l’utente con il quale chattiamo sta appunto scrivendo, grazie ad una iconcina che si muove e simula il suo movimento della “penna”: insomma il software ci avvisa che l’utente dall’altra parte sta scrivendo ma non sappiamo cosa. Con Google Wave sapere questo sarà possibile grazie ad un sistema che permetterà di vedere non solo il fatto che l’altra persona stia scrivendo ma anche CHE COSA stia scrivendo, con tanto di correzioni, ri-battiture e cose simili.
Ecco che cos’è la rielaborazione del termine “tempo reale”, e lo stesso sistema sarà disponibile ad esempio anche per i documenti, i fogli di calcolo, i testi e così via. In pratica grazie a questo nuovo social network non solo avremo la possibilità di interagire con gli altri come facciamo oggi su Facebook e Twitter ma potremmo anche utilizzare tutti i servizi di Google e lo potremo fare rivoluzionando ed evolvendo il nostro modo di vedere la contemporaneità. Sarà un po come dipingere una grande tela in una stanza e farlo tutti insieme nello stesso momento, oltre a mandarci mail, ad usare una chat, condividere foto e video e ad uploddare quello che vogliamo sui nostri blog. Ovviamente Wave non è solo questo ma prima di tutto un accentratore di servizi. Google infatti punta ad essere, e credo che ormai sia chiaro a tutti, l’unico gestore -monopolista- dei servizi online di ogni genere e natura. Non ci dimentichiamo che sono stati i primi a mappare il pianeta e a dare a tutti noi l’idea di un mondo piccolissimo, hanno scandagliato i fondali marini, stanno mappando la luna, hanno satelliti geostazionari intorno alla Terra ed hanno fotografato in 3D tutte le strade delle più grandi città del globo: beh diciamo che mezzi ed idee non gli mancano.
Con la creazione di Gmail, Gtalk, Gdocument ed una serie strabiliante di servizi online ormai insostituibili, hanno dato vita a sistemi non “residenti” sulle macchine degli utenti le quali diventano così più agili e veloci. Tutto quello che Google fa, lo fa su misura per il web: non ha più senso installare i programmi sui PC quando i PC che fanno girare i programmi stessi posso essere server remoti, così come non ha senso installare giochi pesanti e avidi di risorse quando con un piccolo, leggero e ultra-compatibile client, il gioco stesso può albergare dall’altra parte del pianeta (vedi Second Life). La genialità di Brin e Page forse sta proprio in questo, nell’avere capito che “il possesso” fisico di un software non ha un futuro e che allo stesso tempo il possedere miliardi di dati sensibili degli utenti che vogliono avere accesso ai software che non possiedono più, è una leva straordinaria per una evoluzione che forse oggi non riusciamo nemmeno ad immaginare completamente. Di fatto lanciando questo social network “globale” chiamato Wave il colosso di Mountain View lancia la sfida in uno dei pochi settori in cui non è ancora il monopolista, cioè quello delle reti sociali, e visto i risultati che ha ottenuto in ogni iniziativa portata avanti fino ad oggi, forse Facebook dovrebbe iniziare a preoccuparsi.
BlogMagazine
7
Web 2.0 A cura di: Alberto Trussardi
La complessità aziendale nell’era del web 2.0 Alberto Trussardi Blog: http://www.webfandom.com
Il nostro sistema economico è un’isola che a causa delle mutazioni climatiche, subisce cambiamenti atmosferici che influiscono direttamente sulle mareee, le quali, avanzando, coprono pezzi di spiaggia in precedenza raggiungibili, transitabili e visibili, modellandone la connotazione geografica.
L’analisi di queste variabili apre una lunga strada verso la fidelizzazione del cliente composta da tre punti essenziali:
L’alta marea può essere paragonata all’ipercompetizione presente nel nostro mercato, il quale può essere visto come uno spazio entropico in cui convivono diversi tipi di marketing che andremo a identificare in una grande categoria chiamata il Marketing della Complessità.
Customer Retention = FIDELIZZAZIONE
La complessità consiste in una maggiore difficoltà nel realizzare quello che si è sempre fatto. Questa complessità ha influenzato nel tempo il cambiamento del contenuto e della valenza di quelle singole variabili che vanno a comporre quello che viene definito il Marketing Mix:
Customer Satisfaction = SODDISFAZIONE DEL CLIENTE Customer Loyalty = FEDELTA’ DEL CLIENTE
Siamo nel 2009 e il mondo ha subito degli enormi cambiamenti con l’evoluzione dei sistemi informatici. In particolar modo internet, è stato determinante nell’evolvere il sitema dallo stato statico a quello dinamico. Questa dinamicità ha prodotto fiumi di denaro, che ogni anno finiscono nella grande rete. I finanziatori sono persone e imprenditori che vogliono investire sul web, spinte dalla passione e per l’entusiasmo che il 2.0 sta apportando alla rete, grazie alla partecipazione collettiva.
Ma perchè internet è cambiato? La qualità/assortimento = IL PRODOTTO Il valore per il cliente = IL PREZZO La comunicazione integrata = LA PUBBLICITA’ I canali di virtualità = LA POLITICA DISTRIBUTIVA Il team building = IL PERSONALE
8
BlogMagazine
Internet è cambiato perchè siamo stati noi a cambiarlo. I programmatori, gli ingegneri, i designer e gli appassionati del settore, hanno sempre avuto bisogno di modificare la rete in base alle proprie esigenze, per trovare nuovi sistemi di business o fornire al cliente quel valore aggiunto per arrivare alla sua totale fidelizzazione.
L’effetto sociale, prodotto dai social network, ha dato quella svolta epocale ai sistemi di comunicazione tra persone, imprese e stato. ASCOLTARE è diventata la parola d’ordine delle imprese 2.0 che devono incentrare tutte le loro capacità non più su sistemi vecchi di advertising, ma su nuovi metodi di comunuicazione, potenziando: Il passaparola: ovvero entrare nella conversazione, offrendo strumenti e piattaforme per mettere in contatto clienti soddisfatti con utenti, che potenzialmente potrebbero diventarlo, è la strategia adottata da Costa crociere. Un gruppo su Facebook, un blog e un’isola su Second Life diventano quindi parte di un disegno con un unico scopo: potenziare il naturale passaparola di chi in crociera c’è già stato. Considerare i problemi dal punto di vista del cliente Messaggi personalizzati: ovvero messaggi scambiati tra le persone che assumono un valore molto più alto di qualsiasi spot pubblicitario o banner. Contenuti di qualità: creare contenuti di qualità da affiancare ai prodotti o servizi, non solo consente di scalare le pagine dei motori di ricerca, ma finisce con l’attrarre giornalisti e appassionati del settore, veicoli a loro volta del messaggio.
Viralità Non abbiate timori nel distribuire le informazioni sulla vostra marca in canali che non potete controllare. Il mondo è costruito intorno ai consumatori che creano contenuti su tutto, nel bene e nel male.
Puntate sui nuovi formati online Sponsorizzare i nuovi formati online, per esempio di podcast e videocast: se ai consumatori piacciono saranno più favorevoli a scambiare l’intrusione della vostra pubblicità con la gratuità.
Distribuite gratis servizi Abbandonate gli spot pubblicitari a favore della creazione di contenuto e servizi che offrano al consumatore benefici incassabili nel proprio quotidiano.
Fidelizzate Il Web 2.0 permette e richiede, un processo di fidelizzazione efficace del proprio pubblico. Abbandonate le campagne “one shot” e concentratevi sul costruire un progetto di comunicazione durevole, che accompagni la vita dei vostri clienti e dei vostri prodotti. Gli strumenti ci sono, come i feed RSS (e quindi il podcast), i social network con sistemi di messaggistica interna. Sorprendete, sempre: il consumatore non è più quello di una volta, desidera, che siate in grado, di sorprenderlo in ogni istante con un qualcosa di inaspettato. Con un mix di strumenti a disposizione notevolmente eterogeneo. Non bisogna dimenticare che la soddisfazione è un traguardo mobile, spostato in avanti dall’azione dell’azienda e da quella dei concorrenti e per cercare di andare oltre la semplice fidelizzazione di un cliente, l’azienda deve riuscire a guardare con il metodo dello “strabismo aziendale”. Questo consiste nell’analizzare le performance aziendali secondo ottiche diverse, guardando:
• • • • • •
Il budget La concorrenza Il presente Il futuro Tutti quegli aspetti importanti per il cliente Le performance realizzate
Un’azienda del web 2.0 deve sempre tenere gli occhi aperti, al fine di acquisire una visione globale dello scenario. La miopia e la presbiopia sono “visioni sfasate”, da correggere immediatamente, al fine di disporre di una “vista strategica da dieci decimi” che permette di giungere dove ci si propone di arrivare.
Fonti: Oltre la fidelizzazione – Il marketing nell’era della complessità – Mauro Cavallone Il fenomeno Facebook – La più grande comunità in rete e il successo dei social network – il sole 24ore Vito Di Bari, Web 2.0, Ed. Il Sole 24Ore (2007), www.vitodibari.net
BlogMagazine
9
Internet A cura di: Michele Lagana’
Come nasce un Blog Network?
Michele Lagana’ aka Mister6339 Blog: http://www.michelelagana.net/blog
In questi ultimi anni nella rete italiana c’è stato un gran movimento. Dopo la nascita, in Italia del network di Blogo, sono arrivati altri mininetwork, con delle spalle però abbastanza robuste. Conoscerete, sicuramente, il network di HTML.it, sito dedicato al mondo dell’informativa e della programmazione web ha ideato un network di piccoli Blog dal nome OneBlog, tutti incentrati sull’informazione tecnologica. Il più giovane è quello del gruppo Di Veroli – Di Tivoli, Zarfati, Raccah nomi noti nel panorama del blogging nostrano, rispettivamente i creatori e amministratori di IsayBlog!
Se state pensando di aprire un network di blog, non iniziate a credere che è una cosa semplice e che non ci vuole niente a riunire 10/15 blog sotto lo stesso “marchio”. Se partite con quest’idea, fermatevi perché state sbagliando di grosso. Un network, se si vuole fare qualcosa di serio, va pensato con cura e realizzato con altrettanta precisione. La prima cosa da pensare è sull’argomento che vogliamo trattare sul nostro network. Se si vuole colpire un target abbastanza ampio, è necessario non puntare i vari blog su un solo tema, ma
10
BlogMagazine
cercare di creare un network con un bel numero di blog al suo interno che riescono a trattare tutti i principali argomenti. Questo ci permetterà di avere un maggior numero di utenza che possiamo inserire nel nostro target e quindi poi sperare di ritrovare nelle visite che andremo ad avere all’interno del network. Una volta scelto l’argomento su cui puntare, dovete pensare a un team di lavoro. Se si pensa a fare un network seriamente, le figure che all’interno del team non posso mancare sono sicuramente quelle del direttore, che dovrà occuparsi di gestire nel complesso l’interno network e di coordinare il lavoro di tutti. Sicuramente,
non potrà mancare un Grafico/programmatore. Avere un grafico all’interno del team vi permette di abbattere i costi di ogni singolo template e sicuramente, vi permette di avere una figura professionale che vi può offrire assistenza immediata riguardanti problemi con la piattaforma utilizzata e che vi può creare un tema nell’immediato, quindi un abbattimento anche dei tempi di attesa per quanto riguarda la creazione del tema. Oltre al direttore e al programmatore/grafico all’interno dell’organico non può mancare un responsabile dei contenuti. Questa figura ha il compito di visionare nell’intero il network e di vagliare tutte le richieste/ idee riguardanti la creazione di nuovi blog che possono venire in mente a chi già lavora nel team oppure da semplici visitatori del vostro piccolo network. Un’altra figura importante è quella del Commercialista. I motivi per cui dovreste avere un commercialista nel vostro team sono gli stessi motivi che vi ho elencato prima riguardo al Grafico. Averne uno interno, vi permette di potergli affidare anche la gestione dell’advertising online del vostro network. Avendo lui il controllo di tutte le entrate e uscite, economiche del vostro piccolo mondo, sarà in gradi di gestire anche i soldi che andrete a investire in pubblicità. Queste sono le principali quattro figure che devono esserci per forza all’interno del vostro team di lavoro.
OneBlog è un network di blog professionali sulla tecnologia realizzato da HTML.it e pensato per rispondere alla domanda di informazione agile e tempestiva sull’ICT che nei blog trova uno dei migliori mezzi espressivi.
Blogo significa nanopublishing: attualità sviluppata con il formato partecipativo del weblog. News in continuo aggiornamento, proposte senza formalismi per una conversazione continua con i lettori.
Come avviare il network? Dopo aver creato il vostro team di lavoro, si passa alla creazione del network vero e proprio. La prima cosa pensare è il nome. Una volta scelto il nome, al grafico va richiesto subito il template del blog aziendale, cioè il blog che dovrete avere sul dominio principale del vostro network. Fatto questo, ideate un logo che racchiuda l’essenza del vostro network. In concomitanza con l’apertura del network è consigliabile avere già almeno cinque o sei blog avviati con un buon archivio alle spalle, almeno 10/15 articoli ben scritti. Avviato il network, iniziate a vedere come vanno le varie visite dei vari blog. Non pensate subito a una crescita
Isayblog! applica un piano aziendale ben studiato al mestiere di citizen journalism, usando strategie aggressive, vitalità e dinamismo per imporre i propri contenuti e per ottimizzare gli introiti provenienti dalle inserzioni pubblicitarie.
BlogMagazine
11
Internet A cura di: Michele Lagana’ istantanea anche perché questo è improbabile con un singolo blog pensate con cinque o sei blog. Una volta avviato il network, presentate ufficialmente con articolo dedicato su tutti i blog, un nuovo blog ogni 2/3 mesi, almeno riuscirete a tenere il network sempre aggiornato e fresco. Dopo aver avviato il vostro network, dove iniziare subito a pensare ai guadagni che questo potrebbe portarvi.
Guadagni e Advertising Il mondo dell’advertising online è sempre più vasto. Avete due scelte a vostra disposizione. Aprire un piccolo circuito pubblicitario interno al vostro network, che dovrete gestire voi stessi cercando contatti con le varie aziende, oppure, puntare a utilizzare l’ottimo Google Adsense che molti dei network in questo periodo online utilizzano con grandi risultati.
Sicuramente il consiglio che vi posso dare è quello di avviare il vostro network basandovi su Google Adsense, gestire un circuito pubblicitario non è cosa da poco. I guadagni, come anche le visite, non saranno immediate e tarderanno ad arrivare, ma non abbattetevi.
Conclusione Come avrete potuto capire l’aprire un network di blog online non è così semplice come potrebbe sembrare e non sicuramente non è una cosa che si può fare in pochissimi giorni. Dietro l’apertura di un network ci deve essere una grande forza di volontà, molta di più di quella che è tanto decantata quando si spiega come aprire un blog singolo. Siete sicuri che vogliate ancora aprire un Network di Blog? Oppure, vi tenete il vostro amato blog singolo?
12
BlogMagazine
segnala e commenta i migliori articoli e news del web. Ritaglia la tua notizia!
Visita http://ziczac.it
Speciale A cura di: Riccardo Mares
CARO AMICO TI SCRIVO Non sono un grande appassionato di Michael Jackson. Quando Julius mi ha chiesto cosa ne pensassi dell’articolo sobbalzai dalla sedia. Ho chiesto carta bianca per qualcosa di inusuale. Ripercorrendo la storia fino ad oggi, con tradizionalismo.
14
BlogMagazine
LA LEGGENDA
HA INIZIO
JACKO
Oltra 280 mila sono i post scritti secondo Google blog search rispondenti alla chiave “Michael Jackson streaming” nel solo ultimo mese.
Riccardo Mares aka Merlinox Blog: http://blog.merlinox.com
Ciao Michael, chissà se in un modo nell’altro puoi leggere questa lettera: io ci provo lo stesso. Stavo pensando di preparare una email o un corposo articolo bibliografico, ma forse la cara vecchia lettera è il mezzo migliore per parlarti e per parlare di te.
Nel 1971 decidesti di diventare il numero uno, il migliore. Solo pochi anni di una gavetta da solista già iniziata, per arrivare a produrre l’album più venduto della storia della musica: Thriller (1982).
Ripercorrere la tua carriera significa risalire il fiume della storia moderna. Quarant’anni di successi e ricadute, legati da un filo rosso imprescindibile: il clamore – hue and cry. Nulla nella tua vita fu silenzioso, nemmeno la tua morte. Il tuo stesso funerale venne trasformato in uno spettacolo dalle cifre colossali. La Aeg voleva essere risarcita per la tua morte: non potevi permettertelo di morire! E così lo Staples Center di Los Angeles, gremito, diventò il loro zuccherino d’addio, per coprire un danno da 85 milioni di dollari. Uno degli eventi mediatici di maggior rilievo negli ultimi anni. 20 spettatori paganti nello stadio dei Lakers e milioni di persone davanti alla televisione o davanti ad uno dei tanti streaming gratuiti che la rete offriva. Correva l’anno 1966 quando esordisti con i Jackson Five, la tua famiglia. Il web era solo un sogno nato dalla mente di Joseph C.R. Locklider. Un sogno che sarebbe diventato realtà in pochi decenni. Un progetto chiamato DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency) che si avviava e dare vita, più o meno consciamente, ad una rivoluzione della comunicazione alla quale nemmeno tu hai saputo resistere, anche dopo aver lasciato orfano il Pop del proprio re.
Ottocento milioni di copie vendute e vincitore di otto Grammy. La canzone omonima dell’album segnò definitivamente la discografia moderna e diete alla luce “il videoclip”: tre minuti di video per imprimere nella testa del telespettatore una canzone. Non c’è balletto o coreografia moderna che non metta uno dei tuoi passi. Altro che la tua stella ad Hollywood! Il mondo rimase esterrefatto dalla tua trasformazione in zombie. E nel frattempo si stavano tessendo le
BlogMagazine
15
Speciale A cura di: Riccardo Mares
basi per quella rivoluzione socio culturale che in un paio di decenni avrebbe cambiato radicalmente il mondo e il modo di comunicare gbobale. Le barriere stavano già iniziando a tremare e i confini di Arpanet oltrepassarono l’oceano per arrivare nel regno di Gran Bretagna: la prima email della regina Elisabetta II alla Royal Singnals and Radar Establishment. Così via verso il 1980 quando TCP e IP divennero quello che oggi chiamiamo Internet.
concetto di privacy dietro il quale, forse, speravi di tutelarti. Nel 1991 introdussi Dangerous. Ancora una evento per la musica globale. Ancora 32 milioni di copie vendute. Ma soprattutto, per noi geek, il simbolo dell’evoluzione multimediale grazie alla computer grafica.
Nell’85 un nuovo fantastico evento nella tua vita. In collaborazione con Lionel Richie scrissi We are the world, l’inno della beneficenza: la canzone simbolo degli aiuti umanitari.
La tua anima buona espressa in voce per aiutare i più bisognosi. Quella stessa coscienza che presto verrà macchiata di immondi crimini: alla fine mai comprovati! La tua carriea sembrava inarrestabile: nel ’87 un altro album fantastico Bad con 30 milioni di copie vendute nel mondo. Ma qualcosa stava cambiando: il video di Martin Scorsese, di 18 minuti, svelò i tuoi cambiamenti fisici. Fissazione o malattia? Sopravvivenza o autodistruzione? Ancora il mondo si chiede perché ti fossi ridotto in quello stato, nonostante il tuo outing del ’93 in cui ammettevi la malattia: vitiligine. Nel 1991, quel geniaccio di Tim Berners-Lee fece l’invenzione che dopo ARPA merita di essere citata come pietra miliare della storia tecnologica moderna: inventò il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol). L’invenzione dell’hypertesto: la fine della lettura lineare per un modello di comunicazione a ragnatela che grazie al browser Mosaic (1993) divenne definitivamente World Wide Web. Erano finiti i limiti di divulgazione delle notizie, così come era finito quel
16
BlogMagazine
Il singolo Black or White, infatti, uscì con un videoclip d’eccezione girato da John Landis (stesso regista di Twitter) basato sulla tecnica del morphing, al tempo assolutamente sconosciuta. 1,5 milioni di dollari per pochi minuti di video che tennero incollati milioni di telespettatori di ogni ancolo del mondo (500 milioni è stata stimata l’audience). E come al solito non mancarono i colpi di scena: 4 minuti “finali” di protesta contro il razzismo che sono costati la censura del video, andato comunque in onda integralmente. Dopo Thriller, B&W e Remember the time il mondo dei videoclip musicali è radicalmente cambiato. Internet e te Jacko: vere rivoluzioni, che purtroppo la gente spesso dimentica con la stessa facilità con cui ogni giorno digita decine di volte http:// senza nemmeno avere la minima idea di cosa si celi dietro pochi caratteri. E’ il 1993 quando iniziano le prime accuse per molestie sessuali. Un lungo calvario che lentamente distrusse te e i tuoi infiniti capitali: nel 2005 la caduta di 10 capi d’accusa. Qualche settimana fa, dopo la tua morte, la confessione di uno degli accusatori di aver mentito. Cosa c’è dietro a tutto ciò? Quale diabolico piano architettato alle tue gracili spalle? La malattia, le accuse, i problemi personali, la mancata accettazione di te stesso e delle tue malattie: chissà cosa scoppiava dentro la tua testa. La testa di un mito che pian piano vide crollare tutto attorno a sé. Una sorta di contrappasso di Re Mida che ti ha portato all’autodistruzione. Un nuovo tour rivoluzionario
in programma e quell’ultima notte ancora punto interrogativo per il mondo. Il web non è certo stato a guardare: ha decretato la tua resurrezione. Cifre incredibili, testimoniate dalle statistiche firmate Nielsen: il 25 giugno abbandonasti questo mondo, che forse ti aveva già abbandonato da tempo, nonostante oggi tutti sembrano sentire la tua mancanza… Dal 21 al 28 giugno le vendite negli States dei tuoi album sono salite del 4.000%. Dal 28 giugno al 5 luglio del 90% per arrivare a 800 mila nuove copie vendute. Il tam tam del web poche ore dopo il triste annuncio fu inarrestabile. Da una parte Twitter, Facebook e tutti i
social network che cinguettavano notizie da una parte all’altra del mondo in attesa di comunicati ufficiali. Dall’altra parte l’underground del web che iniziò a pompare condivisione di album & greatest hits. E poi gli sciacalli, in cerca della notizia più clamorosa e della miglior posizione nei motori di ricerca. E poi ancora polemiche: eredità, testamento, funerali. Sai cosa ti dico? Forse ho sempre avuto giudizi pesanti su di te. Forse ora hai trovato quella pace che per motivi che nessuno mai saprà avevi perso. Hai segnato la storia. Ha rivoluzionato e creato la storia. Notte Jacko e grazie.
Voglio concludere questo strano articolo con una immagine. Evito qualsiasi commento e lascio a voi spazio per riflettere, lasciandovi solo alcune indicazioni. La storia di un mito vista dal web.
Figura 1 - Jacko Trend A – Prime accuse a MJ B – Il suo arrivo al palazzo di giustizia C – Continuano le persecuzioni contro Michael Jackson E – Annuncio del nuovo tour (… irrilevante) F – La morte di Michael
Sitografia -Michael Jackson Wikipedia
-Nielsen Analysis: Michael Jackson Sales Surge -Il funerale di Jacko gestito dal promoter come risarcimento per il tour saltato
BlogMagazine
17
Games A cura di: Massimo Mallia
La nuova frontiera della consegna a domicilio
Massimo Mallia Blog: http://www.insidethegame.it
La più rilevante novità portata al mondo del videogame dall‘ attuale generazione di console è senza dubbio lo sbarco su Internet e la conseguente introduzione del servizio di digital delivery: la possibilità cioè di accedere a un vero e proprio negozio di sofware virtuale da cui scaricare a pagamento una vasta gamma di prodotti differenti. La mossa dei colossi del mercato (Sony, Microsoft e Nintendo), chiaramente ispirata e stimolata dai successi sul campo mietuti da Apple in campo musicale e dalla piattaforma Steam (lanciata da Valve e da anni pioniera su questo mercato), è stata molto semplice e perfettamente in linea con i tempi: tutte e tre le ammiraglie (Wii, Xbox 360 e Playstation 3), anche se con prezzi e modalità differenti, sono dotate di un proprio canale di distribuzione digitale dedicato. In termini meramente commerciali, si tratta di un successo di certo rilievo: avere un negozio aperto tutti i giorni, a tutte le ore, rappresenta di certo uno stimolo all‘acquisto di prodotti a prezzo ridotto rispetto a quelli di mercato „comune“. Proprio il prezzo resta la variabile su cui maggiormente si
18
BlogMagazine
concentrano le critiche dei detrattori: allo stato attuale sono presenti più o meno tre categorie di prodotti. In primis i grandi classici del passato, venduti a prezzo molto basso (circa cinque euro) anche per contrastare le decine di emulatori per pc esistenti. Espressamente dedicati a un pubblico di appassionati, puntano il loro successo sull‘effetto nostalgia e magari su un rapido restyling grafico. In seconda battuta i titoli sviluppati da sofware house indipendenti, prive magari delle grandi risorse necessarie per creare un best seller: questa è la categoria in cui ricadono i progetti più interessanti, posti in essere da team di sviluppo spesso molto piccoli (anche da una sola persona), in cui è l‘idea creativa a far emergere il prodotto dalla massa. Per vendere molto in fondo sono necessarie soltanto meccaniche vincenti, fresche e innovative: il resto lo farà il passaparola unito a un prezzo contenuto (tra gli otto e i dodici euro). L‘ultima tipologia di contenuti è anche la più controversa: le espansioni di prodotti venduti in negozio, i cosiddetti DLC (downloadable content). Disponibili in forme estremamente eterogenee, vengono commercializzati a prezzi altrettanto variegati, unendo nelle finalità una serie di possibilità diverse.
A giovarne di più sono i titoli creati dalle software house più forti sul mercato, dotate di mezzi economici e risorse di sviluppo maggiori, in grado quindi di offrire sul mercato dei pacchetti di espansione corposi che vanno a integrare il prodotto „da scaffale“: giochi molto importanti come Halo 3 o Grand Theft Auto IV hanno avuto un ottimo supporto dalla vendita digitale, col primo che a due anni dall‘uscita vede ampliarsi ogni 6 mesi il parco delle mappe di gioco e il secondo, il best seller di Rockstar Games, ha lanciato a febbraio un‘avventura parallela a quella del suo capolavoro, Lost and Damned, unanimemente riconosciuta come la migliore espansione vista fino ad oggi. In questo caso il prezzo aumenta sensibilmente (intorno ai diciotto euro), ma anche il materiale è di caratura decisamente superiore: proprio sui costi si articolano le polemiche, anche se è più corretto asserire che è sul rapporto tra questi e l‘effettiva qualità il vero pomo della discordia. Il gioco di corse automobilistiche Burnout Paradise è spesso usato come metro di paragone per chi si sia schierato contro la grande diffusione di contenuti
aggiuntivi a pagamento: per oltre un anno i giocatori hanno potuto ampliare il parco macchine disponibili, i tracciati e le modalità disponibili gratuitamente. Altri pacchetti di espansione del titolo Criterion sono stati resi disponibili a pagamento, realizzando così l‘optimum per ogni esigenza: il vero appassionato scaricherà entrambi, mentre il fruitore meno accanito avrà qualche iniezione di novità senza sborsare un centesimo. Curiosamente, chi dedica pochissime risorse a feature videoludiche nei suoi prodotti, Apple, miete risultati eccellenti: garantendo a chiunque sviluppi un titolo per Iphone una buona parte degli introiti senza aggiungere spese di rilievo, può permettersi di immettere sul mercato piccoli prodotti a prezzi davvero irrisori (difficilmente superiori a un euro), ottenendo stupefacenti risultati in termini di titoli venduti grazie a questo sistema. Il sistema di digital delivery è, in sintesi, una nuova frontiera per il divertimento elettronico: se il sorpasso rispetto ai canali di vendita convenzionali non può dirsi imminente, è comunque certo che rappresenti la pietra angolare su cui basare il futuro mercato.
BlogMagazine
19
Salute A cura di: Daniele Aprile
Il Blogger: Un mestiere davvero pericoloso Daniele Aprile aka DanieleMD Blog: http://www.psichesoma.com
Il lavoro del blogger si svolge in ufficio o a casa quindi sempre al chiuso, in posizione seduta e parlando al telefono o digitando sulla tastiera e apre la strada alla svilupparsi di una serie di disturbi tipici di chi fa il nostro lavoro (dolori al collo e alla schiena, dolori ai polsi e problemi di vista).
20
BlogMagazine
Ma non sono questi gli unici problemi e infatti ce ne sono altri ancora piÚ comuni che potremmo evitare con dei semplici accorgimenti. Vediamo un po’ quindi come evitare di farci del male quando lavoriamo comodamente a casa o in ufficio.
L’incidente più comune: le cadute. Le cadute non sono solo l’incidente più comune in ufficio ma sono anche la maggiore causa di invalidità procurata sul posto di lavoro. Infatti un impiegato (e quindi anche un blogger) ha una probabilità due volte maggiore di subire una lesione invalidante in seguito ad una caduta rispetto agli operai che lavorano all’aperto.
Le cause: -Inciampare su un qualsiasi oggetto lasciato incautamente per terra. -Piegarsi per raccogliere qualcosa mentre si è su una sedia instabile -Usare una sedia al posto di una scaletta... -Scivolare su un pavimento bagnato. -Scarsa illuminazione
I Rimedi: -Guarda dove metti i piedi. -Se hai finito di prendere qualcosa da un cassetto chiudilo immediatamente. -Quando sei seduto non allungarti per per raggiungere qualcosa ma alzati e cammina. -Segnala al responsabile dell’ufficio cavi elettrici vaganti o la moquette allentata in modo che qualcuno li aggiusti al più presto. -Se lavori a casa non delegare a tua madre questi compiti ma alzati e riordina la stanza dove lavori facendo attenzione a tutto quello che potrebbe farti inciampare. -Contribuisci sia in ufficio che a casa a rendere il posto di lavoro a prova di cadute. -Sali su una scala e non sulla sedia per raggiungere qualcosa in alto.
Sii prudente mentre sollevi gli oggetti. Anche sollevare dei piccoli pesi (pile di carta o il monitor del pc, ecc.) può causare problemi alla schiena, al collo e alle spalle se fatto impropriamente. Prima di alzare qualche cosa assicurati che non sia troppo pesante per te (in caso sia troppo pesante fatti aiutare da un collega o da un parente).
Consigli per sollevare oggetti: - Accovacciati verso il pavimento e prendi l’oggetto in questione mantenendo la schiena dritta, e sollevati usando la forza delle gambe e non i muscoli della schiena. - Prendi l’oggetto non solo col le dita ma con tutta la mano e tieni i peso del carico vicino al tuo corpo. - Usa la forza delle tue gambe e non della tua schiena per poggiare l’oggetto a terra. Stai attento agli oggetti lasciati in giro per l’ufficio. Un impiegato è spesso colpito da oggetti o è lui stesso ad urtarli o si ferisce rimando incastrato fra gli oggetti.
Vediamo nel dettaglio: urtare la scrivania, la cassettiera, la fotocopiatrice, la stampante,altre persone etc etc o essere colpiti da oggetti che cadono da mobili o scaffali, oggetti che cadono sui piedi, porte che si aprono di colpo o mobili che cadono se non fissati correttamente. Inoltre le tue dita possono rimanere incastrate nelle porte o possono tagliarsi con un taglierino, e i tuoi capelli o i ferma-capelli o i tuoi monile possono incastrasi nei macchinari dell’ufficio.
Come evitare di farsi male. La prima cosa da fare è stare attenti a cosa fate, a dove andate e a dove mettete le vostre dita, tenendo i capelli o le collane e i braccialetti lontano dai macchinari e concentrarsi su cosa stai facendo. Quando apri una porta fallo lentamente! Seguendo questi piccoli consigli il lavoro di blogger diventerà meno pericoloso e più divertente anche perchè non credo proprio ci sia la connessione internet nei reparti di traumatologia.
BlogMagazine
21
Web 2.0 A cura di: Daniele Di Gregorio
Il VoIP per tutti! Daniele Di Gregorio aka Ikaro Blog: http://www.ikaro.net
E’ tempo di viaggi, vacanze e.... lontananze. Ecco un regalo bello… fresco: una guida ai programmi VoIP più innovativi per accorciare le distanza tra amici, parenti, fidanzati, amanti e per rimanere in contatto da qualsiasi parte del mondo senza spendere un occhio della testa. Ovviamente ce ne sono moltissimi in rete, ma questa selezione è stata appositamente studiata per soddisfare
tutte le esigenze, da quelle del geek più incallito a quelle della casalinga più analogica. Goditi la lista ed alla fine sarai in grado persino di telefonare in Cina usando un numero della tua stessa città, oppure di farti telefonare in VoIP da tua nonna con il telefono fisso. E mi raccomando, in vacanza ogni tanto ricorda di lasciare spento il cellulare! Divertiti...
Le migliori 8 Applicazioni VoIP gratuite:
Fring permette di telefonare via Skype col cellulare ed utilizzare moltissime applicazioni di Intant Messaging quali MSN, Twitter, Gtalk, ICQ e moltissimi altri. Funziona tramite: telefonino Ricezione chiamate: si Tipi di chiamate: da cellulare a cellulare, a PC o verso una linea fissa Connettività richiesta: internet wifi o rete 3g/umts Compatibilità: tutti i cellulari java enabled Scaricalo dal sito: Fring
22
BlogMagazine
Skype Lite è la versione mobile di Skype, permette di telefonare senza connessione wifi o rete 3g Funziona tramite: telefonino Ricezione chiamate: si Tipi di chiamate: da cellulare a cellulare, a PC o verso una linea fissa Connettività richiesta: nessuna, a parte la rete del tuo operatore Compatibilità: Nokia, Sony Ericsson, Samsung, Motorola, LG Scaricalo dal sito: Skype
iSkoot è un altro client mobile per Skype. Tutte le chiamate (verso PC e telefoni) vengono tariffate al costo di una urbana, e le chiamate in entrata vengono pagate col nostro credito Skypeout. Funziona tramite: telefonino Ricezione chiamate: si Tipi di chiamate: da cellulare a cellulare, a PC o verso una linea fissa Connettività richiesta: rete 3g/umts Compatibilità: Nokia, Sony Ericsson, Samsung, Motorola, LG Scaricalo dal sito: iSkoot
Jajah mobile è il client Jajah per cellulari, utile se non è possibile accedere al sito web. Si scarica e si installa l’applicazione Java per inserire il numero di telefono da contattare. Funziona tramite: cellulare Ricezione chiamate: no Tipi di chiamate: linea fissa o cellulare Connettività richiesta: la rete del tuo operatore Compatibilità: tutti i cellulari java enabled (non tutti sono elencati, prova quello più simile al tuo) Scaricalo dal sito: jajah
Gizmocall permette di chiamare verso fissi e mobili tramite il PC dall’apposito sito senza installare alcun software. Funziona tramite: sito web Ricezione chiamate: no Tipi di chiamate: da PC verso fissi e mobili Connettività richiesta: linea internet Compatibilità: non rilevante Telefona dal sito: GizmoCall
Jajah VoIP phone-to-phone anche per telefoni fissi senza bisogno di computer o cellulari particolari. Si inserisce nel sito il proprio numero e quello da chiamare. Si attende che il proprio telefono squilli e si risponde per essere messi in comunicazione con l’interlocutore. Ideale per contattare da casa persone lontane a basso costo. Funziona tramite: sito web Ricezione chiamate: no Tipi di chiamate: linea fissa (o cellulare) Connettività richiesta: la linea del telefono Compatibilità: non rilevante Telefona dal sito: jajah
Truphone è il miglior programma VoIP in assoluto. Permette di telefonare a tariffe molto basse via wi-fi o 3G/umts. Unico problema; la scarsa compatibilità. Trasforma l’iPod touch di seconda generazione in un iPhone (basta collegarvi un microfono) Funziona tramite: cellulare Ricezione chiamate: limitata, solo iPhone e Nokia Tipi di chiamate: da cellulare verso numeri fissi e mobili Connettività richiesta: rete 3g/umts o wifi Compatibilità: Android, Noka serie E-N, Blackberry, iPhone Scaricalo dal sito: Truphone
Rebtel permette di associare permanentemente a qualsiasi numero telefonico estero una numerazione con prefisso del tuo paese.Se sei a Roma puoi chiamare in Brasile col prefisso 06. Funziona tramite: qualsiasi telefono Ricezione chiamate: si Tipi di chiamate: linea fissa o cellulare Connettività richiesta: una semplice linea telefonica Compatibilità: non rilevante Telefona dal sito: Rebtel
BlogMagazine
23
Blog A cura di: Fabio Degli Esposti
Avere un blog migliore Fabio Degli Esposti Blog: http://www.guadagnareconunblog.com
Avere un blog migliore, passa per essere blogger migliori. Nessuno è blogger da prima di avere un blog e tutti evolvono mano a mano che il blog va avanti. Ognuno a modo suo, anche se ci sono delle direttive che dovrebbe seguire ogni “bravo blogger”. Qui di seguito ci sono quelle che reputo più importanti, quelle che più di altre vi miglioreranno come blogger, migliorando il vostro blog.
Dovete amare quello che fate: Altrimenti meglio fare altre cose. È molto semplice. Un blog può essere un lavoro gratificante e portare numerosi vantaggi diretti e indiretti, ma richiede molta dedicazione e voglia di fare. Se non amate scrivere, condividere, divulgare, interagire. Se ci sono giorni in cui non aprite il blog e non avete la curiosità di sapere cosa dicono i vostri colleghi blogger, se non morite dalla voglia di collegarvi e scrivere l’ultimo post che vi è venuto in mente... meglio per voi fare altre cose. Stareste solo perdendo tempo che potete investire in attività più redditizie e soddisfacenti, non necessariamente non relazionate con Internet o i blog.
Stabilite degli obbiettivi: Stabilire degli obbiettivi è qualcosa che qualsiasi blogger dovrebbe fare da prima di iniziare. Se non sapete dove volete andare, come farete ad andarci? Il miglior modo per stabilirli, usato anche in numerose aziende che retribuiscono gli impiegati anche in base ai risultati raggiunti, è il metodo chiamato S.M.A.R.T., dove ogni lettera definisce un concetto: Specific: L’obbiettivo deve essere specifico, ossia si deve poter identificare esattamente cosa si vuole ottenere. Non va bene dire “vorrei migliorare il blog”, piuttosto si deve capire quali aspetti del blog esattamente si
24
BlogMagazine
vogliono migliorare. Measurable: Ossia misurabile. Si vogliono incrementare le visite? Di quanto esattamente? Che incremento percentuale o effettivo si vuole raggiungere? Achievable: Raggiungibile. Avete le giuste risorse per raggiungere l’obbiettivo che vi siete proposti? Tempo, risorse tecnologiche, eventuale somma di denaro da investire? Se volete incrementare il ritorno pubblicitario dovete avere un budget a disposizione da assegnare alla pubblicità. Realistic: L’obbiettivo deve essere realistico. Raggiungere 1.000 iscritti ai feed in un mese o guadagnare 1.000€ il primo mese di blogging sono obbiettivi francamente quasi impossibili da raggiungere (quel quasi è dovuto a eventuali multinazionali che invadessero il mercato con ingenti investimenti in pubblicità e immagine prima di aprire il blog...). L’obbiettivo proposto deve essere ambizioso ma anche possibile da raggiungere. Time-bound: Volete raggiungere i 1.000 iscritti al feed? In quanto tempo? Non stabilire un margine di tempo equivale a non stabilire l’obbiettivo. Se “c’è sempre tempo per raggiungerlo” non vi sforzerete mai abbastanza per farlo. Dovete settare un tempo specifico per poter dire se l’obbiettivo è stato raggiunto o meno.
Siate affamati di informazioni Internet è l’El Dorado delle informazioni. Si può trovare praticamente qualsiasi cosa si cerchi e ogni volta che ci colleghiamo siamo esposti a un bombardamento. Essere informato per un blogger è vitale. Oltre a capire verso dove va La Rete, gli è utile per apprendere sempre di più sull’argomento del proprio blog. Leggendo blog a
tema, riviste digitali, portali di notizie, partecipando a fora e gruppi. Tutte informazioni molto importanti. Questo continuo flusso di informazioni porta però alcuni blogger a trascurare il vero fine di questa raccolta: usare le informazioni a proprio vantaggio. Alcuni blogger sono così concentrati sull’informarsi e ottenere informazioni che si tramutano in una sorta di collezionisti, senza mettere in atto cosa hanno appreso informandosi. Siate sempre informati ma ricordate che se non passate all’azione le informazioni non serviranno a nulla.
Fate sentire la vostra voce: Quanti blog ci sono nella vostra nicchia? Già so la risposta: molti, troppi. A meno che non siate in una nicchia superesclusiva e quindi anche con pochissimi lettori, ci sono migliaia di blog simili al vostro. Cosa spinge un lettore a preferire un blog rispetto ad un altro? Il blogger che c’è dietro. La sua personalità in rete. Una notizia può essere raccontata con poche variazioni, ma si può interpretare e commentare in molti modi. Se saprete analizzare i fatti da un punto di vista personale e non scontato, se saprete cogliere spunti che altri non hanno colto, sarete sulla buona strada per farvi preferire come blogger, rispetto ad altri con meno spessore.
Content is king. Networking is queen: Ogni bravo blogger sa che è il contenuto è la cosa più importante di un blog. Si dice che il contenuto è il re. Se ciò è in parte vero, relazionarsi con altri blogger e farsi conoscere al di fuori del proprio blog è la regina. Stringere relazioni durature nel tempo con altri blogger, scambiare informazioni, aiutarsi reciprocamente, conoscere i blogger affermati nel proprio campo non può che portare vantaggi. A parte il fatto che conoscere persone nuove, interessanti e che condividono i nostri interessi è sempre piacevole al di là dei vantaggi in termini lavorativi, una rete di contatti tessuta pazientemente e mantenuta nel tempo servirà lungo la strada verso un blog di successo sotto forma di contatti giusti, scambio di informazioni e possibilità di raggiungere potenziali lettori, partner e mentori. In fondo c’è anche chi dice che non è importante cosa si conosce. ma chi si conosce.
Siate raggiungibili: Per fare networking, per essere un blogger stimato e per coinvolgere i propri lettori nella vita del blog dovete essere raggiungibili. Raggiungibili e accessibili. Non serve a nulla dare la possibilità ai lettori o a potenziali partner di contattarvi se poi le loro richieste cadono nel vuoto. Cercate di stabilire un rapporto con i lettori al di là di cosa scrivete nel blog, come ci si riunisce tra persone con interessi comuni, a parte del post giornaliero. Fomentate lo scambio di e-mail e gi scambi di messaggio attraverso instant messaging. In poche parole: fate in modo di poter essere contattati e rispondete alle richieste che arrivano.
Non esistono formule magiche né guru: La mia definizione di guru del blogging è qualcuno che ha lavorato duramente, resta motivato e determinato, ha studiato la propria nicchia e il modo di bloggare e che continua a farlo anche ora che raccoglie i primi frutti. Diffidate da chi promette successo immediato. Non esistono formule perfette per guadagnare con un blog od ottenere lettori senza sforzo. Non esiste un plug-in che genera contenuto originale ed interessante, né un metodo infallibile per attirare lettori mentre dormite. Esistono consigli e buoni consiglieri. Esistono modelli che potete seguire, adattandoli al vostro blog. Il tempo speso per cercare lo strumento definitivo per il blogger moderno o a leggere landing page di prodotti miracolosi che per soli 37$ vi cambieranno la vita, dovrebbe essere impiegato a produrre, testare, analizzare e ripetere il processo.
Il vostro blog non è vostro: L’ultimo consiglio e forse il più importante. Il vostro blog non vi appartiene. Lo gestite, lo aggiornate, ma non è vostro. È dei vostri lettori. Un blog senza lettori non è niente. Potreste scrivere i vostri post su fazzoletti e sarebbe la stessa cosa. Sono i lettori che danno senso a quello che fate. Per questo dovete conoscerli e dovete capire cosa vogliono, per fornirglielo e avere un vantaggio mutuo.
BlogMagazine
25
Social Network A cura di: Alessio Lo Vecchio
I Social Network sbarcano nel mondo Videoludico Alessio Lo Vecchio aka YouON Blog: http://www.youon.it
Il web 2.0 continua a conquistare fette sempre più importanti di utenza e sono migliaia le persone che ogni giorno si avvicinano ad un nuovo Social Network. L’incredibile diffusione di Facebook e Twitter su numerosi dispositivi, oltre al classico Computer, non era ancora giunta nel comodo salotto di casa nostra.
Filosofia di Microsoft acquisizioni mirate alla community Il 1997 segna l’acquisizione di Hotmail da parte di Microsoft ed è il primo chiaro passo, per la casa di Redmond, verso la costruzione di un volume d’affari incentrato sugli utenti. Una lista lunga di investimenti negli anni a seguire, fino al tentativo fallito nel 2008 di comprare Yahoo per 50 miliardi di dollari, hanno consolidato l’idea che Microsoft basi la sua forza nel proprio rapporto con le community di utenti. Dopo avere distribuito milioni di client Messenger ed avere offerto altrettante pagine su Live Spaces il colosso Microsoft ha deciso di lanciarsi nella avventura videoludica. Un mondo, quello dei videogiochi, ricco di possibilità e pieno di nuovi potenziali clienti.
La potenza di Xbox Live e l’attenzione agli utenti Fin dai primi mesi la prima Xbox, così fu chiamata la console di casa Microsoft, ed il suo servizio on-line per i videogiocatori riscosse un enorme successo; registrando
26
BlogMagazine
migliaia di abbonamenti annuali a pagamento. Oggi che siamo giunti alla seconda versione di Xbox Live, il prodotto e la sua forte aggregazione tra gli utenti è oramai consolidata. Piccole community si creano continuamente all’interno del mondo Live come gruppi di gioco e clan che poi finiscono dritti dritti sul web all’interno di classifiche e gallerie di immagini e video sui siti delle singole case produttrici di giochi.
Integrazione con Facebook La popolazione di videogiocatori nonostante le svariate integrazioni tra esperienza di gioco e web risulta ancora poco legata e non propriamente consapevole delle sue reali dimensioni. Cosa manca?
I Social Network!! Durante l’E3 2009 a Los Angeles, oltre alle mille novità in campo strettamente videoludico, è stata annunciata la piena integrazione tra la community Live e Facebook. Per chi fosse a digiuno dei numeri che stanno dietro a Facebook possiamo semplicemente ricordare i 200.000.0000 di utenti attivi nel mondo di cui 10.000.000 sono italiani. Un numero davvero considerevole di persone che potrebbero “essere invase” da contenuti dedicati al mondo dei videogiochi, pubblicati e promossi dai propri amici. Grazie all’utilizzo del noto Facebook Connect, già in voga tra diversi blogger dediti
da sempre alla sperimentazione delle nuove soluzioni social, sarà possibile pubblicare immagini e video delle migliori partite giocate. In un’interfaccia dalla indubbia usabilità ci sarà l’opportunità di controllare lo stato degli amici, invitarli a giocare, linkare il loro profilo Facebook alla propria Gamertag sul Live ed ovviamente aggiungerne di nuovi. Invio di messaggi, immagini direttamente dall’Hard Disk della Console sarà forse più semplice che dal PC. Si pensa che la trasposizione di servizi, tipicamente dedicati al mondo dei web-addicted, direttamente nel salotto di casa avvicinerà anche nuove tipologie di persone e fasce di età.
Integrazione con Twitter Se Facebook ha già conquistato il mondo, Twitter ha completamente “drogato” milioni di utenti. Sfruttando un concetto semplice, vincente e consolidato come quello dell’SMS, l’uccellino blu ha scatenato una moda che ha raggiunto, da qualche giorno, per fino i nostri telegiornali. Il piacere di potersi gustare un servizio come Twitter dalla Tv, davanti al divano, è un qualcosa che solletica parecchio l’appetito di non pochi geek e/o web dipendenti. Il design davvero piacevole è un invito a consultare cosa i nostri amici stanno facendo e magari mandargli un piccolo aggiornamento proprio prima della visione di un buon film.
Integrazione con Last.fm Nell’ottica di stabilire un contatto tra passioni e persone un piccolo pezzo ancora mancava al puzzle dei social network catapultati nel mondo Live di Xbox. La musica. Oltre 30.000.000 di utenti sparsi per più di 200 paesi nel mondo ascoltano e condividono musica. Il fenomeno social-radiofonico, Last.fm, si basa sull’interpretazione dei gusti di ogni singola persona, che da indicazioni al sito semplicemente facendo partire un brano, consigliandolo ad un amico, taggandolo oppure scrivendo veri e propri articoli su di esso. Il tanto amato web 2.0 è entrato a far parte della nostra vita “lontani dal PC” già da qualche tempo, infatti molti utilizzano servizi come Twitter e Facebook direttamente da avanzatissimi cellulari. Quando ci ritroveremo stanchi e spossati da una giornata di lavoro non potremo farci mancare l’ultima dose social del giorno mandando un Tweet, magari già connesso con il nostro profilo Facebook, a tutti gli amici giusto per dire “sono stanco, spengo tutto”. A meno che qualcuno non s’inventi un collegamento tra i nostri sogni ed i nostri profili sparsi sul web…
BlogMagazine
27
Mobile A cura di: Claudia Baglioni
Le Migliori 10 App iPhone gratuite per la Tua Estate Claudia Baglioni Blog: http://www.ispazio.net
Ebbene si, è tempo di vacanze anche per noi possessori di un iPhone o di un iPod Touch.
vi permetteranno di aggiornare costantemente la vostra vita virtuale senza dover abbandonare l’ombrellone alla ricerca di un qualsiasi computer collegato in rete.
A differenza di altri dispositivi elettronici, però, i nostri due gioiellini ci offrono numerose soluzioni per rimanere in contatto con gli amici e per trascorrere piacevolmente il tempo.
Le applicazioni sono state accuratamente selezionate per voi dall’App Store le 10 migliori applicazione iPhone dell’estate.
Di seguito trovate, infatti, una serie di applicazioni che
Buona iVacanza a tutti.
Facebook for iPhone è un’ottima applicazione sviluppata da Joe Hewitt, un ingegnere che ha contribuito alla creazione del famoso Social Network. Il programma permette di interagire con il proprio profilo personale e con i propri amici direttamente dall’iPhone e dall’iPod Touch. Sarà possibile, infatti, condividere stati e fotografie e, prossimamente, anche caricare i video girati con l’iPhone 3GS. Avrete, inoltre, la possibilità di accettare nuove amicizie, accedere alla chat ed utilizzare il servizio di posta privata integrato. Non mancano, infine, la scheda dedicata alle notifiche e la lista degli amici. Facebook for iPhone è un’applicazione completamente gratuita e può essere scaricata dalla categoria “Social network” dell’App Store.
Nimbuzz è un’applicazione che permette di utilizzare i servizi di Instant Messagging più conosciuti direttamente dall’iPhone e dall’iPod Touch. Grazie a questo programma, infatti, sarà possibile rimanere in contatto con i propri amici su Skype, MSN, Yahoo! Messenger, AIM, ICQ, GTalk, Facebook, MySpace, Gadu-Gadu, Jabber, Giovani.it, studiVZ e Hyves. Nimbuzz offre numerose funzioni tra cui spiccano le notifiche Push, ovvero gli avvisi che informeranno l’utente della presenza di nuovi messaggi ricevuti anche se l’applicazione non è avviata, la ricezione e l’invio di file e di immagini, il supporto di avatar personalizzati e di emoticon ed, infine, la possibilità di effettuare chiamate VoIP. Nimbuzz è un’applicazione gratuita e può essere scaricata dalla categoria “Social network” dell’App Store.
28
BlogMagazine
TweetDeck for iPhone è un’applicazione dedicata a tutti gli appassionati di Twitter in possesso di un iPhone o un iPod Touch. Il programma, infatti, permette un’interazione completa con il proprio account Twitter. Sarà possibile replicare o inviare velocemente messaggi diretti, visualizzare gli aggiornamenti di stato degli utenti che si è scelto di seguire e condividere le proprie foto grazie all’integrazione di servizi specifici quali Twitpic e YFrog e grazie ad una grafica intuitiva ed accattivante. TweetDeck for iPhone è un’applicazione gratuita disponibile nella categoria “Social network” dell’App Store.
Skype è il porting ufficiale del noto programma disponibile per Windows e per Mac. Grazie a questa applicazione sarà possibile comunicare con i propri contatti Skype attraverso la chat oppure effettuando le chiamate VoIP in maniera gratuita o verso numeri esterni al programma se si dispone dei crediti necessari direttamente dall’iPhone e dall’iPod Touch. L’applicazione presenta una grafica davvero gradevole e può essere scaricata dalla categoria “Social network” dell’App Store.
Shazam è una delle migliori applicazioni mai sviluppate per l’iPhone. Si tratta di un programma in grado di riconoscere una canzone di cui non ricordate il titolo. Per identificare un brano trasmesso alla radio, in TV, in un film o in qualunque altro posto ci sia della musica, infatti, sarà sufficiente premere l’apposito pulsante e l’applicazione, nel giro di pochi istanti, vi informerà circa il titolo della canzone dandovi, inoltre, la possibilità di acquistarla su iTunes, di vederne il video su YouTube o di associarla ad un’immagine per creare una sorta di diario. Shazam è un’applicazione gratuita ed è disponibile nella categoria “Musica” dell’App Store.
PagineGialle è un’applicazione che permette di consultare ben 218 volumi di Pagine Gialle e di Pagine Bianche direttamente dall’iPhone e dall’iPod Touch. Il programma dispone di un database georeferenziato che conta 15 milioni di famiglie e 3,8 milioni di aziende. Sarà possibile visualizzare i risultati delle ricerche in base alla vostra posizione per trovare ciò di cui avete bisogno nelle vostre vicinanze. La scheda di ogni contatto presente nel database di PagineGialle contiene informazioni quali numero di telefono, indirizzo, una piccola descrizione ed anche la posizione sulla mappa. L’applicazione è gratuita ed è disponibile nella categoria “Navigazione” dell’App Store.
BlogMagazine
29
Mobile A cura di: Claudia Baglioni
Mappper è un’applicazione che consente di creare diari di viaggio interattivi e georeferenziati che potranno essere pubblicati sul sito www.mappper.com, sul proprio blog oppure su Facebook. Potrete, dunque, informare costantemente gli amici ed i parenti circa la vostra posizione facendovi seguire durante tutto il vostro itinerario. L’applicazione permette di interagire con le mappe e di arricchire il diario con foto e note direttamente dal proprio iPhone. Mappper è disponibile nella categoria “Viaggi” dell’App Store e costa 0,79€.
Sky Meteo 24 è l’applicazione ufficiale del rispettivo canale di Sky Italia ed offre un servizio di alta qualità relativo al meteo in Italia e nelle principali mete turistiche mondiali. Il programma permette, inoltre, di visualizzare in tempo reale tutte le ultime notizie di Sky TG24 che scorreranno nella parte basse dello schermo del vostro dispositivo. L’applicazione è gratuita ed è disponibile nella categoria “Previsioni del tempo” dell’App Store.
MobileNavigator Italy è un’applicazione per l’iPhone sviluppata da NAVIGON. Si tratta di un software per la navigazione mobile grazie al quale trasformerete, di fatto, il vostro dispositivo in un vero e proprio navigatore Turn-by-Turn. MobileNavigator è disponibile in due versioni nell’App Store: quella completa che costa 69,99€ e quella Lite che, essendo gratuita, non permette di utilizzare il GPS nei percorsi attivi ma mostra solamente la posizione sulla mappa. Entrambi le versioni del navigatore sono disponibili nella categoria “Navigazione” dell’App Store.
iDeejay è un’applicazione che permette di ascoltare la famosa radio direttamente dall’iPhone e dall’iPod Touch. Grazie al programma potrete ascoltare la diretta ed i podcast delle vostre trasmissioni preferite di Radio Deejay. Avrete, inoltre, la possibilità di comunicare con lo staff della radio scrivendo messaggi in tempo reale e di consultare la classifica 50 songs. Sarà, infine, possibile sfogliare la gallery con le foto dei dj e degli ospiti dei vari programmi. iDeejay è un’applicazione gratuita ed è disponibile nella categoria “Musica” dell’App Store. Nello store trovate anche le applicazioni ufficiali di Radio 105, RDS, Virgin e RMC.
30
BlogMagazine
Visita http://www.ispazio.net
Gadget A cura di: Franco Milani
I 10 Gadget più inutili della storia del Web Franco Milani aka Il Conte Blog: http://www.perseffer.com
Viviamo in una società dove conta l’apparire, per questo abbiamo bisogno di avere qualcosa che permetta di distinguerci e personalizzare il nostro modo di vivere il quotidiano, ovunque e magari con dei gadgets di vario tipo e genere, inutili e non, solo così ci distinguiamo dalla “massa”. Non ci interessa sapere se l’oggetto del desiderio sia utile o meno, l’importante è averlo ed eventualmente mostrarlo ad altre persone in modo da accrescere il
Yubz la cornetta telefono portatile
proprio io. In alcuni casi però può capitare di aver comprato il gadget convinti della sua utilità per impulso e accorgersi solo dopo l’uso che serve a poco o nulla, ma l’importante è non farlo scoprire a nessuno. Voglio mostrarvi una mia personale classifica dei 10 gadgets più inutili che abbia mai visto, spero condividiate la scelta. Questi gadget devono farci capire quanta fantasia ha l’uomo nel progettare l’utilità e l’inutilità degli oggetti per l’uso quotidiano.
01
Questo gadget raffigurante una classica cornetta da telefono portatile, progettata da Yubz, va collegata in qualsiasi cellulare al posto degli auricolari, Sicuramente è divertente da vedere, ma poco pratico.
32
BlogMagazine
Aria condizionata da Camicia Vi è mai capitato di lavorare in ufficio con l’aria condizionata che non funziona mentre fuori impazza il caldo estivo con il risultato di ritrovarsi la camicia bagnata di sudore? Per ovviare a questo problema c’è chi usa la camicia con l’aria condizionata integrata, con il risultato di prendere una bella polmonite con reumatismi annessi.
La sveglia “alata”
02 03
Se siete dei tipi duri da svegliare il mattino, provate ad usare questa sveglia “alata”. Oltre a farvi alzare dal letto vi farà incavolare di brutto: quando si mette a suonare parte l’elica e continuerà a suonare se non rimettete l’elica al suo posto, l’ideale per svegliarsi con la luna storta!
BlogMagazine
33
Gadget A cura di: Franco Milani
Il pannello che fa volare gli aerei di carta
04
Quando andavo a scuola, durante la ricreazione mi dilettavo spesso a costruire degli aeroplanini di carta, il più delle volte cadevano dopo aver fatto un metro di volo. Se avete voglia di perdere tempo e fare “bella” figura con il vostro collega/amico procuratevi questo pannello che fa volare gli aerei di carta alla velocità pazzesca di 48 km/h. Vi consiglio di mettere gli occhiali!
USB webmail notifier il gadget traccia mail
05
Oramai le mail hanno sostituito le lettere cartacee, oggi possiamo spedire e ricevere messaggi in pochissimo tempo e i programmi di posta elettronica hanno l’opzione di notifica mail sia sonoro, sia visivo. Se volete fare le cose in grande, usate questo gadget USB webmail notifier che ha la funzione di tenere traccia delle vostre mail qualsiasi ambiente si trovino (Gmail, Yahoo, Outlook, Alice, etc,). Ha la forma di una grande busta blu (74mm.x 30mm.x 47mm.) dal peso di 62 grammi, ogni volta che riceverete una mail si illuminerà e suonerà. Non è che si metterà a suonare anche per le mail spam?
34
BlogMagazine
Remote Wrangler il porta telecomandi da testa
06
A casa abbiamo sempre più di un telecomando, c’è quello per la TV, DVD, SKY, stereo, digitale terrestre, insomma una miriade di telecomandi che si perdono ovunque e che ogni volta ci costringono a perdere dei “preziosi minuti” alla ricerca in ogni dove. Meglio premunirsi di questo porta telecomandi da testa, il Remote Wrangler, lo si calza in testa dopodiché si fissano i telecomandi intorno ad essa, roba da fuori di testa.
Gufo USB
07
Molte persone lavorano soli in ufficio e questo genera in loro un senso di solitudine, che cercano di compensare con gadget che si muovono come questo gufo USB. Quando viene attivato tenderà a muovere sia la testa e sia gli occhi, praticamente uno spreco di energia.
BlogMagazine
35
Gadget A cura di: Franco Milani
Affetta fragola
08
Per preparare una buona macedonia di fragole, non ci vuole molto: basta tagliarle con il coltello a prescindere se vengono tagliate a fette grosse o piccole. Volendo esagerare con la perfezione c’è questo affetta fragola che vi risparmia la fatica di dover usare il coltello. Va usato solo per fragole piccole e medie, ma se ci capita una fragola grande come facciamo?
Telefonino a disco da polso
09
Il cellulare fa parte della nostra vita non riusciamo a farne a meno, siamo attratti dai telefonini touchscreen di ultima generazione come il famoso Apple iPhone. Addirittura ci sono dei cellulari da polso che sono molto belli da vedere ma poco pratici come questo telefonino da polso con i numeri a disco, praticamente è come avere al polso un telefono vecchio stampo senza la cornetta. Sicuramente questo gadget è il più brutto e inutile di tutti.
36
BlogMagazine
10
Mouse Verticale
Il Mouse è un elemento essenziale per non dire indispensabile all’uso del pc, ci permette di districarci nell’uso dei vari programmi presenti nel computer e sono posizionati in orizzontale in modo da poterli usare comodamente con la mano. Se avete problemi con il polso ci sono dei mouse verticali con i pulsanti a destra che sono stati progettati in modo da non infiammare il polso ma non evita l’attrito della mano con il tavolo.
?? ?
E’ il vostro? Commenta su
http://www.blogmagazine.net
BlogMagazine
37
Cinema A cura di: Giovanna Gallo
38
BlogMagazine
Diffidate da Twilight!
Giovanna Gallo aka Gioska Blog: http://blogposh.com
Sarà un bombardamento mediatico, una battaglia di informazioni e anticipazioni, gossip, notizie su intrallazzi e amorazzi presunti o verificati e trailer da acquolina in bocca. Il seguito di “Twilight”, “New Moon”, arriverà il 20 Novembre nelle sale e fino ad allora si prevede il martellamento totale. Spettatore avvisato. La salsa rosso sangue di cui è condita la saga non fa altro che raccomandare a un target ben fornito di quattordicenni surriscaldate le vicende di due tenebrosi eroi: un vampiro e la sua bella. Lontani i tempi di “Intervista col vampiro” (di cui è caldamente consigliata la lettura del romanzo di Ann Rice), molto vicini quelli di un “Tre metri sopra il cielo” senza burini ma con tanti giovani belli e maledetti, pronti a tutto pur di salvarsi e/o salvare il mondo e/o salvare la propria ragazza/famiglia.
BlogMagazine
39
Cinema A cura di: Giovanna Gallo
E così, per quella che sembra una vera e propria mania cinematografica, ci ritroviamo il vampiro (Robert Pattinson alias Edward Cullen) con pallore spettrale d’ordinanza più famiglia di assetati al seguito, ma è una cricca di buoni, un po’ tonti nel loro essere vegetariani (se la natura dice “Succhia il sangue agli umani”, accontentarsi di quello di un topo è quanto meno straniante, almeno nella finzione cinematografica dove non costituirebbe un reato da ergastolo).
La lei in questione è Bella, di nome e di fatto (Kristin Stewart), un po’ ritrosa, un po’ timidina, che passa metà del film a trasecolare e a turbarsi per domande del tipo “Come ti chiami?”, “Perché ti sei trasferita qui?”, “Bella quella t-shirt, dove l’hai presa?”, per poi chiedere con nonchalance al fidanzato se per caso è un tremendo vampiro succhia-sangue in continua lotta con il Bene in una foresta inquietante, dopo un viaggio intergalattico sul dorso del volatile boy-friend.
I suddetti vampiri sono stilosi e vestono all’ultima moda; frequentano il liceo per non dare nell’occhio, circondati da una massa di teenager mentecatti cui sfuggono sistematicamente sparizioni sospette, miracolose apparizioni, salvataggi da James Bond.
Come location per il primo appuntamento, infatti, in barba al solito cinemino, giacchè per arrivarci non bisogna scalare albero millenario alcuno, il vampiro porta la sua Bella in cima a un canyon.
Tra scene di ordinaria follia- lui salva lei bloccando con un dito una jeep davanti ai soliti mentecatti liceali che non si accorgono di nulla e lei comincia a sospettare che qualcosa non va; lui impazzisce quando lei si taglia con la solita scatola di tonno sgorgando sangue e lei subodora l’allarmante verità; lui è sempre lì ad annusare il collo in cerca della giugulare e lei tentenna nel chiedergli: “Per caso hai un’altra?”.
40
BlogMagazine
Perplesso, lo spettatore che ha visto “Twilight”, a meno che non si tratti di una spettatrice alle prese con gli esami di terza media, quantomeno si fa domande sulla linearità della trama, e, in segreto, spera che nella seconda parte della love-story si dia più spazio all’azione mangereccia dei vampiri, piuttosto che a quella da sciupa femmine (ma galante) del protagonista. Ma i fan del brivido saranno delusi, perché “New Moon”
sarà non solo più pepato, ma anche più tormentato. Perché al cinema il tormento e lo struggimento tirano parecchio, e più una storia fa male al cuore, più gli incassi del botteghino salgono. E’ la dura legge dello spettacolo: dolore uguale empatia, empatia uguale incassi.
mortale e il vampiro, perché scioccare con scene troppo spinte non si può, ché il target di riferimento potrebbe esserne turbato. Niente baci ed effusioni, perché per il giovane e vegetariano vampiro potrebbe essere fatale, e ancor più per la sua Bella. Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
Su questo si poggia la tv-verità, e le stesse basi ha il cinema, che riversa strappalacrime avventure sentimentali sui suoi schermi.
Niente di nuovo avverrà il 20 novembre, quando nelle sale arriverà il sequel. Niente di accattivante per la popolazione mondiale, che non possa attendere ancora ben quattro mesi della sua esistenza.
Così è anche per “Twilight”, che in generale rivede tutti gli standard dell’amor cortese per traslarlo in un mondo ovattato, una chiarissima operazione di marketing come già “High School Musical” della scuderia Disney. Girato a Montepulciano, che per la gioia dei suoi abitanti è stata spacciata per Volterra (d’altronde terra d’origine dei Vulturi, cattivi della seconda parte in uscita), “New moon” farà impazzire i fan con lo strip di Edward - Robert Pattinson che, addirittura, si denuda dalla cintola in su. Le foto dal set hanno già fatto il giro del mondo e dichiarano la totale a-sessualità del rapporto tra la
E anche se il bombardamento mediatico seriamente alle coronarie dei meno pazienti e suscettibili, bisognerà sopportare la “Twilight e non viverla come se fosse l’invasione delle affamate.
minerà dei più mania” locuste
Perché se oggi ci sono i vampiri e ieri c’erano i liceali canterini, domani arriverà una nuova febbre a tutto cinema che si diffonderà come l’influenza suina.
E che farà la stessa fine: anche Studio Aperto si stancherà di parlarne.
BlogMagazine
41
Costume e Società A cura di: Chissenefrega
Celebrity Le celebrità sbarcano su Twitter, famoso servizio di microblogging che permette di condividere i propri piccoli pensieri in ogni istante della giornata.
Chissenefrega Blog: http://www.chissenefrega.com
I fondatori di Twitter sono un tipico duo dall’aria nerdosa che si fa fotografare con l’uccellino blu, simbolo del social network, appoggiato sulla spalla. Un po’ come Del Piero nella pubblicità dell’acqua minerale, ma loro hanno l’espressione convinta di quelli ben consapevoli che la loro invenzione ha tutte le carte in regola per rivoluzionare la comunicazione sul web (tanto da permettersi di rifiutare offerte d’acquisto milionarie), mentre l’acqua minerale fa solo fare tanta plin-plin. Il segreto di Twitter sta nell’essenzialità: 140 caratteri dove cinguettare al mondo “what are you doing?”. Non ci sono recinti di amicizie, ma tutte le conversazioni sono pubbliche e accessibili ad ogni utente: l’uccellino blu mette a disposizione il minimo indispensabile da cui si può trarre il massimo rendimento a livello comunicativo, a patto di avere il dono della sintesi. Se in Italia i media si preoccupano di pubblicizzare (e di essere presenti su) Facebook, data la popolarità di quest’ultimo tra il “grande pubblico” di ogni età, cultura e status sociale anche non particolarmente avvezzo alla tecnologia, probabilmente Twitter – da noi – rimane ancora uno strumento adatto solo a chi ha più confidenza con l’informatica o, almeno per il momento, a chi ha qualcosa da dire e non passa le giornate a fare i test facebookiani per scoprire “Quanta percentuale di tronista c’è in te?” oppure ad iscriversi a gruppi tipo
42
BlogMagazine
“Tutti quelli che vorrebbero fare il tagliando alla Escort Patrizia D’Addario”. Da più parti si afferma che Twitter cambierà il nostro modo di scambiarci opinioni, di fare informazione (basti pensare ai recenti, tragici, fatti in Iran) o disinformazione: le celebrità estere più modaiole, vogliose di farsi notare e coscienti di avere una scia di seguaci affamati come balene, si adeguano abbandonandosi al piacere trendy della twitterata libera rilasciando frammenti pubblici della loro intimità, come fosse plancton nell’oceano del gossip internettiano. I cinguettii dell’immancabile Britney Spears (2.120.000 followers) sono tra i più letti del social network. La popstar parla dei frappuccini di cui è ghiotta (e si vede), dà informazioni rapide sui suoi impegni futuri, scatta foto dalle finestre degli hotel in cui è ospite e le condivide coi suoi fan attuando una forma di “comunità partecipativa” dove è lei – una volta tanto – ad avere il controllo della situazione e non i paparazzi. Sempre che non le capiti la sfortuna di veder violato il suo account: qualche giorno dopo la morte di Michael Jackson, sul profilo Twitter della reginetta del pop compariva l’inquietante frase “Britney has passed today. It is a sad day for everyone”, che la povera Britney è stata costretta a smentire dopo aver cambiato la password, ovviamente.
@britneyspears
@aplusk
Tra i VIP twitteranti si sono distinti Demi Moore (1.370.000 followers) e Ashton Kutcher (2.480.000): una coppia che non incarna di certo l’emblema della simpatia, ma la pubblicazione su “Twitpic” delle foto dell’attrice di Ghost sdentata (o in mutande) mentre annunciava di dover andare a farsi installare una capsula tra l’incisivo e il molare, ha conferito ai due una dimensione molto più “umana” e trash-oriented rispetto all’immagine snob che finora avevano. Seguitissimi anche i Coldplay (1.200.000 followers), che annunciano le date dei prossimi concerti, pubblicano pensieri e stralci della cattività artistica quotidiana. Parlano anche del tempo: “Well that was exciting. Rain has stopped. Clear skies in view. Looks like we’ve got a show”. Chi l’avrebbe mai detto, pure i Coldplay sono più contenti quando c’è il sole anziché quando piove! L’addetto alla socialità 2.0 sembra essere il bassista Guy Berryman che, a fine maggio, ha annunciato un piccolo incidente capitato a Chris Martin durante le prove di un concerto, scatenando il “buzz” tra i fan. Come tutti i blogger che si rispettino (anche se lui non è particolarmente rispettabile), Perez Hilton (1.100.000 followers) usa il social network come appendice del suo celeberrimo blog sullo showbiz. Guardando i profili Twitter delle star, non ce n’è uno che sfugga ad almeno un suo acido commento. Da questo capisci che il vecchio Perez ha tanto tempo libero. L’uccellino blu è particolarmente utile alla meteora musicale Sara Bareilles (940.000 followers): dopo “Love Song” è scomparsa nel nulla e lasciando qualche breve messaggio testuale in rete, fa sapere che ancora bazzica il magico mondo della discografia. E che quando è triste mangia formaggio: “I’m sad that Michael Jackson died. And Farrah. What a weird day.
@mrskutcher
@coldplay
I’m going to eat cheese”. Auguri per la carriera, ma soprattutto per il colesterolo. Ashley Tisdale (870.000 followers) è una teen star disneyana già completamente smontata e ricostruita chirurgicamente. Le sue frasi più interessanti riguardano l’esito della manicure, il panorama che vede dalla finestra, la situazione fibrillante dei suoi ormoni. I suoi messaggi sono tutto un proliferare di punti esclamativi: “Getting my hair done!”, “Doing a photo shoot!”, “Goin on vacation!” . Quando 140 caratteri sono pure troppi. Katy Perry (600.000 followers) si serve di Twitter per informare che, dopo un periodo di astinenza, ha ricominciato a bere birra. Il tour non va troppo bene così Katy affoga i dispiaceri nell’alcol e nel frattempo rinvigorisce la sua immagine di stella trasgressiva. La cantante si scusa anche con i suoi fan milanesi per aver dato buca ad un concerto, per motivi di salute: “to my milan fans, so sorry the flu hit me here in ur beautiful city. I’ll make it up to u, promise. Looking for reschedule date now”. Tappatevi in casa, quel giorno. Sono molti altri i personaggi noti che “cinguettano” con grande seguito: da Barack Obama a Lenny Kravitz, da Gordon Brown a Snoop Dogg, passando per il regista David Lynch e per quei pazzi fulminati di Jackass. Tra i profili Twitter più curiosi, c’è indubbiamente quello a “sfondo ittico” di Spongebob: la simpatica spugna gialla snocciola quotidianamente le sue surreali perle di saggezza, tipo: “If you can’t remember how to do something, make up a song about it! (If you can’t remember the song, you could have a problem.)”. E visto che le celebrità italiane latitano, i fakeaccount divertenti hanno campo libero: una falsa Alba Parietti annuncia: “Sono preoccupata. Il medico mi ha diagnosticato un terzo seno”. Meglio dell’originale.
BlogMagazine
43