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N27 Winter Blossom zine 2019
{ Text and Photos Dana Frigerio } www.blossomzine.eu/blog blog@blossomzine.eu
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Matrioska la bambola russa
La matrioska è un insieme di bambole tipica della tradizione russa, si compone di pezzi di diverse dimensioni realizzati in legno, ognuno dei quali si incastra l’uno nell’altro; ogni pezzo si apre ed essendo cavo al suo interno contiene un’altra bambola più piccola, fino ad arrivare all’ultima che si chiama “seme” e non è apribile.
Il primo set di bambole russe fu realizzato nel 1890, da un falegname di nome Vasilii Zvyozdochkin e dipinte da un artista, Sergei Malyutin; la bambola grande raffigurava una contadina vestita con un abbigliamento tradizionale russo completo di foulard e grembiule e con un
gallo nero sottobraccio e al suo interno c’erano altre sette figure di maschi e femmine con caratteristiche e abbigliamento diversi.
È stata chiamata “matryoshka” perché significa “matrona” e richiama l’idea di maternità, di famiglia e di fertilità.
All’Esposizione Universale di Parigi del 1900 fu premiata e riconosciuta come simbolo della tradizione russa. In realtà l’invenzione della matrioska ha una duplice origine; una è quella delle “scatole cinesi” popolari in Cina già nel 1000 d.C. mentre l’altra proviene dal Giappone del 18° secolo
con la raffigurazione del saggio monaco buddista Fukuruma.
Ogni Matrioska è artigianale ed è realizzata a mano, le bambole sono fatte in legno di tiglio, pioppo o betulla e possono contenere da 5 a 30 pezzi.
Il legno per produrle va tagliato e lasciato stagionare un anno, dopodiché si procede a scolpire la forma della bambola, partendo da quella più piccola per poi arrivare a quella più grande.
È un processo piuttosto lungo e a livelli: la sagoma della bambola è inizialmente di legno chiaro, quindi viene tinta con una base argillos e poi viene oliata; si procede poi con la stagnatura e si prosegue
con uno strato di olio. A questo punto i decoratori possono iniziare a dipingerla con il loro personale stile, i motivi e i disegni nascono dalla loro improvvisazione, non esistono disegni preliminari.
Ci sono diverse scuole di pensiero, alcuni pittori danno più importanza al viso e altri di più al costume e ai dettagli, spesso questi artisti sono pittori di icone religiose. Vengono utilizzati colori a tempera e ad olio, i colori sono accesi e luminosi come rosso, giallo, verde e arancione e rimandano ai disegni dei tradizionali costumi russi; il pennello utilizzato è particolare, è ricurvo e ricorda la coda di uno scoiattolo. Infine, ogni matrioska è laccata più volte per mantenere nel tempo i colori brillanti.