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Letizia dei fiori
Text Letizia Vanacore}https://www.instagram.com/letizia_dei_fiori/ letiziadeifiori@gmail.com
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}Photos Alessandra Canterini https://www.instagram.com/alessandracanterini/
Valentina Riboli https://www.instagram.com/postcardfromitaly.wedding/
Come è nata la tua passione per i fiori?
Credo che la mia passione per i fiori sia nata da piccola, nel giardino di mia nonna. Lei era una grande appassionata di giardinaggio. Passavamo spesso i pomeriggi a interrare gerani e pulire i ciclamini dalle foglie secche. Fin da bambina sono sempre stata portata per la manualità e i lavori creativi. Ricordo quanto mi divertivo a fare fiocchi e pacchetti nel negozio di bomboniere di mia madre. Il mio interesse per questo mondo è rimasto nascosto per molti anni, mentre crescevo e scoprivo il mondo del lavoro.
Non senza difficoltà e confusione, alla fine, ho capito quale fosse la mia strada. Mi sono riavvicinata ai fiori conoscendo persone che lavoravano nel mondo degli eventi e degli
allestimenti floreali e la prima volta che ho provato a creare un mazzo di fiori da sola, è stata come un colpo di fulmine.
Hai uno stile molto particolare, ho letto che hai studiato antropologia, chi sono i tuoi maestri?
Sì, i miei studi sono stati del tutto diversi dal lavoro che ho scelto. Mi sono laureata in antropologia e successivamente diplomata in illustrazione. Ho frequentato vari tipi di corsi brevi alla ricerca di qualcosa che suscitasse effettivamente il mio interesse. Ho capito con il tempo che nessuna esperienza è stata inutile. Non saprei indicare dei ‘maestri’ in particolare, perché quello che creo deriva da innumerevoli prove e tentativi personali, anche falliti. Senza accorgermene avrò sicuramente assorbito dai miei studi una sensibilità che oggi influenza il mio stile contaminandolo e rendendolo personale. Passo molto tempo a fare ricerca sui social (instagram e pinterest), e questo continuo ‘bombardamento’ di immagini, colori e contenuti creativi, mi aiuta ad ispirarmi e a prendere spunti da adattare al mio stile personale.
Qual è il tuo processo creativo, come stimoli la tua creatività?
che involontariamente mi colpiscono e affascinano. Queste creano nella mia immaginazione una sorta di ‘mood board’ che trasformo in composizioni giocando con le forme e i colori dei fiori. Non posso fare a meno di interagire con i materiali, toccarli con mano e pensare ‘ok, cosa potrei creare con questo oggetto? Come potrei arricchirlo?’.
Come nascono i tuoi giardini incantati nelle FLOWER CLOCHE?
La Flower cloche è nata proprio così. Ne avevo vista qualcuna in foto, su pagine di fioristi francesi, dopodiché un giorno, comprando del materiale per lavoro, ho visto una campana di vetro e ho deciso di provare a decorarla a modo mio. Il risultato mi piaceva e ho iniziato a pubblicizzarla su Instagram. Ovviamente con il tempo e con la pratica ho capito come personalizzare e affinare la tecnica. Come in tutto, fare molte prove è ciò che porta ad ottenere i risultati migliori! Raccontaci di come hai aperto la tua attività. È stato un processo graduale: man mano che il tempo passava mi sono ritrovata a dover rispondere a delle esigenze che via via mi si presentavano davanti, in maniera molto naturale. Ho iniziato facendo pratica in vari negozi di fiori, e questo mi ha portato da una parte a definire il mio stile, dall’altra a sentire
il bisogno di avere una mia indipendenza. Iniziando a lavorare per conto mio, con il tempo ho sentito la necessità di avere uno spazio di lavoro più grande. Un giorno sono stata ospite ad un mercatino privato nella casa-laboratorio di una bravissima sarta di Milano (@miskatenlab), e lì mi ha mostrato il suo studio... all’interno del salotto! L’idea mi è piaciuta molto, perché univa l’utile al dilettevole: risparmiare sull’affitto di un negozio e allo stesso tempo dare l’impronta che volevo alla mia attività: intima, personale e ‘vera’. Mi spiego meglio: quando le persone vengono da me in laboratorio a fare un corso, o quando una coppia di sposi viene a conoscermi per parlare dell’allestimento del loro matrimonio, si ritrovano in un ambiente accogliente, si sentono a casa. E oltre a vedere dove e come lavoro, vedono dove vivo, capiscono che tipo di persona io sia. Trovo che questo sia un valore aggiunto. Il mio lavoro, ma in generale tutti i lavori d’artigianato, sono strettamente connessi alla persona che crea; in ciò che facciamo c’è sì creatività, ma questa è imprescindibile dalla nostra personalità. Un giorno una ragazza, dopo aver partecipato a un workshop, mi ha scritto per ringraziarmi, dicendomi che non le avevo solo insegnato a creare una flower cloche, ma che le avevo regalato un’esperienza. Ecco, questo messaggio mi ha resa particolarmente orgogliosa, perché mi
ha dato conferma di essere riuscita nel mio intento di trasmettere un’emozione che vada oltre i fiori stessi.
Come usi i social network?
I social network, Instagram in particolare, sono per me una vetrina per far conoscere il mio lavoro, e sono allo stesso tempo un’inesauribile fonte di ispirazione. Attraverso il mio profilo cerco di esprimere non solo cosa faccio, ma anche chi sono. So che ci sono delle ‘regole’ utili per raggiungere risultati migliori in tempi brevi ma ho scelto di concentrarmi sul mio stile per non spersonalizzare la mia pagina e per non renderla eccessivamente commerciale. Mi piace sentirmi libera di scegliere ciò che più mi piace e che più mi rappresenta, cercando di ispirare le persone che hanno scelto di seguirmi.