Get Inspired
EDITION #24 Spring 2019 italian/english
Creative people
rova cerca & tio ne z ra pi is
lo stile liberty, una citta’ praga e il mood vintage
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Cover Donata Zanotti Dana Frigerio
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#24 Spring issue 2019 ASPETTA E VEDRAI
PERDERSI A PRAGA
Ph. Dana Frigerio, Donata Zanotti, Stefano Reolon, Aspetta e Vedrai, Mauro Serra, Sandra Luoni, The Merchant of Venice
LUCIA DEL PASQUA
STEFANO REOLON
Direttore responsabile / Founder & Editor in Chief Dana Frigerio Redattori/Contributors Sara Arduini Simonetta Chiarugi Cristina Colli Lucia del Pasqua Dana Frigerio Anna Marangella Matteo Ragni Stefano Reolon Barbara Santamato Alberto Trabucchi Marco Vidal Donata Zanotti Art direction & layout Dana Frigerio e Linda Spiller
PRAGA MAGICA
Traduzioni/Translation Cristiana Chiarugi Copertina/Cover Donata Zanotti e Dana Frigerio
WILLIAM MORRIS E I FIORI
FARFALLE RARE
THE MERCHANT OF VENICE
font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox
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Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.
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VIDEO PARTE 1 VIDEO PARTE 2
COLLABORATORI
LA STYLIST
LA FIORISTA
Gaia
M. FRANCESCA
DONATA
Damiani
FERRIERO
ZANOTTI
La FOTOGRAFA
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{
Text Dana Frigerio
}
{
Photos Donata Zanotti e Dana Frigerio
www.blossomzine.eu/blog
blog@blossomzine.eu
}
LA STYLIST
LA FIORISTA
La FOTOGRAFA
Gaia
M. FRANCESCA
DONATA
Damiani
FERRIERO
ZANOTTI
come nasce una copertina Il brief Il soggetto del numero “Spring” è il movimento culturale liberty, lo stile vintage e la magica città di Praga. Di conseguenza il briefing fatto con One è stato incentrato su come integrare e inserire il concime con questo tema decorativo e di ampio raggio culturale. Partendo dalle decorazioni e dai motivi floreali di epoca Art nouveau ho studiato e disegnato a mano libera un motivo che svolge la funzione di texture per la nostra copertina. La sfida La sfida è stata appunto questa: utilizzare il
concime liquido One come acquerello per colorare i motivi morbidi e sinuosi dei ramage di un pannello di grandi dimensioni. Il concime è di un bel colore seppia, ha una consistenza viscida e asciuga in un tempo medio lungo; ve lo consiglio se volete cimentarvi con delle prove su cartoncino lucido perché rimarrete affascinati come me. Tenuto conto che il pannello liberty doveva rappresentare e rispecchiare la primavera, al color seppia predominante, ho voluto abbinare dei toni pastello usando gli acquerelli liquidi Ecoline
The brief The subject of the “Spring” issue is the liberty culture movement, the vintage style and the magical city of Prague. The briefing I had with One, was therefore focused on how to integrate and insert their fertilizer with this decorative and broad cultural theme. Starting from the decorations and floral motifs of the Art nouveau period, I’ve studied and freehand drawn a motif that acts as a texture for our cover. The challenge The challenge was
precisely this: to use the liquid fertilizer One as a watercolor to design the soft and sinuous patterns of the ramages of a great dimension panel. The fertilizer has a nice sepia color, a slimy consistency and dries in a medium/long time; I recommend it if you want to test yourself with attempts on a glossy cardboard because you will be fascinated just like I was. Considering that the liberty panel had to represent and reflect the spring, to the predominant sepia I’ve wanted to combine pastel shades using the Talens Ecoline liquid watercolors, that are
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della Talens che sono colori intensi, lucidi e trasparenti. Come spesso accade quando lavori di istinto, è successa una stranezza: appena le Ecoline vengono a contatto con il concime è come se lo forassero, questo strano processo ha permesso ai colori pastello di dominare sul color seppia del concime. Una volta preparato lo sfondo… si era solo all’inizio di un lungo lavoro di ricerca per aggiungere oggetti e fiori alla nostra copertina primaverile. Le collaborazioni La Stylist: Gaia Damiani o più semplicemente GaiaDì. Nella vita Gaia cura nei dettagli eventi e tavole imbandite, aggiunge stile e personalità agli allestimenti utilizzando fiori, colori, tessuti e oggetti vari che servono per raccontare storie e creare atmosfere.
Gli oggetti che vedete nella nostra copertina sono particolari e originali, vedi le forbicine per raccogliere l’uva, e sono frutto di anni di ricerca. Quando ci siamo incontrate mi ha suggerito cosa utilizzare e cosa avrebbe scelto lei per un allestimento in perfetto stile liberty/vintage. La fiorista: Maria Francesca Ferriero. Flower designer per passione, crea installazioni floreali e scenografie per vari eventi. Insieme siamo state al freddo per due ore in una cella frigorifera a scegliere i fiori adeguati da utilizzare nella copertina. La sua scelta è ricaduta su fiori dal sapore liberty, come i crisantemi e i garofani che spesso venivano usati come ispirazione per le tappezzerie dell’epoca.
intense, shiny and transparent colors. As it often happens when you work following your instinct, something weird happened: as soon as the Ecoline came into contact with the fertilizer it looked as if it was piercing it. This strange process allowed the pastel colors to dominate on the sepia of the manure. Once the background was prepared… we were just at the beginning of a long research aimed to add objects and flowers to our spring cover. Collaborations The Stylist: Gaia Damiani or more simply GaiaDì. In life Gaia takes care in detail of events and tables laids, she adds style and personality to each setting using flowers, colors, fabrics and various objects to tell stories and create atmospheres.
The objects you see on our cover are special and original, just like the small scissors for cutting the grapes, and are the result of years of research. When we met, she suggested what to use and what she would have chosen for a perfect set up in liberty/vintage style. The florist: Maria Francesca Ferriero. Flower designer for passion, she creates floral installations and set designs for various events. Together we were in a cold room for two hours for choosing the appropriate flowers to use for our cover. Her choice fell on liberty-style flowers, such as chrysanthemums and carnations that were often used as inspiration for the tapestries of the period. The tones chosen are once again pastel colors, the peach color of
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I toni scelti sono sempre i colori pastello, il color pesca dei garofani è molto particolare e ben si abbina con lo sfondo disegnato con il concime e le Ecoline. La fotografa: Donata Zanotti. Ritrattista e documentarista, collabora da anni con testate ed aziende e opera da sempre nel mondo della comunicazione. Per creare la copertina si è studiato nei minimi dettagli la composizione fatta di fiori, oggetti liberty e vintage e ne è nata una stimolante collaborazione fatta di intesa fotografica e di progettazione della flatlay. Con esecuzione ineccepibile ha scattato nel suo studio fotografico con l’uso della sola luce naturale; perché più consona alla sua idea di primavera. Di quasi tutti i fiori abbiamo usato solo i capolini, mentre degli
anemoni abbiamo usato anche lo stelo sinuoso dalla forte connotazione liberty. Curiosi di sapere quali fiori sono stati scelti? Anemone coronaria color crema e color verdino pallido con gli stami blu nero polverosi che catturano l’occhio, i bellissimi garofani Dianthus ‘Lege Marrone’ dal sapore femminile, retrò e dal tono cremoso di pesca e avorio. Grandi e sontuosi i Chrysanthemum ‘Etrusko White’ dal color bianco freddo e dal centro verde acido, i piccoli ‘Chrysanthemum Amethyst’ dal color porpora intenso e giallo senape sui bordi. L’Alstroemeria ‘Maze’ bianca con striature bruno porpora (il giglio degli Incas) ha dato piccolo ma esotico tocco alla composizione.
the carnations is very particular and goes well with the background drawn with the fertilizer and the Ecoline watercolors. The photographer: Donata Zanotti. Portraitist and documentary maker, she has been collaborating for years with newspapers and various companies in the world of communication. To create the cover, we studied in detail the composition assembled with flowers, and liberty and vintage objects, and a stimulating collaboration made of photographic understanding and flatlay design was born. With unexceptionable execution she did the shooting in her photographic studio using exclusively natural light, more suited to her idea of spring. We have only used the flower heads of almost
all the flowers, while with the anemones we’ve also employed the sinuous stems that have a strong liberty connotation. Are you curious to know which flowers we chose? Coronary anemone cream and pale green colored with the dusty black blue stamens that capture the eye, the beautiful Dianthus ‘Lege Marrone’ carnations with a feminine retro taste and a peach/creamy and ivory color. Large and sumptuous Chrysanthemum ‘Etrusko White’, with a cold white color and an acid green center and the small ‘Chrysanthemum Amethyst’, with an intense purple color and mustard yellow on the edges. The white ‘Maze’ Alstroemeria with purple dark streaks (the lily of the Incas) gave a small but exotic touch to the composition.
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perdersi nella città di Praga Praga, una delle più affascinanti città d’Europa è la capitale della Repubblica Ceca. Attraversata dal fiume Moldava è una città a misura d’uomo; soprannominata “la città dalle cento torri” è un mix di palazzi barocchi, liberty, medievali e di chiese dalle alte guglie gotiche. Cosa visitare nella città vecchia: sicuramente
la piazza della città vecchia che è il cuore del centro storico, dove vi sono la Chiesa di San Nicola, l’Antico Municipio e l’Orologio astronomico, oltre alla casa Al Minuto e la Chiesa di Santa Maria di Tyn. La piazza della città vecchia è decisamente stupenda, centro della vita cittadina e meta dei numerosi turisti è un
Prague, one of the most fascinating cities in Europe, is the capital of the Czech Republic. Crossed by the Vltava River it is a city on a human scale; nicknamed “the city of a hundred towers” is a mix of baroque, liberty, medieval buildings and churches with high Gothic spiers. What to visit in the old city: surely the Old
Town Square which is the heart of the historic center, here you’ll find the Church of St. Nicholas, the Old Town Hall and the Astronomical Clock, in addition to the House at the Minute and the Church of Santa Maria of Tyn. The old town square is absolutely beautiful, center of the city life and a destination for many
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Tour in battello, GOLEM e mercatini di Natale
luogo imperdibile sia per gli edifici che gli si affacciano che per la vita che la anima. La Casa Al Minuto con la sua facciata lavorata “come un pizzo”, ma visitabile solo dall’esterno, è uno dei più begli edifici che si affacciano sulla piazza della città vecchia. Di colore grigio scuro lavorata a graffito su fondo chiaro con scene agresti e di ispirazione rinascimentale è chiamata così perché qui veniva fatta la vendita al minuto del tabacco. L’Orologio astronomico, costruito nel 1410, fu uno dei primi orologi astronomici costruiti all’epoca; allo scoccare di ogni ora, mette in movimento delle figure, ogni statua rappresenta un vizio
capitale: lo scheletro simboleggia la morte, il turco la lussuria, il personaggio con lo specchio impersona la vanità e il viandante con la borsa rappresenta l’avarizia. La visita prosegue nelle strade del centro con la Porta delle Polveri e il Museo del Comunismo che ripercorre attraverso scritti, oggetti e ricostruzioni, la vita quotidiana durante il regime comunista fino alla protesta di Jan Palach, la “Rivoluzione di velluto” e la successiva liberazione. Il Museo di Mucha, piccolo e carino. Forse non tutti sanno che Mucha è diventato famoso grazie alla notte di Natale del
tourists is a must both for the buildings that overlook it and for the life that animates it. The House at the Minute with its façade worked “like a lace”, only admirable from the outside, is one of the most beautiful buildings that overlook the square of the old city. Dark gray with a graffiti on a light background with rural and Renaissance inspired scenes, called this way because it used to host the retail sale of tobacco. The astronomical clock, built in 1410, was one of the first astronomical clocks built at the time; at the stroke of every hour it puts in movement some figures, each statue represents a deadly sin: the skeleton symbolizes death,
the turkish the lust, the character with the mirror impersonates the vanity and the traveler with the bag represents avarice. The visit of the town continues in the streets of the center with the Powder Gate and the Museum of Communism that traces through writings, objects and reconstructions, daily life during the communist regime up to the protest of Jan Palach, the “Velvet Revolution” and the subsequent liberation. The Museum of Mucha, small and nice. Perhaps not everyone knows that Alfons Mucha became famous thanks to the Christmas night of 1894, during which he happened to
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1894, durante la quale si trovava per caso dal suo tipografo quando Sarah Bernhardt chiamò per commissionare una nuova locandina per uno spettacolo teatrale, ma in quel momento tutti gli artisti del tipografo erano in vacanza. Lui poiché era l’unico disponibile in quel momento venne quindi scelto! La sua locandina fu un successo pazzesco tanto che quelle affisse vennero strappate
per collezionarle. Successivamente Sarah Bernhardt gli firmò un contratto per scenografia, costumi e locandine. Cosa visitare nel quartiere ebraico di Josefov: il vecchio cimitero ebraico, la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga Vecchia-Nuova è la più antica d’Europa, costruita nel 1270, nella cui soffitta è nascosto il Golem,
be by his typographer when Sarah Bernhardt called to commission a new poster for a theatrical show, since at that moment all the artists of the printer were on vacation, the only one available was Mucha... His poster was a crazy success at the point that those posted were torn and made objects of collections. Later Sarah Bernhardt signed with him a contract for scenography, costumes
and playbills production. What to visit in the Jewish quarter of Josefov: the old Jewish cemetery, the Spanish Synagogue and the Old New Synagogue that is the oldest in Europe, built in 1270, in whose attic is the Golem, a Monument to Kafka. A boat trip on the Vltava, perfect to admire the landscape, the Charles Bridge, the Prague Castle, Kampa Island, and if you
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Monumento a Kafka. Gita in battello sulla Moldava, perfetta per ammirare il paesaggio, il Ponte Carlo, il Castello di Praga, l’Isola di Kampa, e se scegliete un’ora verso il tramonto sarà una gita molto romantica.
Praga e il Vicolo d’oro. Cosa visitare lungo il fiume Moldava e nel quartiere Nove Mesto: la casa danzante, Dancing House l’edificio progettato dall’architetto canadese Frank Gehry e dal croato Vlado Milunić. Lo stile particolare dell’edificio ricorda Cosa visitare nel nelle forme una coppia quartiere Malá Strana di ballerini, da qui il (dall’altra parte soprannome della città vecchia, Fred and Ginger. attraversato il ponte La Cattedrale dei Santi Carlo): il Ponte Carlo Cirillo e Metodi è il ponte più famoso di e il suo museo. Praga, costruito nel 1357, E non ultimo perdetevi punteggiato da statue nelle Absintherie, barocche su ambo i lati, ebbene sì, proprio è sempre affollato di l’assenzio dei poeti turisti e artisti di strada. maledetti che potrete La Cattedrale di San degustare nelle tante Vito, in stile tardo gotico Absintherie della città. e l’adiacente Castello di
choose an hour towards sunset it will be a very romantic tour. What to visit in the Malá Strana district (on the other side of the old city, crossed the Charles Bridge): Charles Bridge is the most famous bridge in Prague, built in 1357, dotted with baroque statues on both sides, it is always crowded with tourists and street artists. The late-Gothic St. Vitus Cathedral and the adjacent Prague Castle and the Golden Lane. What to visit along the Vltava River and in the Nove Mesto district: The Dancing House,
a building designed by the Canadian architect Frank Gehry and the Croatian Vlado Milunić. the particular style of the building is reminiscent of a pair of dancers, hence the building’s nickname Fred and Ginger. The Cathedral of Saints Cyril and Methodius and its museum. And last but not least, get lost in the Absintherie, well yes, the absinthe of the cursed poets indeed, that you can taste in the many Absinthe Distilleries of the city.
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William Morris e i fiori Il fenomeno culturale denominato Liberty investì tutta l’Europa a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento e influenzò le arti figurative, l’architettura e le arti applicate. Pur avendo caratteristiche affini in ogni paese fu chiamato Art Noveau in Francia e in Belgio (dal nome del negozio parigino), Modern Style in Inghilterra, Jugendstil in Germania, Secessione in Austria, Modernismo in Spagna e appunto Liberty in Italia
(dal nome del negozio londinese). Questo fenomeno fondò le sue origini sull’ideologia estetica inglese dell’Arts and Crafts che nacque tra il 1880 e il 1910, fu capeggiato da William Morris che insieme a W. Crane, P. Webb e E. Burne-Jones dettero il via a un movimento di revisione del lavoro artigianale. William Morris, artista, scrittore, designer, poeta fu soprattutto un sognatore,
The cultural event called Liberty invested all of Europe between the nineteenth and twentieth centuries and influenced the visual and applied arts, and architecture. Despite having similar characteristics in every country it was called Art Noveau in France and Belgium (named after the Parisian shop), Modern Style in England, Jugendstil in Germany, Secession in Austria, Modernism in Spain. Liberty, the name that spread in Italy,
derives from the Arthur Liberty warehouses in London, which regularly exhibited art objects and fabrics designed in the Art Nouveau style at the end of the 19th century. This phenomenon based its origins on the British aesthetic philosophy of the Arts and Crafts that was born between 1880 and 1910 and had as founder William Morris that together with W. Crane, P. Webb and E. Burne-Jones instituted a revaluation movement of artisanal work.
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con il movimento Arts and Crafts, cercò di realizzare con metodi esclusivamente artigianali tutta la sua produzione. Il movimento Arts and Crafts fu la loro reazione contro le arti decorative dell’epoca ispirate al passato e fu la risposta all’industrializzazione nascente, infatti si proposero di creare una realtà produttiva artigianale che ispirata alle corporazioni medievali (gilde) venne proposta come modello alternativo alla nuova produzione industriale. Le arti applicate traendo spunto dall’integrazione tra arte e natura puntarono alla produzione di mobilio, tessuti, tappeti, tappezzerie, ceramiche, gioielleria e utensili. Nel 1861 Morris fondò con altri soci la sua ditta Morris Marshall, Faulkner & Co e una delle prime cose che fece per espandere il nascente commercio fu aprire un negozio a Oxford Street, proprio vicino all’esclusivo negozio Liberty. La produzione di oggetti decorati fatti a mano come mobilio, tessuti, tappeti, tappezzerie, ceramiche, gioielleria
e utensili, divenne rapidamente molto richiesta e alla moda, il loro intento era quello di portare l’arte e la bellezza nella vita di tutte le persone e non solo di quelle appartenenti ad una élite, anche se per ironia della sorte i loro prodotti erano troppo costosi per la maggior parte delle “persone comuni”. Una delle caratteristiche più importanti di questo nuovo stile è l’ispirazione alla natura che praticamente influenzò tutte le decorazioni d’interno del periodo tra il 19° e il 20° secolo. La passione per le piante venne ripresa soprattutto nelle decorazioni delle tappezzerie e dei tappeti con motivi floreali morbidi e sinuosi, ispirati alle forme morbide del mondo vegetale e combinati poi a elementi di invenzione. Una curiosità botanica: le prime tappezzerie messe in produzione dalla ditta Morris & Co furono disegnate ispirandosi ai graticci delle rose della sua abitazione, la famosa Red House (oggi visitabile) progettata dal suo amico
William Morris, artist, writer, designer, poet, was above all a dreamer, with the Arts and Crafts movement, he tried to create, with exclusively artisanal methods, all his production. The Arts and Crafts movement was the answer to the second industrial revolution and a reaction against the decorative arts inspired by and produced in the past. In fact, they set out to create an artisan production reality that was inspired by medieval corporations and was proposed as an alternative model to the new industrial production. The applied arts, inspired by the integration between art and nature, focused on the production of furniture, textiles, carpets, wallpapers, ceramics, jewelery and utensils. In 1861 Morris founded, with his partners, the company Morris, Marshall, Faulkner & Co; and one of the first things he did to expand the nascent trade was to open a shop on Oxford Street, right next to the exclusive warehouse Liberty.
The production of decorated objects made by hand, for furnishings and more, quickly became very popular and fashionable, their intent was to bring art and beauty into the lives of all people and not just of those belonging to an elite; although ironically, their products were actually too expensive for most “ordinary people”. A distinctive characteristic of the new style was that it was inspired to nature and no longer to the past, an approach that influenced the interior decoration of the period between the 19th and 20th centuries. The passion for plants was revived above all in the decoration of wallpapers and carpets with soft and sinuous floral motifs, inspired by the smooth shapes of the plant world and then combined with elements of invention. A botanical curiosity: the first wallpapers put into production by the company Morris & Co. were designed with inspiration to the roses of his home, the famous Red House (now open to the public) designed by his friend
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architetto Philip Webb, a Bexleyheath, un borgo del Kent appena fuori Londra, in un contesto all’epoca molto rurale. Guardando i motivi liberty nel dettaglio scopriamo che l’uso della linea curva è considerata energia dinamica, sia di matrice geometrica che vegetale crea motivi sinuosi di grande fascino ed eleganza.
possiamo notare come viene ben evidenziata la fluidità e la continuità del disegno.
Se invece prestiamo particolare attenzione alle asimmetrie presenti in molte carte da parati
Invece il procedimento in cui le forme dei fiori e delle foglie da tridimensionali sono
La ripetizione speculare presente in molti lavori deriva dall’esperienza di Morris nel tessile, dopo anni di ricerca e di ispirazione a modelli medievali in cui studia gli elementi strutturali, arriva a tradurli in linee dinamiche e ondulate.
architect Philip Webb, in Bexleyheath, a village in Kent just outside London, in a very rural context at the time. Looking at the liberty motifs in detail we discover that the use of the curved line is considered dynamic energy both when it is geometric and when it is naturalistic, with the creation of sinuous motifs of great charm and elegance as a result. On the other hand, if we pay particular attention to the asymmetries present
in many wallpapers, we can notice how the fluidity and continuity of the design is particularly highlighted. The mirrored repetition present in many works derives from Morris’s experience in textiles, after years of research and inspiration in medieval models in which he studied the structural elements, he came to translate them into dynamic and undulating lines. On the other hand,
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trasformate in motivi bidimensionali e piatti deriva dal suo interesse per i tessuti antichi del Medio Oriente e dell’India. La passione sfrenata di W. Morris per i fiori, gli arbusti e gli alberi (il gelso su tutti) si amplificò soprattutto nella successiva casa di campagna di Kelmscott Manor, oggi visitabile, dove l’armonia del giardino con il villaggio e la campagna circostante fornirono fino alla sua morte una costante fonte d’ispirazione per i suoi lavori.
Dalle lettere ritrovate, non esistono fotografie, si deduce che qui vi coltivava moltissimi fiori che poi riproduceva nei suoi disegni; crochi, Aconitum, bucaneve ovunque, violette e primule, Centaurea moschata e molte rose. Racchiuso da alte mura e siepi il giardino era un tripudio di fiori esotici come gli aster cinesi, i garofani nonché una quantità di tulipani turchi, e per finire con semplicità in perfetto stile liberty vi coltivava anche fiori di campo come l’alcea, la scabiosa e i papaveri.
the process in which the shapes of the three-dimensional flowers and leaves are transformed into two-dimensional and flat motifs derives from his interest in the ancient fabrics of the Middle East and India. The unbridled passion of W. Morris for flowers, shrubs and trees (the mulberry above all) was amplified especially in the next country house of Kelmscott Manor, nowadays visitable, where the harmony of the garden with the village and the surrounding countryside represented a constant source of inspiration for his work up to
his own death. From the letters found, it can be deduced that here he cultivated many flowers then reproduced in his drawings: crocuses, Aconitum, snowdrops everywhere, violets and primroses, Centaurea moschata and many roses. Enclosed by high walls and hedges the garden was a riot of exotic flowers like chrysanthemums and Chinese carnations as well as a quantity of Turkish tulips and to finish with simplicity in perfect liberty style he also cultivated wild flowers such as alcea, scabiosa and poppies.
Ph. Sandra Luoni
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Text Barbara Santamato
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farfalle rare si racconta La natura va osservata, ascoltata, vista. I fiori, più li guardo, più mi sembrano farfalle. Ti sei mai chiesta da dove cominciare? Hai mai scelto te stessa prima di tutto? Hai imparato ad ascoltarti? Quando mi sono fermata, mi son fatta tatuare l’iniziale del mio nome. E ‘stato il momento in cui ho festeggiato la mia libertà. La libertà sta nel volo! Nel mio atelier l’incenso è sempre acceso.
Profumi naturali floreali e di miele accompagnano il mio lavoro. È un incenso speciale, che infonde serenità. Lavorare con un calmo respiro è importante. Non stacco mai gli occhi dai fiori, quando lavoro. Mi rapiscono, si prendono tutto lo sguardo che ho. A volte quando intreccio i fiori coi fili, mi sembra di ricamare, cucire, mi sembra di avere tra le mani perle preziose. Un tavolo da falegname, il primo e più importante tra gli attrezzi per la lavorazione manuale
Nature must be observed, listened to, seen. Flowers, the more I lay my eyes on them, the more they look to me like butterflies. Have you ever wondered where to start from? Have you ever chosen yourself first of all? Did you learn to listen to your own inner voice? When I finished, I got the initial of my name tattooed on my skin. That was the moment when I celebrated my freedom. Freedom is
in the flying! In my flower workshop, the incense is always on. Natural floral and honey scents accompany my work. It is a special incense that instills serenity. Working with a calm breathing pattern is important. I never take my eyes off the flowers while I work. they capture me, they take all of my glance. Sometimes when I interweave the flowers with the threads of thin branches, I feel like I’m embroidering, or sewing, it seems that I have
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Ph. Sandra Luoni
Lunghe riflessioni tra crisantemi screziati di bianco, rosa e arancione, odorosi roseti, gladioli e pervinche. Anche Proust aveva una nonna che curava con grazia il giardino. Ho imparato ad amare i fiori, quando mia nonna
Il lavoro che faccio, tra fiori e colori, mi porta spesso in un mondo immaginario, fatto soprattutto di sogni e di progetti.
precious pearls in my hands. When I work and touch the flowers, I think they move together with my hands, as if they were my own fingers. A carpenter’s table, it is the first and most important among the tools for manual woodworking. Is there a better choice of material to work on? Cluster roses, my favorites. No matter how you put them they are always perfect, even when their branches are very messy, with their heads heavy, like rebels. Scented and kind, like the ladies.
Una composizione nasce da varie prospettive e si gira continuamente e la si osserva da lontano, perché l’occhio da vicino certe angolazioni
I spent so much of my time studying Proust’s Recherche, there are many flowers in there. Long reflections among white, pink and orange mottled chrysanthemums, fragrant rose gardens,
Entri mai in un negozio di fiori? Decidi mai di regalarteli, perché te li meriti?
gladioluses and periwinkles. Proust, as well, had a grandmother who treated gracefully the garden. I learned to love flowers when my grandmother took care of her own garden. She called me to show me the beautiful flowers just born and those that, instead, were faded. She told me about the secrets of the plants and how to take good care of them, the same that she had for me. Do you ever enter a flower shop? Do you ever decide to make yourself s present just because you deserve it? The work I do, among flowers and colors, often brings me into an
Ph. Sandra Luoni
Ho passato tanto del mio tempo a studiare la Recherche di Proust, lì dentro ci sono molti fiori.
curava il suo giardino. Mi chiamava per farmi vedere i fiori belli appena nati e quelli che, invece, erano sfioriti. Mi raccontava i segreti delle piante e ad averne cura, la stessa che lei aveva per me.
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del legno. C’è migliore scelta su cui lavorare? Le rose a grappolo, le mie preferite. In qualunque modo si dispongano son sempre perfette, anche coi rami troppo scomposti, con le loro teste pesanti, come ribelli. Profumate e gentili, come le signore.
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Mi piace passeggiare tra le piante. Mi piace molto la natura: il colore verde
delle foglie che tranquillizza, il refrigerio di un posto fitto di piante, l’odore intenso del terreno. É terapeutico e salutare farsi abbracciare dalle foglie.
imaginary world, mainly made of dreams and projects. A composition arises from various perspectives and must be turned continuously and observed from afar, since when too close the eye misses certain angles. The flowers are particularly
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non le vede. I fiori sono particolarmente armonici tra di loro, anche quando il colore ha un’unica cromia.
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harmonious with each other, even when the color has only one range. I like walking among the plants. I love nature: the calming green color of the leaves, the coolness of a place full of plants, the intense fragrance of the ground. It is therapeutic and healthy to let yourself be embraced by the leaves.
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l’artista Stefano Reolon Rubens, Michelangelo, Dino Battaglia, le scenografie barocche, i fumetti Manga e i quadri del rinascimento sono solo alcune immagini che sono emerse nella mia mente guardandoti e che hanno catturato la mia attenzione. Mi sembri così libero! Lo sei? Credo di sì. In realtà lo sarei anche di più ma alle volte sento che mi trattengo per paura del
giudizio altrui. Alle volte i giudizi che hai ricevuto in passato pesano ed incidono più di quel che ti sembra; ma sto lavorando molto anche per aderire sempre di più a come mi percepisco anche nell’arte.
Rubens, Michelangelo, Dino Battaglia, baroque scenographies, Manga comics and Renaissance paintings are just a few images that came to my mind while watching you and that caught my attention. You seem so free! Are you?
Scenografo, costumista, grafico, docente, pittore d’altri tempi per la lavorazione di tele di grande formato, ma nello stesso tempo l’effetto spaziale dei tuoi
I think so. In reality I would be even more free but sometimes I feel that I hold back for fear of the judgment of others. Sometimes the judgments you have
received in the past weigh and affect more than you think; but I am also working hard to adhere more and more to how I perceive myself also in art. Set designer, costume designer, graphic artist, teacher, painter of other times for the processing of large-format canvases, but at the same time the spatial effect of your work is enhanced by digital graphics. Is there a technique you
Ph. Ewa Żylińska
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lavori è arricchito dalla grafica digitale. Esiste una tecnica che tu non abbia affrontato? Sì, molte: l’affresco, l’incisione, per citarne alcune. Il problema è come spesso accade un po’ per tutti, il tempo. Mi piacerebbe immensamente poter fare tutto ma lavorando da solo e assolvendo a tutti i passaggi in prima persona, diventa
difficile. Quindi faccio di necessità virtù: la stampa digitale per fare un esempio, permette di stampare o riprodurre intere pareti se necessario. La cosa che per me risulta importante è saper formulare un progetto lavorando completamente a mano, architetture, anatomie, pittura, cosicchè nella successiva stampa
haven’t dealt with yet? Yes, many: the fresco, the engraving just to name two. The problem is, how it often happens to everyone I guess, time. I would immensely like to be able to do everything but working alone and doing all the steps in first person it becomes difficult. So I make a virtue of necessity: digital
printing to give an example, allows me to print or reproduce entire walls if necessary. What’s important to me is knowing how to formulate a project working completely by hand, architectures, anatomies, paintings, so that in the next digital print, this way the manual part it used to have still remains alive at least. I realize, of course, that a true
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digitale, almeno rimane viva quella parte manuense che aveva un tempo. Certo, mi rendo conto che un affresco vero è ben altra cosa. Quindi mi auguro di vivere fino a 105 anni!
molti versanti e questo era tipico dell’artista del Rinascimento.
fresco is quite another thing. That’s why I hope to live up to 105 years!
Questi sapevano dipingere ma anche creare costumi per rappresentazioni o apparati scenici.
Come riesci a far convivere nel tuo lavoro e nel tuo spazio che definisci “laboratorio rinascimentale contemporaneo“ la multimedialità degli anni correnti con le squadre, le matite e la sanguigna?
Amo e mi fa sentire vivo gestire molti linguaggi visivi, tra cui anche le tecniche digitali, mixandoli tra loro, perché in questo modo si creano spazi molto ampi di indagine e di creatività; e questo risponde perfettamente alla mia idea di arte.
How do you manage to combine in your work and in the space that you define as a “contemporary Renaissance workshop” the multimedia of the current years with triangle ruler, pencils and sanguine?
Ph. Ewa Żylińska
L’idea di lavorare come in un laboratorio rinascimentale mi viene dal fatto che opero su
I lettori di questa rivista sono di parte, ma la
The idea of working as in a Renaissance workshop comes from the fact that I work on many versants and this was typical of the Renaissance artist. They knew how to paint but also how to create costumes for
representations or scenic apparatuses. I love and it makes me feel alive to manage many visual languages, digital techniques included, mixing them together, because this promotes the origin of very wide spaces of investigation and creativity; and this responds perfectly to my idea of art. The readers of this magazine took a side already, but the question is appropriate, if you think about a flower what do you see? Perfection. I wouldn’t change a single thing of a flower when I look
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domanda è opportuna, se pensi ad un fiore cosa vedi? La Perfezione. Non cambierei nulla di un fiore quando lo guardo. Anzi, sono loro a cambiare me: mi calmano, mi invade la loro incredibile varietà di forme, astratte per altro. I colori sono impensabili. L’uomo tenta disperatamente di replicarli e queste creazioni, che hanno una durata così fuggevole, ci sconfiggono sempre in bellezza, potenza e ricchezza visiva, anche quando sembrano delicati o piccolissimi. L’altra parola che mi viene in mente è: sublime. Com’è nata la tua
at it. On the contrary, it is flowers who change me: they calm me down, La mia collaborazione their incredible variety con Wallpepper è nata of forms invade me, dall’invio di un portfolio. abstract forms by the L’idea del grande è nelle way. mie corde come dicevi bene tu nella seconda Their colors are domanda, e il digitale unthinkable. Mankind e l’idea decorativa desperately tries to per l’interior erano replicate them and these molto intriganti. creations, which have such a fleeting duration, Devo ringraziare always defeat us in Diego Locatelli, beauty, power and visual ideatore di Wallpepper richness, even when e naturalmente they seem delicate or Davide Ferrario, very small. The other direttore creativo word that comes della ditta milanese, to mind is: sublime. per aver visto nei miei lavori uno spazio di How did your collaborazione che per collaboration with me è entusiasmante. Wallpepper start? collaborazione con Wallpepper?
E un sentito grazie a te Dana e ai tuoi lettori, per questa intervista.
My collaboration with Wallpepper began when
I sent my portfolio. The idea of the big dimensions is in my chords as you well said in your second question, and the digital means and the decorative idea for the interior were very intriguing indeed. I have to thank Diego Locatelli, creator of Wallpepper and of course Davide Ferrario, creative director of the Milan company, for having seen in my works room for a collaboration that is rousing for me. And a heartfelt thanks to you Dana and your readers, for this interview.
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{
Text and Photos Cristina Colli
}
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praga magica {
Text Arch. Alberto Trabucchi
{
Photos Dana Frigerio
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Praga magica Sicuramente chiunque abbia visitato Praga, la prima volta che ne ha percorso le antiche vie dei quartieri centrali avrà avuto quell’impressione che è anche diventata il titolo di un famoso libro “Praga magica”. Buona parte del suo fascino e mistero deriva sicuramente dalla sua forte caratterizzazione
stilistica gotica. Questo stile infatti, con il suo aspetto, linguaggio e storia, evoca almeno dall’Ottocento in poi una serie di suggestioni che nel senso comune sono sempre collegate all’idea di strano, magico, soprannaturale ed a volte anche infernale. Vero è anche che Praga con i suoi Imperatori e
Surely anyone who has visited Prague, strolling along the ancient streets of the central districts for the first time, might have had that impression that has also become the title of a famous book by Angelo M. Ripellino “Magic Prague”. A good part of its charm and mystery certainly derives from its
strong Gothic stylistic characterization. This style in fact, with its aspect, its language and its history, evokes, at least from the nineteenth century onwards, a series of suggestions that in the common sense are always connected to the idea of something weird, magical, supernatural and even
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Re, ed in particolare con Rodolfo II tra il XVI e XVII secolo, che raccolse intorno a sé molti maghi, alchimisti, astronomi ed astrologi, ha fatto molto per alimentare questa sua mitologia. Non a caso ancora oggi è considerata e rappresenta uno dei vertici del Triangolo di Magia Bianca, insieme alle città di Lione e Torino. Praga, edificata sulle sponde del fiume Moldava nell’ XI secolo circa è una città il cui nucleo antico principale è composto da tre quartieri, quello della
città Vecchia, quello della città Nuova (ondata nel 1348 dal Re Boemo e Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV) e quello del Piccolo Quartiere o Malá Strana. Ubicata all’interno di una vasta area agraria, la città, o meglio il suo nucleo storico, subì pochissime manomissioni durante l’Ottocento ed il Novecento, ovvero durante l’epoca delle grandi espansioni metropolitane delle città legate alla seconda rivoluzione industriale. Infatti, questa particolarità, ovvero
infernal sometimes.
and Turin.
It is also true that Prague with its emperors and kings, and particularly with Rudolph II, between the sixteenth and seventeenth centuries, who gathered around his court many magicians, alchemists, astronomers and astrologers, contributed a lot to fuel this mythology.
Prague, built on the banks of the Vltava River in the eleventh century, is a city whose main ancient heart consists of three districts, the Old Town, the New Town (founded in 1348 by the Bohemian King and Emperor of the Holy Roman Empire Charles IV) and the Little Quarter or Malá Strana. Located within a vast agricultural area, the city, or rather its historic nucleus, suffered very little tampering during the nineteenth and twentieth centuries, or during the era of large metropolitan expansions
It is no coincidence that today Prague is considered and represents one of the vertices of the White Magic Triangle, together with the cities of Lyon
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video unconventional praga
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la concentrazione dell’esplosione demografica lungo le periferie e non nei centri storici, come è successo nella maggior parte delle città europee, ha permesso che la spinta demografica producesse come risultato l’espansione edilizia delle periferie e non la sostituzione edilizia del centro storico che così rimase quasi inalterato fino alla Prima guerra mondiale. La grande depressione successiva alla Prima guerra mondiale, la Seconda guerra mondiale e la dominazione dell’Unione
Sovietica fino alla fine degli anni ’80 sostanzialmente impedirono qualsiasi sostituzione urbana e mantennero pressoché “congelata” la struttura urbana medioevale fino alla fine del XX secolo. Quindi la città e i suoi monumenti, perlopiù di epoca e stile gotico, non sono i soli responsabili della sua mitologia esoterica, infatti se la città vecchia (Staré Město), il piccolo quartiere (Malá Strana), il Castello di Praga, il Vicolo d’Oro, la Cattedrale di San Vito, il Ponte Carlo,
of cities linked to the second industrial revolution. In fact, this particularity, that is the concentration of the demographic explosion along the outskirts and not in the historical centers, as it happened in most European cities, has allowed the demographic boost to produce as a result the building expansion of the suburbs and not the building substitution of the historic center that remained almost unaltered until the First World War. The great depression,
following the First and Second World Wars and the domination of the Soviet Union until the late 1980s, substantially prevented any urban substitution and kept the medieval urban structure almost “frozen” until the end of the 20th century. So the city and its monuments, mostly of which of Gothic period and style, are not the only ones accountable for its esoteric mythology, in fact if the old town (Staré Město), the small district (Malá Strana), the Prague Castle,
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il vecchio cimitero ebraico e la città nuova (Nové Město) con il suo municipio hanno una loro splendida identità architettonica ed artistica, questa si sovrappone e fonde con le storie e le narrazioni che in maniera inscindibile si sono legate a questi edifici e monumenti.
dalla maggior parte degli alchimisti e maghi radunati da Rodolfo I), al Ponte Carlo, all’Orologio Astronomico, all’Isola di Kampa (piccola isola ritenuta zona templare), al Golem del Quartiere ebraico, alla via Thunovska e alla via Nerudova.
Come quelle connesse al Vicolo dell’Oro (antica via che secondo una narrazione qui venivano condotti esperimenti e studi
Insomma Praga Magica.
the Golden Lane, the Cathedral of St. Vitus, the Charles Bridge, the old Jewish cemetery and the new city (Nové Město) with its town hall, have their own splendid architectural and artistic identity, this does overlap and blend with the stories and narratives that inextricably are connected to these buildings and monuments. Like those linked to the Golden Lane
(ancient street where, according to a narration, experiments and studies were conducted by most of the alchemists and magicians gathered by Rudolph II) and to the Charles Bridge, the Astronomical Clock, Kampa Island (small isle considered to be the Templar area), the Golem of the Jewish Quarter, Thunovska Street and Nerudova Street. In short, to Magic Prague.
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Cosa ho comprato a Praga Play video >
PRAGA: COSA VEDERE IN POCHI GIORNI tour in battello, GOLEM e mercatini di Natale Play video >
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la Torre delle polveri, chiesa di San Giovanni e Chiesa di San Vito Play video >
Museo KGB, Assenzio e Casa danzante Play video >
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{
Text and Photos Simonetta Chiarugi
}
www.aboutgarden.it
simonettachiarugi@gmail.com
Antichi vasi per giacinti Sembra che i primi “root glasses” per gli inglesi, “Verrès à oignons” per i francesi, “Hyazinthenglaser” per i tedeschi “tulipanglas” per i danesi siano stati ideati dallo scienziato tedesco J.A. Grontjan nel 1750 per essere utilizzati per i primi esperimenti sui giacinti forzati in acqua. Ben presto la moda di coltivare Hyacinthus orientalis in casa conquistò l’Europa incrementando la produzione dei vasi in vetro per idrocoltura. Le “caraffe per giacinto” erano prodotte in vetro soffiato e quelle più antiche, che sempre più raramente si possono trovare presso qualche mercatino dell’antiquariato,
presentano spesso scanalature sulle pareti. I colori variano dal trasparente all’ambra, sono verde o rosa, o sfumano dall’azzurro al blu. Mi piace giocare con gli accostamenti dei colori e scegliere il vaso in vetro nella stessa tonalità dei colori del fiore del bulbo. Note colturali: posare il bulbo sulla bocca della caraffa, senza fare che l’acqua tocchi la base del bulbo, cambiare l’acqua ogni cinque giorni. Posizionare le caraffe in una stanza con poca luce per evitare una vegetazione anomala, dopo circa 8-10 settimane spostare le caraffe in una stanza con molta luce, ma non al sole diretto.
It seems that the first “root glasses” for the English, “Verrès à oignons” for the French, “Hyazinthenglaser” for the Germans, “tulipanglas” for the Danes were designed by the German scientist J.A. Grontjan in 1750 to use them for the first experiments on forcing hyacinths to grow in water. Soon the fashion of cultivating Hyacinthus orientalis at home conquered Europe therefore increasing the production of glass vases for hydroculture. The “caraffe per giacinto” (in Italian) were produced in blown glass and the oldest ones, that more and more rarely can be found at antique markets, often
have grooves all around. Colors range from transparent to amber, can be green or pink, or may range from light to dark blue. I like to play with the color matching and choose the glass vase in the same shade of the bulb flower colors. Culture notes: place the bulb on the mouth of the vase, without making the water touch the base of the bulb, change the water every five days. Place the carafes in a room with little light to avoid an abnormal vegetation, after about 8-10 weeks move the carafes in a room with lots of light, but not in direct sunlight.
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{
Text and Photos Matteo Ragni
}
www.matteoragni.eu
matteo@matteoragni.eu
Portobello market
WISTERIA FLORIBUNDA
WISTERIA BLU Colpiscono per il colore dei fiori e per la magia di vedere il legno fiorire. Si arrampicano attorcigliandosi da centinaia di anni nei giardini più belli di tutto il mondo dando un tocco zen al giardino e ai suoi pergolati.
Profumo, gusto, aroma trionfale. Una delle piante più belle da coltivare vicino all’acqua o vicino alla porta di casa. Fiori e profumo che attirano api affamate e uccelli in cerca di luoghi appartati dove fare il nido. Piante facili e forti, sane e duttili capaci di dare un senso di freschezza. Usa i fiori mettendoli nell’insalata o succhiane il nettare come i bambini! Perfume, taste, triumphal aroma. One of the most beautiful plants to grow near the water or next to the front door. Flowers and scent that attract hungry bees and birds in search of secluded places where to nest. Plants that are easy and strong, healthy and supple, capable of giving a sense of freshness. Put these edible flowers in your salads or suck their nectar like children do!
They strike for the color of their flowers and for the magic produced by the flourishing of their wood. They’ve being twist-climbing for hundreds of years in the most beautiful gardens all around the world giving a zen touch to gardens and pergolas.
MAGNOLIA GRANDIFLORA ‘ALTA’ FICUS PUMILA L’essenza del classicismo! Lo style che non passa mai di moda. Pianta di incredibile bellezza da far rampicare sulle pareti di casa o sui muri del giardino. Compatto e denso questo Ficus teme il freddo, quindi, a meno che tu non viva al lago o al caldo, piantalo in serra, anche in casa, nelle nicchie delle fontanelle dove l’acqua scorre sempre. Piantalo al sole, curalo poco e se starà bene da te ti occuperà il giardino! The essence of classicism! The style that never goes out of fashion. A plant of incredible beauty to climb on the walls of houses or on the fences of gardens. Compact and thick this Ficus cannot stand the cold, so, unless you live near a lake or in moderate climate areas, plant it in your greenhouse, or at home, or in the niches of the fountains where the water always flows. Plant it in the sun, take just little care of it, if it will feel good with you it’ll end up occupying the whole garden!
Classica, classicissima magnolia grandiflora. Uno dei massimi esempi di passione per l’inusuale nei giardini di tutta Europa a partire da metà dell’800. Una pianta sempreverde, un albero da fiore. Oggi la varietà Alta è compatta, fastigiata, fiorisce tanto e bene anche quando la pianta è giovane. Se cerchi un legno dolce da incidere con un cuore e le iniziali della persona che ami, il legno della Magnolia grandiflora è perfetto ed eterno. Classic, very classic magnolia grandiflora. One of the greatest examples of passion for the unusual in gardens throughout Europe since the mid-800s. An evergreen plant, a flowering tree. Today the Alta variety is compact, ‘fastigiata’, it blooms a lot and well even when the plant is young. If you are looking for a sweet wood to engrave with a heart and the initials of the person you love, the wood of Magnolia grandiflora is perfect and eternal.
CLEMATIS VITICELLA “WHITE MAGIC” Candidi archi di bianche clematidi rampicanti. Grate e vasche abitate di fiori bianco panna. Gradevoli contrasti tra foglie verdi, fiori semplici bianchi di Clematis piantate accanto a rose rampicanti, Plumbago blu, gelsomini gialli.
SYRINGA VULGARIS Dolci fiori di Lillà che riempiono e fecondano anche i giardini più difficili. Vivono bene al sole, vivono bene nei terreni calcarei lontani quindi dalle azalee. I fiori recisi mettili in casa e ricordati di tagliare bei rami lunghi che portino fiori e foglie. Cerca delle varietà compatte, piantali accanto alle Lagerstroemia o agli Hibiscus syriacus se vuoi un giardino in pieno stile Liberty.
Candid arches of white climbing clematis. Lattices and bathtubs inhabited with cream white flowers. Pleasant contrasts between green leaves, simple white flowers of Clematis planted next to climbing roses, blue Plumbagos, yellow jasmines.
Sweet lilac flowers that fill and fertilize also the most difficult gardens. They live well in the sun and in calcareous soils far away therefore from azaleas. Cut them and place them in your house remembering to trim beautiful long branches carrying both flowers and leaves. Look for compact species, plant them next to Lagerstroemia or Hibiscus syriacus if you want a garden in Liberty style.
ANEMONE HYBRIDA “PINK KISS”
LAGERSTROEMIA INDICA “BERRY DAZZLE”
Frizzanti fiori rosa resistenti e dalla lunga fioritura. Ottimi amici dei giardinieri nei giardini, come quelli Liberty dove la forma e il colore richiamano lo stile formale e la pazzia della natura. Gradevoli boccioli pronti a fiorire che hanno ispirato generazioni di fabbri del fer forgé che hanno lavorato per anni per intrappolare la dolcezza della natura in eterne inferriate.
Regina del giardino, dall’oriente all’Europa in pochi anni. Fiori estivi esuberanti, lunghe vegetazioni decorate da legnosi frutti in inverno! Oggi non c’è più spazio per piante dalle grandi taglie nei nostri giardini per questo sono state scelte varietà compatte. La Lagerstroemia “Berry Dazzle” è compatta e fiorisce a giugno!
Sparkling, resistant and long blooming pink flowers. Excellent friends of gardeners in gardens, such as those in Liberty style, where their form and color recall the formal genre and the madness of nature. Pleasant buds ready to bloom that have inspired generations of blacksmiths of the ‘fer forgé’ who worked for years to trap the sweetness of nature in eternal railings.
Queen of the garden, from the East to Europe in a few years. Exuberant summer flowers, long vegetations decorated by woody fruits in winter! Nowadays there’s no more space for large-sized plants in our gardens for this reason compact varieties are chosen instead. Lagerstroemia Indica “Berry Dazzle” is compact and blooms in June!
segui Dana Frigerio / Blossom zine
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Ph. The Merchant of Venice
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Intervista a Marco Vidal, CEO di The Merchant of Venice www.themerchantofvenice.com info@themerchantofvenice.it
the merchant of Venice L’Arte Profumatoria Veneziana risale al periodo de La Serenissima, strettamente legata agli scambi commerciali con l’Oriente che attraverso le Mude, le antiche carovane medievali navali, importarono spezie incensi e sete; oggi come allora ci portate alla scoperta di profumi singolari. Come nasce l’idea di
progetto di The Merchant of Venice? Non tutti sanno che tra il XIII° e il XVI° secolo Venezia divenne la prima potenza europea e centro di scambio di materie prime che vennero introdotte per la prima volta in Occidente. Queste permisero lo sviluppo di una ricca e pregiata tradizione profumiera proprio
The Venetian Perfuming Art dates back to the period of “La Serenissima”, closely linked to trades with the East that, through the ‘Mude’, ancient medieval naval caravans, imported spices and silks; today as back then, fragrance lovers get to discover unique perfumes. How did the idea of the project ‘The Merchant of Venice’ come about? Not everyone knows that
between the thirteenth and sixteenth centuries Venice became the first European force and the exchange center of raw materials that were introduced for the first time in the West. These materials allowed the development of a rich and prestigious perfumery tradition right in the city. New professional figures dealing with soap, spices and cosmetics and
Ph. The Merchant of Venice
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Ph. The Merchant of Venice
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in città. Nacquero mestieri come saoneri, spezieri e muschieri che commerciavano essenze tra tutta la nobiltà veneziana e straniera. L’obiettivo di The Merchant of Venice è stato, fin dalla sua nascita, reinterpretare antiche ricette di questa tradizione, ripercorrendo i lunghi viaggi dei mercanti veneziani. Fonte d’ispirazione è il Museo del Profumo con sede nel cuore di Venezia a Museo di Palazzo Mocenigo. Un percorso che parte dalla presentazione della storia cosmetica, particolarmente incentrata sul ruolo di Venezia e che presenta strumenti originali, reperti storici,
documenti preziosi e una collezione straordinaria di flaconi di profumo, veri e propri gioielli dell’antico artigianato.
Ph. The Merchant of Venice
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the associated trade of essences were born among the Venetian and foreign nobility.
The goal of ‘The Merchant Foglie di tabacco, zenzero, of Venice’ has been, since zafferano, pepe e noce its creation, reinterpreting moscata si incontrano ancient recipes of this come per magia nelle tradition, by retracing vostre profumazioni, the long journeys of the come nascono le vostre Venetian merchants. note olfattive? Source of inspiration is the Museum of Perfume The Merchant of Venice located in the heart of è sempre alla ricerca di Venice at the Museum of materie prime uniche Palazzo Mocenigo. e originali, la cui storia s’intreccia con quella A visit that starts from de La Serenissima. the presentation of the La Rosa Moceniga, history of cosmetic art, ad esempio, racconta particularly focused le note olfattive on the role of Venice, dell’omonimo fiore, and then features original originario dalla Cina, instruments, historical riscoperto nel secolare artifacts, precious giardino segreto della documents and an
extraordinary collection of perfume bottles, real jewels of the ancient craftsmanship. Tobacco leaves, ginger, saffron, pepper and nutmeg come together as if by magic in your fragrances, how do your olfactory notes come out? ‘The Merchant of Venice’ is always looking for unique and original raw materials, whose history intertwines with that of La Serenissima. Our Rosa Moceniga, for example, tells about the olfactory notes of the homonymous flower, originating in China it was rediscovered in the secular secret garden of the Villa
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butterfly pea blossoms e caratterizzato da un fiore ceruleo semplice e raffinato. Un progetto complesso, dalle essenze impalpabili dei profumi al disegno dei flaconi tramite l’antica arte del vetro di Murano e dal Museo del profumo fino a Pier Luigi Pizzi, scenografo e costumista, che ha allestito la boutique di Milano. Quanto sono importanti oggi i social per raccontare la vostra storia? La comunicazione attraverso i social nel mondo odierno è indispensabile. La possibilità di
Mocenigo in Alvisopoli, the ancient home of the Mocenigo Venetian family. The Rosa Moceniga flower was imported from France by Lucia Mocenigo thanks to her close friendship with Joséphine Bonaparte, who was passionate about these flowers herself. Our latest olfactory masterpiece, Blue Tea instead, goes through the traces of the most famous Venetian merchant in the world, Marco Polo, up to China. Our fragrance distinguishes itself for the olfactory refinement that places at the center of its composition: the Blue Tea, a fine type of Chinese tea
also known as Blue Chai’s butterfly pea blossoms and characterized by a simple and refined cerulean flower. A complex project, from the impalpable essences of your perfumes to the design of the flacons through the ancient glass art of Murano and from the Perfume Museum to Pier Luigi Pizzi, set and costume designer, who set up your boutique in Milan. How important are social networks to tell about your story, today? Communication through social media in today’s world is essential. The possibility to tell about our brand
Ph. The Merchant of Venice
Ph. The Merchant of Venice
Villa Mocenigo ad Alvisopoli, antica dimora della famiglia veneziana Mocenigo. La Rosa Moceniga fu importata dalla Francia da Lucia Mocenigo grazie alla stretta amicizia con Joséphine Bonaparte, appassionata di questi fiori. L’ultimo capolavoro olfattivo, Blue Tea, invece, ripercorre le tracce del mercante veneziano più famoso al mondo, Marco Polo, arrivando fino in Cina. Si contraddistingue per la ricercatezza olfattiva che pone al centro della composizione il Tè blu, una pregiata tipologia di tè cinese conosciuto anche come Blue Chai’s
be up | cassetta
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Capsule Collection Natural Primavera Estate 2019. TonalitĂ accese per dare un tocco di vivacitĂ alla tua terrazza.
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raccontare un brand anche a chi non è mai neppure entrato in contatto e farlo interessare a noi è un’arma in più. La bellezza dei nostri prodotti, delle locations ma anche della nostra Venezia permettono di arrivare al cliente non solo con delle normali foto ma con dei veri capolavori che arrivano al cuore. Che esperienza olfattiva possiamo fare nei vostri negozi? All’interno delle boutiques The Merchant of Venice il cliente può immergersi in una tradizione veneziana
affascinante e senza tempo. Dal concept retail che reinterpreta in chiave contemporanea gli interni di un’antica farmacia, alle preziose collezioni di fragranze, alla linea casa in originale vetro di Murano, l’Arte Profumatoria veneziana è valorizzata nella sua massima espressione. Per i nasi più curiosi, particolarmente interessante risulta la Museum Collection, 40 fragranze monotematiche che possono essere apprezzate singolarmente o sovrapposte tramite attività di layering.
even to those who have never even come into contact with us and to generate interest is an extra weapon for us. The beauty of our products, of our locations but also of Venice itself allow us to reach customers not just with normal photos but with real masterpieces that get straight to their hearts. What olfactory experience can people do in your stores? Inside “The Merchant of Venice” boutiques, customers can immerse themselves in a fascinating
and timeless Venetian tradition. From the retail concept, that reinterprets the interiors of an old pharmacy, to the precious fragrance collections and to the original Murano glass house line, the Venetian Perfuming Art is here enhanced in its highest expression. For the most curious noses, the Museum Collection results particularly interesting, with 40 single-themed fragrances that can be appreciated singly or overlapped by layering activities.
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{
Text Lucia del Pasqua
{
Photos Mauro Serra
}
}
thefashionpolitan.com
lucia@thefashionpolitan.com
www.instagram.com/luciadelpasqua
www.mauroserra.com
Lucia del Pasqua Siamo sovraesposti dalle immagini nel web, dove trovi l’ispirazione per raccontare le tue storie? Ti rifugi nella carta stampata o cerchi l’estro nel tuo archivio mentale di immagini? La risposta sembra banale ma trovo l’ispirazione in tutto quello che mi circonda, ho una mentalità molto aperta, anche se il mio
brainstorming comincia dalle mie nuotate in piscina, quindi dall’acqua; è come se questo elemento magico faciliti la mia creatività. Lo sviluppo dell’idea per prima cosa inizia online, sulla piattaforma Pinterest, creando moodboard; poi la ricerca prosegue su Instagram e come ultimo step in realtà c’è la carta stampata.
We are overexposed to the images from the web, where do you find the inspiration to tell your stories? Do you take refuge in the printed paper or do you look for inspiration in your mental image archive? The answer seems trivial but I find inspiration in everything around me, I have a very open mindset, even if my
brainstorming begins with my swimming in the pool, in the water therefore; it is as if this magical element facilitates my creativity. The development of the idea starts online first, on the Pinterest platform, creating moodboards, then the research continues on Instagram and the last step is actually
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Come nascono i tuoi progetti creativi, come riesci a visualizzare e poi a realizzare le tue idee nell’era del digital? Per me è come una magia, mi impressiono e mi lascio emozionare da un momento, che in genere è sempre casuale. Posso aver fatto un sogno particolare e la mattina mi alzo e sviluppo quel sogno, oppure posso guardare il mio gatto e mi viene in mente un’altra idea, ecco sì, credo che sia una magia. Una volta una persona mi ha detto che questa magia è arte, non credo di essere così arrogante e di definirmi un’artista, però l’elemento che amplifica costantemente l’idea creativa è sempre
l’acqua.
with the printed paper.
Pensi che si possa fare della cultura sui social?
How do you create your projects, how do you manage to visualize and then realize your ideas in this digital era?
Ne sono convinta. Questa sarà l’evoluzione, la rivoluzione che dalla superficialità si arriverà a un vero proprio Infotainment e quindi credo che i social si potranno trasformare in magazine come elemento di curiosità e di divertimento. Anche se non troppo didascalici perché diventerebbero noiosi. Immagino che ci sarà un cambiamento naturale legato anche all’evoluzione della nostra società e socialità ed è proprio per questo che penso che la mia missione per il 2019 sarà fare più Infotainment, quindi
For me it’s like magic, I get impressed and I let myself be moved by a moment, which usually is casual. I may have had a particular dream and in the morning I get up and develop that dream, or I can have looked at my cat and another idea came to mind, I think it’s a magic indeed. Once a person told me that this magic is art, I don’t think I’m so arrogant to define myself an artist, but as I said before, the element that amplifies my creative
ideas is water, always! Do you think that culture can be done on social media? I am convinced of it. This will be the evolution, the revolution that from the superficiality will arrive to a real Infotainment and therefore I believe that the socials can be transformed into magazines, as an element of curiosity and fun, but not too didactic because they would become boring. I imagine that there will be a natural change also linked to the evolution of our society and sociality and that’s why I think my mission for 2019 will be to do more Infotainment, then try to entertain, to amuse with my images
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cercare di divertire e di intrattenere con le mie immagini e didascalie, cercando anche di dare spunti che potranno essere poi approfonditi da ognuno di noi. Ci parli di un progetto a cui tieni particolarmente? Quello realizzato in collaborazione con Cimbali, un’azienda italiana a cui sono molto legata, mi ha lasciato libera, mi ha dato questa possibilità di realizzare un progetto meraviglioso che si chiama “Cimbali Coffee Stories”: seduta in diversi bar di Roma e di Milano intervistavo gli habitué sul loro rapporto con il caffè, mentre il fotografo Mauro Serra scattava ritratti per poi condividere questi racconti stupendi sui
miei canali social e su quelli di Cimbali. Lo reputo un progetto emotivo, emozionale, molto forte che mi ha dato la carica e sono arrivata alla conclusione che i progetti interattivi con le persone sono quelli che mi piacciono di più. Che programmi hai per il 2019? Assolutamente finire il mio libro e continuare a fare quello che faccio, non ho un sogno nel cassetto, ma mi piacerebbe essere capita da brand che ovviamente sposino la mia filosofia, per potere fare delle cose belle e creative, continuerò a lavorare con QVC e per il futuro vorrei fare un progetto di food dal vivo con le persone reali.
and captions, also trying to give ideas that can then be deepened by each of us. Tell us about a project you particularly care about? The one I created in collaboration with Cimbali, an Italian company I am very attached to, they gave me a lot of freedom, and I had the opportunity to create a wonderful project called “Cimbali Coffee Stories”: sitting in different bars in Rome and Milan I interviewed various regulars about their relationship with coffee, while the photographer Mauro Serra shot portraits, and then I shared these fantastic stories on my social channels and on those of Cimbali. I consider it an heartfelt,
emotional, very strong project, it gave me a boost and I came to the conclusion that interactive projects with people are the ones I like best. What plans do you have for 2019? I want to, absolutely, finish my book and then continue doing what I already do, I don’t have a dream in the drawer, but I would like to be understood by brands that embrace my philosophy obviously, to be able to do beautiful and creative things, I will continue working with QVC and the future I would like to do a live food project with real people.
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aspetta e vedrai Com’è nata la tua passione? Per merito e soprattutto per esempio di una nonna che amava conservare tutto. E che credeva che un po’ di capacità manuale
fosse sufficiente per trasformare cose piccole, vecchie, rotte, di poco valore in qualcosa di nuovo, utile, bello. Mescolando a tutto questo studi grafici e di conservazione dei beni culturali ci è saltato
How was your passion born? All the credits go to my grandmother who loved to keep everything, I followed her example. She believed that a little manual skill was enough
to transform things that were small, old, broken or of little value into something new, useful, beautiful. Mingling to all this, graphic studies and conservation of cultural heritage we’ve come up with Aspettaevedrai.
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fuori Aspettaevedrai. Il passaggio da passione a mestiere full time ha richiesto però un intervento un po’ più pratico, la capacità manuale di mio marito Elia che ogni giorno trasforma le mie idee in oggetti che potete indossare. Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Ricerca materiali al primo posto. Piatti rotti, vetri strani, piante e fiori da seccare. E a chi non piacerebbe chiamare lavoro il girare per i mercatini dell’antiquariato, o per i campi e le colline? Al secondo
posto senza dubbio il disegno vero e proprio del gioiello. Quanto sono importanti i social per il vostro negozio online? Importantissimi -issimi-issimi. Ma non solo per una mera questione di numeri come si potrebbe pensare. E’, soprattutto, un discorso di fidelizzazione, di credibilità. Credo che più che a vendere in modo diretto servano a prendere sottobraccio il potenziale cliente, farlo entrare nel proprio mondo, mostrandogli ad esempio le fasi della produzione
The transition from a passion to a full-time job, however, required a more practical intervention, the manual ability of my husband Elia, who every day transforms my ideas into objects that you can wear. What do you like most about your job? The search for materials is in the first place. Broken dishes, strange glasses, plants and flowers to be dried. And who wouldn’t like to call work the strolling in antiques markets, fields or hills? In second place is undoubtedly the design of the jewel itself.
How important are social networks for your online store? Very important indeed. But not just for a mere question of numbers, as one might think. It is, above all, a question of loyalty and credibility. I believe that rather than selling directly, social media are useful to take the potential client under his or her arm, lead them into our own world, showing them, for example, the stages of production or the set-up of events. A way to say I’m here, I do this and I do it this way. If you need me you will know where to find me.
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o dell’allestimento degli eventi. Come dirgli guarda, io sono qui, faccio questo e lo faccio in questo modo. Se avrai bisogno di me saprai dove trovarmi. A chi ti ispiri, quali sono i tuoi maestri? Quello che vedo dalla mia finestra, l’Emilia e tutti quelli che l’hanno cantata da Guccini a Vasco Brondi. I portagioie delle nonne. Le soffitte. Le cartoline in bianco e nero. Le reliquie e gli ex voto e quella religiosità di una volta che era
tutta mescolata con le credenze popolari. E un sacco di libri, film, canzoni, persone che attraversano in sottofondo le mie lunghe giornate lavorative e lasciano dei pezzettini di sé dentro le mie creazioni. I vostri prossimi progetti creativi saranno? La sfida del 2019 è trovare il modo per riutilizzare anche le parti non decorate delle vecchie ceramiche. Le parti bianche, semplici, senza disegni.
Who inspires you, who are your teachers? I get inspired by what I see from my window, Emilia, the region where I live, and from all those who have sung about it such as Guccini and Vasco Brondi. By the grandmother’s jewelry boxes. The attics. The black and white postcards. The relics and ex votos and that old-fashioned religiosity that was all mixed with popular beliefs. And by a lot of books, movies, songs, people that go through my long
working days in the background and leave little bits of themselves inside my creations. What will your next creative projects be? The challenge of 2019 is to find a way to reuse even the unpainted parts of old ceramics. The white simple parts, those without drawings.
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Amore a prima vista Vieni ad innamorarti di un’altra idea di natura! A due passi dalla città c’è un luogo speciale, dove trascorrere momenti sereni in ogni stagione dell’anno. Un luogo per grandi e piccini, ricco di verde, idee, oggetti, piccoli animali e molto altro ancora; ma soprattutto sempre diverso, come diverse sono le stagioni. Innamorarsi di un posto così, sarà naturale!
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Un mondo di idee per il giardino, la casa, gli animali. Viridea Cusago (MI) - Viridea Rho (MI) - Viridea Rodano (MI) - Viridea Arese (MI)- Viridea Montebello della Battaglia (PV) Viridea San Martino Siccomario (PV) - Viridea Settimo Torinese (TO) - Viridea Collegno (TO) - Viridea Torri di Quartesolo (VI)
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Victoria sponge, la torta della regina Vittoria Ingredienti: 4 uova grandi 225 grammi di burro molto morbido 225 grammi di farina per dolci 225 grammi di zucchero mezza bustina di lievito per dolci un cucchiaino di estratto di vaniglia Per farcire: marmellata di frutti rossi 250 millilitri di panna da montare 250 grammi di mascarpone 60 grammi di zucchero a velo (più due cucchiai per decorare) frutti rossi per decorare Preriscaldare il forno a 170 gradi. Setacciare la farina e il lievito e tenerli da parte. Con le fruste lavorare molto bene il burro e lo zucchero fino a ottenere un composto gonfio e spumoso.
Aggiungere un uovo alla volta e l’estratto di vaniglia continuando a lavorare con le fruste. Infine, unire la miscela di farina e lievito a cucchiaiate, con molta delicatezza per non smontare il composto. Versare in una tortiera dai bordi alti con il diametro di 18-20 centimetri. Cuocere per circa 30-35 minuti ricordando di non aprire il forno per i primi 20 minuti. Controllare con uno stecchino che la torta sia cotta prima di sfornarla. Lasciare raffreddare e dividerla in due parti. Per la crema: Lavorare il mascarpone con lo zucchero a velo, unire la panna precedentemente montata e farcire la torta con la crema e abbondante marmellata. Decorare con frutti di bosco e zucchero a velo.
Ingredients: 4 large eggs 225 grams of very soft butter 225 grams of flour for sweets 225 grams of sugar half a packet of baking powder for sweets a teaspoon of vanilla extract For the filling: red fruit jam 250 milliliters of whipping cream 250 grams of mascarpone 60 grams (plus two tablespoons for decorating) of icing sugar red fruits to decorate
mixture. Add one egg at a time and the vanilla extract keeping on working with the whips. Finally add the mixture of flour and baking powder little by little and very gently in order to avoid dismounting the composite. Pour into a 18-20 cm diameter tin with high edges. Cook for about 30-35 minutes remembering not to open the oven for the first 20 minutes. Then use a toothpick to check the cake before taking it out of the oven. Allow to cool and slice it into two parts. For the cream:
Preheat the oven to 170 degrees. Sift the flour and baking powder and put them aside. Work the butter and sugar very well with the whips until you get a fluffy and frothy
Work the mascarpone with icing sugar, add the previously whipped cream and fill the cake with the cream and plenty of jam. Decorate with berries and powdered sugar.
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Text Arch. Alberto Trabucchi
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la casa danzante Parlare degli edifici moderni di Praga equivale a parlare della storia recente di Praga. La casa Danzante, (soprannome della Sede degli Uffici Nazionali Olandesi) è un edificio situato nel centro di Praga nel quartiere chiamato Città Nuova (Nové Město). L’edificio chiamato
originariamente Fred e Ginger occupa un’area dove precedentemente era costruito un edificio che fu distrutto durante i bombardamenti di Praga del 1945.
Talking about the modern buildings of Prague is like talking about Prague’s recent history.
The Dancing House (nickname of the head office of the Dutch Nel 1989 la Cecoslovacchia National Offices) a seguito della fine is a building located del comunismo e in the center of Prague dell’URSS tornò in the district called alla democrazia, New Town (Nové Město).
The building originally named Fred and Ginger takes the place of a previous construction that was destroyed during the 1945 bombing of Prague. In 1989 Czechoslovakia, following the end of communism and USSR, returned to democracy, through the so-called Velvet Revolution.
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per mezzo della cosiddetta Rivoluzione di velluto. Nel 1992, un ulteriore importante cambiamento politico portò a suddividere il paese tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia e così la Cecoslovacchia cessò di esistere il 1º gennaio del 1993. L’edificio ideato nel 1993 e la cui costruzione iniziò nel 1994 rappresenta simbolicamente, anche e particolarmente per il suo linguaggio stilistico, il passaggio dall’epoca comunista a quella democratica del nuovo
stato la Repubblica Ceca. La volontà simbolica che gli edifici portano sempre con se, in particolare quelli che devono svolgere una funzione di rappresentanza o in parte pubblic, qui è ben rappresentata dalla scelta di un architetto, il canadese Frank Gehry (in collaborazione con il croato Vlado Milunić) il cui stile ed il cui linguaggio estremamente innovativo, linguisticamente e compositivamente libero e fuori dagli schemi, ben rappresentano la ricerca e
In 1992 a further important political change led to the division of the country between the Czech Republic and Slovakia, therefore Czechoslovakia ceased to exist on 1 January 1993.
buildings always carry with them, especially those that have to perform a representation or public function, is here well represented by the choice of an architect, he Canadian Frank Gehry (in collaboration with the The building designed Croatian Vlado Milunić) in 1993 and whose whose style and language, construction began in 1994 extremely innovative symbolically represents, linguistically and particularly for its stylistic compositionally, and also language, the transition free and unconventional, from the communist era to well represent the research the democratic one and experimentation of of the new state, the freedom of a society the Czech Republic. and a ruling class that until a few years before The symbolic will that could only imagine
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la sperimentazione della libertà di una società e di una classe dirigente che fino a pochi anni prima poteva solo immaginare cosa volessero dire questi termini e che avrebbe considerato questo edificio come “arte degenerata”. Lo stile estremamente “trasgressivo” quasi scultoreo e molto lontano dagli insegnamenti accademici sulla composizione
architettonica e sul linguaggio ed il vocabolario dell’architettura, così come la sua ubicazione (un’area distrutta nel 1945 nel quartiere “medioevale” della Città Nuova) ben rappresentano la volontà della città e della società di Praga di chiudere con il suo più recente passato e di imboccare la via di una nuova stagione democratica.
what these terms meant and that would have considered this building as “degenerate art”. The extremely “transgressive” style, almost sculptural and very far from the academic teachings on architectural composition, language and vocabulary, as well as its location (an area destroyed in 1945 in the “medieval”
quarter of the New Town) well represent the will of the city and of the Prague society to close with its most recent past and to embark on a new democratic season.
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video tour in battello video la casa danzante video gotico e design
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