N6 Autumn 2014 Blossom zine

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gardens

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botany

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flowers

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design

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recipes

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trip

I LOVE IT

EDITION #06 Autumn 2014 italian/english

Garden shows: Chelsea Versus Dubai Terrarium House Boho-chic style!

&

Orange wedding

The garden of beautiful memories

Plant hunters Giordania

*

Giardino senza polline Diario del giardiniere medievale

+

Cover According to krisz

more

giardini

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botanica

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fiori

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design

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ricette

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viaggi


Ph. Van Dijk Miranda, Yilmaz Burçin, Byrne Sara

2 blossomzine.eu

#6 Autumn issue 2014 Direttore responsabile /Founder and Editor in Chief Dana Frigerio Redattori/Contributors Barosso Marzia Bianchi Tiziano Byrne Sara Caiazzo Valentina Callari Carlo Gabriele Camille Nicolette Catalano Flavio Chiarugi Simonetta Conti Luigi Fabre Repetto Alessandra Farinelli Enrica Karepanov Sergey Kia Piatti Virgilio Piga Patrizia Ragni Matteo Rattazzi Delfina Ryhanen Sarah Santoro Edoardo Sari Elisabetta Scrimali Marcella Tartaglione Alfonsina Terzaghi Micol Tonoli Gianlidia Van Dijk Miranda Yilmaz Burçin Zangari Francesco Zitara Lidia Corrispondenti /Correspondents Cerino Nella, Luciano Anna Carolina (Belo Horizonte) Callari Carlo Gabriele (Melbourne) Klarin Kristina (Belgrado) Art direction & layout Frigerio Dana Traduzioni/Translation Pozzi Elisabetta, Beretta Manuela Collaboratori/Other contributors Berni Irene, Lammel Krisztián, Sorrentino Silvia,Sahlée Åsa Copertina/Cover Lammel Krisztián Ufficio stampa/Press Prina Cerai Luisa

Alcune foto o immagini presenti attualmente nella rivista sono situate su internet e costituite da materiale largamente diffuso e ritenuto di pubblico dominio. Su tali foto ed immagini il sito non detiene, quindi, alcun diritto d’autore e non è intenzione dell’autore del sito di appropriarsi indebitamente di immagini di proprietà altrui, pertanto, se detenete il copyright di qualsiasi foto, immagine o oggetto presente, oggi ed in futuro, su questa rivista, o per qualsiasi problema riguardante il Diritto d’Autore, inviate subito una e-mail all’indirizzo info@blossomzine.eu indicando i vs. dati e le immagini in oggetto così che si possa risolvere rapidamente il problema (ad esempio, con l’inserimento, gratuito e permanente, del nome dell’autore), oppure rimuovere definitivamente la foto (o altro).

font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox

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www.blossomzine.eu Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.


editor’s notes

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Cover: According to krisz Palette du jour Garden shows: Chelsea Versus Dubai Terrarium House from Turkey Progetti con il sole pugliese Boho-chic style! Orange wedding The garden of beautiful memories Floral memories Dal dipinto al giardino Flower Seed Packets Jukebox kids Instagram profile Lo Zafferano del Monferrato Ti tengo e ti tingo A day with Nicolette and Sarah Il foliage di Sergey Karepanov Natura morta, come farla vivere! Plant hunters Giordania Cakes di semi per uccellini SPBRAZIL ECIAL “Yes we can” Melbourne

Brazil special insert 74/93

Ci ved iamo a d Ortico lario Stand 20 Ala Ce rnobbio

Dana F rigeri

Pinterest profile Kia’s little shop ... ma sono mille papaveri rossi Giardini senza polline _Ambrosia artemisiifolia “La piccola estate” di Lidia Zitara Portobello market Tea time magazine

contact us

direttore@blossomzine.eu

info@blossomzine.eu

press

press@blossomzine.eu stay tuned

o

Ph Piga Patrizia ,Camille Nicolette, Tartaglione Alfonsina, Dana Frigerio.

Find Inspiration on Autumn issue


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{ Text and Photos

Krisztián Lammel

}

http://instagram.com/accordingtokrisz

lammelk@gmail.com

cover: According to krisz Sono un sognatore ungherese e vivo in una città al confine con la Croazia. Non sono un fotografo professionista, questo è solo il mio divertimento. Ho avuto la mia prima macchina fotografica quando avevo vent’anni, e per prima cosa ho fatto fotografie di paesaggi e macro, poi il mio interesse si è focalizzato su fotografie di architettura. Ho avuto anche un foodblog, il mio stile è stato spesso influenzato dai blog scandinavi e nordici. Ora semplicemente cerco di essere me stesso. Realizzo nature morte minimaliste, ma con molte decorazioni floreali; come istantanee aeree del mio tavolo da pranzo. Mi piace fare fotografie culinarie cercando di essere il più legato alle stagioni, ad esempio, cucino con le erbe e decoro con le bacche in estate e abbino foglie colorate in autunno. Giocare con i colori è la migliore cosa che si può fare con una macchina fotografica.


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I’m an Hungarian dreamer and I live in a town near the Croatian border. I’m not a professional photographer, it’s only my amusement. I had my first camera when I was twenty years old, first I did landscape and macro photograpy, then my interest turned on architectural photos. I had also a foodblog, my photography style was influenced from west-european and scandinavian blogs. Now I’m simply trying to be myself. My photos are minimalistic still life, but mixed with a lot of floral decorations: aerial snapshots of dining tables. Now I like taking pictures of cooking processes and I try to be as seasonal as I can, e.g. cooking with herbs, decorating with berries in Summer, using colourful leaves in Fall. Playing with colours is one of the best thing you can do with a camera in your hands.


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{Photos and graphics Kristina Klarin}

www.kristinaklarin.blogspot.it

palette du jour

kristinaklarin@gmail.com


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{Commento sonoro Parov Stelar - The Sun (feat. Graham Candy) } play t he m usic


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YOU RELAX, iMow

Nuovo robot rasaerba iMow Più intelligente, più veloce, più forte Grandi notizie per te e il tuo giardino: il nuovo robot rasaerba iMow stabilisce nuovi standard nel taglio dell’erba, assicura un prato ben curato con un grande risparmio di tempo. Mentre lavora, infatti, puoi dedicarti alle cose che ami: ti rilassi, ti diverti, fai le cose che preferisci. Scopri tutti i vantaggi di iMow sul sito www.stihl.it

www.stihl.it


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{ Photos and Text

}

Elisabetta Sari

www.sarilandscapedesign.com

Garden shows: Mettere in mostra il meglio nella progettazione del verde non è solo una tradizione inglese, come avviene a Londra con il Chelsea Flower Show, dove si assegnano i Green Awards più ambiti al mondo; ora il “landscape” design sta contagiando nuovi orizzonti.

Competition, il primo concorso, tenutosi ai piedi del Burj Khalifa, il più alto grattacielo al mondo.

A Dubai si è svolto ad aprile Dubai International Garden

Il pubblico ha scelto il giardino Steps of Heaven, esempio di

Giudicati da una giuria internazionale, di cui facevo parte, i giardini sono stati un’interessante mix tra cultura tradizionale e stile moderno.

BEST IN SHOW The Laurent-Perrier Garden_designer Luciano Giubbilei

info@sarilandscapedesign.com

Chelsea Versus Dubai The showcase of the best green designs is no longer just an English tradition, like the London Chelsea Flower Show, where the most coveted Green Awards in the world are assigned; the “landscape” design is now contaminating new horizons.

competition held at the foot of the Burj Khalifa, the tallest skyscraper in the world.

Last April in Dubai there was the Dubai International Garden Competition, the first

The audience selected the Garden Steps of Heaven, an example of green roof on steps, as

Gucci Flora garden_designer Sarah Eberle

Judged by an international jury, of which I was part, the gardens were an interesting mix between traditional culture and modern style.


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MIGLIORE CATEGORIA GIARDINO MEDIO Relaxing Islamic Garden_ Orchid Garden Center_designer Elsy Eekhout Smith

verde pensile su gradoni, come emblema della città, dove si auspica che le torri, in continua crescita, diventino più “verdi”. Mentre Pearl garden, Best Garden in Show, ha rappresentato il glamour dello stile di vita di Dubai, associato alla preziosità di una perla.

Il giardino non ha nulla da invidiare al Best in Show di Londra del designer Luciano Giubbilei, dove quest’anno si è vista presente molta creatività italiana o riferimenti allo stile italiano, incluso il fashion style, come nel giardino della Maison Gucci.

Pearl Garden_Terraverde LLC_designer Nehme J.Moujadess

BEST IN SHOW E MIGLIORE CATEGORIA GIARDINO GRANDE Pearl Garden_Terraverde LLC_designer Nehme J.Moujadess

an emblem of the city, where it is hoped that the towers, that are constantly increasing, become more “green.” While Pearl garden, Garden Best in Show, represented the glamorous lifestyle of Dubai, coupled with the preciousness of a pearl.

The garden has nothing to envy to the Best in Show in London by designer Luciano Giubbilei, where this year we saw a lot of creativity or references to Italian style, including fashion style, as in the garden of the Maison Gucci.

SCELTA DEL PUBBLICO Steps of Heaven_Mirak Landscaping & Irrigation_designer Farah Taheri


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www.orticolario.it


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{Text and Photos Burçin Yılmaz}

http://alanbrcn.wix.com/terrariumhouse

terrariumhouse@gmail.com

Terrarium House from Turkey Dove hai trovato l’ispirazione per ideare i tuoi Terrarium? Tutto è iniziato da un sogno. Sono partita dai miei sogni e ho creato i miei Terrarium onirici . Fin dalla mia infanzia sono sempre stata interessata alle immagini e ai mock-up fatti a

mano con l’aggiunta di piante, che sono la meraviglia della natura, tutto questo mi ha portato a creare storie differenti. La parte interessante del mio lavoro è quello di far sorridere le persone, animando i loro sogni e le loro storie personali. Progetto piccoli

Where did you find the inspiration to design your Micro World? Everything started with a dream. The things which inspired me to make Terrariums come from my dreams. Since my childhood I have been interested in images and handmade

mock-up with plants, they have allowed me to create a few different stories. The exciting part of my job is to make people smile, animated their dreams and personal stories. I design miniature environments with


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ambienti in miniatura che raccontano storie davvero particolari. Si parte magari dallo scenario di un vostro sogno, dal ricordo di una vacanza con il vostro partner e con i vostri figli, magari anche solo partendo dal vostro hobby, dall’ultimo concerto a cui siete

stati e non ultimo dalle caratteristiche della persona che amate. Il resto è il mio lavoro. Vi stupirò creando micro paesaggi inserendo personaggi studiati apposta per voi, volendo è pure possibile scegliere assieme le piante da utilizzare, per rendere realistico il Terrarium.

specific stories. Tell me your dream, your holidays memory with your partner and children, tell me about a concert you went with your beloved or about your hobbies, or a characteristics of someone you love. The rest is my job.

I’m going to design your personal Terrarium, with appropriate figures and plants, according to you, I can create the story and you can choose the plants. What is the best plants to make a terrarium gardens, and what was the worst plant that you


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Quali sono le piante migliori per realizzare i micro mondi e qual’è stata invece la pianta peggiore che hai utilizzato? Le piante succulente sono quelle che utilizzo più spesso e ogni volta mi sorprendono. Hanno interessanti forme e portamenti, che mi danno la possibilità di numerose varianti nella creazione di ambienti in miniatura. Oltre a queste mi sono innamorata delle piante di bonsai, questi alberi in miniatura sono perfetti per progettare ambienti iperrealistici. Non ho nessuna pianta peggiore, ognuna di loro è una meraviglia della natura e ognuna di loro ha

esigenze diverse, basta assecondarle e fornirgli le condizioni idonee e poter crescere. Per quanto riguarda le cure? Per prima cosa è fondamnetale fare attenzione all’umidità e alla luce che esige la nostra pianta. Sono i vostri nuovi bambini e bisogna prendersi molta cura di loro. Mentre progetto, presto molta attenzione alla miscela di terricci e ai vari tipi di vasi da usare. Abbino piante dalla stessa compatibilità di suolo e sabbia, così da renderle in perfetta simbiosi per una giusta crescita.

have ever used?

What about the care?

Succulents are my favourite plants, I have used them very often and they surprise me ever, because they have an interesting form, a lot of opportunities to create different miniature environments. I’m also in love with other plants, the bonsai trees.These miniature trees are the best way to design hyper- realistic environments. I have no worse plants. Each of them is a wonder of nature, and each of them has different needs, just waternig and provide to the right conditions of light and they grow.

First of all, you should meet humidity and light needs of the plants. They are your new babies. Just like babies, you should take care of them. While I design, I pay attention to the mixture of potting soils and the pot types. I also create my designs with the convenient plants I can use together with. This makes them healthier and long lasting. The only thing you will do is to cherish them with light and humidity.


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Melinis nerviglumis - Stipa tenuissima - Verbena bonariensis - Agapanthus africanus - Nepeta x faassenii


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{ Text and Photos Enrica Farinelli }

www.studiopaz.wix.com/studio-paz

paz.designers@gmail.com

www.pazgarden.blogspot.it

Progetti con il sole pugliese Tra il cielo e il mare, masserie nascoste tra uliveti secolari, muretti a secco di pietra grigia nelle campagne che scendono verso spiagge bianchissime, la Puglia è una regione dai mille paesaggi. La presenza costante del sole per quasi tutto l’anno, con estati molto calde ed inverni a volte piuttosto rigidi richiede un’attenta selezione delle essenze per progettare il nostro giardino. Se il desiderio è di ritrovarsi a passeggiare in giardini originali e poco comuni dove non ci sono solo agavi, palme e succulente, spesso queste sono quelle più usate nella nostra regione, allora dobbiamo concentrare la nostra attenzione sulle piante dal fascino scenografico e spettacolare.

Al giardino mediterraneo classico si possono infatti associare piante che resistono al caldo e al sole estivo dai fogliami leggeri e poco rigidi, sono tantissime le graminacee ornamentali che ci possono aiutare a dare forma e carattere al nostro giardino. Le loro foglie leggere e sottili si muoveranno con il vento, morbide e flessuose saranno perfette nella nostra bordura, magari a bordo piscina. Se volete giardini mediterranei in perfetto stile naturale dove le fioriture saranno colorate e prolungate durante tutta la stagione estiva vi consigliamo di abbinare alle graminacee le erbacee perenni, le erbe aromatiche o piante utili come il carciofo, l’erba cipollina o i bulbi di aglio. L’unione di queste ultime daranno un

A land between the sky and the sea, “masseria” farms hidden among olive trees, grey stone walls in fields that go down to white sandy beaches. Apulia is a region with a number of different landscapes. Sunshine most of the year, very hot summers and sometimes rather rigid winters require a careful selection when designing gardens.

stiff. Many ornamental grasses can help you to give shape and personality to your garden, as their lighter and thinner leaves will move in the wind. Soft and supple, they are perfect in the borders, maybe by the pool.

If you wish to walk in unconventional gardens where there are not just agaves, palms and succulents, the most commonly used in our region, then you should focus your attention on plants with scenic and spectacular charm.

If you want natural Mediterraneanstyle gardens where bloomings are colourful and prolonged during the whole summer season, we recommend you to combine the herbaceous perennial grasses, herbs or useful plants such as artichoke, chives or garlic bulbs. The union of the latter will give a final effect with a very contemporary style.

Traditional Mediterranean gardens can be associated with plants resistant to heat and summer sun, with light foliage, not too

If you wish to recreate the romantic Mediterranean style of our project, we suggest using these plants: Acanthus mollis


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Allium christophii - Rosa centifolia “Chapeau de Napoleon�


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Verbena bonariensis


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I

MY GARDEN SAMAR srl showroom: Via Giberti 10,Verona www.samarlegno.com

graminacee ed erbacee ornamentali

stravagante

selvaggio

Romantico

www.facebook.com/SamarLegno info@samarlegno.com info: +39 335 706 88 14

SHOW ROOM : MILANO Via Brentano, angolo Via San Giovanni sul Muro (C.so Magenta) distributore esclusivo Italia

www.stranomaverde.it www.samarlegno.com

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...un mondo di opportunità culinarie! Non c’è nulla che Big Green Egg non possa fare. Grigliare, cuocere al forno, stufare, affumicare, cuocere a cottura lenta… Da una deliziosa e tenera carne arrostita a degli scampi cotti lentamente a bassa temperatura e da un buon pane croccante a dei raffinati dessert. Grazie alla ceramica a doppio fondo è possibile regolare esattamente la temperatura desiderata. Per questo Big Green Egg il segreto per gli innumerevoli “tour de force” di cucina. Ed ecco perché molti chef stellati e centinaia di migliaia di veri buongustai scelgono Big Green Egg. A4_BOEKJE 9

Big Green Egg è distribuito in Italia da:

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effetto finale molto contemporaneo allo stile. Per ricreare lo stesso stile romantico e mediterraneo del nostro progetto vi suggeriamo di utilizzare queste piante: Acanthus mollis Agapanthus africanus Centranthus ruber Euphorbia characias Gaura lindheimeri Melinis nerviglumis

Muhlenbergia capillaris Nepeta x faassenii Rosa centifolia “Chapeau de Napoleon” Salvia greggii Stipa tenuissima Verbena bonariensis Cynara scolymus (carciofo comune) Allium schoenoprasum (erba cipollina) Allium sativum (aglio da cucina) Capsicum annuum (peperoncino ornamentale)

Agapanthus africanus Centranthus ruber Euphorbia characias Gaura lindheimeri Melinis nerviglumis Muhlenbergia capillaris Nepeta x faassenii Rosa centifolia “Chapeau de Napoleon” Salvia greggii Stipa tenuissima Verbena bonariensis

Allium sativum (garlic bulbs) Capsicum annuum (chili ornamental peppers )

Cynara scolymus (artichoke) Allium schoenoprasum (chives)

Acanthus mollis - Helichrysum italicum - Agapanthus africanus - Rosa Iceberg - Hydrangea arborescens “Annabelle”


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{ Text and Photos Alessandra Fabre Repetto }

www.alessandrafabre.com

alessandra.fabre@gmail.com

www.ecoweddingdesign.blogspot.it www.facebook.com/EcoWeddingDesing

Boho-chic style! Raccontaci come è nata la tua passione per l’ecologia. L’ho riscoperta da adulta ma è nata quando ero bambina, avevamo molta libertà e passavamo il tempo ad esplorare la natura. Oggi faccio qualcosa di molto simile, raccolgo rami, cortecce, fiori di campo, tutto materiale prezioso per i miei allestimenti. Quali sono i tuoi materiali prediletti? La carta pesta, i tessuti naturali, fili di rame, gesso. Mi piace l’idea

di mescolare i materiali con qualcosa di naturale (licheni e fiori secchi) per realizzare allestimenti che siano durevoli nel tempo. Quali sono gli allestimenti eco wedding che ti richiedono maggiormente? All’inizio erano il bouquet da sposa, i bottouniere e gli accessori, questo anno sono aumentate le richieste di allestimenti completi a tema: shabby, country, boh chic. Centrotavola e decorazioni per location

Tell us about how your passion for ecology started. It started when I was a kid and I rediscovered it as an adult. We had a lot of freedom and I used to spend time exploring nature. Today I do something very similar, I gather twigs, bark, flowers, precious materials for all of my outfits. What are your favourite materials? The paper mache, natural fabrics, copper wire, plasters. I like the

idea of mixing ​​ materials with something natural (lichens and dried flowers) to create longlasting installations. What are the more requested eco-wedding setups? Initially the bridal bouquets, then boutonniere and accessories, this year the requests for complete installations increased: Shabby, country, bohochic. Centrepieces and decorations for locations and churches, also available for rent.


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e chiese, disponibili anche in affitto. Quali sono i bouquet e le bomboniere che sono più di moda in questo momento? Il modello tondo classico è sempre il più richiesto, anche nella versione multicolor, mentre

come bomboniere e segnaposto vanno tanto i bracciali lega-sacchetto e le collane legatovagliolo idee regalo che da indossare che non finiscono dimenticate nei cassetti.

What are the most fashionable bouquets and wedding favours? The classic round model is always the most popular, even in the multicolour version, while popular wedding favours and placeholders are alloy-bags bracelets and alloy-towel

necklaces, wearable gift ideas that do not end up forgotten in drawers. What would you suggest as eco-trendy accessory? Crowns or headbands with boho-chic style paper flowers. What is the most


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Qual’è l’accessorio eco trendy che consigli? Sono le coroncine o le fasce per capelli con fiori di carta in perfetto stile stile boho-chic.

Qual’è l’allestimento più spettacolare che tu hai realizzato per privati, negozi o altro? Per un matrimonio al Parco Nazionale del Circeo, ho allestito un bosco che scendeva fino al lago, circondata da una natura meravigliosa!

spectacular layout that you created? I set up a forest leading down to the lake, surrounded by beautiful nature for a wedding at National Park of Circeo!


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{Text and Photos

}

Sara Byrne, Dylan Howell

www.dylandsara.com

info@dylandsara.com

Orange wedding Raccontateci le vostre ispirazioni per questo matrimonio contry chic avvenuto in autunno. Le nostre ispirazioni sono spesso le stesse. L’idea è quella di raccontare la storia che stiamo vivendo attraverso i nostri occhi e nel miglior modo possibile. Costantemente i dettagli delle decorazioni e l’ambiente fanno parte della narrazione, ma non possono essere comparati alle emozioni degli invitati. Ricordo ancora quanto è stata suggestiva questa cerimonia e di come erano felici gli sposi quel giorno.

Qual’è la foto migliore che avete fatto in questo matrimonio? Qui arriva l’interpretazione, ci piace catturare momenti genuini e autentici tra gli invitati. Se una foto suscita emozione per la sposa o lo sposo questo noi lo consideriamo il vero successo. Quali sono gli oggetti di stylist che vi sono piaciuti di più in questo matrimonio? L’autunno nell’ Idaho, situato nella parte nord-occidentale degli Stati Uniti d’America, è qualcosa di sorprendente, la tonalità dei toni caldi sia dei

Tell us about your inspirations for your country chic weddings during the mid season. Our inspirations are always the same. Get images that moving to us and the couple. We want to tell the story that we’re seeing unfold in front of our eyes in the best way possible. The details and the setting are a part of that story, but they don’t compare to the people and emotions. I still remember how beautiful this ceremony was and how happy the couple was that day. What’s the best picture you have done in this amazing marriage?

That’s up for interpretation, but we love when we capture genuine moments between couples. Any photo that elicits emotion from the bride or groom we consider a success. Which are the objects of the set that you liked most in this wedding? Autumn in Idaho is so amazing, the natural colors of this wedding in and how they brought it together with the details is beautiful. The bicycle theme was cool because it was something that both of them were excited about, you could tell they were both invested in the


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dettagli che di tutto il matrimonio in generale è stato qualcosa di veramente incantevole.

Qual’è lo scatto immancabile per un matrimonio firmato Dylan and Sarah ?

La trovata delle biciclette sparse per il giardino era davvero piacevole e fresca e loro ne erano entusiasti, nel complesso i dettagli erano davvero notevoli!

Per ogni matrimonio aspiriamo ad avere almeno una fotografia che emozioni la sposa a tal punto da farla piangere. Questo sarà lo scatto che verrà custodito con amore per il resto della vita.

gorgeous details! What is the shoot you cannot miss in a wedding signed by Dylan & Sara Photography? Every wedding we want to get at least one image that will bring the bride to tears when she sees it. One that will be cherished for the rest of her life.


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{Text and Photos Miranda van Dijk }

www.puuranders.nl

info@puuranders.nl

The garden of beautiful memories Cosa significa Puur anders? Puur Anders significa puro differente in olandese. L’idea di base di questo nome è che si può trovare la bellezza ovunque, anche nella normalità, nelle cose a portata di mano. Così comuni, ma così straordinarie. Diverse appunto. Quali sono i materiali che utilizzi nelle tue creazioni ?

Parte tutto dalla mia testa, magari dopo aver visto una fotografia, una rivista o qualcosa in giro per strada. A volte schizzo l’idea nel mio notebook. Poi incomincio a raccogliere informazioni, spesso cerco immagini, per farmi un quadro completo per esempio di un fiore o una foglia, soprattutto i fiori possono essere complicati. Dopo di che avviene la parte più

What does it means Puur Anders? Puur Anders means pure different in Dutch. The idea of the name is that you can find beauty everywhere, even in the normal things, they could be right on your doorstep, so common, but so extraordinary. Different. Pure different. Which are the materials that you use in your visual stories? Everything starts in

my head maybe after seeing a photograph, a magazine or something in the street. Sometimes I make a draw of my idea in a notebook. I begin to gather information, most of them are pictures, to get a complete overview of a flower or a leaf. Especially flowers are so complicated. After then, comes the most difficult part that is to start the making. I have many experiments


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difficile del lavoro. Ho molti esperimenti nel mio cassetto, inutilizzati. Alcuni sono su carta altri su tessuto, ma li tengo tutti, li riguardo spesso fino a quando non trovo una soluzione che mi piace. Come è cominciato il progetto Woman’s herbarium per il Rijksmuseum di Amsterdam? Il Rijksmuseum ha recentemente

digitalizzato gran parte della sua collezione che ora è disponibile in download per il pubblico. Hanno poi deciso di collaborare con solo cinque artisti, da tutto il mondo, agganciati al portale Etsy per interpretare in maniera creativa il loro catalogo. Quindi mi è stato chiesto di creare degli oggetti d’arte. Le raffigurazioni femminili sono state il soggetto più raffigurato

up in my drawer, unused. Some of them are paper or fabric made, I leave them on my workspace and I keep them all until I find one that I like. How started the Woman’s herbarium for the Rijksmuseum in Amsterdam? The museum scanned and digitized a large part of their collection, now it is available as a download for the

public. They decided to collaborate with only five Etsy artists, from all over the world, to interpret their art catalogue in a creative way. So they contacted me to create some art objects. The female representations are the most portrayed subject in art history and I also was inspired by women of Rijksstudio, I had the opportunity to start from an historical and artistic heritage of


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nella storia dell’arte e anche io sono stata ispirata dalle donne del Rijksstudio, ho avuto la possibilità di partire da un patrimonio storico artistico d’eccezione. Ho quindi realizzato dodici oggetti ispirati alla natura raffiguranti le donne nell’arte. Gli oggetti parlano di ricordi personali: che

tipo di emozioni vuoi condividere? Gran parte dei miei lavori sono su ordinazione, spesso con foto molto private. Tutto ebbe inizio dopo la richiesta di una blogger che voleva la fotografia di sua mamma, appena scomparsa, sulle mie foglie. Le foto della madre erano bellissime, mostravano così tanto

exception. So I realized twelve objects inspired by nature depicting women in art. Your objects talk about personal memories: what kind of emotions do you want to share? Most of my works are made by order, often with very private photos. I started to create custom pieces

after the request of a blogger who would like to have a picture of her mother, who had passed away, on one leave jewel. The mother’s pictures were beautiful and they showed so much love and energy. Pure emotion! And that’s why I decided to create custom objects. Once it was hard, last year a woman, very


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I’m happy to make a special item for you from your picture . A nice way to keep a memory close to your heart!

amore ed energia. Un’emozione! Ed è per questo che ho deciso di creare oggetti personalizzati. Una volta è stato difficile, l’anno scorso una signora molto malata, ha voluto lasciare a suo figlio un piccolo quadrifoglio con la sua immagine, in modo da essere ricordata per sempre.

Ovviamente, la maggior parte delle volte, creo oggetti per momenti felici, con bellissime immagini di matrimoni, neonati e mamme e figlie abbracciate. La cosa bella è che sono davvero preziosi per i miei clienti, ed è questo quello che rende utile e unico il mio lavoro.

ill, required me a small four-leaf clover with her image for her children, in order to be remembered forever. Obviously, most of the time, I create objects for happy moments, with beautiful images of weddings, newborns and mothers and daughters embraced. The nice thing is that they are really valuable for my clients,

and this makes my work unique and useful.


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{Text Delfina Rattazzi } {Photo

Dana Frigerio

}

floral memories

Delfina Rattazzi

Quali sono state le passioni floreali della sua vita? Ho fatto tre lunghi viaggi nell’Africa centrale. A diciotto anni ho guidato una jeep in una spedizione in Tanzania. Ho scoperto le acacie spinose, le piante di caffè nella zona di Arusha, gli alberi di mango nella zona costiera. In Namibia ho incominciato a guardare le piante più da vicino. Mi hanno detto che i rinoceronti mangiavano

le grosse euforbie scure dalle lunghe spine e che gli elefanti erano ghiotti dei semi delle acacie e che, mangiandoli, li aiutavano poi a germinare nella terra arida e sabbiosa. Molte piante sono velenose in Africa: nei fiumi in secca germinano le dature bianche e le euforbie candelabro hanno un lattice molto pericoloso.

I’ve made three long trips in central Africa. When I was eighteen I drove a jeep for an expedition in Tanzania. I discovered the gum acacias, coffee plants in the Arusha zone and mango trees near the coastline. In Namibia I started watching plants more carefully. I was told rhinoceros eat the big dark euphorbias with the long forbidding thorns

and that elephants liked the seeds of the acacias. By eating them they help them to germinate in the dry, sandy earth. Many plants in Africa are poisonous: the white datura blossoms in the dry bed streams and the candelabrum euphorbia with its dangerous latice. I saw the world’s oldest plant: Welwitschia mirabilis, capable a


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Ho visto la pianta più antica del mondo: la Welwitschia mirabilis, che è in grado di vivere mille anni nella terra desertica. I baobab con i loro larghi tronchi e i grossi baccelli grigi hanno una potenza arcaica e straniante. Oggi so che gli esemplari più giovani non sopravvivono alla fame degli animali e ai fuochi appiccati spesso per fornire erba fresca agli erbivori. Una volta spariti i maestosi esemplari più anziani non ci saranno più baobab in Africa. Ne

coltivo un esemplare sul terrazzo, il che fa molto ridere i miei amici. Una schiera di palme maestose costeggia il fiume popolato di coccodrilli neri che segna il confine fra Namibia e Angola. In Marocco, invece, a fine aprile fioriscono limoni e aranci e le rigogliose Bouganville fanno cascate di colori dal rosa, all’arancio pallido, al rosso rubino e al giallo zafferano. E iniziano a fiorire le rose.

surviving a thousand years in the arid ground. Babobabs with their wide tree trunks and big grey seed pods have an arcaic and foreign aura. Today I know that the young trees do not survive the hunger of animals and the regularly set up bush fires that serve to encourage the growth of new, tender grass. The day the older specimens of this majestic tree have disappeared there will no longer be baobabs in Africa. I admit to growing one on my terrace in

Milano, an activity which my friends find hilarious. A line of tall palms line the river infested by black crocodiles which marks the frontier between Namibia and Angola. In Morocco, instead, the orange and lemon trees start blooming at the and of April and the thriving Bouganville carpets walls with cascades of flowers going from pink to light orange, from ruby red to saffron yellow. And the roses start blossoming.


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{Text

Edoardo Santoro

}

www.sguardonelverde.com

edosant@libero.it

Dal dipinto al giardino Il riconoscimento delle piante rappresentate in affreschi, dipinti, miniature è utile per la ricostruzione dei giardini storici. L’elenco delle specie che se ne ricava è un prezioso strumento per ricreare l’atmosfera di un giardino medievale, rinascimentale o barocco. Ne il Giardino del

Paradiso sono circa 20 le piante riconoscibili, prevalentemente ornamentali e da frutto. In primo piano la rossa Paeonia officinalis 1, alla sua sinitra il profumato mughetto 2 e alla destra la strisciante pervinca 3. Al centro, accanto alla scimmia, un alberello probabilmente appena innestato 4, circondato da fragoline di bosco 5

Identifying plants represented infrescoes, paintings and miniatures is useful for the reconstruction of historic gardens. The list of species that one gets is a valuable tool to recreate the atmosphere of a Medieval Renaissance or Baroque garden. In the Garden of Paradise there are about

20 recognizable plants, mostly ornamental and fruit plants. In the foreground the red Paeonia officinalis 1, fragrant lily of the valley 2 on the left and the creeping periwinkle 3 on the right. In the centre, next to the monkey, a small tree 4, probably just grafted, surrounded by strawberries 5 and spring snowflake 6 and


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7 Maestro dell’alto Reno Giardino del Paradiso Städelsches Kunstinstitut Francoforte 1410

e campanellini 6 e poco distanti, sparse qua e là, piante di Primula veris 7. Addossate al muro un gran numero di piante tra cui iris germanica 8 violaciocca 9, garofano 10, silene 11, una rosa (forse di Damasco 12) e un contorto albero di amarene 13 e sulla destra il Giglio di Sant’Antonio 14, uno dei primi fiori “esotici” importati

dall’Asia Minore.” Una fioritura contemporanea di tutte queste piante non sarà possibile ed è proprio per questo che il Giardino del Paradiso fa sognare ma ci fa anche credere di poter avere nel nostro giardino un po’ di paradiso.

slightly further away Primula veris 7 scattered here and there. A large number of plants are against the wall, including Iris germanica 8, wallflowers 9, carnations 10, bladder campion 11, a rose (perhaps Damascus 12), and a twisted sour cherry tree 13 on the right and the Lily of St. Anthony 14, one of the

first “exotic” flowers imported from Asia Minor. “ All these plants would never bloom altogether and it is precisely for this reason that the flowering Garden of Paradise makes us dream, but also makes us believe that we can have a little bit of ‘paradise’ in our garden.


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{ Text

and Photo Simonetta Chiarugi

}

www.aboutgarden.it

simonetta_chiarugi@libero.it

Flower Seed Packets La nascita di una piantina da un piccolo seme è una delle meraviglie che compie la natura, semi fonte di vita che germinano in autonomia o che invece aspettano di essere raccolti e accuditi e seminati da appassionati e provetti giardinieri. Si prelevano quando il fiore che li contiene è completamente secco e il seme ha raggiunto il giusto grado di maturazione accumulando tutte le riserva necessarie alla germogliazione. Mondati dai rispettivi involucri, vanno conservati nelle tradizionali bustine di carta. Potete usare anonime bustine o prepararle voi stessi seguendo tecniche di origami o semplicemente piegando un foglio strappato dal taccuino degli appunti che ogni zelante giardiniere dovrebbe sempre portare

con se, invece per i più pigri esiste a possibilità di scaricare diversi modelli direttamente dal web. Ricordate di scrivere sempre sulla bustina i dati relativi il suo contenuto, nome della pianta , data e luogo di raccolta. Per agevolare questa operazione potete personalizzare le bustine usando appositi timbri realizzati su misura. Infine conservate i vostri semi al riparo dalla luce in luogo fresco e ben areato la cui temperatura ideale è compresa tra i 5° e i 10°. I semi se ben conservati manterranno la loro facoltà germinativa per almeno 3 o 4 anni. Un’accortezza in più prima di inserire i semi nella bustina racchiudeteli in un po’ di carta di alluminio, si manterranno meglio e più a lungo!

The birth, from a tiny seed, is one of the Nature wonders. Source of life, seeds grow independently, waiting to be harvested, cared and seeded by enthusiasts and skilled gardeners. Take them when the flower is completely dry, because the seed has achieved the right level of ripeness by accumulating all the reserves necessary to sprout. Pick over the seeds of their wrappers, and kept them in a traditional paper bags. You can use anonymous packets or you can prepare them by yourself, using origami techniques or simply by folding a sheet from your notebook. Every zealous gardener should carry it, but for the lazy ones exist the possibility to download several packets templates from the web. Remember to write on packet the relating

data: content, plant name, date and place of harvest. To easier this operation you can personalize packets using special custom made by rubber stamps. Finally store your seeds away from light in a cool, well-ventilated area, where the temperature should be between 5 ° and 10 °. The seeds, if properly stored, are going to retain their germination capacity for at least 3 or 4 years. Tips: Before putting the seeds in a packet, wrap them in some aluminum foil, its will keep better and longer!


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{Graphics Valentina Caiazzo }

www.amisuradibimbo.wordpress.com

valentina.caiazzo@gmail.com

jukebox kids

Magis – Yellowbasket.it Zilalila www.zilalila.com

Inke – Yellowbasket.it

Ferm living www.fermliving.com

Snowpuppe www.studiosnowpuppe.nl


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Flensted mobiles www.gigoitaly.com

Perludi www.perludi.com

Mini willa www.miniwilla.se

Little Red Stuga www.littleredstuga.se


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I

MY GARDEN

www.cappellinipiante.it

www.studiobaccari.com

Pomellato Milano


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tradgardenpahojden tradgardenpahojden Il giardino mi rende felice e tranquilla. http://www.tradgardenpahojden.blogspot.com


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{ Text Marzia Barosso }

www.ultimissimedallorto.blogspot.it

marziabarosso@alice.it

Lo Zafferano del Monferrato Ivan Franco, 30 anni, biologo, una decina di anni fa, un po’ per passione e un po’ per curiosità, ha iniziato a coltivare zafferano sulle colline astigiane riscoprendo un’antica tradizione. Oggi il suo “Zafferano del Monferrato” si acquista online. Perché proprio lo zafferano? Le colline astigiane sono una zona di produzione storica dello zafferano: nel 1300 qui il clima era più mite e antichi documenti ne attestano la coltivazione fin dal Medioevo. Per esempio il trattato “Camino Medievale” riporta il divieto vigente nel feudo di pascolare i porci e

rubare negli zafferaneti. La coltivazione è stata poi abbandonata a causa della diminuzione delle temperature avvenuta a seguito di quella che è stata definita “piccola glaciazione” e poi ripresa, in piccolissimi appezzamenti, a fine Ottocento, da quando cioè si è cominciato a registrare un nuovo cambiamento climatico, questa volta in rialzo. Dove, come e quanto ne produci? Per produrre 1 kg di zafferano occorrono 150 mila fiori, pari a 50 mila bulbi che richiedono 1000 mq di terreno. Il mio zafferaneto si trova a Castelnuovo Don Bosco (nord astigiano) in

Ivan Franco, 30, biologist, 10 years ago, began to cultivate saffron on the Asti hills, both for passion and for curiosity, and rediscovered an ancient tradition. Today his “Saffron Monferrato” can be purchased online.

abandoned due to the decrease in temperatures occurred as a result of a “little ice age”. It was taken on again later in small plots, in the late nineteenth century, with new climate changes and higher temperatures.

Why saffron? Historically, the hills of Asti were an area where saffron was cultivated. In 1300 the climate was mild and ancient documents witness its cultivation since the Middle Ages. For example, the treaty “Camino Medievale” reports the ban to pasture the pigs and steal in saffron fields “zafferaneti.” The cultivation was later

Where, how and how much do you produce? In order to produce 1 kg of saffron 150 thousand flowers are needed, equivalent to 50 thousand bulbs that require 1000 square meters of land. My “zafferaneto” is located in Castelnuovo Don Bosco (north of Asti) in a former vineyard facing south and produces 10 kg of saffron.


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www.zafferanomonferrato.com

un ex vigneto esposto a sud e produce 10 kg di zafferano. I bulbi si mettono a dimora a fine estate e si espiantano all’inizio dell’estate seguente per essere selezionati e impiantati nuovamente in terreno lavorato e concimato. I fiori si raccolgono manualmente, di notte, con le torce e prima che ci sia troppa luce tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. In giornata i pistilli che danno la spezia vanno staccati dal fiore, essiccati e confezionati in vasetti di vetro. Com’è lo zafferano piemontese? Di ottima qualità per due motivi: per via delle

temperature estreme e del perfetto livello di umidità e di piovosità del territorio astigiano e per la cura con cui viene prodotto: nessun prodotto chimico (né diserbanti, né concimi, né anticrittogamici), raccolta manuale notturna, essicazione a basse temperature. Dove si può acquistare il tuo zafferano? Presso “Eataly in Campagna” a San Damiano d’Asti, l’emporio delle cantine “Terre dei Santi” di San Damiano d’Asti e Castelnuovo Don Bosco e online sul sito www. zafferanomonferrato. com

The bulbs are planted in late summer and are collected early the following summer to be selected and implanted back into tilled and fertilized soil. Flowers are harvested by hand, at night, with torches, before there is too much light, in late October and early November. During the day the pistils that give the spice should be disconnected from the flower, dried and packed in glass jars. How is the quality of Piedmont saffron? It is a quality product for two reasons: because of the extreme temperatures and the perfect level of humidity

and rainfall of the Asti region and for the care with which it is produced: no chemicals (no herbicides or fertilizers, or pesticides), handpicking at night, drying at low temperatures. Where can I buy your saffron? At “Eataly in the Country” in San Damiano d’Asti, the emporium of the wineries “Land of the Saints” of San Damiano d’Asti and Castelnuovo Don Bosco and online at www.zafferanomonferrato.com


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{Text and Photos Gianlidia Tonoli }

www.giato.blogspot.it

www.gianlidiatonoli.com

giatosalo@gmail.com

Ti tengo e ti tingo Non ne faccio mistero... sono una riciclona! Non riesco a buttare, scartare, eliminare per poi riacquistare.

Un’amica voleva eliminare i suoi vecchi grembiuli di lino, ma sono intevenuta e li ho salvati.

It’s not a mystery ... I love to recycle! I can not throw, discard, delete and then buy again.

Mi piace dare una seconda, ma anche una terza e quarta chance alle cose!

Anche i buchi hanno una storia, e a volte rattopparli significa cancellare le tracce di un vissuto.

I like to take a second, but also a third and fourth chance to things! A friend of mine

planned to eliminate her old linen aprons, but I saved them. Even holes have a story, and sometimes patch them means erase traces of life. This was an important hole ... entanglement of love and for no reason it


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Questo è un buco importante... un impiglio d’amore che per nessun motivo andava cucito! Il grembiule è quell’outfit che rende unico lo stile, anche in cucina. Rappresenta quel gesto d’autres fois, che

le nostre nonne ben conoscevano non solo per salvare un’abito, ma per rendere glamour un compito. Utilizzate il grembiule... la differenza resta nella memoria!

would be sewn!

make their job glamours.

An apron is an outfit that makes your style unique, also in the kitchen.

Use apron ... the rest remains in the memory!

It’s an old fashion sign, that our grandmothers knew very well, not only to save dresses, but to


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{ Text and photos Nicolette Camille and Sarah Ryhanen }

www.saipua.com

www.nicolettecamille.com

A day with Nicolette and Sarah Com’è nata la vostra collaborazione? Ci siamo incontrate sei anni fa per caso. All’epoca non c’erano molti fioristi dal sapore naturale e romantico a Brooklyn e quando abbiamo scoperto che i nostri lavori erano simili abbiamo intuito che era meglio collaborare che competere. Durante il nostro primo incontro abbiamo parlato di astrologia, della cantante Stevie Nicks e dei nostri fidanzati, ma non abbiamo mai nominato i fiori. Adesso siamo molto unite, come spesso succede quando fai lo stesso lavoro. Ne sono molto contenta è un’amicizia vera. Quali sono le influenze reciproche che vi siete scambiate? Nicolette e io prendiamo molti spunti dalla natura stessa e dal garden design.

Iniziamo scegliendo i fiori per l’evento cercando nei campi e nei giardini intorno a noi utilizzando fiori di stagione. Ad esempio in questi giorni di fine luglio, stiamo lavorando per l’allestimento di un matrimonio qui a New York e intorno a me ci sono tantissimi fiori spontanei dove prendere ispirazione, come le carote selvatiche ”Daucus carota” e gli Eupatorium purpureum; questi saranno i protagonisti dei nostri centrotavola. Così come l’uva, che non è ancora arrivata alla maturazione, con i suoi chicci ancora verdi, sarà perfetta per abbellire la struttura ad arco del matrimonio, e non da ultimo speriamo di convincere il contadino per avere a disposizione il bellissimo Ribes rubrum ‘Champagne Pink’, il frutto dal colore più bello che ci sia, senza dubbio.

How does your collaboration start? We met about 6 years ago on a blind date. At that time there were not a lot of people making natural looking florals in Brooklyn and when we found each other’s work we knew it would be better to share and collaborate than compete and rival. Our first meeting we talking for hours about astrology and Stevie Nicks and our boyfriends; we didn’t even make it to flower talk. We are really close friends now who also happen to share the same career. It’s pretty special, I feel very lucky. What are the reciprocal influences you are sharing? Nicolette and I both take heavy cues from nature and garden design. We both start planning flowers for an event by looking at what is

happening outside at the time and place of the party. For example right now it’s mid July and I am working on a wedding in upstate NY …there are lots of wildflowers like Daucus carota (Queen Anne’s lace) and Eutrochium purpureum (Joe-Pye weeds) everywhere, so we will work those into our centerpieces. Wild grapevine is rampant here and looks so gorgeous when the berries are still a bit immature; that dusty green. Those will make an appearance on the wedding arch. If I can convince the farmer, I hope to get my hands on a lot of Ribes rubrum ‘Champagne Pink’ the most beautiful fruit in the world. Arguably. Which is the reason for you to take inspiration from the painting of Dutch masters ?


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Qual’è ispirazione per le vostre composizioni floreali di riproduzione delle pitture fiamminghe? I dipinti delle nature morte dei pittori fiamminghi sono esageratamente lussuosi, i fiori appaiono opulenti e il loro sfondo scuro ha un tono sinistro che ci affascina. Ci piace realizzare composizioni con fiori che sembrano sull’orlo del “collasso”,

li preferiamo quando stanno iniziando a sfiorire, in questo preciso stadio, appena un attimo prima sembrano schiudersi, poi si aprono e iniziano ad appassire.

The dutch masters painted outrageously luxurious, opulent blooms but they often tempered them with a certain dark mood; a hint at death. Flowers on the verge of collapse.

Ovviamnete è molto difficile per noi fisoristi arrivare in tempo a questo preciso periodo di sfioritura ad un’evento, matrimonio o party, ma cerchiamo a tutti i costi di farlo, perché ne vale la pena.

I love flowers this way, right on the line between peak and collapse. It’s hard to get the timing right to make flowers look like this for an event, but worth the effort.


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www.littleflowerschoolbrooklyn.com


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{Text and Photos Sergey Karepanov }

https://www.facebook.com/sergey.karepanov.5

sergeykarepanov@gmail.com

Il foliage di Sergey Karepanov Da quanti anni ti dedichi alla fotografia di paesaggio e perché? La mia passione per la fotografia è iniziata quando ero un ragazzino, ho vissuto tutta la mia infanzia nella regione russa della Taiga, la tipica foresta di conifere, dove sono presenti moltissimi abeti e larici, praticamente è un enorme giardino botanico naturale.

fotografica, avevo solo 14 anni. Non molti anni dopo ho iniziato a visitare l’Europa, in particolare la Francia, amandone i castelli e i parchi, ho fotografato oltre 250 giardini francesi, tra cui molti giardini privati e giardini storici.

Oltre che fotografare mi piace dedicarmi al giardino, infatti come molti moscoviti, possiedo una dacia, Con i miei genitori abbiamo vissuto in la tipica abitazione di campagna russa, lontana questo luogo selvaggio e incantevole per molti dalla città e immersa nella natura. E’ un anni, l’ho amato sopra luogo di relax per la mia ogni cosa, rimanendone molto colpito. Un giorno, famiglia e nel corso degli anni ho creato attorno mio padre, che era un appassionato fotografo a casa un giardino dilettante, mi ha regalato naturale con moltissime piante, fiori, alberi da la mia prima macchina

How long have you been working as a landscape photographer and why? My passion for photography began when I was a kid; I lived all my childhood in the Russian Taiga, the typical coniferous forest, where there are a lot of firs and larches, a sort of huge natural botanical garden. I have lived with my parents in this wild and enchanting place for many years, I have loved it more than anything else, and I was always very impressed. One day my father, who was a keen amateur photographer, gave me my first camera, I was only 14 years old.

Not many years later, I began to visit Europe, particularly France. I loved castles and parks, I photographed more than 250 French gardens, including many private gardens and historic gardens. Besides photograph, I also enjoy gardening. Like many Muscovites, I own a dacha, the typical house of the Russian countryside, away from the city and surrounded by nature. It’s a place where I relax with my family and over the years I have created around the house a natural garden with many plants, flowers, fruit trees and vegetables. If you could choose


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Se potessi scegliere qual’è il parco “proibito” che vorresti fotografare?

complesso barocco del castello di Dennenlohe in Franconia centrale, a quelli privati e pressochè sconosciuti.

In realtà non ho un sogno particolare, in genere amo fotografare tutti i giardini, dai famosi giardini europei, come questo del magnifico parco nel

Quello che mi affascina è raccontare una storia e spesso i parchi e i giardini raccontano storie avvincenti e particolari, per esempio quelli francesi sono

frutta e ortaggi.

to take pictures of a “forbidden” park, which one would you wish to photograph?

castle of Dennenlohe, in Middle Franconia, to private and almost unknown parks.

Actually, I do not have a particular dream, usually I love to photograph all the gardens, from famous gardens of Europe, like this magnificent park in the complex baroque

What fascinates me is to tell a story and often the parks and gardens tell compelling stories and details, for example the French ones are full of beautiful love stories.


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Schlosspark Dennenlohe in Mittelfranken

intrisi di stupende storie d’amore. Mi piace scattare le fotografie in ogni stagione, dall’inverno all’autunno, ho visitato la Francia, la Finlandia, la Svezia, la Cecoslovacchia, la Croazia e L’italia. Il mio primo lavoro è

stato pubblicato nel 2006 in un magazine russo dedicato ai giardini e ho vinto per quattro volte il premio dell’International Garden Photographer of the Year (IGPOTY) e ora le mie fotografie sono in mostra itinerante in Inghilterra e in Australia.

I like to take photographs in every season, from winter to autumn, I visited France, Finland, Sweden, Czechoslovakia, Croatia and Italy. My first work was published in 2006 in a Russian magazine dedicated to the gardens and I won four

times the prize as the International Garden Photographer of the Year (IGPOTY) and now my pictures are in a traveling exhibition in England and Australia.


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"A picture is a secret about a secret, the more it tells you the less you know."


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{Text and Photos Patrizia Piga e Flavio Catalano}

www.oniononthetake.it

photo@pigaecatalano.it

Natura morta, come farla vivere! E la luce fu, e fu il primo giorno. Così dicono le sacre scritture. La chiamano natura morta ma vive, vive di luce. Ovunque posiamo lo sguardo lei c’è, magari solo un barlume, ma ci disegna la vita. Amo la luce. La guardo, la studio, la cerco in ogni dove, in casa, in un bosco, per strada. Sensazioni e visioni che riporto

in studio. Poi qualche ricordo di storia dell’arte, Caravaggio, Rembrandt, Veermer e l’ammirazione per l’opera fotografica di Chris Broadbent.

And there was light, and it was the first day.

This is what Holy Scripture tells. It is called still life but it is alive, it lives with light. Wherever we Un set semplice, poche look at it, it is there, assi come piano e maybe just a glimmer, sfondo. Illuminazione but it draws our life. I artificiale. Due punti love light. I look at it, luce flash, uno diffuso I study it, and I seek it con bassa potenza, l’altro everywhere, at home, in più spot, direzionale più the woods, in the street. intenso ma potrebbe Feelings and visions

that I carry over into my studio. Then some memories of the history of art, Caravaggio, Rembrandt, Vermeer and admiration for the photographic work of Chris Broadbent. A simple set, a few axes as foreground and background. Artificial lighting. Two points of flash light, one spread with low power, the other with more spots,


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essere anche luce continua o quella di una finestra. Quasi sempre in controluce o con luce molto laterale. Un piccolo polistirolo dalla parte opposta per schiarire le ombre, adeguando la distanza

a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Cartoncini per dirigere la luce, costringerla dove si vuole farla andare. Mollette, qualche sostegno per tenere in piedi i cartoncini. Ăˆ tutto, basta scattare.

directional and more intense but it could also be continuous light or the light from a window. Almost always backlit or with very lateral light. Small polystyrene on the opposite side to lighten the shadows, adjusting the distance depending

on the effect you want to achieve. Cards for directing the light, forcing it to where you want it to go. Clothespins, some support to prop up the cards. That’s all, just snap.


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{ Text and photos

Tiziano Bianchi + Luigi Conti + Virgilio Piatti

}

AMERICAS

PLANT HUNTERS WENT TO

ASIA EUROPE

AFRICA

VISITED PLACE

THIS ISSUE

Plant hunters Giordania Il nostro viaggio in Giordania comincia dall’aeroporto di Amman. Dopo avere noleggiato una macchina ci dirigiamo verso la prima meta, il Mar Morto. La strada per arrivare alla grande depressione (415 m sotto il livello del mare) è dritta e desertica, potrebbe risultare alquanto monotona, ma l’attraversare queste grandi zone solitarie suscita sempre un certo fascino. Una volta giunti ai suoi bordi, costeggiandolo in macchina, è possibile vedere le varie incrostazioni saline, i famosi sali del Mare Morto, che riluccicano sotto

l’effetto del sole. Lungo le sue sponde notiamo la presenza di Calotropis procera (Aiton) W.T. Aiton, un’asclepiadacea chiamata “mela di Sodoma” specie tossica caratterizzata dall’avere frutti simili a pomi o ad aranci che a maturità si aprono (più precisamente “esplodono “) e di Ziziphus spina-christi (L.) Desf. appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae. Questa specie dotata di fitti aculei è ritenuta la pianta con cui fu fatta la corona di spine di Gesù.

Our journey in Jordan begun at the Amman airport. After renting a car, we headed towards our first destination, the Dead Sea. The road to get to the Great Depression (415 m below sea level) is straight and desert, and can be quite dull, but driving through such extensive and lonely areas is truly fascinating. Once by the shores, it is possible to drive along the salt deposits, the famous Dead Sea salts, which shine under the sun. Along the shores, we noticed Lasciato il Mare Morto ci Calotropis procera dirigiamo verso un’altra (Aiton) WT Aiton, an

asclepiadaceous called “apple of Sodom” a, toxic species characterized by fruits like apples or oranges that open when ripe (or more precisely “explode”) and Ziziphus spina-christi (L.) Desf. that belongs to the family of Rhamnaceae. This species, with dense spines, is thought to be the plant with which the crown of thorns of Jesus was made. After leaving the Dead Sea we went to another spectacular destination, the Dana Biosphere Reserve, in the Great Rift Valley, founded in 1989, which covers


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spettacolare meta, la riserva della Biosfera di Dana, nella Great Rift Valley, Fondata nel 1989, si estende per circa 320 km2 , è la più grande riserva della Giordania, caratterizzata da un paesaggio aspro e molto bello, con tramonti mozzafiato. Risulta essere molto importante anche dal punto di vista botanico essendo sede di circa 800 specie di piante tra cui tre endemiche. Proprio in questa riserva abbiamo potuto ammirare splendidi esem-

plari di Pistacia atlantica Desf. una specie arborea dioica appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae che raggiunge un’altezza di 8m, con diametri del tronco anche di 2 m. Lasciata la riserva di Dana proseguiamo in direzione sud,verso la città di Petra. Qui, anche se l’interesse botanico è minimo, ci rendiamo conto di essere davanti ad una vera meraviglia del genere umano. I colori della roccia, i

approximately 320 km2 and is the largest reserve in Jordan, characterized by a rugged but beautiful landscape, with breath-taking sunsets. It is very important from a botanical point of view for being home to about 800 species of plants including three endemic species. In this reserve we could admire wonderful examples of Pistacia Atlantic Desf. a dioecious tree species, which belongs to the family of Anacardiaceous, which

reaches a height of 8m, and trunk diameters up to 2 metres. Once we left the Dana Reserve, we continued towards the South, to the city of Petra. Although the botanical interest here was minimal, we realized that we were in front of a true wonder of mankind. The colours of the rock monuments carved on the inside, the atmosphere, were impossible to describe and unforgettable.


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monumenti scolpiti al suo interno, l’atmosfera che si respira, sono indescrivibili e indimenticabili. Il giorno successivo spingendosi sempre più a sud arriviamo nel deserto del Wadi Rum. Accompagnati da una guida con fuoristrada, attraversiamo bellissimi paesaggi costituiti da rocce colorate e sabbia variopinta, con sporadiche presenze vegetali. Ormai al termine del viaggio, sulla via del ritorno, ci dirigiamo a

nord-ovest di Amman per visitare la riserva naturale di Dibbin dove è presente una delle ultime foreste pure di pino d’Aleppo (Pinus halepensis Miller). Il sole cocente, il profumo della pineta, il ricco sottobosco insieme a tutte le altre meraviglie viste in Giordania sono ricordi che hanno contribuito a ritenere questo viaggio uno tra i più belli da noi effettuati.

The next day we went further south to the desert of Wadi Rum. We were accompanied by a guide with an offroad car and crossed beautiful landscapes with colourful rocks and sand, and with just few plants. At the end of the trip, on our way back, we headed northwest of Amman to visit the Dibbin natural reserve, home of the last forests of Aleppo pine (Pinus halepensis Miller). The

scorching sun, the scent of pine trees, the underbrush along with all the other wonderful sights in Jordan are memories that contributed to make us believe that this trip was one of the most beautiful we ever made.


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{ Text and Photos Alfonsina Tartaglione }

www.delizieingiardino.wordpress.com alfonsina.tartaglione@gmail.com

Cakes di semi per uccellini Ingredienti per 6 tortine 6 g gelatina in fogli, 3 cucchiai farro, 3 cucchiai orzo, 3 cucchiai grano, 3 cucchiai semi di girasole, 4 cucchiai di muesli a base di cereali e frutta secca (quello che consumate a colazione).

Immergere i fogli di gelatina per dieci minuti in acqua fredda. Nel frattempo scaldare 250 ml di acqua, aggiungere la gelatina strizzata e mescolare fino a farla sciogliere. Aggiungere i cereali, i semi e la frutta secca, mescolare e distribuire nelle

Ingredients for 6 cupcakes 6 gr. gelatine leaves, 3 tbsp spelt, 3 tbsp barley, 3 tbsp wheat,3 tbsp sunflower seeds, 4 tbsp of muesli with cereals and dried fruits. Dip the gelatine leaves in cold water for ten

minutes. Meanwhile heat 250 ml of water, add the squeezed gelatine and stir until dissolve them. Add all the ingredients into a silicone mold, after have previously sprayed with seeds oil. Let dry for a day. Turn out the cakes, tie them with string


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cavità di uno stampo in silicone che è stato precedentemente unto con dell’olio di semi. Far asciugare per un giorno intero. Sformare le tortine, legarle con dello spago e appenderle ai rami di un albero. Consigli: posizionare le tortine di semi sempre

nello stesso posto, magari vicino ad una fontana e continuare la somministrazione di cibo per tutto l’inverno. Sospenderla con l’avvicinarsi della primavera, quando gli uccellini hanno bisogno di nutrirsi d’altro insetti e larve.

and hang them at the branches of a tree in your garden. Tips: Place the seeds cakes in the same place (perhaps nearby a fountain) during the winter season. Suspend it when the springtime comes

because birds are going to feed themselves with insects and grubs.


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{Text and Photos Carlo Gabriele Callari }

www.carlogabriele.it

mail@carlogabriele.it

"Yes we can" Melbourne ‘’Devo dirti tre cose. Se queste si avvereranno, tu mi crederai?’’ Ascoltavo il suo respiro dall’altro capo del telefono, cercando nel suo silenzio un indizio di buone o cattive notizie. “La prima cosa. Partirai per l’Australia e riuscirai ad ottenere ció che vuoi. Non sarà facile, ma avrai il visto di cui hai bisogno per rimanere”.

Trattenni un sorriso, pensando che sarebbe stato meglio tenere i piedi per terra senza lasciarsi andare a facili entusiasmi. Dopotutto era esattamente la notizia che avrei voluto sentire!

“I have to tell you three things. If they come true, will you believe me?”

“La seconda cosa. Ti aiuterà una persona dal viso chiaro e affilato.”

“Number one You will leave to Australia and be able to get what you want. It is not going to be easy, but you will have the visa that you need to live there.”

In quel momento scorsi mentalmente i visi delle persone che fino

I was listening to the other end of the phone, in search of a sign of good or bad news through silence.

I was holding a smile, thinking that it would be best to keep my feet on the ground and not get too enthusiastic. After all, it was exactly the news I wanted to hear! “Number two. A person with a clear and sharp face will help you.” I tried to review all the faces of people I had contacted for an interview in Melbourne,


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a quel momento avevo contattato per richiedere un colloquio una volta a Melbourne, ma solo dopo qualche attimo capii esattamente di chi stesse parlando. “La terza cosa. Nel tuo lavoro, aprirai una nuova strada.” Questa affermazione mi lasció impassibile: è vero che sono alla ricerca di un nuovo linguaggio progettuale,

è vero che la maggior parte dei giardini che vedo mi danno come l’impressione di essere l’infinita replica di qualcosa già fatto o detto, ma non avevo alcuna ambizione se non quella di reinventare il mio modo di lavorare. Le prime due cose si sono dimostrate vere, vedremo la terza.

but it was only shortly after a while that I knew exactly who that person was. “Number three. In your work, you will open a new road.” This statement left me unmoved: it is true that I am looking for a new design language, it is true that most of the gardens that I see look like a copy of something else done or said before, but

I had no ambition other than to reinvent the way I work. The first two things have proven true, I am waiting for the third one.


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Portugal, Italia, Parque das Mangabeiras e Serra do Cip贸


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{Text and Photos Nella Cerino }

www.allegrovivacevinhos.com.br

nella.cerino@yahoo.com

BRAZIL SPECIA L Inserto Speciale a cura di Nella Cerino Anna Carolina Luciano

Special issue:Minas Gerais Brazil Sono arrivata a vivere nel Minas Gerais dopo averlo sognato per un’intera vita. La città di Tiradentes, la più coloniale delle città brasiliane, mi ha accolto e ospitato in casa di un’amica ma nel giro di pochi giorni erano tanti gli amici disposti a ospitarmi nelle loro case. Poi è arrivato mio marito che mi ha preso per mano e mi ha accompagnato nei giardini della capitale. Belo Horizonte é ideale perché mi lascia i miei spazi. É la città che mi porta a un simpatico pranzo nel tipico buteco, ma anche a una cena ricercata in un ristorante italiano. É la città che mi fa allontanare solo per scoprire, sempre e

ancora una volta, che qui è la casa che io ho scelto per vivere e essere felice. É qui, dove la stagione delle piogge arriva con i suoi fulmini che squarciano il cielo e i suoi tuoni che calano il silenzio, che la gente può essere chi vuole, può lavorare con chi vuole, vivere con chi vuole. Questa terra accoglie tutti e ci insegna che la vita può anche essere difficile, ma è sempre possibile e tante volte deliziosa. Le persone di qui sono quelle che scrivono sui muri Mais amor, por favor? E se tutti, lo scrivono, lo dicono e lo chiedono é perché così dev’essere.

I came to live in Minas Gerais after dreaming it for my whole life. The city of Tiradentes, the most colonial cities in Brazil, welcomed and hosted me in a friend’s house and in a few days a lot of friends were ready to host me. After then came my husband took me by hand through the gardens of the capital. Belo Horizonte is a great city because it leaves me my space. Is the city that leads me to a nice lunch in a typical Buteco and also to a sophisticated dinner at an Italian restaurant. Is the city that makes me estrange only to find, always, the house that I have chosen

to live and be happy. Here is where the wet season arrives with lightning that straike the sky and where thunders fall the silence, here is where people can be who they want, work with people who want to, live with whom they want to. This land welcomes everyone and teaches us that life can be difficult, but always possible and often delicious. People here are the ones who write on the walls Mais amor, por favor? And if everyone writes it, says it and asks it, it’s because it should be.


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{Text

}

Anna Carolina Luciano

annacarolluciano@gmail.com www.estorilplantas.com.br

Passeggiando in un giardino segreto a Belo Horizonte A Belo Horizonte, capitale dello Stato del Minas Gerais in Brasile, il collezionista di piante esotiche e rare Ricardo Lóes coltiva più di 6.500 piante, tra cui Bromeliaceae, Araceae, Palme, Polypodiaceae, Marantaceae e piante tropicali che in genere si sviluppano dai tubercoli radicali. Questa passione cominciò quando Lóes era ancora un bambino,

la sua prima collezione di piante iniziò attraverso un carteggio epistolare. Uno scambio di lettere? Proprio così, egli ricevette le sue prime sementi e spore proprio all’interno di una semplice lettera. Il suo intento è quello di preservare la biodiversità di queste specie e di risvegliare nel pubblico l’interesse per le piante scultoree e architettoniche che

Situated in Belo Horizonte, the Minas Gerais’s capital state in Brazil, the collector of rare and exotic plants Ricardo Loes cultivates more than 6,500 plants, including Bromeliaceae, Araceae, Palm, Polypodiaceae, Marantaceae and tropical plants that typically grown from tuber roots. This passion began when Lóes was a child, his first plants collection

started by an epistolary correspondence. A mail exchange? That’s right, he received his first seeds and spores inside one simple mail. His intent is to maintain the biodiversity of these species and to arouse the public interest in the sculptural and architectural plants that are not produced on large scale. He’d like to draw


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non sono prodotte su larga scala. Vuole porre l’attenzione sul fatto che si possono far convivere queste piante con l’ambiente cittadino circostante: la sua è una collezione di piante in piena area urbana che resiste nella cosiddetta ‘selva delle pietre’! Ma soprattutto c’è

l’amore per una particolare felce: il Platycerium o Corna di cervo presente in molte specie. Esiste addirittura un Platycerium stemaria cv. ‘Loes’ che porta il suo cognome. Ricardo Lóes tiene corsi e fornisce consulenze su come prendersi cura delle piante.

attention to the fact that you can combine these plants with the surrounding city environment: his plants collections is in the middle of the urban area, that resist in the ‘rocks forest’! But most of all, he has a particular fern loved: Platycerium or stag’s

horn fern present in many species. There is even a Platycerium stemaria cv. Lóes that bears his name. Ricardo Lóes teaches courses and gives advice about how to care these plants. Very generous with his visitors, he always gifts a small seedling.


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www.estorilplantas.com.br

Molto generoso anche con i suoi visitatori, regala sempre una piccola piantina. La maggior parte delle sue piante trovano dimora in due grandi serre, altre invece in bellissimi giardini verticali, formati da bromelie e felci.

Questa meravigliosa collezione Ê aperta anche agli investitori di tutto il mondo, allo scopo di renderla visibile ad un sempre maggior numero di persone. E non ultimo il suo desiderio è di donare alcune piccole rarità alle riserve di qualche giardino botanico.

This wonderful collection is also open to investors across the world, in order to make it visible to a greater number of people. And last but not least his desire is to donate some small rare plants to some botanical gardens.


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Plinia cauliflora

{Text and Photos Milsane de Paula }

Sabarà città viva ... anche per il Jabuticaba Gourmet Chi non conosce Sabará non ha mai visto l’asinello di Juca carico di dolci che arriva dalla montagna mentre si sente gridare “Doceiro!!” o non ha mai sentito la storia di donna Maria del Mulino d’acqua e non ha mai mangiato la sua Ora-pro-nobis, che si prepara sulla cucina a legna.

di oro e dell’arte fatta con mani nere, cuori angustiati e forza. Molta forza.

Non ha mai visto la Chiesa di Pietra che, anche se incompiuta, riposa imponente al centro della piazza, frutto della fede degli schiavi e della volontà pura di servire Dio. Non ha mai visto, nella chiesa di Ô, Non ha mai visto il luccicare delle palme la delicatezza delle stampe “chinesisses” che escono dalle mani dei pannelli laterali, del Signore della Fede e che ornano gli altari che che rappresentano la raccontano la storia della gratitudine a Dio per la via dell’oro, dei cercatori Grazia ricevuta.

Who doesn’t know Sabará has never seen the Juca donkey full of sweets comes from the mountain shouting “Doceiro!” Or has never heard the story of Donna Maria from Water Mill and never eaten her Ora-pro-nobis, prepared on the wood stove. Never seen the shine of the palm trees that comes from Lord of Faith’s hands, that adorn the altars that tell the story of the gold road; the gold seekers and the arts made with black

hands, troubled hearts and strength. A lot of strength. Never seen the Church of Stone that, even if unfinished, imposing itself in the middle of the square, the slaves’s fruit of faith and pure will to serve God. Never seen, in the Ô church, delicacy prints “chinesisses” on the side panels, which represent the gratitude to God for the grace received. Not known the Quintais de Jabuticaba, the


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Non conosce i Quintais de Jabuticaba, i frutti della Plinia cauliflora, che in bocca rilasciano un sapore dolce come il miele e che diventano sofisticate delizie gastronomiche nelle mani di Chef importanti. Chi non conosce Sabará non sa com’é! Jabuticaba Gourmet O Jabuticaba Gourmet é un progetto nato nel 2013 dalla AngloGold Ashanti, proposto dalla ADESS Agenzia di Sviluppo di Sabará, che riunisce venti produttori che vengono

aiutati a sviluppare la produzione dei frutti della Jabuticaba. La proposta iniziale era di rivitalizzare le etichette e aprire un mercato permanente per i produttori, non solo in occasione del Festival, ma si è trasformato in molto più, oggi é un progetto riconosciuto e i suoi prodotti sono utilizzati dagli Chef più rinomati del Minas Gerais.

nella.cerino@yahoo.com

Plinia cauliflora’s fruits, that leave in the mouth a sweet taste like honey and become sophisticated gourmet delights by the hands of important chefs. Who doesn’t know Sabará not know how it is! Jabuticaba Gourmet is a project created in 2013 from AngloGold Ashanti, proposed by the Development Agency of Sabará, that combines twenty producers helped to develop the Jabuticaba’s fruits production.

The original proposal was to revitalize the labels and open a permanent producers market, not only during the festival, but it has turned into much more than this, today it is a recognized project and its products are used by the most famous chefs of Minas Gerais.


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{Text Nella Cerino }

nella.cerino@yahoo.com

www.luizportovinhosfinos.com.br

Il buon vino della terra del caffè Le aziende vinicole della Serra Gaucha, nel sud del Brasile, fanno già parte di una meta turistica tradizionale. Sono città sorte in seguito alla colonizzazione italiana, come Bento Gonçalves, Caxias do Sul e Garibaldi, sono molti i visitatori interessati alla coltura dell’uva, alla produzione del vino e alla degustazione di vini e di spumanti che sono entrati a pieno titolo nelle classifiche dei migliori al mondo. La 
possibilità di produrre vinhos finos in uno Stato famoso per la sua produzione di

caffé, fece in modo che l’agricoltore Júnior Porto individuasse un nuovo mercato. Proprietario di una fazenda in Cordislândia, nel sud del Minas Gerais, Porto che produceva latte, caffè, soia e mais e allevava cavalli, nel 2004 decise di investire in vigneti e oggi ha già sul mercato di São Paulo, Rio de Janeiro e Minas Gerais la sua produzione di 10 mila bottiglie dei suoi pregiati vini. La linea porta il nome Luiz Porto, in omaggio al padre del produttore, morto appena prima di vedere il primo raccolto d’uva.

The wineries of the Serra Gaucha, in southern Brazil, are already part of a traditional tourist destination. They are cities built after the Italian colonization, such as Bento Gonçalves and Caxias do Sul and Garibaldi, there are many people interested in grape’s cultivation, wine production and tasting of wines and sparkling wines that are fully entered into the charts of the best in the world. The possibility to produce good wine in a state famous for its production of coffee, has got to the farmer

Júnior Porto to identify some new market. Owner of a ranch in Cordislândia in the South of Minas Gerais, Porto that produced milk, coffee, soybeans, corn and that reared horses, in 2004 decided to invest in vineyards and today had already on São Paulo, Rio de Janeiro and Minas Gerais markets his production of 10 thousand bottles of finest wines. The brand line named Luiz Porto, in tribute to his father, died just before saw the first harvest of grapes. His innovation desire associate space and


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Il suo desiderio di innovazione associa spazio e tecnologia nell’elaborazione dei vini entrando a far parte di una nuova era della vitivinicoltura brasiliana e ampliandone la sua geografia. La fazenda produce 55 tonnellate di uva ogni

inverno e 50 mila litri di vino fino per anno; conta 15 ettari di vigneti coltivati con il sistema innovativo di doppia potatura o inversione del ciclo. Attraverso questa tecnica le uve, di eccellente qualitĂ , sono raccolte in

technology in a wine making, becoming part of a new era of Brazilian viticulture and also expanding its geography. The fazenda produces 55 tons of grapes each winter and 50 000 liters of wine per year; 15 hectares of vineyards planted with

the innovative system of double pruning or reversal of the cycle. Through this technique the excellent quality grapes are harvested in winter, when the climatic characteristics of mountains in the south of Minas allow the best conditions for


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http://luizportovinhosfinos.com.br/

inverno, epoca in cui le caratteristiche climatiche delle montagne del sud del Minas permettono le migliori condizioni per la maturazione dell’uva; infatti ci sono periodi secchi e con temperature contrastanti tra il giorno e la notte.

the grape maturation; In fact there are dry periods with contrasting temperatures between day and night.


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{Text and Photos Marcia Perigolo Cordeiro }

floresdehibiscus@gmail.com

Dalla Fazenda Santo Antonio la Geleia di Hibiscus Preparare dolci preparati con la frutta nel Minas Gerais è una tradizione antica che si è tramandata fino ai nostri giorni. I fiori sono sempre stati la mia passione e preparare con essi qualcosa di dolce è stata un’idea che è nata nel 2010. I fiori di Hibiscus Sabdariffa sono coltivati nella fazenda Santo Antonio ai margini del fiume Paraopeba nella città di Belo Vale a 80 km da Belo Horizonte/ Minas Gerais. Tutto il processo di preparazione è naturale e manuale. A partire dai semi del fiore che sono messi sottoterra uno ad uno,

come la delicata raccolta di ogni singolo fiore fino alla cottura della geleia sul fuoco alimentato dalla legna raccolta sul luogo. La pianta ha un ciclo annuale, dato che dopo la raccolta del fiore, l’arbusto muore e il seme deve essere nuovamente collocato nella terra l’anno seguente prima della stagione delle piogge. Il processo di crescita ha bisogno di attenzioni speciali e il risultato è un albero di grande bellezza. Il fiore dell’Hibiscus Sabdariffa è coltivato da centinaia di anni nell’India del nord e la

Cooking desserts with fruit in Minas Gerais is an ancient tradition that has passed to our own day. Flowers have always been my passion and cook them to something sweet was an idea created in 2010. The Hibiscus Sabdariffa flowers are growning at the Santo Antonio Fazenda, near the river Paraopeba, in the city of Belo Vale, 80 km from Belo Horizonte on Minas Gerais. The whole cooking process is natural and manual. Starting from the seeds put under the soil one by one, then the delicate harvest of every single flower and last the

geleia, cooking on fire fed by the site woods. This plant is annual, after the harvest, shrubs die and the seeds must be placed back in the ground the following year before the rainy season starts. The growth process needs a special care and the result is a beautiful tree. The Hibiscus Sabdariffa’s flower has cultivated for centuries in Northern India and the plant has also a great medicinal properties and, currently, many people are passionate to grow it in Brazil. Its sour taste and vermilion color is rich


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pianta possiede grandi proprietà medicinali e, attualmente, molte persone si sono appassionate a questa coltivazione in Brasile. Con il suo sapore acido e il colore vermiglio, è ricca di magnesio, calcio e ferro; previene la formazione del colesterolo, ritarda l’invecchiamento della

pelle e agisce come un potente antiossidante. Il suo sapore particolare è apprezzato come accompagnamento a pane e formaggi e gli chef più audaci usano la geleia nella preparazione di salse per le carni suine e bovine.

in magnesium, calcium and iron;it prevents the formation of cholesterol, it retards skin aging and it acts as a potent antioxidant. Its flavor is enjoyed as an accompaniment for bread and cheese and most daring chefs use the geleia jam to prepare sauces for pork and beef.


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Ricetta della Geleia di Hibiscus Ingredients:

Ingredienti: 3kg di fiori freschi (lavati delicatamente e privati dei semi) 1kg di zucchero ½ litro di acqua minerale 1 tazza di succo di limone. Cuocere per un’ora a fuoco lento, mescolando continuamente.

Dopo che i fiori saranno appassiti, aggiungere lo zucchero e cuocere ancora per mezz’ora. Ritirare dal fuoco, lasciar raffreddare leggeremente e aggiugere il succo di limone.

3kg of fresh flowers (gently washed and seeded) 1kg of sugar ½ liter of mineral water 1 cup of lemon juice Cook for one hour on low heat, stirring constantly.

After the flowers wilted, add the sugar and cook for another 30 minutes. Remove from the heat, let it cool and add the lemon juice.


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{Text Anna Carolina Luciano }

annacarolluciano@gmail.com

www.cafeamerico.com.br

A genuine cup of Brazilian coffee L’odore del pane appena sfornato, l’intenso aroma di caffè appena fatto e la veduta delle piantagioni di caffè ammirate dalla finestra di casa, ecco così inizia la giornata di Silvia Miari produttrice di caffè in Brasile. La famiglia Miari, immigrati quasi cento anni fa in queste terre, sono originari dell’Italia e sono diventati un’azienda agricola importante, esportando caffè in tutto il mondo. Bourbon, Catuaí Amarelo e Vermelho, Mundo Novo, Topázio, Rúbi, Acaiá e Icatu sono alcune varietà dell’ampia scelta di caffè prodotto in Brasile da Giovani Miari. Situato a Três Pontas, nel sud

dello stato di Minas Gerais, la fazenda è costituita da tre grandi aziende agricole, ma l’investimento principale rimane la piantagione di caffè, con una produzione annuale di oltre 40 mila sacchi. Tutta la produzione, l’aratura e la raccolta seguono gli standard di certificazione UTZ (www.utzcertified. org), e quella del RAS (Sustainable Agriculture Network-Rain Forest Alliance) che vuol dire che il caffè è stato prodotto in forma sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista degli obblighi contrattuali con i lavoratori locali. Oggi l’azienda viene

The smell of freshly baked bread, the intense aroma of freshly brewed coffee and the view of coffee plantations admired through the windows of the house, this is the daily start of Silvia Miari coffee producer in Brazil. The Miari family, immigrated one hundred years ago in this land, from Italy, has become a major agricultural exporting coffee in the world. Bourbon, Catuaí Amarelo and Vermelho, Mundo Novo, Topázio, Rúbi, Acaiá and Icatu are some varieties of their selection of coffee produced in Brazil by Giovani Miari brand. Located in Três Pontas,

in the south of the state of Minas Gerais, the Fazenda consists of three large farms, but the main investment remains the coffee plantation, with an annual production of over 40 thousand bags. All production, plowing and harvesting has the standard of UTZ certification (www. utzcertified.org), and the RAS too (Sustainable Agriculture NetworkRain Forest Alliance), which means that the coffee has been produced in a sustainable way, for environment standpoint and contractual obligations with the local workers. Today the company is managed by Silvia Miari and in this positive


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amministrata da Silvia Miari e in questo scenario positivo ci racconta la sua intenzione di continuare ad innovare la fazenda, la sua idea è quella di creare una fabbrica per l’estrazione dell’olio dal caffè, per poi trasformarlo in prodotti per alimenti e cosmetici, oltre che incoraggiare la vendita di grani buoni anche per il mercato interno, per fornire un ottimo caffè a tutti. L’incredibile vista

a mozzafiato sulle piantagioni di caffè ci ricorda che ormai il paesaggio fa parte della storia, l’azienda, gli uffici, le case, i giardini, gli orti e le strade di accesso alla fazenda fanno ormai parte del passato storico, come un documento vivente che raffigura lo stile di vita, gli usi e i costumi di una pagina importante nella storia del Brasile e della sua produzione di caffè.

scenario she tells us about her intention to continue to innovate the Fazenda; her idea is to create a factory for coffee oil extraction, for food and cosmetics products, as well as to encourage the good beans sale for the internal market, to provide excellent coffee for all. The incredible breathtaking landscapes of coffee plantations remind us that now the landscape is part of the

history, the company, the offices, the houses, the gardens, the kitchen gardens and the access roads to the fazenda are now part of the historical past, as a living document that depicts the lifestyle, the customs and the tradition of an important chapter in Brazilian history and its coffee production, too.


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www.cafeamerico.com.br


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I

MY GARDEN

www.euro3plast.com

www.euro3plast.com/it

Pavimenti e rivestimenti

www.guariscopavimenti.com


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Valdirose

Owner of b&b in Florence www.valdirose.com author of the book “Quello che piace a Irene� http://instagram.com/valdirose www.valdirose.blogspot.it


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{ Text and Photos Kia }

www.equoecoevegan.it

81kia@tiscali.it

Kia’s little shop Com’è nata la tua passione per l’ecologia e il mondo vegano? Tutto è partito dalla consapevolezza in fatto di alimentazione, con la scelta prima vegetariana e poi vegan, ho scoperto che il ‘prender coscienza’

è una meraviglioso sentiero che attraversa innumerevoli aree della vita quotidiana e da lì il passo non è solo breve ma anche obbligato: l’autoproduzione poi apre così tante porte che sarebbe impossibile non osare!

How did your passion for ecology and vegan world start? It all started from the feeding knowledge, first I became vegetarian and later vegan, I discovered that ‘becoming aware’ is a wonderful path through many areas of daily

life, the step is not only short but also obliged : The self-production opens so many doors that would be impossible not dare! You deal with domestic composting, seed bombs and you wrote the book


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www.equoecoevegan.it/bottega

Ti occupi da tempo di compostaggio domestico, di bombe di semi e hai scritto il libro “Dalle bucce nascono i fiori”. Ci dai un altro consiglio per vivere in modo sotenibile? Vivere con semplicità, questo è l’unico vero trucco! Scegliere la

sostenibilità etica e ambientale fa bene al pianeta, sì, ma soprattutto fa bene a noi stessi. Ci permette infatti di cogliere la vera bellezza di quello che viviamo e che anche distrattamente svolgiamo. La domanda che dobbiamo sempre

“Flowers come from peels.” Will you give us another advice to live in a sustainable way? Living simply is the only real trick! Choosing the ethical and environmental sustainability is good for the planet and it is good for ourselves too. It

makes possible to capture the true beauty of life, often without realizing how important it is. The question we should always ask ourselves is: “Is it really necessary for me?” this is the only real advice! Is your little Kia’s shop


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I

MY READINGS The

LIF EST Y LE JOURNAL DIARY OF SLOW LIVING

VERSO EXPO 2015 L’ABBAZIA DI CHIARAVALLE BEAUTY LA BELLEZZA SI TINGE DI VERDE DESIGN COLTIVARE LA CITTÀ

Poste Italiane Sped. In A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1,c. 1, DCB Milano

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Essere “green” fa parte del mio DNA

N° 25 Estate 2014 Costo copertina € 3.50

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porci è: “per me è davvero utile?”questo è l’unico vero suggerimento! La tua bottega Kia’s little shop di prodotti eco e vegan è nata dopo la tua esperienza di corsi o da un tuo desiderio nel cassetto? La mia piccola bottega è nata un po’ per gioco, dopo ogni laboratorio infatti c’è sempre stato qualcuno a chiedermi un sapone, una seed bomb, un bijoux riciclato o una Compostiera così mi son detta: “che bottega sia!” Regali ai lettori di Blossom zine la ricetta delle tue saponette “Candy green”, a base di oli essenziali di erbe officinali?

Molto volentieri! questa ricetta è nata pensando ad un sapone ricchissimo. Questo sapone è lavorato con metodo a freddo in modo da mantenere tutte le proprietà degli ingredienti in esso contenuti, contiene olio extravergine di oliva, burro di karitè, infuso di salvia, semi di lino, polvere di radice di bardana e foglie di ortica ed un mix di oli essenziali super purificanti e lenitivi: limone, rosmarino, bergamotto e tea tree. Il suo colore inoltre è del tutto naturale grazie infatti all’aggiunta di pura clorofilla. Il risultato è un vero bon bons!

for eco and vegan people born after your courses experience or is your golden dream? My little shop began like a game, in fact after every workshop there were always people who ask me about soaps, seed bombs, recycled jewels or domestic composter, so I said to myself: “that shop must start!”

ties of the ingredients. Contained: extra virgin olive oil, shea butter, sage infusion, flax seeds, burdock root powder, nettle leaves, and a mix of super purifying and soothing essential oils: lemon, rosemary, bergamot and tea tree. Its color is really natural, thanks to the addition of pure chlorophyll. The result is like bon bons!

What about to give to our readers the recipe of your “Candy Green” soap made from essential herbs oils? I’m very happy! This recipe was created thinking to a very rich soap. This soap is made with a cold process, in order to maintain all the proper-

Soap recipe


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{Text and Photos Micol Terzaghi }

micol.terzaghi@fastwebnet.it

www.ciboprossimo.net progetto sociale di network tra produttori agricoli e consumatori cascina.casalina@gmail.com

... ma sono mille papaveri rossi Permacultura, concetto omnicomprensivo, interessante... ma che significa? L’ho capito una mattina di maggio quando ho visitato, o meglio mi sono “persa” in alcuni campi di grano, in realtà microcosmi di specie e animali, a Gambolò in provincia di Pavia.

Il risultato è sorprendente: migliaia di papaveri, profumo intenso di camomilla, alberi da frutto piantumati nei campi e, soprattutto, centinaia di fiordalisi, fiori che Ciboprossimo ci ricorda crescere su terreni non trattati da diserbanti e fertilizzanti per almeno otto anni.

Chi sperimenta l’agricoltura delle consociazioni è Giuseppe Oglio, della Cascina Casalina: di lui so che è l’unico nei dintorni a coltivare lasciando fare alla natura.

Giuseppe Oglio, at Si tratta di Cascina Casalina, is the un’agricoltura che va man who is experiencing oltre il biologico, che intercropping lascia lavorare le specie agriculture: he is the in perfetto equilibrio e only one in the area al momento del taglio le who cultivates and “erbacce” sono seccate, lets nature take its così da raccogliere solo il course. The result is grano. amazing: thousands

Permaculture, interesting wide concept... but what does it mean? I understood it one morning in May when I visited, or better I got “lost” in some wheat fields, a microcosm of species and animals in Gambolò, in the province of Pavia.

of poppies, intense aroma of chamomile, fruit trees planted in the fields, and most importantly, hundreds of cornflower, flowers that, as we are reminded by Ciboprossimo, only grow on lands where herbicides and fertilizers have not been used for at least eight years. It is a kind of agriculture that goes beyond the biological species, which lets species work in perfect balance and when it’s time for cutting, “weeds” have gone dry, so only wheat is collected. Then there is beauty, because the


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I

MY TERRACE

WORKINPROGRESS DANAFRIGERIO GARDENDESIGNER dana.frigerio@gmail.com

FROM THE ARCHIVE LAK COMOE SPEC IAL

fiori nel giardino medievale

2.

in Summer issue

5. grow ideas

1.

digital magazine always online florist attitude

4.

wedding idea

3.

inspirations

6.

INSPIRATIONAL GREEN STYLE MAGAZINE www.blossomzine.eu

made with love


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Poi c’è la bellezza, perché i campi sono indescrivibili e le foto rendono in parte la perfezione estetica. Perché dunque non pensare di utilizzarla per l’agricoltura di

prossimità nelle nostre città? La produzione intensiva non è l’obiettivo ma lo è invece la qualità degli spazi trasformati con sforzi esigui.

fields are impossible to describe and pictures only show a small part of the aesthetic perfection. So why not think about using it for agriculture near our cities?

Intensive production is not a goal, a goal is rather the quality of spaces transformed with little effort.


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{Text Francesco Zangari } { Photo Silvia Sorrentino }

http://www.giardinisenzapolline.com/

zangari.francesco@gmail.com

Giardini senza polline Ambrosia artemisiifolia Tra le Composite troviamo diverse specie allergeniche. Benché siano piante a impollinazione entomofila, il girasole, la camomilla e la pratolina, possono provocare sensibilizzazione nelle zone dove sono presenti in modo intensivo. Molto più pericolose sono invece l’artemisia e soprattutto l’ambrosia, erbacee infestanti che diffondono il loro polline tramite il vento. L’artemisia abbonda lungo i corsi d’acqua, ha foglie aromatiche e fiorisce a fine estate. L’ambrosia, simile all’artemisia ha foglie prive di odore. La fioritura inizia ad agosto, è infatti al ritorno dalle vacanze

estive che gli allergici accusano i sintomi, e dura fino ai primi freddi.

There are several allergenic species among the Composite ones.

Esiste un Osservatorio a cui segnalare i focolai in cui l’erba si riproduce indisturbata e in molte zone vi è l’obbligo di lotta in quanto ritenuta emergenza sanitaria.

Although such plants have entomophilous pollination, sunflower, daisy and chamomile can cause sensitization in areas where their presence is massive.

La lotta si attua mediante sarchiatura del terreno o diserbo chimico ed è necessario intervenire prima che inizi la fioritura per evitare l’emissione di polline e la conseguente produzione di semi.

Ragweed and mugwort are a lot more dangerous, as such herbaceous weeds spread their pollen in the wind. Sagebrush is abundant along waterways, it has aromatic leaves and blooms in late summer. Ragweed is similar to mugwort and its leaves have no smell. Flowering begins in August, in fact symptoms usually appear in sufferers when they return from summer holidays, and

Si stima che una pianta adulta possa liberare fino a 1.7 miliardi di granuli di polline l’anno e produrre fino a 3000 semi che conservano la loro germinabilità nel terreno per 40 anni.

last until the weather becomes colder. There is an observatory to report outbreaks where grass grows undisturbed and in many areas there is even an obligation to take action against it as it is considered a medical emergency. Grass is killed either by weeding the soil or with chemical weed control and it is necessary to take action before flowering, to prevent the emission of pollen and the consequent production of seeds. It is estimated that an adult plant can deliver up to 1.7 billion grains of pollen per year and produce up to 3,000 seeds that retain their viability in the soil for 40 years.


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{Text Marcella Scrimali } {Photos Lidia Zitara }

www.verdeinsiemeweb.com

www.giardinaggioirregolare.com

marcellascrimali@alice.it gogolis@alice.it

"La piccola estate" di Lidia Zitara Con l’uscita del suo ultimo libro “La piccola estate” edito da Pendragon, Lidia Zitara, personaggio eclettico e voce controcorrente nel mondo che ruota intorno al verbo “giardinare” è riuscita ancora una volta a stupire i suoi più

attenti ed affezionati lettori; il libro, infatti, non è un testo che esplora ed analizza in modo critico, come molti si sarebbero aspettati, le ultime tendenze in fatto di giardini ma un romanzo dove, al centro della storia c’è la

torrida estate meridionale a cui fanno da comprimari un giardino ed una ragazza. C’era da aspettaselo perché Lidia non è nuova a scelte spiazzanti per i suoi fan come quando decise di abbandonare

il mitico gruppo di amici che curavano da amministratori il forum del sito “Compagnia del Giardinaggio” per diventare autrice di un blog, divenuto nel tempo tra i più autorevoli e consultati d’Italia; il blog già nel titolo “Giardinaggio

irregolare” e nella relativa motivazione “ nato sotto la spinta del desiderio di ribellione al comune sentire in materia di giardini e giardinaggio” segnava il punto di non ritorno tra un modo convenzionale di abbinare banalmente rose e fiori e un modo celebrale, culturale, di

parlare di piante e di giardini.

non convenzionali e di idee originali di come si possa intendere in senso moderno il giardino. Ed infine, in un anno in cui il panorama editoriale è fermo e non riesce a produrre niente di veramente nuovo in tema di verde, Lidia all’inizio dell’estate pubblica un

romanzo la cui trama, e sono parole sue, è la seguente: “Una ragazza deve badare ad un giardino di campagna per un’estate”. Poche parole per riassumere una storia che, vi assicuro, parlando di amicizia, estate e giardini vi stupirà ancora una volta; come solo Lidia sa fare.

Ed è stata ancora una felice sorpresa, per i molti lettori del blog, la pubblicazione del suo primo libro dal titolo “Giardiniere per diletto, contributo ad una cultura irregolare del giardino” , un testo ricco di spunti


blossomzine.eu 105 The release of the latest book by Lidia Zitara, “La piccola estate”, published by Pendragon, once again amazed her most careful and faithful readers. Lidia is an eclectic and independent character in the world that revolves around the word “gardening”. The book does

not explore and analyse critically the latest trends in gardens, as many would expect; it is actually a novel where the leading character is the hot southern summer and the supporting roles are plaid by a garden and a girl. It did not come as a surprise

to her fans because Lydia is not new to unsettling choices, like when she decided to abandon her mythical group of friends, administrators of the site “Compagnia del giardinaggio” to start her own blog, which then become one of the most respected and consulted in Italy.

It is the title “Giardinaggio irregolare” and its motivation “created to rebel against common feelings about gardens and gardening”, marked the point of no return in a conventional manner to match trivially roses and a cerebral, cultural, talk about plants and gardens.

The publication of her first book “Giardiniere per diletto, contributo ad una cultura irregolare del giardino” was also a nice surprise for many readers of her blog. The text is full of unconventional ideas and suggestions on how to conceive a modern garden. And finally, in a year when not much new had been published in terms of green issues, Lidia published in “La piccola estate” a novel whose plot she describes like this: “a girl has to look after a country garden for a summer.” A few words to summarize a story about friendship, summer and gardens that, I assure you, will amaze you once again; Lydia knows just how to do it.


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Blossom zine si presenta come la prima rivista in Italia pensata per il digitale e quindi distribuita solo online. E’ un magazine trimestrale dedicato al mondo del verde in tutte le sue forme: giardinaggio, design, cucina vegetariana e non, moda, botanica, composizioni floreali. Informazioni

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Cover n°6 Autumn

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{Text and photos Matteo Ragni }

http://matteoragni.itnuke.it/

matteo.ragni@gmail.com

Portobello market

Astilbe

Buddleja “Blue Chip”

Tantissimi fiori rosa neon che continuano a fiorire in vaso ed in giardino. Tollera bene il caldo, meno il sole diretto. D’inverno muore tutto ma poi rinasce in primavera!

Questo piccola pianta delle farfalle è una varietà compatta dal fiore piccolo e poco vigoroso. I fiori sono profumati e resistono bene al sole. Bellissima in vaso, sul tavolo in giardino!

Astilbe

Buddleja “Blue Chip”

Lots of neon pink flowers that continue to bloom in pots and in the gardens. It tolerates heat, much less direct sunlight. It dies in the winter, but grows again in the spring!

This little butterflies plant is a compact variety with small flowers, not very strong. Flowers are fragrant and resist well in the sun. Beautiful in vases, on tables in the garden!

Lagerstoroemia “La Fayette”

Coreopsis Grandiflora “Yellow”

Gazania “Gazebra Red”

Il giallo da provare, fiore grande, ama il sole e le farfalle lo divorano. Provalo in Insalata! O amalo in giardino.

Possiamo pensare ad una pianta barocco? Ecco questa è la gazania a fiore grosso rosso e foglie variegate. Come un angelo o una Madonna fiorentina! Altro che zebra!

Coreopsis Grandiflora “Yellow”

Gazania “Gazebra Red”

Yellow, large flowers, it loves the sun and butterflies eat it up. Try it in the salad! Or love it in the garden.

Can we think of a baroque plant? This is the big red Gazania flower with variegated leaves. Like an angel or a Florentine Madonna! Zebra is nothing!

Physostegia Virginiana

Sedum “Lemon Ball”

Gaura “White Sparkle”

Tenui, grandi, dolci fiori malva. Foglia verde croccante. Lussureggiante in giardino, elegante in vaso.

The obedient plant. Spighe di fiori bianchi da posizionare a piacimento. E non si rompono! Magici! Come è intelligente la natura!

Crepitanti foglioline verdi, come alghe da tenere nel giardino roccioso o sul balcone. ATTENZIONE d’estate esplodono in fiori gialli! in inverno arrossiscono per il freddo.

Flessuose onde bianche su amare foglie verde scuro. Eleganti piante da compagnia, pulite, facili e flessuose.

Lagerstoroemia “La Fayette”

Physostegia Virginiana

Sedum “Lemon Ball”

Gaura “White Sparkle”

Soft, large, sweet mauve flowers. Crisp green leaves. Luxurious in gardens, elegant in vases.

The obedient plant. Spikes of white flowers to be placed at will. And they do not break! Magic! Nature is so smart!

Crackling green leaves, such as algae to keep in the rock garden or on the balcony. WARNING In the summer yellow flowers explode! They blush in the winter cold.

Lithe white waves on bitter dark green leaves. Elegant companion plants, clean, easy and supple.


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Contributors around the globe Sarah Ryhanen

Ă…sa

Nicolette Camille

Svezia

Ungh

New York Miranda van Dijk

Olanda

Portland Sara Byrne and Dylan Howell

Nella Cerino

Belo Horizonte

Anna Carolina Luciano Irene Berni

Delfina Rattazzi

Italia

Barosso Marzia

Manuela Beretta Tiziano Bianchi Luigi Conti Virgilio Piatti

Caiazzo Valentina Chiarugi Simonetta Alessandra Fabre Dana Frigerio Repetto

Kia

Maria Vittoria Marelli

Pozzi El


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Krisztián Lammel

Mosca

a

Sergey Karepanov

heria Belgrado

Klarin Kristina

Turchia

Burçin Yılmaz Carlo Gabriele Callari

Melbourne Enrica Farinelli

lisabetta

Micol Terzaghi

Patrizia Piga

Luisa Prina Cerai Ragni Matteo

Santoro Edoardo Elisabetta Sari

Marcella Scrimali Tartaglione Alfonsina

Gianlidia Tonoli

Zangari Francesco Zitara Lidia

made with love


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Ferula communis

{Tea time con Lidia Zitara }

Raccontaci della flora spontanea in Calabria. Tra i piccoli borghi calabresi della zona ionica, Gerace è quello che meno di tutti ha subito la fatale sorte del doppelgänger: abbandonato in favore del suo “doppio” litoraneo. È una parodia comune tra gli attori della tv e i comici involontari che scrivono dall’alto delle cattedre delle testate giornalistiche nazionali. “Gioiosa Marina, Gioiosa Superiore!” E via una risata. “Caulonia Marina, Caulonia Superiore!”, e via

www.giardinaggioirregolare.com

un’altra risata. Dimenticandosi che un po’ in tutta Italia “sopra” e “sotto” accompagnano i nomi dei borghi interni. Gerace aveva un areale botanico piuttosto studiato, verso la metà del secolo scorso, perché la sua posizione e la conformazione del territorio circostante, rendevano possibile la crescita di piante di “mezza montagna”, accompagnate da quelle più spiccatamente mediterranee e litonanee. Si contava una piccola

gogolis@alice.it

popolazione di Scilla peruviana, oggi credo estinta. Sull’areale di Gerace molti studenti calabresi, Pignatti alla mano, hanno dato la tesi per Scienze Naturali. Oggi non so se il mitico volumone sia ancora valido. Gerace si è certamente arricchita economicamente, ma si è impoverita di flora, come tutta l’Italia. Rimane sempre una riserva di caccia della bellezza, però. Anche se le strade e i campi sono bordati da piante spontanee tutto

Ph. Lidia Zitara

sommato “dozzinali”, Gerace non perde il suo fascino da barocchetto magro, di paesaggio ibrido tra la campagna la rupe, dove si fa fatica a non immaginare che da un attimo all’altro, da uno scalone delle rocce, spunterà Edward Lear a dorso di mulo, con un blocco da disegno in mano. Come tutte le riserve di caccia, bisogna però attingervi con misura, senza pensare di poter conquistare tutte le prede in un unico safari.


blossomzine.eu 115

Centranthus ruber

Tell us about the Calabria’s spontaneous flora. Among the small village of the Calabrian Ionic area, Gerace is the least that has suffered the fatal fate of the doppelgänger: abandoned in favor of his “double” coastal. It’s a common parody among the actors of TV and involuntary comedians who write from their top national newspapers. “Gioiosa Marina Gioiosa Superiore!” laughed. “Caulonia Marina, Caulonia Superiore”,

Inula viscosa, Daucus carota

laughed again. Forgetting that all over Italy “above” and “below” accompany the names of the internal villages.

today. On Gerace’s areal many Calabrian students, Pignatti’s book on their hand, gave their Natural Sciences thesis.

Towards the middle of the last century, Gerace had a pretty designed areal botany, because its location and the shape of his surrounding area, made possible the growth of “subalpine” plants accompanied by the most distinctly coastal and Mediterranean species.

Today, I don’t know, if the legendary book is still valid. Gerace has certainly enriched economically, but his flora has impoverished, as the whole Italy, but it’s always a hunting reserve of beauty.

It numbered a small population of Scilla peruviana, I think extincted

Even if the roads and the fields are bordered by “shoddy” wild plants, Gerace doesn’t lose its baroque charm, its hybrid landscape between

countryside and cliff, where it’s easy to imagine that in any moment, by rocks stairs, Edward Lear appears on his mule with a sketchbook in his hand. Like all the hunting reserves, we have to catch from it with moderation, without thinking to conquer all the preys in a single safari.


Next issue nel prossimo numero

116 blossomzine.eu

from november 2014

ed stay tun

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