Istituto Musicale Luigi Boccherini Istituto Superiore di Studi Musicali
4a Edizione
Istituto Musicale Luigi Boccherini
2016
Istituto Superiore di Studi Musicali
7-29 settembre www.boccherini.it
Istituto Musicale Luigi Boccherini Istituto Superiore di Studi Musicali
7-29 settembre
FESTIVAL BOCCHERINI ~ OPEN GOLD 2016 Lucca è una città di musicisti. Il più noto è Giacomo Puccini; ma si dovrebbe ricordare anche la sua famiglia che affonda le sue radici nel Settecento e che per longevità artistica in ambito musicale è seconda solo alla famiglia Bach. Il Settecento è stato a Lucca ricco di altri talenti. Basta pensare a Francesco Xaverio Geminiani che fu uno dei grandi innovatori della musica di quel periodo, o ancor di più a Luigi Boccherini a cui si debbono memorabili pagine musicali. Entrambi questi due autori hanno avuto la loro migliore fortuna all'estero: Geminiani in terra anglosassone, Boccherini in Spagna; ma la loro impronta ha segnato profondamente la nostra tradizione musicale e a Boccherini in particolare è stato intitolato l'Istituto Superiore di Studi Musicali della nostra città, dalla cui iniziativa prende vita quest'anno il Festival Boccherini con brani del grande Maestro che verranno restituiti filologicamente anche con l'ausilio scientifico del Centro Studi Luigi Boccherini che, da tempo, anche grazie alla collaborazione di ricercatori storici del calibro di Yves Gérard, ripercorre con rigorosi criteri di ricerca l'intera opera boccheriniana. Il Festival, che si terrà dal 7 al 29 settembre nell’ambito Open Gold, costituisce l'occasione non solo per riascoltare musicalmente brani dell'opera boccheriniana che hanno costituito le basi per il rinnovamento musicale di fine Settecento, primo Ottocento, ma anche per fare il punto sui risultati ultimi della ricerca su un autore, Boccherini, che sempre di più ci sorprende con gli esiti del suo lavoro. Come Amministrazione negli ultimi tempi abbiamo molto voluto iniziative sul Settecento Musicale Lucchese, un'epoca musicalmente ricca per la novità e la complessità delle opere degli autori di quel periodo. L'iniziativa va meritoriamente in questa direzione e ci riserverà, credo, delle meravigliose sorprese. Lucca, città di Puccini, le cui armonie sono universalmente conosciute fin dall'accenno dei primi accordi, è anche stata l'ambito musicale che ha formato musicisti che nel Settecento hanno sensibilmente rinnovato il linguaggio musicale europeo. Boccherini è tra questi e l'Istituto Musicale, che degnamente ne porta il nome, ce lo ricorda con l'organizzazione di questo Festival.
Alessandro Tambellini Sindaco di Lucca
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Open Gold è la rassegna di concerti, masterclass ed eventi che l’I.S.S.M. “Luigi Boccherini” offre alla città di Lucca in settembre: un concentrato di eventi con artisti di fama internazionale nel mese tradizionalmente più ricco di manifestazioni culturali. Giunto alla sua quarta edizione, quest’anno Open Gold ospita undici concerti e quattro masterclass con artisti di indiscusso prestigio internazionale, che si confrontano con capolavori del repertorio cameristico, con opere di particolare impegno esecutivo e con lavori di compositori contemporanei. Open Gold si conferma quindi come una stagione di particolare interesse artistico. Quest’anno, però, presenta anche una assoluta novità, il Primo Festival Boccherini, che va a costituire un importante, ulteriore tassello del Settecento Musicale a Lucca. L’idea va oltre il semplice, e pur doveroso, omaggio al grande compositore cui Lucca ha dato i natali e cui è intitolato l’Istituto. Abbiamo voluto infatti farne un significativo momento di collaborazione fra noi e il Centro Studi Luigi Boccherini, in cui si incontrino la prassi e l’interpretazione viva delle opere del grande compositore, con la riflessione e la ricerca su di esse, presupposto imprescindibile per una esecuzione corretta e storicamente informata. Per la prima edizione di questo Festival abbiamo scelto una formula “diffusa” in cui le opere di Boccherini compaiono, come un filo conduttore, nei programmi dei vari concerti, come appuntamenti fissi e ricorrenti, splendidamente illustrati dalle schede preparate dal Centro Studi Luigi Boccherini e riportate collettivamente nella seconda parte del libretto di sala. Abbiamo voluto anche dare, per questa prima volta, una panoramica dei vari generi frequentati da Boccherini, dalla musica da camera, alla musica sinfonica, fino alla musica vocale, di più raro ascolto. Per una fortunata coincidenza, questa prima edizione del Festival Boccherini farà da cornice alla consegna a Yves Gérard del massimo riconoscimento che una città possa offrire a chi ha fatto dello studio dell’opera di Boccherini e della sua valorizzazione lo scopo della propria vita di studioso. Pensiamo che un Festival non potrebbe nascere sotto migliori auspici.
Mº Fabrizio Papi Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Luigi Boccherini” di Lucca
INDICE 17 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO - MUSIC FROM LUCCA Gabriele Ragghianti, contrabbasso | Simone Soldati, pianoforte
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10 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO Demetrio Comuzzi, viola | Anna Maria Curti Giardina, pianoforte
pag. 10
11 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO Allievi della Masterclass di Musica da Camera e Viola | Docente: Demetrio Comuzzi
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14 SETTEMBRE, ore 21 ~ SOLISTI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA L. BOCCHERINI Luca Celoni, Angela Landi, violini | Demetrio Comuzzi, Leonardo Bartali, viole Paolo Ognissanti, Carlo Benvenuti, violoncelli
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18 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO Anton Niculescu, violoncello | Sorin Dogariu, pianoforte
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21 SETTEMBRE, ore 21 ~ GALA PAGANINI - QUINTETTO PAGANINI Mihaela Costea, Cristina Papini, violini | Simonide Braconi, viola Giampaolo Bandini, chitarra | Silvia Chiesa, violoncello
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23 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO Allievi della Masterclass di Canto Lirico | Docente: Laura Niculescu
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24 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO Paolo Taballione, flauto | Cristina Martufi, soprano Orchestra dell’Istituto Musicale “L. Boccherini” | Direttore: Mihail Agafiţa
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27 SETTEMBRE, ore 18 ~ CONCERTO Allievi della Masterclass di Flauto | Docente: Paolo Taballione
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27 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO Massimo Polidori, violoncello | Simone Soldati, pianoforte
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28 SETTEMBRE, ore 10 ~ UNA MISCELA DI PROFUMI E DI POESIA Impressioni e riflessioni intorno alla musica di Luigi Boccherini
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28 SETTEMBRE, ore 18 ~ CERIMONIA IN ONORE DI YVES GÉRARD
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29 SETTEMBRE, ore 21 ~ CONCERTO - TRIO MAFFEI Claudio Maffei, violino | Massimo Maffei, violoncello | Stefano Maffei, pianoforte
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7 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
MUSIC FROM LUCCA Gabriele Ragghianti, contrabbasso Simone Soldati, pianoforte
PROGRAMMA Gioseffo Guami (Lucca, 1542 – Lucca, 1611) Canzoni da sonar: La lucchesina, La guamina, La brillantina Francesco Xaverio Geminiani (Lucca, 1687 – Dublino, 1762) Sonata in Re minore op. 5 n. 2 Andante, Adagio, Presto, Adagio, Allegro Sonata in La minore op. 5 n. 6 Adagio, Allegro assai, Grave, Allegro Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Sonata per violoncello e basso in Do maggiore, G17 Allegro, Largo assai, Rondò allegro Niccolò Paganini (Genova, 1782 – Nizza, 1840) Variazioni di bravura sul tema Dal tuo stellato soglio di Rossini Franz Liszt (Raiding, 1811 – Bayreuth, 1886) Angiolin dal biondo crin, romanza su testo di Cesare Boccella Valentina Ciardelli (Pietrasanta, 1989) elaborazione e arrangiamento Fantasia su arie d’opera di Giacomo Puccini Federico Favali (Pietrasanta, 1981) Certi racconti son novelle di meraviglie per contrabbasso e violino
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Gabriele Ragghianti si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida del Mº S. Grazzini all’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini”. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, ha collaborato in qualità di primo contrabbasso con molte orchestre sinfoniche e da camera italiane e straniere, affrontando il repertorio di tutte le epoche. Dal 1988 è primo contrabbasso solista del gruppo da camera “I Solisti Veneti”. Ha suonato come solista in oltre 2000 concerti e in 85 diversi paesi del mondo. Si è esibito in importanti sale concertistiche per i più prestigiosi festivals come Tanglewood, Ravinia e Mostly Mozart negli Stati Uniti, Salisburgo, Guanajuato e Sinaloa in Messico, Suntory e Bunka Kaikan a Tokyo ecc. Ha preso parte alla registrazione di concerti per la radio e televisione in Italia e all’estero e all’incisione di oltre 150 CD e alcuni DVD, collaborando con solisti di fama mondiale. Ha inciso l’integrale delle Sonate di Rossini con il Quartetto Rossini. È professore al Royal College of Music of London e all’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca ed è "instructor" per il programma di studi all'estero dell'Università del Colorado.
Simone Soldati ha collaborato con artisti di fama internazionale meritando poi per la sua discografia il plauso della critica e di molte importanti personalità tra cui il Mº Riccardo Muti. Presente in prestigiose Stagioni in Italia e all’estero si è formato con Francesco Cipriano ed è stato a lungo allievo di Andrea Lucchesini. È stato membro del “Centro Tempo Reale” fondato da Luciano Berio. Aldo Ceccato ha scritto: «…Ho potuto ammirare in lui la bellezza del suono, il fraseggio accurato, la cantabilità spianata…». Dopo aver insegnato nei Conservatori di Cosenza, Salerno e Padova è oggi docente all’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca.
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10 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Demetrio Comuzzi, viola Anna Maria Curti Giardina, pianoforte
PROGRAMMA Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Sonata per viola e pianoforte in Do minore, G18 Allegro moderato, Largo, Minuetto Robert Schumann (Zwickau, 1810 – Bonn, 1856) Märchenbilder op. 113 Nicht schnell, Lebhaft, Rasch, Langsam, mit melanchonischen Ausdruck Alessandro Longo (Amantea, 1864 – Napoli, 1945) Suite op. 53 Preludio: Moderato, Più mosso Romanza: Andante mosso, Allegro moderato Finale: Allegro appassionato
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Il Duo Demetrio Comuzzi e Anna Maria Curti Giardina ha consolidato fin dalla sua nascita un vastissimo repertorio nella letteratura cameristica per viola e pianoforte che va dal Settecento sino ai giorni nostri, valorizzando la riscoperta della musica salottiera ma raffinata tardo ottocentesca sia europea che italiana. Inoltre si dedica alla rivalutazione di compositori italiani con programmi raramente eseguiti nelle stagioni concertistiche. Formatosi artisticamente nel 2012 all’interno del Conservatorio di Trapani, è impegnato in una intensa attività concertistica che lo porta a esibirsi sotto il patrocinio delle più rappresentative associazioni musicali: Amici della Musica di Calatafimi, stagione Rai di Palermo in diretta streaming sulla rete, Accademia Musicale di Vilnius, Associazione Tropea Musica, masterclass a Lucca presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” con l’apertura della stagione dei concerti 2014 e 2015, Suoni di Lucca, Musica a Palazzo Pfanner, Incontri di musica da camera Isola del Giglio (GR), Castello Ursino di Catania, stagione di concerti “Musica in Santo Stefano al Ponte 2015” di Firenze. Ultimi impegni hanno visto il Duo esibirsi per l’Associazione Cultura e Arte del ‘700 di Bologna, Concerti di San Torpete a Genova, Festival Gaulitana Malta, Academy of Music in Kraków.
Anna Maria Curti Giardina intraprende lo studio del pianoforte frequentando il corso a indirizzo musicale della Scuola Media “V. Pappalardo” di Castelvetrano e all’età di 13 anni è ammessa al Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani nella classe di Pianoforte del Mº Domenico Piccichè. Vincitrice di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, ha seguito masterclass di Musica da Camera e Pianoforte, con illustri pianisti tra cui Bruno Canino. Nel 2008 ha conseguito la Laurea in Discipline Musicali Scuola di Pianoforte, con tesi su “La Suite da Bach a Scelsi”, e nel 2012 il Biennio Specialistico di II livello, con il massimo dei voti e la Lode, presso il Conservatorio di Trapani.
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MASTER PER LA FORMAZIONE DI UNA FIGURA ALTAMENTE SPECIALIZZATA NELLA IDEAZIONE E PROGETTAZIONE DI MUSICA PER IMMAGINI: COMPOSIZIONE MUSICALE PER IL CINEMA, IL TEATRO, LA TELEVISIONE, LA DANZA. TRASCRIZIONE E ARRANGIAMENTO MUSICALE, ORCHESTRAZIONE PER MUSICA DA FILM, MUSIC EDITOR. Saranno anche attivate masterclass a tema con docenti di fama nazionale e internazionale in collaborazione con Lucca Film Festival. SCADENZA BANDO: 07.11.16 www.boccherini.it
60 CREDITI STAGE MASTERCLASS
MASTERCLASS MUSICA DA CAMERA E VIOLA
11 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Allievi della Masterclass di Musica da Camera e Viola Docente: Demetrio Comuzzi
Demetrio Comuzzi diplomatosi con il massimo dei voti con il Mº Piero Farulli a Fiesole, si è poi perfezionato con Riccardo Brengola in musica da camera a Siena e Roma e in viola con Dino Asciolla, prima al Festival di Città di Castello nel 1983, in seguito a Roma all’Accademia di Santa Cecilia. Dal 1994 è invitato regolarmente a partecipare alle tournée mondiali della Orchestra Filarmonica della Scala sotto la guida dei più illustri direttori, quali Muti, Giulini, Savallisch, Chung e come prima viola dell' Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Dal 1985 è il violista del Nuovo Quartetto Italiano, considerato dalla critica tra i migliori quartetti del mondo, con il quale si esibisce nelle più celebri sale del mondo in concerti da camera al fianco di musicisti italiani e stranieri. Insegna Quartetto e Musica da Camera al Conservatorio di Trapani.
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Ingresso € 7 14 SETTEMBRE, ore 21 Palazzo Pfanner
CONCERTO Solisti dell’Orchestra da Camera Luigi Boccherini Luca Celoni, Angela Landi, violini | Demetrio Comuzzi, Leonardo Bartali, viole Paolo Ognissanti, Carlo Benvenuti, violoncelli
PROGRAMMA Johannes Brahms (Amburgo, 1833 – Vienna, 1897) Sestetto n. 1 in Si♭maggiore op. 18 Allegro, ma non troppo Tema con variazioni: Andante, ma moderato Scherzo: Allegro molto Rondò: Poco Allegretto e grazioso Sestetto n. 2 in Sol maggiore op. 36 Allegro non troppo Scherzo: Allegro non troppo Poco Adagio Poco Allegro
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RCHE STRA UIGI OCCHE RINI
I “Solisti dell’Orchestra da Camera Luigi Boccherini” nati in seno all’omonima Orchestra, sono una formazione flessibile di musicisti affermati in campo nazionale e internazionale che si prestano a realizzare in formazioni "meno usuali", programmi molto importanti nel panorama strumentale. Tra questi ensemble sono sicuramente da ricordare, proprio per recenti esecuzioni, i Trii con due Violini e Violoncello, i Quintetti con due Violoncelli e i Quintetti con Chitarra di L. Boccherini, i Quintetti con due Viole di W.A. Mozart, di G. Rossini le "Sonate a Quattro” con due Violini, Violoncello e Contrabbasso e sempre di Rossini il Duo per Violoncello e Contrabbasso. Questa formazione si è avvalsa di proficue collaborazioni con ottimi strumentisti e direttori di fama internazionale come Rocco Filippini, Massimo Quarta, Andrea Tacchi, Pietro Rigacci, Cristiano Rossi, Felice Cusano, Mario Ancillotti, Claudio Brizzi, Leonardo Bartelloni, Oscar Creus Otrola, Jerzy Salwarowsky, Andrea Nannoni, Stefano Pietrodarchi riscontrando ogni qualvolta ottimi consensi di pubblico e di critica. Sotto la guida del Mº H. Handt, l’Orchestra ha inciso il Messia di Haendel per la casa discografica PUNCTUS e La Confederazione dei Sabini con Roma e il Gioas di L. Boccherini per la casa discografica BONGIOVANNI. Nel 2001 ha registrato un CD con i concerti per pianoforte in Si b. maggiore di D.V.M. Puccini, in Fa maggiore n. 11 K. 413 di W.A. Mozart e la Sinfonia concertante in Do maggiore per due Violini e Violoncello n. 2 G491 op. 7 di L. Boccherini per la casa discografica PHOENIX AUDIOSYSTEM e nel 2003, per l’etichetta MULTIPROMO, un nuovo CD con il concerto per pianoforte e orchestra K. 137 di W.A. Mozart e la Sinfonia in Do minore n. 26 G519 op. 41 di L. Boccherini.
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18 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Anton Niculescu, violoncello Sorin Dogariu, pianoforte
PROGRAMMA Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750) Sonata in Sol maggiore n. 1, BWV 1027 Adagio, Allegro ma non tanto, Andante, Allegro moderato Claude Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 1862 – Parigi, 1918) Sonata per violoncello e pianoforte in Re minore n. 1, L144 Prologue: Lent, sostenuto e molto risoluto Sérénade: Modérément animé Final: Animé, léger et nerveux Rêverie e Menuet, trascrizione per violoncello e pianoforte Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Sonata in La maggiore n. 6, G4 Adagio, Allegro, Rondò, Minuetto
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Anton Niculescu figlio d’arte, inizia lo studio del violoncello con il padre, primo violoncello dell'Orchestra della Radio - Televisione Rumena e le sue prime esibizioni pubbliche sono accompagnate dalla madre pianista. A 14 anni esegue il Concerto per violoncello e Orchestra di E. Lalo con l'Orchestra della Filarmonica Moldova di Iaşi in qualità di solista. Ha studiato con maestri del calibro di Radu Adulescu, Antonio Janigro, Daniil Shafran. Ha ricoperto il ruolo di primo violoncello solista dell'Orchestra Teatro alla Scala di Milano, dell'Orchestra del Teatro Comunale di Firenze e dell'Orchestra del Teatro Bellini di Catania. Svolge una intensa attivita concertistica internazionale in Europa, Stati Uniti, Giappone, Russia, Brasile, Turchia, Corea, Messico, Arabia Saudita, Cina, Hong-Kong, Sudafrica, Sudamerica, ecc. Tiene regolarmente Masterclasses in tutto il mondo e fa parte delle giurie dei concorsi internazionali. È solista della Filarmonica di Stato di Braşov e direttore artistico della “Romanian Chamber Orchestra”, e membro onorario dell’Accademia Filarmonica di Bologna fondata nel 1666. Suona regolarmente con l'Oistrach Ensemble (Trio, Quartetto, Quintetto), con il Trio d'archi di Zurigo con il Trio di Vienna e con famosi pianisti come Bruno Canino, Pavel Gililov, Nicolae Licaret. Si esibisce con uno strumento Pietro Guarnieri, Mantova 1709.
Sorin Dogariu termina gli studi all'Università Nazionale di Arte di Bucarest nel 1982 con il Mº Gabriel Amiraş. Nel 1996/97 ha frequentato i corsi dell'Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola sotto la guida dei maestri Lazar Berman e Boris Petrouschanski. Svolge un'intensa attività concertistica che lo ha portato a esibirsi nelle più importanti sale d'Europa, Corea del Sud e Taiwan. Il suo repertorio spazia dal periodo barocco alle composizioni contemporanee della letteratura pianistica rumena. Spesso membro di giuria presso importanti concorsi internazionali di pianoforte, dal 2002 è Docente associato dell'Università Nazionale di Arte di Bucarest. Attualmente è Docente presso l'Università di Musica di Timişoara e solista presso la Filarmonica di Stato di Arad.
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21 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
GALA PAGANINI in collaborazione con il Festival Paganini di Parma Quintetto Paganini Mihaela Costea, violino | Cristina Papini, violino | Simonide Braconi, viola Giampaolo Bandini, chitarra | Silvia Chiesa, violoncello
PROGRAMMA Niccolò Paganini (Genova, 1782 – Nizza, 1840) Sonata op. 69 n. 3 Allegro con brio Minuetto: Allegro vivace, Andante larghetto Rondò: Allegretto Sonata per la gran viola e chitarra Introduzione: Larghetto, Recitativo; Cantabile: Andante sostenuto, Tema con variazioni Quartetto per violino, viola, violoncello e chitarra op. 4 n. 1 Introduzione e Allegro giusto, Minuetto alla marsigliese (andantino), Tema con variazioni: Adagetto cantabile Roberto Molinelli (Ancona, 1963) Fandango spagnolo, alla maniera di Niccolò Paganini (2016) per violino, viola, violoncello e chitarra Opera Commissionata dal Festival Paganini di Parma Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Quintetto detto del Fandango per chitarra e quartetto d’archi in Re maggiore, G448 Pastorale, Allegro maestoso, Grave assai, Fandango
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Mihaela Costea dal 1999 è primo violino di spalla dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e della Filarmonica A. Toscanini. Si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso la Scuola d’Arte “O. Băncila” di Iași e presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro. In Romania vince i concorsi per giovani musicisti “Mozart Competition” e “ La Lira d’Oro” e sostiene numerosi concerti come solista e in duo con il pianoforte. Nel 1993 si trasferisce in Italia e negli anni successivi vince numerosi concorsi: “Internazionale L. Perosi” di Biella, “Un violino per sognare”, “W.A. Mozart”, di Stresa e di Macerata Feltria, oltre a diverse audizioni per primo violino di spalla. Dal 2002 collabora quale primo violino di Spalla con la London Philarmonic Orchestra, la BBC Symphony Orchestra e la Royal Philarmonic Orchestra di Londra. Nel 2009 incide con l’Orchestra della Fondazione Gulbenkian, sotto la direzione del Mº L. Foster, le due rapsodie di Bartók per violino e orchestra. Dal 2015 inizia un’intensa collaborazione con l’Orchestra della Suisse Romande sotto la bacchetta di C. Dutoit. Nel dicembre 2015 si è esibita con la Filarmonica A. Toscanini, diretta dal Mº F. Lanzillotta, nel concerto per violino “Red Violin” di J. Corigliano.
Giampaolo Bandini è oggi considerato tra i migliori chitarristi italiani sulla scena internazionale. Nel 2003 ha ricevuto dai lettori del magazine “Guitart” la nomination come miglior chitarrista italiano dell’anno. È stato componente dell’unico duo di chitarre riuscito a entrare nell’albo d’oro dei più prestigiosi concorsi nazionali e internazionali di musica da camera, riportando in ogni occasione il 1º premio assoluto: Concorso “Città di Caltanissetta”, Perugia Classico, Premio “Città di Gubbio”, Concorso “F. Cilea” Città di Palmi. Collabora regolarmente con artisti del calibro di S. Accardo, A. Avital, E. Bronzi, M. Quarta, P. Steidl e molti altri. Figura inoltre regolarmente come solista, in formazioni da camera e con orchestra, nei cartelloni dei più importanti Festival di tutto il mondo (Filarmonica di San Pietroburgo, Carnegie Hall di New York, Sala Tchaikosky di Mosca, ecc.). Nel 2012 riporta, la chitarra al Teatro alla Scala di Milano, in un programma per chitarra e quartetto, unitamente al Quartetto d’archi della Scala, con grande successo di pubblico. 2016
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Cristina Papini Inizia lo studio del violino all'età di cinque anni con la Prof.ssa N. Del Carlo. Iscritta all'Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca, prosegue gli studi con il Mº A. Bologni sotto la cui guida si diploma nel 2010 con il massimo dei voti e la lode. Frequenta masterclass di perfezionamento con i Maestri P. Chiavacci, S. Pagliani, A. Cappone, A. Bologni, P. Vernikov, S. Accardo (Accademia Stauffer di Cremona e Accademia Chigiana di Siena) U. Ughi, B. Canino. Nel 2010 è selezionata alle audizioni per la partecipazione all'orchestra dell'Accademia Mozart di Bologna. Prende parte al quartetto d'archi Leonardo, con il quale vince il primo premio assoluto al concorso Rospigliosi 2011. Vince altri diversi concorsi sia per la categoria violino solo che di musica da camera. Nel 2012 le viene assegnato il premio “Vittoria alata - Marianna Bottini” erogato dalla Fidapa di Lucca; vince inoltre la borsa di studio “Carol MacAndrew” (2013), erogata dall'Associazione Musicale Lucchese. Effettua concerti con programmi di musica da camera, per violino solo e per violino e orchestra, tra i più significativi: Histoire Du Soldat di I. Stravinsky, Concerto n. 5 di W.A. Mozart, Fantasia brillante op. 20 di H. Wieniawsky, Concerti per due violini, violino solo, violino e oboe di J.S. Bach. Ha vinto la borsa di studio “Listen 2” per la partecipazione ai concerti della Fondazione Pistoiese Promusica. Ha preso parte ai concerti della Camerata Strumentale di Prato. Il 15 Ottobre 2014 consegue la laurea accademica di II livello con 110 e lode sotto la guida del Mº A. Bologni presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca. Attualmente frequenta l'Accademia di Imola con il Mº O. Semchuk.
Simonide Braconi ha compiuto i suoi studi musicali sotto la guida di solisti di fama internazionale quali B. Giuranna, J. Bashmet e K. Kashkashian, diplomandosi con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Roma, la Hochschule di Freiburg (Germania) e l'Accademia Chigiana di Siena. Premiato in diversi concorsi solistici internazionali (“L. Tertis”, Colonia, ecc.). Nel 1994 è stato prescelto dal Mº R. Muti come prima viola nell’orchestra del Teatro alla Scala. Ha inciso come solista e in formazioni cameristiche per le etichette Vigiesse, Thymallus, Agorà, Rhona, Stradivarius, Velut Luna, DAD, Dynamic, Decca, f 20
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Fonè, Concerto, Brilliant e Tudor oltre a diverse registrazioni per Radio 3, RAI, Rete 4, Sky Classica e per le riviste CD Classica e Amadeus (Sonate e lieder di Brahms e concerti di Rolla). Ha collaborato con artisti quali S. Accardo, M. Quarta, J. Rachlin, T. Brandis, M. Rizzi, A. Sitzkovesky, U. Ughi, I. Faust, P. Vernikov, D. Nordio, B. Canino, J. Swann, I. Golan, B. Petruchanski, A. Lucchesini, G. Andaloro, Trio di Parma, Henschel Quartett, J. Carreras e da solista con direttori tra i quali W. Sawallisch e R. Muti.
Silvia Chiesa “Appassionata” (Sole 24 Ore), “convincente” (American Record Guide), “ricca di personalità” (Diapason). La violoncellista Silvia Chiesa vanta una brillante carriera solistica internazionale, con regolari tournée nei principali Paesi europei, ma anche negli Stati Uniti, in Cina, Australia, Africa e Russia. Le sue interpretazioni esplorano anche repertori poco noti o inusuali: dopo il fortunato album con i due Concerti per violoncello di Nino Rota, nel 2014 è uscito il nuovo CD The Italian Modernism che comprende la prima registrazione del Concerto in Do minore di Pizzetti, con l’Orchestra Rai di Torino diretta da Corrado Rovaris (Sony Classical). Ha anche un ruolo di primo piano nella fioritura del repertorio contemporaneo per il suo strumento. È dedicataria del Concerto per violoncello di Matteo D’Amico e ha eseguito in “prima” italiana lavori di Shohat, Clementi, Dall'Ongaro, Maxwell Davies e Sollima.
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GALA PAGANINI 2016
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MASTERCLASS CANTO LIRICO
23 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Allievi della Masterclass di Canto Lirico Docente: Laura Niculescu
Laura Niculescu soprano, si è diplomata presso l’Accademia di Musica e arte Drammatica di Bucarest in Romania, perfezionandosi poi con Franco Corelli e Renata Scotto a Vienna. Ha cantato presso importanti istituzioni in tutto il mondo quali Wiener Staatsoper, Bayerischeoper, Salzburger Festpielhaus, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Verdi di Trieste, Festival Puccini di Torre del Lago, Washington Opera House, Baltimore Theater, Città Proibita Pechino, Konzerthaus Wien, RAI Torino, Teatro Carlo Felice Genova, Opera Houses di Linz, Graz, Innsbruck, Bratislava, Bucarest, Teatro Guilmera Tenerife. Ha collaborato con artisti e direttori quali Anton Guadagno, Pinchas Steinberg, Richard Bonynge, Sir Colin Davis, Giuseppe Giacomini, Lando Bartolini, Sherrill Milnes, Peter Dvorsky, Silvano Carroli, José Cura, Sergei Larin. Ha cantato nel ruolo della protagonista in Tosca, Il trovatore, Madama Butterfly, Fedora, Manon Lescaut, Turandot (la Principessa), Cavalleria rusticana, Andrea Chénier. Fa parte di giurie di importanti concorsi internazionali come il Titta Ruffo di Pisa, il Villa de Colmenar di Madrid, lo Young Artists City of Galaţi in Romania. Tiene masterclass in tutto il mondo.
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24 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Paolo Taballione, flauto | Cristina Martufi, soprano Orchestra dell'Istituto Musicale “L. Boccherini” Direttore: Mihail Agafiţa
PROGRAMMA Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Sinfonia in Re maggiore, G490 Allegro, Andante grazioso, Allegro assai Sinfonia in Re minore op. 12 n. 4, G506 La casa del diavolo Andante sostenuto, Allegro assai, Andantino con moto, Andante sostenuto, Allegro con brio Aria Accademica per soprano e orchestra in Do maggiore n. 9, G552 Caro padre, a me non dei Edizione critica a cura di Christian Speck - © Ut Orpheus Edizioni Joaquín Rodrigo (Agunto, 1901 – Madrid, 1999) Concierto pastoral per flauto e orchestra Allegro, Adagio, Rondò
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L’Orchestra dell’Istituto Musicale “L. Boccherini” è una tra le più importanti compagini orchestrali della provincia di Lucca. Formata dai docenti e dai migliori allievi della prestigiosa scuola cittadina, si presenta come una realtà concreta, costante e attiva, capace di eseguire programmi musicali che spaziano dal genere sinfonico a quello operistico, dai concerti barocchi alla musica per film, da concerti per strumenti solisti ai principali repertori sinfonici-corali. Diretta dal Mº GianPaolo Mazzoli, solo negli ultimi anni l'Orchestra dell'Istituto Musicale "L. Boccherini" ha eseguito di fronte al grande pubblico le celeberrime Sinfonie n. 5 e n. 9 di L. van Beethoven, il Sacred Concert di D. Ellington, il Requiem di W.A. Mozart. In molte occasioni ha collaborato con solisti di fama internazionale come Francesco Di Rosa (Primo oboe del Teatro alla Scala di Milano), Alessandro Cappone (Primo violino Berliner Philarmoniker), il violinista Cristiano Rossi, il pianista Aquiles Delle Vigne e si è esibita ricevendo lusinghieri elogi di fronte a grandi artisti come Ennio Morricone, Dario Marianelli, Nicola Piovani, Carla Fracci, Katia Ricciarelli e Andrea Bocelli. Dopo avere realizzato nei primi mesi del 2013 la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, rappresentando "Lucca Cittá della musica" in occasione del XXXIII Executive Board dell’Unesco, nel 2014 l'Orchestra dell'Istituto Musicale "L. Boccherini" ha eseguito la Messa di Giacomo Puccini in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Associazione Musicale Lucchese. L'Orchestra ha inoltre registrato per importanti etichette discografiche come la Brilliant e la Tactus.
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Paolo Taballione nasce a Roma nel 1981. Nel 2008 vince i Concorsi per Primo flauto nelle Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro Comunale di Bologna e della Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. Diplomato al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma col massimo dei voti e lode, si è perfezionato con i più grandi flautisti del panorama internazionale. Prosegue gli studi in Svizzera al Conservatoire Supérieur de Musique de Genève ottenendo il “Diplôme de Soliste avec Distinction”. Vincitore di numerosi concorsi solistici nazionali e internazionali, nel 2004 viene scelto dal Mº Riccardo Muti come primo flauto dell’Orchestra Giovanile “Cherubini”. La sua intensa attività solistica e cameristica lo porta a esibirsi nelle più importanti sale europee come il Musikverein di Vienna, Gasteig di Monaco di Baviera, Philarmonie di Berlino, Concertgebouw di Amsterdam, Parco della musica di Roma, Beethovensaal di Stoccarda. Collabora con numerose orchestre sotto la direzione di prestigiosi maestri come Maazel, Mehta, Muti, Nagano, Temirkanov. È diplomato in Composizione al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma.
Cristina Martufi Nata a La Spezia, porta a compimento i suoi studi in canto presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Puccini” di La Spezia e contemporaneamente si laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Parma. Si è perfezionata con il Mº A. Bertacchi e con il soprano F. Cedolins. Dopo aver vinto vari concorsi internazionali, la sua carriera operistica inizia giovanissima nel 2002 con i ruoli di Mimì ne La bohème e Liù in Turandot. Presto la voce si dimostra essere molto brunita e adatta a ruoli più drammatici e diventa protagonista di importanti debutti in titoli come Aida e Tosca, ruoli sostenuti in moltissimi teatri italiani e stranieri (Teatro Magnani di Fidenza, Teatro Politeama di Pisa, Teatro Comunale di Carpi, Teatro Carani di Sassuolo), Angelica in Suor Angelica e Lauretta in Gianni Schicchi diretta dal Mº H. Handt (Teatro di Montecarlo, Teatro Comunale Manzoni di Pistoia). A questi seguono Turandot nell’omonima opera di G. Puccini, Santuzza in Cavalleria rusticana (Festival Mario Filippeschi), Maddalena di Coigny in Andrea Chénier, Norma in Norma di V. Bellini, Lady Macbeth in Macbeth in tournée in Spagna (Teatro di Alica 26
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Alicante, Teatro di Saragoza, Teatro Rojas di Toledo. tra gli altri) e Leonora ne Il trovatore nell’ambito del prestigioso Festival dell’Opera Italiana in Russia. Nel giugno 2006 ha partecipato al concerto presso il Teatro delle Muse di Ancona in onore di F. Corelli con la partecipazione di M. Freni. Nel settembre 2007 viene nuovamente invitata presso il suddetto teatro per partecipare a una selezione da opera (Il trovatore e Andrea Chénier) con la partecipazione del tenore W. Matteuzzi, sempre nell’ambito delle commemorazioni in onore di F. Corelli. Nel 2009 sostiene il ruolo di Ero, in Ero e Leandro di Bottesini con il basso R. Scandiuzzi a Crema. Nel 2011 esegue la composizione inedita Schegge di Memoria, Cantata per Orchestra e soprano Solo, su musica del Mº M. Piccioli e testi di M. Cheli, con l’Orchestra del Festival Puccini diretta dal Mº V. Galli. Nell’agosto 2015 canta Tosca presso il Festival “Serate Borgiane”, con la regia del soprano Katia Ricciarelli. Ha debuttato, nel mese di dicembre 2015, l’opera Zanetto di P. Mascagni presso il Teatro Goldoni di Livorno, con la direzione del Mº V. Galli, ha cantato nel gennaio 2016 il ruolo di Mimi ne La Bohème di G. Puccini presso il Teatro Coccia di Novara, in primavera affronterà due allestimenti di Nabucco di G. Verdi nel ruolo di Abigaille, Cio Cio-san in Madama Butterfly di G. Puccini e nuovamente Mimì ne La bohème.
Mihail Agafiţa nasce nella Repubblica Moldava nel 1973 e ha studiato direzione presso l'Istituto Statale d'Arte di Chişinău. Ha conseguito la Laurea e il Master presso l'Università Nazionale di Musica di Bucarest e il Conservatorio Statale di San Pietroburgo. Negli ultimi vent'anni ha diretto oltre 500 concerti sinfonici, opere e belletti con diverse compagnie nelle principali città europee. Dal 2004 è Direttore stabile dell'Orchestra Filarmonica Nazionale della Repubblica Moldava e dal 2013 ricopre il ruolo di Direttore principale e Direttore Artistico dell'Orchestra sinfonica. Di particolare rilievo anche la sua collaborazione con l'Orchestra Filarmonica di Mosca e la sua partecipazione al Festival Internazionale “George Enescu” dove ha diretto l'Orchestra Filarmonica della Transilvania. Nel 2010 gli è stata conferita, con Decreto Presidenziale, la massima onorificenza per il suo impegno nelle Arti.
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27 SETTEMBRE, ore 18 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Allievi della Masterclass di Flauto Docente: Paolo Taballione
27 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Massimo Polidori, violoncello Simone Soldati, pianoforte
PROGRAMMA Johan Sebastian Bach (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750) Suite per violoncello in Do maggiore n. 3, BWV 1009 Prélude, Allemande, Courante, Sarabande, Bourée I, Bourée II, Gigue Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Sonata per violoncello e basso in Do maggiore n. 6, G6 Allegro, Largo assai, Allegro moderato Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 – Vienna, 1827) Sonata per violoncello e pianoforte in La maggiore op. 69 n. 3 Allegro, ma non tanto; Scherzo: Allegro molto; Adagio cantabile, Allegro vivace
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Massimo Polidori, nato a Torino, compie i primi studi con il Mº R. Brancaleon nel conservatorio della sua città, diplomandosi in violoncello con il massimo dei voti. Successivamente si perfeziona con i maestri A. Janigro, M. Brunello, D. Shafran, vincendo nel 1996 il primo premio di virtuosità al Conservatorio di Ginevra sotto la guida di Daniel Grosgurin. Dal 1995 e per i successivi cinque anni, ricopre il posto di primo violoncello solista della "Camerata Bern", gruppo con il quale effettua tournée in tutto il mondo con musicisti di grande valore quali A. Schiff, H. Holliger, P. Serkin, A. Chumachenco e T. Zethmair, incidendo per la Decca, Berlin Classic e Philips. Nel febbraio 2000 viene scelto dal Mº Riccardo Muti per ricoprire il ruolo di primo violoncello dell'Orchestra del Teatro alla Scala. Da sempre impegnato nell'approfondimento del repertorio da camera è fondatore del “Trio Johannes”. È docente presso l'Accademia di Perfezionamento per professori d'orchestra del Teatro alla Scala.
Simone Soldati ha collaborato con artisti di fama internazionale meritando poi per la sua discografia il plauso della critica e di molte importanti personalità tra cui il Mº Riccardo Muti. Presente in prestigiose Stagioni in Italia e all’estero si è formato con Francesco Cipriano ed è stato a lungo allievo di Andrea Lucchesini. È stato membro del “Centro Tempo Reale” fondato da Luciano Berio. Aldo Ceccato ha scritto: «…Ho potuto ammirare in lui la bellezza del suono, il fraseggio accurato, la cantabilità spianata…». Dopo aver insegnato nei Conservatori di Cosenza, Salerno e Padova è oggi docente all’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca.
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28 SETTEMBRE, ore 10 Saletta Rossa dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
UNA MISCELA DI PROFUMI E DI POESIA Impressioni e riflessioni intorno alla musica di Luigi Boccherini
PROGRAMMA Tavola rotonda a cura dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” e del Centro Studi Luigi Boccherini Coordina
YVES GÉRARD
28 SETTEMBRE, ore 18 Sala del Consiglio Comunale, Palazzo Santini
CERIMONIA IN ONORE DI YVES GÉRARD
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29 SETTEMBRE, ore 21 Auditorium dell'Istituto Musicale “L. Boccherini”, Piazza del Suffragio
CONCERTO Trio Maffei Claudio Maffei, violino | Massimo Maffei, violoncello | Stefano Maffei, pianoforte
PROGRAMMA Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805) Sonata a tre in Do maggiore op. 12 n. 1, G143 Poco Andante, Allegro molto, Tempo di Minuetto Dimitrij Šostakovič (San Pietroburgo, 1906 – Mosca, 1975) Trio n. 2 in Mi minore op. 67 Andante, Allegro non troppo, Largo, Allegretto Pëtr Il'ič Čajkovskij (Kamsko-Votkinks, 1840 – San Pietroburgo, 1893) Trio in La minore op. 50 Pezzo elegiaco: Moderato assai, Allegro giusto Tema con variazioni: Andante con moto Variazione finale e coda: Allegro risoluto e con fuoco, Andante con moto
I fratelli Maffei iniziano la propria attività come trio nel 1987, curando la loro preparazione tecnica e artistica nella classe di musica da camera del Trio Čajkovskij presso l’Accademia di Musica di Mestre (direttore artistico, il Mº D. Asciolla). Sono tra i vincitori del Concorso Internazionale di Musica da Camera di Caltanissetta nel 1988 e hanno tenuto concerti in importanti centri musicali tra i quali Firenze, Lucca, Livorno, Portogruaro (Festival internazionale), Mestre (Teatro Toniolo). Oltre all’attività concertistica, il Trio svolge anche quella didattica e di formazione professionale in ambito musicale. Il repertorio comprende autori che vanno da Haydn a Šostakovič.
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note storico-critiche ai brani di Luigi Boccherini a cura del Centro Studi Luigi Boccherini
7 SETTEMBRE (pag. 4) Sonata per violoncello e basso in Do maggiore, G17 Allegro, Largo assai, Rondò allegro
27 SETTEMBRE (pag. 24) Sonata per violoncello e basso in Do maggiore, G6 Allegro, Largo assai, Allegro moderato L’anonimo estensore del necrologio apparso sulla «Allgemeine musikalische Zeitung» all’indomani della morte di Boccherini notava, dopo aver ricordato i meriti del lucchese nella definizione del quartetto d’archi, come “in precedenza” egli fosse stato “un eccellente violoncellista, che affascinava con il suo strumento, grazie in particolare a un suono incomparabile e a un cantabile ricco d’espressività”. Oggi sappiamo che il contributo di Boccherini all’evoluzione della tecnica del violoncello è stato di portata epocale; ma quel necrologio attestava un indiscutibile dato di fatto: la fama del Boccherini violoncellista era stata tanto precoce quanto di breve durata. Ad attenuarla aveva del resto contribuito il compositore stesso, che aveva escluso dalle trattative con gli editori (e dunque dalle diverse redazioni del suo catalogo) tutta la propria copiosa produzione violoncellistica, tanto le sonate come i concerti e aveva affidato alle composizioni cameristiche (le cui parti di violoncello sono in genere assai ardue e molto intense) la dimostrazione della propria perizia di strumentista. A dispetto di ciò, la circolazione manoscritta delle sonate boccheriniane contribuì a diffonderle e a mantenerne viva la pratica e la fama. Il corpus più ampio di tali sonate si conserva oggi in un manoscritto del Fondo Noseda del conservatorio di Milano: non si tratta di un autografo, ma sulla sua attendibilità non sussistono dubbi sostanziali. A questa collezione appartiene anche la Sonata G17, oggi certamente una delle più amate ed eseguite del compositore. Perla tra le perle è in particolare il Largo assai, nella contrastante tonalità di Do minore. Si tratta di una pagina di rara intensità, che Boccherini ebbe modo di riutilizzare in altre due occasioni: come Adagio nel Trio G95 per violino, viola e violoncello e come Largo nel Concerto per violoncello e orchestra “senza numero di G”, ritrovato alcuni decenni fa da Christian Speck. I diversi modi di ripensare il brano nelle sue tre diverse occorrenze costituiscono un vertice nell’arte boccheriniana dell’autocitazione. Tra i brani tramandati dal manoscritto milanese ve ne sono alcuni ai quali, per uno dei tanti misteriosi percorsi seguiti dalla diffusione musicale settecentesca, aveva arriso, Boccherini vivente, anche il successo editoriale: prima a Londra, all’inizio degli anni Settanta, nella versione violoncellistica e poco dopo a Parigi, come sonate per violino. La Sonata G6, tecnicamente ardita, fu tra queste e proprio grazie alla diffusione londinese, in pieno revival ottocentesco di Boccherini sarebbe finita nelle mani del grande violoncellista Alfredo Piatti, attivo nella capitale inglese: a lui se ne deve una versione filologicamente improponibile, ma decisiva nel rinverdire i fasti del violoncellismo boccheriniano.
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21 SETTEMBRE (pag. 14) Quintetto detto del Fandango per chitarra e quartetto d’archi in Re maggiore, G448 Pastorale, Allegro maestoso, Grave assai, Fandango I lavori con chitarra di Luigi Boccherini si devono alla committenza del catalano Borja de Riquer y Ros, marchese di Benavent (da non confondere con la famiglia della contessa duchessa di Benavente Osuna, altra importante mecenate di Boccherini). Appassionato e dilettante di musica, Benavent si era trasferito a Madrid nel 1796; le simpatie maturate per Napoleone lo avrebbero in seguito obbligato a lasciare la Spagna, per finire i propri giorni miseramente a Bordeaux. Di questi lavori boccheriniani, solo la Sinfonia G523 con chitarra obbligata (trascrizione del quarto quintetto a due violoncelli) ci è giunta in un manoscritto controllato dal compositore; gli altri e segnatamente i nove quintetti con chitarra superstiti, dei dodici che sappiamo con certezza essere esistiti (legati a doppio filo ai quintetti con pianoforte), sono attestati in manoscritti tardi e la probabilità che le intenzioni originarie dell’autore vi siano state alterate, in certi casi anche fortemente, è purtroppo molto alta. A ciò si devono inoltre aggiungere le manipolazioni operate nel 1925 da Heinrich Albert in occasione della pubblicazione a stampa di alcuni quintetti: valga per tutti il caso della versione chitarristica della Ritirata di Madrid, che Albert pubblicò come IV mov. del Quintetto G453 (e così la si esegue tutt’oggi), mentre risulta chiaro dalle fonti che si trattava di un brano a sé stante. Dei nove quintetti oggi noti, sei ci sono giunti in una copia manoscritta conservata a Washington e redatta dal militare e musicista dilettante François de Fossa: di questi fa parte anche il Quintetto G448, che unisce l’arrangiamento dei primi due movimenti (inspiegabilmente invertiti nell’edizione Albert) del quintetto a due violoncelli G270, pubblicato assieme ad altri cinque nel 1774, a quello dei corrispondenti movimenti del quintetto G341, sempre a due violoncelli, rimasto invece inedito e pubblicato postumo in piena Restaurazione. Particolarmente significativo è il caso dell’ultimo movimento, che in un certo senso può esser considerato come l’esplicitazione di una metafora. Si tratta infatti di un Fandango che, nella versione originale a due violoncelli, era stato inteso come imitazione cameristica “colta” di questa danza prettamente chitarristica, celebrata tra l’altro nei suoi risvolti peccaminosi da una celebre pagina di Giacomo Casanova. L’intento imitativo, affidato al quintetto d’archi, è esplicitato da una didascalia del manoscritto originale: «Quintettino imitando il fandango che suona sulla chitarra il padre Basilio». Quest’ultimo era lo pseudonimo del monaco Miguel García, grande virtuoso dello strumento spagnolo per eccellenza. Nel ritrasferire la pagina dagli strumenti imitatori allo strumento imitato Boccherini regalò alla Spagna dell’ultimo Settecento una delle sue pagine più caratteristiche e vi aggiunse, stando al manoscritto di Washington, un’ulteriore nota di colore, prescrivendo a un certo punto un catañeteo: non si tratta necessariamente, come si è pensato per molto tempo, dell’esplicita richiesta di usare le castagnette (o nacchere), bensì, ancora una volta, dell’imitazione del loro suono caratteristico mediante un espediente qualunque (il che non esclude, ovviamente, l’impiego delle nacchere stesse).
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24 SETTEMBRE (pag. 20) Sinfonia in Re minore op. 12 n. 4, G506 La casa del diavolo Andante sostenuto, Allegro assai, Andantino con moto, Andante sostenuto, Allegro con brio Sinfonia in Re maggiore, G490 Allegro, Andante grazioso, Allegro assai Buona parte della critica odierna ritiene che Luigi Boccherini sia stato un grande sinfonista; ma non c’è dubbio che, in vita, la sua fama europea abbia cessato abbastanza presto di poggiare sulle sinfonie, affidandosi pressoché integralmente alla produzione da camera. L’esordio tuttavia era stato assai più che promettente. Di concezione grandiosa, le sei sinfonie catalogate come op. 12, composte per l’infante don Luis nel 1771 e pubblicate a Parigi circa cinque anni più tardi, mostrano chiaramente la forte intenzione, da parte di Boccherini, di affermarsi anche in questo settore della musica strumentale: in esse c’è già tutta la gamma delle possibilità compositive ed espressive di Boccherini, in particolare la varietà nelle successioni dei movimenti, la rilevanza della scrittura per i fiati (flauti, oboi e corni), la pratica delle concordanze tematiche e la scrittura ‘ciclica’, che prevede la circolazione di temi, o addirittura intere sezioni, da un movimento all’altro di una medesima composizione. Nella Sinfonia n. 4, la più nota della raccolta, il tema principale dell’Allegro assai proviene dalla sonata per violino e tastiera op. 5 n. 4, mentre l’Andante sostenuto iniziale funge anche da introduzione al finale, una dichiarata parafrasi della chaconne qui représente l’Enfer con la quale Christoph Willibald Gluck aveva dannato l’anima di Don Giovanni nel suo balletto omonimo (1761). L’operazione di Boccherini, un omaggio esplicito a quello che considerava evidentemente un maestro, consiste nel trasformare la folgorante danza collettiva gluckiana in un movimento sinfonico di ampio respiro, dove il clima demoniaco è accentuato dal contrasto con un tema secondario dal carattere solo temporaneamente più sereno. Il titolo di “Casa del diavolo”, che ha contribuito alla celebrità di questa sinfonia, è attestato in due copie manoscritte conservate presso il conservatorio di Milano. Prima dell’op. 12, Boccherini si era dedicato ben poco alla sinfonia: solo un ampio lavoro concertante (catalogato come op. 7) aveva visto fino ad allora la luce in Spagna, grazie a una stagione di concerti pubblici. Al periodo lucchese risale invece la Sinfonia in Re maggiore G490, che l’autore non registrò mai nei suoi cataloghi, lasciandola perciò priva di numero d’opera: nata nel 1765 come ouverture per la cantata La confederazione dei Sabini con Roma e riutilizzata lo stesso anno per l’oratorio Giuseppe riconosciuto, fu pubblicata a Venezia da Marescalchi una decina d’anni più tardi. Conformemente al modello dell’ouverture all’italiana, G490 si articola in tre movimenti e non presenta ancora quegli elementi di natura ciclica che, derivati dal modello dell’ouverture col “da capo”, saranno in seguito caratteristici di Boccherini.
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24 SETTEMBRE (pag. 20) Aria Accademica per soprano e orchestra in Do maggiore n. 9, G552 Caro padre, a me non dei Nell’italiano del Settecento il termine “accademia” indica, tra le altre cose, il trattenimento colto, poetico o musicale: “aria accademica”, dunque, significa semplicemente “aria da concerto”, genere distinto da quello dell’aria espressamente destinata al contesto operistico. Il primo accenno di Boccherini a dodici arie accademiche (G544-555; se ne conoscono però quindici in tutto) lo troviamo in una lettera inviata a Ignace Pleyel (il compositore francoaustriaco che in quel momento agiva in veste di editore) nel giugno del 1797: con la sua consueta abilità commerciale, il lucchese prospetta a Pleyel di trattare la propria musica vocale con Naderman, un altro stampatore di musica attivo a Parigi. Pleyel si farà convincere alla fine ad acquistare anche le dodici arie, ma dopo averle lette dichiarerà allo stesso Boccherini di non averle trovate di alcun interesse. La delusione di Pleyel è, dal suo punto di vista, comprensibile; negli anni Novanta del Settecento, infatti, le arie rimandavano a un’estetica ormai decisamente al tramonto, coi loro testi metastasiani e con il loro assetto formale ancora legato, sia pur liberamente, alla tradizione delle arie col “da capo”. Tutto ciò pare decisamente in contrasto con le datazioni che lo stesso Boccherini cercò di accreditare scrivendo a Pleyel (“la mia musica vocale più recente”) e che alcune fonti spagnole parrebbero confermare: ma nell’attuale ricerca boccheriniana si fa oramai sempre più strada l’ipotesi che quasi tutte le datazioni fossero state artatamente alterate dallo stesso compositore per rendere “attuale” la propria musica agli occhi di editori e committenti e che il grosso della sua produzione sia da collocare entro la metà degli anni Ottanta. L’aria G552 ha un testo tratto dall’Ezio (atto I, scena 4), dramma di Metastasio rappresentato per la prima volta nel 1728 e incentrato sulla figura del comandante romano che aveva fronteggiato Attila alla metà del V secolo: a cantarla è Fulvia, figlia del patrizio Massimo e promessa sposa del protagonista. L’aria è articolata secondo una variante della forma col “da capo”, con una sezione principale A ampia e articolata, ma la cui ricapitolazione, dopo la sezione contrastante B, è fortemente abbreviata. La strumentazione è essenziale e lontana dai colori straordinari delle sinfonie boccheriniane. La scrittura vocale, assai contenuta sul versante del virtuosismo, prevede tuttavia i consueti “arbitri”, ossia quegli arresti di durata indefinita che consentono all’interprete di improvvisare delle cadenze.
Caro padre, a me non dei rammentar che padre sei; io lo so; ma in questi accenti non ritrovo il genitor.
Non son io chi ti consiglia; è il rispetto d’un regnante, è l’affetto d’una figlia, è il rimorso del tuo cor. 2016
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Istituto Musicale Luigi Boccherini Istituto Superiore di Studi Musicali
2016 CAPOLAVORI DI MUSICA, ARTE, CULTURA
2016 CAPOLAVORI DI MUSICA, ARTE, CULTURA