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Innovation Campus Un luogo oltre l’immaginario
Innovation Campus Un luogo oltre l’immaginario
La nuova sede di Microsoft Italia
with English text
Skira
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A Gianbattista Rota e Shpetim Hoxha To Gianbattista Rota and Shpetim Hoxha
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Innovation Campus Un luogo oltre l’immaginario La nuova sede di Microsoft Italia
a cura di / edited by Fortunato D’Amico
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A Gianbattista Rota e Shpetim Hoxha To Gianbattista Rota and Shpetim Hoxha
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Innovation Campus Un luogo oltre l’immaginario La nuova sede di Microsoft Italia
a cura di / edited by Fortunato D’Amico
Skira
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Art Director Marcello Francone Progetto grafico / Design Luigi Fiore Coordinamento scientifico Scientific Coordination Giuseppe Bonacina Coordinamento editoriale Editorial Coordination Eva Vanzella Impaginazione / Layout Paola Ranzini Traduzioni / Translations Robert Burns per / on behalf of Language Consulting Congressi, Milano First published in Italy in 2012 by Skira Editore S.p.A. Palazzo Casati Stampa via Torino 61 20123 Milano Italy www.skira.net Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore © 2012 Vitali S.p.A. © 2012 Flores & Prats Archs. © 2012 Skira editore, Milano Tutti i diritti riservati All rights reserved under international copyright conventions. No part of this book may be reproduced or utilized in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording, or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher Finito di stampare nel mese di dicembre 2012 a cura di Skira Ginevra-Milano Printed in Italy
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Il progetto architettonico della nuova sede di Microsoft Italia è di Flores & Prats Archs., Barcellona The architectural design for the new Microsoft Italia headquarters is the work of Flores & Prats Archs., Barcelona Ringraziamenti Il più sentito ringraziamento va a Vitali S.p.A., senza la cui collaborazione e disponibilità la pubblicazione di questo volume non sarebbe stata possibile. Un ringraziamento particolare allo studio Flores & Prats Archs. per aver concesso di pubblicare gratuitamente i disegni, i grafici, le fotografie dei plastici e i fotomontaggi di cantiere prodotti dallo studio per il progetto di Peschiera Borromeo. Acknowledgements The most heartfelt thanks to Vitali S.p.A. whose collaboration and generosity have been essential towards the publication of this book. Special thanks also go to the Flores & Prats Archs. studio for their permission to publish free of charge drawings, plans and photographs of models and the building site photomontages produced by the studio for the Peschiera Borromeo project. Crediti fotografici / Photographic Credits Filippo Romano Courtesy Luigino Pirola, Architetto Paesaggista, p. 32 Courtesy Studio Flores & Prats Archs., pp. 11-12, 53, 55, 57, 110-111, 118-119, 121, 129 Re|Value, pp. 71, 134-135, 136, 137, 140, 141 Immagini in digitale / Digital Images Bluemotion Srl
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Art Director Marcello Francone Progetto grafico / Design Luigi Fiore Coordinamento scientifico Scientific Coordination Giuseppe Bonacina Coordinamento editoriale Editorial Coordination Eva Vanzella Impaginazione / Layout Paola Ranzini Traduzioni / Translations Robert Burns per / on behalf of Language Consulting Congressi, Milano First published in Italy in 2012 by Skira Editore S.p.A. Palazzo Casati Stampa via Torino 61 20123 Milano Italy www.skira.net Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore © 2012 Vitali S.p.A. © 2012 Flores & Prats Archs. © 2012 Skira editore, Milano Tutti i diritti riservati All rights reserved under international copyright conventions. No part of this book may be reproduced or utilized in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording, or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher Finito di stampare nel mese di dicembre 2012 a cura di Skira Ginevra-Milano Printed in Italy
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Il progetto architettonico della nuova sede di Microsoft Italia è di Flores & Prats Archs., Barcellona The architectural design for the new Microsoft Italia headquarters is the work of Flores & Prats Archs., Barcelona Ringraziamenti Il più sentito ringraziamento va a Vitali S.p.A., senza la cui collaborazione e disponibilità la pubblicazione di questo volume non sarebbe stata possibile. Un ringraziamento particolare allo studio Flores & Prats Archs. per aver concesso di pubblicare gratuitamente i disegni, i grafici, le fotografie dei plastici e i fotomontaggi di cantiere prodotti dallo studio per il progetto di Peschiera Borromeo. Acknowledgements The most heartfelt thanks to Vitali S.p.A. whose collaboration and generosity have been essential towards the publication of this book. Special thanks also go to the Flores & Prats Archs. studio for their permission to publish free of charge drawings, plans and photographs of models and the building site photomontages produced by the studio for the Peschiera Borromeo project. Crediti fotografici / Photographic Credits Filippo Romano Courtesy Luigino Pirola, Architetto Paesaggista, p. 32 Courtesy Studio Flores & Prats Archs., pp. 11-12, 53, 55, 57, 110-111, 118-119, 121, 129 Re|Value, pp. 71, 134-135, 136, 137, 140, 141 Immagini in digitale / Digital Images Bluemotion Srl
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Una città è alla perenne ricerca della qualità. Qualità del vivere, qualità dell’abitare, qualità dei servizi. Tutti e tre questi elementi concorrono a definire i parametri culturali, economici e sociali di una città. Peschiera Borromeo ricerca da tempo una sua identità, oltre la sfera di influenza della metropoli, lavorando alacremente sul profilo della vitalità dei luoghi, di quei luoghi dove valga realmente la pena vivere e lavorare. È quindi estremamente importante che Peschiera Borromeo sia in grado di calamitare luoghi della concentrazione e della polarizzazione di investimenti, di attività e di centri decisionali; come sedi di funzioni di punta nei settori della produzione, della finanza, della direzionalità, della ricerca. La nuova sede di Microsoft Italia si inserisce dunque in un progetto di riposizionamento di questa città. Non più realtà satellite di Milano, ma luogo urbano capace di identificarsi nella qualità dei propri insediamenti. L’architettura proposta da Flores & Prats ha la capacità di integrarsi con il Parco Agricolo Sud, con la sua fitta maglia agricola, scandita dalla ricca rete di corsi d’acqua naturali e di canali artificiali. La difficoltà di raggiungere un equilibrio con le cascine antiche e i nuclei rurali di pregio che punteggiano tutto il territorio è superata da una sobria integrazione tra natura e edificato, tra tradizione e modernità. Il costruito diventa a mano a mano parte integrante e qualificante del paesaggio, attraverso un continuo rapporto di osmosi. L’arte di edificare, paventata da sempre nell’area circostante il Parco Agricolo Sud, ne diventa invece un aspetto dinamico e armonico. Un tema, quello dell’integrazione tra nuovo e tradizione, che trova a Peschiera Borromeo uno spunto di riflessione e definizione sul concetto di città, perché l’architettura è chiamata soprattutto a delineare i rapporti tra i singoli quartieri e a migliorare i servizi a favore di chi li abita.
Cities are on a constant quest for quality: quality of life, quality of housing, quality of services. All three of these elements contribute to determining the cultural, economic and social features of a city. Peschiera Borromeo has long sought its own identity beyond the sphere of influence of the neighboring metropolis, working with passion and enthusiasm to develop the vitality of its spaces—spaces where it is well worth working and living. It is thus extremely important that Peschiera Borromeo be able to attract concentrated investment, enterprises and decision-making centers exemplified by high profile functions in industry, finance, management and research. The new Microsoft Italia headquarters is thus part of a project to reposition this city so that it will no longer see itself as a satellite of Milan but as an urban area that finds its identity in the quality of its own developments. The architecture proposed by Flores & Prats integrates into the rich agricultural quilt stitched together by the dense network of natural streams and manmade canals of Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. The challenge of achieving an equilibrium with the old farms and prized rural villages that dot the landscape is met through a sober integration of nature and development, tradition and modernity. The built environment gradually becomes an integral part of the quality of the landscape through a continual process of osmotic interchange. Development—generally a dreaded specter haunting the area around the Parco Agricolo Sud— instead becomes a dynamic and harmonious aspect of it through the art of building. The theme of integration between old and new provides food for thought regarding the concept of the city in Peschiera Borromeo, where architects are called upon above all to delineate the relations among different neighborhoods and improve services for those who live there.
Antonio Falletta Sindaco del Comune di Peschiera Borromeo
Antonio Falletta Mayor of Peschiera Borromeo
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Una città è alla perenne ricerca della qualità. Qualità del vivere, qualità dell’abitare, qualità dei servizi. Tutti e tre questi elementi concorrono a definire i parametri culturali, economici e sociali di una città. Peschiera Borromeo ricerca da tempo una sua identità, oltre la sfera di influenza della metropoli, lavorando alacremente sul profilo della vitalità dei luoghi, di quei luoghi dove valga realmente la pena vivere e lavorare. È quindi estremamente importante che Peschiera Borromeo sia in grado di calamitare luoghi della concentrazione e della polarizzazione di investimenti, di attività e di centri decisionali; come sedi di funzioni di punta nei settori della produzione, della finanza, della direzionalità, della ricerca. La nuova sede di Microsoft Italia si inserisce dunque in un progetto di riposizionamento di questa città. Non più realtà satellite di Milano, ma luogo urbano capace di identificarsi nella qualità dei propri insediamenti. L’architettura proposta da Flores & Prats ha la capacità di integrarsi con il Parco Agricolo Sud, con la sua fitta maglia agricola, scandita dalla ricca rete di corsi d’acqua naturali e di canali artificiali. La difficoltà di raggiungere un equilibrio con le cascine antiche e i nuclei rurali di pregio che punteggiano tutto il territorio è superata da una sobria integrazione tra natura e edificato, tra tradizione e modernità. Il costruito diventa a mano a mano parte integrante e qualificante del paesaggio, attraverso un continuo rapporto di osmosi. L’arte di edificare, paventata da sempre nell’area circostante il Parco Agricolo Sud, ne diventa invece un aspetto dinamico e armonico. Un tema, quello dell’integrazione tra nuovo e tradizione, che trova a Peschiera Borromeo uno spunto di riflessione e definizione sul concetto di città, perché l’architettura è chiamata soprattutto a delineare i rapporti tra i singoli quartieri e a migliorare i servizi a favore di chi li abita.
Cities are on a constant quest for quality: quality of life, quality of housing, quality of services. All three of these elements contribute to determining the cultural, economic and social features of a city. Peschiera Borromeo has long sought its own identity beyond the sphere of influence of the neighboring metropolis, working with passion and enthusiasm to develop the vitality of its spaces—spaces where it is well worth working and living. It is thus extremely important that Peschiera Borromeo be able to attract concentrated investment, enterprises and decision-making centers exemplified by high profile functions in industry, finance, management and research. The new Microsoft Italia headquarters is thus part of a project to reposition this city so that it will no longer see itself as a satellite of Milan but as an urban area that finds its identity in the quality of its own developments. The architecture proposed by Flores & Prats integrates into the rich agricultural quilt stitched together by the dense network of natural streams and manmade canals of Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. The challenge of achieving an equilibrium with the old farms and prized rural villages that dot the landscape is met through a sober integration of nature and development, tradition and modernity. The built environment gradually becomes an integral part of the quality of the landscape through a continual process of osmotic interchange. Development—generally a dreaded specter haunting the area around the Parco Agricolo Sud— instead becomes a dynamic and harmonious aspect of it through the art of building. The theme of integration between old and new provides food for thought regarding the concept of the city in Peschiera Borromeo, where architects are called upon above all to delineate the relations among different neighborhoods and improve services for those who live there.
Antonio Falletta Sindaco del Comune di Peschiera Borromeo
Antonio Falletta Mayor of Peschiera Borromeo
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Dear Christian, we are sending you the scale model with our ideas for the pergola at the entrance. Our main concern has been to ensure that the new pergola will not jar with the three clear-cut and straight volumes in the original project. We started by working on sunscreens just like those on the façade of the office buildings. We then extended these light, longitudinal elements in such a way as to create the pergola at the entrance. It will be a very light and flexible shade pergola. Another concern of ours has been to improve the relation between the auditoriumbuilding and the hub. The roof of the hub might be turned into a new terrace for open-air catering. We have added the same sunscreens on the main façade of the auditorium: they rise up to the terrace, creating a covering that marks the outside exit of the auditoriums. We hope you’ll find these ideas helpful. All the best, Ricardo and Eva alle pagine 10 e 13 pages 10 and 13 Le prime pagine del progetto dell’Innovation Campus sono rappresentate da questa lettera di Flores & Prats a Vitali S.p.A. The first pages in the Innovation Campus project are represented by this letter from Flores & Prats to Vitali S.p.A. pagina 11 page 11 Modello di studio dell’impianto architettonico allegato alla lettera Study model of the architectural layout enclosed with the letter in questa pagina this page Dettaglio dell’ipotesi connettiva tra gli edifici Detail of proposed connections between buildings
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Dear Christian, we are sending you the scale model with our ideas for the pergola at the entrance. Our main concern has been to ensure that the new pergola will not jar with the three clear-cut and straight volumes in the original project. We started by working on sunscreens just like those on the façade of the office buildings. We then extended these light, longitudinal elements in such a way as to create the pergola at the entrance. It will be a very light and flexible shade pergola. Another concern of ours has been to improve the relation between the auditoriumbuilding and the hub. The roof of the hub might be turned into a new terrace for open-air catering. We have added the same sunscreens on the main façade of the auditorium: they rise up to the terrace, creating a covering that marks the outside exit of the auditoriums. We hope you’ll find these ideas helpful. All the best, Ricardo and Eva alle pagine 10 e 13 pages 10 and 13 Le prime pagine del progetto dell’Innovation Campus sono rappresentate da questa lettera di Flores & Prats a Vitali S.p.A. The first pages in the Innovation Campus project are represented by this letter from Flores & Prats to Vitali S.p.A. pagina 11 page 11 Modello di studio dell’impianto architettonico allegato alla lettera Study model of the architectural layout enclosed with the letter in questa pagina this page Dettaglio dell’ipotesi connettiva tra gli edifici Detail of proposed connections between buildings
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Fortunato D’Amico
Vitali Group: costruire innovando
Vitali Group: Building Innovation
Veduta zenitale dell’Innovation Campus View of the Innovation Campus from above
Ubicato a est di Milano, nel comune di Peschiera Borromeo, nelle vicinanze dell’aeroporto di Linate, l’Innovation Campus sorge in una posizione strategica rispetto alle principali vie di comunicazione e di trasporto pubblico, circondato da un’area complessiva di oltre 10 milioni di metri quadri di verde, immediatamente prospiciente il Parco Agricolo Sud di Milano. Il complesso prevede la realizzazione di spazi destinati ad attività terziarie per una superficie complessiva di 60.000 metri quadri e comprende uffici open space e sale riunioni altamente flessibili, un auditorium da trecentosessanta posti, sale conference e training, fitness center, mensa e cucine, asilo nido, scuola materna e sportello bancario interni al complesso, parcheggi completamente interrati per oltre mille posti auto. L’organizzazione dello spazio rende il campus un luogo di aggregazione, di incontro e di innovazione in cui ogni giorno uomini e macchinari vengono impegnati nella ricerca e nello sviluppo dell’innovazione tecnologica. Gli spazi sono concepiti secondo la logica dell’alta efficienza, della flessibilità e della funzionalità, coniugate con una tecnologia all’avanguardia e con un’elevata qualità costruttiva. Gli standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) indicano i requisiti per costruire edifici capaci di “funzionare” in maniera ecosostenibile e affrontano il problema della certificazione in maniera integrata e completa, a partire dalla scelta dell’ubicazione, fino a coinvolgere le modalità di utilizzo degli spazi. Oggi più che mai gli operatori del settore immobiliare devono impegnarsi a rendere “green” il territorio sul quale operano, promuovendo la sfida dell’edilizia ecosostenibile, in particolare di quella certificata LEED, la cui espressione più articolata è a oggi la nuova sede della Microsoft
Located east of Milan in the municipality of Peschiera Borromeo, not far from Linate Airport, the new Innovation Campus is situated in a strategic position with respect to the main traffic arteries and public transportation routes, immersed in over 10 million square meters of verdant farmlands adjacent to Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. When completed, the complex will include service sector facilities covering a total area of 60,000 square meters with open-space offices, modular meeting rooms, a 360-seat auditorium, conference facilities, training rooms, a fitness center, kitchen and cafeteria, daycare center, preschool, branch bank, and underground parking facilities for over one thousand vehicles. The complex and its campus are organized as a place for people to come together, share ideas and create innovation, where people and equipment are hard at work every day researching and developing new ways to push the technological envelope. The spatial layout has been conceived according to the principle of high efficiency, flexibility and functionality. All spaces are outfitted with cutting-edge technology and characterized by high quality construction work. Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) standards are applied to the project to establish the requisites, from building location to space usage, for creating functionally eco-sustainable structures. They are also a very effective means for addressing the issue of certification in a complete and integrated manner. Now more than ever, the actors in real estate have to make an effort to “green” the spaces in which they operate, undertaking the challenge of eco-sustainable construction and promoting its implementation. The application of LEED standards is a very important part of the process and their most complete and concrete expres15
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Vitali Group: costruire innovando
Vitali Group: Building Innovation
Veduta zenitale dell’Innovation Campus View of the Innovation Campus from above
Ubicato a est di Milano, nel comune di Peschiera Borromeo, nelle vicinanze dell’aeroporto di Linate, l’Innovation Campus sorge in una posizione strategica rispetto alle principali vie di comunicazione e di trasporto pubblico, circondato da un’area complessiva di oltre 10 milioni di metri quadri di verde, immediatamente prospiciente il Parco Agricolo Sud di Milano. Il complesso prevede la realizzazione di spazi destinati ad attività terziarie per una superficie complessiva di 60.000 metri quadri e comprende uffici open space e sale riunioni altamente flessibili, un auditorium da trecentosessanta posti, sale conference e training, fitness center, mensa e cucine, asilo nido, scuola materna e sportello bancario interni al complesso, parcheggi completamente interrati per oltre mille posti auto. L’organizzazione dello spazio rende il campus un luogo di aggregazione, di incontro e di innovazione in cui ogni giorno uomini e macchinari vengono impegnati nella ricerca e nello sviluppo dell’innovazione tecnologica. Gli spazi sono concepiti secondo la logica dell’alta efficienza, della flessibilità e della funzionalità, coniugate con una tecnologia all’avanguardia e con un’elevata qualità costruttiva. Gli standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) indicano i requisiti per costruire edifici capaci di “funzionare” in maniera ecosostenibile e affrontano il problema della certificazione in maniera integrata e completa, a partire dalla scelta dell’ubicazione, fino a coinvolgere le modalità di utilizzo degli spazi. Oggi più che mai gli operatori del settore immobiliare devono impegnarsi a rendere “green” il territorio sul quale operano, promuovendo la sfida dell’edilizia ecosostenibile, in particolare di quella certificata LEED, la cui espressione più articolata è a oggi la nuova sede della Microsoft
Located east of Milan in the municipality of Peschiera Borromeo, not far from Linate Airport, the new Innovation Campus is situated in a strategic position with respect to the main traffic arteries and public transportation routes, immersed in over 10 million square meters of verdant farmlands adjacent to Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. When completed, the complex will include service sector facilities covering a total area of 60,000 square meters with open-space offices, modular meeting rooms, a 360-seat auditorium, conference facilities, training rooms, a fitness center, kitchen and cafeteria, daycare center, preschool, branch bank, and underground parking facilities for over one thousand vehicles. The complex and its campus are organized as a place for people to come together, share ideas and create innovation, where people and equipment are hard at work every day researching and developing new ways to push the technological envelope. The spatial layout has been conceived according to the principle of high efficiency, flexibility and functionality. All spaces are outfitted with cutting-edge technology and characterized by high quality construction work. Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) standards are applied to the project to establish the requisites, from building location to space usage, for creating functionally eco-sustainable structures. They are also a very effective means for addressing the issue of certification in a complete and integrated manner. Now more than ever, the actors in real estate have to make an effort to “green” the spaces in which they operate, undertaking the challenge of eco-sustainable construction and promoting its implementation. The application of LEED standards is a very important part of the process and their most complete and concrete expres15
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Italia. L’armoniosa combinazione tra natura preesistente e innovazione tecnologica ha dato luogo all’Innovation Campus, un progetto di sviluppo terziario avanzato, ispirato a un modello di sostenibilità ambientale volto al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili, realizzato secondo i dettami dell’ecoedilizia. La realizzazione di importanti progetti come la nuova sede di Microsoft fa del Gruppo Vitali uno dei principali protagonisti del mondo del Real Estate e lo colloca a pieno titolo in un’economia globale. L’operato è esemplificativo di un modo di lavorare vincente: fare sviluppo di qualità perseguendo standard costruttivi internazionali attraverso i valori della cultura e della tradizione costruttiva italiana. La società Vitali rappresenta l’esempio di quella capacità di costruire che trae le sue origini dalla regione lombarda, la cui economia crea le proprie solide basi grazie all’impegno costante, al lavoro quotidiano e alla cura di ogni dettaglio. Microsoft ha scelto Vitali per la sua proposta progettuale ma soprattutto per il suo modo di lavorare, contraddistinto da know-how specifico e animato dalla grande passione per il costruire – espressione di una specifica concezione sul futuro delle costruzioni che inevitabilmente determinerà un modo nuovo di fare architettura. Nel solco di una solida tradizione, l’azienda guarda a un mondo migliore attraverso una progettualità più efficiente sotto ogni punto di vista. Vitali ha selezionato i migliori partner e, forte di un’organizzazione specializzata, ha creato una macchina complessa ed efficiente che riunita attorno a un unico tavolo di lavoro ha saputo raggiungere il risultato possibile: realizzare un’opera unica nel suo genere. L’impresa ha svolto un ruolo chiave, fondamentale e innovativo nella composizione dei conflitti tra le diverse parti in gioco. Questo modo di operare è parte di una precisa politica aziendale che mette al primo posto la soddisfazione del Cliente, il “gusto di fare le cose per bene”, la costruzione di un futuro migliore per tutti. 16
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sion is now the new Microsoft Italia headquarters. The harmonious combination of pre-existing nature and technological innovation has produced a complex that represents an advanced service sector development project inspired by the paradigm of environmental sustainability. It uses renewable resources and achieves energy savings in adherence to the dictates of sustainable architecture. Important projects such as the new Microsoft headquarters make Gruppo Vitali one of today’s protagonists in the construction industry and a fully fledged player in the global economy. Its track record clearly exemplifies a successful approach to the art and technique of creating structures: develop quality in line with international building standards through the expression of the values of Italian building culture and tradition. The company exemplifies the typically Lombard capacity for building and creating, a region whose economy stands solidly on an unflagging commitment to getting things done, constancy in effort and attention to the smallest detail. Microsoft chose Vitali because of its proposed project but also and more importantly for the way the company approaches the job. Distinguished by specific expertise and animated by a great passion for building, the company embodies and promotes a specific conception of the future of our built structures that will inevitably determine a new way of doing architecture. Deeply rooted in solid tradition, the company looks to creating a better world through a planning and design process marked by uncompromising efficiency and effectiveness in all respects. Leveraging the strengths of its specialized organization, Vitali has chosen the best partners and crafted a complex, efficient and closely coordinated apparatus that has succeeded in creating a one-of-a-kind project. The company has played a key, fundamental and innovative role in managing relations among the various players involved in the project. This approach to project management is part and parcel of the company’s passion for doing things well, its determination to con-
L’azienda si è fatta interprete del cambiamento fornendo le garanzie, dichiarando per iscritto un certo modo di operare, assicurando valori poi tradotti in azioni e scelte strategiche utilizzando strumenti operativi etici, frutto anche di un’analisi interna e quindi condivisi tra le persone che vi lavorano. I veri valori possono assolvere alla funzione di traino per gli anni a venire, e permettono di affrontare e vincere anche le sfide più difficili.
struct a better future for all to enjoy, and its specific policy of placing customer satisfaction above all else. The company has been a vehicle for change using exclusively ethical methods. It declares the principles of its operational methodology in writing, guaranteeing respect for values that translate into effective strategic choices and actions. These fundamental values will be a driving force in the years to come, making it possible to address and overcome even the most difficult challenges.
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Italia. L’armoniosa combinazione tra natura preesistente e innovazione tecnologica ha dato luogo all’Innovation Campus, un progetto di sviluppo terziario avanzato, ispirato a un modello di sostenibilità ambientale volto al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili, realizzato secondo i dettami dell’ecoedilizia. La realizzazione di importanti progetti come la nuova sede di Microsoft fa del Gruppo Vitali uno dei principali protagonisti del mondo del Real Estate e lo colloca a pieno titolo in un’economia globale. L’operato è esemplificativo di un modo di lavorare vincente: fare sviluppo di qualità perseguendo standard costruttivi internazionali attraverso i valori della cultura e della tradizione costruttiva italiana. La società Vitali rappresenta l’esempio di quella capacità di costruire che trae le sue origini dalla regione lombarda, la cui economia crea le proprie solide basi grazie all’impegno costante, al lavoro quotidiano e alla cura di ogni dettaglio. Microsoft ha scelto Vitali per la sua proposta progettuale ma soprattutto per il suo modo di lavorare, contraddistinto da know-how specifico e animato dalla grande passione per il costruire – espressione di una specifica concezione sul futuro delle costruzioni che inevitabilmente determinerà un modo nuovo di fare architettura. Nel solco di una solida tradizione, l’azienda guarda a un mondo migliore attraverso una progettualità più efficiente sotto ogni punto di vista. Vitali ha selezionato i migliori partner e, forte di un’organizzazione specializzata, ha creato una macchina complessa ed efficiente che riunita attorno a un unico tavolo di lavoro ha saputo raggiungere il risultato possibile: realizzare un’opera unica nel suo genere. L’impresa ha svolto un ruolo chiave, fondamentale e innovativo nella composizione dei conflitti tra le diverse parti in gioco. Questo modo di operare è parte di una precisa politica aziendale che mette al primo posto la soddisfazione del Cliente, il “gusto di fare le cose per bene”, la costruzione di un futuro migliore per tutti. 16
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sion is now the new Microsoft Italia headquarters. The harmonious combination of pre-existing nature and technological innovation has produced a complex that represents an advanced service sector development project inspired by the paradigm of environmental sustainability. It uses renewable resources and achieves energy savings in adherence to the dictates of sustainable architecture. Important projects such as the new Microsoft headquarters make Gruppo Vitali one of today’s protagonists in the construction industry and a fully fledged player in the global economy. Its track record clearly exemplifies a successful approach to the art and technique of creating structures: develop quality in line with international building standards through the expression of the values of Italian building culture and tradition. The company exemplifies the typically Lombard capacity for building and creating, a region whose economy stands solidly on an unflagging commitment to getting things done, constancy in effort and attention to the smallest detail. Microsoft chose Vitali because of its proposed project but also and more importantly for the way the company approaches the job. Distinguished by specific expertise and animated by a great passion for building, the company embodies and promotes a specific conception of the future of our built structures that will inevitably determine a new way of doing architecture. Deeply rooted in solid tradition, the company looks to creating a better world through a planning and design process marked by uncompromising efficiency and effectiveness in all respects. Leveraging the strengths of its specialized organization, Vitali has chosen the best partners and crafted a complex, efficient and closely coordinated apparatus that has succeeded in creating a one-of-a-kind project. The company has played a key, fundamental and innovative role in managing relations among the various players involved in the project. This approach to project management is part and parcel of the company’s passion for doing things well, its determination to con-
L’azienda si è fatta interprete del cambiamento fornendo le garanzie, dichiarando per iscritto un certo modo di operare, assicurando valori poi tradotti in azioni e scelte strategiche utilizzando strumenti operativi etici, frutto anche di un’analisi interna e quindi condivisi tra le persone che vi lavorano. I veri valori possono assolvere alla funzione di traino per gli anni a venire, e permettono di affrontare e vincere anche le sfide più difficili.
struct a better future for all to enjoy, and its specific policy of placing customer satisfaction above all else. The company has been a vehicle for change using exclusively ethical methods. It declares the principles of its operational methodology in writing, guaranteeing respect for values that translate into effective strategic choices and actions. These fundamental values will be a driving force in the years to come, making it possible to address and overcome even the most difficult challenges.
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Intervista a / Interview with Pietro Scott Jovane
Un nuovo modo di lavorare
A New Way of Working
Veduta prospettica dell’auditorium. Sullo sfondo, l’edificio C Perspective view of the auditorium. In the background, Building C
Neva Pedrazzini Microsoft è l’icona della rivoluzione informatica che ha influenzato il modo di vivere, di lavorare e di concepire il mondo. Il suo simbolo è una “finestra aperta su un nuovo mondo”, così come il nome del suo più noto sistema operativo. Com’è nata da parte dell’azienda l’idea di una nuova sede a Milano? E come questa nuova sede si pone in relazione con le altre sparse per il mondo? Ricoprirà un ruolo specifico? Pietro Jovane* Quello che è ben chiaro a tutti noi di Microsoft Italia è che non stiamo affrontando tanto un cambio di sede (o almeno non solo), ma un vero e proprio cambio del modo di lavorare. Non ci stiamo spostando solo per stare meglio, in un luogo di lavoro migliore e innovativo. Abbiamo voluto creare per le nostre persone, e per i partner e clienti che ci visiteranno, un ambiente adatto a quello che è oggi il nostro lavoro e che sempre più lo sarà nei prossimi anni. Questo modo di lavorare si basa sull’abbattimento della concezione degli uffici come postazioni personali statiche a vantaggio di ambienti di lavoro multiformi e multifunzionali che possano offrire a ciascuno l’ambiente giusto per quello che deve fare in un preciso momento della giornata lavorativa. Un luogo di lavoro che si sappia integrare con la cultura del cambiamento che noi stessi di Microsoft, con le nostre idee e con i nostri prodotti, abbiamo contribuito a sviluppare e a far evolvere. Tutto questo con assoluta attenzione alle problematiche di sostenibilità e impatto ambientale e puntando su una qualità abitativa elevata: forme, luci e colori che permettano alle persone Microsoft di vivere e lavorare bene. Molto bene. Anche nel resto del mondo stiamo procedendo in questo senso e molte filiali, come ad esempio quella olandese e francese, hanno
Neva Pedrazzini Microsoft is the icon for the information revolution that has helped reshape our way of living, working and conceiving the world. Its symbol is a “window open onto a new world”, whence the name for its best known operating system. How did the company come up with the idea of a new headquarters near Milan? And how does this new facility relate to others around the world? Will it play a specific role? Pietro Jovane* The thing that is very clear to all of us in Microsoft Italia is that we are not so much facing a change of headquarters (or at least not that alone) but a real change in the way we work. We are not moving just to improve our working conditions in a better and innovative workspace. We have sought to create an environment for our people—and for our customers and partners who visit us—that is suited to what our work is today and what it will increasingly be in the future. This way of working is based on getting beyond the conception of the office as static personal workstations, favoring instead multiform and multifunctional work spaces that offer each person the right environment for what they may have to do at any given moment during the workday, a workplace that merges into the culture of change that we ourselves at Microsoft, with our ideas and our products, have contributed to developing and furthering. And this is all accompanied by uncompromising attention to issues of environmental impact and sustainability while aiming for extremely high habitat quality: forms, light and colors that help Microsoft people live and work well—very well. We are also moving along these lines in the rest of the world, and many offices—for example, those in France and Holland—have 19
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Intervista a / Interview with Pietro Scott Jovane
Un nuovo modo di lavorare
A New Way of Working
Veduta prospettica dell’auditorium. Sullo sfondo, l’edificio C Perspective view of the auditorium. In the background, Building C
Neva Pedrazzini Microsoft è l’icona della rivoluzione informatica che ha influenzato il modo di vivere, di lavorare e di concepire il mondo. Il suo simbolo è una “finestra aperta su un nuovo mondo”, così come il nome del suo più noto sistema operativo. Com’è nata da parte dell’azienda l’idea di una nuova sede a Milano? E come questa nuova sede si pone in relazione con le altre sparse per il mondo? Ricoprirà un ruolo specifico? Pietro Jovane* Quello che è ben chiaro a tutti noi di Microsoft Italia è che non stiamo affrontando tanto un cambio di sede (o almeno non solo), ma un vero e proprio cambio del modo di lavorare. Non ci stiamo spostando solo per stare meglio, in un luogo di lavoro migliore e innovativo. Abbiamo voluto creare per le nostre persone, e per i partner e clienti che ci visiteranno, un ambiente adatto a quello che è oggi il nostro lavoro e che sempre più lo sarà nei prossimi anni. Questo modo di lavorare si basa sull’abbattimento della concezione degli uffici come postazioni personali statiche a vantaggio di ambienti di lavoro multiformi e multifunzionali che possano offrire a ciascuno l’ambiente giusto per quello che deve fare in un preciso momento della giornata lavorativa. Un luogo di lavoro che si sappia integrare con la cultura del cambiamento che noi stessi di Microsoft, con le nostre idee e con i nostri prodotti, abbiamo contribuito a sviluppare e a far evolvere. Tutto questo con assoluta attenzione alle problematiche di sostenibilità e impatto ambientale e puntando su una qualità abitativa elevata: forme, luci e colori che permettano alle persone Microsoft di vivere e lavorare bene. Molto bene. Anche nel resto del mondo stiamo procedendo in questo senso e molte filiali, come ad esempio quella olandese e francese, hanno
Neva Pedrazzini Microsoft is the icon for the information revolution that has helped reshape our way of living, working and conceiving the world. Its symbol is a “window open onto a new world”, whence the name for its best known operating system. How did the company come up with the idea of a new headquarters near Milan? And how does this new facility relate to others around the world? Will it play a specific role? Pietro Jovane* The thing that is very clear to all of us in Microsoft Italia is that we are not so much facing a change of headquarters (or at least not that alone) but a real change in the way we work. We are not moving just to improve our working conditions in a better and innovative workspace. We have sought to create an environment for our people—and for our customers and partners who visit us—that is suited to what our work is today and what it will increasingly be in the future. This way of working is based on getting beyond the conception of the office as static personal workstations, favoring instead multiform and multifunctional work spaces that offer each person the right environment for what they may have to do at any given moment during the workday, a workplace that merges into the culture of change that we ourselves at Microsoft, with our ideas and our products, have contributed to developing and furthering. And this is all accompanied by uncompromising attention to issues of environmental impact and sustainability while aiming for extremely high habitat quality: forms, light and colors that help Microsoft people live and work well—very well. We are also moving along these lines in the rest of the world, and many offices—for example, those in France and Holland—have 19
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adottato prima di noi questo nuovo modo di lavorare. Anche la nostra sede di Roma, inaugurata lo scorso anno, sebbene più piccola, è impostata secondo questa logica in ambienti lavorativi con queste caratteristiche.
adopted this new way of working before us. Our offices in Rome, inaugurated last year, while smaller, are designed along these lines with work environments that have the same characteristics.
NP La nuova sede operativa sarà anche un’icona, un simbolo di un nuovo modo di lavorare e di intendere il futuro. Quali sono state le scelte da parte dell’azienda per rispondere alle proprie necessità e quali invece le scelte dettate da opportunità attinenti alla realtà milanese e italiana? PJ A livello di ubicazione, Microsoft voleva una sede che fosse non lontana da quella precedente (per rispettare le scelte abitative fatte dalle persone) e vicina a nodi stradali importanti (al di là dell’aeroporto, dell’autostrada e delle tangenziali), ma che avesse anche le caratteristiche di un vero e proprio campus, dove le persone potessero guardare spazi infiniti e camminare, correre, fermarsi a lavorare all’aperto. Ogni dipendente dell’azienda, nel pieno rispetto delle proprie attività, funzioni e ruoli e, in particolare, in assoluta consonanza con il variare delle proprie attività quotidiane, troverà, nel nuovo modello realizzato, una molteplicità di spazi differenziati in funzione dell’attività che supportano. Così, troveremo manager che avranno possibilità di scegliere e di utilizzare, in luogo di una postazione dedicata, l’area più indicata all’attività che vorranno svolgere, che si trovino da soli o con altre persone. Allo stesso modo i nostri clienti e i nostri partner potranno trovarci in un contesto pensato fin da subito anche per le loro esigenze: un ambiente innovativo, ricco di strumenti all’avanguardia e che consentirà di sfruttare appieno la tecnologia e gli ambienti.
NP The new headquarters will also be an icon,
NP Perché nei pressi del Parco Agricolo Sud?
È stata un’opportunità oppure è stato ricercato un luogo che doveva rispondere a specifiche esigenze ambientali, come ad esempio un dialogo con lo spazio naturale? PJ Come dicevo prima, le problematiche di impatto ambientale sono al centro del progetto 20
a symbol for a new way of working and looking at the future. Which choices were the company’s own in order to meet its needs and which were instead dictated by the Milanese and Italian context? PJ Regarding location, Microsoft wanted a facility not far from the previous one (to respect the choices made by personnel as to where to live) and near major roads (including the autostrada and the tangenziale) and the airport, but having characteristics similar to a university campus, where the eye can take in boundless spaces and where people can walk, run or stop to work outdoors. Each employee, fully in keeping with their practices, functions and roles, and, in particular, in absolute harmony with the variations in their daily activities, will find a multiplicity of spaces in the new model that are differentiated on the basis of the functions they support. Hence, we will see managers who have the option of choosing, in place of a dedicated workstation, an area that is best suited to the work they intend to do, either alone or in a group. Similarly, our customers and partners will be able to visit us in a space designed with their needs in mind as well: an innovative setting well equipped with cutting-edge tools that will allow them to get the most out of the technologies and spaces available. NP Why near the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]? Did the opportunity present itself or was it the result of a search process for a place that met specific environmental criteria, such as, for example, dialogue with the natural environment? PJ As I was saying before, issues of environmental impact are of central importance in the project for this new headquarters. It is not just
che ci vede approdare a questa nuova sede. Non è solo un tema legato a come sono costruiti oggi gli edifici, ad esempio con quali materiali, o con impianti che consentano una riduzione dei consumi energetici per altro fondamentali nella nostra scelta. È anche qualcosa che riguarda come le nostre persone vivranno in questa sede di lavoro, come si sposteranno e come avranno modo di lavorare. Essere ai bordi del Parco Agricolo Sud ha una profonda influenza su questo. Direi da un punto di vista culturale, emozionale, prima ancora che comportamentale e gestionale.
a question of how buildings are constructed today—for example, what materials are used, how systems achieve reductions in energy consumption, which nevertheless were fundamental in our choice. It is also something that regards what sort of experience our people will have in this workspace, how they will move and how they will be able to work. Being at the edge of Parco Agricolo Sud has a profound influence here, and I would say that it is a cultural and emotional influence first and foremost and only secondarily one affecting our management and practices.
NP In che modo il progetto della nuova sede rispecchia a suo avviso lo spirito di Microsoft? PJ Perché è un nuovo concetto di ambiente per un nuovo modo di lavorare e Microsoft con la parola nuovo si trova a suo agio. Per compatibilità genetica. Cambiare modo di lavorare vuol dire prima di tutto “cambiare testa”. Nessun cambiamento comportamentale o operativo, direi anche nessun prodotto o servizio nuovo (se è davvero nuovo), può avere successo se prima non ha luogo un cambiamento culturale. Un cambiamento di testa, appunto! Solo che noi di Microsoft questa cultura pionieristica, questo spirito innovativo, questa passione verso il nuovo non dobbiamo inventarcela; dobbiamo solo, ogni tanto, andarla a cercare dentro di noi. Perché noi siamo nati per cambiare le cose che muovono il mondo. Lo spirito del pioniere è nel nostro Dna. La nuova sede deve appunto essere l’ambiente ideale per questo spirito, per questa cultura d’impresa. Ed è anche per questo che abbiamo pensato non solo a noi, le persone che vi lavorano, ma anche a coloro che con noi sviluppano il business, i nostri partner e i nostri clienti. Inoltre le scelte architettoniche realizzate sono un’ottima interpretazione dello spirito Microsoft, elemento che sostiene e rinforza la nostra identità.
NP How, in your opinion, does the plan for the new headquarters reflect the spirit of Microsoft? PJ It is a new concept of environment for a new way of working, and Microsoft is quite at home with the word new. It’s in our genetic code. Changing the way we work means first of all changing the way we think. No change in conduct or method—and I would also say, no new product or service (if it is truly new)—can be successful if it is not preceded by a cultural change, i.e., like I said, a change in the way we think! It’s just that for us at Microsoft, we don’t have to invent for ourselves this pioneering culture, this innovative spirit, this passion for the new; we just have to go look for it inside ourselves from time to time. Because we were born to change the things that drive the world. The pioneering spirit is in our DNA. Like I was saying, the new headquarters has to be the ideal setting for this spirit, for this business culture. And it is partially for this reason that we have thought not only of ourselves, the people who will work there, but also of those who will develop the business with us: our partners and customers. Furthermore, the architectural choices are an excellent interpretation of the Microsoft spirit, an element that supports and strengthens our identity.
NP Spazio reale e spazio virtuale: quali sono le aree di attinenza per verificare la qualità del progetto? Qual è stato il tipo di rapporto con sviluppatori e progettisti nell’ambito della pro-
NP Real space and virtual space: what are the areas of pertinence by which the quality of the project can be judged? What sort of relationship existed with the developers and architects 21
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adottato prima di noi questo nuovo modo di lavorare. Anche la nostra sede di Roma, inaugurata lo scorso anno, sebbene più piccola, è impostata secondo questa logica in ambienti lavorativi con queste caratteristiche.
adopted this new way of working before us. Our offices in Rome, inaugurated last year, while smaller, are designed along these lines with work environments that have the same characteristics.
NP La nuova sede operativa sarà anche un’icona, un simbolo di un nuovo modo di lavorare e di intendere il futuro. Quali sono state le scelte da parte dell’azienda per rispondere alle proprie necessità e quali invece le scelte dettate da opportunità attinenti alla realtà milanese e italiana? PJ A livello di ubicazione, Microsoft voleva una sede che fosse non lontana da quella precedente (per rispettare le scelte abitative fatte dalle persone) e vicina a nodi stradali importanti (al di là dell’aeroporto, dell’autostrada e delle tangenziali), ma che avesse anche le caratteristiche di un vero e proprio campus, dove le persone potessero guardare spazi infiniti e camminare, correre, fermarsi a lavorare all’aperto. Ogni dipendente dell’azienda, nel pieno rispetto delle proprie attività, funzioni e ruoli e, in particolare, in assoluta consonanza con il variare delle proprie attività quotidiane, troverà, nel nuovo modello realizzato, una molteplicità di spazi differenziati in funzione dell’attività che supportano. Così, troveremo manager che avranno possibilità di scegliere e di utilizzare, in luogo di una postazione dedicata, l’area più indicata all’attività che vorranno svolgere, che si trovino da soli o con altre persone. Allo stesso modo i nostri clienti e i nostri partner potranno trovarci in un contesto pensato fin da subito anche per le loro esigenze: un ambiente innovativo, ricco di strumenti all’avanguardia e che consentirà di sfruttare appieno la tecnologia e gli ambienti.
NP The new headquarters will also be an icon,
NP Perché nei pressi del Parco Agricolo Sud?
È stata un’opportunità oppure è stato ricercato un luogo che doveva rispondere a specifiche esigenze ambientali, come ad esempio un dialogo con lo spazio naturale? PJ Come dicevo prima, le problematiche di impatto ambientale sono al centro del progetto 20
a symbol for a new way of working and looking at the future. Which choices were the company’s own in order to meet its needs and which were instead dictated by the Milanese and Italian context? PJ Regarding location, Microsoft wanted a facility not far from the previous one (to respect the choices made by personnel as to where to live) and near major roads (including the autostrada and the tangenziale) and the airport, but having characteristics similar to a university campus, where the eye can take in boundless spaces and where people can walk, run or stop to work outdoors. Each employee, fully in keeping with their practices, functions and roles, and, in particular, in absolute harmony with the variations in their daily activities, will find a multiplicity of spaces in the new model that are differentiated on the basis of the functions they support. Hence, we will see managers who have the option of choosing, in place of a dedicated workstation, an area that is best suited to the work they intend to do, either alone or in a group. Similarly, our customers and partners will be able to visit us in a space designed with their needs in mind as well: an innovative setting well equipped with cutting-edge tools that will allow them to get the most out of the technologies and spaces available. NP Why near the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]? Did the opportunity present itself or was it the result of a search process for a place that met specific environmental criteria, such as, for example, dialogue with the natural environment? PJ As I was saying before, issues of environmental impact are of central importance in the project for this new headquarters. It is not just
che ci vede approdare a questa nuova sede. Non è solo un tema legato a come sono costruiti oggi gli edifici, ad esempio con quali materiali, o con impianti che consentano una riduzione dei consumi energetici per altro fondamentali nella nostra scelta. È anche qualcosa che riguarda come le nostre persone vivranno in questa sede di lavoro, come si sposteranno e come avranno modo di lavorare. Essere ai bordi del Parco Agricolo Sud ha una profonda influenza su questo. Direi da un punto di vista culturale, emozionale, prima ancora che comportamentale e gestionale.
a question of how buildings are constructed today—for example, what materials are used, how systems achieve reductions in energy consumption, which nevertheless were fundamental in our choice. It is also something that regards what sort of experience our people will have in this workspace, how they will move and how they will be able to work. Being at the edge of Parco Agricolo Sud has a profound influence here, and I would say that it is a cultural and emotional influence first and foremost and only secondarily one affecting our management and practices.
NP In che modo il progetto della nuova sede rispecchia a suo avviso lo spirito di Microsoft? PJ Perché è un nuovo concetto di ambiente per un nuovo modo di lavorare e Microsoft con la parola nuovo si trova a suo agio. Per compatibilità genetica. Cambiare modo di lavorare vuol dire prima di tutto “cambiare testa”. Nessun cambiamento comportamentale o operativo, direi anche nessun prodotto o servizio nuovo (se è davvero nuovo), può avere successo se prima non ha luogo un cambiamento culturale. Un cambiamento di testa, appunto! Solo che noi di Microsoft questa cultura pionieristica, questo spirito innovativo, questa passione verso il nuovo non dobbiamo inventarcela; dobbiamo solo, ogni tanto, andarla a cercare dentro di noi. Perché noi siamo nati per cambiare le cose che muovono il mondo. Lo spirito del pioniere è nel nostro Dna. La nuova sede deve appunto essere l’ambiente ideale per questo spirito, per questa cultura d’impresa. Ed è anche per questo che abbiamo pensato non solo a noi, le persone che vi lavorano, ma anche a coloro che con noi sviluppano il business, i nostri partner e i nostri clienti. Inoltre le scelte architettoniche realizzate sono un’ottima interpretazione dello spirito Microsoft, elemento che sostiene e rinforza la nostra identità.
NP How, in your opinion, does the plan for the new headquarters reflect the spirit of Microsoft? PJ It is a new concept of environment for a new way of working, and Microsoft is quite at home with the word new. It’s in our genetic code. Changing the way we work means first of all changing the way we think. No change in conduct or method—and I would also say, no new product or service (if it is truly new)—can be successful if it is not preceded by a cultural change, i.e., like I said, a change in the way we think! It’s just that for us at Microsoft, we don’t have to invent for ourselves this pioneering culture, this innovative spirit, this passion for the new; we just have to go look for it inside ourselves from time to time. Because we were born to change the things that drive the world. The pioneering spirit is in our DNA. Like I was saying, the new headquarters has to be the ideal setting for this spirit, for this business culture. And it is partially for this reason that we have thought not only of ourselves, the people who will work there, but also of those who will develop the business with us: our partners and customers. Furthermore, the architectural choices are an excellent interpretation of the Microsoft spirit, an element that supports and strengthens our identity.
NP Spazio reale e spazio virtuale: quali sono le aree di attinenza per verificare la qualità del progetto? Qual è stato il tipo di rapporto con sviluppatori e progettisti nell’ambito della pro-
NP Real space and virtual space: what are the areas of pertinence by which the quality of the project can be judged? What sort of relationship existed with the developers and architects 21
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gettazione e della realizzazione dell’opera? Sono state espresse esigenze e direttive specifiche? Il progetto risponde a direttive e indicazioni specifiche? Quali? PJ L’immobile, nella sua forma attuale, è risultato ed espressione di una partnership progettuale, un concerto sinergico tra sviluppatori e progettisti. Infatti, da una ipotesi iniziale sviluppata da Vitali Real Estate, insieme con i progettisti di Microsoft e, in un momento successivo, agli architetti Flores & Prats, siamo giunti all’individuazione e condivisione delle scelte che hanno poi dato forma e anima al complesso realizzato. Ci siamo poi dedicati alla personalizzazione interna degli spazi con la collaborazione dello studio di architettura Revalue. Per gli architetti è stato necessario trovare un’idea di progetto forte, riconoscibile, tanto forte da mettere insieme in un unico progetto una vasta area, un’idea che declinasse al meglio la cultura e lo spirito di Microsoft e i principi di prossemica nella divisione degli spazi formali e di relazione. Noi abbiamo identificato una regola che tenesse in considerazione le due anime di Microsoft, ovvero innovazione e benessere delle persone. Il principio di relazione, dall’intimità dello spazio interno alla relazione nello spazio esterno, morbido, è stato applicato a ogni quarto di piano in modo riconoscibile e forte. Abbiamo infatti sperimentato con gli strumenti a disposizione (moduli, vetri eccetera) e li abbiamo resi specifici e riconoscibili.
during the design and construction process? Were there specifically stated needs and directions? Does the project respond to specific directions and indications? If so, which? PJ In its current form, the headquarters is the result, the expression, of a partnership in planning and design, a synergetic concert between developers and architects. Indeed, starting with an initial plan developed by Vitali Real Estate together with Microsoft architects and designers, and later with the architects Flores and Prats, we reached mutually agreeable choices that then gave form and soul to the complex as it has been built. We then dedicated ourselves to personalizing the interiors with the collaboration of the Revalue architecture studio. The architects needed to find a strong and recognizable idea for the project, one that was so strong that it could unite a broad area within a single project, an idea that best interpreted and expressed the culture and spirit of Microsoft and the principles of proxemics in the arrangement of formal and interrelational space. We have identified a rule that embraces the two souls of Microsoft: innovation and personal wellbeing. The principle of interrelation, from the intimacy of the interior space to relations with the soft external landscape and areas, was applied to every quarter plane in a strong and recognizable way. We experimented with the instruments we had at our disposal (modules, windows, etc.) and made them specific and recognizable.
NP Progettare significa anche immaginare un
NP Designing also means imagining a future, a new way of living and working. In a present where the world is afflicted with hunger, the environmental and economic crisis, what answers did you seek to address the present and imagine the future? Did you imagine what it will be like to work in the new headquarters? PJ Naturally I imagine it. And our people also imagine it, each one perhaps with different elements. All Microsoft people love to imagine things and are good at it. I mean our profes-
futuro, un nuovo modo di vivere e di lavorare. In un presente dove il mondo è afflitto dalla fame, dalla crisi economica e ambientale, quali sono le risposte che avete ricercato per affrontare il presente e immaginare il futuro? Avete immaginato come sarà lavorare nella nuova sede? PJ Certo che me lo immagino. E anche le nostre persone se lo immaginano, magari ognuno con elementi diversi. Tutte le persone Microsoft sanno e amano immaginare. Guardi che il 22
nostro mestiere è esattamente questo: immaginare. E poi studiare come realizzare ciò che si è immaginato e realizzarlo. Per noi, per i nostri clienti, per la società che ci ospita e di cui siamo espressione. Posso citarle la nostra storica campagna di comunicazione che parlava di “Realizing Potential”. Dice esattamente questo. Parla dell’approccio e della missione di Microsoft. Oppure posso citarle un ragazzo ormai cresciuto e diventato famoso che un po’ di anni fa a Seattle si immaginava “un computer in ogni ufficio, un computer in ogni casa”… Quindi, come mi immagino la nostra nuova sede? Facile: come un posto in cui, per tutte le nostre persone, sia facile rendere realtà quello che immaginiamo.
sion is precisely that: imagining. And then studying ways to develop what you have imagined and make it a reality … for us, for our customers, for the society that hosts us and of which we are an expression. I might mention our historic advertising campaign that spoke of “Realizing Potential”. That sums it up perfectly. It talks about Microsoft’s approach and mission. Or I could talk about a boy, now grown up and become famous, who once upon a time in Seattle imagined “a computer in every office, a computer in every home”… So, how do I imagine our new headquarters? Easy: as a place, for all of our people, in which it is easy to make the things we imagine become reality.
* Amministratore delegato di Microsoft Italia da luglio 2008 a giugno 2012
* Microsoft Italia CEO from July 2008 to June 2012
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gettazione e della realizzazione dell’opera? Sono state espresse esigenze e direttive specifiche? Il progetto risponde a direttive e indicazioni specifiche? Quali? PJ L’immobile, nella sua forma attuale, è risultato ed espressione di una partnership progettuale, un concerto sinergico tra sviluppatori e progettisti. Infatti, da una ipotesi iniziale sviluppata da Vitali Real Estate, insieme con i progettisti di Microsoft e, in un momento successivo, agli architetti Flores & Prats, siamo giunti all’individuazione e condivisione delle scelte che hanno poi dato forma e anima al complesso realizzato. Ci siamo poi dedicati alla personalizzazione interna degli spazi con la collaborazione dello studio di architettura Revalue. Per gli architetti è stato necessario trovare un’idea di progetto forte, riconoscibile, tanto forte da mettere insieme in un unico progetto una vasta area, un’idea che declinasse al meglio la cultura e lo spirito di Microsoft e i principi di prossemica nella divisione degli spazi formali e di relazione. Noi abbiamo identificato una regola che tenesse in considerazione le due anime di Microsoft, ovvero innovazione e benessere delle persone. Il principio di relazione, dall’intimità dello spazio interno alla relazione nello spazio esterno, morbido, è stato applicato a ogni quarto di piano in modo riconoscibile e forte. Abbiamo infatti sperimentato con gli strumenti a disposizione (moduli, vetri eccetera) e li abbiamo resi specifici e riconoscibili.
during the design and construction process? Were there specifically stated needs and directions? Does the project respond to specific directions and indications? If so, which? PJ In its current form, the headquarters is the result, the expression, of a partnership in planning and design, a synergetic concert between developers and architects. Indeed, starting with an initial plan developed by Vitali Real Estate together with Microsoft architects and designers, and later with the architects Flores and Prats, we reached mutually agreeable choices that then gave form and soul to the complex as it has been built. We then dedicated ourselves to personalizing the interiors with the collaboration of the Revalue architecture studio. The architects needed to find a strong and recognizable idea for the project, one that was so strong that it could unite a broad area within a single project, an idea that best interpreted and expressed the culture and spirit of Microsoft and the principles of proxemics in the arrangement of formal and interrelational space. We have identified a rule that embraces the two souls of Microsoft: innovation and personal wellbeing. The principle of interrelation, from the intimacy of the interior space to relations with the soft external landscape and areas, was applied to every quarter plane in a strong and recognizable way. We experimented with the instruments we had at our disposal (modules, windows, etc.) and made them specific and recognizable.
NP Progettare significa anche immaginare un
NP Designing also means imagining a future, a new way of living and working. In a present where the world is afflicted with hunger, the environmental and economic crisis, what answers did you seek to address the present and imagine the future? Did you imagine what it will be like to work in the new headquarters? PJ Naturally I imagine it. And our people also imagine it, each one perhaps with different elements. All Microsoft people love to imagine things and are good at it. I mean our profes-
futuro, un nuovo modo di vivere e di lavorare. In un presente dove il mondo è afflitto dalla fame, dalla crisi economica e ambientale, quali sono le risposte che avete ricercato per affrontare il presente e immaginare il futuro? Avete immaginato come sarà lavorare nella nuova sede? PJ Certo che me lo immagino. E anche le nostre persone se lo immaginano, magari ognuno con elementi diversi. Tutte le persone Microsoft sanno e amano immaginare. Guardi che il 22
nostro mestiere è esattamente questo: immaginare. E poi studiare come realizzare ciò che si è immaginato e realizzarlo. Per noi, per i nostri clienti, per la società che ci ospita e di cui siamo espressione. Posso citarle la nostra storica campagna di comunicazione che parlava di “Realizing Potential”. Dice esattamente questo. Parla dell’approccio e della missione di Microsoft. Oppure posso citarle un ragazzo ormai cresciuto e diventato famoso che un po’ di anni fa a Seattle si immaginava “un computer in ogni ufficio, un computer in ogni casa”… Quindi, come mi immagino la nostra nuova sede? Facile: come un posto in cui, per tutte le nostre persone, sia facile rendere realtà quello che immaginiamo.
sion is precisely that: imagining. And then studying ways to develop what you have imagined and make it a reality … for us, for our customers, for the society that hosts us and of which we are an expression. I might mention our historic advertising campaign that spoke of “Realizing Potential”. That sums it up perfectly. It talks about Microsoft’s approach and mission. Or I could talk about a boy, now grown up and become famous, who once upon a time in Seattle imagined “a computer in every office, a computer in every home”… So, how do I imagine our new headquarters? Easy: as a place, for all of our people, in which it is easy to make the things we imagine become reality.
* Amministratore delegato di Microsoft Italia da luglio 2008 a giugno 2012
* Microsoft Italia CEO from July 2008 to June 2012
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Vitali S.p.A.
L’esperienza di un progetto di successo
The Experience of a Successful Project
L’Innovation Campus è immerso nel Parco Agricolo Sud, un luogo dalle spiccate vocazioni naturalistiche e ambientali The Innovation Campus is located in the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park], a place with a clear naturalistic and environmental vocation
Le fasi preliminari del progetto risalgono al maggio 2007. Si trattava di elaborare una proposta progettuale innovativa per la realizzazione della nuova sede della Microsoft Italia, una delle multinazionali più importanti al mondo; le richieste della committenza sollecitavano la costruzione di un edificio all’avanguardia e di altissima qualità senza ostentare inutili ricami, gli utilizzatori degli spazi avrebbero dovuto sentirsi come a casa propria e allo stesso tempo godere dei vantaggi di un ambiente lavorativo migliore; anche la comunità locale doveva essere soddisfatta. Il percorso ha avuto inizio con l’individuazione del sito: un luogo dalle spiccate vocazioni naturalistiche e ambientali, ma anche ottimamente servito da un sistema infrastrutturale consolidato e in forte espansione, un ambito dalle grandi potenzialità assimilabile alla Silicon Valley americana. L’area scelta è caratteristica dello spazio agricolo lombardo, contraddistinto principalmente da cascine storiche e campi agricoli (le cosiddette parcelle), non lontano dall’urbanizzato, a stretto contatto con l’antica frazione di San Bovio, che ancora oggi conserva le peculiarità e le consuetudini di un tempo. Il Piano Regolatore del Comune di Peschiera Borromeo originariamente prevedeva per l’area in questione una destinazione diversa da quella sposata in seguito: erano previsti capannoni industriali e attività produttive che inevitabilmente avrebbero compromesso le connotazioni di un meraviglioso luogo, a nordest del Parco Agricolo Sud. L’intuizione è stata l’aver compreso le potenzialità inespresse di questo angolo di paradiso. Il cambiamento di destinazione d’uso è il frutto di un intenso lavoro, condotto con la collaborazione delle Amministrazioni Pubbliche (Comune, Provincia di Milano, Parco Agricolo Sud, ma anche ARPA, ASL, e altri Enti), che hanno di
The preliminary phases of the project date back to May 2007. The object was to develop an innovative design proposal for the new Italian Innovation Campus, one of the world’s preeminent multinationals. According to the client the building had to be both innovative and top quality but at the same was not to display superfluous embellishment. The users of the spaces had to feel at home while enjoying the benefits of an excellent work environment. The local community also had to be satisfied with the project. The first step was to choose the site: a place with a clear naturalistic and environmental vocation that also benefits from a well established, excellent and expanding system of infrastructure and services, a location with great potentials, along the lines of Silicon Valley. The chosen area is characteristic of Lombard farmland, distinguished principally by historical farms and fields but not far from urban areas and in close contact with the historic village of San Bovio, which still conserves the features and customs of past eras. The Peschiera Borromeo Urban Planning Scheme had originally zoned the area for a different purpose: industrial buildings and operations that would inevitably have compromised the qualities of a charming place at the northeast edge of Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. The designers intuited the unexpressed potentials of this corner of paradise. Changes to the zoning plan were the fruit of intensive work in collaboration with the Public Administrations (Municipality of Peschiera Borromeo, Province of Milan, South Agricultural Park Authority, Regional Environmental Protection Agency— ARPA, Local Healthcare Agency—ASL, and other bodies). The effort succeeded in altering the lifeless development plans in favor of an eco25
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Vitali S.p.A.
L’esperienza di un progetto di successo
The Experience of a Successful Project
L’Innovation Campus è immerso nel Parco Agricolo Sud, un luogo dalle spiccate vocazioni naturalistiche e ambientali The Innovation Campus is located in the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park], a place with a clear naturalistic and environmental vocation
Le fasi preliminari del progetto risalgono al maggio 2007. Si trattava di elaborare una proposta progettuale innovativa per la realizzazione della nuova sede della Microsoft Italia, una delle multinazionali più importanti al mondo; le richieste della committenza sollecitavano la costruzione di un edificio all’avanguardia e di altissima qualità senza ostentare inutili ricami, gli utilizzatori degli spazi avrebbero dovuto sentirsi come a casa propria e allo stesso tempo godere dei vantaggi di un ambiente lavorativo migliore; anche la comunità locale doveva essere soddisfatta. Il percorso ha avuto inizio con l’individuazione del sito: un luogo dalle spiccate vocazioni naturalistiche e ambientali, ma anche ottimamente servito da un sistema infrastrutturale consolidato e in forte espansione, un ambito dalle grandi potenzialità assimilabile alla Silicon Valley americana. L’area scelta è caratteristica dello spazio agricolo lombardo, contraddistinto principalmente da cascine storiche e campi agricoli (le cosiddette parcelle), non lontano dall’urbanizzato, a stretto contatto con l’antica frazione di San Bovio, che ancora oggi conserva le peculiarità e le consuetudini di un tempo. Il Piano Regolatore del Comune di Peschiera Borromeo originariamente prevedeva per l’area in questione una destinazione diversa da quella sposata in seguito: erano previsti capannoni industriali e attività produttive che inevitabilmente avrebbero compromesso le connotazioni di un meraviglioso luogo, a nordest del Parco Agricolo Sud. L’intuizione è stata l’aver compreso le potenzialità inespresse di questo angolo di paradiso. Il cambiamento di destinazione d’uso è il frutto di un intenso lavoro, condotto con la collaborazione delle Amministrazioni Pubbliche (Comune, Provincia di Milano, Parco Agricolo Sud, ma anche ARPA, ASL, e altri Enti), che hanno di
The preliminary phases of the project date back to May 2007. The object was to develop an innovative design proposal for the new Italian Innovation Campus, one of the world’s preeminent multinationals. According to the client the building had to be both innovative and top quality but at the same was not to display superfluous embellishment. The users of the spaces had to feel at home while enjoying the benefits of an excellent work environment. The local community also had to be satisfied with the project. The first step was to choose the site: a place with a clear naturalistic and environmental vocation that also benefits from a well established, excellent and expanding system of infrastructure and services, a location with great potentials, along the lines of Silicon Valley. The chosen area is characteristic of Lombard farmland, distinguished principally by historical farms and fields but not far from urban areas and in close contact with the historic village of San Bovio, which still conserves the features and customs of past eras. The Peschiera Borromeo Urban Planning Scheme had originally zoned the area for a different purpose: industrial buildings and operations that would inevitably have compromised the qualities of a charming place at the northeast edge of Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. The designers intuited the unexpressed potentials of this corner of paradise. Changes to the zoning plan were the fruit of intensive work in collaboration with the Public Administrations (Municipality of Peschiera Borromeo, Province of Milan, South Agricultural Park Authority, Regional Environmental Protection Agency— ARPA, Local Healthcare Agency—ASL, and other bodies). The effort succeeded in altering the lifeless development plans in favor of an eco25
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fatto cancellato le spettrali previsioni in favore di un intervento qualificante ed ecosostenibile, armonioso per un territorio che inevitabilmente deve essere oggi pensato quale opportunità per le generazioni future, il tutto secondo la logica della riqualificazione e dello sviluppo controllato e coerente con l’ambiente circostante. Al massimo beneficio per il paesaggio l’opera ha aggiunto valori importanti in termini di standard qualitativi spesi sul territorio. Il progetto si è sviluppato in maniera anomala rispetto all’iter tradizionale. Definito l’impianto planivolumetrico l’architetto è intervenuto a posteriori conferendo il Design a una macchina di per sé già perfetta, dal contenuto chiaro e preciso. Gli elaborati preliminari testimoniano la nascita del processo e sono particolarmente esplicativi riguardo alla sua genesi. Quattro blocchi quadrati uniti da un unico corpo centrale: l’hub è il cuore del campus. Il luogo di lavoro è concepito come elemento singolo e unitario, ma allo stesso tempo è un sistema in grado di moltiplicarsi, favorendo la crescita del complesso e di conseguenza dell’Attività Economica: un Campus che guarda al futuro ma che fa già parte del presente, uno sviluppo destinato a segnare una nuova epoca. Al momento in cui scriviamo sono conclusi tre dei quattro blocchi uffici, compreso l’edificio destinato ad Auditorium. È stato progettato e realizzato un complesso ad alta efficienza occupazionale (2500 persone) e a elevate prestazioni in termini di sostenibilità generale e comfort. Utilizzando la misura dell’ingombro delle singole scrivanie è stata impostata la maglia di piano. La tipologia costruttiva a corte è stata scelta in quanto la più consona per assegnare funzioni e dare forma all’architettura. In passato questa tipologia costruttiva è stata utilizzata per realizzare le cascine agricole tipiche dei luoghi lombardi. Sugli angoli interni dell’edificio, privi di luci, sono stati disposti i locali tecnici e quelli di servizio, i bagni, i cavedi per gli impianti, tutti quegli spazi che non hanno grande necessità di illuminazione, mentre sul perimetro esterno, con l’affaccio verso il parco e verso la corte, sono collocati gli uffici e gli spazi di lavoro, illuminati dalla luce 26
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sustainable project that would enhance the environmental qualities of the area in harmony with land that inevitably has to be seen and developed today as an opportunity for future generations. The whole effort was carried out within a framework of enhancement and controlled development that is consistent with the qualities of the environmental setting. The project has brought significant added value in terms of standards of quality applied to the land in question. The planning and design effort proceeded somewhat anomalously with respect to the traditional process. Given that a 3-D massing plan had already been produced for the buildings, the architect intervened by adding design elements to an apparatus that was already complete, with clear and precise content. The preliminary designs bear witness to the first steps in the process and are particularly eloquent in representing its genesis. Four square blocks united by a single central unit: the hub and heart of the campus. The workplace is conceived as a single and unitary element, but at the same time it is a system capable of expanding, allowing the growth of the complex and thus of business. It is a campus that looks to the future but is already part of the present, a development destined to mark a new era. As we write this, three of the four office blocks have been constructed, including the one that will contain the auditorium. We have designed and built a complex with high occupational efficiency, accommodating some 2,500 people. The objective has been to create a building that offers optimum internal comfort and general sustainability. A floor grid was created on the basis of a module derived from the space requirements for a single desk. We felt that a building layout around a central courtyard was the most appropriate for organizing functions and giving form to the architecture. In the past our ancestors used this layout to build the farms structures typical of Lombardy. The technical facilities and service rooms, sanitary facilities, utility towers and all other spaces that do not require lighting are located in the unlit internal sections of the building. Offices and workspaces, on the other hand, are located around
Matrice paesaggistica del Parco Agricolo Sud, schizzi preliminari Landscape matrix of the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. Preliminary sketches
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fatto cancellato le spettrali previsioni in favore di un intervento qualificante ed ecosostenibile, armonioso per un territorio che inevitabilmente deve essere oggi pensato quale opportunità per le generazioni future, il tutto secondo la logica della riqualificazione e dello sviluppo controllato e coerente con l’ambiente circostante. Al massimo beneficio per il paesaggio l’opera ha aggiunto valori importanti in termini di standard qualitativi spesi sul territorio. Il progetto si è sviluppato in maniera anomala rispetto all’iter tradizionale. Definito l’impianto planivolumetrico l’architetto è intervenuto a posteriori conferendo il Design a una macchina di per sé già perfetta, dal contenuto chiaro e preciso. Gli elaborati preliminari testimoniano la nascita del processo e sono particolarmente esplicativi riguardo alla sua genesi. Quattro blocchi quadrati uniti da un unico corpo centrale: l’hub è il cuore del campus. Il luogo di lavoro è concepito come elemento singolo e unitario, ma allo stesso tempo è un sistema in grado di moltiplicarsi, favorendo la crescita del complesso e di conseguenza dell’Attività Economica: un Campus che guarda al futuro ma che fa già parte del presente, uno sviluppo destinato a segnare una nuova epoca. Al momento in cui scriviamo sono conclusi tre dei quattro blocchi uffici, compreso l’edificio destinato ad Auditorium. È stato progettato e realizzato un complesso ad alta efficienza occupazionale (2500 persone) e a elevate prestazioni in termini di sostenibilità generale e comfort. Utilizzando la misura dell’ingombro delle singole scrivanie è stata impostata la maglia di piano. La tipologia costruttiva a corte è stata scelta in quanto la più consona per assegnare funzioni e dare forma all’architettura. In passato questa tipologia costruttiva è stata utilizzata per realizzare le cascine agricole tipiche dei luoghi lombardi. Sugli angoli interni dell’edificio, privi di luci, sono stati disposti i locali tecnici e quelli di servizio, i bagni, i cavedi per gli impianti, tutti quegli spazi che non hanno grande necessità di illuminazione, mentre sul perimetro esterno, con l’affaccio verso il parco e verso la corte, sono collocati gli uffici e gli spazi di lavoro, illuminati dalla luce 26
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sustainable project that would enhance the environmental qualities of the area in harmony with land that inevitably has to be seen and developed today as an opportunity for future generations. The whole effort was carried out within a framework of enhancement and controlled development that is consistent with the qualities of the environmental setting. The project has brought significant added value in terms of standards of quality applied to the land in question. The planning and design effort proceeded somewhat anomalously with respect to the traditional process. Given that a 3-D massing plan had already been produced for the buildings, the architect intervened by adding design elements to an apparatus that was already complete, with clear and precise content. The preliminary designs bear witness to the first steps in the process and are particularly eloquent in representing its genesis. Four square blocks united by a single central unit: the hub and heart of the campus. The workplace is conceived as a single and unitary element, but at the same time it is a system capable of expanding, allowing the growth of the complex and thus of business. It is a campus that looks to the future but is already part of the present, a development destined to mark a new era. As we write this, three of the four office blocks have been constructed, including the one that will contain the auditorium. We have designed and built a complex with high occupational efficiency, accommodating some 2,500 people. The objective has been to create a building that offers optimum internal comfort and general sustainability. A floor grid was created on the basis of a module derived from the space requirements for a single desk. We felt that a building layout around a central courtyard was the most appropriate for organizing functions and giving form to the architecture. In the past our ancestors used this layout to build the farms structures typical of Lombardy. The technical facilities and service rooms, sanitary facilities, utility towers and all other spaces that do not require lighting are located in the unlit internal sections of the building. Offices and workspaces, on the other hand, are located around
Matrice paesaggistica del Parco Agricolo Sud, schizzi preliminari Landscape matrix of the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. Preliminary sketches
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Veduta aerea dell’ambito geografico d’intervento a poca distanza dall’aeroporto di Milano Linate. “Il percorso ha avuto inizio con l’individuazione del sito: un luogo dalle spiccate vocazioni naturalistiche ma anche ottimamente servito da un sistema infrastrutturale consolidato e in forte espansione, un ambito dalle grandi potenzialità, assimilabili alla Silicon Valley americana.” Aerial view of the geographical site setting, a short distance away from Milano Linate Airport. “Work began with the identifying of a suitable site: a place with a distinctive natural setting yet at the same time well served by a consolidated and expanding system of infrastructures, an area that shows great potential, not unlike the American Silicon Valley.”
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Veduta aerea dell’ambito geografico d’intervento a poca distanza dall’aeroporto di Milano Linate. “Il percorso ha avuto inizio con l’individuazione del sito: un luogo dalle spiccate vocazioni naturalistiche ma anche ottimamente servito da un sistema infrastrutturale consolidato e in forte espansione, un ambito dalle grandi potenzialità, assimilabili alla Silicon Valley americana.” Aerial view of the geographical site setting, a short distance away from Milano Linate Airport. “Work began with the identifying of a suitable site: a place with a distinctive natural setting yet at the same time well served by a consolidated and expanding system of infrastructures, an area that shows great potential, not unlike the American Silicon Valley.”
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naturale e caratterizzati da una vista mozzafiato. Le ampie vetrate e la pianta a corte garantiscono la visuale diretta tra i piani e consentono il “controllo” sia dell’edificio sia dell’intera organizzazione: una perfetta traduzione architettonica della filosofia del team building e del fare squadra. La facciata ha un passo di un metro e mezzo tra un montante e l’altro, la distanza ideale per poter ospitare una scrivania. Due moduli contano 3 metri e costituiscono un ufficio dove è possibile inserire comodamente una scrivania e un armadio, un programma complesso, ma sempre riconducibile alla elementare funzionalità del singolo sistema. Individuati forma, contenuti e funzioni, il passo successivo è stato quello di conferire all’oggetto un look degno del proprio utilizzo, in grado di soddisfare sia le ambizioni del cliente sia le aspettative dell’opinione pubblica, sempre con un occhio di riguardo all’implementazione delle efficienze al momento ottenute. La scelta è ricaduta sullo studio catalano Flores & Prats, perché giovane ed emergente, ma anche esperto di architettura del paesaggio, in coerenza con i principi ispiratori del progetto. Gli architetti, attraverso un atto di responsabilità tecnica inequivocabile, sono intervenuti accettando la sfida: lavorare su uno schema rigido e immodificabile. In una delle lettere inviataci dallo studio, datata 3 settembre 2007, è ben descritta l’idea progettuale: la pergola che accoglie il visitatore all’esterno e lo accompagna fino all’ingresso dell’edificio si connetterà ai brise-soleil dalla facciata trasformando l’intero edificio in un elemento caratteristico del paesaggio. La scuola di Barcellona è vicina a questo modo di fare architettura; anch’essa fa riferimento alla scuola latinoamericana, il cui esponente Oscar Niemeyer, a poca distanza, ha realizzato la sede della Mondadori. Il progetto così concepito, se da un lato interloquisce con la poetica niemeryana e allo stesso tempo richiama alla memoria il Castello Borromeo e la Cascina Longhignana, dall’altro esalta la naturalità tipica dei luoghi attraverso la realizzazione dei giardini di chiara ispirazione brasiliana (Roberto Burle Marx). Parte integrante del progetto sono: l’infrastruttura viaria di circa 2 chilometri, l’asilo ni30
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the edges, where they give onto the courtyard or onto the breathtaking external scenery and can be illuminated naturally. The large windows and courtyard layout also allow visual contact among the buildings and floors and thus an awareness both of the entire building and the activities taking place within it: a perfect translation into architecture of the philosophy of team building. The façade measures a metre and a half from strut to strut: the perfect width for a desk. Two modules, measuring three metres in total, make up an office in which a desk and cupboard may easily be inserted: a sophisticated arrangement relying on the basic functionality of the individual system. Once the form, content and functions were identified, the next step was to give the object a look suitable to its use, a look that would satisfy both the ambitions of the client and the expectations of the public, while maintaining attention on the implementation of the efficiency aspects implicit in the design. The choice fell to the Catalonian architects Flores & Prats, partially because they are a young and emerging studio but also because they are experts in landscape architecture, fully in keeping with the principles inspiring the project. Through an act of unequivocal assumption of technical responsibility, the architects accepted the challenge of working around a rigid and inalterable scheme. Their design concept is well expressed in a letter they sent to the developer on 3 September 2007: a pergola receives the visitors externally and accompanies them to the building entrance, connecting to a system of brise-soleil on the façade to transform the building into a characteristic element of the landscape. This is a way of doing architecture that is close to that of the Barcelona school, one which also looks to the Latin American school, whose exponent Oscar Niemeyer not long ago designed the headquarters for Mondadori. The project conceived in this way dialogues with Niemeyer’s poetic conceptions while evoking the memory of Castello Borromeo and Cascina Longhignana. It also exalts the natural aspects of the place through the gardens of clear Brazilian inspiration (Roberto Burle Marx).
Primi schizzi progettuali della pergola d’ingresso First draft plans for the pergola
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naturale e caratterizzati da una vista mozzafiato. Le ampie vetrate e la pianta a corte garantiscono la visuale diretta tra i piani e consentono il “controllo” sia dell’edificio sia dell’intera organizzazione: una perfetta traduzione architettonica della filosofia del team building e del fare squadra. La facciata ha un passo di un metro e mezzo tra un montante e l’altro, la distanza ideale per poter ospitare una scrivania. Due moduli contano 3 metri e costituiscono un ufficio dove è possibile inserire comodamente una scrivania e un armadio, un programma complesso, ma sempre riconducibile alla elementare funzionalità del singolo sistema. Individuati forma, contenuti e funzioni, il passo successivo è stato quello di conferire all’oggetto un look degno del proprio utilizzo, in grado di soddisfare sia le ambizioni del cliente sia le aspettative dell’opinione pubblica, sempre con un occhio di riguardo all’implementazione delle efficienze al momento ottenute. La scelta è ricaduta sullo studio catalano Flores & Prats, perché giovane ed emergente, ma anche esperto di architettura del paesaggio, in coerenza con i principi ispiratori del progetto. Gli architetti, attraverso un atto di responsabilità tecnica inequivocabile, sono intervenuti accettando la sfida: lavorare su uno schema rigido e immodificabile. In una delle lettere inviataci dallo studio, datata 3 settembre 2007, è ben descritta l’idea progettuale: la pergola che accoglie il visitatore all’esterno e lo accompagna fino all’ingresso dell’edificio si connetterà ai brise-soleil dalla facciata trasformando l’intero edificio in un elemento caratteristico del paesaggio. La scuola di Barcellona è vicina a questo modo di fare architettura; anch’essa fa riferimento alla scuola latinoamericana, il cui esponente Oscar Niemeyer, a poca distanza, ha realizzato la sede della Mondadori. Il progetto così concepito, se da un lato interloquisce con la poetica niemeryana e allo stesso tempo richiama alla memoria il Castello Borromeo e la Cascina Longhignana, dall’altro esalta la naturalità tipica dei luoghi attraverso la realizzazione dei giardini di chiara ispirazione brasiliana (Roberto Burle Marx). Parte integrante del progetto sono: l’infrastruttura viaria di circa 2 chilometri, l’asilo ni30
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the edges, where they give onto the courtyard or onto the breathtaking external scenery and can be illuminated naturally. The large windows and courtyard layout also allow visual contact among the buildings and floors and thus an awareness both of the entire building and the activities taking place within it: a perfect translation into architecture of the philosophy of team building. The façade measures a metre and a half from strut to strut: the perfect width for a desk. Two modules, measuring three metres in total, make up an office in which a desk and cupboard may easily be inserted: a sophisticated arrangement relying on the basic functionality of the individual system. Once the form, content and functions were identified, the next step was to give the object a look suitable to its use, a look that would satisfy both the ambitions of the client and the expectations of the public, while maintaining attention on the implementation of the efficiency aspects implicit in the design. The choice fell to the Catalonian architects Flores & Prats, partially because they are a young and emerging studio but also because they are experts in landscape architecture, fully in keeping with the principles inspiring the project. Through an act of unequivocal assumption of technical responsibility, the architects accepted the challenge of working around a rigid and inalterable scheme. Their design concept is well expressed in a letter they sent to the developer on 3 September 2007: a pergola receives the visitors externally and accompanies them to the building entrance, connecting to a system of brise-soleil on the façade to transform the building into a characteristic element of the landscape. This is a way of doing architecture that is close to that of the Barcelona school, one which also looks to the Latin American school, whose exponent Oscar Niemeyer not long ago designed the headquarters for Mondadori. The project conceived in this way dialogues with Niemeyer’s poetic conceptions while evoking the memory of Castello Borromeo and Cascina Longhignana. It also exalts the natural aspects of the place through the gardens of clear Brazilian inspiration (Roberto Burle Marx).
Primi schizzi progettuali della pergola d’ingresso First draft plans for the pergola
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Veduta del fontanile Gambarone nei primi anni ottanta. I fontanili: elementi idrici, creati dal fenomeno dell’acqua sorgiva, delineano la morfologia dell’intera pianura agricola a est di Milano, insieme con i canali irrigui e i navigli. La loro presenza intercala le trame storiche costituite dalle strade bianche, dalle siepi, dai filari, spesso ancora ricalcanti l’orditura delle centuriazioni di epoca romana. Sono ciò che rimane di una vasta rete di sorgive scomparse tra gli anni ottanta e novanta a causa dell’abbassamento della falda. Questi elementi risultano fondamentali sia per il mantenimento dell’agricoltura sia per la presenza di macchie boscate igrofile, preziose anche sotto il profilo naturalistico
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View of the Fontanile Gambarone in the early 1980s. The “fontanili” are stretches of natural spring water that mark the agricultural plain to the east of Milan, along with irrigation channels and canals. The landscape here is dotted with historical vestiges: gravelled paths, hedges and rows of vines, often still reflecting Roman centuriation. The “fontanili” are what remains of a vast network of springs that disappeared in the 1980s and 90s with the dropping of the groundwater level. They are of crucial importance both for agriculture and for the preservation of hygrophilous woodland areas, a valuable feature of the local natural landscape
do, un parco, la riqualificazione del fontanile Gambarone, attuati in attiva e costante collaborazione tra pubblico e privato (progetto di inserimento ambientale a opera di Luigino Pirola Architetto Paesaggista). Se da un lato l’Amministrazione Pubblica ha più che mai la necessità di instaurare rapporti virtuosi con i soggetti privati, dall’altro il soggetto privato deve comprendere l’importanza del proprio ruolo sociale, all’interno dell’idea di un nuovo modo di fare sviluppo: efficiente, ecosostenibile e certificato. Le modalità di sfruttamento delle risorse e il risparmio energetico sono gli altri capisaldi del progetto. I sistemi fotovoltaici, il teleriscaldamento, la geotermia, il recupero dell’acqua di falda, il recupero e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione, la tecnologia Led ottimizzano i consumi e abbattono i costi di gestione. Anche i giardini, costituiti in prevalenza da specie autoctone, sono pensati nell’ottica della riduzione delle spese di manutenzione e gestione. L’involucro edilizio, estremamente all’avanguardia, è progettato per ottenere una riduzione dei consumi e il massimo comfort abitativo. Sono state utilizzate tecnologie avanzate sotto ogni punto di vista. Siamo convinti che l’architettura, il territorio, l’ambiente e il paesaggio siano i veri protagonisti nella definizione degli scenari futuri del pianeta, oggi affetto dalle crisi alimentari, economiche e ambientali. La qualità della costruzione e la sostenibilità energetica degli edifici rappresentano i fattori vincenti, in quanto determinano la qualità dell’abitare e, di riflesso, la qualità del lavoro e della vita. Un elevato grado di funzionalità e di efficienza significa anche l’incremento del valore dell’opera: il valore aggiunto da offrire ai clienti. L’aumento del comfort per chi utilizza gli spazi è un arricchimento per le comunità locali e una risorsa per le generazioni future. Ecco perché Microsoft ha scelto Vitali quale interlocutore unico, in quanto partner affidabile, esperto in strategie di ottimizzazione del progetto. Ecco perché si può dire che la sfida è stata vinta, sotto ogni punto di vista.
A roadway infrastructure measuring some 2 kilometers, a daycare center, a park, and the restoration of the Fontanile Gambarone are integral parts of the project as a whole, implemented by active and constant collaboration between public and private. (Environmental setting project by the landscape architect Luigino Pirola.) Just as the public administration is increasingly striving to establish sound relations with private citizens, the latter must realize how important their own social role is in the context of the new approach to development, an efficient, environmentally sustainable and certified approach. Resource usage methods and energy savings are the other fundamental aspects of the project. Photovoltaic systems, district heating, geothermal power, groundwater recovery, recovery of stormwater and its use in irrigation and LED technology all help optimize consumption and reduce operating costs. The gardens as well, planted prevalently using native species, are planned with a view to reducing maintenance costs. The building envelope, with cutting-edge technological design, has been developed to reduce consumption and optimize interior comfort. Advanced technologies were used at every turn. We are convinced that architecture, territory, environment and landscape are the true protagonists in the determination of future scenarios for our planet, which now faces food crises, economic crises and environmental crises. Quality construction and energy sustainability of buildings represent winning factors for us in that they determine the quality of our dwelling spaces and as a consequence the quality of work and of life. A high degree of functionality and efficiency also means an increased value for the work: this is the added value we offer our clients. Enhanced comfort for the space users, enrichment for the local communities and a resource for future generations. This is why Microsoft chose Vitali as its sole partner, because Vitali is dependable and an expert in project optimization strategies. This is why we can say that the challenge has been met in all respects. 33
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Veduta del fontanile Gambarone nei primi anni ottanta. I fontanili: elementi idrici, creati dal fenomeno dell’acqua sorgiva, delineano la morfologia dell’intera pianura agricola a est di Milano, insieme con i canali irrigui e i navigli. La loro presenza intercala le trame storiche costituite dalle strade bianche, dalle siepi, dai filari, spesso ancora ricalcanti l’orditura delle centuriazioni di epoca romana. Sono ciò che rimane di una vasta rete di sorgive scomparse tra gli anni ottanta e novanta a causa dell’abbassamento della falda. Questi elementi risultano fondamentali sia per il mantenimento dell’agricoltura sia per la presenza di macchie boscate igrofile, preziose anche sotto il profilo naturalistico
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View of the Fontanile Gambarone in the early 1980s. The “fontanili” are stretches of natural spring water that mark the agricultural plain to the east of Milan, along with irrigation channels and canals. The landscape here is dotted with historical vestiges: gravelled paths, hedges and rows of vines, often still reflecting Roman centuriation. The “fontanili” are what remains of a vast network of springs that disappeared in the 1980s and 90s with the dropping of the groundwater level. They are of crucial importance both for agriculture and for the preservation of hygrophilous woodland areas, a valuable feature of the local natural landscape
do, un parco, la riqualificazione del fontanile Gambarone, attuati in attiva e costante collaborazione tra pubblico e privato (progetto di inserimento ambientale a opera di Luigino Pirola Architetto Paesaggista). Se da un lato l’Amministrazione Pubblica ha più che mai la necessità di instaurare rapporti virtuosi con i soggetti privati, dall’altro il soggetto privato deve comprendere l’importanza del proprio ruolo sociale, all’interno dell’idea di un nuovo modo di fare sviluppo: efficiente, ecosostenibile e certificato. Le modalità di sfruttamento delle risorse e il risparmio energetico sono gli altri capisaldi del progetto. I sistemi fotovoltaici, il teleriscaldamento, la geotermia, il recupero dell’acqua di falda, il recupero e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione, la tecnologia Led ottimizzano i consumi e abbattono i costi di gestione. Anche i giardini, costituiti in prevalenza da specie autoctone, sono pensati nell’ottica della riduzione delle spese di manutenzione e gestione. L’involucro edilizio, estremamente all’avanguardia, è progettato per ottenere una riduzione dei consumi e il massimo comfort abitativo. Sono state utilizzate tecnologie avanzate sotto ogni punto di vista. Siamo convinti che l’architettura, il territorio, l’ambiente e il paesaggio siano i veri protagonisti nella definizione degli scenari futuri del pianeta, oggi affetto dalle crisi alimentari, economiche e ambientali. La qualità della costruzione e la sostenibilità energetica degli edifici rappresentano i fattori vincenti, in quanto determinano la qualità dell’abitare e, di riflesso, la qualità del lavoro e della vita. Un elevato grado di funzionalità e di efficienza significa anche l’incremento del valore dell’opera: il valore aggiunto da offrire ai clienti. L’aumento del comfort per chi utilizza gli spazi è un arricchimento per le comunità locali e una risorsa per le generazioni future. Ecco perché Microsoft ha scelto Vitali quale interlocutore unico, in quanto partner affidabile, esperto in strategie di ottimizzazione del progetto. Ecco perché si può dire che la sfida è stata vinta, sotto ogni punto di vista.
A roadway infrastructure measuring some 2 kilometers, a daycare center, a park, and the restoration of the Fontanile Gambarone are integral parts of the project as a whole, implemented by active and constant collaboration between public and private. (Environmental setting project by the landscape architect Luigino Pirola.) Just as the public administration is increasingly striving to establish sound relations with private citizens, the latter must realize how important their own social role is in the context of the new approach to development, an efficient, environmentally sustainable and certified approach. Resource usage methods and energy savings are the other fundamental aspects of the project. Photovoltaic systems, district heating, geothermal power, groundwater recovery, recovery of stormwater and its use in irrigation and LED technology all help optimize consumption and reduce operating costs. The gardens as well, planted prevalently using native species, are planned with a view to reducing maintenance costs. The building envelope, with cutting-edge technological design, has been developed to reduce consumption and optimize interior comfort. Advanced technologies were used at every turn. We are convinced that architecture, territory, environment and landscape are the true protagonists in the determination of future scenarios for our planet, which now faces food crises, economic crises and environmental crises. Quality construction and energy sustainability of buildings represent winning factors for us in that they determine the quality of our dwelling spaces and as a consequence the quality of work and of life. A high degree of functionality and efficiency also means an increased value for the work: this is the added value we offer our clients. Enhanced comfort for the space users, enrichment for the local communities and a resource for future generations. This is why Microsoft chose Vitali as its sole partner, because Vitali is dependable and an expert in project optimization strategies. This is why we can say that the challenge has been met in all respects. 33
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Inquadramento del progetto all’interno della planimetria generale dell’area Project setting in the general plan of the area
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Ricardo Flores, Eva Prats
Progettare un dialogo Nuova Sede Microsoft Italia
Designing a Dialogue The New Microsoft Italia Headquarters
Le linee, che in principio non sono figure rilevanti, guidano la maniera di fuggire dalla geometria associata ai moduli, presente nei volumi degli edifici esistenti. Estendendosi in modo più o meno parallelo, le linee offrono la possibilità di muovere la superficie della realtà The lines, which in principle are not relevant figures, guide a transition from the geometry of the modules composing the existing buildings. Extending in a more or less parallel manner, the lines offer the possibility of shifting the surface of reality
Nel 2007 Microsoft Italia decide di fondare la propria sede all’interno di un paesaggio caratterizzato dal lavoro agricolo e in costante cambio produttivo. In questo paesaggio sceglie di insediare un nuovo modo di lavorare. La nostra proposta individua questa condizione di periferia agricola e la riconosce per costruire una transizione. Ci interessa disegnare il progetto come punto di incontro tra due tecnologie: quella del lavoro nel campo e quella del lavoro al computer. Entrambe si sviluppano in parallelo e sono compatibili tra loro: nessuna prevale sull’altra. Il progetto è situato in una zona pianeggiante a sud di Milano, nella Pianura Padana, caratterizzata da un orizzonte molto esteso e dalla geometria delle coltivazioni, delle fasce di alberi, delle linee d’acqua e dei fontanili. Filari d’alberi formano grandi stanze “agricole” la cui grandezza è superiore a quella delle proprietà o quella definita dalle strade. Il nuovo Campus Microsoft Italia si trova in una di queste stanze. La nostra proposta si appoggia agli edifici già esistenti nel luogo e ricuce la relazione tra i volumi puri e il paesaggio esteso di fronte a loro. Il progetto nasce, da un lato, dalla necessità del cliente di dotare di un nuovo accesso questi edifici già pianificati; dall’altro, dalla qualità del paesaggio agricolo davanti a noi. Le linee di progetto sono state individuate nelle linee caratteristiche della terra coltivata. Il luogo del progetto è una specie di terra di nessuno, un luogo dove troviamo la libertà per lavorare. Le linee del paesaggio riflettono il lavoro nel campo. Il loro ritmo parallelo sembra ripetersi all’infinito e allo stesso tempo assume costanti varianti a mano a mano che si avvicina e circonda le cascine e gli alberi isolati, costruendo un paesaggio intermedio. Il progetto
In 2007, Microsoft Italia chose to establish its headquarters in a rural landscape characterized by the seasonally shifting patterns of agricultural production. This would be the setting for a new way of working. We focused on this condition of agricultural fringe, recognizing it as an opportunity to create a transition. Our interest in designing the project was to create a meeting point between two technologies: that associated with working the fields, and that relating to working with computers. They are two realms of technology that develop in parallel and in a compatible manner, with neither prevailing over the other. The project is located on the flat terrain of the Padana plain south of Milan. The area is characterized by a broad horizon and patterns of fields, tree rows, canals, and spring-fed irrigation channels. Tree rows create broad agricultural “chambers” that extend beyond the limits of individual landholdings and encompass spaces larger than those traced out by the road network. The new Microsoft Italia Campus is located in one of these chambers. Our proposal starts from the existing structures and comprises a process of stitching together two fabrics, joining the purity of the architectural volumes to the broad landscape extending outward from them. The project responds, on the one hand, to the client’s need to provide a new means of access to buildings that have already been planned, and on the other, to the features of the broader agricultural landscape. The lines of the project are drawn from the characteristic lines of the cultivated land. The project site is a sort of no-man’s land, a place where we have full liberty to work. The lines in the landscape reflect the work in the fields. Their parallel rhythm seems repeated ad infinitum while also deforming in 37
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Progettare un dialogo Nuova Sede Microsoft Italia
Designing a Dialogue The New Microsoft Italia Headquarters
Le linee, che in principio non sono figure rilevanti, guidano la maniera di fuggire dalla geometria associata ai moduli, presente nei volumi degli edifici esistenti. Estendendosi in modo più o meno parallelo, le linee offrono la possibilità di muovere la superficie della realtà The lines, which in principle are not relevant figures, guide a transition from the geometry of the modules composing the existing buildings. Extending in a more or less parallel manner, the lines offer the possibility of shifting the surface of reality
Nel 2007 Microsoft Italia decide di fondare la propria sede all’interno di un paesaggio caratterizzato dal lavoro agricolo e in costante cambio produttivo. In questo paesaggio sceglie di insediare un nuovo modo di lavorare. La nostra proposta individua questa condizione di periferia agricola e la riconosce per costruire una transizione. Ci interessa disegnare il progetto come punto di incontro tra due tecnologie: quella del lavoro nel campo e quella del lavoro al computer. Entrambe si sviluppano in parallelo e sono compatibili tra loro: nessuna prevale sull’altra. Il progetto è situato in una zona pianeggiante a sud di Milano, nella Pianura Padana, caratterizzata da un orizzonte molto esteso e dalla geometria delle coltivazioni, delle fasce di alberi, delle linee d’acqua e dei fontanili. Filari d’alberi formano grandi stanze “agricole” la cui grandezza è superiore a quella delle proprietà o quella definita dalle strade. Il nuovo Campus Microsoft Italia si trova in una di queste stanze. La nostra proposta si appoggia agli edifici già esistenti nel luogo e ricuce la relazione tra i volumi puri e il paesaggio esteso di fronte a loro. Il progetto nasce, da un lato, dalla necessità del cliente di dotare di un nuovo accesso questi edifici già pianificati; dall’altro, dalla qualità del paesaggio agricolo davanti a noi. Le linee di progetto sono state individuate nelle linee caratteristiche della terra coltivata. Il luogo del progetto è una specie di terra di nessuno, un luogo dove troviamo la libertà per lavorare. Le linee del paesaggio riflettono il lavoro nel campo. Il loro ritmo parallelo sembra ripetersi all’infinito e allo stesso tempo assume costanti varianti a mano a mano che si avvicina e circonda le cascine e gli alberi isolati, costruendo un paesaggio intermedio. Il progetto
In 2007, Microsoft Italia chose to establish its headquarters in a rural landscape characterized by the seasonally shifting patterns of agricultural production. This would be the setting for a new way of working. We focused on this condition of agricultural fringe, recognizing it as an opportunity to create a transition. Our interest in designing the project was to create a meeting point between two technologies: that associated with working the fields, and that relating to working with computers. They are two realms of technology that develop in parallel and in a compatible manner, with neither prevailing over the other. The project is located on the flat terrain of the Padana plain south of Milan. The area is characterized by a broad horizon and patterns of fields, tree rows, canals, and spring-fed irrigation channels. Tree rows create broad agricultural “chambers” that extend beyond the limits of individual landholdings and encompass spaces larger than those traced out by the road network. The new Microsoft Italia Campus is located in one of these chambers. Our proposal starts from the existing structures and comprises a process of stitching together two fabrics, joining the purity of the architectural volumes to the broad landscape extending outward from them. The project responds, on the one hand, to the client’s need to provide a new means of access to buildings that have already been planned, and on the other, to the features of the broader agricultural landscape. The lines of the project are drawn from the characteristic lines of the cultivated land. The project site is a sort of no-man’s land, a place where we have full liberty to work. The lines in the landscape reflect the work in the fields. Their parallel rhythm seems repeated ad infinitum while also deforming in 37
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allunga questo paesaggio agricolo fino agli edifici del Campus, e cerca, in questo avvicinamento, di stabilire le relazioni tra essi, riempiendo il vuoto tra queste due realtà prima completamente scollegate. Le linee non hanno una gerarchia, sono intercambiabili: è sempre possibile aggiungerne o toglierne delle altre. Il progetto si muove in un campo ambiguo e chiaro allo stesso tempo. Quest’idea non solo ci ha consentito la possibilità concettuale di incorporare il fortuito all’interno della costruzione, ma ci ha anche aperto la possibilità di apportare continue modifiche alla superficie. Le linee, che in principio non sono figure rilevanti, guidano la maniera di fuggire dalla geometria associata ai moduli, presente nei volumi degli edifici esistenti. Estendendosi in modo più o meno parallelo, esse offrono la possibilità di muovere la superficie della realtà. Le linee delle arature si avvicinano al costruito e, con tutta la loro forza e intensità, si elevano come un paesaggio sospeso sopra il percorso d’ingresso. Abbracciano i volumi degli uffici, inventando un paesaggio verticale che si arrampica scalando la facciata di vetro. Una serie di pergole sorvolano e proteggono dal sole e dalla pioggia chi entra o esce dagli edifici: “pergole d’ombra”, di linee metalliche e tubi paralleli a diverse altezze, e una unica “pergola di pioggia”, di vetro e metallo, che corre più bassa e vicina ai pedoni. Questa struttura, intesa come promenade, cerca di portare le facciate parallele le une più vicine alle altre. Non si sa da dove nasca questa struttura leggera: se dai filari di alberi, o dalle facciate degli edifici. L’estensione dei brise-soleil, che abbandonano il piano verticale per convertirsi in uno orizzontale, è un invito a lasciare l’edificio per andare a passeggiare nel campo. Coni d’aerazione e d’illuminazione del parcheggio accompagnano il paesaggio piegato e intermedio tra la pianura e i volumi di vetro. Come le linee di un campo pettinato, i percorsi delle dune sopra il parcheggio organizzano le passeggiate nascoste e le sedute per lavorare. 38
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characteristic ways as it approaches and surrounds farm buildings and isolated trees, creating an intermediate landscape. The project extends this agricultural landscape in among the buildings of the Campus, bringing these two realms together in a relationship, filling the gap between two realities that were previously completely unconnected. There is no hierarchy among the lines, they are all interchangeable, new ones can always be added, others can be removed. The project moves in a field that is both ambiguous and clearly defined at the same time. This idea not only allowed the fortuitous to be conceptually incorporated into the structures, but also opened up the possibility of enacting continual surface modifications. The lines, which in principle are not relevant figures, guide a transition from the geometry of the modules composing the existing buildings. Extending in a more or less parallel manner, the lines offer the possibility of shifting the surface of reality. The furrows in the fields approach the built environment and rise up in all their power and intensity into a landscape suspended over the entry path. They stretch out to embrace the building volumes, inventing a vertical landscape that climbs up the glass façades. People entering or leaving the buildings are sheltered from the sun or rain by a series of pergolas: “shade pergolas” composed of metal lines and parallel tubes at different heights, and a single “rain pergola” made of glass and metal and running at a lower height closer to the pedestrians. A sort of promenade, this structure seeks to bring the parallel façades closer to one another. The origin of this light and airy structure is not clear. Does it grow out of the tree rows or from the building façades? The expanse of the brise-soleil, which detach from the vertical plane to convert into a horizontal one, is an invitation to leave the building and take a stroll on the campus. Aeration and illumination cones for the underground parking structure punctuate the intermediate, creased landscape between the agricultural plain and the glass volumes. Like the lines of a furrowcombed field, the paths through the dunes above the parking structure guide secluded strolls
Filari d’alberi formano grandi stanze “agricole” la cui grandezza è superiore a quella delle proprietà o a quella definita dalle strade Tree rows create broad agricultural “chambers” that extend beyond the limits of individual landholdings and encompass spaces larger than those traced out by the road network
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allunga questo paesaggio agricolo fino agli edifici del Campus, e cerca, in questo avvicinamento, di stabilire le relazioni tra essi, riempiendo il vuoto tra queste due realtà prima completamente scollegate. Le linee non hanno una gerarchia, sono intercambiabili: è sempre possibile aggiungerne o toglierne delle altre. Il progetto si muove in un campo ambiguo e chiaro allo stesso tempo. Quest’idea non solo ci ha consentito la possibilità concettuale di incorporare il fortuito all’interno della costruzione, ma ci ha anche aperto la possibilità di apportare continue modifiche alla superficie. Le linee, che in principio non sono figure rilevanti, guidano la maniera di fuggire dalla geometria associata ai moduli, presente nei volumi degli edifici esistenti. Estendendosi in modo più o meno parallelo, esse offrono la possibilità di muovere la superficie della realtà. Le linee delle arature si avvicinano al costruito e, con tutta la loro forza e intensità, si elevano come un paesaggio sospeso sopra il percorso d’ingresso. Abbracciano i volumi degli uffici, inventando un paesaggio verticale che si arrampica scalando la facciata di vetro. Una serie di pergole sorvolano e proteggono dal sole e dalla pioggia chi entra o esce dagli edifici: “pergole d’ombra”, di linee metalliche e tubi paralleli a diverse altezze, e una unica “pergola di pioggia”, di vetro e metallo, che corre più bassa e vicina ai pedoni. Questa struttura, intesa come promenade, cerca di portare le facciate parallele le une più vicine alle altre. Non si sa da dove nasca questa struttura leggera: se dai filari di alberi, o dalle facciate degli edifici. L’estensione dei brise-soleil, che abbandonano il piano verticale per convertirsi in uno orizzontale, è un invito a lasciare l’edificio per andare a passeggiare nel campo. Coni d’aerazione e d’illuminazione del parcheggio accompagnano il paesaggio piegato e intermedio tra la pianura e i volumi di vetro. Come le linee di un campo pettinato, i percorsi delle dune sopra il parcheggio organizzano le passeggiate nascoste e le sedute per lavorare. 38
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characteristic ways as it approaches and surrounds farm buildings and isolated trees, creating an intermediate landscape. The project extends this agricultural landscape in among the buildings of the Campus, bringing these two realms together in a relationship, filling the gap between two realities that were previously completely unconnected. There is no hierarchy among the lines, they are all interchangeable, new ones can always be added, others can be removed. The project moves in a field that is both ambiguous and clearly defined at the same time. This idea not only allowed the fortuitous to be conceptually incorporated into the structures, but also opened up the possibility of enacting continual surface modifications. The lines, which in principle are not relevant figures, guide a transition from the geometry of the modules composing the existing buildings. Extending in a more or less parallel manner, the lines offer the possibility of shifting the surface of reality. The furrows in the fields approach the built environment and rise up in all their power and intensity into a landscape suspended over the entry path. They stretch out to embrace the building volumes, inventing a vertical landscape that climbs up the glass façades. People entering or leaving the buildings are sheltered from the sun or rain by a series of pergolas: “shade pergolas” composed of metal lines and parallel tubes at different heights, and a single “rain pergola” made of glass and metal and running at a lower height closer to the pedestrians. A sort of promenade, this structure seeks to bring the parallel façades closer to one another. The origin of this light and airy structure is not clear. Does it grow out of the tree rows or from the building façades? The expanse of the brise-soleil, which detach from the vertical plane to convert into a horizontal one, is an invitation to leave the building and take a stroll on the campus. Aeration and illumination cones for the underground parking structure punctuate the intermediate, creased landscape between the agricultural plain and the glass volumes. Like the lines of a furrowcombed field, the paths through the dunes above the parking structure guide secluded strolls
Filari d’alberi formano grandi stanze “agricole” la cui grandezza è superiore a quella delle proprietà o a quella definita dalle strade Tree rows create broad agricultural “chambers” that extend beyond the limits of individual landholdings and encompass spaces larger than those traced out by the road network
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I nuovi volumi verdi dell’asilo nido per sessanta bambini si proiettano contro il bosco, che annuncia il fontanile Gambarone. Organizzano la transizione al paesaggio irregolare dei campi. I due edifici nuovi formano una corte per giocare, come se fosse un frammento di campo a cielo aperto collegato ai lunghissimi filari di alberi delle stanze agricole. La fascia tra uffici e campi si riempie adesso di attività con una nuova intensità. Da un lato e dall’altro di questa fascia, l’attività è lanciata nel paesaggio, fuori dagli edifici. Lavorare con il computer nei giardini o sotto le pergole, giocare sotto gli alberi del bosco è ora uguale a lavorare nel campo su un trattore. I due lati, parti dello stesso paesaggio, condividono la fascia e vi convivono. Quando saremo sotto quello spazio di transizione che è la pergola, torneremo a chiederci: a che mondo appartiene? Le ombre delle linee metalliche sono come un campo arato in inverno, dove accadono situazioni diverse e dove l’importante è progettare un dialogo.
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and etch out spaces to sit and work. The new green volumes of the daycare center for 60 children project themselves against the stand of trees announcing the Gambarone spring. They mediate the transition to the irregular landscape of the fields. The two new buildings enclose a courtyard where children can play, like a fragment of a field connected to the endless tree rows of the agricultural chambers. The swath between the offices and the fields is now filled with activity and a new intensity. The activity on either side of this band is projected out of the buildings and into the landscape. Working with your computer in the gardens or under the pergolas, or playing under the trees in the woods is now the same as working on a tractor in a field. The two realms, parts of the same landscape, share and cohabitate the swath. When we are under that transitional space of the pergola, we will ask ourselves once again: to which world does it belong? The shadows of the metal lines are like a plowed field in winter, where different situations come into being and the important thing is to design a dialogue.
La fascia tra uffici e campi si riempie adesso di attività con una nuova intensità The belt between the offices and the fields is now filled with activity and a new intensity
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I nuovi volumi verdi dell’asilo nido per sessanta bambini si proiettano contro il bosco, che annuncia il fontanile Gambarone. Organizzano la transizione al paesaggio irregolare dei campi. I due edifici nuovi formano una corte per giocare, come se fosse un frammento di campo a cielo aperto collegato ai lunghissimi filari di alberi delle stanze agricole. La fascia tra uffici e campi si riempie adesso di attività con una nuova intensità. Da un lato e dall’altro di questa fascia, l’attività è lanciata nel paesaggio, fuori dagli edifici. Lavorare con il computer nei giardini o sotto le pergole, giocare sotto gli alberi del bosco è ora uguale a lavorare nel campo su un trattore. I due lati, parti dello stesso paesaggio, condividono la fascia e vi convivono. Quando saremo sotto quello spazio di transizione che è la pergola, torneremo a chiederci: a che mondo appartiene? Le ombre delle linee metalliche sono come un campo arato in inverno, dove accadono situazioni diverse e dove l’importante è progettare un dialogo.
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and etch out spaces to sit and work. The new green volumes of the daycare center for 60 children project themselves against the stand of trees announcing the Gambarone spring. They mediate the transition to the irregular landscape of the fields. The two new buildings enclose a courtyard where children can play, like a fragment of a field connected to the endless tree rows of the agricultural chambers. The swath between the offices and the fields is now filled with activity and a new intensity. The activity on either side of this band is projected out of the buildings and into the landscape. Working with your computer in the gardens or under the pergolas, or playing under the trees in the woods is now the same as working on a tractor in a field. The two realms, parts of the same landscape, share and cohabitate the swath. When we are under that transitional space of the pergola, we will ask ourselves once again: to which world does it belong? The shadows of the metal lines are like a plowed field in winter, where different situations come into being and the important thing is to design a dialogue.
La fascia tra uffici e campi si riempie adesso di attività con una nuova intensità The belt between the offices and the fields is now filled with activity and a new intensity
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Guglielmo Pelliccioli
Un real estate al servizio dell’uomo
Real Estate in the Service of Humanity
Veduta d’insieme dell’Innovation Campus Overall view of the Innovation Campus
La recente crisi del settore immobiliare ha imposto delle riflessioni a tutti gli ambiti lavorativi coinvolti nei processi edificatori. Il sistema economico in generale, ma ancora di più quello edile, messo in ginocchio dal mondo bancario, è diventato improvvisamente refrattario a finanziare questo settore. Molti elementi di confronto sono cambiati nelle economie e nei mercati a causa delle dimensioni operative, sempre più di proporzioni internazionali. Una filiera, quella del real estate, diventata sistema e formata da nodi integrati in una rete, necessariamente dotata di flessibilità per espandersi e consolidarsi. Lo sviluppo delle megalopoli nel mondo orientale ha proiettato il real estate in una dimensione unica per l’alta visibilità derivata da questa attività, approntata alla costruzione di strutture architettoniche e territoriali di grandi dimensioni. In Europa il fenomeno del real estate, nel suo sviluppo recente, ha maturato un’ulteriore capacità critico-metodologica nella definizione degli obiettivi connessi alla scala d’intervento. Valutazioni di impatto sociale e ambientale, ricadute economiche nella rete dei sistemi locali ed internazionali sono alcuni degli elementi principali di indagine, direttamente sostenuti dalle società di real estate, per produrre nuove forme dell’habitat contemporaneo integrate all’esistente. Una serie di nuove opportunità nate dalla percezione dei problemi derivati dalla crescita dell’economia globalizzata ha consentito un’inversione delle modalità di approccio al sistema processuale del business. Le aziende organizzate con una flessibilità pronta ad accogliere le repentine variazioni che caratterizzano il mercato sono quelle più abili a sopravvivere nella moderna giungla
The recent crisis in real estate has forced some serious thinking in areas relating to construction. The economic system in general, but especially the construction industry, brought to its knees by the banking system, has suddenly become reluctant to finance the real estate sector. Many touchstones have changed in markets and economies as a result of a shift in dimension towards international proportions. The real estate sector has become a system of networked nodes necessarily endowed with the flexibility to expand and consolidate. The development of megalopolises in the East has projected real estate into a unique dimension of high visibility, oriented to building large scale architectural works and territorial plans. In Europe, recent developments in real estate have introduced further methodological and critical capacities in the process of defining objectives associated with the scale of the project. Assessments of the social, environmental and economic impacts on the network of local and international systems are some of the principal evaluation tools supported directly by real estate to produce new forms of contemporary habitat integrated with their pre-existing counterparts. A series of new opportunities, arising out of the perception of issues associated with the growth of the globalized economy, have allowed an inversion of the approaches to business processes. Companies with a flexible organization, ready to respond to sudden changes in the market, are the ones that are best able to survive in the jungle of the modern world economy. This adaptability is recognized as an aptitude for capitalizing and redistributing resources and work. 43
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Guglielmo Pelliccioli
Un real estate al servizio dell’uomo
Real Estate in the Service of Humanity
Veduta d’insieme dell’Innovation Campus Overall view of the Innovation Campus
La recente crisi del settore immobiliare ha imposto delle riflessioni a tutti gli ambiti lavorativi coinvolti nei processi edificatori. Il sistema economico in generale, ma ancora di più quello edile, messo in ginocchio dal mondo bancario, è diventato improvvisamente refrattario a finanziare questo settore. Molti elementi di confronto sono cambiati nelle economie e nei mercati a causa delle dimensioni operative, sempre più di proporzioni internazionali. Una filiera, quella del real estate, diventata sistema e formata da nodi integrati in una rete, necessariamente dotata di flessibilità per espandersi e consolidarsi. Lo sviluppo delle megalopoli nel mondo orientale ha proiettato il real estate in una dimensione unica per l’alta visibilità derivata da questa attività, approntata alla costruzione di strutture architettoniche e territoriali di grandi dimensioni. In Europa il fenomeno del real estate, nel suo sviluppo recente, ha maturato un’ulteriore capacità critico-metodologica nella definizione degli obiettivi connessi alla scala d’intervento. Valutazioni di impatto sociale e ambientale, ricadute economiche nella rete dei sistemi locali ed internazionali sono alcuni degli elementi principali di indagine, direttamente sostenuti dalle società di real estate, per produrre nuove forme dell’habitat contemporaneo integrate all’esistente. Una serie di nuove opportunità nate dalla percezione dei problemi derivati dalla crescita dell’economia globalizzata ha consentito un’inversione delle modalità di approccio al sistema processuale del business. Le aziende organizzate con una flessibilità pronta ad accogliere le repentine variazioni che caratterizzano il mercato sono quelle più abili a sopravvivere nella moderna giungla
The recent crisis in real estate has forced some serious thinking in areas relating to construction. The economic system in general, but especially the construction industry, brought to its knees by the banking system, has suddenly become reluctant to finance the real estate sector. Many touchstones have changed in markets and economies as a result of a shift in dimension towards international proportions. The real estate sector has become a system of networked nodes necessarily endowed with the flexibility to expand and consolidate. The development of megalopolises in the East has projected real estate into a unique dimension of high visibility, oriented to building large scale architectural works and territorial plans. In Europe, recent developments in real estate have introduced further methodological and critical capacities in the process of defining objectives associated with the scale of the project. Assessments of the social, environmental and economic impacts on the network of local and international systems are some of the principal evaluation tools supported directly by real estate to produce new forms of contemporary habitat integrated with their pre-existing counterparts. A series of new opportunities, arising out of the perception of issues associated with the growth of the globalized economy, have allowed an inversion of the approaches to business processes. Companies with a flexible organization, ready to respond to sudden changes in the market, are the ones that are best able to survive in the jungle of the modern world economy. This adaptability is recognized as an aptitude for capitalizing and redistributing resources and work. 43
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Planimetria generale di progetto dell’Innovation Campus Overall project plan for the Innovation Campus
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Planimetria generale di progetto dell’Innovation Campus Overall project plan for the Innovation Campus
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dell’economia mondiale: adattabilità riconoscibile in un sistema per l’attitudine di capitalizzare e ridistribuire risorse e lavori. Una delle conseguenze recenti della chiusura del credito finanziario è che le società particolarmente capitalizzate, tra cui la Vitali, hanno avuto l’opportunità di conquistare maggiori spazi per crescere e per competere sui mercati. Un’altra caratteristica che contraddistingue la salute generale degli operatori economici e produttivi di questo sistema è l’assunzione della responsabilità sociale dell’impresa, diventata un requisito imprescindibile per stabilire un codice etico e di comportamento e dare ordine ai valori sottesi alla costruzione degli edifici e delle città. La salvaguardia del patrimonio costruttivo, di quello ambientale e umano, deve responsabilmente essere finalizzata ai processi e ai comportamenti dichiarati nei documenti degli intenti societari. “Vitali da sempre promuove una cultura ecosostenibile: la tutela ambientale, la responsabilità sociale, il valore del lavoro, la legalità, la correttezza e la trasparenza dell’agire sono alla base dell’attività del Gruppo; presupposti imprescindibili per il raggiungimento dei propri obiettivi economici, produttivi, sociali.” Dal 2001 queste finalità scritte nel codice etico di Vitali danno la certezza di essere entrati in un mondo nuovo, quello in cui l’economia e i suoi attori si assumono l’impegno di costruire un futuro sostenibile per il pianeta. Il singolare modello di business della Vitali è quindi basato su una diversificazione orizzontale delle attività caratteristiche, circoscritte entro il perimetro operativo del real estate e del mondo delle costruzioni. Questa modalità organizzativa nella congiuntura attuale si è rivelata un vantaggio e ha permesso, nelle cantierizzazioni, una sensibile diminuzione dei costi, assicurando la sostenibilità dell’operazione immobiliare e garantendo l’alta qualità del prodotto finale. L’idea di integrare nell’organico i fornitori di servizi come patrimonio progettuale dell’azienda si traduce nel rispetto dei budget prefissati mantenendo e favorendo una gestione 46
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Among the consequences of the closing off of credit, strongly capitalized companies, such as Vitali, have had the opportunity to command greater spaces for growing and competing on markets. Another characteristic by which the general health of financial and industrial players in this system can be measured is the assumption of corporate social responsibility, which has become an inescapable requisite for establishing a code of ethics and conduct and for establishing order within the values underpinning the construction of our buildings and cities. The conservation of our built, environmental and human heritage must be responsibly oriented to fulfilling the purposes of the processes and conducts stated in the company documents of intent. “Vitali has always promoted an eco-sustainable culture. Environmental protection, corporate social responsibility, the value of work, legality, and proper and transparent conduct are fundamental values in Vitali’s work. These are vital premises for the achievement of the company’s productive, economic and social objectives.” Since 2001, these goals, written into the Vitali Code of Ethics, provide the certainty of having entered a new world, one in which the economy and its players undertake the commitment of building a sustainable future for the planet. Vitali’s singular business model is thus based on the horizontal diversification of activities, circumscribed within the perimeter of the construction and real estate sectors. In the current economic context, this organizational model has turned out to represent an advantage and has allowed significant worksite cost reductions, ensuring the sustainability of the real estate operation and the high quality of the final product. The idea of integrating service providers as company project assets translates into respect for established budgets, favoring and maintaining simplified management of functions. Vitali also features an original synergy among group divisions: real estate development, special demolitions, engineering, production, and infrastructure. The complemen-
delle funzioni di ruolo più semplice. Originale appare anche la sinergia tra le divisioni del gruppo: real estate development, demolizioni speciali, engineering, produzione, infrastrutture. La complementarietà dei rami di attività incrementa le possibilità operative e partecipative e permette, al tempo stesso, di avvicinarsi a linee di business diverse. Le singole divisioni raccolgono interventi differiti tra loro anche per la tempistica di programmazione. Il risultato è una potenzialità di intervento d’insieme modulata secondo le esigenze e i cicli del mercato. Una delle realizzazioni che vede la luce in questo contesto è proprio il complesso di edifici che ospiterà la sede Microsoft italiana a Peschiera Borromeo, un’operazione il cui valore di investimento è tra le più rilevanti e con un timing di completamento di trentasei mesi. Un approccio moderno e sistematico al progetto deve presentare al mercato risposte nette e coraggiose. Il cantiere di Peschiera Borromeo esprime concetti urbanistici innovativi e si orienta al modello di campus americano per costruire un’architettura ecocompatibile. Particolare attenzione è stata posta nella scelta e nella qualità dei materiali utilizzati, per dare origine a una struttura costruttiva che consentisse l’uso di tecnologie d’avanguardia, spesso non invasive e di ritorno al naturale. Funzionalità nella fruizione degli spazi, efficienza energetica, certificazione avanzata, in questo caso specifico il sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), inserimento ambientale danno un risalto particolare a questa operazione immobiliare prevista in un’area immersa nel verde nei pressi dell’Idroscalo e prospiciente il Parco Agricolo Sud di Milano, il più grande polmone verde dell’area sud-est di Milano.
tarity of the branches augments operational and participatory possibilities while at the same time making it possible to embrace different lines of business. The individual divisions address projects that are diversified in terms of characteristics and timelines. The outcome is potential for joint action modulated in keeping with market cycles and demand. One of the projects emerging in this context is the building complex that will accommodate the Innovation Campus in Peschiera Borromeo, in the Province of Milan, one of the highest budget projects with a timeline to completion of thirty-six months. A modern and systematic approach to the project has to provide the market with clear and courageous responses. The Peschiera Borromeo project site expresses innovative urban planning concepts and is oriented towards the model of a US university campus in order to build an eco-compatible architecture. Special attention was dedicated to the choice and quality of materials to create a structure that allows the use of the latest technologies, which are ofen non-invasive, and a return to a more natural state. Functional space use, energy efficiency, advanced certification—in the case in question, Leadership in Energy and Environmental Design (LEED)—and incorporation into the landscape give particular emphasis to this real estate operation located in an area immersed in a verdant, natural setting near the Idroscalo and the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park] of Milan, the largest “green lung” in the southeastern portion of the Province of Milan.
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dell’economia mondiale: adattabilità riconoscibile in un sistema per l’attitudine di capitalizzare e ridistribuire risorse e lavori. Una delle conseguenze recenti della chiusura del credito finanziario è che le società particolarmente capitalizzate, tra cui la Vitali, hanno avuto l’opportunità di conquistare maggiori spazi per crescere e per competere sui mercati. Un’altra caratteristica che contraddistingue la salute generale degli operatori economici e produttivi di questo sistema è l’assunzione della responsabilità sociale dell’impresa, diventata un requisito imprescindibile per stabilire un codice etico e di comportamento e dare ordine ai valori sottesi alla costruzione degli edifici e delle città. La salvaguardia del patrimonio costruttivo, di quello ambientale e umano, deve responsabilmente essere finalizzata ai processi e ai comportamenti dichiarati nei documenti degli intenti societari. “Vitali da sempre promuove una cultura ecosostenibile: la tutela ambientale, la responsabilità sociale, il valore del lavoro, la legalità, la correttezza e la trasparenza dell’agire sono alla base dell’attività del Gruppo; presupposti imprescindibili per il raggiungimento dei propri obiettivi economici, produttivi, sociali.” Dal 2001 queste finalità scritte nel codice etico di Vitali danno la certezza di essere entrati in un mondo nuovo, quello in cui l’economia e i suoi attori si assumono l’impegno di costruire un futuro sostenibile per il pianeta. Il singolare modello di business della Vitali è quindi basato su una diversificazione orizzontale delle attività caratteristiche, circoscritte entro il perimetro operativo del real estate e del mondo delle costruzioni. Questa modalità organizzativa nella congiuntura attuale si è rivelata un vantaggio e ha permesso, nelle cantierizzazioni, una sensibile diminuzione dei costi, assicurando la sostenibilità dell’operazione immobiliare e garantendo l’alta qualità del prodotto finale. L’idea di integrare nell’organico i fornitori di servizi come patrimonio progettuale dell’azienda si traduce nel rispetto dei budget prefissati mantenendo e favorendo una gestione 46
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Among the consequences of the closing off of credit, strongly capitalized companies, such as Vitali, have had the opportunity to command greater spaces for growing and competing on markets. Another characteristic by which the general health of financial and industrial players in this system can be measured is the assumption of corporate social responsibility, which has become an inescapable requisite for establishing a code of ethics and conduct and for establishing order within the values underpinning the construction of our buildings and cities. The conservation of our built, environmental and human heritage must be responsibly oriented to fulfilling the purposes of the processes and conducts stated in the company documents of intent. “Vitali has always promoted an eco-sustainable culture. Environmental protection, corporate social responsibility, the value of work, legality, and proper and transparent conduct are fundamental values in Vitali’s work. These are vital premises for the achievement of the company’s productive, economic and social objectives.” Since 2001, these goals, written into the Vitali Code of Ethics, provide the certainty of having entered a new world, one in which the economy and its players undertake the commitment of building a sustainable future for the planet. Vitali’s singular business model is thus based on the horizontal diversification of activities, circumscribed within the perimeter of the construction and real estate sectors. In the current economic context, this organizational model has turned out to represent an advantage and has allowed significant worksite cost reductions, ensuring the sustainability of the real estate operation and the high quality of the final product. The idea of integrating service providers as company project assets translates into respect for established budgets, favoring and maintaining simplified management of functions. Vitali also features an original synergy among group divisions: real estate development, special demolitions, engineering, production, and infrastructure. The complemen-
delle funzioni di ruolo più semplice. Originale appare anche la sinergia tra le divisioni del gruppo: real estate development, demolizioni speciali, engineering, produzione, infrastrutture. La complementarietà dei rami di attività incrementa le possibilità operative e partecipative e permette, al tempo stesso, di avvicinarsi a linee di business diverse. Le singole divisioni raccolgono interventi differiti tra loro anche per la tempistica di programmazione. Il risultato è una potenzialità di intervento d’insieme modulata secondo le esigenze e i cicli del mercato. Una delle realizzazioni che vede la luce in questo contesto è proprio il complesso di edifici che ospiterà la sede Microsoft italiana a Peschiera Borromeo, un’operazione il cui valore di investimento è tra le più rilevanti e con un timing di completamento di trentasei mesi. Un approccio moderno e sistematico al progetto deve presentare al mercato risposte nette e coraggiose. Il cantiere di Peschiera Borromeo esprime concetti urbanistici innovativi e si orienta al modello di campus americano per costruire un’architettura ecocompatibile. Particolare attenzione è stata posta nella scelta e nella qualità dei materiali utilizzati, per dare origine a una struttura costruttiva che consentisse l’uso di tecnologie d’avanguardia, spesso non invasive e di ritorno al naturale. Funzionalità nella fruizione degli spazi, efficienza energetica, certificazione avanzata, in questo caso specifico il sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), inserimento ambientale danno un risalto particolare a questa operazione immobiliare prevista in un’area immersa nel verde nei pressi dell’Idroscalo e prospiciente il Parco Agricolo Sud di Milano, il più grande polmone verde dell’area sud-est di Milano.
tarity of the branches augments operational and participatory possibilities while at the same time making it possible to embrace different lines of business. The individual divisions address projects that are diversified in terms of characteristics and timelines. The outcome is potential for joint action modulated in keeping with market cycles and demand. One of the projects emerging in this context is the building complex that will accommodate the Innovation Campus in Peschiera Borromeo, in the Province of Milan, one of the highest budget projects with a timeline to completion of thirty-six months. A modern and systematic approach to the project has to provide the market with clear and courageous responses. The Peschiera Borromeo project site expresses innovative urban planning concepts and is oriented towards the model of a US university campus in order to build an eco-compatible architecture. Special attention was dedicated to the choice and quality of materials to create a structure that allows the use of the latest technologies, which are ofen non-invasive, and a return to a more natural state. Functional space use, energy efficiency, advanced certification—in the case in question, Leadership in Energy and Environmental Design (LEED)—and incorporation into the landscape give particular emphasis to this real estate operation located in an area immersed in a verdant, natural setting near the Idroscalo and the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park] of Milan, the largest “green lung” in the southeastern portion of the Province of Milan.
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Fortunato D’Amico
Change Your Architecture, Change Your Life
Collage delle pergole inserite nel paesaggio di Peschiera Borromeo all’ingresso del Castello Borromeo Collage of the pergolas set into the Peschiera Borromeo landscape at the entrance to the Castello Borromeo
Non ci sarebbe nessuna necessità di parlare di architettura contemporanea se questa non dovesse prospettarci modelli diversi di abitare il pianeta, in relazione alle aspettative e alle incertezze per il futuro enunciate dai suoi abitanti. In questo senso molti estimatori hanno promosso l’architettura degli ultimi anni per riequilibrare le sorti planetarie compromesse da un cattivo uso del territorio e delle risorse. L’Innovation Campus di Peschiera Borromeo è una di quelle costruzioni ispirate alle richieste espresse dalla collettività internazionale e promosse dalle direttive comunitarie che mirano a ottenere benefici tangibili dalla corretta ideazione dei fabbricati. Il dialogo costante, scelto come metodo e strategia processuale da condividere con gli operatori del cantiere, il territorio e le sue istituzioni, ha consentito la formulazione di un’architettura virtuosa e appropriata al contesto territoriale. Tecnici e aziende hanno preferito orientarsi verso la qualità dell’attività lavorativa adottando finalità ispirate a principi etici rivedendo criticamente le condizioni dello sviluppo del patrimonio edilizio contemporaneo, pilotato da una logica puramente speculativa e priva di quelle considerazione necessarie per valorizzare le persone e il loro habitat. È forse da questa presa di coscienza e grazie a questo nuovo insediamento prospiciente il Parco Agricolo Sud di Milano, area tra le più difficili da trattare per gli ecoequilibri di sistema da mantenere e potenziare all’interno della Pianura Padana, che è possibile imbastire un ragionevole discorso per tentare di istruire logiche sostenibili anche per il futuro. Per chiarire i presupposti e definire le aspettative con cui oggi sono da misurare e valutare gli interventi di nuova edificazione, è
There would be no point in talking about contemporary architecture if it didn’t represent a new paradigm for living on the planet that responds to the expectations and uncertainties for the future expressed by its inhabitants. In this sense, many of its exponents have promoted the architecture of recent years as a remedy that will reestablish equilibria on the planet that have been compromised by a misguided and detrimental use of land and resources. The Innovation Campus is one of those structures taking its cues from the needs expressed by the international community and promoted by European directives aimed at obtaining tangible benefits from enlightened building design and construction. Continuous and ongoing dialogue with project personnel and the local communities and their institutions has made it possible to formulate a virtuous architecture that is appropriate to its geographical context. Technicians and companies have preferred to orient themselves towards quality guided by ethical principles. They have initiated a critical review of contemporary development practices, which have hitherto been guided by pure speculation devoid of any consideration for potentiating people, communities or their habitats. This growing perception and the new development abutting Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]—a particularly challenging area for planners because of the delicate equilibria to be preserved and potentiated among the ecological, economic and cultural systems of the Po River Valley—may represent the beginning of a reasonable process seeking to pave the way for sustainability paradigms that can be implemented now and into the future. In order to clarify 49
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Change Your Architecture, Change Your Life
Collage delle pergole inserite nel paesaggio di Peschiera Borromeo all’ingresso del Castello Borromeo Collage of the pergolas set into the Peschiera Borromeo landscape at the entrance to the Castello Borromeo
Non ci sarebbe nessuna necessità di parlare di architettura contemporanea se questa non dovesse prospettarci modelli diversi di abitare il pianeta, in relazione alle aspettative e alle incertezze per il futuro enunciate dai suoi abitanti. In questo senso molti estimatori hanno promosso l’architettura degli ultimi anni per riequilibrare le sorti planetarie compromesse da un cattivo uso del territorio e delle risorse. L’Innovation Campus di Peschiera Borromeo è una di quelle costruzioni ispirate alle richieste espresse dalla collettività internazionale e promosse dalle direttive comunitarie che mirano a ottenere benefici tangibili dalla corretta ideazione dei fabbricati. Il dialogo costante, scelto come metodo e strategia processuale da condividere con gli operatori del cantiere, il territorio e le sue istituzioni, ha consentito la formulazione di un’architettura virtuosa e appropriata al contesto territoriale. Tecnici e aziende hanno preferito orientarsi verso la qualità dell’attività lavorativa adottando finalità ispirate a principi etici rivedendo criticamente le condizioni dello sviluppo del patrimonio edilizio contemporaneo, pilotato da una logica puramente speculativa e priva di quelle considerazione necessarie per valorizzare le persone e il loro habitat. È forse da questa presa di coscienza e grazie a questo nuovo insediamento prospiciente il Parco Agricolo Sud di Milano, area tra le più difficili da trattare per gli ecoequilibri di sistema da mantenere e potenziare all’interno della Pianura Padana, che è possibile imbastire un ragionevole discorso per tentare di istruire logiche sostenibili anche per il futuro. Per chiarire i presupposti e definire le aspettative con cui oggi sono da misurare e valutare gli interventi di nuova edificazione, è
There would be no point in talking about contemporary architecture if it didn’t represent a new paradigm for living on the planet that responds to the expectations and uncertainties for the future expressed by its inhabitants. In this sense, many of its exponents have promoted the architecture of recent years as a remedy that will reestablish equilibria on the planet that have been compromised by a misguided and detrimental use of land and resources. The Innovation Campus is one of those structures taking its cues from the needs expressed by the international community and promoted by European directives aimed at obtaining tangible benefits from enlightened building design and construction. Continuous and ongoing dialogue with project personnel and the local communities and their institutions has made it possible to formulate a virtuous architecture that is appropriate to its geographical context. Technicians and companies have preferred to orient themselves towards quality guided by ethical principles. They have initiated a critical review of contemporary development practices, which have hitherto been guided by pure speculation devoid of any consideration for potentiating people, communities or their habitats. This growing perception and the new development abutting Milan’s Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]—a particularly challenging area for planners because of the delicate equilibria to be preserved and potentiated among the ecological, economic and cultural systems of the Po River Valley—may represent the beginning of a reasonable process seeking to pave the way for sustainability paradigms that can be implemented now and into the future. In order to clarify 49
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Una veduta prospettica dell’ingresso dell’hub Perspective view of the entrance to the hub
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utile ripercorrere brevemente la panoramica degli avvenimenti che hanno portato l’architettura, all’alba del terzo millennio, a un sovraccarico di preoccupazioni e di problemi da risolvere, assolutamente originali rispetto a quelli di altre epoche. Le difficoltà incontrate dalla società occidentale a partire dalla fine dell’Ottocento, in fermento per la rivoluzione industriale che contagiava parte dei territori europei, mettendo in crisi un’organizzazione economica ancora basata sull’artigianato e sull’agricoltura, hanno profondamente inciso sulla rapida modificazione ed espansione delle aree urbane, improvvisamente arrangiate ad altre funzioni rispetto a quelle ormai secolarizzate. Questi cambiamenti repentini, privi spesso di strumenti di controllo e di sviluppo, hanno portato alla perdita del primato della città storica, che si era caratterizzata per un’espansione territoriale limitata, coordinata da progetti misurati nella distribuzione delle funzioni, degli spazi pubblici e delle costruzioni private. L’improvviso adeguamento delle strutture urbane al moderno sistema di energia offerto dal petrolio ha causato la costruzione di nuove strade per ospitare i mezzi di trasporto alimentati a benzina, non adatti alla circolazione in città storiche con impianti viari stretti e ancora medievali. Nella corsa veloce all’edificazione del territorio, la natura, prima inserita armonicamente nel contesto urbano – con giardini, parchi pubblici, aree boschive distribuite ai bordi delle periferie, orti urbani – è stata estraniata dalla città in nome di un progresso ritenutosi autosufficiente e indipendente per la sua ostentata capacità di produrre artefatti seriali in competizione con l’ecosistema. Lo sviluppo cementificato e indiscriminato ha cancellato l’identità dei luoghi e delle comunità, mettendo in crisi il sistema culturale attorno al quale per secoli si è costruita la città e la sua stessa sostenibilità. L’ingresso del petrolio ha sottratto all’architettura l’attitudine a realizzare edifici appropriati ai luoghi e al loro clima. In generale il mondo delle costruzioni non è stato capace di adat-
the premises and define the expectations by which new building projects must be analyzed and assessed, it is worthwhile briefly reviewing the events which, at the dawn of the third millennium, have burdened architecture with a historically unprecedented overload of issues and concerns to resolve. Western societies faced significant upheavals starting in the late nineteenth century as the Industrial Revolution spread its ferment across much of the European territory and threatened an economic system still based on handcraft and agriculture. One of the profound effects was the rapid change and expansion of urban areas, which were suddenly reorganized to suit new functions differing from and clashing with a well established legacy handed down over centuries of history. These sudden changes, often occurring with no mechanisms of control or farsighted rationales of development in place, robbed the historical city of its primacy, weakening the principles that shaped its geographical expansion, which was limited and coordinated through a measured distribution of functions, public spaces and private structures. The sudden adjustment of urban structures to the modern energy system offered by petroleum produced new roads to accommodate gasoline-powered vehicles which were not made for circulating in the narrow streets and Medieval layouts of historical city centers. In the race to develop the territory, nature—an element once incorporated harmoniously into the urban fabric as gardens, public parks, wooded areas at the edge of town or urban vegetable gardens—was alienated, pushed out of the city in the name of a progress that was held to be self-sufficient and independent in its much trumpeted capacity for mass production in competition with the natural ecosystem. Indiscriminate development with its great concretions of cement has erased the identity of communities and places, overwhelming the cultural system upon which the city and its ability to sustain itself had been 51
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utile ripercorrere brevemente la panoramica degli avvenimenti che hanno portato l’architettura, all’alba del terzo millennio, a un sovraccarico di preoccupazioni e di problemi da risolvere, assolutamente originali rispetto a quelli di altre epoche. Le difficoltà incontrate dalla società occidentale a partire dalla fine dell’Ottocento, in fermento per la rivoluzione industriale che contagiava parte dei territori europei, mettendo in crisi un’organizzazione economica ancora basata sull’artigianato e sull’agricoltura, hanno profondamente inciso sulla rapida modificazione ed espansione delle aree urbane, improvvisamente arrangiate ad altre funzioni rispetto a quelle ormai secolarizzate. Questi cambiamenti repentini, privi spesso di strumenti di controllo e di sviluppo, hanno portato alla perdita del primato della città storica, che si era caratterizzata per un’espansione territoriale limitata, coordinata da progetti misurati nella distribuzione delle funzioni, degli spazi pubblici e delle costruzioni private. L’improvviso adeguamento delle strutture urbane al moderno sistema di energia offerto dal petrolio ha causato la costruzione di nuove strade per ospitare i mezzi di trasporto alimentati a benzina, non adatti alla circolazione in città storiche con impianti viari stretti e ancora medievali. Nella corsa veloce all’edificazione del territorio, la natura, prima inserita armonicamente nel contesto urbano – con giardini, parchi pubblici, aree boschive distribuite ai bordi delle periferie, orti urbani – è stata estraniata dalla città in nome di un progresso ritenutosi autosufficiente e indipendente per la sua ostentata capacità di produrre artefatti seriali in competizione con l’ecosistema. Lo sviluppo cementificato e indiscriminato ha cancellato l’identità dei luoghi e delle comunità, mettendo in crisi il sistema culturale attorno al quale per secoli si è costruita la città e la sua stessa sostenibilità. L’ingresso del petrolio ha sottratto all’architettura l’attitudine a realizzare edifici appropriati ai luoghi e al loro clima. In generale il mondo delle costruzioni non è stato capace di adat-
the premises and define the expectations by which new building projects must be analyzed and assessed, it is worthwhile briefly reviewing the events which, at the dawn of the third millennium, have burdened architecture with a historically unprecedented overload of issues and concerns to resolve. Western societies faced significant upheavals starting in the late nineteenth century as the Industrial Revolution spread its ferment across much of the European territory and threatened an economic system still based on handcraft and agriculture. One of the profound effects was the rapid change and expansion of urban areas, which were suddenly reorganized to suit new functions differing from and clashing with a well established legacy handed down over centuries of history. These sudden changes, often occurring with no mechanisms of control or farsighted rationales of development in place, robbed the historical city of its primacy, weakening the principles that shaped its geographical expansion, which was limited and coordinated through a measured distribution of functions, public spaces and private structures. The sudden adjustment of urban structures to the modern energy system offered by petroleum produced new roads to accommodate gasoline-powered vehicles which were not made for circulating in the narrow streets and Medieval layouts of historical city centers. In the race to develop the territory, nature—an element once incorporated harmoniously into the urban fabric as gardens, public parks, wooded areas at the edge of town or urban vegetable gardens—was alienated, pushed out of the city in the name of a progress that was held to be self-sufficient and independent in its much trumpeted capacity for mass production in competition with the natural ecosystem. Indiscriminate development with its great concretions of cement has erased the identity of communities and places, overwhelming the cultural system upon which the city and its ability to sustain itself had been 51
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tare l’espansione urbana in armonia con una continuità storica del territorio. Soluzioni generiche e costruzioni da adattare indifferentemente in tutto il mondo hanno incoraggiato la perdita delle conoscenze e dei dispositivi tecnici che consentivano di costruire fabbricati conformi all’utilizzo di fonti energetiche naturali originate dai siti. L’arte del costruire, dirottata verso la filosofia estetica, ha perso di vista i veri obiettivi del suo operare, promuovendo il consumo dell’edilizia e del territorio anche quando non era necessario. L’oro nero è stato impiegato per alimentare allo stesso modo tutte le città del mondo. Mezzi di trasporto, macchine e motori industriali, impianti di riscaldamento, impianti termoelettrici per la produzione di energia hanno lasciato un’impronta pesante nella città contemporanea. Il degrado ambientale, l’inquinamento atmosferico, l’incuria nei confronti della città storica sono conseguenti a un modo di operare che, in ultima analisi, ha spinto il consumo del territorio al pari di qualsiasi altra merce presente sul mercato. Questa destabilizzazione progressiva è oggi confluita nella necessità critica di rivedere le posizioni e le finalità del sistema immobiliare da parte degli stessi operatori, in funzione della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e dell’ecosistema e della vita dei suoi abitanti. In questo scenario, dinamico e complesso, è da collocare il cantiere di Peschiera Borromeo in quanto modello possibile di architettura attenta ai valori delle persone e all’ambiente, con la volontà di permearsi nell’ecosistema territoriale. Il team di lavoro ha condiviso l’impostazione e le finalità di un modello che ha scelto di rispettare le attività e le relazioni umane, avvalendosi di tecnologie ecocompatibili per ottenere l’efficienza energetica e contribuire al rispetto del contesto ambientale in cui l’edificio è inserito. Tecnologie ormai consolidate in termini di riduzione di emissioni nocive e di consumi energetici sono alla base del cambio di mentalità avvenuto in pochissimi anni nel modo di intendere l’architettura. 52
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grounded for centuries. The advent of petroleum relieved architecture of the habit of creating buildings appropriate to their settings and their climates. Generally speaking, the process of building was not able to expand the constructed environment in harmony with the historical continuity of its setting. Generic designs that could be placed indifferently anywhere in the world fostered the loss of the knowledge, expertise and tools needed to build in conformity to energy sources native to the site. Deviated into a philosophy of aesthetics, the art of building lost sight of its true objectives, promoting instead a consumerism of land and buildings decoupled from real need. “Black gold” was used in a non-differentiated way to power all the cities of the world. Vehicles, industrial machines and engines, heating systems and thermoelectric power plants have all left deep marks on contemporary cities. Environmental degradation, air pollution and neglect for the historical fabric of the city are the consequences of a mindset which, in the final analysis, has promoted consumption of land as if it were like any other marketed good. This progressive destabilization has now brought forth the critical need for the players in the real estate market to rethink the stances and goals of their system, evaluating them in light of the need to safeguard and enhance our urban heritage, our ecosystems and the lives of all those who inhabit them. In this complex and dynamic scenario, the Peschiera Borromeo project stands as a possible model for an architecture that embodies the values of people and the environment and seeks to interpermeate with the local ecosystem. The work team agreed on the approach and the goals of a model that respects human endeavor and relations, uses eco-compatible technologies to achieve energy efficiency and promotes respect for the environmental setting of the complex. Technologies that are more efficient in terms of reducing harmful emissions and energy consumption reflect the changes in mentality that have come about over a very
Modello d’insieme dell’intervento in scala 1/200. Il plastico mette in risalto gli edifici e gli altri elementi architettonici all’interno dell’area d’intervento General project model on a 1:200 scale. The model brings out the buildings and other architectural elements on the site
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tare l’espansione urbana in armonia con una continuità storica del territorio. Soluzioni generiche e costruzioni da adattare indifferentemente in tutto il mondo hanno incoraggiato la perdita delle conoscenze e dei dispositivi tecnici che consentivano di costruire fabbricati conformi all’utilizzo di fonti energetiche naturali originate dai siti. L’arte del costruire, dirottata verso la filosofia estetica, ha perso di vista i veri obiettivi del suo operare, promuovendo il consumo dell’edilizia e del territorio anche quando non era necessario. L’oro nero è stato impiegato per alimentare allo stesso modo tutte le città del mondo. Mezzi di trasporto, macchine e motori industriali, impianti di riscaldamento, impianti termoelettrici per la produzione di energia hanno lasciato un’impronta pesante nella città contemporanea. Il degrado ambientale, l’inquinamento atmosferico, l’incuria nei confronti della città storica sono conseguenti a un modo di operare che, in ultima analisi, ha spinto il consumo del territorio al pari di qualsiasi altra merce presente sul mercato. Questa destabilizzazione progressiva è oggi confluita nella necessità critica di rivedere le posizioni e le finalità del sistema immobiliare da parte degli stessi operatori, in funzione della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e dell’ecosistema e della vita dei suoi abitanti. In questo scenario, dinamico e complesso, è da collocare il cantiere di Peschiera Borromeo in quanto modello possibile di architettura attenta ai valori delle persone e all’ambiente, con la volontà di permearsi nell’ecosistema territoriale. Il team di lavoro ha condiviso l’impostazione e le finalità di un modello che ha scelto di rispettare le attività e le relazioni umane, avvalendosi di tecnologie ecocompatibili per ottenere l’efficienza energetica e contribuire al rispetto del contesto ambientale in cui l’edificio è inserito. Tecnologie ormai consolidate in termini di riduzione di emissioni nocive e di consumi energetici sono alla base del cambio di mentalità avvenuto in pochissimi anni nel modo di intendere l’architettura. 52
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grounded for centuries. The advent of petroleum relieved architecture of the habit of creating buildings appropriate to their settings and their climates. Generally speaking, the process of building was not able to expand the constructed environment in harmony with the historical continuity of its setting. Generic designs that could be placed indifferently anywhere in the world fostered the loss of the knowledge, expertise and tools needed to build in conformity to energy sources native to the site. Deviated into a philosophy of aesthetics, the art of building lost sight of its true objectives, promoting instead a consumerism of land and buildings decoupled from real need. “Black gold” was used in a non-differentiated way to power all the cities of the world. Vehicles, industrial machines and engines, heating systems and thermoelectric power plants have all left deep marks on contemporary cities. Environmental degradation, air pollution and neglect for the historical fabric of the city are the consequences of a mindset which, in the final analysis, has promoted consumption of land as if it were like any other marketed good. This progressive destabilization has now brought forth the critical need for the players in the real estate market to rethink the stances and goals of their system, evaluating them in light of the need to safeguard and enhance our urban heritage, our ecosystems and the lives of all those who inhabit them. In this complex and dynamic scenario, the Peschiera Borromeo project stands as a possible model for an architecture that embodies the values of people and the environment and seeks to interpermeate with the local ecosystem. The work team agreed on the approach and the goals of a model that respects human endeavor and relations, uses eco-compatible technologies to achieve energy efficiency and promotes respect for the environmental setting of the complex. Technologies that are more efficient in terms of reducing harmful emissions and energy consumption reflect the changes in mentality that have come about over a very
Modello d’insieme dell’intervento in scala 1/200. Il plastico mette in risalto gli edifici e gli altri elementi architettonici all’interno dell’area d’intervento General project model on a 1:200 scale. The model brings out the buildings and other architectural elements on the site
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La Vitali Real Estate, general contractor, Ricardo Flores ed Eva Prats, curatori del design architettonico, la Microsoft Italia gestore del quartiere generale, lo Studio Revalue, progettista degli spazi interni interpretati seguendo le indicazioni della committenza, sono stati i protagonisti di un modo di operare esemplare sotto il profilo della multidisciplinarietà e della capacità di dare risposte armoniche alle reali esigenze del cantiere. Tra le ragioni che hanno permesso al gruppo di lavoro una coesione sugli obiettivi di fondo e consentito la finalizzazione delle attività produttive verso l’eccellenza è da tenere in considerazione che lo sviluppatore, Vitali, ha adottato un meccanismo di gestione e organizzazione della qualità a partire dalla Mission Aziendale. Inoltre in questi anni la posizione della committenza e il suo ruolo nelle trasformazioni territoriali ed edilizie sono cambiati. I progetti delle grandi trasformazioni si sono spostati sensibilmente dall’operatore pubblico verso quello privato, spesso investito di quei compiti che la pubblica amministrazione non è stata in grado di coordinare. La crisi della committenza pubblica ha sensibilizzato una più attenta pratica nella gestione del patrimonio paesaggistico da parte degli operatori privati. Società come Vitali hanno iniziato a redigere con i loro tecnici progetti innovativi, mettendo in evidenza una particolare attenzione agli aspetti tecnici e tecnologici e di inserimento dei fabbricati nel contesto paesaggistico e culturale. I valori etici, in questa visione logica diventano cardini essenziali di un progresso orientato a coniugare i bisogni della collettività all’habitat naturale. Migliori aspettative di vita, ambienti di lavoro armonici, eccellente istruzione, servizi efficienti, equità sociale, sviluppo sostenibile, bonifiche ambientali, rapporto costante con la natura, il verde e ambienti salubri sono le richieste delle popolazioni europee ma anche le risposte alle quali devono subordinarsi le pianificazioni dei professionisti di settore. Con queste intenzioni il progetto di Pe54
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short period of time in the way we conceive architecture. Vitali Real Estate, general contractor, Ricardo Flores and Eva Prats, architects, Microsoft Italia, headquarters manager, and Studio Revalue, who designed the interiors based on client specifications, are the protagonists of an exemplary multidisciplinary work method capable of providing responses in harmony with the real needs of the project site. The unity of the team on fundamental objectives and the excellence of its work are reflected in values of the developer, Vitali, who implemented a quality organization and management method based on its company mission. In recent years the position of client and its role in the transformation of the land and the built environment have changed. The great transformation projects have shifted noticeably from public to private players, who are often invested with tasks that the public administration is not capable of coordinating. The public patronage crisis has heightened awareness among private enterprises regarding the importance of managing landscape assets. Companies like Vitali have summoned their technicians and begun preparing innovative projects highlighting special attention to technical and technological aspects and to the incorporation of the works into the given cultural and geographical setting. In this vision, ethical values become cardinal points for progress in wedding the needs of the human community to those of its natural counterpart. Better life expectancy, harmonious workplaces, educational excellence, efficient services, social justice, sustainable development, environmental remediation, close and constant relationship with nature, green areas and a healthful environment are what the Europeans are demanding and must be taken as overarching goals in planning and design by professionals in the various sectors. In all its various aspects, the Peschiera Borromeo project has sought to come to terms with these premises. Microsoft, world leader in in-
Plastico in scala 1/50 delle pergole d’ingresso. Vista dall’alto Model of the pergolas on a 1:50 scale, as seen from above
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La Vitali Real Estate, general contractor, Ricardo Flores ed Eva Prats, curatori del design architettonico, la Microsoft Italia gestore del quartiere generale, lo Studio Revalue, progettista degli spazi interni interpretati seguendo le indicazioni della committenza, sono stati i protagonisti di un modo di operare esemplare sotto il profilo della multidisciplinarietà e della capacità di dare risposte armoniche alle reali esigenze del cantiere. Tra le ragioni che hanno permesso al gruppo di lavoro una coesione sugli obiettivi di fondo e consentito la finalizzazione delle attività produttive verso l’eccellenza è da tenere in considerazione che lo sviluppatore, Vitali, ha adottato un meccanismo di gestione e organizzazione della qualità a partire dalla Mission Aziendale. Inoltre in questi anni la posizione della committenza e il suo ruolo nelle trasformazioni territoriali ed edilizie sono cambiati. I progetti delle grandi trasformazioni si sono spostati sensibilmente dall’operatore pubblico verso quello privato, spesso investito di quei compiti che la pubblica amministrazione non è stata in grado di coordinare. La crisi della committenza pubblica ha sensibilizzato una più attenta pratica nella gestione del patrimonio paesaggistico da parte degli operatori privati. Società come Vitali hanno iniziato a redigere con i loro tecnici progetti innovativi, mettendo in evidenza una particolare attenzione agli aspetti tecnici e tecnologici e di inserimento dei fabbricati nel contesto paesaggistico e culturale. I valori etici, in questa visione logica diventano cardini essenziali di un progresso orientato a coniugare i bisogni della collettività all’habitat naturale. Migliori aspettative di vita, ambienti di lavoro armonici, eccellente istruzione, servizi efficienti, equità sociale, sviluppo sostenibile, bonifiche ambientali, rapporto costante con la natura, il verde e ambienti salubri sono le richieste delle popolazioni europee ma anche le risposte alle quali devono subordinarsi le pianificazioni dei professionisti di settore. Con queste intenzioni il progetto di Pe54
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short period of time in the way we conceive architecture. Vitali Real Estate, general contractor, Ricardo Flores and Eva Prats, architects, Microsoft Italia, headquarters manager, and Studio Revalue, who designed the interiors based on client specifications, are the protagonists of an exemplary multidisciplinary work method capable of providing responses in harmony with the real needs of the project site. The unity of the team on fundamental objectives and the excellence of its work are reflected in values of the developer, Vitali, who implemented a quality organization and management method based on its company mission. In recent years the position of client and its role in the transformation of the land and the built environment have changed. The great transformation projects have shifted noticeably from public to private players, who are often invested with tasks that the public administration is not capable of coordinating. The public patronage crisis has heightened awareness among private enterprises regarding the importance of managing landscape assets. Companies like Vitali have summoned their technicians and begun preparing innovative projects highlighting special attention to technical and technological aspects and to the incorporation of the works into the given cultural and geographical setting. In this vision, ethical values become cardinal points for progress in wedding the needs of the human community to those of its natural counterpart. Better life expectancy, harmonious workplaces, educational excellence, efficient services, social justice, sustainable development, environmental remediation, close and constant relationship with nature, green areas and a healthful environment are what the Europeans are demanding and must be taken as overarching goals in planning and design by professionals in the various sectors. In all its various aspects, the Peschiera Borromeo project has sought to come to terms with these premises. Microsoft, world leader in in-
Plastico in scala 1/50 delle pergole d’ingresso. Vista dall’alto Model of the pergolas on a 1:50 scale, as seen from above
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schiera Borromeo ha inteso confrontarsi in tutti i suoi aspetti di sviluppo. La Microsoft, leader dell’informatica nel mondo, è sensibile alla costruzione di luoghi di lavoro eccellenti dove ospitare i suoi collaboratori, in ambienti interni confortevoli, distensivi e piacevoli al fine di migliorare la qualità dei rapporti e il benessere. Inoltre la particolare posizione dell’insediamento, prospiciente sul Parco Agricolo Sud, ha permesso di curare con particolare attenzione la fruizione ottimale del panorama circostante. L’Innovation Campus, ponendosi come modello anche per altri operatori immobiliari, ci conferma che la recente svolta dell’architettura all’interno dei meccanismi di sviluppo immobiliare del mondo contemporaneo controllati dai capitali finanziari ha posto le real estate davanti alla necessità di adottare criteri etici alla base delle finalità stesse dell’azienda. Una posizione innovativa perché stabilisce un’elevazione critica nei confronti delle attività di lucro e disegna scenari dove i valori immobiliari sono proporzionali ai valori qualitativi della costruzione stessa. I parametri quantitativi non sono più sinonimo di prestigio, ma subordinati alle espressioni di benessere e di comfort richieste dai cittadini verso le quali, forse, saranno nuovamente rivolti i progetti dell’architettura.
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formation technology, is sensitive to the importance of encouraging the construction of excellent workplaces. It asked the interior designers to create comfortable, relaxing and pleasant spaces in order to improve the quality of relations as well as individual wellbeing. Furthermore, the position of the complex near the Parco Agricolo Sud provided an opportunity to pay particular attention to optimal enjoyment of the surrounding panorama. The Innovation Campus, standing as a model for other real estate actors, reaffirms that the recent change of direction in architecture, with respect to contemporary development mechanisms dominated and controlled by capital, has brought real estate face to face with the necessity of living up to ethical criteria that underlie the company’s goals. This is an innovative position because it establishes a critical position and moral high ground with respect to the profit motive and designs scenarios where the value of the real estate is proportional to the qualities of the building itself. Quantitative parameters are no longer a synonym for prestige, but must conform to the comfort and wellbeing demanded by people, to whom architectural projects shall once again be oriented.
Plastico architettonico della scuola materna e dell’asilo nido Architectural model of the kindergarten and nursery
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schiera Borromeo ha inteso confrontarsi in tutti i suoi aspetti di sviluppo. La Microsoft, leader dell’informatica nel mondo, è sensibile alla costruzione di luoghi di lavoro eccellenti dove ospitare i suoi collaboratori, in ambienti interni confortevoli, distensivi e piacevoli al fine di migliorare la qualità dei rapporti e il benessere. Inoltre la particolare posizione dell’insediamento, prospiciente sul Parco Agricolo Sud, ha permesso di curare con particolare attenzione la fruizione ottimale del panorama circostante. L’Innovation Campus, ponendosi come modello anche per altri operatori immobiliari, ci conferma che la recente svolta dell’architettura all’interno dei meccanismi di sviluppo immobiliare del mondo contemporaneo controllati dai capitali finanziari ha posto le real estate davanti alla necessità di adottare criteri etici alla base delle finalità stesse dell’azienda. Una posizione innovativa perché stabilisce un’elevazione critica nei confronti delle attività di lucro e disegna scenari dove i valori immobiliari sono proporzionali ai valori qualitativi della costruzione stessa. I parametri quantitativi non sono più sinonimo di prestigio, ma subordinati alle espressioni di benessere e di comfort richieste dai cittadini verso le quali, forse, saranno nuovamente rivolti i progetti dell’architettura.
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formation technology, is sensitive to the importance of encouraging the construction of excellent workplaces. It asked the interior designers to create comfortable, relaxing and pleasant spaces in order to improve the quality of relations as well as individual wellbeing. Furthermore, the position of the complex near the Parco Agricolo Sud provided an opportunity to pay particular attention to optimal enjoyment of the surrounding panorama. The Innovation Campus, standing as a model for other real estate actors, reaffirms that the recent change of direction in architecture, with respect to contemporary development mechanisms dominated and controlled by capital, has brought real estate face to face with the necessity of living up to ethical criteria that underlie the company’s goals. This is an innovative position because it establishes a critical position and moral high ground with respect to the profit motive and designs scenarios where the value of the real estate is proportional to the qualities of the building itself. Quantitative parameters are no longer a synonym for prestige, but must conform to the comfort and wellbeing demanded by people, to whom architectural projects shall once again be oriented.
Plastico architettonico della scuola materna e dell’asilo nido Architectural model of the kindergarten and nursery
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Alessandra Coppa
Interfaccia naturale
Natural Interface
Veduta della pergola d’ingresso che connette in maniera prospettica gli edifici all’ambiente naturale View of the entrance pergola, which helps the buildings blend into the natural landscape
Il metodo Disegnano ancora rigorosamente a mano e costruiscono modelli a diverse scale, come degli artigiani, con la cura maniacale dei particolari, per comprendere le potenzialità tecniche e concettuali degli spazi e delle relazioni generate attraverso gli strumenti della geometria, della razionalità, attraverso il dialogo con la committenza, con gli utenti, con pazienza... Il modo di concepire l’architettura di Ricardo Flores ed Eva Prats, dichiaratamente lontano dai facili iconismi dell’architettura digitale, è invece profondamente legato al contesto e sensibile all’ambiente. Flores & Prats progettano con uno spirito costruttivo-distruttivo, smontando e rimontando il progetto, insistono nella ricerca delle visuali, dei punti di vista, delle relazioni tra gli spazi, sia verso l’interno dei volumi in sviluppo progettuale, sia verso l’esterno, verso il paesaggio. I limiti e le frontiere tra ambiti, e soprattutto le transizioni che hanno luogo in elementi complessi, sono un tema ricorrente nell’insieme delle opere di Flores & Prats. Una ricerca continua, nell’edificio e nel progetto della “piazza”, che porta a trasferire l’accezione di spazio pubblico negli ambienti interni dell’architettura.
Method They still do their drawings strictly by hand and build models on different scales, just like artisans. They express a maniacal attention to detail in their quest to realize the technical and conceptual potentials of the spaces and the relations generated through the instruments of geometry and rationality, through dialogue with the clients and users, and with patience… Ricardo Flores and Eva Prats’ way of conceiving architecture, openly deviating from the facile icons of digital architecture, is deeply involved with the context and sensitive to the environment. Flores & Prats design with a constructive-destructive spirit, disassembling and reassembling the project. They insist on the search for sight lines, viewpoints, relations among spaces, both inwards into the designed volumes and outwards towards the surrounding landscape. The limits and frontiers between spaces and especially the transitions existing among complex elements are a recurrent theme in the works of Flores & Prats. Theirs is an enduring quest for the commons, the town square, in the plans and in the building, transposing the concept of public space into architectural interiors.
Ridefinizione del luogo, natura artificiale, paesaggio intermedio L’attenta lettura e trascrizione dell’ambiente della Pianura Padana a sud di Milano è la prima operazione progettuale per l’Innovation Campus. Lo sguardo analitico si spinge lontano e spazia tra i campi, tra le zone piane e paludose, tra gli stagni riflettenti, tra fontanili e filari di alberi, tra i segni del passaggio dei trattori, le tracce delle arature, la geometria delle colti-
Redefinition of place, artificial nature, intermediate landscape The careful interpretation and transcription of the Po river valley environment south of Milan was the first planning step for the Innovation Campus. The analytical gaze extends outwards to fields, flat areas and marshes, across the reflective surfaces of ponds, along spring-fed canals and tree rows, tractor tracks and plough furrows, over the geometrical patterns of croplands, 59
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Veduta della pergola d’ingresso che connette in maniera prospettica gli edifici all’ambiente naturale View of the entrance pergola, which helps the buildings blend into the natural landscape
Il metodo Disegnano ancora rigorosamente a mano e costruiscono modelli a diverse scale, come degli artigiani, con la cura maniacale dei particolari, per comprendere le potenzialità tecniche e concettuali degli spazi e delle relazioni generate attraverso gli strumenti della geometria, della razionalità, attraverso il dialogo con la committenza, con gli utenti, con pazienza... Il modo di concepire l’architettura di Ricardo Flores ed Eva Prats, dichiaratamente lontano dai facili iconismi dell’architettura digitale, è invece profondamente legato al contesto e sensibile all’ambiente. Flores & Prats progettano con uno spirito costruttivo-distruttivo, smontando e rimontando il progetto, insistono nella ricerca delle visuali, dei punti di vista, delle relazioni tra gli spazi, sia verso l’interno dei volumi in sviluppo progettuale, sia verso l’esterno, verso il paesaggio. I limiti e le frontiere tra ambiti, e soprattutto le transizioni che hanno luogo in elementi complessi, sono un tema ricorrente nell’insieme delle opere di Flores & Prats. Una ricerca continua, nell’edificio e nel progetto della “piazza”, che porta a trasferire l’accezione di spazio pubblico negli ambienti interni dell’architettura.
Method They still do their drawings strictly by hand and build models on different scales, just like artisans. They express a maniacal attention to detail in their quest to realize the technical and conceptual potentials of the spaces and the relations generated through the instruments of geometry and rationality, through dialogue with the clients and users, and with patience… Ricardo Flores and Eva Prats’ way of conceiving architecture, openly deviating from the facile icons of digital architecture, is deeply involved with the context and sensitive to the environment. Flores & Prats design with a constructive-destructive spirit, disassembling and reassembling the project. They insist on the search for sight lines, viewpoints, relations among spaces, both inwards into the designed volumes and outwards towards the surrounding landscape. The limits and frontiers between spaces and especially the transitions existing among complex elements are a recurrent theme in the works of Flores & Prats. Theirs is an enduring quest for the commons, the town square, in the plans and in the building, transposing the concept of public space into architectural interiors.
Ridefinizione del luogo, natura artificiale, paesaggio intermedio L’attenta lettura e trascrizione dell’ambiente della Pianura Padana a sud di Milano è la prima operazione progettuale per l’Innovation Campus. Lo sguardo analitico si spinge lontano e spazia tra i campi, tra le zone piane e paludose, tra gli stagni riflettenti, tra fontanili e filari di alberi, tra i segni del passaggio dei trattori, le tracce delle arature, la geometria delle colti-
Redefinition of place, artificial nature, intermediate landscape The careful interpretation and transcription of the Po river valley environment south of Milan was the first planning step for the Innovation Campus. The analytical gaze extends outwards to fields, flat areas and marshes, across the reflective surfaces of ponds, along spring-fed canals and tree rows, tractor tracks and plough furrows, over the geometrical patterns of croplands, 59
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I coni d’aerazione delle autorimesse The garage ventilation cones
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vazioni, qualche boschetto, le linee dei pali della luce, le cascine a corte. Il progetto si colloca nel comune di Peschiera Borromeo, in un’area immersa nel verde nei pressi del Parco dell’Idroscalo e adiacente il Parco Agricolo Sud di Milano. Il sito è valorizzato dalla presenza di elementi storicoarchitettonici come il Castello di Peschiera Borromeo, il Castello di Mirazzano e il sistema di cascine agricole con le loro corti storiche. La vegetazione esterna è inclusa, reinterpretata nel progetto, in particolare dalla pergola, l’elemento caratterizzante. Natura e artificio si fondono e si completano senza forzature per consolidare il legame con la terra. Questa relazione ricerca la transizione tra scale graduali attraverso la proposta di un paesaggio artificiale. Questo è chiaro ed esplicito anche nel disegno delle aree laterali, con le dune e le grandi entrate circolari d’aria, da un lato, e il recinto dei patii e prati inclinati dell’asilo nido, dall’altro, che si presentano come spazi di mediazione. Si può dire che il progetto tenta di introdurre una sorta di paesaggio intermedio tra i campi agricoli che definiscono questa area e il profilo degli edifici della nuova sede per la società Microsoft. Il percorso d’entrata, dunque, è definito dal disegno di una topografia artificiale segna una linea a una quota intermedia tra il piano del suolo e l’altezza dei vari volumi. Gli edifici sono concepiti in continuità con il tetto a verde. Lo stemperamento dei volumi già esistenti, la “tensione all’invisibilità”, avviene anche attraverso la scelta dei materiali per la facciata, per i brise-soleil, per le pergole, posizionati per completare l’integrazione nel paesaggio. Brise-soleil e pergole diventano una trama che assicura ombra e aria fresca, e allo stesso tempo producono una vibrazione e un “involucro diffuso” che aiuta a connettere la grande scala di questo insieme di edifici con la terra coltivata al suo intorno. Proprio l’ombra diventa un importante fattore di progettazione anche se effimera, sfuggente: netta ai piedi del visitatore che
scattered copses of trees, lines of street lamps, and takes in the typical farm buildings clustered around courtyards. The project is located in the municipality of Peschiera Borromeo in a verdant area near the Parco dell’Idroscalo and the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park] of Milan. The site is embellished by historical architecture such as the Castello di Peschiera Borromeo, the Castello di Mirazzano and the farm buildings with their historic courtyards. The external vegetation is reinterpreted and included within the project, specifically by the characterizing element of the pergola. Natural and artificial merge and complement one another easily and smoothly to consolidate a shared bond with the earth. This relationship with the surroundings seeks a gradual transition of scale through an artificial landscape. This is clear and explicit in the design of the adjacent areas, which act as liaison spaces—with the dune-like formations and the large circular air inlets on one side and the enclosure with the patios and sloping lawns of the daycare center on the other. We might say that the project seeks to introduce a sort of intermediate landscape between the agricultural fields characterizing the broader context and the profile of the buildings in the new Innovation Campus. The entrance path, defined by an artificial topography, marks a line and an intermediate level between the ground and the heights of the various built volumes. The buildings are designed as a continuum under a green roof. A tempering effect of the pre-existing volumes, the “quest for invisibility”, is accomplished partially through the choice of the materials for the façade, brise-soleil and pergolas, positioned to complete the integration of the complex into the surrounding landscape. Brise-soleil and pergolas mark out a connective tissue ensuring shade and fresh air while producing an optical vibration and an extended envelope that helps connect the large scale of the group of buildings with the cultivated lands surrounding them. 61
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I coni d’aerazione delle autorimesse The garage ventilation cones
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vazioni, qualche boschetto, le linee dei pali della luce, le cascine a corte. Il progetto si colloca nel comune di Peschiera Borromeo, in un’area immersa nel verde nei pressi del Parco dell’Idroscalo e adiacente il Parco Agricolo Sud di Milano. Il sito è valorizzato dalla presenza di elementi storicoarchitettonici come il Castello di Peschiera Borromeo, il Castello di Mirazzano e il sistema di cascine agricole con le loro corti storiche. La vegetazione esterna è inclusa, reinterpretata nel progetto, in particolare dalla pergola, l’elemento caratterizzante. Natura e artificio si fondono e si completano senza forzature per consolidare il legame con la terra. Questa relazione ricerca la transizione tra scale graduali attraverso la proposta di un paesaggio artificiale. Questo è chiaro ed esplicito anche nel disegno delle aree laterali, con le dune e le grandi entrate circolari d’aria, da un lato, e il recinto dei patii e prati inclinati dell’asilo nido, dall’altro, che si presentano come spazi di mediazione. Si può dire che il progetto tenta di introdurre una sorta di paesaggio intermedio tra i campi agricoli che definiscono questa area e il profilo degli edifici della nuova sede per la società Microsoft. Il percorso d’entrata, dunque, è definito dal disegno di una topografia artificiale segna una linea a una quota intermedia tra il piano del suolo e l’altezza dei vari volumi. Gli edifici sono concepiti in continuità con il tetto a verde. Lo stemperamento dei volumi già esistenti, la “tensione all’invisibilità”, avviene anche attraverso la scelta dei materiali per la facciata, per i brise-soleil, per le pergole, posizionati per completare l’integrazione nel paesaggio. Brise-soleil e pergole diventano una trama che assicura ombra e aria fresca, e allo stesso tempo producono una vibrazione e un “involucro diffuso” che aiuta a connettere la grande scala di questo insieme di edifici con la terra coltivata al suo intorno. Proprio l’ombra diventa un importante fattore di progettazione anche se effimera, sfuggente: netta ai piedi del visitatore che
scattered copses of trees, lines of street lamps, and takes in the typical farm buildings clustered around courtyards. The project is located in the municipality of Peschiera Borromeo in a verdant area near the Parco dell’Idroscalo and the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park] of Milan. The site is embellished by historical architecture such as the Castello di Peschiera Borromeo, the Castello di Mirazzano and the farm buildings with their historic courtyards. The external vegetation is reinterpreted and included within the project, specifically by the characterizing element of the pergola. Natural and artificial merge and complement one another easily and smoothly to consolidate a shared bond with the earth. This relationship with the surroundings seeks a gradual transition of scale through an artificial landscape. This is clear and explicit in the design of the adjacent areas, which act as liaison spaces—with the dune-like formations and the large circular air inlets on one side and the enclosure with the patios and sloping lawns of the daycare center on the other. We might say that the project seeks to introduce a sort of intermediate landscape between the agricultural fields characterizing the broader context and the profile of the buildings in the new Innovation Campus. The entrance path, defined by an artificial topography, marks a line and an intermediate level between the ground and the heights of the various built volumes. The buildings are designed as a continuum under a green roof. A tempering effect of the pre-existing volumes, the “quest for invisibility”, is accomplished partially through the choice of the materials for the façade, brise-soleil and pergolas, positioned to complete the integration of the complex into the surrounding landscape. Brise-soleil and pergolas mark out a connective tissue ensuring shade and fresh air while producing an optical vibration and an extended envelope that helps connect the large scale of the group of buildings with the cultivated lands surrounding them. 61
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avanza fino agli uffici, nel lieve tremore al suolo delle ombre e dei riflessi zenitali. Gli elementi del progetto Quando Flores & Prats ricevono l’incarico in realtà i volumi degli uffici sono già disegnati, il cliente richiede però un’immagine diversa da quella del progetto presentato dall’impresa ingegneristica. Gli architetti propongono di “riprofilare l’esistente” ovvero di apporre una serie di nuovi profili, come linee distinte che si aggiungono a un disegno già compiuto. Il progetto si delinea dunque, fin dal principio, come un gesto di ri-scrittura di questi edifici esistenti che già fissano il luogo, con la tipologia della corte storica medievale, fatta di corti aperte e a verde. L’organizzazione dello spazio vuole rendere il campus un luogo di aggregazione, di incontro e di innovazione in cui ogni giorno uomini e macchinari saranno impegnati nella ricerca e nello sviluppo dell’innovazione tecnologica. La seconda fase progettuale di Flores & Prats ha interessato la realizzazione delle pergole della zona d’ingresso al complesso, la riprogettazione delle facciate degli edifici, il progetto paesaggistico dei terreni situati sopra il parcheggio e un nuovo progetto per l’asilo nido. Le pergole Una serie di pergole che, allo stesso modo degli alberi e dei pali elettrici tipici della zona, percorre lo spazio e accompagna i visitatori dalla strada fino agli edifici. L’intenzione funzionale delle pergole che coprono il percorso è di proteggere, tanto dal sole quanto dalla pioggia. Da queste due funzioni nascono i due tipi di copertura. Una “pergola d’ombra”, più alta e leggera, formata da tubi circolari, diventa “una sorta di soffitto aperto”, efficace per la protezione dal sole, senza però nascondere troppo il cielo. Un’altra pergola, coperta con vetro, protegge dall’acqua. L’altezza delle pergole varia nel percorso dalla strada agli edifici: la parte iniziale della “pergola d’acqua” riceve le persone che scendono dalle automobili, ha un’al62
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Albeit fleeting and ephemeral, shade becomes an important factor in design: sharp at the feet of the visitor walking up to the buildings and shimmering in the highlights of the zenithal shadows.
Veduta della corte interna View of the inner courtyard
Project Elements When Flores & Prats received the job, the volumes of the buildings had already been designed. The client was seeking an image different from the one reflected by the project submitted by an engineering firm. The architects proposed the creation of a new profile for the existing structures, i.e., a series of new profiles added as distinct lines to an existing design. Hence, right from the start, the project took the form of an act of rewriting, reshaping existing buildings that had already created a set of relations of place based on the layout of Medieval farms clustered around open courtyards and surrounded by green spaces. The space was organized to make the grounds, or campus, a place where people come together, share ideas and create innovation, where people and equipment are engaged in researching and developing new ways to push the technological envelope. The second design phase in Flores & Prats’s project regarded the design of pergolas at the entrance to the complex, the redesign of the building façades, the landscaping of the area above the underground parking facility and the new project for the daycare center. The Pergolas A system of pergolas moves across the space like the tree rows and utility poles typical of the zone, accompanying the visitor from the road to the buildings. Their intended function is to protect visitors walking up to the buildings from either sun or rain. These two elements required two different types of shelters. One is a “shade pergola”, relatively high and lightweight, constructed of circular tubes. It becomes a sort of “open ceiling” which effectively provides shade without completely separating the visitor from the sky.
alle pagine seguenti following pages La promenade d’ingresso all’Innovation Campus; sullo sfondo, la Torre B The entrance promenade of the Innovation Campus; in the background, Tower B
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avanza fino agli uffici, nel lieve tremore al suolo delle ombre e dei riflessi zenitali. Gli elementi del progetto Quando Flores & Prats ricevono l’incarico in realtà i volumi degli uffici sono già disegnati, il cliente richiede però un’immagine diversa da quella del progetto presentato dall’impresa ingegneristica. Gli architetti propongono di “riprofilare l’esistente” ovvero di apporre una serie di nuovi profili, come linee distinte che si aggiungono a un disegno già compiuto. Il progetto si delinea dunque, fin dal principio, come un gesto di ri-scrittura di questi edifici esistenti che già fissano il luogo, con la tipologia della corte storica medievale, fatta di corti aperte e a verde. L’organizzazione dello spazio vuole rendere il campus un luogo di aggregazione, di incontro e di innovazione in cui ogni giorno uomini e macchinari saranno impegnati nella ricerca e nello sviluppo dell’innovazione tecnologica. La seconda fase progettuale di Flores & Prats ha interessato la realizzazione delle pergole della zona d’ingresso al complesso, la riprogettazione delle facciate degli edifici, il progetto paesaggistico dei terreni situati sopra il parcheggio e un nuovo progetto per l’asilo nido. Le pergole Una serie di pergole che, allo stesso modo degli alberi e dei pali elettrici tipici della zona, percorre lo spazio e accompagna i visitatori dalla strada fino agli edifici. L’intenzione funzionale delle pergole che coprono il percorso è di proteggere, tanto dal sole quanto dalla pioggia. Da queste due funzioni nascono i due tipi di copertura. Una “pergola d’ombra”, più alta e leggera, formata da tubi circolari, diventa “una sorta di soffitto aperto”, efficace per la protezione dal sole, senza però nascondere troppo il cielo. Un’altra pergola, coperta con vetro, protegge dall’acqua. L’altezza delle pergole varia nel percorso dalla strada agli edifici: la parte iniziale della “pergola d’acqua” riceve le persone che scendono dalle automobili, ha un’al62
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Albeit fleeting and ephemeral, shade becomes an important factor in design: sharp at the feet of the visitor walking up to the buildings and shimmering in the highlights of the zenithal shadows.
Veduta della corte interna View of the inner courtyard
Project Elements When Flores & Prats received the job, the volumes of the buildings had already been designed. The client was seeking an image different from the one reflected by the project submitted by an engineering firm. The architects proposed the creation of a new profile for the existing structures, i.e., a series of new profiles added as distinct lines to an existing design. Hence, right from the start, the project took the form of an act of rewriting, reshaping existing buildings that had already created a set of relations of place based on the layout of Medieval farms clustered around open courtyards and surrounded by green spaces. The space was organized to make the grounds, or campus, a place where people come together, share ideas and create innovation, where people and equipment are engaged in researching and developing new ways to push the technological envelope. The second design phase in Flores & Prats’s project regarded the design of pergolas at the entrance to the complex, the redesign of the building façades, the landscaping of the area above the underground parking facility and the new project for the daycare center. The Pergolas A system of pergolas moves across the space like the tree rows and utility poles typical of the zone, accompanying the visitor from the road to the buildings. Their intended function is to protect visitors walking up to the buildings from either sun or rain. These two elements required two different types of shelters. One is a “shade pergola”, relatively high and lightweight, constructed of circular tubes. It becomes a sort of “open ceiling” which effectively provides shade without completely separating the visitor from the sky.
alle pagine seguenti following pages La promenade d’ingresso all’Innovation Campus; sullo sfondo, la Torre B The entrance promenade of the Innovation Campus; in the background, Tower B
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In primo piano la pergola d’acqua In the foreground, the water pergola
tezza di poco più di 4 metri e si alza fino a 7 metri nella parte più vicina alle facciate; la “pergola d’ombra” sale invece fino a 12 metri, nella parte tra gli edifici, in cui si sdoppia in due piani paralleli, uno sopra l’altro, separati a scarsa distanza. Nelle pergole “d’ombra” una serie di pezzi metallici orizzontali supportano gli estremi dei tubi d’acciaio di 76 millimetri di diametro fissati mediante piastre, mentre nella pergola “d’acqua” il sistema si basa su tubi rettangolari metallici che formano una maglia rettangolare che trattiene le distinte superfici di cristallo. I due tipi di pergola, per la pioggia e per la luce, avanzano sovrapposti seguendo l’asse pavimentato di pietra, con lievi movimenti che ricercano un effetto di “vibrazione” nel tappeto di ombre audaci e riflessi. Una vibrazione che viene ripresa dal rivestimento della facciata. I brise-soleil, “come delle ciglia”, minimizzano la radiazione solare sul piano vetrato. Questo volume d’ombra davanti alla facciata sud e ovest genera un movimento d’aria per convezione, tanto all’interno quanto all’esterno degli uffici. I brise-soleil sono formati da piastre, con un tubo d’acciaio nella parte terminale. Essi sono separati sessanta centimetri dal piano di facciata, con l’intenzione di rendere indipendenti le ombre dalle strisce orizzontali delle piastre, e sono supportati da cardini diversi in altezza (maggiore nel piano superiore e minore nell’inferiore) e svincolati così dall’altezza di ciascun piano. Connessioni Il progetto si compone di una serie di parti consecutive, sequenziali che mettono in relazione il campo aperto con gli spazi chiusi dei parallelepipedi di cristallo. Sovrapponendosi nella zona interstiziale tra gli edifici degli uffici, le pergole qualificano l’area e relazionano i tre volumi, creando un vestibolo semicoperto; simultaneamente si dispiegano i brise-soleil delle facciate verso lo spazio circostante delle costruzioni. Questo progetto disegna perciò gli spazi interstiziali: la pergola, l’involucro diffuso. Riconnette i vuoti. L’immagine guida è la porosità, il rendere permeabile, l’osmosi. Ri-
Another pergola, covered with glass, protects people from water. The height of the pergolas varies along the path from the road to the buildings. The first section of the “water pergolas” receives people as they get out of their cars. Initially just over four meters high, it rises to 7 meters as it approaches the façade. The “shade pergola” rises to a height of 12 meters in the sections between the buildings, where it splits into two parallel strips, one above the other and separated by a short distance. In the “shade pergolas”, horizontal metal frame members support the ends of the 76 mm diameter tubes mounted on fixing plates. In the “water pergolas”, the system is based on tubes with rectangular section that form a rectangular grid where the individual panes of glass are mounted. The two types of pergolas, one for rain and the other for shade, advance one above the other following a paved axis of stones. They maneuver slightly with respect to one another as they progress along their paths, creating an audacious, vibrating pattern of shadow and light which is then carried on by the façade. The brise-soleil, “like eyebrows”, minimize insolation on the glass plane. This volume of shade in front of the south and west façades generates a convective air current both inside and outside the buildings. The brise-soleil are composed of plates with steel tubes at the outermost edge. They stand off from the façade by sixty centimeters with the intention of making the shadows independent of the horizontal strips of the plates. They are supported on hinges and the heights between the distinct horizontal strips varies (the height is greater on the upper floor and less on the lower floor), thus decoupling them from the height of each floor. Connections The project is composed of a series of consecutive, sequential parts that create a relationship between the open campus and the enclosed spaces of the glass parallelepiped. Overlapping one another in the interstitial spaces between the office buildings, the pergolas characterize the area and create relations 67
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In primo piano la pergola d’acqua In the foreground, the water pergola
tezza di poco più di 4 metri e si alza fino a 7 metri nella parte più vicina alle facciate; la “pergola d’ombra” sale invece fino a 12 metri, nella parte tra gli edifici, in cui si sdoppia in due piani paralleli, uno sopra l’altro, separati a scarsa distanza. Nelle pergole “d’ombra” una serie di pezzi metallici orizzontali supportano gli estremi dei tubi d’acciaio di 76 millimetri di diametro fissati mediante piastre, mentre nella pergola “d’acqua” il sistema si basa su tubi rettangolari metallici che formano una maglia rettangolare che trattiene le distinte superfici di cristallo. I due tipi di pergola, per la pioggia e per la luce, avanzano sovrapposti seguendo l’asse pavimentato di pietra, con lievi movimenti che ricercano un effetto di “vibrazione” nel tappeto di ombre audaci e riflessi. Una vibrazione che viene ripresa dal rivestimento della facciata. I brise-soleil, “come delle ciglia”, minimizzano la radiazione solare sul piano vetrato. Questo volume d’ombra davanti alla facciata sud e ovest genera un movimento d’aria per convezione, tanto all’interno quanto all’esterno degli uffici. I brise-soleil sono formati da piastre, con un tubo d’acciaio nella parte terminale. Essi sono separati sessanta centimetri dal piano di facciata, con l’intenzione di rendere indipendenti le ombre dalle strisce orizzontali delle piastre, e sono supportati da cardini diversi in altezza (maggiore nel piano superiore e minore nell’inferiore) e svincolati così dall’altezza di ciascun piano. Connessioni Il progetto si compone di una serie di parti consecutive, sequenziali che mettono in relazione il campo aperto con gli spazi chiusi dei parallelepipedi di cristallo. Sovrapponendosi nella zona interstiziale tra gli edifici degli uffici, le pergole qualificano l’area e relazionano i tre volumi, creando un vestibolo semicoperto; simultaneamente si dispiegano i brise-soleil delle facciate verso lo spazio circostante delle costruzioni. Questo progetto disegna perciò gli spazi interstiziali: la pergola, l’involucro diffuso. Riconnette i vuoti. L’immagine guida è la porosità, il rendere permeabile, l’osmosi. Ri-
Another pergola, covered with glass, protects people from water. The height of the pergolas varies along the path from the road to the buildings. The first section of the “water pergolas” receives people as they get out of their cars. Initially just over four meters high, it rises to 7 meters as it approaches the façade. The “shade pergola” rises to a height of 12 meters in the sections between the buildings, where it splits into two parallel strips, one above the other and separated by a short distance. In the “shade pergolas”, horizontal metal frame members support the ends of the 76 mm diameter tubes mounted on fixing plates. In the “water pergolas”, the system is based on tubes with rectangular section that form a rectangular grid where the individual panes of glass are mounted. The two types of pergolas, one for rain and the other for shade, advance one above the other following a paved axis of stones. They maneuver slightly with respect to one another as they progress along their paths, creating an audacious, vibrating pattern of shadow and light which is then carried on by the façade. The brise-soleil, “like eyebrows”, minimize insolation on the glass plane. This volume of shade in front of the south and west façades generates a convective air current both inside and outside the buildings. The brise-soleil are composed of plates with steel tubes at the outermost edge. They stand off from the façade by sixty centimeters with the intention of making the shadows independent of the horizontal strips of the plates. They are supported on hinges and the heights between the distinct horizontal strips varies (the height is greater on the upper floor and less on the lower floor), thus decoupling them from the height of each floor. Connections The project is composed of a series of consecutive, sequential parts that create a relationship between the open campus and the enclosed spaces of the glass parallelepiped. Overlapping one another in the interstitial spaces between the office buildings, the pergolas characterize the area and create relations 67
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L’orizzontalità del paesaggio padano segnalata dal movimento lineare dei pergolati
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The horizontal orientation of the Padana plain captured in the linear development of the pergolas
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definisce e amplia il concetto di “spazio pubblico” come dispositivo connettivo, concepito come un innesto nel costruito capace di creare relazioni. Lo spazio interstiziale, l’in-between, può essere identificato come lo spazio della “soglia”, una zona intermedia che interagisce tra ambiti spaziali comunicanti. Appartenendo contemporaneamente a entrambi, questo spazio abitabile tra le cose favorisce il contatto e la relazione tra mondi diversi e spazi distinti: quello del lavoro intellettuale e quello del lavoro dei campi. Nel progetto di Flores & Prats la soglia dell’edificio è rappresentata dall’intero percorso esterno che conduce agli ingressi. L’estensione del concetto di soglia, di questo spazio di transizione tra esterno e interno che diventa interfaccia tra natura e cultura rappresenta l’elemento qualificante del progetto, fino a diventare “luogo”. Inoltre, le strutture e le pergole negli uffici di Milano definiscono una precisa connotazione della soglia diffusa quale ultimo “livello” dell’architettura attraverso l’attenzione alle zone sfumate dall’ombra tra effimero e permanente. Questa soglia estesa si dispiega dai piani verticali delle facciate fino all’estensione orizzontale dell’area dell’intorno. Alla definizione della soglia concorre dunque anche l’ombra che come la luce disegna le forme, i confini dello spazio, quindi rileva il contrasto e le opposizioni. La linea che separa lo spazio illuminato dalla zona d’ombra è una delle soglie più significative. L’occhio umano ha capacità percettive che gli consentono di cogliere brevissime variazioni luminose, di adattarle e attutirle all’interno di determinati limiti. Questa soglia può essere definita sia limite sia interfaccia. I limiti sono in realtà delle aree di grande vitalità, di grande ricchezza specifica, di grandi relazioni, un’area di scambio, di flusso d’energia, materia, informazioni, complessa e dinamica. Il progetto è identificabile come un territorio di interfaccia dove si manifesta la tensione tra costruito e ruralità, il flusso ambientale e l’energia del sito senza conflitto. 70
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among the three building volumes, forming a semi-roofed portico. In the meantime, the brise-soleil on the façade unfold outwards towards the surrounding structural space. This project thus designs the interstitial spaces: the pergola and the extended envelope. It interconnects the voids. The guiding image is that of porosity, permeability, osmosis. It redefines and expands the concept of public space as a means of connection, conceived as something grafted onto the pre-existing structures in order to create new relations among them. The interstitial space, the in-between space, may be identified as the threshold space, an intermediate zone that interfaces between communicating spaces. Belonging simultaneously to both, this occupiable space between things favors contact and relations between different realms and distinct spaces: the space of intellectual work and the space of the agricultural work. In the Flores & Prats project, the threshold to the building comprises the entire external path leading up to the entrances. The extension of the concept of threshold, of this transition space between inside and outside, which becomes an interface between nature and culture, represents the distinguishing element of the project, becoming a “place” in its own right. Furthermore, the structures and pergolas in the Milan offices define a precise connotation of the expanded threshold as the final “level” of architecture by focusing on the zones between ephemeral and permanent nuanced by the shadows. This extended threshold unfolds from the vertical planes of the façades to the horizontal extension of the surrounding area. Hence shadow, which, like light, creates form, contributes to the definition of the threshold, the borders of space, and thus reveals contrast and oppositions. The line separating illuminated space from the zone of shadow is one of the most meaningful thresholds. The human eye has perceptive capabilities that allow it to discern very slight variations in light, to adapt them and dampen them within certain limits. This threshold may be defined both as a limit and as an interface. Limits are actually areas of great vi-
Veduta della promenade d’ingresso dall’interno dell’hub View of the entrance promenade from inside the hub alle pagine seguenti following pages Veduta della facciata sud dell’edificio A. I brise-soleil si appoggiano agli edifici esistenti ricucendo la relazione tra i volumi puri e il paesaggio esteso di fronte a loro View of the southern façade of Building A. The brise-soleil rest on the existing buildings, joining the purity of the architectural volumes to the broad landscape extending outward from them
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definisce e amplia il concetto di “spazio pubblico” come dispositivo connettivo, concepito come un innesto nel costruito capace di creare relazioni. Lo spazio interstiziale, l’in-between, può essere identificato come lo spazio della “soglia”, una zona intermedia che interagisce tra ambiti spaziali comunicanti. Appartenendo contemporaneamente a entrambi, questo spazio abitabile tra le cose favorisce il contatto e la relazione tra mondi diversi e spazi distinti: quello del lavoro intellettuale e quello del lavoro dei campi. Nel progetto di Flores & Prats la soglia dell’edificio è rappresentata dall’intero percorso esterno che conduce agli ingressi. L’estensione del concetto di soglia, di questo spazio di transizione tra esterno e interno che diventa interfaccia tra natura e cultura rappresenta l’elemento qualificante del progetto, fino a diventare “luogo”. Inoltre, le strutture e le pergole negli uffici di Milano definiscono una precisa connotazione della soglia diffusa quale ultimo “livello” dell’architettura attraverso l’attenzione alle zone sfumate dall’ombra tra effimero e permanente. Questa soglia estesa si dispiega dai piani verticali delle facciate fino all’estensione orizzontale dell’area dell’intorno. Alla definizione della soglia concorre dunque anche l’ombra che come la luce disegna le forme, i confini dello spazio, quindi rileva il contrasto e le opposizioni. La linea che separa lo spazio illuminato dalla zona d’ombra è una delle soglie più significative. L’occhio umano ha capacità percettive che gli consentono di cogliere brevissime variazioni luminose, di adattarle e attutirle all’interno di determinati limiti. Questa soglia può essere definita sia limite sia interfaccia. I limiti sono in realtà delle aree di grande vitalità, di grande ricchezza specifica, di grandi relazioni, un’area di scambio, di flusso d’energia, materia, informazioni, complessa e dinamica. Il progetto è identificabile come un territorio di interfaccia dove si manifesta la tensione tra costruito e ruralità, il flusso ambientale e l’energia del sito senza conflitto. 70
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Veduta della promenade d’ingresso dall’interno dell’hub View of the entrance promenade from inside the hub alle pagine seguenti following pages Veduta della facciata sud dell’edificio A. I brise-soleil si appoggiano agli edifici esistenti ricucendo la relazione tra i volumi puri e il paesaggio esteso di fronte a loro View of the southern façade of Building A. The brise-soleil rest on the existing buildings, joining the purity of the architectural volumes to the broad landscape extending outward from them
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Ecosostenibilità L’Innovation Campus si estende sopra una superficie complessiva di 60.000 metri quadri, mentre il parco circostante sarà complessivamente di 62.000 metri quadri. Infine, la zona adibita a parcheggio è complessivamente di circa 50.000 metri quadri comprensiva di parti interrate, per un totale di oltre mille posti auto. Il progetto si basa su un concetto di campus americano ed è realizzato in un’ottica di sostenibilità ambientale. È formato da tre edifici principali con corte interna, ognuno da circa 13.500 metri quadri (quattro piani, circa 19 metri di altezza fuori terra) e un auditorium (due piani, circa 13 metri di altezza fuori terra), comunicanti tra loro attraverso un hub di collegamento centrale. Ospiterà uffici, centro congressi, laboratori e servizi annessi, asilo, centro fitness, ristorante. Coerentemente con l’impianto generale, caratterizzato da una forte attenzione al tema della ecosostenibilità, il progetto si distingue per una visione strategica globale tesa al risparmio energetico attraverso l’utilizzo di sistemi che coniugano bassa dispersione e alto rendimento. Si tratta di sistemi sia attivi – impianti che si adattano alle soluzioni più innovative – sia passivi – utilizzo di sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale. Per quanto riguarda la realizzazione delle facciate, è stata prevista una combinazione di materiali di ridotto impatto paesaggistico e di provenienza naturale quali il vetro, l’acciaio e il legno, che si fondono col paesaggio senza sovrastarlo. Il complesso si attiene ai criteri delineati dagli schemi di valutazione del sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), in particolar modo a quella relativa alle costruzioni multiple e ai campus.
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tality, great specific richness, great relations, they are areas of interchange, complex and dynamic areas of energy, material and information flows. The project may be identified as an interface zone where the tension between the built and the rural environment, between the flow of the environmental and the energy of the site, is manifested without conflict. Eco-sustainability The headquarters covers a total surface area of 60,000 square meters. The surrounding grounds amount to a total of 62,000 square meters. Finally, a total of 50,000 square meters is reserved for the parking facility, including the underground portion, offering a parking capacity of over 1,000 cars. The project is based on the concept of an American campus and created in accordance with a paradigm of environmental sustainability. It is composed of three main buildings with an internal courtyard. Each building measures approximately 13,500 square meters (four stories, rising approximately 19 meters from the ground). There is also an auditorium (two levels, standing approximately 13 meters high). All units communicate via a central hub. The complex will contain offices, convention centers, workshops and auxiliary services, a daycare center, fitness center and restaurant. In line with the general design, characterized by strong attention to the theme of eco-sustainability, the project is characterized by a global strategic vision oriented towards energy savings through the use of systems that combine high yield with low dispersion. Both active (plants using the most innovative technology) and passive (systems and technologies with low environmental impact). Regarding the building envelope, a combination of materials with reduced landscape impact and materials of natural origin such as glass, steel and wood, blend into the landscape without dominating it. The complex upholds the criteria specified by the assessment schemes of the Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) system, and especially to those regarding multiple constructions and campuses.
Particolare del brise-soleil d’angolo Detail of the corner brise-soleil
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Ecosostenibilità L’Innovation Campus si estende sopra una superficie complessiva di 60.000 metri quadri, mentre il parco circostante sarà complessivamente di 62.000 metri quadri. Infine, la zona adibita a parcheggio è complessivamente di circa 50.000 metri quadri comprensiva di parti interrate, per un totale di oltre mille posti auto. Il progetto si basa su un concetto di campus americano ed è realizzato in un’ottica di sostenibilità ambientale. È formato da tre edifici principali con corte interna, ognuno da circa 13.500 metri quadri (quattro piani, circa 19 metri di altezza fuori terra) e un auditorium (due piani, circa 13 metri di altezza fuori terra), comunicanti tra loro attraverso un hub di collegamento centrale. Ospiterà uffici, centro congressi, laboratori e servizi annessi, asilo, centro fitness, ristorante. Coerentemente con l’impianto generale, caratterizzato da una forte attenzione al tema della ecosostenibilità, il progetto si distingue per una visione strategica globale tesa al risparmio energetico attraverso l’utilizzo di sistemi che coniugano bassa dispersione e alto rendimento. Si tratta di sistemi sia attivi – impianti che si adattano alle soluzioni più innovative – sia passivi – utilizzo di sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale. Per quanto riguarda la realizzazione delle facciate, è stata prevista una combinazione di materiali di ridotto impatto paesaggistico e di provenienza naturale quali il vetro, l’acciaio e il legno, che si fondono col paesaggio senza sovrastarlo. Il complesso si attiene ai criteri delineati dagli schemi di valutazione del sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), in particolar modo a quella relativa alle costruzioni multiple e ai campus.
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tality, great specific richness, great relations, they are areas of interchange, complex and dynamic areas of energy, material and information flows. The project may be identified as an interface zone where the tension between the built and the rural environment, between the flow of the environmental and the energy of the site, is manifested without conflict. Eco-sustainability The headquarters covers a total surface area of 60,000 square meters. The surrounding grounds amount to a total of 62,000 square meters. Finally, a total of 50,000 square meters is reserved for the parking facility, including the underground portion, offering a parking capacity of over 1,000 cars. The project is based on the concept of an American campus and created in accordance with a paradigm of environmental sustainability. It is composed of three main buildings with an internal courtyard. Each building measures approximately 13,500 square meters (four stories, rising approximately 19 meters from the ground). There is also an auditorium (two levels, standing approximately 13 meters high). All units communicate via a central hub. The complex will contain offices, convention centers, workshops and auxiliary services, a daycare center, fitness center and restaurant. In line with the general design, characterized by strong attention to the theme of eco-sustainability, the project is characterized by a global strategic vision oriented towards energy savings through the use of systems that combine high yield with low dispersion. Both active (plants using the most innovative technology) and passive (systems and technologies with low environmental impact). Regarding the building envelope, a combination of materials with reduced landscape impact and materials of natural origin such as glass, steel and wood, blend into the landscape without dominating it. The complex upholds the criteria specified by the assessment schemes of the Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) system, and especially to those regarding multiple constructions and campuses.
Particolare del brise-soleil d’angolo Detail of the corner brise-soleil
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Il cantiere di un’idea
Worksite for an Idea
Il contesto paesaggistico prospiciente l’area dell’Innovation Campus. Paesaggio invernale The landscape opposite the Innovation Campus area. A winter view
Esistono architetture che rappresentano la naturale evoluzione di un’idea e, insieme, concretizzano quello che un contesto fortemente urbanizzato dovrebbe poter chiedere al suo prossimo, futuro destino. L’Innovation Campus nella periferia di Peschiera Borromeo è il cantiere in corso d’opera di un’idea, di un desiderio che diventa progetto e che rappresenta una naturale ambizione, quella di dare forma a una filosofia aziendale e, insieme, di costruire un luogo dove lavorare bene. Ma, in realtà, la partita è molto più complessa, e riguarda, se proviamo a guardare a questa storia un poco più da lontano, un piccolo frammento del futuro paesaggio della metropoli milanese e la possibilità che questa storia diventi un esempio, un destino possibile da copiare e seguire. Ed è per questo che l’architettura, ogni architettura, è importante. Perché è il luogo che abiteremo per molto tempo, è un esempio che, se funziona, diventa un racconto per tanti, una bella storia che varrà la pena trasmettere ad altri nel prossimo futuro. Milano e il suo territorio sono tornati negli ultimi anni a essere un laboratorio complesso, frammentato e diffuso, di cui ancora in pochi si sono accorti, ma che sta lentamente cambiando la fisionomia del paesaggio a cui eravamo abituati. A partire dai primi anni novanta, dalle tante fabbriche abbandonate nella sua cerchia periferica, si è avviato un processo di metamorfosi decisivo per le sorti del territorio milanese e lombardo che ha sancito la prima massiccia fase di riconversione. A distanza di vent’anni questo processo è praticamente terminato, con pochi risultati veramente convincenti come per l’area Maciachi-
There are architectures that represent the natural evolution of an idea while at the same time creating the concrete forms that a highly urbanized area should be able to seek for its imminent future. The Innovation Campus on the outskirts of Peschiera Borromeo is the worksite for an idea in progress, for an inclination that takes form in a project, representing a natural ambition—that of giving form to a company philosophy and also of building a place where it is good to work. But actually the game is much more complex and regards—if we step back and get a broader perspective on this story—a small fragment of the future landscape of the Milanese metropolis and the possibility that this story may become an example, a possible future to be copied and followed. And this is why architecture, every different sort of architecture, is important. It is the place we will inhabit for a long time, it is an example, a thing which—if it works and is beautiful—becomes a tale for many ears, a nice story that will be worth telling and using as an example for others in the upcoming future. In recent years, Milan and its province have once again assumed the role of a complex laboratory, one composed of widely distributed fragments. Not many have realized it yet, but the landscape we have been used to is slowly changing. Starting in the early 1990s with the many abandoned factories on the outskirts, a process of metamorphosis began which marked a first massive redevelopment phase, one which has been decisive for the fate of the territory of Milan and Lombardy. Twenty years later, this process has practically come to an end, with few truly convincing results, other than the former Carlo Erba fa77
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Luca Molinari
Il cantiere di un’idea
Worksite for an Idea
Il contesto paesaggistico prospiciente l’area dell’Innovation Campus. Paesaggio invernale The landscape opposite the Innovation Campus area. A winter view
Esistono architetture che rappresentano la naturale evoluzione di un’idea e, insieme, concretizzano quello che un contesto fortemente urbanizzato dovrebbe poter chiedere al suo prossimo, futuro destino. L’Innovation Campus nella periferia di Peschiera Borromeo è il cantiere in corso d’opera di un’idea, di un desiderio che diventa progetto e che rappresenta una naturale ambizione, quella di dare forma a una filosofia aziendale e, insieme, di costruire un luogo dove lavorare bene. Ma, in realtà, la partita è molto più complessa, e riguarda, se proviamo a guardare a questa storia un poco più da lontano, un piccolo frammento del futuro paesaggio della metropoli milanese e la possibilità che questa storia diventi un esempio, un destino possibile da copiare e seguire. Ed è per questo che l’architettura, ogni architettura, è importante. Perché è il luogo che abiteremo per molto tempo, è un esempio che, se funziona, diventa un racconto per tanti, una bella storia che varrà la pena trasmettere ad altri nel prossimo futuro. Milano e il suo territorio sono tornati negli ultimi anni a essere un laboratorio complesso, frammentato e diffuso, di cui ancora in pochi si sono accorti, ma che sta lentamente cambiando la fisionomia del paesaggio a cui eravamo abituati. A partire dai primi anni novanta, dalle tante fabbriche abbandonate nella sua cerchia periferica, si è avviato un processo di metamorfosi decisivo per le sorti del territorio milanese e lombardo che ha sancito la prima massiccia fase di riconversione. A distanza di vent’anni questo processo è praticamente terminato, con pochi risultati veramente convincenti come per l’area Maciachi-
There are architectures that represent the natural evolution of an idea while at the same time creating the concrete forms that a highly urbanized area should be able to seek for its imminent future. The Innovation Campus on the outskirts of Peschiera Borromeo is the worksite for an idea in progress, for an inclination that takes form in a project, representing a natural ambition—that of giving form to a company philosophy and also of building a place where it is good to work. But actually the game is much more complex and regards—if we step back and get a broader perspective on this story—a small fragment of the future landscape of the Milanese metropolis and the possibility that this story may become an example, a possible future to be copied and followed. And this is why architecture, every different sort of architecture, is important. It is the place we will inhabit for a long time, it is an example, a thing which—if it works and is beautiful—becomes a tale for many ears, a nice story that will be worth telling and using as an example for others in the upcoming future. In recent years, Milan and its province have once again assumed the role of a complex laboratory, one composed of widely distributed fragments. Not many have realized it yet, but the landscape we have been used to is slowly changing. Starting in the early 1990s with the many abandoned factories on the outskirts, a process of metamorphosis began which marked a first massive redevelopment phase, one which has been decisive for the fate of the territory of Milan and Lombardy. Twenty years later, this process has practically come to an end, with few truly convincing results, other than the former Carlo Erba fa77
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ni sull’ex Carlo Erba (Sauerbruch+Hutton, Italo Rota, Alessandro Scandurra, Studio Elementare), l’ex Alfa Romeo al Portello Fiera (Gino Valle, Cino Zucchi, Charles Jencks, Land, Guido Canali), la fase due di Milano Fiori (Erick van Egeraat, OBR, Cino Zucchi, 5+1AA) e la Bicocca di Vittorio Gregotti, la vera madre di tutte le riconversioni industriali italiane. Ma in tutti questi casi la traccia industriale era solo l’incipit, il recinto da aprire alla città per dare forma e vita a nuovi frammenti urbani da abitare. Diversa era la questione relativa ai nuovi luoghi produttivi, dopo che le grandi fabbriche erano scomparse come mammut alla fine dell’era glaciale. Rimanevano ancora dei frammenti di quelle idee industriali forti, pionieristiche che avevano fatto l’immagine di Milano nel secondo dopoguerra, come per Metanopoli alle porte di San Donato, sognata da Mattei insieme al meglio dell’Italian design degli anni sessanta come Gardella, Nizzoli e Magistretti, oppure all’icona del monumento aziendale per eccellenza rappresentato dalla Mondadori di Oscar Niemeyer a Segrate, ma erano molti, troppi anni che i grandi gruppi industriali non sognavano, osando dare forma a nuove visioni che diventassero spazio abitato nel nostro territorio. Solo recentemente stiamo cominciando ad assistere a un significativo risveglio che corrisponde anche alla necessità di sperimentare nuove forme di architettura aziendale, stimolate da una parte dalla consapevolezza che l’architettura è tornata a essere un forte e necessario elemento di comunicazione strategica delle aziende, e dall’altra, che la rappresentazione fisica di una cultura aziendale voglia anche dire cambiare fisicamente i luoghi del lavoro allo scopo di incarnare questo cambiamento. Si è sempre trattato d’interventi nella cosiddetta cintura metropolitana di Milano, questo perché erano garantite migliori condizioni infrastrutturali di contorno e la possibilità di avere condizioni più vantaggiose nel rapporto con le realtà amministrative più piccole e disponibili al cambiamento. 78
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cility in the Maciachini area (Sauerbruch+Hutton, Italo Rota, Alessandro Scandurra, Studio Elementare), the former Alfa Romeo plant at Portello Fiera (Gino Valle, Cino Zucchi, Charles Jencks, Land, Guido Canali), Milano Fiori phase II (Erick van Egeraat, OBR, Cino Zucchi, 5+1AA) and Vittorio Gregotti’s Bicocca, the true mother of all Italian industrial redevelopment projects. But in all these cases the industrial milieu was only the beginning, an opening in the enclosure around the city to allow new urban fragments to gain form and life and become inhabited. After the huge factories had disappeared like mammoths at the end of the ice age, the question of the new loci of production had changed. Fragments still persisted of the strong, pioneering ideas of industry that had given Milan its image in the post-war years. These included Metanopoli at the gates to San Donato, envisioned by Mattei, together with the best of Italian design in the sixties as represented by Gardella, Nizzoli and Magistretti, or the icon of the company monument par excellence, Oscar Niemeyer’s Mondadori headquarters in Segrate. But there were many, too many, years during which the grand industrial groups failed to dream, not daring to give form to new visions that would have become the inhabitable space of our territory. We have only recently begun to witness a significant reawakening, one which also corresponds to the need to experiment with new forms of company architecture. This is stimulated on the one hand by the awareness that architecture has returned to being a powerful and necessary element of strategic communication for companies, and on the other, by the fact that the physical representation of a company culture also means physically altering the places of work in order to incarnate this change. It was always a question of interventions in Milan’s metropolitan fringes because these areas brought advantages in terms of the welldeveloped infrastructural network surrounding Milan coupled with the possibility of more advantageous conditions within the jurisdic-
Il contesto paesaggistico prospiciente l’area dell’Innovation Campus. Paesaggio estivo The landscape opposite the Innovation Campus area. A summer view
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ni sull’ex Carlo Erba (Sauerbruch+Hutton, Italo Rota, Alessandro Scandurra, Studio Elementare), l’ex Alfa Romeo al Portello Fiera (Gino Valle, Cino Zucchi, Charles Jencks, Land, Guido Canali), la fase due di Milano Fiori (Erick van Egeraat, OBR, Cino Zucchi, 5+1AA) e la Bicocca di Vittorio Gregotti, la vera madre di tutte le riconversioni industriali italiane. Ma in tutti questi casi la traccia industriale era solo l’incipit, il recinto da aprire alla città per dare forma e vita a nuovi frammenti urbani da abitare. Diversa era la questione relativa ai nuovi luoghi produttivi, dopo che le grandi fabbriche erano scomparse come mammut alla fine dell’era glaciale. Rimanevano ancora dei frammenti di quelle idee industriali forti, pionieristiche che avevano fatto l’immagine di Milano nel secondo dopoguerra, come per Metanopoli alle porte di San Donato, sognata da Mattei insieme al meglio dell’Italian design degli anni sessanta come Gardella, Nizzoli e Magistretti, oppure all’icona del monumento aziendale per eccellenza rappresentato dalla Mondadori di Oscar Niemeyer a Segrate, ma erano molti, troppi anni che i grandi gruppi industriali non sognavano, osando dare forma a nuove visioni che diventassero spazio abitato nel nostro territorio. Solo recentemente stiamo cominciando ad assistere a un significativo risveglio che corrisponde anche alla necessità di sperimentare nuove forme di architettura aziendale, stimolate da una parte dalla consapevolezza che l’architettura è tornata a essere un forte e necessario elemento di comunicazione strategica delle aziende, e dall’altra, che la rappresentazione fisica di una cultura aziendale voglia anche dire cambiare fisicamente i luoghi del lavoro allo scopo di incarnare questo cambiamento. Si è sempre trattato d’interventi nella cosiddetta cintura metropolitana di Milano, questo perché erano garantite migliori condizioni infrastrutturali di contorno e la possibilità di avere condizioni più vantaggiose nel rapporto con le realtà amministrative più piccole e disponibili al cambiamento. 78
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cility in the Maciachini area (Sauerbruch+Hutton, Italo Rota, Alessandro Scandurra, Studio Elementare), the former Alfa Romeo plant at Portello Fiera (Gino Valle, Cino Zucchi, Charles Jencks, Land, Guido Canali), Milano Fiori phase II (Erick van Egeraat, OBR, Cino Zucchi, 5+1AA) and Vittorio Gregotti’s Bicocca, the true mother of all Italian industrial redevelopment projects. But in all these cases the industrial milieu was only the beginning, an opening in the enclosure around the city to allow new urban fragments to gain form and life and become inhabited. After the huge factories had disappeared like mammoths at the end of the ice age, the question of the new loci of production had changed. Fragments still persisted of the strong, pioneering ideas of industry that had given Milan its image in the post-war years. These included Metanopoli at the gates to San Donato, envisioned by Mattei, together with the best of Italian design in the sixties as represented by Gardella, Nizzoli and Magistretti, or the icon of the company monument par excellence, Oscar Niemeyer’s Mondadori headquarters in Segrate. But there were many, too many, years during which the grand industrial groups failed to dream, not daring to give form to new visions that would have become the inhabitable space of our territory. We have only recently begun to witness a significant reawakening, one which also corresponds to the need to experiment with new forms of company architecture. This is stimulated on the one hand by the awareness that architecture has returned to being a powerful and necessary element of strategic communication for companies, and on the other, by the fact that the physical representation of a company culture also means physically altering the places of work in order to incarnate this change. It was always a question of interventions in Milan’s metropolitan fringes because these areas brought advantages in terms of the welldeveloped infrastructural network surrounding Milan coupled with the possibility of more advantageous conditions within the jurisdic-
Il contesto paesaggistico prospiciente l’area dell’Innovation Campus. Paesaggio estivo The landscape opposite the Innovation Campus area. A summer view
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I brise-soleil si proiettano verso il Parco Agricolo Sud The brise-soleil extend towards the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]
Ma la cosa che impressiona provando a mettere insieme i primi progetti “pilota” come il Kilometro Rosso ideato da Jean Nouvel passando per l’IBM di Gabetti e Isola, la 3M di MCA architetti fino al recente Innovation Campus, curato da un pool di progettisti complesso in cui emerge la personalità dello studio catalano Flores & Prats, è lo spostamento d’attenzione dall’edificio come architettura singola, all’edificio come frammento di un paesaggio complesso da ripensare radicalmente. Si tratta di un salto di scala fisico e culturale decisivo perché dimostra non solo la volontà delle committenze di immaginare un luogo di lavoro come necessariamente integrato alla Natura e a un nuovo paesaggio, ma, soprattutto, dimostra che un importante progetto di un’azienda calato in un territorio problematico e dagli equilibri fragili, necessita di progetti pilota che segnino un avanzamento, che diventino un esempio per la crescita consapevole e sostenibile del territorio a una scala ancora più larga. La presenza dell’Innovation Campus potrà diventare un segno importante nella realtà locale di Peschiera Borromeo, ma soprattutto potrà segnare il passo dell’evoluzione a cui i nuovi interventi dovranno riferirsi in futuro e in cui una precisa filosofia aziendale si sposa alla figura di un diverso sviluppatore immobiliare come Vitali e alla cultura catalana del paesaggio di Flores & Prats. Anche la stessa architettura sembra fare un passo indietro rispetto alla qualità e al peso che viene dato al territorio circostante e alla sua relazione preziosa e visiva con il Parco Agricolo Sud. È l’emergere chiaro di una consapevolezza che vede nel paesaggio e nella riduzione del consumo di territorio le vere chiavi di volta per una diversa qualità nel progetto d’architettura contemporaneo.
tions of smaller municipal/administrative bodies who were more open to change. But as we try to put together the first “pilot” projects, such as Jean Nouvel’s Kilometro Rosso, Gabetti and Isola’s IBM building, MCA Architetti’s MCA headquarters and the recent Innovation Campus developed by a complex pool of architects and planners featuring the Catalonian studio of Flores & Prats, the thing that remains impressed in our minds is the shifting of attention from the building as a single self-standing piece of architecture to the idea of the building as a fragment of a complex landscape that is the object of a radical process of rethinking. It is a decisive leap on the physical and cultural scales because it demonstrates not only the clients’ inclination to imagine a workplace as something necessarily integrated into nature and into a new landscape, but above all, it demonstrates that an important company project dropped into a problematic milieu characterized by fragile equilibria requires pilot projects that mark progress and become examples for the conscious and sustainable development of the land on an even broader scale. The presence of the Innovation Campus will become an important signpost in the local reality of Peschiera Borromeo. But above all it will mark an incremental advancement and a reference for the future. In this case it represents an advancement in which a well defined company philosophy has merged with the figure of a different sort of developer, one such as Vitali, and with the Catalonian landscape culture of Flores & Prats. The architecture itself seems to have taken a step back to get a broader view of the quality and weight that is given to the surrounding territory and of its precious, visual relationship with the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. It is the clear emergence of an awareness that sees in the landscape and the reduction of land consumption the true keystones for a different quality in contemporary architectural design.
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I brise-soleil si proiettano verso il Parco Agricolo Sud The brise-soleil extend towards the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]
Ma la cosa che impressiona provando a mettere insieme i primi progetti “pilota” come il Kilometro Rosso ideato da Jean Nouvel passando per l’IBM di Gabetti e Isola, la 3M di MCA architetti fino al recente Innovation Campus, curato da un pool di progettisti complesso in cui emerge la personalità dello studio catalano Flores & Prats, è lo spostamento d’attenzione dall’edificio come architettura singola, all’edificio come frammento di un paesaggio complesso da ripensare radicalmente. Si tratta di un salto di scala fisico e culturale decisivo perché dimostra non solo la volontà delle committenze di immaginare un luogo di lavoro come necessariamente integrato alla Natura e a un nuovo paesaggio, ma, soprattutto, dimostra che un importante progetto di un’azienda calato in un territorio problematico e dagli equilibri fragili, necessita di progetti pilota che segnino un avanzamento, che diventino un esempio per la crescita consapevole e sostenibile del territorio a una scala ancora più larga. La presenza dell’Innovation Campus potrà diventare un segno importante nella realtà locale di Peschiera Borromeo, ma soprattutto potrà segnare il passo dell’evoluzione a cui i nuovi interventi dovranno riferirsi in futuro e in cui una precisa filosofia aziendale si sposa alla figura di un diverso sviluppatore immobiliare come Vitali e alla cultura catalana del paesaggio di Flores & Prats. Anche la stessa architettura sembra fare un passo indietro rispetto alla qualità e al peso che viene dato al territorio circostante e alla sua relazione preziosa e visiva con il Parco Agricolo Sud. È l’emergere chiaro di una consapevolezza che vede nel paesaggio e nella riduzione del consumo di territorio le vere chiavi di volta per una diversa qualità nel progetto d’architettura contemporaneo.
tions of smaller municipal/administrative bodies who were more open to change. But as we try to put together the first “pilot” projects, such as Jean Nouvel’s Kilometro Rosso, Gabetti and Isola’s IBM building, MCA Architetti’s MCA headquarters and the recent Innovation Campus developed by a complex pool of architects and planners featuring the Catalonian studio of Flores & Prats, the thing that remains impressed in our minds is the shifting of attention from the building as a single self-standing piece of architecture to the idea of the building as a fragment of a complex landscape that is the object of a radical process of rethinking. It is a decisive leap on the physical and cultural scales because it demonstrates not only the clients’ inclination to imagine a workplace as something necessarily integrated into nature and into a new landscape, but above all, it demonstrates that an important company project dropped into a problematic milieu characterized by fragile equilibria requires pilot projects that mark progress and become examples for the conscious and sustainable development of the land on an even broader scale. The presence of the Innovation Campus will become an important signpost in the local reality of Peschiera Borromeo. But above all it will mark an incremental advancement and a reference for the future. In this case it represents an advancement in which a well defined company philosophy has merged with the figure of a different sort of developer, one such as Vitali, and with the Catalonian landscape culture of Flores & Prats. The architecture itself seems to have taken a step back to get a broader view of the quality and weight that is given to the surrounding territory and of its precious, visual relationship with the Parco Agricolo Sud [South Agricultural Park]. It is the clear emergence of an awareness that sees in the landscape and the reduction of land consumption the true keystones for a different quality in contemporary architectural design.
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Cronistoria / Chronicle
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Pensiero, parola, costruzione
Thought, Word, Construction
L’esperienza che ha portato alla realizzazione dell’Innovation Campus è contraddistinta dalla volontà di fondare il progetto a partire dalla responsabilità di impresa assunta da Vitali Group e dichiarata in un documento specifico reso disponibile al pubblico. I valori della mission aziendale chiariscono i punti etici e le mete che ispirano le ragioni del fare architettura, organizzano i processi d’eccellenza e determinano la qualità del costruito.
The design and construction process of the Innovation Campus has been strongly distinguished by a determination to ground the project on the principles of corporate social responsibility assumed by the Vitali Group and published in a specific document. The values stated in the company mission embody the company’s ethical mindset and approach to the practice of architecture. They guide the pursuit of excellence and determine the quality of the thing built.
Missione ed etica ambientale Per Vitali S.p.A. la misura del successo è legata alla qualità della vita, all’integrità etica, ambientale e sociale; presupposti imprescindibili per il raggiungimento degli obiettivi economici, produttivi e sociali. La filosofia “green” del Gruppo si traduce in principi da salvaguardare e ambiziosi obiettivi da perseguire. Ogni azione è conseguenza della consapevolezza che oggi più che mai: 1. operare nel pieno rispetto delle più evolute certificazioni ambientali significa salvaguardare il pianeta e garantire un futuro alle prossime generazioni; 2. costruire grandi opere su aree di notevoli dimensioni non può prescindere dal tenere in considerazione gli aspetti della sostenibilità ambientale e dell’integrazione paesaggistica; 3. l’efficienza energetica dei progetti e delle realizzazioni deve essere quantificabile e certificabile secondo precisi criteri e standard internazionali; 4. le performance ambientali, l’integrazione dell’opera, la valorizzazione del paesaggio devono essere continuamente monitorate dalla progettazione alla realizzazione, alla gestione durante tutto il ciclo di vita.
Mission and Environmental Ethic For Vitali S.p.A., success is measured in terms of quality of life, and the ethical, environmental and social integrity of its practices. These are the vital premises for the achievement of the company’s economic, productive and social objectives. The Group’s “green” philosophy translates into principles to be upheld and ambitious objectives to be pursued. Each action undertaken by the company grows out of the awareness that now, more than ever: 1. operating in full compliance with the most advanced environmental certifications means safeguarding the planet and guaranteeing a future for upcoming generations; 2. issues of environmental sustainability and integration with the surrounding landscape cannot be excluded from the design and construction process of major projects on large sites; 3. the energy efficiency of projects and built works has to be quantifiable and certifiable according to well defined international standards and criteria; 4. environmental performance, integration of the work into its setting, and valorization 83
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Pensiero, parola, costruzione
Thought, Word, Construction
L’esperienza che ha portato alla realizzazione dell’Innovation Campus è contraddistinta dalla volontà di fondare il progetto a partire dalla responsabilità di impresa assunta da Vitali Group e dichiarata in un documento specifico reso disponibile al pubblico. I valori della mission aziendale chiariscono i punti etici e le mete che ispirano le ragioni del fare architettura, organizzano i processi d’eccellenza e determinano la qualità del costruito.
The design and construction process of the Innovation Campus has been strongly distinguished by a determination to ground the project on the principles of corporate social responsibility assumed by the Vitali Group and published in a specific document. The values stated in the company mission embody the company’s ethical mindset and approach to the practice of architecture. They guide the pursuit of excellence and determine the quality of the thing built.
Missione ed etica ambientale Per Vitali S.p.A. la misura del successo è legata alla qualità della vita, all’integrità etica, ambientale e sociale; presupposti imprescindibili per il raggiungimento degli obiettivi economici, produttivi e sociali. La filosofia “green” del Gruppo si traduce in principi da salvaguardare e ambiziosi obiettivi da perseguire. Ogni azione è conseguenza della consapevolezza che oggi più che mai: 1. operare nel pieno rispetto delle più evolute certificazioni ambientali significa salvaguardare il pianeta e garantire un futuro alle prossime generazioni; 2. costruire grandi opere su aree di notevoli dimensioni non può prescindere dal tenere in considerazione gli aspetti della sostenibilità ambientale e dell’integrazione paesaggistica; 3. l’efficienza energetica dei progetti e delle realizzazioni deve essere quantificabile e certificabile secondo precisi criteri e standard internazionali; 4. le performance ambientali, l’integrazione dell’opera, la valorizzazione del paesaggio devono essere continuamente monitorate dalla progettazione alla realizzazione, alla gestione durante tutto il ciclo di vita.
Mission and Environmental Ethic For Vitali S.p.A., success is measured in terms of quality of life, and the ethical, environmental and social integrity of its practices. These are the vital premises for the achievement of the company’s economic, productive and social objectives. The Group’s “green” philosophy translates into principles to be upheld and ambitious objectives to be pursued. Each action undertaken by the company grows out of the awareness that now, more than ever: 1. operating in full compliance with the most advanced environmental certifications means safeguarding the planet and guaranteeing a future for upcoming generations; 2. issues of environmental sustainability and integration with the surrounding landscape cannot be excluded from the design and construction process of major projects on large sites; 3. the energy efficiency of projects and built works has to be quantifiable and certifiable according to well defined international standards and criteria; 4. environmental performance, integration of the work into its setting, and valorization 83
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Per ciò che concerne l’ambito di sostenibilità ambientale, l’Innovation Campus si attiene ai criteri delineati dal sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Il sistema LEED, a differenza di altri sistemi di certificazione, è volontario e affronta il problema della sostenibilità in maniera complessa, non limitando la valutazione al solo consumo energetico degli edifici, ma valutando diversi aspetti che vanno dalla qualità dell’ambiente costruito per l’utenza (aria, luce, standard dimensionali), alla sostenibilità dell’insediamento (accessibilità con sistemi di trasporto pubblico o alternativo all’utilizzo dell’auto privata, piste ciclabili eccetera), all’ottimizzazione nell’utilizzo e consumo delle risorse idriche, sino all’uso di materiali locali, provenienti da processi di riciclo o da fonti rinnovabili. L’attenta progettazione, la corretta esposizione degli edifici, l’utilizzo di sistemi ad alto rendimento ed efficienza energetica, come il teleriscaldamento, la geotermia, il fotovoltaico, il solare termico, gli impianti di recupero e riutilizzo delle acque meteoriche, le facciate altamente performanti riducono i costi di gestione dell’edificio a vantaggio dell’azienda, dell’ambiente e delle comunità. La realizzazione di nuove piste ciclabili, la predisposizione di appositi percorsi naturalistici, il campo sportivo, gli spogliatoi e le docce dedicate incoraggiano l’utilizzo di biciclette e le pratiche sportive. La risorsa idrica e la qualità dell’aria sono tutelate in maniera quasi maniacale mentre l’energia proviene dal sole e dalla terra.
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of the landscape must be continuously monitored throughout the lifecycle of the work, from design and construction to operation & maintenance. In terms of environmental sustainability, the Innovation Campus adheres to LEED criteria (Leadership in Energy and Environmental Design). Unlike other certification systems, LEED is voluntary and provides a multipronged response to issues of sustainability, not limited exclusively to building energy consumption, but evaluating other aspects that range from the quality of the user environment (air, light, available space) to the sustainability of the project (accessibility by public transportation networks or other transportation networks offering an alternative to the private car, such as bicycle paths, etc.), optimization of water use and consumption, and the use of local materials produced through recycling or from renewable resources. Careful design, correct building orientation, and the use of high-yield and energy-efficiency systems such as district heating, geothermal power, photovoltaic systems, solar heating, rainwater recovery and reuse systems, and high performance façades reduce building operation costs, bringing benefits to the tenant company, the environment, and the local communities. The construction of new bicycle paths, nature paths, sports facilities, and changing rooms with dedicated showers encourage engagement in sports and the use of bicycles as a means of transportation. Water resources and air quality are safeguarded in an almost maniacal manner and energy is obtained from the sun and the earth.
Carta d’identità Il campus in cifre
Identity Card Campus Figures
Superfici Superficie complessiva del campus: 100.000 mq Se si considera che un campo da calcio misura 7140 mq (fonte FIFA), la superficie complessiva del campus è pari a circa 14 campi da calcio. Appurato che un campo da football americano misura 5400 mq (fonte Wikipedia), la superficie complessiva del campus è pari a circa 18 campi da football. Un campo da tennis ha una superficie di 260 mq (fonte Wikipedia); usato come parametro, il campus è pari a 384 campi. Prendendo come riferimento il Parco di Villa Borghese a Roma (fonte Wikipedia), 80.000 mq, si può affermare che il campus è più grande di esso. Edificio A + Edificio B + Edificio C + Edificio pubblico + Hub + Servizi = 60.000 mq Ciascun edificio misura circa 13.500 mq. La superficie totale degli edifici del campus è pari a cinque volte quella del Duomo di Milano, che misura 11.700 mq (fonte Wikipedia), e a circa sette volte lo stadio Camp Nou di Barcellona. Altezza massima fabbricati = 19 m Area a verde = 62.000 mq È paragonabile per estensione alla superficie del Musée du Louvre di Parigi, che misura circa 60.000 mq (fonte Wikipedia). Area coperta adibita a parcheggi = 50.000 mq Lunghezza dei percorsi pedonali esterni al campus = 753 m Capacità massima persone Edificio A = Edificio B = Edificio C: 220 persone a piano. Considerati i 4 piani, il totale per ogni singolo edificio è di 880 persone. Edificio pubblico = 300 persone Altezza edifici Altezza massima Edificio A = Edificio B = Edificio C: 19 m Edificio pubblico: 13 m Hub: 6 m
Areas Overall campus area: 100,000 sqm Given that a soccer field measures 7,140 sqm (source: FIFA), the campus covers a total area equal to 14 soccer fields. An American football field measures 5,400 sqm (source: Wikipedia), the overall area of the campus is thus equal to approximately 18 football fields. A tennis court measures 260 sqm (source: Wikipedia), and thus it would take 384 of them to cover the same area as the campus. The Villa Borghese park in Rome measures 80,000 sqm (source: Wikipedia), 20% smaller than the Microsoft Italia campus. Building A + Building B + Building C + Public buiding + Hub + Facilities = 60,000 sqm Each building measures 13,500 sqm ca. The campus buildings occupy a total surface area five times larger than the Cathedral of Milan (11,700 sqm. Source: Wikipedia) and seven times larger than the Camp Nou stadium in Barcelona. Maximum building height = 19 m Green area = 62,000 sqm Comparable in extent to the Louvre in Paris, which covers approximately 60,000 sqm (source: Wikipedia). Covered parking facility = 50,000 sqm Length of pedestrian paths outside of the campus = 753 m Maximum occupancy Building A = Building B = Building C: 220 persons per floor. There are 4 floors per building, thus the total occupancy for each building is 880 people. Public building = 300 people Building heights Maximum height. Building A = Building B = Building C: 19 m Public building: 13 m Hub: 6 m
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Per ciò che concerne l’ambito di sostenibilità ambientale, l’Innovation Campus si attiene ai criteri delineati dal sistema LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Il sistema LEED, a differenza di altri sistemi di certificazione, è volontario e affronta il problema della sostenibilità in maniera complessa, non limitando la valutazione al solo consumo energetico degli edifici, ma valutando diversi aspetti che vanno dalla qualità dell’ambiente costruito per l’utenza (aria, luce, standard dimensionali), alla sostenibilità dell’insediamento (accessibilità con sistemi di trasporto pubblico o alternativo all’utilizzo dell’auto privata, piste ciclabili eccetera), all’ottimizzazione nell’utilizzo e consumo delle risorse idriche, sino all’uso di materiali locali, provenienti da processi di riciclo o da fonti rinnovabili. L’attenta progettazione, la corretta esposizione degli edifici, l’utilizzo di sistemi ad alto rendimento ed efficienza energetica, come il teleriscaldamento, la geotermia, il fotovoltaico, il solare termico, gli impianti di recupero e riutilizzo delle acque meteoriche, le facciate altamente performanti riducono i costi di gestione dell’edificio a vantaggio dell’azienda, dell’ambiente e delle comunità. La realizzazione di nuove piste ciclabili, la predisposizione di appositi percorsi naturalistici, il campo sportivo, gli spogliatoi e le docce dedicate incoraggiano l’utilizzo di biciclette e le pratiche sportive. La risorsa idrica e la qualità dell’aria sono tutelate in maniera quasi maniacale mentre l’energia proviene dal sole e dalla terra.
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of the landscape must be continuously monitored throughout the lifecycle of the work, from design and construction to operation & maintenance. In terms of environmental sustainability, the Innovation Campus adheres to LEED criteria (Leadership in Energy and Environmental Design). Unlike other certification systems, LEED is voluntary and provides a multipronged response to issues of sustainability, not limited exclusively to building energy consumption, but evaluating other aspects that range from the quality of the user environment (air, light, available space) to the sustainability of the project (accessibility by public transportation networks or other transportation networks offering an alternative to the private car, such as bicycle paths, etc.), optimization of water use and consumption, and the use of local materials produced through recycling or from renewable resources. Careful design, correct building orientation, and the use of high-yield and energy-efficiency systems such as district heating, geothermal power, photovoltaic systems, solar heating, rainwater recovery and reuse systems, and high performance façades reduce building operation costs, bringing benefits to the tenant company, the environment, and the local communities. The construction of new bicycle paths, nature paths, sports facilities, and changing rooms with dedicated showers encourage engagement in sports and the use of bicycles as a means of transportation. Water resources and air quality are safeguarded in an almost maniacal manner and energy is obtained from the sun and the earth.
Carta d’identità Il campus in cifre
Identity Card Campus Figures
Superfici Superficie complessiva del campus: 100.000 mq Se si considera che un campo da calcio misura 7140 mq (fonte FIFA), la superficie complessiva del campus è pari a circa 14 campi da calcio. Appurato che un campo da football americano misura 5400 mq (fonte Wikipedia), la superficie complessiva del campus è pari a circa 18 campi da football. Un campo da tennis ha una superficie di 260 mq (fonte Wikipedia); usato come parametro, il campus è pari a 384 campi. Prendendo come riferimento il Parco di Villa Borghese a Roma (fonte Wikipedia), 80.000 mq, si può affermare che il campus è più grande di esso. Edificio A + Edificio B + Edificio C + Edificio pubblico + Hub + Servizi = 60.000 mq Ciascun edificio misura circa 13.500 mq. La superficie totale degli edifici del campus è pari a cinque volte quella del Duomo di Milano, che misura 11.700 mq (fonte Wikipedia), e a circa sette volte lo stadio Camp Nou di Barcellona. Altezza massima fabbricati = 19 m Area a verde = 62.000 mq È paragonabile per estensione alla superficie del Musée du Louvre di Parigi, che misura circa 60.000 mq (fonte Wikipedia). Area coperta adibita a parcheggi = 50.000 mq Lunghezza dei percorsi pedonali esterni al campus = 753 m Capacità massima persone Edificio A = Edificio B = Edificio C: 220 persone a piano. Considerati i 4 piani, il totale per ogni singolo edificio è di 880 persone. Edificio pubblico = 300 persone Altezza edifici Altezza massima Edificio A = Edificio B = Edificio C: 19 m Edificio pubblico: 13 m Hub: 6 m
Areas Overall campus area: 100,000 sqm Given that a soccer field measures 7,140 sqm (source: FIFA), the campus covers a total area equal to 14 soccer fields. An American football field measures 5,400 sqm (source: Wikipedia), the overall area of the campus is thus equal to approximately 18 football fields. A tennis court measures 260 sqm (source: Wikipedia), and thus it would take 384 of them to cover the same area as the campus. The Villa Borghese park in Rome measures 80,000 sqm (source: Wikipedia), 20% smaller than the Microsoft Italia campus. Building A + Building B + Building C + Public buiding + Hub + Facilities = 60,000 sqm Each building measures 13,500 sqm ca. The campus buildings occupy a total surface area five times larger than the Cathedral of Milan (11,700 sqm. Source: Wikipedia) and seven times larger than the Camp Nou stadium in Barcelona. Maximum building height = 19 m Green area = 62,000 sqm Comparable in extent to the Louvre in Paris, which covers approximately 60,000 sqm (source: Wikipedia). Covered parking facility = 50,000 sqm Length of pedestrian paths outside of the campus = 753 m Maximum occupancy Building A = Building B = Building C: 220 persons per floor. There are 4 floors per building, thus the total occupancy for each building is 880 people. Public building = 300 people Building heights Maximum height. Building A = Building B = Building C: 19 m Public building: 13 m Hub: 6 m
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I brise-soleil: fasi di montaggio dei puntoni Brise-soleil: steps in the installation of the struts
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Montaggio fotografico che mostra la realizzazione dei coni di aerazione Photo montage illustrating the construction of the ventilation cones
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Montaggi fotografici del cantiere in diverse fasi Photo montages of various worksite phases
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Veduta dei coni di aerazione View of the ventilation cones
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Veduta dei coni di aerazione View of the ventilation cones
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Le pergole / The Pergolas
Linee geometriche semplici, simili ai solchi tracciati dall’aratro nei campi prospicienti gli edifici del campus, caratterizzano i due tipi di pergola che conducono i visitatori all’interno del campus. La pergola d’acqua, con copertura di vetro, protegge dalla pioggia e si affianca all’altra – pergola d’ombra – più alta e leggera, protesa a dare continuità all’architettura delle facciate integrandosi direttamente ai brise-soleil. Le pergole sono il filo conduttore e l’anima del progetto, dalla loro ideazione sino alla realizzazione architettonica. Una delle funzioni che consegna alle pergole il ruolo di protagonista nel passaggio tra ambiente esterno e interno è quella di collegare gli edifici con l’auditorium, innescando letture critiche e suggerendo simbiosi tra dicotomie “soft e hardware”. Il loro sviluppo sinuoso e avvolgente, genera dinamiche armoniche costruite con movimenti integrati, indirizzati ad agevolare il rapporto architettura-paesaggio agrario attraverso una “sospensione fluida”.
Simple geometrical lines similar to the furrows plowed in the fields surrounding the campus characterize the two types of pergolas that lead visitors into the campus. The pergola with the glass roof shelters people from the rain and stands next to the other, the shade pergola, which is higher and of a more lightweight construction, designed to given continuity to the architecture of the façades integrating directly with the brise-soleil. The pergolas are the uniting thread and soul of the project from the concept to the finished architecture. One of the functions that make the pergolas vehicles for the transition between the exterior and interior environments is that of connecting the buildings with the auditorium, providing the basis for critical interpretations and suggesting symbioses in the software vs. hardware dichotomy. Their sinuous and enveloping course generates harmonic dynamics constructed with integrated movements, aiming to facilitate the architecture-agrarian landscape relationship via a “fluid suspension”.
Modelli di studio delle pergole Pergola study models
The slatted pattern of the pergolas provides a symbolic echo within the campus of the plow furrows in the surrounding farmland
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Le striature dei pergolati accompagnano simbolicamente le arature dei campi esterni nei luoghi di lavoro all’interno degli edifici
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Le pergole / The Pergolas
Linee geometriche semplici, simili ai solchi tracciati dall’aratro nei campi prospicienti gli edifici del campus, caratterizzano i due tipi di pergola che conducono i visitatori all’interno del campus. La pergola d’acqua, con copertura di vetro, protegge dalla pioggia e si affianca all’altra – pergola d’ombra – più alta e leggera, protesa a dare continuità all’architettura delle facciate integrandosi direttamente ai brise-soleil. Le pergole sono il filo conduttore e l’anima del progetto, dalla loro ideazione sino alla realizzazione architettonica. Una delle funzioni che consegna alle pergole il ruolo di protagonista nel passaggio tra ambiente esterno e interno è quella di collegare gli edifici con l’auditorium, innescando letture critiche e suggerendo simbiosi tra dicotomie “soft e hardware”. Il loro sviluppo sinuoso e avvolgente, genera dinamiche armoniche costruite con movimenti integrati, indirizzati ad agevolare il rapporto architettura-paesaggio agrario attraverso una “sospensione fluida”.
Simple geometrical lines similar to the furrows plowed in the fields surrounding the campus characterize the two types of pergolas that lead visitors into the campus. The pergola with the glass roof shelters people from the rain and stands next to the other, the shade pergola, which is higher and of a more lightweight construction, designed to given continuity to the architecture of the façades integrating directly with the brise-soleil. The pergolas are the uniting thread and soul of the project from the concept to the finished architecture. One of the functions that make the pergolas vehicles for the transition between the exterior and interior environments is that of connecting the buildings with the auditorium, providing the basis for critical interpretations and suggesting symbioses in the software vs. hardware dichotomy. Their sinuous and enveloping course generates harmonic dynamics constructed with integrated movements, aiming to facilitate the architecture-agrarian landscape relationship via a “fluid suspension”.
Modelli di studio delle pergole Pergola study models
The slatted pattern of the pergolas provides a symbolic echo within the campus of the plow furrows in the surrounding farmland
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Le striature dei pergolati accompagnano simbolicamente le arature dei campi esterni nei luoghi di lavoro all’interno degli edifici
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Lo snodo ritmico dei pergolati The rhythmic progression of the pergolas
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Lo snodo ritmico dei pergolati The rhythmic progression of the pergolas
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Promenade d’ingresso Entrance promenade
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Vista dal tetto dell’hub View from the roof of the hub
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Vista dal tetto dell’hub View from the roof of the hub
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L’orizzontalità del paesaggio padano segnalata dal movimento lineare dei pergolati The horizontal orientation of the Padana plain captured in the linear development of the pergolas
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Elaborati grafici di progetto della pavimentazione della pergola della promenade d’ingresso Rendering of the floor for the pergola of the entrance promenade
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L’orizzontalità del paesaggio padano segnalata dal movimento lineare dei pergolati The horizontal orientation of the Padana plain captured in the linear development of the pergolas
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Elaborati grafici di progetto della pavimentazione della pergola della promenade d’ingresso Rendering of the floor for the pergola of the entrance promenade
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I brise-soleil / The Brise-soleil
Costruire soluzioni di continuità con sovrapposizione di ombre che alimentano uno spazio intermedio dove riverbera la luce è l’idea progettuale che anima la visione architettonica di questo progetto già dagli albori. In una delle prime lettere inviate da Ricardo Flores ed Eva Prats allo sviluppatore si può comprendere la genesi che guida il movimento dei brise-soleil dalla facciata, come richiesto da Microsoft, al resto dell’edificio. Lo scritto è accompagnato da uno schizzo che con pochi tratti suggerisce ipotesi e spiega i concetti della metamorfosi di questo elemento architettonico in pergolato, pensato come linearità di un gesto semplicissimo tracciato sulla carta per accogliere il visitatore dall’esterno all’interno dell’Innovation Campus. “Abbiamo pensato di tirare queste strisce come se fossero delle ciglia che proteggono gli occhi dal sole”; in questi termini si esprime Ricardo Flores quando gli viene chiesto di illustrare il concetto dei brise-soleil dal piano di facciata, che rendono “leggeri” gli edifici “librandoli” verso la pianura.
Eva Prats e Ricardo Flores fotografati davanti alla prospettiva della facciata trasparente Eva Prats and Ricardo Flores in front of the glass façade
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Constructing continuity via the superimposition of shadows that generate an intermediate space within which light reverberates is the design concept that has animated the architectural vision of this project since its inception. In one of the first letters sent by Ricardo Flores and Eva Prats to the developer, we can get a sense of the genesis of the spread of the brise-soleil from the façade, as requested by Microsoft, to the rest of the building. The architects enclosed a brief sketch suggesting ideas and explaining the concepts of the metamorphosis of this architectural element into a pergola, conceived with the linearity of a simple gesture traced out on paper to welcome the visitor into the Innovation Campus. “We thought of these strips as if they were eyebrows protecting the eyes from the sun,” said Ricardo Flores when he was asked to illustrate the concept of the metal sun screen system that stand off from the surface of the façade, “lightening” the buildings and giving them a “fluttering” movement towards the surrounding plain.
Brise-soleil del lato sud dell’edificio A Brise-soleil on the south side of Building A
Brise-soleil del lato ovest dell’edificio A Brise-soleil on the west side of Building A
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I brise-soleil / The Brise-soleil
Costruire soluzioni di continuità con sovrapposizione di ombre che alimentano uno spazio intermedio dove riverbera la luce è l’idea progettuale che anima la visione architettonica di questo progetto già dagli albori. In una delle prime lettere inviate da Ricardo Flores ed Eva Prats allo sviluppatore si può comprendere la genesi che guida il movimento dei brise-soleil dalla facciata, come richiesto da Microsoft, al resto dell’edificio. Lo scritto è accompagnato da uno schizzo che con pochi tratti suggerisce ipotesi e spiega i concetti della metamorfosi di questo elemento architettonico in pergolato, pensato come linearità di un gesto semplicissimo tracciato sulla carta per accogliere il visitatore dall’esterno all’interno dell’Innovation Campus. “Abbiamo pensato di tirare queste strisce come se fossero delle ciglia che proteggono gli occhi dal sole”; in questi termini si esprime Ricardo Flores quando gli viene chiesto di illustrare il concetto dei brise-soleil dal piano di facciata, che rendono “leggeri” gli edifici “librandoli” verso la pianura.
Eva Prats e Ricardo Flores fotografati davanti alla prospettiva della facciata trasparente Eva Prats and Ricardo Flores in front of the glass façade
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Constructing continuity via the superimposition of shadows that generate an intermediate space within which light reverberates is the design concept that has animated the architectural vision of this project since its inception. In one of the first letters sent by Ricardo Flores and Eva Prats to the developer, we can get a sense of the genesis of the spread of the brise-soleil from the façade, as requested by Microsoft, to the rest of the building. The architects enclosed a brief sketch suggesting ideas and explaining the concepts of the metamorphosis of this architectural element into a pergola, conceived with the linearity of a simple gesture traced out on paper to welcome the visitor into the Innovation Campus. “We thought of these strips as if they were eyebrows protecting the eyes from the sun,” said Ricardo Flores when he was asked to illustrate the concept of the metal sun screen system that stand off from the surface of the façade, “lightening” the buildings and giving them a “fluttering” movement towards the surrounding plain.
Brise-soleil del lato sud dell’edificio A Brise-soleil on the south side of Building A
Brise-soleil del lato ovest dell’edificio A Brise-soleil on the west side of Building A
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I brise-soleil sono congegni architettonici integrati alla facciata progettati per produrre ombre e rinfrescare gli ambienti durante il periodo estivo The brise-soleil are architectural elements integrated into the façade, designed to provide shade and keep the interiors cool during the summer months Studio dell’irraggiamento solare per la progettazione dei brise-soleil di facciata. Il brise-soleil, staccandosi dalla facciata, facilita le operazioni di manutenzione e pulizia Insolation study to design façade brise-soleil system. The gap between the brise-soleil and the façade facilitates maintenance and cleaning operations
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I brise-soleil sono congegni architettonici integrati alla facciata progettati per produrre ombre e rinfrescare gli ambienti durante il periodo estivo The brise-soleil are architectural elements integrated into the façade, designed to provide shade and keep the interiors cool during the summer months Studio dell’irraggiamento solare per la progettazione dei brise-soleil di facciata. Il brise-soleil, staccandosi dalla facciata, facilita le operazioni di manutenzione e pulizia Insolation study to design façade brise-soleil system. The gap between the brise-soleil and the façade facilitates maintenance and cleaning operations
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Vedute dei brise-soleil Views of the brise-soleil
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Vedute dei brise-soleil Views of the brise-soleil
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Studio dei brise-soleil lungo la facciata sud e ovest Study of the south and west faรงades of the brise-soleil
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Studio dei brise-soleil lungo la facciata sud e ovest Study of the south and west faรงades of the brise-soleil
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La facciata / The Façade
Tra le esigenze di Microsoft c’era anche la richiesta di una facciata in vetro per godere la vista dello splendido paesaggio agrario intorno agli edifici. La scelta di Flores & Prats ha privilegiato una soluzione di continuità del prospetto esterno, disponendo una superficie in vetro con lo scopo di rendere il volume indefinibile rispetto alla quantità di spazio che effettivamente occupa. I vetri doppi formano una superficie unitaria e nascondono i marcapiani dei solai, riflettono gli orizzonti lunghi del parco agricolo. In questo modo gli edifici si confrontano con la scala del sito, inglobando le dinamiche e i colori del circostante. La doppia vetrata consente di non lasciare passare il calore invernale e di ottenere sensibili risparmi energetici contenendo i costi del riscaldamento. In estate i brise-soleil creano l’ombra necessaria per abbassare le temperature del soleggiamento, migliorando le condizioni degli ambienti interni e degli spazi di lavoro. La “pelle” trasparente rende permeabile l’architettura al sito e diventa superficie sensibile, pronta ad accogliere le variazioni delle stagioni e delle condizioni climatiche.
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Among Microsoft’s requisites was a glass façade to allow people inside to enjoy the view of the splendid agricultural landscape around the buildings. Flores & Prats favored a choice of continuous façade, placing the glass externally to render the volume indeterminable with respect to the amount of space it effectively occupies. The double-glazed windows form a unitary surface and hide the levels of the floors, reflecting the broad horizons of the agricultural park. In this way, the buildings come to terms with the scale of the site, encompassing the dynamics and colors of the surrounding territory. The double glass façade makes it possible to keep in the winter heat and achieve significant energy savings on heating costs. In the summer, the brise-soleil create the necessary shade to reduce heat influx via insolation, improving interior and workspace climate conditions. The transparent building “skin” makes the architecture permeable to the site and becomes a sensitive surface, ready to accommodate the variations in the seasons and the climate.
Fase di montaggio della facciata A stage in the mounting of the façade
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La facciata / The Façade
Tra le esigenze di Microsoft c’era anche la richiesta di una facciata in vetro per godere la vista dello splendido paesaggio agrario intorno agli edifici. La scelta di Flores & Prats ha privilegiato una soluzione di continuità del prospetto esterno, disponendo una superficie in vetro con lo scopo di rendere il volume indefinibile rispetto alla quantità di spazio che effettivamente occupa. I vetri doppi formano una superficie unitaria e nascondono i marcapiani dei solai, riflettono gli orizzonti lunghi del parco agricolo. In questo modo gli edifici si confrontano con la scala del sito, inglobando le dinamiche e i colori del circostante. La doppia vetrata consente di non lasciare passare il calore invernale e di ottenere sensibili risparmi energetici contenendo i costi del riscaldamento. In estate i brise-soleil creano l’ombra necessaria per abbassare le temperature del soleggiamento, migliorando le condizioni degli ambienti interni e degli spazi di lavoro. La “pelle” trasparente rende permeabile l’architettura al sito e diventa superficie sensibile, pronta ad accogliere le variazioni delle stagioni e delle condizioni climatiche.
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Among Microsoft’s requisites was a glass façade to allow people inside to enjoy the view of the splendid agricultural landscape around the buildings. Flores & Prats favored a choice of continuous façade, placing the glass externally to render the volume indeterminable with respect to the amount of space it effectively occupies. The double-glazed windows form a unitary surface and hide the levels of the floors, reflecting the broad horizons of the agricultural park. In this way, the buildings come to terms with the scale of the site, encompassing the dynamics and colors of the surrounding territory. The double glass façade makes it possible to keep in the winter heat and achieve significant energy savings on heating costs. In the summer, the brise-soleil create the necessary shade to reduce heat influx via insolation, improving interior and workspace climate conditions. The transparent building “skin” makes the architecture permeable to the site and becomes a sensitive surface, ready to accommodate the variations in the seasons and the climate.
Fase di montaggio della facciata A stage in the mounting of the façade
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Elaborato grafico di progetto della facciata. Sezione e prospetto Rendering of the façade. Section and elevation
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Il modulo di facciata: veduta dall’interno verso l’esterno dell’edificio The façade module: view looking out from the building
Modularità ritmica della facciata Modular rhythm of the façade
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Elaborato grafico di progetto della facciata. Sezione e prospetto Rendering of the façade. Section and elevation
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Il modulo di facciata: veduta dall’interno verso l’esterno dell’edificio The façade module: view looking out from the building
Modularità ritmica della facciata Modular rhythm of the façade
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Incontro della facciata uffici con la scala gemella The “twin stairway” joins with the façade of the office building
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Veduta della facciata sud dal giardino View of the south façade from the garden
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Incontro della facciata uffici con la scala gemella The “twin stairway” joins with the façade of the office building
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Veduta della facciata sud dal giardino View of the south façade from the garden
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Dettaglio della facciata al piano terra Detail of the façade on the ground floor
La facciata dell’auditorium nel punto di incontro con l’ingresso dell’hub The façade of the auditorium where it joins the entrance to the hub
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Dettaglio della facciata al piano terra Detail of the façade on the ground floor
La facciata dell’auditorium nel punto di incontro con l’ingresso dell’hub The façade of the auditorium where it joins the entrance to the hub
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Una facciata del cortile dell’edificio A A façade of Building A giving onto the courtyard
Sezioni e prospettive dell’edificio A. Studio planimetrico dei cortili negli edifici A e B Perspective views and sections of Building A. Layout study of the courtyards in Buildings A and B
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Una facciata del cortile dell’edificio A A façade of Building A giving onto the courtyard
Sezioni e prospettive dell’edificio A. Studio planimetrico dei cortili negli edifici A e B Perspective views and sections of Building A. Layout study of the courtyards in Buildings A and B
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I coni di aerazione / The Ventilation Cones
Il parcheggio ipogeo, realizzato attorno all’area che ospita gli edifici dell’Innovation Campus, riceve luce e aerazione dalle aperture a forma di “vulcano” collocate in superficie. Questi larghi vassoi, realizzati in calcestruzzo gettato in opera, hanno dimensioni gigantesche e diametri variabili con misure superiore ai 10 metri. Sono stati concepiti in una scala intermedia tra la vista del panorama all’arrivo in auto e il volume degli uffici. L’occhio del visitatore si sofferma su di essi prima di orientare lo sguardo verso gli edifici ed è portato a un naturale adeguamento della propria dimensione visiva rispetto al contesto circostante. Nell’intenzione di Flores & Prats, i coni di aerazione si adagiano nella prospettiva del paesaggio padano intervallandosi in uno scenario di connessione tra elementi naturali e artificiali.
The underground parking facility at the Innovation Campus receives air and light via vents that assume the form of “volcanoes” located on the surface. These broad trays, created in cement poured on site, are massive in size with various diameters ranging to over 10 meters. They have been conceived as an intermediate scale between the view of the panorama when arriving by car and the volume of the office blocks. The visitor’s eye takes them in before orienting the gaze towards the buildings and is led through a natural dimensional visual adjustment with respect to the surrounding context. It was the architects’ intent that the ventilation cones would merge into the view of the Po River Valley landscape as intervals in a scenario of connection between natural and artificial elements.
Coni di aerazione Ventilation cones
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I coni di aerazione / The Ventilation Cones
Il parcheggio ipogeo, realizzato attorno all’area che ospita gli edifici dell’Innovation Campus, riceve luce e aerazione dalle aperture a forma di “vulcano” collocate in superficie. Questi larghi vassoi, realizzati in calcestruzzo gettato in opera, hanno dimensioni gigantesche e diametri variabili con misure superiore ai 10 metri. Sono stati concepiti in una scala intermedia tra la vista del panorama all’arrivo in auto e il volume degli uffici. L’occhio del visitatore si sofferma su di essi prima di orientare lo sguardo verso gli edifici ed è portato a un naturale adeguamento della propria dimensione visiva rispetto al contesto circostante. Nell’intenzione di Flores & Prats, i coni di aerazione si adagiano nella prospettiva del paesaggio padano intervallandosi in uno scenario di connessione tra elementi naturali e artificiali.
The underground parking facility at the Innovation Campus receives air and light via vents that assume the form of “volcanoes” located on the surface. These broad trays, created in cement poured on site, are massive in size with various diameters ranging to over 10 meters. They have been conceived as an intermediate scale between the view of the panorama when arriving by car and the volume of the office blocks. The visitor’s eye takes them in before orienting the gaze towards the buildings and is led through a natural dimensional visual adjustment with respect to the surrounding context. It was the architects’ intent that the ventilation cones would merge into the view of the Po River Valley landscape as intervals in a scenario of connection between natural and artificial elements.
Coni di aerazione Ventilation cones
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Studi preliminari dei coni di aerazione delle autorimesse Preliminary studies of the parking garage ventilation cones
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Veduta dei coni d’aerazione esterni View of the external ventilation cones
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Studi preliminari dei coni di aerazione delle autorimesse Preliminary studies of the parking garage ventilation cones
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Veduta dei coni d’aerazione esterni View of the external ventilation cones
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L’asilo / The Daycare Center
L’asilo è composto da due fabbricati uniti da una corte creata tra i volumi architettonici che ospitano le aule e le zone ricreative. Nel perimetro esterno, ottenuto dal profilo irregolare degli edifici, il vuoto centrale è pensato per i giochi dei bambini e adattato a formare un piccolo mondo di microluoghi. Disporre il sito per le esigenze dei piccoli utenti e offrire loro la possibilità di ampliare gli orizzonti conoscitivi ponendosi in relazione con le vibrazioni della luce e del luogo sono tra gli obiettivi che Flores & Prats si sono prefissi nella stesura del progetto. Le grandi coperture, verniciate in verde di tono differente, si affacciano sul cortile ispirandosi a un panorama di sagome collinari. Quando piove le coperture ospitano lo svolgimento delle attività ludiche dei bambini all’aria aperta. Le finestre di dimensioni normali sono inserite nel volume degli edifici progettato con un rapporto di scala raddoppiato per simulare all’esterno l’effetto delle alture. Realizzati in lamiera grecata e ondulata, questi involucri tendono a mimetizzarsi nell’ambiente circostante. La scelta di utilizzare lamiere differenti e un assemblaggio composito per la costruzione delle tettoie consente di generare superfici mosse e riflessioni di chiaroscuro sincronizzate con i cambiamenti delle radiazioni luminose durante il giorno. All’interno i soffitti dei locali presentano ribassamenti e alternanze, creando una situazione più intima per l’attività educativa.
The daycare center is composed of two buildings united by a courtyard created between the architectural volumes that contain the classrooms and the recreational areas. Within the external perimeter, consisting of the irregular profile of the buildings, the central open space was conceived as a play area for children and adapted to form a small world made of micro spaces. Organizing the site on the basis of the needs of the small users to offer them the possibility of expanding their cognitive horizons in their relations with the vibration of the light and the place is one of the objectives in the Flores & Prats project for this site. The broad roofs, painted in different shades of green, ring the courtyard mimicking the outline of hills. When it rains, the covered areas allow children to play outdoors. Windows of standard dimensions are incorporated into the volume of the buildings, which is designed with a double scale to simulate the effect of the heights from the outside. Made of box-profile and corrugated metal sheet, these envelopes tend to blend in with the surrounding landscape. The choice of using different types of sheet metal and a composite assembly for the construction of shelters has made it possible to create textured roofs and reflections of light and dark synchronized with changes in sunlight during the day. The interior ceilings are characterized by lowered sections and alternations, creating a feeling of intimacy for educational activities.
Modelli di studio per la realizzazione dell’asilo nido Study models for the daycare center Prospetto frontale Front elevation
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L’asilo / The Daycare Center
L’asilo è composto da due fabbricati uniti da una corte creata tra i volumi architettonici che ospitano le aule e le zone ricreative. Nel perimetro esterno, ottenuto dal profilo irregolare degli edifici, il vuoto centrale è pensato per i giochi dei bambini e adattato a formare un piccolo mondo di microluoghi. Disporre il sito per le esigenze dei piccoli utenti e offrire loro la possibilità di ampliare gli orizzonti conoscitivi ponendosi in relazione con le vibrazioni della luce e del luogo sono tra gli obiettivi che Flores & Prats si sono prefissi nella stesura del progetto. Le grandi coperture, verniciate in verde di tono differente, si affacciano sul cortile ispirandosi a un panorama di sagome collinari. Quando piove le coperture ospitano lo svolgimento delle attività ludiche dei bambini all’aria aperta. Le finestre di dimensioni normali sono inserite nel volume degli edifici progettato con un rapporto di scala raddoppiato per simulare all’esterno l’effetto delle alture. Realizzati in lamiera grecata e ondulata, questi involucri tendono a mimetizzarsi nell’ambiente circostante. La scelta di utilizzare lamiere differenti e un assemblaggio composito per la costruzione delle tettoie consente di generare superfici mosse e riflessioni di chiaroscuro sincronizzate con i cambiamenti delle radiazioni luminose durante il giorno. All’interno i soffitti dei locali presentano ribassamenti e alternanze, creando una situazione più intima per l’attività educativa.
The daycare center is composed of two buildings united by a courtyard created between the architectural volumes that contain the classrooms and the recreational areas. Within the external perimeter, consisting of the irregular profile of the buildings, the central open space was conceived as a play area for children and adapted to form a small world made of micro spaces. Organizing the site on the basis of the needs of the small users to offer them the possibility of expanding their cognitive horizons in their relations with the vibration of the light and the place is one of the objectives in the Flores & Prats project for this site. The broad roofs, painted in different shades of green, ring the courtyard mimicking the outline of hills. When it rains, the covered areas allow children to play outdoors. Windows of standard dimensions are incorporated into the volume of the buildings, which is designed with a double scale to simulate the effect of the heights from the outside. Made of box-profile and corrugated metal sheet, these envelopes tend to blend in with the surrounding landscape. The choice of using different types of sheet metal and a composite assembly for the construction of shelters has made it possible to create textured roofs and reflections of light and dark synchronized with changes in sunlight during the day. The interior ceilings are characterized by lowered sections and alternations, creating a feeling of intimacy for educational activities.
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Planimetrie e prospetti realizzati per lo studio della distribuzione degli spazi interni ed esterni dell’asilo nido, copertura e relative facciate
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Plans and elevations used to study the distribution of internal and external spaces for the daycare center, roof and façades
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Fortunato D’Amico
Innovation Campus
alle pagine seguenti following pages Veduta dell’hub d’ingresso dall’esterno Exterior view of the entrance hub
La realizzazione degli spazi interni della nuova sede italiana di Microsoft prende il via nel 2007 con un concorso a inviti finalizzato a selezionare una strategia progettuale capace di rispettare gli standard “prestazionali” dello spazio di lavoro e allo stesso tempo di evitare una traduzione pedissequa di tali assunti. Il compito dei progettisti, Cristiana Cutrona e Andrea Pizzi, dello studio Re|Value, vincitore del concorso, è stato quello di dare forma a una consistente fetta degli interni del campus Microsoft. Nello specifico si tratta dell’edificio A, composto da circa 12.000 metri quadri disposti su quattro piani e dedicato agli uffici; dell’edificio pubblico, contenente il customer space di Microsoft, una sala conferenze da 300 posti, un innovation center per un totale di 3000 metri quadri; l’edificio hub, con una zona di prima accoglienza, reception e varie demo rooms; e infine tutti gli spazi comuni fruibili dai dipendenti: mensa, bar, laboratori e zona fitness, che insieme al parcheggio compongono lo zoccolo del complesso dal quale emergono i singoli blocchi. La progettazione nasce dall’interazione tra le richieste di Microsoft, riassunte in un insieme di principi sui quali basare lo studio del layout interno, e il know-how specifico di Re|Value, la cui attività si concentra da anni su queste tematiche. Nonostante la quantità di informazioni ricevute dalla committenza, è importante sottolineare come da esso non derivino direttamente indicazioni sulla disposizione degli spazi, quanto piuttosto il rapporto dimensionale tra l’utente e la singola area di riferimento: ad esempio quante postazioni possono essere contenute in un dato layout spaziale, un parametro che può variare in base alle politiche aziendali della Società. Il primo compito è stato quello di individuare una logica spaziale e una strategia architetto-
The creation of the interiors of the new headquarters of Microsoft Italia began in 2007 with an invitation-only design competition to select a design strategy that respected the performance standards of the workspace while avoiding an obsequious translation of those standards. The task of the designers, Cristiana Cutrona and Andrea Pizzi of studio Re|Value, winner of the competition, was that of giving form to a significant portion of the interiors of the Microsoft campus. Specifically, the plan is composed of: Building A, comprising approximately 12,000 square meters on four floors used as office space; the public building, containing the Microsoft customer space, a 300-seat conference room and an innovation center for a total of 3,000 square meters; the hub, with a reception area and desk, workshops and fitness center, which, together with the parking facility, represent the foundation slab for the complex upon which the other buildings stand. The design is the product of the interaction between Microsoft’s requests, summarized in a series of principles governing the appropriately designed work environments, and the specific expertise of studio Re|Value, who have been focused on such issues for years. In spite of the large quantity of information received from the client, it is important to emphasize that it does not provide direct indications regarding the design of the work spaces, but rather dimensional relations between the user and the work space. For example, it specifies the number of work stations that may be contained within a given layout, which is a parameter that may vary depending on company policy. The first task was to develop a uniform spatial rationale and architectural strategy applicable to the entire complex as a system above and beyond the individual functions assigned to each specific zone. 133
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nica uniforme per mettere a sistema ogni parte del complesso, al di là delle singole destinazioni funzionali. Re|Value ha perciò deciso di gerarchizzare queste aree a partire dalla definizione di due categorie di fondo: gli spazi di lavoro più convenzionali, destinati a una fruizione “formale” e quelli “informali”, come le quiet rooms, da declinare in maniera diversa ma complementare. Il progetto ha cercato di interpretare il rapporto tecnologia/persona, innovazione/uomo, che in chiave architettonica si è tradotto in una netta ma complementare divisione tra i concetti di massa e di leggerezza: termini che rispecchiano del resto la relazione tra hardware e software. Per rendere tangibile la reciprocità di questi binomi, Re|Value ha individuato due concetti chiave per il progetto – la pelle e l’alcova – entro i quali si può leggere buona parte degli elementi che compongono il progetto degli spazi interni. La “pelle” è intesa come dispositivo progettuale da applicare alle zone di limite degli ambienti interni, identificandosi in particolare con il nucleo centrale e con il perimetro esterno delle zone di lavoro verso la facciata dell’edificio, definendo così anche le zone dedicate alla circolazione interna, luoghi di interfaccia e di “contaminazione” tra le diverse aree funzionali. La pelle si traduce pertanto in una serie di elementi architettonici che rivestono tali zone, delimitandone i confini senza precludere una necessaria permeabilità. Nello specifico sono state studiate molteplici soluzioni per le pareti vetrate interne, utilizzando il vetro con la pellicola e materiali trasparenti. Si sono ottenute soluzioni diverse, riferite ogni volta al caso specifico, ad esempio rapportandosi alle pareti “dure” che delimitano i servizi o alle zone di lavoro. Se la “pelle”, nonostante le diverse declinazioni assunte, costituisce di fatto un tono neutro spesso identificabile con vari gradi di trasparenza, l’“alcova” emerge invece con un elemento architettonico puntuale e variamente distribuito, attraverso il quale definire e caratterizzare le aree specifiche. In pratica le alcove sono oggetti d’arredo disegnati su misura da Re|Value – divani, sedute, “pergole” e 134
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Re|Value thus decided to hierarchize these areas starting from two basic categories: more conventional work spaces serving a more “formal” function; and “informal” spaces such as quiet rooms, which are interpreted in a different but complementary manner. The project seeks to interpret the relationships between technology or innovation and people. In terms of architecture, they have been translated into a clear but complementary division between the concepts of mass and lightness: terms that may also be reflected in the relationship between hardware and software. In order to render the reciprocity of these dichotomies tangible, Re|Value has delineated two key concepts for the project—the “skin” and the “alcove”—which may guide our interpretation of a good portion of the elements that compose the design of the interior spaces. The skin is intended as a design device to be applied to the limit zones of the interior spaces, identified particularly with the central nucleus and the external perimeter of the work zone toward the building façade, thus also defining the zones dedicated to internal traffic flow, interface zones and zones for intermixing among the various functional areas. Hence the skin translates into a series of architectural elements that characterize those zones, marking out the limits while maintaining a necessary permeability, i.e., without sealing them off. Many options were studied for the inner glass walls, using glass with film and transparent materials. Various solutions were developed, each one responding to a specific function, such as interfacing with the “hard” walls circumscribing the sanitary facilities or with the work spaces. While the skin, in spite of the different identities or configurations it assumes, constitutes de facto a neutral tone that is often identifiable with different degrees of transparency, the alcove emerges as individual and variously distributed architectural elements that are a vehicle for defining and characterizing the specific areas. Practically speaking, the alcoves are customized furnishings de-
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“recycle-bin/touchdown” – che quindi si distaccano dalla produzione industriale utilizzata per le postazioni di lavoro “standard”. I divani e le sedute, realizzati in legno e rivestiti da elementi tessili colorati, si distinguono per gli alti schienali (che hanno la funzione di creare maggiore privacy e un certo grado di separazione dalle aree di circolazione). Le pergole sono invece degli elementi tridimensionali che definiscono specifiche zone di lavoro; mentre gli elementi “recycle-bin/touchdown” sono delle postazioni suddivise in due parti: da un lato è presente un piano di lavoro “informale” dal quale collegarsi ad esempio con il proprio computer portatile, mentre dall’altro lato sono 136
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signed by Re|Value—sofas, chairs, pergolas and “recycle-bin/touchdown” elements—that diverge from the industrial products used for “standard” workstations. The sofas and chairs, with wooden frames and colored textile upholstery, are distinguished by high backs (serving to enhance a sense of privacy and some degree of separation from the circulation paths). The pergolas are three-dimensional elements that mark out specific work areas, while the “recycle-bin/touchdown” elements are workstations divided into two parts: on one side there is an “informal” work surface which can be used, for example, for working with a notebook computer, while on the other side there
Vedute interne delle aree di lavoro Interior views of work spaces
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ubicati dei contenitori destinati alla raccolta differenziata. Per rimarcare la distinzione tra pelle e alcova, la scelta dei materiali e dei colori gioca un ruolo fondamentale. Se, come si è detto, la pelle sfrutta le variazioni delle lastre di vetro, diversamente trattate, per ottenere finiture mutevoli, per le alcove sono il legno e il tessuto a sottolineare il loro aspetto e le loro funzioni. Stesso discorso per i colori. Per l’edificio destinato agli uffici è stata operata una suddivisione cromatica dei diversi piani, suddivisi in toni caldi e toni freddi, in maniera tale da creare analogie e non ripetizioni a ogni livello progettato. Inoltre, le tonalità dei tessuti – applicati alle alcove, ma anche all’interno dei singoli uffici
are bins for source-separated waste collection. The choice of materials and colors plays a fundamental role in highlighting the distinction between skin and alcove. While, as we have said, the skin employs the possible variations in sheets of glass, processed in different ways to obtain changeable finishes, in the alcoves it is wood and fabric to emphasize function and appearance. The same holds for colors. Chromatic distinctions were applied on the different floors of the office building, divided into warm and cool tones so as to create analogies but not repetitions. Furthermore, the tones of the fabrics—used in the alcoves and also in individual offices and other 137
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Le ampie vetrate dell’edificio pubblico abbracciano i giardini esterni The wide glass windows of the public building envelop the outdoor gardens
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– dialogano con quelle dei pavimenti (realizzati in moquette di diverso taglio e finitura negli spazi di lavoro) per delimitare aree funzionali specifiche. Un esempio: negli uffici degli speciali inserti cromatici nel pavimento, che emergono rispetto alla tonalità di base della moquette, identificano le zone attrezzate per il lavoro in team, con un bench da dieci posti. Queste strategie progettuali sono state utilizzate anche per le parti del complesso non destinate esclusivamente agli uffici. La mensa ad esempio è risolta come fosse una grande alcova, con un controsoffitto in legno che crea una copertura idealmente simile a quelle delle “pergole”, elementi di arredo disegnati su mi140
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places—dialogue with those of the flooring (carpeting of different styles and textures in the work spaces) to delimit specific functional areas. An example: in the offices, special colored floor inserts that stand out against the colors of the carpet identify areas equipped for team working, with a 10-person “bench”. These design strategies were also used in the areas of the complex not exclusively dedicated to offices. For example, the cafeteria is designed like a sort of large alcove, with a dropped ceiling in wood that creates a roof ideally similar to those of the pergolas, custom designed furnishing elements and color tones to characterize the spaces. In the hub, the en-
Vedute notturne delle facciate esterne Night views of the exterior façades
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sura e tonalità cromatiche che caratterizzano gli spazi. Nell’hub, l’edificio d’ingresso, il concetto di pelle è stato applicato ai nuclei “duri” che ospitano sale riunioni e la reception, mentre elementi di arredo in posizione sparsa hanno la funzione di alcova. Nel grande auditorium, invece, i diversi concetti sono stati integrati in un’unica soluzione: gli elementi tessili, il vetro e il legno sono condensati diventando pannellature poste in ordine alternato, in un certo senso anticipando tutti gli elementi presenti agli altri livelli.
trance building, the concept of the skin was applied to the “hard” nuclei with meeting rooms and reception facilities, while scattered furnishing elements play the role of alcoves. On the other hand, in the large auditorium, the different concepts were integrated into a single solution: the textiles, glass and wood are condensed into panels arranged in alternating order, in a certain sense echoing all the elements found on other levels.
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Ricardo Flores, Eva Prats Biografia / Biography
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Flores & Prats Archs. è uno studio di architettura fondato a Barcellona nel 1998 da Eva Prats e Ricardo Flores. Lo studio è stato coinvolto in differenti tipi di progetti, soprattutto per l’amministrazione pubblica, attraverso la partecipazione a concorsi aperti. Tali progetti comprendono, oltre a edifici a uso pubblico e abitazioni, anche complessi residenziali, un hotel a Barcellona, un centro culturale e un museo a Palma di Maiorca, nonché spazi pubblici, allestimenti di mostre e installazioni site specific per importanti istituzioni culturali e musei. Eva Prats e Ricardo Flores hanno lavorato come architetti progettisti nell’ufficio di Enric Miralles rispettivamente dal 1985 al 1994 e dal 1993 al 1998. Il lavoro dello studio ha ottenuto il Grand Award for the Best Work in Architecture della Royal Academy of Arts di Londra nel 2009, ed è stato pubblicato in diverse riviste internazionali, quali per esempio “Architectural Record”, “Monument” e “Quaderns”, nonché in “El País” e in “La Vangauardia”. Sono autori di diversi articoli e dei libri di architettura John Hejduk. House for a Poet e Through the Canvas. Architecture Inside Dutch Paintings. Eva e Ricardo sono stati visiting professors in varie università in Spagna, Argentina, Italia, Danimarca, Norvegia, USA, Inghilterra, Scozia e Australia; attualmente sono professori associati di Progettazione alla Scuola di Architettura di Barcellona (ETSAB), di Tesi di laurea all’ESARQ-UIC, e professori al Master of Housing dell’ETSABUPC.
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Flores & Prats Archs. is an architecture studio based in Barcelona, established in 1998 by Ricardo Flores and Eva Prats. The studio has been involved in several kind of projects, mainly for the Public Administration through open competitions. These include residential and public buildings— housing buildings, a hotel in Barcelona, cultural centre and museum in Palma de Mallorca—as well as public spaces, exhibition design and site-specific installations for major cultural institutions and museums. Eva Prats and Ricardo Flores worked in the office of Enric Miralles between 1985–1994 and 1993–1998 respectively, as project architects. The work of this office has received such recognition as the Grand Award for the Best Work in Architecture at the Royal Academy of Arts in London in 2009, and has been published in several international journals including “Architectural Record”, “Monument”, “Quaderns”, and in El País and La Vanguardia magazines. They are authors of several architectural essays and of the books John Hejduk. House for a Poet, and Through the Canvas. Architecture Inside Dutch Paintings. Eva and Ricardo have been Visiting Professors at several universities in Spain, Argentina, Italy, Denmark, Norway, USA, England, Scotland and Australia, and both are Associate Professors of Design Studio at the School of Architecture of Barcelona (ETSAB), Final Thesis at ESARQUIC, and Professors at the Master of Housing of ETSAB-UPC.
Crediti / Credits
Localizzazione / Location Peschiera Borromeo Committente / Client Microsoft Cronologia progetto e realizzazione / Chronology of design and construction 2007-2011 Progetto architettonico Architectural design Flores & Prats, Barcelona Collaboratori dello studio Flores & Prats per questo progetto / Flores & Prats Studio’s collaborators on this project Eirene Presmanes, Sune Rieper, Jorge Casajús, Javier Lecumberri, Sergi Madrid, Lucía Guerberoff, Adele Fiorani, Adam McDonald, Lars Bach, Elvire Thouvenot, Oriol Valls, Jaume Molins, Sergio Muiño, Christine van Sluys, Lucía Cella, Fabrizia Cortellini, Veronica Baroni Strutturista / Structure consultant Arch. Manuel Arguijo Fotografie del plastico Photographs of the model Adrià Goula Direzione artistica / Art direction Flores & Prats, Barcelona Progetto urbanistico Urban design DM Project Srl Progetto inserimento ambientale e paesaggistico Environmental and landscape setting plan Luigino Pirola, architetto paesaggista / landscape architect Progetto ingegneria Engineering design Studio MPartner Srl Ing. Silvestre Mistretta Vitali Engineering Direzione lavori / Worksite management Studio MPartner Srl Certificazione LEED LEED Certification Greenwich Srl Progetto interior design Interior design Re|Value Progetto spazi a verde Landscape design Flores & Prats, Barcelona Responsabile progetto Microsoft / Project manager Microsoft
Laura Padovese General contractor strutture, opere civili, facciate / General contractor for structural and civil engineering, façades Vitali S.p.A. Sistemi facciate alluminiovetro / Glass and aluminum façade systems Schüco Progettazione e realizzazione impianti elettrici / Design and installation of electrical systems A.G.I.E. Srl Pavimentazione in legno Parquet flooring MP S.p.A. – Il Circolo dell’Antico Parquet
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Gruppo Vitali La forza dei valori The Strength of Values
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Vitali S.p.A. è società leader nel settore del real estate da oltre tre generazioni, specializzata nella realizzazione di headquarters, hub logistici, edifici industriali, hotel e centri commerciali. È attiva nel settore delle costruzioni con un assetto divisionale che prevede quattro principali aree di business: lo sviluppo immobiliare, la realizzazione di grandi infrastrutture, la produzione di materiali per l’edilizia, il decommissioning e le demolizioni speciali. Oggi Vitali si configura come un gruppo diversificato, innovativo e flessibile che si contraddistingue per: – la capacità di gestire in totale autonomia l’intero processo costruttivo, dalla progettazione alla realizzazione, alla gestione dell’intervento; – l’elevato profilo tecnologico, testimoniato dalla costante ricerca e dall’utilizzo di tecnologie innovative; – l’impegno costante nella salvaguardia dell’ambiente con l’adozione di azioni specifiche rivolte all’abbattimento dell’impatto ambientale e alla valorizzazione del territorio. Il Gruppo promuove la cultura dell’ecosostenibilità, della responsabilità sociale, del valore del lavoro, della legalità, della correttezza e trasparenza dell’agire. Valori alla base dell’attività di Vitali S.p.A. e presupposti imprescindibili per il raggiungimento dei propri obiettivi economici, produttivi, sociali.
Vitali S.p.A. has been a leader in the real estate market for over three generations, specialized in the design and construction of headquarters, logistics hubs, industrial buildings, hotels, and shopping centers. Organized into divisions, it focuses on four main business areas in the construction industry: real estate development, large-scale infrastructure, building materials, decommissioning and special demolition. Vitali is a diversified, innovative, and flexible group distinguished for: – full and independent management of the entire construction process, from design to construction and O&M; – high technological profile supported by ongoing R&D and the use of innovative technologies; – steadfast commitment to environmental safeguards through the implementation of specific actions to reduce environmental impact and to enhance and highlight the qualities of the local area. The Group promotes the culture of environmental sustainability, social responsibility, value of work, legality, and proper and transparent conduct. Underpinning the Vitali SpA philosophy, these values constitute indispensable premises for the achievement of the company’s economic, productive, and social objectives. www.vitalispa.it
Ringraziamo i nostri collaboratori, tutti coloro che ci hanno accompagnato dall’inizio dell’avventura fino al suo compimento. Tante sono le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’Innovation Campus, tutte hanno lasciato un’impronta. Il nostro augurio è che anche in loro sia rimasto qualcosa. Stefano Adami Alan Angioletti Luigi Baldini Francesco Balzi Stefania Barzaghi Pierangelo Bertuletti Anna Bianco Efrem Biffi Marco Bini Daniele Bodega Giuseppe Bonacina Elena Bonademi Fabio Bonati Germano Bonfanti Fabio Bosoni Fabio Bottaro Andrea Burini Giuseppe Busi Vincenzo Camilleri Lorenzo Cattaneo Marco Cavenati Corinna Cereda Luca Colombo Mara Colombo Matteo Colombo Andrea Del Prato Abdelouahad El Mnaouri Manuele F. Fenaroli Pierluigi Fontana Samuele Efrem Fumagalli Oscar Giuseppe Galbini Ivano Gandolfi Flavio Ghezzi Luca Ghezzi Rudy Ghezzi Emanuele Gianola Dario Paolo Locatelli Emanuele Locatelli Cristian Losa Francesco Matano Mauro Mazzoleni Oscar Mazzoleni Giacomo Modica Giuseppe Modica Giampaolo Motta Claudio Offredi Lucile Orlando Marco Palma Stefano Pasini Nicola Pavoncelli
We would like to thank our partners, suppliers, collaborators, and all those who have accompanied us on this adventure from its beginning to its completion. Many people have contributed to the realization of the Innovation Campus and all have left a mark. Our hope is that this project has also left them with something equally positive. Antonio Natale Perdomini Luca Perico Elena Perico Stefano Perucchini Giuliano Piccini Enrico Ravasio Salvatore Ricciardi Francesco Ronzoni Gianbattista Rota Daniele Battista Rota Gianluca Rota Samanta Rota Antonio Sala Roberto Salvi Enrico Sottocornola Luca Spinelli Corrado Taramelli Giovanni Testa Matteo Vanotti Ivan Villa Mara Virani Andrea Zanardi Giorgio Zanardi
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Innovation Campus Un luogo oltre l’immaginario
Innovation Campus Un luogo oltre l’immaginario
La nuova sede di Microsoft Italia
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Skira