Oggi purtroppo Giacomino si è ammalato, a casa tutto il giorno deve stare: “Uffa, non mi voglio annoiare!” esclama Giacomo disperato.
Alle 7 si gira nel letto, non riesce a dormire. Guarda dalla finestra i fiori danzare, una barchetta di carta tra i flutti si prepara a partire e Giacomo stupito: “Ma cosa ci fa lĂŹ il mare?â€?
Alle 9 la barca è lontana all’orizzonte. Giacomo guarda piÚ attentamente il cielo verde e le colline azzurre, in fondo alla valle spunta una torre
Alle 11 dalla torre parte l’autobus volante, saltella tra i campi e in mezzo alle piante. Giacomo guarda il sole salire: “Che bello che bello lo voglio toccare!�
Alle 13 il sole è alto nel cielo, la luce è forte. Fuma dal caldo il campo del vicino, fuma la minestra sul suo comodino.
Alle 15 il cielo si dipinge di blu, le nuvole bianche cadono giĂš sembrano uova, ovetti e sassolini. “Guarda, che buffo, come sembran viciniâ€?.
Alle 17 mille pecorelle salgono in cielo fino alle stelle e coprono tutto di un velo di seta “Quale sarĂ la mia prossima meta?â€?
Alle 19 il giorno volge alla fine e con lui finiscono anche le rime. Giacomo ride un poco assonnato, suonano alla porta: il babbo è tornato!
Alle 21 le stelle sono tutte lassÚ ridon tra loro e guardano giÚ poi vede la luna con un bicchiere di vino lei si gira, lo guarda e gli fa l’occhiolino
La mamma viene in camera a dargli il bacino: “Allora, ti sei annoiato, povero Giacomino?”. Ma Giacomo è così felice che si sente scoppiare: “Mamma, domani mi posso ri-ammalare?”
Oggi purtroppo Giacomino si è ammalato, a casa tutto il giorno deve stare: “Uffa, non mi voglio annoiare!” esclama Giacomo disperato.