Blu mare : cyanotype art - Composizioni fotografiche in cyanotype print di Silvano Bonaguri.

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Ingresso visitatori da Contrada del Carmine 2F, accanto alla chiesa del Carmine Segreteria: Via San Faustino, 11/d - 25122 Brescia (Italia)

Orari di apertura: martedì, mercoledì, giovedì dalle 9 alle 12 sabato e domenica dalle 16 alle 19

Opera in Licenza Crreative Commons

Tel. 03049137

Pseudocatalogo

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A cura di Gabriele Chiesa.

Blu mare : cyanotype art Composizioni fotografiche in cyanotype print di Silvano Bonaguri.

Email: museobrescia@museobrescia.net Web site: https://www.museobrescia.net/it/

Impaginazione, grafica e testi di Gabriele Chiesa. Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, 13 novembre 2021.

Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo 4.0 Internazionale https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/deed.it

10 settembre - 6 novembre 2022 Museo Nazionale della Fotografia Cinefotoclub Brescia

Il Museo Nazionale della Fotografia – Brescia è espressione del Cinefotoclub di Brescia, nato nel 1953. I materiali raccolti nelle sale espositive raccontano la storia della fotografia e del cinema, dagli albori dell’invenzione ad oggi, attraverso apparecchiature foto grafiche e cinematografiche, materiali storici, originali fotografici ed accessori, iniziando dai primi esperimenti fino ai giorni nostri. Nelle due sale mostre del Museo si susseguono ogni mese esposizioni dedicate alla produzione di autori nazionali e internazionali. Dal 2013 inoltre è stata creata la sezione espositiva “La mostra nel cassetto”, uno spazio espositivo che accoglie e rende fruibili al pubblico alcune fotografie conservate nell’immenso archivio del Museo. Nel corso degli anni si è aggiunta la sezione “Spazio Soci”, dedicata a piccole mostre personali. Dal 2020 una sezione espositiva è dedicata alla storia dei processi fotografici ed agli artisti visuali che si esprimono attraverso la reintepretazione dei processi analogioci storici. La Biblioteca foto-cine matografica permette la consultazione di circa 8.000 volumi di argomento fotografico e cinematografico. Il Museo custodisce importanti fondi fotografici storici che si arricchiscono progressivamente di stampe, lastre e pellicole, grazie ad acquisizioni e donazioni di archivi privati e di prestigiosi studi fotografici. L’ingresso al Museo è libero e gratuito.

Silvano Bonaguriha utilizzato la stampa cianotype sempre per impressione diretta da materiali fisici o da lastre fotografiche in pellicola grande formato, senza mai impiegare “negativi digitali” o altri passaggi che comportassero interventi di carattere digitale. La cianotipia non era tra le tecniche fotografiche da lui predilette, in quanto la riteneva relativamente semplice, in relazione alla complessità di altri processi che considerava espressivamente più ricchi di po tenzialità. Preferiva servirsene solo quando il contenuto artistico o il messaggio che voleva trasmettere erano coerenti con questo particolare procedimento. La modulazione tonale che Bonaguri riusciva ad ottenere dalla cianotipia è particolarmente ampia e la varietà di soggetti e creatività nei rusultati rivela tutto il fascino che questa antica tecnica riserva ancora nell’epoca dell’immagine digitale omologata. Nella sezione del Museo dedicata alle apparecchiature fotografiche è stata allestita una vetrina che raccoglie alcune delle fotocamere costruite da Silvano Bonaguri per la fotografia stenopeica sui supporti tradizionali in pellicola negativa e per materiale positivo diretto istantaneo.

La mostra “Blu mare : cyanotype art” Composizioni fotografiche in cyanotype print di Silvano Bonaguri, a cura di Gabriele Chiesa, si è svolta dal 10 settembre al 6 novembre 2022 presso il Museo Nazionale della Fotografia Cinefotoclub Brescia. L’esposizione ha presentato una selezione di opere realizzate dall’artista visuale e fotografo concettuale Silvano Bonaguri e che fanno parte del fondo conser vato dal figlio Matteo Bonaguri. Le opere sono state realizzate con il processo cianotipico inventato da sir John Frederick William Herschel nel 1842. Luisa Bondoni, Curatrice del Museo, e Gabriele Chiesa, collaboratore per le mostre storiche e di reinterpretazione dei processi analogici originari, tradizionali ed alternativi, presentano questa esposizione come secondo evento di una serie di mostre dedicate all’opera di Silvano Bonaguri, da sviluppare negli anni. La mostra precedente, “Silvano Bonaguri ed Anna Benzi / L’arte, la storia e la bellezza nei processi fotografici originari”, si è svolta dal 9 ottobre 2021 al 5 di cembre 2022, sempre presso il Museo Nazionale della Fotografia Cinefotoclub Brescia. Le immagini, al di là del loro contenuto estetico figurativo, sono tutte profondamente caratterizzate da una loro specifica corporeità individuale che viene purtroppo e necessariamente appiattita da qualsiasi procedimenti di riproduzione e dalla restituzione su display digitale. Per godere pianamente della visione è insostituibile l’osservazione in presenza fisica.

Sito web: https://www.bonaguri.it

Sito web del museo, con tutte le informazioni, contatto, n. di telefono e gli orari di apertura: https://www.museobrescia.net/it/ facebook: https://www.facebook.com/MuseoFotografiaBrescia youtube: https://www.youtube.com/c/MuseobresciaNet

La mostra

3 Presentazione

PresentazioneIlmuseo

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Mostre

2011. Les Jeux Daguerriennes

2017. Oratorio di San Sebastiano. Forlì ritrovata. Forlì. 2017. Palazzo Mattei. Antologica. Semplicemente Fotografare Live. Novafeltria. 2019. Galleria d’arte di Manoni 2.0. Ritratti d’epoca a Villa Saffi. Forlì. 2021. Museo della Fotografia. Silvano Bonaguri ed Anna Benzi. L’arte, la storia e la bellezza nei processi fotografici originari. Brescia.

Silvano Bonaguri (Forlì, 24 marzo 1944 - 3 gennaio 2021), fotografo ed alchimista, come lui stesso amava definirsi, ha dedicato la vita intera alla ricerca, all’applicazione ed alla reinterpretazione creativa dei processi fotografici delle origini. Egli fu, in epoca contemporanea, un dagherrotipista provetto, eminente esponente dell’élite di esponenti dell’epopea mitologica della fotografia e del suo fascino alchemico, espresso attraverso sostanze chimiche come l’oro, l’argento ed il mercurio. Studioso di sorprendente ingegno poliedrico, dopo il diploma e la laurea si dedicò all’insegnamento. Cultore appassionato di scienze naturali, chimica, ma anche delle discipline umanistiche, è stato un artista visuale con una personale originalissima visione dei significati e delle funzioni della Fotografia. Tutta la sua opera si inqua dra in una serie di progressivi approfondimenti, sempre fondati su una rigorosa base storica, sull’evoluzione espressiva della fotografia. Egli lavorava sempre su precisi progetti rivolti alla valorizzazione della consapevolezza di ogni aspetto della cultura fotografica. Ispirato e supportato dalla sua Musa, Anna Benzi, impiegava anche molti anni per dare compimento a geniali intuizioni o a complessi percorsi di esplorazione espressiva, fotografia concettuale e metafotografia. Anche il più preparato cultore di arte fotografica difficilmente sfugge allo stupore che le sue fotografie tendono a suscitare. Talvolta risulta addirittura difficile comprendere la natura stessa delle sue opere. La loro lettura invita magicamente al coinvolgimento personale, alla disponibilità e competenza necessarie per interpretare i complessi sistemi di allusioni e connotazioni che le immagini suggeriscono. Praticamente ogni progetto che Silavano Bonaguri ha realizzato non costituisce un punto d’arrivo artistico, ma un nuovo traguardo oltre al quale egli stesso invita a proseguire, proponendo sempre nuovi stimoli e doman de. Da questo punto di vista è un grande educatore, oltre che grande fotografo. Egli non illumina e definisce risposte, ma socchiude porte misteriose su stupefacenti ed insospettati aspetti della cultura e della creatività artistica fotografica. Il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia intende proporre, a partire da questo primo evento espositivo, una serie di mostre dedicate a questo grande fotografo italiano, ancora sconosciuto per effetto della sua particolare riservatezza di carattere. Inizia dunque da qui una fantastica avventura di ricerca su un gigante della fotografia italiana ancora tutto da scoprire.

1971. Il Paese delle Zucche. 1975. Proscenio

1972. Galleria Mastrogiacomo editore. Il Paese delle Zucche. Padova. 1994. La Stanza della Memoria Fotografica. Forlì. 2008. Palazzo Albertini. I miei Padri. Forlì.

Alcuni dei suoi progetti realizzati Il Paese delle Zucche. Proscenio. Dedicato a… Cinque Ritratti Allotropici. Animazione di un acquario. Ritrovamenti. Immagini Numisma tiche. Odissea di Esposizione. Stereofotogrammi. Micro-Macro. Elogio e Sviluppo della Camera Obscura. Ritratti di Anna Benzi. Ritratti di personaggi forlivesi. Comacchio in callitipia. Saline di Cervia in fotografia stenopeica. Capricci. Tableau vivant, Modigliana. Dissolvenza incrociata. Ritratti numismatici. Processi fotografici alternativi. Fotogrammi. Pseudosolarizzazioni. Le Nature Morte di DorianGray.

Pubblicazioni fotografiche

Silvano Bonaguri

Silvano Bonaguri, artista visuale, alchimista dell’anima

1984. La Stanza della Memoria Fotografica 1994. I Miei Padri”

Le soluzioni base che entrano in gioco nella cianotipia sono due, qui indicate come A e B: A Ferro ammonio citrato verde B Potassio ferricianuro

La prima applicazione pratica di questo processo fu realizzata da Anna Atkins nel 1843 con il libro “British Algae: Cyanotype Impressions”, definito da alcuni “il primo libro fotografico illustrato” (il libro “The pencil of nature” di Talbot è del 1844). Anna Atkins era una studiosa di botanica ed utilizzo le impressioni cyanotype di campioni vegetali che conservava in un erbario a scopo scientifico, probabilmente a corredo e completamento del volume senza immagini “Manual of British Algae” di William Harvey. Il volume della Atkins venne poi ri pubblicato in più riprese fino al 1853 e venne affiancato anche da un altro volume, ottenuto sempre con la medesima tecnica, dedicato ai muschi ed alle felci.

Cenni di cianotipia - Cyanotype print

I Fotogrammi (rayogrammi) tradizionali su carta costituiscono di regola il primo approccio alla pratica della cianotipia perché sono sem plici da realizzare. Il procedimento di stampa positivo da negativo digitale è un po’ più complesso, ma consente di ottenere risultati origi nali, anche se non qualitativamente paragonabili con quelli offerti dalla stampa argentica.

Le sostanze chimiche si possono acquistare su ebay. Un buon fornitore si trova in Germania ed è conveniente nel caso di ordini consistenti perché la spedizione incide significativamente. Altri venditori hanno invece base in Italia.Cercando su amazon.i si trovano vari fornitori di prodotti per la cianotipia, ma in genere vendono ‘kit’ pronti e non le sostanze base. In linea di massima il potassio ferricianuro entra in soluzione per un peso di circa la metà o poco meno del ferro ammonio citrato verde, che se tutti e due finiscono di regola sciolti nel medesimo quantitativo di acqua, il che rende comoda la miscelazione 1+1. Una volta miscelate le due soluzioni, si ottiene una soluzione fotosensibile che può essere stesa su vari supporti in grado di assorbirla. Dopo l’esposizione alla radiazione ultravioletta, prodotta dal sole o da lampade UV, l’immagine si produce e si stabilizza con il lavaggio in acqua e successiva essicazione. Il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia propone periodicamente laboratori di cianotipia.

Il processo di preparazione inizia riscaldando al ‘calor rosso’ parti uguali di salnitro (nitrato di potassio) e di cremor tartaro (tartrato di po tassio) in un crogiolo. Viene aggiunta della polvere di sangue bovino e la miscela viene riscaldata fino all’incandescenza. Il calcinato viene lavato con acqua e trattato con una soluzione di allume (potassio alluminio solfato) e di vetriolo verde (solfato ferroso). Si forma un pre cipitato verde che diventa blu con l’aggiunta di acido muriatico (acido cloridrico). Questo procedimento , come è evidente, non ha alcuna relazione con la fotosensibilità delle soluzioni impiegate in cianotipia.

La tradizione vuole che un produttore di colori tedesco di nome Diesbach scoprisse casualmente nel 1704 il modo di preparare questo pigmento a partire dal sangue di bue, pensando però di preparare un pigmento rosso, considerando il materiale di origine. Il garzone di Diesbach iniziò la preparazione del pigmento a Parigi, mentre solo nel 1722 il pittore olandese Simon Eikenlenberg scrisse alcune note sul modo di prepararlo. Nel 1724 il processo approdò in Inghilterra e nel 1764 venne pubblicata la descrizione dettagliata della preparazione in un manuale per artisti.

La cianotipia è un processo off-camera.

Il cianotipo fu il primo procedimento fotografico su carta di largo impiego popolare. Fu inventato da Sir John Herschel nel 1842.

Il Blu di Prussia deve questo nome in quanto venne usato per tingere le divise dell’esercito prussiano. Questo colore è noto anche come Blu di Amburgo, blu di Parigi, blu di Harlem, blu orientale, blu di potassa, ecc.

Trovare istruzioni, manuali e tutorial video sulla cianotipia non è difficile. Tuttavia le informazioni riguardano solitamente le applicazioni più comuni di questo processo, su carta o su tessuto, e non approfondisco no le possibili varianti creative del processo

5 Blu mare: cyanotype art

Cianotipia tratta dalla riproduzione di una fotografia Degli anni Cinquanta. A sinistra il pittore forlivese Roberto Casadio. Subito accanto: Silvano Bonaguri.

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Silvano Bonaguri

Erbario fantastico. Serie di opere create da Silvano Bonaguri per celebrare Anna Atkins, (1799-1871), botanica britannica considerata la prima persona ad aver pubblicato un libro con immagini fotografiche. “Photographs of British Algae“, del 1843, è una raccolta pubblicata privatamente in un numero molto ridotto di esemplari e documentata con didascalie scritte a mano sui cianotipi prodotti individualmente.

7 Blu mare: cyanotype art

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Silvano Bonaguri

“Photographs of British Algae“.

Stampe eseguite con processo cia notipico (cyanotype print) da Silvano Bonaguri per celebrare l’opera di Anna Atkins ed il primo libro fotografico al mondo, da lei realizzato nel 1843:

Stampe eseguite con processo cia notipico (cyanotype print) da Silvano Bonaguri per celebrare l’opera di Anna Atkins ed il primo libro fotografico al mondo, da lei realizzato nel 1843: “Photographs of British Algae“.

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La ballata degli ippocampi. cianotipico (cyanotype photo-gram/rayografia) “La Stanza della Memoria Fotografica”.

Silvano Bonaguri

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Fotogramma

Da

11 Blu mare: cyanotype art I tre mondi di (cyanotypeFotogrammaEscher.cianotipicophotogram/rayografia) Da “La Stanza della Memoria Fotografica”.

Silvano Bonaguri

Fotogramma (photo-gram/rayografia). Cianotipia con cornice callitipica. (cyanotype + callitype).

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Fotogramma (photo-gram/rayografia). Cianotipia con cornice callitipica. (cyanotype + callitype).

Cornucopia di fotogrammi. (cyanotypeFotogrammacianotipicophotogram/rayografia)

Silvano Bonaguri

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Da “La Stanza della Memoria Fotografica”.

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(cyanotypeFotogrammacianotipicophotogram/rayografia)

Da “La Stanza della Memoria Fotografica”.

Riproduzioni di dettagli di alcune delle carte filigranate usate da Silvano Bonaguri per opere realizzate in callitipia e cianotipia.

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17 Blu mare: cyanotype art Fotogramma cianotipico (cyanotype photo-gram/rayografia) Da “La Stanza della Memoria Fotografica”.

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Silvano Bonaguri

Serie di cyanotypestampeprodotte

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da un’unica matrice analogica su pellicola fotografica.

Ogni stampa eseguita con i processi fotografici originari, come la cianotipia è un “unicum” fisicamente non moltiplicabile, ma solamenteriproducibilecome raffigurazione.

Odissea di esposizione. Serie di opere uniche che, sotto forma di cianotipie in progress, furono inviate per posta ad alcune personalità della cultura fotografica. L’esposizione avveniva “in viaggio” ed il destinatario doveva poi completare il trattamento con l’immersione in acqua che produceva l’opera fotografica finale stabilizzata.

Silvano Bonaguri

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“Specchio artigianale” Ritratto n.5 dal progetto di fotografichetrasformazioniPhoenix, “cinqueallotropici”.ritratti

21 Blu mare: cyanotype art

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Nelle pagine che seguono, alcune fotocamere costruite da Silvano Bonaguri per realizzare le sue opere fotografiche. realizzataObscura”“Camerasulla base delle stampe d’epoca di metà Settecento che ne illutrano il funzionamento.

Silvano Bonaguri

23 Blu mare: cyanotype art

Fotocamera autoco struita, predisposta per montare chassis per pellicole a positivo istantaneo.

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Silvano Bonaguri

Fotocamera a foro stenopeico con dorso curvomobile.panoramico

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Fotocamera a foro stenopeico con dorso curvomobile.panoramico

Silvano Bonaguri

Fotocamera a foro stenopeico con otturatore ricavato smontando il gruppo ottico di un obiettivo vintage. Lo chassis, con tendina, è un dorso mobile è un Mamiya per pellicola 6x9, accessorio Mamiya Press. I pomoli d’ottone servono per bloccare/sbloccare in posizione il dorso.

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Silvano Bonaguri

Mirino allineamentodi per fotocamera a foro stenopeico.

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29 Blu mare: cyanotype art A Inpneumatico.otturatoresinistra:1900circa.alto:mirino di allineamento per fotocamera a foro stenopeico.

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