Listino G. Bretschneider 2013

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GIORGIO BRETSCHNEIDER EDITORE ARCHEOLOGIA - ARCHAEOLOGY 1; STORIA ED EPIGRAFIA - HISTORY & EPIGRAPHY 5; MEDIOEVO - MEDIEVAL STUDIES 5; PERIODICI - JOURNALS 6; CONDIZIONI DI VENDITA - SALES CONDITIONS 8

Novità Bibliografiche - New and Forthcoming books - 2013

ARCHEOLOGIA Archaeology

Iasos e il suo territorio Cinquanta anni della Missione Archeologica Italiana di Iasos Atti del convegno internazionale (Istanbul, 26-28 Febbraio 2011) A cura di Fede Berti Il volume raccoglie le relazioni presentate a Istanbul in occasione del convegno tenutosi nel 2011 per i cinquanta anni della Missione Archeologica Italiana di Iasos. Gli argomenti trattati sono, tra le premesse dell’antico insediamento, quelle risalenti al Tardo Bronzo, l’agorà come espressione dello sviluppo urbano dall’età arcaica alla romana, le aree sacre, la casa, le necropoli, l’assetto della città e della sua chora nella tradizione antiquaria e nella percezione dei topografi e dei ricercatori che vi lavorano attualmente. Concludono il volume due saggi che trascendono l’ambito regionale della Caria, rispettivamente dedicati al fregio nell’architettura ionica arcaica e al ricorso ai giudici stranieri da parte delle poleis ellenistiche. M. Benzi, G. Graziadio, Iasos nel Tardo Bronzo III. Un sito miceneizzato alla periferia del mondo miceneo; L. Donati, Agora. The fountains and the archaic period; R. Fabiani, M. Nafissi, La pubblicazione dei decreti a Iasos: cronologia e topografia; F. Berti, Tra mura e porte urbane: ricostruzioni, ipotesi e proposte a margine della stoa occidentale dell’agorà di Iasos; G. Maddoli, Vendita del sacerdozio della madre degli

dei a Iasos; M. Michelucci, Le stipi votive dell’agorà e l’agorà augustea; S. Lagona, Uno spazio commerciale di fianco all’esedra di Artemide; A. Romualdi, Materiali dal santuario di Demetra e Kore; S. Angiolillo, M. Giuman, La ‘casa dei mosaici’: una domus nella Iasos romana; D. Baldoni, Riti, usi e corredi funerari a Iasos in epoca ellenistica; R. Parapetti, Anastilosi grafica del monumento funerario nel Balık Pazarı di Iasos; N. Masturzo, Viaggiatori, epigrafisti e disegnatori. La topografia di Iasos dal 1600 ad oggi; L. Cianciulli, L’architettura lelega nella chora di Iasos; A. Baran, Arkaik Dönem ion Mimarisinde Friz Kullanimi; S. Önder, M. H. Sayar, Foreign judges in Caria. «Archaeologica» 171 «Missione Archeologica Italiana di Iasos» V cm 21,5 × 30 pp. xviii-250, Tavv. LXXXVI 2013 - isbn 978-88-7689-275-2 Euro 120,00

Kroton. Nuove ricerche nella polis achea e nel suo territorio A cura di R. Spadea e M. L. Lazzarini F. Cristiano, Note sui cinturoni italici dalla crotoniatide; P. G. Guzzo, Doni ad Hera Lacinia; A. Muleo, Il grifo del Lacinio: problemi interpretativi e conservativi; E. Lattanzi, Bronzetti dalla Magna Grecia nelle collezioni Towneley e Payne Knight

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nel British Museum di Londra; G. Aversa, Coperture fittili ed edilizia a Crotone: vecchi indizi e nuove testimonianze per una storia dello sviluppo urbano; A. Caruso, Mouseia pitagorici in Magna Grecia: questioni topografiche e culturali; G. Aversa, G. Verbicaro, La necropoli della ‘Carrara 3’ di Crotone: rapporto preliminare di scavo; G. Verbicaro, Aree residenziali ed officine ceramiche di Crotone antica: un contributo sull’organizzazione dello spazio urbano nel quartiere centrale della polis tra l’VIII ed il III secolo a.C.; C. D’Annibale, J. Coleman Carter, Ritorno al passato. La seconda campagna di field survey dell’Istituto di Archeologia Classica dell’Università del Texas nel territorio del marchesato di Crotone; R. Belli Pasqua, Munificus erga patriam suam. Note sul gruppo bronzeo di Manio Megonio Leone e dei suoi famigliari a Petelia; E. Arslan, Il ripostiglio di Crotone, Fondo Gesù 2005; R. Spadea, Frammento di acroterio fittile e sirena di bronzo dal territorio di Crotone; E. Lippolis, R. Stocco, Scavo nell’area ex Montedison. Nuove considerazioni sull’urbanistica del settore settentrionale di Crotone; A. Racheli, Evoluzioni e trasformazioni nell’impianto urbano: l’area della Banca Popolare; A. Ruga, Crotone romana: dal promontorio Lacinio al sito acheo; M. L. Lazzarini, Nuove iscrizioni dal Lacinio. «Atti e Memorie della Società Magna Grecia» Supplemento, I cm 20,5 × 28,5 pp. 600, Tavv. CXXX b/n e X a colori isbn 978-88-7689-277-6 Euro 150,00


Il santuario delle Divinità Orientali e i suoi predecessori (Sibari - Casa Bianca): scavi 2007, 2009-2012 Prefazione; Premessa; 1. E. Greco, Il santuario delle Divinità Orientali e la stratificazione preromana (Scavi 2007, 2009-2001, 2012); 2. L’architettura del santuario: P. Vitti, Il santuario di Casa Bianca: descrizione e restituzione architettonica preliminare; A. D’Alessio, L’apparato architettonico del santuario delle Divinità Orientali. Selezione e inquadramento preliminare degli elementi superstiti. Tempio e portico. 3. Rapporti di scavo e materiali archeologici ed epigrafici: M. Rocco, Il settore occidentale (Area 28); M. Rocco, La plateia E (Campagna di scavo 2007 - Ampliamenti 1-2); S. Marino, I sondaggi nell’Edificio N; M. Rocco, I materiali ceramici; L. Coluccia, Il tempietto P (parte orientale di N e sondaggio 4); A. D’Alessio, L’iscrizione dal tempietto P e la presenza dei prefetti “municipali” nella Regio III (Lucania et Bruttii); M. Pisani, Un contributo per l’inquadramento stilistico e cronologico di un’antefissa a testa di gorgone. L’area del tempio (Area 23): S. Marino, Gli strati di abbandono e di distruzione; M. Sangineto, S. Marino, Il sondaggio 4; S. Di Gregorio, I materiali; L. Coluccia, Il sondaggio 5; S. Marino, Il sondaggio 7; A. Zumbo, Attestazione epigrafica di un proconsole da Copia-Thurii; S. Marino, Edificio F - Area 30 - Sondaggio E; La plateia B (Saggio 24 e Area 29): A. Correale, Il Saggio 24; M. T. Granese, I materiali; A. Correale, Area 29; M. Rocco, I materiali dall’età tardo-repubblicana alla tarda età imperiale; S. Di Gregorio, M. T. Granese, I materiali dall’età arcaica al III sec. a.C.; A. Zumbo, Un frammento d’iscrizione d’età repubblicana da Copia-Thurii; 4. D. Novellis, Primi dati archeobotanici da Sibari - Casa Bianca; 5. A. Polosa, Monete dagli scavi di Casa Bianca 20062011; 6. S. Luppino, Il santuario delle Divinità Orientali. Osservazioni preliminari sui culti; S. Luppino, Catalogo dei rinvenimenti relativi ai culti; 7. M. Πετρόπουλος, Η ελληνική ανασκαφή στη Σύβαρη: 2007-2010; 8. La valorizzazione dell’area archeologica di Casa Bianca: P. Vitti, Reintegrazione dell’immagine e fruizione di un’area del Parco archeologico di Sibari; P. Vitti - O.Voza, Interventi a Casa Bianca

nel quinquennio 2007-2012; 9. E. Greco - P. Vitti - O.Voza, Appunti sulla topografia di Casa Bianca; Bibliografia; Appendice; M. Rocco, La campagna di scavo 2007 al Parco del Cavallo. Nuove osservazioni sulle fasi dell’emiciclo-teatro. «Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni italiane in Oriente» LXXXIX - s. III, 11, 2011 - Tomo II cm 21 × 31 pp. xii -370, Tavv. XIV 2012 - isbn 978-960-9559-01-0 issn 0067-0081 Euro 150,00

Laurence Mercuri

La necropoli occidentale di Castiglione di Ragusa (Sicilia). Scavi 1969-1972 Nel volume – a cura dell’Accademia nazionale dei Lincei – l’Autrice tratta degli scavi condotti tra il 1969 e il 1972 nella necropoli occidentale di Castiglione di Ragusa (comune di Cómiso, provincia di Ragusa), sotto la direzione di Paola Pelagatti, per conto dell’allora Soprintendenza alle antichità per la Sicilia orientale. Frutto di un grande impegno, il libro dà testimonianza di una delle tante ricerche allora compiute e che portano un contributo alla conoscenza della fase arcaica della storia della Sicilia greca. La necropoli qui pubblicata appartiene alla seconda fase dell’occupazione del sito, dalla fine del VII secolo a.C. all’inizio del V secolo a.C. Vengono prese in considerazione 122 tombe, 37 a grotticella e 86 a fossa che non si differenziano sostanzialmente per quanto riguarda i corredi: le importazioni greche o di tipo greco si trovano, infatti, nei due gruppi di tombe. I dati a disposizione consentono di aprire una discussione sull’esistenza o no di due nuclei di popolazione a Castiglione, quello indigeno siculo e quello delle poleis greche. Il legame con Camarina s’impone ma non basta e giustamente l’Autrice s’impegna ad analizzare i legami con l’area di Gela da una parte, di Siracusa dall’altra, facendo intervenire tutti gli elementi di dinamica culturale,

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sia sui litorali (emporia) sia nell’organizzazione delle reti viarie. Introduction; Premessa; Bibliographie; I. Présentation générale; II. La tombe, architecture et pratiques funéraires; III. Les mobiliers funéraires; IV. L’épigraphie; V. Castiglione dans le contexte de la Sicile sud-orientale; VI. Catalogo delle tombe; Table des inventaires; Chronologie des tombes; Table des illustrations. «Monumenti Antichi» 68, s.m. 14 cm 24,5 × 33,5 pp. 312, Tavv. LXXII b/n 2012 - isbn 978-88-7689-273-8 Euro 250,00

Finziade I. Scavi sul Monte S. Angelo di Licata (2003-2005) A cura di G. F. La Torre e F. Mollo Con questo volume si intende presentare l’edizione definitiva dello scavo di un ampio settore dell’abitato ellenistico di Monte Sant’Angelo di Licata (Agrigento), sito nel quale si riconosce la città di Finziade, fondata, secondo Diodoro Siculo nel 282 a.C. dal tiranno di Agrigento Phintias quale nuova sede dei Geloi superstiti alla distruzione della loro città, avvenuta qualche anno prima ad opera dei Mamertini, probabilmente su istigazione dello stesso Phintias. Lo scavo, effettuato nel periodo 2003-2005, ha interessato un ampio settore dell’abitato ellenistico, indagato in maniera estensiva intorno ai due vani della casa 1 già oggetto di precedenti fortunate indagini da parte della Soprintendenza nel 1994 e nel 1998. L’opportunità di poter esplorare in estensione un ampio settore del versante meridionale del Monte Sant’Angelo ha permesso di raccogliere una cospicua serie di dati di notevole importanza per la comprensione delle fasi di vita della città e della sua organizzazione urbana. I risultati dello scavo, che qui si presentano, sono di notevole importanza anche per le questioni che attengono l’architettura domestica di epoca ellenistica, i relativi sistemi di decorazione parietale


e pavimentale, nonché le associazioni ceramiche rinvenute nei numerosi strati sigillati restituiti dallo scavo. I. Lo scavo; II. Gli apparati decorativi delle case del periodo II; III. I materiali; IV. Dallo scavo alla ricostruzione storica; I contesti: le tabelle dei materiali; Illustrazioni. «Archaeologica» 172 cm 22 × 30 pp. 550, Figg. 203 b/n Tavv. XVI a colori 2013 – isbn 978-88-7689-279-0 Euro 200,00

scavo di Viale della Pace. Parte seconda - I materiali: Premessa; I. Produzioni locali e importazioni di ceramica a vernice nera a Hipponion-Vibo Valentia tra III e I sec. a.C.; Parte terza - La storia archeologica: I. La fase precoloniale: Hipponion nel III sec. a.C. II. La colonia latina; III. Conclusioni: la deduzione di Vibo Valentia e la politica coloniale romana in Magna Grecia dopo la seconda guerra punica. Una rilettura alla luce del dato archeologico; Bibliografia, Indice dei luoghi, dei nomi e delle cose notevoli. «Archaeologica» 170 cm 17 × 24 pp. xviii-230, Figg. 34 e Tavv. XXX 2013 - isbn 978-88-7689-281-3 Euro 120,00

Maurizio Cannatà

La colonia latina di Vibo Valentia Pur in assenza di una documentazione archeologica esaustiva, lo studio della colonia latina di Vibo Valentia si presenta ugualmente stimolante per i numerosi interrogativi di grande interesse storico ancora irrisolti, dalla scelta di Hipponion come sede di una deduzione coloniale dopo la seconda guerra punica, alla composizione del contingente, fino all’impatto che esso ebbe sulla struttura urbanistica della città e sull’organizzazione del suo territorio. Interrogativi ai quali si cercherà di dare risposte, spesso problematiche, quasi mai definitive, in primo luogo attraverso uno scrupoloso esame dei contesti archeologici vibonesi riferibili agli anni della deduzione coloniale (parte I) e dei relativi materiali (parte II). Particolare attenzione è stata riservata alla ceramica a vernice nera di età medio e tardo-ellenistica, al fine di ricostruire il quadro produttivo e commerciale della città relativamente a questa importante classe di materiale, mettendo insieme una serie di dati utili all’interpretazione storica. Premessa; Introduzione; Parte prima La ricerca: Vibo Valentia e la Magna Grecia in età romana. Vecchie e nuove prospettive di ricerca; Impostazione della ricerca; I. La Necropoli Ellenistica in località Piercastello; II. La stipe votiva di località Scrimbia; III. L’area sacra di località Cofino; IV. Lo

Un museo di antichità nella Padova del Cinquecento. La raccolta di Marco Mantova Benavides all’Università di Padova A cura di I. Favaretto e A. Menegazzi L’Antichità è una cosa sacra e venerabile ch’aggiongie dignità e veneratione ovunque ella si sia. Con queste parole il 10 aprile 1695 Andrea, pronipote di Marco Mantova Benavides fondatore della collezione, si accinse a stendere l’accurato Inventario grazie al quale abbiamo conoscenza della collezione di famiglia. In realtà la raccolta di Marco (1489-1582) non era semplicemente una collezione d’arte e di antichità, come si desumerebbe dalle parole introduttive di Andrea, ma in essa sculture, quadri, disegni, vasi, lucerne ed altre opere d’arte si trovavano insieme a conchiglie, minerali, fossili d’ogni genere, animali esotici, curiosità della natura o prodotti dalla mano dell’uomo. Il museo di Marco nel suo insieme non appariva lontano dalle «Kunst- und Wunderkammern» di stampo mitteleuropeo, anche se predominante era lo spazio lasciato agli oggetti d’arte antica o rinascimentale, che anzi da quel confronto diretto con il mondo della natura ne uscivano valorizzati come prodotti dell’umana capacità e sensibilità.

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Quanto di quel museo è giunto sino ai nostri giorni ed è ora conservato all’Università di Padova, Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, è ora integralmente pubblicato in questo catalogo. Dopo una parte storico-introduttiva sul fondatore Marco, le opere sono raggruppate secondo categorie tipologiche e cronologiche (sculture antiche, sculture all’antica, sculture rinascimentali, ceramiche antiche e vasi rinascimentali) ciascuna della quali è introdotta da uno o più saggi di approfondimento. Nel catalogo, in testa a ciascuna scheda, ove identificata, è riportata la descrizione dell’opera tratta dall’Inventario del 1695, la quale funge da raccordo tra il passato ed il presente guidando, ove possibile, il lettore al riconoscimento di quanto, purtroppo poca parte, si è salvato dell’antica raccolta. Chiudono il volume una serie di saggi dedicati all’allestimento della collezione e ad interventi di conservazione e di diagnostica sulle opere. «Collezioni e Musei Archeologici del Veneto» 47 cm 25 × 28,5

In preparazione

Meixis. Dinamiche di stratificazione culturale nella periferia greca e romana Atti del convegno internazionale di studi (Cagliari, Cittadella dei Musei, 5-7 maggio 2011) A cura di S. Angiolillo, M. Giuman, C. Pilo Convegno dedicato all’analisi delle testimonianze letterarie, epigrafiche e archeologiche atte a dimostrare il grado di interferenza culturale tra greci e indigeni, romani, punici e indigeni. Sotto aspetti differenti, che spaziano dalle forme di autorappresentazione alla recezione e al riutilizzo delle immagini, dalla cultura materiale e artistica alla sfera del sacro con i sui rapporti con la struttura sociale e con l’ambito politico, vengono indagati fenomeni e dinamiche determinate dall’in-


contro tra culture differenti in diverse regioni del Mediterraneo occidentale. P. Xella, Il tophet. Un’interpretazione generale; M. Giuman, C. Pilo, Il kyathos attico. Un vaso etrusco nel Ceramico di Atene; M. Minoja, Intorno all’altare. Motivi iconografici sulla ceramica campana a figure nere; F.-H. Massa-Pairault, La tomba dei Pigmei a Tarquinia. L’espressione del sacro: una esplorazione preliminare; E. Lippolis, Lo scavo dei santuari di Saturo (Taranto); R. Olmos et al., Imágenes para un linaje: vida, muerte y memoria ritual en la Cámara principesca de Piquía (Arjona, Jaén); P. Bernardini, Un’epica senza Omero: stratificazioni, interferenze e collisioni culturali nella Sardegna dell’età del Ferro; M. R. Manunza, D. Artizzu, Processi di stratificazioni culturali nell’alto luogo di Bruncu Mogumu-Sinnai (Cagliari); A. Stiglitz, Bes in Sardegna. Nuove attestazioni da San Vero Milis (Sardegna centro-occidentale); S. Angiolillo, Asselina, Foronto, Tertius: sardi, punici o romani?; R. D’Oriano, G. Pietra, Stratificazione dei culti urbani di Olbia fenicia, greca, punica e romana; G. Manca di Mores, Il Sardus Pater e la decorazione architettonica fittile del tempio di Antas; M. A. Ibba, Il santuario di Via Malta a Cagliari: alcune riflessioni; E. Trudu, Sacrum Barbariae: attestazioni cultuali nelle aree interne della Sardegna in epoca romana; M. Torelli, Conclusioni. «Archaeologica» 169 cm 17 × 24 pp. VII-236, Tavv. LV b/n, VIII a colori 2012 - isbn 978-88-7689-270-7 Euro 85,00

Cultura e religione delle acque Atti del convegno interdisciplinare «Qui fresca l’acqua mormora …» (S. Quasimodo, Sapph. fr. 2,5) Messina 29-30 marzo 2011 A cura di Anna Calderone Il tema trattato nel volume è l’acqua che nelle sue diverse declinazioni, sacre e profane, unisce e divide allo stesso tempo realtà e aspetti del mondo antico. Il tema acqua, visto da diverse angolazio-

ni e nei diversi periodi storici, dall’età greca ai nostri giorni, ha dato luogo ad un confronto interdisciplinare articolato in diverse sezioni: l’acqua cantata nelle fonti letterarie e narrata nel mito; l’acqua nell’universo delle immagini; l’acqua tra luoghi di culto e rituali; l’acqua come via di relazione/separazione; l’acqua tra uso e gestione nel sociale e nel politico. «Archaeologica» 167 cm 17 × 24 pp. xvi-433, Tavv. XLI b/n 2012 - isbn 978-88-7689-272-1 Euro 170,00

Danilo Nati

Ceramica attica a figure nere nel Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, I.1 La collezione Bruschi Falgari Oggetto di questo studio sono i vasi attici a figure nere conservati presso il Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense, non ancora compresi nella collana «Materiali del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia» dedicati a questa classe di materiali e che risultavano ancora inediti. I vasi esaminati provengono dalla collezione Bruschi Falgari, raccolta locale appartenente ad una nobile famiglia cornetana, confluita nel 1916, congiuntamente con la Raccolta Comunale, a Palazzo Vitelleschi, sede dell’attuale Museo. Il catalogo, che presenta in totale 50 vasi attici a figure nere, è diviso in due sezioni, la prima dedicata alle forme chiuse, la seconda a quelle aperte. Introduzione; La collezione Bruschi Falgari. Ceramica attica a figure nere: le forme chiuse: Pittore di Ready; Exekias ed il Gruppo E; Pittore Affettato; Maniera e cerchia del Pittore di Lysippides; Il Pittore di Antimenes e la sua cerchia; Gruppo di Toronto 305; Gruppo di Princeton; Gruppo delle Tre Linee; Pittore di Euphiletos; Pittore del Naso Lungo; Pittore di Oxford 213; Il Gruppo del Perizoma ed il Pittore di Michigan; Gruppo di Leagros; Pittore di Monaco 1519; Gruppo del Fat Runner;

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Pittore di Edimburgo; Classe Doubleens; Pittore di Villa Giulia M 482. Ceramica attica a figure nere: le forme aperte: Pittore dei Gomiti in Fuori; Pittore di Teseo; Gruppo Leafless; Coppe-Skyphoi della Classe di Cracovia; Concordanze; Indice delle attribuzioni a pittori, gruppi e classi; Bibliografia; Tavole. «Archaeologica» 168 cm 17 × 24 pp. xviii-166, Tavv. CII b/n 2012 - isbn 978-88-7689-271-4 Euro 85,00

M. N. Pagliardi, M. Magnani Cianetti

Il Mosaico di Castel Porziano Il grande mosaico di Castel Porziano rinvenuto tra il 1908 e 1910 durante gli scavi del Vicus Augustanus Laurentium, nel 2002, dopo che per anni non era stato più visibile, è stato completamente restaurato e restituito alla pubblica fruizione nell’ambito della Tenuta Presidenziale a poca distanza dal luogo della scoperta. Fino ad allora infatti l’opera era collocata nell’ambulacro del chiostro Ludovisi che, trovandosi in stato di grave degrado e in precarie condizioni statiche, era stato chiuso al pubblico fin dagli anni Cinquanta. Il mosaico di Castel Porziano è un esempio unico nell’ambito della produzione musiva del II secolo in Italia per le vaste dimensioni, la ricchezza iconografica e la varietà delle figurazioni. Anche l’accostamento dei due motivi compositivi della venatio e del thiasos costituiscono un elemento di originalità. Il suo eccezionale valore pare d’altra parte provato anche dal fatto che già in antico il complesso in cui era posto sembra essere stato ideato e realizzato in modo da essere incentrato e articolato su di esso. «Monumenti Antichi» 69, s.m. 15 cm 24,5 × 33,5 pp. 35, Tavv. XXV b/n, 3 illustrazioni a colori 2012 - isbn 978-88-7689-274-5 Euro 85,00


storia ed epigrafia history & epigraphy S. Marastoni, A. Mastrocinque, B. Poletti

Hereditas Adoptio e potere politico in Roma antica Questo volume nasce dalle ricerche di storia antica condotte in connessione con i corsi universitari della laurea magistrale in Discipline Artistiche e Archeologiche e del Dottorato in Storia dell’Università di Verona. Gli argomenti trattati sono volti a mettere in luce elementi che concorrevano alla definizione dello spazio e dei modi del politico in Roma, pur non facendo parte dei fattori normativi propriamente detti. Ad esempio, il potere politico non si ereditava, ma chi era erede

di un uomo politico illustre faceva valere tale eredità e si imponeva facilmente nelle magistrature. Questo ed altri fattori, non rilevanti nel diritto, ma influentissimi nella pratica politica, vengono presi in esame. L’impostazione dell’opera, come pure della didattica universitaria e delle ricerche ad essa legate, è insieme storica e giuridica. «Pubblicazioni del Dipartimento Tempo, Spazio, Immagine, Società dell’Università di Verona» II («Serie Storico-Archeologica» 2) cm 17 × 24 pp. x-118 2012 - isbn 978-88-7689-263-9 Euro 65,00

Tribù romane I.

Tribules, 1 Tribules, 2 Tribules, 3 Tribules, 4

(A - B) (1986) (C - I) (1999) (L - S) (2007) (T- Y) (2012)

III. 1. Le pseudo-tribù (1985) IV. Scripta minora (2006) «Historica», issn 1971-7644

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tarda antichitÀ - medioevo medieval studies Bruno M. Apollonj Ghetti

La basilica del Salvatore poi di s. Giovanni al Laterano cattedrale di Roma Edizione a cura di Eugenio Russo Con questo studio l’Autore si prefigge di chiarire alcuni dei molti quesiti che gli studiosi antichi e recenti si sono posti circa le vicende della basilica, quesiti cui, a causa di interpretazioni di fatti e di testi – secondo l’autore – spesso arbitrarie, furono date risposte in netto contrasto con l’essenza stessa dell’architettura paleocristiana di Roma. Quesiti essenziali, mai posti fin qui, e che però è imprescindibile considerare e chiarire da chiunque si proponga di dare alla fine un’immagine verosimile di quale fosse in antico la consistenza e l’apparenza di tanto insigne monumento. L’intento dello studio è di riportare la omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum mater et caput nell’ambito della tradizionale iconografia paleocristiana e perciò della tradizione classica dalla

quale era stata, forse inconsapevolmente, distolta. In appendice un articolo, scritto molti anni or sono, e mai pubblicato, relativo al battistero lateranense. L’argomento è tornato alla ribalta in seguito alle indagini cui il monumento è stato sottoposto in tempi recenti. Il volume, per la massima parte dedicato agli aspetti prevalentemente tecnici di s. Giovanni in Laterano, chiesa cattedrale di Roma, è preceduto da un breve compendio storico illustrativo delle vicissitudini e personaggi che, nel corso dei secoli, hanno avuto riferimento al complesso monumentale. Parte prima: Premessa; Le vicende della basilica: età antica, età medievale, età moderna. Parte seconda: I. La trabeazione sui colonnati della navata maggiore; II. La riduzione ad archi del sistema architravato; III. Il numero delle colonne a sostegno dei muri d’ambito della navata maggiore; IV. Il numero delle colonne di divisione delle navate minori; V. La questione dell’esistenza o meno del transetto nella basilica co-

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stantiniana; VI. L’abside, il suo mosaico originario e la sua ristrutturazione al tempo di Nicola IV (1288-1292); VII. Il deambulatorio di Leone Magno (440-461); VIII. La confessione e il presbiterio rialzato - Sergio II (844847); IX. I campanili a settentrione del transetto; X. La decorazione musiva e pittorica della basilica paleocristiana ed il suo rifacimento ad opera di Sergio III (903-914); XI. L’oratorio di s. Tommaso - Giovanni XII (956-964); XII. Il prospetto della basilica ed il portico nel Medioevo - Alessandro III (1159-1181) - Clemente III (1187-1191); XIII. L’altare di s. Maria Maddalena - Onorio III (1216-1227); XIV. Il rifacimento dell’abside - Nicola IV (1288-1292) e Jacopo Torriti (1290); XV. Il lato nord della basilica e la loggia delle benedizioni - Bonifacio VIII (1300); XVI. Il tabernacolo di Urbano V (1362-13720) e di Gregorio XI (1370-1378); XVII. Gli interventi innovativi di Martino V (1417-1431) ed di Eugenio IV (14311447). Gentile da Fabriano e il Pisanello; XVIII. Il rifacimento dell’arco trionfale al tempo di Innocenzo VIII (1484-1492)


e di Alessandro VI (1492-1502); XIX. Il rinnovamento del transetto al tempo di Clemente VIII Aldobrandini (15921605); XX. Il restauro innovativo dei campanili e della testata nord del transetto al tempo di Pio IV Medici (15591565); XXI. Il Borromini e Innocenzo X (1644-1655); XXII. Il pavimento del secolo XVIII e Sante Ghetti; XXIII. La facciata della basilica ad opera di Alessandro Galilei (1691-1736); XXIV. Le ultime vicende della basilica; Bibliografia; Appendice: Il battistero della basilica lateranense.

si compone di una trentina di capitoli, affidati a studiosi di riconosciuto livello nazionale e internazionale negli specifici settori di competenza. Il testo è destinato sia agli studiosi, sia a un pubblico più ampio: non vi sono note, e i rinvii alla bibliografia moderna e alle fonti medievali sono inseriti nel testo. Ciascun capitolo è corredato, alla fine, del rispettivo apparato bibliografico. La cura scientifica è affidata a Giovanni Cherubini (Università di Firenze), Franco Franceschi (Università di Siena) e Andrea Barlucchi (Università di Siena).

cm 22 × 30 2013 - pp. 400 260 illustrazioni b/n, Tavv. VIII a colori Euro 140,00

Introduzione; G. Cherubini, Arezzo medievale nella storiografia; I. L’età delle migrazioni e la formazione di una società nuova: M. C. La Rocca, La formazione di nuove identità sociali, etniche e religiose tra V e VII secolo; A. Molinari, La fisionomia urbana attraverso le fonti archeologiche (secoli V-XI); C. Azzara, L’assetto del territorio; M. Ronzani, L’organizzazione ecclesiastica in età longobarda; A. Batinti, Arezzo medievale nella toponomastica; II. Dall’età carolingia alla nascita del Comune: J.-P. Delumeau, I poteri superiori ad Arezzo dall’età carolingia al comune consolare; F. Bougard, I vescovi di Arezzo nei secoli IX-XI: tra le responsabilità locali e i destini ‘nazionali’; M. E. Cortese, Il tempo dei castelli: popolamento, assetto dei poteri aristocratici e sviluppo signorile del comitatus di Arezzo tra X e XII secolo; J.-P. Delumeau, I primi segni del dinamismo urbano; P. Licciardello, La vita religiosa nei secoli

Arezzo nel Medioevo A cura di G. Cherubini, F. Franceschi e A. Barlucchi Dopo «Arezzo nell’antichità», pubblicato all’inizio del 2010, l’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo presenta «Arezzo nel Medioevo», seconda tappa di una storia complessiva della città, a tutt’oggi mancante. In questo volume vengono prese in esame le vicende di storia politica, istituzionale, sociale, economica, culturale, artistica e religiosa di Arezzo dal VII a tutto il XV secolo. Come nel primo volume, il lavoro

IX-XI; A. Barbagli, Il notariato medievale; C. Tristano, Scuole, manoscritti, cultura grafica; A. Caleca, Produzione artistica e committenza; III. L’età comunale: G. P. Scharf, Poteri, istituzioni e lotte politiche ad Arezzo nel secolo XIII; A. Barlucchi, Le istituzioni e la politica trecentesca; A. Barlucchi, F. Franceschi, L’espansione demografica ed economica; F. M. Vanni, Le emissioni della zecca di Arezzo; A. Moriani, Povertà ed assistenza ad Arezzo nel Medioevo; F. Stella, L’Università; A. Nocentini, L. Pesini, Arezzo nel Medioevo: la lingua; F. Canaccini, La città di pietra; P. Refice, Produzione artistica e committenze nel sec. XIV; IV. Arezzo nello Stato fiorentino: A. Antoniella, Arezzo e il suo territorio prima e dopo la sottomissione a Firenze; R. Black, Arezzo e Firenze: politica e clientele; P. Pertici, Arezzo e l’opposizione a Firenze fra Quattrocento e Cinquecento; F. Franceschi, L’economia aretina nel ‘sistema’ fiorentino; L. Berti (Archivio Storico del Comune di Arezzo), L’evoluzione della società e delle istituzioni politiche; P. Viti, Arezzo tra Firenze e Roma. Lo sviluppo della cultura umanistica; M. Mussolin, L’architettura di Arezzo nel XV secolo; L. Borri Cristelli, La committenza artistica aretina nel Quattrocento. cm 25 × 30 pp. x-320 Figg. 50 nel testo, Tavv. XXV a colori 2012 - isbn 978-88-7689-268-4 Euro 65,00

PERIODICI JOURNALS

Rivista di Archeologia Pubblicazione annuale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Dipartimento di Studi Umanistici Direttore: Adriano Maggiani Ultimo volume pubblicato: XXXV (2011) E. Maccari, Un funerale chiusino. A proposito di un cippo inedito da Chiusi; P. A. Gianfrotta, La topografia sulle bottiglie di

Baia; A. Ovadiah, S. Mucznik, The statue from Ampurias/Emporion, reconsidered; E. Lafli, J. M. Meischner, M. Buora, Nuove considerazioni su alcuni sarcofagi del Museo Archeologico dell’Hatay, Antakya; C. Moine, Rileggere un vecchio scavo. San Lorenzo di Ammiana nella laguna nord di Venezia; A Minoan Seminar. The Mes ara Tholos-Tombs from the Protopalatial Phase trought the Mycenean Period: New foundations and re-use of the past: F. M. Carinci, Foreword; I. Caloi, Changes and evolution in funerary and non-fune-

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rary rituals during the Protopalatial period in the Mesara plain (Crete). The evidence from Kamilari and from the other tholos tombs; G. Flouda, Reassessing the Apesokari tholos a funerary record: preliminary thoughts; L. Girella, Mortuary practices, social variability and ritual diversity: the case of the Kamilari cemetery during the Middle and Late Bronze Age; S. Aluia, The re-use of tholos B at the Aya Triadha cemetery; Tecnologia nell’antichità e archeometria: R. Bortolin: Arnie, miele e api nella Grecia antica; D. Cottica, L. Toniolo, Imitazioni versus


importazioni: sigillate di prima e media età imperiale dall’insula 104 a Hierapolis di Frigia; K. T. Raptis, L’eredità romana nelle fornaci per la produzione di ceramica in Grecia; Recensioni; Tavole. cm 21 × 28 pp. 213 Figg. 47 - Tavv. XLIX 2013 - issn 0392-0895 Prezzo abbonamento: Italia Euro 195,00 Estero Euro 221,00  www.bretschneider-online.it/rda

stantini Biasini, F. Pica, M. Stanzione, Analisi archeobotaniche a Chiusi: semi e carboni dallo scavo del Petriolo. Recensioni: N. A. Winter, Symbols of Wealth and Power (S. Stopponi); A. Tuck, Necropolis of Poggio Civitate (Murlo). Burials from Poggio Aguzzo (C. Biella); L’Ipogeo dei Volumni. 170 anni dalla scoperta, a cura di L. Cenciaioli, (S. Stopponi). issn: 0391-7762 Prezzo di abbonamento: Italia Euro 240,00 Estero Euro 270,00  www.bretschneider-online.it/studi_ etruschi

Studi Etruschi

issn: 0391-7762 Italia Euro 60,00 Estero Euro 80,00

Atti e Memorie della Società Magna Grecia Serie V Pubblicazione annuale della Società Magna Grecia issn 1592-7377

Pubblicazione annuale dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici

Studi Etruschi. Indici dei volumi LI - LX (1983 -1984)

Direttore: G. Camporeale

A cura di S. Gori e O. Paoletti

Ultimo volume pubblicato: LXXV (2009)

Questo lavoro riprende lo specimen fondamentale degli Indici dei volumi I-XXX, con le modifiche dei successivi Indici. Tutto il materiale è stato ordinato e controllato grazie alle indicazioni che si potevano evincere dalla lettura dei testi, al confronto con le soluzioni adottate nei precedenti Indici e anche in virtù dell’esperienza e della consuetudine acquisita nello svolgimento del lavoro. Per questo motivo, nell’ottica di una fruizione ottimale da parte degli utenti, sono state introdotte variazioni, precisazioni e aggiunte rispetto al ‘modello originale’, ogni volta che esse sono state ritenute valide e necessarie per una migliore utilizzazione dell’opera. Il risultato finale è costituito da un database contenente 26.072 voci, molte delle quali includono anche uno o più sotto-lemmi, creati proprio per rispondere a una maggiore esigenza di dettaglio di coloro che li consultano. Inoltre le voci sono state distribuite secondo la cano-

Parte I. Storia - Archeologia - Religione: G. Colonna, Ancora su Śur/Śuri, J.-P. Thuillier, Sur/* Śuri /śuris /sorex/ sors: le dieu et les sorts; R. Chellini, Eolo, non Etolo: il mito di Pegaso alla fonte su uno specchio del Cabinet des Médailles; G. Markoe, An Etruscan bronze figure of a male votary in Cincinnati: an examination of its style; G. Camporeale, Appunti sull’ipogeo dei Volumni. Parte II. Lingua - Epigrafia: J. Hadas-Lebel, Le locatif étrusque en -lθi: un locatif II?; V. Belfiore, Una nuova forma di negazione in etrusco; A. Agostiniani, G. Facchetti, Una nuova iscrizione paleoveneta; A. Agostiniani, R. Massarelli, Non una ma due: sulla lamina con Culśanś al Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. Parte III. Naturalistica: S. Nutini, Analisi archeozoologica della fauna proveniente dallo scavo di Fonteblanda (Grosseto, 1993); L. Costantini, L. Co-

nica struttura nei due Indici Generali degli articoli per materia e per autore e negli otto Indici Analitici: Autori citati, Toponimi, Musei, Nomi, Materia, Linguistico, Lessicale ed Epigrafico.

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Direttore: Gerardo Bianco Coordinamento scientifico: Gianfranco Maddoli Fondatore: U. Zanotti Bianco Prossimo volume: I, 2013  www.bretschneider-online.it/amsmg

Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni italiane in Oriente Pubblicazione annuale diretta da E. Greco issn 0067-0081

Ultimo volume pubblicato: LXXXIX, s. III, 11, 2011 - Tomo II Il santuario delle Divinità Orientali e i suoi predecessori (Sibari - Casa Bianca): scavi 2007, 2009-2012 In preparazione: Vol. LXXXIX, Tomo I  www.bretschneider-online.it/saia


Giorgio Bretschneider Editore Via Crescenzio, 43 00193 Roma - Italy Tel. ++ 39.06. 687.93.61 Fax ++ 39.06. 686.45.43 www.bretschneider.it info@bretschneider.it Orario ufficio: h. 9-17 Opening hours: 9-17

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La Casa Editrice Giorgio Bretschneider non ha succursali o filiali né rapporto alcuno con ditte omonime. The «Giorgio Bretschneider Editore» has no branch offices or connection with any similarly named firms.

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