Priorato del Tempio Hierosolimitano di Mik’ael TRUST P.T.H.M. ONLUS
Precettoria della Val di Noto e del Simeto CATANIA
Informazioni | Programma
2 e 3 febbraio 2013 Catania
Informazioni | Programma
Per informazioni Precettore Cav. Carmelo Giuffrida | 3389134141 Dama Angela Nicosia | 3396852305
Programma Sabato 02 Febbraio 2013
Ore 9.00
Apertura dei lavori del I° Convegno di Studio che si terrà presso la Sala conferenze del Katane Palace Hotel di Catania. Il Precettore Nob. Cav. Carmelo Giuffrida e il Presidente dell’IPAB Nob.le Cav. Dott. Federico Enrico Aquilotti daranno il benvenuto agli ospiti e accoglieranno i Nob.mi Membri del Magnum Magisterium, le Nob.li Dame e i Nob.li Cavalieri del PTHM. Il Convegno, coincidente con i festeggiamenti di S. Agata, patrona di Catania, tratterà temi sul culto della Santa e l’importanza della sua venerazione per la Cavalleria Cristiana e le Crociate.
Ore 9.30
Relazione del Nob.le Cav. Avv. Alessandro Pulvirenti (Membro della Precettoria Val di Noto e del Simeto): “Brevi storie dentro la storia della vicenda del martirio di S.Agata”.
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Ore 10.00
Relazione del Sergente Fabrizia R.C. Giuffrida: “S. Agata e il culto di Cerere: evoluzione e legami con il simbolo della Città di Catania”.
Ore 10.30
Intervento del Prof. Gianni Virgadaula (il “Regista dei Santi”) che presenterà un breve montaggio di alcune sequenze del docu-film: “Agata di Cristo” e relazionerà in merito al tema “La giovane Agata nel contesto storico della comunità cristiana del III Secolo”.
Ore 11.15
Nob.mo Gran Cerimoniere PTHM Dott. Raffaele Sepe Nob.ma Gran Maniscalco PTHM Dott.ssa Lea Grammauta In rappresentanza del Priorato del Tempio Hierosolimitano di Mik’ael | TRUST P.T.H.M. ONLUS | porgeranno i saluti del Gran Magisterium.
Ore 11.30
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Relazione della Nob.ma Dama Dott.ssa Lea Grammauta (Gran Maniscalco del PTHM): “La figura del corpo della donna nella mistica religiosa dei primi secoli del cristianesimo e nella stregoneria inquisita dal medioevo”.
Ore 11.50
Coffee Break.
Ore 12.00
Relazione della Prof.ssa Giuseppina Radice (Docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania) sul tema: “La Gemma Splendente per Agata”.
Ore 12.30
Relazione del Nob.le Precettore Cav. Prof. Carmelo Giuffrida: “S. Agata e la sua corona: Riccardo Cuor di Leone e la III Crociata”.
Ore 13.00
Conclusioni. Ringraziamenti alle autorità intervenute.
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Ore 14.00
Pranzo libero.
Ore 17.00
Conferenza stampa.
Ore 18.30
Capitolo della Congregatio Priorato del Tempio Hierosolimitano di Mik’ael | P.T.H.M.
Ore 21.00
Cena di Gala presso il Katane Palace Hotel di Catania.
Istallazione della Commenda Nostra Signora di Jesse Cerimonia di apertura e ammissione degli Ospiti a cura di S.E. il Gran Cerimoniere del P.T.H.M. Nob.mo Cav. Raffaele Sepe coadiuvato dal Precettore della Precettoria Val di Noto e del Simeto del PTHM Nob.le Cav. Carmelo Giuffrida. Breve allocuzione sul ritrovamento del dipinto che ha ispirato la denominazione della nascitura Commenda Nostra Signora di Jesse� a cura del Nob.le Cav. Carmelo Giuffrida. Benedizione del futuro Commendatore e dei Cavalieri membri della neo-Commenda. Cerimonia di Istallazione della Commenda Nostra Signora di Jesse e Investitura con elevazione al grado di Commendatore del Precettore Nob.le Cav. Carmelo Giuffrida. Cerimonia di consegna della Spada di Commenda. Cerimonia di benedizione del Gonfalone donato dalla Sorella Dama Anna La Noce e da essa personalmente confezionato, con apposizione della data di fondazione, e del labaro di Commenda. Cerimonia di benedizione del Labaro di Commenda. Cerimonia di investitura Cavalleresca con elevazione di grado.
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Cerimonia di elevazione di grado con conferimento della dignità di Precettore al Nob.le Cavaliere Alessandro Pulvirenti. Cerimonia di nomina e costituzione del Consiglio di Commenda con giuramento degli Ufficiali di Commenda : - Nomina del Cancelliere; - Nomina del Maestro delle Cerimonie; - Nomina del Tesoriere; - Nomina dell’Elemosiniere; - Nomina del Maniscalco; - Nomina del Siniscalco; - Nomina del Referendario; - Nomina del Portastendardo; - Nomina del Portaspada; - Nomina dell’Araldo; - Nomina dell’Ospitaliere.*
*Tale figura non è presente all’interno del Rituale, ma è necessario istituirla poiché la Commenda – oggi Precettoria – dispone di una Casa di Riposo per Anziani indigenti e necessita di tale figura assistenziale, sia per le parti materiali che spirituali.
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Allocuzione del Cavaliere Federico Enrico Aquilotti – membro della Precettoria allo stato attuale e Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’I.P.A.B. che interverrà nella sua doppia qualità. Allocuzione del neo-Commendatore. Allocuzione del Balivo di Sicilia, degli alti Dignitari e dei Grandi Ufficiali Membri del Magnum Magisterium. Questua rituale e Conclusione con Sospensione Capitolare.
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Programma Domenica 03 Febbraio 2013
Ore 9.30
Colazione e riunione presso Chiesa di San Biagio | Sant’Agata alla Fornace. Come tutti i Cavalieri e Dame degli Ordini Cavallereschi e Congregazioni provenienti da tutto il mondo, ci raduneremo davanti alla Chiesa di S. Biagio nota come S. Agata alla Fornace, luogo del martirio di S. Agata, per procedere fino alla Cattedrale, lungo la caratteristica Via Etnea, tra canti e preghiere della enorme massa di fedeli per offrire la cera ed i fiori all’altare della Santa Patrona Agata. Si precisa che la manifestazione verrà ripresa da tutte le televisioni nazionali ed internazionali e sarà trasmessa in Mondovisione poiché è stata decretata dall’UNESCO, sin dal 2002: Bene Etno-Antropologico della Città di Catania nel mondo.
Ore 14.00
Pranzo libero. (Generalmente ci si adatta poiché è impossibile trovare un ristorante con tanti posti a sedere, ma si cercherà di creare un accordo con trattorie limitrofe ai luoghi di cerimonia.) Fine della Cerimonia PTHM e congedamento degli Ospiti.
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Prenotazioni Si precisa che è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO PRENOTARE ANTICIPATAMENTE le strutture alberghiere che ospiteranno i Cavalieri e le Dame e i loro accompagnatori in considerazione del notevole flusso di persone provenienti da ogni parte del mondo, attesa l’universalità della manifestazione religiosa in onore di S. Agata che interverranno in quella data. A conseguenza di ciò vogliate comunicare con estrema precisione il numero di partecipanti onde consentire loro la giusta e gradevole collocazione.
Cena di gala KATANE PALACE HOTEL
Via C. Finocchiaro Aprile, 110 | Catania | www.katanepalace.it
€ 35,00
Quota a persona.
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Katane Palace Hotel | Dista circa 100 mt dalla sede della Precettoria |
â‚Ź 55,00*
Camera Dus
â‚Ź 70,00*
Camera Doppia Nr camere disponibili: 30
indirizzo tel fax email web
Via C. Finocchiaro Aprile, 110 | Catania 095 7470702 095 7470172 booking@katanepalace.it www.katanepalace.it
Riferimento: Selena Bino
*I prezzi sono da intendersi a notte e per camera. Prima colazione inclusa.
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Foresteria d’Aragona | Dista 30 mt dalla sede della Precettoria |
€ 55,00*
Camera Singola
€ 70,00*
Camera Doppia Nr camere disponibili: 15 doppie non matrimoniali (2 modificabili in tripla); 4 singole.
indirizzo tel fax email web
Via Mons. Ventimiglia, 184 | Catania 0957460311 0957460377 daragona@campluscityheart.it www.camplucityheart.it
Tutti gli ospiti avranno la possibilità di usufruire di una Reception aperta 24h, di una rete Wi-Fi al piano terra e della connessione via cavo nelle camere, nonché di TV, aria condizionata/riscaldamento, frigo bar, servizio lavanderia a gettoni.
*I prezzi sono da intendersi a notte e per camera. Prima colazione inclusa.
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I devoti e il fercolo di Sant’Agata
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Festeggiamenti di Sant’Agata La città di Catania si prepara al grande evento annuale della festa in onore della Santa Patrona S. Agata Vergine e Martire catanese, concittadina della città etnea. L’intenso triduo di festeggiamenti che per oltre un mese vede impegnata una enorme massa di cittadini catanesi culmina, con le due giornate di processione del 4 e 5 febbraio, in cui le sacre reliquie di S.Agata vengono trasportate per le vie principali della città ha ottenuto dall’UNESCO, sin dal 2002 il conferimento di Bene EtnoAntropologico della Città di Catania nel mondo. La giornata del 3 febbraio è arricchita anche di manifestazioni culturali e ricreative, tra cui il “Trofeo S. Agata”, gara podistica internazionale che si svolge per le vie del centro storico nel pomeriggio a cui partecipano numerosi atleti provenienti da tutto il mondo. Inoltre, le varie Candelore (rappresentano il cero votivo offerto dalle varie categorie culturali e lavorative della città), che nei giorni precedenti alla festa girano per i quartieri della città trasmettendo una grande atmosfera di festa, nelle prime ore della mattinata, all’interno della Pescheria, fanno una simpatica gara di resistenza : la squadra dei portatori (da un numero di quattro, per la più piccola, , a quattordici persone per quella di Mons. Ventimiglia), al suono delle bande musicali che li affiancano e a cui danno il ritmo per la tradizionale “annacata” (passo ondeggiante delle candelore) si impongono di portare sulle proprie spalle, il più tempo possibile, la loro rispettiva pesante candelora. Tutti i Cavalieri e Dame di Ordini Cavallereschi e Congregazioni, le più alte rappresentanze ecclesiali, Associazioni, Enti ed Istituzioni civili e militari, rendono onore alla Santa Patrona riunendosi in Cattedrale : l’intera Città viene rappresentata in un immenso e grandioso evento che raduna una enorme massa di fedeli che offrono la cera ed i
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fiori all’altare della Santa Patrona. Ed è in questa grande festa che, in fraternità, in pace, con grande gioia, si svolge la processione dalla Chiesa di S. Biagio nota come S. Agata alla Fornace, luogo del martirio di S. Agata, fino alla Cattedrale, lungo la caratteristica Via Etnea, ricca dei suoi preziosi palazzi in stile barocco siciliano, tra canti e preghiere. Le undici candelore e le due antiche carrozze del Senato accompagnano il Sindaco e gli Assessori comunali, dal Palazzo Municipale fino alla Piazza Stesicoro, per consentire la partecipazione alla processione anche del I° Cittadino e della sua Giunta. Un lungo corteo di Cavalieri accoglie in Cattedrale l’Arcivescovo con cui si canta, poi, l’inno di ringraziamento al Signore e alla Santa Patrona del “Te Deum”. Lo scioglimento della processione viene poi rimandato alla sera per la tradizionale “Cantata” degli inni a S. Agata. Alle ore 20,00 inizia l’esecuzione della “Cantata” in onore a S. Agata su un palco allestito in piazza Duomo, in cui vengono cantati l’Inno, la Preghiera e la Caballetta a cui seguono i tradizionali fuochi d’artificio che, in un grandioso spettacolo di arte pirotecnica, caratterizzano la sera del 3 Febbraio (u’ focu ra’ sira o tri’), diviso in due momenti: un primo spettacolo in piazza Duomo con un affascinante spettacolo piro-musicale, ed un secondo spettacolo pirotecnico “sparato” dalla vicina villa Pacini, dietro la Porta Uzeda. Un concerto di musiche belliniane ed il grande ricevimento al Palazzo Comunale viene intrattenuto dal Sindaco mentre i fedeli-devoti attendono in una grande calca di folla, l’apertura della cameretta di S. Agata intorno alle ore 05,30, con la traslazione, sull’altare maggiore, del simulacro Agatino e la celebrazione della S. Messa dell’Aurora delle ore 6,00 in punto.
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Le Candelore di Sant’Agata Le candelore di S. Agata sono undici e, per ordine di sfilata, sono le seguenti: 1 - candelora di Mons. Ventimiglia o comunemente chiamata “Candelora di S. Agata”, “Cannalora ‘ri sant’Aita”, 2 - cereo dei Rinoti, abitanti del quartiere periferico catanese di San Giuseppe La Rena, è la più antica ed è costruita in stile barocco, 3 - candelora dei Fiorai, in stile gotico è sormontata da una corona da cui il titolo di regina delle cannalore, 4 - candelora dei Pescivendoli, in stile rococò, detta “a bersagliera”, si distingue per una corona floreale pendente dagli altorilievi del secondo ordine che conferisce una sensazione di movimento durante le evoluzioni dell’annacata, 5 - candelora dei Fruttivendoli, dettao ‘a signurina (la signorina) per la sua semplice bellezza, realizzata su una base costituita da quattro cigni, 6 - candelora dei Macellai o “Chiancheri”, costituita da quattro leoni mostra, nella parte alta, una statua di San Sebastiano patrono della corporazione, 7 - candelora dei Pizzicagnoli, in stile art noveau o liberty è realizzato su di una base costituita da quattro cariatidi. 8 - candelora dei Pastai, ha il candelone centrale in cera, 9 - candelora dei Bettolieri o dei Putiari, realizzato in stile impero costruito su una base rappresentata da quattro leoni e da quattro aquile, è portato da 10 Vastasi (portatori). 10 - candelora dei Panettieri, è portato da 12 Vastasi (portatori) è costruito su di una base costituita da quattro statue di Atlante 11 - candelora del “Circolo Cittadino S. Agata” è il meno anziano degli undici ed è realizzato in stile neoclassico. Raffigura, oltre a sant’Agata, l’altro martire catanese sant’Euplio.
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Notizie storiche su Sant’Agata Agata apparteneva a una famiglia patrizia catanese del III Sec. d.C. Consacrò la sua vita alla cristianità. Fu notata dal governatore romano Quinziano che voleva possederla ma il rifiuto di Agata lo vide partecipe di una intensa persecuzione fino a martirizzarla e a condannarla a morte con esecuzione avvenuta nel pomeriggio del 5 febbraio 251. Dopo la morte, sin dall’anno seguente il martirio, fu venerata da gran parte della popolazione, anche di religione pagana per cui, il culto di Agata, si sviluppò e diffuse con una grande devozione per la vergine anche fuori dalla Sicilia che, inevitabilmente, fu elevata alla gloria degli altari. A Catania, nella realtà, ancora prima della nascita di Agata, veniva celebrata una festa pagana, durante la quale, il simulacro di una Vergine veniva portato in processione per le vie della città. Apuleio, nel Le metamorfosi, descrive la festa della dea Iside nella città greca di Corinto e vi si possono trarre molti punti di contatto con la festa catanese e, tra tanti particolari, risalta quello del popolo vestito di una tunica bianca che partecipava ai festeggiamenti. Infatti, anche il popolo dei devoti catanesi usano u’ saccu, cioè una tunica di cotone bianco che conferisce il diritto morale di tirare i cordoni del fercolo, per trainarlo lungo il percorso. I primi veri festeggiamenti in onore di Sant’Agata, avvennero il 17 agosto 1126 quando le sue spoglie, trafugate nel 1040, furono riportate in patria dalla città di Costantinopoli da due soldati, Gilberto e Goselino che, approdando dove oggi esiste il golfo di Ognina, le restituirono al Vescovo di Catania, Maurizio. Nel corso della notte, i cittadini si riversarono nelle
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1748-50 Gianbattista Tiepolo Il martirio di Sant’Agata (olio su tela) Staatliche Museen Berlino
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strade della città per ringraziare Dio di aver fatto tornare, dopo 86 anni, le spoglie dell’amata martire Agata. I festeggiamenti erano di natura liturgica e si svolgevano all’interno della Cattedrale. Il 4 febbraio 1169, un tremendo terremoto rase al suolo la città di Catania e il popolo di fedeli che si trovava in preghiera all’interno della Cattedrale per la celebrazione del martirio di sant’Agata rimase seppellito sotto le macerie. Secondo le cronache dell’epoca, sotto le volte del tempio crollato, morirono alcune migliaia di fedeli tra cui oltre 80 monaci. Dal 1209 al 1375 avvenivano processioni con il Velo della Santa. Nel 1376, anno di costruzione della vara (fercolo) in legno, si presume che siano iniziati i festeggiamenti con la processione per le vie della città mentre, il fercolo attuale, in argento su di un telaio in legno, fu ricostruito nel 1946 in quanto, un intenso bombardamento da parte dell’aviazione britannica avvenuto il 17 aprile del 1943, danneggiò seriamente quello preesistente, inaugurato nel 1519.
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