Rapporto di sostenibilita 2013 expo 2015 ita

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO MILANO 2015


“Siamo consapevoli che l’organizzazione di una Esposizione Universale comporta interazioni con l’ambiente, i territori, le comunità e le risorse ambientali e umane coinvolte. Siamo altrettanto consapevoli che il potenziale di una Esposizione Universale sia anche quello, ambizioso, di poter raggiungere e coinvolgere milioni di persone in merito ad un tema di interesse comune di grande importanza - l’alimentazione e la sostenibilità - e di poterne aumentare la consapevolezza, al fine di un miglioramento delle scelte e delle azioni, tanto su scala locale che globale, per il miglioramento complessivo del benessere dell’umanità”.

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Giuseppe Sala Amministratore Delegato Expo 2015 SpA Commissario Unico per Expo Milano 2015


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L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO E LA MISSIONE DI EXPO 2015 SPA 1.1 Introduzione 1.2 L’organizzazione delle Esposizioni Universali e il ruolo del BIE 1.3 La candidatura della Città di Milano 1.4 Il Tema di Expo Milano 2015 1.5 Il ruolo di Expo 2015 SpA

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L’ASSETTO ORGANIZZATIVO E LA GOVERNANCE 2.1 La governance e gli organi istituiti per Expo Milano 2015 2.2 La partecipazione dell’Italia 2.3 La governance societaria di Expo 2015 SpA 2.4 L’assetto organizzativo della Società

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IL CONTESTO TERRITORIALE E LE OPERE PER EXPO MILANO 2015 3.1 Expo Milano 2015 e il Territorio 3.2 Gli interventi per Expo Milano 2015 3.2.1 Interventi per Expo Milano 2015 3.2.2 Le Opere Connesse 3.3 I principali ambiti normativi applicabili 3.3.1 L’Accordo di Sede 3.3.2 Il quadro normativo su sicurezza e legalità 3.3.3 Le Procedure di Valutazione Ambientale 3.4 Il Sito Espositivo 3.4.1 Il Progetto Vie d’Acqua 3.5 L’uso delle tecnologie e la Digital Smart City 3.6 La dismissione del Sito Espositivo nel post evento I PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015 E IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS 4.1 La Carta dei Valori e gli Impegni di Expo 2015 SpA 4.2 La mappatura degli Stakeholders e dei temi rilevanti LE RISORSE UMANE DI EXPO 2015 5.1 Il personale 5.2 Le politiche di ingaggio 5.2.1 Il processo di selezione e assunzione 5.2.2 La valutazione delle performance 5.3 La politica retributiva 5.4 Lo sviluppo delle competenze 5.5 La salute e la sicurezze dei dipendenti 5.6 La salute e la sicurezza nei cantieri IL QUADRO DI RIFERIMENTO ECONOMICO 6.1 Le risorse finanziarie di Expo 2015 SpA 6.2 I meccanismi di controllo e monitoraggio delle spese 6.3 Il Bilancio di Esercizio 2012 6.4 Le ricadute sugli Stakeholders 6.5 L’indotto economico dell’Evento

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IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE 7.1 Gli impatti ambientali dell’Evento e gli impegni di Expo 2015 7.2 Il sistema di gestione integrato di Expo 2015 7.3 Gli interventi di bonifica sul Sito Espositivo 7.4 Il Piano di Monitoraggio Ambientale 7.4.1 I risultati del Monitoraggio Ante Operam 7.5 La Valutazione di Impatto sulla Salute Pubblica 7.6 La certificazione LEED 7.6.1 L’applicazione dei criteri al Sito Espositivo 7.6.2 La ristrutturazione della Cascina Triulza 7.7 Le attività di indirizzo e supporto ai Partecipanti 7.8 Gli audit ai cantieri 7.9 L’intervento delle emissioni di Gas climalteranti e le compensazioni 7.9.1 L’Inventario delle emissioni 7.9.2 Gli interventi di compensazione obbligatori 7.9.3 I progetti volontari di riduzione delle emissioni di CO2 7.10 Gli interventi di compensazione ecologica IL QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIALE 8.1 La partecipazione a Expo Milano 2015 8.2 L’adesione ad Expo Milano 2015 8.2.1 I Padiglioni “Self Built” 8.2.2 I Cluster 8.3 La partecipazione degli Organismi Internazionali 8.3.1 Le Nazioni Unite ad Expo Milano 2015 8.3.2 La partecipazione dell’Unione Europea 8.4 Il coinvolgimento della Società Civile 8.5 Il rapporto con le Imprese 8.5.1 Le Partnership di Expo 2015 8.5.2 I Fornitori di Expo 2015 8.5.3 Il Green Procurement 8.5.4 L’incontro tra Imprese e Partecipanti 8.6 I Protocolli sui temi della Legalità e del Lavoro 8.6.1 I Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati, disabili e dei soggetti in esecuzione di pena 8.6.2 I Protocolli per la legalità e sicurezza del lavoro 8.7 La Comunicazione di Expo 2015 8.7.1 La strategia e gli obiettivi 8.7.2 Il Programma di Comunicazione 8.7.3 Il sito web istituzionale 8.7.4 I social networks 8.7.5 I progetti e gli eventi sul territorio 8.8 Il Programma Feeding Knowledge e le Best Practices 8.9 I progetti per il mondo della scuola METODOLOGIA 9.1 Nota metodologica 9.2 Tabella di corrispondenza con l’Informativa GRI 9.3 Contatti L’IMPEGNO DEI PARTNERS PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015

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APPENDICE


L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO E LA MISSION DI EXPO 2015 SPA

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1.1 Introduzione Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale dedicata al Tema “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita”, ovvero all’alimentazione e alla sostenibilità, al diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta, e alla ricerca e condivisione di modelli di produzione e di consumo più sostenibili. Si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre del 2015. È un Evento globale unico, di straordinaria importanza sotto il profilo educativo, culturale e scientifico – a cui prenderanno parte oltre 130 Paesi e 20 milioni di Visitatori provenienti da tutto il mondo – organizzato per coinvolgere ed unire governi, istituzioni, Società Civile e cittadini in un dibattito sui temi universali connessi all’alimentazione e allo sviluppo sostenibile. L’equilibrio fra risorse naturali e produzione alimentare ed energetica, la sicurezza alimentare, la tutela della biodiversità, naturale e agricola, sono gli argomenti centrali di Expo Milano 2015, così come l’innovazione delle tecnologie, la visione multidisciplinare, la cooperazione, il raccordo di esperienze e competenze, l’informazione e l’educazione alimentare. Expo 2015 SpA è la Società responsabile della realizzazione del Sito Espositivo e dell’organizzazione dell’Esposizione Universale. Il primo Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 SpA nasce come strumento di rendicontazione e di comunicazione, a tutti gli Stakeholders, degli impegni assunti e dei risultati raggiunti sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Infatti, sin dalla fase di candidatura della città di Milano ad ospitare l’Evento, la sostenibilità ha rappresentato un elemento chiave della strategia per garantirne il successo, che non solo caratterizza il tema portante della manifestazione, ma ne permea e contraddistingue tutti gli aspetti organizzativi e gestionali. Expo Milano 2015 è quindi la prima Esposizione Universale ad essere raccontata e descritta anche attraverso la redazione di un Rapporto di Sostenibilità. Sotto questo profilo, il documento mira a promuovere la diffusione delle attività di sustainability reporting nell’organizzazione dei grandi eventi – e in particolare delle Esposizioni Universali – contribuendo, attraverso la propria esperienza, alla costruzione di un’eredità immateriale di buone pratiche e di competenze nella rendicontazione di sostenibilità. Come dettagliato nel Capitolo 9, il presente Rapporto fa riferimento alla fase di progettazione e pianificazione gestite da Expo 2015 SpA al 30 giugno 2013, fatto salvo per alcuni significativi dati ed eventi successivi.

1.2 L’organizzazione delle Esposizioni Universali e il ruolo del BIE Le Esposizioni Universali sono i più grandi fra gli eventi globali e sin dalle origini, nella prima metà dell’ottocento, hanno rappresentato una vetrina di innovazione e ispirazione per l’umanità e un’importante piattaforma per la presentazione e condivisione di nuovi modelli, in grado di contribuire allo sviluppo del progresso e della civiltà. Organizzate dalla nazione che vince una gara di candidatura, le Esposizioni

Universali prevedono la partecipazione di altre nazioni, invitate tramite canali diplomatici dal Paese ospitante. A livello internazionale, il Bureau International des Expositions (BIE) è l’organismo che ha il compito di sovraintendere e regolamentare il calendario, la campagna di candidatura, la selezione e l’organizzazione delle Esposizioni. Il BIE è un’organizzazione intergovernativa, costituita a Parigi nel 1928 dalla Convenzione sulle Esposizioni Internazionali. La Convenzione rappresenta il testo normativo di riferimento per la definizione degli obiettivi delle Esposizioni e per la regolamentazione della loro organizzazione e partecipazione; è stata emendata nel 1972, nel 1982 e nel 1988 (si veda il sito del BIE www.bie-paris.org). Gli organi principali del BIE includono: • l’Assemblea Generale che è il principale organo deliberativo ed è composto da rappresentanti di tutti gli Stati Membri; • i quattro Comitati del BIE (Comitato Esecutivo, Comitato Amministrazione e Budget, Comitato Regolamenti, Comitato Informazione e Comunicazione), che elaborano proposte, regolamenti e politiche nelle rispettive aree di responsabilità, da sottoporre all’Assemblea Generale; • il Segretariato che, sotto l’autorità del Segretario Generale, svolge il lavoro quotidiano dell’organizzazione, fornisce supporto e consulenza agli organizzatori e ai Partecipanti, ed è a servizio degli organi sopra citati. L’adesione al BIE è aperta a tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite o di una delle sue Agenzie, della Corte Internazionale di Giustizia, o la cui domanda di adesione sia approvata da una maggioranza di due terzi dell’Assemblea Generale del BIE.

I Valori e la Missione delle Esposizioni Universali La Missione chiave delle Esposizioni Universali è l’educazione delle popolazioni, come sancito dall’Articolo 1 della Convenzione del BIE, in base al quale un’Esposizione è “una manifestazione che, qualunque sia il suo titolo, ha come scopo principale l’educazione del pubblico: può esporre i mezzi a disposizione dell’uomo per soddisfare i bisogni della civilizzazione, dimostrare il progresso raggiunto in uno o più rami dell’attività umana, o indicare prospettive per il futuro.” Alla base delle attività del BIE – e quindi dell’organizzazione delle Esposizioni – sono posti tre valori fondamentali: • la Fiducia – Attraverso l’adesione alla Convenzione, i Paesi si impegnano alla creazione e allo sviluppo di opportunità di incontro per l’umanità e stabiliscono un legame di fratellanza fra culture diverse. L’obiettivo è quello di realizzare assieme un progetto comune, dal valore educativo e comunicativo, che contribuisca a creare fiducia e unisca Paesi e Società Civile; • la Solidarietà – Lo scambio multiculturale e la condivisione delle azioni sono alla base di ogni manifestazione. Le Esposizioni sono il punto di incontro della diversità culturale e dell’innovazione, il luogo in cui le diverse civiltà condividono i loro saperi, con l’obiettivo di identificare assieme le migliori prospettive e soluzioni per fronteggiare le sfide su cui l’umanità è chiamata a rispondere; • il Progresso – Le Esposizioni mirano a promuovere l’educazione attraverso l’esperienza, lo sviluppo attraverso l’innovazione e la sperimentazione attraverso la cooperazione. Guidate dall’identità delle diverse culture e dal rispetto per l’ambiente nello sviluppo, le Esposizioni sono un potente catalizzatore della crescita e contribuiscono al progresso morale, materiale e tecnico dell’umanità.

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• le Esposizioni Universali (o “Esposizioni Internazionali Registrate”), si caratterizzano per il fatto di avere ad oggetto un tema generale di interesse per l’umanità, hanno luogo ogni 5 anni e durano 6 mesi. I Partecipanti costruiscono i propri padiglioni e le dimensioni del sito che ospita l’evento non hanno un limite prefissato; • le Esposizioni Internazionali (o “Esposizioni Internazionali Riconosciute”), hanno ad oggetto un tema specifico, si tengono nel periodo compreso tra due Esposizioni Universali e durano 3 mesi. Gli organizzatori costruiscono i padiglioni e li affittano ai Partecipanti, e la superficie massima del sito è di 25 ettari; • le Esposizioni Orticole, seguono le regole delle Esposizioni Internazionali; il tema è prettamente orticolo e la partecipazione assume la forma di una presentazione di giardini.

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Il BIE riconosce tre tipi di Esposizioni, che differiscono per dimensioni, modalità di partecipazione e aspetto tematico:

Tutte le tipologie di Esposizione hanno in comune sia le categorie di partecipanti, che includono i Partecipanti Ufficiali – Paesi e Organizzazioni Internazionali – e i Partecipanti cosiddetti Non Ufficiali – ONG, Aziende, Organizzazioni della Società Civile – sia i valori centrali di educazione, innovazione e cooperazione sanciti nell’Articolo 1 della Convenzione. Nel 1994, l’Assemblea Generale del BIE ha dichiarato le Esposizioni strumenti chiave per l’educazione allo sviluppo sostenibile.

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Ad oggi, i Paesi membri del BIE sono 167. Il BIE opera al fine di garantire la corretta applicazione della Convenzione e di tutti i regolamenti relativi alle Esposizioni, nonché la trasmissione di conoscenze e di best practices tra una manifestazione e l’altra.

Figura 1.1 L’evoluzione del logo del BIE

Oggi, il logo del BIE evoca l’evoluzione dell’umanità, lo sviluppo tecnologico, il progresso morale e materiale e la tensione dell’umanità verso un mondo migliore. Il cerchio simboleggia la pace, la fratellanza e lo scambio culturale fra i popoli. Le linee orizzontali rappresentano il percorso verso un futuro di continuo progresso. Il colore blu evoca la nobiltà dei fini perseguiti, mentre la purezza delle linee bianche simboleggia equità e giustizia.

Il concetto moderno di Esposizione Universale, inteso come evento della durata compresa tra tre e sei mesi e che coinvolge più nazioni, risale ad oltre 160 anni fa. La prima Esposizione riconosciuta dal BIE fra quelle avvenute prima della stipula della Convenzione del 1928 è infatti quella tenutasi a Londra nel 1851, che vide la partecipazione di 28 nazioni per oltre 6 milioni di visitatori. La “Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations”, promossa dalla Royal Society of Arts, si tenne su 10 ettari dell’Hyde Park di Londra, dal 1 Maggio al 15 Ottobre del 1851. Dedicata alla celebrazione delle nuove tecniche industriali, in questa occasione fu realizzato il Crystal Palace di Londra, una costruzione che occupava ben 84.000 metri quadrati. Tra le più famose, l’Esposizione mondiale di Parigi del 1889 fu organizzata per celebrare il centenario della Rivoluzione Francese: eredità dell’evento fu quello che, ancora oggi, è considerato il simbolo della città e dell’intera nazione: la Tour Eiffel. Nel 1906 anche Milano ospitò un’Esposizione incentrata sul tema dei trasporti, per festeggiare l’apertura del traforo del Sempione, un’opera eccezionale per l’epoca che, con i suoi 19.803 metri, rappresentava il più lungo tunnel del mondo. Anche a Milano l’Esposizione lasciò un segno tangibile: l’Acquario civico, oggi uno dei più antichi d’Europa, considerato una delle espressioni più significative del liberty milanese e il traforo transalpino del Sempione (da cui il parco omonimo prende il nome), che rese possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi.

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Le Esposizioni Universali nella storia

Nel corso degli anni, moltissime città hanno ospitato le Esposizioni, in Europa e nel mondo. La maggior parte delle manifestazioni ha apportato un contributo significativo al progresso umano e lasciato un’eredità duratura, diventando uno strumento per lanciare l’economia e l’immagine di un Paese come leader politico ed economico. Da questa crescente importanza nacque la necessità di regolamentare le Esposizioni: nel 1928, con la Convenzione di Parigi, 31 Nazioni firmarono il regolamento a cui si devono attenere gli organizzatori di una Esposizione, dando vita al Bureau International des Expositions. Con l’avvento del terzo millennio, le Esposizioni Universali rendono possibile affrontare in maniera condivisa, i problemi centrali a livello mondiale: da strumenti educativi “statici” e vetrine di meraviglie tecnologiche, le Esposizioni Universali diventano un veicolo informativo ed educativo dinamico, una piattaforma di conoscenze multidisciplinare che fornisce lo spazio per la riflessione e il dibattito internazionale. I temi affrontati nelle Esposizioni più recenti: The Oceans: A Heritage for the Future (Lisbona, 1998), Humankind, Nature, Technology (Hannover, 2000), Nature’s Wisdom (Aichi, 2005), Water and Sustainable Development (Saragozza, 2008), Better City, Better Life (Shanghai, 2010), The Living Ocean and Coast: Diversity of Resources and Sustainable Activities (Yeosu, 2012) riflettono l’interesse e l’attenzione per i temi dello sviluppo sostenibile e la pertinenza ai problemi contemporanei, in linea con i valori tradizionali del BIE.

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1.3 La candidatura della Città di Milano La candidatura di Milano ad ospitare l’Expo nasce nel 2006, quando il Governo Italiano propone ufficialmente la città come sede dell’Esposizione Universale del 2015 e viene costituito un apposito Comitato incaricato di presentare al BIE la proposta formale. Nel Dossier di Candidatura, consegnato al BIE nel 2007, il Tema identificato per la manifestazione – “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” – viene declinato sotto il profilo concettuale ed illustrato attraverso le linee programmatiche riguardanti il sito scelto per lo svolgimento dell’Evento, gli interventi urbanistici e infrastrutturali previsti e le prospettive di riuso del Sito al termine della manifestazione. L’approccio al Tema si caratterizza, sin dalla fase di candidatura, come uno tra gli elementi più innovativi di Expo Milano 2015, universale e trasversale a tutte le attività legate all’Evento. Il 31 Marzo 2008, a Parigi, gli Stati Membri del BIE scelgono infine Milano come sede dell’Esposizione Universale del 2015, con 86 voti a favore contro i 65 della rivale città turca Smirne, candidata con il tema “Nuovi itinerari verso un mondo migliore, Salute per tutti”. Successivamente il BIE, nel corso della 148a Assemblea Generale del 23 novembre 2010, approva in via definitiva la Domanda di Registrazione ufficiale dell’Evento (il cosiddetto Dossier di Registrazione) e il relativo progetto dell’Expo Milano 2015.

1.4 Il Tema di Expo Milano 2015 Expo Milano 2015 ha un approccio concettuale al Tema che permea e caratterizza le diverse dimensioni organizzative ed espressive dell’Evento. Se il Tema di riflessione e approfondimento è la nutrizione, in primo luogo umana, il titolo scelto per l’Esposizione – “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” – pone al centro dell’attenzione non solo il nutrimento dell’uomo, ma anche quello del pianeta in cui esso vive. Se infatti è vero che la principale sfida dell’uomo alla vita è quella di nutrire se stesso per garantire la continuità della propria esistenza e la sopravvivenza della specie, la disponibilità futura delle risorse alimentari è oggi messa a rischio dalle stesse abitudini e comportamenti umani. In questo senso, la prima sfida che Expo Milano 2015 si propone di affrontare è quella della comprensione di come l’uomo possa contemporaneamente nutrire se stesso e il pianeta, attraverso la ricerca e la condivisione di modelli di produzione e di consumo sostenibili. Nel complesso, l’Esposizione Universale di Milano si propone di affrontare la tematica universale e complessa della nutrizione con un approccio multidisciplinare: ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnico-scientifico ed economico, con l’obiettivo di attivare e sviluppare legami, relazioni e collegamenti in grado di stimolare tutti i livelli della società.

• un ambito scientifico-tecnologico, che comprende tutte le riflessioni scientifiche, i processi produttivi, le politiche pubbliche, le regole che normano la sicurezza alimentare e la qualità degli alimenti per uno sviluppo equilibrato e sostenibile degli individui, dei sistemi di produzione agricoloforestale, dell’allevamento, delle risorse marine, delle filiere produttive; • un ambito socio-culturale, di cui fanno parte tutte le declinazioni scientifiche, divulgative e didattiche connesse all’educazione ad un’alimentazione corretta e sana e che siano finalizzate, da un lato, ad armonizzare la relazione rispettosa tra l’individuo e il suo ambiente mediante un equo accesso alle risorse da parte di tutte le popolazioni, senza sprechi o sperequazioni, dall’altro a favorire l’incontro tra le identità culturali e sociali dei popoli e le differenti tradizioni alimentari, intese come una forma di patrimonio culturale immateriale legato alla lingua, alle arti e ai mestieri tradizionali; • un ambito di cooperazione per lo sviluppo, rappresentata da tutti i metodi e gli strumenti della cooperazione finalizzati a ridurre la fame, la malnutrizione, gli squilibri sociali legati all’accesso al cibo, nonché da ogni programma finalizzato a veicolare investimenti per ottenere risultati efficaci nello sviluppo delle aree rurali povere e in quelle urbane dei Paesi in via di Sviluppo.

Expo Milano 2015 e gli Obiettivi del Millennio Il Tema dell’Esposizione e le sfide che esso pone sono resi particolarmente attuali dalla contemporaneità tra Expo Milano 2015 e la scadenza degli Obiettivi del Millennio. In particolare, il Tema dell’Esposizione di Milano è legato ad alcuni degli Obiettivi fissati dalle Nazioni Unite: • il primo: sradicare la povertà estrema e la fame, in modo particolare ridurre del 50% la popolazione mondiale che soffre la fame; • il quarto: ridurre di due terzi la mortalità infantile dei bimbi al di sotto dei cinque anni; • il quinto: migliorare la salute materna, in modo particolare ridurre di tre quarti il tasso di mortalità materna; • il settimo: garantire la sostenibilità ambientale, in particolare stimolando politiche e programmi di sviluppo sostenibile per invertire l’attuale perdita di risorse ambientali, riducendo il processo di annullamento della biodiversità; • l’ottavo: sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. Le Nazioni Unite hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione ad Expo Milano 2015 nell’aprile 2011 e stanno lavorando con Expo 2015 per definire un percorso di attività condivise in vista dell’Evento. Per maggiori informazioni sugli Obiettivi del Millennio, si veda: http://www.un.org/millenniumgoals/

A questo scopo, e al fine di supportare i Partecipanti nello sviluppo e nell’articolazione dei contenuti che essi proporranno durante l’Evento, Expo 2015 ha declinato il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita lungo tre principali ambiti:

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Obiettivo di Expo Milano 2015 è anche quello di far vivere al Visitatore un’esperienza unica e memorabile sotto il profilo culturale, educativo e dell’intrattenimento. Expo 2015 ha quindi declinato il Tema rispetto a tutti i suoi principali modi di rappresentazione nel Sito e che andranno a definire l’esperienza complessiva del Visitatore: • sotto il profilo architettonico L’architettura rappresenta il primo livello, “fisico”, di rappresentazione del Tema. Sotto questo profilo, Expo Milano 2015 mira anzitutto ad essere un’Esposizione in cui l’intervento materiale sul Sito sia minimo – affinché esso si integri armoniosamente con il paesaggio circostante – e gli spazi espositivi siano concreta espressione dei contenuti che ospiteranno, a partire dalla scelta dei materiali e dalle modalità di fruizione degli stessi spazi da parte del pubblico; • nella definizione dei contenuti e degli eventi L’interpretazione del Tema e le modalità di espressione dei suoi contenuti saranno una delle dimensioni chiave in cui il Paese ospitante e i Partecipanti saranno chiamati a dare risposte sul tema della sostenibilità e della sfida all’alimentazione globale, anche attraverso la definizione di un palinsesto di eventi, performance, percorsi tematici, spettacoli e momenti di rappresentazione delle diverse cultura alimentari. Eventi e contenuti saranno mirati a coinvolgere massimamente il pubblico di Expo e a dare massima diffusione ai messaggi proposti, rispondendo così alla finalità educativa alla base del concetto di Esposizione Universale; • nell’offerta ristorativa Expo Milano 2015 fornirà l’occasione unica di rendere il Tema un’esperienza non solo teorica, ma anche pratica, di vera e propria degustazione delle eccellenze alimentari nel mondo. Affrontare il tema dell’alimentazione all’interno di un’Esposizione Universale è un invito, a tutti i Partecipanti, a proporre ai Visitatori la propria eccellenza gastronomica, culinaria e ristorativa. Oltre a fornire elementi di discussione, ricerca e approfondimento sulle problematiche dell’alimentazione globale, l’Expo di Milano sarà infatti anche un momento di incontro universale e di scambio educativo tra i popoli e le culture del mondo, coerentemente con il ruolo che le Esposizioni hanno sempre svolto nella storia dell’umanità;

1.5 Il ruolo di Expo 2015 SpA Expo 2015 SpA nasce a seguito dell’assegnazione dell’Esposizione Universale alla città di Milano quale soggetto responsabile dell’organizzazione, realizzazione e gestione dell’Evento. L’istituzione della Società è stata prevista dall’Art. 4 del D.P.C.M. 22/10/2008 (“Interventi necessari per la realizzazione dell’Expo Milano 2015”), atto normativo fondante dell’organizzazione complessiva dell’Evento e della definizione delle competenze degli organi e dei soggetti preposti alla sua realizzazione. Nel quadro delle responsabilità e competenze previste, la missione di Expo 2015 SpA – costituitasi formalmente il 1 dicembre 2008 – è quello di svolgere tutte le attività necessarie per: • la realizzazione delle opere infrastrutturali, di preparazione e costruzione del Sito Espositivo (descritte nel Capitolo 3 del Rapporto); • il coinvolgimento dei Partecipanti all’Evento; • l’organizzazione e la gestione dell’Evento. Con riferimento in particolare alle opere necessarie per la realizzazione dell’Esposizione, Expo 2015 SpA è stazione appaltante e – avendo natura giuridica di organismo di diritto pubblico – bandisce procedure di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice degli Appalti). I soci di Expo 2015 SpA sono: • il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con quota di partecipazione pari al 40%; • il Comune di Milano, con quota di partecipazione pari al 20%; • la Regione Lombardia, con quota di partecipazione pari al 20%; • la Provincia di Milano, con quota di partecipazione pari al 10%; • la Camera di Commercio di Milano, con quota di partecipazione pari al 10%.

• nell’utilizzo di tecnologie innovative La portata universale del Tema troverà infine ampia diffusione grazie all’uso innovativo di tecnologie all’avanguardia: le stesse saranno a disposizione dei Partecipanti per esprimere al meglio i propri contenuti e la declinazione del Tema, sia all’interno del proprio Spazio Espositivo che al di fuori di esso.

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CAPITOLO 02

2.1 La governance e gli organi istituiti per Expo Milano 2015 La governance di Expo Milano 2015 si è sviluppata, nel tempo, attraverso l’emanazione di una serie di provvedimenti legislativi successivi. L’atto normativo fondante è costituito dal D.P.C.M. 22 ottobre 2008, che ha definito, in prima istanza, il quadro complessivo degli interventi e dei finanziamenti necessari per la realizzazione di Expo Milano 2015 e le responsabilità e competenze dei diversi soggetti coinvolti. Il Decreto ha individuato, oltre alle attività di organizzazione e di gestione dell’Evento, due diverse tipologie di opere nell’ambito degli interventi necessari per l’Esposizione: • le “opere essenziali”, che includono le opere infrastrutturali di diretta connessione al Sito Espositivo, le opere di natura tecnologica, • e le “opere connesse”, relative ai più ampi interventi di infrastrutturazione viaria, stradale, ferroviaria e inerenti le linee metropolitane. Oltre ad Expo 2015 SpA – soggetto attuatore con il compito di realizzare il Sito Espositivo e alcune delle opere essenziali, organizzare l’Evento e gestire il rapporto operativo con i Partecipanti – il Decreto ha istituito: • la Commissione di coordinamento per le attività connesse ad Expo Milano 2015 (COEM), quale sede di coordinamento più alto tra i diversi livelli istituzionali coinvolti nell’Evento, con il fine principale di assicurare il necessario raccordo e la coerenza tra le diverse attività di organizzazione e gestione dell’Esposizione; • il Tavolo Istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovra-regionali (“Tavolo Lombardia”), con il compito di curare la programmazione e la realizzazione, in forma coordinata, delle attività regionali e sovraregionali relative all’Esposizione, nonché degli interventi e delle attività relative alle opere infrastrutturali diverse da quelle concernenti il Sito Espositivo, oltre alle opere di accessibilità al Sito stesso.

Oggi, il D.P.C.M. 6 maggio 2013 ha sostituito e abrogato il Decreto originario del 2008, allo scopo di riorganizzare gli organismi per la gestione delle attività connesse all’Evento e di semplificare le procedure ed i processi volti alla infrastrutturazione e all’allestimento del Sito Espositivo, delle opere connesse e degli interventi funzionali all’Esposizione inseriti nelle programmazioni comunali, provinciali e regionali. Il Decreto ha confermato i ruoli della COEM quale sede di coordinamento politico nazionale dell’Evento e del “Tavolo Lombardia” quale soggetto incaricato della programmazione e realizzazione delle attività regionali e sovra-regionali relative a Expo Milano 2015, nonché degli interventi e delle attività relative alle opere connesse riguardanti aree diverse da quelle in carico alla Società Expo 2015 SpA La COEM è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, o da un suo delegato, ed è composta dal Commissario Unico, dal Commissario di Sezione per il Padiglione Italia, dal Presidente pro-tempore della Regione Lombardia, dal Presidente pro-tempore della Provincia di Milano, dal Sindaco pro-tempore del Comune di Milano e dai Ministri competenti di volta in volta individuati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Al “Tavolo Lombardia”, presieduto dal Presidente pro-tempore della regione Lombardia, partecipano il Commissario unico, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, il Comune di Milano, il Ministero dell’economia e delle finanze, la Provincia di Milano, i Comuni di Rho e di Pero, la Camera di Commercio di Milano e, per quanto di eventuale, rispettiva competenza, altri Ministeri, gli enti locali regionali, nonché, se interessate, le altre Regioni italiane, enti ed organismi sovranazionali.

Figura 2.1 I quattro organi di riferimento della governance di Expo Milano 2015

L’ultima “tappa” nell’evoluzione dell’assetto di governo di Expo Milano 2015 è rappresentata dal D.L. 26 aprile 2013, n. 43 – convertito in Legge 24 giugno 2013 n. 71 – che ha previsto, fra l’altro, la nomina di un Commissario Unico delegato dal Governo per Expo Milano 2015 (“Commissario Unico”), carica che riunisce e accorpa le figure e i poteri del Commissario Straordinario e del Commissario Generale (ad eccezione di quelli previsti all’Art. 12 della Convenzione di Parigi, relativi al potere di rappresentanza del Governo italiano nei confronti del BIE, mantenuti in capo al Governo stesso).

COMMISSIONE

COMMISSARIO UNICO DELEGATO DAL GOVERNO

Un secondo passaggio significativo nell’evoluzione della governance dell’Esposizione è rappresentato dall’emanazione del D.P.C.M. 5 agosto 2011, che ha istituito due figure di riferimento per la realizzazione di Expo Milano 2015: il Commissario generale dell’Expo Milano 2015, con il compito di rappresentare il Governo Italiano nei confronti del BIE, dei Paesi e delle Organizzazioni Internazionali partecipanti e di coordinare tutte le attività relative alla preparazione e all’organizzazione della manifestazione, con un potere di indirizzo e controllo generale su temi e contenuti – e il Commissario straordinario del Governo, con il compito di vigilare sull’esecuzione delle opere infrastrutturali necessarie all’Evento, esercitando poteri d’impulso e, se necessario, poteri sostitutivi straordinari in caso di necessità e urgenza.

COMMISSIONE DI COORDINAMENTO DI COORDINAMENTO COEM COEM

EXPO 2015 SPA

TAVOLO LOMBARDIA: COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PER IL GOVERNO DEGLI INTERVENTI REGIONALI E SOVRAREGIONALI

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 02

Il D.P.C.M. 6 maggio 2013 ha nominato l’Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA quale Commissario Unico per Expo Milano 2015. Nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento e della normativa comunitaria, degli obblighi internazionali assunti dall’Italia e nei limiti delle risorse stanziate dalla legislazione vigente, il Commissario Unico esercita, inoltre, poteri sostitutivi per risolvere situazioni o eventi ostativi alla realizzazione delle opere essenziali e connesse previste per l’Evento, alla partecipazione degli Stati e degli Enti iscritti o al regolare svolgimento della manifestazione. Nell’ambito dei poteri conferitigli, il Commissario Unico ha nominato due propri delegati, con funzioni di garanzia e di controllo dell’andamento delle attività e degli interventi relativi alle opere essenziali e alle opere connesse per l’Evento.

• con tutte le Regioni italiane nell’ambito del Tavolo “Expo – Regioni”, cabina di regia a cui partecipano, oltre ad Expo 2015 SpA, la Conferenza delle Regioni e il Governo, attraverso il Sottosegretario con delega all’Esposizione, istituita allo scopo di coinvolgere tutti i territori italiani nell’Evento, valorizzarne il patrimonio e le eccellenze rispetto al Tema e dare nuovo impulso al turismo. La partecipazione di tutti i territori italiani viene promossa, inoltre, attraverso una serie di Protocolli di Intesa, che Expo 2015 SpA ha sottoscritto con numerosi enti ed istituzioni nei contesti regionale lombardo e nazionale, mirati a dare visibilità al patrimonio produttivo e storico dell’Italia, coinvolgere il sistema di imprese e distretti, valorizzare le tipicità eno-gastronomiche e le peculiarità culturali del Paese.

Le tappe evolutive della governance di Expo Milano 2015 2008-2009 – Vengono emessi gli atti normativi fondanti dell’organizzazione complessiva dell’Evento ed istituiti gli organi e i soggetti preposti alla sue realizzazione (L.133/2008; DPCM 22/10/2008); il 1 dicembre 2008 si costituisce formalmente la Società Expo 2015 SpA 2010-2012 – Nel 2010, l’Assemblea generale approva formalmente il “Dossier di Registrazione”. Nel 2011 Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Fondazione Internazionale Fiera Milano e Comune di Rho costituiscono la società Arexpo SpA, con lo scopo di acquistare i terreni ove si svolgerà la manifestazione e di metterli a disposizione di Expo 2015 SpA (e che la Società, al termine dell’Evento, restituirà ad Arexpo SpA). A luglio 2011 viene approvato l’Accordo di Programma, promosso dal Sindaco di Milano nel 2008, finalizzato a consentire la realizzazione dell’Esposizione, anche attraverso il cambio di destinazione d’uso del suolo interessato, la definizione di un’apposita disciplina urbanistica e la riqualificazione dell’area successivamente allo svolgimento dell’Evento. Il D.P.C.M. 5 agosto 2011 ridefinisce la governance dell’Evento, nominando il Sindaco di Milano quale Commissario Straordinario del Governo e il Presidente della Regione Lombardia quale Commissario Generale per la realizzazione di Expo Milano 2015. 2013 - Il D.L. 26 aprile 2013, n. 43 definisce una serie di misure straordinarie volte ad accelerare la realizzazione dell’Evento e istituisce la figura del Commissario Unico, nominato con il successivo D.P.C.M. 6 maggio 2013. Ove necessario, può provvedere in deroga alla legislazione vigente a mezzo di ordinanza, nei limiti indicati con delibera del Consiglio dei Ministri, sentito il Presidente della Regione Lombardia. Tali ordinanze sono immediatamente efficaci e devono essere pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Il successo di Expo Milano 2015 dipende anche, in misura fondamentale, dal contributo delle istituzioni locali delle aree direttamente interessate dall’Evento e, più in generale, dal rapporto e dalla collaborazione con gli enti e le istituzioni di tutto il territorio nazionale. Al fine di garantire la corretta gestione e valorizzazione di tali relazioni, nell’organizzazione dell’Evento Expo 2015 SpA si interfaccia: • con il Comune di Milano, attraverso il programma City Operations, strumento di pianificazione di cui il Comune si è dotato al fine di integrare i progetti e le iniziative che esso realizza in vista dell’Evento con le attività sviluppate da Expo 2015 SpA, e quindi massimizzare i benefici e le ricadute positive dell’Esposizione sulla Città;

Agenda Italia 2015 Il governo, per sfruttare al meglio l’opportunità di Expo Milano 2015, ha redatto un Master Plan contenente circa 60 tra progetti, azioni e interventi che il Governo intende mettere in campo per l‘Esposizione Universale di Milano 2015. È stato avviato un tavolo di lavoro, formato dal Presidente della Commissione di Coordinamento per le attività connesse ad Expo 2015 (COEM), dal Sottosegretario con delega all’Expo Milano 2015 dalla Società Expo 2015 SpA e dal Commissario del Padiglione Italia, che ha visto la partecipazione attiva e propositiva di tutti i Ministeri, dell’ANCI e della Conferenza delle Regioni. Il piano che prende il nome di Agenda Italia 2015 è composto da più di 50 iniziative e progetti, che sono stati organizzati e classificati in tre categorie generali rispondenti ai tre macro obiettivi su cui l’Italia scommette ed investe in vista di Expo Milano 2015: 1. Promuovere il ruolo dell’Italia nel mondo; 2. Sviluppare i temi e i contenuti dell’Esposizione Universale; 3. Contribuire allo sviluppo del Paese.

2.2 La partecipazione dell’Italia La partecipazione all’Esposizione Universale in qualità di Paese organizzatore costituisce un’opportunità unica per presentare al mondo la ricchezza della cultura e dell’identità dell’Italia nel settore dell’alimentazione, promuovere le eccellenze della sua filiera agroalimentare e valorizzare la sua capacità di offrire soluzioni produttive e tecnologiche innovative per affrontare le questioni e i temi della sostenibilità della nutrizione. Obiettivo di Expo 2015 è quello di rappresentare il meglio dell’Italia all’Esposizione Universale e di garantire la più ampia partecipazione di tutti i suoi territori, attraverso una molteplicità di opportunità di partecipazione all’Evento. L’Italia avrà infatti una serie di spazi dedicati all’interno del Sito Espositivo (descritti nel Capitolo 3), allestiti per assolvere diverse funzioni, quali, ad esempio: spazi tematici di filiera dei prodotti italiani, aree per ospitare eventi dedicati alle diverse ricchezze ed eccellenze dell’enogastronomia del Paese, postazioni con funzioni di rappresentanza e istituzionale dei territori locali.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 02

Nel 2012 è stato nominato il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, quale soggetto responsabile della presenza e della partecipazione dell’Italia nel Sito Espositivo (D.P.C.M. 3 agosto 2012). Nel 2013 è stato presentato ufficialmente il concept del Padiglione Italia, ovvero l’idea creativa e le linee guida alla base dei progetti architettonici che definiranno il sistema di edifici e di spazi aperti che ospiterà la partecipazione dell’Italia all’interno del Sito. Il concept – denominato Vivaio Italia – è risultato vincitore di un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di 68 progetti provenienti da ogni parte del mondo e si basa su cinque elementi cardine: • Trasparenza, attraverso l’utilizzo di vetro, cristalli e materiali fotosensibili, con valenza metaforica e concettuale “guardare al di là del proprio ambiente”, “dialogare con il mondo”, “essere trasparenti”; • Energia, intesa come vita e come strumento di trasformazione, nella prospettiva del rispetto ambientale; • Acqua, elemento fortemente legato all’identità di Milano e alle tematiche di Expo Milano 2015; simbolo dell’esistenza, della nascita, della rigenerazione, delle risorse della Terra; • Natura, quale elemento al centro del futuro dell’umanità; • Tecnologia, quale espressione dell’identità dell’Italia e della sua capacità di raccogliere ed affrontare le sfide poste dal futuro. Le informazioni sul Padiglione Italia e sulla partecipazione dell’Italia all’Evento sono disponibili nel sito web dedicato: http://www.padiglioneitaliaexpo2015. com/it

2.3 La governance societaria di Expo 2015 SpA La governance di Expo 2015 SpA prevede un Consiglio di Amministrazione formato da un numero massimo di cinque membri, nominati dall’Assemblea dei Soci. Gli amministratori durano in carica per il periodo stabilito all’atto della nomina, non superiore a tre esercizi, e cessano dall’incarico alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga utili e/o opportuni per l’attuazione ed il conseguimento dell’oggetto sociale, fatte salve le materie che la legge e lo statuto della Società riservano alle competenze degli altri organi sociali. Il Consiglio di Amministrazione nomina, tra i propri componenti, il Presidente, il quale propone la designazione di un Amministratore Delegato tra i membri del Consiglio. Il Presidente presiede il Consiglio di Amministrazione e lo convoca tutte le volte che lo giudica necessario o quando è fatta richiesta scritta dall’Amministratore Delegato o dalla maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione. Al Presidente del Consiglio di Amministrazione spetta la firma e la rappresentanza della Società di fronte a terzi.L’Amministratore Delegato è titolare di poteri di governo strategico, di gestione e di rappresentanza della Società. Il Collegio Sindacale, composto da tre membri e due supplenti e nominato dall’Assemblea dei Soci, vigila e verifica il rispetto delle norme di legge e dello Statuto sociale.Per ulteriori informazioni sull’assetto di governo si vedano le pagine del sito istituzionale dedicate alla governance della Società: http://www.expo2015.org/expo-inchiaro/chi-siamo

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/2001 di Expo 2015 SpA Nel quadro delle misure legislative e societarie finalizzate a garantire il rispetto e il controllo dei principi di legalità, trasparenza e libera concorrenza posti alla base dell’organizzazione dell’Evento, Expo 2015 SpA si è dotata, a titolo volontario, di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. n. 231/2001, con l’obiettivo principale di creare un sistema organico e strutturato di principi e procedure di controllo atti a prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto. Alla base, è stato adottato il Codice Etico, che definisce i principi eticosociali e le norme di comportamento aziendali, la cui osservanza costituisce un impegno e un dovere di tutti i dipendenti della Società, nonché di tutti i soggetti che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti contrattuali e/o di lavoro, anche occasionale, con la Società stessa. Il Modello è stato elaborato a partire dalla mappatura dei processi aziendali e da un’attività di risk assessment. È stata quindi condotta un’analisi delle aree di attività che presentano profili potenziali di rischio, esaminando: la storia della Società, il contesto normativo relativo all’Evento, il contesto societario, il settore di appartenenza, l’assetto organizzativo aziendale, il sistema di corporate governance, il sistema di procure e deleghe, i rapporti giuridici con soggetti terzi, la realtà operativa, le prassi e le procedure formalizzate e diffuse all’interno dell’azienda per lo svolgimento delle operazioni. Sono stati quindi individuati i seguenti reati presupposto: • reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25); • delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24-bis); • delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter); • falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis); • reati societari (art. 25-ter); • delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater); • delitti contro la personalità individuale (art. 25-quinquies); • abusi di mercato (art. 25-sexies); • omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies); • ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25-octies); • delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25-novies); • induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 25-novies); • reati ambientali (art. 25-undecies); • reati transnazionali (art. 10, L.146/2006). Nell’ambito del Modello è istituito l’Organismo di Vigilanza, organo autonomo, indipendente e competente in materia di controllo dei rischi connessi alla specifica attività svolta dalla Società e ai relativi profili giuridici. L’Organismo è composto da tre membri, due esterni e uno interno. Ha il compito di vigilare sull’osservanza del Modello da parte dei destinatari; sulla sua effettiva efficacia nel prevenire la commissione dei reati; sull’attuazione delle prescrizioni del Modello nell’ambito dello svolgimento delle attività della Società; sull’aggiornamento del Modello. Tra gli strumenti di attuazione del Modello (quali disposizioni, atti e procedure operative aziendali, deleghe, etc.), è stato adottato uno specifico tool informatico “Compliance 231/01” a supporto delle attività di controllo e presidio dei rischi delle diverse Direzioni. Il Modello ed il Codice Etico sono scaricabili dal sito della Società all’indirizzo: http://www.expo2015.org/expo-2015/documentazione-ufficiale

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CAPITOLO 02

2.4 L’assetto organizzativo della Società La struttura organizzativa di Expo 2015 SpA si articola in quattro Direzioni (Business Planning & Control, Communication, Institutional Affairs e Italian Pavilion) e quattro Divisioni: •

la Divisione Constructions & Dismantling è finalizzata alla realizzazione del Sito Espositivo e del progetto Vie d’Acqua, complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella cintura ovest della città, dei Navigli e della rete irrigua, previsti sin dalla fase di candidatura e parte integrante del progetto complessivo di Expo Milano 2015. La Divisione fornisce inoltre supporto tecnico ai Partecipanti per la costruzione degli spazi espositivi di loro competenza. Nel post evento, la Divisione sarà responsabile degli interventi di smantellamento previsti;

la Divisione Participants ha come obiettivo l’ingaggio e la contrattualizzazione dei Partecipanti Ufficiali e dei Partecipanti Non Ufficiali - Non Corporate ai quali è conferito uno spazio stabile durante il semestre espositivo, in stretta connessione con il Tema dell’Esposizione. Inoltre, coordina le relazioni con il BIE;

la Divisione Event Management concentra le competenze relative alle vendite, al marketing, agli spazi tematici, alla gestione dei Partner, alla definizione e conduzione del palinsesto degli eventi del semestre, nonché all’innovazione tecnologica e digitale a supporto dell’Evento;

la Divisione Operations è finalizzata alla conduzione di tutte le attività di funzionamento del Sito durante i sei mesi di Evento (quali manutenzioni, servizi di quartiere, sicurezza, logistica, mobilità, tecnologie dedicate, etc.) e alla gestione del centro servizi per i Partecipanti.

Figura 2.2 Organigramma Expo 2015 (a gennaio 2014)

CEO PADIGLIONE ITALIA (**)

BUSINESS PLANNING & CONTROL

EVENTI

RELAZIONI ESTERNE

SUSTAINABILITY COMMUNICATION AUDIT (*)

LEGAL

SVILUPPO COMUNICAZIONE INSTITUTIONAL AFFAIRS

CONSTRUCTIONS & DISMANTLING DIVISION

DESIGN & TECHNICAL OFFICE

TENDER & CONTRACTS

FACILITY, HEALTH & SAFETY

D.T. ESECUZIONE SITO ESPOSITIVO

HR & ORGANIZATION

PARTICIPANTS DIVISION

REL. SIND. CANTIERE E PROGETTI DEL LAVORO

FEEDING KNOWLEDGE CENTER

MAIN ADMINISTRATIVE

PARTICIPATION, BIE REL & SPECIAL PJ

OFFICE

MAIN SAFETY & AUTHOR. OFFICE

INTERNATIONAL ORG. & SPECIAL PJ

THEMATIC CLUSTER & ASSISTANCE PJ

NON OFFICIAL PARTICIPANTS

FINANCE

PUBLIC PROCUREMENT

EVENT MANAGEMENT DIVISION

OPERATIONS DIVISION

PROGRAM MGMT & INTEGRATION

PEOPLE MOBILITY

PROGRAM MGMT

DIGITAL EXPO

RISK MGMT

CENTRALE OPERATIVA

EXECUTIVE PRODUCER SHOW TIME

CURATORE PALINSESTO EVENTI

FIELD OPERATIONS

SUPPLY CHAIN & TECHNOLOGIES

SALES, BUSINESS DEV., FUNDRAISING & TICKETING

PARTNERS MANAGEMENT

MAINTENANCE

MARKETING PROGRAMS

INFO POINT

THEMATIC SPACES

TECH. INNOVATION & DIGITAL

D.T. ESECUZIONE SITO VIE D’ACQUA

(**) Riporta organizzativamente all’Amministratore Delegato e funzionalmente per attività di coordinamento, indirizzo e verifica al Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia

(*) Riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione e organizzativamente alla Direzione Generale Business Planning & Control

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IL CONTESTO TERRITORIALE E LE OPERE PER EXPO MILANO 2015

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CAPITOLO 03

3.1 Expo Milano 2015 e il Territorio L’Italia rappresenta un punto di riferimento culturale a livello mondiale sul tema dell’alimentazione: l’industria agroalimentare, la ricerca scientifica e i servizi correlati godono, infatti, di un’indiscussa reputazione internazionale. Le caratteristiche geografiche dell’Italia e la ricchissima varietà di ambienti naturali molto diversi fanno sì che in essa siano rappresentati diversi settori di produzione: dai cereali ai prodotti ittici, dalla carne ai latticini, dai prodotti ortofrutticoli a quelli vitivinicoli. Milano e la Lombardia, in particolare, hanno saputo attivare, negli anni, sinergie di sviluppo in grado di promuovere lo scambio di tecnologie e competenze fra i diversi sistemi di produzione agroalimentari, diventando un contesto privilegiato in cui nuove tendenze e innovazione si confrontano quotidianamente, anche grazie alla particolare posizione geografica, all’interno di uno dei territori agricoli più vasti e diversificati d’Italia. La Lombardia è un territorio caratterizzato per il 20% da parchi e riserve naturali e da un patrimonio artistico-culturale che può contare su 300 musei e 300 mila beni culturali censiti. Dotata di un’attività agricola tradizionale che ha saputo conservare intatta la propria vitalità, la Lombardia conta oltre 57 mila imprese agricole e 8 mila imprese alimentari, collocandosi tra le prime regioni in Italia nel settore agroalimentare, le cui attività coprono il 69% del territorio. Allo stesso tempo, è presente una rete di centri di alta formazione e ricerca tra i più avanzati in campo internazionale, con realtà che operano in stretto legame con le imprese del settore agroalimentare. La posizione di Milano, infine, rappresenta la connessione tra la grande metropoli e un territorio al tempo stesso urbanizzato e ricco di realtà agroalimentari e di parchi verdi. La Provincia di Milano in particolare, in cui si colloca il Sito di Expo Milano 2015, è un interessante esempio di integrazione tra città e campagna, innovazione e tradizione, industrie e servizi, che la rendono uno dei territori più produttivi d’Europa.

della Piastra espositiva, le opere di infrastrutturazione tecnologica; - i Manufatti, cioè le architetture che ospiteranno i diversi servizi per i Visitatori – di ristorazione, commerciali, igienici, etc. – ma anche gli spazi per gli eventi, gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti, etc., compresi i Cluster e le Aree Tematiche; • gli interventi di adacquamento e recapito acque essenziali per il funzionamento del Sito Espositivo e il progetto Vie d’Acqua; • la costruzione e l’allestimento degli spazi assegnati all’Italia nel Sito Espositivo in qualità di Paese ospitante. Le restanti opere essenziali riguardano gli interventi di connessione al Sito (rete stradale e autostradale, linea metropolitana, area e strutture a parcheggio), la cui realizzazione è a carico delle istituzioni locali, nell’ambito delle competenze definite e assegnate al Tavolo Lombardia. Il valore di questi interventi è pari a 823,5 milioni di euro.

3.2.2 Le Opere Connesse Le cosiddette opere “connesse” all’Esposizione includono una serie di interventi di infrastrutturazione viaria, stradale, ferroviaria e inerenti le linee metropolitane, inseriti in piani e programmi infrastrutturali indipendentemente dall’Evento, la cui realizzazione è rilevante tuttavia per garantire la piena accessibilità del Sito Espositivo alle reti regionali e nazionali. La realizzazione di tali interventi è di competenza di diversi enti ed istituzioni locali (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, ANAS, RFI).

3.3 I principali ambiti normativi applicabili

Fin dal 2008 sono stati previsti due gruppi di opere per la realizzazione di Expo Milano 2015: • le “opere essenziali”, in carico ad Expo 2015 e ad altri Enti, il cui valore complessivo è pari a 2.129,1 milioni di euro; • le “opere connesse”, in carico ad altri enti.

La realizzazione di un’Esposizione Universale richiede la definizione di un quadro normativo di riferimento, che regoli l’organizzazione, la gestione e la partecipazione all’Evento. Un primo ambito normativo è costituito dalla Convenzione sulle Esposizioni Internazionali e, più in generale, dalle regolamentazioni del BIE volte a disciplinare le competenze del Paese ospitante la manifestazione e la partecipazione dei Paesi all’Evento. In aggiunta a tale regolamentazione, l’Esposizione Universale genera una pluralità di situazioni e fattispecie, cui si applica il diritto dell’Unione Europea, gli impegni derivanti dagli accordi internazionali sottoscritti nonché il quadro giuridico nazionale.

3.2.1 Gli interventi per Expo Milano 2015

3.3.1 L’Accordo di Sede

Le opere essenziali in carico ad Expo 2015 SpA hanno un valore di 1.305,6 milioni di euro. La Società è direttamente assegnataria dei finanziamenti pubblici degli Enti finanziatori (Stato, Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano). Il dettaglio delle modalità di assegnazione, rendicontazione e utilizzo dei finanziamenti ricevuti è descritto nel Capitolo 6 del Rapporto. Tali opere includono:

In accordo con la Convenzione sulle Esposizioni Internazionali, il Paese che ospita l’Evento deve adottare una serie di misure legislative speciali, mirate a facilitare l’organizzazione dell’Esposizione. Lo strumento adottato per regolamentare in modo coordinato tali misure è l’Accordo di Sede, siglato dal Governo Italiano e dal BIE nel luglio 2012 e ratificato con Legge n. 3/2013. Si tratta di uno strumento già utilizzato con successo in precedenti Esposizioni Universali, finalizzato a determinare i meccanismi che agevoleranno la partecipazione di Stati, Organizzazioni internazionali e soggetti pubblici e privati di tutto il mondo ad Expo Milano 2015 anche garantendo loro le necessarie condizioni fiscali ed operative.

3.2 Gli interventi per Expo Milano 2015

• le opere di realizzazione del Sito Espositivo: - gli interventi di urbanizzazione, quali, ad esempio, gli interventi per la risoluzione delle interferenze e per la viabilità perimetrale, la realizzazione

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 03

Fra le misure principali previste dall’Accordo vi sono:

3.3.3 Le Procedure di Valutazione Ambientale

• Il rilascio dei visti d’ingresso, di soggiorno e di lavoro per il personale coinvolto nell’Esposizione; • il riconoscimento di frequenze radiomobili per i Paesi Partecipanti; • le misure inerenti l’accesso al sistema assicurativo, sanitario, scolastico e sociale nazionale del personale coinvolto nell’organizzazione dell’Esposizione; • le misure di esenzione fiscale per i Paesi Partecipanti e per l’importazione di merci e materiali.

Il piano delle “opere essenziali” a carico di Expo 2015 per la realizzazione del Sito Espositivo e dei relativi Manufatti è soggetto, oltre che al rispetto della legislazione ambientale applicabile, anche ad un articolato piano di verifiche, mirate a garantire che le opere e le attività eseguite sul Sito Espositivo siano sostenibili dal punto di vista ambientale. Il Piano, infatti, è soggetto a Procedura di autorizzazione nell’ambito dei lavori della Conferenza dei Servizi Permanente (CdSP), istituita con Decreto n. 12161 del 21 ottobre 2011 del provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia. La CdSP è il luogo istituzionale di presentazione dei progetti preliminari e definitivi, di raccolta dei pareri degli enti e di approvazione dei progetti.

3.3.2 Il quadro normativo su sicurezza e legalità La dimensione delle aree interessate e dei lavori previsti, la numerosità della forza lavoro, la durata dei progetti e il loro valore economico sono fattori che hanno fatto emergere in Expo 2015 una forte sensibilità in relazione ai potenziali rischi connessi alla realizzazione del Sito Espositivo, relativi soprattutto alla sicurezza sul lavoro, alla regolarità degli appalti, alla possibilità di infiltrazioni mafiose. Il tema della sicurezza sul lavoro e quello della regolarità dei contratti pubblici sono disciplinati, rispettivamente, dal D.lgs. n.81 del 2008 e s.m.i. (Testo Unico Sicurezza) e dal D.lgs. n. 163 del 2006 (Codice Contratti Pubblici). I cantieri di realizzazione del Sito sono inoltre sottoposti alla normativa antimafia aggiornata con l’entrata in vigore del nuovo “codice antimafia”: il D.lgs. n. 159 del 2011 (così come modificato dal D.lgs. n. 218 del 2012, che ha ampliato i soggetti controllati). Il dettaglio delle misure antimafia applicate – fra cui spicca, per rilevanza, il Protocollo di Legalità siglato nel 2012 con la Prefettura di Milano – sono descritti nel Capitolo 8 del Rapporto, nell’ambito dei sistemi di controllo adottati da Expo 2015 SpA in collaborazione con i diversi soggetti e istituzioni coinvolti. In base a tale Protocollo, Expo 2015 è “il soggetto responsabile della sicurezza delle opere anche sotto il profilo antimafia, con il compito di garantire alla prefettura un costante e consistente flusso informativo dei dati relativi alla filiera delle imprese appaltatrici e subappaltatrici e a cascata fino all’ultimo livello dei subcontraenti, tutte obbligate a fornire a Expo 2015 i propri dati, nonché le informazioni concernenti le aziende subappaltatrici, che partecipano ai lavori” (Cfr.: Relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti della Regione Lombardia, approvata dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti il 12/12/2012). Per dare attuazione al Protocollo, Expo 2015 ha deciso di inserire in tutti i contratti da essa stipulati l’obbligo, a carico degli appaltatori, di denunciare eventuali tentativi di estorsione o sollecitazioni di illegalità, pur in assenza di una norma giuridica generale che imponga tale obbligo. Si tratta di un’esperienza avanzata nella lotta antimafia e di una clausola che – in attesa di un intervento legislativo che ne faccia una regola di carattere generale per tutti i contratti di appalto e subappalto – potrebbe fungere da modello per essere inserita in tutti gli appalti pubblici.

Gli interventi sul Sito sono stati inoltre oggetto di due procedure specifiche: • la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) finalizzata alle valutazioni dell’Accordo di Programma, con contenuto di variante urbanistica ai piani regolatori generali dei Comuni di Milano e di Rho, necessario per la realizzazione dell’Esposizione Universale Expo Milano 2015. L’Accordo di Programma è stato definitivamente approvato con D.P.G.R. n.7471 del 4 agosto 2011; • una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto preliminare della Piastra espositiva (ovvero dell’infrastruttura più importante del Sito, che comprende le opere idriche, i percorsi principali, gli impianti di distribuzione dell’energia elettrica, delle telecomunicazioni, delle acque). La Procedura è stata chiusa con D.G.R. IX/2969 del 2 febbraio 2012. Il Decreto VIA contiene: a) il giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto, b) alcune prescrizioni specifiche che dovranno essere ottemperate; c) l’istituzione di un Osservatorio Ambientale Expo 2015. La successiva D.G.R. IX/4779 del 30 gennaio 2013 ha verificato l’assoggettabilità alla procedura di VIA delle modifiche intervenute al progetto per la realizzazione della Piastra espositiva. La Delibera ha escluso tali modifiche dalla procedura di VIA, a condizione che vengano ottemperate una serie di prescrizioni ulteriori rispetto a quelle sancite dalla D.G.R. IX/2969, che sono state integralmente riconfermate. L’adempimento a tali prescrizioni è descritto nel Capitolo 7 del Rapporto, nell’ambito della rendicontazione delle prestazioni ambientali dell’organizzazione. L’Osservatorio Ambientale Expo 2015 è stato istituito con funzione di: 1) verificare l’ottemperanza delle prescrizioni del provvedimento di compatibilità ambientale; 2) verificare la corretta esecuzione delle attività di monitoraggio ambientale; 3) individuare e programmare gli interventi di compensazione e la gestione di specifiche criticità ambientali; 4) certificare l’avvenuta completa compensazione degli impatti relativi alla perdita di valore ecologico dei suoli ed alle emissioni climalteranti; 5) divulgare le informazioni ambientali al pubblico. L’Osservatorio Ambientale Expo 2015 comprende rappresentanti di Regione Lombardia, Expo 2015 SpA, Provincia di Milano, dei Comuni di Milano e di Rho e delle strutture del Sistema Regionale che hanno partecipato all’istruttoria di VIA. Dal punto di vista tecnico, l’Osservatorio è supportato da Arpa Lombardia ed è aperto alla partecipazione di soggetti esterni interessati che ne fanno richiesta (es.: Legambiente, Fai, Fondazione Cariplo, Wwf, Distretto Agricolo

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CAPITOLO 03

Sud Milano). Al fine di rendere più efficace l’attività dell’Osservatorio, sono stati istituiti quattro gruppi di lavoro: Progettazione e Servizi, Monitoraggio, Compensazioni ambientali (valore ecologico e CO2), Salute Pubblica.

3.4 Il Sito Espositivo Il Sito Espositivo occupa una superfici di 1,1 milione di m2 e si trova in un’area a nord-ovest di Milano che interessa direttamente i Comuni di Baranzate, Bollate, Pero e Rho, in un contesto fortemente infrastrutturato. Il Sito sorge infatti all’incrocio delle autostrade A8/A9 Como-Varese-Milano e A4 Torino-Milano-Venezia ed è servito dai principali sistemi di trasporto pubblico (Linea 1 della metropolitana, passante ferroviario, servizio ferroviario locale, regionale e dall’alta velocità). Si trova a meno di un’ora dagli aeroporti di Malpensa e Linate e ad un’ora dall’aeroporto di Orio al Serio.

Il terreno su cui sorge il Sito è attraversato da due corsi d’acqua, il torrente Guisa e il cavo Viviani. Entrambi hanno una portata d’acqua molto limitata, ma sono periodicamente interessati da piene. Per scongiurare il rischio di esondazioni, entrambi i corsi d’acqua vengono deviati in un nuovo alveo che corre esternamente al Sito, lungo l’autostrada A8. Un’ulteriore protezione è assicurata dalla “vasca di laminazione”, bacino in cemento armato di 20.000 metri cubi, posto nella parte est del Sito e destinato a fungere da “valvola di sfogo” per le acque in caso di piene eccezionali, interamente coperto. Il Master Plan presentato al BIE si sviluppa su due assi ortogonali che richiamano la struttura urbanistica delle antiche città romane (Figura 3.2): • Il “Decumano”, un asse di circa 1,5 km di lunghezza e una larghezza di 35 m, che attraversa l’intero Sito in direzione est-ovest. Lungo l’asse, denominato World Avenue, si affacciano gli spazi dove sorgeranno i padiglioni dei diversi Partecipanti, offrendo a tutti i Paesi una posizione di primo piano e grande visibilità; • il “Cardo”, asse perpendicolare di 350 metri orientato in direzione nordsud, lungo il quale si distribuirà la partecipazione italiana.

Figura 3.1 Il Sito Espositivo

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CAPITOLO 03

Figura 3.2 Il Master Plan

Nel punto di incrocio fra le due direttrici, una piazza quadrata, denominata “Piazza Italia”, rappresenta il luogo simbolo dell’incontro tra l’Italia e il mondo. I Manufatti più significativi realizzati da Expo 2015 sul Sito Espositivo sono: • la Lake Arena che, con circa 90 metri di diametro, sarà il più grande spazio aperto dedicato ai Visitatori, in cui saranno ospitati eventi e installazioni artistiche; • la Collina Mediterranea, punto panoramico all’interno del Sito; • l’Expo Centre, spazio per sale conferenze ed eventi (l’auditorium per 1.500 persone e la performance area); • la Passerella Expo-Cascina Merlata, quale accesso per lo staff dei Partecipanti ospitati presso il complesso di Cascina Merlata; • la Passerella Fiera per agevolare gli ingressi e le uscite dal Sito Espositivo; • l’Open Air Theatre, manufatto temporaneo posto nella parte meridionale

del Sito, che potrà ospitare circa 11.000 persone su prato e gradinate, in occasione di concerti all’aperto, spettacoli teatrali e cerimonie ufficiali; • la Cascina Triulza, antico casale che costituisce un’importante testimonianza del patrimonio storico, architettonico e ambientale rappresentato dalle cascine agricole milanesi, che verrà ristrutturato e rimarrà invece come eredità permanente alla città. I Cluster rappresentano uno degli elementi più caratteristici di Expo Milano 2015 e un grande valore aggiunto per lo sviluppo del Tema. Ogni Paese avrà a disposizione uno spazio in cui far emergere il proprio contributo individuale allo sviluppo del tema del Cluster prescelto. Le aree comuni saranno dedicate ad eventi culturali e musicali, degustazioni e mostre tematiche. Il modello di partecipazione nei Cluster è descritto nel Capitolo 8 del Rapporto.

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CAPITOLO 03

In punti chiave del Sito saranno localizzate le Aree Tematiche, spazi a cura di Expo 2015 in cui la Società proporrà la propria interpretazione del Tema. Le cinque Aree Tematiche sviluppano il tema dell’alimentazione attraverso percorsi espositivi, installazioni artistiche, diventando punti fondamentali per il coinvolgimento dei Visitatori nonché occasione per un’esperienza educativa su diversi aspetti: • il Padiglione Zero – Sviluppato con il contributo delle Nazioni Unite, il Padiglione sarà il “trampolino di lancio” delle tematiche di Expo Milano 2015, in cui il Visitatore potrà ripercorrere – attraverso un percorso scenografico di grande impatto lungo 38.000 m2. – la storia alimentare dell’uomo e affrontare le grandi domande sul futuro del pianeta; inoltre, verranno esposte le Buone Pratiche per lo Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza Alimentare selezionate da Expo 2015 attraverso un bando internazionale; • il Future Food District – Costituito da due padiglioni di 2.500 m2 espositivi e da una piazza di 4.500 m2, il Future Food District è concepito come un distretto urbano ideale dove comprendere come evolveranno gli scenari futuri della filiera alimentare, attraverso l’applicazione delle tecnologie dell’informazione alla conservazione, distribuzione, acquisto e consumo di cibo; • Art&Food – Sarà un percorso espositivo dedicato all’iconografia degli alimenti e del convivio, mirato ad analizzare la rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle arti dall’antichità all’attualità, in un’ottica globale che abbraccia epoche, culture e religioni differenti attraverso tutti i media dell’arte. Il cuore dell’esposizione sarà un padiglione di 2.500 m2; • il Parco della biodiversità – Il Parco sarà un grande spazio di 14.000 m2 dedicato all’agrobiodiversità, ovvero alla diversità dei sistemi agroalimentari, tematica complessa che rappresenta una straordinaria ricchezza per l’uomo e per il pianeta; • il Children park – Sarà uno spazio interamente dedicato ai più giovani Visitatori dell’Esposizione, in cui i bambini e loro famiglie potranno esplorare i temi complessi della vita e della sostenibilità del pianeta con approcci e linguaggi diversi (fisici, sensoriali, relazionali, culturali). Infine, il Sito è delimitato, da un Canale, che costituisce uno degli elementi caratterizzanti e distintivi del progetto. Il Canale avrà una lunghezza complessiva di 4,5 km ed una larghezza minima di circa 4,5 metri, occupando una superficie complessiva di circa 90.000 metri quadrati. La profondità dell’acqua sarà compresa fra 30 e 70 cm. L’acqua che alimenterà il Canale proverrà direttamente dal Villoresi, un canale esistente che attraversa il territorio a nord di Milano e che fuoriesce in una nuova canalizzazione che porta direttamente alla Darsena, nel cuore della città. La realizzazione del Canale si integra nelle attività per lo sviluppo del progetto Vie d’Acqua, complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica, ambientale e rurale degli spazi aperti nella cintura ovest di Milano, mirati a connettere il Sito Espositivo con la città e il territorio, attraverso un percorso di piste ciclopedonali lungo la rete dei canali, che vengono riqualificati e restituiti alla collettività.

La progettazione complessiva del Sito Espositivo e le indicazioni fornite ai Partecipanti che costruiranno delle proprie aree espositive sono stati orientati a garantire le condizioni di accessibilità, vivibilità e sicurezza alle persone con disabilità, in linea con la legislazione vigente in materia. L’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori in corso nel Sito Espositivo e le eventuali modifiche al progetto sono descritti in dettaglio nel sito: http://www.expocantiere.expo2015.org/

3.4.1 Il progetto Vie d’Acqua La proposta progettuale delle Vie d’Acqua è stata sviluppata da Expo 2015 insieme agli enti di governo del territorio di diverso livello, integrandosi con una serie di progetti e programmi già attivi. L’elemento innovativo e centrale della proposta è costituito dalla realizzazione del nuovo canale Expo 2015 – Secondario irriguo Villoresi, che collegherà il canale principale Villoresi con il Naviglio Grande, passando per il Sito Espositivo e ponendo in relazione diretta – anche sotto il profilo fruitivo – due grandi vie d’acqua storiche e, tramite esse, la città di Milano con la valle del Ticino, da una parte, e Villa Parco di Monza, dall’altra. Nell’ambito del progetto, i due canali storici Villoresi e Naviglio Grande sono oggetto di un ampio programma di interventi di recupero e valorizzazione, che contribuirà a dare risposta alle esigenze irrigue dei territori agricoli a sud della città e a migliorare la qualità ambientale della Darsena, che verrà recuperata. Sullo stesso asse nord-sud, il progetto prevede lo sviluppo di un collegamento ciclopedonale e verde tra le alzaie del Naviglio Grande e del Villoresi, che porrà in relazione diretta Parco Groane e Parco Agricolo Sud Milano. La connessione irrigua e fruitiva tra il canale Villoresi e il Naviglio Grande costituisce inoltre il segmento strategico di un circuito ciclabile di circa 130 km lungo le acque lombarde, tra l’ovest milanese e la valle del Ticino, attraverso parchi, nuclei storici e suggestivi paesaggi rurali (il cosiddetto circuito dell’“Anello Verde-Azzurro”). Il complesso degli interventi si integra, infine, con le azioni previste per la riqualificazione e messa in sicurezza di un significativo tratto della valle del Torrente Guisa e con alcuni interventi diffusi di valorizzazione del paesaggio e sistema rurale nell’ovest milanese.

Progetto Vie d’Acqua

Navigli e canali storici

Anello Verde-Azzurro

Figura 3.3 Il Progetto Vie d’Acqua: L’inquadramento territoriale

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CAPITOLO 03

Il percorso del programma di interventi del Progetto Vie d’Acqua

2007 – Il Dossier di Candidatura lancia la suggestione di un richiamo simbolico all’acqua, quale matrice caratterizzante del territorio milanese ed elemento primario della nutrizione del pianeta, evocato anche dal canale perimetrale che circonda il Sito. 2009 – Nell’ambito del “Tavolo Lombardia”, viene costituito un tavolo di confronto tra gli enti interessati, al fine di considerare le diverse opzioni progettuali (a fronte degli studi disponibili, dei quadri programmatici in essere e degli scenari territoriali in via di definizione), con particolare attenzione ai temi della difesa idraulica e della valorizzazione irrigua, della tutela ambientale, del paesaggio e della realtà rurale. Dal lavoro interdisciplinare del tavolo emergono le indicazioni fondamentali per la progettazione, fra cui la realizzazione del Canale della Via d’Acqua quale intervento permanente di efficientamento della rete irrigua – in coerenza con i programmi regionali – e la scelta che l’infrastruttura idraulica ed irrigua si inquadri in uno scenario progettuale organico di riqualificazione ambientale e ricomposizione paesaggistica delle aree verdi e agricole a ovest della città.

MANCA TESTO

Figura 3.4 Il Progetto Vie d’Acqua e le sue fasi

2010 – Expo 2015 realizza gli studi volti a verificare la fattibilità della connessione irrigua tra il Villoresi e il Naviglio Grande, considerandone i benefici rispetto sia alla funzionalità del Sito Espositivo, sia agli obiettivi di miglioramento del servizio irriguo, in particolare nei territori a sud di Milano. Vengono inoltre attivati i tavoli di confronto con gli attori locali, preliminari all’individuazione degli interventi di riqualificazione. Oltre a Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano, vengono coinvolti: Parco Groane, Consorzio Et Villoresi, i Comuni di Garbagnate M., Bollate, Arese, Rho, Pero, Settimo M., Parco Agricolo Sud Milano, il Distretto Agricolo di Milano e altri agricoltori, oltreché numerosi comitati e associazioni, tra cui Italia Nostra, Legambiente, Associazione Amici Cascina Linterno, Comitato Fontanili. 2012 – Il Programma complessivo Vie d’Acqua viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di Expo 2015 e ratificato con presa d’atto dalla Giunta regionale con D.G.R. n. IX/3255 del 04/04/2012. Il Programma specifica gli interventi previsti e i soggetti che svolgeranno le funzioni di supporto tecnico e amministrativo per la loro realizzazione. Gli interventi vengono accorpati in progetti oggetto di singole procedure di gara e affidamento lavori e distinti in due fasi di attuazione, illustrate in Figura 3.4: 1) una prima fase, che include la sistemazione delle alzaie e l’impermeabilizzazione del Canale Villoresi-tratto Groane, gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza del Guisa e gli interventi di recupero e valorizzazione del paesaggio agrario; 2) una seconda fase, che comprende gli interventi di impermeabilizzazione e riqualificazione del Canale Villoresi, la realizzazione della Via d’Acqua nord (dal Villoresi al Sito) e sud (dal Sito alla Darsena) e il recupero della Darsena.

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CAPITOLO 03

3.5 L’uso delle tecnologie e la Digital Smart City Expo 2015 mira a realizzare e rendere funzionale il Sito Espositivo anche attraverso lo sviluppo di un modello di “Digital Smart City”, basato sull’utilizzo di tecnologie informatiche “intelligenti” applicate alle infrastrutture del Sito e ai servizi ai Partecipanti, in grado di migliorare l’esperienza dei Visitatori, favorire la scoperta del Tema e lasciare un’eredità di soluzioni e di sistemi innovativi, sia al territorio ospitante sia, in generale, alla collettività e alle città del futuro. In prospettiva dell’Evento, la Società Expo 2015 sta quindi lavorando – con il fondamentale contributo dei Partner operanti nei settori delle infrastrutture e delle tecnologie dell’informazione – per sviluppare tre piattaforme a supporto dei Partecipanti e dei Visitatori: 1) La prima piattaforma è quella della Smart City Expo vera e propria, ovvero il complesso delle tecnologie digitali e dei servizi tecnologici che verranno realizzati nel Sito Espositivo negli ambiti dell’energia, delle infrastrutture tecnologiche, dei sistemi di sicurezza (es.: videosorveglianza, controllo degli accessi), dell’edutainment (cioè dei servizi di supporto all’Evento connessi all’intrattenimento) e dei servizi al Visitatore più tradizionali (es.: sistemi di pagamento cashless). La Smart City Expo comprenderà numerose e diverse soluzioni tecnologiche avanzate: dalla gestione dell’energia integrata ai sistemi di ricarica per la mobilità elettrica e per la logistica, dai servizi di gestione delle code ai servizi avanzati per i Visitatori, quali i servizi medici e sanitari online. I servizi tecnologici saranno, inoltre, integrati con una rete di telecomunicazioni all’avanguardia (rete fissa in fibra ottica, rete wi-fi, servizi satellitari, etc.), al fine di garantire un’erogazione snella degli stessi e una connettività rapida e sicura all’interno del Sito. 2) La seconda piattaforma è rappresentata da Ecosystem Expo, detta anche “E015”, progetto che intende espandere l’esperienza di visita dell’Evento e del Sito, attraverso la creazione e l’integrazione dei servizi tecnologici che saranno messi a disposizione dei Visitatori sul territorio prima e durante Expo Milano 2015. Il progetto si basa sulla cooperazione dei soggetti pubblici e privati aderenti, che concordano di adottare un modello di riferimento tecnologico per la condivisione dei propri dati e servizi e per arricchire l’offerta di applicativi per gli utenti. Expo 2015 mette a disposizione le soluzioni tecnologiche a supporto del progetto, integrando l’ecosistema esterno nella piattaforma tecnologica di servizi realizzata per l’Evento e rendendola accessibile agli aderenti. Il progetto è stato avviato con la firma, nel 2010, di un Protocollo di Intesa da parte di Expo 2015, Confindustria, Assolombarda, Confcommercio, Confcommercio (Unione Commercio Milano) e Camera di Commercio di Milano. Nel 2012 si è svolta una prima fase di sperimentazione, focalizzata sulla condivisione delle informazioni sulla mobilità dei passeggeri (quali tempi di attesa dei mezzi di trasporto, disponibilità dei parcheggi, etc.). Sono state coinvolte le principali aziende di trasporto dell’area milanese e italiane che, in prospettiva, forniranno i servizi di trasporto e i relativi servizi di informazione sulla mobilità ai Visitatori di Expo Milano 2015. La sperimentazione si è conclusa nell’ottobre 2012 con la presentazione delle prime applicazioni e dei primi servizi sviluppati sulla piattaforma, descritti in dettaglio nel sito del progetto: http://www.e015.expo2015.org/.

3) La terza piattaforma tecnologica è costituita, infine, dalla Cyber Expo 2015, ovvero dalle tecnologie che, utilizzando un ambiente virtuale, interattivo ed accessibile da ogni parte del mondo consentiranno a milioni di Visitatori “on line” di conoscere l’Esposizione e di fruire dei suoi contenuti anche senza vivere l’esperienza “fisica” della visita sul Sito. La Cyber Expo si svilupperà attraverso la messa a disposizione di molteplici e diversificati touch point (punti di contatto), attraverso i quali accedere virtualmente all’Esposizione, quali personal computer, applicazioni mobile, punti di interazione fisica (TV connesse, totem, e-wall, etc.), con l’obiettivo di massimizzare il numero di utenti coinvolti.

Cyber Expo

Figura 3.5 Le tre piattaforme tecnologiche di Expo Milano 2015

Ecosystem

Smart City

Nel contesto delineato, Expo 2015 sta lavorando in stretta connessione con i soggetti del territorio, al fine di integrare le soluzioni tecnologiche che verranno realizzate per l’Esposizione con i servizi locali. In particolare, è stata siglata una Convenzione con il Comune di Milano, che prevede, fra l’altro: • l’integrazione della rete wi-fi della città con la rete wi-fi del Sito Espositivo (creando così una rete unica Open Wi-fi Milano); • la realizzazione di una serie di Isole Digitali nella città, aree in cui i cittadini possono già oggi usufruire di un servizio di noleggio di quadricicli elettrici e che, in prospettiva dell’Evento verranno arricchite da una serie di altri servizi tecnologici, quali wi-fi, sistemi di illuminazione intelligente, totem informativi multimediali, etc. Nel 2012, Expo 2015 ha supportato la realizzazione di tali servizi investendo complessivamente quasi 800 mila euro.

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CAPITOLO 03

3.6 La dismissione del Sito Espositivo nel post evento Le regole generali del BIE per la realizzazione delle Esposizioni Universali prevedono la dismissione delle opere temporanee e la restituzione del Sito integro al termine delle manifestazioni. Nell’ambito delle norme che regolano la partecipazione dei Paesi ad Expo Milano 2015, la Special Regulation n.4 (“Concerning rules for Construction or Improvements and Fire Protection“), prevede, fra gli obblighi a carico dei Partecipanti, che ciascun Paese sia responsabile della dismissione del proprio padiglione e dei relativi allestimenti. I Partecipanti sono inoltre chiamati a progettare e realizzare edifici temporanei e sostenibili, nell’ottica di una progettazione orientata ai criteri di basso impatto ambientale e di attenzione al ciclo di vita dei materiali e dei componenti. L’Accordo di Programma siglato nel 2011 per la realizzazione di Expo Milano 2015 ha previsto la riqualificazione delle aree interessate al termine della manifestazione. In particolare, Expo 2015 è responsabile del progetto di dismissione del Sito, che si concluderà con la consegna delle aree ripristinate alla proprietaria Arexpo SpA. Lo stesso Masterplan dell’Esposizione Universale, ufficialmente presentato al pubblico nel 2010 ed approvato dal BIE, è stato improntato a criteri di sostenibilità ambientale degli interventi e di reversibilità della maggior parte di essi.

Figura 3.6 Cascina Triulza

Il Masterplan disegna il futuro assetto dell’area destinata ad ospitare la manifestazione distinguendo fra opere permanenti (prevalentemente le opere e gli interventi infrastrutturali) ed opere temporanee (relative essenzialmente agli interventi per la realizzazione dei padiglioni e degli spazi espositivi). Le scelte progettuali e tecnologiche dei Manufatti sono state quindi orientate verso una razionalizzazione dei processi costruttivi, nell’ambito di una strategia volta a dare nuova vita agli elementi che costituiranno gli edifici, al fine di massimizzare il riuso sia dei materiali (con smaltimento differenziato) sia dei sistemi componenti, destinati ad altre realizzazioni. Fra le opere che resteranno come permanenti nel Sito, oltre alla Cascina Triulza (Fig.3.6), ristrutturata e riqualificata sotto il profilo energetico, il Padiglione Italia (il sistema di edifici e spazi aperti che ospiterà la partecipazione del Paese organizzatore, Fig.3.7) rimarrà come edificio permanente a basso impatto ambientale, integrando strategie passive per ridurre il consumo energetico con tecnologie che prevedono l’uso di risorse rinnovabili, come per esempio gli impianti solari e fotovoltaici.

Figura 3.7 Padiglione Italia

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I PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015 E IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 04

4.1 La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo 2015 SpA Un lungo viaggio insieme - Impegni e Azioni per la Sostenibilità Expo Milano 2015 è un progetto complesso e ambizioso, basato su quattro valori fondamentali che Expo 2015 ha adottato quali principi guida a fondamento del suo operato e delle diverse attività che scandiscono il percorso di avvicinamento all’Evento: • Social legacy Con la scelta del Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, si intende stimolare le riflessioni e gli approfondimenti su una delle principali sfide che il mondo odierno si trova ad affrontare, con l’obiettivo di lasciare un’eredità di idee e di iniziative sulle quali sviluppare soluzioni a lungo termine. • Inclusione Il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti gli attori e della comunità a livello globale sono posti a garanzia di quella condivisione dei saperi che caratterizza le Esposizioni Universali sin dalle loro origini e che farà di Expo Milano 2015 il punto di incontro tra esperienza e conoscenza. • Innovazione La presentazione di soluzioni innovative al problema della crisi alimentare globale, nonché le soluzioni adottate per la costruzione del Sito e delle Aree espositive ed i servizi all’avanguardia per la gestione dell’Evento, consentiranno al Visitatore di vivere un’esperienza unica e indimenticabile, supportata da tecnologie del futuro (la cosiddetta Smart City). • Responsabilità sociale L’attuazione dei principi di sostenibilità nell’ambito della progettazione, della realizzazione e della gestione dell’Evento mirano a ridurne al minimo l’impatto ambientale, consentendo a tutti gli Stakeholders coinvolti di prendere parte ad un’esperienza realmente sostenibile, che funga da esempio per gli eventi futuri. L’impegno al rispetto di questi principi e valori da parte di Expo 2015 è stato formalizzato in un documento sottoscritto dall’Amministratore Delegato, la “Carta dei Valori e degli Impegni” che riunisce l’universo valoriale da cui trae ispirazione l’organizzazione di Expo Milano 2015 e lo declina in una serie di impegni e azioni che, interpretando lo spirito di sostenibilità che permea l’intera manifestazione, non possono prescindere dalla creazione di un dialogo forte e costruttivo con tutti gli Stakeholders man mano coinvolti.

La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo 2015 SpA intende esprimere i valori di fondo e gli impegni a cui vogliamo ispirare le nostre azioni, tanto quotidiane quanto di lungo termine, declinate in progetti specifici di largo respiro e rivolte alla sostenibilità di Expo Milano 2015. Il nostro impegno, coerentemente con i valori del BIE, trae origine da quanto elaborato nel 2008 per la fase di Candidatura di Milano ad ospitare l’Esposizione Universale e nel 2010 per la fase di Registrazione dell’Expo Milano 2015 dal Tema “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita”. Siamo consapevoli che l’organizzazione di una Esposizione Universale comporta interazioni con l’ambiente, i territori e le comunità e le risorse ambientali e umane coinvolte. Siamo altrettanto consapevoli che il potenziale di una Esposizione Universale sia anche quello, ambizioso, di poter raggiungere e coinvolgere milioni di persone in merito ad un tema di interesse comune di grande importanza - l’alimentazione e la sostenibilità - e di poterne aumentare la consapevolezza, al fine di un miglioramento delle scelte e delle azioni, tanto su scala locale che globale, per il miglioramento complessivo del benessere dell’umanità. E allora ecco che, nell’adempiere alla nostra missione, anche le modalità con cui viene preparato il Sito Espositivo, stimolata la partecipazione ed organizzato il semestre dell’Evento Expo Milano 2015, diventano una opportunità unica per adottare criteri di sostenibilità e per promuoverne la diffusione in tutti gli ambiti ed a tutti i livelli. In particolare, vogliamo che alla nostra azione si unisca quella dei nostri Stakeholders, dei Partecipanti e dei Visitatori dell’Expo Milano 2015, dei nostri Partners e dei nostri Fornitori. La Carta dei Valori e degli Impegni è anche il risultato di un processo che ha coinvolto molteplici attori all’interno ed all’esterno dell’azienda per arrivare, attraverso un confronto sulla importanza di un grande Evento internazionale nel XXI secolo, sul suo potere di movimentare risorse tanto economiche quanto umane, e sulle sue potenzialità di comunicazione e di coinvolgimento di un vasto pubblico. Noi vogliamo esplorare tutte queste potenzialità e, nei confini delle nostre responsabilità, raggiungere dei risultati che stimolino a fare sempre meglio nel rispetto dell’ambiente, con particolare attenzione alla prevenzione dell’inquinamento, delle risorse pubbliche e degli interessi legittimi di tutte le parti interessate. Questo documento presenta un taglio diverso rispetto ad altri: nel primo quadro di insieme, partendo da 4 pilastri valoriali, sono identificati sinteticamente una serie di impegni precisi. Nei prospetti successivi, ad ogni impegno fa seguito l’elenco degli approcci, dei progetti e delle azioni specifiche già in atto o pianificate da Expo 2015. Il nostro più ambizioso obiettivo, come organizzatori di Expo Milano 2015, è quello di lasciare una legacy caratterizzata da pratiche e soluzioni tecniche più sostenibili, in altre parole un nuovo modo di concepire, pianificare e gestire un grande Evento internazionale.

Giuseppe Sala Amministratore Delegato Expo 2015 SpA Commissario Unico per Expo Milano 2015

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 04

La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo Milano 2015

EREDITÀ SOCIALE

Creare un forum duraturo sui temi dell’alimentazione e della sostenibilità

Aumentare la consapevolezza per favorire scelte più responsabili su salute e alimentazione

Divulgare best practices e condividere esperienze e conoscenza

Offrire ai Visitatori un’esperienza di visita in cui sentirsi Partecipanti e non solo Spettatori

Ispirare stili di vita più sani e sostenibili

Coinvolgere i Volontari per offrire un’esperienza straordinaria

Promuovere partnership e cooperazione tra i diversi attori coinvolti

Condividere gli obiettivi dell’Evento e gli impegni ad essi correlati

Collaborare con le Istituzioni e con la Città di Milano che ospita l’Evento

Stimolare e valorizzare la partecipazione di tutti i territori Italiani

INCLUSIONE

Dare voce a tutti gli attori e avviare un dialogo costruttivo

Usare un linguaggio comprensibile ad ogni Visitatore

INNOVAZIONE

Sviluppare un nuovo modello di partecipazione da proporre alle future Esposizioni Universali

Proporre una visita unica ed indimenticabile grazie alle nuove tecnologie

Raggiungere il maggior numero di Persone nel mondo

Ispirare soluzioni innovative nel campo dell’agroalimentare

Presentare nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile

Diffondere idee innovative e nuove tecnologie attraverso la Smart City

RESPONSABILITÀ SOCIALE

Utilizzare le risorse pubbliche in modo accurato e responsabile e garantire i ricavi

Ridurre al minimo l’impronta ambientale del Sito e dell’Evento

Assicurare il benessere e la sicurezza dei Visitatori

Soddisfare le aspettative di tutti i Partecipanti

Prendersi cura del benessere e della sicurezza dei Lavoratori

Garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni a tutte le parti interessate

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 04

4.2 La mappatura degli Stakeholders e dei temi rilevanti I Visitatori di Expo Milano 2015 Al fine di relazionarsi internamente ed esternamente in maniera corretta e costruttiva, un Evento della portata di Expo Milano 2015 non può prescindere da un’accurata identificazione dei propri Stakeholders e dei temi di loro interesse, con riferimento sia all’Evento che si svolgerà nel semestre maggio/ ottobre 2015 sia alle numerose attività preparatorie, di costruzione del Sito Espositivo, di pianificazione dell’Evento e di comunicazione, tra cui i numerosi e vari eventi di avvicinamento, che caratterizzano il periodo precedente all’Esposizione Universale. In quest’ottica, Expo 2015 SpA ha identificato i propri Stakeholders e ne ha mappato i temi di maggiore interesse ad oggi, in relazione alla fase di progettazione e pianificazione dell’Evento, inclusi gli eventi di avvicinamento. In un secondo momento, avvicinandosi al 2015, verranno mappati i temi di maggior interesse in relazione al periodo di apertura al pubblico di Expo Milano 2015 nonché di successiva dismissione e smantellamento del Sito Espositivo. Il processo di identificazione ha avuto inizio con l’adattamento al contesto di una Esposizione Universale e delle caratteristiche della Società organizzatrice delle categorie di Stakeholders suggerite dalla norma ISO 20121:2012. Lo standard attiene ai sistemi di gestione per la sostenibilità degli eventi ed elenca e descrive le principali parti interessate che un’organizzazione dovrebbe tenere in considerazione nella realizzazione di un evento.

Al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei potenziali Visitatori, tra fine 2012 e inizio 2013 la società GfK Eurisko ha condotto, su incarico di Expo 2015, un’indagine finalizzata a comprendere la percezione di Expo Milano 2015 in termini di awareness, immagine, posizionamento, valore dell’Evento, dei potenziali Visitatori italiani e stranieri, nonché ad approfondire le tematiche chiave connesse al Tema “Feeding the Planet, Energy for Life”. L’indagine – condotta su 21 Paesi (oltre all’Italia, 10 Paesi europei e 10 extraeuropei) attraverso 30.500 interviste – ha delineato i profili dei 20 milioni di Visitatori stimati, in prevalenza (circa 12-14 milioni) provenienti dall’Italia. La segmentazione del mercato domestico mostra come maggiormente interessata a partecipare all’Evento una fascia di popolazione di età compresa tra i 25 e i 44 anni ed elevato livello di istruzione (39%), seguita da una fascia di potenziali Visitatori prevalentemente di sesso maschile, over-55, proveniente dai maggiori centri urbani del Paese e con forte predisposizione ai viaggi (20%). Anche per il mercato estero, l’indagine ha fatto emergere come risultino fortemente propensi alla visita quei segmenti di popolazione composti da turisti giovani e dinamici, oppure dai cosiddetti “Expo Lovers”, ovvero dagli amanti dell’Italia che ben conoscono le tematiche centrali dell’Esposizione di Milano. I potenziali Visitatori di Expo Milano 2015 si aspettano di vivere “un’esperienza educativa sui temi di alimentazione e della sostenibilità ambientale”, “uno sguardo al mondo del futuro (cibo del futuro, tecnologie del futuro”, “un’esperienza per conoscere culture straniere” e “per provare cibi e ricette da tutto il mondo”. Gli esiti dell’indagine costituiscono base informativa di riferimento per la definizione delle strategie e degli strumenti di coinvolgimento dei Visitatori.

L’elenco degli Stakeholder è stato quindi rielaborato ed integrato con l’individuazione dei temi di loro interesse sulla base di: • attività di ricerca e monitoraggio effettuate sul web; • analisi della rassegna stampa; • esecuzione di interviste a funzioni chiave di Expo 2015 SpA. Il processo di identificazione dei temi rilevanti ha portato alla individuazione dei temi ambientali, sociali ed economici oggetto di interesse (si veda la Tabella 4.1) nella fase di avvicinamento.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 04

Tabella 4.1 - Identificazione degli Stakeholder e dei rispettivi temi di interesse

N.

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CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO

DESCRIZIONE/RUOLO

PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE

Bureau International des Expositions (BIE) e Paesi Aderenti alla Convenzione

Orientano, supervisionano e vigilano sull'organizzazione e sullo svolgimento dell'Evento.

Successo dell’Evento, visibilità e rilancio del ruolo delle Esposizioni. Rispetto degli impegni sottoscritti e delle tempistiche. Garanzia della qualità dei contenuti. Soddisfazione dei Paesi Partecipanti. Alta partecipazione.

Expo 2015 SpA e Azionisti

Società incaricata dell'organizzazione dell'Evento Expo Milano 2015 e degli eventi di avvicinamento; Azionisti che finanziano l'Evento e definiscono gli indirizzi strategici complessivi per l'organizzazione dello stesso e la gestione della Società Expo 2015 SpA.

Successo dell’Evento. Rilancio del sistema Italia e sviluppo economico del territorio locale e nazionale. Pareggio economico. Compartecipazione del settore pubblico e del privato per un successo politico ed economico dell’Evento. Rilancio del turismo in Italia.

Paesi, Organizzazioni Internazionali, Imprese e Società Civile: prendono parte attivamente ai contenuti dell'Evento realizzando o meno una propria Area Espositiva.

Successo dell’Evento, visibilità e rilancio del ruolo delle Esposizioni. Rispetto degli impegni sottoscritti e delle tempistiche. Garanzia della qualità dei contenuti. Alta partecipazione. Soddisfacimento dei propri fabbisogni in termini di tempi e di qualità, con un onere economico in linea con le condizioni generali di mercato. Semplificazione e flessibilità nell’organizzazione e gestione della partecipazione (in termini logistici, di referenti, ecc.). Buon ritorno di immagine soprattutto attraverso l’uso del web. Creazione di un network. Valorizzazione del proprio sistema Paese e sviluppo opportunità di business per il settore privato. Aumento dell’immagine positiva del proprio Paese (specifico per Paesi in Via di Sviluppo). Dialogo tra i diversi Partecipanti.

Partecipanti

N.

CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO

DESCRIZIONE/RUOLO

PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE

Partner e Event & Project Sponsor

Organizzazioni o enti che finanziano o sponsorizzano l’Evento (anche con fornitura di prodotti o servizi).

Successo dell’Evento. Garanzia della qualità dei contenuti. Alta partecipazione. Creazione di un network. Creazione di alleanze. Sviluppo business e ampliamento proprio mercato. Vetrina internazionale per propri prodotti e servizi. Fatturato diretto. Aumento della brand awareness. Rafforzamento della reputazione e delle politiche di CSR.

Imprese appaltatrici e fornitrici

Organizzazioni che realizzano le opere e che forniscono beni o servizi per l'Evento.

Sviluppo business e rafforzamento e ampliamento proprio mercato. Aumento referenze di specializzazione su grandi eventi. Puntualità nei pagamenti.

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Personale di Expo 2015 SpA

Persone che lavorano per conto della Società organizzatrice dell'Evento Expo Milano 2015 e degli eventi di avvicinamento.

Successo dell’Evento in linea con le aspettative aziendali. Sviluppo delle professionalità e delle proprie competenze anche a supporto della ricollocazione successiva all’Evento (employability). Creazione di un network. Salute e sicurezza sul luogo di lavoro (uffici, cantiere, Sito Espositivo).

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Staff

Insieme di persone che lavorano all’interno del Sito Espositivo o negli eventi di avvicinamento.

Esperienza professionalizzante con garanzia di qualità della vita in Italia durante l’Evento. Salute e sicurezza (Sito Espositivo).

Insieme di persone che lavorano all’interno del Sito Espositivo o negli eventi di avvicinamento.

Esperienza di vita unica (per Evento e Tema), con particolare riferimento alla formazione ed alla sua valorizzazione successiva. Crescita culturale. Creazione di un network. Salute e sicurezza (Sito Espositivo).

Organizzazioni o individui che partecipano all’Evento al fine di ricevere servizi e contenuti.

Partecipazione ad un evento unico e irripetibile. Conoscenza di culture diverse, di innovazioni e di cibi provenienti da tutto il mondo. Divertimento e sogno anche attraverso esperienze interattive, tecnologiche ed avanzate. Condivisione e approfondimenti su soluzioni alle sfide globali poste dal Tema. Esperienza di visita e di vita anche fuori dal Sito Espositivo. Occasione di shopping.

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Volontari

Visitatori e comunità globale

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N.

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CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO

Autorità e servizi per la gestione delle emergenze: Prefettura, VV.F., Ambulanza

Enti regolatori e Autorità locali

Comunità locale e cittadini

Imprese, Operatori economici e Associazioni di settore/categoria

DESCRIZIONE/RUOLO

PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE

Enti, istituzioni incaricate della pianificazione, della gestione di alcuni aspetti operativi e dell’intervento in caso di emergenza durante lo svolgimento dell’Evento.

Coinvolgimento come attori in tutte le fasi di organizzazione e gestione con riferimento alle aree di competenza specifiche. Beneficio indiretto (potenziamento della struttura per meglio raggiungere i propri obiettivi). Garanzia di regolare e sicuro svolgimento dell’Evento.

Enti che definiscono le prescrizioni specifiche e che ne verificano l’attuazione (es. ARPA, INAIL, Ispettorato del Lavoro ecc.) e che sono responsabili del governo di una determinata area, incluso l’Osservatorio Ambientale Expo della Regione Lombardia e le amministrazioni comunali.

Coinvolgimento come attori in tutte le fasi di organizzazione e gestione con riferimento alle aree di competenza specifiche. Beneficio indiretto (potenziamento della struttura per meglio raggiungere i propri obiettivi). Occasione di crescita professionale e di competenze. Rispetto degli impegni sottoscritti e delle tempistiche. Collaborazione e trasparenza da parte di Expo 2015 SpA.

Persone che risiedono all’interno dell’area vasta interessata dall’Evento e cittadini.

Minimizzazione degli impatti negativi sul vivere quotidiano connessi all’organizzazione dell’Evento. Rilancio del Sistema Italia e sviluppo del territorio. Creazione di nuovi posti di lavoro. Valorizzazione delle risorse lavorative locali. Aspetti ambientali connessi con l’uso delle risorse, le modifiche del territorio e del paesaggio. Riqualificazione ambientale e valorizzazione del territorio coinvolto. Responsabilità e trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche. Responsabilità e trasparenza nelle scelte connesse alle opere, alle infrastrutture ed ai servizi che rimarranno nel post evento.

Imprese e Organizzazioni associative relative a diversi settori e categorie di business (es. Confindustria, Assolombarda).

Coinvolgimento e visibilità per le associazioni. Sviluppo business per gli associati. Riconquistare un ruolo nel panorama industriale italiano e nei confronti dei propri associati. Facilitare il raggiungimento degli obiettivi per le imprese loro associate. Sviluppo indotto.

N.

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CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO

DESCRIZIONE/RUOLO

PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE

Rappresentanze dei lavoratori associati riguardo le tematiche del lavoro.

Creazione di posti di lavoro. Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (uffici, cantieri, Sito Espositivo). Tutela dei lavoratori e delle categorie svantaggiate. Sviluppo delle professionalità e delle competenze dei lavoratori anche a supporto e della ricollocazione successiva all’Evento (employability).

Società Civile

Organizzazioni non governative e non-profit, Fondazioni, Università, Istituti di Ricerca, rilevanti per lo scopo dell’Evento.

Garanzia della qualità dei contenuti. Condivisione e approfondimenti su soluzioni alle sfide globali poste dal Tema. Aspetti ambientali connessi con l’uso delle risorse, le modifiche del territorio e del paesaggio. Alta partecipazione. Creazione di un network. Creazione di alleanze. Valorizzazione delle risorse lavorative locali. Questioni sociali, incluso il rispetto della legalità e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti connessi all’Evento.

Media

Organizzazioni o individui che forniscono informazioni e notizie al pubblico sull’Evento, compresi i social media.

Generazione di notizie ed immagini (temi di maggior interesse oggi: avanzamento lavori; situazione economica pagamenti; stato delle partecipazione dei Paesi, ecc.). Opportunità di incontro con decision maker.

Insieme di interessi volti alla tutela e preservazione delle risorse naturali e dell’equità sociali quali diritti delle generazioni future.

Aspetti ambientali connessi con l’uso delle risorse, le modifiche del territorio e del paesaggio. Responsabilità e trasparenza nelle scelte connesse alle opere, alle infrastrutture ed ai servizi che rimarranno nel post evento. Aumento dell’attenzione e della consapevolezza globale sui temi dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile.

Organizzazioni sindacali dei lavoratori

Generazioni Future

Le modalità di relazione, coinvolgimento ed ingaggio dei differenti Stakeholders sono descritte nei successivi Capitoli. Oltre a queste, occorre considerare le migliaia di incontri svolti, nel corso degli anni, dal management di Expo 2015 SpA a tutti i livelli con i differenti soggetti interessati a vario titolo all’Esposizione Universale. I processi di consultazione attivati e gestiti per l’organizzazione e la gestione dell’Evento seguono infatti gli articolati e complessi canali convenzionali con le istituzioni, nonché – in maniera formale o informale – con tutti gli altri Stakeholders.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


LE RISORSE UMANE DI EXPO 2015

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 05

5.1 Il personale

5.2 Le politiche di ingaggio

Expo 2015 riconosce il valore delle proprie risorse umane e le pone al centro del proprio operato, garantendo rispetto e tutela dei diritti umani, standard lavorativi di eccellenza, trasparenza nel processo di selezione del personale, nonché stringenti politiche di valutazione dei risultati raggiunti.

In maniera funzionale rispetto alle esigenze di una Società che opera per la realizzazione di un Evento che richiede uno sforzo crescente man mano che ci si avvicina alla sua data di inizio, le risorse umane di Expo 2015 continuano a crescere. Pur avendo sin da subito prestato estrema attenzione al processo di selezione al fine di reclutare personale altamente qualificato, con l’approssimarsi dell’Evento delle efficaci politiche di selezione del personale diventano sempre più strategiche.

In merito alla composizione del personale, al 31 Dicembre 2012 lavoravano con la Società un totale di 154 dipendenti e collaboratori; si evidenzia il 53% di donne, nonché una rilevante presenza di lavoratori con meno di 32 anni (il 33% del totale) e di alto profilo formativo (il 95% di essi è in possesso di una laurea). Tale dato mette in evidenzia l’impegno di Expo 2015 a sostegno dell’occupazione giovanile in un’ottica di investimento in capitale umano che possa costituire non solo un’opportunità di arricchimento professionale, ma anche un volano per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro. A riprova di tale impegno, nel mese di luglio 2013, Expo 2015 e i rappresentanti delle parti sindacali hanno provveduto alla firma di un “Accordo sulla flessibilità del lavoro a termine e sugli stage”. L’Accordo prevede l’assunzione, direttamente da parte di Expo 2015 SpA, di circa 800 lavoratori mediante contratto di apprendistato (7 o 12 mesi), tempo determinato e stage. Di tali lavoratori, 340 saranno giovani sotto i 29 anni: saranno chiamati a partecipare ad un percorso di apprendistato per il conseguimento delle qualifiche di Operatore Grande Evento, Specialista Grande Evento o di Tecnico Sistemi di Gestione Grande Evento. A partire dal 2014 è prevista l’assunzione di altri 300 lavoratori a tempo determinato per i ruoli di supporto e segreteria, e di 199 stagisti retribuiti. È altresì importante sottolineare che il 10% delle assunzioni a termine sarà riservato a persone in stato di cassa integrazione straordinaria o in deroga, di mobilità o di disoccupazione. L’accordo siglato con le parti sociali, inoltre, prevede il reclutamento di Volontari per lo svolgimento di attività ausiliari e di supporto durante i mesi di svolgimento dell’Evento. L’intesa raggiunta è considerata dalle parti sociali come una risposta equilibrata alle esigenze di flessibilità connesse all’Evento, nel pieno rispetto delle norme legislative e contrattuali. Il confronto proseguirà per definire gli aspetti relativi all’organizzazione del lavoro nel periodo dell’Evento.

Tabella 5.1 - Composizione del personale di Expo 2015 SpA – 2012

Dipendenti

154

Età media

40 anni

Personale aziendale con meno di 32 anni

33%

Personale assunto dopo lo stage

40%

Personale in possesso di laurea

85%

Personale con età inferiore a 32 anni in possesso di Laurea

95%

Uomini

47%

Donne

53%

Nel 2012, Expo 2015 ha ulteriormente affinato la propria politica di assunzioni. Il reclutamento del personale è regolato dal Piano annuale della Assunzioni che, una volta approvato dal Consiglio di Amministrazione coerentemente con il budget annuale della Società, definisce i fabbisogni professionali di Expo 2015 SpA. La politica di selezione e assunzione del personale della Società si basa sui seguenti principi: • ottimizzare il personale aziendale secondo caratteristiche professionali e attitudinali che garantiscano elevati livelli qualitativi delle prestazioni e dei servizi offerti; • acquisire personale con caratteristiche professionali e attitudinali strettamente commisurate ai requisiti delle posizioni da ricoprire; • garantire il rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità e pari opportunità1; • garantire la valutazione del potenziale espresso e inespresso della persona, in linea con l’esigenza di individuare non solo la migliore risorsa possibile, ma anche la più aperta ai cambiamenti organizzativi che le diverse fasi del progetto necessariamente richiedono; • facilitare la mobilità interna, al fine di creare un team di risorse interne candidabili per nuove e diverse posizioni che l’azienda potrà attivare. Tale sistema, fermi restando i criteri di competenza e performance, intende promuovere, ogni qualvolta possibile, la mobilità interna sia orizzontale (tra posizioni o “famiglie professionali” differenti, ma con pari responsabilità), sia verticale (tra posizioni differenti che prevedono un aumento delle responsabilità), sia trasversale (verso posizioni in famiglie professionali differenti che prevedono un aumento delle responsabilità); • agire in un’ottica di garanzia di impiegabilità futura sul mercato del lavoro, selezionando profili per cui l’esperienza in Expo 2015 possa rappresentare un coerente arricchimento e acceleratore professionale.

1

Tali principi sono espressi nell’art. 18, comma 2, del D.L. n. 112/2008, convertito con Legge n. 133/2008.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 05

5.2.1 Il processo di selezione e assunzione del personale Il Programma Open Resource Il processo di selezione adottato da Expo 2015 ha inizio con la pubblicazione degli annunci di ricerca delle figure professionali richieste attraverso l’utilizzo contemporaneo di più canali di comunicazione, in larga parte via internet: • il sito web di Expo 2015; • i social network quali Facebook, Twitter e Linkedin. Su quest’ultima piattaforma, più direttamente vocata al recruitment, la Società ha predisposto una pagina promozionale e di presentazione; • i motori di ricerca per la diffusione dell’annuncio. In particolare, Expo 2015 si avvale di un’interfaccia digitale che consente di veicolare l’annuncio di lavoro su più motori di ricerca contemporaneamente. Nel caso della ricerca di figure professionali particolarmente sensibili e strategiche, Expo 2015 ricorre a società di selezione esterne, aggiudicatarie di una gara ad evidenza pubblica.

Nel 2012 Expo 2015 ha avviato in via sperimentale “Open Resource”, una iniziativa ad hoc di selezione e sviluppo del personale. Open Resource è un programma inter-aziendale che favorisce un processo di cross fertilization (cioè di valorizzazione, all’interno del proprio contesto lavorativo, di esperienze professionali proprie di altri contesti coerenti con il proprio) attraverso l’attivazione, all’interno di Expo 2015 (e per un periodo determinato), di risorse provenienti da società, organizzazioni ed enti terzi aderenti al Programma. In tal modo, Expo 2015 si avvale di competenze specifiche e necessarie ad un progetto con caratteristiche peculiari e distintive come Expo Milano 2015, mentre le risorse aderenti al Programma hanno la possibilità di sviluppare ed accrescere specifiche competenze trasversali e/o tecnico professionali. Il Programma si caratterizza dunque per l’inserimento delle risorse appartenenti ad altre organizzazioni e distaccate presso Expo 2015 SpA all’interno di percorsi di sviluppo già definiti da Expo 2015 per il proprio personale interno. Ciò consente alle risorse coinvolte di lavorare in una realtà innovativa, stimolante e ad alta complessità, nonché di aumentare il proprio bagaglio di competenze professionali e di ritornare nelle proprie aziende di provenienza al termine del periodo, avendo appunto sviluppato competenze di interesse per l’organizzazione di provenienza. Nel 2012, 13 risorse hanno preso parte con successo alla fase di sperimentazione del Programma.

Tabella 5.2 - Dati sul reclutamento per mezzo dei canali web – 2012 e primo semestre 2013 5.2.2 La valutazione delle performance Numero di posizioni reclutate

76

Numero profili analizzati per le posizioni aperte Numero di visualizzazioni totali ricevute (numero “click”)

7.237 49.389

Numero di visite dell’annuncio più popolare (visualizzazione nel dettaglio)

3.279

Numero di visualizzazioni dell’annuncio più popolare (visualizzazione nei motori di ricerca)

20.474

Numero totale di CV presenti nel database

37.609

Successivamente alla ricezione dei Curricula Vitae dei candidati, Expo 2015 procede ad un primo screening, anche attraverso strumenti elettronici di valutazione dei requisiti base, e successivamente all’individuazione di una rosa ristretta di candidati potenzialmente in linea con la posizione ricercata dalla Società. Per tale gruppo di candidati selezionati si procede quindi ad una ulteriore valutazione, sottoponendo agli stessi prove scritte e/o orali, cui segue un colloquio individuale effettuato da una Commissione di valutatori costituita ad hoc. Al fine di garantire la tracciabilità delle valutazioni effettuate e delle decisioni prese, per ogni candidato è realizzato un Report Candidato, contenente i riscontri delle varie fasi del processo di selezione. Il processo di selezione si conclude con l’invio del Report del candidato selezionato, che contiene le motivazioni della scelta, al Consiglio di Amministrazione della Società per la convalida definitiva2 e l’autorizzazione all’assunzione della risorsa.

2

Così come previsto dall’art. 54 del D. Lgs. 78/2010, convertito dalla L. 122.

La necessità di raggiungere importanti risultati in un periodo di tempo finito ha indotto Expo 2015 a dotarsi di una serie di sistemi gestionali innovativi che guidino e accompagnino il personale verso il raggiungimento gli obiettivi prefissati. In particolare, la Società si è dotata dei seguenti sistemi di valutazione delle performance: • Management by Objectives (MBO) MBO è il processo di gestione del sistema degli obiettivi della Società. Esso consiste nell’assegnazione al personale di obiettivi coerenti con gli obiettivi complessivi di Expo 2015, attraverso un processo di condivisione e accordo degli stessi. Gli obiettivi individuati riguardano sia la realizzazione di attività sia il rispetto dei parametri economici; la valutazione degli obiettivi avviene su basi oggettive. MBO rappresenta anche il sistema di riferimento per l’assegnazione della parte variabile di retribuzione aggiuntiva rispetto alla retribuzione annua lorda, ove previsto dalla Società per la specifica categoria contrattuale. Nel 2012 ha partecipato al piano circa il 34% del personale aziendale. • Expo Performance Review Il sistema di riconoscimento delle performance è uno strumento di valutazione annuale attraverso il quale i responsabili valutano i propri collaboratori rispetto alle principali competenze organizzative. Il sistema delle competenze viene declinato nell’insieme dei comportamenti chiave per il presidio dei ruoli in azienda. Su tali competenze responsabile e collaboratore si confrontano al fine di identificare punti di forza e aree di miglioramento. La valutazione avviene, in una prima fase, attraverso il supporto di una piattaforma informatica e, in una seconda fase, tramite colloquio tra responsabile e collaboratore accompagnato dalla

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 05

registrazione dei commenti, delle azioni e degli obiettivi su un apposito modulo. Tale sistema costituisce la base per l’ulteriore sviluppo delle competenze e, di conseguenza, delle attività aziendali.

5.3 La politica retributiva Nell’ottica di garantire un’equa retribuzione del personale e, al tempo stesso, il controllo dei costi, Expo 2015 definisce le retribuzioni del proprio personale sulla base di indagini retributive svolte da una primaria azienda del settore con riferimento al mercato italiano. Oltre ai parametri definiti dalla metodologia adottata, la remunerazione globale viene definita considerando: equità dei benefit conferiti rispetto al mercato e definizione temporale del progetto Expo Milano 2015.

Tabella 5.3 – Iniziative di formazione realizzate da Expo 2015 – 2012

TIPOLOGIA DI FORMAZIONE

Tecnica

Linguistica Manageriale

Nel dettaglio, la metodologia di definizione della retribuzione e remunerazione globale di ogni singolo ruolo all’interno della Società fa riferimento ad una scala che definisce il peso organizzativo (grade) di ogni posizione lavorativa, secondo indicatori quantitativi e qualitativi (dall’eventuale budget gestito, all’impatto sul business della posizione). Ad ogni grade, che può essere poi declinato per la famiglia professionale di appartenenza (es. Marketing, Constructions, etc.), corrisponde una specifica fascia retributiva che permette la comparazione con il mercato di riferimento in Italia. Le griglie di valutazione utilizzate da Expo 2015 sono allineate con quelle consolidate a livello internazionale nei settori di rilievo per la Società. La percentuale di dipendenti di Expo 2015 coperti da contratti collettivi di lavoro è pari al 100%.

CORSO EROGATO

NUMERO DI PARTECIPANTI PER CORSO

NUMERO DI ORE COMPLESSIVO

Processi e procedure amministrative

65

748

Formazione 231

189

378

Tool 231

20

40

Lingue

22

976

Project Management

2

118

Coordinatore Sicurezza

4

160

Salute e Sicurezza Lavoratori

151

1.208

Sulla Sicurezza

3.628

A tali interventi, si aggiungono i percorsi di apprendimento e sviluppo delle competenze on the job, che prevedono percorsi strutturati di coinvolgimento del personale all’interno di progetti che hanno un particolare impatto sulla competenza oggetto di apprendimento o sviluppo.

5.5 La salute e la sicurezza dei dipendenti 5.4 Lo sviluppo delle competenze Consapevole che l’accrescimento delle competenze delle proprie risorse umane rappresenta un elemento centrale non solo ai fini della realizzazione dell’Esposizione, ma anche in termini di valorizzazione del capitale umano anche successivamente all’Evento, Expo 2015 attribuisce rilevanza alle attività di formazione e sviluppo del personale. Nel 2012, la Società ha organizzato un totale di 9 corsi di formazione, riconducibili alle seguenti categorie:

La creazione di condizioni di lavoro sicuro e il miglioramento continuo delle stesse rappresentano un valore imprescindibile della politica di gestione delle risorse umane di Expo 2015. Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), nonché la parte del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 dedicata alla sicurezza, da un lato operano per garantire il rispetto degli obblighi di legge, dall’altro, costituiscono gli strumenti principi dell’impegno per la gestione della prevenzione dei rischi dei lavoratori di Expo 2015. Tra le principali attività svolte nel 2012 meritano di esser segnalate:

• • • •

formazione tecnica; formazione manageriale; formazione linguistica; formazione sulla sicurezza.

Le ore di formazione erogate sono state pari a 3.628. La tabella che segue mostra i dati sulla partecipazione alle diverse iniziative di formazione realizzate nel 2012.

• l’aggiornamento della valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori di tutte le sedi operative di Expo 2015 e per ognuna delle mansioni operative del personale della Società. Tale valutazione ha preso in considerazione tutti i rischi potenzialmente presenti in azienda in relazione alle attività svolte, alla struttura, alle attrezzature e ai macchinari utilizzati, compresi rischi particolari quali lo stress da lavoro correlato; • la verifica dell’idoneità delle misure di prevenzione e protezione aziendale, per mezzo:

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61 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 05

- di sopralluoghi presso tutte le sedi operative da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; - la partecipazione alla redazione delle procedure salute e sicurezza del Modello Organizzativo Aziendale 231/01; - la verifica delle misure di gestione negli appalti affidati da Expo 2015 per l’organizzazione degli eventi di avvicinamento all’Esposizione; - la verifica dello stato delle manutenzioni periodiche di impianti e attrezzature presso le sedi operative; • la verifica dell’andamento degli infortuni, delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria, secondo quanto previsto dal Piano Sanitario Aziendale; • la programmazione di alcuni monitoraggi ambientali preventivi, al fine di approfondire alcuni aspetti legati alla salute e al confort dei lavoratori; • lo svolgimento delle attività di formazione e informazione dei dipendenti finalizzate ad assicurare l’adeguata conoscenza delle misure predisposte. Tra i risultati delle attività di verifica per la prevenzione e protezione del personale merita di essere riportato il dato per cui, nel 2012, hanno avuto luogo 4 infortuni non gravi (da 5 a 19 giorni di assenza dal lavoro). Gli accertamenti effettuati a seguito di tali infortuni hanno confermato che essi non sono dipesi da carenze strutturali, ma a cadute in aree esterne o all’interno degli uffici. Anche dal punto di vista sanitario non sono state riscontrate particolari problematiche. Con riferimento alla formazione dedicata alla sicurezza dei lavoratori, invece, nel 2012, Expo 2015 ha effettuato un totale di 1.208 ore di formazione sulla sicurezza, coinvolgendo un totale di 151 lavoratori (si veda Tabella 5.3, dedicata alle iniziative di formazione).

5.6 La salute e la sicurezza nei cantieri

grazie alla sottoscrizione di specifici Protocolli per la sicurezza nei cantieri e la legalità, che prevedono l’implementazione una piattaforma informatica, denominata “Si.G.Expo”. Per un quadro completo sugli strumenti e le misure adottate da Expo 2015 si rimanda al Capitolo 8 del Rapporto. I Protocolli per la sicurezza nei cantieri stabiliscono, altresì, la costituzione di un Comitato permanente per la Sicurezza, composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari. Nel corso dei mesi di attività dei cantieri si sono svolte le riunioni trimestrali del Comitato a cui partecipano, oltre al Rappresentante Expo 2015 per la sicurezza, i datori di lavoro delle società appaltatrici ed i relativi Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. In tali incontri, oltre ad affrontare gli aspetti relativi allo sviluppo generale del cantiere, sono stati approfonditi gli aspetti di prevenzione e protezione più importanti. Sempre in ottica di prevenzione, sono state altresì organizzate numerose riunioni di sensibilizzazione con i preposti delle società appaltatrici. In molte occasioni è stato presente anche personale ASL, al fine di supportare gli approfondimenti su temi specifici, quali ad esempio i Dispositivi di Protezione Collettiva, la conformità dei macchinari, i lavori in spazi confinati, nonché le responsabilità in materia di vigilanza. L’attività di vigilanza viene effettuata da Expo 2015 attraverso sopralluoghi e audit sui cantieri per la verifica dell’applicazione delle misure di prevenzione. Tale attività, pur nel rispetto delle responsabilità e prerogative attribuite dalla legge ai diversi soggetti, coinvolge il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dei lavori e i suoi collaboratori, nonché i preposti delle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere. Per un approfondimento sulle attività di auditing ai cantieri si rimanda al Capitolo 7. Nel 2012-2013 il totale degli infortuni verificatisi nei cantieri è stato pari a 16, di limitata gravità e con limitata assenza da lavoro. Le casistiche sono riconducibili a scivolamento dai mezzi durante la discesa, dolori lombari per movimentazione errata dei carichi, urti alle mani o al corpo durante l’uso delle attrezzature, schiacciamento delle dita durante le lavorazioni, tagli o ferite con ferri.

La tipologia dei lavori (edile, meccanico, impiantistico ed elettro-strumentale) eseguiti nei cantieri per la realizzazione del Sito Espositivo di Expo Milano 2015, unitamente a fattori quali l’estensione delle superfici interessate, la numerosità della forza lavoro e delle società appaltatrici e subappaltatrici presenti, nonché la durata dei progetti e l’intenso cronoprogramma, rendono la realizzazione del Sito Espositivo particolarmente sensibile dal punto di vista della sicurezza dei lavoratori. Di conseguenza, Expo 2015, in qualità di stazione appaltante, richiede una gestione particolarmente rigorosa del rispetto degli obblighi di legge (si veda in proposito anche il Capitolo 3 del Rapporto). In aggiunta al rispetto della normativa, Expo 2015 ha voluto rafforzare le misure a garanzia della sicurezza nei cantieri, integrandole con le misure a garanzia della legalità dei lavori. Nel dettaglio, la Società si è dotata di un sistema innovativo, applicato per la prima volta in Italia, che integra i controlli nelle aree salute e sicurezza con la vigilanza sulla regolarità dei contratti pubblici e le infiltrazioni mafiose,

62

63 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


IL QUADRO DI RIFERIMENTO ECONOMICO

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65 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 06

6.1 Le risorse finanziarie di Expo 2015 SpA Tabella 6.1 - Le risorse erogate dai Soci di Expo 2015 Le risorse finanziarie a disposizione di Expo 2015 SpA, autorizzate con D.P.C.M. 15 giugno 2012 per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento dell’Evento, ammontano a 1.305,6 milioni di euro, dei quali 828,6 milioni a carico dello Stato e 477 milioni di euro a carico di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano. I fondi sono erogati direttamente in favore della Società1. In aggiunta a tale finanziamento pubblico, sono previsti finanziamenti privati relativi ad investimenti in opere quali interventi tecnologici ed infrastrutturali ed in servizi per la gestione dell’Evento. La tabella di seguito riporta il consuntivo dei finanziamenti pubblici erogati da ciascun socio della Società nel periodo compreso tra il 2009 e il 2015.

MILIONI DI € 2009 – 2012

CONTRIBUTI CONTRIBUTI TOTALI PER SOCIO

323,8

Governo

185,4

Regione Lombardia

35,1

Comune di Milano

90,2

Provincia di Milano

3,2

CCIAA di Milano

9,9

DI CUI CONTRIBUTI PER GESTIONE

Grafico 6.1 - Suddivisione dei contributi erogati dai soci per la realizzazione di Expo Milano 2015 (milioni di Euro).

159 (12%)

159 (12%)

828.6

104,9

Governo

41,7

Regione Lombardia

20,7

Comune di Milano

29,4

Provincia di Milano

3,2

CCIAA di Milano

9,9

DI CUI CONTRIBUTI PER OPERE

218,9

Governo

143,7

Regione Lombardia

14,4

Comune di Milano

60,8

Provincia di Milano

-

CCIAA di Milano

-

79.5

(64%)

(6%)

Nota: Gli importi non comprendono i versamenti in capitale sociale dei Soci, pari a circa 10 milioni di euro

79.5 (6%)

1

Art. 4 del D.P.C.M del 22 ottobre 2008.

6.2 I meccanismi di controllo e monitoraggio delle spese Dar vita ad un Esposizione di livello internazionale è una sfida che necessita attenzione alla trasparenza nella gestione delle risorse, soprattutto in presenza di consistenti investimenti pubblici. Consapevole di tale necessità, Expo 2015 ha tra i propri valori fondanti quello della trasparenza verso l’esterno e del costante controllo della gestione delle risorse pubbliche. L’impegno della Società su tale fronte trova una sua prima forte manifestazione a livello di Consiglio di Amministrazione, che comprende tra i propri membri un magistrato della Corte dei Conti, organismo istituzionale al quale è affidata un’importante funzione di controllo esterno. Infatti, non solo il magistrato prende parte a tutte le riunioni del board ma, sempre nei confronti della Corte dei Conti, la Società ha l’obbligo2 di inviare il proprio Bilancio di esercizio unitamente alle relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio sindacale e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

66

67 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 06

Ad integrazione dell’operato della magistratura contabile, il meccanismo di controllo e monitoraggio di Expo 2015 si compone di una serie di ulteriori strumenti: • i finanziamenti pubblici a favore della Società sono versati su di un’apposita contabilità speciale aperta presso la Tesoreria dello Stato3; • la rendicontazione di tali versamenti e dei flussi finanziari della Società è effettuata con periodicità annuale presso la Ragioneria Territoriale dello Stato; • per la parte concernente gli investimenti in opere, tale rendicontazione è integrata da una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione (comprese eventuali criticità in termini di tempistiche e di spesa) ed inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; • per la parte relativa alle spese di gestione, la Società invia trimestralmente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una relazione sull’utilizzo delle risorse; • la Società ottempera, inoltre, agli stessi obblighi di rendicontazione anche nei confronti del Comune e della Provincia di Milano, nonché della Regione Lombardia, sia per gli investimenti in opere sia per le spese della gestione corrente. Infine, al fine di rendere il più efficiente possibile il sistema di controllo interno, Expo 2015 si è dotata di un Modello Organizzativo ai sensi del D.lgs. 231/2001, strumento principe di trasparenza e responsabilità (si veda anche il Capitolo 3 del Rapporto, relativo alla governance).

Particolare menzione meritano le sponsorizzazioni da parte del mondo imprenditoriale, non solo per la garanzia che offrono in termini di ulteriore apporto di risorse finanziarie, ma anche per la visibilità mediatica che i Partner, soprattutto se di grandi dimensioni, garantiscono, contribuendo ad accrescere il valore dell’Evento. Se si analizza il Bilancio relativo all’esercizio 2012, Expo 2015 ha fatto registrare una perdita di circa 2,4 milioni di euro, inferiore rispetto alla perdita dell’anno precedente (4,2 milioni di euro). Nel dettaglio, i ricavi ammontano a 28,7 milioni di euro (13,6 milioni nel 2011), costituiti da 22,3 milioni di contributi in conto esercizio e da 6,4 milioni di ricavi derivanti prevalentemente da sponsorizzazioni di aziende Partner. I costi, per un totale di 31,1 milioni di euro sono riconducibili per lo più al personale ed alle collaborazioni a progetto, oltre che all’appalto di studi e servizi a terze parti, agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e ai costi per il funzionamento ordinario.

Tabella 6.2 - Sintesi del Conto Economico

2012 € MILIONI

2011 € MILIONI

Contributi in conto esercizio

22,3

13,0

Sponsorizzazioni e altri ricavi

6,4

0,6

28,7

13,6

Costo per il personale e collaboratori a progetto

9,3

9,0

Costi per il funzionamento ordinario

3,1

1,7

Oneri diversi di gestione

1,1

0,8

Costi esterni per attività di promozione e comunicazione

2,7

1,2

Studi e servizi da terzi

5,0

1,1

Costo per organi sociali e i revisori contabili

0,7

0,8

Costo per gli affitti, godimento beni di terzi

1,4

1,4

Progetti con istituzioni e contributi a studi e iniziative inerenti

2,0

0,4

Ammortamenti

4,4

1,3

Costi per materiali di consumo, cancelleria e stampanti

0,2

0,1

Accantonamenti per rischi

--

-

Imposte

1,0

-

Oneri straordinari

0,2

-

TOTALE COSTI (B)

31,1

17,8

UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (A) - (B)

-2,4

-4,2

SINTESI DEL CONTO ECONOMICO

TOTALE RICAVI (A)

6.3 Il Bilancio d’Esercizio 2012 La preparazione di eventi di respiro internazionale quali Expo Milano 2015 comporta lo svolgimento di attività complesse spesso legate ad investimenti di notevole entità oltre che di grande rilevanza economica per il territorio di riferimento. La peculiarità, tuttavia, propria dei grandi eventi internazionali, risiede nel manifestarsi della maggior parte dei costi negli anni di avvicinamento all’Evento, mentre i ricavi si producono nella fase più prossima o durante l’Evento stesso. In tal senso, la generazione di ricavi costituisce un aspetto cruciale per la realizzazione di ricadute positive dell’Evento sull’economia del territorio ed italiana nel suo complesso. Nel dettaglio, si prevede che i ricavi di cassa saranno generati dalle seguenti voci: • • • • •

Biglietteria; Sponsorizzazioni; Affitto Spazi Espositivi; Licensing e Merchandising; Servizi ai Visitatori, servizi di hospitality e altre operazioni commerciali.

2

Determinazione n. 34/2010. D. Lgs. 31 maggio 2010 n. 78 , art. 54 comma 2. Il Decreto è stato successivamente convertito, con modificazioni, nella Legge 30 luglio 2010 n. 122.

3

68

69 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 06

Allo stesso tempo, per effetto dell’aumento dei finanziamenti versati dei Soci, al 31 dicembre 2012 il patrimonio netto della Società si attesta a circa 47,9 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2011 (14,5 milioni di euro). Più in dettaglio, esso risulta costituito da: • 10,1 milioni di capitale sociale interamente versato; • 63,2 milioni di Riserve straordinarie di Patrimonio a seguito dei contributi in conto capitale versati dai Soci; • 23 milioni di perdite derivanti dagli esercizi precedenti portate in diminuzione del reddito imponibile dell’esercizio in oggetto; • 2,4 milioni di perdita del 2012. A tali voci sono da aggiungere 272,3 milioni riconducibili in larga parte ai contributi ricevuti dai Soci con vincolo di destinazione e dai debiti verso i fornitori. Le attività, pari a 320,2 milioni di euro sono composte prevalentemente dai depositi finanziari e dalla cassa a disposizione della Società, nonché dagli investimenti.

Tabella 6.3 - Sintesi dello Stato Patrimoniale

31 DICEMBRE 2012 € MILIONI

31 DICEMBRE 2011 € MILIONI

Depositi bancari e cassa

186,9

53,9

Investimenti, al netto della quota ammortamento

113,3

22,9

Crediti tributari per IVA

12,1

3,8

Crediti verso clienti, verso altri, ratei e risconti attivi

7,9

0,9

320,2

81,5

Capitale sociale interamente versato dai soci

10,1

10,1

Riserve per contributi in conto capitale versati dai soci

63,2

27,4

Perdita economica esercizi precedenti

-23,0

-18,8

Perdita economica dell’esercizio

-2,4

-4,2

TOTALE PATRIMONIO NETTO (“PASSIVITÀ” NETTE VERSO I SOCI)

47,9

14,5

Contributi ricevuti dai soci con vincolo di destinazione

218,7

54,1

Debiti verso fornitori

47,5

8,5

SINTESI DELLO STATO PATRIMONIALE

TOTALE ATTIVITÀ

Debiti vari (ritenute fiscali, contributi, debiti verso dipendenti e depositi cauzionali ricevuti)

3.6

2,8

Fondi per rischi e oneri

0,1

0,1

Trattamento di fine rapporto dovuto nei confronti dei dipendenti

1,0

0,7

Riscontri passivi (principalmente ricavi di competenza di anni futuri)

1,4

0,8

272,3

67,0

TOTALE ALTRE PASSIVITÀ

6.4 Le ricadute sugli Stakeholders Come conseguenza della rilevanza degli investimenti effettuati, Expo Milano 2015 avrà notevoli ricadute economiche sugli Stakeholders di riferimento del territorio regionale e nazionale. Ai fini della quantificazione di tali ricadute, non essendo Expo 2015 una società di natura industriale, si è scelto di adattare il modello standard di calcolo e ripartizione del valore aggiunto tra gli Stakeholder, riclassificando i contributi pubblici erogati a favore della Società in base a voci rappresentative dei soggetti destinatari degli investimenti effettuati dalla stessa. In merito al periodo di riferimento, essendo il presente documento il primo Rapporto di sostenibilità della Società, ed essendo quest’ultima non caratterizzata da un’attività ripetitiva bensì mutevole in base alle esigenze dettate nel tempo dall’avvicinarsi dell’Evento, si è scelto di utilizzare l’intero quadriennio 2009 - 2012. Nel dettaglio, sono state individuate le seguenti categorie di Stakeholders, in base alle quali suddividere le risorse finanziarie gestite dalla Società nel periodo di riferimento: • Fornitori opere (di costruzione del Sito, di connessione al Sito, tecnologiche, per la ricettività); • Altri fornitori (servizi e materiali); • Personale (remunerazione diretta e indiretta, contributi); • Comunità globale (iniziative per la promozione e la comunicazione indirizzate ai diversi target di Expo Milano 2015); • Paesi Partecipanti; • Pubblica Amministrazione (imposte e tasse); • Società Civile (istituzioni, fondazioni, associazioni, ecc. beneficiarie di contributi a fondo perduto); • Socierà Civile (contributi a fondo perduto ad associazioni e fondazioni aventi finalità di sostegno ad attività promozionali o di interesse sociale per la diffusione della conoscenza del Tema). La tabella di seguito presenta la riclassificazione delle spese per Stakeholder per il periodo 2009 - 2012. I dati evidenziano il contributo economico a favore dei Fornitori coinvolti nella realizzazione delle opere di costruzione del Sito, delle infrastrutture di connessione al Sito, delle infrastrutture tecnologiche e delle opere necessarie alla ricettività (circa 91 milioni di euro). Da rilevare anche il contributo a favore dei Fornitori legati all’approvvigionamento di servizi e materiali (circa 45 milioni di euro) e al mondo del lavoro, con i costi per il personale che si attestano a circa 39 milioni complessivi.

Tabella 6.4 - Riclassificazione delle voci di spesa per Stakeholder STAKEHOLDER

2009 – 2012 € MILIONI

%

Fornitori opere

91,196

48,4

Altri fornitori

45,118

24

Personale

39,117

21

Comunità globale

6,194

3,3

Paesi partecipanti

4,390

2,3

Pubblica Amministrazione

1,097

0,6

Società Civile

0,679

0,36

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CAPITOLO 06

Il modello si è articolato su tre livelli di analisi:

Grafico 6.2 – Riclassificazione delle voci di spesa per Stakeholder

• l’impatto economico diretto dell’Evento, riconducibile: a 1) gli investimenti di Expo 2015 SpA; 2) i costi di gestione di Expo 2015 SpA e 3) gli investimenti dei Paesi Partecipanti; • l’indotto economico indiretto dell’Evento, imputabile: a 1) gli effetti indiretti delle voci che costituiscono l’impatto economico diretto e 2) l’impatto totale dell’incoming turistico; • la legacy dell’Evento, ossia gli impatti di lungo termine derivanti dall’Esposizione, in termini di: 1) start-up di imprese; 2) valorizzazioni del patrimonio immobiliare; 3) sviluppo degli investimenti diretti esteri (IDE); 4) accresciuta attrattività turistica.

2,34 % 0,58 % 0,36 %

3,30 %

Fornitori Opere

20,83 %

Altri Fornitori

48,56 %

Personale Partecipanti

24,03 %

Come evidenziato dai grafici 6.3 e 6.4, per il periodo 2012-2020 lo studio ha stimato un impatto complessivo di 23,6 miliardi di euro di Produzione aggiuntiva (dei quali 3,2 Miliardi di impatti diretti, 14,2 miliardi di impatti indiretti e indotto e 6,2 miliardi di legacy), ed un incremento totale del Valore Aggiunto pari a 10 miliardi la cui distribuzione per tipo di impatto è abbastanza simile a quella vista per la produzione. In termini occupazionali, inoltre, lo studio ha stimato un indotto di circa 191 mila unità di lavoro annue (Grafico 6.5).

Promozioni Stato e Enti locali Pubblico (contributo a fondo perduto)

Grafico 6.3 - L’indotto di Expo Milano 2015: Produzione aggiuntiva

25

€ miliardi

6.5 L’indotto economico dell’Evento Expo Milano 2015 rappresenta un Evento di notevole e strategica rilevanza per lo sviluppo economico della Città di Milano, del territorio lombardo, nonché dell’intero Paese. Grazie all’accresciuta dotazione infrastrutturale ed alla maggiore e rinnovata dinamicità dell’attività economica, lo svolgimento dell’Evento avrà significative ricadute in termini produttivi, occupazionali e, in termini più generali, di maggiore attrattività e competitività dell’economia locale e nazionale nel contesto globale, anche negli anni successivi alla conclusione dell’Esposizione Universale.

20

6,2

23,6

Legacy

TOTALE

14,2

15

10

5

Nel 2012, su commissione di Expo 2015 e della Camera di Commercio di Milano, un team di analisti economici della SDA Bocconi ha realizzato uno studio per la valutazione dell’impatto dell’Evento sul sistema economico nazionale, lombardo e milanese per il periodo di riferimento 2012-2020. Il modello di stima economica elaborato sarà messo a disposizione del BIE per la valutazione economica dell’impatto delle future Esposizioni Universali.

0

3,2 Impatti diretti (s/t)

Impatti indiretti e indotti

Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine)

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CAPITOLO 06

Più in dettaglio, in merito agli impatti diretti legati all’Evento, lo studio ha stimato (Tabelle 6.5, 6.6, 6.7):

Grafico 6.4 – L’indotto di Expo Milano 2015: Valore aggiunto

€ miliardi 10

2,5 8

10

In merito agli impatti indiretti, lo studio evidenzia la rilevanza delle ricadute economiche riconducibili ai flussi turistici attratti dall’Evento ed in grado di generare 8,8 miliardi di Produzione aggiuntiva, un incremento del Valore Aggiunto di 3,8 miliardi, nonché circa 74 mila nuovi posti di lavoro. Lo studio ha stimato, inoltre, una spesa pro-capite media pari a 96 euro al giorno per gli italiani e a 136 euro al giorno per gli stranieri.

6,1

6

4

2

0

1,4 Impatti diretti (s/t)

Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine)

Impatti indiretti e indotti

• 1,3 miliardi di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di valore aggiunto e circa 12 mila Unità di lavoro quali ricadute generate dagli investimenti infrastrutturali di Expo 2015 SpA; • 900 milioni di Produzione aggiuntiva, 400 milioni di Valore Aggiunto e circa 8 mila Unità di lavoro, quali impatti derivanti dai costi di gestione dell’Evento; • 1 miliardo di Produzione aggiuntiva, 500 Milioni di Valore Aggiunto e circa 9 mila Unità di lavoro quali impatti degli investimenti dei Paesi Partecipanti.

Legacy

TOTALE

In considerazione della maggiore esposizione della città e del Paese che ospitano l’Esposizione Universale, degli eventi organizzati per promuoverla e, quindi, della conseguente maggiore conoscenza nei circuiti turistici mondiali, lo studio ha stimato anche gli impatti a lungo termine legati alla maggiore attrattività turistica. In particolare, lo studio ha stimato il flusso aggiuntivo di turisti nei periodi diversi da quello di svolgimento dell’Evento, per un impatto economico pari a 1,2 miliardi di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di Valore Aggiunto e circa 10.000 Unità di lavoro. Sempre in termini di legacy, tra le ricadute economiche più significative dell’Evento, lo studio evidenzia anche i benefici per il patrimonio immobiliare. In particolare, grazie agli investimenti per il Sito Espositivo e agli interventi di valorizzazione degli immobili dell’area milanese, lo studio ha stimato circa 1 Miliardo di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di Valore aggiunto e 8 mila posti di lavoro.

Grafico 6.5 - L’indotto economico di Expo Milano 2015: Unità di lavoro

Infine, lo studio ha stimato 1,7 miliardi di Produzione aggiuntiva attivata dalla nascita di imprese start-up, per un valore aggiunto di 700 milioni e 12.400 nuovi posti di lavoro. 200

unità di lavoro/migliaia

47

191

Legacy

TOTALE

150

114

100

50

0

Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine)

30 Impatti diretti (s/t)

Impatti indiretti e indotti

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CAPITOLO 06

Tabella 6.5 – L’impatto economico di Expo Milano 2015: Produzione aggiuntiva (€/miliardi)

Tabella 6.7 – L’impatto economico di Expo Milano 2015: Unità di lavoro (migliaia)

EVENTO

EVENTO

IMATTO DI I LIVELLO (“DIRETTO”)

IMATTO DI I LIVELLO (“DIRETTO”)

Investimenti Expo 2015 SpA

Costi di gestione Expo 2015

Investimenti Paesi Partecipanti

Investimenti Expo 2015 SpA

Costi di gestione Expo 2015

Investimenti Paesi Partecipanti

1,3

0,9

1,0

12,3

8,2

9,4

IMATTO DI II LIVELLO (“INDIRETTO” E “INDOTTO”)

IMATTO DI II LIVELLO (“INDIRETTO” E “INDOTTO”) )

Effetti indiretti/indotti Investimenti Expo 2015

Effetti indiretti/indotti Gestione Expo 2015

Effetti indiretti/indotti Investimenti Paesi Partecipanti Expo 2015

Effetti totali dei flussi turistici

Effetti indiretti/indotti Investimenti Expo 2015

Effetti indiretti/indotti Gestione Expo 2015

Effetti indiretti/indotti Investimenti Paesi Partecipanti Expo 2015

Effetti totali dei flussi turistici

2,3

1,3

1,8

8,8

16,9

10,2

13,0

73,7

LEGACY EVENTO

LEGACY EVENTO

Effetti totali nuove imprese generate da evento

Effetti valorizzazione patrimonio immobiliare

Effetto incremento IDE

Effetto crescita attr. turistica

Effetti totali nuove imprese generate da evento

Effetti valorizzazione patrimonio immobiliare

Effetto incremento IDE

Effetto crescita attr. turistica

1,7

1,0

2,3

1,2

12,4

8,3

16,5

10,2

Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013.

Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013.

Tabella 6.6 – L’impatto economico di Expo Milano 2015: Valore aggiunto (€/miliardi)

EVENTO IMATTO DI I LIVELLO (“DIRETTO”) Investimenti Expo 2015 SpA

Costi di gestione Expo 2015

Investimenti Paesi Partecipanti

0,5

0,4

0,5

IMATTO DI II LIVELLO (“INDIRETTO” E “INDOTTO”) Effetti indiretti/indotti Investimenti Expo 2015

Effetti indiretti/indotti Gestione Expo 2015

Effetti indiretti/indotti Investimenti Paesi Partecipanti Expo 2015

Effetti totali dei flussi turistici

1,0

0,6

0,7

3,8

LEGACY EVENTO Effetti totali nuove imprese generate da evento

Effetti valorizzazione patrimonio immobiliare

Effetto incremento IDE

Effetto crescita attr. turistica

0,7

0,5

0,8

0,5

Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013.

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77 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

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CAPITOLO 07

7.1 Gli impatti ambientali dell’Evento e gli impegni di Expo 2015 Nel quadro dei principi sanciti dalla Carta dei Valori e degli Impegni a fondamento dell’organizzazione e gestione dell’Esposizione Universale di Milano, Expo 2015 ha definito tre obiettivi generali: • conseguire elevati livelli di prestazioni ambientali e sociali nell’organizzazione e gestione dell’Evento; • fornire un buon esempio e un modello di riferimento (benchmark) per le prossime Esposizioni e per i futuri grandi eventi in generale; • valorizzare l’occasione unica che l’Esposizione Universale offre, per ampiezza del coinvolgimento e per visibilità, per diffondere conoscenze e condividere idee e pratiche più sostenibili. Sotto il profilo ambientale, in particolare, Expo 2015 ha tradotto questi obiettivi in una serie di impegni specifici che definiscono, nel complesso, il quadro di riferimento rispetto cui misurare e valutare la sostenibilità ambientale dell’Evento Expo Milano 2015. Tali impegni si riferiscono sia ad azioni volte a dare attuazione alle prescrizioni legislative stabilite in sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di successivi provvedimenti normativi, sia ad attività e iniziative volontarie, definite già dalla fase di candidatura e riconfermate da Expo 2015 con il Dossier di Registrazione. Gli impegni ambientali sottoscritti da Expo 2015 sono riconducibili a tre ambiti principali: 1) • • • •

Definire un set di Obiettivi Ambientali Macro: Minimizzare la domanda di energia; Utilizzare energia da fonti rinnovabili; Utilizzare prodotti e/o servizi con minor impatto ambientale; Ridurre il più possibile la produzione di rifiuti alla fonte, organizzare e realizzare un sistema di raccolta differenziata finalizzato ad inviare a recupero e riciclo la maggior quantità possibile di rifiuti; • Contenere i consumi idrici e adottare sistemi di riciclo dell’acqua; • Valutare gli impatti ambientali delle attività svolte.

2) Applicare standard ambientali e di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale, quali: • il Regolamento Europeo EMAS 1221/2009/CE e lo standard ISO14001:2004 sui sistemi di gestione ambientale; • lo standard ISO 20121:2012 – Event Sustainability Management System, per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione sostenibile degli eventi; • il protocollo LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) dello U.S. Green Building Council (USGBC), nell’ambito dell’edilizia sostenibile; • lo standard ISO 14064:2006, con riferimento all’inventario delle emissioni di gas climalteranti; • le Sustainability Reporting Guidelines della Global Reporting Initiative (GRI) per la redazione del Rapporto di Sostenibilità. 3) Misurare e comunicare le prestazioni raggiunte annualmente, attraverso: • la conduzione di monitoraggi nei diversi comparti ambientali interessati dall’Evento; • la realizzazione di un Inventario delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG o anche CO2eq); • la redazione e la diffusione del Rapporto di Sostenibilità.

7.2 Il Sistema di Gestione Integrato di Expo 2015 L’organizzazione e gestione di un’Esposizione Universale genera – sul Sito che la ospita e, più in generale, su tutto il territorio interessato dalla manifestazione – una serie di impatti significativi sotto il profilo ambientale e sociale, offrendo allo stesso tempo un’opportunità unica per adottare criteri di sostenibilità e per promuoverne la diffusione fra gli Stakeholders. Muovendo da tale consapevolezza, Expo 2015 ha deciso di implementare un Sistema finalizzato a gestire in modo integrato gli aspetti ambientali e sociali connessi all’Evento, adottando a questo scopo i seguenti standard internazionali: • il Regolamento Europeo EMAS 1221/2009/CE e/o lo standard ISO 14001:2004, • la norma internazionale ISO 20121:2012, Event sustainability management systems - Requirements with guidance for use. Rispetto alle proposte formulate nel Dossier di Registrazione, la scelta a favore di questi riferimenti è stata dettata da una serie di considerazioni in relazione alle peculiarità dell’Evento e dall’obiettivo di garantire massima funzionalità al Sistema di Gestione Integrato di Expo 2015, oltreché da una valutazione delle esperienze già maturate nell’adozione dei Sistemi di Gestione nell’organizzazione e gestione di eventi, in diversa misura, analoghi ad Expo Milano 2015 (altre Esposizioni Universali e le Olimpiadi). In particolare, il recente standard ISO 20121, essendo concepito espressamente per la gestione sostenibile degli eventi, consente di focalizzarsi sugli aspetti e sugli impatti peculiari delle manifestazioni, considerandoli in un’ottica integrata ambientale, sociale e di sicurezza dei lavoratori. L’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS invece – nella misura in cui prevede il coinvolgimento di un ente pubblico nella fase di verifica e controllo – garantisce una forte credibilità dello strumento verso gli Stakeholders esterni. Allo stesso tempo, il Regolamento si pone già oggi in una prospettiva di applicabilità a livello mondiale e non più solo europeo. L’esperienza applicativa di Expo 2015 potrebbe, infine, rappresentare un contributo nell’ambito del processo di revisione di EMAS, che condurrà alla quarta versione del Regolamento. Già da fine 2011 sono state condotte alcune attività preparatorie che hanno incluso un audit di verifica di conformità legislativa in materia di ambiente, presso le sedi di Expo 2015 SpA. Nell’ambito di tali verifiche è stata riscontrata l’assenza di apparecchiature che utilizzano gas CFC e HCFC lesivi dello strato di ozono. Inoltre, la Società ad oggi non ha ricevuto multe o sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale. Le attività di progettazione e sviluppo del Sistema di Gestione Integrato (SGI) di Expo 2015 sono iniziate nel 2013 ed hanno ad oggi condotto: • alla definizione del campo di applicazione del Sistema; • all’avvio delle attività di Analisi Ambientale Iniziale ai fini dell’identificazione degli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, e della valutazione della loro significatività; • alla definizione di misure e strumenti di controllo operativo sulle attività

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gestite, direttamente e indirettamente (es.: appalti, attività di Fornitori e Partner); • all’implementazione di un Programma di audit ambiente e sicurezza nei cantieri. Il campo di applicazione del SGI comprende tutte le attività svolte dall’organizzazione nelle fasi di pre-evento, evento e post-evento e in particolare: • • • •

la progettazione e la realizzazione delle opere per il Sito Espositivo; l’organizzazione e la gestione dell’Evento Expo Milano 2015; l’organizzazione e la gestione degli eventi di avvicinamento; la dismissione del Sito Espositivo.

Il piano per la gestione rifiuti dell’Evento

I criteri di gestione dei materiali post-utilizzo e post-consumo (i cosiddetti rifiuti) dell’Esposizione Universale di Milano sono tesi al rispetto dei principali obiettivi di sostenibilità ambientale, ossia: • minimizzazione del prelievo di risorse; • minimizzazione della produzione di scarti da avviare a smaltimento; • massimizzazione dei tassi di riuso, riciclo e recupero. Sotto questo profilo, i criteri guida sono coerenti con la legislazione e le politiche europee di settore, che vengono considerate lo schema concettuale e strategico più avanzato, a livello mondiale, sulla sostenibilità in tema di gestione dei rifiuti. Partendo da questi criteri, nel 2013 è iniziata l’attività di pianificazione del modello di gestione da applicare nel Sito durante il semestre espositivo, che ha tenuto conto anche degli obblighi derivanti dalla Procedura VIA e delle condizioni organizzative, logistiche e relative alle attività di approvvigionamento, gestione delle aree espositive, pulizie e asportazione dei materiali di scarto. Il modello preliminare individuato dovrà essere ulteriormente dettagliato nel prossimo anno ed Expo 2015 è impegnata nel coinvolgere in maniera robusta i Partecipanti e, non da ultimo, i Visitatori, affinché sia raggiunto l’obiettivo di massimizzare la raccolta differenziata di rifiuti (l’82,3% per la fase di Evento, dallo Studio di Impatto Ambientale confermato dal decreto VIA della Regione Lombardia), facendone un caso di scuola almeno per quanto riguarda la frazione di rifiuti generati dai Visitatori stessi.

7.3 Gli interventi di bonifica sul Sito Espositivo Nella prima metà del XX secolo una parte dell’areale che include la superficie del Sito Espositivo era occupata da impianti di produzione industriale e una parte invece era agricola e si è trasformata, nel tempo, in spazio per impianti di natura logistica e servizi comunali. La realizzazione del nuovo Polo di Fiera Milano ha dato avvio ad un processo di trasformazione e riqualificazione dell’intero areale, attraverso la dismissione o rilocazione degli impianti produttivi e la definizione di una nuova vocazione di queste aree. Tuttavia, le attività precedenti questa trasformazione hanno lasciato tracce inquinanti in alcune porzioni di terreno: per questo sono state previste operazioni di bonifica prima di essere restituite alla fruizione collettiva. A partire dal 2010, Expo 2015 ha condotto una prima indagine ambientale e successive caratterizzazioni dei suoli del Sito Espositivo, al fine di verificare eventuali superamenti dei limiti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione definiti in base alla destinazione d’uso prevista dei terreni (verde residenziale). Si è proceduto attraverso la ripartizione del Sito in comparti al fine di approfondire le analisi. Al termine del procedimento sono stati individuati 10 areali assoggettati, in forza di decreti regionali, a bonifica fino al raggiungimento dei limiti di soglia per destinazione d’uso. Ad oggi le attività di bonifica sono state avviate per tutti gli areali e per 3 di questi è già stato rilasciato il certificato di avvenuta bonifica (CAB) da parte di Provincia di Milano, l’Ente preposto a tale attività. Si prevede che l’intera bonifica si concluda entro l’anno in corso.

7.4 Il Piano di Monitoraggio Ambientale Tra le principali prescrizioni contenute nel Decreto VIA (cfr.: Capitolo 3 del Rapporto), è prevista la realizzazione di un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), che Expo 2015 deve elaborare, previa verifica e approvazione da parte dell’Osservatorio Ambientale. Sotto il profilo temporale, il Piano si articola in quattro fasi, in relazione allo sviluppo del ciclo di vita dell’Evento: • una fase ante operam, svolta nel 2011-2012; • una fase di cantiere, in corso, che copre il periodo gennaio 2013 – aprile 2015; • una fase di evento, da svolgersi nel periodo maggio – ottobre 2015; • una fase di dismissione, da svolgersi orientativamente nel periodo novembre 2015 – ottobre 2016. Alla fase di dismissione seguirà una fase post-Expo, in cui le decisioni e le attività di sviluppo dell’area saranno di competenza della società Arexpo, cui Expo 2015 avrà restituito il Sito Espositivo. Sotto il profilo spaziale, i rilevamenti del PMA si riferiscono al Sito destinato ad ospitare Expo Milano 2015 e il suo intorno, in cui si prevede si potranno manifestare i principali effetti, sulle matrici ambientali, dovuti alla realizzazione delle opere e allo svolgimento dell’Evento, con particolare riferimento ai recettori sensibili presenti nell’area. Tale intorno è definito con geometria variabile, a seconda della matrice ambientale in esame. Sia in fase ante operam sia in fase di cantiere, sono inoltre previste campagne

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di misura da effettuarsi in luoghi diversi dal Sito Espositivo (es.: aree interessate dai parcheggi remoti, aree interessate da interventi di compensazione, etc.). Ad oggi, Expo 2015 ha attuato il Piano di Monitoraggio Ambientale Ante Operam, completo di relazione conclusiva, e sta svolgendo il Piano di Monitoraggio in Fase di Cantiere, che è in corso di validazione da parte di ARPA e dell’Osservatorio Ambientale.

1) COMPONENTE AMBIENTALE: ATMOSFERA Obiettivi Verificare la qualità dell’aria allo stato di partenza, ovvero prima del verificarsi degli impatti attesi in relazione: • alle attività di cantiere, costituiti soprattutto dalle polveri sollevate, in particolare per il contributo dovuto agli spostamenti dei mezzi pesanti su strade non asfaltate; • alla fase di evento, legati alle emissioni dal traffico veicolare indotto al di fuori del Sito, con attenzione particolare alle aree interessate dai parcheggi remoti.

7.4.1 I risultati del Monitoraggio Ante Operam Il monitoraggio ante operam è stato finalizzato a definire e caratterizzare la situazione ambientale di partenza del Sito Espositivo e del suo intorno prima dell’inizio della sua trasformazione, e di poter quindi disporre di un riferimento rispetto cui valutare gli effetti imputabili alle trasformazioni e alle attività legate a Expo Milano 2015. Le componenti ambientali oggetto di monitoraggio sono state: 1) Atmosfera; 2) Ecosistemi; 3) Fauna; 4) Flora e vegetazione; 5) Acque sotterranee; 6) Rumore. I campionamenti e le analisi indicate nei Piani di Monitoraggio sono state tutte concordate con ARPA nell’ambito di apposite riunioni durante le quali si sono definiti: localizzazione dei punti di campionamento, frequenza e durata delle campagne di monitoraggio, scelta dei parametri da monitorare, metodologia di analisi, metodologia di elaborazione statistica dei dati, protocollo di invio al database regionale di ARPA. Le schede di seguito sintetizzano i risultati principali del monitoraggio per ciascuna delle componenti analizzate. Ulteriori dettagli sono disponibili all’indirizzo: ttp://www.expocantiere.expo2015.org/sostenibilita-ambientale

Area oggetto di monitoraggio L’area dei Comuni interessati dal Sito Espositivo, caratterizzata da: • popolazione superiore a 250.000 abitanti, alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico; • elevata densità di emissioni di particolato (PM10 primario), biossido di azoto (NO2) e composti organici volatili (COV); • situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzata da alta pressione).

Principali riferimenti normativi D.G.R. n.2605 del 30.11.2011; D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. Articolazione temporale e spaziale Dal 4 al 9 agosto 2012 sono state effettuate misurazioni tramite tre centraline mobili posizionate nei punti Cascina Triulza; Fiera di Rho-Pero; Ospedale Sacco in prossimità del Sito, al fine di rilevare: • la concentrazione media giornaliera di PM10; • la concentrazione media giornaliera di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) nel PM10. Sono stati inoltre analizzati i dati rilevati dalle centraline ARPA; in particolare: • per il PM10, le centraline di Arese, Milano Pascal e Milano Senato; • per gli IPA, le centraline di Milano Pascal e Milano Senato; • per gli NO2 le centraline di Pero, Arese Rho. Principali risultati Le misure effettuate hanno mostrato, con riferimento ai limiti previsti dalla normativa: • per il PM10, nessun superamento della concentrazione media giornaliera di 50 μg/m³, con valori costantemente più elevati degli altri presso la Cascina Triulza; • per gli IPA, valori sempre minori di 0,02 ng/m3, ampiamente inferiori al valore obiettivo di 1 ng/m3 fissato sulla media annua; • per l’NO2, l’analisi delle tre centraline ARPA ha evidenziato che l’area è caratterizzata da medie annue superiori al valore limite di 40 μg/m3, seppure con un trend decrescente negli anni, mentre il numero di superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è ampiamente inferiore alla soglia dei 18 superamenti annui.

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2) COMPONENTE AMBIENTALE: ECOSISTEMI Obiettivi Gli obiettivi del monitoraggio sono riferiti all’ ”eco-mosaico” del Sito Espositivo (cioè delle diverse componenti ambientali e del paesaggio del Sito), in termini di: • analisi delle variazioni della sua struttura fisica, attraverso il riconoscimento delle nuove unità ambientali potenzialmente significative; • riconoscimento delle valenze ecologiche ad esso associate. Area oggetto di monitoraggio L’area del Sito Espositivo. Principali riferimenti normativi In assenza di norme tecniche specifiche sui contenuti operativi per gli ecosistemi, il sistema di valutazione e gli indicatori adottati si sono basati sui riferimenti esistenti a livello regionale, nazionale ed europeo: a) le norme della Regione Lombardia in tema di Rete Ecologica Regionale polivalente; b) la Strategia nazionale per la biodiversità del 2010; c) il Quadro Strategico Comune europeo 2014-2020 (SWD(2012) 61 final, part II).

Articolazione temporale e spaziale È stata svolta un’unica sessione di indagine, il 19 settembre 2012, su dieci porzioni di territorio all’interno del Sito Espositivo, rappresentative delle unità ambientali dell’area. Per ogni zona sono stati rilevati i parametri caratterizzanti, quali: la topografia generale (es.: condizioni complessive delle pendenze, presenza di discontinuità), la natura delle superfici (es.: suolo fertile), gli elementi idrici, vegetali e faunistici, nonché gli elementi di presenza antropica (es.: attività di cantiere in corso). Per ogni zona, è stata quindi compilata una scheda descrittiva, in cui sono state annotate informazioni in grado di rendere conto delle funzionalità ecologiche e dell’attitudine a produrre servizi ecosistemici.

Principali risultati Le analisi hanno permesso di verificare il ruolo ecologico del Sito all’interno della Rete Ecologica Regionale prima della sua trasformazione. Sono stati valutati i processi e i servizi ecologici dell’area – es.: la presenza di suolo organico, il ruolo nel ciclo dell’acqua, la biodiversità animale e vegetale – e i fattori di criticità dell’area (es.: la presenza di piante allergeniche o infestanti).

3) COMPONENTE AMBIENTALE: FAUNA Obiettivi Le attività di monitoraggio della fauna ornitica sono state svolte al fine di verificare il potenziale contributo positivo degli assetti ecosistemici che si verranno a strutturare, nel tempo, all’interno del Sito Espositivo. L’area è collocata in un ambito metropolitano, privo di valenze naturalistiche e di specifico interesse ecologico, sul quale gravano importanti fattori di pressione (barriere infrastrutturali, urbanizzato, insediamenti produttivi, intenso traffico, alta concentrazione di inquinanti in atmosfera, edifici dismessi, ecc.). In particolare, nessuna specie tra quelle identificate dalle liste dell’IUCN è stata rilevata nell’area di studio. Tuttavia, in un comprensorio di pochi chilometri in linea d’aria attorno ad essa, sono presenti diverse aree verdi già colonizzate da fauna selvatica e con le quali la zona interessata dall’Evento – una volta ripristinata – potrebbe porsi in connessione funzionale per quanto attiene le specie mobili in grado di superare le barriere ecologiche presenti al contorno (edifici ed infrastrutture lineari). In questo senso, gli uccelli costituiscono il gruppo faunistico più adatto ad essere utilizzato come indicatore di qualità ambientale.

Area oggetto di monitoraggio Sono state individuate e indagate 8 stazioni di controllo, localizzate a diverse distanze dal Sito Espositivo (fino a un massimo di 5.400 m), nei Comuni di Milano, Arese, Bollate e Rho. Articolazione temporale e spaziale I rilievi si sono svolti il 22 e 23 agosto 2012. Il rilevamento delle specie è avvenuto attraverso l’osservazione diretta degli individui e l’ascolto delle vocalizzazioni durante il periodo riproduttivo, integrate dall’osservazione di tutti i segni, diretti ed indiretti, di presenza. Sono stati così censiti tutti gli uccelli individuati direttamente (vista, canto, richiami) ed indirettamente (segni, tracce, nidi). Principali risultati Il monitoraggio ha permesso di tracciare un quadro informativo di partenza delle comunità ornitiche locali. Il quadro emerso è risultato buono, coerentemente con le potenzialità di fine agosto dei luoghi indagati, censendo le specie residenziali, le nidificanti tardive e molte nidificanti primaverili. Complessivamente, sono state osservate 37 specie su 117 potenzialmente censibili nell’intero arco annuale di riferimento (da marzo a settembre), pari al 31,6% del totale. È stato rilevato un numero di esemplari osservati pari a 455. Il maggior numero di contatti, in termini di individui osservati nelle singole stazioni, è risultato per lo più proporzionale alle stazioni con il maggior numero di specie. In generale, ciò rappresenta un buon elemento di caratterizzazione del territorio indagato; infatti, in ambienti fortemente antropizzati come quelli in esame, un elevato numero di individui non necessariamente è sinonimo di qualità ambientale, dal momento che di solito le specie più numerose in agosto sono quelle più comuni e generaliste, come la Cornacchia grigia o lo Storno, con concentrazioni di uccelli in relazione alla biologia post-riproduttiva di tali specie.

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4) COMPONENTE AMBIENTALE: FLORA E VEGETAZIONE Obiettivi Le attività di monitoraggio degli effetti inducibili sul comparto vegetazionale sono state finalizzate a verificare, nel tempo, l’eventuale introduzione e sviluppo di specie vegetali esotiche e/o patogene, con conseguente variazione qualitativa delle fitocenosi (cioè dei complessi di piante che crescono in un determinato ambiente fisico e chimico). Area oggetto di monitoraggio Sono state identificate e indagate 24 stazioni di controllo, localizzate a diverse distanze dal Sito Espositivo, nei Comuni di Arese, Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Milano, Pero, Rho e Settimo Milanese. Articolazione temporale e spaziale Dal 25 settembre al 3 ottobre 2012. È stata impostata una metodologia finalizzata a caratterizzare le diverse unità ecosistemiche caratterizzanti le stazioni di controllo, attraverso: a) il riconoscimento della relativa tipologia fisionomica; b) il riconoscimento di eventuali stati di alterazione fitosanitaria; c) l’elenco delle specie autoctone prevalenti per strato vegetazionale di costituzione ed attribuzione di indici di copertura relativa; d) l’elenco di tutte le specie esotiche per strato vegetazionale assunto ed attribuzione di indici di copertura relativa; e) l’evidenziazione della copertura percentuale complessiva delle specie autoctone e delle esotiche.

Principali risultati Il quadro vegetazionale emerso ha evidenziato uno stato di significativo degrado e banalizzazione ecosistemica, in cui le specie esotiche dominano pressoché ovunque sulle autoctone. Tale condizione è strettamente correlata alla tipologia dei luoghi oggetto di indagine, rappresentativi di unità degradate, spesso abbandonate, e pertanto più soggette a possibili colonizzazioni/evoluzioni di avventizie. Tra le specie esotiche, l’Ambrosia – fortemente allergenica – è stata rilevata quasi ovunque, specialmente in corrispondenza di aree abbandonate o ai margini delle unità vegetazionali, anche se poco degradate, ove ha trovato terreni recentemente smossi e, quindi, ha rapidamente colonizzato. La diffusione della specie è legata anche dalla presenza di numerose microdiscariche e insediamenti dismessi, degradati o comunque non gestiti, localizzati nei pressi delle aree indagate.

5) ECOMPONENTE AMBIENTALE: ACQUE SOTTERRANEE Obiettivi Verificare lo stato qualitativo delle acque sotterranee soggiacenti il Sito nel contesto dei piani di bonifica previsti. Area oggetto di monitoraggio Le indagini, eseguite attraverso una rete di 11 piezometri realizzati perimetralmente all’area del Sito Espositivo, hanno individuato un sistema a falde sovrapposte che può essere così schematizzato: • probabile presenza di falde sospese stagionali (a profondità di circa 6-7 m); • una prima falda libera contenuta nella parte più superficiale del primo acquifero (circa 10-15 m); • una seconda falda semiconfinata (ad una profondità media compresa tra 50 e 100 m) separata da quella soprastante da un setto argilloso, che limita gli scambi verticali. Principali riferimenti normativi D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. Articolazione temporale e spaziale Sono state eseguite 5 campagne di misura: settembre 2011; gennaio 2012; aprile 2012; settembre 2012; dicembre 2012. Le indagini ante operam sono state effettuate ricercando i valori di concentrazione nelle acque dei seguenti parametri: metalli (cadmio, cromo, nichel, piombo, rame, zinco, arsenico, mercurio; BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xileni); IPA; idrocarburi; alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni; fitofarmaci.

Principali risultati Le evidenze emerse – coerenti con la contaminazione riscontrata nei terreni, costituita da metalli e idrocarburi – non vedono attualmente la presenza di contributi alla contaminazione della falda da parte del Sito. I progetti di bonifica prevedono che, qualora il monitoraggio mettesse in evidenza anomalie rispetto alla situazione idrochimica attuale, verrà messo in pratica uno specifico protocollo di intervento finalizzato alla messa in sicurezza delle acque sotterranee.

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6) COMPONENTE AMBIENTALE: RUMORE Obiettivi Definire l’impatto acustico sull’area prima dell’inizio dei lavori per poterne misurare le variazioni durante le fasi successive. Area oggetto di monitoraggio L’area indagata è influenzata principalmente dalla rumorosità generata dalle infrastrutture viarie che la circondano: Autostrada A8, Strada Provinciale SP46, Autostrada A4, viabilità locale nell’intorno del Sito, Ferrovia Alta Velocità Torino-Milano e Ferrovia Domodossola - Milano. I recettori sensibili più prossimi al Sito sono: • a Milano: l’Ospedale Sacco; • a Baranzate: l’asilo nido “Il giardino dei glicini”; le scuole materne “S. Arialdo”, “Sauro”, “XX Settembre” e “Sacro Cuore”; la scuola primaria “G. Rodari” e la scuola media “G. Galilei”; Oltre a tali recettori, è da considerare con attenzione anche l’Istituto Penitenziario di Bollate, molto prossimo al Sito Espositivo. Principali riferimenti normativi DPCM 14/11/97; DPCM 01/03/91. Articolazione temporale e spaziale Le misure sono state effettuate tra l’11 luglio e il 29 luglio 2011. I livelli di rumore rilevati presso i recettori sopra indicati sono stati confrontati con i limiti previsti dalle normative a seconda della classe acustica assegnata dai rispettivi piani di classificazione. Principali risultati Dalle rilevazione è emerso come già nello stato attuale vi siano dei superamenti dei limiti previsti dal piano di classificazione acustica. I superamenti si registrano in particolar modo durante l’ambito notturno e presso ricettori prossimi alle vie di traffico. Vi sono poi superamenti nell’area dell’ospedale, anche per via dei limiti più restrittivi, e alcuni superamenti nelle zone industriali.

7.5. La Valutazione di Impatto sulla Salute Pubblica Nell’ambito delle valutazioni sugli impatti dell’Evento prescritte dal Decreto VIA, Expo 2015 ha avviato anche uno studio finalizzato a valutare se le previste modificazioni ambientali possano comportare eventuali effetti sulla salute della popolazione che si troverà ad esserne interessata. In particolare, il progetto di Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) si articola in due sottoprogetti: • Sottoprogetto 1: Esposizione a PM10 e NO2 – Effetti e Impatto sulla Salute L’obiettivo è quello di stimare gli effetti sulla salute dell’esposizione a particolato (PM10) e biossido di azoto (NO2) nella fase ante-operam e valutare l’impatto di queste esposizioni in tale fase e in quelle future di cantiere, evento e dismissione. Le attività svolte hanno ad oggi condotto: - alla definizione della popolazione oggetto di studio, identificata nel totale della popolazione dei 6 Comuni a nord di Milano (Rho, Pero, Bollate, Baranzate, Novate Milanese, Arese), più gli abitanti del Comune di Milano residenti entro 3 km dalla piastra espositiva (per un totale di 238.393 individui); - alla strutturazione del database e all’acquisizione di parte dei dati e delle informazioni dalle diverse fonti (dati sull’inquinamento

atmosferico dall’ARPA, dati sanitari su ricoveri e mortalità dalle ASL, dati sulla presenza di altri cantieri e sulle aziende a Rischio di Incidente Rilevante situate sul territorio indagato, etc.); - alla definizione del modello statistico da utilizzare per le stima degli effetti dell’esposizione a PM10 ed NO2 sulla salute, attraverso l’utilizzo di indicatori quali i ricoveri, le prestazioni ambulatoriali, gli accessi in Pronto Soccorso, la mortalità. • Sottoprogetto 2: Esposizione a Rumore – Effetti e Impatto sulla Salute L’obiettivo è quello di stimare gli effetti sulla salute dell’esposizione a rumore per valutarne l’impatto in fase ante-operam, e negli scenari futuri considerati (cantiere, esercizio e dismissione). Le attività svolte hanno ad oggi condotto: - alla definizione della popolazione oggetto di studio, di dimensioni inferiori rispetto a quella considerata per il Sottoprogetto 1 e basata sui dati già raccolti ed utilizzati per stimare l’impatto ambientale del rumore nell’ambito dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) realizzato nell’ambito della procedura di VIA (circa 6.000 individui); - alla strutturazione del database e all’acquisizione di parte dei dati e delle informazioni dalle diverse fonti (dati sull’inquinamento acustico dal SIA, dati farmaceutici dalle ASL, etc.); - alla definizione del modello statistico da utilizzare per le stima degli effetti del rumore sulla salute.

7.6 La certificazione LEED Expo 2015 ha assunto l’impegno, nell’ambito del Dossier di Registrazione, di fare riferimento ai criteri del sistema di certificazione statunitense LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) nella progettazione e realizzazione del Sito Espositivo. Il sistema di certificazione degli edifici LEED – messo a punto dal Green Building Council (GBC) USA, associazione no profit fondata nel 1993 – è un sistema volontario per l’adozione di criteri e soluzioni ad alte prestazioni ambientali nella progettazione, costruzione e gestione di edifici ed aree territoriali che si sta sviluppando sempre più a livello internazionale. Ad oggi, è infatti applicato in 140 Paesi con oltre 20.000 soggetti aderenti al GBC che lo promuove. La caratteristica sostanziale del sistema LEED consiste nel richiedere una progettazione integrata che riguarda l’intero edificio o l’area da sviluppare in relazione al rispetto di una serie di requisiti ambientali e di salubrità degli edifici, quali: riduzione dell’effetto “isola di calore”, scelta dei materiali impiegati, nuove piantumazioni, infrastrutture di collegamento e sviluppo della mobilità sostenibile, riduzione del consumo di acqua potabile e recupero di quella piovana, progettazione di edifici permanenti efficienti dal punto di vista energetico, gestione sostenibile del cantiere. La certificazione LEED, riconosciuta a livello internazionale, prevede una verifica di parte terza, indipendente, delle performance di un intero edificio (o parte di esso) e attesta che un edificio è rispettoso dell’ambiente e che costituisce un luogo salubre in cui vivere e lavorare. Expo 2015, in qualità di stazione appaltante per la realizzazione delle opere e delle infrastrutture, ha deciso di adottare i criteri applicabili di tale standard sia per quanto riguarda la “Piastra” sia per i propri Manufatti del Sito Espositivo.

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7.6.1 L’applicazione dei criteri al Sito Espositivo

7.6.2 La ristrutturazione della Cascina Triulza

Con riferimento al Sito Espositivo nel suo complesso, a inizio 2013 è stata condotta un’attività di analisi tecnica preliminare da parte di ICMQ (Istituto di Certificazione e Marchio Qualità), organismo di certificazione di parte terza, finalizzata a valutare la rispondenza delle scelte progettuali e costruttive finora implementate ai prerequisiti (obbligatori) ed ai crediti del protocollo LEED “Green Neighborhood Development” (LEED ND 2009), pesati in base agli aspetti ambientali. L’attività è stata condotta da verificatori qualificati come LEED AP, ovvero accreditati presso il Green Building Certification Institute. Il documento “Attività di Gap Analysis - Relazione Tecnica di Valutazione Preliminare” n. AL/er/0088/13/SE del 21.05.2013, contiene i risultati delle verifiche effettuate e le valutazioni di seguito riportate.

Un secondo ambito di applicazione della certificazione LEED riguarda invece il complesso della Cascina Triulza, oggetto di ristrutturazione e riqualificazione, destinato a ospitare le organizzazioni della Società Civile durante l’Evento e a rimanere come eredità permanente al termine della manifestazione. In questo caso, si è preso come riferimento il protocollo LEED NC (New Construction 2009), che riguarda le nuove costruzioni e le ristrutturazioni, applicabile soltanto agli edifici permanenti. I lavori di riadattamento dell’area di Cascina Triulza comprendono, nello specifico, interventi di ristrutturazione e conversione funzionale sugli edifici esistenti oltre alla realizzazione di nuovi edifici temporanei e la sistemazione delle aree esterne. Nelle fasi di progettazione, concluse, è stata decisa la strategia, implementate le scelte per la definizione degli spazi architettonici, delle strutture e degli impianti e, quindi, definito il livello di certificazione da ottenere (Livello Silver). La registrazione LEED NC del progetto Cascina Triulza è in corso.

“Il raggiungimento della certificazione prevede, oltre ai prerequisiti, la soddisfazione di una serie di crediti, in base ai quali dipende il livello di certificazione raggiungibile (certificazione Platinum oltre gli 80 punti, Gold 60-79, Silver 50-59 punti, Certificato 40-49 punti). Scopo iniziale del lavoro di Gap Analysis è stato valutare la rispondenza ai prerequisiti LEED delle scelte progettuali e costruttive, nonché dei requisiti nelle specifiche tecniche dei vari appalti. Tale analisi è stata eseguita confrontando le specifiche progettuali e le informazioni disponibili con i prerequisiti LEED; tale prima valutazione si è resa necessaria in quanto il rispetto di tutti i prerequisiti dello schema certificativo è obbligatorio per l’ottenimento della certificazione. A seguito dell’esito positivo di questa prima verifica del progetto, l’analisi è stata estesa a tutti i crediti del protocollo LEED ND, effettuando una valutazione dei crediti e dei relativi punteggi conseguibili, in base allo stato attuale del progetto. In ragione delle peculiarità del Sito Espositivo e della temporaneità degli edifici, l’analisi ha evidenziato solo una parziale applicabilità del protocollo LEED ND, infatti su un totale di 110 punti acquisibili, ne sono stati riconosciuti applicabili 63. La somma dei crediti applicabili e soddisfabili emersi dall’analisi potrebbero permettere al progetto Appalto Piastra il raggiungimento di una certificazione di livello Gold. Ciò consentirebbe ad Expo Milano 2015 di essere la prima Esposizione Universale a fregiarsi di questo prestigioso riconoscimento”. Tuttavia, data la temporaneità del Sito Espositivo, la complessità della fase di cantierizzazione che prevede la contemporanea presenza di oltre 60 cantieri dei padiglioni dei Partecipanti sullo stesso Sito, Expo 2015 non ritiene compatibile l’implementazione di un processo di certificazione vero e proprio con i propri obiettivi generali. Il rispetto dei requisiti previsti nei Capitolati d’appalto verrà verificato nell’ambito del Piano di Audit Ambiente e Sicurezza dei Cantieri interessati e, periodicamente, verrà effettuato un aggiornamento, tramite verifica di conformità nei confronti dei contenuti della Gap Analysis, che ne garantisca la corretta implementazione da parte di Expo Milano 2015.

7.7 Le attività di indirizzo e supporto ai Partecipanti Gli impegni ambientali di Expo 2015 si concretizzano anche in una serie di attività e di iniziative volte ad indirizzare e supportare i Partecipanti nella prevenzione, riduzione e gestione degli impatti ambientali connessi alla loro presenza all’Esposizione ed a promuoverne il contributo in termini di sostenibilità dell’Evento. In particolare: • Nel quadro degli strumenti che regolano la partecipazione all’Evento (descritti nel Capitolo 8 del Rapporto), le Special Regulations – oltre a richiamare l’obbligo dei Partecipanti e dei rispettivi Fornitori al rispetto di tutte le normative ambientali applicabili – prevedono la sottoscrizione di una serie di impegni di carattere ambientale da parte di tali soggetti, fra cui: - l’adozione di misure per la prevenzione dell’inquinamento e per la corretta gestione degli impatti ambientali connessi alle attività di costruzione e allestimento dei propri padiglioni e strutture espositive; - la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di energia e di risorse idriche; - l’adozione di specifiche strategie per la gestione degli aspetti ambientali connessi agli imballaggi, alla logistica, al trasporto ed alla movimentazione delle proprie merci; - la preferenza verso prodotti e servizi con migliori caratteristiche e prestazioni ambientali nello sviluppo delle proprie attività commerciali e di marketing. • Alle previsioni contenute nelle Special Regulations si affiancano una serie di indicazioni di carattere ambientale che Expo 2015 ha provveduto ad inserire – ogniqualvolta opportuno ed appropriato – in tutte le Guide realizzate a supporto della gestione dei diversi aspetti della partecipazione all’Evento, quali ad esempio la Guida al Tema, la Guida ai Servizi Tecnologici, la Guida alla costruzione e dismissione dei padiglioni selfbuilt per i Partecipanti Ufficiali.

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CAPITOLO 07

• Infine, Expo 2015 ha realizzato due Linee guida specifiche volte a stimolare e promuovere il coinvolgimento attivo dei Partecipanti nel perseguimento dell’obiettivo della sostenibilità dell’Esposizione: - una Linea guida per l’adozione di soluzioni sostenibili nella progettazione, realizzazione, dismissione e riutilizzo delle strutture che verranno allestite per l’Evento; - una Linea guida per l’adozione di criteri di green procurement nell’ambito dei bandi di gara e delle procedure di acquisto di beni e servizi che i Partecipanti effettueranno per la loro partecipazione all’Esposizione; inoltre, sono stati riportati i divieti specifici all’importazione ed esportazione di beni vietati dalle normative vigenti e dagli accordi internazionali quali la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione ed i regolamenti Europei sulle importazioni di flora e fauna selvatica.

cui le attività di cantiere per la costruzione delle infrastrutture e dei manufatti, per l’installazione degli impianti e per la realizzazione degli allestimenti delle aree espositive). Gli audit vengono svolti in collaborazione con le parti interessate (direzione lavori, coordinatore in fase di esecuzione, imprese esecutrici) per individuare e gestire tempestivamente eventuali situazioni problematiche.

7.8 Gli Audit ai cantieri

Gli Audit riguardano il rispetto di requisiti derivanti da:

Nell’ambito degli strumenti di gestione adottati per garantire la sostenibilità ambientale degli interventi realizzati per l’Esposizione Universale, Expo 2015 si è riservata – all’interno dei Capitolati Speciali d’Appalto e dei documenti destinati ai Partecipanti e ai loro cantieri – la facoltà di “effettuare degli Audit ambientali per la verifica sistematica e documentata degli elementi rilevanti, utili a determinare se le attività di cantiere siano conformi a standard di riferimento individuati in ambito normativo nonché dal manuale di gestione ambientale del cantiere”.

• normativa vigente (nazionale, regionale e locale); • Manuali di gestione ambientale e/o di sicurezza elaborati delle imprese affidatarie ed esecutrici; • Piani di Sicurezza e Coordinamento e Piani Operativi di Sicurezza; • Piani di protezione e di monitoraggio ambientale; • Prescrizioni definite nelle procedure VAS e VIA; • Prescrizioni autorizzative o alle autorità di controllo; • Standard di buona pratica per la prevenzione dei rischi.

È stato quindi elaborato un Programma di audit ambiente e sicurezza nei cantieri che ha come scopo la verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati di tutela ambientale e di riduzione dei rischi per i lavoratori, relativamente alle attività e alle opere di preparazione dell’Esposizione (tra

Il Programma – che prevede oltre 30 audit – è iniziato nel 2013 e terminerà nel 2015, interessando via via anche i cantieri per la realizzazione dei padiglioni self built dei Partecipanti. Nel periodo gennaio-giugno 2013 si sono svolti i primi 4 audit.

Il Programma è stato strutturato tenendo in considerazione i requisiti delle norme: • UNI EN ISO 19011:2003 – Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale; • UNI EN ISO 14001:2004 – Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l’uso; • BS OHSAS 18001:2007 – Occupational health and safety management systems – requirements.

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7.9 L’Inventario delle emissioni di Gas climalteranti e le compensazioni Gli impegni nei confronti della quantificazione e della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) connesse all’Esposizione Universale risalgono alla fase di candidatura e sono stati confermati da Expo 2015 con il Dossier di Registrazione. Nell’ambito della procedura di VIA, la DGR n. IX/2969 ha poi affidato all’Osservatorio Ambientale il compito di individuare e programmare, con il supporto di Expo 2015, gli interventi di compensazione delle emissioni di gas climalteranti connesse all’Evento, nonché di certificare l’avvenuta compensazione degli impatti relativi a tali emissioni, sulla base delle modalità per il calcolo delle compensazioni previste dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA), opportunamente perfezionate. Le tipologie di compensazioni che Expo 2015 intende attuare si dividono quindi in: • compensazioni obbligatorie, relative alle emissioni generate dall’Evento Expo Milano 2015; • compensazione volontarie, relative alle emissioni connesse all’organizzazione e allo svolgimento di eventi significativi organizzati da Expo 2015 nelle fasi precedenti l’Esposizione Universale .

7.9.1 L’Inventario delle emissioni Nel 2011, nell’ambito del SIA, Expo 2015 ha elaborato un primo bilancio delle emissioni climalteranti riguardanti la costruzione, la preparazione e la dismissione del Sito Espositivo e lo svolgimento dell’Evento, analizzando le seguenti voci:

Tabella 7.1 – Stima delle emissioni di CO2eq del Progetto Sito Espositivo ed Evento

a) Cantiere, allestimento, esercizio e dismissione del Sito, ovvero emissioni dirette generate nel Sito ed emissioni indirette da consumo energetico nel Sito

99 - 173 kton CO2eq

b) Produzione materiali da costruzione

391 - 461 kton CO2eq

c) Spostamenti di lungo raggio dei Visitatori

449 - 786 kton CO2eq

Finalità dell’Inventario è quella di definire le emissioni legate alla Società Expo 2015, al Sito Espositivo e all’Evento, seguendo l’evoluzione delle attività generatrici di tali emissioni. Il calcolo delle emissioni di GHG è funzionale all’obiettivo di Expo Milano 2015 di minimizzare la propria carbon footprint, in primo luogo attraverso misure di riduzione delle emissioni (ad esempio, attraverso costruzioni efficienti o con l’utilizzo di materiali a basso contenuto di carbonio) e, secondariamente, mediante l’adozione di strumenti di compensazione per le emissioni che non è possibile evitare. Nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Ambientale, Expo 2015 condivide periodicamente con ARPA le metodologie, i parametri tecnici e i fattori di emissione per la stima della CO2 equivalente emessa. Parallelamente, al fine di garantire la robustezza metodologica adottata proprio nello sviluppo, gestione e rendicontazione dell’Inventario di GHG, Expo 2015 sottoporrà a certificazione di terza parte il proprio Inventario. Ai fini della compensazione, Expo 2015 compila annualmente l’Inventario che quantifica le emissioni di CO2eq, e parallelamente seleziona e promuove iniziative di compensazione al fine di saldare l’ammontare complessivo delle emissioni al termine dell’Evento. In Tabella 7.2a sono evidenziati i consumi energetici nei vari ambiti operativi di Expo, diretti ed indiretti, utilizzati come base per la stima delle emissioni di CO2eq relative. In Tabella 7.2b è riportato, in sintesi, l’Inventario delle emissioni relative all’anno 2012. Solo le emissioni generate dall’attività di cantiere sono oggi parte di quelle che rientrano nell’attività di compensazione obbligatoria prevista dallo Studio di Impatto Ambientale.

Tabella 7.2a – Expo 2015: riepilogo consumi energetici – 2012

CONSUMI ENERGETICI ENERGIA ELETTRICA (kWh)

GAS NATURALE (m3)

Sedi

609.570

10.777

Cantieri

70.000

17.000

Eventi

17.592

2.000

697.162

29.777

CONSUMI

Fonte: SIA 2011 e Allegato A, DGR n. IX/2969 del 02/02/2012.

TOTALE

Il range emissivo complessivo individuato per tali voci è stato stimato compreso tra 939 e 1.420 kton CO2eq. Expo 2015, tra il 2012 ed il 2013, ha sviluppato l’Inventario per la contabilizzazione delle proprie emissioni di gas ad effetto serra utilizzando, quale riferimento, la norma UNI ISO 14064-1:2006, coerentemente con le più avanzate esperienze maturate da eventi simili a livello internazionale.

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CAPITOLO 07

RIMOZIONI GHG

Tabella 7.2b – Expo 2015: riepilogo emissioni totali GHG – 2012

TOTALE RIMOZIONI – PER CATEGORIA/PROGETTO EMISSIONI SEDI, CARTA, AUTO EMISSIONI (TonCO2eq)

EMISSIONI (%)

245,0

91,1

Consumo gas naturale sedi

21,1

7,9

Materiali – carta

1,5

0,6

Parco auto

1,1

0,4

268,7

100

SORGENTE EMISSIVA Consumo energia elettrica sedi

CATEGORIA/PROGETTO

RIMOZIONI (TonCO2eq)

RIMOZIONI (%)

Ripiantumazione in Pero

273,4

100

TOTAL

273,4

100

COMPENSAZIONI GHG

TOTALE

EMISSIONI CANTIERI EMISSIONS (TonCO2eq)

EMISSIONI (%)

14.201,6

100

EMISSIONS (TonCO2eq)

EMISSIONI (%)

Expo Tours 2012

19,8

45

IPM Milano 2012

24,1

55

TOTAL

43,9

100

SORGENTE EMISSIVA TOTALE

TOTALE COMPENSAZIONI - PER CATEGORIA/PROGETTO COMPENSAZIONI (TonCO2eq)

COMPENSAZIONI (%)

Compensazione emissioni con progetto di forestazione al Parco Nord Milano di AzzeroCO2

44,1

100

TOTALE

44,1

100

CATEGORIA/PROGETTO

Secondo lo standard ISO 14064 la classificazione delle emissioni di CO2eq nel 2012 è così ripartita: Scopo 1 pari a 21,1 ton CO2eq; Scopo 2 pari a 245 ton CO2eq; Scopo 3 pari a 14.248,1 ton CO2eq.

EMISSIONI EVENTI SORGENTE EMISSIVA

RIEPILOGO EMISSIONI TOTALI EXPO 2015 - ANNO 2012 SORGENTE EMISSIVA Uffici Cantieri Eventi

TOTALE

EMISSIONI (TonCO2eq)

EMISSIONI (%)

268,7

1,9

14,201,6

97,8

43,9

0,3

14.514,2

100

7.9.2 Gli interventi di compensazione obbligatori Il Decreto VIA ha prescritto che nell’individuazione dei progetti di compensazione si dia preferenza alla compensazione delle emissioni dirette generate da attività nel Sito Espositivo e delle emissioni indirette da consumo energetico tramite generazione dei crediti da progetti locali piuttosto che tramite ricorso ad acquisto di crediti dai mercati internazionali della CO2, in quanto i progetti locali, anche se hanno costi marginali di abbattimento più elevato, permettono di ottenere benefici socio-ambientali maggiori a livello territoriale. Expo 2015 si è quindi impegnata a procedere con il supporto alla realizzazione di progetti locali in prossimità del Sito Espositivo. L’impegno ad agire prioritariamente privilegiando la realizzazione di progetti locali è motivato dalla considerazione che l’obiettivo primario è rivolto all’attuazione di misure direttamente riconducibili al contesto in cui Expo 2015 opera, con maggiori ricadute positive sulla comunità interessata. Coerentemente con le indicazioni dell’Osservatorio Ambientale, Expo 2015 ha individuato i requisiti ottimali che i progetti di compensazione dovrebbero avere, riassumibili nelle seguenti caratteristiche: • addizionalità, ovvero i progetti dovrebbero non derivare da un obbligo di legge, non essere selezionati sulla base della pura attrattività economica e, nel caso di proposte già esistenti, diventare realizzabili grazie al contributo/impulso di Expo 2015; • massimizzazione dell’effi cienza nell’uso delle risorse economiche disponibili, ovvero consentire un’alta rimozione di CO2eq per ogni euro impiegato;

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• sostenibilità ambientale e sociale, ovvero la possibilità di generare ulteriori ricadute positive sul territorio e di essere progetti accettati dalla comunità; • cantierabilità, ovvero tempistica di realizzazione compatibile con la realizzazione dell’Evento; • mantenimento nel tempo, ovvero la capacità di far perdurare gli effetti positivi nel tempo senza costi addizionali e la possibilità di monitorarne gli interventi; • vicinanza al luogo dell’Evento. Per riunire le caratteristiche ottimali, Expo 2015 ha impostato la sua strategia di compensazione di questa prima fase mediante progetti di abbattimento delle emissioni su scala locale, orientati alle Pubbliche Amministrazioni, riguardanti in primis l’efficienza energetica e la generazione di energia da fonti rinnovabili, promossi all’interno del patrimonio immobiliare pubblico. In questo modo si garantisce prioritariamente una buona addizionalità finanziaria (la Pubblica Amministrazione infatti, per carenza di risorse, da anni non avvia interventi di questo genere e lo scenario non appare destinato a mutare nel breve periodo) ed una buona sostenibilità sociale, in quanto beneficiaria degli interventi sarà l’intera collettività. L’offsetting delle emissioni – ovvero l’acquisto sui mercati internazionali della CO2 dei crediti di emissione – viene quindi considerato come l’“ultima risorsa” impiegabile e dovrà essere comunque orientato il più possibile, anche in questo caso, all’acquisto di crediti provenienti da progetti locali e ad elevata sostenibilità socio-ambientale. Infatti, in base ai progetti locali che verranno presentati, si verificherà con l’Osservatorio Ambientale la possibilità di conseguire l’obiettivo della completa compensazione oppure si ricorrerà, se necessario, all’acquisto di crediti di emissione sui mercati internazionali della CO2. Un primo intervento è stato avviato nel 2013 con la sigla di un Accordo Negoziale con il Comune di Milano che ha dato avvio al finanziamento, da parte di Expo 2015, di interventi di riqualificazione degli impianti termici di 5 edifici di proprietà comunale; il progetto prevede la sostituzione delle caldaie a gasolio con impianti a condensazione alimentati a gas naturale, più ecologici e con minori emissioni di CO2. La diminuzione di tali emissioni risulterà utile alla compensazione delle emissioni relative alla realizzazione della Piastra espositiva. Inoltre, la combustione del gas naturale al posto del gasolio evita la dispersione nell’ambiente di particolato (tra cui il PM10), responsabile di una parte significativa dell’inquinamento ambientale presente nelle nostre città, e consente anche una riduzione drastica degli Ossidi di Zolfo (SOx), responsabili dell’incremento di acidità delle piogge. Da ultimo, occorre sottolineare che nel febbraio 2013 è stato sottoscritto da Expo 2015 e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un Protocollo di Intesa che ha indicato una precisa linea di azione congiunta, ovvero la messa a punto di una metodologia per il calcolo della carbon footprint di Expo Milano 2015. In questo ambito, il Ministero dell’Ambiente realizzerà una verifica e validazione complessiva dell’approccio adottato.

delle emissioni non evitabili di gas climalteranti generate dalla realizzazione di eventi. In questi anni di avvicinamento, infatti, l’organizzazione di eventi con il coinvolgimento di migliaia di persone è stata ritenuta una attività significativa ed anche una occasione importante in cui sensibilizzare i vari Stakeholders sul tema dei cambiamenti climatici. Nel 2012, per l’International Participants Meeting e le tappe dell’Expo Tour di Bologna e Napoli, sono state stimate le emissioni di CO2eq attraverso la realizzazione di un inventario delle emissioni generate da attività direttamente sotto la responsabilità di Expo 2015, ovvero riconducibili alle seguenti categorie: consumo di gas naturale, consumo di energia elettrica, materiale per kit partecipanti, carburanti dei mezzi utilizzati per il servizio collettivo di trasferimento dei partecipanti e del personale di servizio. Le emissioni sono compensate attraverso l’acquisto di “crediti” generati da un progetto di forestazione realizzato nel Parco Nord Milano, che permette di assorbire l’anidride carbonica e contrastare i cambiamenti climatici. Il progetto è stato realizzato in conformità con il “Codice Etico Parchi per Kyoto”, che adotta criteri trasparenti per garantire la permanenza del bosco, la corretta quantificazione degli assorbimenti e la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, nonché verificato da un organismo di terza parte. Il Codice è stato istituito dal Comitato Parchi per Kyoto (costituito da Federparchi - Europark, Kyoto Club e Legambiente), con il supporto tecnico di AzzeroCO2. I crediti acquistati e man mano consumati da Expo 2015 per questo tipo di compensazione volontaria sono registrati nel sito di AzzeroCO2, che ne consente una gestione trasparente. Inoltre, Expo 2015 ha contribuito alla realizzazione del progetto ”Percorsi e Sistemi Verdi per l’Expo 2015 in Comune di Pero”, che ha ultimato nel 2012 interventi di rinverdimento e forestazione su circa 7ha, con messa a dimora di 10.650 piante forestali autoctone, e annessi percorsi pedonali e ciclabili. Il progetto è stato condotto dall’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia), in collaborazione con il Comune di Pero, la Provincia di Milano e Regione Lombardia. Expo 2015 ha contribuito, su un importo complessivo di progetto di € 968.355, con € 120.000. Anche questa attività di offsetting è conteggiata nell’ambito dell’Inventario delle emissioni di Expo 2015.

7.10 Gli interventi di Compensazione Ecologica Nell’ambito della Procedura di VIA, lo Studio di Impatto Ambientale ha stimato le perdite di valore ecologico connesse al progetto Expo Milano 2015. In particolare, l’utilizzo del metodo STRAIN ha consentito di misurare tali perdite attraverso la quantificazione degli ettari equivalenti necessari a compensare gli effetti delle trasformazioni prodotte sul Sito a seguito degli interventi per la realizzazione dell’Evento. In base al calcolo, è risultato che:

7.9.3 I progetti volontari di riduzione delle emissioni di CO2eq Tra i diversi impegni assunti da Expo 2015 rivolti alla maggiore sostenibilità dell’Evento in tutto il suo ciclo di vita, vi è la compensazione volontaria di parte

• il valore ecologico iniziale (2011) era pari a 183,9 ha eq.; • il valore ecologico a seguito della realizzazione del progetto (2016) sarà di 24,3 ha eq;

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• la differenza di valore ecologico da compensare risulta quindi pari a 159,6 ha eq.

Tabella 7.3 – Sottoambiti del Programma di Compensazione e relativi obiettivi

Il Decreto VIA ha condiviso, ha prescritto, fra l’altro, che: • l’Osservatorio Ambientale, con il supporto di Expo 2015, provveda all’individuazione degli interventi di compensazione e dei criteri per la progettazione degli stessi; • le opere di compensazione individuate tengano conto dell’appartenenza degli ambiti territoriali interessati al proprio sottobacino idrografico (il Lambro–Seveso–Olona) e, quindi, delle relative modalità e strumenti di gestione già esistenti (es. Contratti di fiume); • gli interventi di compensazione siano, ovunque possibile, avviati prima dell’inizio dei lavori di realizzazione della Piastra espositiva e che le relative attività di monitoraggio siano attuate anche prima della fase di Evento; • gli interventi di compensazione siano individuati e progettati tenendo conto: a) dell’effettiva produzione di valore ecologico di qualità; b) del contributo al raggiungimento degli obiettivi della Rete Ecologica Regionale e Provinciale, e del raccordo con le Reti Ecologiche Comunali esistenti; c) del consolidamento della valenza produttiva multifunzionale di aree e ambiti agricoli appartenenti al territorio di riferimento, in un’ottica di sviluppo della ruralità; d) di una serie di requisiti premiali (ad esempio, a favore di progetti che rientrino anche nei Piani dei Distretti agricoli rurali operanti nel territorio milanese). Al fine di dare attuazione a tali prescrizioni, Expo 2015 ha definito il Programma di Compensazione del Valore Ecologico attraverso lo sviluppo di tre attività: 1) la costruzione di un quadro conoscitivo e di uno scenario complessivo di area vasta per la definizione dell’ambito di intervento dei progetti; 2) la raccolta dal territorio di proposte di interventi; 3) l’istruttoria delle proposte e lo sviluppo di un’attività pilota per la messa a punto del metodo STRAIN per il calcolo del valore compensato. 1) La definizione dell’ambito di intervento dei progetti di compensazione L’ambito di intervento del Programma è stato definito sulla base del confronto tra gli studi, le programmazioni e i quadri conoscitivi disponibili e così delimitato: • ad est, l’urbanizzato denso della città di Milano; • a nord il Canale Villoresi; • a sud il Naviglio Pavese; • a ovest la dorsale idrogeologica che separa il bacino idrografico del Ticino da quello dell’ Olona, ovvero l’asse nord-sud in prossimità del corridoio primario della Rete Ecologica Regionale (RER). All’interno dell’area, sono stati identificati sei sottoambiti paesaggisticoambientali, per ciascuno dei quali sono stati definiti specifici obiettivi prioritari di compensazione (Tabella 7.3). Si è quindi proceduto alla definizione dei requisiti di ammissibilità e dei requisiti premiali per la selezione delle proposte progettuali, che sono stati approvati dall’Osservatorio (Tabella 7.4).

Varco Villoresi – Corridoio RER Deframmentazione dei varchi e potenziamento della connessione ecologica longitudinale e trasversale rispetto all’asta del Villoresi. Basso Olona Ricostituzione della connessione ecologica all’interno del corridoio fluviale. Frangia urbana e parchi di cintura Tutela degli spazi aperti e valorizzazione in senso multifunzionale e fruitivo. Spazi rurali della pianura cerealicola Potenziamento dell’attività agricola. Fontanili e spazi aperti residuali Consolidamento degli spazi aperti a connotazione rurale e ambientale e tutela della rete d’acqua. Navigli e pianura risicola Valorizzazione del sistema ecologico-paesistico delle risaie e dei navigli.

Tabella 7.4 – I criteri e i requisiti per la definizione dei progetti di compensazione ecologica Requisiti selettivi per l’ammissibilità dei progetti: a) Capacità di produrre servizi ecosistemici che prevedono il consolidamento e/o la ricostituzione di habitat naturali e, più in generale, condizioni favorevoli alla biodiversità e al miglioramento del paesaggio; b) Sinergia con la RER a partire dai progetti in corso; c) Deframmentazione ecologica dei varchi; d) Coerenza con gli obiettivi di stabilizzazione del sistema rurale e delle funzioni rurali; e) Cantierabilità (condizioni per attuazione e livello di maturazione del progetto). Requisiti premiali per la selezione dei progetti: a) Appartenenza ai progetti dei Distretti Agricoli; b) Recupero paesistico-ambientale e/o ad usi agro-forestali di aree degradate; c) Interventi di ripristino di funzionalità ecologiche (permeabilità e produttività primaria vegetale) su aree ad oggi impermeabilizzate; d) Ampiezza della popolazione interessata; e) Premialità integrative per interventi condivisi all’interno di accordi e/o intese tra soggetti pubblici locali e privati, purché aggiuntivi rispetto agli impegni previsti dagli accordi; f) Modalità attuative e gestionali, garanzia di permanenza e sostenibilità nel tempo; g) Grado di corrispondenza agli obiettivi di pianificazione/programmazione regionali, provinciali e degli altri enti locali; h) Sinergia con altri interventi o politiche; i) Recupero di situazioni degradate paesaggistiche, ambiti di degrado del PPR e di interventi di recupero in aree compromesse da interventi di lotta fitosanitaria; j) Sinergia con gli interventi di compensazione di CO2eq.

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CAPITOLO 07

2) La raccolta dal territorio delle proposte di interventi La definizione del Programma di interventi di compensazione ecologica è stata realizzata nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Ambientale attraverso una ricognizione dei progetti già in corso ed un’attività di raccolta di nuove proposte locali di interventi di compensazione da parte degli enti e degli attori coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’Osservatorio. Complessivamente sono prevenute 43 proposte. 3) L’istruttoria delle proposte e la sperimentazione del metodo STRAIN L’istruttoria delle proposte si è articolata in due fasi: 3.1) Nella prima fase è stata intrapresa una sperimentazione del metodo STRAIN su 8 progetti, selezionati per eterogeneità delle tipologie di intervento proposte e della localizzazione geografica. Da questa fase è emersa la necessità di suddividere i progetti in azioni singole, per poterne calcolare con precisione gli incrementi di valore ecologico prodotti e selezionare quindi gli interventi coerenti con gli obiettivo definiti.

A settembre 2013, a seguito della valutazione degli esiti dell’approfondimento istruttorio, sono state individuate 20 proposte progettuali procedibili in prima fase, di cui 2 sono state accorpate. Gli ambiti progettuali selezionati sono quindi 19, corrispondenti complessivamente a 238 Unità ambientali di intervento, per circa 90 ettari di superficie interessata e un recupero ecologico stimato in circa 120 ettari equivalenti. Tale risultato è coerente con l’obiettivo di dare attuazione, in prima fase, al 70-80% del programma compensativo complessivo. Lo schema di documento tecnico – alla base della prevista convenzione tra Expo 2015 ed ERSAF – contiene le schede progettuali relative ad ognuno dei 19 ambiti di intervento, con specificazione degli obiettivi prioritari specifici e delle Unità ambientali interessate. Definisce, inoltre, per l’intero programma nella prima fase: i criteri e i requisiti progettuali e realizzativi degli interventi, i margini di flessibilità in fase attuativa, le modalità di coinvolgimento degli attori locali (enti, associazioni e aziende agricole) e i momenti e le fasi di controllo e di monitoraggio dell’Osservatorio Ambientale.

3.2) Nella seconda fase si è proceduto all’approfondimento delle proposte ai fini della loro valutazione sulla base dei requisiti premiali definiti. La valutazione ha fatto emergere, in prima istanza, l’eccedenza di proposte rispetto agli obblighi compensativi in carico ad Expo 2015, la ridondanza di alcune tipologie di intervento e l’insufficiente presenza di altre rispetto agli obiettivi di uno scenario ecologico bilanciato. A fronte di tali evidenze, è stato condotto un lavoro di parziale riorientamento delle proposte, attraverso l’individuazione degli interventi più “utili” in termini di riequilibrio ecologico all’interno di ognuna di esse. I progetti giudicati ammissibili sono stati quindi ricondotti a due gruppi: • un primo gruppo comprende 24 progetti che rispettano tutti i requisiti di ammissibilità e che presentano la maggior confluenza delle priorità regionali per rispondere ai criteri di premialità. Questi progetti sono oggetto degli approfondimenti necessari a verificarne il carattere di procedibilità nel breve periodo e ad individuarne gli interventi prioritari attivabili. Il valore ecologico recuperato da tali progetti dovrebbe coprire fino al 70-80% del Programma compensativo; • un secondo gruppo comprende una serie di progetti che rispondono in parte ai criteri di ammissibilità. Questi progetti saranno oggetto di approfondimento successivo, anche a fronte degli esiti di una valutazione più approfondita del valore e dei contenuti compensativi degli interventi attivabili nell’ambito del primo gruppo. L’elenco dei progetti da istruire per individuare gli interventi da attivare nel primo e nel secondo gruppo è stata approvato dall’Osservatorio il 20 febbraio 2013, unitamente alla proposta di attuare gli interventi tramite l’ERSAF (Ente regionale per i servizi all’Agricoltura e alle Foreste) confrontandosi con i proponenti e coinvolgendo, ove possibile, gli agricoltori. A maggio 2013 sono stati presentati gli esiti degli approfondimenti istruttori relativi alle proposte indicate nel primo gruppo, con relativa ipotesi di selezione dei progetti e interventi procedibili. Sono stati inoltre presentati i contenuti essenziali del documento tecnico che sarà allegato alla prevista convenzione tra ERSAF e Expo 2015.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


IL QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIALE

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 08

8.1 La partecipazione ad Expo Milano 2015 I Partecipanti ad una Esposizione Universale si suddividono in due macro categorie: i Partecipanti Ufficiali (Official Participants) – rappresentati dai Paesi sottoscrittori della Convenzione di Parigi e dalle Organizzazioni Internazionali – e i Partecipanti cosiddetti Non Ufficiali (Non Official Participants), rappresentati dalle ONG, dalle Aziende e dalle Organizzazioni della Società Civile, la cui partecipazione contribuisce a garantire universalità all’Evento. Nel quadro delle regole generali stabilite dal BIE per le Esposizioni, il Modello di Partecipazione adottato da Expo 2015 si basa su alcuni presupposti chiave ed elementi di innovazione che la Società ha posto alla base della gestione delle relazioni con tutti i potenziali Partecipanti, finalizzati a:

Grazie a questo approccio, i Partecipanti Ufficiali che hanno confermato la partecipazione all’Esposizione Universale di Milano nel 2015 sono 138 (al momento di andare in stampa), rappresentativi dell’86% della popolazione mondiale1. Si tratta di un risultato particolarmente significativo, che testimonia il grado di interesse per l’Evento e l’impegno profuso in questi anni dalla Società, in collaborazione con le istituzioni italiane nazionali e locali. Ogni anno, l’International Participants Meeting (IPM) è uno degli appuntamenti più importanti che l’Italia in qualità di Paese ospitante organizza, in coordinamento con il BIE, allo scopo di condividere i contenuti, gli avanzamenti progettuali ed organizzativi e confrontarsi con i Partecipanti all’Evento. Il primo IPM è stato organizzato a Cernobbio (Como) nel 2011; il secondo a Milano nel 2012, mentre la terza edizione si è tenuta a Torino nell’ottobre 2013.

• raggiungere la più ampia adesione e partecipazione possibile all’Evento; • garantire la rappresentatività di tutte le parti interessate nel dibattito che animerà la manifestazione sui temi universali dell’alimentazione e della sostenibilità e sulle sfide che essi pongono al futuro dell’umanità. Il Modello adottato fa leva, anzitutto, su un concetto di partecipazione allargata, mirata a fare di Expo Milano 2015 non solo un luogo unico di incontro e di confronto internazionale tra Cittadini, Stati e Istituzioni intorno al Tema, ma un vero e proprio “laboratorio” per la presentazione e condivisione di idee, concetti ed innovazioni, in grado di aiutare a rafforzare le relazioni a livello mondiale in numerosi ambiti: economico, culturale, politico, scientifico ed educativo. Il secondo elemento chiave del Modello è il cosiddetto “early engagement”, ovvero l’approccio che Expo 2015 ha adottato dalla sua costituzione, mirato a coinvolgere attivamente i potenziali Partecipanti all’Evento sin dalle primissime fasi della sua organizzazione e lungo tutte le dimensioni che lo costituiscono, a partire dalla declinazione del Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” sotto il profilo sia concettuale, sia della sua espressione e rappresentazione “fisica” nella costruzione e nell’allestimento del Sito.

Figura 8.1 Le Categorie di Partecipanti ad Expo Milano 2015

Figura 8.2 I Partecipanti ufficiali di Expo Milano 2015

Italy

1 Switzerland

2 Montenegro

3 Azerbaijian

4 Turkey

5 Romania

6 San Marino

7 Egypt

8 Iran

9 India

10 Peru

11 Qatar

12 Russian Federation

13 Uruguay

14 Togo

15 Germany

16 Guatemala

17 Cambodia

18 Honduras

19 Spain

20 Kuwait

21 Mauritania

22 Slovenia

23 Monaco

24 Colombia

25 Israel

26 Uzbekistan

27 Albania

28 Syrian Arab Republic

29 Mali

30 United Nations

31 Gabon

32 Armenia

33 Mongolia

34 Seychelles

35 Senegal

36 Sierra Leone

37 Georgia

38 St. Lucia

39 Sri Lanka

40 Bolivia

41 Latvia

42 Dominica

43 Tunisia

44 Lithuania

45 Ukraine

46 Belgium

47 Belarus

48 Argentina

49 Congo

50 Kazakhstan

51 Algeria

52 Palau

53 Mozambique

54 Ecuador

55 Micronesia

56 Tajikistan

57 Chile

58 UAE

59 China

60 Bangladesh

61 Dominican Republic

62 Slovakia

63 Republic of Moldova

64 Thailand

65 Nepal

66 Lebanon

67 France

68 Guinea Bisaau

69 Oman

70 Republic of Korea

71 Kyrgyzstan

72 Pakistan

73 Vietnam

74 St. Vincent & the Grenadines

75 Haiti

76 Uganda

77 Japan

78 Palestinian National Authority

79 Saudi Arabia

80 Austria

81 Guinea

82 Costa Rica

83 Kenya

84 Eritrea

85 Cameroon

86 Benin

87 Brunei Darussalam

88 Panama

89 Zambia

90 Yemen

91 Cern

92 DR Congo

93 Hungary

94 Ghana

95 Gambia

96 Tanzania

97 Ethiopia

98 Cote D’Ivoire

99 Bulgaria

100 Indonesia

101 Vanuatu

102 Angola

103 Iraq

104 Malaysia

105 Holy See

106 Afghanistan

107 Estonia

108 Myanmar

109 Cuba

110 El Salvador

111 Paraguay

112 Nigeria

113 Zimbawe

114 SMOM

115 Lao PDR

116 Niger

117 Croatia

118 Jordan

119 Serbia

120 EU

121 Bahrain

122 Brazil

123 Czech Republic

124 Central African Republic

125 Mexico

126 Equatorial Guinea

127 São Tomé and Principe

128 Comoros

129 Burundi

130 Greece

131 Maldives

132 Cape Verde

133 Rwanda

134 United Kingdom

135 Malta

136 Turkmenistan

137 Liberia

138 Lybia

ONG PAESI

PARTECIPANTI OFFICIALI

PARTECIPANTI NON UFFICIALI

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

AZIENDA

ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE

1

Percentuale calcolata in base ai dati forniti da United Nations Population Fund (State of the World Population 2011) e World Bank.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 08

8.2 L’adesione ad Expo Milano 2015 L’adesione ad Expo Milano 2015 in qualità di Official Participants prevede una serie di passaggi, attraverso i quali vengono formalmente definiti i contenuti e le modalità della partecipazione all’Esposizione: • Il primo passo del percorso è rappresentato dalla risposta affermativa ufficiale alla lettera di invito che i Paesi ricevono dal Governo Italiano a partecipare all’Esposizione. A seguito della conferma, il Paese aderente nomina un proprio Commissario Generale di Sezione, quale responsabile della partecipazione del Paese all’Evento e a garanzia del rispetto, da parte di tutti i suoi membri, delle norme definite da Expo 2015 e approvate dal BIE per l’organizzazione e lo svolgimento dell’Esposizione; • Il passo successivo è la formalizzazione dell’approccio al Tema di Expo Milano 2015 da parte del Partecipante, che avviene attraverso la presentazione di un “Theme Statement”. Il Theme Statement è il documento ufficiale attraverso cui ogni Paese esprime la propria interpretazione del Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” come intende rappresentarlo nella manifestazione, attraverso la descrizione delle strategie e degli impegni che il Paese intende adottare per declinarlo all’interno del proprio Spazio Espositivo. Il Theme Statement è sottoposto per approvazione ad Expo 2015, come parte integrante della domanda per l’assegnazione dello Spazio Espositivo all’interno del Sito; • il Commissario Generale di Sezione e la Società Expo 2015 sottoscrivono quindi un Contratto di Partecipazione, che definisce in dettaglio i termini e le modalità di partecipazione del Paese all’Evento (spazi espositivi assegnati e loro modalità di allestimento, servizi forniti da Expo 2015 in qualità di organizzatore dell’Evento, condizioni di restituzione degli spazi assegnati, etc.). Sono parte integrante del Contratto sia il Regolamento Generale sia i Regolamenti Specifici (le “Special Regulations”, volte a disciplinare specifici aspetti della partecipazione, quali la costruzione dei padiglioni, l’accomodation del personale, la gestione delle attività commerciali negli spazi assegnati, etc.), definiti da Expo 2015 e approvati dal BIE; • A seguito della sottoscrizione del Contratto, i Partecipanti sottopongono ad Expo 2015, il proprio progetto architettonico - in forma preliminare e poi definitiva, in conformità con quanto dichiarato nel Theme Statement. In questo quadro, i Paesi hanno due possibili modalità di partecipazione ad Expo Milano 2015, illustrate nei paragrafi che seguono: • essere presenti all’interno del Sito con un proprio Padiglione “Self Built”; • partecipare all’Evento condividendo lo Spazio Espositivo con altri Paesi, all’interno dei Cluster.

8.2.1 I Padiglioni “Self Built”

cioè progettati e realizzati da Expo 2015 e poi affidati ai Paesi. In ogni caso, Expo 2015 chiede ai Paesi il rispetto di una serie di regole nella costruzione e nell’allestimento degli spazi assegnati all’interno del Sito: ad esempio, almeno il 50% dell’area dei lotti deve essere costituita da spazio aperto, e lo sviluppo in altezza non deve superare i 17 metri. Grande attenzione è rivolta, inoltre, all’allestimento e alla cura del verde e del paesaggio, considerati elementi essenziali della partecipazione. I Partecipanti sono chiamati a disegnare e realizzare edifici temporanei, con attenzione ai criteri di sostenibilità, nell’ottica di una progettazione orientata ai criteri di bassi fabbisogni energetici e attenzione al ciclo di vita dei materiali e dei componenti. A questo scopo, Expo 2015 ha fornito ai Partecipanti specifiche linee guida per supportarli nella scelta e nell’adozione di soluzioni sostenibili per la progettazione, la costruzione, lo smantellamento e il riuso dei loro padiglioni (si veda, in proposito, il Capitolo 7 del Rapporto).

8.2.2 I Cluster Expo 2015 ha proposto un nuovo ed innovativo modello di partecipazione nei cosiddetti Cluster, aree espositive all’interno del Sito in cui i Paesi non condivideranno solamente gli spazi, ma parteciperanno congiuntamente allo sviluppo di un tematica comune. Attraverso il Cluster Model, Expo 2015 mira ad incoraggiare Paesi e Visitatori al confronto tra culture e tradizioni diverse e tra soluzioni a sfide comuni nei campi dell’agricoltura, della nutrizione e dello sviluppo sostenibile, mantenendo allo stesso tempo uno degli elementi chiave che tradizionalmente caratterizzano il successo delle Esposizioni Universali, quello di consentire la partecipazione di tutti i Paesi a prescindere dalla loro disponibilità di risorse. L’approccio collaborativo, l’early engagement e il valore della condivisione delle idee e delle proposte hanno caratterizzato il Cluster Model sin dalle fasi iniziali di sviluppo del modello, che ha portato all’identificazione dei temi caratterizzanti i nove Cluster dell’Esposizione: • Filiere alimentari: fanno parte di questa categoria i Cluster che riuniscono i Paesi in base al ruolo chiave che questi ricoprono all’interno di una specifica filiera produttiva: - Riso; - Caffè; - Cacao; - Cereali e Tuberi; - Frutta e Legumi; - Il Mondo delle Spezie. • Identità tematica: i Cluster che rientrano in questo filone raggruppano i Paesi intorno alla particolare interpretazione che intendono sviluppare del Tema o ad alcuni suoi specifici aspetti: - Agricoltura e Nutrizione nelle Zone Aride; - Isole, Mare e Cibo; - Biomediterraneo.

La modalità principale di partecipazione da parte dei Paesi è rappresentata dai padiglioni e dagli spazi aperti lungo il Decumano. Si tratta di spazi selfbuilt, ovvero progettati e realizzati direttamente dai Paesi, o di spazi rent,

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 08

I Cluster Working Groups

Il Cluster International Workshop

La definizione e lo sviluppo dei temi caratterizzanti i Cluster è stata il frutto di un percorso di ampia condivisione e confronto di idee e proposte con i Paesi, che Expo 2015 ha avviato sin dalla prima edizione dell’International Participants Meeting nel 2011. Oltre ad una serie di scambi bilaterali con i diversi Paesi, a carattere informale, Expo 2015 ha promosso e organizzato la costituzione di gruppi di lavoro specifici per ogni Cluster (Cluster Working Group), sessioni di discussione finalizzate alla definizione e allo sviluppo di ogni Cluster. Nel 2012 sono stati invitati a partecipare ai Cluster Working Group tutti i Paesi potenzialmente interessati allo sviluppo dei temi, indipendentemente dal fatto che essi avessero già manifestato, o meno, il loro interesse a partecipare all’Esposizione, o dal livello di formalizzazione della loro adesione. Complessivamente, si sono svolti 8 Working Group, cui hanno partecipato 82 Paesi, 59 in qualità di Partecipanti e 23 in qualità di Osservatori. Nel 2013 si sono svolti altri 8 Working Group, a cui hanno partecipato 59 Paesi Partecipanti.

Complessivamente, i 9 Cluster ospiteranno circa 70 dei 139 Partecipanti attesi e saranno dislocati all’interno di tutto il Sito Espositivo. Il modello architettonico prevede spazi espositivi individuali - in cui i Paesi potranno far emergere il proprio contributo individuale allo sviluppo del tema del Cluster prescelto - organizzati intorno a un’area comune, concepita come uno spazio multifunzionale in cui offerta ristorativa, attività commerciali, eventi e mostre tematiche si integreranno in modo innovativo ed originale. L’area comune rappresenterà il cuore del Cluster e costituisce uno degli elementi più innovativi del Cluster Model, in quanto promuove un approccio pervasivo al Tema, valorizza la partecipazione dei Paesi e rende possibile la collaborazione tra essi. Expo 2015 provvede alla costruzione dello Spazio Espositivo individuale “standard” per tutti i Paesi che rispondono ai requisiti necessari per partecipare al Cluster - senza oneri a loro carico - nonché all’alloggio del Commissario Generale di Sezione e di parte dello staff del Paese Partecipante, a carico del quale restano i soli costi del personale. I Paesi beneficiari possono essere quelli riconosciuti dalle Nazioni Unite e dalla World Bank quali Least Developed Countries o Low Income Countries oppure, tra i Lower Middle Income Countries, quelli definiti prioritari dal Governo Italiano.

Considerata la centralità del concetto di condivisione nell’ambito del Cluster Model, anche la progettazione dei Cluster si è svolta attraverso un processo pubblico e condiviso tra diversi interlocutori. Tra settembre e ottobre 2012 si è infatti tenuto a Milano il Cluster International Workshop, evento concepito con l’obiettivo di stimolare e promuovere la declinazione dei temi e delle architetture dei Cluster attraverso un approccio interdisciplinare e partecipativo, basato sul coinvolgimento di studenti e docenti di alcune tra le più rinomate Università italiane ed internazionali. Il format del Workshop si è articolato in lezioni e laboratori, ma anche in momenti di visite sul territorio e di tutoraggio da parte di noti architetti e professori. Complessivamente, hanno partecipato 18 Università e 180 persone tra studenti, docenti e tutor accademici provenienti da tutto il mondo. In occasione del Workshop sono stati presentati i 27 progetti architettonici per lo sviluppo dei Cluster elaborati dagli studenti e dai docenti. I lavori sono stati esposti ai Paesi attraverso un’apposita mostra allestita in occasione del II^ International Participants Meeting, nell’ottobre 2012.

8.3 La partecipazione degli Organismi Internazionali La presenza delle Organizzazioni Internazionali ad Expo Milano 2015 è un elemento chiave dell’Esposizione. Le principali Organizzazioni Internazionali rivestono infatti un ruolo centrale rispetto ai temi della nutrizione e della sostenibilità dell’alimentazione, ed è a partire da questa considerazione che Expo 2015 ha deciso di innovare le modalità di partecipazione anche di questi soggetti invitandoli a collaborare allo sviluppo del Tema su tutto il Sito, senza prevedere la realizzazione di un proprio Spazio Espositivo di carattere istituzionale. Allo stesso tempo, le Organizzazioni Internazionali possono contribuire attivamente allo sviluppo delle diverse Aree Tematiche realizzate da Expo 2015. Le Organizzazioni Internazionali che hanno finora confermato formalmente la loro partecipazione ad Expo Milano 2015 sono: • • • •

le Nazioni Unite; l’Unione Europea; l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare - CERN; il Sovrano Militare Ordine di Malta - SMOM.

8.3.1 Le Nazioni Unite ad Expo Milano 2015 Le Nazioni Unite hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione a Expo Milano 2015 nel 2011. La sicurezza alimentare e l’accesso alle risorse alimentari sono tematiche centrali nel lavoro di alcune tra le più importanti Agenzie dell’ONU, quali la FAO (Food and Agriculture Organization), l’IFAD (International Fund for Agricultural Development) e il WFP (World Food Program). Il coinvolgimento delle Agenzie è di particolare importanza se si

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 08

considera che il Tema di Expo Milano 2015 interessa più della metà degli Obiettivi del Millennio che l’ONU si è prefissata di raggiungere proprio entro il 2015 (si veda, in proposito, il Capitolo 1 del Rapporto). La partecipazione delle Nazioni Unite si svilupperà in tutto il Sito. La loro presenza sarà particolarmente visibile nei Padiglioni Zero e della Biodiversità e nei Cluster. Le Agenzie contribuiranno allo sviluppo del Tema offrendo suggerimenti scientifici e contenuti, sia attraverso la realizzazione di specifici eventi, sia collaborando e sviluppando sinergie con gli altri Partecipanti, in particolare con la Società Civile. Sotto il profilo formale, le Nazioni Unite hanno firmato un Transitional Agreement volto a disciplinare la collaborazione con Expo 2015 in vista della firma ufficiale. Lo strumento finanziario individuato per consentire le partecipazione è il Trust Fund Agreement, firmato a giugno 2013 dall’Amministratore Delegato di Expo 2015 e dal Commissario Generale delle Nazioni Unite. L’accordo prevede la creazione di un fondo fiduciario 2013-2015 da parte di Expo 2015, finalizzato a coprire le spese organizzative per la partecipazione delle Nazioni Unite. Il Ministero degli Affari Esteri ha cofirmato l’accordo, a garanzia che l’apertura di tale fondo sia in linea con gli interessi dell’Italia.

La Strategia Expo 2015 sul Tema dell’Acqua Nel maggio 2013, Expo 2015 ha ospitato i lavori a porte chiuse dello UNSGAB (United Nations Secretary Generals’ Advisory Board on Water & Sanitation), l’Advisory Board del Segretario Generale dell’ONU sul tema dell’Acqua. Il 21 maggio è stato organizzato, in collaborazione con l’UNSGAB e con il Comune di Milano, un evento pubblico, alla presenza del Re dei Paesi Bassi, chairman uscente del Board, e con la partecipazione di un panel di relatori di altissimo livello istituzionale, tra cui il Ministro degli Esteri Emma Bonino. L’evento, svoltosi a Milano a Palazzo Reale, ha visto la partecipazione di circa 250 persone, tra cui i membri dell’UNSGAB, i Commissari Generali di Sezione dei Paesi facenti parte del Cluster delle Zone Aride, le Organizzazioni della Società Civile e i Partner di Expo 2015 SpA. In tale occasione la Società ha presentato la Strategia Expo 2015 sul tema dell’Acqua e illustrato in che misura i Partecipanti potranno dare rilievo al Tema nell’Esposizione. I Partecipanti saranno infatti invitati a includere, nel proprio progetto di partecipazione, anche il tema dell’Acqua in relazione alle proprie specificità geografiche, culturali e alle innovazioni tecnologiche in questo ambito. In particolare, verrà disegnato un percorso tematico ad hoc per i Visitatori dedicato al tema dell’Acqua, che valorizzerà i padiglioni e gli altri luoghi del Sito nel quale il tema rivestirà un ruolo rilevante.

8.3.2 La partecipazione dell’Unione Europea Le istituzioni europee hanno partecipato attivamente a tutte le precedenti edizioni delle Esposizioni Universali tenutesi all’interno dell’Unione Europea e alla maggior parte di quelle organizzate in altri continenti. Con la possibilità di rivolgersi a milioni di Visitatori, Expo Milano 2015 offre l’opportunità di comunicare i principali risultati raggiunti dall’Unione nei settori dell’alimentazione e della sostenibilità. Oltre che con l’anno conclusivo degli Obiettivi del Millennio, l’Evento coinciderà anche con l’inizio di un quadro post-2015 che verterà anche sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UE. Expo Milano 2015 offre quindi alle istituzioni europee un’occasione unica per presentare al mondo i contributi e i successi dell’UE nel raggiungimento di questi obiettivi e, parallelamente, per illustrare quelle che essa ritiene siano le nuove sfide e il modo in cui essa si prepara ad affrontarle.

Il 2015 rappresenterà inoltre il momento centrale dell’attuazione della Strategia Europa 2020 e Expo Milano 2015 sarà l’occasione ideale per esporre i risultati intermedi ottenuti nei settori pertinenti all’Esposizione, sia in termini di ciò che gli Stati Membri sono riusciti ad ottenere collaborando tra loro, sia per comunicare gli obiettivi previsti per la seconda parte di Europa 2020, promuovendo in tal modo la diffusione e la comprensione delle politiche dell’Unione da parte dei cittadini europei e dei Visitatori di tutto il mondo.

8.4 Il coinvolgimento della Società Civile Expo 2015 promuove una strategia partecipata mirata a coinvolgere attivamente le Organizzazioni della Società Civile non solo durante i sei mesi dell’Evento, ma anche nella fase di avvicinamento, attraverso la realizzazione di iniziative, attività e progetti connessi al Tema dell’Esposizione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. La Società Civile rappresenta per Expo Milano 2015 uno Stakeholder fondamentale, in grado di apportare un contributo significativo, grazie all’expertise delle Organizzazioni sul Tema, e di diffondere la conoscenza dell’Evento grazie anche alle reti internazionali di cui le Organizzazioni fanno parte. L’obiettivo è quello di promuovere sinergie tra i diversi Partecipanti e in particolare: • valorizzare il contributo che le Organizzazioni possono dare sui temi dei Cluster o delle Aree Tematiche; • facilitare i collegamenti e le sinergie con gli altri Partecipanti, in particolare con i Paesi, tra le stesse ONG Partecipanti (Civil Society Participants) e il sistema delle Nazioni Unite; • facilitare le relazioni tra i Civil Society Participants e i Partner di Expo 2015, in una prospettiva di responsabilità sociale di impresa. Oltre alla modalità di partecipazione “classica” - all’interno di uno Spazio Espositivo dedicato alla Società Civile, la Cascina Triulza - Expo 2015 ha

La collaborazione con le ONG in fase di avvicinamento e la partecipazione a Rio+20

Nel 2012, Expo 2015 ha collaborato con le Organizzazioni della Società Civile attraverso la concessione di patrocini e partnership e la partecipazione a numerosi eventi, tra i quali si possono ricordare, in particolare, le attività legate al Summit Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20: • una conferenza pre-summit, svoltasi nel giugno 2012, ed una conferenza di follow up sui risultati dell’incontro, organizzata da Oxfam Italia, CeSPI, Slow Food e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri; • la presenza nel sito ufficiale del Summit Rio+20, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente; • la partecipazione alla realizzazione di diversi appuntamenti durante il Summit quali: il Corporate Sustainability Forum, conferenze in collaborazione con Oxfam, AVSI, Hydroaid, WWF. Tra le altre iniziative, si possono citare il coinvolgimento all’evento Women Circle, in collaborazione con Oxfam, la partecipazione all’evento Terra Madre, la realizzazione di un side event all’IPM 2012, in collaborazione con Expo dei Popoli (coordinamento di ONG, associazioni e reti della Società Civile che lavora per la realizzazione del Forum dei Popoli nel 2015 a Milano, in concomitanza con l’Esposizione). Infine, in numerose occasioni la Società è stata invitata a presentare il concept di Expo Milano 2015 e le modalità di coinvolgimento per la Società Civile.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 08

individuato una modalità nuova di partecipazione per le Organizzazioni aventi una dimensione internazionale. Tali Organizzazioni possono firmare con Expo 2015 un Accordo di Partecipazione (Partnership Agreement), con il quale si impegnano a realizzare un programma di almeno 30 eventi all’interno del Sito Espositivo. Le Organizzazioni si impegnano, inoltre, a sviluppare un percorso di collaborazione con Expo 2015 anche durante la fase precedente l’Esposizione, attraverso la realizzazione di eventi e campagne tematiche di sensibilizzazione. In vista dell’International Participants Meeting del 2012, Expo 2015 ha pubblicato un bando mirato a individuare 10 rappresentanti della Società Civile internazionale provenienti da Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e/o prioritari per la cooperazione italiana, offrendo loro la possibilità di coprire le spese di partecipazione (viaggio, vitto e alloggio) all’Evento. È stata assicurata una diffusione capillare del bando, grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri - attraverso le ambasciate - e alla diffusione tra le reti delle ONG con cui la Società aveva avviato un’interlocuzione (oltre alla pubblicazione sul sito web istituzionale di Expo 2015). La risposta è stata molto positiva, al punto che la Società ha deciso di selezionare, fuori bando, ulteriori 7 partecipanti. Al momento di andare in stampa, sono stati firmati i primi Accordi di Partecipazione con 10 Organizzazioni della Società Civile: Oxfam International, Actionaid International, Don Bosco Network, Alliance2015, Caritas Internationalis, Fair Trade, Lions, Save the Children, Inter Press Service, WWF. Sulle orme del successo ottenuto nell’edizione del 2012, Expo 2015 ha pubblicato, in vista dell’IPM del 2013 un secondo bando per l’individuazione dei rappresentanti della Società Civile. Il numero dei partecipanti coinvolti - pari a 15 - è stato maggiore a rispetto alla precedente edizione, con l’estensione dell’invito anche ai Paesi Emergenti.

La partecipazione delle ONG alla gestione della Cascina Triulza

Il complesso rurale della Cascina Triulza - unico Manufatto già esistente in tutto il Sito Espositivo, che Expo 2015 ristrutturerà a proprie spese e che resterà dopo l’Evento - è stato individuato come il luogo ideale per accogliere le Organizzazioni della Società Civile interessate ad avere una presenza stabile all’interno del Sito. Nel dicembre 2012, Expo 2015 ha pubblicato un bando di gara rivolto alle Organizzazioni della Società Civile, finalizzato ad individuare, tra queste, un soggetto concessionario che gestisca la struttura e la valorizzi dal punto di vista tematico. Il percorso proposto prevede che Expo 2015 affianchi il concessionario attraverso la costituzione di un Comitato di Gestione, composto da rappresentanti della Società e del concessionario. Tale organo avrà una funzione tecnica di supporto e di supervisione della gestione, al fine di garantirne il coordinamento e il rispetto delle regole definite per l’Esposizione dal BIE e da Expo 2015. Il bando, in virtù dei requisiti richiesti, ha facilitato la creazione di sinergie tra le Organizzazioni interessate, favorendo un loro raggruppamento nella presentazione del progetto di gestione dell’immobile. La gara è stata aggiudicata alla Fondazione Cascina Triulza costituita da 37 Organizzazioni della Società Civile: Arci, Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum del Terzo Settore, Legacoop, Confcooperative, Action Aid, Ciessevi Milano, Arci, Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum Nazionale del Terzo Settore, Legacoop, Confcooperative, Action Aid, Ciessevi Milano, Acli Lombardia, Acli Milano, Anpas Lombardia, Anteas, Anteas Lombardia, Arci Lombardia, Associazione Exponiamoci (Architetti Senza Frontiere Italia, Agesci Lombardia, Avis Nazionale, CoLomba, CTA MI MB, Fair Trade Italia, Economia Sostenibilità, Ipsia, Ledha, Consorzio Farsi Prossimo, Aics, Csvnet Lombardia, Consorzio SIS e Consorzio SIR), Auser Lombardia, Avis Lombardia, CNCA Lombardia, CTS, Forum Terzo Settore Lombardia, UISP, US Acli, Confcooperative Lombardia, Confcooperative Milano, Legacoop, AGCI Lombardia, Consorzio CGM, Consorzio Light, ACRA CCS, AiBi, Arcs, Oxfam Italia, Modavi, Focsiv, ENAIP Lombardia.

8.5 Il rapporto con le Imprese La partecipazione ad un evento scientifico, culturale ed educativo quale l’Esposizione Universale di Milano rappresenta per le imprese italiane e straniere un’occasione unica per promuovere e condividere le migliori pratiche e le soluzioni più innovative nei campi dell’alimentazione, della sostenibilità, della salute e del benessere. La comunità economica e le singole aziende possono apportare un contributo in termini di know how, esperienza ed eccellenza, prendendo parte alla realizzazione e gestione dell’Evento attraverso la fornitura di beni, servizi ed opere, oppure attraverso la definizione di Partnership con la Società. Expo 2015 promuove un rapporto aperto ed accessibile con il mondo delle imprese garantendo trasparenza, confronto e scambio con tutti gli operatori economici interessati. Gli obiettivi specifici sono: • garantire al mercato un’informazione trasparente sulle opportunità di partecipazione e sulle modalità di selezione delle proposte; • offrire pari opportunità e metodi di valutazione equi ed oggettivi; • studiare soluzioni tailor-made in stretta collaborazione con le aziende al fine di massimizzare l’interesse di queste ultime e valorizzarne il contributo; • stimolare l’interesse delle imprese attraverso la concessione di benefici, vantaggi o diritti esclusivi. Oltre all’informazione garantita dal periodico aggiornamento del sito web ufficiale, le opportunità di collaborazione alle diverse fasi di realizzazione di Expo Milano 2015 sono presentate alle aziende attraverso convegni e meeting che, ad oggi, hanno interessato le maggiori città italiane. A partire dal 2011 sono infatti state avviate numerose iniziative di informazione al mercato attraverso l’organizzazione di eventi presso le ambasciate dei Paesi stranieri e di incontri con le Associazioni Imprenditoriali, tra cui si ricordano, a titolo di esempio, gli appuntamenti in collaborazione con le Camere di Commercio di Milano, Como e Sondrio nonché i Roadshow di Confindustria che hanno raggiunto i centri di Milano, Verona, Pistoia, Torino, Roma, Bologna, Napoli e Bari. Inoltre, Expo 2015 partecipa a numerose iniziative messe in atto dalla Camera di Commercio di Milano tra le quali si ricordano i Tavoli Tematici finalizzati a sviluppare progetti in vari ambiti utili al successo di Expo Milano 2015. Infine, le imprese italiane o straniere che desiderano realizzare un proprio Spazio Espositivo all’interno del Sito al fine di contribuire allo sviluppo e all’illustrazione del Tema per l’intera durata dell’Esposizione possono prendervi parte in qualità di Non-Official Participant.

8.5.1 Le Partnership di Expo 2015 Expo Milano 2015 rappresenta un’opportunità strategica di business per le aziende ed una vetrina unica in grado di dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel campo dell’agroalimentare e in diversi altri settori produttivi. Expo 2015, dunque, coinvolge in progetti di partnership

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le imprese più innovative e leader nei propri settori, in grado di proporre soluzioni e tecnologie all’avanguardia. La Società ha attivato un programma di partnership pluriennale, creando una vera intesa sinergica con le aziende coinvolte, attraverso lo studio di soluzioni personalizzate mirate a massimizzare il loro ritorno sull’investimento in termini di immagine, notorietà legata all’accostamento del proprio brand all’Evento, pubblicità sul sito web ufficiale di Expo Milano 2015, servizi ed agevolazioni riservati ai rispettivi Partners e dipendenti. In base al livello di partecipazione e all’entità dell’investimento, sono definite tre categorie di Partners, cui corrispondono obblighi e diritti differenti: • Official Global Partners - Aziende le cui attività e i cui valori sono intrinsecamente legati al Tema dell’Esposizione, che contribuiscono al suo sviluppo godendo di un’esclusiva settoriale a livello mondiale, nonché aziende che sviluppano i principali servizi e tecnologie a sostegno dell’innovazione e della sostenibilità di Expo Milano 2015; • Official Premium Partners - Aziende ed Organizzazioni che collaborano a progetti di importanza fondamentale quali la progettazione e realizzazione dei Padiglioni Tematici, nonché aziende che offrono competenze, prodotti e servizi per la costruzione e il funzionamento del Sito Espositivo o dell’Evento; • Official Partners - Aziende ed Organizzazioni che partecipano a progetti chiave come quelli legati ai Cluster, e che collaborano allo sviluppo dei contenuti speciali dell’Esposizione, nonché aziende che offrono prodotti e servizi con minor contributo economico per la realizzazione del Sito o dell’Evento. Un’azienda può anche partecipare alla realizzazione di Expo Milano 2015 in qualità di Official Sponsor e Contributing Sponsor, oppure sponsorizzare eventi o progetti specifici legati all’Esposizione Universale come Event Sponsor. La tabella seguente sintetizza il modello di Corporate Engagement descritto.

Figura 8.3 Il Modello di Corporate Engagement di Expo Milano 2015

PARTNER (> €3 mln)

CASH+VIK> €20 mln

OFFICIAL PREMIUM PARTNER CASH+VIK: €10-20 mln

NON OFFICIAL PARTICIPANT

OFFICIAL PREMIUM PARTNER CASH+VIK: € 3-10 mln

SPONSOR (< €3 mln)

INVESTIMENTO

OFFICIAL GLOBAL PARTNER

Per assicurare trasparenza e pari opportunità a tutte le imprese, il processo di selezione è pubblico e competitivo, basato su “Richieste di manifestazione d’interesse” (Requests for Proposal - RFP) specifiche, che Expo 2015 lancia periodicamente in base ai propri fabbisogni e ai settori di maggior interesse. Gli operatori economici che inviano le proprie proposte vengono selezionati in base a principi di proporzionalità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento e trasparenza, avuto riguardo principalmente del corrispettivo offerto e dei criteri di sostenibilità ambientale applicati ai beni e servizi oggetto della richiesta. L’investimento può consistere esclusivamente in una somma di denaro oppure in una prestazione mista, composta in parte da servizi e/o forniture (“Value In Kind” - VIK) valorizzate a prezzi di mercato. Al momento di andare in stampa il valore complessivo delle partnership supera i 300 milioni di euro. Le aziende possono partecipare ad Expo Milano 2015 anche in qualità di Corporate Participants, attraverso la costruzione, l’allestimento e la gestione di un Padiglione Corporate (padiglione “Self-built”) all’interno dell’area Corporate del Sito Espositivo ottenendo massima visibilità per il proprio brand con uno spazio interamente dedicato e personalizzato. Ad oggi, China Vanke Co. Ltd ha firmato un accordo di partecipazione con Expo 2015 in qualità di Corporate Participants.

8.5.2 I Fornitori di Expo 2015 Expo 2015 SpA è un organismo di diritto pubblico che acquisisce beni, servizi ed opere2 attraverso l’espletamento di procedure di gara, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di appalti della Pubblica Amministrazione (d.lgs. 163/2006). Il processo di approvvigionamento è stato quindi strutturato allo scopo di garantire la massima qualità delle prestazioni nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, trasparenza, libera concorrenza, parità di trattamento, rotazione dei Fornitori, non discriminazione e proporzionalità, nonché regolamentare tutti gli aspetti relativi alle responsabilità, ai controlli e alle attività inerenti agli acquisti necessari al buon funzionamento della Società. Expo 2015 pubblica sul proprio sito web l’elenco dei principali fabbisogni d’acquisto da coprire nei mesi successivi e i contenuti di tutte le gare d’appalto, comprese quelle gare ad invito che la normativa non richiede siano rese pubbliche, affinché le aziende possano avere una panoramica completa delle occasioni presenti e future. Le gare possono svolgersi in modalità tradizionale, ovvero con presentazione delle offerte in forma cartacea, oppure per via telematica, tramite l’accesso alla piattaforma “Sintel” sviluppata da ARCA, l’Agenzia Regionale Centrale Acquisti di Regione Lombardia, attraverso la quale viene gestito anche l’Elenco fornitori.

OFFICIAL SPONSOR CASH+VIK: €1-3 mln

CONTRIBUTING SPONSOR CASH+VIK< €1 mln

EVENT SPONSOR 2

Per “opere” si intendono tutti i lavori consistenti nella realizzazione delle opere essenziali per il Sito Espositivo di Expo Milano 2015, nonché i servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria afferenti a tali opere, previste all’Allegato 1 del DPCM 6 maggio 2013 che sostituisce a abroga il DPCM del 22 ottobre 2008 che ha costituito la Società.

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Il premio “Lombardia Efficiente” nel 2011 e 2012 L’e-Procurement è stato un fattore distintivo nell’acquisto di beni e servizi da parte di Expo 2015, come testimonia l’assegnazione del “Premio Lombardia Efficiente” nel 2011 e nel 2012, indetto da Regione Lombardia e Lombardia Informatica SpA con l’intento di premiare le Pubbliche Amministrazioni lombarde che si sono dimostrate virtuose nelle procedure di approvvigionamento, sia attraverso l’adesione alle Convenzioni/Contratti stipulati dalla Centrale Regionale Acquisti, sia attraverso l’utilizzo della piattaforma Sintel. Dopo un breve periodo di sperimentazione, a partire da inizio 2011, la Società ha infatti utilizzato tale supporto telematico in modo sistematico per l’espletamento delle procedure di gara. Nel 2012 Expo 2015 ha sviluppato l’Elenco fornitori attraverso la richiesta di accreditamento e di registrazione anche delle certificazioni “green” possedute dalle imprese registrate. L’assegnazione del Premio conferma come un organismo di diritto pubblico, quale Expo 2015, possa dare il buon esempio nella gestione efficiente e ponderata delle risorse a disposizione, promuovendo anche l’innovazione, uno degli aspetti centrali per le Esposizioni Universali.

A metà 2013, i Fornitori di beni, servizi ed opere attivi nell’Evento sono 1.012, il 70% dei quali ha sede legale in Lombardia, mentre le aziende estere rappresentano solo il 3,1% del totale. Il valore totale degli affidamenti ammonta a 457 milioni di euro, di cui l’82% è rappresentato dall’esecuzione di lavori, mentre il residuale 18% dalla fornitura di beni e servizi, in linea con la fase di progettazione e realizzazione del Sito Espositivo e di avvicinamento all’Evento.

Grafico 8.4 - Distribuzione geografica dei fornitori di beni, servizi ed opere 0,5 %

Per quanto riguarda la tipologia di fornitura, i “Servizi di informazione e comunicazione” sono la categoria merceologica con la più alta percentuale di aziende coinvolte, ovvero il 35.47% del totale, mentre sono quelle appartenenti al settore delle “Costruzioni” ad avere la percentuale del valore dei contratti più alta: il 88,57% del totale.

Tabella 8.1 - Fornitori di beni, servizi e opere - Classificazione ATECO

PERCENTUALE DI AZIENDE

PERCENTUALE VALORI CONTRATTI

AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

0.49

0.01

ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI

4.55

3.40

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

1.19

0.50

ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

0.30

0.25

ATTIVITÀ DI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE

4.64

0.29

ATTIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVE

0.49

0.27

ATTIVITÀ IMMOBILIARI

0.30

0.44

ATTIVITÀ MANUFATTURIERE

2.17

0.31

20.06

6.08

COMMERCIO ALL’INGRESSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

9.39

0.41

COSTRUZIONI

6.52

74.64

FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO

0.30

1.79

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

0.59

1.22

ISTRUZIONE

0.30

0.02

NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

12.94

1.90

SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE

0.10

0.01

SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

33.99

8.09

1.68

0.37

CATEGORIA MERCEOLOGICA

3,1 %

ATTIVITÀ PROFESSIONALI,SCIENTIFICHE E TECNICHE 26,6 %

27 %

5,2 % 60,3 %

9,6 %

67,7 %

Milano o Provincia

Italia (esclusa la Lombardia)

Italia (esclusa la Lombardia)

Milano o Provincia

Lombardia (escluso Milano o Provincia)

Lombardia (escluso Milano o Provincia)

Estero

Estero

Numero Aziende: 1.012 Totale Valore Affidamenti: € 457 milioni

TRASPORTO E MAGAZZINO

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8.5.3 Il Green Procurement A partire dal 2009 sono state aggiudicate 60 gare per la fornitura di beni e/o servizi e la prestazione di consulenze, per totale d 19.578.776,21 euro. In 12 di queste gare, relative ad affidamenti che coprono il 60,8% del valore economico complessivo, i candidati sono stati valutati anche sulla base di una serie di requisiti “green” che le imprese interessate all’appalto dovevano soddisfare, come, ad esempio, l’impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all’erogazione del servizio o alle forniture oggetto della gara. Si devono invece considerare separatamente le gare per la realizzazione delle opere: nei rispettivi capitolati speciali di appalto sono state inserite delle richieste in merito alla gestione ambientale, oltre ovviamente alle specifiche tecniche per il rispetto dei criteri ambientali di progetto dell’opera medesima.

ANNO

2012

Tabella 8.2 - Le gare green realizzate

ANNO

2010

2011

OGGETTO DELLA GARA

Utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale

Carta Intestata

Stampa su carta tipografica riciclata e certificata

Supporto specialistico per lo sviluppo e l'implementazione dell'inventario dei gas climalteranti di Expo 2015

Impegno a ridurre le proprie emissioni di CO2eq

Attività di realizzazione della progettazione grafica, fotolito, produzione CD Rom, stampa del prodotto cartaceo, rilegatura, confezionamento e consegna della Guida per i Partecipanti

REQUISITI GREEN

Realizzazione di un programma di Audit Ambiente e Sicurezza nei cantieri di Expo Milano 2015

Impegno a ridurre l’impronta ambientale (CO2eq)

Servizio di ristorazione collettiva nel contesto della gestione del campo base

• Impegno a ridurre gli impatti ambientali direttamente legati alla gestione e organizzazione del servizio; • Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III

Attività di Comunicazione Globale di Cantiere per Expo 2015

Riduzione degli impatti ambientali legati alla gestione e organizzazione delle attività di comunicazione di cantiere

REQUISITI GREEN

Servizio di corriere espresso per la consegna di buste e colli

Servizio di coordinamento, progettazione, organizzazione, realizzazione di eventi e/o servizi e forniture annessi, direttamente gestiti dalla Società Expo 2015 o gestiti da terze parti - LOTTO 1 e LOTTO 2

OGGETTO DELLA GARA

• Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all’organizzazione dell’Evento; • Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III; • Adozione di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2eq durante l’erogazione del servizio

• Processi e materiali sostenibili; • Adozione di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III; • Impegno a ridurre l’impronta ecologica delle proprie attività e prodotti

Gestione alloggi, pulizia, vigilanza armata e non armata, manutenzione e coordinamento generale nel contesto della gestione del campo base

2013 Coordinamento, progettazione, organizzazione e realizzazione dell’evento Expo Days 2013

Progettazione esecutiva e produzione di 20 statue

• Impegno a ridurre gli impatti ambientali direttamente legati alla gestione e organizzazione dei servizi; • Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III

• Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all’organizzazione del servizio; • Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III; • Adozione di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2eq durante l’erogazione del servizio

• Scelta dei materiali di produzione sostenibili e dei relativi imballaggi per il trasporto; • Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi ad allestimento, magazzino, trattamento e smaltimento; • Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III

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8.6 I Protocolli sui temi della Legalità e del Lavoro La realizzazione della Mascotte di Expo Milano 2015

Expo 2015 intende sensibilizzare il mondo delle imprese sui temi della sostenibilità e promuovere il loro impegno nell’adozione di buone pratiche in tale direzione. Un esempio è rappresentato dall’avviso pubblico lanciato dalla Società per la realizzazione della Mascotte ufficiale dell’Evento, che dovrà interpretarne il significato ed i valori, a partire dal Tema e dalla sua declinazione: • creatività, ovvero che sia riconoscibile e distintiva adattabile ad un pubblico eterogeneo: in quanto rappresenterà l’ambasciatore del Tema sia per il pubblico dei più piccoli che per il pubblico adulto, sia a livello nazionale che internazionale e multiculturale; • declinabile a diversi livelli: di piattaforma (fisica e digitale), di contenuto (educativo e ludico), di prodotto commerciale; • coerente con l’approccio alla sostenibilità di Expo 2015 A, sia negli aspetti valoriali e di comunicazione che in quelli materiali e produttivi, con particolare riferimento ai criteri di Green Procurement relativi ai prodotti di merchandising. La progettazione e realizzazione della Mascotte è stata assegnata a The Walt Disney Italia S.p.A. che già ha adottato delle politiche di responsabilità sociale di impresa a livello corporate.

8.5.4 L’incontro tra Imprese e Partecipanti Le aziende italiane hanno anche la possibilità di collaborare con i Partecipanti Ufficiali di Expo Milano 2015 in qualità di Fornitori: possono farlo direttamente, interfacciandosi in maniera autonoma con il Commissario Generale del Paese o dell’Organizzazione Internazionale Partecipante, oppure tramite la partecipazione a diverse iniziative quali: • il Catalogo Beni & Servizi, piattaforma telematica coordinata da Expo 2015 con lo scopo di incentivare l’aggregazione tra le imprese e offrire un servizio completo ai Participants, che possono accedere facilmente ad una serie di informazioni e caratteristiche distintive degli iscritti. Questo marketplace virtuale permette alle aziende di sfruttare un’ulteriore opportunità di business, per un valore stimato di 1,2 miliardi di euro di investimenti previsti in funzione dell’Evento. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e grazie al confronto costante con le principali associazioni imprenditoriali; • il Catalogo SiExpo, vetrina on-line per prodotti e materiali eco-friendly per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta e promuovere il green procurement. Il progetto è stato realizzato da Remade in Italy e Material Connexion Italia, con il contributo di Expo 2015 e Camera di Commercio di Milano. SiExpo è dedicato ai materiali da costruzione, arredi per interni, arredi urbani, packaging e complementi fieristici, tutti classificati sulla base di specifici criteri qualitativi afferenti al potenziale di innovazione e di eco-sostenibilità.

Il Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è indissolubilmente legato al lavoro umano necessario al processo produttivo e distributivo del cibo nonché alle condizioni ambientali, sociali ed economiche dell’intero pianeta. L’Esposizione Universale di Milano vuole essere un punto d’incontro e di promozione di professionalità ed abilità diverse, ponendosi come modello per l’organizzazione, gestione e soprattutto realizzazione partecipata dei grandi eventi. Expo Milano 2015 rappresenta dunque una grande opportunità per la definizione di nuove politiche di inclusione lavorativa finalizzate alla promozione del ruolo centrale della persona, in grado di assumere non solo un alto valore educativo, ma anche simbolico. Inoltre, la portata dell’Evento in termini di interventi programmati, numerosità della forza lavoro prevista e di quella attualmente impiegata, il valore economico delle attività in essere e di futura realizzazione, rendono necessaria la pianificazione di un sistema di prevenzione e controllo per garantire la sicurezza degli ambienti e delle condizioni di lavoro, la regolarità degli appalti, l’eliminazione di possibili infiltrazioni criminali. In questo contesto si inseriscono i Protocolli e gli Accordi che Expo 2015 ha siglato nel corso degli anni con Enti Pubblici e Organizzazioni sindacali sui temi della legalità e del lavoro. Tali intese hanno lo scopo di realizzare la piena collaborazione tra la Società e gli altri soggetti firmatari e si inseriscono nella più ampia strategia di partecipazione ed inclusione che accompagna tutte le fasi dell’Esposizione Universale: da quella preparatoria a quella più centrale dell’Evento, senza tralasciare l’eredità sul territorio milanese e sul sistema italiano, rappresentata dal capitale umano generato e dal rafforzamento delle relazioni nazionali ed internazionali. Tutti i contenuti delle intese e dei Protocolli siglati da Expo 2015 sono recepiti all’interno dei contratti di affidamento stipulati con le imprese appaltatrici e subappaltatrici, fino all’ultimo livello dei subcontraenti coinvolti.

8.6.1 I Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati, disabili e dei soggetti in esecuzione di pena Expo 2015 promuove e realizza interventi di integrazione lavorativa a favore di soggetti appartenenti a categorie in condizioni di svantaggio o che vivono una situazione di difficoltà nel mondo del lavoro mediante l’attuazione dei seguenti Protocolli: • 15/12/2009 - Protocollo operativo con il Ministero della Giustizia Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia, per la promozione di iniziative tese allo sviluppo dell’attività lavorativa a favore della popolazione detenuta nei penitenziari della Regione, tramite il coinvolgimento di imprese e Cooperative Sociali nella preparazione dell’Esposizione Universale; • 20/04/2010 - Avviso comune siglato con le Confederazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL Milano, attraverso cui Expo 2015 si impegna ad inserire in ogni bando, capitolato o contratto stipulato una clausola che impegni l’impresa assegnataria all’assunzione di una quota di personale con difficile accesso al lavoro (soggetti in cassa integrazione straordinaria e/o

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in deroga, in mobilità, disoccupati in seguito a procedure di licenziamento oppure inoccupati); • 26/05/2011 - Protocollo d’intesa con Regione Lombardia e Associazioni di rappresentanza e tutela delle persone con disabilità, per l’attuazione di una strategia condivisa volta ad attivare e sperimentare diversi sistemi contrattuali che permettano ad una persona con disabilità di affrontare un adeguato percorso di inserimento lavorativo.

8.6.2 I Protocolli per la legalità e la sicurezza sul lavoro Expo 2015 ha assunto come obiettivo prioritario la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori durante tutta la fase di cantierizzazione e di gestione dell’Evento. A tal fine, la Società favorisce le necessarie intese in materia di relazioni sindacali, regolarità nei rapporti di lavoro e protezione della sicurezza dei lavoratori assumendo specifici progetti di vigilanza atti a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare, garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e combattere possibili infiltrazioni delle organizzazioni criminali. In particolare, allo scopo di impedire simili infiltrazioni, presso la Prefettura di Milano è stato insediato il Gicex, un gruppo interforze composto da investigatori facenti parte di tutte le forze di polizia. Dal 2009 al 2012 sono stati inoltre firmati i seguenti Protocolli: • 21/07/2009 - Protocollo di intenti sottoscritto dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL per l’attivazione di tavoli di “progettazione sociale” nel contesto delle strategie di indirizzo e coordinamento dell’Evento sui temi della salute, sicurezza sul lavoro, innovazione tecnologica, trasparenza, contrattazione e contrasto delle infiltrazioni mafiose; • 29/09/2009 - Protocollo a tutela della sicurezza e salute sul lavoro e della legalità in accordo con CGIL, CISL e UIL, che prevede la risoluzione del vincolo contrattuale con le imprese interessate nell’esecuzione delle opere funzionali all’Evento nel caso in cui emergano elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché in presenza del mancato rispetto degli obblighi retributivi e contributivi nello svolgimento dei rapporti di lavoro da parte di queste ultime; • 18/06/2010 - Convenzione con l’INPS per la regolazione e comunicazione delle informazioni relative ad appalti e subappalti e per la semplificazione della procedura di rilascio della certificazione di regolarità contributiva delle aziende impegnate nei lavori di preparazione e costruzione del Sito; • 18/04/2011 - Protocollo siglato con INAIL, CGIL, CISL e UIL per l’approvazione delle Linee Guida del progetto “Sicurezza e Prevenzione Expo 2015”, volto a favorire programmi che permettano di ridurre o evitare le occasioni di infortuni sul lavoro attraverso iniziative quali la realizzazione di una sede INAIL presso il Sito, l’istituzione di strutture tariffarie di vantaggio per le imprese coinvolte nei lavori e lo studio di una idonea copertura assicurativa per i Volontari che parteciperanno all’Evento;

• 10/01/2012 - Protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza nel cantiere degli interventi inerenti la rimozione delle interferenze presenti nel Sito Espositivo, sottoscritto dai soggetti affidatari dei lavori e da CGIL, CISL e UIL; • 13/02/2012 - Protocollo di Legalità in accordo con la Prefettura di Milano, per prevenire e combattere eventuali infiltrazioni mafiose attraverso il controllo di tutta la filiera delle imprese coinvolte nei lavori. Per rendere operativo il Protocollo, è stata realizzata Si.G.Expo, una piattaforma informatica per la gestione telematica di tutti i contenuti dell’intesa, compresa un’anagrafe degli esecutori e altri strumenti per un completo monitoraggio dell’attività dei cantieri con dati relativi a contratti, assetti proprietari e manageriali, conti e tracciabilità finanziaria; • 8/11/2012 - Accordo per la regolarità e la sicurezza nel cantiere della c.d. Piastra del Sito Espositivo, siglato dai soggetti affidatari dei lavori e da CGIL, CISL, UIL; • 21/11/2011 - Protocollo per la sicurezza, del lavoro e la formazione nelle lavorazioni edili concernenti le opere di Expo Milano 2015, firmato dalle Associazioni di categoria e dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL. • 18/6/2013 - Accordo per la regolarità e la sicurezza nei cantieri delle c.d. Vie d’Acqua per il Sito Espositivo Expo Milano 2015, firmato dalle imprese affidatarie, dalle Associazioni di categoria e dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL.

Le iniziative volte a prevenire le infiltrazioni mafiose nei lavori per il Sito Espositivo di Expo Milano 2015 I temi della sicurezza e della legalità sono una priorità per Expo 2015, soprattutto in relazione alla gestione del cantiere per la realizzazione del Sito Espositivo. Particolare attenzione è infatti riservata alle attività maggiormente a rischio di infiltrazione mafiosa, dal trasporto dei materiali in discarica al ciclo dei rifiuti, alla movimentazione della terra, grazie ad uno stretto controllo attuato mediante una verifica continua della regolarità degli accessi e delle presenze di uomini e mezzi. Fra le misure di prevenzione adottate, viene redatto il “settimanale di cantiere”, documento che contiene l’indicazione dell’esecutore e dei mezzi dell’appaltatore, del subappaltatore o del terzo contraente, di eventuali altre ditte che operano nella settimana di riferimento e di qualunque automezzo che accede all’area di cantiere, il tutto corredato dai nominativi dei dipendenti impiegati e supportato da un sistema di controllo in Sito, con varchi controllati dal personale del Comune e della direzione lavori di cantiere. Per gestire questa enorme quantità di informazioni, in collaborazione con la Prefettura di Milano è stata attivata una piattaforma tecnologica ed innovativa in grado di incrociare tutti i dati sensibili relativi all’antimafia e ai flussi finanziari, verificando anche le condizioni di sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori, in accordo con l’impegno della Società per contrastare il lavoro nero. Anche l’autorizzazione dei subappalti ed il monitoraggio in sede di esecuzione dei lavori sono rigorosamente tracciati e controllati: Expo 2015, nel rispetto dei ruoli istituzionali, esegue una serie di verifiche di natura amministrativa e di sicurezza preventiva, mentre spetta alla Prefettura di Milano e al gruppo interforze centrale Gicex eseguire il controllo antimafia vero e proprio, rappresentato dalla raccolta di tutti i documenti e le autorizzazioni necessarie.

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CAPITOLO 08

8.7 La Comunicazione di Expo 2015

8.7.2 Il Programma di Comunicazione

L’impegno nella comunicazione di Expo 2015 è cresciuto progressivamente e svolgerà nei prossimi anni un ruolo strategico per il successo dell’Evento. L’obiettivo è quello di creare emozioni ed interesse intorno all’Evento e portare il brand di Expo Milano 2015 alla conoscenza di un pubblico sempre più ampio. Il target di pubblico a cui è rivolta la comunicazione comprende tutti i cittadini di Milano e dell’Italia, tutti i cittadini del mondo e ogni forma di istituzione o Organizzazione nazionale e Internazionale.

Al fine di massimizzare gli sforzi e raggiungere un pubblico vasto, il Programma di Expo 2015 si sviluppa attraverso una serie di canali: • Rapporti con i media, in modo da supportare a livello mediatico tutte le iniziative, gli eventi e le conferenze in vista del 2015; • Progetti ed eventi, organizzati direttamente da Expo 2015 o con il contributo della Società, se organizzati da terzi, attraverso anche la concessione di patrocinio a titolo gratuito; • Campagne pubblicitarie, le quali avranno ad oggetto il Tema dell’Evento o la promozione di iniziative ed eventi collegati. Sarà oggetto di campagne pubblicitarie anche tutta la promozione del Ticketing, in modo da informare i potenziali Visitatori sulle modalità e possibilità di accesso al Sito.

8.7.1 La strategia e gli obiettivi La strategia di comunicazione di Expo 2015 è stata ufficialmente approvata dal BIE e prevede, durante i prossimi mesi di avvicinamento all’Evento, l’implementazione di una serie di strumenti e attività volte a diffondere la conoscenza di Expo Milano 2015 in tutto il mondo. La caratteristica che la contraddistingue risiede nel principio dell’inclusività - Un’Expo per tutti - è infatti lo spirito con cui viene affrontata la comunicazione in Expo 2015. Avviata nel 2008 con la candidatura della Città di Milano, la comunicazione ha visto fin da subito stringere rapporti con Istituzioni, Paesi, Società, Organizzazioni e molti altri soggetti. La mission di Expo 2015 prevede la condivisione della conoscenza, per ottenere la quale è fondamentale comunicare a tutti i target e portatori di interesse l’impegno alla collaborazione per raggiungere il successo dell’Evento. Expo 2015 ha fissato i seguenti obiettivi: 1) Informare ed educare Trasmettendo e diffondendo il Tema dell’Evento è possibile aumentare la consapevolezza di un vasto pubblico sulle sfide che il nuovo millennio pone al centro dell’attenzione per garantire la sostenibilità dell’alimentazione della popolazione mondiale. Nell’era della conoscenza, un’Esposizione Universale è l’occasione per condividere e diffondere quanto ad oggi raggiunto e conosciuto. 2) Condividere e coinvolgere Grazie al coinvolgimento di un numero elevato di soggetti, è possibile familiarizzare con i Temi trattati dall’Evento e affrontarli in modo più efficace. Oggi, Expo 2015 offre ai media, ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti coloro che hanno un potere comunicazionale, una grande opportunità per farsi promotori e portatori di best solutions e best practices. 3) Valorizzare Compito della comunicazione è quello di valorizzare l’importanza di un’occasione quale quella che si avrà a Milano nel 2015. Valorizzare non soltanto l’Evento, il Tema, i valori etc., ma trasmettere a tutti gli Stakeholders che l’Italia e Milano sono il posto ottimale dove far incontrare gli attori da tutto il mondo. 4) Mostrare i risultati raggiunti Proprio per garantire ai Partecipanti e a tutti gli Stakeholders la volontà di rendere Expo Milano 2015 un Evento di successo, è compito della comunicazione mostrare i risultati raggiunti. Lo scopo ultimo è raccontate in modo trasparente quanto è stato fatto, affinché si possa costituire un patrimonio culturale da poter tramandare alle generazioni future.

Un’importante campagna pubblicitaria, in collaborazione con la Fondazione Pubblicità Progresso, è stata realizzata sulle reti televisive RAI. Il messaggio che è stato presentato riguarda l’opportunità per Milano di diventare il luogo di incontro di cibi e culture diverse, per un’alimentazione migliore, sana e sostenibile.

8.7.3 Il sito web istituzionale Nella strategia di comunicazione di Expo 2015, internet sta svolgendo e svolgerà sempre più un ruolo strategico. L’obiettivo è di poter trasformare l’esperienza vissuta in rete, in un’esperienza reale e fisica sul Sito durante l’Evento. Nel sito web www.expo2015.org è possibile trovare informazioni riguardanti il progetto di Esposizione, i Partecipanti, i Partners, le opportunità per le imprese, le varie iniziative e le news. Due novità di rilievo, messe a punto nel 2013 e finalizzate a garantire massima trasparenza e libero accesso alle informazioni, sono la sezione Expo cantiere, dedicata ai dettagli del progetto e allo stato di avanzamento dei lavori nel cantiere, e la sezione Expo in Chiaro, dove sono pubblicati gli approfondimenti sulla governance e gli aspetti gestionali di Expo 2015.

8.7.4 I social networks I social networks svolgono, giorno dopo giorno, un ruolo sempre più importante. Expo 2015 è stata definita la prima “Social Expo”, in cui una comunità Expo online potrà divulgare i contenuti dell’Evento, condividerne i valori e incrementare il coinvolgimento sul Tema attraverso la rete. La presenza di Expo Milano 2015 in rete copre tutte le principali piattaforme social: Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin e Pinterest. I numeri della partecipazione alle piattaforme sono ancora modesti rispetto agli obiettivi, ma il dato sull’incremento delle visite è incoraggiante ed in linea con gli sforzi crescenti di comunicazione.

8.7.5 I progetti e gli eventi sul territorio Expo 2015 è presente anche nel territorio, attraverso una serie di momenti dedicati ai cittadini che aumenteranno nei prossimi anni.

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CAPITOLO 08

Popolo del Cibo È un progetto d’installazioni urbane ispirate all’opera dell’artista Arcimboldo, ideato dallo scenografo di fama internazionale Dante Ferretti. Il progetto vuole rappresentare uno strumento privilegiato con cui Expo Milano 2015 si racconta alle città italiane, europee e mondiali. Ispirate ai ritratti burleschi del celebre pittore milanese Giuseppe Arcimboldo, le sculture sono declinate in sette soggetti differenti ispirati ai principali elementi dell’alimentazione, presenti in tutte le tradizioni culturali del mondo. È dal Tema dell’Evento che proviene la scelta artistica di un modello rappresentativo per i soggetti del Popolo del Cibo, che evoca i frutti della terra e gli elementi base dell’alimentazione interpretati nella loro trasposizione fisica e reale di una figura umana. La missione è di spiegare le sfide, le opportunità e le occasioni di crescita che l’appuntamento del 2015 offre ai Paesi del Mondo.

Expo Tour Il progetto Expo Tour consiste in eventi volti alla promozione e alla diffusione di Expo 2105 sul territorio italiano con il coinvolgimento di istituzioni e realtà locali. Ad oggi, le città toccate sono state Bologna, Milano e Napoli, con l’obiettivo di presentare l’Evento, il suo Tema e i suoi valori. Expo Tour ha visto raccolti i cittadini intorno a quella che viene chiamata la “Tavola Planetaria”, una occasione per scoprire nuovi sapori provenienti da tutto il mondo.

Expo days Nei mesi di maggio del 2012 e del 2013, la città di Milano ha ospitato eventi, dibattiti, concerti, spettacoli e feste dedicati al tema della nutrizione da un punto di vista ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnicoscientifico ed economico. Nell’ultima edizione, la prima settimana degli Expo Days è stata dedicata ai temi dell’alimentazione e della relazione tra metropoli e agricoltura periurbana. Durante il weekend si è svolto l’evento più simbolico e importante: lo svelamento delle bandiere dei nuovi Paesi che parteciperanno ad Expo Milano 2015. La seconda settimana è stata dedicata al Sito e alle novità che l’Esposizione Universale sta portando alla città di Milano nel suo complesso. È stata inoltre inaugurata la mostra “Pianeta Expo 2015: Conoscere, gustare, divertirsi”. La terza settimana si è aperta all’insegna della “Milano Food Week”, un contenitore di eventi enogastronomici diffusi in tutta la città. L’ultima settimana ha avuto invece ad oggetto la Smart City e le partnerships sviluppate da Expo Milano 2015 per rendere Milano più smart. L’iniziativa ha trovato riscontro positivo sul territorio milanese ed una forte partecipazione. Changemakers for Expo Milano 2015 Changemakers è il nome del concorso lanciato da Expo 2015 e Telecom Italia con lo scopo di premiare le idee innovative che potranno trovare un’applicazione potenziale all’interno di Expo Milano 2015, in quanto collegate ai temi dell’Esposizione Universale o come servizi per i Visitatori ed i Partecipanti all’Evento. Attraverso l’aiuto di Make a Cube, incubatore in Italia specializzato in imprese ad alto valore sociale e ambientale, è stata lanciata una call for ideas, alla quale hanno risposto oltre 1.500 persone, in team composti prevalentemente da giovani under 30, provenienti da 21 Paesi, per un totale di 583 applications ricevute. Tra le proposte arrivate, sono state selezionate le 10 migliori idee sul piano dei contenuti e dei processi, capaci di mobilitare risorse e passioni, ed accompagnate sino alla fase di start up. WE-Women for Expo WE-Women for Expo è un progetto di Expo Milano 2015 in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che intende dare vita a un network di donne in tutto il mondo per agire insieme sui temi dell’alimentazione, migliorando il diritto universale al cibo. L’obiettivo è di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di donne in tutto il mondo invitandole a esprimersi sul cibo, non solo coltivandolo e cucinandolo, ma anche decidendo quale futuro costruire insieme per le prossime generazioni in termini di sostenibilità per dare il proprio contributo al Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Il viaggio di WE verso il traguardo del 2015 sarà accompagnato da un video realizzato con le immagini e la musica di due giovani artiste italiane – Erica Mou per la parte musicale e Cristina Seresini per le animazioni – che attraverso la loro creatività si fanno ambasciatrici del messaggio di WE nel mondo.

8.8 Il Programma Feeding Knowledge e le Best Practices

Figura 8.6 Il logo della tavola planetaria degli Expo Tour.

Il Programma Feeding Knowledge è un’iniziativa di Expo 2015 che ha come principale finalità quella di promuovere la cooperazione in materia di ricerca e innovazione per la sicurezza alimentare, attraverso la condivisione e lo sviluppo delle conoscenze, al fine di proporre soluzioni concrete per

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CAPITOLO 08

soddisfare le esigenze dei Paesi in via di sviluppo. Il Programma si sviluppa attraverso una piattaforma tecnologica online, che costituisce un canale di dialogo (“knowledge sharing”), collaborazione e disseminazione e che ha come obiettivi: 1) la costituzione di una rete internazionale per la ricerca e l’innovazione sulla sostenibilità alimentare; 2) supportare l’individuazione, la raccolta, la valorizzazione e la disseminazione delle Best Sustainable Development Practices (BSDP). In particolare, le Best Practices sono una componente importante dell’eredità dell’Esposizione e rappresenteranno un’opportunità per dare visibilità a programmi, iniziative, strategie e policies in grado di contribuire in maniera significativa a realizzare gli obiettivi collegati al Tema “Feeding the Planet, Energy for Life”. L’ambiente online e la rappresentazione nel Sito Espositivo, sono concepiti per raccogliere i dati sulle BSDP in modo che Expo 2015 possa valorizzarle come narrazioni multimediali, di iniziative già realizzate e di documentata efficacia per la sicurezza alimentare. Il Programma coinvolge molteplici istituzioni a livello nazionale e internazionale: • CIHEAM IAMB-Bari, Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari, istituito dal CIHEAM, International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies. L’istituto sviluppa in particolare la cooperazione internazionale tra i ricercatori e coordina i processi di elaborazione di contenuti scientifici della rete; • METID, Politecnico di Milano, progetta e sviluppa i supporti tecnologici e gestisce le strategie di e-collaboration, e-learning e networking; • FAO - Food and Agriculture Organization of the United Nations; • CNR; • i Ministeri dell’Agricoltura dei primi 12 paesi target (Albania; Algeria; Egitto; Giordania; Iraq; Libia; Libano; Marocco; Autorità Nazionale Palestinese; Tunisia; Turchia; Paesi del sud-est Europa).

Figura 8.7 Il logo del programma Feeding Knowledge

8. 9 I progetti per il mondo della scuola Il Progetto Scuola, nato dalla collaborazione tra Expo 2015 e il Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca, persegue i seguenti obiettivi: • Diffondere i temi e i valori centrali di Expo 2015, attraverso contenuti didattici dedicati; • Stimolare il contributo di insegnanti e studenti per la realizzazione di Expo Milano 2015;

• Incentivare la creatività dei giovani con riferimento al Tema; • Promuovere la partecipazione di studenti e famiglie, in forma fisica o virtuale; • Sensibilizzare gli adulti di domani sui valori rappresentati dal Tema (es. consumo alimentare responsabile); • Promuovere la conoscenza della realtà agroalimentare Italiana; • Lasciare un’eredità di valori, in termini di cultura e progresso tecnologico alle generazioni future. Per raggiungere questi obiettivi sarà resa disponibile una grande quantità di contenuti, in una logica aperta e collaborativa, attraverso la promozione e la diffusione delle tecnologie digitali in classe a supporto della didattica. Il Progetto consiste infatti nella creazione di una piattaforma di knowledge sharing grazie alla quale gli studenti delle scuole italiane potranno condividere e approfondire le tematiche che verranno affrontate durante i sei mesi dell’Evento. Attraverso un approccio innovativo ed interattivo, più di 300 scuole in tutta Italia potranno confrontarsi su cinque temi principali: • Storia dell’uomo, storie di cibo; • Abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo; • Il futuro del cibo: scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità; • Cibo sostenibile = mondo equo; • Il gusto è conoscenza. Le scuole italiane diventeranno una grande arena di discussione nella quale diffondere gli obiettivi per la sostenibilità, comprendenti la salvaguardia della biodiversità, la garanzia di accesso all’acqua potabile, la riduzione degli sprechi, la tutela e la trasmissione dei saperi, delle tradizioni e delle culture dei popoli. Le scuole potranno inoltre consolidare il proprio rapporto con le realtà produttive presenti sul territorio e gli studenti rafforzeranno comportamenti orientati alla sostenibilità, interiorizzando il Tema di Expo Milano 2015 per meglio comprendere la propria realtà locale. Le stime effettuate sui potenziali Visitatori all’Evento contano 1,3 milioni di studenti e oltre 100.000 docenti da tutta Italia: con l’iniziativa “Progetto scuola” si potrà raggiungere un pubblico ancora più ampio (gli studenti in Italia sono 7,3 milioni), che includerà tutti quei giovani che non potranno visitare di persona l’Esposizione Universale. Il Progetto è stato avviato con una prima fase pilota nel Comune di Monza. Quest’esperienza ha prodotto effetti molto positivi, consentendo ad Expo 2015 di raccogliere idee, riflessioni e suggerimenti utili per migliorare l’iniziativa ed estenderla con successo a tutte le scuole italiane. La seconda fase prevede il coinvolgimento di 1.000 docenti da tutta Italia, i quali effettueranno un percorso di formazione sul Tema dell’Evento, al fine di creare ed animare una community di docenti intorno al Progetto, che diventeranno gli ambasciatori di Expo Milano 2015. Il passo successivo vedrà la diffusione dei contenuti per gli studenti nelle classi che verranno personalizzati sulla base delle esperienze e delle specificità territoriali della singola scuola. Per valorizzare il percorso svolto da ciascuna classe verrà inoltre lanciato un concorso rivolto agli studenti per la creazione dei migliori video-racconti che saranno poi pubblicati online e diffusi e votati sui social network. La fase conclusiva del Progetto vedrà gli studenti, veri protagonisti ed attori dell’iniziativa, concretizzare l’esperienza svolta in classe con una visita fisica sul Sito, che consentirà loro di toccare con mano quanto già affrontato in classe e fare propria l’eredità di Expo Milano 2015.

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


METODOLOGIA

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

9.1 Nota metodologica Il presente Rapporto di Sostenibilità è il primo documento realizzato da Expo 2015 in una prospettiva di rendicontazione dei propri impatti economici, sociali ed ambientali. Il riferimento metodologico adottato per la realizzazione del Rapporto è costituito dalle Linee guida per il Reporting di Sostenibilità della Global Reporting Initiative (GRI), che rappresenta la migliore pratica riconosciuta a livello internazionale in tema di rendicontazione di sostenibilità. Le Linee guida GRI sono state adottate, anzitutto, quale modello in relazione ai principi per la definizione dei contenuti del Rapporto - Inclusività degli Stakeholders, Contesto di sostenibilità, Materialità e Completezza - ed ai principi per assicurare la qualità del reporting: Equilibrio, Comparabilità, Accuratezza, Tempestività, Chiarezza e Affidabilità. Alla base di tali principi, le Linee guida GRI individuano la Trasparenza quale valore cardine “sovraordinato” che deve informare l’intero processo di rendicontazione. Al fine di tenere in considerazione lo scenario evolutivo delle pratiche di sustainability reporting e di fornire un esempio per la rendicontazione delle future Esposizioni Universali, si è scelto di utilizzare la versione G4 delle Linee guida, presentata ufficialmente nel maggio 2013. Rispetto alle precedenti edizioni, tale versione dello standard segna un cambiamento rilevante nel processo di identificazione dei contenuti del Rapporto e, più in generale, nell’approccio alla rendicontazione. Maggiore enfasi è attribuita infatti al principio della materialità, che deve guidare l’identificazione dei temi economici, sociali ed ambientali da trattare nel Rapporto, indirizzando l’organizzazione verso la rendicontazione degli aspetti più significativi nei contesti applicativi ove questi producono gli impatti più rilevanti (“focus on what matters, where it matters”1). Tale approccio è coerente con le peculiarità di una Società responsabile dell’organizzazione e della gestione di un grande evento quale un’Esposizione Universale, le cui attività e dinamiche operative sono condizionate, in maniera sostanziale, dalle diverse fasi in cui si articola il ciclo di vita della manifestazione: candidatura, pianificazione e organizzazione, gestione dell’evento, restituzione del Sito Espositivo, chiusura e post-evento. La significatività degli aspetti da rendicontare si modifica infatti in relazione al succedersi di tali fasi, ciascuna delle quali caratterizzata da specifiche attività. In questo quadro, il processo di rendicontazione si è svolto, in sintesi, secondo le seguenti fasi: 1) Preliminare identificazione dei temi e degli ambiti di rendicontazione economica, sociale ed ambientale applicabili ad Expo 2015, del periodo e del perimetro di rendicontazione coperti dal Rapporto. Con l’obiettivo di riflettere le specificità delle attività e degli impatti connessi ad un’Esposizione Universale, tale attività è stata guidata, oltre che dall’Informativa standard delle Linee guida GRI, anche dal Supplemento specifico emanato dal GRI per il settore dell’organizzazione degli eventi (“Sustainability Reporting Guidelines & Event Organizers Sector Supplement”), disponibile nella versione 3.1. 1

Per quanto riguarda l’arco temporale di riferimento, le informazioni e i dati contenuti nel presente e primo Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 si riferiscono al periodo compreso fra la costituzione della Società (dicembre 2008) e il primo semestre del 2013 (dati al 30 giugno), salvo ove diversamente specificato e ad eccezione di alcuni aggiornamenti ritenuti significativi, riferibili alla seconda metà del 2013. Tale scelta è stata dettata dalla primaria esigenza, ai fini di assicurare la trasparenza e la chiarezza delle attività rendicontate, di ricostruire il contesto e il quadro di riferimento - anche in termini di governance dell’Evento - in cui si è costituita la Società Expo 2015 e sono state definite le sue competenze ed attività. In questo senso, i contenuti del documento costituiscono una base informativa di riferimento per le prossime edizioni del Rapporto, che saranno sempre maggiormente focalizzate sulle attività svolte in vista dell’Evento. Il perimetro di rendicontazione del documento si estende a tutta la Società, ricomprendendo l’organizzazione complessiva dell’Evento, la realizzazione delle opere e degli interventi di competenza, la gestione delle relazioni con le diverse categorie di Partecipanti all’Esposizione e con i soggetti istituzionali, a tutti i livelli, coinvolti nella governance dell’Evento, nonché con tutti gli Stakeholders a diverso titolo interessati dalla manifestazione. 2) Conduzione di una serie di interviste con le Direzioni e Funzioni dell’organizzazione, mirate ad approfondire i temi e gli ambiti di rendicontazione identificati, farne emergere di eventuali nuovi significativi e verificare la disponibilità dei relativi dati, informazioni e indicatori. In totale, sono state realizzate 21 interviste. 3) Identificazione degli Stakeholders di riferimento e conduzione di focus group con i referenti interni delle varie Direzioni, mirati a delineare i temi, gli argomenti e le aspettative proprie di ciascuna categoria di Stakeholder rispetto all’organizzazione dell’Esposizione Universale. Tali attività hanno consentito di completare l’analisi di materialità degli aspetti più significativi da rendicontare nel documento, come delineati nel paragrafo 4.2 del Rapporto. 4) Raccolta ed elaborazione dei dati e delle informazioni. 5) Redazione del documento. Infine, nell’ambito del processo di rendicontazione, Expo 2015 ha coinvolto attivamente gli Official Partners, chiedendogli di comunicare agli Stakeholders il loro contributo alla sostenibilità dell’Evento attraverso la redazione di un’apposita scheda. Le schede sono riportate in chiusura del presente Capitolo. Il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dalla Funzione Sustainability con il supporto dello IEFE - Università Bocconi. La redazione del documento ha visto il coinvolgimento e la collaborazione attiva di tutte le risorse di Expo 2015 individuate quali referenti per l’elaborazione dei dati e delle informazioni di propria competenza. Il Rapporto è stato esaminato ed approvato dalla Direzione Generale Planning and Control.

The GRI Sustainability Reporting Guidelines, Main Features of G4, July 2013 version, www. globalreporting.org

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

9.2 Tabella di corrispondenza con l’Informativa GRI La Tabella di corrispondenza fra l’Informativa Standard richiesta dal GRI e i contenuti specifici del Rapporto è riportata di seguito indicandone la localizzazione all’interno del documento. Questa prima edizione del Rapporto non copre tutti i requisiti richiesti dallo standard per poter essere qualificato come “pienamente conforme alle Linee guida GRI”.

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD GENERALE PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE

Expo 2015 è impegnata al miglioramento delle prossime edizioni coerentemente con quanto previsto dalle Linee Guida GRI. G4-9

Dimensione dell’organizzazione, inclusi: numero di dipendenti, numero di volontari, numero di attività svolte, vendite o ricavi netti, capitalizzazione, quantità di prodotti o servizi forniti.

5.1; 6.3

G4-10

Numero totale dei dipendenti, suddiviso per: a) genere e forma contrattuale; b) categoria professionale e genere (per i dipendenti a tempo indeterminato); c) per tipologia di impiego e genere; d) per provenienza geografica e genere.

N.D.

G4-11

Percentuale di dipendenti coperti da contratti collettivi di lavoro.

5.3

G4-12

Descrizione dell'organizzazione della catena di fornitura.

G4-13

Cambiamenti significativi nelle dimensioni, nella struttura, nell’assetto proprietario o nella catena di fornitura avvenuti nel periodo di rendicontazione.

Tabella di corrispondenza con Linee Guida per il Reporting di Sostenibilità della Global Reporting Initiative

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD GENERALE STRATEGIA E ANALISI Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale (ad esempio, amministratore delegato, presidente o posizione equivalente) in merito all’importanza della sostenibilità per l’organizzazione ed alla strategia per la sostenibilità.

G4-1

G4-2

Descrizione dei principali impatti, rischi e opportunità.

4.1 (box)

N.D.

8.5.2

2.1

PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE: COINVOLGIMENTO IN INIZIATIVE ESTERNE

PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE

G4-3

Nome dell’organizzazione.

G4-4

Principali eventi, marchi, prodotti e/o servizi.

G4-5

Luogo della principale sede dell’organizzazione.

G4-6

Paesi nei quali opera l’organizzazione.

G4-7

Assetto proprietario e forma legale.

G4-8

Mercati serviti.

G4-14

Spiegazione dell’eventuale modalità di applicazione del principio o approccio di precauzione.

3.3.3

G4-15

Elenco degli principi, delle Carte o di altre iniziative esterne in campo economico, ambientale e sociale, principi adottati o altre iniziative sottoscritti dall'organizzazione.

1.1 (box)

G4-16

Partecipazione ad associazioni di categoria nazionali e/o internazionali in cui l’organizzazione: detiene una posizione presso gli organi di governo, partecipa a progetti e comitati, fornisce finanziamenti considerevoli al di là della normale quota associativa.

8.5

Introduzione

1.4

Copertina

3.4

1.4

8.1

138

139 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD GENERALE

INFORMATIVA STANDARD GENERALE

IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI RILEVANTI E LORO CONFINI

PROFILO DEL REPORT

Elenco delle società incluse nel bilancio consolidato dell'organizzazione o in documenti equivalenti. Indicazione di eventuali società incluse nel bilancio consolidato o nei documenti equivalenti non incluse nel Report.

G4-17

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

G4-28

Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite.

9.1

G4-29

Data di pubblicazione del report di sostenibilità più recente.

N.A.

G4-30

Periodicità di rendicontazione.

9.1

G4-31

Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul report di sostenibilità e i suoi contenuti.

9.1

N.A.

G4-18

a) spiegazione sul processo di definizione dei Contenuti, gli Aspetti e i Confini del Report. b) spiegazione su come l’organizzazione ha implementato i principi del Report per la definizione dei Contenuti.

9.1

G4-19

Elenco di tutti gli aspetti significativi identificati nel processo di definizione dei contenuti del Report.

4.2; 9.1

G4-20

Per ogni aspetto significativo identificato, indicare il perimetro di applicazione all'interno dell'organizzazione.

9.1

G4-21

Per ogni aspetto significativo identificato, indicare il perimetro di applicazione all'esterno dell'organizzazione.

9.1

G4-22

Spiegazione degli effetti di qualsiasi modifica di informazioni inserite nei report precedenti e motivazioni di tali modifiche.

N.A.

G4-23

Cambiamenti significativi di campo di applicazione e perimetro del Report rispetto al precedente periodo di rendicontazione.

PROFILO DEL REPORT: INDICE DEI CONTENUTI GRI G4-32

GRI Content Index.

9.2

Politiche e pratiche adottate al fine di ottenere l’assurance esterna del Report.

N.D.

G4-34

Struttura di governo dell’organizzazione, inclusi i comitati del più alto organo di governo. Identificare ogni organo responsabile delle scelte in campo economico, ambientale e sociale.

1.1; 2.1; 2.3

G4-35

Processo di delega, da parte dei vertici aziendali, nei confronti dei dirigenti e altri dipendenti, sui temi economici, ambientali e sociali.

N.D.

G4-36

Nomina di posizioni dirigenziali o con responsabilità sui temi economici, ambientali e sociali. Indicare se tali posizioni riportano direttamente al più alto organo di governo.

2.4

G4-37

Processi di consultazione sui temi economici, ambientali e sociali tra gli stakeholders e il più alto organo di governo. Se la consultazione è delegata, descrivere a chi e descrivere tutti i processi di feedback al più alto organo di governo.

4.2

G4-38

Composizione del più alto organo di governo (in termini di indipendenza, mandato, genere, posizioni dirigenziali, rappresentatività degli stakeholder, etc.).

2.3

ASSICURAZIONE

N.A.

G4-33 GOVERNANCE

COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS

G4-24

Elenco di gruppi di stakeholder con cui l’organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento.

4.2

G4-25

Principi per identificare e selezionare i principali stakeholder con i quali intraprendere l’attività di coinvolgimento.

4.2

Approccio all’attività di coinvolgimento degli stakeholder, specificando la frequenza per tipologia di attività sviluppata e per gruppo di stakeholder.

G4-26

Argomenti chiave e criticità emerse dall’attività di coinvolgimento degli stakeholder e in che modo l’organizzazione ha reagito alle criticità emerse, anche in riferimento a quanto indicato nel Report. Indicare i gruppi di stakeholder che hanno sollevato i diversi argomenti chiave e criticità.

G4-27

4.2

N.D.

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141 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD GENERALE

INFORMATIVA STANDARD GENERALE

GOVERNANCE

GOVERNANCE

G4-39

G4-40

Indicare se il Presidente del più alto organo di governo ricopre anche un ruolo esecutivo.

2.1; 2.3

Processi di selezione e nomina dei membri del più alto organo di governo e dei relativi comitati.

N.D.

Attività in essere presso il più alto organo di governo per garantire che non si verifichino conflitti di interesse.

G4-41

G4-42

2.3

G4-43

Misure adottate per sviluppare e migliorare la conoscenza da parte dell'organo di governo più elevato sulle tematiche economiche, ambientali e sociali.

N.A.

G4-44

Processi per la valutazione delle performance del più alto organo di governo, in funzione delle performance economiche, ambientali, sociali. Indicare se la valutazione è indipendente o meno e la sua frequenza e se si tratta di un'autovalutazione. Riportare le azioni intraprese in risposta a tali valutazioni.

G4-45

Ruolo del più alto organo di governo nel riesaminare l'efficacia dei processi di gestione del rischio dell'organizzazione riguardante la sfera economica, ambientale e sociale.

G4-46

G4-47

Frequenza del riesame degli impatti, dei rischi e delle opportunità economiche, ambientali e sociali da parte del più alto organo di governo.

N.D.

G4-48

Figura che esamina e approva formalmente il Report di sostenibilità dell'organizzazione e assicura che tutti gli aspetti significativi siano coperti.

9.1

G4-49

Processo adottato per comunicare al più alto organo di governo le preoccupazioni più significative.

N.D.

G4-50

Natura e numero totale delle preoccupazioni più significative che sono state comunicate al più alto organo di governo e i meccanismi utilizzati per affrontarle e risolverle.

N.D.

G4-51

Legame tra i compensi dei componenti del più alto organo di governo, senior executive manager e la performance dell’organizzazione (inclusa la performance sociale e ambientale).

N.D.

G4-52

Processo per la determinazione dei compensi (incluso l'eventuale coinvolgimento di consulenti).

5.2.3

G4-53

Riportare in che modo vengono considerate le opinioni degli stakeholders in merito alle politiche di remunerazione.

N.D.

G4-54

Rapporto tra la retribuzione annua dell'individuo con la retribuzione maggiore e la mediana delle retribuzioni annue di tutti i dipendenti (escluso l'individuo che percepisce di più).

N.D.

G4-55

Rapporto tra l'aumento percentuale della retribuzione dell'individuo più pagato e la mediana dell'incremento percentuale delle retribuzioni di tutti i dipendenti (escluso il più pagato).

N.D.

N.D.

Ruolo del più alto organo di governo e dei dirigenti nello sviluppo, nell'approvazione e nell'aggiornamento delle Mission, delle Strategie, delle Politiche e degli obiettivi connessi agli impatti economici, ambientali e sociali.

Ruolo del più alto organo di governo nell'identificazione e gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità economiche, ambientali e sociali. Indicare se vi sono forme di consultazione degli stakeholders a supporto del più alto organo di governo.

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

N.D.

N.D.

N.D.

142

143 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD GENERALE

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

ETICA ED INTEGRITÀ

INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA

G4-56

Mission, valori, codici di condotta, principi rilevanti per le performance economiche, ambientali e sociali sviluppati internamente e stato di avanzamento della loro implementazione.

2.3 (box); 4.1; 7.1

G4.57

Meccanismi interni ed esterni a supporto della legalità ed eticità dei comportamento etici.

2.3 (box); 3.3.2; 8.6.2

Meccanismi interni ed esterni per segnalare comportamenti non etici o illegali.

G4-58

2.3 (box); 3.3.2; 8.6.2

G4-EC7

Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di Prodotti/servizi, attività pro bono.

N.D.

G4-EC8

Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate.

6.5

G4-EC9

Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative.

8.5.2; 6.4

EO1 - Event Organizer Sector Supplement

Impatti economici diretti e creazione del valore come conseguenza di iniziative sulla sostenibilità.

N.D.

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE Indicare, per ciascun aspetto, perché è significativo; come viene gestito l'aspetto e i suoi impatti; le modalità di valutazione dell'efficacia di tale gestione.

G4-DMA

N.D.

INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione.

G4-EC1

G4-EC2

G4-EC3

G4-EN1

Materie prime utilizzate per peso o volume.

N.D.

G4-EN2

Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato.

N.D.

G4-EN3

Consumo di energia entro l'organizzazione.

7.9.1

G4-EN4

Consumo di energia all'esterno dell'organizzazione.

7.9.1

G4-EN5

Intensità energetica.

N.D.

G4-EN6

Riduzione dei consumi di energia dovuti alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza.

N.D.

G4-EN7

Riduzione del fabbisogno di energia dei prodotti e servizi offerti.

N.D.

G4-EN8

Prelievo totale di acqua per fonte.

N.D.

G4-EN9

Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua.

N.D.

G4-EN10

Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata.

N.D.

6.4

Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell’organizzazione dovuti ai cambiamenti climatici.

N.D.

Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico.

N.D.

G4-EC4

Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione. Indicare se il governo è presente nell'assetto proprietario dell'organizzazione.

G4-EC5

Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti, suddiviso per genere, e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative.

N.D.

G4-EC6

Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale dei senior manager assunti nella comunità locale.

N.D.

1.4; 6.1

144

145 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE

INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE

G4-EN11

Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette.

3.4

G4-EN12

Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette.

7.4

G4-EN13

Habitat protetti o ripristinati.

G4-EN14

Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione, suddivise per livello di rischio di estinzione.

7.9.1

G4-EN16

Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) (Scopo 2).

7.9.1

G4-EN17

Altre emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) (Scopo 3).

7.9.1

G4-EN18

Intensità delle emissioni di gas effetto serra.

N.D.

G4-EN19

Riduzione delle emissioni di gas effetto serra.

N.A.

G4-EN21

NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per tipologia e peso.

N.D.

G4-EN23

Peso totale dei rifiuti per tipo e per metodi di smaltimento.

N.D.

Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I,II,II, VIII) che sono trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all’estero.

G4-EN25

7.6; 7.6.1; 7.6.2; 7.7; 7.9.2; 7.9.3; 7.10

G4-EN28

Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato, per categoria.

N.A.

G4-EN29

Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale.

7.2

G4-EN30

Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale.

3.4; 7.9.1

G4-EN31

Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipo.

7.9.3

G4-EN32

Percentuale dei nuovi fornitori selezionati sulla base di criteri ambientali.

N.D.

G4-EN33

Impatti ambientali negativi significativi, attuali e potenziali, nella catena di fornitura e azioni intraprese per la loro gestione.

7.7; 8.5.4.

G4-EN34

Numero di reclami ricevuti inerenti gli impatti ambientali gestiti e risolti attraverso meccanismi formali per la loro risoluzione.

EO2 - Event Organizer Sector Supplement

Modalità di trasporto dei partecipanti e dei visitatori rispetto al totale dei trasporti e iniziative di incoraggiamento sull'uso di trasporti più sostenibili.

EO3 - Event Organizer Sector Supplement

Impatti ambientali e socio-economici significativi delle modalità di trasporto dei partecipanti e dei visitatori da e per l'evento e iniziative intraprese per mitigare tali impatti.

7.4.1

Acqua totale scaricata, per qualità e destinazione.

Numero totale e volume di sversamenti significativi.

Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei prodotti e dei servizi offerti.

7.2; 7.4.1

G4-EN22

G4-EN24

G4-EN27

7.4

Emissioni dirette di gas a effetto serra (GHG) (Scopo 1).

Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso.

7.4; 7.4.1

7.3; 7.10

G4-EN15

G4-EN20

G4-EN26

Identità, dimensione, stato di salvaguardia e biodiversità della fauna e della flora acquatica e i relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi idrici e dalle dispersioni provocate dell’organizzazione.

N.D.

N.D.

N.D.

3.4; 3.5

7.9.3

146

147 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - CONDIZIONI DI LAVORO

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - CONDIZIONI DI LAVORO

G4-LA1

Numeri totali e tassi di nuove assunzioni e di turnover del personale per età, genere e area geografica.

N.D.

G4-LA14

Percentuale dei nuovi fornitori selezionati sulla base di criteri inerenti le condizioni lavorative del personale.

G4-LA2

Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno ma non per i lavoratori part-time e/o a termine, suddivisi per sedi operative più rilevanti.

N.D.

G4-LA15

Impatti negativi e significativi derivanti da pratiche di lavoro nella catena di fornitura e azioni intraprese per la loro gestione.

8.6.1; 8.6.2

G4-LA3

Ritorno al lavoro e mantenimento del posto di lavoro dopo il congedo parentale, per genere.

N.D.

G4-LA16

Numero di reclami connessi alle condizioni di lavoro risolti attraverso meccanismi formali per la loro risoluzione.

N.D.

G4-LA4

Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva.

N.D.

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - DIRITTI UMANI

Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza, composto da rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore.

N.D.

G4-LA6

Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica e genere.

5.4; 5.5

G4-LA7

Lavoratori con un'alta incidenza o un alto rischio di malattie connesse alla loro occupazione.

N.A.

G4-LA8

Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza.

8.6.2

G4-LA9

Ore medie di formazione annue per dipendente, suddiviso per genere e per categoria di lavoratori.

5.3

G4-LA10

Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione / aggiornamento progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere.

5.2.1 (box)

G4-LA11

Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera, suddivisi per genere.

5.2.2

G4-LA12

Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità.

N.D.

Rapporto dello stipendio base e della remunerazione totale delle donne rispetto a quelli degli uomini a parità di categoria, suddivisi per sedi operative più significative.

N.D.

G4-LA5

G4-LA13

N.D.

G4-HR1

Percentuale e numero totale di accordi e di contratti di investimento significativi che includono clausole sui diritti umani o che sono sottoposti ad una relativa valutazione.

N.A.

G4-HR2

Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati.

N.A.

G4-HR3

Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni correttive intraprese.

N.D.

G4-HR4

Identificazione delle attività e dei principali fornitori in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere violata o esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti.

N.D.

G4-HR5

Identificazione delle operazioni e dei principali fornitori con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per contribuire alla sua effettiva abolizione.

N.D.

G4-HR6

Attività e principali fornitori con alto rischio di ricorso al lavoro forzato o obbligato e misure intraprese per contribuire all’abolizione di ogni loro forma.

N.D.

G4-HR7

Percentuale del personale e dei volontari addetti alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione.

N.D.

G4-HR8

Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese.

N.D.

G4-HR9

Percentuale e numero totale delle attività sottoposte a controlli e/o valutazioni di impatto relativi ai diritti umani.

N.D.

148

149 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - DIRITTI UMANI

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - SOCIETÀ

G4-HR10

Percentuale dei principali fornitori, contraenti e altri partner che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti umani e relative azioni intraprese.

N.D

G4-HR11

Impatti significativi, attuali e potenziali, per il mancato rispetto dei diritti umani nella catena di fornitura e azioni intraprese per la loro gestione.

N.D.

Numero di reclami connessi al rispetto dei diritti umani risolti attraverso meccanismi formali per la loro gestione.

N.D.

G4-HR12

G4-SO10

Impatti negativi attuali e potenziali sulla società dipendenti dalla catena di fornitura e azioni intraprese.

8.6.2

G4-SO11

Numero di reclami relativi agli impatti sulla società risolti attraverso meccanismi formali per la loro gestione e risoluzione.

N.D.

EO4 - Event Organizer Sector Supplement

Espressioni di dissenso per tipologia, argomento, peso e risposta.

N.D.

EO5 - Event Organizer Sector Supplement

Iniziative per la creazione di un evento inclusivo e relativi impatti.

8.1; 8.2; 8.2.1; 8.2.2; 8.3; 8.3.1; 8.3.2; 8.4

EO6 - Event Organizer Sector Supplement

Iniziative per la creazione di un ambiente accessibile e relativi impatti.

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - SOCIETÀ Percentuale delle attività per cui è stata coinvolta la comunità locale, sono stati valutati gli impatti e sono stati implementati programmi di sviluppo.

3.3.3

G4-SO2

Attività svolte dall'organizzazione con un significativo impatto negativo attuale o potenziale nei confronti della comunità locale.

7.5

G4-SO3

Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione.

2.3 (box)

G4-SO4

Politiche e procedure di comunicazione e formazione in materia di anticorruzione.

2.3 (box)

G4-SO1

G4-SO5

Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione.

Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti, politiche relative istituzioni, per Paese.

G4-SO6

Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenze.

G4-SO7

Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi o regolamenti.

G4-SO8

Percentuale di nuovi fornitori selezionati in base a criteri di impatto sulla società.

G4-SO9

3.4

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO

G4-PR1

Percentuale di prodotti e servizi rilevanti per i quali sono valutati gli impatti su salute e sicurezza ai fini del loro miglioramento.

N.A.

G4-PR2

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita.

N.A.

G4-PR3

Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richieste dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi.

N.A.

G4-PR4

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e l’etichettatura di prodotti/servizi.

N.A.

G4-PR5

Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione.

N.A.

G4-PR6

Vendita di prodotti vietati o oggetto di contestazione.

G4-PR7

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riferiti all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione.

N.D.

G4-PR8

Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori.

N.A.

N.D.

N.A.

N.A.

N.D.

N.D.

7.7

150

151 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


CAPITOLO 09

9.3 Contatti RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO 2015

LINEE GUIDA GRI

INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA

Per ogni informazione circa la presente edizione del Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 è possibile contattare il seguente indirizzo: sustainability@expo2015.org Il Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 è disponibile sul sito web della Società all’indirizzo: www.expo2015.org/expo-in-chiaro/sostenibilità.

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - RESPONSABILITA’ DI PRODOTTO

G4-PR9

Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi.

N.A.

EO7 - Event Organizer Sector Supplement

Numero e tipo di infortuni, incidenti dei partecipanti e visitatori in ordine di rilevanza per gli stakeholders.

N.A.

EO8 - Event Organizer Sector Supplement

Rispetto delle politiche dell'organizzazione e degli standard locali/nazionali/internazionali in materia di food & beverage (es: approvvigionamento da filiera corta, cibo biologico, offerta di acqua potabile non imbottigliata) in termini di percentuale dei servizi offerti che soddisfano tali politiche/ standard.

N.D.

INDICATORI DI PERFORMANCE - FORNITURE DI BENI E SERVIZI EO9 - Event Organizer Sector Supplement

Iniziative nell'ambito del performance di sostenibilità.

procurement

e

relative

EO10 - Event Organizer Sector Supplement

Tipologia, ammontare e impatto dei benefits, finanziari e "in kind", ricevuti dall'organizzatore dai fornitori.

7.7; 8.5.3; 8.5.4

8.5.1

INDICATORI DI PERFORMANCE - FORNITURE DI BENI E SERVIZI

EO11 - Event Organizer Sector Supplement

Numero, tipologia e impatto delle iniziative di sostenibilità intraprese per aumentare la consapevolezza dei visitatori, condividere la conoscenza, i comportamenti virtuosi e i risultati ottenuti.

8.7; 8.8; 8.9

EO12 - Event Organizer Sector Supplement

Natura e ampiezza del trasferimento di insegnamenti e buone pratiche.

8.7; 8.8; 8.9

EO13 - Event Organizer Sector Supplement

Numero, tipologia e impatto infrastrutturale e tecnologica.

dell'eredità

materiale,

3.5; 3.6

Legenda: N.D.: Informativa non disponibile N.A.: Informativa non applicabile

152

153 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


L’IMPEGNO DEI PARTNERS PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015

APPENDICE

154

155 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO SUSTAINABILITY DI SOSTENIBILITÀ REPORT


APPENDICE

Nome azienda

Accenture SpA

Nome azienda

• Enel Distribuzione, Gruppo Enel SpA • Enel Sole, Gruppo Enel SpA

Naming e status

System Integration Official Global Partner

Naming e status

• Smart Energy Official Global Partner • Lighting Solutions Official Global Partner

Scopo e servizi offerti/ Oggetto partnership

Accenture è Official Global Partner per la System Integration e progetterà l’architettura complessiva dei sistemi informatici di Expo Milano 2015.

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Enel si occuperà della progettazione della Smart Grid interna al Sito Espositivo, del sistema di Energy Management, dell’illuminazione intelligente (interna ed esterna) e delle infrastrutture di ricarica elettrica.

Contributo (Cash + Value in Kind)

33.000.000 euro

Contributo (Cash+Value in Kind)

• Enel Distribuzione: 27.000.000 euro • Enel Sole: 6.650.000 euro

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

Nel pieno rispetto del suo approccio “sostenibile”, l’impegno di Accenture, come Official Global Partner per la System Integration di Expo Milano 2015, sarà caratterizzato dalla capacità di integrare le soluzioni smart messe a disposizione da Expo 2015 e dagli altri Partner per ottimizzare le operations e i servizi di logistica, oltre che la visitor experience per i visitatori in’ottica di sostenibilità rispetto a diverse dimensioni: ambiente (ad esempio grazie all’e-couponing minimizzare il consumo di carta), mobility (risparmiando tempo impiegato dai visitatori ma anche, ad esempio, degli addetti di Expo 2015 dedicati ai controlli di sicurezza), energia (ottimizzando i consumi di elettricità grazie alla tecnologia) e living (supporto all’event management e alta qualità dei servizi aggiuntivi offerti, grazie anche al sistema di Presence e Location Management o al monitoraggio dei comportamenti dei visitatori all’interno del sito e dei vari Padiglioni). Saremo inoltre fortemente impegnati a garantire il piu’ basso impatto ambientale nel corso dell’Evento anche promuovendo e favorendo comportamenti virtuosi attraverso specifiche attività di sensibilizzazione nei confronti dei nostri principali target di riferimento, che verranno coinvolti in diverse iniziative prima e durante i 6 mesi dell’Evento.

Il progetto altamente innovativo proposto da Enel permetterà di gestire in maniera efficiente le risorse energetiche, garantendo l’ottimizzazione dei flussi energetici e la riduzione di emissioni di CO2eq.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

La Smart Grid unita all’Energy Management permetterà il monitoraggio, il controllo e la gestione dei carichi: l’utente finale percepirà un’elevata qualità del servizio e diventerà parte attiva del sistema, migliorando le proprie abitudini nel consumo energetico. Nell’illuminazione verranno utilizzate sorgenti efficienti ad elevato rendimento (LED). L’infrastruttura di ricarica elettrica, invece, favorirà la mobilità sostenibile e abiliterà servizi di Vehicle to Grid.

In Italia, Accenture ha condotto e sta attualmente conducendo varie iniziative di Sostenibilità investendo oltre 1M$ nel solo 2012 e, a livello mondiale, per le sue iniziative sulla sostenibilità ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’inserimento nella Global Green List 100.

156

157 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


APPENDICE

Nome azienda

Fiat-Chrysler & CNH Industrial

Nome azienda

Intesa Sanpaolo SpA

Naming e status

Sustainable Mobility Official Global Partner

Naming e status

Banking Official Global Partner

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Sistemi e piattaforme IT (pagamento e ticketing), distribuzione dei biglietti, carte di pagamento e soluzioni di mobile payment, servizi finanziari ai Partecipanti, filiale innovativa sul sito espositivo, rete di POS e ATM, servizi di tesoreria per Expo Milano 2015.

Contributo (Cash+Value in Kind)

33.638.225 euro

Mobilità sostenibile e tecnologia all’avanguardia per un’agricoltura sostenibile Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Contributo (Cash+Value in Kind)

Consegna di una flotta di vetture sostenibili per favorire la mobilità e presentazione, attraverso prodotti innovativi, di un’azienda agricola sostenibile di oggi e del futuro.

35.390.407 euro

Fiat-Chrysler fornirà una flotta di vetture che, all’insegna della mobilità sostenibile, saranno utilizzate per gli spostamenti all’interno del Sito Espositivo e come courtesy car per le numerose delegazioni ospiti che arriveranno da ogni angolo del mondo.

L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo Sviluppo Sostenibile si inserisce perfettamente all’interno del tema dell’Esposizione quale massima espressione della volontà della banca di affrontare e superare le sfide contemporanee in ambito di responsabilità sociale.

Il primo modello utilizzato sarà la 500L con motorizzazione a metano e diesel, ma nel corso del tempo saranno utilizzate altre vetture il cui lancio è previsto prima dell’inizio di Expo Milano 2015. Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

CNH Industrial parteciperà invece con un suo padiglione di 1.600 metri quadrati, dove presenterà ai visitatori la propria idea di azienda agricola sostenibile di oggi e del futuro. Un futuro nel quale la produzione di cibo, energia e reddito per gli agricoltori faranno parte di un unico circolo virtuoso, basato sull’impiego di risorse rinnovabili, sul rispetto della terra e dell’ambiente, e sull’eliminazione degli sprechi. In un percorso didattico saranno presentati e fatti sperimentare al pubblico i prodotti e le tecnologie innovative, capaci di conciliare l’efficienza della produttività con l’impiego razionale e sostenibile delle risorse.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

La tutela dell’ambiente naturale e sociale e l’attenzione ai cambiamenti climatici sono dimensioni chiave del nostro impegno di responsabilità e lo dimostriamo attraverso innumerevoli azioni per la riduzione della nostra impronta ecologica e quella dei nostri clienti e fornitori. Per Expo Milano 2015, in linea con le policy ambientali e sociali che già adottiamo, saranno realizzati servizi di pagamento e ticketing che rispondono a precisi criteri di sostenibilità, consentendo la dematerializzazione per ridurre al minimo l’uso di carta. Anche la filiale che verrà costruita all’interno del Sito Espositivo incorporerà soluzioni innovative e si caratterizzerà per la sua sostenibilità, così come gli eventi che vi si svolgeranno.

158

159 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


APPENDICE

Nome azienda

Samsung Electronics Italia SpA

Nome azienda

Selex ES SpA

Naming e status

Edutainment Official Global Partner

Naming e status

Safe City & Main Operation Center Official Global Partner

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Con il ruolo di azienda leader nei mercati di digital media ed elettronica, Samsung sarà responsabile della fornitura di prodotti e soluzioni all’avanguardia che renderanno l’esperienza del Visitatore ad Expo Milano 2015 ancora più coinvolgente, personalizzata e di forte impatto. Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Selex ES fornisce • un forte e innovativo Main Operation Centre, integrando informazioni rilevanti da tutte le infrastrutture e i sistemi di Expo. Queste informazioni sono connesse con la principale Piattaforma di Sicurezza Nazionale per assicurare tra tutte le Agenzie una migliore conoscenza della situazione e garantire una maggiore protezione dell’Evento. • sensori, informazioni e soluzioni di comunicazione di ultima generazione da applicare in operazioni efficienti e migliorare la consapevolezza della situazione, tra cui: • servizi intelligenti di videosorveglianza; • sistemi per la rilevazione di fumo; • annunci pubblici; • comunicazione sicura (rete privata professionale, palmari personali, integrazione delle comunicazioni eterogenee); • controllo accessi (documenti fisici e biometrici).

Contributo (Cash+Value in Kind)

28.315.000 euro

Contributo (Cash+Value in Kind)

27.298.605 euro

Samsung continua a migliorare le caratteristiche ecologiche dei propri prodotti, migliorando la loro efficienza energetica, aumentando la loro riciclabilità e diminuendo l’uso di sostanze nocive nella produzione degli stessi.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

Fin da 2006, Samsung Electronics applica un processo di “Eco Design” per valutare l’eco-compatibilità di un nuovo prodotto in fase di sviluppo.

Selex ES è fortemente orientata al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.

Durante il processo, ad ogni nuovo prodotto, viene assegnato un rating prima che il prodotto venga prodotto su larga scala. Per quanto riguarda la scelta dei materiali e i packaging, Samsung ha raggiunto risultati eccezionali.

Vogliamo minimizzare gli impatti ambientali delle nostre attività prodotti e servizi, mirando ad un sviluppo ecosostenibile degli stessi, evitando sprechi e comportamenti poco eco-friendly.

La società continuerà ad apportare miglioramenti attraverso il lancio di nuovi prodotti che continueranno a minimizzare gli impatti sull’ambiente.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

In questa ottica il contributo ad Expo Milano 2015 si traduce in una ottimizzazione miratamente alla riduzione di CO2eq, in funzione di una consistente limitazione degli spostamenti dovuti alla ricerca di una funzionale remotizzazione centralizzata di comandi e controlli destinati agli operatori di Expo Milano 2015.

160

161 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


APPENDICE

Nome azienda

Telecom Italia SpA

Nome azienda

COOP Italia, Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumatori

Naming e status

Integrated Connectivity & Services Official Global Partner

Naming e status

Food Distribution Official Premium Partner

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Telecom Italia è stata selezionata per l’assunzione del ruolo di “Global Integrated Connectivity & Services Partner” per lo sviluppo e la realizzazione dei servizi funzionali alla realizzazione dell’Esposizione Universale di Milano 2015.

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

La partecipazione di Coop ad Expo Milano 2015 si esprime concretamente attraverso il progetto del “Supermercato del futuro”, dove le tematiche di interesse universale individuate per l’Esposizione Universale vengono interpretate da Coop principalmente attraverso la Private Label.

Contributo (Cash+Value in Kind)

42.1000.000 euro

Contributo (Cash+Value in Kind)

12.430.000 euro

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

Telecom Italia, in linea con i temi di sostenibilità di Expo Milano 2015, eroga servizi B2B e B2C, avvalendosi di infrastrutture di ultima generazione. Queste ultime permettono di sfruttare, tramite un processo di ottimizzazione delle risorse (fisiche e non), sinergie di consolidamento dei fabbisogni, unitamente ad una gestione efficiente, secondo i più stringenti criteri di sicurezza. In particolare, in ambito: • TLC, oltre l’impiego delle tradizionali tecnologie di connettività, Telecom Italia si avvale della tecnologia GPON; • IT, Telecom Italia mette a disposizione tutti gli ambienti ed i servizi disponibili in Cloud; • Mobile, Telecom Italia mette a disposizione la più sofisticata ed evoluta tecnologia LTE; • Safe City, Telecom Italia sviluppa il progetto denominato “C3” (Centrale Comando e Controllo) che realizza il servizio di Help Desk e Control Room integrato (tutti i Partner) per la gestione operativa del parco tecnologico di Expo Milano 2015 e per la messa in sicurezza dell’Evento; • Edutainment: Telecom Italia, fornisce sofisticati servizi di “Mobile Experience”, di Digital Signage (e Totem), di Smart School oltre a numerosi altri servizi B2C, volti a migliorare l’efficienza di ogni suo singolo fruitore. • Innovazione: Telecom Italia ha contribuito all’ideazione ed alla realizzazione del Progetto CHANGEMAKERS focalizzato sullo sviluppo di progetti innovativi di interesse nazionale ed internazionale sulle tematiche di Expo 2015.

Grazie ad una selezione accurata dei fornitori, alla formulazione di specifici contratti e capitolati e ai controlli effettuati lungo tutta la filiera, siamo in grado di offrire ai nostri soci e consumatori Prodotti a Marchio con le maggiori garanzie possibili in termini di sicurezza.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

Le “filiere controllate Coop” consentono di ricostruire la storia di ogni singolo prodotto, a partire dalla materia prima fino al prodotto finito. Con la campagna “Origini trasparenti” lanciata a fine ottobre di quest’anno, Coop ha voluto rendere accessibili ai consumatori le origini delle principali materie prime impiegate nei Prodotti a Marchio. Coop si impegna costantemente nello sviluppo di un sistema economico eco-sostenibile, con un uso corretto delle risorse, interventi mirati al rispetto degli animali ed al risparmio energetico, nonché la riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi attraverso la politica delle“3R” (RisparmioRiciclo-Riutilizzo).

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163 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


APPENDICE

Nome azienda

Came Cancelli Automatici SpA

Nome azienda

Cisco Systems Srl

Naming e status

Automation, Management and Access Control of Visitors Official Partner

Naming e status

IP Networks & Solutions Official Partner

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Soluzioni di controllo accessi e building automation.

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Cisco fornirà ad Expo Milano 2015 l'infrastruttura e le soluzioni IP includendo: l'IP Network; il LAN Switching; le soluzioni Wi-Fi per l'outdoor e l'indoor; Integrated Security Architecture per il controllo dell'accesso sicuro alla rete e la confidenzialità dei dati; le soluzioni di Unified communication e collaboration, inclusa la Telepresence; la distribuzione dei contenuti Multimediali attraverso il Digital Content Distribution Systems; la soluzione HealthPresence.

Contributo (Cash+Value in Kind)

4.820.000 euro

Contributo (Cash+Value in Kind)

5.000.000 euro

La visione, l’innovazione, le tecnologie e le soluzioni Cisco aiutano a supportare la sostenibilita’ ambientale. Con un focus sulla rete intelligente, sia fissa che in mobilita’, con il Cisco Connected Workplace e le tecnologie di collaborazione e videocomunicazione come la TelePresence e il Cisco Virtual Office, assicuriamo benefici ambientali e risparmi sui costi attraverso lo sviluppo e l’utilizzo di queste soluzioni e i vantaggi ottenuti nella produttività e le Operations, sia di Expo che dei Paesi Partecipanti.

La remotizzazione dei comandi di controllo accessi e la building automation forniti da Came al Sito Espositivo di Expo Milano 2015 permettono di ottimizzare l’uso di energia consumandola esattamente quando c’è bisogno.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

Gli apparati Came avranno una funzione di stand by di nuova generazione, pronti all’uso ma con un consumo limitato ad una sola parte di torretta comando. I servizi verranno erogati utilizzando una sola persona che si muove nel Sito con un mezzo elettrico, mentre il resto dell’expertise interagisce da remoto usando i dispositivi di videopresenza in dotazione a tutti i tecnici Came.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

L’infrastruttura IP di Cisco abilita tutte le soluzioni sostenibili realizzate anche dagli altri Partner di Expo Milano 2015 essendo una componente strategica ed integrata. La soluzione Cisco Energywise integrata nell’infrastruttura di rete IP da’ la possibilità di controllare, gestire e ottimizzare l’utilizzo dell’energia. La partecipazione attiva di Cisco in iniziative lanciate da Expo 2015, come ad esempio Smart School e Children Share contribuisce a incrementare il valore della sostenibilità per l’Evento.

164

165 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


APPENDICE

Nome azienda

eni SpA

Nome azienda

Fiera Milano SpA

Naming e status

Sustainability Initiatives in African Countries Official Partner

Naming e status

Operations Official Partner

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

eni contribuirà al confronto sui temi rilevanti di Expo Milano 2015 ad un livello istituzionale tra i Paesi partecipanti, coinvolgendo esperti, governi, media, e giornalisti da tutte le parti del mondo; inoltre porterà a tutti conoscenza sull’energia in tutte le sue forme usando un linguaggio artistico, creativo e facile da comprendere.

Scopo e servizi offerti Oggetto della partnership

Leader per l’organizzazione e la gestione di mostre, congressi ed eventi, nell’ambito della partnership offre spazi e servizi di facility management.

Contributo (Cash+Value in Kind)

9.000.000 euro

Contributo (Cash+Value in Kind)

3.000.000 euro

eni partecipa a Expo Milano 2015 come Official Partner for Sustainability Initiatives in African Countries.

Fiera Milano è da sempre particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale. I beni che compriamo ed i servizi che eroghiamo sono riconducibili ad acquisti così detti “verdi”.

La scelta di questo ruolo deriva dal valore fondante attribuito da eni alla sostenibilità e dall’interesse per il Continente Africano, dove l’azienda è la prima compagnia energetica internazionale per produzione di idrocarburi. In Africa eni contribuisce a ridurre la povertà elettrica costruendo sistemi energetici moderni e infrastrutture che ne permettono l’utilizzo e la valorizzazione. Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

eni porta all’interno di Expo Milano 2015 la partnership con il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, guidato dall’economista J.D. Sachs, a cui eni partecipa con un ruolo di guida su progetti legati all’accesso all’energia, prerequisito fondamentale per il benessere dei Paesi Africani. eni è attiva all’interno del progetto “Women for Expo” che ha come focus le donne. La declinazione scelta riguarda lo sviluppo di genere come potenziale di crescita e opportunità per l’Africa. eni sostiene le donne in quanto, portatrici di valori, energie e capacità, perché siano il ponte culturale e generazionale per un futuro più sostenibile.

Contributo alla sostenibilità di Expo Milano 2015

Abitualmente vengono messe in atto azioni che riducono e minimizzano l’impatto delle proprie attività sull’ambiente. Nello specifico le attività relative alle operations stanno per essere certificate LEED. Siamo attenti all’efficienza energetica utilizzando materiali che riducano il consumo energetico nell’ambito dell’illuminazione, riscaldamento e raffrescamento. Nelle attività di logistica vengono utilizzate dove possibile macchine elettriche o a bassa emissione di CO2eq. Per gli allestimenti ed i servizi di pulizia si utilizzano materiali e prodotti ecologici, ed i rifiuti sono stati trasformati in una risorsa producendo calore ed energia utile al proprio quartiere; Siamo attenti alla presenza ed alla cura delle aree verdi esistenti all’interno dei nostri quartieri espositivi.

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167 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


APPENDICE

Company Name

illycaffè SpA

Naming & status

Official Coffee Partner

Purpose and services offered/ Partnership’s Object

illy è partner ufficiale di Expo 2015 e curerà, per l’Esposizione Universale di Milano, il Cluster Caffè, il grande padiglione interamente dedicato alla celebre bevanda. Sarà intitolato “Dalla terra alla tazzina”.

Contribution (Cash + Value in Kind)

4.750.000 euro

Per illycaffè un prodotto eccellente, per essere tale, deve essere sostenibile. Per questo realizza progetti, iniziative e collaborazioni volti ad un miglior utilizzo delle risorse lungo tutta la filiera produttiva.

Contribution to Expo Milano 2015 sustainability

Seleziona e lavora direttamente con i migliori produttori di Arabica, trasferendo loro conoscenza; li ricompensa per la qualità prodotta, garantendo loro sempre e comunque un guadagno, in modo da rendere sostenibile la produzione; nei Paesi produttori promuove le migliori tecniche agronomiche e a minor impatto ambientale. Ha ottenuto da Det Norske Veritas (DNV) la certificazione Responsible Supply Chain Process che mette al centro del concetto di sostenibilità la qualità del caffè e la creazione di valore per tutti gli stakeholder della filiera. È impegnata direttamente nella riduzione delle emissioni CO2eq, nella riduzione del consumo energetico, nell’utilizzo di fonti rinnovabili. Nel 2013 è stata inserita nella lista delle 100 aziende più etiche al mondo da Ethisphere Institute.

168

169 EXPO 2015 SPA

RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ


Expo 2015 SpA Via Rovello, 2 20121 Milano Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero www.expo2015.org

Stampato su carta certificata FSC®

Dicembre 2013


RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO MILANO 2015


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