BuoneNotizie
TM
NUMERO 2 / settembre - ottobre 2012
Cover Story
Piero Angela Costruire il domani Focus
Il mondo che migliora
Economia
Consumatori di qualità
Green
L’Italia investe nella bioedilizia
Salute
Medicina sempre più tecnologica
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Editoriale
Bisogno di buone notizie? di Silvio Malvolti*
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S
i è appena conclusa l’estate: molti di voi hanno trascorso le ferie leggendo i nomi fantasiosi degli anticicloni, l’andamento dello spread, e le nostre buone notizie sul primo numero. E leggendo i vostri commenti e le vostre recensioni su AppStore sembra che vi sia davvero piaciuto: siete stati più di 10mila ad averlo scaricato sul vostro iPad, e più recentemente sul vostro iPhone o iPod, visto che dal 31 agosto la lettura del magazine è stata ottimizzata anche per questi device. Durante la settimana di Ferragosto, BuoneNotizie ha raggiunto la vetta della classifica delle app gratuite nell’Edicola dell’AppStore per iPad, superando tutti i quotidiani e i periodici, come il Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa, L’Espresso, Panorama e tutti gli altri. Certo, non crediamo che un’informazione come la nostra potrà mai sostituire l’autorevolezza dei giornali storici che molti di voi leggono per essere aggiornati sui fatti che accadono in Italia e nel mondo. Ma è evidente che di buone notizie ne sentiamo tutti il bisogno.
Abbiamo improntato la nostra linea editoriale sulla complementarietà dell’informazione: quella parte di notizie che nessuno vi racconta, quelle positive, che possono aiutarci a completare il quadro. Sì, perché a leggere certe testate o a guardare certe trasmissioni in tv c’è da sentirsi male: spesso, fatti di cronaca che non ci portano alcuna utilità (pensateci bene) vengono spettacolarizzati al punto da indurci a chiuderci in casa e non uscire più, a non fidarci più di nessuno. Il sensazionalismo ormai cronico dell’informazione è una forzatura che deforma la realtà in nome dell’audience e della vendite di copie, che genera oltretutto un danno sociale ed economico di cui nessuno sta tenendo conto.
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Noi preferiamo raccontarvi storie e fatti che possano ispirarvi, esservi utili, per convincervi che là fuori il mondo non è poi così malvagio, nonostante la crisi. Come si suol dire, il bello e il brutto sta dappertutto, anche nell’informazione. Buona lettura. * Fondatore ed editore di BuoneNotizie
Sommario
Focus Costruire il domani Il mondo visto dagli occhi e dalla penna di Piero Angela
What A Wonderful World
Armati di zappa Nelle città italiane si diffonde il movimento Guerrilla Gardening
Musica dalle note green Il palco a pedali dei Têtes de Bois
Una ricerca dimostra che il nostro futuro migliora
Green Flash Notizie dal web
Economia e Risparmio
Salute e Benessere
Consumatori tecnologici
Seguendo la via delle spezie
Gli italiani “consumano” meglio
Dalla parte dei consumatori Le associazioni che aiutano il cittadino contro le truffe
Vivere in 5 con 5 € al giorno La storia di Stefania Rossini, madre e imprenditrice di casa
Economy Flash Notizie dal web
Dall’oriente tecniche per il benessere fisico e mentale
Diagnosi robotiche La tecnologia fa passi da gigante nella diagnostica
Wellness Flash Notizie dal web Rubrica Le vostre Buone Notizie
Green e Ambiente Casa dolce (e salutare) casa In Italia la bioedilizia è realtà
La parola ai lettori
focus
Fotonotizia
Il mondo sta migliorando in tanti ambiti, dalla scolarizzazione allo status femminile. Il numero dei conflitti si è ridotto di oltre la metĂ , dagli anni ‘90 a oggi
Focus
Costruire il domani Le critiche devono essere costruttive, le denunce devono avere delle soluzioni, le trasformazioni devono essere comprese: il mondo visto dagli occhi e dalla penna di Piero Angela di Alessia Marsigalia
N
on hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna, diceva Albert Einstein. E sicuramente Piero Angela ha fatto suo questo insegnamento. Da anni parla di scienza e tecnologia come fosse l’argomento più semplice del mondo, in controtendenza rispetto alla maggior parte degli accademici e letterati. “La cultura spesso è stata ed è trasmessa da persone che parlano più ai loro colleghi, agli addetti ai lavori piuttosto che al grande pubblico televisivo e questo vale anche per la scienza’’. Ancora in onda con l’intramontabile Super Quark, suo programma storico dagli inizi degli anni 80, in questi mesi non è stato affatto con le mani in mano (come potrebbe uno come lui?) dando vita a una nuova fatica letteraria: “A cosa serve la politica?”. Piero Angela se lo è chiesto e ha dato le sue risposte. ”È radicata l’idea che sia la politica a determinare il benessere di un paese. E che, cambiando maggioranza, o cambiando leader, si possano ottenere cose che in realtà non dipendono dalla politica. E che non dipendono neppure dalla capacità di lottare per ottenerle. Questo non significa che la politica non sia importante, anzi.
Focus / Costruire il domani
le crisi sono date da chi, e parlo anche per chi ci governa, non è in grado di capire le trasformazioni
Ma soltanto se riesce a stimolare e a far crescere in modo prioritario quei “software”, quei motori dello sviluppo che sono i veri produttori di ricchezza. E anche i veri attrattori di investimenti”. Come sempre non c’è nessun pessimismo nelle sue parole e nei suoi testi, ma analisi, sintesi, dimostrazione. E molti aneddoti. Come va il mondo? Guardando al passato, in molti campi direi meglio. Il problema è che questo miglioramento non ha regole chiare e alcuno in grado di gestirlo. Sviluppo, benessere e liberazione da antiche schiavitù sono sotto gli occhi di tutti, ma mancano una cultura di fondo e una classe politica in grado di stare al passo coi tempi. Eppure il pessimismo dilaga… Il pessimismo è instillato nelle persone, basti pensare ai meccanismi dell’informazione. Che sono rimasti invariati negli anni. Cioè? Anche un tempo il “brutto e cattivo” riscuotevano successo? Le racconto questo. Quando ero cronista per il Giornale Radio, alle 11 del mattino le diverse sedi si corredavano, chiedendo quali servizi fossero interessanti da trattate. Un corrispondente di Genova propose al caporedattore di Roma il varo di una nave, cioè l’evento con il quale lo scafo di una nave in costruzione in un cantiere entra in acqua per la prima volta. La risposta del caporedattore fu chiara e disarmante: del varo si parla solo se non ha buon esito, se qualcosa non funziona, se la nave si rovescia… Quindi servizio bocciato? Esatto. E pensi che in quegli anni di pieno boom economico il varo di una nave simboleggiava il duro lavoro di persone, la crescita, lo sviluppo… eppure non faceva abbastanza notizia, perché l’informazione è basata sull’emotività e se questa genera dolore è più forte. Perché ha scelto di parlare di politica nel suo ultimo libro? La spinta è stata proprio quella di non vedere nulla di positivo. Racconto dei dibattiti che si fanno in tv dove si vedono solo risse, confronti sempre accesi, e nessuna proposta. Vige la legge dello scontro e della concorrenza violenta e questo è ben lontano dell’essere propositivi. Creare qualcosa significa mettersi ad un tavolo e dar vita ad un progetto. Demistificare sembra la regola. Anche agire a priori. Ricordo ancora la storia di un ministro di un passato governo, un uomo della società civile prestato
alla politica, che votò una proposta dell’opposizione perché la riteneva valida. Non ebbe vita facile in seguito…
Focus / Costruire il domani
Far scorrere il dito verso il basso
Piero Angela Giornalista, divulgatore scientifico e scrittore italiano, ha scritto che la razionalità gli fu insegnata da suo padre e ha dichiarato di aver ricevuto un’educazione molto piemontese. All’età di sette anni iniziò a prendere lezioni private di pianoforte, sviluppando in seguito il suo interesse per la musica jazz. Poi, assunto in RAI, nel 1952 cessò l’attività musicale professionistica per dedicarsi al giornalismo, rimanendo un cultore del jazz. Il primo incarico è stato quello di cronista per il Giornale Radio. Con
Il suo atteggiamento sempre costruttivo da cosa deriva? Credo che sia caratteriale. Vedo un problema e cerco la soluzione, nella scienza è così. Pochi in questa società si prendono reali responsabilità e anzi c’è una tendenza diffusa a delegare i problemi. Denunciare ciò che non va è corretto, ma alla denuncia dovrebbero far seguito proposte sul fare. Ho sempre cercato, nelle mie trasmissioni, di inserire elementi di “incontro” col pubblico, dal linguaggio alle “trovate”, dagli esempi alle “battute”, rifiutando quella finta “serietà” tanto cara all’ufficialità italiana in ogni campo. Io penso che la serietà debba essere nei contenuti, non nella forma. Tornando al discorso “il mondo va meglio rispetto a ciò che si crede”, come vede le donne in quest’epoca? Facendo ricerche per la nostra rubrica di Super Quark, che mostra come è cambiata l’Italia negli ultimi cento anni, mi è capitato tra le mani un giornale del 1930 che riportava una grande notizia: in un piccolo paesino, nella valle di Bognanco, vicino a Domodossola, era stato finalmente inaugurato il lavatoio pubblico. Apparentemente sembra cosa da poco, ma non lo è se si pensa a come le donne prima lavassero i panni, cioè in ginocchio su un ruscello. Osservando queste cose ci si rende conto del percorso di miglioramento che c’è stato. Non solo per le donne, ma anche nel lavoro: oggi sono possibili e fattibili professioni un tempo impensabili, sia nella produzione di beni e servizi, sia in campo intellettuale. Infine, parlando di donne, va sottolineato come siano loro la maggioranza dei laureati e questo è sviluppo, se si pensa che fino al 1878 l’80% delle spose firmava con una croce, perché analfabeta. Quindi perché pochi parlano di questi aspetti positivi? Per prospettiva: se uno guarda i singoli fotogrammi tende solo a muovere critiche, ma se si imparasse a guardare l’intero film coglierebbe il miglioramento. Le crisi sono date da chi, e parlo anche per chi ci governa, non è in grado di capire le trasformazioni.
Focus
What A Wonderful World Una ricerca dimostra che il nostro futuro migliora in (quasi) tutti i campi di Laura Pavesi
“E
fra me e me penso, che mondo meraviglioso”, cantava Mr Armstrong nella sua What A Wonderful World. E Louis non aveva tutti i torti. Infatti, guardando i vent’anni appena trascorsi e volgendo lo sguardo al futuro, le apparenze catastrofiche date dai media, ingannano. La realtà è ben diversa e, sulla base di dati oggettivi, la ricerca internazionale “State of Future” mostra come il mondo stia migliorando, diventando più sano, più istruito, più solidale e pacifico. Ma anche più interconnesso e con una maggior aspettativa di vita. Tanti sono gli ambiti e tante le buone notizie.
SOCIETÀ E SANITÀ L’UNDP (il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite) rende noto il numero di paesi classificati “a basso reddito” è sceso da 66 a 40 e tra il 2005 e il 2010 circa mezzo miliardo di persone è uscito dall’estrema povertà. Buone notizie anche per la salute mondiale: globalmente l’assistenza sanitaria si sta ampliando e l’incidenza delle malattie sta diminuendo. Un esempio è l’AIDS: la mortalità è scesa dal 25% a meno del 16% e negli ultimi 12 anni le nuove infezioni da HIV sono calate del 21%.
Tra i Paesi uscita dall’estrema povertà ci sono la Bolivia, lo SriLanka, Samoa e Swaziland
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ISTRUZIONE Focus / What A Wonderful World
Notevoli progressi sono stati raggiunti anche nell’accesso universale all’istruzione - in modo particolare nell’Africa sub-sahariana, dove nel 2010 il tasso di scolarizzazione primaria ha raggiunto l’80%. Botwana, Burkina Faso, Lesotho, tre dei paesi tra i più istruiti dell’Africa sub-sahariana
COSCIENZA GLOBALE
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CONFLITTI Oggi il numero di aree libere da armamenti nucleari è in costante aumento e, a livello globale, il numero di conflitti con oltre mille morti all’anno si è ridotto a 10 (nel 1996 erano 41), dato che risulta in calo costante da 14 anni a questa parte. Al tempo stesso, il dialogo interculturale è fiorito ovunque e le guerre civili o tra Stati vengono sempre più spesso fermate dall’intervento delle Nazioni Unite. Alcuni conflitti fermati grazie alla presenza delle forze di Peace Keeping delle Nazioni Unite in Liberia, Sudan e Timor Est e l’intervento umanitario ad Haiti. Fai scorrere il dito per vedere la gallery
ENERGIA Focus / What A Wonderful World
Per poter affrontare l’aumento del 40-50% della domanda di energia previsto entro il 2035, gli investimenti un tempo dati all’industria nucleare civile vengono sempre più dirottati verso le fonti rinnovabili, soprattutto dopo Fukushima. La Cina, ad esempio, nonostante l’aumento della popolazione urbana e i conseguenti i problemi di inquinamento e di traffico, è diventata, nel 2010, il maggior investitore al mondo in “low-carbon energy”. Esempi di utilizzo delle fonti rinnovabili in Italia e nel mondo
THE MILLENNIUM PROJECT
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DONNE All’inizio del XX secolo, le donne avevano il diritto di voto in soli due paesi al mondo, mentre oggi il suffragio universale ha raggiunto il 19,2% a livello globale e più di 20 Stati al mondo hanno a capo del governo una donna. Il Ruanda, ad esempio, ha un parlamento formato in maggioranza da donne, con una percentuale del 56,3%, seguito dal Sudafrica, al 44,5%.
economia e risparmio
Fotonotizia
Secondo la BCE, se l’Italia centrerà pienamente gli obiettivi stabiliti nel programma di stabilità, il rapporto debito/Pil raggiungerà il 123% nel 2012 per poi scendere al di sotto del 100% entro il 2020
Economia e Risparmio
Consumatori tecnologici Sarà la crisi, sarà la coscienza collettiva, ma oggi gli italiani “consumano” meglio. L’attenzione al riciclo e al benessere migliorano le scelte, sempre più consapevoli. Anche grazie alla tecnologia di Gianni Marotta
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algrado la crisi e la conseguente diminuzione del potere d’acquisto, gli italiani continuano a consumare. Prezzi più bassi, senza rinunciare alla qualità. A rivelarlo è l’indagine dell’Istituto nazionale di statistica, Istat: nei primi mesi del 2012, gli italiani hanno concentrato i loro acquisti su alimentari (16%), assicurazioni (19%), automobili (15%), servizi finanziari (+7%), outlet (27%) e sanità (70%). “Gli italiani sotto la pressione della forte perdita di potere d’acquisto dovuta all’innalzamento della pressione fiscale, all’aumento dei prezzi di beni di prima necessità come alimentari, energia e carburanti, hanno dimostrato di premiare le scelte di acquisto che siano in grado di coniugare prezzo e valore, contribuendo ad attenuare gli effetti della contrazione dei consumi”, ha dichiarato Andrea Cinosi, presidente nazionale di AssoLowCost, l’associazione delle imprese che producono beni e servizi a prezzi bassi, ma con qualità standard.
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Un’analisi contenuta nel rapporto Coop 2011 sui consumi mostra come nell’attuale crisi i ribassi e i successivi rialzi dei consumi non seguano
Economia e Risparmio / Consumatori tecnologici
I net digitali sono giovani dai 18 ai 34 anni che nel 2020 rappresenteranno il 50% della popolazione attiva. Consumatori attenti non solo ai prezzi, ma anche al risparmio energetico, al riciclo, all’ottimizzazione del tempo
più gli andamenti ciclici che Guarda il video hanno caratterizzato altri periodi difficili. Insomma, si programma e si seleziona la spesa in base a criteri più razionali. Si presta molta attenzione alle promozioni, ai last minute, ai saldi, alle offerte di outlet. La crisi ha segnato un punto di non ritorno e soprattutto sta favorendo l’avvento di una nuova generazione di consumatori: i net digitali. Giovani dai 18 ai 34 anni che nel 2020 rappresenteranno il 50% della popolazione attiva. Consumatori più poveri ma destinati ad essere i protagonisti dell’economia digitale, quella fatta via internet, social network o da un palmare. Attenti non solo ai prezzi, ma anche al risparmio energetico, al riciclo, all’ottimizzazione del tempo. La tendenza che caratterizzerà il prossimo futuro per le minori capacità reddituali delle generazioni giovani, influenzerà l’adozione di comportamenti volti al risparmio, come la condivisione dei costi per le vacanze, l’efficientamento dei beni durevoli posseduti, la frequentazione di mercati vintage e dell’usato, l’adesione a gruppi di acquisto. Secondo gli esperti di Gfk Eurisko è in atto una trasformazione strutturale. Questa fase di cambiamento sta per essere guidata da un’elite di consumatori (si stimano 10-11 milioni di italiani) che lascerà il segno nelle modalità di consumo degli italiani. “Parliamo di fast mover consumers – dice Giuseppe Minoia, presidente dell’istituto di ricerche – cioé di uomini e donne, giovani e adulti, dotati di reddito e istruzione medioalti, di professionisti, imprenditori, manager, intellettuali, caratterizzati da un impegno culturale e professionale di alto livello e da attitudine al successo e alla leadership”. Gli italiani nel comprare un prodotto piuttosto che un altro sono interessati a conoscere “tutto ciò che sta a monte, intorno e a valle del prodotto: come viene realizzato e distribuito, chi è l’azienda che lo offre, quale ne è l’impatto ambientale e qual è il suo ruolo all’interno del nostro benessere complessivo, a che cosa davvero ci serve”. Pur in una fase poco felice, gli italiani hanno imparato che benessere significa equilibrio e scelte consapevoli, affrancate dalla sudditanza dei consumi di massa imposti dal mondo della comunicazione.
Economia e Risparmio
Dalla parte dei consumatori La buona notizia è che non siamo soli. Programmi di denuncia a parte, sono sempre di più le associazioni nate con lo scopo di aiutare il cittadino a ripararsi da truffe e inganni di Valentina Marchioni
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homas Hobbes, filosofo inglese del XVII secolo era convinto che l’uomo fosse per natura un animale egoista e prevalentemente guidato dall’istinto di sopravvivenza e di sopraffazione verso i suoi simili. Alle pagine del suo celebre testamento filosofico-politico Leviatono, il pensatore britannico affida alla frase homo hominis lupus il suo pensiero sugli equilibri che regolano i legami umani. Sebbene la storia dell’umanità sia costellata d’illustri esempi di filantropia, la complessità della nostra epoca, le contrazioni economiche degli ultimi anni, le nuove tecnologie ed in particolare l’uso di internet come luogo privilegiato d’acquisto, hanno favorito il proliferare di atteggiamenti commerciali ingannevoli e scorretti nonché truffe e raggiri a danno del consumatore, tanto che, mai come ora, pare attuale il concetto espresso da Hobbes nel XVII secolo.
Economia e Risparmio / Dalla parte dei consumatori
Con l’approvazione del Decreto Legislativo 146 il governo italiano individua le pratiche commerciali scorrette, ingannevoli e aggressive
Dal 2007 la legge parla chiaro. Con l’approvazione del Decreto Legislativo 146 in materia di tutela dei consumatori (recependo la Direttiva comunitaria 2005/29/CE) il governo italiano individua le pratiche commerciali scorrette, ingannevoli e aggressive e per questa ragione proibite. La lista è nutrita e va dalla vendita di prodotti porta a porta, all’insistenza delle telefonate promozionali, passando per il pressing psicologico, all’omissione d’informazioni utili relative ad un prodotto, e via dicendo. Nonostante la legge, orientarsi nella sconfinata selva dei consumi rimane complesso. E allora che fare? Come tutelarsi? Affidarsi alle associazioni di consumatori è senz’altro un primo passo importante.
La spesa intelligente
Tutela a 360°
L’Aduc, Associazione dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori è un’associazione senza scopo di lucro che vanta oltre 149.000 associati e offre servizi di consulenza (gratuita e a pagamento) secondo diverse modalità: via email, telefono o presso una delle 16 sedi nazionali. L’obiettivo di Aduc è dotare l’individuo del più efficace strumento civico di difesa: ovvero rendendolo consapevole dei propri diritti ed altresì dei propri doveri di consumatore e di cittadino.
Sono diversi i siti internet che, in tempo di crisi, aiutano i consumatori ad orientarsi nella giungla alimentare. www.klikkapromo.it con oltre 40 mila prodotti e 15 mila promozioni, è un motore di ricerca per spese più convenienti. E’ un sito internet (ma ora anche un’app per smarthphone) che permette di localizzare i supermercati vicino casa che applicano gli sconti più convenienti su specifici prodotti selezionati o su intere liste della spesa. Il vantaggio di usufruire dei servizi offerti dal sito si traduce in un risparmio che va dal 30 al 50% sui prezzi pieni dei prodotti. www.ioleggoletichetta.it insegna ai consumatori ad aumentare il proprio potere di acquisto. Come? Leggendo l’etichetta d’accompagnamento dei prodotti (da anni obbligo in Italia per legge). L’etichetta di un prodotto è la sua carta d’identità: rivelandone la provenienza, lo stabilimento di produzione e di confezionamento, indicazioni che, permettono al consumatore di riconoscere la qualità di un prodotto indipendentemente dalla marca. Imparare al leggere l’etichetta è utile per compiere scelte più consapevoli prescindendo dalle leggi del marketing del brand.
Economia e Risparmio / Dalla parte dei consumatori
Risparmiare viaggiando
La tutela dei consumatori trova applicazioni anche nel settore automobilistico, laddove i continui rincari della benzina rendono sempre più difficile e costoso spostarsi in macchina. Ecco allora che www.prezzibenzina.it, una piattaforma online (e anche app per smartphone) offre agli automobilisti utili informazioni sui distributori più convenienti. Il sito inoltre invita gli utenti a segnalare prezzi e tariffe in modo da garantire un servizio tempestivo e obiettivo di comparazione prezzi. it.waze.com è un app GPS concepito per far risparmiare tempo e denaro agli automobilisti. Funziona grazie al sistema GPS presente sullo smarthpone e consente a tutti gli utenti al volante di scambiarsi informazioni su tempi di percorrenza, traffico, eventuale presenza di cantieri e autovelox lungo il percorso e costi per rifornimenti di benzina e tanto altro ancora. Tutto in tempo reale. Interessante segnare anche un’altra app per smarthphone a tutela del consumatore in viaggio. Tariffataxi è un’app che consente di conoscere i tempi di percorrenza e calcolare le tariffe per spostamenti a mezzo taxi in molte città.
Tutelarsi dall’evasore
Infine, vale la pena di segnalare una novità in materia di tutela del consumatore: www.evasori.info è un sito nato qualche anno fa per stimolare il dibattito attorno a quella vera e propria piaga sociale che è l’evasione fiscale. La piattaforma, dall’interfaccia semplice ed immediata, permette in forma assolutamente anonima di segnalare piccole e grandi evasioni fiscali: dal bar che non rilascia lo scontrino per il caffè al medico che non emette fattura. L’idea? Educare gli utenti alla legalità. Visto il successo del sito è nata anche la relativa app, scaricabile per smarthphone.
Guarda il video Stefania Rossini
Economia e Risparmio
Storia
Bastano 5 euro per vivere bene La storia di Stefania Rossini, madre e imprenditrice di casa di Laura Pavesi
M
a ”Vivere in 5, con 5 euro al giorno si può”. Parola di Stefania Rossini - residente nella pianura bresciana, madre di tre figli (rispettivamente di 10, 5 e 3 anni), un solo stipendio (quello del marito) e un mutuo da pagare. Stefania ha fatto di necessità virtù, ha aperto un blog e pubblicato un libro di preziosi consigli per risparmiare e, al tempo stesso, tornare ad uno stile di vita dimenticato. Il libro di Stefania Rossini, che si intitola proprio “Vivere in 5 con 5 euro al giorno” indica la strada per vivere bene con pochi euro e in modo molto più responsabile. Dall’orto urbano al riutilizzo creativo degli indumenti dismessi, dall’autoproduzione dei detersivi per la pulizia della casa ai detergenti per la persona, ma anche prodotti per la cosmesi, borse, collane e orecchini fai da te. L’idea - ha spiegato Stefania - “mi è venuta circa tre anni fa leggendo una rivista
Economia e Risparmio / Bastano 5 euro per vivere bene
che trattava prodotti naturali e biologici e mi sono resa conto che era possibile cambiare”. Dall’idea al blog, fino ad arrivare ad un vero e proprio manuale di “decrescita felice”: in poco tempo “l’interesse delle persone è aumentato”. Crisi a parte, dunque, in molti cercano di rispolverare i vecchi valori anche “se spesso sento ripetere la frase ‘io non sono capace’. Ma neanche io all’inizio ero capace. Ed è questa la cosa più difficile il libro da far capire”. Una volta sperimentato questo nuovo mondo, però, “la mente si apre E in un periodo in cui la ad un punto tale che nulla poi crisi si fa sentire a tutti i risulta strano”. livelli, “noi siamo fortunati, perché ci tocca meno”. Una Ma facciamo un esempio vita, dunque, organizzata pratico: “con 300 grammi in ogni minimo dettaglio e di riso abbiamo prodotto una produzione che tralascia 2 litri di latte di riso, delle crocchette di riso con verdure, poco. “L’unica cosa che non riesco a produrre in casa – ha e delle gallette ottime per detto Stefania – è lo shampoo. la colazione. Tutto questo Si può fare ma ci vogliono spendendo solo 40-50 gli addensanti. Diciamo che centesimi” ci ha spiegato ancora non ho trovato la Stefania. Il risparmio ricetta naturale adatta a me”. economico “è notevole. Da quando abbiamo intrapreso questo nuovo stile di vita c’è stato un abbattimento dei costi impressionante. Prima spendevamo circa 500-600 euro al mese. Oggi il budget è di 150-200 euro”.
il blog
Anche perché gli ingredientibase delle ricette di Stefania, “devono essere pratici, semplici e poco costosi”. Il manuale, dunque, conclude Stefania, “è un inno al fare piuttosto che al comprare, all’essere piuttosto che all’avere e se, con questo mio modo di vivere, posso contagiare anche una sola persona allora ben venga”.
Economia e Risparmio
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Fotonotizia
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Green e Ambiente
Casa dolce (e salutare) casa La bioedilizia è realtà e l’Italia ne è grande promotrice di Rosaria Di Prata
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toricamente l’uomo ha sempre cercato di migliorare il comfort della sua abitazione utilizzando ciò che la natura gli aveva messo a disposizione: legno, terra, pietre. Una progettualità che si è evoluta nel tempo integrandosi con le novità tecnologiche per uno sfruttamento migliore delle risorse naturali. Contemporaneamente però s’incrementava l’uso dei combustibili fossili perché garantiva una quantità maggiore di energia, fin quando, solo negli anni 70, emerse vivamente il problema ecologico legato all’inquinamento. Fu in questo periodo che iniziarono a nascere i primi movimenti ecologisti per evidenziare anche il problema del rifornimento energetico. Ciò che si cercava era ottenere un modello abitativo che fosse compatibile con l’ambiente naturale: da qui si radicò lo sviluppo del concetto di architettura sostenibile e di bioedilizia. Uomo-natura nella sintesi del concetto di sostenibilità diventa, infatti, un binomio inscindibile dove s’impone il principio del “limite” per la tutela dello spazio verde. La bioedilizia in Italia ha raggiunto risultati altamente soddisfacenti e nell’ultimo decennio le costruzioni di nuova edificazione seguono principi ecocompatibili ben precisi. L’aderenza a questo cambiamento è stata favorita anche dagli aiuti statali previsti per la gestione del risparmio energetico con un uso considerevole del fotovoltaico: i moduli impiegati, grazie all’ampia diffusione sul mercato,
Green e Ambiente / Casa dolce (e salutare) casa
hanno raggiunto costi maggiormente accessibili garantendo un’elevata efficienza merito di una costante ricerca. Le aziende italiane che hanno sposato appieno questa filosofia green sono diverse. Edilana Edilatte è un’azienda sarda che ha creato materiali per la bioedilizia usando le eccedenze della pastorizia, dell’apicoltura e dell’agricoltura; Remade in Italy è un marchio che certifica i prodotti che derivano dal riciclo; Matrec è la prima banca dati italiana di eco design internazionale che annovera i materiali ecosostenibili che possono essere impiegati nel settore dell’architettura, del design, fornendo un aiuto alla ricerca per lo studio di soluzioni sempre adeguate alle esigenze del mercato. In diverse realtà italiane la bioedilizia ha trovato campo fertile anche grazie a una sensibilizzazione a livello locale verso le tematiche ecologiche. In Sardegna il progetto B.A.R.E.G.A. (Bio Architettura Rete Economica Gruppo d’Azione) è un esempio di come sia possibile valorizzare un territorio usando tecniche costruttive rispettose dell’ambiente. Oltre a voler concentrare l’attenzione sulla realizzazione di un edificio con materiali e tecniche bioedili, derivanti dall’architettura locale, punta a creare conoscenza del settore: una rete locale che ha deciso di prendere le redini del proprio
BIOEDILIZIA: Le fondamenta
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Isolamento In bioedilizia l’isolamento termico è fondamentale per garantire un adeguato risparmio energetico in ogni stagione, i materiali impiegati sono: pannelli in fibra di legno, sughero, cotone, cellulosa, calce espansa. Il “natural beton” ad esempio, usa calce e canapa, non crea problemi di respirazione e l’umidità è assorbita in modo naturale. Per ovviare al problema delle finestre si scelgono a doppio o triplo vetro, che oltre ad evitare la dispersione del calore favoriscono l’uso dell’irraggiamento per riscaldare la casa in inverno. Inoltre, si presta attenzione al loro posizionamento e in base alla loro dimensione si collocano per dare maggiore luminosità all’ambiente.
Green e Ambiente / Casa dolce (e salutare) casa
COS’È LA CASA PASSIVA? La casa passiva si basa sul concetto di costruzione a consumi molto ridotti, quindi il riscaldamento è ottenuto da fonti passive di calore: la radiazione solare, le persone, l’inerzia termica. Molto importanti sono i fattori come l’isolamento termico, l’assenza di ponti termici, l’elevata impermeabilità all’aria, il controllo della ventilazione. Fondamentali l’esposizione della casa e la forma, preferibilmente compatta così da disperdere meno calore a parità di volume.
Curiosità La cattedrale in cartone
In Cina nasce quartiere high tech all’avanguardia
Arriva il Bed & Breakfast ad energia zero
futuro scegliendo la bioedilizia. Altra realtà è la prima casa “passiva” che si sta realizzando a San Vito dei Normanni in Puglia, in collaborazione con l’Università del Salento: una struttura creata con l’abbattimento dei costi energetici di circa 10 volte rispetto ad un impianto tradizionale. L’Italia, inoltre, per la prima volta, si è qualificata al Solar Decathlon Europe 2012, con un prototipo di bioarchitettura: Med in Italy è il nome del progetto ideato dall’Università di Roma Tre, una casa verde che raccoglie acqua piovana e produce energia fotovoltaica. Costruita con materiali naturali per trovare una perfetta integrazione con l’ambiente circostante, è un’abitazione con un involucro interno costruito in legno e sabbia che mantiene freschezza, mentre la parte esterna è formata da materiale isolante, piante intrecciate e pietre vulcaniche. In termini ecologici, in 20 anni saranno risparmiate 121 tonnellate di CO2. E ancora, a dimostrare la grande voglia di costruire green ed ecosostenibile nel nostro Paese, sono nati il Polo Tecnologico di Lucca nel quale troveranno posto centri di sperimentazione, spinoff universitari, incubatori d’impresa, start-up di imprese operanti nel settore bioedile, e Expoarea la nuova eco-struttura fra Rimini e San Marino, concepita sui principi della biourbanistica e della bioarchitettura e realizzata su protocolli di bioedilizia e bioclimatica. Nei suoi 2.500 mq di estensione, Ecoarea better living ospiterà una zona espositiva e commerciale, dedicata alle aziende, e sarà un luogo di cultura e informazione dove si organizzeranno conferenze e corsi formativi, dove si svolgeranno ricerca e studi di settore nell’ambito delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.
Green e Ambiente
Armati di zappa Nelle città italiane si diffonde il movimento Guerrilla Gardening. Chi aderisce vuole rendere più verdi e fioriti i luoghi pubblici abbandonati o poco curati. E così crescono agli angoli delle strade aiuole, piccoli orti. Una buona notizia per l’ambiente e per i cittadini stanchi del grigio! di Laura Cardillo
Le fertilissime bombe seme
M
ettete dei fiori nei vostri cannoni, era lo slogan pacifista del movimento Hippie. I figli dei fiori però non si limitavano a gridare il motto in corteo, compivano anche azioni reali. Con il “Flower Power” gli hippies si impegnavano in atti di disobbedienza civile, rinverdendo spazi vuoti :”Let a thousand parks bloom” (Fai sbocciare migliaia di parchi), sostenevano. Uno dei primi atti di “giardinaggio armato” (con semi!) fu quello del ‘69 per la costruzione del People’s Park di Berkeley: l’Università della California aveva demolito alcuni edifici vicino ma dopo qualche tempo di immobilità, il luogo era diventato solo un’area dismessa; migliaia di cittadini, studenti e hippy allora presero a cuore la questione, piantando alberi, erba e fiori e trasformando il sito in un parco.
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Alcune foto della Guerrilla Gardening
IL MANIFESTO Guerrilla Gardening è un gruppo aperto a tutti, un gruppo di appassionati del verde che ha deciso di interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi, quelli che noi chiamiamo “attacchi” verdi.
Cambiano i tempi ma il potere dei fiori è lo stesso. Sempre più persone si appassionano al giardinaggio, alla coltivazione, all’ambiente. Basti pensare che secondo l’indagine Ipr marketing, nel 2011 un italiano su 4 si è dedicato al proprio orto. Si sta diffondendo infatti grande sensibilità per il verde e per uno stile di vita più sostenibile. La buona notizia è che molte persone aderiscono a fenomeni come Guerrilla Gardening migliorando gli spazi pubblici delle città, come è successo a Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna, dove marciapiedi, aree dismesse, strade, luoghi dimenticati sono stati rivestiti di “verde abusivo”. Forse meno folkloristico e meno spettacolare rispetto al movimento Hippie, il Guerrilla Gardening mantiene lo stesso spirito del Flower Power anni ‘70: contro la cementificazione e il grigio, serve del verde nelle città. E così i guerriglieri - che si ritrovano sul web - hanno deciso di interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli e grandi atti dimostrativi, chiamati “attacchi” verdi. “ L’attività principale del gruppo è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città” recita il manifesto. Il movimento, nato all’estero e approdato in Italia, si occupa
Green e Ambiente / Armati di zappa
Fiori nel cemento Guerrilla Gardening
Dove trovare i guerriglieri
Città che vai, associazione che trovi. In Italia ci sono diversi gruppi di Guerrilla Gardening. Nella tua città non c’è? Armati di semi!
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dunque di rinverdire le metropoli cementificate, di piantare fiori e verde e di prendersene cura nel tempo con l’aiuto anche della popolazione. Gli attivisti infatti rilevano un pezzo di terra abbandonato o in disuso per far crescere nuova vita. Alcuni gruppi di Guerrilla Gardening compiono le loro buone azioni durante la notte, in relativa segretezza, andando a migliorare angoli della città disastrati, altri lavorano più apertamente, cercando di coinvolgere le comunità locali, i cittadini, le istituzioni. Poi ci sono i “terroristi” del green che spesso agiscono di nascosto e singolarmente. Hanno armi pericolose contro il cemento: le bombe seme. Gli attivisti individuano un terreno fertile, prendono la mira e scagliano i loro ordigni di soppiatto. Di bombe seme ce ne sono in commercio alcune già confezionate: un guscio duro di argilla essiccata che avvolge la terra nella quale sono stati messi semi che in qualche settimana inizieranno a germogliare. Ma si possono anche fabbricare artigianalmente, non sono pericolose!
I Têtes de Bois
Green e Ambiente
Musica dalle note green I Têtes de Bois fanno musica e fanno tour: ma il loro è un palco a pedali dove luci, schermo e strumenti sono alimentati dalle dinamo di 128 bici di Veronica Ulvieri
A Palco a pedali
d Andrea Satta, cantante e leader dei Têtes de Bois, l’idea deve essere venuta di notte. Come quando ha sognato la tangenziale di Roma invasa dalle bici, e ci ha scritto una canzone. Il palco a pedali, primo esempio di spettacolo alimentato dalle dinamo di biciclette, con energia a zero impatto ambientale, è nato così, “in tanti anni di sperimentazioni con il mio amico ingegnere Gino Sebastianelli”. Dopo vane ricerche di finanziatori e momenti di scoramento, i soldi per realizzarlo alla fine sono arrivati dalla Regione Puglia, dove il concerto ha debuttato lo scorso anno, al porto di Bari. Il tour è partito da Roma a marzo con un concerto gratuito
Green e Ambiente / Musica dalle note green
in occasione della campagna del Wwf “L’Ora della terra” e toccherà tante città italiane, con qualche sconfinamento all’estero.
“Un artista in bicicletta” di Roberto Sironi
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Esperienze nella stessa direzione del palco a pedali ci sono già state negli anni passati: Enel ha sponsorizzato un tour di Tiziano Ferro e due tour di Jovanotti azzerando le emissioni con la piantumazione di alberi, mentre Edison compensa l’impatto del contest Change the music, quest’anno alla quinta edizione, acquistando certificati da produzione di energia rinnovabile. In entrambi i casi, si tratta però di compensare un inquinamento effettivo, mentre i Têtes de Bois sono intervenuti alla radice, eliminando la CO2 connessa alla produzione di energia. “Le luci, lo schermo e gli strumenti sono alimentati dalle dinamo di 128 bici, portate da altrettanti volontari che si offrono di pedalare per tutta la durata del concerto e arrivano in sella alle due ruote”. Limitando quindi anche le emissioni legate agli spostamenti del pubblico. Secondo l’ultimo studio dell’Osservatorio Edison, un concerto medio produce 71 tonnellate di CO2, 14 volte di più di quanto una famiglia emette in un anno con le diverse attività. Gli spostamenti, che per la quasi totalità sono del pubblico, incidono per il 69%, mentre l’energia, che pur pesa solo per il 3%, è responsabile dell’emissione di più di 2 tonnellate di anidride carbonica per ogni singolo spettacolo. Oltre a inquinare di meno, il palco a pedali dei Têtes de Bois sensibilizza anche le persone a una mobilità più sostenibile: “...è il trionfo dell’utopia, che non solo rende possibile l’improbabile, ma fa sembrare più facili cose già fattibili: se con la bici accendi un palco, perché non andarci al lavoro o al supermercato?”.
Il palco a pedali è l’ultimo capitolo di una lunga storia d’amore tra il gruppo romano e le due ruote, anticipato dall’album della storia d’Italia. Nel videoclip “Alfonsina e la bici”, a interpretare la prima donna che nel 1924 Guarda il video sfidò i pregiudizi per correre il Giro d’Italia, i Têtes de Bois hanno voluto una protagonista d’eccezione, che ancora non si rassegna ad appendere la bici al chiodo: Margherita Hack.
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Seguendo la via delle spezie, lo stress scompare L’elisir della salute? Si cela nella respirazione e nei movimenti eseguiti con la mente tranquilla. E sempre più conferme arrivano dalla scienza di Rosa Manuzzi
B
enessere psicologico e fisico trovano la sua fonte in Oriente. Lo hanno sottolineato al 14° Congresso Mondiale sul Qigong tenutosi a Toronto, Canada, dove hanno partecipato praticanti e formatori esperti, scienziati e medici. Oggetto di discussione è stato soprattutto il qigong, ma effetti similari si riscontrano nelle altre due principali “ginnastiche mediche” orientali, lo yoga e la meditazione. Arrivati dall’Oriente ben prima che imparassimo a gustare il tofu e il pollo tandoori masala, si stanno diffondendo in Italia anche come discipline preventive e terapeutiche. Quando si parla di benessere si intende in genere la salute fisica, tuttavia questa non può essere scissa da una condizione psichica positiva. Dimostrato dalle ricerche medico scientifiche degli ultimi quarant’anni, salute e serenità sono strettamente connesse. Il motivo risiede nella risposta immunitaria che, in particolari stati di quiete mentale, viene fortemente sollecitata dalla produzione di
Salute e Benessere / Seguendo la via delle spezie lo stress scompare
alcuni ormoni (serotonina, melatonina, ossitocina), e nello stesso equilibrio endocrino che è di fatto l’asse portante del benessere. In Occidente prevale l’idea che per vivere un migliore stato di salute sia sufficiente un corpo più tonico. Invece è la partecipazione totale di corpo-mente-spirito a fare la differenza. Yoga, meditazione, qigong, sono le più antiche discipline al mondo e ancora oggi vengono insegnate secondo tradizione. Respiro diaframmatico, meditazione statica o in movimento, sono gli elementi alla base della pratica: sul ritmo frenetico, indicato dalle onde beta, che ci tengono sempre in guardia e un po’ “schizzati” (pressione alta, malattie cardiocircolatorie, ecc.), prevalgono così le onde alfa, che sedano il sistema neurovegetativo con benefici per tutto l’organismo. Una marcia in più anche per gli atleti professionisti, le cui prestazioni sono sempre superiori, se accompagnano l’attività agonistica a tecniche di rilassamento.
MEDITAZIONE
QIGONG
YOGA
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Salute e Benessere
Diagnosi robotiche La tecnologia medica sta facendo passi da gigante nel campo della diagnostica grazie a piccoli dispositivi in grado di muoversi all’interno del nostro corpo di Alessandro Milini La pillola del progetto Vector per la diagnosi di ulcere o varici
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on tutti i medici possono contare sull’intuito del Dottor House e del suo team e, spesso, per capire cosa abbiamo dobbiamo sottoporci a esami, alcuni dei quali in grado di mettere a dura prova il nostro fisico o la nostra capacità di sopportazione. Tuttavia sono ormai anni che la scienza medica sta sperimentando e costruendo soluzioni in grado di evitarci tutto questo, così da rendere le diagnosi semplici come bere, letteralmente, un bicchiere d’acqua. Merito delle nanotecnologie, della microelettronica, della robotica e delle loro applicazioni in campo medico che hanno portato alla creazione di piccoli robot in grado di raccogliere informazioni sul nostro stato di salute dall’interno del nostro corpo, muoversi alla ricerca di un preciso punto nell’organismo così da restituire ai medici dati o immagini più dettagliate di quanto possibile finora e, in alcuni casi, inoculare direttamente i farmaci dove serve. Questi robot infatti, sono grandi al massimo come una pastiglia mentre i più piccoli possono spostarsi addirittura nel flusso sanguigno. Non solo, in alcuni casi i sensori di questi agenti speciali al
Salute e Benessere / Diagnosi robotiche
La Nanotecnologia, abbreviato in “nanotech”, è lo studio del controllo della materia su scala atomica e molecolare. Generalmente la nanotecnologia si occupa di strutture da 100 nanometri o meno e coinvolge lo sviluppo di materiali e dispositivi al rango di queste dimensioni
servizio della nostra salute possono osservare da vicino come il nostro corpo reagisce alle medicine, dando preziose indicazioni sull’efficacia e sul corretto dosaggio dei farmaci. Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha dato il via all’uso su grande scala del primo sensore per uso medico da far ingerire ai pazienti per informare i medici su come l’organismo trattato reagisce alle medicine e se il paziente le sta assumendo in modo corretto. Sviluppato da Proteus Health: questa sistema si compone di un microchip inserito in una pasticca che lavora in coppia con un cerotto che permette, tramite un’applicazione dedicata di monitorare i risultati. Una volta arrivata nello stomaco, i succhi gastrici attivano il chip, la cui batteria assicura un’autonomia di circa una settimana. Il cerotto poi rileva il battito cardiaco, la temperatura corporea, i momenti di attività e riposo del paziente.
IPILL
iPill (intelligent Pill) invece è un sistema messo a punto da un gruppo canadese di ingegneri supervisionati da Wael Badaway dell’Università di Calgary. Grande quanto una decina di cellule ematiche (per gli appassionati di dati circa 400 micrometri quadrati), questa pillola si compone di un chip, alcuni sensori, un serbatoio per i farmaci lungo circa un millimetro e una micropompa che, una volta all’interno del sistema circolatorio potrebbe consentire un monitoraggio eccezionale nei casi di malattie come cancro, AIDS e diabete. I sensori, infatti, controllano 24 ore su 24 la temperatura del paziente e il Ph, consentendo così un miglior dosaggio dei farmaci a favore di fegato e reni. Secondo Wael Badawy “Invece di assumere molte pillole diverse in momenti successivi, basterà regolare il timer dell’iPill in modo che l’erogazione dei vari tipi di farmaci avvenga nel momento giusto”.
Salute e Benessere / Diagnosi robotiche
Non solo pillole
NANOBIOTIX
Far scorrere il dito verso il basso
PROGETTO VECTOR
Per evitare i danni prodotti dall’odierna radioterapia, l’azienda Nanobiotix ha invece puntato sulle nanotecnologie per creare dei cristalli che una volta iniettati nel corpo si attaccano alle cellule cancerose e si attivano con normali raggi X; una volta attivi questi cristalli distruggono il cancro senza danneggiare grandi parti di tessuti sani. Un sensore che sfrutta l’effetto Doppler, invece, permetterà di aiutare chi soffre di sinusite. In Svezia la ricercatrice Pernilla Sahlstrand Johnson è riuscita a determinare la viscosità del fluido del seno paranasale grazie a dei sensori a ultrasuoni che evitano la paziente il fastidio di un prelievo invasivo, mentre a Genova e Catanzaro le equipe del Dipartimento di Nanostrutture dell’Istituto Italiano di Tecnologia e del Bionem Lab dell’Università Magna Grecia hanno messo a punto un nanosensore che potrebbe rivoluzionare la prevenzione
Decisamente più grande, ma in grado di muoversi e agganciarsi all’organismo, la pillola frutto del progetto Vector (Versatile Endoscopic Capsule for gastrointestinal TumOr Recognition and therapy) che grazie a una tecnologia basata su una microcamera permette di osservare eventuali sanguinamenti del tratto gastro-intestinale, spesso fondamentali per la diagnosi di ulcere o varici. Questo sistema può poi essere configurato in vari modi così da permettere anche il prelevamento di campioni senza ricorrere a rischiosi interventi. La sua caratteristica principale è quella di agganciarsi al corpo del paziente tramite una clip realizzata in Nitinol, una lega Nichel-Titanio a memoria di forma. Le sue dimensioni sono grandi più o meno come una caramella ed è il frutto di un consorzio che vede impegnati 19 partner tra aziende e istituti di ricerca. La strada verso le diagnosi ultraveloci viste nei film di Star Trek è ancora lunga, ma le basi di quella che sarà la medicina del futuro sono ormai ben attecchite e in un futuro ormai non più remoto saranno i sensori sparsi per casa ad avvisarci che qualcosa non funziona come dovrebbe all’interno del nostro corpo… speriamo sia solo un raffreddore.
Salute e Benessere
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Le vostre Buone Notizie Inviateci le vostre segnalazioni attraverso il sito www.buonenotizie.it Verso una nuova sanità con il web 2.0
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Oltre 94.000 lettori e 120.411 visite in circa due anni: sono i numeri del blog del Centro Iperbarico di Ravenna (www. iperbaricoravennablog.it), un’eccellenza nazionale, e non solo, nell’ambito della sanità 2.0 che dimostra quanto le tecnologie digitali stiano cambiando il modo di informare e di informarsi anche per quanto riguarda argomenti delicati come quelli relativi alla salute. L’esperienza del blog del Centro Iperbarico è iniziata nel luglio del 2010 per condividere le storie dei Nasce a Bolzano il primo negozio dove non si paga
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Le donne che partoriscono dopo i 30 anni hanno un minore rischio di tumore dell’endometrio. Lo ha scoperto una ricerca pubblicata dall’American Journal of Epidemiology, secondo cui la protezione cresce all’aumentare dell’età della mamma. Lo studio ha esaminato i dati di 17 ricerche precedenti, per un totale di 8.671 casi di tumore e di 16.562 controlli sani. Il rischio inizia a decrescere dopo i 30 anni di circa il 13% ogni 5 anni: rispetto alle donne che hanno partorito l’ultima volta
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