ANNO II nr. 6 - giugno 2013
caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue
Caccia e cacciatori: • Caccia con l’arco
Migratoria:
• Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre
Ungulati:
• Caccia in maremma, “...viva Maria!”
Caccia all’estero:
• A caccia di Tortore, Anatre e Pernici in Uruguay
L’importanza dell’
allenamento primaverile ed estivo
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in copertina caccia passione ANNO II nr. 6 - giugno 2013
Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue
L’importanza dell’
allenamento Caccia e cacciatori:
primaverile ed estivo
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• caccia con l’arco
Migratoria:
• Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre
Ungulati:
• Caccia in maremma, “...viva Maria!”
Caccia all’estero:
• A caccia di Tortore, Anatre e Pernici in Uruguay
L’impoortanza dell’
allenamento primaverile ed estivo
Allenare costantemente il proprio cane da caccia durante il periodo di chiusura della stagione di caccia è di fondamentale importanza.
sommario Anno II Nr. 6
12 Caccia e cacciatori: avventure venatorie, caccia con l’arco.
www.cacciapassione.com Pg 6 News venatorie
16 Migratoria: utilizzo degli
stampi nella caccia alle anatre
A cura della radazione
Pg 10 Eventi: Conclusa la 23a edizione tra plausi di espositori e visitatori
Valerio Troili
Pg 12 C accia e cacciatori: Avventure venatorie, caccia con l’arco.
Claudia Zedda
Pg 16 M igratoria: Utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre
22 Ungulatii: Caccia in maremma,
“...viva Maria!”.
Pg 22 Ungulatii: Caccia in maremma, “viva Maria!”.
Caccia Passione 2
Diego Mastroberardino
Federico Cusimano
Pg 62 M unizioni: RWS Evolution Green, la cartuccia a palla senza piombo con le performance del piombo Cani da caccia: L’importanza dell’allenamento primaverile ed estivo
Rosalba Mancuso
Pg 66 Ottiche: Telescopi da osservazione Zeiss Dialty 18 45x65
Rosalba Mancuso
Pg 72 Veterinaria: Sordità temporanea o permanente del cane da caccia
Pg 30 C accia all’estero: A caccia di tortore, anatre e pernici in Uruguay Diego Mastroberardino
Diego Mastroberardino
30 Caccia all’estero: a caccia di
tortore, anatre e pernici in Uruguay
Pg 36 Cani da caccia: Il Pointer per la caccia alla coturnice. Claudia Zedda
Pg 40 Cani da caccia: L’importanza dell’allenamento primaverile ed estivo
Giovanni Di Maio
46 Armi:fucili da caccia e loro manutenzione
Pg 46 Armi:Fucili da caccia e loro manutenzione
Rosalba Mancuso
Pg 54 Fucili da caccia: Fausti Dea express, a caccia in battuta in eleganza
Pierfilippo Meloni
72 Veterinaria: Sordità
Temporanea o Permanente del Cane da Caccia Caccia Passione 3
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Torretta Balistica con meccanismo di blocco: acquisizione precisa del bersaglio a lungo raggio
Editoriale Unità e professionalità per la caccia di domani Con una accelerazione sempre più evidente, la società sta prendendo le distanze da quella cultura rurale di cui la caccia, intesa non solo come momento della predazione, ma come insieme di valori e attività, fa pienamente parte. Osserviamo il prevalere di ideologie sempre più estreme. L’ambientalismo, movimento di pensiero che già in alcuni casi abbiamo visto applicare in modo distorto al rapporto uomo-natura, sta venendo soppiantato da un animalismo radicale. Per evitare la perdita di un mondo, quello rurale, di cui anche se non se ne rende conto la società non può fare a meno, è necessario che anche la caccia, così come l’abbiamo appena ricordata, ritrovi ruoli, peso e considerazione. E non potrà farlo, a mio giudizio, se continuerà a presentarsi in modo diviso, a volte contrapposto. La rappresentazione unitaria del mondo venatorio è una necessità per il futuro, con l’accortezza di essere pensata e ottenuta sui problemi di domani e non sulla conflittualità di ieri. Per questo Federcaccia, senza volontà accentratrici, ma convinta che rappresenti un dovere per contribuire a garantire un futuro a tutta la caccia italiana, si è fatta promotrice di una proposta in tale senso. L’unità può aiutare, così come avviene in tutta Europa, a migliorare i rapporti con le Istituzioni nazionali e internazionali, col mondo politico e con l’opinione pubblica tutta. Così potranno anche essere arricchiti i contenuti delle istanze del mondo venatorio. Ma per avere qualcosa da dire, prima di nuove richieste, dobbiamo aumentare ancora la qualità dell’impegno dei cacciatori nella gestione, creando e svolgendo funzioni utili all’ambiente, alla fauna tutta, cacciabile e non, alla società, recuperando immagine, dignità e legittimità presso l’opinione pubblica. È necessario allora aumentare le nostre conoscenze in campo faunistico ambientale, potenziando la raccolta dei dati relativi ai censimenti di specie migratrici e stanziali o agli abbattimenti. Tutte attività che devono essere comunicate e condivise all’interno del nostro mondo così come della comunità scientifica e della società. Per farlo non è più sufficiente il volontariato e la buona volontà dei cacciatori. A guidarle occorrono professionalità specifiche nei diversi settori, che sappiano sviluppare ulteriormente le enormi potenzialità di cui il nostro mondo è ricco. Solo così saremo in grado di mostrare la serietà delle nostre azioni e del nostro impegno, recuperando la piena dignità di un ruolo oggi non più percepito dalla società.
Gian Luca Dall’Olio
Sardegna, l’ass. Biancareddu “evitare disparità tra cacciatori sardi e corsi”: l’assessore regionale Biancareddu chiede intervento dei Ministeri competenti per “evitare disparità tra cacciatori sardi e corsi” penalizzando il mondo venatorio. tamento tra i cacciatori delle due regioni confinanti determina una grave penalizzazione del mondo venatorio sardo a fronte di un paradossale premio per i cacciatori corsi”. Così l’assessore Biancareddu. La disparità delle date di chiusura della caccia ad alcune specie migratorie tra Sardegna e Corsica è il problema - molto sentito dal mondo venatorio sardo - sul quale l’assessore regionale della difesa dell’Ambiente, ssendo la rotta migratoria Andrea Biancareddu ha chiesto al Sardegna – Corsica la stessa, ministeri dell’Ambiente e delle Poliappare quanto mai lampante la di- tiche forestali un intervento formasparità nelle date di chiusura del- le, in previsione dell’elaborazione la caccia ai tordi. Tale iniquo trat- del calendario venatorio 2013/2014.
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Piemonte, via libera al contenimento dei cinghiali, “Aiuto agli agricoltori” via libera dalla Regione al piano di contenimento selettivo dei cinghiali; l’agricoltura subisce continui e gravi danni dagli ungulati, “Daremo aiuto agli agricoltori”. a Regione ha dato il via libera al direzione Vercelli. La delibera firmata piano selettivo di abbattimento dei dall’assessore Sacchetto è già operacinghiali nell’ambito di caccia Biella 1. tiva e nei prossimi giorni le squadre Ossia quello che dal confine prealpino cominceranno a montare le altane, scende lungo la Serra e fino alle pia- piattaforme in legno alte circa 3 metri nure ai bordi della provincia laniera in dalle quali spareranno agli ungulati
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Caccia Passione 6
News venatorie Puglia, trappole per cinghiali sulla Murgia Bracconaggio: Puglia, le guardie volontarie venatorie trovano trappole per cinghiali sulla Murgia, tra Andria e Corato.
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racconieri in azione tra Andria e Corato. La conferma arriva dall’ennesima scoperta effettuata dalle Guardie ambientali d’Italia che, durante un normale giro di perlustrazione sulla Murgia del Nord Barese, tra Andria e Corato (in località «Sansanello», a poca distanza dalla tenuta «Pedale») hanno rinvenuto due pericolose trappole con lacci autostringenti in acciaio per la cattura di cinghiali. I cappi, posizionati lungo i sentieri
abitualmente battuti dagli ungulati, ben mimetizzati tra pietre e vegetazione, sono stati immediatamente rimossi a causa della loro pericolosità non solo per altri esemplari di fauna selvatica, ma anche per gli uomini (cacciatori, pastori o semplici gitanti)i. Il laccio, infatti, è una micidiale trappola costituita da un cappio munito di nodo scorsoio che cattura l’animale condannandolo a un’orribile morte per soffocamento. Caccia Passione 7
Enalcaccia Campania difende i cacciatori contro gli animalisti L’Associazione Venatoria Enalcaccia Campania difende i cacciatori contro gli animalisti nel procedimento contro il Calendario Venatorio della passata stagione. della caccia alla beccaccia alla data del 20 gennaio e non al 31 dicembre come chiesto dalla parte ricorrente. Assente sia l’associazione vittime della caccia che la Regione Campania che, pertanto, non hanno partecipato alla discussione dinanzi ai Giudici Amministrativi della III Sezione del Tar di Napoli, trascurando di sostenere le proprie posizioni. In particolare, la parte ricorrente eccepiva l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 19, della Legge i è tenuta il 6 giugno scorso, pres- Regionale n. 14, del 4 agosto 2011, nelso la III Sezione del Tar di Napoli, la parte in cui prevede che il calendario l’udienza di merito relativa al ricorso venatorio ha validità triennale. Di poi, presentato dall’Associazione vittime chiedeva l’annullamento della predetta della caccia contro la Regione Campa- Delibera (calendario venatorio) nella nia , per l’annullamento della Delibera parte in cui prevedeva la chiusura deldella Giunta Regionale della Campa- la caccia alla beccaccia al 20 gennaio nia n. 361, del 17 luglio 2012, avente ed il carniere stagionale delle allodole ad oggetto l’approvazione del calen- a 70 unità per ciascun cacciatore.Tesi dario venatorio per la stagione 2012- destituite di ogni fondamento, a pare2013. All’udienza per la discussione re dell’Avv. Cristiana Torre, difensore era presente solo l’Enalcaccia che si è dell’Enalcaccia, che ha spiegato come costituita in giudizio al fine di tutelare la validità triennale del Calendario Vegli interessi ed i diritti dei cacciatori, e natorio non preclude affatto la tutela che, quindi, da sola, ha potuto esporre giurisdizionale; nonché, la compatibiai giudici tutti i motivi di opposizione lità della chiusura della caccia alla becal ricorso, allo scopo di poter confer- caccia alla data del 20 gennaio, in quanmare per i prossimi anni la chiusura to tale termine rientra ampiamente in
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Caccia Passione 8
News ed eventi quello fissato dalla L. 157/92 e nelle Linee Giuda indicate dall’Ispra a tutte le Regioni, basate su studi scientifici, dimostrando come in quasi tutte le Regioni d’Italia la chiusura è prevista
al 20 gennaio e, in alcune regioni addirittura al 31 gennaio. Infine, anche il carniere delle allodole a 70 unità è compatibile con i numeri indicati in numerosi documenti scientifici.
Perugia, grande successo giornata ecologica sui Monti Martani Perugia, grande successo giornata ecologica, promossa dall’Associazione Venatoria Federcaccia in collaborazione con il Comune di Giano dell’Umbria e la Sia, sui Monti Martani. distribuiti in varie zone del territorio comunale e si sono poi ritrovati nell’area attrezzata dei “prati gialli”, a poco meno di 1000 metri di altitudine, per un momento conviviale. Diversi i quintali di rifiuti ingombranti abbandonati nelle scarpate recupeomenica 9 giugno, si è svol- rati dai volontari, tra cui elettrodota la “Giornata ecologica” sui mestici, pneumatici, rottami ferrosi Monti Martani promossa da Feder- e vecchi mobili. Molto soddisfatto caccia, in collaborazione con l’am- per la riuscita dell’iniziativa è stato il ministrazione comunale di Giano presidente della locale sezione deldell’Umbria e la Sia, la società che la Federcaccia Claudio Venturini, gestisce la raccolta dei rifiuti. Un che ha preso la parola per ringraziaappuntamento ormai tradiziona- re tutti o volontari intervenuti, gli le che ha visto partecipare anche sponsor che hanno offerto i prodotuna delegazione dell’istituto com- ti tipici per la merenda e i partner prensivo di Giano, che da sempre della giornata, il Comune e la Sia partecipa alle iniziative di sensibi- spa. Il Presidente ha inoltre ringralizzazione sul tema della raccolta ziato il dirigente scolastico Giusepdifferenziata dei rifiuti e della sal- pe Sofia per la presenza della scuola, vaguardia dell’ambiente. I volonta- sottolineando il messaggio positivo ri, divisi in squadre, hanno ripulito che viene dal mondo venatorio nelda rifiuti ingombranti diversi siti la cura e salvaguardia dell’ambiente.
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Caccia Passione 9
Game Fair 2013:
Conclusa la 23a edizione tra Plausi di Espositori e Visitatori....
Si è conclusa domenica scorsa la 23a edizione del Game Fair, manifestazione campestre dove per il settimo anno consecutivo, la bellissima tenuta di Spinicci a Tarquinia (VT) è stata la perfetta ambientazione per una kermesse che ha avvicinato grandi e piccini al mondo della natura, della caccia e dell'outdoor in generale.
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tre giorni, dal 31 maggio al 2 Esibizioni e prove pratiche con giugno, sono stati densi di ap- cani da caccia e da lavoro, i bravispuntamenti con oltre 250 rap- simi butteri che hanno come sempresentazioni che hanno emozio- pre dato prova della loro abilitĂ nel nato e divertito le Il Game Fair, unico esempio condurre con maestria gli splendimigliaia di visidi festa campestre in Italia tatori che, nonodi cavalli di razza stante le condizioni atmosferi- maremmana, cosĂŹ come gli spettache capricciose, hanno risposto coli di cavalieri che, con vari tipi di con entusiasmo e partecipazione. monta e utilizzando le diverse razze Caccia Passione 10
Eventi equine, hanno dato dimostrazione di quanto possa essere stretto e saldo il legame tra l’uomo e il cavallo; i falconieri, con i loro bellissimi esemplari che hanno affascinato gli spettatori con le loro evoluzioni e i voli radenti sul pubblico; le linee di tiro e i percorsi di caccia aperti al pubblico, dove è stato possibile provare le ultime novità in fatto di fucili, delle numerose case armiere che hanno partecipato alla manifestazione. Poi il tiro ad aria compressa, ma anche con l’arco, la fionda e il softair. La fattoria didattica, il parco avventura di Riva dei Tarqui-
ni, le parate e le esibizioni storiche ma anche la pesca e la subacquea. Un evento unico nel suo genere, una perfetta dimostrazione di come sia possibile concentrare in uno stesso luogo e in 3 giorni uno spettacolo senza uguali, dove si riesce ancora a far affiorare lo stretto rapporto che lega l’uomo alla natura e alle passioni più vere. Un momento e un luogo dove tutti riescono a trovare la loro dimensione e riscoprire i valori di una ruralità e di un contatto con la natura che oggigiorno la società moderna rende molto difficoltoso.
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Caccia Passione 14
Avventure venatorie
Caccia e cacciatori
Caccia con l’arco
Alla scoperta di una caccia arcaica eppure ancora oggi tanto efficace, potente ed affascinante: la caccia con l’arco, capace di alterare in positivo il rapporto con la natura, l’amore per l’ars venandi ed il rispetto per l’animale cui si da la caccia. Tecnica di ieri, ancora oggi la si ta dovevano alla capacità, all’espeutilizza per vivere ed esplorare gli rienza ed al rispetto per la natura. aspetti più insoliti e suggestivi al Praticata fin dall’epoca preistorica, mondo della caccia e dell’attivi- la caccia con l’arco ha conosciuto tà venatoria in genere. Parliamo un’ottima diffusione almeno fino della caccia con l’arco, alla quale al XV secolo, durante il quale vensi approda spesso dopo aver accu- ne affiancata e poi sostituita dalla caccia con la bamulato alle spalle anni di esperien- Per cacciare, tanto con il lestra, più potenza in fatto di cac- fucile, quanto con l’arco, te, più pericolocia tradizionale. occorre sempre la pre- sa, più sviluppata Chiunque si avvi- vista licenza di caccia tecnologicamente. Si tratta in generale cini a questa tipologia venatoria, con difficoltà riu- di una caccia particolarmente fatiscirà ad abbandonarla, in quanto cosa, strumento attraverso il quale il si dimostra non solo coinvolgente cacciatore può correre a ritroso nella e particolarmente fascinosa, ma storia dell’arte venatoria e predatoria. soprattutto capace di risveglia- Tutti i cacciatori che praticano quere l’essere predatore dell’uomo e sto genere di attività, solo incidendi cancellare la superiorità tec- talmente sono interessati al proprio nologica che da secoli ha allon- carniere; questo risulterà infatti tanato il cacciatore dalle forme fortemente dimezzato rispetto a venatorie ancestrali, istintive che quello di chi pratica una caccia con tutto il merito della buona riusci- armi convenzionali. Piuttosto ci si Caccia Passione 13
concentrerà sulla ricerca, sulla preparazione fisico – tecnico – venatoria, sul confronto con la natura, potente e saggia e su tutte le ritualità che alla caccia si connettono. A spingere alcuni verso la scoperta di questo antico strumento di caccia è anche il fatto che esso garantisca un prelievo a basso impatto
L’arma richiede impegno e dedizione e si dimostra fondamentale la necessità di seguire corsi professionali che consentano al cacciatore convenzionale di scoprire lo strumento ed imparare ad utilizzarlo a proprio vantaggio. Le statistiche comunque parlano chiaro: i cacciatori tradizionali si dimostrano par-
ambientale e su più fronti si sta lavorando per creare una categoria di cacciatori di selezione, abilitati alla caccia con l’arco, specializzati soprattutto nella gestione degli ungulati e nello specifico del cinghiale. Ovviamente è impossibile prendere in mano un arco ed utilizzarlo in maniera utile dall’oggi al domani.
ticolarmente interessati a questa variante che apprezzano e vorrebbero conoscere. Semplice propulsore nella forma, l’arco è infatti tutto da studiare e affatto semplice da usare e padroneggiare. Serve una conoscenza tecnica non da poco e un’ottima preparazione sia fisica che mentale; entrambe dovranno
Caccia Passione 14
Caccia e cacciatori interagire e trovarsi in sintonia e quando questa sarà trovata, nessun altra arma potrà eguagliare il fascino dello scocco di una freccia. L’amore ed il rispetto per l’arco è forse giustificata dal fatto che questo consenta di dominare la passione impulsiva che il cacciatore prova durante le battute, incanalandola,
pochi metri dalla preda senza farla scappare? Deve inoltre possedere una fortissima etica venatoria che lo spinge al recupero in ogni caso della preda ferita, per quanto questo possa decretare un forte dispendio in fatto di fatica e tempo. L’ideale dunque sarebbe che il cacciatore con l’arco fosse accom-
razionalizzandola e sfruttandola a proprio vantaggio in maniera cosciente e con ragionevolezza. Del cacciatore che usa l’arco come unica arma è propria la filosofia della rinuncia, nonché una forte sintonia con la natura alla quale deve sentire d’appartenere. Esiste un altro modo per avvicinarsi a
pagnato da un ottimo segugio da sangue, rispolverando quella tradizione antica che vuole il cacciatore fin dagli albori accompagnato da un fedele amico a quattro zampe. Come iniziare con questa affascinante variante della caccia che noi tutti conosciamo? Contattando un’associazione specializzata naturalmente. Caccia Passion 15
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Migratoria
Utilizzo degli stampi nella
Caccia alle anatre
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Utilizzo degli stampi nella
Caccia alle anatre
Come impiegare al meglio gli stampi e quali utilizzare per una buona riuscita della battuta agli anatidi
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li stampi, come molti sanno, sono le riproduzioni di uccelli che i cacciatori utilizzano per attirare le loro prede. Sono imitazioni perfette, realizzate in plastica, le quali vengono fatte galleggiare sull’acqua oppure posate sull’erba. Gli stampi devono essere posizionati col vento alle Caccia Passione 18
spalle, poiché le anatre scelgono sempre la riva più riparata per posarsi, dove la vegetazione ed altri ostacoli le proteggono dal vento. Se non vengono posizionati correttamente, c’è il rischio che gli stampi vengano mossi dalle onde in maniera innaturale e le anatre “mangerebbero la foglia”. Sono disponibili
Migratoria anche stampi con chiglia vuota che possono essere riempiti con un po’ d’acqua per stabilizzarli, ma molti cacciatori sono scettici circa questa tecnica. Anche in questo caso, il vento fa sbandare comunque gli stampi. Gli stampi migliori e più efficaci sono quelli il cui corpo è abbastanza pesante (fatti di plastica spessa)
cano a contatto con l’acqua, questo può spaventare le anatre e vanificare l’attesa. Alcuni stampi hanno le teste girevoli, poiché quelli con le teste fisse che guardano in avanti e con il collo eretto nella posizione di anatre allarmate e pronte a volar via non sono sicuramente efficaci. Gli stampi con le teste girevoli consen-
e provvisti di una chiglia che viene riempita di pallini di piombo o di sabbia, al fine di renderli più stabili. Il materiale migliore per realizzare gli stampi è il sughero, ma il prezzo li rende proibitivi. La vernice degli stampi deve rimanere ruvida e opaca anche quando è a contatto con l’acqua. Se gli stampi lucci-
tono al cacciatore di far assumere al finto animale un atteggiamento naturale, come quando le anatre si lisciano le penne per esempio. Inoltre, per ottenere un buon risultato, è necessario che il cordino degli stampi sia legato o attorcigliato alla parte posteriore della chiglia, per evitare che tutti gli stampi punCaccia Passione 19
tino nella stessa direzione. Anche in questo caso sarebbe un atteggiamento di allarme che spaventerebbe le anatre vere. Infatti, le anatre vere sono orientate in direzioni diverse quando non ci sono pericoli. E’ importante che gli stampi vengano comandati dal cacciatore attraverso il cordino, al fine di muovere gli stessi, poichÊ le anatre ferme e rigide danno l’impressione di essere in pericolo e scaccerebbero quelle vere. Gli stampi devono essere sistemati in modo giusto per fare ammarare le anatre a tiro, sparpagliandoli in modo corretto ed alla giusta distanza
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Caccia in maremma “Viva Maria!”
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Caccia in maremma “Viva Maria!”
L’urlo liberatorio Viva Maria saluta la gloriosa fine di una vera e propria “battaglia” tra il cinghiale, i cani, i canai, e i postaioli. Ma badate bene, non sempre è la squadra dei cacciatori che ha la meglio, la bestia nera si muove nel suo ambiente: la macchia mediterranea. In quei luoghi è il signore incontrastato e conosce tutte le astuzie e tutti i modi per non finire in padella. Quindi per un “viva Maria” tante, troppe volte, è la tipica imprecazione che echeggia per quei boschi.
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l suono della corna segna tutte mattina dopo iniziano di buon ora le fasi della cacciarella, in molti le febbrili operazioni che servono paesini maremmani dove la tra- da preludio alla caccia vera e prodizione della caccia al cinghiale è pria: caffè, biscotti fatti in casa, riancora viva e gode di ottima salute, cotta rigorosamente di pecora, pane a dispetto di telefoni, telefonini, e- casareccio tagliato a fette e così via. mail e qualsiasi altra diavoleria tec- Dopo la colazione viene stabilita la strategia della cacnologica è la corna che annuncia la E’ il suono della corna a ciata. Il capo cacrompere gli indugi cia si consulta per sera precedente la l’ultima volta con i battuta del girono successivo. Per vicoli e strade fino tracciatori, che già dalle prime luci alla piazza del paese il suono del dell’alba hanno perlustrato le zone corno di caccia avverte tutti i modo di caccia, con i canai e infine decide inequivocabile che la mattina suc- l’ordine della sciolta delle bracche. cessiva c’è cacciarella. Tutti lo sanno, Da le ultime disposizioni a tutti; tutti sono stati avvertiti e chi man- talvolta una o due bracche vengono ca l’appuntamento non ha scuse! La messe di rincalzo e quindi non ver-
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Ungulati ranno sciolte subito ma soltanto ad un certo punto della cacciata. Successivamente viene il momento di assegnare le poste, alcune squadre fanno decidere alla sorte, in altre invece è il capo caccia ad assegnare le poste secondo dei criteri propri che dovrebbero, almeno secondo lui, garantire il miglior risultato della battuta. In ogni caso a questo punto tutto è pronto per la caccia vera e propria, i postatoli si incamminano verso le poste che possono essere sistemate a terra oppure su dei palchetti di legno appositamente costruiti. Vorrei spendere soltan-
to qualche parola sulla opportunità sparare da una postazione rialzata rispetto al terreno come può essere un palchetto. Alcuni storcono il naso ritenendo che sia un lusso destinato ai “signori” e che la vera caccia si fa da terra. Ritengo personalmente queste considerazioni sbagliatissime, avendo cacciato da sempre sia dal palchetto che da terra posso con certezza affermare che si tratta soltanto di una questione di sicurezza. Sparare da un palchetto sopraelevato rispetto al terreno offre una migliore tutela per tutti, la fuciliata avrà senza dubbio
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una direzione dall’alto verso il basso tendendo in questo modo a far conficcare la palla per terra qualora il bersaglio viene mancato, inoltre la propensione al rimbalzo con una traiettoria di questo tipo dovrebbe essere inferiore. Ovviamente questo a beneficio di tutti i partecipanti alla battuta, cani compresi. Una volta che tutti i partecipanti
giunto i luoghi di sciolta e gli eventuali battitori sono anch’essi pronti, finalmente da inizio alla battuta suonando forte la corna in modo tale che tutti possano sentire che le “danze” si sono aperte. Uso questa espressione, credo, in modo appropriato in quanto per poter ballare serve la musica e questa per un cacciatore di cinghiali viene fornita
hanno preso posto il capo caccia effettua una rapida verifica, oggi sempre di più tramite radio ricetrasmittente, ed accertatosi che: le tronche che circondano e dividono il luogo destinato alla battuta sono tutte armate, i postatoli sono al proprio posto, i bracchieri hanno rag-
dai cani che con le loro voci riempiono il bosco. All’inizio di questa stagione un mio caro amico bracchiere mi ha detto con espressione serie e grave: “quest’anno con i cani che abbiamo non dobbiamo pagare la tessere alle associazioni venatorie, ci toccherà pagare la SIAE”.
Caccia Passione 26
Ungulati Prima di concludere questa piccola corto” questo calibro offre maged ovviamente parziale descrizio- giori garanzie ed in ogni caso non ne di questa affascinante forma di è necessaria alcuna spesa in più in caccia al cinghiale vorrei spendere quanto ogni cacciatore possiede un soltanto qualche riga per parlare calibro 12. Tuttavia è indiscutibile di armi e munizioni che si usano a che i fucili a canna rigata offrono cacciarella. Soltanto pochi anni fa decisamente maggiori garanzie su discutere di questo argomento era entrambi i fronti sopraccitati. Per del tutto superfluo, tutti noi cac- quanto riguarda l’efficacia è ormai ciavamo con i nostri fucili calibro noto che è la maggiore velocità 12. Non era raro sentire che qual- della palla che produce una morte cuno addirittura caricava cartucce più rapida al selvatico per via dela pallettoni (tra l’altro vietate dalla lo shock idrodinamico provocato legge), insomma l’argomento armi dall’onda d’urto del proiettile. Sene munizioni si esauriva ben presto. za voler, in questa sede addentrarmi Per fortuna i tempi sono cambia- in questioni tecniche, si può però affermare che anti ed oggi c’è una maggiore consa- …alla fine arriva il che dal punto di pevolezza di qua- momento dello sparo... vista “etico” è più giusto finire l’anile sia l’arma migliore per praticare questa caccia. male in maniera più rapida e pulita Il calibro12, aimè, lungi dall’es- possibile. Dal punto di vista delsere scomparso dalle cacciarelle, la sicurezza è stato provato che le comincia però a vedersi meno. I palle sparate da una carabina rigapericolosissimi pallettoni, gra- ta hanno sicuramente una minore zie a Dio, almeno in maremma propensione al rimbalzo di quanto possono considerarsi quasi estin- non lo facciano le palle del calibro ti. I fucili a canna rigata ormai da 12 o 20. L’elevata velocità alla quauna decina di anni sono divenu- le viaggiano fa si che, mancando il ti i protagonisti di questa caccia. bersaglio, se urtano una superficie In due parole sintetizzerei il motivo dura come una roccia tendono a di tale successo: efficacia e sicurezza. polverizzarsi, se invece incontrano Riconosco che ci sono ancora un una superficie più morbida come certo numero di estimatori del può essere il tronco di un albero ci vecchio 12 che sostengono che “a si conficcano. Quindi superato il Caccia Passione 27
gap culturale che vede nell’arma rigata un pericolo maggiore, per via della maggiore gittata, personalmente non ho dubbi sul preferirle. I calibri maggiormente utilizzati dai cacciatori di cinghiale sono: il .30-06 Spring., il .308 Winch., il .300 Win Mag e il 9,3x62 camerati in carabine semiautomatiche; l’ 8x57 jsr, il 444 Marlin e il 9,3x74R camerati in fucili tipo express. Ma adesso parte una canizza, una di quelle potenti, i fucili vengono stretti tra le mani, i bracchieri cominciano ad incitare a gran voce i cani, il cinghiale scorre via veloce, poi si ferma, si sente che i cani gli abbaiano a fermo, un cane guaisce e la posta vicino alla mia mi mima che deve averlo ferito, con un cenno d’intesa ci diciamo che deve essere un grosso verro, la tensione sale, i bracchieri si muovono verso il punto il cui il cinghiale si è fermato, tentano di farlo ripartire. Dopo ancora qualche secondo la canizza riparte, si è mosso: viene su verso le poste, tutti sono attenti, concentrati, pronti. Si spara avanti e dietro, mai di lato, la sicurezza è la prima cosa ed ognuno di noi ne è consapevole, la canizza adesso e portentosa e vicina, sento il mio cuore che comincia a battere all’impazzata, i muscoli tesi come una corda di Caccia Passione 28
violino sono pronti a scattare. Poi uno sparo, forte e nitido due poste sotto la mia, ma la canizza continua non lo ha colpito …eccolo lo vedo è proprio un bestione ma ho
Ungulati la linea di tiro occupata da un cane. Alzo la carabina sperando di avere la chance di sparare ma niente mi si copre non dandomi l’opportunità. Faccio appena in tempo a
girarmi verso la posta vicino alla mia e vedo Valerio imbracciare il fucile: spara due colpi in rapida sequenza, la canizza si spegne, l’animale è stato preso… Viva Maria!
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A tortore, anatre e pernici...
in Uruguay
pernici, beccaccini, tortore, colombacci, lepri e anatre. Abbondanza di prede, alto grado di professionalità delle guide ed accoglienza sono il biglietto da visita di questo paese, che presenta ai cacciatori desiderosi di compiere un viaggio venatorio in Sud America
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gni cacciatore che pratica turismo venatorio a livello internazionale conosce l’Uruguay e le opportunità che offre. L’habitat di questo paese e la sal-
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vaguardia dello stesso da parte del Governo, ha determinato la proliferazione della selvaggina autoctona, in particolare delle pernici, beccaccini, tortore, co-
Caccia all’estero lombacci, lepri e anatre. Le politiche in tema di ambiente hanno dato buoni risultati, al punto che da alcuni anni a questa parte molti cacciatori considerano l’Uruguay una meta “obbligata”, per chi desidera compiere un viaggio venatorio ricco di soddisfazioni. Oltre alla fauna cacciabile, questo paese si distingue anche per la calorosa accoglienza della popolazione e la buona disponibili-
Molte testimonianze che si possono trovare nelle rete, asseriscono che compiere un viaggio in Uruguay da molte soddisfazioni per quanto riguarda le prede catturate, grazie all’abbondanza di quest’ultime. Le specie cacciabili in Uruguay, come già accennato poche righe fa, sono pernici, beccaccini, tortore, colombacci, lepri e anatre, per le quali occorre fare una distinzione per i periodi in
tà di strutture che ospitano i visitatori, ognuna delle quali spesso offre anche la consulenza di guide esperte che accompagnano i cacciatori nelle riserve di caccia
cui è possibile il loro prelievo. Le tortore in Uruguay compiono un copioso passaggio durante tutto l’anno, sia nel nord del paese che al sud. Per questi volatili, la legislaCaccia Passione 33
zione dell’Uruguay non prevede limiti di cattura, di conseguenza esiste un considerevole margine di sicurezza in fatto di numero di prede che si possono abbattere. Le zone ad alta concentrazione di pernici sono situate nel nord dell’Uruguay, in prossimità delle grandi piantagioni di girasole soia
La specie cacciabile per la quale molte strutture organizzative dell’Uruguay si sono specializzate, è sicuramente la pernice che può essere cacciata dal 1 maggio al 31 luglio. Le guide hanno infatti acquisito una notevole specializzazione ed un alto grado di professionalità verso la caccia alla pernice,
e delle pampas, le quali si estendono lungo la costa ed i fiumi. Stando ad alcuni dati ufficiali, ogni battuta di caccia alle tortore in Uruguay prevede l’uso di più di mille cartucce, un numero che può rendere l’idea di quanto possa essere divertente insediare questi volatili.
con ottime garanzie di successo in termini di carniere a fine giornata. Sempre dal 1 maggio e fino al 15 settembre, sono le anatre le protagoniste delle battute di caccia. Quest’ultime si svolgono prevalentemente nelle lagune e nelle zone paludose, in diverse moda-
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Caccia all’estero lità: in appostamento in prossimità della riva; in postazioni edificate sfruttando la vegetazione naturale ed usando anatre artificiali e con cani labrador da riporto. La presenza delle guide che accompagnano il cacciatore, infine, avendo una profonda conoscenza delle zone di caccia, aumen-
possibilità di insediare anche beccaccini, colombacci e lepri, sempre con ottimi risultati per numero di esemplari abbattuti. Il Sud America è un continente che attrae molti cacciatori da tutto il mondo, ed in particolare l’Uruguay sta conoscendo un notevole aumento di prenotazio-
ta sensibilmente il numero di esemplari abbattuti a fine giornata. In Uruguay le anatre sono presenti nelle sottospecie Picazo, Malcero Siriri e Facia Blanca. Coloro che desiderano compiere un viaggio venatorio in questo paese hanno anche la
ni per viaggi a scopo venatorio. L’abbondanza di prede da cacciare, l’ospitalità e la professionalità delle guide che accompagnano i cacciatori nelle riserve, fanno si che l’Uruguay stia diventando la meta preferita da molti cacciatori che si recano in Sud America. Caccia Passione 35
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Cani da caccia
Il Pointer per la caccia alla coturnice tra i cani da caccia più apprezzati...
Faticosa e suggestiva, la caccia alla coturnice immerge il cacciatore in scenari montani, selvaggi e forti. Indispensabile avere accanto un ottimo ausiliario: il pointer è fra i più apprezzati.
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’ un volatile corridore, ra- fisicamente all’avventura che dopido e sagace che mol- vrà vivere almeno quanto il suo ti cacciatori conoscono proprietario, forse anche di più. bene, esattamente come si cono- Addestrare un cane da coturnice scono bene gli ambienti nei qua- è un’impresa alquanto complicali la coturnice preferisce vivere. ta. Tanto per cominciare si deve Li si può descrivere anche con osservare fin da subito il cucl’uso di una sola parola: difficili, e ciolo, studiandone le attitudini: se non si mostra immediatamente dopo si potrebbe La Coturnice è una spe- propenso alla vita dire montani, sel- cie concentrata in Eu- da montagna, alla vaggio, estenuan- ropa, è inclusa nella fatica, al riporto e ti, specie se li si Lista Rossa italiana all’obbedienza, è visita per dal la tra le specie minac- meglio cambiare tipologia di caccaccia alla regina ciate “vulnerabili” cia, anche perché delle montagne. Non basta che il cacciatore ab- l’allenamento non è una passegbia buon fiuto per la caccia, non giata. Gli specialisti sono dell’opibasta l’esperienza o la conoscen- nione che servano almeno 5 anni za dei luoghi perché la giorna- di esperienza per fare un cane ta abbia un certo successo per da coturnice, per quanto molto quanto questi sono tutti elemen- può fare la simbiosi e l’amicizia ti indispensabili. Quel che dav- fra segugio e cacciatore e l’intelvero serve è la compagnia di un ligenza del cane propenso ad imausiliare a cinque stelle preparato parare e soddisfare il padrone. Caccia Passione 37
Fra i cani maggiormente utilizzati con successo durante la caccia alla coturnice è impossibile non segnalare il Kruzaar, il setter inglese, in rari casi i bassotti tedeschi, per quanto il signore incontrastato sia secondo molti cacciatori il pointer. E’, secondo alcuni aspetti, definito ancora meglio del setter inglese per questa tipologia di caccia,
d’altronde nemmeno il suo pelo raso e la sua pelle fine e delicata sono un problema, dato che gli spazi sono aperti, poco boscosi, privi di ostacoli che possano dimostrarsi un pericolo per il cane. In linea del tutto generale, prima di portare in montagna il vostro cane, per la caccia alla coturnice dovrete ben osservar-
a patto che, questo sia ben sottolineato fin da subito, sia un buon riportatore. In quel caso il pointer diventa un ausiliare eccellente, appassionato, capace di resistere al caldo ma anche al freddo, alla sete e soprattutto alla fatica. In questa tipologia di caccia
ne le qualità fisiche e non solo. Tanto per cominciare, non ci stancheremo di ripeterlo, deve sopportare la fatica (la montagna è capace di mettere in difficoltà anche i cani più preparati) e avere un buon piede. Camminerà su rocce taglienti,
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Cani da caccia ma il pointer e le razze inglesi in genere, dotate di un piede dalla conformazione raccolta e asciutta non avranno grossi problemi. Il cane dovrà avere inoltre uno stile di cerca particolarmente ampio: per intenderci in poco tempo dovrà coprire aree molto vaste per evitare che il cacciatore si trovi in zone troppo pericolose o at-
Altro tratto da non sottovalutare è quello della ferma, che deve essere solida: sarà indispensabile per dare modo al cacciatore di prendere posizione per il tiro senza affaticarsi troppo. La frullata è infine una fase fondamentale e particolarmente pericolosa. E’ indispensabile che il cane la sappia effettuare corret-
traversi percorsi troppo duri. Un punto indispensabile è rappresentato dall’olfatto, che manco a dirlo deve essere eccezionale, ma questa non è una novità per i cani da caccia. Tutto questo gli permetterà di individuare la preda fin da grosse distanze cogliendola di sorpresa.
tamente: sarà indispensabile per evitare che la sua testa si trovi fra volatile e canna del fucile, ma anche per impedire che preso dalla foga del rincorrere senza successo la coturnice precipiti in qualche dirupo, e chi conosce la montagna lo sa, non ne mancano di certo. Caccia Passione 39
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Cani da caccia
L’importanza dell’...
allenamento primaverile ed estivo
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L’importanza dell’...
allenamento primaverile ed estivo Allenare costantemente il proprio cane da caccia durante il periodo di chiusura della stagione di caccia è di fondamentale importanza.
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olti cacciatori, a stagione venatoria conclusa, tendono a far riposare il proprio cane probabilmente un po’ troppo rischiando così non solo di farlo impigrire eccessivamente ma anche di fargli perdere gli stimoli e le capacità acquisite du-
possiamo pulire e mettere da parte a fine stagione per poi riprenderlo ugualmente efficiente alla successiva riapertura. Tenere in allenamento i nostri cani da caccia in modo costante è di fondamentale importanza soprattutto durante il periodo di
rante l’addestramento e la pratica fatta sul campo a stagione aperta. Dobbiamo ricordare che il nostro cane non è un semplice strumento come il nostro fucile, che
chiusura della stagione venatoria. E’ bene entrare nell’ottica che il nostro cane è paragonabile ad un atleta e come tale ha bisogno di continui stimoli e costante allena-
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Cani da caccia mento per tenersi in forma e per evitare che il tempo speso nell’addestramento venga sprecato. Purtroppo si tratta di un errore abbastanza comune tra i cacciatori che spesso, alla chiusura della stagione, vuoi per disattenzione, vuoi per mancanza di tempo o per altre cause, non portano fuori il proprio cane da caccia per tenerlo anche solo minimamente in movimento. Si preferisce il più delle volte, invece, farlo uscire solo qualche giorno prima della riapertura della caccia tanto per rinfrescare l’allenamento o addirittura per addestrarlo in tempi ristrettissimi; il risultato però è spesso poco soddisfacente in quanto così facendo potremmo ritrovarci un cane stanco, che si affatica facilmente e che altrettanto facilmente si distrae perden-
do interesse per la caccia. Inutile poi adirarsi con il cane se dopo poco tempo di attività sul campo tende a fermarsi per riposare. Vediamo invece come dovrebbe comportarsi un cacciatore che voglia tenere il proprio cane in perfetta forma ed efficienza sul campo di caccia. Innanzitutto sarebbe bene individuare le Z.A.C., Zone di Addestramento Cani più vicine o facilmente raggiungibili oppure dei quagliodromi, qualora ve ne fossero nei paraggi; in questi spazi appositamente dedicati il cane avrà la possibilità di allenarsi nella caccia senza alcun problema. Il nostro amico a quattro zampe potrà correre a piacimento soddisfacendo così la propria voglia di libertà ed allo stesso tempo mantenersi allenato
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ed in perfetta forma, pronto per l’apertura della caccia. In questo modo non solo il fisico si manterrà allenato ma anche il benessere psichico del cane ne avrà beneficio; inoltre durante le giornate di allenamento avremo la possibilità di esaminare bene il nostro com-
lungata esposizione al sole cocente in modo da non correre il pericolo del colpo di calore. Gli orari migliori per il cane, ma anche per il proprietario, sono ovviamente quelli del primo mattino o del tardo pomeriggio. Nel caso di lunghi periodi di fermo per il cane, sareb-
pagno di caccia notando eventuali patologie o difetti che ne potrebbero limitare le capacità e, qualora possibile, tentare di correggerle prima dell’apertura della stagione. Nel momento in cui decidiamo di portare il nostro cane fuori per una giornata di allenamento nel periodo estivo o tardo primaverile sarebbe meglio evitargli una pro-
be meglio non strafare e riprendere l’attività fisica gradualmente senza far sforzare troppo il nostro amico. Non dimentichiamo infine che anche il migliore allenamento può essere vanificato se l’alimentazione del cane non è adeguata e rivelarsi con il tempo dannosa per la sua salute. Per evitare ciò sarebbe opportuno seguire poche semplici regole
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Cani da caccia zuccheri, grassi, vitamine e minerali. In un pasto giornaliero è sufficiente somministrarne una dose di cibo che contenga almeno il 20% di proteine. Anche gli zuccheri sono importanti, ma non tutti vengono assimilati con facilità dall’animale che in genere tollera glucosio e saccarosio ma ha difficoltà nel metabolizzare il lattosio. L’apporto di zuccheri è importante sia come alimentari, prima fra tutte l’acqua: fonte d’energia, sia come regolatosoprattutto nel periodo primave- re dell’attività della flora batterica. rile ed estivo al cane non dovrà Per quanto riguarda i grassi, sono mai mancare dell’acqua fresca, ammessi nella dieta del nostro specialmente se Consigliabile è condurre i cani cane ma nella sottoponiamo in allenamento nelle prime giusta misura; il cane a perioquesti non deore del giorno, quando le temdi di attività fivono infatti superature, ancora non proibisica. A seguire, perare il 10% ovviamente, di tive, permettono loro di muo- nel pasto giorgrande impor- versi senza surriscaldarsi naliero: gli ectanza è il cibo che somministria- cessi portano ad un aumento di mo al nostro amico: il tipo di dieta peso ed anche ad una maggiore dovrà essere più leggera e fresca predisposizione alla malattia ed nei periodi caldi. L’alimentazione alla vecchiaia precoce. Fondamendel cane, come per gli esseri uma- tali infine sono le vitamine ed i mini, è fondamentale per conser- nerali che troviamo presenti in divare una buona forma fisica; fare versa quantità in tutti gli alimenti. attenzione alle giuste proporzioni Meglio quindi non esitare, approfitdi cibo degli alimenti, può aiutare tate dei momenti liberi, prendete il non solo la qualità di vita dell’ani- vostro cane e portatelo fuori tenenmale, ma può al tempo stesso au- dolo in allenamento per farlo arrimentare la vita media dello stesso. vare all’apertura di stagione in perIl cane ha bisogno di proteine, fetta forma e con lo spirito giusto! Caccia Passione 45
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Fucili da caccia
Fucili da caccia e loro manutenzione Facile, ma sempre eseguita in sicurezza
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Fucili da caccia e loro manutenzione Facile, ma sempre eseguita in sicurezza
Il fucile, per i cacciatori, è come la moto per il motociclista: a volte si ama come e più di una donna. Non esiste alcun dubbio che il fucile da caccia sia uno strumento indispensabile in qualsiasi battuta. Dalla sua funzionalità dipendono, infatti, gli esiti ed i successi dell’attività venatoria.
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l fucile, dunque, è un dispositivo di valore, sia per la quantità e qualità di selvaggina che consente di abbattere che per il suo innegabile valore economico. Per mantenere inalterati nel tempo la funzionalità e il valore del fucile bisogna ricorrere a una manutenzione regolare e sistematica. La manutenzione del fucile comprende tutte quelle operazioni di pulizia delle parti metalliche e in legno dell’arma. Queste parti possono usurarsi in seguito all’uso, ai traumi, agli spari e agli agenti atmosferici. Le parti metalliche interne ( come le canne) tendono ad accumulare i detriti rilasciati dalla combustione delle cartucce, mentre le parti metalliche esterne possono ossidarsi a seguito di pioggia e umidità. Stesso logorio può essere subito dalle parti in legno, che, in base alla qualità Caccia Passione 48
del legno di cui sono composte, possono risentire negativamente dell’azione di umido e pioggia, per non parlare di traumi e del contatto con rovi e spine che potrebbero graffiarle compromettendone per sempre anche la resa estetica. La manutenzione del fucile, oltre a farlo funzionare meglio, ad aumentare la resa e perfino la gittata dello sparo, mantiene inalterato anche il design este-
Fucili da caccia tico dell’arma, particolare che consente di rivenderla a un prezzo equo e più che soddisfacente. La manutenzione frequente riduce anche il rischio di guasti meccanici, evitando di ricorrere a costose riparazioni. Pulire con cura un fucile significa, dunque, gettare le basi per avere a fianco un’arma duratura, funzionante ed esteticamente ineccepibile. Di solito, la pulizia del fucile da caccia segue una periodicità dettata dalla tipologia di arma e dall’uso. In genere, queste regole impongono che il fucile venga pulito sia prima che dopo le battute. Non è un male pulire il fucile anche durante i periodi di
inattività e poco prima della battuta. La pulizia migliore, naturalmente, si realizza quando l’arma non è in uso. Mai, invece, prendere l’abitudine di tirar fuori il fucile impolverato, andare a caccia e pulirlo manualmente usando il tessuto del giubbino. Questa pratica, oltre ad essere noiosa e piuttosto fastidiosa, non garantisce che il fucile sia libero da polvere e pulviscoli che possono far inceppare l’arma. Anche se le case d’armi producono ormai fucili durevoli e senza rischi di inceppamenti o malfunzionamenti, quando si parla di armi la prudenza e l’attenzione non devono essere mai troppe.
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La pulizia del fucile, come abbiamo già accennato, deve riguardare le parti metalliche e in legno, sia interne che esterne. Per le parti metalliche, la pulizia deve riguardare le canne, la bascula, la superficie esterna dei fori del percussore e altri parti metalliche esterne, come il grilletto. Per le parti in legno la pulizia deve riguardare il calcio. La modalità di pulizia cambia in base al tipo di arma usata. Nelle armi basculanti bisogna aprire il fucile a metà, praticando una pulizia più faticosa, mentre nelle armi automatiche la pulizia è più semplice, perché le parti metalliche si possono scomporre più facilmente. I prodotti da usare per la pulizia sono specifici, cioè servono esclusivamente Caccia Passione 50
per pulire le armi. Questi prodotti sono i solventi, gli oli ed i grassi lubrificanti. I solventi servono a sciogliere tutti i residui che si depositano sulle parti metalliche dopo lo sparo. Questi prodotti devono essere rimossi dopo qualche ora perché, non avendo alcun potere lubrificante, tendono a corrodere l’acciaio. Gli oli lubrificanti proteggono il fucile dagli agenti atmosferici e dalla corrosione. Questi prodotti sono derivati dal petrolio e sono addizionati con siliconi. I grassi lubri-
Fucili da caccia ficanti aumentano la resistenza dei bacchette consentono di asportare metalli agli agenti atmosferici e alla tutti i detriti e le polveri accumulate corrosione. Sono composti da oli durante gli spari. Dopo la rimozione minerali addizionati a gel anticor- degli stessi, le bacchette vanno ripasrosivi. I grassi lubrificanti possono sate sulle canne rivestendo le testine ridurre il diametro della canna, per con panni intrisi di solvente e poi di cui è utile rimuoverli dall’arma non olio lubrificante. Le parti metalliche appena terminata la pulizia. La ridu- esterne vanno pulite con un panno zione del diametro della canna peg- di lana imbevuto di solvente. Dopo giora la resa balistiquesta operazioca del fucile, specie La pulizia del proprio ne, sulle stesse di quello ad anima fucile da caccia va sem- parti si spruzza rigata, già per na- pre effettuata con arma un olio spray ai tura sottoposto a completamente scarica. siliconi che rende una notevole presil fucile più lucido sione durante lo sparo. Per la pu- e brillante. Quest’olio serve anche a lizia del fucile non vanno usati oli pulire le parti meno raggiungibili animali o vegetali, aceto o petrolio. dell’arma, come i grilletti e la parQueste sostanze, anche se di deriva- te interna dei tubi del percussore. zione naturale, tendono a depositarsi La pulizia delle parti in legno sulle parti metalliche del fucile peg- deve tenere conto del tipo di legiorando il processo di corrosione. gno utilizzato. Quello rivestito con Le canne del fucile si puliscono con vernice impermeabilizzante va degli scovoli ( bacchette) di legno o pulito usando un olio impermeaplastica formati da una testina in- bilizzante, lo stesso usato per putercambiabile in metallo dolce. Le lire le parti metalliche del fucile.
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Quest’olio va asciugato con un panno di lana asciutto. Il prodotto rende il legno verniciato ancora più lucido e brillante. Il legno trattato con oli o cere va prima pulito con un panno di lana asciutto per evitare graffi, e poi lucidato con un panno imbevuto di olio a cera per legno. Se il calcio in legno dovesse presentarsi troppo sbiadito o con dei graffi, non esistono metodi di pulizia in grado di farlo tornare come nuovo. In questo caso bisogna rivolgersi ad un operatore capace di sostituire le parti danneggiate. La pulizia del calcio in materiali ergonomici e termoplastici, ovvero in tecnopolimeri, è, invece, più semplice del legno, perché bastano solo uno straccio e dell’olio per eliminare aloni, macchie e rigature. Le canne si possono pulire anche con creme al mercurio, che rimuovono i residui di piombo. Queste creme vanno però rimosse entro due ore dall’applicazione, perché possono causare fenomeni di corrosione delle canne. Il fucile non va, inoltre, pulito con panni ruvidi( che possono graffiarlo) o con materiali inadatti che possono causare ulteriori rigature. L’arma va anche conservata in un luogo asciutto per evitare la formazione e il deposito di ruggine nelle parti metalliche interne ed esterne. Caccia Passione 52
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Fausti Dea Express a caccia in battuta con eleganza
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Fausti Dea Express a caccia in battuta con eleganza
La Fausti propone a tutti gli appassionati di caccia in battuta la nuova doppietta a canne rigate DEA Express. Quest’arma raccoglie in se tutte le peculiari caratteristiche di casa Fausti, quali affidabilità, eleganza e maneggevolezza pur conservando il fascino intramontabile di un fucile da caccia d’altri tempi.
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al 1948 Fausti realizza con Elena, Giovanna e Barbara, hanno cura e passione pregiati intrapreso ormai da anni la direziofucili da caccia e compe- ne della storica azienda di Macher-
tizione, sfoggiando nel mondo l’espressione di una tradizione secolare capace amalgamare al meglio antiche abilità manuali dei maestri artigiani alle moderne tecnologie in fatto di materiali e balistica. Le belle e determinate sorelle Fausti, Caccia Passione 56
no fondata nel dopoguerra dal padre, Cavalier Ufficiali Stefano Fausti; in un mercato dove semiautomatici e sovrapposti spadroneggiano moltiplicandosi, la casa di Marcheno punta i suoi sforzi sulla doppietta, il classico fucile a canne affiancate ormai trascurato da molti cacciatori, e vince riportandola a nuovo vigore. Con un occhio all’innovazione e
Fucili da caccia l’altro alla tradizione, la Fausti ha deciso di realizzare la Dea Express, una doppietta a canne rigate per la caccia in battuta dal carattere semplice ed elegante allo stesso tempo. In tutto il mondo i fucili Fausti sono sinonimo di alta qualità e standard estetici esaltati e resi unici da impeccabili e ricercate finiture manuali nonché dalla possibilità di personalizzarle a richiesta del cliente modificando ogni modello con la calciatura e l’incisione preferita. Bascula La bascula è un solido Box Lock
riore arrotondato sostiene il rebbio anteriore della guardia, ampio e gradevolmente ovale, che si assottiglia gradualmente nella parte posteriore fino al lungo guardamano. Il monogrillo può essere sostituito con il bigrillo; il meccanismo di sparo è (solo per le doppiette Express) costituito da molle elicoidali anziché le classiche molle a V montate su tutte le doppiette ad anima liscia di Fausti. Una scelta fatta da Fausti per eliminare ogni possibilità di rottura che in un fucile Express, per ovvi motivi di sicurezza, non
di tipo Anson & Deeley modificato, creato in acciaio trilegato al NiCr-Mo ad altissima resistenza, le cui componenti vengono realizzate con un moderno macchinario a controllo numerico rendendole intercambiabili; sofisticati strumenti di controllo poi ne garantiscono la qualità e l’assoluta affidabilità. I fianchi della bascula della DEA Express esternamente si presentano spianati andando a raccordarsi con estrema naturalezza alla ben proporzionata testa; il coperchio infe-
deve avvenire. In testa alla bascula è inserita la chiave di apertura, in un unico pezzo con il perno, snella ma di carattere molto austero mentre il pulsante della sicura si presenta con corpo allungato lievemente bombato e zigrinato. La concezione del Box Lock di tipo Anson & Deeley comprende pochi pezzi complementari di semplice e robusta fattura nonché di facile lavorazione e montaggio grazie al fondo aperto. Si tratta di un arma funzionale ma anche l’occhio vuole la sua parte, così la bascula della Dea Express è dispoCaccia Passione 57
nibile in due varianti, nella versione “argento vecchio” e nella versione “tartarugata”; l’incisione risulta semplice ed elegante allo stesso tempo,
che all’occorrenza si possa ordinare anche una canna calibro 20 ed utilizzare così il fucile per un altro tipo di caccia.
impreziosita con ornato e riporti in oro, e viene eseguita completamente a mano dai maestri incisori di casa Fausti dai quali viene poi firmata. Inoltre, essendo un’arma molto esclusiva, concepita per un particolare per tipo di caccia, la bascula della Dea Express viene fatta sulla bascula del cal. 20 in modo
Canne e calciatura Le canne sono lunghe 60 cm e sono create in acciaio al nichel cromo, bonificato mediante rotomartellatura a freddo, con un ottimo grado di finitura sia interna che
esterna secondo le più moderne concezioni costruttive e balistiche, capaci di garantire una bassa sensazione di rinculo e ridotto rilevamento. Inoltre la perfezione geometrica delle rigature realizzate con questo procedimento conferiscono alle canne del Dea Express un’ottima Caccia Passione 58
Fucili da caccia precisione di tiro; infatti Fausti garantisce per questa doppietta, come per gli altri modelli della casa, una prova di rosata a 50 metri grazie ad un particolare sistema di taratura
che consente alla casa di Macherno di garantire la balistica dell’arma anche nel tempo. Questa doppietta è disponibile nei calibri 8x57 JRS, 9,3x74R, .30R Blaser, .30-06, .444 Marlin, .45-70 US Government. Ben rifinite anche le superfici esterne ponendo in risalto la brunitura a lucido. L’estrazione può essere manuale o automatica con estrattori, del tipo anti-rotante per garantire sempre una perfetta espulsione, che sporgono in culatta con ampi settori di presa. Calciatura La scelta dei legni e la cura dei dettagli è quella caratteristica di casa Fausti. La calciatura, a pistola con poggia guancia alla bavarese ad un foglio o, a scelta all’inglese, viene
realizzata in noce europeo elegante nella venatura e nella tinta di fondo, di fine lavorazione sia per le linee che nella tiratura delle superfici. I legni sono finiti ad olio, con una tonalità morbida e scura, all’inglese e con una perfetta incassatura
fra legni e metalli. Il calcio inoltre è dotato di un calciolo ventilato in gomma di colore nero che ha la funzione di attenuare il rinculo. L’asta a mezza coda di castoro di tipo avvolgente si presenta particolarmente ergonomica, con la sezione che si affina nella parte anteriore terminando in un leggero e piacevole becco d’oca e fa apprezzare tutta la sua funzionalità nel caso di colpi ripetuti, quando le canne si scaldano; lo sgancio è a pistoncino. Sia sul calcio che sull’astina viene realizzata una zigrinatura di tipo scozzese a passo fino, eseguita completamente a mano, che gaCaccia Passione 59
rantisce un elevato grip di presa. Congegni di puntamento La doppietta Dea Express è un fucile con specifiche funzioni per la caccia in battuta, un tipo di caccia ove il tiro viene eseguito a breve distanza e spesso in presenza di vegetazione pertanto essa è dotata di un mirino a pallino su rampa ed una tacca di mira aperta, abbattibile montata, sulla mezza bindella superiore piena e concava. Su richiesta è possibile montare sulla doppietta un mirino in fibra ottica di colore rosso o, eventualmente, un ottica a punto rosso previo mont ag g io
della slitta fissata agli appositi attacchi per cui l’arma è già predisposta. I congegni di mira sono già tarati dalla casa sui classici 50 metri. Caccia Passione 60
La doppietta Dea Express viene consegnata nella esclusiva valigetta di tipo VL320 all’interno della quale trovano posto eventuali accessori, oltre all’arma smontata nelle sue parti principali. In conclusione la doppietta Fausti Dea Express è un fucile da caccia molto preciso, affidabile, funzionale ed allo stesso tempo elegante; l’assemblaggio, l’incassatura, il montaggio e tutte le finiture
dell’arma vengono realizzate, come già detto, interamente a mano dai maestri artigiani di casa Fausti. Il ridotto peso di quest’arma, solo 2,9 kg, e l’ottimo bilanciamento le conferiscono una notevole maneggevolezza assicurando eccellenti performance nella caccia grossa come quella al cinghiale in battuta
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RWS evolution green
la cartuccia a palla senza piombo con le performance del piombo Cartucce da Caccia RWS Evolution Green: “ Questa cartuccia può fare tutto quello che le altre si vantano di poter fare”. Cosi si esprime uno dei cacciatori che lo scorso anno sono stati invitati a testare una cartuccia a palla senza piombo.
Questa cartuccia è davvero uno strumento di ultima generazione, perché realizzato con tecnologie e materiali che cercano di restare il più possibile fedeli alle performance balistiche delle cartucce in piombo. La munizione di cui parliamo si chiama RWS Evolution Green, ovvero l’evoluzione verde Caccia Passione 62
ed ecologica, come verrebbe da tradurre in italiano. RWS è un prestigioso marchio tedesco che dagli anni ’30 produce munizioni a palla. Il marchio ha origine dalle Rheinisch-Westfälischen SprengstoffFabriken, fabbriche che proprio nel 1931 divennero di proprietà di Alfred Nobel, inventore del premio
Munizioni Nobel. Forse non tutti sanno che traccia di piombo, ma di stagno, Alfred Nobel è stato anche l’inven- minerale usato anche nell’industria tore della dinamite e che, quindi, alimentare per produrre la famosa il premio Nobel dato ogni anno a carta stagnola, ormai sostituita dalpersonaggi di spicco in molti campi la carta in alluminio laminato. Se( compresa la Pace) nasce da un’i- condo alcuni, lo stagno rientrerebdea dell’inventore di uno strumen- be nella lista dei metalli tossici come to usato anche per scopi di guerra. il piombo e il cadmio, ma altri soFortunatamente, la cartuccia RWS stengono che l’assorbimento per via Evolution Green serve per sco- orale di questo materiale sarebbe pi di caccia e, precisamente, per trascurabile. In questa sede, però, cacciare ungulati di grossa taglia. non stiamo parlando di prodotti aliRWS comprende anche la divisione mentari, ma di munizioni da caccia. Rottweil, che si occupa della pro- Per la RWS Evolution Green, lo duzione delle cartucce a pallini. stagno riguarda la parte anteriore Queste aziende della palla, dove tedesche sono RWS Evolution Green è stata vengono creati ormai leader nel testata, la scorta estate, in anche dei punmercato inter- Germania, attraverso cento ti di rottura che nazionale del- tester di prodotto seleziona- d e t e r m i n a n o le munizioni da ti tra 500 cacciatori candidati l’efficacia balisticaccia e da tiro ca del proiettile. sportivo. La loro produzione ha Il blocco del proiettile, durante la saputo inseguire i cambiamenti penetrazione nel bersaglio, avviedei tempi e le evoluzioni tecnolo- ne grazie a una punta in polimero giche che li hanno accompagnati. realizzata in tecnologia Speed Tip. Non a caso, una parte della moder- Questa tecnologia consente di abna produzione è stata ribattezzata battere il selvatico sul posto, senza proprio “Evolution” , per indica- doverlo cercare altrove. RWS Evore i progressi fatti nel campo del- lution Green, insomma, provoca le cartucce di ultima generazione. nella preda una “morte dolce”, così La cartuccia a palla RWS Evolution come accade con la palla in piombo, Green esternamente si presenta con che, per la sua caratteristica di dela stessa forma di quelle in piom- formarsi dopo lo sparo, colpisce l’abo, solo che al suo interno non c’è nimale senza lacerarlo e senza cauCaccia Passione 63
sargli una morte lenta o una corsa agonizzante verso un luogo in cui morire. Rispetto alla palla in piombo, RWS Evolution Green subisce una minore deformazione a lunghe distanze, ma la resa balistica viene mantenuta dalla forma ottimizzata del proiettile, dalla punta e dal bor-
ra per evitare problemi nelle canne. Il test ha fornito i seguenti risultati: i maggiori abbattimenti si sono realizzati a una distanza di tiro tra 50 e 100 metri; nel 50% dei casi la preda è caduta sul punto di impatto; nel 35% dei casi, a una distanza di fuga di 40 metri. Durante il pe-
do netto, che garantiscono una traiettoria radente , energica e veloce e un’entrata perfetta della palla, la quale, con la coda stabile, fuoriesce facilmente ed è perfettamente rintracciabile. L’interno in stagno della palla è ricoperto da nichelatu-
riodo di prova, le specie più cacciate sono state il capriolo da 20 chili e il cinghiale da 45 chili. Nel 98% degli abbattimenti si è evidenziato un foro di uscita. La cartuccia è stata maggiormente usata sul calibro .30-06 e sull’ 8x57IS. RWS Evolu-
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Munizioni tion Green è disponibile anche per diversi calibri, ovvero: 30.R blaser, .300 Win. Mag, .308 Win, 7 mm Rem.Mag, 7x57R, 7x64, 7x65R, 8x57JRS, 9,3x62, 9,3x74R. I tester che hanno effettuato le prove hanno anche espresso le loro opinioni. La gran parte di loro consi-
proiettile testato sia molto efficace e potente a distanze ridotte e che, nonostante la precisione di tiro, bisognerebbe usarlo per distanze non inferiori ai 100 metri. In caso contrario, l’onda d’urto dei colpi nel torace potrebbe danneggiare gravemente l’intestino della selvaggina.
dera la resa balistica di RWS Evolution Green estremamente efficace. Alcuni tester rivelano di non averla provata su selvaggina più grossa e di aver verificato un deprezzamento, ma anche la distruzione, della selvaggina più piccola. I tester hanno anche evidenziato che le schegge di RWS Evolution Green sono più energiche rispetto a quelle di altre cartucce e penetrano più facilmente nelle costole dell’animale. Per il resto, rispetto ad altre munizioni a palla, RWS Evolution Green non causa ematomi. Alcuni tester concludono con l’opinione che il
Sui possibili limiti di RWS Evolution Green, i tester consigliano di chiudere un occhio, perché in realtà non si tratta di limiti o difetti, ma delle conseguenze di un uso non appropriato della cartuccia, pensata proprio per i tiri lunghi alla selvaggina di medie dimensioni. L’unico neo di RWS Evolution Green è il prezzo, troppo alto rispetto alle cartucce tradizionali e quindi poco accessibile per i cacciatori a basso reddito. Questo punto a sfavore potrebbe però cambiare molto presto anche grazie ai continui mutamenti del mercato. Caccia Passione 65
Telescopi da osservazione
Zeiss Dialty 18 - 45x65
Telescopio da asservazione Zeiss Dialty 18 - 45x65: Nel campo delle ottiche da osservazione sono stati fatti grandi passi avanti che hanno garantito prodotti sempre più all’avanguardia e dall’usabilità elevata. In questo spazio vogliamo parlare proprio di uno di questi prodotti, creati, per la caccia e non solo, da una prestigiosa azienda tedesca: la Zeiss.
Q
uesto nome non è solo sinonimo di un marchio di successo, ma anche di garanzia, perché l’azienda, nel corso della sua lunga esperienza produttiva, ha sempre cercato di migliorare e potenziare la capacità visiva delle sue ottiche da caccia e da osservazione. In questo campo, un cenno particolare merita il telescopio Zeiss Dialty 18 - 45x65, accessorio da osservazione dalle elevate potenzialità. Caccia Passione 66
Il telescopio modello Zeiss Dialty 18 - 45x65 è stato pensato proprio per le attività venatorie, anche se è possibile usarlo in altre attività di osservazione della natura. Grazie ai suoi materiali, durevoli e resistenti, e alle lenti di alta qualità, Dialty 18 - 45x65 può essere usato anche nelle condizioni ambientali più avverse, dove a essere compromessa è proprio la visibilità. La leggerezza e compattezza dei
Ottiche materiali rendono questo telescopio estremamente pratico e comodo da trasportare anche in zone impervie e difficilmente osservabili. L’ottica del telescopio Dialty 18 - 45x65, completamente rinnovata, offre, infatti, un’elevata trasmissione di luce, consentendo l’osservazione anche nelle ore più difficili ( mattina presto o sera). Il telescopio è anche dotato di un oculare variabile da 18 a 45 ingrandimenti ( caratteristica che è chiaramente indicata nel nome del prodotto), con un ampio campo visivo e capacità di basso ed alto ingrandimento fino a 45x. Il trattamento antiriflesso dell’oculare azzera il rischio di opacizzazione e di rifrazione solare e lunare, consentendo un’osservazione fatta di immagini nitide e dettagliate. Zeiss Dialty 18 - 45x65 è realizzato con materiali che lo rendono resistente all’acqua e alla polvere e che ne permettono l’uso non solo per la pratica venatoria, ma anche per qualsiasi attività di osservazione naturalistica. Dialty 18 - 45x65, inoltre, è talmente pratico e leggero che può essere usato in viaggio e da ornitologi, profes-
sionisti e tiratori. La leggerezza di questo telescopio dipende dalla modalità di costruzione, completamente monoblocco, estremamente compatta e con rivestimento in gomma. Zeiss Dialty 18 - 45x65, si presenta affidabile anche nel design, semplice, lineare, ma al tempo stesso molto raffinato. Il monoblocco è colorato di nero, con Caccia Passione 67
ai lati il logo blu elettrico dell’azienda e lente con effetto antiriflesso. Le principali caratteristiche tecniche di Dialty 18 - 45x65 sono: diametro obiettivo, 65 mm, diametro della pupilla d’uscita 3,6 -1,4 mm; campo visivo a 1000 metri, 40-23 m; distanza minima di focalizzazione, 10 m; tipo di obiettivo, acromatico a 5 lenti; altezza 78 mm; larghezza 76
sportare dentro lo zaino a tracolla. E con lo zaino a tracolla, o in spalla, e il Dialty 18 - 45x65 ci si può recare in alta montagna a caccia di lepri, beccacce e pernici, ovvero in ambienti dove è richiesta un’attenta osservazione capace di coprire anche lunghissime distanze. Il telescopio da osservazione della Zeiss si rivela molto adatto anche per
mm, lunghezza, 395 mm; peso, un chilo e duecento grammi circa. Il telescopio Dialty 18 - 45x65 è dotato anche di un meccanismo di riempimento d’azoto che impedisce l’appannamento delle lenti. I precedenti modelli di telescopio targati Zeiss presentavano il difetto dell’eccessiva pesantezza, con il Dialty 18 - 45x65 il problema è stato risolto, tanto che lo si può tranquillamente tra-
la caccia vagante, dove si richiede una minuziosa osservazione degli ambienti visitati dalla selvaggina. Vista l’elevata capacità di ingrandimento di questo accessorio ottico, l’osservazione è consigliabile solo tramite una salda base di appoggio ( giacca, zaino, ecc.) o tramite l’uso di un cavalletto. Ai lati dell’obiettivo, il Dialty 18 - 45x65 è dotato di una filettatura universale che ne consente
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Ottiche il montaggio in tutti i cavalletti d’uso commerciale. Il telescopio monoblocco della Zeiss è adatto all’osservazione sia dei portatori di occhiali che di quelli senza occhiali. Nel primo caso, è necessario capovolgere il paraocchio di gomma posto sull’obiettivo, nel secondo, invece, bisogna osservare senza capovolgere o allungare lo stesso paraocchio.
sogna evitare di puntare sul sole o su fonti al laser, perché le lenti del telescopio, anche se antiriflesso, non possono proteggere gli occhi dalle radiazioni dirette. La pulizia delle lenti del telescopio( per rimuovere polvere e sporcizia) va effettuata con setole e pennelli, mentre le impronte delle dita si rimuovono appannando la superficie con l’alito
Il Dialty 18 - 45x65 della Zeiss garantisce una lunga durata ed è coperto da una garanzia decennale. Tuttavia, per mantenerlo sempre in buone condizioni, si sconsiglia di esporlo per troppo tempo al sole senza coperchio protettivo e senza custodia. Le lenti e l’obiettivo possono, infatti, attirare i raggi solari distruggendo gli elementi interni del telescopio. Per evitare gravi danni alla vista, bi-
e strofinandola delicatamente con un panno per pulitura delle ottiche. Il Dialty 18 - 45x65 della Zeiss è, come già detto, un telescopio monoblocco, cioè uno strumento ottico con oculare fisso e non removibile. Il particolare non sminuisce il pregio e il valore del prodotto e chi volesse acquistarlo deve mettere in conto un esborso economico compreso tra 1200 e 1300 euro. Caccia Passione 69
Accessori per la caccia Strozzature variabili Technichoke della F.A.I.R. : la soluzione in ambito venatorio e sportivo. Gli strozzatori intercambiabili della F.A.I.R. sono destinati a rispondere alle diverse esigenze sia in ambito venatorio, sia sportivo. Gli alti standard qualitativi degli strozzatori Technichoke assicurano una maggior penetrazione dei pallini sul bersaglio ed un minor attrito sulle pareti. Per ulteriori info segui il link: http://www.fair.it/ita/fucili_technichoke.jsp
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La sordità
Veterinaria
temporanea o permanente del cane I cani possono essere affetti da due tipi di sordità: quella temporanea e quella permanente. Nel primo caso esistono cure e prevenzioni per debellare questa malattia. Nel secondo caso non esistono cure per curare questo tipo di sordità. In entrambi i casi, però, è possibile comunicare con il cane attraverso una serie di segnali, i quali riescono a creare un contatto tra il padrone ed il cane.
I
nostri amici a quattro zampe sono soggetti a svariate malattie, tra le quali la sordità. Questa patologia è considerata particolarmente invalidante, poiché il cane, oltre alla vista ed all’olfatto, basa molto la sua vita su questo senso. La sordità nei cani consiste sia nella perdita momentanea parziale o totale dell’udito a causa di diversi motivi, come ad esempio ad un eccessivo accumulo di cerume nel condotto uditivo, sia nella perdita permanente dell’udito causata da una serie di ragioni come gravi infezioni dell’orecchio non esaminate in precedenza, difetti congeniti, vecchiaia e lesioni al sistema uditivo. Possono essere soggette a questa patologia sia una, che entrambe le orecchie.
Nel caso della perdita temporanea di udito, quest’ultima può essere provocata da un accumulo di cerume nel condotto uditivo. Ciò si verifica in particolar modo nei cani con un canale auricolare stretto, come i barboncini. Alcuni cani possono presentare il canale uditivo bloccato da una quantità eccessiva di pelo, che trattiene il cerume all’interno dell’orecchio facilitandone l’accumulo e quindi la formazione di un tappo. Ugualmente, un oggetto estraneo che si infila nel condotto uditivo può intralciare la capacità di udire. Per quanto riguarda, invece, il caso di lesione permanente all’udito, quest’ultima può essere generata dalla vecchiaia, da farmaci tossici per il sistema uditivo, da lesioni o infezioni alle orecchie non trattaCaccia Passione 73
te. E’ possibile che un cane nasca senza la capacità di sentire, a causa di un difetto genetico o di sviluppo durante i primi mesi di vita. Alcuni studi hanno dimostrato che esistono razze particolarmente soggette a sordità ereditaria, che solitamente è del tipo permanente: le razze in questione sono generalmente pezzate, a macchie o color merle. La prima cosa che fa un veterinario è esaminare il condotto uditivo del cane, al fine di valutare la presenza di un accumulo di cerume, infezioni, infiammazioni, lesioni (ad esempio la rottura del timpano) o corpi estranei (consuete nel periodo estivo sono le ariste di graminacee). Ma come possiamo accorgerci che il cane sente poco o per nulla? Testare l’udito del cane muovendoci silenziosamente dietro di lui e battendo forte le mani per osservare la sua risposta. I segni che indicano se il cane abbia problemi di udito sono i seguenti: Il cane non sa che ci troviamo nella stanza fino a quando non lo toccate o vi vede. Il cane si gira dalla parte sbagliata quando lo chiamate. Il cane non manifesta alcuna risposta agli stimoli esterni, come il suono del campanello o l’abbaiare di altri cani. Il cane scrolla la testa con troppa frequenza. Non da alcuna rispoCaccia Passione 74
sta o pare confuso nel momento in cui gli si impartisce un comando a voce. Abbaia eccessivamente. Gratta eccessivamente le orecchie o lo stesso grattamento delle orecchie gli provoca dolore. Dalle orecchie fuoriesce uno scolo maleodorante. Quali sono le razze particolarmente predisposte alla sordità? I cani con un condotto udito stretto, come i barboncini, suscettibili all’accumulo di cerume.
Veterinaria I Cocker spaniel, i Terrier e altre razze con molto pelo nel condotto uditivo sono predisposte all’ostruzione del canale auricolare, nel quale si accumula il cerume che forma un tappo. La maggior incidenza di sordità ereditaria si registra nel Dalmata. Altre razze con un mantello più o meno pezzato, come Beagle, Bull terrier, Bulldog inglese e Setter inglese, possono presentare una maggiore incidenza
di sordità rispetto alle altre razze. Le razze con colorazione merle che hanno un aumento del rischio di sordità sono il Pastore australiano, il Collie a pelo lungo, il Cane pastore delle Shetland e l’Alano arlecchino. Per quanto riguarda le terapie da seguire per curare la sordità temporanea di un cane, quest’ultime consistono nella somministrazioni di farmaci, da parte del veterinario nella maggioranza dei casi, al fine di curare una eventuale infezione. Sempre il veterinario può insegnare al padrone del cane come pulire il condotto uditivo da peli o cerume. Le lesioni permanenti dell’udito non si possono curate, ma il cane, anche se è sordo, può avere comunque una buona qualità della vita, a patto che sia il padrone, prima di lui, ad imparare come comunicare con il proprio amico/a. Come in ogni articolo che riguarda le malattie, ci teniamo a ricordare ai nostri lettori di gestire queste spiacevoli situazioni (soprattutto per il cane) con pazienza, dolcezza ed informandosi presso il proprio veterinario di fiducia. Un cane affetto da sordità può non sentire i vostri comandi, ma vi amerà comunque.
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Anno II – N° 6 – giugno 2013 www.cacciapassione.com Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Vicedirettore Domenico Mansueto
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Caccia e cacciatori: Caccia in Italia, criticata, scoraggiata ma sempre ricca di fascino e tradizione
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Cani da caccia: L’origine e il suo rapporto con il cacciatore
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