Caccia Passione - Giugno 2012

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ANNO I nr. 6 - Giugno 2012

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Eventi:

• Game Fair 2012

Softair:

• Quando la guerra diventa un gioco

Caccia all’estero:

• Caccia in Marocco, un tuffo nel passato

Fucili da caccia:

• Doppietta Dea SL Fausti, dedicata alla “regina del bosco”

Segugio italiano

professione lepraiolo


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in copertina caccia passione ANNO I nr. 6 - Giugno 2012

Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Segugio italiano: professione lepraiolo

Speciale stanziale:

• Caccia all’orecchiona

Gestione faunistica:

• Selezione e selecontrollore: due aspetti importanti in ambito venatorio

Caccia all’estero:

• La beccaccia in Romania, tecniche e luoghi

Cani da caccia:

• Pointer, il cane da ferma per eccellenza

Segugio italiano

professione lepraiolo

Il segugio italiano, elegante e nobile nella forma, sagace e passionale nel carattere. Vivace ed ardito, sa fare il cacciatore e solo il cacciatore. Robusto, appassionato, instancabile, sa battersi su ogni tipo di terreno

sommario

20 Migratoria: caccia alle anatre, coonoscere il loro habitat e le tecniche di appostamento

Anno I Nr. 06

www.cacciapassione.com Pg 6 News venatorie

24 Ungulati:

caratteristiche morfologiche e distribuzione nel mondo

GIOVANNI DI MAIO

Pg 12 Eventi venatori: Game fair 2012 mondo caccia 2012 Wild natora expo

DOMENICO MANSUETO

Pg 20 M igratoria: caccia alle anatre, conoscere il loro habitat e le tecniche di appostamento

30 Softair:

quando la guerra diventa un gioco

Pg 24 Ungulati: il daino, caratteristiche morfologiche e distribuzione nel mondo A CURA DELLA REDAZIONE Pg 30 Softair: quando la guerra diventa un gioco

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FILIPPO MELONI

A CURA DELLA REDAZIONE


48

Segugio italiano professione lepraiolo

Pg 60 Racconti:Il Beccaccino magico Re di stoppie e zone umide KALARIS Pg 70 Ottiche: binocolo compatto legend ultra-hd

DOMENICO MANSUETO

Pg 76 Veterinaria: Forasacchi spine, cosa fare? Ulli Zeyen

e

38 Caccia e cacciatori:

Pg 38 C accia e cacciatori: donne cacciatrici, fenomeno in continua crescita

donne cacciatrici, fenomeno in continua crescita

CLAUDIA ZEDDA

Pg 44 Estero: caccia in Marocco, un tuffo nel passato

A CURA DELLA REDAZIONE

44 Estero:

Pg 48 Cani da caccia: segugio italiano, professione lepraiolo CLAUDIA ZEDDA

caccia in Marocco, un tuffo nel passato

Pg 52 Fucili da caccia: doppietta Dea Sl Fausti, dedicata alla “regina del bosco”

DIEGO MASTROBERARDINO

Pg 56

Munizioni:Winchester Naturalis 243 della Lapua traiettoria immutata oltre i 200 metri

DIEGO MASTROBERARDINO

60 Fucili da caccia:

doppietta Dea SL Fausti, dedicata alla “regina del bosco”

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1, 2, 3... semplicemente geniale

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Editoriale tempo di caprioli

I cacciatori di selezione stanno preparando le loro carabine, qualcuno, più fortunato, è già all’opera, in alcune provincie il calendario venatorio già consente il prelievo dei primi capi, altri hanno optato per la soluzione estero, un’occasione per prendersi una breve vacanza e rientrare in clima caccia. Il piccolo cervide rappresenta l’essenza della Caccia di Selezione italiana, da qui sono partiti tutti i progetti di gestione faunistica. Quando all’inizio degli anni ’90 il senatore Aroldo Tolomelli insieme ad un esiguo grup-

po di cacciatori, biologi e zoologi di portata nazionale e con l’ausilio dell’I.N.F.S., fondava l’URCA, il folletto rosso dei boschi fu il primo obbiettivo della nuova associazione, un selvatico, che, esclusa la Zona Alpi, era considerato o meglio non era considerato venatoriamente. Da qui partirono i primi progetti di gestione faunistica per gli ungulati del centro Italia, che con gli anni hanno portato, in diverse regioni, alla specializzazione in questa caccia di molti selecontrollori. Il capriolo è l’emblema di una nuova coscienza venatoria, che ha aperto nuove possibilità per i cacciatori italiani, è stato il primo passo verso la gestione dei cervidi e bovidi in regioni dove fino a poco tempo fa l’unico ungulato d’interesse era il cinghiale. Considero l’apertura al capriolo, che sia a giugno o ad agosto, la celebrazione di una grande conquista, forse la più importante dei cacciatori dell’era moderna. Per la prima volta sono stati i cacciatori a proporsi come gestori della fauna, proponendo un progetto che prevede il prelievo, in un periodo biologicamente giusto, finalizzato alla conservazione della specie e al contenimento dei danni agroforestali. Adesso che stiamo preparando i nostri appostamenti, frutto di un “lavoro” durato tutto l’anno, scandito dalgi appuntamenti con i censimenti e le mostre dei trofei, indispensabili per valutare la qualità dei capi presenti in un determinato territorio e il trend rispetto agli anni precedenti, siamo pronti per la nuova stagione, pronti a prelevare i capi assegnati, sicuri di portare avanti un progetto indirizzato al futuro e al raggiungimento di quell’equilibrio faunistico dove l’uomo cacciatore rappresenta un attore fondamentale. Il Cacciatore è un uomo fortunato, che riesce a coniugare il grande amore per la natura, con la sua passione e la gestione faunistica. Quando ci troviamo nel nostro appostamento, aspettando il primo capriolo della stagione, ricordiamoci sempre che la Selezione deve il suo successo ai Cacciatori e a chi, lungimirante, si è sempre battuto per una caccia etica e sostenibile.

Saverio Patrizi


Caccia in deroga: incontro tra le Regioni

Incontro tra consiglieri regionali per approntare una linea comune finalizzata a risolvere finalmente la questione della caccia in deroga. volta si è scelto di lavorare insieme, con un’iniziativa interregionale, finalizzata a risolvere definitivamente, attraverso il confronto con gli organi dell’Unione Europea, del Governo e del Parlamento italiano, l’annosa questione della caccia in deroga”. Nel corso dell’incontro i consiglieri hanno concordato alcuni punti salienconsiglieri regionali liguri, Ales- ti per la questione tra cui “Ordini del sio Cavarra, Nino Miceli e Valter giorno in concomitanza in tutti i ConFerrando, insieme ai consiglieri delle sigli regionali, incontri entro giugno Regioni Lombardia, Toscana, Emi- con i parlamentari nazionali (il 20 e lia Romagna, Marche, Veneto e Pie- 21 giugno a Roma) ed europei di tutte monte, si sono prefissati l’intento di le regioni intervenute” – sono questi i risolvere la questione della caccia in primi punti significativi che i consideroga, affermando che “Per la prima glieri hanno concordato nell’incontro.

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Umbria, la Giunta preadotta il nuovo Calendario Venatorio

la Giunta regionale dell’Umbria ha deciso di preadottare la proposta di calendario venatorio per la prossima stagione 2012-2013

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a Giunta regionale umbra, su proposta dell’assessore alla Caccia, Fernanda Cecchini, ha deciso di preadottare la proposta di calendario venatorio valido per la prossima stagione 2012-2013 che inizierà il 16 settembre; adesso la parola alla III Commissione consiliare del Consiglio regionale e all'ISPRA per i rispettivi pareri di competenza. Il nuovo calendario venatorio pre-

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senta delle modifiche alla proposta originaria tra cui l’aggiunta di altre specie cacciabili come l’alzavola, la marzaiola ed il germano reale nelle due giornate di preapertura previste per sabato 1 e domenica 2 settembre in cui la caccia sarà consentita solo da appostamento. Inoltre dalle specifiche dei carnieri è stato eliminato il limite di cinque capi per la specie tortora nelle giornate della preapertura.


News venatorie

Valle d’Aosta, modifiche alla normativa venatoria

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La Commissione consiliare della Regione Valle d’Aosta approva il disegno di legge riportante modifiche alla normativa per la gestione venatoria.

’ stato approvato dalla III Commissione consiliare “Assetto del territorio” della Regione Valle d’Aosta il nuovo disegno di legge contenente le modifiche alla legge regionale 64/1994 concernente la disciplina per la tutela e la gestione della fauna selvatica e dell’attività venatoria. Il consigliere regionale Mauro Bieler presentando il nuovo provvedimen-

to composto da dieci articoli, ha spiegato che le disposizioni in esso comprese “risolvono alcune anomalie esistenti, in particolare sulla suddivisione territoriale dei cacciatori: per un maggiore equilibrio e una più efficace omogeneità, si è stabilito che le sezioni comunali siano composte da un minimo di nove e un massimo di ottanta cacciatori”.

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Caccia in Campania:

Serino: “Tanta meraviglia per cosa?”

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n Campania dal mese di Novembre scorso, nel momento in cui una autorità politica regionale, l’Onorevole Carlo AVETA, ha presentato una bozza di modifica della legge regionale 8/96, si è scatenata una sorta di guerra avverso la stessa. La proposta di modifica, protocollata al numero 270/2011 del registro generale della Regione Campania, sinteticamente offre ai cacciatori campani la possibilità di poter esercitare il prelievo ai migratori liberamente su tutto il territorio regionale ed inoltre appone una modifica all’amministrazione degli ATC rendendo partecipi al comitato di gestio-

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Il consigliere comunale Cesare Serino, di Sant’Agata dei Goti (BN), si esprime sulla polemica scatenata intorno alla bozza di modifica della legge regionale 8/96: "Tanta meraviglia per cosa?". ne tutte le associazioni venatorie. La proposta AVETA, in effetti facilita tutti i cacciatori campani, che in maggioranza si dedicano alla caccia migratoria ed inoltre si rende visibile e trasparente la gestione dei comitati ATC attraverso il processo democratico di partecipazione, appunto con la presenza di tutte le associazioni venatorie. Esprimere un potenziale commento negativo verso tale proposta è quanto di più inimmaginabile possa esserci : ci sono tutti gli elementi componenti la democrazia sociale, la partecipazione, la libertà di movimento sul territorio, le scelte condivise, partecipate e concertate nell’ambito della gestione degli ATC.


News ed eventi

Campionato Italiano Fossa Olimpica

Castelfidardo (AN) ospiterà il 12 e 13 giugno il Campionato Italiano Fossa Olimpica – Skeet per Forze dell’Ordine, Forze Armate, Corpi dello Stato e Settore Giovanile. a Federazione Italiana di Tiro mento di tutte le manifestazioni. a Volo ha manifestato l’in- Presenti il SindacCastelfidardo tenzione di svolgere presso (AN) ospiterà il 12 e 13 giugno il le strutture del TAV di Castelfidar- Campionato Italiano Fossa Olimdo, il Campionato Italiano Indi- pica – Skeet per Forze dell’Ordine, viduale Fossa Olimpica – Skeet, il Forze Armate, Corpi dello Stato e Campionato a Squadre di Skeet e Settore Giovanile.o di Castelfidardo, il Gran Premio a Squadre di F.O. Dott. Mirco Soprani, l’Assessore allo delle FF.AA. e Corpi dello Stato e Sport, Dott.ssa Tania Belvedere, il Settore Giovanile, che si dispute- Presidente della Società Tiro a Volo ranno il 12 e 13 giugno prossimi. di Castelfidardo, Elio Palmieri e il A tal proposito si è tenuta presso Maresciallo Enrico Domenico Grasil Comune di Castelfidardo (AN), si, C/te Carabinieri di Castelfidardo. una riunione organizzata e pre- L’Amministrazione comunale sieduta dal C/te Domenico Lu- di Castelfidardo, che sarà partifrano, il quale, a nome del Presi- colarmente coinvolta nell’orgadente Luciano Rossi, ha illustrato, nizzazione e nello svolgimento insieme al Consigliere Nazionale dell’evento, ha dato il massimo soFitav, Sergio Dubbini, lo svolgi- stegno alle suddette manifestazioni.

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Conto alla rovescia per l’edizione 2012 del Game Fair che per il sesto anno consecutivo si svolgerà nella splendida location di Tarquinia (VT) dal 1 al 3 giugno 2012.

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n arrivo la ventiduesima edizione zione, riunendo periodicamente tutti gli italiana del Game Fair che per il amanti della caccia, dei cani, dei cavalsesto anno consecutivo si svolgerà li, della pesca e della vita di campagna. nella splendida location della cittadi- Dall’Inghilterra la manifestazione si na medievale di Tarquinia, importante è poi diffusa in Francia, Spagna, Stacentro Etrusco, che negli ultimi anni ti Uniti e solo per ultima in Italia, nel ha guardato dall’alto delle sue mura 1991, ove ha trovato il terreno ideala magnifica tenuta in località Spinic- le per essere rivisitata in una veste dai ci con i suoi oltre Dall’1 al 3 giugno 2012 si tratti somatici che 80 ettari ed acces- terrà la 22° edizione del sono propri delso al mare a dispo- Game Fair a Tarquinia (VT) la cultura e delsizione per la manifestazione. la tradizione rurale italiana. In Italia, come abbiamo già detto, la fie- Con le ultime edizioni di Tarquinia ra evento giunge alla sua ventiduesima la presenza della natura nella sua inedizione mentre a livello internaziona- tegrità ha permesso di rendere anle il Game Fair nasce in Inghilterra nel cor più radicata la manifestazione nel 1950 a cura della “Country Landowners suo ambiente naturale; la presenza del Association”, un’organizzazione di gen- mare inoltre ha permesso di dare una tiluomini di campagna che intendeva maggiore visibilità alla pesca, elemenvalorizzare quel tipo di cultura e tradi- to tradizionale della manifestazione Caccia Passione 10


Eventi

che da molti anni era stata abbandonata nella edizione italiana, sviluppando così tutte le iniziative in acqua. Il Game Fair, unico esempio di festa campestre in Italia, richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori da

tutto il Paese ed dall’estero; un successo confermato già nell’edizione 2011 con 55.000 visitatori per 159 espositori, centinaia di spettacoli e migliaia di coperti giornalieri per i ristoratori. Anche l’edizione 2012 del Game Fair offre un programma ricco di spettacoli e iniziative di ogni genere legati al mondo venatorio. Spettacoli con cani, cavalli, falconieri, tiro a volo, percorsi di caccia, soft air, tiro ad aria compressa, ma anche arco e fionda, battesimi della sella, dimostrazioni e prove di pesca anche in mare, diving e tanto altro; novità di quest’anno l’Indiana Park con l’attraversamento del canale Cazzanello su ponte tibetano.

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L’evento è strutturato per dare al pubblico, ormai stabilizzato con metà dei partecipanti di appassionati e l’altra metà di famiglie e simpatizzanti, tanti motivi per passare alcune piacevoli giornate con una serie di iniziative ricreative per la famiglia e per i ragazzi; una buona occasione per fare una vacanza in una località dalle molteplici possibilità di carattere turistico culturale e storico. Game Fair 2012 rappresenta un’occasione imperdibile per poter accedere a una fiera statica e dinamica, con la presenza di tutte le più importanti

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case armiere d’Italia, dei produttori di articoli per la caccia, per il tiro, per la pesca, per i cani, per i cavalli e di tutte le realtà che rappresentano oggi il vivere all’aria aperta e la vita rurale. A dare ulteriore spessore e prestigio all’evento sarà la presenza dei rappresentanti delle associazioni e federazioni delle diverse aree d’interesse coinvolte nonché dei rappresentanti delle istituzioni sia a carattere locale che nazionale per i settori di competenza. Difficile descrivere compiutamente tutto ciò che può offrire il Game fair con le sue molteplici attività ed ini-


Eventi

ziative che non possono essere vissute in modo esauriente in una sola giornata di visita considerate anche le dimensioni dell’esposizione. Si può però dare una presentazione generale delle maggiori peculiarità dell’evento a partire dalla stessa location ove si svolge la manifestazione dislocata su decine di ettari che permettono di immergersi in pieno nella natura passando, in un percorso di poche centinaia di metri, dal paesaggio campestre alla macchia mediterranea, dalla pineta marittima fino a sfociare al mare; un percorso lungo il quale si incontreranno tutte le attività e le iniziative del Game Fair 2012.

stessa del Game Fair. Le più prestigiose case armiere italiane, esporranno le loro novità in fatto di armi ed accessori, ch potranno essere provate presso i campi di tiro ove istruttori qualificati e maestri di tiro aiuteranno gli interessati ad avvicinarsi alle varie discipline del tiro a volo e del tiro con l’arco o con la fionda in totale sicurezza. Non mancheranno le dimostrazioni da parte dei campioni di queste discipline sportive.

Il tiro e la caccia - La presenza della caccia e del tiro sportivo è l’origine Caccia Passione 13


I cani - Una presenza importante è quella dei cani al Game Fair ove sarà allestito un villaggio espositivo interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe, con accessori, allevamenti, cibo ecc, un’importante occasione per tutti gli appassionati di cinofilia per assistere mostre canine, esibizioni, dimostrazioni con attività cinofile particolarmente legate al mondo venatorio ed ancora molte altre attività con i cani come la ricerca di tartufi, i salvataggi in mare, i cani addestrati dai corpi militari e di polizia e tanto altro.

ri addestratori e conduttori è una costante ineludibile. Interverranno esemplari di diverse razze impegnate nello spettacolo e nel lavoro, saranno riprodotte molte attività rurali, da quelle dei butteri alle carrozze; l’Università Agraria di Tarquinia curerà la riproduzione di un villaggio buttero secondo le antiche tradizioni. Molti saranno gli spettacoli legati all’abilità e alle perfomance di questi straordinari animali per i quali sarà allestito un villaggio espositivo loro dedicato e, dalla scorsa edizione, presente anche la Borsa del cavallo che coinvolgerà numerosi allevatori.

La pesca - Numerosi nel Game Fair gli appuntamenti e le iniziative dedicate alla pesca. La presenza del mare e di una lunga spiaggia permetteranno lo svolgimento di dimostrazioni pratiche di pesca, così come un’area dedicata permetterà I cavalli - Al Game Fair, la presen- di seguire la pesca d’acqua dolce za dei cavalli e dei loro straordina- con le varie tecniche, oltre a nuCaccia Passione 14


Eventi merose altre attività. Nel villaggio espositivo dedicato esclusivamente alla pesca si svolgeranno gare per ragazzi, sfide di lancio tra campioni e le aziende del settore presenteranno prodotti e novità per la pesca.

I falconieri - La falconeria, una delle arti di caccia più antiche, da sempre trova nel Game Fair un terreno ideale che proporrà l’esibizione di diversi tipi di rapaci in azione ed un maestro italiano, coadiuvato da un team di 12 falconieri, accompagnerà il pubblico nella scoperta di questi splendidi animali e delle loro caratteristiche.

Il Country Style - Il ritorno al contesto rurale e alle tradizioni della vita in campagna, l’immersione nella tranquillità e nella bellezza della natura, sono elementi che concorrono alla creazione di un vero e proprio stile di vita: il Country Style; al Game Fair in esposizione abbigliamento, mobili, abitazioni ed alimentari per vivere secondo il Country Style. I prodotti del gusto - Al Game Fair il salone del gusto, un villaggio nel quale si potranno assaggiare ed acquistare prodotti tipici legati alla tradizione rurale e contadina. Per Informazioni: Organizzazione: Expogeo - Eventi e Fiere Via Mecenate, 76 int. 22 | 20138 Milano, tel. 02/89697856, fax 02/89697857 info@expogeo.it - info@gamefairitalia.it

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Torna a Carrara Fiere l’evento “Mondo Caccia” il salone della caccia tradizionale e sostenibile dall’8 al 10 giugno Dopo il successo della prima edizione Carrara Fiere ripropone anche quest’anno “Mondo Caccia”, il salone della caccia tradizionale e sostenibile che si svolgerà da venerdì 8 a domenica 10 giugno 2012, un evento ricco di appuntamenti e nuove opportunità per gli appassionati dell’attività venatoria. L’iniziativa si svolge al confine tra più regioni interessate da una forte pre-

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senza di cacciatori con l’intento di permettere a questi l’incontro con importanti aziende del settore: dalla produzione di armi ad attrezzature per la caccia, dall’editoria specializzata agli accessori per gli ausiliari. Alle armi saranno dedicati spazi ed attenzioni particolari con vere e proprie “prove sul campo” in strutture attrezzate e con la presenza di esperti.


Eventi

Un occhio particolare sarà posto alla al cacciatore moderno che sa apprezcaccia di selezione, trattata nel qua- zare anche cultura, storia e tradizioni”. dro della sostenibilità, con dibatti- Mondo Caccia propone quindi un ti che vedranno la partecipazione programma di eventi nell’evento che di professionisti e la possibilità di vanno dalla didattica all’informazioconoscere le ultime novità di que- ne scientifica, fino alla presentazione sto importante settore, che sempre di sistemi di rilevazione satellitare per più interessa i cacciatori nostrani. studiare le rotte degli uccelli migratoMondo Caccia è una manifestazione di ri. Molto atteso il convegno sulla becsettore rivolta a tutti gli amanti dell’arte caccia, in programma per l’8 giugno, venatoria vista nell’ottica del vero con- per approfondire abitudini e spostamenti di un selvatatto con la natura Per Informazioni: tico che per i cacproponendo una tre Tel. +39 0585 787963 ciatori presenta un giorni in cui verran- Fax +39 0585 787602 fascino particolare. no mostrate le ultime Viale Galileo Galilei, 133 novità tecniche in 54033 - Marina di Carrara (MS) Nel programma di Mondo Caccia difatto di attrezzature www.mondocacciaexpo.it verse attività che ed accessori ed in cui info@mondocacciaexpo.it comprendono lesi svolgeranno eventi e incontri riservati a chi considera la zioni e dimostrazioni curate da grancaccia e le tecniche come attività da af- di esperti sulle tecniche di caccia; frontare in un quadro di sostenibilità. inoltre i visitatori avranno la possiIl direttore di Carrara Fiere, Paris bilità di acquistare le ultime novità Mazzanti, annunciando i contenuti commerciali esposte, accanto a modella seconda edizione “Mondo Caccia stre d’arte che avranno come tema la vuole proporre un’interpretazione del- caccia in tutte le sue specializzazioni. la caccia come attività sostenibile che Infine completeranno il programma favorisce un rapporto maturo e intelli- dell’evento le esibizioni di falconeria gente fra l’uomo e la natura portando in cui i grandi rapaci affascineranno in fiera, grazie alle associazioni ed agli i visitatori con le loro peculiarità e i esperti che ci supportano nelle scelte, comportamenti ammirandoli direttatanti appuntamenti di qualità rivolti mente nell’ambito di Mondo Caccia. Caccia Passione 17


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Eventi La rassegna WILD NATURE EXPO Salone Caccia Pesca Ambiente si svolgerà nei giorni 16 e 17 Giugno 2012 al Centro Fieristico di Villa Potenza di Macerata. La prima edizione della rassegna ferto all’attenzione dei visitatori. WILD NATURE EXPO si svolgerà Un ricco mercatino con molte ina metà Giugno prossimo postici- teressanti curiosità e opportunità. pandola rispetto al periodo previsto Presenti anche i rappresentanti e per cercare di realizzare un’inizia- le federazioni delle diverse aree di tiva ancora più ricca e completa; la interesse coinvolte, presenza che scelta del Centro Fieristico di Villa conferisce spessore e prestigio alla Potenza di Macerata è stata deci- manifestazione. Presenti anche le sa per la vasta area all’aperto che si istituzioni per le competenze che presta maggiormente per l’organiz- le discipline stesse richiedono. zazione di eventi e manifestazioni. La rassegna inoltre presenterà iniScegliendo inoltre WILD NATURE EXPO ziative e spettacoli come periodo l’iniSalone Caccia Pesca di ogni genere lezio della stagione gati al mondo veAmbiente, a Macerata estiva pensiamo ad natorio: spettacoli un grande evento il 16 e 17 giugno 2012 con cani, cavalli, con molti spazi aperti che consen- falconieri, tiro a volo (prove per il tono di poter godere al massimo di pubblico ed esibizioni di campiotutte le iniziative e gli spazi relativi. ni), dimostrazioni e prove di pesca. Una manifestazione imperdibile Saranno allestite aree per il tiro con con la presenza di importanti case l’arco dove tutti, grandi e piccini armiere d’Italia, di produttori di avranno la possibilità di cimentararticoli per la caccia, per il tiro, per si con la splendida disciplina, area la pesca, per i cani e di tutte le re- softair, dimostrazioni cinofile con la altà che rappresentano oggi il vi- presenza di allevatori e addestratori. vere all’aria aperta e la vita rurale. L’evento è strutturato per riuscire a In esposizione splendidi fucili spor- dare al pubblico molteplici motivi per tivi, veri e propri gioielli di tecnica passare due giornate con una serie ed arte, ma anche le attrezzature, di iniziative di ricreazione non solo la buffetteria, i gadget, gli alimenti per gli appassionati di caccia e pesca per i cani e molti altro ancora of- ma anche per le famiglie ed i ragazzi. Caccia Passione 19


Caccia alle anatre: conoscere il loro habitat e le tecniche di appostamento

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e anatre vivono in ambienti caratterizzati dalla presenza di un qalsiasi tipo di specchio d'acqua. Questi specchi d'acqua, siano essi paludi, laghi o pantani, possono essere sia di acqua salata che di acqua dolce e possono avere sia ca-

Migratoria rattere permanente che, invece, carattere temporaneo. Ăˆ ovvio che non tutti gli specchi d'acqua si configurano come habitat perfetto per l'insediamento delle anatre. Oltre alla presenza di acqua, infatti, è necessaria anche la presenza di nutrimento.

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Le anatre appartrengono ad una classe di volatili che predilige ambienti umidi come proprio habitat. Inoltre le anatre sono solite scegliere un posto che sia sicuro, un posto che possa essere funzionale anche come nascondiglio. Questo significa che tali specchi d'acqua saranno scelti anche in base al loro posizionamento e saranno privilegiati quelli posizionati Caccia Passione 22

in luoghi nascosti, poco conosciuti e soprattutto in luoghi che non siano passaggio di battelli o mezzi di trasporto di ogni tipo. Le anatre ricercano, inafatti, un rifugio pieno di tranquillitĂ proprio come siamo soliti fare noi esseri umani nella scelta delle nostre abitazioni.


Migratoria

Esistono diverse tecniche di caccia alle anatre. È innanzitutto giusto ricordare un tipo di caccia alle anatre che ormai non viene più praticata ossia la caccia alle anatre con il falco. Questo tipo di caccia è stato oggi soppiantato da altre tecniche, ma è giusto ricordarlo perchè sta all'origine della caccia alle anatre e perchè a suo tempo trovò veramente una

larga diffusione. Il falco che veniva solitamente utilizzato per questo tipo di caccia è il falco pellegrino. La tecnica di caccia più praticata oggi è senza dubbio la caccia di appostamento fatta o in luoghi di appostamento naturali o in luoghi costruiti appositamente come capanni o botti. I capanni devono essere costruiti ai margini degli specchi d'acqua e devono confondersi con la vegetazione naturale e nascondersi in essa. Le botti, invece, devono essere posizionate o sulle eventuali isolette presenti o vicino alla riva. Le botti sono di grandi dimensioni e spesso può sembrare difficile nasconderle alla perfezione tra la vegetazione ma è, invece, molto importante farlo quanto più è possibile. Quale che sia il tipo di appostamento è molto importante posizionare dei richiami ossia delle anatre che sono solitamente ottenute attraverso l'incrocio tra anatre domestiche e germani reali. Oltre ai richiami vengono posizionati anche i cosiddetti stampi ossia delle sagome in sughero o in legno molto assomiglianti alle anatre. Un'altra tecnica di caccia alle anatre molto diffuse è la caccia dalla barca. Anche in questo caso si tratta di una caccia di appostamento ma avviene direttamente dalla parte centrale dello specchio d'acqua. Caccia Passione 23


Il daino: caratteristiche

e sua distribuzione nel mondo

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l daino (Dama dama), conosciuto anche con il termine arcaico di damma o dama. Questo animale appartiene alla classe dei mammiferi, al superordine degli Ungulati, all’ordine degli artiodattili ed alla famiglia dei cervidi. Il suo portamento ed aspetto fisico molto elegante, lo rendono un animale affascinante e aggraziato nei movimenti. Conoscere questo animale ci consente di conservare e preservare la specie, diffusa anche in Italia. Caccia Passione 24

Il daino ha una corporatura intermedia fra il cervo ed il capriolo, ha un peso compreso fra i 50 ed i 90 Kg, per un altezza al garrese di 80/110 cm, La lunghezza del corpo è pari a 135/160 cm; le femmine di daino hanno dimensioni più ridotte rispetto agli esemplari maschi. Il daino durante l’anno cambia due mantelli : uno autunnale/invernale di colore tipicamente grigio-brunastro, tipo di colorazione che lo rende meno visibile la pomellatura bianca, ed uno primaverile/estivo con mantello bruno-rossiccio con striscia nera mediana dorsale dal collo alla coda e macchie bianche su schiena e fianchi. Negli esemplari giovani è caratteristico il mantello marrone scuro pomellato lungo i fianchi (Bambi). E’ possibile anche riscontrare un mantello della “varietà melanica” quasi bruno-nerastro, quest’ultimo causato da un fattore genetico, sempre comunque pomellato. Inoltre, solo gli esemplari maschi portano il palco costituito da due stanghe, dalle quali si propagandano due, tre o più pun-


morfologiche te con la parte terminale palmata. Il daino è originario dell’area mediterranea ed é stato introdotto sin dall’epoca Romana in tutta Europa dal Mediterraneo meridionale, all’Africa nord/orientale ed in Asia minore. Il daino abita sia boschi di latifoglie che di conifere, la macchia mediterranea e le aree incolte. Nel nostro paese é diffuso su tutto il territorio dalla catena alpina agli Appennini. Le abitudini alimentari del daino lo rendono un tipico pascolatore opportunista di tipo

Ungulati intermedio, ossia un animale tendenzialmente poco selettivo nella scelta del cibo, in grado di modificare il suo comportamento in relazione alla disponibilità alimentare ed alle esigenze metaboliche attinenti ai diversi periodi annuali. Il daino riesce ad accontentarsi del cibo che trova, senza recare particolari danni al terreno ed alla vegetazione, poiché la sua dieta consiste in erba, foglie, germogli, frutta e funghi di ogni specie. Essendo un ruminante, cioè un animale il quale ingoia il cibo ed in seguito lo rigurgita per rimasticarlo meglio in luo-

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ghi più sicuri, la sua alimentazione si protrae durante tutta la giornata, con picchi di ingestione all’alba ed al tramonto. La riproduzione del daino avviene tramite un periodo degli amori che inizia tra la metà di ottobre e l'inizio di novembre: i maschi, generalmente solitari, si congiungono ai gruppi di femmine e cuccioli, allontanando i giovani maschi e definiscono un proprio territorio che verrà difeso strenuamente contro altri altri pretendenti a suon di cornate. I maschi arrivano anche ad interrompere l’alimentazione per meglio tenere d'occhio il proprio harem, rivendicando il possesso di quest’ultimo con il proprio bramito. Soltanto in alcune occasioni si verificano combattimenti con Caccia Passione 26

ferite serie, poiché all’atto della sfida tra maschi per il controllo di un territorio si segue un preciso rituale e la forma appiattita dei palchi degli adulti evita danni di grossa entità. Gli esemplari femmina vanno in estro varie volte durante la stagione degli amori, anche se tendono ad accoppiarsi ed a portare avanti la gravidanza solo al primo estro stagionale. Con l’imminenza del parto, la femmina si allontana per dare alla luce nel folto della macchia un solo cucciolo, il quale sarà in grado di vedere e camminare già poche ore dopo la nascita. La femmina ed il cucciolo ritornano nel branco solo dopo 10 giorni : fino a quel momento il cucciolo viene


Ungulati allattato ogni 4 ore circa. La femmina, durante questo periodo, si allontana per alimentarsi ed il cucciolo si affida al suo mantello mimetico ed alla sua caratteristica di non emanare odore per non essere individuato dai predatori. Trascorso il primo mese di vita, il piccolo di daino impara ad alimentarsi con cibi solidi, anche se non sarà completamente svezzato prima dei sette mesi, diventando indipendente a circa un anno d'età e raggiungendo la maturità sessuale dopo circa un anno e mezzo nel caso degli esemplari maschi, mentre per le femmine occorrono due anni per diventare fertili, In particolare, i maschi devono attendere quattro anni per poter avere dimensioni del corpo e dei palchi adeguati per poter sfi-

dare con successo qualche maschio dominante. La durata media di vita di un daino è di circa 9-10 anni. Per descrivere la distribuzione del daino occorre fare un salto indietro nel tempo. Dopo l'ultima glaciazione, la specie si era estinta in Europa ma presente in Asia Minore, nella Persia, in Mesopotamia ed in Africa del nord. Nel corso dei secoli, il daino riesce a riconquistare l’Europa, grazie alle introduzioni controllate per scopo venatorio ed a fughe dalle tenute aristocratiche, nelle quali i daini venivano allevati. Dopo l'espansionismo in Europa il daino conquista gli altri continenti, con una nuova ondata di introduzione di numerose popolazioni alloctone in Siberia, Stati Uniti, Ar-

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per essere reintrodotto in natura, anche se alcuni esemplari vengono allevati anche per essere utilizzati come animali ornamentali da giardino. I maggiori pericoli per il daino sono l'inquinamento, il disboscamento e la caccia indiscriminata senza regole. Un’attività venatoria verso questo animale senza precisi censimenti, al fine di verificare la reale quantità e distribuzione degli esemplari, porta ad un veloce ridimensionamento della popolazione, per la quale occorreranno anni per riportarla in equilibrio. Il bracconaggio, purtroppo sempre più praticato, reca danni incalcolabili a questa specie ed a coloro i quali, nel pieno rispetto della Il daino viene allevato in cattività legge e delle regole di etica venatoria, dall'uomo sia per uso culinario, sia desiderano cacciare questo animale. gentina, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Hawaii, Sud Africa e Canada. Nel nostro paese la specie si ripresenta durante il Medio Evo, dopo essersi estinta con l’era glaciale. Le popolazioni più antiche presenti sul territorio italiano sono state riscontrate nei pressi di San Rossore e di Castelporziano, oltre a quella estinta della Sardegna, quest’ultima oggi rimpiazzata da individui di recente introduzione. Le popolazioni semiselvatiche più numerose di daino sono presenti nella maggior parte dei grossi parchi e riserve italiani, ad esclusione delle regioni di Abruzzo e Molise.

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SOFTAIR : quando la

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Softair

guerra diventa un gioco

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SOFTAIR : quando la guerra diventa un gioco

Il Softair è un gioco tattico apparso alla fine degli anni ’80, per partecipare al quale serve un fucile… che spara pallini di plastica, totalmente inoffensivi

Il softair o soft air o tiro tattico sportivo è un'attività ludico-ricreativa di squadra, la quale è basata sulla simulazione delle tattiche militari. Il softair si pratica utilizzando le Air Soft Gun (in inglese letteralmente arma ad aria compressa), da cui appunto prende il nome. Esso spazia da un approccio meramente ludico ad un approccio sportivo, da un approccio ricreativo ad un approccio strategico-simulativo. La principale caratteristica del Soft Air è quelle di essere un gioco totalmente inoffensivo, non violento e basato sul corretto confronto sportivo. Caccia Passione 32

Tali qualità lo hanno reso utile ed istruttivo da molte aziende, le quali lo promuovono all’interno delle stesse al fine sviluppare il team building, il problem solving e la formazione aziendale in sè. Il nome deriva dall'inglese, sebbene in inglese il gioco sia chiamato airsoft o air soft. Come si gioca al Softair? Occorrono innanzitutto tanti amici, l’attrezzatura adatta ed un luogo dove poterlo praticare. Gli amici basta cercarli, oppure mettersi in contatto con i vari gruppi/associazioni che praticano il gioco. Per quanto riguarda l’attrezzatura ser-


Softair ve una maggiore spiegazione. Le armi del softair sono repliche, più o meno esatte, delle armi vere, con la differenze che le prime sparano innocui pallini di plastica. A spingere questi pallini, contenuti in un caricatore dalla capacità media di 500, è un motore elettrico installato all’interno dell’arma giocattolo ed azionato da batterie. Il meccanismo consiste in una serie di ingranaggi che azionano una molla che comprime l’aria e spinge il pallino all’esterno. I pallini, nella maggior parte della dimensione di 6mm di diametro, possono essere composti: da materiali plastici; da materiali inerti o biocompatibili; da materiali biodegradabili. Il peso dei tre tipi di pallini più uti-

lizzati è compreso tra i 0,20g ed i 0,30g. Esistono anche pallini con grammatura inferiore, da 0,12g e 0,15g, e grammature superiori, 0,32g 0,35g e 0,40g, anche se raramente vengono usati in quanto i primi troppo soggetti a deviazione del vento e i secondi in quanto si perderebbero alcuni metri di gittata utile. Oltre alle armi, occorre un vestiario ed un’attrezzatura di tipo militare (mimetica, anfibi, fumogeni di libera vendita, un visore notturno solo per citarne alcuni) e soprattutto occhiali protettivi o maschere intere. Caccia Passione 33


I pallini di plastica, infatti, se “sparati” a distanza sul corpo non fanno male e non procurano danni, ma gli occhi è bene preservarli in ogni caso. Il gioco si svolge in aree create appositamente per l’occasione e consistono nella maggior parte dei casi in boschi, terreni e case abbandonate, previa autorizzazione delle forze di pubblica sicurezza. Questo è un aspetto molto importante, da non trascurare assolutamente, poiché potrebbero crearsi dei problemi nel caso in cui qualcuno segnalasse la presenza di persone in assetto da combattimento. Le armi giocattolo del softair, ricordiamo, assomigliano esteticamente in tutto e per tutto alle armi vere! Caccia Passione 34

Si creano due squadre, una attacca e l’altra difende. Le modalità di gioco sono : Cattura la bandiera o postazione avversaria che può essere: Attaccanti contro Difensori: viene posizionata una bandiera obiettivo, la difesa vince se l'attacco non conquista la bandiera entro un tempo limite prefissato Doppio Attacco/Difesa: con due Bandiere, vince chi cattura la bandiera nemica e la riporta al proprio campo Deathmatch a squadre, in cui vince chi elimina tutta la squadra (senza "rinascita" dei giocatori) o chi elimina più avversari (con "rinascita") Liberazione di un prigioniero Distruzione della squadra avversaria


Softair Tutti contro tutti Molto importante nel Softair è l’autodichiarazione nel momento in cui si viene colpiti. Infatti, è necessario tenere un comportamento sportivo ed onesto nel momento in cui si viene colpiti, al fine di rendere il gioco divertente ed esente da contestazioni, le quali potrebbero scaturire se un giocatore colpito continuasse l’azione non dichiarandosi. Coloro che non si auto-dichiarano “morti” devono, necessariamente, interrompere l’azione, gridare “morto!” e allontanarsi dal cam-

po di gara senza parlare ai propri compagni per non dare informazioni sulla posizione del nemico. Chi non rispetta questa legge fondamentale viene “bandito” dal gioco e, in alcuni casi, dai gruppi e associazioni. Il softair è stato oggetto di critiche circa il fatto che dopo una “battaglia”, vengono sparsi nel campo di gara mediamente 2500 a giocatore. Questi pallini non possono essere recuperati e quindi rimangono nell’ambiente. Molti giocatori, però, affermano che i pallini sono di plastica e quindi un materiale inerte. Sono

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in vendita anche pallini biodegradabili, ma questi vengono considerati pochi efficaci per gittata e precisione. In conclusione, il softair rappresenta un modo per trascorrere le giornate all’aria aperta in compagnia di amici. Il softair vede crescere sempre di più il numero degli appassionati e delle associazioni che si sfidano tra loro, ospitando gli avversari in “casa” propria. La cosa più bella della guerra simulata è che quando hai sparato ad un avversario, lo vedrai un secondo dopo rialzarsi in piedi e dire “mi hai fregato, ma la prossima volta sarà io a farlo”.

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Softair

Primo campionato italiano di War Game alla 22° edizione del Game Fair.

Approda all’ormai popolarissimo Game Fair un evento che riunisce, per la prima volta, softair, paintball e lasertag in un unico grande campionato italiano di War Game. La gara si baserà su vere capacità sportive, tattiche e gioco di squadra, coinvolgendo giudici sportivi e arbitri, seguendo un preciso regolamento per decretare, in massima correttezza, la squadra vincitrice d’Italia. Saranno allestiti tre campi di gara: uno per il softair, uno per il paintball e uno per il lasertag. Il campo di paintball consisterà in un’area, recintata da pannelli, di 50 x 50 metri, con all'interno una serie di pannelli a uso di protezione e di ostacoli. Il campo di lasertag sarà un’area recintata di 100 x 50 metri, con all'interno una serie di ostacoli costituiti da gonfiabili e balle di fieno. Il campo di softair si troverà all'interno della pineta che caratterizza l’intera area della manifestazione. Le discipline moderne e tecniche consentiranno di vedere all’opera i migliori atleti delle varie specialità. La premiazione delle squadre avverrà domenica 3 giugno alle ore 18, quando il trofeo sarà consegnato alla squadra campione d’Italia. Oltre al campionato italiano, unico nel suo genere, al Game Fair saranno inoltre presenti aree per la compravendita di armi da softair e altre dove il pubblico potrà provare il lasertag, il paintball, il softair, il tiro a segno e dinamico, sotto la guida di esperti istruttori federali dell’Associazione italiana di tiro dinamico. Non mancate al Game Fair, un’ottima occasione di divertimento all’aria aperta, di incontri e di relax. Per conoscere l’evento consultare il sito http://www.gamefairitalia.it/

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Caccia e cacciatori

Donne cacciatrici fenomeno in continua crescita

Forse non tutti lo sanno, ma il circa 5% degli amanti della caccia in Italia, sono donne che abbattono i pregiudizi e vivono pienamente la propria passione. Un mondo affascinante e da scoprire, tanto più se si pensa al futuro e costante aumento, negli anni che verranno, di cacciatrici donne Non si capisce bene come siano andate storicamente le cose, ma da un passato mitologico nel quale era donna la divinità della caccia, si è arrivati ad un presente nel quale le donne sono quasi totalmente bandite dall’attività venatoria. Dietro la quasi totale assenza dell’elemento femminile nel mondo caccia si nota però un fermento non da poco, basti pensare che fino a qualche mese fa le donne cacciatrici messe in evidenza da Adnkronos erano circa 30 mila, pronte a prendere d’assalto una delle ultime roccaforti tutte al maschile. E’ il Comitato nazionale caccia e natura ad aver stimato a 30 mila le donne italiane che ad oggi amano tanto quanto gli uomini la caccia, e la svolgono con tutta la passione, la professionalità ed

il rispetto richiesto. Al di là degli eventi pubblicitari, dei meeting delle donne cacciatrici, degli incontri ben organizzati, c’è un folto gruppo di donne, sportive, amanti della natura, appassionate di caccia che sono cresciute con la passione venatoria in casa. Perché la donna cacciatrice, esattamente come l’uomo, non lo è diventata: sostanzialmente cacciatrici si nasce. Da parte delle donne con il pallino dell’arte venatoria si può semplicemente riscontrare un maggiore accanimento, una più forte testardaggine, perché convincere il proprio padre, il proprio zio, od il proprio nonno per farsi portare a caccia, fin da piccolissime, non deve essere stato per niente semplice. I dati offerti dagli organizzatori di viaggi venatori sono chiari, il fenomeno è sicuramente in aumento, Caccia Passione 39


visto che con le proprie insistenze e la propria costanza, le donne cacciatrici stanno lentamente abbattendo qualsiasi pregiudizio. In fondo, quelle poche che ad oggi sono state intervistate lo confermano: “appena i cacciatori, soprattutto quelli più anziani, capiscono che sai perfettamente quel che fai e quel che dici, ti accolgono nel gruppo di caccia senza riserve. E il vincolo di amicizia che fra cacciatori si crea, siano essi uomini o donne, è sincero e semplice, d’aiuto e di sostegno”. Alla base resta una passione smiCaccia Passione 40

surata per i boschi, per le sfide, per la natura, per i cani che sono amici e ottimi compagni di caccia, l’ottima capacità organizzativa da parte delle donne, e la necessità, fondamentale anche per i cacciatori, di comprendere i propri limiti. Se in Italia le cacciatrici rappresentano circa il 5% degli appassionati venatori, i numeri si fanno ancora più sostanziosi negli altri paesi europei e in America. Nel bel paese è comunque certo che la maggior concentrazione di donne che imbracciano un fucile si trovi al nord e nel cen-


tro, ma non c’è alcun dubbio che presto aumenteranno per quantità e per impegno anche nel sud. Ogni giorno spuntano fuori siti, e gruppi di cacciatrici donne che monopolizzano frange dei social network più gettonati o dei forum più frequentati, nei quali non solo si mettono a nudo le proprie esperienze, ma si parla d’armi, di tecniche e tempi, esattamente come accade negli spazi al maschile. E non di rado si scopre che avere accanto un uomo cacciatore, sia esso un padre, un nonno o un marito, ha aiutato molte donne cacciatrici a mantenere viva la passione, a riscoprire il fasci-

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no del gruppo, l’amore per l’ambiente e per lo status di cacciatrici, impegnate non solamente durante il periodo della caccia, ma specialmente durante i periodo di ferma, con operazioni di tutela e ripristino ambientale.

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Caccia in Marocco un tuffo nel passato

Il Marocco offre molteplici possibilità di caccia: cinghiali, pernici, tortore, quaglie, allodole e tordi. La poca burocrazia, la natura incontaminata ed i grandi spazi sono il biglietto da visita per chi desidera compiere un viaggio a scopo venatorio, in uno dei paesi arabi più ospitali al mondo.

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n televisione, sui giornali, per radio e sulla rete troviamo quotidianamente decine di servizi sul mondo arabo, sempre spesso riguardanti aspetti di natura geopolitica. Si parla poco, invece, delle possibilità che quest’ultimo offre dal punto di vista venatorio. Con Caccia Passione 42

questo articolo desideriamo aprire una finestra su un paese molto popolare per le sue bellezze artistiche e non solo: il Marocco. Questo paese che si affaccia sia sul Mediterraneo che sull’Atlantico, relativamente all’attività venatoria, offre molteplici possibilità : si spazia


Estero

dalla caccia al cinghiale alla caccia alle allodole, dalla caccia alla pernice alla caccia al tordo, dalla caccia alla quaglia alla caccia alla tortora, fino alla caccia al beccaccino. Si può dire che, in una certa misura, il Marocco è quasi completo per specie cacciabili. La natura in-

contaminata, trecento giorni di sole all’anno, collegamenti aerei rapidi e frequenti fanno del Marocco la meta ideale per un viaggio venatorio. Il Marocco dista dall’Italia solo poche ore di volo, ma i luoghi sembrano sospesi nel passato e consentono di compiere una sorta di viaggio nel tempo. Pochi Paesi al mondo offrono tanta variétà di genti, paesaggi ed ambienti. Mare, neve dell’Atlante e sabbia del deserto sono gli elementi naturali che compongono l’ambiente naturale del Marocco, il quale risulta molto suggestivo. Qui si possono incontrare Berberi e Arabi, uomini chiari dagli occhi blu e scuri dai capelli crespi, case di terra e paglia, costruzioni di pietra, tende di nomadi abitate da gente felice di offrire un the alla menta e sempre sorridente. Si vedono contadini intenti ad arare con strumenti antichi e per noi obsoleti e per i quali l’unico mezzo di trasporto é il mulo. Il Marocco inoltre é un mosaico di colori : il cielo é sempre protagonista del paesaggio sia di giorno, che di notte. Non a caso, artisti come Matisse e Delacroix hanno immortalato il cielo del Marocco nei loro dipinti. L’attività venatoria ha subito, negli ultimi anni, una vera e propria spinta propulsiva dal Ministero dell’Agricoltura e del Turismo, Caccia Passione 43


il quale ha avviato una serie di programmi per aumentare il turismo venatorio attraverso una serie di deroghe al calendario e riservando oltre un milione e mezzo di ettari alla caccia. I punti di forza del turismo venatorio in Marocco possono essere così riassunti: solo selvaggina naturale, modesta pressione venatoria, scarsa densità della popolazione, condizioni climatiche sempre favorevoli, habitat incontaminato, vaste superfici riservate alla caccia turistica, ospitalità ed infine poca burocrazia. Tutto ciò rende il Marocco una meta quasi obbligata per chi pratica il turismo venatorio all’estero. Caccia Passione 44

Vediamo nello specifico le modalità di caccia alla selvaggina in Marocco. La caccia al cinghiale è praticabile per sei mesi all’anno, a partire da ottobre fino a marzo. La caccia alle allodole si pratica per circa quattro mesi, da novembre a febbraio. La caccia alla pernice viene praticata durante i mesi di ottobre, novembre e dicembre. La caccia al tordo nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio. La caccia alla quaglia nei mesi di ottobre, novembre, dicembre e gennaio. La tortora è cacciabile durante i mesi di luglio e agosto, mentre il beccaccino è cacciabile per ben


5 mesi da settembre a gennaio. Le località che ospitano le riserve sono diverse a secondo della specie di selvaggina che si intende cacciare. Per le battute di Caccia in Marocco è obbligatorio disporre di fucili propri per un massimo di 2 (calibro 20 e calibro 12), ma non a canna rigata, mentre le munizioni devono essere acquistate sul posto. Per dare un’idea al lettore, in maniera indicativa un viaggio venatorio in Marocco costa circa 2000 euro per 3 giorni con 4 notti in Hotel da 3 /4 stelle, comprensivo di porto d’armi,

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a cui bisogna aggiungere le spese del volo, nonché supplementi connessi alle battute di caccia, quali costo accompagnatori, costo per capi abbattuti oltre il numero consentito, costo cartucce, eventuale fitto per il cane, supplemento per numero di cacciatori inferiore al minimo previsto, e supplementi connessi al soggiorno, quali bevande alcoliche, supplemento camera singola. Rispetto ad altre mete, il Marocco riesce a coniugare molti aspetti interessanti, che non possono mancare in un viaggio venatorio.

La tortora, in Marocco, è cacciabile durante i mesi di luglio e agosto Caccia Passione 45


Segugio italiano:

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Cani da caccia

professione lepraiolo

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Il segugio italiano, elegante e nobile nella forma, sagace e passionale nel carattere gue e stana la propria preda, portandola al cacciatore. Vien da pensare che le cose non siano cambiate poi troppo. A dare descrizione di questi cani particolarmente astuti ci ha pensato Senofonte nel suo famoso, almeno per gli amanti dei cani, Cinegetico. Furono i Romani, in seguito, a creare l segugio italiano lo conoscia- una prima suddivisione fra razze: mo tutti, e tutti noi sappiamo i segugi (sagaces) erano dotati di che è nato per la caccia, ma un mirabolante fiuto e di un eccespecialmente per dar la caccia alle zionale olfatto, capaci di seguire le tracce anche nelle lepri. Quel che Vivace ed ardito, sa fare il peggiori condizioni. tutti non sanno cacciatore e solo il cacciaPoi c’erano i levrieri è che le origitore. Robusto, appassiona(celeres) più veloci ni del cane, in to, instancabile, sa batterdel vento nel seguiqualità di segusi su ogni tipo di terreno re le proprie prede gio sono dava vista ed i molossoidi (puvero remote. Sappiamo per certo, ad esempio, che fin dal Paleolitico, gli antenati di quelli che poi sarebbero diventati segugi a cinque stelle, accompagnavano già l’uomo durante la caccia e a raccontarcelo ci pensano figurazioni di vario genere, in principal modo le pitture rupestri. Quella di Cueva de la Vieja rappresenta ad esempio un cane che inse-

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Cani da caccia gnaces) ottimi nell’attacco. Molto tempo più tardi, nel 1898 l’Ente Nazionale della Cinofilia, portò avanti una nuova distinzione relativa questa volta ai segugi nostrani. Fra i più noti impossibile dimenticare i Lomellini o di pianura, secondo alcuni la razza più pura e vicina al Segugio Italiano, il Cravin, del Piemonte, la cui origine è probabilmente da ricercare fra i segugi della Gallia. Non meno attraente e capace il Montagnino nato fra le Alpi e le Prealpi centro orientali, e dall’Appenino venne selezionato il Segugio Appennino. Ad oggi la società Italiana Pro Segugio sta lavorando per ottenere il riconoscimento del Lepraiolo Italiano, che dovrebbe comprendere le caratteristiche dei segugi su citati, sia per quel che concerne la morfologia, sia per quel che riguarda i tratti psico - attitudinali.

gia di mantello: il segugio a pelo raso ed il segugio a pelo forte. La selezione del segugio italiano fu lunga e per dargli identità vennero definiti tratti morfologici e comportamentali. La taglia doveva aggirarsi entro i 48 ed i 58 cm, ma soprattutto si cercò di eliminare tutti quei tratti e quelle caratte-

Quando si parla di Segugio Italiano comunque ci si riferisce a due razze uguali sia per struttura che per tratti, ma che differenziano per tipoloCaccia Passione 49


ristiche che denotavano la fusione fra segugi italiani ed esteri: il padiglione auricolare particolarmente sviluppato e sull’estremità arrotondato, il cranio con una caratteristica forma a cupola, o il manto eccessivamente macchiato di bianco. A differenziare la razza italiana ci pensò anche la voce che nel Segugio nostrano è lo scagno, in quello francese è invece l’urlo. Gli italiani inoltre dimostrano anche una maggiore sagacia rispetto agli esemplari stranieri. Infine si decise anche di non accettare lo sperone presente negli arti posteriori in quanto era diCaccia Passione 50

mostrazione palese di influenze da parte del Bracco o dello Spinone. Il segugio Italiano (a pelo raso o a pelo forte) è oggi il frutto di questa rigorosa selezione e si presenta con struttura di nobilissimo mesomorfo, con tronco quadrato. Ben si adatta alla caccia in pianura ed in montagna, e non si lascia spaventare nemmeno dai terreni più difficili. Ottima la velocità e la resistenza, e senza pari la passione e la determinazione che dimostra sia quando lavora da solo, sia quando è in muta. Le differenze fra segugio a pelo raso e forte si riscontrano solo a livello comportamentale. L’ultimo


Cani da caccia è sicuramente meno esuberante e più riservato rispetto al primo, per quanto, caratterialmente siano entrambi calmi, equilibrati, vivaci mentalmente e sagaci. Luigi Zacchetti che a lungo osservò il segugio cacciatore, lo definì non a caso il migliore per la caccia alla lepre con il fucile. A giustificare tale scelta sicuramente il suo olfatto finissimo, ma soprattutto la passione nel seguire la pista, la tenacia e l’ottima resistenza alla fatica. Come riconoscere un vero segugio italiano? E’ un cane ce caccia con classe e stile, capace di rispettare

le quattro fasi fondamentali, dalla ricerca della passata, all’accostamento, allo scovo ed infine all’inseguimento. E per avvertire il suo compagno cacciatore userà la sua voce squillante e piacevolissima che aveva convinto anche Zacchetti. Per quanto riguarda infine la sua alimentazione, è bene ricordare che durante i periodi di piena attività la sua dieta deve essere leggermente più ricca: per questo si consiglia un pasto giornaliero composto da carne (300 g circa), riso (150 g circa) in associazione con verdure cotte.

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Fucili da caccia

Doppietta Dea SL Fausti: dedicata alla “regina del bosco”

La Fausti ha progettato una doppietta per un solo scopo. La caccia alla beccaccia. La Dea SL nasce ed è stata concepita per assolvere il solo scopo di insediare la “regina del bosco”. La versione calibro 12 presenta degli accorgimenti estetici di prim’ordine, ma soprattutto assicura rosate certificate. La Dea SL "dedicata alla regina" rittura certificate; le canne stesè la prima vera doppietta italia- se partecipano attivamente alla na appositamente concepita per elegante linea di questa doppietla caccia alla regina dei boschi, ta, molto filante e slanciata, con la beccaccia. Ogni componente ogni singola parte perfettamente della doppietta DEA SL è sta- proporzionata ed unita a creare to progettato e costruito con un un’armonia unica nel suo genere. solo fine, insediaLa Dea SL DediLa Fausti ha scelto di chiare la beccaccia. cata alla Regina mare Dea la raffinata liQuesta scelta da infatti consente, nea di doppiette. Questo parte della Fausti così come la quanome conferisce un’aura è da considerarsi si totalità dei fudi nobiltà ed eleganza ad estremamente cocili prodotti dalla una delle doppiette più raggiosa, poiché Fausti, di persofamose tra i cacciatori. destinare un fucile nalizzare ed asad un particolare tipo di caccia, semblare la propria doppietta significa rivolgersi ai veri appas- operando scelte fra diverse misionati ed intenditori della caccia sure di canna, calibri, strozzaalla regina dei boschi, pur non af- ture, scatti, calciature per confrontando rischi dal punto di vi- seguire un risultato finale in sta commerciale e delle vendite. grado di soddisfare pienamenLe canne presentano nuove ge- te le esigenze personali di ogni ometrie interne che producono singolo cacciatore. L’incisione rosate affidabili, letali ed addi- è ovviamente fatta a mano da Caccia Passione 53


esperti incisori della Fausti, che rappresenta soggetti originali rimessi in argento. Le possibili personalizzazioni riguardano anche legni su misura e la bascula "dedicata" ad ogni calibro. La doppietta Dea Sl nasce partendo da un solido box-lock di tipo Anson, dalla totale e collaudata affidabilità: qui i maestri ar-

apertura, anche se snella, ha un carattere molto austero. Il piccolo rombo che copre la vite che trattiene l'astina alla croce con il sistema di sgancio a bottone, viene messo in risalto dalla presenza doverosa del bocchetto. Il percorso estetico della doppietta Dea SL continua poi con la finitura a bastoncino dei piani

maioli della Fausti hanno cercato di mettere il più possibile in risalto le doti di grazia e carattere di questa doppietta, attraverso uno scrupoloso lavoro di ricerca estetica fuori dall’ordinario. La testa della bascula della è ben proporzionata, andandosi a raccordare con estrema naturalezza al rilievo dei fianchi laterali; la raffinata sicura presenta anch’essa una notevole linea filante, mentre la chiave di

della canna, con i calci selezionati all'inglese e finiti ad olio, le sottili astine, con le guardie lunghe, calcioli in legno o citazione "British" dei calcioli in gomma sottile color corallo, con gli zigrini rivisitati ed infine con le incisioni con inedite soluzioni di inglesina abbinate a piccole foglie finite a mano e dorate. Andiamo ora a descrivere i dettagli tecnici dell’arma. La doppietta Dea SL è anche di-

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Fucili da caccia

sponibile nei calibri classici 12, 16, 20 e 410. La calibro 12 ha canne da 60 a 76 cm. La camera è da 70 mm, mentre la bindella piana è di 10 x 7 mm. Nel calibro 12 le strozzature possono essere intercambiali o fisse, a seconda della richiesta. Il calcio all’inglese e l’asta sono in noce selezionato, c o n

ca previa richiesta alla Fausti. Tutto il progetto Dea SL è stato specificatamente destinato per realizzare una doppietta che non si adatta solo e semplicemente alla caccia alla

beccaccia, ma nasce proprio per questo scopo. La doppietta Dea SL è in grado di garantire la massima soddisfazione al cacciatore che desidera avere un’arma destinata alla regina del bosco, dall’estetica elegante e raffinata.

zigrino manuale e finitura a tampone. Estrazione è di tipo manuale, anche se è possibile averla automatiCaccia Passione 55


Winchester Naturalis 243 della Lapua traiettoria immutata oltre i 200 metri

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opo l’indipendenza della Finlandia conquistata nel 1917, il 1923 è l’anno della creazione della fabbrica di munizioni Lapua. Inizialmente, la produzione di munizioni era piuttosto modesta, ma con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la Lapua aumentò vertiginosamente la fabbricazione di munizioni, diventando un importante industria del settore militare. Nel 1946, la Lapua venne incorporata e fusa con la Fabbrica Statale Siderurgica, la Valmet. Il connubio permise alla nuova Lapua di produrre munizioni sempre più all’avanguardia, al punto da essere messa sotto il diretto controllo del Ministero della Difesa finlandese.

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Le Naturalis 243 Winchester assicurano una precisione di altissimo livello ed una traiettoria piatta anche a 200 metri. Destinate per la caccia ai cervi e grandi volatili, queste cartucce, secondo molti esperti del settore, sono una scommessa vincente. E’ il 1980 l’anno della svolta, sotto il punto di vista della produzione. Infatti, da quel momento la Lapua concentrò tutte le sue energie e risorse economiche nel settore ricerca e sviluppo, al fine di conquistare importanti fette di mercato nel settore delle munizioni destinate in ambito civile, in particolare quello venatorio. Nel 1991


Munizioni la Lapua cambiò nome in Cartridge Factory Lapua Ltd, avendo ottenuto maggiore indipendenza decisionale dal Ministero della Difesa. Nel corso degli anni, la Lapua ha migliorato sempre più i propri prodotti, venendo riconosciuta a livello internazionale come una delle migliori industrie di munizioni del mondo, per qualità ed efficienza nei risultati. La forza della Lapua è stata anche la sua predisposizione ad ascoltare le esperienze dirette dei cacciatori e dei tiratori professionisti, i quali raccontavano le loro impressioni quando utilizzavano munizioni Lapua. Questo ha consentito all’azienda finlandese di perfezionare i suoi prodotti e rispondere alle diverse esigenze dei propri clienti, offrendo munizioni di alta qualità balistica. La raccolta di informazioni provenienti direttamente dai luoghi di effettivo utilizzo delle cartucce, ha condotto la Lapua a nuove soluzioni che potessero garantire efficienza e sicurezza dei propri prodotti. In particolare, il settore della caccia è stato un ambito molto curato dalla Lapua. Infatti, le cartucce vengono caricate con proiettili Naturalis e Mega, i quali sono sta-

ti accuratamente disegnati e costruiti per ogni esigenze di caccia. Le cartucce Naturalis premium vengono controllate ed ottimizzate costantemente, al fine di ottenere una penetrazione ideale nel bersaglio ed un perfetto impatto, in relazione alla distanza alla quali è situato il bersaglio. L’esplosione del proiettile inizia immediatamente al momento dell’impatto. Il processo di apertura viene avviato dalla valvola sulla punta del proiettile, che porta il proiettile ad espandersi simmetricamente. Questo dà un effetto di massimo impatto sulla selvaggina abbattuta. La parte superiore di rame proiettile mantiene fino al 100% del suo peso dopo l’impatto. Caccia Passione 57


I proiettili Naturalis e le cartucce hanno rapidamente guadagnato un seguito fedele tra i cacciatori di diverse nazionalità. La Naturalis è estremamente efficace ed ha un grande potere di arresto. Questo tipo di cartuccia è stata utilizzata per la caccia di diversi tipi in tutti i continenti e condizioni atmosferiche. Inoltre, sono disponibili nella maggior parte dei calibri più popolari in 7 diversi diametri.

metri e la velocità di 776 mt/sec a 100 metri di distanza; erogano una energia (espressa in Joule) di 2414 e a 100 metri conservano la traiettoria, per poi abbassarsi di 124 mm a 200 metri di distanza. Le Lapua 243 Winchester garantiscono una precisione di altissimo livello ed una traiettoria piatta.

Destinate per la caccia ai cervi e grossi volatili, queste cartucce, seLe Naturalis 243 Winchester han- condo molti esperti del settore, no un peso di 5.8 gr, raggiungo- sono una scommessa vincente. no la velocità di 910 mt/sec a 0 Caccia Passione 58


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partenza il 17 Giugno 2012 e rientro il 25 Giugno 2012 6 giorni di caccia mista con nostro personale a seguito: anatre, pernici, lepri e tortore e piccioni, La quota comprende: - alloggio in camera doppia, pensione completa con bevande ai pasti; - organizzazione di caccia; - trasferimenti interni; - trasferimenti da Buenos Aires alla zona di caccia e ritorno. La quota non comprende: - volo aereo; - cartucce Euro 10,00 pacco da 25; - licenza di caccia; - affitto fucile sul posto Euro 30,00 al giorno (o fucile proprio); - mance ai portatori ed organizzazione locale. Programma per Minimo 4 cacciatori

Costo: Euro 1.400,00 Per informazioni: Luigi 329.6326653


Il Beccaccino:

magico Re di stoppie e zone umide

Il Beccaccino, magico Re di stoppie e zone umide L’emozione indimenticabile della difficile e imprevedibile caccia al beccaccino, ricordata da due amici in visita nelle risaie pavesi. Il beccaccino è un grande, un grandissimo uccello migratore. Nelle nostre zone si ha un grande rispetto per questo meraviglioso selvatico, e non credo di conoscere nessun uomo della mia zona che quando consentito, non si rechi nelle belle risaie del pavese per dar la caccia al beccaccino. Ad insegnarmi tutto è stato mio padre, Caccia Passione 60

e gli insegnamenti che si ricevono da ragazzi sono quelli che non si dimenticano mai. E’ stato lui ad insegnarmi che il beccaccino è un grande viaggiatore: sverna in Africa settentrionale, percorre il Nilo, male che vada si ferma nell’Europa Merdidionale, mentre in Italia solo periodicamente nidifica e l’attraversava in doppio passo tra feb-


Racconti venatori

braio ed aprile, agosto e novembre, insomma con l’arrivo delle temperature basse. E dato che ama habitat umidi le nostre risaie sono ancora oggi un ideale rifugio per questo meraviglioso volatile viaggiatore. Nei terreni umidi di piogge o nelle risaie i beccaccini con il proprio becco tattile ricercano vermi di cui si nutrono e più di una notte, in compagnia di Davide mio cugino, mi è capitato di ammirarli, sotto i riflessi della luna. Da ragazzo mi affascinava anche il modo in cui il beccaccino nidifica, a terra, in avvallamenti, in maniera rozza e nascosta alla vista degli uomini. Quante volte siamo andati alla ricerca di qualche

nido di beccaccino e ricordo che una volta ne trovammo uno oramai abbandonato. Ovviamente erano giochi da ragazzi, che mio padre, da buon cacciatore, non approvava: li si doveva lasciar in pace i poveri beccaccini, altrimenti non sarebbero più tornati. Papà di norma cacciava il beccaccino con il suo meraviglioso cane da ferma, ma io preferisco la caccia vagante, con Willy il mio coker, ottimo esemplare di cane da cerca e da riporto. Non so chi impazzisca di più tra me, mio cugino ed i nostri cani quando il beccaccino, in levata fa percepire il suo caratteristico bacio. Basta davvero poco perché spicchi Caccia Passione 61


il volo e inizi la sua meravigliosa volata a zig zag, con la quale sfida audacemente qualsivoglia cacciatore. Per fortuna ama la compagnia, e non mi è mai capitato di vedere beccaccini che si muovano in solitaria: ovviamente questo è forse l’unico fatto che abbia mai realmente avvantaggiato il cacciatore di questo sorprendente volatile, per quanto abbia il suo risvolto della medaglia. Quando compaiono, i beccaccini compaiono tutti assieme ed è una vera gioia, ma quando spariscono, puoi vagare anche per ore, senza venderne nemmeno uno. Ricordo intere giornate trascorse alla ricerca disperata di un gruppo di beccaccini che rimangono pur sempre memorabili. Quel che ci avvantaggia è l’ecCaccia Passione 62

cezionale conoscenza del terreno sul quale ci muoviamo e sul quale siamo cresciuti, che ci aiuta a procedere silenziosamente e seguendo i sentieri giusti. Quando un beccaccino è veramente spaventato, statene certi non si mostrerà più troppo facilmente. Decolla e di norma lo fa contro vento, ecco perché di norma quando gli diamo la caccia, lo facciamo con il vento alle spalle: in questo modo l’uccello dovrà spiccare il volo in condizioni per lui non consuete e vantaggiose! Naturalmente non si deve mai dimenticare che quel sorprendente volatile è dotato di un udito a cinque stelle: quindi se siete dei cacciatori rumorosi, statevene pure a casa, il beccaccino non perdona


Racconti venatori

e il vento alle vostre spalle, pur vicinamento al luogo silenzioavvantaggiandovi nel tiro, avver- so e lento: più tempo trascortirà con anticipo l’uccello della re, più l’uccello si tranquillizza. presenza vostra e del vostro cane. In diverse occasioni ho comunMolto presto ho compreso che il que creduto che il beccaccino sia modo migliore per tirare è d’im- l’uccello più intelligente del monbracciata. Aspettare che finisca il do! Ricordo di quella volta che suo volo a zig zag significa senza mi avvicinai lentamente al luomezzi termini perdere la possi- go in questione attendendo l’arbilità di catturarlo perché in bre- rivo del volatile che mi sorprevissimo tempo l’uccello va fuori se alle spalle con il suo bacio che tiro. Non è un segreto, eppure non piuttosto sembrava una pernactutti i cacciatori si rassegnano! chia, per poi zigzagare lontano. Ma è proprio per la Altra tecnica che Avventura, divertimendifficoltà della cacspesso io e Davide to e sorpresa per una cia e per l’impreveusiamo è quella di natura tanto suggestidibilità dell’uccello accovacciarci a terra va sono tutte emozioche non rinuncerei dopo lo sparo. Non ni che si legano alla mai alle giornate rado dopo qualche caccia al beccaccino. venatorie in comvolo di “ricognizione” il beccaccino che vede il campo pagnia di mio cugino, e credo sia libero ritorna in picchiata, e quello la stessa sensazione che pure mio è il momento buono per la cattu- padre condivideva quando dava la ra! Ciò non toglie che il compor- caccia alla cavretta, che in romatamento dell’uccello è totalmente gnolo (papà era ferrarese di nasciimprevedibile, e non di rado siamo ta) sta ad indicare la capretta, che rimasti inutilmente accovacciati per movimenti e rapidità non si al terreno, attendendo il ritorno distanzia poi tanto dal beccaccino. di un uccello scomparso nel nulla! Poi c’è tutta la meraviglia che Quel che è davvero importante è ogni volta le infinite distese di non perdere mai di vista il pun- riso offrono a me e al mio comto nel quale è atterrato la prima pagno di caccia, scenario ideale volta, perché se dovesse far ri- per meravigliose giornate da tratorno, atterrerà esattamente lì. scorrere all’aria aperta, in compaQuindi di norma io tento l’av- gnia di un amico, quasi fratello. Caccia Passione 63


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Accessori

BAUSTOP,mai più notti insonni

A

quanti di noi è capitato di ave- do ciò può risultare inopportuno. re un cane non proprio calmo Per fare ciò BAU STOP utilizza un moe obbediente che addirittura derno sensore capace di captare l’abbaquando lasciato solo in casa o, peggio, iare del cane ed attivare così un disponelle ore notturne mentre tutto il vici- sitivo che azionerà un breve spruzzo nato dorme, comincia ad abbaiare con d’acqua che andrà a colpire il cane. insistenza e senza accennare a smettere? Dopo qualche fastidioso spruzzo d’acA volte può bastare anche il semplice qua, in genere ne bastano due o tre, il abbaiare di un altro cane per scatena- cane capirà che è il proprio abbaiare re un concerto di abbai e latrati che ad attivare lo spruzzatore e sarà porpossono divenire davvero molto fasti- tato quindi a fare in modo di evitarlo diosi e, spesso, causare problemi con i placando il proprio impulso all’abbaio. vicini che ci tempesteranno di lamen- BAU STOP è composto da un contele nella migliotenitore comIl dispositivo BAU STOP e re delle ipotesi. prensivo di un davvero facile da montaNon sempre serbatoio per re ed innocuo per il cane qualche carezza e l’acqua, circa 15 le nostre parole, siano esse tranquille litri sufficienti per 80 spruzzi, di un e pacate che decise e severe, servono sensore acustico e dell’apparecchiaallo scopo di calmare il nostro amico tura di attivazione degli spruzzi d’aca quattro zampe e convincerlo così a qua, nonché il tubo al quale verransmettere di abbaiare; abbiamo quindi no collegati gli ugelli spruzzatori veri bisogno di qualcosa di più convincente. e propri regolabili da 0 a 360 gradi e Per risolvere definitivamen- capaci di una gittata fino a sei metri. te il vostro problema serve “BAU Il dispositivo BAU STOP e davvero STOP”, l’antiabbaio a spruzzo d’ac- facile da montare, bastano in genere qua prodotto dalla DOGTRA. cinque minuti, e non necessita di colBAU STOP è un’apparecchiatura legamenti alla rete idrica o elettrica; è molto semplice nel funzionamento ideale per essere montato in canili, nei e notevolmente efficace per far ca- box o gabbie per i cani, ma anche in pire al vostro cane che deve smette- piccoli giardini e piccoli spazi aperti re di abbaiare con insistenza quan- ove teniamo solitamente il nostro cane. Caccia Passione 65


Con questo semplice sistema il vostro cane smetterà di abbaiare con insistenza quando inopportuno senza però subire alcun trauma; il dispositivo infatti utilizzando un getto d’acqua non provoca alcun dolore al cane ma solo il fastidio dello spruzzo pertanto non subirà conseguenze negative sul comportamento. In Italia il BAU STOP viene distribuito dall’azienda CINOTECNICA con sede in via L. Nottolini, 440 a San Concordio, Lucca. CINOTECNICA offre una vasta scelta di attrezzature ed accessori per l’addestramento e la cura dei nostri amici a quattro zampe. CINOTECNICA infatti è rivenditore delle maggiori marche di collari elettronici, beeper, collari

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Accessori

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Modello

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Colore

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10x 25mm

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Dimensione Prism System

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Forasacchi e spine cosa fare?

Dott. Ulli Zeyen

Si attaccano al vostro cane da caccia durante le scorribande venatorie, attenzione, i forasacchi possono portare conseguenze molto serie nel cane da caccia. quale persona non pia- tro zampe, durante i mesi primaverili ce trascorrere il tem- e estivi, è proprio la presenza di questi po libero all’aperto in corpi estranei vegetali con i quali loro compagnia del proprio cane? vengono inevitabilmente in contatto. La bella stagione invita a trascorre- Questi fastidiosi forasacchi entrare piacevoli momenti sui prati per no nel corpo del nostro cane attrafar correre e giocare il nostro mi- verso aperture naturali come bocca, gliore amico/a ma una minaccia se- naso, vagina e prepuzio ma anche vera per la salute dei nostri cani si attraverso la cute integra e, una voltrova proprio in questi spazi verdi , ta penetrati, a causa della loro peanche in piena città, ossia la presen- culiare forma acuminata, tendono a za di ariste di graminacee della fa- progredire nei tessuti raggiungendo miglia dell’orzo selvatico, chiamate sedi inaspettate a volte anche molvolgarmente “forasacchi” o “spighe”. to distanti dal punto di ingresso. Infatti uno dei problemi più comuni A secondo della localizzazione comche affliggono il nostro amico a quat- paiono piccole ferite che hanno

A

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Veterinaria scarsa tendenza alla guarigione, si cografo il veterinario non solo ha possono formare fistole e dolorosi delle probabilità molto maggiori di ascessi accompagnati dalla compar- risolvere il problema ma nello stesso sa di febbre, poco appetito e spes- tempo interviene in maniera molto so grave malessere dell’animale. meno traumatica con meno dolore e Con le cure antibiotiche solitamente si un recupero più veloce per il paziente. arriva a una momentanea risoluzione La stessa metodica consente di individel problema: le ferite sembrano gua- duare anche altri tipi di corpi estranei, rite ma puntualmente si assiste alla del mondo vegetale o animale, coloro ricomparsa fino a quando il “col- munque responsabili della comparsa pevole”, cioè il corpo estraneo vegeta- di fistole; in particolare nel centro-sud le, non viene individuato ed estratto; d’Italia è di frequente riscontro, soraramente il corpo estraneo fuoriesce prattutto nei cani da caccia, la presenin modo spontaneo, più frequente- za di frammenti delle spine di istrice e mente il veterinario tenta di estrarlo le sedi più interessate sono testa e arti. mediante l’ausilio di pinze particolari. Altri esempi sono spine di arbusti, Purtroppo tal- l forasacco è il nome volga- che più frequentevolta i tentativi re per indicare la parte acu- mente si infiggono di estrazione ri- minata della spiga di alcune a livello degli arti mangono infrut- piante graminacee selvatiche. provocando zoptuosi proprio a pia anche senza causa della lontananza del fora- il riscontro di tumefazioni o fistole. sacco dalla lesione ascessuale. Anche questi oggetti pericolosi A questo punto si hanno due alterna- possono essere individuati tramitive: la chirurgia “alla cieca”, invasiva te l’aiuto dell’ecografista veterinario e spesso non risolutiva anche dopo permettendo naturalmente la rimovari tentativi oppure la ricerca del cor- zione e dando anche maggiori gapo estraneo con l’aiuto dell’ecografia. ranzie di una estrazione completa. Questa metodica permette non Una volta in più sono le modersolo di individuare la spiga attra- ne apparecchiature nonchè i proverso la cute ma anche di guida- gressi nell’ambito della medicina re le apposite pinze durante l’estra- veterinaria a fare risparmiare inuzione del forasacco tramite un tili sofferenze al nostro amico e in approccio mini-invasivo, più mirato. ultimo anche soldini al proprietario. Dunque lavorando con l’aiuto dell’eCaccia Passione 73


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Esta, il pointer del nostro amico Klevis

Le migliori immagini verranno pubblicate, a discrezione della redazione, all’interno del portale, della rivista o in altre pubblicazioni curate da Caccia Passione. Caccia Passione avrà diritto d’uso e pubblicazione gratuita dei materiali inviateci spontaneamente.Ogni autore dichiara di detenere i diritti di Copyright delle foto inviate e dei manoscritti e sarà responsabile personalmente per l’oggetto ritratto nella foto presentata sollevando già da ora Caccia Passione da qualsiasi responsabilità. In ogni caso il materiale trasmesso non verrà restituito Caccia Passione 74


La foto del mese La foto del mese

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Sul prossimo numero Caccia con l’arco, arcaica ed affascinante

caccia passione

Anno I – N° 6 – giugno 2012 www.cacciapassione.com Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Vicedirettore Domenico Mansueto Direttore Marketing Valerio Troili Consulente del Direttore Saverio Patrizi

Collaborazioni Claudia Zedda, Diego Mastroberardino, Giovanni Di Maio Traduzioni, Grafica e Impaginazione A cura della Redazione Pubblicità Cell. 339.3817322 commerciale@cacciapassione.com Fotografi Archivio Caccia Passione Shutterstock

Estero: caccia in Bielorussia fino a settembre

Redazione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI) redazione@cacciapassione.com Cell. 3383243383 Service Provider Made Network srl Via Macanno, 59 - Rimini (RN) Editore Associazione Venatoria Caccia Passione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI) Cell. 3383243383 redazione@cacciapassione.com Registrazione in Tribunale n. 17 del 21/01/2012 Direttore Responsabile: Pierfilippo Meloni

Veterinaria: leishmaniosi, sintomi, cure e vaccino

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Tarquinia VT www.gamefairitalia.it

1-3 giugno 2012 22a edizione

GAME FAIR in contemporanea con

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Media partner:

GAME FAIR

Passione ed emozione Con il patrocinio di:

Comune di Tarquinia

Provincia di Viterbo

UniversitĂ Agraria di Tarquinia

Comitato Nazionale Caccia e Natura


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