Caccia Passione - Dicembre 2012

Page 1

ANNO I nr. 12 - dicembre 2012

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Migratoria:

• Il colombaccio, morfologia e tecniche di caccia

Caccia in Italia:

• Caccia alla migratoria sul Gargano

Cani da caccia:

• Lepraioli d’autore, sugugi italiani alla seguita

Caccia all’estero:

• Caccia alla regina in Crimea

Caccia vagante

...il cacciatore, la preda, la natura


Affinity Legno Cal. 12-20

Affinity Black Synt Cal. 12-20

Affinity Camo MAX-4 Cal. 12-20


www.franchi.com Via della Stazione, 50 61029 Urbino (PU), Italy Tel: +39 0722 307 1 Fax: +39 0722 307 370 Facebook: Franchi Sintonia Naturale


ANNO I nr. 12 - dicembre 2012

caccia passione

in copertina

Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Caccia Vagante

Migratoria:

• Il colombaccio, morfologia e tecniche di caccia

...il cacciatore, la preda, la natura

Caccia in Italia:

• Caccia alla migratoria sul Gargano

Cani da caccia:

• Lepraioli d’autore, sugugi italiani alla seguita

Caccia all’estero:

• Caccia alla regina in Crimea

Morire di caccia ...in Italia succede

Uno dei tipi di caccia più conosciuti e diffusi in Italia è quello in forma vagante; vediamo quindi come viene praticato questo tipo di caccia, l’eventuale utilizzo del cane o altri animali e le prede preferite..

38

sommario Anno I Nr. 12

12 Migratori:

Il colombaccio, morfologia e tecniche di caccia

www.cacciapassione.com Pg 6 News venatorie

A cura della redazione

Pg 12 Migratoria: Il colombaccio, morfologia e tecniche di caccia

22 Caccia in Italia:

Caccia alla migratoria sul Gargano

Diego Mastroberardino

Pg 18 C accia e cacciatori: Morire di caccia ...in Italia succede

Pierfilippo Meloni

Pg 22 C accia in Italia: Caccia alla migratoria sul Gargano.

28 Ungulati:

I punti vitalia del selvatico

Caccia Passione 2

Rosalba Mancuso

Pg 28 U ngulati: I punti vitali del selvatico Diego Mastroberardino


Pg 63 Racconti venatori: Caccia alle anatre nella Lomellina. Kalaris Pg 66 Ottiche: Binocoli Emperior della Konus.

Caccia e cacciatori: Caccia vagante, ...il cacciatore, la preda, la natura

serie

Diego Mastroberardino

Pg 72 Veterinaria: Displasia dell’anca.

Rosalba Mancuso

Pg 34 C accia all’estero: Caccia alla regina in Crimea

Domenico Mansueto

Pg 38 Caccia e cacciatori: Caccia vagante, ...il cacciatore, la preda, la natura.

34 Caccia all’estero:

Caccia alla regina in Crimea

Giovanni Di Maio

Pg 46 Cani da caccia:Lepraioli d’autore, segugi italiani alla seguita Claudia Zedda

46 Cani da caccia:

Lepraioli d’autore, segugi italiani alla seguita

Pg 52 Fucili da caccia: Breda Xanthos, il più resistente e longevo tra i semniautomatici Diego Mastroberardino

Pg 58 Munizioni:Linea Tundra della Fiocchi, prestazioni da urlo e basso impatto ambientale Domenico Mansueto

63 Racconti venatori: Caccia

alle anatre nella Lomellina.

Caccia Passione 3



PER FORTUNA C’E’ IL CINGHIALE

Editoriale

Brutto, nero e peloso,però tanto amato dagli italici cacciatori , dalla Maremma alle Alpi all’estremo Sud, negli anni è diventato l’obiettivo di tanti seguaci di Diana. Il cinghiale una volta simbolo della caccia in Maremma e sinonimo di “braccata” è ormai diffuso in tutte le nostre regioni, e rappresenta, allo stesso tempo, una risorsa e un problema. Sicuramente una risorsa per le squadre di cinghialai, che ormai sono diffuse in tutto il Paese. Le squadre sono un esempio di aggregazione di uomini con la stessa passione, uniti dallo stesso obiettivo. Ognuno fa la sua parte, il Capocaccia si assume onori ed oneri, oltre alla responsabilità di coordinare molti cacciatori spesso di diversa estrazione sociale e cultura venatoria. I canai hanno sicuramente il compito più gravoso, tracciando e battendo in lungo e largo macchie spesso impenetrabili. Le poste, pur avendo un compito in apparenza più semplice, devono essere sempre all’erta e non farsi sorprendere dal missile irsuto. Quando tutto funziona come si deve il risultato ripaga tutti quanti. Una valvola di sfogo insostituibile, che dovrebbero comprendere pure i cacciatori di migratoria, tutti questi cacciatori impegnano le loro giornate unicamente appresso ai cinghiali, togliendo pressione venatoria alle altre specie, meno concorrenza e più spazio per i migratoristi. Un problema è sicuramente il grosso impatto che questa specie ha sull’attività agricola, ciò ha portato alcune amministrazioni provinciali ad autorizzare forme di prelievo, praticamene tutto l’anno. La colpa, come sempre, viene ascritta ai cacciatori, che avrebbero, e forse in parte è anche vero, fatto immissioni selvagge. Ma quando si solleva il problema Parchi, dove gli animali si rifugiano e da li compiono vere e proprie scorribande notturne, nessuno si assume la responsabilità. I parchi rispondono che non hanno soldi e si guardano bene dal pagare il dovuto, se non in quantità ridicola. Bisognerebbe cominciare a valutare, in questo momento di crisi specialmente, qundo carrozzoni di questo genere, se non sono in grado di gestire il territorio e hanno bilanci più che a rosso, se non sia il caso di farli fallire come una qualsiasi azienda privata. Forse solo così si può riuscire a far saltare alcuni parchi, che sono solo delle macchine mangia soldi dei contribuenti. Comunque rimango della mia idea, “per fortuna che c’è il cinghiale”, anche se la sua caccia sempre più spesso è soggetta ad incidenti, che purtroppo, viste le munizioni utilizzate, hanno sempre gravi conseguenze, la sua caccia è praticata da circa un terzo dei cacciatori italiani. Spesso con soddisfazione, non richiede grandi qualità e anche quando non si spara, comunque è un’occasione conviviale e un modo per passare una giornata fra amici. Alla caccia e specialmente a questa caccia, va riconosciuto il merito di abbattere le barriere sociali e generazionali, facilmente trovi il dottore seduto a tavola vicino al contadino e di fronte al signore locale, tutti con la salsiccia e il bicchiere di carta con il medesimo vino. Oppure mi rendo conto, per esperienza personale, anche quando ero alle prime licenze, di avere avuto discorsi con cacciatori dell’età di mio padre o mio nonno e averci discusso come se fossimo stati coetani, sempre con rispetto, ma con la stessa sintonia. Per queste ragioni e per mille altre che solo i cinghialari conoscono, “Per fortuna che c’è il cinghiale!” e come recita la poesia di un amico grande cacciatore “Viva il cinghiale, bravo animale. Che ci consente vedere sempre facce contente, sia per chi ammazza che chi padella. Amici! Evviva la cacciarella!”

Saverio Patrizi


Gorizia, Coldiretti sul problema cinghiali, “caccia aperta tutto l’anno” Coldiretti Gorizia rappresenta in Provincia le problematiche legate all’eccessiva popolazione di cinghiali sul territorio discutendo una possibile soluzione; “Caccia aperta tutto lanno”. la eccessiva presenza dei cinghiali sul territorio provinciale. Numerose sono le segnalazioni di incidenti provocati da branchi di ungulati che spesso attraversano improvvisamente le strade provocando incidenti stradan Provincia di Gorizia, è emer- li che fortunatamente fino ad ora genza cinghiali e per la Coldiretti non hanno avuto vittime gravi. Seprovinciale bisogna correre ai ripa- condo la Coldiretti provinciale per ri. Così nella mattinata di ieri, si è risolvere il problema bisogna defitenuto nell’Ufficio gestione faunisti- nire quattro punti essenziali: l’inco-venatoria della Provincia, un in- troduzione di zone di contenimencontro con gli esponenti della stessa to per i cinghiali, ovvero aree del Amministrazione provinciale, del- territorio dove questi animali non la Regione, del Comune di Gorizia, devono entrare e zone dove invece delle varie organizzazioni professio- gli ungulati possono stazionare renali, di tutti gli Enti che si occupano stando così lontani da case e terreni della sicurezza civile ed ovviamente coltivati; estendere gli orari di cacdelle Associazioni Venatorie delle cia; aprire la caccia tutto l’anno per riserve di caccia. Tema dell’incontro determinate specie animali consigli ingenti danni arrecati alle colture derate in sovrannumero e dannose; agricole e la pericolosità per l’inco- infine la riduzione delle popolaziolumità delle persone costituita dal- ni di cinghiali con l’abbattimento.

I

Caccia Passione 6


News venatorie ANUU Migratoristi, Progetto Svernanti per il 17° anno FEIN ripropone per il 17° anno del Progetto Svernanti per il monitoraggio dell’avifauna, effettuato presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio (CO).

N

el mese di dicembre del 2012 si avvierà il 17° anno del Progetto Svernanti per il monitoraggio dell’avifauna attraverso la tecnica dell’inanellamento scientifico, effettuato presso l’Osservatorio Ornitologico della FEIN di Arosio (CO). Il Progetto è coordinato dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) che ha sede ad Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. Durante questa attività di monitoraggio saranno utilizzati 4 transetti di reti

mist-nets, per un totale di m.140, posizionati in ambienti diversi. Presso la stazione arosiana il personale tecnico svolgerà il suo lavoro in nove giornate mirate all’analisi di tutte le specie che avranno scelto il territorio in esame per svernare trovandovi cibo e riparo. Durante la scorsa edizione del 2011/12 sono stati analizzati 53 soggetti di 11 specie diverse, mentre nel 2010/11 sono stati analizzati 73 soggetti appartenenti a 10 famiglie. Caccia Passione 7


UMBRIA: RITORNANO CACCIABILI LEPRE E MORETTA Federcaccia esprime la propria soddisfazione per la riapertura della caccia alla Lepre e alla Moretta in Umbria.

C

on ordinanza n.4607 del 21 novembre 2012 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della regione Umbria avverso la sospensiva del Tar Umbria del n.180 del 17 ottobre 2012 che aveva sospeso la caccia alla specie moretta e lepre; per quest’ultima specie era stata successivamente anticipata la chiusura. Con questa ordinanza vengono ritenute infondate le argomentazioni presenti nel primo ricorso al Tar oltre a considerare la possibile mancanza di legittimazione dell’Associazione Vittime della caccia a proporre ricorso. Vengono quindi considerate valide le motivazioni proposte dalla Regione Umbria in discostamen-

Caccia Passione 8

to dal parere Ispra per quanto riguarda il mantenimento della moretta tra le specie cacciabili e la stagione venatoria della lepre. Questa ordinanza rappresenta senza dubbio un altro successo per il mondo venatorio per la collaborazione fornita dall’Ufficio Avifauna Migratoria e da Face Italia volta al mantenimento di tutte le specie cacciabili nelle regioni italiane. Soddisfazione per il lavoro svolto è stata espressa dal Vice Presidente nazionale Massimo Buconi, che ha sottolineato come l’approccio tenuto da Federcaccia e dalle altre associazioni di Face Italia si sia dimostrato ancora una volta quello vincente. “Un ringraziamento e un apprezzamento – ha poi aggiunto il Vice Presidente Buconi – vanno anche alla Regione Umbria per il suo impegno nell’aver difeso un metodo basato su dati scientifici e tecnici concreti e non sulle suggestioni, contribuendo a ristabilire prima di tutto la certezza del diritto e una corretta applicazione delle norme”. Ufficio Stampa FIdC


News venatorie Veneto, vittoria della Regione contro gli ambientalisti Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso presentato dagli ambientalisti avverso il Calendario Venatorio 2012-2013 emanato dalla Regione del Veneto. Stival, “Vittoria Netta e inequivocabile” Stival – che dimostra ancora una volta la serietà e l’attenzione alle normative vigenti con le quali la Giunta regionale ha adottato gli atti”. “Dedico questo obiettivo raggiunto – aggiunge Stival – alle migliaia di appassionae dà notizia l’assessore regio- ti veneti ai quali abbiamo sempre nale alla caccia Daniele Stival, voluto garantire il diritto ad eserche ha ricevuto oggi la relativa or- citare, nel rispetto delle norme e dinanza emessa dai giudici ammi- dell’ambiente, una passione che nistrativi. “Sulla base delle motiva- fa parte della tradizione di quezioni dell’ordinanza è una vittoria sta regione fino a diventarne annetta e inequivocabile – sottolinea che una caratteristica identitaria”.

N

Federcaccia: America alla riscoperta della caccia

Federcaccia compiaciuta per “L’ecologia del fucile”, così intitola il suo articolo su Sette (magazine del Corriere della Sera) Massimo Gaggi, affrontando il tema dei costi di una natura tornata, ma in gran parte degli USA non ha mai smesso di esserlo, selvaggia. Un tema interessante che Federcaccia vuole sottolineare, plaudendo soprattutto il fatto di non essere stato sviluppato con argomentazioni o intenti antivenatori, dimostrando un approccio corretto

i temi trattati da Sette che spereremmo di trovare ogni volta che si affronta l’argomento caccia. Dopo l’immagine stereotipata del cacciatore emblema fino a qualche tempo fa della classe più conservatrice e meno liberal degli Stati Uniti, Gaggi sottolinea come oggi “proprio nel Massachusetts progressista, ci sono docenti di scienze ambientali che considerano ecologico e giusto abbattere cervi con il fucile”. Caccia Passione 9


Caccia & Country Expo, la manifestazione rivolta al grande mondo della Caccia, della Pesca e del Tiro Sportivo, torna con la 2° edizione in programma presso Fiera di Forlì sabato 8 e domenica 9 dicembre 2012.

F

orti dell’esperienza e del successo raggiunto lo scorso anno, con l’entusiasmo degli espositori e dei tanti visitatori e Caccia Passione 10

grazie alla consolidata sinergia nata con i più importanti operatori di settore, Caccia & Country EXPO 2012 proporrà al suo pubblico:


Eventi

» una manifestazione dinamica, dedicata alla CACCIA e al TIRO SPORTIVO, con una vetrina espositiva di qualità sul meglio della filiera italiana del tiro e delle armi.

Si rafforza la collaborazione con le Associazioni Venatorie, di Pesca e con i più importanti attori del comparto a carattere nazionale, impegnati attivamente per offrire un evento di alto livello professionale dove non mancheranno inoltre: eventi collaterali e di approfondimento tecnico con esperti di settore, competizioni, prove di Tiro e Lancio sportivo, percorsi didattico-culturali per i ragazzi e tante attività aperte a tutti i visitatori

» l’esclusivo POLIGONO INTERNO AL SALONE, per vivere un’e- Per ulteriori informazioni ed agsperienza unica di tiro e provare le giornamenti è possibile consultare migliori armi presentate in fiera. il sito www.cacciaecountry.it. » il mondo PESCA in primo piano, presentando in fiera l’eccellenza imprenditoriale di settore: dalla Pesca in Mare a quella in Acque Interne, Caccia & Country Expo è il nuovo evento per agli agonisti e per tutti gli appassionati di pesca sportiva » una vasta MOSTRA MERCATO per trovare, in ogni settore, le ultime novità e le migliori occasioni su prodotti tecnici, attrezzature e servizi

Fiera di Forlì SpA Via Punta di Ferro - 47122 Forlì Tel. +39 0543 793511 - Fax +39 0543 724488 E-mail: fieraforli@cacciaecountry.it Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto si consiglia di verificare l’evento contattando direttamente gli enti organizzatori. Caccia Passione non è responsabile di eventuali modifiche delle date dei singoli eventi. Caccia Passione 11


Il Colombaccio: morfologia e tecniche di caccia Il colombaccio è un selvatico che offre la possibilità al cacciatore di misurarsi in una tipologia di caccia che prevede l’uso di altane. Alcuni esperti affermano che il cacciatore è come se si dovesse mettersi sullo stesso piano di questo uccello, salendo in quota tra le fronde degli alberi.

Caccia Passione 12 14


Migratoria

Caccia Passion 13


Il Colombaccio: morfologia e tecniche di caccia

La caccia al colombaccio offre sensazioni uniche e straordinarie, considerati gli strumenti che si adottano per insediare questo uccello.

L

e altane sono un esempio di quanto sia affascinante insediare il colombaccio, poiché utilizzando quest’ultime è come se ci mettesse sul suo stesso livello, rimanendo in attesa a qualche metro di altezza dal suolo. Conoscere questo uccello dal punto di vista morCaccia Passione 14

fologico, le sue abitudine alimentari e gli spostamenti che effettua per le migrazioni, può essere un’arma in più per il cacciatore che decide di dedicarsi a questo tipo di caccia. Il colombaccio è una specie di uccello appartenente alla famiglia dei Colombi. È la più gran-


Migratoria de e più diffusa specie di co- e di fuggire in caso di necessità. Nel lombi nel continente europeo. momento in cui spiccano il volo, i colombacci producono un rumore sonoro molto particolare. Infatti, la sua “voce” è costituita da 5 sillabe, di cui le ultime 2 leggermente separate dalle prime tre: si potrebbe scrivere come "du-dùùùù-du... du-du". Il colombaccio si sposta in stormi molto numerosi alla ricerca di cibo. Si nutre in particolare di semi, bacche, pomi, radici e talvolta piccoli Il colombaccio è lungo dai 40 ai 42 invertebrati. Durante l’autunno e in cm. La sua apertura alare è compre- inverno mangiano soprattutto i frutsa tra i 75 e gli 80 cm, arrivando a ti dei faggi e le ghiande delle querce. pesare 460/570 grammi. Il petto è rosa-grigio un po' più chiaro, mentre il collo presenta le caratteristiche macchie bianche su un manto verdastro. Con le ali aperte si possono riconoscere le fasce trasversali bianche, le quali sono il principale segno di riconoscimento e di distinzione dalle specie simili, come il piccione comune e colombella. Il colombaccio è diffuso non solo in Europa, ma anche in Medio oriente , nel nord della Scandinavia e in Islanda, nella zona del Mar Nero per trovarlo nelle regioni settentrionali della Tunisia,dell'Algeria e del Marocco. Il colombaccio lascia le regioSebbene la corporatura sia un po' ni più settentrionali d'autunrotonda, il volo del colombaccio è no per poi farvi ritorno in primentre nell'Europa veloce, diretto e soprattutto consen- mavera, te a quest’ultimo di cambiare rotta centrale e meridionale è stanziale. Caccia Passion 15


In questi ultimi anni, delle significative popolazioni si sono stanzializzate anche in Italia, con un progressivo aumento della popolazione nel nostro territorio. In Italia il Colombaccio nidifica ampiamente, dal comparto alpino e lungo tutta la penisola e nelle isole maggiori, ma con una distribuzione frammentata in quest’ultimo caso. Il colombaccio migra regolarmente attraverso l’Italia anche per trascorrere l’inverno nelle aree più miti, quindi verso il sud. Il periodo di riproduzione in Italia si è riscontrato dalla prima decade di aprile all’ultima decade di ottobre. La migrazione post-riproduttiva comincia a settembre per poi terminare nel mese di novembre, con un picco Caccia Passione 16

nel mese di ottobre; la migrazione pre-nuziale accresce tra febbraio e l’inizio di maggio, con massimo sviluppo in marzo ed inizio di aprile. Il colombaccio, essendo un uccello di discrete dimensioni, è dotato di un volo molto veloce e sospettoso, il cui piumaggio particolarmente fitto sul petto fa in modo che questo uccello risulti, in una certa misura, discretamente resistente al colpo di fucile. La caccia al colombaccio presume alcune tipologie specialistiche, come la caccia con gli zimbelli e la caccia ai valichi, e situazioni generiche come quando passa sopra nel momento in cui si caccia il fagiano o la beccaccia. La caccia con gli zimbelli è un caccia molto tradizionale che conserva


Migratoria un cero fascino per l'organizzazione necessariamente perfetta e per il gioco che i volatili ammaestrati effettuano per attirare ed invitare i colombacci in volo a posarsi su alberi appositamente potati. Il cacciatore, nascosto tra le fronde dell’albero, esce allo scoperto solo nel momento in cui decide di puntare e sparare al a colombaccio: in questo caso occorre una buona mira ed una serie di due o tre colpi per abbattere il volatile. In questo caso si devono calcolare, in maniera approssimativa, distanza, velocità e traiettoria del colombaccio per abbatterlo, quindi molta esperienza. I fucili non devono avere caratteristiche particolari, ma solo canne di media lunghezza con strozzatori medi. Il discorso cambia quando si parla della caccia ai valichi, dove le distanze di tiro diventano più lunghe e gli uccelli volano più velocemente. In questo contesto, oltre ad un appropriato munizionamento, servono fucili magnum con canne piuttosto lunghe da 71/75 cm e con strozzature molto “alte”. Un fucile semiautomatico è considerata l'arma d'eccellenza sia per la possibilità di sparare il terzo colpo,

che spesso diventa necessario per gli uccelli molto resistenti, sia per il minore effetto di rinculo rispetto alla doppietta ed al sovrapposto. Il colombaccio, considerato un uccello robusto e grande incassatore, richiede munizioni del calibro 12 pesanti o magnum, mentre il piombo tipico potrebbe essere il 6, anche se alcuni esperti affermano che sia il 7 che il 5 possano andare bene. Infine, il cane è lo specialista nel recupero dei colombacci che vengono abbattuti: deve trovare la traccia del selvatico abbattuto e riportarlo indietro dal proprio padrone. Il cane diventa essenziale in questo tipo di caccia.

Caccia Passione 17


Morire di Caccia in Italia succede...

Caccia Passione 18


Caccia e cacciatori Lettera di un Direttore Responsabile incredulo sui numerosi incidenti di caccia che si stanno abbattendo sulla collettività venatoria...

G

entili Lettori di Caccia Pas- battute di caccia al cinghiale, poisione, a causa dei continui ché loro come gli altri partecipanti incidenti di Caccia verifica- alla battuta, rimangono coinvoltisi nelle ultime giornate venatorie, ti in mortali incidenti di caccia. codesta Testata Giornalistica per un Duro è il destino, che a volte cinico week-end non era visibile su inter- e baro, si porta via una persona non net e l’utilizzatore del Portale ave- cacciatore, un cacciatore, un collega va in risposta una pagina bianca o peggio ancora un bambino, e ansul suo pc, perché QUANDO TUT- cor più dura è la nostra reazione di TO FINISCE, CESSA PER SEMPRE.. Redazione nel sapere che il maggior Da tempo sensibilizziamo l’Atten- numero di incidenti di caccia mortazione al maneggio delle Armi, l’uso li si stanno verificando in Sardegna, e l’azione di caccia che deve sem- terra che mi lega d’origine e che ho pre avvenire in modo responsabile nel cuore, ove tengo Cari ed Amici e e nel rispetto delle non posso che osQUANDO TUTTO FINISCE, regole base, ordiservare in maniera TUTTO FINISCE PER SEMPRE.. narie e straordinadistinta e assente rie nel maneggio di armi da fuoco. lo spiacevole “primato” in fatti gravi Oggi, dopo oltre un decennio di la- come la cronaca che sta rendendo voro e sforzi nell’informarvi quo- una passione un mezzo di morte. tidianamente, Noi come i nostri Per due giorni abbiamo deciso di Colleghi, che insieme con dedi- oscurarci, contro i nostri intereszione, deontologia e Amore verso si, i nostri business e i nostri dola Caccia, portiamo avanti l’Infor- veri d’informazione, e ben sanno mazione Giornalistica venatoria i nostri lettori che nell’accedere a in Italia, Oggi, ci accorgiamo che Caccia Passione, per contro ritrotutto questo non è servito a nulla.. vavano una pagina bianca, e non A nulla son serviti gli sforzi dei me- le oltre due milioni e mezzo di padici nel tentare di salvare una gio- gine che consultate al mese sulla vane vita appesa a una fievole spe- nostra Testata, perché quando tutranza, a nulla son serviti i consigli to finisce, tutto finisce veramente. dei Capo Caccia nell’impostare le Non voglio credere, che Noi cacCaccia Passione 19


ciatori, non abbiamo l’accortezza di ma a maggior costume in Sardegna. verificare sempre che un cespuglio Non vogliamo credere Noi che tanche si muove possa essere un sel- to ci siamo battuti, con continue rivatico, perché sicuramente non lo chieste alla Regione Sardegna, per è, poichè è sinonimo che cela solo far concedere ai Sardi, l’Uso della qualcosa al suo interno che non sia- Canna Rigata durante le battute al mo in grado di vedere con chiarez- cinghiale, continuino invece a cariza ed è FOLLE spararvi all’interno. care i loro fucili a canna liscia con, Paura di perdere l’attimo? primo colpo a palla singola e seconNo! Non può essere vero, non vo- do o terzo a pallettoni. Gravissimo, gliamo crederci, perché perdere l’at- inaccettabile e che i Capo Caccia, timo che tanto si attende, veder sfi- dovrebbero, escludere immediatalare via il selvatico e non andare a mente dalla battuta il cacciatore/ fuoco, non è un male, ma un bene, incosciente e senza amore verso la se non vi era certezza di sagoma o collettività, che viola le Leggi e segnache il tiro potesse garantire il pre- larlo alle Autorità competenti. Ma lievo solo del selvatico e in totale anche il singolo Cacciatore DEVE segnalarlo, perché sicurezza, perché, QUANDO TUTTO FINISCE, è FOLLE avere un “balentia sarTUTTO FINISCE PER SEMPRE.. compagno di batda”, tradizioni e adrenalina qui non c’entrano e tuta tanto irresponsabile e ancor non si può far sì che l’incoscienza più FOLLE sia non rendere adotto di uno faccia pagare il collettivo. chi ha competenza sanzionatoria. Ancor più FOLLE, lo spiacevole ri- Questa Redazione, così perché non tuale nella caccia al cinghiale, l’uso capisce ma si rende conto che l’incidei pallettoni, vietati, banditi e pe- dente di caccia può accadere quando ricolosissimi e con effetti devastan- si utilizzano armi da fuoco e quindi ti, sia per gittata, rosata, raggio d’a- erroneamente pensa che “the show zione e che nel certo rimbalzo su must go on” ( lo spettacolo deve anterra e rocce, visto che in una car- dare avanti ), ma si accorge che così tuccia di piombi ne sono contenuti non è, perché lo spettacolo della Cacnove, cambiano immediatamente cia, dell’Amore verso la Natura, Amdirezione, rendendosi insidiosi ver- biente, Cinofilia e mondo Outdoor, so poste, battitori, cani ed estranei può andare avanti solo se c’è Responalla battuta, questo accade in Italia, sabilità e Amore verso quello che si fa. Caccia Passione 20


Caccia e cacciatori Le armi se non devono essere usate nell’immediatezza, che vengano lasciate, non solo in sicura, ma APERTE in caso di doppiette o sovrapposti e scariche in caso di semiautomatici. (Quantomeno traversate sull’otturatore la prima cartuccia, rendendo impossibile lo sparo). La sicura, blocca solo il grilletto, in caso di caduta, l’arma spara. Tutte norme che sappiamo Tutti. Ma Tutte norme che pochi osservano.

Fiducioso che almeno queste Parole e fatti nell’aver oscurato la nostra Testata Giornalistica, abbia sensibilizzato i vostri Usi e Comportamenti venatori e che possano far smettere, o quantomeno limitare, l’Incidente di Caccia, perchè quando tutto finisce, tutto finisce veramente. Pierfilippo Meloni

Caccia Passione 21


Caccia alla Migratoria sul Gargano

ospiti del Park Hotel “ Villa Americana” Immerso in un paesaggio incontaminato ed incantevole, il Gargano è anche la meta preferita dei cacciatori di fauna migratoria, fauna abbondantemente presente in quest’area adriatica così vicina alle coste croate.

Caccia Passione 22


Caccia in Italia

Caccia Passione 23


Caccia alla Migratoria sul Gargano

ospiti del Park Hotel “ Villa Americana” Immersa interamente in un ampio parco biologico di agrumi e pini d’Aleppo, l’albergo Park Hotel Villa Americana è una confortevole ed accessoriata struttura situata nel pieno centro di Rodi Garganico, nel cuore del Gargano, luogo ideale per tutti i cacciatori che prediligono la caccia alla migratoria e agli acquatici.

S

ituato nel cuore del Gargano è anche il Park Hotel “ Villa Americana”, struttura fondata da Giuseppe Apicella, emigrato negli Stati Uniti nel 1900. Il nome dell’hotel ricorda l’esperienza americana del suo fondatore, ma con le fondamenta ben piantate in terra di Puglia, proprio alle porte del GargaCaccia Passione 24

no, a pochi passi dagli appostamenti utilizzati per la caccia. Presso il Park Hotel “Villa Americana”, i cacciatori in cerca di selvaggina migratoria, ma anche di ungulati, possono trovare accoglienza, cortesia e il calore tipico della gente del Sud che sa apprezzare la passione e il sacrificio di chi è disposto ad attraversare monti e valli


Caccia in Italia per portare a casa l’ambita preda. E sul Gargano, di monti e valli se ne contano a decine, grazie ad un habitat poliedrico che comprende aride steppe, fitte foreste, macchia mediterranea, splendide pinete e zone costiere che si affacciano su un mare limpidissimo ed ancora tutto da scoprire. I cacciatori si danno appuntamento sul Gargano per cacciare colombacci, tordi, merli, cesene, beccacce, al-

sia in gruppo che in famiglia. Presso l’hotel, i titolari Anna e Giuseppe Apicella ospiteranno i cacciatori in camere accoglienti e ben riscaldate, portando in tavola i deliziosi e succulenti piatti della cucina pugliese o prelibatezze internazionali da gustare dopo le battute di caccia. I responsabili della struttura faranno di tutto per rendere più comodo ed agevole il soggiorno di caccia. Gli ospiti se ne

lodole, quaglie, ma anche cinghiali e fauna acquatica, come anatre e folaghe. Per apprezzare le meraviglie faunistiche di quest’area così ricca di selvaggina, i cacciatori possono anche darsi appuntamento al Park Hotel “ Villa Americana”, struttura ideale per vivere l’esperienza venatoria all’insegna del ristoro e del relax,

accorgeranno presto, perché al loro arrivo troveranno disponibili anche i permessi ATC necessari per poter essere autorizzati a cacciare nelle zone prescelte per l’attività venatoria. La comodità non riguarderà solo i cacciatori, ma anche i cani, fedeli ed indispensabili ausili della buona riuscita di qualsiasi tipo di caccia. Caccia Passione 25


Per loro, disponibili delle cucce gratuite, così come gratuito è anche il posto auto all’interno della proprietà. I cacciatori, se lo desiderano, possono fruire anche del servizio di accompagnamento di un esperto capocaccia, che per-

“Villa Americana” offre un week end di due giorni, in mezza pensione e pensione completa, con sistemazione in camera doppia, acqua, vino ai pasti e possibilità di sostituire al pranzo, quello a sacco. Il tutto, compreso in un “pic-

metterà di raggiungere più facilmente gli appostamenti per la caccia alla migratoria sul Gargano. Il servizio di soggiorno presso il Park Hotel “ Villa Americana” viene offerto con la formula “ mezza pensione” o “pensione completa”. Quest’ultima formula prevede anche uno sconto del 10% per gruppi di dieci o più cacciatori: una ragione in più per arrivare numerosi presso la struttura ed approfittare dell’imperdibile offerta venatoria per il Ponte dell’Immacolata. Per questa occasione, il Park Hotel

colo” prezzo al giorno e a persona. Con queste premesse, vale la pena visitare il Park Hotel “Villa Americana”, anche perché, la caccia alla migratoria sul Gargano, specie nel mese di dicembre, si prospetta piuttosto ricca di tordi, colombacci e beccacce. Come si sarà potuto notare, anche i servizi offerti dalla famiglia Apicella si presentano piuttosto interessanti e gradevoli, sia sotto l’aspetto pratico che sotto quello strettamente economico, particolare che, in tempi di crisi, certamente non guasta.

Caccia Passione 26


Scoprite il PROGRAMMA BALISTICO SWAROVSKI OPTIK con la iPHONE App gratuita: Per saperne di più, basta effettuare la scansione del Codice QR. BALLISTICPROGRAMS.SWAROVSKIOPTIK.COM

PRECISIONE A CACCIA Z6(i) – 2a GENERAZIONE CON TORRETTA BALISTICA

Anche se l’attrezzatura da caccia diventa sempre più precisa, ciò che conta alla fine è la vostra abilità di cacciatori. La Torretta Balistica (BT) di SWAROVSKI OPTIK consente di «fissare il punto» e di dare più sicurezza nei tiri a lungo raggio. Il nuovo meccanismo di blocco impedisce la rotazione involontaria della Torretta Balistica. La Torretta Balistica è facile da configurare e si adatta in modo preciso alla vostra arma, alle vostre munizioni e alle vostre esigenze personali. A proposito: Provate il nostro programma balistico.

NUOVO

SEE THE UNSEEN

WWW.SWAROVSKIOPTIK.COM

SWAROVSKI OPTIK ITALIA S.R.L. Tel. +39 045 8349069 info@swarovskioptik.it facebook.com/swaroitalia.caccia

Torretta Balistica con meccanismo di blocco: acquisizione precisa del bersaglio a lungo raggio


Caccia Passione 28


Ungulati

I punti vitali del selvatico: quali sono e gli effetti del proiettile Studiare l’anatomia del selvatico ed individuare i punti vitali, significa sapere dove colpire la preda.

Caccia Passione 29


I punti vitali del selvatico: quali sono e gli effetti del proiettile

Studiare l’anatomia del selvatico ed individuare i punti vitali, significa sapere dove colpire la preda. In particolare, nella caccia agli ungulati tale preparazione dovrebbe essere una regola fondamentale che ogni cacciatore dovrebbe sapere, per tiri precisi che non faranno soffrire inutilmente l’animale.

C

onoscere i punti vitali del selvatico corrisponde a tiri precisi, con i quali si evita principalmente che il selvatico soffra troppo. Caccia Passione 30

Ogni cacciatore dovrebbe conoscere l’anatomia del selvatico che desidera cacciare, al fine di effettuare tiri esatti ed…unici, ossia la regola del “un solo colpo”.


Ungulati Questa regola viene descritta nella sa, il selvatico potrebbe impennarsi splendida pellicola “Il cacciatore” di- sulle zampe posteriori e iniziare una retto da Michael Cimino, tratto dall’o- rapida corsa con testa e corpo molmonimo romanzo di E. M. Corder, to bassi. Sul luogo del ritrovamencon protagonista Robert De Niro . to del selvatico, troveremo le stesse Vediamo in sequenza le princi- tracce prodotte dal colpo alla spalla. pali reazioni all’atto dello spa- Colpo alla colonna vertebrale, ovro che, naturalmente, si diffe- viamente mortale. Se il proiettile ha renziano a seconda delle zone colpito il primo terzo della colonna anatomiche colpite dal proiettile. vertebrale la morte sarà istantanea, Cominciamo con il colpo alla spal- ma se viene colpita la zona delle la, considerato mortale. Con ogni apofisi vertebrali il selvatico crolleprobabilità probabilmente il selva- rà di colpo ed appena si riprenderà tico crolla a terra, ma in alcuni casi dallo schok si rialzerà come se non potrebbe compiere un salto in avan- fosse successo nulla; al contrario se la palla ha colpito ti, con una succesColpire l’area vitale del la restante parte siva breve fuga utilizzando le zampe selvatico è di fondamenta- della colonna verposteriori. Ciò av- le importanza per evitare tebrale si procureviene il colpo abbia inutili sofferenze all’ani- rà la paralisi della interessato ambe- male. Sarebbe buona norma parte posteriore. due gli omeri. Sul non sparare se non se non è Intorno al selvatiposto dove giace sicuri di poterlo abbattere. co troveremo molto pelo, frammenil selvatico riscontreremo tracce di sangue rosso vivo ti ossei ed anche brandelli di pelle. misto a sangue schiumoso, con pez- Altro punto estremamente vitale è zetti di polmone e, in alcune circo- il colpo al collo, con conseguente stanze, anche piccole schegge d’osso. crollo del selvatico e morte istantaIl secondo punto vitale riguarda il nea, a patto che sia stata colpita la colpo in cassa, anch’esso mortale. colonna vertebrale; se al contrario Colpito in questo punto il selvatico il proiettile ha colpito la trachea, compie un balzo soprattutto se la l’esofago o la mandibola, l’animale palla ha interessato la zona cardio- accuserà il colpo in maniera molto polmonare; al contrario, se il colpo evidente, anche cadendo a terra per è più arretrato, ma sempre in cas- poi rialzarsi e partire a tutta velocità. Caccia Passione 31


Sangue misto a saliva, denti o frammenti di questi schegge d’osso saranno le tracce che troveremo sul luogo dove giace l’animale. Se viene interessato il fegato generalmente l’animale scalcia con le zampe posteriori, oppure si ingobbisce tenendo la testa bassa e muovendosi molto lentamente. Se la palla colpisce solo lo stomaco, non si osserveranno evidenti marcature, ad eccezione dello scarto dell’animale sulla fucilata. Sul luogo dove l’animale ha compiuto gli ultimi passi troveremo sangue rosso scuro, possibili Caccia Passione 32

frammenti di fegato e/o il contenuto del rumine o dell’esofago. Il colpo all’intestino è anch’esso mortale e solitamente viene marcata in modo molto evidente dal selvatico che scalcia con il posteriore e parte velocissimo. Residui fecali, minime tracce di sangue e pelo tagliato è ciò che troveremo sul luogo del ritrovamento. Ultima tipologia di colpi mortali è quella che interessa i reni. Il selvatico colpito in questo punto si abbassa sul posteriore emettendo di solito un grido, cercando di scappare ed allontanarsi. Sangue scuro abbon-


Ungulati dante, pelo tagliato e tracce di urina saranno le tracce che troveremo. Infine, la parte del corpo del selvatico non mortale corrisponde all’arto: se colpito in questo punto il selvatico si sbilancia in modo palese, con la possibilità che cada dalla parte dell’arto colpito, per poi iniziare a correre velocemente. Il selvatico colpito ad un arto perderà poco

sangue rosso, brandelli di pelle, tracce di pelo tagliato e sicuramente schegge d’osso più o meno grandi. In definitiva, come già accennato all’inizio, avere una conoscenza di base sull’anatomia delle prede che si vogliono cacciare, in particolare gli ungulati, metterà il cacciatore nelle condizioni di effettuare tiri precisi e letali.

Caccia Passione 33


Caccia Passione 38 34


Caccia all’estero

Caccia alla regina ...in Crimea

la Crimea, con le sue enormi e fitte distese boschive, è la dimora ideale della regina, ove gode della presenza di umidi sottoboschi floridi di cibo.

L

a beccaccia, soprannominata migratore, uno di essi è la Crimea la regina dei boschi, è un vo- che con le sue enormi e fitte distelatile, affascinante, solitario e se boschive è la dimora ideale delschivo, dotato di un meraviglioso la regina, ove gode della presenza piumaggio mimetico, che le offre la di umidi sottoboschi floridi di cibo. possibilità di confondersi con il fo- Se avete in mente un viaggio venagliame è praticamente impossibile torio di questo tipo, il consiglio è osservarla a terra, per quanto si di- quello di contattare un Tour Operamostri difficile anche ammirarla in tor italiano che si occupi dell’orgavolo, difatti predilige il crepuscolo per nizzazione del viaggio, sollevandovi il proprio risveglio. da tutti i grattacapi Un incantevole spettacolo Predilige i luoburocratici e piadi sterminati boschi inconghi umidi, prefenificandovi il sogtaminati promette giornaribilmente vicini giorno, mostrante di caccia memorabili a boschi e pascodovi i terreni di più interessanti. li, ove può affondare nel terreno il caccia suo robusto e lungo becco alla ri- Se decidete invece di contattare dicerca di vermi, insetti, crostacei e rettamente un’agenzia turistico vemolluschi, ragni o magari semi. natoria in Ucraina che vi organizza Ideale per la caccia alla beccaccia la caccia sul posto, ricordatevi che è il freddo che stimola la sua mi- prima di partire è necessario disbrigrazione dalla Russia verso zone gare alcune pratiche burocratiche. più temperate come la Turchia. Innanzi tutto, il vostro cane deve avere Alcuni paesi che si trovano lungo il passaporto per l’espatrio, nel quale le rotte di migrazione si ritrovano sono elencati tutti i vaccini compresa così ad ospitare questo splendido l’antirabbica obbligatoria in Ucraina. Caccia Passione 39 35


Poi serve il permesso per l’espatrio temporaneo dell’arma che si può richiedere presso il commissariato o il comando dei carabinieri di competenza con domanda in carta da bollo indicando il periodo ed il luogo di caccia ed allegando le fotocopie del porto d’armi con i relativi versamenti ed assicurazione.

un Tour Operator che spesso propongo voli charter diretto e spesso i cani viaggiano con voi in cabina. Fra le località più visitate della Crimea citiamo i dintorni di Jalta Ai Petri, Bahchisarai, Sebastopoli, Simferopoli, Feodossia e Montagna fredda. Si può scegliere di pernottare in hotel o in case di caccia, spesso

Quindi per andare in Crimea è necessario il visto obbligatorio rilasciato dal Consolato Ucraino in Italia. Altra cosa a cui stare attenti è il volo aereo che con armi e cani a seguito impone almeno uno scalo. Decisamente più comodo è un viaggio organizzato da

strutture poco distanti dai luoghi nei quali si svolgerà l’attività venatoria e raggiungibili in meno di mezzora. Il cacciatore ha la possibilità di essere trasportato in Jeep sul luogo di caccia, accompagnato da una guida locale, ed avrà la possibilità di portare con se il proprio animale ed il

Caccia Passione 36


Caccia all’estero proprio fucile o a preferenza, potrà affittare l’uno e l’altro al proprio arrivo. In Crimea numerose sono le riserve di caccia, splendida e ricca di selvaggina è la riserva venatoria di

Bahcissary, con i suoi 53 mila ettari di territorio, non meno affascinante è la riserva Bielogorsk, caratterizzata da territori umidi e collinari, habitat ideale per la beccaccia. Anche la meravigliosa riserva Aloushta è abitata da numerose beccacce. Il territorio è ricco di boschetti, di ambienti rocciosi e di ripidi versanti che si tuffano diretta-

mente sul mare. Pheodossya è invece una riserva ampia 26 mila ettari confinanti con il Mar Nero. La pianura si alterna a ripe e burroni tutti coperti da una folta flora. Starne e beccacce qui sono di casa. Nei 47 mila ettari di territorio facenti capo alla riserva di Soudack il cacciatore potrà invece dedicarsi all’esplorazione della Crimea montagnosa, e alla caccia di beccacce, cervi, caprioli e cinghiali. Tutti quelli che sceglieranno la Crimea come meta di viaggio venatorio, avranno la possibilità di scoprire un territorio ricco, affascinante, vivo di tradizioni e di cultura.

Caccia Passione 37


Caccia Passione 38 42


Caccia e cacciatori

Caccia vagante: il cacciatore, la preda e la natura.

Uno dei tipi di caccia più conosciuti e diffusi in Italia è quello in forma vagante; vediamo quindi come viene praticato questo tipo di caccia, l’eventuale utilizzo del cane o altri animali e le prede preferite.

Caccia Passione 39


Caccia vagante: il cacciatore, la preda e la natura. Uno dei tipi di caccia più conosciuti e diffusi in Italia è quello in forma vagante; vediamo quindi come viene praticato questo tipo di caccia, l’eventuale utilizzo del cane o altri animali e le prede preferite.

T

ra le varie tecniche di caccia che esistono in ambito venatorio la caccia in forma vagante viene considerata ancora oggi uno dei tipi di caccia più

divertenti e appassionanti dove il cacciatore ha la possibilità di trovarsi completamente immerso nella natura in compagnia unicamente del fucile e nella maggior parte dei casi dal proprio cane. Caccia Passione 40

Il principio base della caccia vagante consiste nel “vagare” appunto per boschi, campagne, risaie ecc. alla ricerca della fauna prescelta come preda; esistono alcune varianti a questo tipo di caccia e la scelta di una di esse spesso può escludere


Caccia e cacciatori la possibilità di praticare le altre. In passato il cacciatore poteva cacciare qualsiasi selvatico riuscisse a scovare da solo o grazie all’ausilio del proprio cane ma nella moderna concezione il cacciatore si trova strettamente vincolato al territorio quindi all’Ambito Territoriale di Caccia o al Comprensorio Alpino al

dere nell’Ambito Territoriale di pianura e cacciare avifauna migratoria. Lo stesso principio base della caccia in forma vagante, come già detto, prevede che il cacciatore debba raggiungere la zona di caccia, a volte dopo lunghe passeggiate o vere e proprie scarpinate, immersi nella vegetazione, inebriati dai suoni, dagli odori e dai colori del paesaggio circostante. Percepire unicamente i suoni e gli odori della natura ai quali si miscelano, armonicamente ed in modo più distinto, il rumore dei propri passi sull’erba gelata e del proprio respiro uniti in coro a quelli del proprio cane che precede il cacciatore

quale si è iscritto all’inizio della Stagione Venatoria; da ciò deriva che un cacciatore che voglia praticare la caccia al fagiano, non può abbattere una lepre o un cinghiale e viceversa, così come un cacciatore di ungulati in montagna non può scenCaccia Passione 41


nell’incessante ricerca di una traccia di selvatico da seguire e segnalare. Il cacciatore dovrà scrutare il paesaggio che lo circonda alla ricerca dei luoghi ove sia più probabile trovare il selvatico da cacciare, quindi interpretare le tracce del passaggio degli animali e i segnali del proprio compagno di caccia, il cane, con cui dovrà “dialogare” per coordinare al meglio l’azione di caccia. In genere le prede per la caccia in forma vagante sono selvatici sia migratori che stanziali, come fagiani, beccacce, pernici, quaglie ecc, animali che invece di fuggire alla pima avvisaglia di pericolo, restano immobili tentando di mimetizzarsi e fuggono solo quando ormai avvertono il pericolo come incombente. Le modalità della caccia vagante possono variare a seconda del selvatico

da cacciare e dalla zona in cui si pratica. La più nota è certamente quella effettuata con il cane da ferma, per la quale si utilizzano in genere varie razze di cane che hanno peculiarità idonee a questo tipo di pratica venatoria; solitamente sono il Setter, sia Inglese che Irlandese, Pointer, Espagneul Breton, Drahthaar, Bracco Italiano e Branco Tedesco (Kurzhaar). Nella caccia in forma vagante con

cane da ferma la maggior parte del lavoro lo fa proprio il cane aggirandosi nella zona da noi scelta alla ricerca del selvatico; una volCaccia Passione 42


Caccia e cacciatori ta individuata la preda, il cane le si avvicinerà cautamente, in modo da non spaventarla ed una volta giunto molto vicino, si fermerà restando in puntamento segnalando così al cac-

ciatore la presenza del selvatico. Appena il cacciatore si posizionerà per il tiro darà il comando al cane che solo a questo punto si avventerà sul selvatico in modo da farlo “frullare” (quando il volatile si alza in volo improvvisamente per fuggire), permettendo così al cacciatore di sparare per abbatterlo, (salvo padellate!). Se il cacciatore è stato bravo ed ha abbattuto il selvatico, altro importante compito del cane sarà

quello di localizzare la preda abbattuta e per quanto possibile recuperarla riportandola al cacciatore. Altro tipo di selvatici, prede ambite nella caccia in forma vagante, sono la lepre, il coniglio, la volpe e il cinghiale; per questo tipo di prede cambiano le modalità di caccia e le razze di cane in quanto gli viene richiesto un tipo di lavoro completamente diverso. Infatti per cacciare questo tipo di selvatici vengono impiegati cani da seguita, segugi, in genere razze di cane che abbiano come peculiarità grande resistenza e tenacia nella ricerca di tracce che segnalino il passaggio della preda riuscendo così a scovarla e ad inseguirla. Tra le razze preferite per questo tipo di caccia troviamo sicuramente Segugio Italiano, Segugio Maremmano, Beagle, Harrier, Gran Bleu de Gascogne, Chien d’Artois Griffon Fauve de Bretagne ed altri. Tecnicamente il lavoro di un segugio può essere distinto in “ricerca della passata”, “accostamento”, “scovo” ed “inseguimento”; il cacciatore potrà seguire l’attività dei cani seguendone Caccia Passione 43


l’abbaio, interpretandone appunto l’abbaio incessante ed i latrati, anche quando la muta si muove a notevole distanza come spesso capita. Lo scopo finale del segugio e far uscire la preda allo scoperto, spingendola nella direzione del cacciatore in modo che questi appena possibile possa provare il tiro per abbatterla. Finora abbiamo parlato di caccia in forma vagante con il cane che lavora in sinergia con il cacciatore ma, come dicevamo all’inizio di questa esposizione, non è vincolante utilizzare un cane per questo tipo di caccia in quanto, pur se più difficile, molte prede possono essere individuate dallo stesso cacciatore girando nei luoghi ad esse congeniali e quindi ove sia più facile trovarle conoscendone soprattutto le abitudini; in questo caso il lavoro del cacciatore sarà triplicato in quanto non solo dovrà individuare da solo la preda e provare ad abbatterla ma dovrà anche cercarla da solo, nel caso l’abbattimento vada a buon fine, utilizzando semplicemente la vista e cercare così di scorgere il punto di caduta anche tra la fitta vegetazione. Si predilige quindi utilizzare sempre un cane nella caccia in forma vagante non solo perché i risultati sarebbero di gran lunga migliori ma anche per non perdere gli aniCaccia Passione 44

mali abbattuti, come molto spesso succede, evitandogli così una lenta e inesorabile agonia qualora questi vengano solo feriti. Non solo i cani però accompagnano i cacciatori che praticano la caccia in forma vagante; un altro animale utilizzato fino a pochi anni fa come


Caccia e cacciatori

ausiliario del cacciatore era il furetto, un piccolo mustelide, utilizzato nella caccia al coniglio in alcune regioni italiane tra cui la Sicilia ove questo tipo di caccia era molto diffuso. La peculiarità del furetto è quella di riuscire ad penetrare in profondità nelle tane dei conigli dopo che il cacciatore ne abbia chiuso tutte le possibili uscite meno una; il furetto, una volta trovato il coniglio, lo attaccherà facendolo così fug-

gire spaventato dall’unica uscita lasciata aperta dove però troverà appostato il cacciatore pronto al tiro. Altri animali utilizzati per la caccia come vere e proprie armi, invece del fucile, sono il falco ed i rapaci in genere; l’antica arte della falconeria risale al Medioevo quando grossi rapaci venivano addestrati per la caccia a selvatici di piccola e media entità, generalmente altri volatili e lepri. Ancora oggi la legge ammette la caccia in forma vagante con l’ausilio del falco; con questa tecnica di caccia il falconiere non dovrà fare altro che recarsi in un luogo idoneo, cercare il selvatico e “lanciare” il falco. Il rapace ben addestrato individuerà la preda e, seguendo il proprio istinto predatorio, gli si avventerà contro bloccandola fino all’arrivo del cacciatore per il recupero. Possiamo dire quindi che in tutte le sue varianti, la caccia in forma vagante resta una delle più belle e caratteristiche tecniche di caccia che richiedere esperienza, conoscenza del territorio, amore e conoscenza della natura con le sue bellezze ma anche con le sue insidie e pericoli, soprattutto considerando il fatto che spesso viene praticata in solitario senza un fedele compagno di caccia a quattro zampe. Caccia Passione 45


Lepraioli d’autore: Segugi italiani alla seguita della lepre

Il segugio italiano, elegante e nobile nella forma, sagace e passionale nel carattere

Caccia Passione 46


Cani da caccia

Caccia Passione 47


Lepraioli d’autore: Segugi italiani alla seguita della lepre

Tutto il fascino della caccia alla lepre con il segugio italiano. Addestrato fin da cucciolo e il cane migliore che si possa avere accanto durante la caccia a questo selvatico, cocciuto e intelligente. Io non credo che sia verità più messa in discussione da nessuno: quando si parla di caccia alla lepre, l’animale che più spesso è consigliato è il se- pazienza, conoscenza del territorio, gugio italiano. e buon addestramenVivace ed ardito, sa fare il Lo consigliaroto del proprio cane. no anche a me cacciatore e solo il caccia- Per farne un lepraioquando decisi tore. Robusto, appassiona- lo a cinque stelle mi di dedicarmi a to, instancabile, sa batter- sono deciso ad addequesta tipologia si su ogni tipo di terreno strarlo personalmente di caccia che richiede esperienza, e con l’uso di qualche manuale e di qualche consiglio ricevuto dagli amici cacciatori del paese, credo di poter affermare d’essere riuscito nel mio intento. Fin da cucciolo Sam ha dimostrato grandi capacità di fiuto e d’obbedienza, requisiti indispensabili per un buon ausiliare, che con una certa pazienza siamo riusciti a mettere a frutto. Ho cominciato presto a farlo Caccia Passione 48


Cani da caccia giocare con il fiocco a cui ho legato una pelle di lepre, abituandolo all’odore di quella che sarebbe stata la sua amica/nemica. Quando Sam ha compiuto quattro mesi l’ho messo a confronto con un coniglio vero che il cucciolo ha scovato ed inseguito senza difficoltà. Qualche mese più tardi ho immaginato che Sam fosse pronto per un’esperienza sul campo. L’ho portato la sera, quando ancora le lepri sono in giro, dove di norma si svolgono le battute di caccia. E’ stato bello, dopo qualche uscita, notare come Sam annusasse il terreno seguendo la traccia di qualche lepre. A quel punto sono passato alle uscite mattutine, tanto per interessarlo alla pastura. Solo quando l’ho visto davvero interessato a quel che faceva ho deciso che era pronto per la muta: è importante che l’inserimento avvenga lentamente, dato che ogni nuovi arrivo deve accettarne le regole. Insomma ho seguito una tecnica di allevamento standard, esattamente come Marco, mio cugino, che si è interessato a questa caccia

insieme a me e con il quale, quando possibile esco per rilassantissime e divertenti giornate di caccia. Entrambi i nostri segugi sono resistenti, forti e costanti, testardi e cocciuti quasi quanto la lepre. Ammirarli durante la fase di scova è sempre eccitante e se agli inizi ero in ansia per le prestazioni

Caccia Passione 49


del mio Sam, oggi non ho dubbi. Ci sa fare davvero e senza di lui non porterei a casa un bel niente. Attacca il muso tanto a terra che pare la voglia mangiare e invece no! Chissà che esplosioni di odori le frullano in quel tartufo. E’ capace di passare al setaccio ampie porzioni di territorio in pochissimo tempo, seguendo quella linea

ta fuori dal discussione “lepre italica” o “lepre europea”. A me sinceramente basta sapere che Sam sta portando da me una bella lepre, ma Marco è interessato alle sottigliezze, così con il tempo ho imparato a comprenderne anche le differenze e a riconoscere al volo l’una o l’altro (o almeno credo). D’altronde non è troppo difficile: la

contorta e senza senso che per lui un senso ce l’ha dato che ogni volta, dopo qualche minuto di cerca, inizia a muovere freneticamente la coda, quasi ad avvertirmi che ci siamo quasi, di tenermi pronto. Dopo qualche secondo si vede una lepre schizzare via come un tappo da una bottiglia di prosecco e lui che m’avverte con il suo pacato abbaiare. E a questo punto normalmente sal-

lepre italica il dorso ed i fianchi sono separate da una strisciata bianca ben netta, mentre nella lepre europea si tratta piuttosto di una sfumatura. La lepre europea inoltre sul dorso e sul collo è rossiccia, mentre l’italica è piuttosto grigiastra. L’europea d’altronde per quanto un tempo era presente solo nell’Italia settentrionale, oggi invece è presente praticamente ovunque. E’

Caccia Passione 50


Cani da caccia stata introdotta per dare una scossa alle giornate venatorie, e pare essersi adattata davvero alla grande. L’Italica invece nella zona settentrionale della penisola è presente fino a Grosseto, non trovando oltre un buon habitat, mentre a sud, è presente grosso modo ovunque, con l’eccezione, a quanto pare della provincia di Reggio Calabria dove

non esistesse alcuna differenza. Quando sono fortunato riconosco a prima occhiata la lepre che ho davanti, ma quel che davvero conta è che sia pronto per il tiro: Sam non è troppo contento di me quando lo faccio correre per nulla. Non ho detto che la lepre è un animale particolarmente resistente, quindi è davvero indispensabile

la lepre italica è davvero una rarità. Se poi proprio non si ha occhio per riconoscerla, in generale la lepre europea ama le praterie steppose e non disdegna di vivere in prossimità delle zone coltivate, mentre della lepre italica si sa davvero poco, ma di norma la si incontro in prossimità di pascoli. D’altronde fino a qualche decennio fa si era dell’opinione che fra le due

usare per la sua caccia le giuste munizioni e l’arma più appropriata. Io normalmente mi cimento con il tiro allo schizzo e per questo porto con me fucili leggeri, indispensabili viste le distanze ridotte. Più precisamente non mi muovo senza la mia doppietta di calibro 12 (va benissimo anche una 20 ma più è superiore il calibro maggiore è la densità di rosata). Caccia Passione 51


Fucili da caccia

BREDA XANTHOS il pi첫 resistente e longevo fra i semiautomatici

Caccia Passione 52


Caccia Passione 53


BREDA XANTHOS il più resistente e longevo fra i semiautomatici

La Breda ha scelto un acciaio speciale per costruire lo Xantos, disponibile in cinque versioni differenti, per conferirgli un elevato grado di resistenza al tempo ed agli agenti atmosferici.

O

gni azienda produttrice di fucili da caccia va alla ricerca di quegli elementi estetici e meccanici, con i quali è possibile catturare le preferenze nel mercato nazionale ed internazionale. In alcuni casi si preferisce sacrificare un aspetto a scapito di un altro, per ottenere maggiori consensi fra i cacciatori. Nel caso della Breda si è cercato di coniugare entrambi gli aspetti, estetico e meccanico, al fine di ottenere un semiautomatico completo. Per lo Xanthos è stato scelto di strizzare maggiormente l’occhio più sulla parte meccanica, senza però scarificare troppo il design, al fine di avere un fucile che possa resistere nel tempo ad ogni tipo di sollecitazione, generata dall’uomo o da eventi atmosferici. Il Breda Xanthos è stato concepito dalla geniale mente di Bruno Civolani, il caposcuola del tradizionale Caccia Passione 54

fucile semiautomatico inerziale, il quale descrive l’evoluzione più elevata mai raggiunta di questo tipo di funzionamento. Questa innovativa idea ha trovato il suo connubio


perfetto con la straordinaria tecnologia di cui dispone Breda, al fine di progettare e costruire un fucile unico per la meccanica ed il design molto raffinato. Il Breda Xanthos è stato disegnato dell’architetto Chiara Cervi in collaborazione con il Breda System, il quale ha ribrevettato il meccanismo quest’ultimo frutto dell’ingegner Bruno Civolani. Il Breda Xanthos è disponibile in cinque versioni che si distinguono fra loro per la colorazione della carcassa: black, grey, classic, damasco e limited. Partiamo proprio dalla carcassa del modello classic:

Fucili da caccia

quest’ultima presenta una elegante incisione ad ornato, molto profonda e ulteriormente messa in rilievo da una speciale vernice nera, la quale fa da contrasto ed arricchita da una beccaccia incisa sull’otturatore nella versione Bianca e da un codone in quella Grigia. La finitura della carcassa è al nickel, cui viene annesso il trattamento Breda Hard Coating: in quest’ultimo caso si tratta di un trattamento superficiale che attribuisce al metallo una resistenza maggiore agli agenti atmosferici, all’ossidazione ed ai graffi determinati dall’uso durante la caccia.

Caccia Passione 55


Xanthos Gold

Lultimo capolavoro della Breda La carcassa è stata realizzata in acciaio con un elevato grado di robustezza, poiché strutturalmente rigida senza andare a penalizzare o aumentare il peso. L’otturatore dello Xanthos è anch’esso realizzato in ottimo acciaio, la cui massa notevole concorre alla sensibile riduzione della sensazione del rinculo generata al momento dello sparo, le cui forze ovviamente sono necessarie a mettere in moto l’intero meccanismo. La chiusura avviene tramite un tassello a movimento verticale inserito nell’otturatore con la parte inferiore che va a contrastare la manetta di armamento. Caccia Passione 56

Infine, una massiccia molla porta al riarmo del fucile nel processo inerziale. Poter contare costruito con l’acciaio significa poter contare su un prodotto praticamente eterno. Esistono ancora oggi esemplari di fucili Breda datati 50 o 60 anni, i quali presentano ancora un ineccepibile funzionamento. Ciò testimonia l’alto grado di robustezza di ogni fucile Breda, che gli ha fatto guadagnare l’espressione : un Breda è per sempre. Anche i legni utilizzati alla calciatura sono di buona qualità e bella resa estetica, sostenuti anche dalla applicazione di una pellicola che ne esalta ed


Fucili da caccia impreziosisce mettendo in rilievo ne tendenze possono impiegare palle venature esistenti. Il calcio ov- lini d’acciaio e sono disponibili nella lunghezza di 61, 66, 70 e 76 cm con strozzatori da 75mm Breda-Choke, con camera standard o magnum. Il mirino è in fibra ottica rossa, ben visibile in qualsiasi condizione di luce viamente è a pistola, il quale ter- ed in ogni caso facilmente sostituimina con un morbido calciolo in bile se proprio necessario. Il gruppo scatto è stato installato su un telagomma. io sintetico che ingloba in un unico componente ponticello e guardia. Le componenti metalliche sono ancora una volta in acciaio: due spine metalliche garantiscono la giunForte di un Know-how metallurgi- zione di questa parte al castello del co, la Breda ha studiato un acciaio semiautomatico. Con lo Xanthos la speciale per le canne dei suoi fucili. Breda è stato senza dubbio fissata un’altra pietra miliare di una lunga storia fatta di fucili rimasti nel cuore dei cacciatori italiani. La Breda ha di nuovo creato un fucile estremamente ben costruito, progettaBasti pensare che una canna grez- to egregiamente ed affidabile, con za tagliata dalla barra principale una ineccepibile resa sul campo con pesa fino a 9 kg. qualsiasi cartuccia. Unico neo dello Xantos, per così dire, è il peso: questo semiautomatico non è proprio leggerissimo come le attuali tendenze stanno imponendo, ma è comunque estremamente maneggevole Tali scelte hanno determinato un poiché a caccia riesce ad assecondapositivo il giudizio sulla resa balisti- re fluidamente qualsiasi movimento ca delle canne impiegate da Breda, per tallonare il selvatico, sia nei tiri le quali in ottemperanza alle odier- mirati che in quelli d’imbracciata. Caccia Passione 57


Prestazioni da urlo a basso impatto ambientale

Linea TUNDRA della Fiocchi La Linea Tundra della Fiocchi è diretta a tutti gli amanti della caccia agli acquatici che necessitano di munizioni ecocompatibili in grado di essere utilizzate con tutte le armi.

N

egli ultimi anni, molte associazioni naturaliste ed ambientaliste, lamentano quello che definiscono “impatto ambientale provocato dai cacciatori”, provocata dalla dispersione dei pallini di piombo sul territorio in particolare nelle zone umide e paludose, ma anche nei fiumi e nei laghi. Pare infatti che i pallini delle cartucce utilizzate, dispersi progressivamente nelle aree aperte alla

Caccia Passione 58

caccia, costituiscono la principale fonte di intossicazione ed avvelenamento da piombo per l’avifauna migratrice (ma non solo per queste specie), a seguito dell’assorbimento di livelli pericolosi di questo metallo nei tessuti degli animali che abitualmente si nutrono sul fondo. I rischi sono maggiori per le anatre, che possono scambiare i pallini per innocui sassolini, intenzionalmente ingeriti per favorire la


Munizioni

Tundra è una nuovissima cartuccia della Fiocchi che usa un munizionamento ecocompatibile e non tossico con un peso specifico, in una delle sue versioni, addirittura superiore a quello del piombo. “macinazione” del cibo nel ventriglio. Secondo una ricerca svolta in Groenlandia, in Islanda e nel nord del Canada, risulta che le persone che comunemente consumano selvaggina

cacciata con pallini di piombo ne presentano quantitativi nel sangue otto volte superiori a quelli delle persone che non fanno uso di selvaggina cacciata con l’uso di pallini tradizionali. Caccia Passione 59


Al fine di attenuare questo impatto ambientale, la Fiocchi ha rivolto la sua attenzione verso un progetto americano basato su un nuovo materiale denominato tundra. Nasce quindi la linea della Fiocchi chiamata “Tundra”, le cui cartucce contengono pallini in materiale pesante a base polimerica rivestiti da polvere di tungsteno. Prodotta nelle due diverse densità di 9.0 e 12.5 gr./cmc la cartuccia è importata in Europa esclusivamente dalla Fiocchi che è l’unico distributore nel continente. Adatta per la caccia agli acquatici, questa linea usa un munizionamento ecocompatibile nonostante abbia

un potere lesivo e di deformabilità uguale o superiore a quello del piombo. La novità della linea Tundra risiede anche nel fatto che queste cartucce non necessitano il montaggio di canne “bancate steel” e possono essere utilizzate con tutti i tipi di strozzature. Caccia Passione 60


Munizioni Tutta la linea Tundra si rivolge alla caccia agli acquatici, come anatre maggiori (germano e moriglione), anatre minori, alzavola, marzaiola e la folaga.

Scheda tecnica: Descr.

Bossolo

Gr.

N. Pallini

Vel

Pres.

Condizioni di tiro

TUNDRA 32

12/70/16

32

4 IT

400

600

- Media distanza - Lunga distanza

TUNDRA 35

12/70/22

35

2 IT

400

620

- Lunga distanza

TUNDRA 35

12/70/22

35

4 IT

400

620

- Lunga distanza

740

- Lunga distanza e clima freddo

792

- Lunga distanza - Lunga distanza e clima freddo

TUNDRA EXTRA HP 35 TUNDRA EXTRA 28

12/70/27

20/70/16

35

28

5 IT

5 IT

400

400

Caccia Passione 61


Caccia Passione 63 66 64


Racconti venatori

Caccia alle anatre ...nella Lomellina

Giovanni racconta del suo capanno e del suo amore per la caccia in appostamento.

F

orse non tutti lo sanno, ma micoli presenti nella zona: campi di la Lomellina è una bellissima riso ben separati da canali, fiumi e zona della Pianura Padana boschi sono solo alcune delle merache occupa il versante sud occiden- viglie che madre natura ha deciso di tale lombardo i cui limiti sono ben regalare alla Lomellina.I cacciatodefiniti dal Sesia ad ovest e dal Po a ri della zona sanno che la cosa più sud, dal Ticino ad est e dalle Colline importante quando si sceglie di viNovaresi a Nord. La zona famosissi- vere la cacca in appostamento è apma per la coltivazione del riso è ben punto la costruzione del capanno, frequentata da cacciatori che di nor- la cui location deve essere necessama sono cresciuti e riamente strategi...La Lomellina è una parte vivono nei dintorni ca: io ad esempio della Pianura Padana sita sono riuscito ad tutti da scoprire. E’ anche il mio nella zona sud-occidentale accaparrarmene caso: sono nato a della Lombardia compresa uno nel cuore di Vigevano e da che tra: il Sesia ad ovest, il Po ad un campo di riso. ricordo amo la vita ovest e a sud, il Ticino ad est Poco distante c’è all’aria aperta e la e le Colline Novaresi a nord. un piccolo laghetcaccia. Certo, le cose sono un po’ to artificiale, con una forma toncambiate negli ultimi decenni, tra deggiante sui cui bordi vengono restrizioni, normative, e etica della sempre lasciate alte le spighe di riso: caccia dimenticata, ma di cacciatori è proprio questa prelibatezza che riveri e appassionati ce ne sono anco- chiama le anatre, che le invita alla ra tanti. Oggi voglio parlarvi della sosta, al riparo e alla pastura. Ai lati caccia in appostamento, una delle dell’appostamento invece scorrono mie preferite perché ti consente di un canale ed un fiume, caratteriammirare l’habitat degli anatidi e li- stica da non sottovalutare dato che Caccia Passione 63


Anche il posizionamento degli stampi è un’arte e ciascuno deve trovare la propria alchimia, quel che conta è che non si dia vita ad una scena palesemente finta: l’animale selvatico è più intelligente di quel che comune-

si tratta di due linee che conducono direttamente ad una piccola oasi vicina, particolarmente frequentata dalle anatre e non solo. Tutto in legno, il capanno è confortevole e rispetto ad altri pure ampio, dotato di un comodo tettino mobile che protegge me ed i miei amici in caso di pioggia. Con il tempo ho composto un gioco ideale formato da due richiami vivi e da 25 stampi circa fra germani, fischioni e alzavole. Caccia Passione 64


Racconti venatori mente si è portati a credere. E’ l’alba il momento forte della giornata per un cacciatore della Lomellina: normalmente sono i richiami vivi che ci informano sull’arrivo dei volatili che sfrecciano veloci come saette schizzando l’adrenalina del cacciatore alle stelle. C’è davvero poco da dire a questo punto: tutto sta nell’abilità

del cacciatore e nella sua capacità di mantenere sangue freddo. Le mattinate trascorse nel capanno nella Lomellina, sia che siano fortunate o vuote hanno sempre il medesimo effetto: mi rilassano e mi consentono di trascorrere ore di spensieratezza con gli amici, lontani dai problemi e dal tran tran quotidiano.

Caccia Passione 65


Binocoli Emperor della Konus ottiche made in Italy

La Konus irrompe nel mercato internazionale con i due nuovi binocoli della serie Emperor: il 10x50 W.A. “Extra-short Focus” ed il 12x50 W.A. “Extra-short Focus. L’alta qualità delle immagini e gli innovativi materiali dei binocoli della serie Emperor garantiscono prestazioni fantastiche a caccia. Quando il made in Italy convince e vince.

Q

uando si parla di ottiche di precisione vengono in mente le case produttrici più famose, in particolare quelle tedesche ed austriache, le quali senza dubbio dominano il mercato grazie agli elevati standard qualitativi dei loro prodotti. Caccia Passione 66

In un’economia globalizzata come quella di oggi, l’unico sistema per emergere nel mercato internazionale è puntare sull’innovazione del prodotto o del sistema produttivo, rispettivamente con lo scopo di presentare una novità oppure per abbattere i costi produttivi.


Ottiche Le aziende operano delle scelte in uno o nell’altro senso, sempre con il proposito di rimanere il più competitivi possibile sul mercato. La Konus è un’azienda italiana che sta guadagnando progressivamente una certa visibilità, grazie ai suoi prodotti appartenenti al segmento delle ottiche d’osservazione e di puntamento. Fondata nel 1979 con sede a a Settimo di Pescantina (VR), la Konus si sta dimostrando particolarmente attenta per rispondere alle diverse esigenze in ambito venatorio, destinando molte risorse al reparto ricerca e sviluppo per ottimizzare continuamente le interessano le lenti interne, esterne e prestazioni dei suoi prodotti, entro sui prismi di vetro ottico della masfasce di prezzo accessibili a tutti. sima qualità. La visione da 5 meIl 2012 è l’anno delle grandi novi- tri all’infinito è sempre chiara con tà della Konus, la quale ha deciso una perfetta intensità cromatica. di irrompere nel mercato con una I due nuovi modelli della serie Emperor sono il 10x50 forte campagna informativa ineren- La visione da 5 metri W.A. “Extra-short te i suoi prodotti. all’infinito è sempre Focus” ed il 12x50 Iniziamo con i chiara con una perfet- W.A. “Extra-short cannocchiali del- ta intensità cromatica. Focus: presentano una messa a la serie Emperor. Quest’ultima è stata maggiormente fuoco centrale per un peso di soli valorizzata con i due nuovi binoco- 900 grammi, in grado di fornire li con obiettivo di diametro 50, con immagini chiare ad alto contrasto, i quali si ottiene una visione ancora prive di riflessi e con una trasmispiù nitida, contrastata, brillante e sione cromatica molto realistica. priva di aberrazioni cromatiche at- Tutto ciò è stato reso possibitraverso gli speciali trattamenti che le al trattamento multistrato delCaccia Passione 67


le ottiche, ai nuovi oculari di grandi dimensioni e super-grandangolari ed al riempimento d’azoto che evita l’appannamento. L’ergonomia, il rivestimento protettivo in gomma e la straordinaria messa a fuoco fanno si che i binocoli della serie Emperor possano essere considerati il top della gamma considerata la loro fascia di prezzo. Entrambi i modelli sono stati appositamente ridisegnati non solo per ottimizzare le prestazioni, la durata di vita ed il comfort d’utilizzo, ma anche per essere adattati all’impiego con treppiede, essendo provvisti del sistema di messa a fuoco centrale e del campo visivo di 94 mt a 1 km per il 10x50, e 80 mt a 1 km per il 12x50; inoltre, i due modelli presentano la pupilla d’uscita che si attesta rispettivamente sui 5 mm e i 4,1 mm, con Eye Relief lungo.

Caccia Passione 68

A completare la struttura esterna dei due binocoli è il rivestimento in gomma del corpo metallico, con il quale si assicura la totale impermeabilità. Per aumentare ancora di più la qualità dei binocoli serie Emperor, la Konus ha deciso di installare in quest’ultimi i prismi BAK-4 “phase corrected”, con i quali viene assicurata un’alta trasmissione della luce per un contrasto e una definizione altissima dei colori, congiunta ad una chiarezza dell’immagine brillante e pulita. I binocoli serie Emperor della Konus rappresentano una validissima alternativa ai prodotti delle più importanti case estere, avendo un rapporto qualità/prezzo altamente competitivo nel mercato. In sostanza stiamo parlando del made in Italy.


Ottiche

Dati tecnici EMPEROR 10x50 W.A. EMPEROR 12x50 W.A. • Prismi a tetto • Ingrandimento 10x • Diametro obiettivo 50mm • Messa a fuoco centrale • Campo visivo a 1000m: 94m • Pupilla d’uscita 5mm • Peso 900gr • Adattabile al treppiede

• Prismi a tetto • Ingrandimento 12x • Diametro obiettivo 50mm • Messa a fuoco centrale • Campo visivo a 1000m: 80m • Pupilla d’uscita 4,1mm • Peso 900gr • Adattabile al treppiede

www.ziemer-tuors.de Impotante agenzia di viaggi Tedesca, organizza in Ungheria caccia di gruppo o individuale. Sarete accompagnati da professionisti della caccia del luogo. Tante prede diverse, alloggi di lusso ed ospitalità ungherese che non conosce l’impossibile. Non perdete tempo, visitate il nostro sito, vi risponderà la mia collega in italiano, perchè noi pensiamo a tutto.

Voi pensate solo a divertirvi R. Helen Szabo - Cell. 3315604037 Caccia Passione 69


Accessori per la caccia Digiscoping con Swarovski Optik.. Telecopio ATM 80 HD, oculare 25-50x W e adattatore UCA della Swarovski Optik per la “caccia” di immagini della natura tutto l’anno. Prima e dopo la stagione venatoria, molti cacciatori desiderano rimanere ancora in contatto con la natura. Uno dei modi per esaudire tale passione, che sta prendendo sempre più piede tra la comunità dei cacciatori, è l’osservazione e la fotografia degli animali selvatici nel loro ambiente. La pratica con la quale è possibile “catturare” istanti di vita della fauna selvatica è il digiscoping.

Scarponi Adamello GTX della Dolomite:

innovazione tecnologica per il massimo comfort Il reparto Ricerca e Sviluppo di questa azienda è alla continua ricerca di soluzioni che possano conferire ai prodotti massimo comfort e sicurezza. Gli scarponi Adamello GTX sono l’esempio di tale sforzo da parte della Dolomite.

Dynafelt: a caccia in sicurezza con la giacca salvavita L’high tech tessile italiano ha creato un tessuto ‘corazzato’ più resistente del kevlar: è soffice, leggero, ma soprattutto protegge dai pallini sparati anche da vicino

Adesso il popolo dei cacciatori ha un’arma in più. La campagna per la sicurezza raggiunge finalmente un traguardo decisivo grazie all’alta tecnologia dell’industria tessile italiana che ha creato un tessuto ‘corazzato’ di straordinarie prestazioni salvavita. Si chiama Dynafelt, è molto più resistente del kevlar (che è 5 volte più resistente dell’acciaio) ed è stato testato a più riprese con successo, risultando estremamente protettivo anche da cartucce a pallini sparate a distanza ravvicinata. Caccia Passione 70



Displasia dell’anca: nel cane da caccia. La displasia dell’anca è una dolorosa malattia invalidante che porta l’anca del cane ad indebolirsi, deteriorarsi e sviluppare artrite.

U

na battuta di caccia, senza l’ausilio del cane, non può dirsi tale. Una battuta di caccia non può dirsi tale nemmeno quando il cane da caccia c’è, ma non è al massimo della forma. Sono tante, infatti, le difficoltà che possono affliggere l’amico più fidato del cacciatore, tra queste, anche una fastidiosa ed invalidante patologia canina chiamata “displasia”. Con questo termine si indica una malformazione dell’anca, ovvero dell’articolazione coxo - femorale del cane. La malformazione può essere monolaterale, cioè localizzata a una sola anca, o bilaterale, cioè estesa a due articolazioni. Le cause di questa patologia sono tuttora sconosciute, anche se restano collegate a fattori genetici e ambientali. Il modo in cui i geni e gli agenti esterni interagiscono nel determinare la displasia dell’anca non sono ancora del tutto noti, mentre sono noti i sintomi della malattia e le difficoltà incontrate dal cane sia durante le prestazioni venatorie che durante le altre attività. Caccia Passione 72

La displasia dell’anca non è facilmente individuabile nei cuccioli, mentre è più evidente nei cani adulti di circa 12

mesi di età e di grossa taglia o giganti. I sintomi della displasia dell’anca possono essere diversi e variano dalla difficoltà dell’animale a stare in piedi, a uno strano movimento saltellante detto “ a coniglio”, fino a un’eccessiva rigidità e difficoltà del cane a muoversi e ad inseguire il selvatico. Tra le prime manifestazioni di displasia dell’anca nel cane da caccia si ritrova anche la


Veterinaria tendenza dell’animale a stare seduto, quando, invece, la funzione di questa particolare tipologia di cane è quella di stare in piedi per coadiuvare il cacciatore nell’individuazione e nella cattura della selvaggina. Secondo le testimonianze degli stessi appassionati di caccia, la displasia dell’anca colpirebbe in misura maggiore i cani da ferma, ovvero cani che dopo aver sentito l’odore delle prede si fermano a breve distanza da esse permettendo al cacciatore

di individuarle. Le conseguenze della displasia dell’anca nel cane da caccia sono, oltre a quelle classiche della zoppia, dello sviluppo di osteoartrite e di microlesioni della cartilagine( per allontanamento della testa femorale dalla cavità acetabolare dell’articolazione), anche l’impossibilità di poter essere utilizzato per ulteriori battute di caccia. Ciò vuol dire, spesso, la sosti-

tuzione del cane malato con uno sano. Quando si sceglie un cane da caccia bisogna evitare di prenderne uno che sia affetto o che possa sviluppare displasia. I principali metodi per prevenire la displasia dell’anca nei cani da caccia sono gli accoppiamenti tra animali sani e l’alimentazione. Quest’ultima dovrebbe evitare gli eccessi ( diete iperproteiche e somministrazione di vitamine), che tendono a far aumentare il peso del cane compromettendone lo sviluppo scheletrico. Anche l’accoppiamento tra razze non affette da displasia permette di avere accanto cani da caccia sani ed efficienti. Nel campo dei cani da caccia si assiste però ad un fenomeno strano, come segnalato in un articolo pubblicato nel 2009 dal Club della Beccaccia: mentre in passato gli accoppiamenti degli animali venivano effettuati tra maschi e femmine utilizzati nelle prove venatorie e quindi con comprovata robustezza scheletrica, oggi si ricorre ad accoppiamenti tra femmine mai utilizzate nella caccia e maschi le cui doti venatorie, a prescindere dalle prove reali, vengono solo decantate a parole. In questo quadro, combattere la displasia dell’anca nel cane da caccia sarà sempre più difficile, compromettendo non solo il buon esito della battuta di caccia, ma anche la salute del cane, che come qualsiasi creatura ha diritto a non soffrire ed a vivere in buona salute. Caccia Passione 73


INVIA LA TUA FOTO

Lampo... in ferma

Le migliori immagini verranno pubblicate, a discrezione della redazione, all’interno del portale, della rivista o in altre pubblicazioni curate da Caccia Passione. Caccia Passione avrà diritto d’uso e pubblicazione gratuita dei materiali inviateci spontaneamente. Ogni autore dichiara di detenere i diritti di Copyright delle foto inviate e dei manoscritti e sarà responsabile personalmente per l’oggetto ritratto nella foto presentata sollevando già da ora Caccia Passione da qualsiasi responsabilità. In ogni caso il materiale trasmesso non verrà restituito

su


La foto del mese

quaglie Collabora con Caccia Passione:

INVIA LE TUE STORIE

Caro amico cacciatore se sei amante della fotografia naturalistica e/o venatoria, oppure ami scrivere e raccontarci le tue imprese venatorie e vorresti vedere le tue foto o i tuoi articoli pubblicati su Caccia Passione, puoi inviare i tuoi manoscritti o i tuoi scatti accompagnandoli da una didascalia e dal nominativo dell’autore, all’indirizzo email: redazione@cacciapassione.com


Sul prossimo numero Migratoria: Caccia alla Pavoncella: tecnica, mezzi e distribuzione sul territorio

caccia passione

Anno I – N° 12 – dicembre 2012 www.cacciapassione.com Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Vicedirettore Domenico Mansueto Direttore Marketing Valerio Troili Consulente del Direttore Saverio Patrizi

Collaborazioni Claudia Zedda, Diego Mastroberardino, Giovanni Di Maio Traduzioni, Grafica e Impaginazione A cura della Redazione Pubblicità Ilaria Troili - Cell. 335.6408561 commerciale@cacciapassione.com Fotografi Archivio Caccia Passione Shutterstock

Ungulati: caccia al cinghiale nelle ridenti terre di Bacco

Redazione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI) redazione@cacciapassione.com Cell. 3383243383 Service Provider Made Network srl Via Macanno, 59 - Rimini (RN) Editore Associazione Venatoria Caccia Passione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI) Cell. 3383243383 redazione@cacciapassione.com Registrazione in Tribunale n. 17 del 21/01/2012 Direttore Responsabile: Pierfilippo Meloni

Cani da caccia: Il beccacciaio italiano, lo spinone

®CACCIA PASSIONE E’ UN MARCHIO REGISTRATO. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE SE NON AUTORIZZATA. MANOSCRITTI E ILLUSTRAZIONI , ANCHE SE NON PUBBLICATI, NON SI RESTITUISCONO.


Per Informazioni o Prenotazione degli Spazi Pubblicitari Contattare: commerciale@cacciapassione.com oppure chiamaci al 335.6408561

www.cacciapassione.com Associazione Venatoria Caccia Passione - Via Camillo Golgi n.1 - 20090 Opera (MI) - Tel 3383243383


Affidati a chi ti è fedele

WYOMING GTX®

HUNTER GTX®

HUNTER GTX® Costruito con il miglior Nabuck ingrassato idrorepellente presente sul mercato, Hunter è uno scarpone dalle performance altamente tecniche che trasmette al suo utilizzatore piacere e comfort nel medesimo istante.

WYOMING GTX® Un perfetto mix tra stabilità, leggerezza, tradizione e tecnologia. La

speciale sovra iniezione strutturale WFW sviluppata da CRISPI®, rende Wyoming lo scarpone ideale per camminate confortevoli e senza paragoni.

WWW.CRISPI.IT CRISPI Sport s.r.l. | 31010 Maser (Tv) Italy | Ph. +39 0423 524211 | crispi@crispi.it

follow us on:


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.