Caccia Passione - Maggio 2013

Page 1

ANNO II nr. 5 - maggio 2013

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Stanziale:

• avventure venatorie, caccia con il rapace

Migratoria:

• passo migratorio primaverile in Italia

Selezione:

• allo stambecco sulle alpi

Armi basculanti:

• tipi di chiusura e meccanismi di scatto

Addestramento dei cani da seguita alla lepre


Affinity Wood Cal. 12-20

Affinity Black Synt Cal. 12-20

Affinity Camo MAX 4 Cal. 12-20

Affinity White Cal. 12


www.franchi.com Via della Stazione, 50 61029 Urbino (PU), Italy Tel: +39 0722 307 1 Fax: +39 0722 307 370 Facebook: Franchi Sintonia Naturale


in copertina caccia passione ANNO II nr. 5 - maggio 2013

Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Stanziale:

• avventure venatorie, caccia con il rapace

Migratoria:

• passo migratorio primaverile in Italia

Selezione:

• allo stambecco sulle alpi

Armi basculanti:

• tipi di chiusura e meccanismi di scatto

Addestramento dei cani da seguita alla lepre

Addestramento dei cani da seguita alla lepre

Come condurre al meglio i cani da seguita sulla lepre, l’addestramento, il selvatico e le razze più utilizzate in Italia dai segugisti e dei lepraioli italiani. Addestrare il proprio cane può risultare utile e divertente allo stesso tempo, se si impiegano passione e pazienza

sommario

12 Stanziale:avventure venatorie,

48

caccia con il rapace.

Anno II Nr. 5

www.cacciapassione.com Pg 6 News venatorie

A cura della radazione

Eventi: Caccia Village, salone della caccia, pesca e tiro sportivo

20 Migratoria: passo migratorio Pg 10

primaverile in Italia

Comunicato stampa Cacciavillage

Pg 12 S tanziale:avventure venatorie, caccia con il rapace.

Claudia Zedda

Pg 20 M igratoria: passo migratorio primaverile in Italia

24 Caccia di Selezione: allo stambecco sulle alpi

Caccia Passione 2

Domenico Mansueto

Pg 24 C accia di Selezione: allo stambecco sulle alpi Kalaris


Pg 64 Racconti venatori: caccia alle anatre negli USA Claudia Zedda Pg 68 Ottiche: telescopi osservazione Swarovski 5-30x50 P.

Cani da caccia: addestramento dei cani da seguita alla lepre

Rosalba Mancuso

Pg 74 Veterinaria: la congiuntivite del cane, con l’arrivo della primavera.

Pg 32 Caccia all’estero: la riserva di Zelendvor ed il fascino della caccia in Croazia

da Z6i

Diego Mastroberardino

38 Armi: armi basculanti, tipi di

chiusura e meccanismi di scatto

Claudia Zedda

Pg 38 Armi: armi basculanti, tipi di chiusura e meccanismi di scatto

Pierfilippo Meloni

Pg 44 Cani da caccia: caccia grossa con l’Irish Wolfhound Diego Mastroberardino

Pg 48 Cani da caccia: addestramento dei cani da seguita alla lepre Giovanni di maio

Pg 56 Fucili da caccia: Raffaello Crio comfort mancino, eccellente tecnologia di casa Benelli.

Rosalba Mancuso

Pg 62 M unizioni: cartucce per la beccaccia ed il cinghiale, Pegoraro Diego Mastroberardino

56 Fucili da caccia: Raffaello Crio

comfort mancino.

Caccia Passione 3


Scoprite il PROGRAMMA BALISTICO SWAROVSKI OPTIK con la iPHONE App gratuita: Per saperne di più, basta effettuare la scansione del Codice QR. BALLISTICPROGRAMS.SWAROVSKIOPTIK.COM

PRECISIONE A CACCIA Z6(i) – 2a GENERAZIONE CON TORRETTA BALISTICA

Anche se l’attrezzatura da caccia diventa sempre più precisa, ciò che conta alla fine è la vostra abilità di cacciatori. La Torretta Balistica (BT) di SWAROVSKI OPTIK consente di «fissare il punto» e di dare più sicurezza nei tiri a lungo raggio. Il nuovo meccanismo di blocco impedisce la rotazione involontaria della Torretta Balistica. La Torretta Balistica è facile da configurare e si adatta in modo preciso alla vostra arma, alle vostre munizioni e alle vostre esigenze personali. A proposito: Provate il nostro programma balistico.

NUOVO

SEE THE UNSEEN

WWW.SWAROVSKIOPTIK.COM

SWAROVSKI OPTIK ITALIA S.R.L. Tel. +39 045 8349069 info@swarovskioptik.it facebook.com/swaroitalia.caccia

Torretta Balistica con meccanismo di blocco: acquisizione precisa del bersaglio a lungo raggio


Editoriale BUON COMPLEANNO CACCIA PASSIONE Cari amici, Proprio in questi giorni cade una ricorrenza molto importante per il noi, infatti 10 anni fa abbiamo dato vita al nostro progetto editoriale di Caccia Passione. Abbiamo cominciato pervasi da mille paure e angosce, avevamo una grande passione, una grande energia, ma anche il grande timore di non riuscire a portare avanti il nostro sogno. La nostra domanda ricorrente era come riuscire a farci notare e a non sfigurare in un ambito dove riviste illustri dominavano la scena da decenni, qualcuno addirittura da più un secolo! Abbiamo deciso quindi di esplorare un ambiente nuovo, ancora poco considerato e per nulla presidiato, il web. A distanza di 10 anni, possiamo dire di aver avuto la giusta intuizione e di avere, nel nostro piccolo, contribuito a creare qualcosa di utile e efficace per il popolo dei cacciatori. Naturalmente non e’ stato tutto facile, ma proprio nei momenti più bui abbiamo cercato di essere ottimisti e fiduciosi e abbiamo continuato a impegnarci fino in fondo. Oggi tracciando un primo bilancio, e dopo un decennio concedetecelo, siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto, grazie in primis al contributo di tutti Voi che in questi anni ci avete seguito, dato fiducia e fatto crescere. Con questo non vogliamo dire di avere raggiunto il traguardo finale, quello in realtà non riusciamo neanche a immaginarlo, in quanto la nostra passione e la voglia di migliorare sempre di più possono essere infinite, ma abbiamo superato il primo grande step, quello del riconoscimento del nostro lavoro da parte vostra. Questo compleanno e’ ancora più bello perché due amici, appassionati cacciatori e importanti firme del giornalismo venatorio, hanno accolto il nostro invito a collaborare e, dai prossimi numeri, avremo il piacere di leggere i loro articoli sulla rivista...un modo per migliorare sempre di più e offrirvi contenuti e stimoli nuovi! Ci stiamo preparando per il prossimo appuntamento fieristico, il Game Fair di Tarquinia, dove saremo presenti con il nostro stand e dove vi aspettiamo per confrontarci e raccogliere i vs suggerimenti e impressioni. Grazie di cuore e in bocca al lupo!

Pierfilippo Meloni


Liguria, Giunta Regionale propone delibera Calendario Venatorio 2013/2014 la Giunta Regionale ha proposto la delibera relativa al Calendario Venatorio 2013/2014; soddisfatto per i contenuti il consigliere Bruzzone. grazie alle quale sarà possibile esaminare e licenziare celermente il calendario in Consiglio Regionale”.“Da anni - continua Bruzzone - lotto per far si che i Cacciatori liguri vengano a conoscenza delle regole con le quali potranno esercitare la propria passione prima di iniziare a pagare le conferme di ammissione agli Atc e tutte le concessioni previste dalla normativa. Continuerò ad adoperarmi affinché finalmente questo avvenga e affinché il calendario venatorio sia supportato da un’adeguata istruttoria n una nota del capogruppo della Lega tecnico scientifica a garanzia della cerNord nel Consiglio regionale della tezza delle norme con le quali esercitare Liguria, Francesco Bruzzone, si leg- la caccia nella prossima stagione”. Tra i ge “Apprendo e comunico con soddi- contenuti della proposta di calendario si sfazione che in data odierna la Giunta segnalano le due giornate aggiuntive per Regionale della Liguria ha licenziato la la caccia alla migratoria da appostamenProposta di deliberazione al Consiglio to nei mesi di ottobre e novembre e il 31 regionale avente ad oggetto il calenda- gennaio quale termine per il prelievo verio venatorio per la stagione 2013/2014”. natorio di diverse specie tra cui il tordo Proseguendo Bruzzone ha spiegato, bottaccio e sassello. “A breve” conclude “La soddisfazione deriva soprattutto Bruzzone, “si aprirà la stagione del TAR, dal fatto che molti dei contenuti della gli animalisti lo hanno già fatto capire. proposta della Giunta ricalcano quelli Ciò non ci deve indurre in alcun timodella mia iniziativa consiliare avanzata re, teniamo duro e basta, di argomenti in data 25 marzo 2013, già iscritta ai la- ne abbiamo abbastanza e, finalmente, vori della III Commissione Consiliare e quest’anno siamo anche in anticipo”.

I

Caccia Passione 6


News venatorie Veneto, approvato il Calendario Venatorio 2013-2014 Stival, “Rispettoso delle norme, dell’ambiente e della passione dei cacciatori”. a Giunta regionale del Veneto, nella sua seduta odierna su proposta dell’assessore alla caccia Daniele Stival, ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2013-2014, scaturito da un’approfondita istruttoria, sentite le Province ed acquisito il parere dell’Ispra. L’apertura generale è fissata per il 15 settembre 2013. La chiusura generale è per il il 30 gennaio 2014. Il calendario che è consultabile sul portale Caccia Passione al seguente link: Calendario Venatorio della regione Veneto 2013-2014

L

Forlì-Cesena, approvato Calendario Venatorio 2013/2014 approvato dalla Giunta provinciale il nuovo Calendario Venatorio

L

a giunta della Provincia di Forlì-Cesena ha approvato il calendario venatorio valido per la stagione 2013–2014. Il calendario che è consultabile nel dettaglio, oltre che sul sito della Provincia, nell’apposita sezione del portale Caccia Passione o al seguente link: Calendario Venatorio della Provincia di Forlì-Cesena 2013-2014.

Campania, nuovo Piano Faunistico Venatorio passa in commissione Campania, il nuovo Piano Faunistico Venatorio ha avuto il parere favorevole dalla VIII Commissione Consiliare permanente.

N

el corso della seduta del 7 maggio scorso la VIII Commissione Consiliare permanente ha espresso parere favorevole, proponendo inoltre alcune modifiche, alla delibera della Giunta Regionale riportante le misure del Piano Faunistico Venatorio regionale con valenza decennale dal 2013 al 2023. Caccia Passione 7


Game Fair 2013: Sarà ancora la capitale Etrusca il teatro nel quale si svolgerà la prossima edizione del Game Fair.

L

a cittadina medievale famosa per essere il più importante centro Etrusco del mondo guarderà dall’alto delle sue mura, la località Spinicci sul mare dove si svolgerà la manifestazione dal 31 maggio al 2 giugno prossimi. La splendida cornice dei 40 ettari che ospiterà la manifestazione è da sola uno straordinario patrimonio naturale che merita la visita. La tenuta privata è aperta al pubblico solo per questa occasione. Il Game Fair, unico esempio di festa campestre in Italia, richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori da tutto il Paese ed anche dall’estero (55.000 nell’edizione predente). Fiera di Vicenza S.p.a. e il CNCN (CoCaccia Passione 8

mitato Nazionale Caccia e Natura) hanno dato vita alla nuova società GFI S.r.l. organizzatrice dell’evento. Operazione che ha steso le basi per uno sviluppo della Manifestazione di respiro nazionale ed internazionale. La festa presenterà giorni densi e ricchi di spettacoli e iniziative di ogni genere legati al mondo venatorio, del tiro, della cinofilia, della pesca, della vita all’aria aperta, della vita rurale, del cavallo. Una grande kermesse dell’outdoor a 360°. Spettacoli con cani, cavalli, falconieri, tiro a volo (prove per il pubblico ed esibizione dei campioni), percorsi di caccia, tiro ad aria compressa, ma anche arco e fionda, dimostrazioni e prove di pe-


Eventi sca sia in acqua dolce che in mare, battesimi della sella. Questo per citare solo alcune delle iniziative in campo. I calendari dettagliati delle iniziative saranno evidenziati in progressione sul sito www.gamefairitalia.it . Game Fair 2013: L’evento è strutturato per riuscire a dare al pubblico molteplici motivi per passare alcune piacevoli giornate nella piana con una serie di iniziative di ricreazione per le famiglie e per i ragazzi. Tante le aree e le iniziative dedica-

e superbo ha dato nuova vitalità e spessore all’intera manifestazione. La presenza della natura nella sua integrità ha permesso di rendere ancor più radicata la manifestazione nel suo ambiente naturale, la presenza del mare permette di sviluppare tutte le iniziative in acqua. Gli spazi aperti consentono di poter godere maggiormente di tutte le iniziative e degli spazi relax. Una manifestazione imperdibile per poter accedere a una fiera statica e di-

te ai ragazzi. Una buona occasione per fare una vacanza in una località dalle molteplici possibilità di carattere turistico culturale e storico. Per il 2013 si replica uno splendido villaggio del gusto con i prodotti tipici di diverse realtà italiane, come per la passata edizione, ma in una veste ancora più completa, poi la possibilità per i visitatori di sperimentare la splendida avventura dell’Indiana Park direttamente dalla manifestazione con l’attraversamento del canale Cazzanello su un ponte tibetano. La location con uno spazio ampio

namica, con la presenza di tutte le più importanti case armiere d’Italia. Tante, le iniziative nuove che caratterizzeranno l’edizione 2013 e tante anche le conferme delle precedenti edizioni. Dai campi tiro che accoglieranno nuove linee con la possibilità di provare armi di numerose case armiere (saranno una decina quelle presenti sui campi tiro), alle molteplici possibilità di tiro ed un aumento del numero e della qualità degli spettacoli.. Una grande kermesse dalle caratteristiche uniche in tutta Italia. Caccia Passione 9


“Caccia Village” va in scena all’interno degli spazi di Umbria Fiere a Bastia Umbra (PG) nelle giornate del 17, 18 e 19 maggio 2013.

A

ll’interno di Umbria Fiere a vative grazie agli strumenti tecnoBastia Umbra, in provincia logici e multimediali più avanzati; di Perugia, fervono i prepa- i visitatori a partire dai giorni della rativi per l’edizione 2013 di “Caccia fiera e i diversi utenti potranno usuVillage” che andrà in scena nelle fruirne anche in futuro. Inizia dungiornate del 17, 18 e 19 maggio 2013; que da oggi il conto alla rovescia. la macchina organizzativa è già al L’edizione 2013 di Caccia Village lavoro per offrire è la risposta del tante sono le attiviagli appassionati Centro Italia alla non solo cacciato- tà previste di notevole forte domanda di ri, ma anche pe- interesse nella 3 gior- attività ludiche e scatori e tiravolisti ni venatoria più impor- culturali relative al ed alle loro fami- tante del Centro Italia mondo della cacglie una tre giorni all’insegna delle cia e non solo. Il marchio Caccia novità del mercato dei settori inte- Village è in realtà un contenitore che ressati, ma anche momenti di au- associa in un’unica manifestazione tentico svago e di approfondimenti una serie di attività che si svolgono culturali e scientifici. Gli eventi sa- all’aria aperta e che uniscono l’uoranno realizzati con modalità inno- mo all’ambiente di cui si circonda. Caccia Passione 10


Eventi La manifestazione che si svolgerà presso il centro fieristico Maschiella di Bastia Umbria (PG) porterà perciò all’attenzione dei visitatori tematiche relative alla caccia, alla pesca, al softair, alle discipline del tiro e dell’outdoor. Queste identificate da un serie di marchi che richiamano forte il senso di un villaggio ove tutte gli elementi sono dedicati a specifiche discipline: CacciaVillage, Pesca Village, Softair Village, Tiro Village, Outdoor Village. Caccia Village in programma nei giorni 17-18 e 19 maggio 2013 segue le manifestazioni che si svolgono al Nord Italia nei mesi febbraioaprile ove le più celebrate aziende presentano le proprie novità a catalogo. Caccia Village è quindi il primo, principale e prestigioso appuntamento del Centro Italia ove le aziende presentano tutte le nuove soluzioni per la Vostra passione ed

incontrerà i visitatori. L’edizione del 2013 si svolge sui tre padiglioni del centro fieristico ottimamente servito dalla strada di grande comunicazione che mette in comunicazione Toscana, Umbria, Lazio e Marche. Durante la tre giorni dell’evento saranno presenti molte attrazioni per i visitatori. Altre alla mostra mercato per i 5 settori di riferimento saranno attivate molte attività di contorno che coinvolgeranno il pubblico, dalle prove di tiro simulato, alla falconeria, dalle esposizioni cinofile ai convegni tematici. Caccia Village di tutto e di più al servizio delle Vostre passioni. Per Informazioni: cacciavillage.it Location: Piazza Moncada - 06083 Bastia Umbra (PG) Telefono: +39 0759696509 E-mail: info@Cacciavillage.it

Caccia Passione 11


Avventure venatorie

Caccia con il rapace L’esperienza di Vittorio a caccia di starne con un falco di palude. Caccia antica e rispettosa della natura, una volta conosciuta non la si dimentica tanto facilmente visto che al ritmo dell’uomo sostituisce il piÚ pacato e piacevole ritmo della natura. Foto di Mario Bruno Salomone

Caccia Passione 12


Falconeria

Caccia Passione 13


Avventure venatorie

Caccia con il rapace L’esperienza di Vittorio a caccia di starne con un falco di palude. Caccia antica e rispettosa della natura, una volta conosciuta non la si dimentica tanto facilmente visto che al ritmo dell’uomo sostituisce il più pacato e piacevole ritmo della natura

N

on mi ricordo nemmeno bene la trama e il titolo del libro che ho letto molti anni fa, quando ancora ero ragazzo. Quel che ricordo bene è che il protagonista viveva in simbiosi con il suo rapace che lo aiutava come un fedele segugio, forse anche meglio, durante le fasi di caccia. Caccia Passione 14

Mio padre questo genere di attività venatoria non l’ha mai praticata, e temo non se ne sia mai fatto un cruccio e pure io ho messo presto da parte il mio sogno, visto che non è così semplice avvicinarsi all’attività. Ci vuole dedizione, pazienza e soprattutto professionalità: il fatto è che qualche mese fa, a cena a


Falconeria casa d’amici, ho conosciuto il marito di una buona amica di mia moglie. Ero preparato a una serata noiosissima, e lui pure, ma ad un tratto abbiamo scoperto d’avere in comune la passione per la natura, per la caccia e per le giornate da vivere all’aria aperta. Tra una portata è l’altra mi confessa che lui di recente, stanco della solita caccia,

te, ne parlano in tanti, ma in pochi sanno per davvero come funzioni. Il giorno arriva, e raggiunto il luogo mi accorgo fin da subito, ospite di un cascinale perso nel nulla ma curatissimo, che chi pratica questo genere di caccia ha un rapporto con l’ambiente, con la natura e con la caccia totalmente differente. Sembrerà scontato, ma quella mat-

è passato a quella con un rapace. Strabuzzo gli occhi: dopo 7 anni di matrimonio la prima cena in cui conosco una persona interessante. Manco a dirlo mi invita il mese successivo a partecipare ad una giornata di caccia con rapace, tanto per farmi un’idea in che cosa consista per davvero, perché me lo dice chiaramen-

tina ho avuto idea d’essere stato trasportato in un’epoca lontana: tutto merito della campagna bresciana, raggiunta da pochi che preferiscono abbandonare la macchina per dedicarsi interamente alle passeggiate. Ci ospitano due fratelli che hanno scelto di trasformare il cascinale in un bellissimo agriturismo Caccia Passion 15


aperto solo durante la bella stagione: coltivano i campi, allevano animali, raccolgono legna, conoscono i boschi e quando il tempo lo consente vanno a caccia con i propri rapaci: il carniere non è l’obiettivo di Giovanni e Giacomo, quel che conta è la mattinata all’aria aperta che trascorrono. Mi predispon-

Il dintorno merita una seppur breve descrizione: i prati verdi e vigneti incontrati durante il nostro arrivo sono oramai un ricordo: mentre ci immergiamo in un bosco di roverelle e castagni immagino che questo bosco sia casa di cinghiali, cervi, caprioli, e daini e la conferma me la danno le orme lasciate

go alla nuova situazione, rallento il ritmo e seguo la compagnia: ci sono i due fratelli, Antonio, il mio nuovo amico, io, e il bosco. Bello penso, bello davvero: qui sì che ci vorrebbe una macchina fotografica! Ce l’ho pure a portata di mano, ma evito di tirarla fuori per non sembrare un ragazzetto in gita scolastica.

qua e là, alcune più vecchie di altre. Improvvisamente uno dei due fratelli mi chiede il perché di questa mia nuova passione e io inizio a raccontargli dei miei sogni da ragazzo, sorride. Evidentemente è una storia che ha già sentito. Mi consiglia di leggere anche la Bibbia dei falconieri, il trattato “De

Caccia Passione 16


Falconeria Arte Venandi Cum Avibus”, che seppure datato, rimane il saggio di riferimento per i cultori del genere: d’altronde la falconeria non è cambiata poi troppo, mi confessa. Per quanto sia fine febbraio, il freddo concede tregua e la giornata è insolitamente tiepida e senza grossa fatica raggiungiamo il luogo di

triamo un favoloso rapace che ci aspettava nella casa di caccia poco distante dal nostro punto di partenza. Un falco di palude: un animale dotato di un’eleganza e di una pacatezza che ti lascia a bocca aperta. E’ Giacomo ad avvicinarlo e indossare il classico guanto di cuoio per proteggersi il brac-

caccia prescelto dai due fratelli: è una piccola altura circondata ancora una volta da campi coltivati in cui pare non manchino le starne. Il cane fin ora silenzioso inizia a far sentire la propria presenza: con noi c’è un bellissimo setter inglese, tipicamente colorato di bianco e di arancio e sul luogo incon-

cio dagli artigli del rapace, delle vere e proprie armi improprie. Nemmeno lo assicura: ritiene sia meglio che Alfredo (così lo ha chiamato) sia libero di involarsi qualora notasse la frullata di un selvatico. Mi sorprende la fiducia che esiste fra uomo e astore: questa giornata inizia a piacermi sempre di più e non Caccia Passione 17


siamo nemmeno entrati nel vivo. Dopo qualche carezza al piumaggio di quell’eroe dei cieli, che pare possa vivere in cattività per almeno 15 anni se non 20, ci incamminiamo. Il setter dopo pochi minuti inizia la sua azione di cercatore: ha chiaramente individuato qualche preda e anche Alfredo, fino ad ora pacatissimo, inizia a partecipare alla caccia, allungando il suo collo e sollevando il becco adunco; eppure non tira fuori un fiato il cacciatore alato. Giacomo favorisce la sua visuale alzando il braccio, ma è un falso allarme: le starne sono davvero troppo lontane. Intanto Giacomo continua a parlarci di Alfredo e della tecnica di caccia del falco di palude capace di volare basso anche fra la fitta vegetazione. Quando il setter individua nuove potenziali prede tutti ci fermiamo: siamo poco distanti da alcuni rovi e da una stradina sterrata, il cane come una saetta la supera e in men che non si dica percepiamo un frullo improvviso: per la prima volta nella mia vita durante quella fase delicata, l’interesse non è stato rivolto tanto al selvatico, quanto all’ausiliare. Lo show di Alfredo comincia presto: scatta come una freccia gettandosi sui volatili scomparendo momentaneamente dal nostro campo visivo. Si sentono solo rumore d’ali e grida. Caccia Passione 18

“E bravo Alfredo!” grida Giacomo che è il primo a ritrovare il falco che ha fra gli artigli la starna. Grida come un pazzo e strappa qualche piuma e qualche piccolo brandello di carne con il suo becco. Giacomo lo lascia fare, perché ci spiega, lui caccia per mangiare ed è giusto che la sua fatica venga ricompensata, ma non gli lascia rovinare la preda, bensì gli offre una carcassa che si è portato dietro. Guardo la scena pienamente soddisfatto: i ritmi rispetto alla caccia classica sono decisamente diversi, più a misura di natura e meno d’uomo. Quel che conta è che tutti abbiamo la possibilità di goderci per davvero la giornata. Comprendo finalmente la necessaria simbiosi fra cane e rapace e il legame che esiste fra i due e il cacciatore. Il falco in questo caso è quello che per molti cacciatori è il fucile! Manco per un momento percepisco quell’ossessiva voglia di riempire il carniere: piuttosto dopo un oretta ci rimettiamo in cammino verso la base, dove ci attende un buonissimo pranzo a base di specialità del luogo e vino che scioglie le ultime diffidenze. Dopo poche ore di conoscenza davanti alla tavola siedono 4 buoni amici uniti da questa antica forma di caccia, che una volta provata è impossibile non amare.


Caccia all’estero

31 Maggio - 2 Giugno 2013 Loc. Spinicci, Tarquinia (VT) orario apertura 9.00 - 18.30 Biglietto Intero € 12,00 Biglietto Ridotto (ragazzi da 6 a 13 anni) € 9,00 Biglietto ridotto (licenza di caccia-pesca) € 9,00

Ingresso omaggio sino a 5 anni Biglietto Famiglia (3 persone con 1 minore) € 28,00 Biglietto Famiglia (4 persone con 2 minori) € 38,00

LA FESTA DEL MONDO VENATORIO Game Fair è l’unico esempio di festa campestre in Italia dedicata al mondo venatorio e richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori da tutto il Paese e dall’estero (50.000 nell’edizione 2012). La festa proporrà spettacoli e iniziative con cani, cavalli, falconieri, tiro a volo con prove per il pubblico ed esibizioni di campioni, percorsi di caccia, tiro ad aria compressa, ma anche con arco e fionda, dimostrazioni e prove di pesca e battesimi della sella.

Game Fair 2013: il mondo venatorio in festa. www.gamefairitalia.it Con il Patrocinio di

In contemporanea con

outdoor Country

GAME FAIR

Media partner


Caccia Passione 20 22


Migratoria

Passo migratorio primaverile ...in Italia

Caccia Passione 21 23


Passo migratorio primaverile ...in Italia

Nonostante il cattivo tempo che sta caratterizzando fino a questo momento la primavera 2013 numerose specie aventi svariate abitudini biologiche stanno avendo un passaggio positivo sulla nostra penisola.

L

e giornate di brutto tempo degli ultimi giorni di marzo e le temperature prossime a quelle invernali non hanno scoraggiato la migrazione primaverile. Ogni appassionato di ornitologia infatti sa che gli uccelli migratori non conoscono sosta Caccia Passione 22

pur di arrivare ai luoghi di nidificazione nel piĂš breve tempo possibile nonostante le condizioni metereologi che possono essere avverse. Il loro orologio biologico, regolato dalla quantitĂ di luce, spinge le specie a tornare a nidificare secondo regole alle quali solo


Migratoria madre natura sa rispondere. Si osservano infatti in ottimo numero Marzaiole, Codoni e Fischioni che, unitamente al Tordo bottaccio ed al Fringuello si osservano copiosi sui cieli della penisola. Tra i cespugli e le chiome degli alberi ancora spogli compaio-

ficanti, come l’Upupa, il Torcicollo e il Balestruccio, nonché il Prispolone di cui, il 1° aprile, è stato inanellato il primo individuo in risalita presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN. Questo è un periodo in cui l’osservazione ornitologica viene più

no i primi estatini che tornano insieme a Rondini e Rondoni. La migrazione primaverile è nella norma, nonostante per alcune specie vi è un leggero ritardo. Le specie svernanti come Tordi sasselli, Peppole e Lucherini si osservano unitamente a quelle nidi-

appagata grazie alla notevolmente quantità di specie in movimento che riempiono di colori e canti primaverili i territori della regione paleartica che include l’Europa, l’Asia a nord dell’Himalaya, l’Africa settentrionale e la zona nord e centrale della penisola arabica. Caccia Passione 23


Caccia di selezione allo stambecco sulle alpi

Caccia Passione 24


Caccia Passione 25


Caccia di selezione allo stambecco sulle alpi

Elegante, altero, agile e fascinoso. Parliamo dello stambecco e della sua presenza sul territorio alpino, della protezione garantita alla specie e della necessaria caccia di selezione per abbattere il rischio di malattie e di epidemie.

Q

uella dello stambecco è una storia antica, antichissima. Fin da tempo immemorabile animale particolarmente ambito, la sua scomparsa dalla regione alpina avvenne giĂ dal sedicesimo – diciottesimo secolo.

Caccia Passione 26

La motivazione principale fu sicuramente quella del prelievo eccessivo e incondizionato. Cacciare lo stambecco d’altronde si dimostrava cosa davvero semplice dato che abituato a vivere su terreni aperti, si dimostrava facilmente individuabile dai


Caccia di selezione cacciatori sempre più esperti e sagaci. Inoltre non solo la carne veniva utilizzata per un comune consumo, ma molte delle sue parti venivano impiegate nella cura di diversi mali. Dunque un animale utile da molteplici punti di vista, che riuscì a sopravvivere, in gruppi isolati e sporadici, esclusivamente nelle impervie regioni del Gran Paradiso, meravigliosa riserva di caccia dei regnanti italiani che fin dal 1821, visto la drastica situazione vissuta dallo stambecco, imposero una forte protezione all’animale. Nelle Alpi svizzere invece la reintroduzione dello stambecco, scomparso per le medesime motivazio- ni, risale al 1906, anno nel quale furono illegalmente importati 100 stambecchi d’Italia, contrabbandati dal Parco del Gran Paradiso e trasportati nel parco naturale di Pietro e Paolo ed in seguito all’Harder in località Interlaken. Questi 100 stambecchi furono i genitori delle nuove popolazioni a tutt’oggi presenti nelle Alpi Svizzere. Ad oggi, grazie soprattutto ad una politica di protezione attenta ed intelligente, lo stambecco sta lentamente ripopolando la zona alpina prediligendo come habitat le altezze fra i 1600 ed i 3200 metri di altitudine. Immancabili sono i versanti ripidi, rocciosi e ben articolati. Caccia Passione 27


Insomma andar alla scoperta di que- il cervo, anche per lo stambecsto elegante ed altero animale non co l’analisi delle corna ci potrà solo accenderà lo spirito d’avven- dire qualcosa di più sulla sua età. tura, ma consentirà al cacciatore di Sono gli anelli, nel maschio ben ammirare la meraviglia dei luoghi e visibili, a consentirne la definila suggestione del paesaggio alpino. zione più o meno precisa dell’età. Solo durante la primavera lo stam- Anche i nodi frontali, danno indibecco abbandona le alture innevate cazione sulla maturità dello stame vive in zone a bassa quota, carat- becco: si pensi che se ne forma uno terizzate da dolci pendii erbosi che ogni anno circa. Le corna possono lo accolgono per l’intera stagione. raggiungere i 90 cm e un peso di 5 Impossibile non riconoscere uno kg. Proporzionate alla stazza, e dunstambecco: a caratterizzarlo prin- que molto più piccole sono invece cipalmente è il suo corpo mas- le corna della femmina, che non superano i 30 cm. siccio sorretto da arti corti e forti. La caccia di selezio- Quel che il cacciaLa differenza di ne allo stambecco è tore deve tenere stazza fra maschio volta in special modo particolarmente a e femmina è no- a rinforzare la pre- mente durante la tevole, e per di- senza dello stambecco caccia allo stamstinguere l’uno sul territorio alpino becco, è a parte la sua capacità midall’altra si potrà osservare anche la conformazio- metica davvero spiccata, anche la ne delle corna. Basti pensare che sua agilità: è dotato infatti di zocse il maschio riesce a raggiungere coli larghi e articolarti in maniera anche i 100 kg di peso, la femmi- indipendente. Questo rende l’anina difficilmente supera i 50 kg. En- male particolarmente adatto agli trambi comunque possiedono un spostamenti su pareti rocciose scofitto e irto pelo, ideale per soppor- scese e in zone di difficile accesso. tare le rigide temperature inverna- Possiede inoltre una vista e sopratli, e quel colore chiaro che tanto li tutto un odorato davvero molto caratterizza è un dono della natu- sviluppate, eppure si lasciano avvira per rendere l’animale simbioti- cinare anche a brevissima distanco con le rocce che lo circondano. za. Solamente nelle regioni in cui Esattamente come accade con è consentita l’attività venatoria, l’aCaccia Passione 28


Caccia di selezione

Caccia Passione 29


nimale si dimostra a ragione particolarmente difficile da avvicinare. Il cacciatore inoltre dovrà ben conoscere le abitudini comportamentali dell’ungulato che durante l’estate si dimostra particolarmente attivo fin dalla mattina, mentre in inverno l’attività dell’animale comincia più

solo in Svizzera negli anni novanta del novecento si sono superate le 14000 unità. Ecco perché in diverse località alpine la caccia selettiva allo stambecco, con ovvie limitazioni è stata reintrodotta. Nel Canton Grigioni si parla di caccia selettiva fin dal 1977, nel

tardi e si conclude nel tardissimo pomeriggio. I ripari ideali sono fra le rocce, in luoghi praticamente impossibili da trovare e raggiungere. La drastica protezione di cui sono stati oggetto ha consentito alle popolazioni degli stambecchi di rimpinguarsi notevolmente durante il secolo scorso, tanto che

Canton Berna fin dal 1980. Nel Ticino la caccia selettiva allo stambecco è stata riaperta dal 1995. A rendere necessaria la riapertura della caccia di selezione allo stambecco è stato principalmente l’incremento esponenziale della specie, degli animali vecchi, malandati e malati che necessitavano d’essere

Caccia Passione 30


selezionati. E’ stato questo a rendere per lo meno auspicabile in alcune località il prelievo venatori controllato ed intelligente, per la protezione della stessa specie da malattie e indebolimenti inesorabili. Località nelle quali la presenza dello stambecco aumenta esponenzialmente

è stata capace di decimare la popolazione di stambecchi nel Trentino. Inoltre è bene sottolineare che le zone nelle quali la caccia di selezione allo stambecco sono consentite sono località marginali, particolarmente distanti dagli itinerari più battuti dagli escursionisti.

di anno in anno sono soprattutto la Val Verzasca e la Valmaggia in Bavona dove di recente è stata consentita la caccia di selezione dell’ungulato. Tutto questo allo scopo di stabilizzare il numero di capi che compongono le colonie, e con il fine ultimo di limitare i rischi di malattie e di epidemie quali la rogna sarcoptica che

Insomma ad oggi la caccia allo stambecco si dimostra altamente regolamentata, di selezione e volta in special modo a rinforzare la presenza dello stambecco sul territorio alpino italiano e non. Da ricordare inoltre che la specie è regolarmente cacciata in Svizzera, in Austria, ed in Slovenia. Caccia Passione 31


Caccia Passione 32


Caccia all’estero

La riserva di Zelendvor ed il fascino della caccia in Croazia

Caccia Passione 33


La riserva di Zelendvor ...ed il fascino della caccia in Croazia

A caccia in Croazia: Tanto vicina all’Italia che pare Italia essa stessa, per paesaggi, fauna e flora, la Croazia è un spesso raggiunta dagli appassionati dell’arte venatoria durante i periodi di apertura della caccia.

L

a riserva di caccia Zelendvor, fondata nel 1870 e forse la più antica di tutto il territorio. Posizionata nella zona nord ovest della regione, si estende per un’ampia superficie di circa 8500

Caccia Passione 34

ettari e chi la raggiunge normalmente apprezza la caccia individuale o in gruppo alle pernici, alle quaglie, ai fagiani, ai colini della Virginia, ma anche alle beccacce, alle lepri e ai conigli selvatici.


Ungulati Pare che in origine ad importare fagiani di grande qualità dalla Moravia ci pensò il Conte Marko Bombelles che inconsapevolmente diede avvio nella zona alla caccia organizzata. D’altronde il territorio, ieri come oggi era più che ideale: pianeggiante, sabbioso e ghiaioso, con numerose aziende agricole, bo-

hoc pare davvero ampia: con un certo preavviso si potranno mettere in piedi giornate di caccia individuale condotte con i propri cani, o anche predisporre battute di caccia di piccoli e grandi gruppi in compagnia di un capo caccia locale. E’ il bosco a circondare la bella casa di caccia Zelendvor, che nel caso sia richiesto, offre un

schetti e terreni incolti che insieme con gli allevamenti creano l’habitat ideale per molte specie di selvaggina stanziale. La libertà offerta al cacciatore, di organizzare giornate venatorie ad

punto di riferimento e di riposo per gli ospiti cacciatori. Chi lo desidera può ad esempio predisporre la propria permanenza già che sono presenti ben 11 stanze indipendenti e un bel riCaccia Passione 35


storante, pensato per la degusta- indossare un abbigliamento adezione delle più deliziose pietanze guato, di usare laddove possibile nazionali naturalmente a base di cartucce ecologiche e di non butselvaggina. E’ la natura che la fa da tare quelle vuote a terra, di non padrone, insieme con la buona ta- lasciare i propri rifiuti sul terrivola che affascinano tutti i visita- torio e di non danneggiare prati, tori che raggiungono la Zelendvor. boschi, frutteti e giardini. E’ inolA rendere ancora più appetitosa una tre vietato non sparare alla selvagvacanza venatoria ospiti della riser- gina minuta da pelo sul giaciglio, va di caccia Zelendvor ci pensano sparare alla selvaggina da penna le attrazioni presenti nei dintorni. per terra o sul ramo a meno che Nello specifico si potrà prenota- non sia stata in precedenza ferita. re una giornata al Il rispetto nei campo di tiro per L’unica forma di caccia confronti del selil tiro al piattello, accettata nella riserva vatico deve essere dove gli ospiti del- Zelendvor è quella mo- inoltre rispettato: la riserva potranno rale, che rispetti una è vietato sparare sperimentare di- certa etica e stia dal- se la selvaggina è verse tecniche e di- la parte della natura. non visibile, fuori scipline. Prime fra tiro, o se si tratta tutte il trap, lo skeet e il percorso di di specie protette. Quando l’anicaccia. Il percorso di caccia è ap- male è stato sparato è indispenpunto una delle discipline più get- sabile che venga recuperato e per tonate: il tiro al piattello riproporrà questo è sempre bene prestare atil volo di ben 12 tipi di selvaggina tenzione al luogo nel quale il selfra cui quello della fologa, dell’ana- vatico è stato abbattuto. Manco a tra selvatica, della pernice, del fa- dirlo dovrà essere rispettato il cagiano o la fuga della lepre. Un ot- lendario venatorio locale e in fase timo modo per rimanere allenati. di prenotazione dovranno esseTradizioni e abitudini di caccia re definiti diversi dettagli fra cui non devono essere mai dimentica- orari d’arrivo e partenza, membri te né prima, né durante, né dopo che faranno parte del gruppo di la caccia. Per questo al cacciato- caccia, specie alle quali si vorrebre è richiesto di rispettare tutte le be dar la caccia, uso di cani promisure di sicurezza previste, di pri ed eventuali altre necessità. Caccia Passione 36


Fucili da caccia

Caccia Passione 37


Armi basculanti: tipi di chiusura e meccanismi di scatto

Caccia Passione 38


Armi

Caccia Passione 39


Armi basculanti: tipi di chiusura e meccanismi di scatto Conoscere il funzionamento del proprio fucile è fondamentale per il tiratore tanto quanto conoscere la meccanica delle armi usate. In questo articolo vedremo il funzionamento del fucile nelle percussioni e le diverse soluzioni meccaniche della bascula.

I

niziamo dai sistemi di percussione che per le doppiette si dividono in due principali categorie: acciarini a cane interno ed acciarini a cane esterno. Nelle armi a cane esterno, i cani, posizionati a vista sui lati della bascula, occorre armarli manualmente per potere sparare con ogni Caccia Passione 40

singola canna, gli acciarini sono chiamati a molla avanti se la molla a “V” che dà la spinta al cane è posizionata davanti o a molla indietro se posizionata al contrario. Le armi a cane interno, invece, presentano una leva che scorre nella parte inferiore o ai lati della bascula che arma i cani in manie-


Armi

ra automatica, attraverso il movimento di apertura delle canne. Presentano tre fondamentali sistemi. Nel primo, chiamato “Holland & Holland”, gli acciarini sono posti su due cartelle laterali alla bascula e la barretta che congiunge il grilletto al cane e mantiene quest’ultimo in posizione di armamento, di solito non è unica, ma è composta da due

In secondo sistema chiamato “Anson & Deeley” i due meccanismi di percussione sono posizionati nella parte interna posteriore della bascula che permette una percussione leggermente più veloce ed una minore sensibilità agli urti accidentali di contro però la bascula può risultare più fragile. Questo sistema è riconoscibile dall’as-

pezzi distinti, che fermano il cane in due distinti punti. Quindi se, la prima catena di scatto si dovesse sganciare dal cane, ad esempio dopo un urto accidentale dell’arma, il cane viene arrestato dalla seconda piastrina. Questo sistema viene anche detto con acciarino a “doppia stanghetta di sicurezza”.

senza delle cartelle laterali, anche se alcuni armaioli realizzano finte cartelle al solo scopo ornamentale. Un terzo sistema (il “Dickson”) i cani e le molle di accensione sono direttamente montati sul ponticello dei grilletti. Analizziamo adesso i tipi di chiusura delle armi basculanti facenCaccia Passione 41


do un passo indietro nel tempo. Con l’avvento della retrocarica, le canne non vengono più unite in modo permanente alla culatta, ma devono potersi “aprire” per inserire le cartucce. Nello stesso tempo, la chiusura deve essere sufficientemente solida tale da evitare l’apertura delle canne durante lo sparo. Di solito le canne vengono incernierate all’estremità posteriore della culatta (chiamata bascula), e si aprono ruotando o basculando verso il basso, il movimento di rotazione gira verso l’alto la camera di cartuccia consentendo così l’inserimento delle munizioni. Tra la cerniera e la culatta sono presenti delle appendici dette “ramponi”, che vanno ad inserirsi entro apposite sedi nel piano della bascula bloccando l’avanzamento delle canne durante lo sparo ed evitando che si crea dello spazio tra canne e bascula che causerebbe lo scoppio del bossolo. Questo sistema è chiamato bloccaggio di tenuta. I ramponi sono elemento fondamentale del bloccaggio di chiusura, esse presentano una tacca, entro la quale si inserisce un tassello longitudinale che impedisce che le canne ruotano sulla cerniera durante lo sparo. Esistono diverse modalità di bloccaggio, a seconda della potenCaccia Passione 42

za del calibro e della finezza dell’esecuzione possono essere semplici, duplici, triplici o quadruplici. Più ci sono tasselli di chiusura, più è difficile farli lavorare simultaneamente. Una doppietta solitamente presenta uno o due ramponi. Circa a metà del loro spigolo posteriore è visibile la tacca entro la quale viene inserito il tassello di bloccaggio che, nel caso della chiusura semplice, agisce sul rampone più vicino alla culatta, nel caso della chiusura duplice su entrambi. Quando la tacca per i tasselli è praticata nello spigolo posteriore del primo rampone e nello spigolo anteriore di quello più arretrato, siamo in presenza della chiusura a “T”. Una terzo tipo di chiusura inventata dall’armaiolo Greener, è praticata dietro le culatte. Nelle doppiette tra una canna e l’altra, nel sovrapposto ai lati della canna superiore, è presente un’appendice o due per i sovrapposti che, ad arma chiusa, si inserisce in apposite tacche praticate nella culatta, in tal caso si parla di chiusura quadruplice. Un perno trasversale scorrevole blocca questa appendice attraversandola o, come nel sistema Purdey, passandole sopra, in modo da bloccare le canne impedendo la loro apertura.


Armi

Caccia Passione 43


Caccia Passione 44


Cani da caccia

Caccia grossa con

l’Irish Wolfhound

L’Irish Wolfhound è una razza irlandese selezionata per la caccia al lupo ed all’orso. Le sue origini molto antiche e la selezione lo hanno reso famoso in tutte le casate nobili dell’Europa del Medioevo. Forza, coraggio e velocità lo rendono un ottimo ausiliario nella caccia grossa

I

cani irlandesi sono stati sicura- ni dei lupi. La proibizione da parte mente la razza base dalla qua- di Cromwell nel 1652 di esportale è iniziata la selezione per gli re wolfhounds al di fuori dei conodierni Irish Wolfhound. Questa fini nazionali, permise la preserrazza ebbe così tanto successo nella vazione del numero di esemplari, caccia all’orso ed al lupo che coppie ma la scomparsa graduale del lupo di Irish Wolfhound furono donati e la continua richiesta all'estero andò ad alimenalle case reali europee, scandinave ed Il levriero irlandese o tare il pericolo altre dal medioevo Irish Wolfhound è il gi- di estinzione di fino al XVII sec. gante tra le razze canine, questa razza alla Furono inoltre in- con una taglia media supe- fine del XVII sec. viati in Inghilterra, riore ad 80 cm alla spalla A dare nuova linfa all’allevamento Spagna, Francia, Svezia, Danimarca, India e Polonia dell’Irish Wolfhound fu crescita del sempre conlo stesso scopo: battute nazionalismo irlandese nel tardo di caccia estreme, nelle quali nes- XIX sec. Questa razza divenne presun altro cane poteva competere. sto il simbolo vivente della cultura Nel XV sec. fu richiesto ad ogni con- irlandese e del passato celtico. Cotea dell’Inghilterra di avere almeno lui che contribuì maggiormente alla 24 “cani da lupo” per proteggere le rinascita del “cane da lupo” irlangreggi dei contadini dalle incursio- dese fu il capitano G.A. Graham, il Caccia Passione 45


quale iniziò a procurarsi alcuni dei pochi levrieri del tipo Wolfhound che si potevano ancora trovare in Irlanda e, con incroci di deerhound, borzoi ed alani, ottenne un tipo di cane che si riproduceva in maniera omogenea in ogni generazione. I risultati così conseguiti vennero accettati finalmente come un ritorno legittimo della razza, al punto che l'Irish Kennel Club istituì una classe per la razza nella propria

ra forte, ma aggraziata, un movimento fluente ed efficace, testa e collo portati alti e la coda portata con una piega verso l’alto con una leggera curva verso l'estremità. Questa razza veniva impiegata per la caccia al lupo e all’orso per il suo coraggio e per la sua potenza. E’ un cane molto buono di carattere, ma temibile se viene provocato. Molto attaccato alla famiglia, in particolare ai bambini, l’Irish Wolfhound

esposizione dell'aprile 1879 ed il club di razza fu fondato poco dopo. L'Irish Wolfhound non è un cane pesante o massiccio come l'alano, anche se è di taglia molto grande e aspetto imponente, avendo una muscolatura potente, corporatu-

possiede un grande equilibrio caratteriale. E’ una razza che non richiede particolari attenzioni, a parte la cura del mantello, essendo abbastanza rustico e robusto. Vediamo ora le sue misure davvero impressionanti.

Caccia Passione 46


Cani da caccia L’altezza per gli esemplari maschi è minimo 78,5 cm al garrese, mentre per le femmine minimo 71 cm al garrese. Il peso si aggira intorno ai 55 kg per i maschi e 40 per le femmine. Il tronco è allungato ed imponente, mentre la testa è lunga e piatta, con il cranio non troppo largo, il muso lungo e leggermente appuntito. La dentatura corretta e completa presenta una chiusura a forbice con mascelle molto forti.

muscolari, che consentono all’Irish Wolfhound di raggiungere velocità molto elevate. Il pelo è ruvido, duro e piuttosto corto, che da un’ottima protezione alle basse temperature. Il colore del manto può essere grigio, tigrato, rosso, nero, bianco o daino. L’Irish Wolfhound è una razza nata per la caccia grossa al lupo ed all’orso. Si adatta molto bene ad ogni tipo di terreno ed alle temperature molto basse.

Gli occhi sono piccoli, scuri ed esprimono molta bontà e tranquillità. Le orecchie sono piccole e portate come quelle del “Greyhound”. Gli arti sono presentano raggi ossei lunghi ed un’ossatura forte, con zampe diritte e con eccellenti masse

Nonostante la sua mole, l’Irish Wolfhound è un cane molto dolce, tranquillo ed equilibrato con le persone. In ambito venatorio questa razza non viene quasi più impiegata, ma nel suo sangue conserva ancora il suo istinto per la caccia grossa. Caccia Passione 47


Addestramento dei

Caccia Passione 48


Cani da caccia

Cani da Seguita alla lepre

Caccia Passione 49


Addestramento dei

Cani da Seguita alla lepre Come condurre al meglio i cani da seguita sulla lepre, l’addestramento, il selvatico e le razze più utilizzate in Italia dai segugisti e dei lepraioli italiani. Addestrare il proprio cane può risultare utile e divertente allo stesso tempo, se si impiegano passione e pazienza.

U

n fondamentale aiuto al cacciatore che voglia insidiare la lepre con buoni risultati, è certamente fornito dal cane da seguita, il segugio. Tante sono le razze idonee a questa specialità per le quali è necessario un addestramento mirato e laborioso, ma di certo non impossibile. Caccia Passione 50

Per un buon addestramento del cane dobbiamo innanzitutto conoscere il selvatico che andremo a cacciare, nel nostro caso la Lepre. Si tratta di un selvatico astuto ed estremamente velocità. La Lepre comune o Lepre europea è un mammifero le cui dimensioni in genere variano dai 48 ai 70cm di lunghezza per


Cani da caccia un peso che oscilla tra i 4 e i 6kg. Si può iniziare già quando il nostro La struttura del corpo è molto slan- cane ha circa tre mesi insegnandogli ciata con arti posteriori lunghi e ro- a seguire un coniglio all’interno di busti, una testa piccola in cui spicca- uno spazio chiuso. Collocheremo il no grandi occhi sporgenti e orecchie nostro cucciolo ad esempio all’intermolto sviluppate sia per forma che no di un recinto nel quale libereremo per il particolare udito, a tutto ciò un coniglio; il selvatico impaurito si aggiunge un ottimo olfatto. Il comincerà a scappare ed il cucciolo mantello della Lepre è fulvo-grigia- dovrà imparare a seguirlo senza perstro, tendente a tonalità più scure derlo mai di vista. Man mano che il sul dorso e al bianco in prossimi- cane crescerà si amplierà il recinto tà delle parti inferiori e della coda. di addestramento; identico esercizio La lepre è un selvatico molto co- può essere eseguito con un selvatico mune nel nostro territorio, dalla diverso, ad esempio un piccolo cinpianura alla media montagna, ove ghiale che non possa fare del male siano presenti bo- La scova, l’eventuale al nostro cane. schi di latifoglie, inseguimento e l’abbat- In questa fase di aree coltivate a ceaddestramento timento sono le fasi più reali o comunque il cane dovrà apesaltanti della caccia ricche di germogli, prendere bene i erbe, frutta, semi, alla lepre. comandi generalbacche, ghiande e cortecce. Le abi- mente più utilizzati: con la “chiatudini della lepre sono general- mata”, il cane viene richiamato immente crepuscolari e mattutine; mediatamente vicino alle nostre animale molto sospettoso, al mi- gambe; con il “Terra” si può fermanimo sentore di pericolo la lepre re l’azione in qualsiasi momento, comincia a correre velocemente anche a distanza, comandando al con salti, scatti e balzi improvvisi. cane di accucciarsi a terra nel punto Vediamo ora come addestrare e con- ove si trova ed ancora rivolto verso durre al meglio i cani da seguita sul- la direzione intrapresa; con il cola lepre per avere risultati venatori mando “Va’” invece il cane dovrà soddisfacenti. La fase dell’addestra- riprendere l’azione nella direziomento richiede allo stesso tempo ne che indicheremo con la mano; passione, pazienza e la disponibi- infine al comando “Dietro”, consilità di recinti di varie dimensioni. derato tra i più importanti, il cane Caccia Passione 51


dovrà abbandonare ogni azione e tornare quindi verso il padrone posizionandosi dietro alle sue gambe. Un cane che risponda bene a questo tipo di addestramento sarà già idoneo per la seguita in singolo nella caccia al coniglio, alla lepre o al cinghiale. Ricordiamo che ogni esercizio si può ripetere varie volte come fosse un gioco ma senza esagerare per non annoiare il cucciolo. La successiva fase dell’addestramento riguarda la confidenza del cane con il terreno di caccia vero e proprio nonché la muta, ovvero il lavoro in squadra con altri cani; è sempre consigliabile, nel comporre la muta, utilizzare cani della stessa razza in modo da uniformarne il più possibile sia le caratteristiche di lavoro che l’indole degli elementi che la compongono. Una parte importante dell’addestra-

Caccia Passione 52

mento di qualsiasi cane da caccia è il superamento della paura dello sparo in modo che non si spaventi durante l’azione di caccia. Per abituare quindi il nostro cane al rumore degli spari si può usare una pistola a salve con la quale si dovranno sparare pochi colpi a lunghi intervalli di tempo, prima in lontananza poi sempre più vicino all’ausiliario, tranquillizzandolo in modo che questi possa abituarsi gradualmente. Con un po’ di pazienza il nostro compagno di caccia non farà più caso agli spari proseguendo il suo lavoro senza problemi. Esaminiamo ora alcune delle più diffuse razze di cane per la seguita generalmente usate dai cacciatori italiani e d’oltralpe, che a nostro parere (puramente soggettivo!) ci sembrano le più adatte nella caccia alla lepre. Primo fra tutti il Segugio Italiano.


Cani da caccia

Le origini di questa razza secondo alcuni risalirebbero addirittura all’antica Gallia da una serie di incroci del Segugio da corsa egiziano con il Molosso romano; robusta e muscoloso, questo cane possiede una struttura bene equilibrata che lo rende instancabile nel seguire la selvaggina. Il Segugio Italiano è vivace ed ardito, sa battersi su ogni tipo di terreno, si adatta facilmente a qualsiasi condizione. Eccellente sulla lepre. Il Segugio maremmano è appunto

originario della Maremma, in Toscana, più piccolo del Segugio Italiano; è nato verso la fine dell'1800, ma solo recentemente è stato riconosciuto dall'ENCI. La razza è dotata di temperamento forte ed ha una notevole voce che usa in modo ottimale nell’abbaiare a fermo, importante peculiarità per la caccia al cinghiale. Questi cani vengono impiegati con successo sia in singolo che in muta, forti e tenaci, non demordono in presenza di cinghiaCaccia Passione 53


li particolarmente aggressivi o di gruppi consistenti. Il Segugio Maremmano si adatta bene anche nella caccia alla lepre e ad altri selvatici. L’Harrier è un segugio inglese di piccola taglia probabilmente discendente dal Foxhound, dal quale ha ereditato la struttura morfologica pur se in misura ridotta. L'Harrier, presenta una struttura leggera ma molto forte, selezionato appositamente per la caccia alla lepre. Il Beagle nasce in Inghilterra nel XII secolo, presumibilmente da incroci tra l’Harrier ed un vecchio segugio inglese, come cane da seguita di taglia media per la piccola selvag-

Caccia Passione 54

gina. Il Beagle abbaia poco ma con voce tonante ed acuta quando agitato o eccitato. Si tratta di un cercatore instancabile alla continua ricerca dell'usta, l’odore del selvatico, quindi eccellente per la caccia alla lepre. Dalla parte francese abbiamo il Bleu de Gascogne, segugio di origini antichissime distinto in tre “sotto razze” per la misura: Grand - Petit e Basset Blue de Gascogne. Il primo nasce nell'ottocento, quale discendente diretto del “bloodhound”, capace di inseguire una lepre oppure combattere un lupo. Con il tempo è stato valorizzato di più il Petit Blue de Gascogne, anch'esso ottimo segugio, molto veloce e quindi adatto alla lepre. Il Grand Gascogne Saintongeois nasce per volontà del barone Latour de Virealde da incroci tra Ariegeois, Bleu de Gascogne e Saintongeois; il nome viene dalla omonima regione natia. E' un cane molto resistente dal fiuto eccellente, coraggioso, forte ed elegante, adattissimo per la caccia alla lepre. Il Chien d'Artois, meglio conosciuto come: “Briquet”, è originario dell'omonima regione collinare francese; è un incrocio tra bracchi e segugi ai quali che deve il suo spiccato fiuto e senso di orientamento. Utilizzato anche per la caccia al capriolo


Cani da caccia

ma oggi viene soprattutto utilizzato per scovare lepri e conigli selvatici. Pur non riconosciuta ufficialmente come razza. l’Anglo Francese Tricolore, poiché considerato un meticcio, gode di molta considerazione tra i cacciatori quale segugio veloce e instancabile dall’olfatto finissimo. Discendente dal britannico Harrier, molto utilizzato per la caccia alla lepre per la quale risulta particolarmente predisposto. Dal versante tedesco troviamo il Dachsbracke o Korthals, razza originaria della Westfalia conosciuta già nel 1600, utilizzato dall'alta nobiltà germanica. Il Dachsbrake è adatto

soprattutto alla selvaggina di piccole dimensioni come lepre e coniglio ma se la cava bene anche sul cinghiale. Il Porcelaine discende dal Cane di Sant'Uberto e da qualche segugio svizzero di colore bianco-arancio dal quale ha ereditato i colori del mantello, bianco a sfumature arancio da cui il nome. Il Porcelaine è un eccellente segugio dotato di ottimo olfatto, molto agile e resistente, ideale per la caccia alla lepre. Infine il Segugio dei Balcani, originario di quella che una volta era la Jugoslavia, è un cane da caccia dotato di ottimo fiuto, energico e tenace, capace di adattarsi a qualsiasi clima e tipo di selvatico quindi eccellente sia per la caccia alla lepre che a volpi e cinghiali. Abbiamo visto quindi solo alcune delle più diffuse razze di cani da caccia utilizzati come segugi per la lepre, per ognuna di esse abbiamo tentato di sintetizzare le peculiarità consci però che non basterebbe un trattato per parlare esaustivamente di ognuna. Ogni cacciatore sceglierà la razza che più gli aggrada per il proprio compagno di caccia, anche in base al territorio in cui svolgerà l’azione venatoria, curandosi di avere pazienza nell’addestramento e tenendo conto dell’indole propria della razza prescelta. Caccia Passione 55


Raffaello Crio Comfort

Il nome Benelli non ha bisogno di presentazioni, perché si presenta già da solo. Negli anni, la casa d’armi più prestigiosa d’Italia è riuscita ad imporsi sul mercato per l’elevata precisione meccanica dei suoi prodotti e per la resa balistica degli stessi.

Caccia Passione 56


Mancino...

Fucili da caccia

eccellente Tecnologia di Casa Benelli...

Caccia Passione 57


Raffaello Crio Comfort eccellente Tecnologia di Casa Benelli...

Ovunque si parli di Benelli si sente solo dire che è la numero uno del settore, così come lo è nel campo dei fucili da caccia. Il riconoscimento nasce anche dai continui investimenti dell’azienda nella ricerca e nella tecnologia. Questi investimenti hanno contrassegnato i primi 40 anni di vita della società, che, oggi, senza falsa modestia, può legittimamente vantarsi del titolo di azienda leader e di numero uno del settore armiero

L

a gamma dei fucili da caccia Benelli è vastissima, come altrettanto vasta è anche la platea dei cacciatori che li utilizzano. I cacciatori, però, non sono tutti uguali: esistono anche i tiratori mancini, cioè quelli che usano la mano sinistra per fare tutto, caccia compresa. Benelli, durante il suo costante lavoCaccia Passione 58

ro di ricerca e di sviluppo tecnologico, ha pensato anche di creare fucili adatti ai tiratori mancini. Questi fucili sono la versione riveduta e corretta di quelli standard, versione che viene riprogettata e costruita per chi usa la mano sinistra. In realtà, i fucili Benelli per i mancini sono detti versioni “speculari”, cioè traggono spunto dal


Mancino...

concept del fucile standard, ma poi sono ricostruiti ex novo per garantirne la massima efficacia e precisione. La resa balistica e la funzionalità di un’arma non si ottengono, infatti, solo modificandone alcune parti, ma ricostruendole da zero. Magari si useranno anche le stesse tecnologie dei modelli standard, ma ripensan-

Fucili da caccia

dole e ricostruendole in modo del tutto nuovo ed originale. I frutti di questa constante innovazione tecnologica targata Benelli sono tanti, ma quello che sta ottenendo il maggiore apprezzamento dei cacciatori è il fucile Raffaello Crio Comfort Mancino. Si tratta di un semiautomatico calibro 12 a massa inerziale, prodotto

Caccia Passione 59


secondo la tecnologia più avanzata messa in atto proprio dalla Benelli. La meccanica di questo semiautomatico comprende la testina rotante con scatto a geometria variabile. Nel Raffaello Crio Comfort Mancino tutto è pensato, progettato e predisposto per chi usa l’arma con la mano sinistra: le canne, i prolungamenti posteriori delle stesse, in accoppiamento con la carcassa, le carcasse, gli otturatori e gli scatti per l’espulsione a sinistra. Del modello standard, Raffaello Crio Comfort Mancino conserva la tecnologia Comofortech e le canne Crio. Con il termine Comfortech si identifica una tecnologia che permette di ridurre il rinculo mantenendo sempre lo stesso peso del fucile Il rinculo, cioè il balzo dell’arma dopo lo sparo, è uno dei problemi più rilevanti delle armi da caccia, problemi che tantissime fabbriche d’armi hanno tentato di superare e risolvere. Il problema è diventato sempre più sentito a causa delle rinnovate esigenze del mercato, che chiede armi sempre più leggere e funzionali. Secondo le leggi della fisica, però, la leggerezza del fucile non è sempre conciliabile con la riduzione del rinculo. Benelli, sempre fedele al suo impegno nella ricerca e nell’innovazione, è riuscita proprio a superare questo limite, ovvero ha fatto sì che anche le armi Caccia Passione 60

leggere potessero assorbire o azzerare al minimo la sensazione del rinculo. Questo effetto si ottiene grazie ai materiali del calcio e dell’astina, realizzati in tecnopolimero e a quelli del calciolo e del nasello, realizzati in tecnogel. Il calcio, che ha subito anche il trattamento Comfort Touch, dona una sensazione piacevole al contatto con la pelle, mentre il calciolo e il nasello, grazie all’inserto in gel, si modificano durante lo sparo assorbendo la sensazione di rinculo e potenziando la sensazione di comfort del fucile. Anche il calcio ha un inserto in gel che assorbe l’urto sul calcio e sul nasello. La

sua particolare forma anatomica lo rende anche molto delicato a contatto con la spalla e con la guancia del cacciatore. La tecnologia Comfortech produce risultati visibili anche sull’estetica dell’arma, che


Fucili da caccia si presenta con un design elegante, raffinato e decisamente unico. Non è da meno la resa balistica, progettata secondo i livelli più alti di precisione e perfezione. Precisione di tiro e uniformità delle rosate vengono garantite dal trattamento criogenico subito dalle canne, trattamento che dà il nome alla tecnologia Crio introdotta proprio dalla Benelli.

Il trattamento criogenico aumenta la resistenza della canna alle pressioni e all’aumento di temperatura generato dallo sparo. Con minori tensioni, si deformano meno anche le cartucce, garantendo una traiettoria più mirata anche a lunghe distanze. Senza deviazioni, lo sciame dei pallini appare più compatto, garantendo rosate uniformi e tiri diretti al bersaglio e senza errori. Raffaello Crio Comfort Mancino, ma anche nella versione standard, è forse l’unica arma in cui precisione di tiro, traiettoria e rosata coincidono perfettamente. La altre caratteristiche tecniche di

Raffaello Crio Comfort Mancino sono funzionali alla resa balistica ed estetica del prodotto appena descritto, ovvero: distanza calcio dal grilletto/ deviazione 365 mm; piega al tallone 55mm, piega al nasello 37 mm; sicura trasversale con avviso in rosso di arma pronta per lo sparo; nasello e calciolo intercambiabili; mirino High –sight in fibra ottica di colore rosso; guardia grilletto in Ergal cromato; scatto a pacchetto estraibile compreso tra 22 e 28 N, sicura manuale a traversino reversibile, sicura automatica contro lo sparo a raffica, sicura automatica contro lo sparo a otturatore non in completa chiusura, cut-off al serbatoio. Ed inoltre: bindella ventilata in fibra di carbonio; serbatoi in tubolare con riduttore a 2 colpi ( senza riduttore 3 colpi 12/76, 4 colpi 12/70), camera 76 magnum( per consentire tiri anche con cartucce più potenti), peso tre chili circa con canna da 70 cm. Raffaello Crio Comfort Mancino viene prodotto anche con canne da 65 e 75 cm e con strozzatori *** e viene venduto in dotazione con due strozzatori interni ed esterni */**. Secondo i cacciatori, gli strozzatori a tre stelle garantiscono in quest’arma una resa balistica eccellente, anzi da numero uno. Anche il prezzo è degno di un numero uno: circa duemila euro. Caccia Passione 61


Cartucce per la beccaccia ed il cinghiale

Pegoraro s.r.l.

La Pegoraro S.r.l. offre cartucce specifiche per la caccia alla beccaccia ed al cinghiale. Una specializzazione nella produzione della munizioni che unisce potenza e precisione.

L

a Pegoraro Sport S.r.l., con sede a Dolo in provincia di Venezia, è un’azienda che ha iniziato la sua attività nei primi anni ’70, come conseguenza della grande passione del fondatore della stessa, Cesare Pegoraro, sia per la caccia

prodotte dalla Pegoraro, ha consentito all’azienda di allargare e specializzarsi in questa attività. Considerata la particolare situazione climatica della regione, contraddistinta da inverni piuttosto rigidi e con un alto tasso di umi-

che per il tiro. Sorta inizialmente come semplice rivendita di armi e munizioni, sopo qualche anno debutta sul mercato come azienda per il piccolo caricamento artigianale, atto ad appagare le esigenze più particolari dei cacciatori e tiratori. Il successo riscosso fra i cacciatori che utilizzavano le cartucce

dità, la Pegoraro S.r.l. ha sentito la necessità di selezionare ed utilizzare i migliori prodotti fruibili sul mercato, con l’intento di produrre munizioni dal rendimento balistico sempre elevato ed affidabile. In particolare, molta attenzione è stata prestata per la linea caccia, la quale varia dalle cartucce

Caccia Passione 62


Munizioni per la piccola migratoria a quelle per la stanziale, fino ad arriva alle munizioni riservate alla migratoria acquatica, anatre, oche etc. La Pegoraro, però, ha voluto continuare la produzione delle cartucce per il tiro a volo, dal Trap allo Skeet, dallo Sporting all’Electrocibles e al tiro al piccione, a testimonianza dell’ottima capacità dell’azienda di tenere vivi settori diversi. Tutte le munizioni, sia quelle sportive che da caccia, sono contraddistinte dall’alta velocità e da rosate sempre ben distri-

Le cartucce per la beccaccia sono specifiche per la caccia a questo volatile, grazie all’utilizzo di una borra con dispersore, la quale consente rosate molto larghe già sulla brevissima distanza. Altra cosa sono le cartucce riservate al cinghiale. Quest’ultime rappresentano una nuova entrata nella nostra produzione in casa Pegoraro ed è necessario citare la caratteristica dell’utilizzazione della collaudata palla Gualandi, la quale garantisce precisione e potere di arresto anche

buite anche alle grandi distanze. Tutto ciò è stato possibile grazie alla conservazione artigianale della produzione, cosa che ha consentito all’azienda di mantenere alti livelli qualitativi dei prodotti. Veniamo ora alla presentazione delle cartucce BECCACCIA e CINGHIALE.

sulle lunghe distanze. Le cartucce per il cinghiale hanno tali caratteristiche : calibro 12, fondello da 27 mm, bossolo da 70 mm. La velocità massima è di 500 m/s. La Pegoraro S.r.l. rappresenta il vero artigianato italiano, il quale riesce a competere sul mercato grazie all’affidabilità decennale dei suoi prodotti. Caccia Passione 63


“Foto di repertorio non corrispondenti al Racconto dell’Autore” (Archivio Caccia Passione)

Caccia Passione 64


Racconti venatori

Caccia alle anatre negli USA

Caccia alle anatre, una passione che non conosce confini: Riccardo racconta le sue esperienze passando da Roma fino al Montana e all’Alaska.

C

i si innamora della caccia e l’acqua navigabile la vedo di rado. alle anatre mai per caso, ma Metti che il mio senso d’equilibrio per una predisposizione ge- era precario, metti che il buio era netica. A me il colpo di fulmine mi pesto e che il barchino andava con ha letteralmente folgorato durante una velocità inaspettata, fatto è che una vacanza in casa di un carissi- ricordo ancora quel momento con mo amico di scuola. Allora ero an- grande emozione. Il capanno era cora all’università e pur di fuggire ben nascosto, ma il padre di Alberdai libri si faceva davvero di tutto. to conosceva quella laguna come le Alberto mi portò in quello che oggi sue tasche: ci lasciò sul capanno e si è diventato un meraviglioso parco dedicò alla disposizione di un centinaturale a Fogliano, naio di stampi e ripoco a sud di Roma, ...nel ricordo gli Sta- chiami vivi. Veloce Uniti resteran- era veloce quell’uocon suo padre che ti mi iniziò a quel- no per me il sogno di mo, forse preso da la forma di caccia ciascun cacciatore... una frenesia che che in pochi conoriusciva a celare scono: in botte o dal cestino come alla grande. La selvaggina non si amava chiamarla lui. Il capanno fece attendere e per quanto quelera detto cestino in quanto compo- lo non fosse il mio habitat, riuscii sto da frasche posizionate con cura a portare a casa qualche soddisfasu una piattaforma di legno. Il tut- zione, ma mi beccai quella brutta to veniva lasciato sull’acqua e lo si malattia che è la passione inconpoteva raggiungere esclusivamen- trollabile per la caccia alle anatre. te con una piccola imbarcazione. Per inseguirla sono arrivato ovunPotete immaginare il mio disagio que, persino negli Stati Uniti. A quando mi chiesero di montare su quei tempi nel Montana davvequel barchino: io vivo in montagna ro in pochi si dedicavano a queCaccia Passione 65


sto genere di caccia, ma io in quel paese lontano per motivi di lavoro, non riuscii proprio a resistere. Devo dirtelo, la caccia lì era decisamente più semplice: era sufficiente avvicinarsi ad uno dei tanti laghetti naturali presenti nella zona e non era nemmeno necessario far chissà che per nascondersi. Ricordo di mattine intere passate a contare germani, codoni, alzavole, canapiglie: certo le cose non devono essere più così nemmeno nel Montana, per lo meno da quel che mi dicono gli amici della zona, ma nel ricordo gli Stati Uniti resteranno per me il sogno di ciascun cacciatore. Le anatre intravedendomi naturalmente scattavano e sorvolavaCaccia Passione 66

no la mia figura con una velocità sorprendente. Imparare l’arte della pazienza è stato fondamentale: se avessi sparato in quel momento non sarebbero più tornate per almeno qualche giorno e le avrei trasformate in creature più che sospettose. Era molto meglio trovare un piccolo angolo nascosto, costruendolo se necessario e aspettare: non mi hanno mai fatto attendere più di una ventina di minuti. Tornavano un po’ per volta e in quel momento il mio istinto di cacciatore si risvegliava: quelli erano senza ombra di dubbio i momenti più frenetici dell’intera giornata di caccia. In quei momenti non ti devi far prendere dall’entusiasmo: va bene l’eccitazione, siamo


Racconti venatori cacciatori ma pur sempre umani, eppure devi tenere i piedi per terra. Il carniere legale non doveva superare i 7 esemplari, e se tutto andava bene, in una mezzoretta riuscivo a portare a casa un bel bottino. I primi tempi non mi facevo accompagnare nemmeno dal cane per il riporto: il più del lavoro lo facevano le correnti, e le anatre che proprio non riuscivo a recuperare personalmente, venivano portate a casa grazie all’uso di una comodissima canna da pesca, che faceva il lavoro sporco. La regola che m’ero imposto era semplice: mai frequentare due giorni di seguito il medesimo posto. Bisogna avere cura dei luoghi di caccia

e rispettare i suoi esemplari. Cercavo sempre di lasciare una, due settimane di tregua ad ogni location, in quel modo le anatre non s’impaurivano troppo e le mie giornate di caccia passavano via tranquille. Il lavoro qualche anno più tardi mi ha portato in Alaska: sì c’è freddo, c’è freddissimo e cacciare le anatre non è per niente semplice. I cacciatori certo non mancano e le anatre con il passare del tempo si sono fatte, giustamente, sospettose. Eppure non perdo le speranze: quando posso mi reco nelle anse dei fiumi o nelle foci, perché di laghetti accessibili qui non ce ne sono poi tanti, ma di questo racconterò la prossima volta.

Caccia Passione 67


Telescopi da osservazione

Swarovski Z6i 5-30x50 P. ..specialista in lunghe distanze.. Swarovski Z6/Z6i 5-30x50 P: La caccia è fatta essenzialmente di persone, ma anche di accessori, quali i fucili e le ottiche di puntamento. In questo campo si distinguono accessori comuni e accessori di lusso..

P

iù volte, nel corso delle nostre trattazioni, abbiamo recensito sia gli uni che gli altri, ma oggi, per dovere di cronaca venatoria, torniamo ad occuparci nuovamente di un prodotto di lusso, anzi di un ac-

Caccia Passione 68

cessorio extralusso, ovvero il cannocchiale di puntamento Swarovski Z6/ Z6i 5-30x50 P. Questo cannocchiale è realizzato da una delle aziende più prestigiose del settore, dove il concetto del lusso si sposa perfettamente


Ottiche con la tecnologia e l’elevata funzionalità. Il Gruppo Swarovski, infatti, nel corso della sua lunghissima attività produttiva, ha saputo proporre ottiche da caccia e non, dalle elevate prestazioni e dalla capacità visiva inimmaginabile. Di solito, la perfezione delle ottiche Swarovski è tale che non esistono paragoni, o meglio non è possibile farli. Il costo delle ottiche realizzate da questa prestigiosa azienda rispecchia proprio il valore della stessa e si pone lievemente al di sopra della media del mercato. Un cannocchiale di puntamento Swarovski costa, infatti, quasi quanto un fucile e tutto un cannocchiale ad altissima risoluciò sembra impossibile, ma in real- zione, con ingrandimenti e zoom che tà non lo è, perché un cannocchiale possono arrivare fino a trenta volte le dimensioni del berdalla visione potente e perfetta permette Piccola dimensione dei saglio. Il prodotto è di vedere oltre ogni punti di mira del retico- ideale per la caccia limite, anche oltre lo, ingrandimento 30x, a lunghe distanze, l’impossibile. Il can- torretta di parallasse specie in alta monnocchiale di punta- laterale e ottica HD tagna, dove, per condizioni climatimento Swarovski Z6/ Z6i 5-30x50 P, in particolare, fa parte che estreme o per l’elevata resistenza di una nuovissima generazione di otti- della selvaggina, si devono tentare tiri che di mira, anzi della “seconda gene- anche oltre i 300 metri di distanza. razione”, così come è stato ribattezza- Con quest’ottica si può visualizzare to dalla stessa azienda, che ha lanciato qualsiasi selvatico a lunga distanza, i cannocchiali della serie Z6 solo nel dal più piccolo al più grande. Alcu2007. Il modello Z6/Z6i 5-30x50 P è ni cacciatori temono che la caccia a Caccia Passione 69


lunghe distanze non sia etica o materialmente possibile e che, quindi, un cannocchiale come Z6/Z6i 5-30x50 P possa rivelarsi superfluo. In realtà, la caccia, se condotta nel giusto periodo e con le giuste attenzioni e attrezzature, non esula mai dal concetto di eticità. Una caccia non etica o scorretta è solo quella che sconfina nel brac-

i maggiori punti di forza di questo prodotto, inimitabile ed insuperabile nella caccia a lunga distanza, ma solo se adoperato correttamente. L’ottica di cui stiamo parlando è, infatti, un cannocchiale variabile, cioè permette diverse possibilità di ingrandimento. Nelle ottiche variabili, se l’oggetto da osservare durante gli ingrandimenti si

conaggio o in qualunque attività non autorizzata e priva di licenza. Cacciare bene e con ottimi risultati non può prescindere nemmeno dall’uso dei giusti accessori. Il cannocchiale Swarovski Z6/Z6i 5-30x50 P è proprio uno di questi. La piccola dimensione dei punti di mira del reticolo, l’ingrandimento 30x, la torretta di parallasse laterale e l’ottica HD sono

trova spostato rispetto al centro della pupilla d’uscita (e costringe l’occhio a non focalizzarsi sul quel centro), si crea un errore di visione, detto “errore di parallasse”, cioè l’oggetto non viene visualizzato con le dimensioni corrette. Le moderne ottiche di mira sono ormai dotate di sistemi di correzione di parallasse. Questi sistemi possono essere oggetto di regolazio-

Caccia Passione 70


Ottiche ne manuale, che impedisce la visualizzazione dell’errore fino a una certa distanza preimpostata dall’utente. Se quest’ultimo non riesce a regolarla bene, si ritroverà sempre a visualizzare quell’errore, rischiando di non centrare la mira. Il problema si verifica spesso nelle ottiche di mira variabili. Nel cannocchiale Swarovski Z6/Z6i 5-30x50 P, l’errore di parallasse è stato corretto dal costruttore tramite la torretta di parallasse laterale, dispositivo

sono: ingrandimento 5-30x; diametro utile dell’obiettivo 48,2 -50 mm; diametro della pupilla d’uscita 9,5 -1,7 mm; distanza pupilla d’uscita 95 mm; campo visivo m/100m 7,9-1,3; campo visivo in gradi 4,5-0,75; campo visivo soggettivo 22,8 gradi; compensazione diottrica da -3 a +2; trasmissione 90%; valore crepuscolare secondo DIN 58388, 14,1-38,7; correzione del punto di impatto per clic ( mm/100m) 5; regolazione massima

Tutti coloro che usano o che hanno usato le ottiche di mira Swarovski parlano di una visione inimitabile e di prestazioni visive eccellenti che fanno ben presto dimenticare ed anche ammortizzare la spesa di acquisto del prodotto. che permette di evitare l’errore anche se il bersaglio viene visualizzato lateralmente rispetto al centro della pupilla d’uscita. Con questa funzionalità, non presente in tutti i modelli del cannocchiale e da scegliere se si hanno difficoltà con la regolazione manuale, vengono azzerati tutti i problemi di utilizzo e di regolazione tipici delle ottiche variabili. Le altre caratteristiche tecniche del cannocchiale di puntamento Swarovski Z6/Z6i 5-30x50 P

verticale e laterale ( m/100m) 1,2-0,7; diametro del tubo centrale 30mm. Swarovski Z6/Z6i 5-30x50 P è lungo approssimativamente 398 mm e pesa circa 640 grammi. Il suo prezzo varia in base al tipo di reticolo integrato e alla presenza o meno del correttore di parallasse. Il modello con reticolo Plex e con correttore di parallasse costa 2043 euro, mentre quello senza correttore di parallasse e con reticolo Plex o BRH costa 1917 euro. Caccia Passione 71


Accessori per la caccia Caldwell Lead Sled DFT: il più versatile tra i rest. Il nuovo rest per fucile “Lead Sled”, prodotto e commercializzato dalla Caldwell, è una base di appoggio molto stabile, compatta, robusta e molto ben costruita. Può essere impiegato con tutte le armi lunghe, lisce e rigate, oltre che con armi corte. La sua versatilità, la robustezza e la stabilità sono le tre caratteristiche principali del Lead Sled DFT.

per info: http://www.battenfeldtechnologies.com/caldwell/catalog.asp?product=Lead-Sled-DFT

Coltello Contractor IV della SOG: essenziale ed efficace La Casa americana propone il Contractor IV, un coltello con la lama ricurva, che ricorda molto il ronchetto valtellinese. Lama e struttura in acciaio, peso ridotto e dimensioni minime consentono un facile trasporto di questo coltello, adatto a tutte le esigenze in ambito venatorio. Il Contractor IV è un coltello molto semplice ed essenziale, il quale può essere un utile compagno di caccia. In commercio dal 2011, questo coltello presenta un manico piatto in materiale G10 appena zigrinato, il quale copre la struttura in acciaio, quest’ultima collegata ad una lama anch’essa in acciaio in 6Cr12MoV al molobdeno-Vanadio.

per ulteriori info: http://sogknives.com/store/EL-40.html

Trapper: Distributori automatici di mangime e granaglie: quando la tecnologia si mette al servizio della natura

Per incentivare e rendere meno costosi i piani di inserimento della fauna in determinate aree, si può ricorre al supporto dei distributori automatici di mangime e granaglie. Gli animali vissuti in cattività e resi liberi in aree boschive per incrementare il numero dei capi, possono andare incontro a serie difficoltà nel reperire cibo. Con il Trapper si risolve questo problema. http://www.laracaccia.com/contenitore.html Caccia Passione 72


Affidati a chi ti è fedele

WYOMING GTX®

HUNTER GTX®

HUNTER GTX® Costruito con il miglior Nabuck ingrassato idrorepellente presente sul mercato, Hunter è uno scarpone dalle performance altamente tecniche che trasmette al suo utilizzatore piacere e comfort nel medesimo istante.

WYOMING GTX® Un perfetto mix tra stabilità, leggerezza, tradizione e tecnologia. La

speciale sovra iniezione strutturale WFW sviluppata da CRISPI®, rende Wyoming lo scarpone ideale per camminate confortevoli e senza paragoni.

WWW.CRISPI.IT CRISPI Sport s.r.l. | 31010 Maser (Tv) Italy | Ph. +39 0423 524211 | crispi@crispi.it

follow us on:


Caccia Passione 74


Veterinaria

La congiuntivite del cane

con l’arrivo della primavera

La congiuntivite può essere causata da un’infezione o da un’allergia, che colpisce l’occhio del cane. In alcuni casi può essere il campanello d’allarme della comparsa del cimurro. Il parere del veterinario ed un rapido intervento, nella maggioranza dei casi, risolvono questo fastidioso e doloroso problema del cane.

L

a congiuntivite è l’infezione della congiuntiva, ossia la membrana mucosa, che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. Tale irritazione può essere causata da allergie indotte da pollini o altre sostanze, come le polveri, o da infezioni provocate da virus, batteri o funghi, o infine da un corpo estraneo. L’infiammazione può interessare la sclera ed è considerata il disturbo più comune che può colpire l’occhio del cane. I sintomi della congiuntivite si differenziano a seconda della causa. Generalmente, sia le allergie che le infezioni provocano entrambe un forte arrossamento della congiuntiva, causato dall’edema e dall’aumento delle dimensioni e del numero di vasi sanguigni interni ai tessuti congiuntivali. Lo scolo oculare è ciò che si determina dalla congiuntivi-

te: le infezioni causate da microrganismi come batteri e funghi provocano uno scolo denso, giallo o verdastro, al punto che le palpebre potrebbero rimanere “incollate” e rimanere chiuse, per l’ammasso di pus nell’occhio. Per quanto riguarda le allergie, quest’ultime producono uno scolo chiaro o acquoso. L’estate è il periodo in cui la congiuntivite può fare la sua comparsa con più facilità, poiché sono solite l’infissioni nell’occhio di un forasacco (arista di graminacee), che se non tolta immediatamente può corrodere la cornea causando gravi ulcere. I forasacchi determinano una forte infiammazione della congiuntiva e sono difficili da avvistare, se non si esamina l’occhio con attenzione e da vicino. Il cane affetto da congiuntivite chiude spesso le palpebre e/o mantiene la terza palpebra estesa a copriCaccia Passione 75


re parzialmente il bulbo oculare. Questa infezione risulta particolarmente dolorosa e fastidiosa, al punto che l’animale è solito strofinarsi l’occhio con la zampa o contro gli oggetti o il suolo. Generalmente la congiuntivite non è un fenomeno clinico che pone il cane in pericolo di vita, anche se si interviene troppo tardi può condurre fino alla cecità. La congiuntivite, in alcuni casi, è il campanello di allarme della comparsa di una malattia più grave come il cimurro. La congiuntivite può essere trasmessa poiché contagiosa. Il modo migliore di curare questa patologia è quello di intervenire immediatamente. La terapia da seguire può essere anticipata da un esame colturale per stabilire se la causa è di tipo infettivo, che tipo di microrganismi sono implicati e a quali farmaci sono immuni, al fine di organizzare una cura efficace. La terapia consiste di solito nella somministrazione negli occhi di colliri o pomate oftalmiche, le quali vengono applicate rispettivamente ogni 4-6 ore e due o tre volte al giorno. Se si dovesse avere il sospetto che la causa sia di tipo allergico, allora si applicano farmaci antinfiammatori, di solito cortisonici, previa esclusione della presenza di ulcere corneali, Caccia Passione 76

mentre se la causa è da attribuire ad un’infezione, si impiegano farmaci battericidi o funghicidi. Nei casi troppo compromessi, il veterinario può adottare antibiotici da somministrare per via orale, in aggiunta ai colliri o alle pomate oftalmiche. La maggioranza dei casi risponde al trattamento, anche se possono essere necessarie una o due settima-


Veterinaria ne per la guarigione completa. Una volta che ‘infezione è stata debellata, ossia l’arrossamento è scomparso così come lo scolo, sarà comunque necessario continuare il trattamento anche diversi giorni dopo che l’occhio ha recuperato il suo aspetto normale. Inoltre, l’igiene dell’occhio è fondamentale: è consigliato pulire delicatamente le palpebre dal muco

o pus con una garza o del cotone imbevuti di acqua tiepida, prima di applicare i farmaci nell’occhio. Evitare l’acqua ossigenata per la pulizia. Come per tutte le patologie che interessano i cani e gli animali in genere, è fortemente consigliato ascoltare il parere del veterinario, al fine di non aggravare la situazione e adottare la terapia giusta.

Caccia Passione 77


INVIA LA TUA FOTO La foto del mese

Le migliori immagini verranno pubblicate, a discrezione della redazione, all’interno del portale, della rivista o in altre pubblicazioni curate da Caccia Passione. Caccia Passione avrà diritto d’uso e pubblicazione gratuita dei materiali inviateci spontaneamente. Ogni autore dichiara di detenere i diritti di Copyright delle foto inviate e dei manoscritti e sarà responsabile personalmente per l’oggetto ritratto nella foto presentata sollevando già da ora Caccia Passione da qualsiasi responsabilità. In ogni caso il materiale trasmesso non verrà restituito


Asia Collabora con Caccia Passione:

INVIA LE TUE STORIE

Caro amico cacciatore se sei amante della fotografia naturalistica e/o venatoria, oppure ami scrivere e raccontarci le tue imprese venatorie e vorresti vedere le tue foto o i tuoi articoli pubblicati su Caccia Passione, puoi inviare i tuoi manoscritti o i tuoi scatti accompagnandoli da una didascalia e dal nominativo dell’autore, all’indirizzo email: redazione@cacciapassione.com


Sul prossimo numero Stanziale: a caccia con l’arco

caccia passione

Anno II – N° 5 – maggio 2013 www.cacciapassione.com Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Vicedirettore Domenico Mansueto

Direttore Marketing Valerio Troili marketing@cacciapassione.com Collaborazioni Claudia Zedda, Diego Mastroberardino, Giovanni Di Maio, Rosalba Mancuso, Pierfilippo Meloni, Domenico Mansueto, Kalaris. Traduzioni, Grafica e Impaginazione A cura della Redazione Pubblicità Ilaria Troili - Cell. 335.6408561 commerciale@cacciapassione.com Fotografi Archivio Caccia Passione, Shutterstock

migratoria: l’utilizzo degli stampi nella caccia alle anatre

Redazione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI) redazione@cacciapassione.com Cell. 3383243383 Service Provider Made Network srl Via Macanno, 59 - Rimini (RN) Editore Caccia Passione s.r.l. Via Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI) Cell. 3383243383 redazione@cacciapassione.com Registrazione in Tribunale n. 17 del 21/01/2012 Direttore Responsabile: Pierfilippo Meloni

Cani da caccia: l’importanza dell’allenamento primaverile ed estivo

®CACCIA PASSIONE E’ UN MARCHIO REGISTRATO. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE SE NON AUTORIZZATA. MANOSCRITTI E ILLUSTRAZIONI , ANCHE SE NON PUBBLICATI, NON SI RESTITUISCONO.


Per Informazioni o Prenotazione degli Spazi Pubblicitari Contattare: commerciale@cacciapassione.com oppure chiamaci al 335.6408561

www.cacciapassione.com Caccia Passione s.r.l. - Via Camillo Golgi n.1 - 20090 Opera (MI) - Tel 3383243383



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.