Caccia Passione settembre 2013

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ANNO II nr. 9 - settembre 2013

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Ungulati:

• Caccia al cinghiale, le prime uscite della muta

Caccia e cacciatori:

• Nasce cacciashopping, l’e-commerce degli articoli per la caccia

Caccia all’estero:

• In Mongolia, alla scoperta dello spazio sconfinato

Cani da caccia:

• Setter irlandese, eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

a caccia di quaglie

un’avventura per cacciatori e cani


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ANNO II nr. 9 - settembre 2013

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

in copertina a caccia di quaglie

un’avventura per cacciatori e cani Ungulati:

• Caccia al cinghiale, le prime uscite della muta

Caccia e cacciatori:

• Nasce cacciashopping, l’e-commerce degli articoli per la caccia

Caccia all’estero:

• In Mongolia, alla scoperta dello spazio sconfinato

Cani da caccia:

• Setter irlandese, eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

a caccia di quaglie

un’avventura per cacciatori e cani

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Si tratta di una bella caccia stimolante, che richiede preparazione ed entusiasmo; la quaglia conosce mille e un trucchetto per fuggire alle attenzioni del cacciatore e stremare qualsiasi “segugio”.

sommario 18 Migratoria: caccia agli estatini,

Anno II Nr. 9

www.cacciapassione.com

la tortora protagonista

Pg 6 News venatorie

24 Caccia e cacciatori:

caccia al cinghiale, le prime uscite della muta

a cura della radazione

Pg 12 S tanziale: a caccia quaglie, un’avventura cacciatori e cani

di per

Claudia Zedda

Pg 18 M igratoria: caccia agli estatini, la tortora protagonista

31 Caccia e cacciatori:

Giovanni Di Maio

Pg 24 ungulati: caccia al cinghiale, nasce Cacciashopping, l’e-com le prime uscite della muta merce degli articoli per la caccia

Caccia Passione 2

Kalaris


Pg 56 M unizioni: a caccia con le cartucce DRAGO 34gr e DRAGO 36 gr. della Cheditte Italy

Stanziale: a caccia di quaglie, un’avventura per cacciatori e cani

Domenico Mansueto

Pg 58 Ottiche: Perfezione sposata a tradizione: nuova generazione di binocoli SLC

a cura della SWAROVSKI OPTIK

Pg 67 Veterinaria: Filariosi cardiopolmonare

Pg 31 Caccia e cacciatori: nasce Cacciashopping, l’e-commerce degli articoli per la caccia

Rosalba Mancuso

Dott.ssa Clara Sasso

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Caccia all’estero: in Mongolia, alla scoperta dello spazio sconfinato

Pg 35 Caccia all’estero: in Mongolia, alla scoperta dello spazio sconfinato

Claudia Zedda

Pg 40 Cani da caccia: Setter Irlandese: eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

bosco resistenza e caparbietà nel lavoro

Rosalba Mancuso

Pg 48 Fucili da caccia: : Franchi Feeling: piccoli calibri per grandi sovrapposti

40 Cani da caccia: Setter Irlandese: 32 Ungulati:nel Il Capriolo, il Principe del eleganza portamento,

Emanuele Tabasso

48 Fucili da caccia:

Franchi Feeling: piccoli calibri per grandi sovrapposti Caccia Passione 3


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Editoriale A Caccia in Italia, tra critiche e promesse. “un cacciatore ad un animalista...” Arrivato settembre come consuetudine si è riaperta la stagione della caccia e con essa si sono riproposte le critiche degli animalisti, che la giudicano un’attività “crudele, da vietare”. Si legge sul sito dell’associazione ambientalista: “In un territorio già provato dalla cementificazione, dalla perdita di habitat naturali, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, la caccia rappresenta l’ennesima aggressione alla fauna”. E i Cacciatori che cosa rispondono? Niente, assolutamente nulla.. Allora, i cacciatori come si difendono dalle critiche degli ambientalisti? Semplicemente spiegando che per un vero Cacciatore, quello con la C maiuscola, la caccia non è “uccidere per divertimento”. Noi Cacciatori non abbattiamo animali per poi lasciarli sul terreno: ognuno di noi raccoglie la propria selvaggina per mangiarla. Proprio come dovrebbe fare il vegetariano che raccoglie la cicoria nata spontaneamente. Anche quella cicoria in fondo non ha fatto nulla di male, eppure viene estirpata dal terreno per essere mangiata. Altra critica che puntualmente viene rappresentata quando si parla di caccia in Italia è perchè per la legge italiana un cacciatore può entrare per legge in un terreno privato per sparare a una preda? Quindi, il Cacciatore con estremo senso di collaborazione verso il mondo animalista spiega... Si può entrare in una proprietà privata perchè esiste un accordo stipulato a suo tempo con gli agricoltori. Ma attenzione: i cacciatori possono entrare nel terreno esclusivamente a piedi, per non rovinarlo. E dove ci sono frutti pendenti il cacciatore può sparare solo se è stato già effettuato il raccolto. In più nelle vicinanze di case e immobili ci sono delle restrizioni. Un cacciatore deve essere distante almeno 150 metri dal locale e solo se l’edificio si trova alle spalle (e quindi in direzione opposta al tiro), può far fuoco a una distanza minore, a 50 metri dallo stesso. Inoltre sapete che non è affatto facile riuscire a diventare cacciatore? Infatti, Per iniziare ad andare a caccia è necessario aver compiuto 18 anni ed aver superato un esame alla Provincia, al cospetto di una commissione composta da biologi, medici, ambientalisti, esperti balistici ed esperti cinofili. Quindi vi ricordo che.. Non è affatto facile diventarlo.. Ma sapete cosa spinge una persona a prendere in mano un fucile per diventare Cacciatore? Spesso si seguono le orme dei padri e dei nonni. Ma comunque non so se esista una caratteristica peculiare che invogli le persone ad andare a caccia. Io Cacciatore amo il fatto di stare al contatto con la natura ed essere lontano dal traffico e dalle città. Non sono figlio di Cacciatori: questa passione è nata in me proprio perché ho sempre avuto a che fare con gli animali, che rispetto, perché mi danno da mangiare.

Pierfilippo Meloni


Caccia e Fauna: Beccaccia non più in declino secondo l´UE per la Commissione Ambiente dell’Unione Europea la Beccaccia non è più una specie in declino pertanto non più bisognosa di piano di gestione.

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onfermati dall’Unione Europea i dati scientifici utilizzati dall’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC sulla demografia della beccaccia. Sono stati proprio i dati presenti su due pubblicazioni di Wetlands International che definiscono la popolazione eurasiatica di beccaccia (Scolopax rusticola) come “stabile”, a determinare l’esclusione della specie dall’elenco di quelle per le quali si stanno aggiornando i piani di gestione internazionale da parte della Commissione Europea DG XI. Questi stessi dati sono stati dal 2010 utilizzati dall’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC per difendere la stagione di caccia alla specie, in risposta ai pa-

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reri ISPRA che la definivano in declino e proponevano la chiusura al 31 dicembre. Attraverso la collaborazione con Face Europa l’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC collaborerà alla redazione di questo aggiornamento dei piani di gestione per le specie allodola, quaglia, tortora, codone e pavoncella e in quest’ottica i dati sui prelievi raccolti nel corso di questi anni dall’Ufficio saranno di particolare utilità. Per la specie beccaccia invece, visti i dati di popolazione favorevoli, la Commissione ha deciso che non è più necessario prolungare il piano di gestione. Questo non ci esime comunque da proseguire i nostri studi e la raccolta dei dati di prelievo sulla specie. Da quanto esposto si dimostra la correttezza dell’approccio, dei dati e delle ricerche proposte dall’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC, che hanno trovato conferma nelle Istituzioni Europee. Federcaccia – Ufficio Avifauna Migratoria


News venatorie Campania, modifiche al Calendario Venatorio 2013-2014 la Giunta regionale ha approvato le modifiche al Calendario Venatorio 2013-2014; abrogata la libera circolazione dei cacciatori alla migratoria.

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a Giunta regionale della Campania ha approvato la modifica al calendario venatorio per l’annata 2013-2014. La stagione prenderà il via “domenica prossima, a seguito dell’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della Legge Regionale n.12 del 6 settembre 2013, pubblicata sul Burc lo scorso 9 settembre 2013”, spiega Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania. “Così come previsto dalla norma regionale - aggiunge la Nugnes - è stata abrogata la libera circolazione dei cacciatori sul territorio regionale per la caccia alla fauna migratoria, ripristinando, quindi, la programmazione degli accessi, il

preliminare consenso dell’organo di gestione dell’Ambito territoriale di caccia ed il rispetto dell’indice di densità venatoria, cosi’ come stabilito dall’articolo 14 (commi 1 e 5) della legge 157/92”. Infine l’assessore Nugnes ha concluso “Il lavoro, svolto grazie alla leale collaborazione tra le parti coinvolte, punta sempre piu’ al rispetto ambientale e, al tempo stesso, alla valorizzazione di questa attività nobile che, se esercitata nel rispetto delle regole, non compromette certo gli equilibri ambientali ne’ la sopravvivenza delle specie selvatiche sul nostro territorio”. Regione Campania Caccia Passione 7


Lazio, Tar sospende parzialmente il Calendario Venatorio Lazio, il Tar ha deciso di accogliere il ricorso delle associazioni ambientaliste e sospende parzialmente il Calendario Venatorio; sospensione valida solo per alcune specie

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l Tar del Lazio ha deciso di accogliere il ricorso presentato dagli ambientalisti di Lav, Lac, Wwf, Enpa, Lipu e Legambiente avverso il Calendario Venatorio 2013-2014, sospendendolo in alcune parti. Le motivazioni del ricorso anticaccia riguarderebbe infatti lo scostamento, in alcuni punti, del parere dell’Ispra, l’Istituto superiore della protezione e la ricerca ambientale. L’ordinanza presentata dal Tar del Lazio quindi non dispone l’interruzio-

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ne dell’attività venatoria, ma determina la sospensione di caccia per alcune specie. L’effetto dell’Ordinanza del Tar riguarda la posticipazione dell’attività venatoria al 2 ottobre per le seguenti specie: alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, fagiano, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, lepre europea, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione, quaglia. Mentre rimane confermato


News venatorie l’inizio dell’attività venatoria per la data del 2 ottobre, come già previsto dal calendario approvato dalla Regione Lazio per le seguenti specie: beccaccia, cesena, colombaccio, cornacchia grigia, starna, tordo bottaccio, tordo sassello e allodola. Per quest’ultima il carniere complessivo della stagione viene limitato a 50 capi, mentre viene confermato il carniere giornaliero già previsto di 10 capi. Sempre per effetto dell’ordinanza del Tar, il merlo e la tortora restano cacciabili dal 21 al 30 settembre, esclusivamente nella forma di appostamento fisso con un carniere giornaliero massimo di 5 capi per cacciatore. Inoltre, fino alla data del 2 ottobre, la stagione venatoria resta aperta con le modalità previste dal calendario, relativamente al coniglio selvatico e alla volpe. Per il capriolo, il cervo, il cinghiale, il daino e il muflone, valgono le previsioni già disposte dalla programmazione regionale. L’ordinanza del Tar è stata imme-

diatamente comunicata alle Province, mentre sin da oggi è possibile consultare dal sito regionale dell’agricoltura www.agricoltura. regione.lazio.it le variazioni alle disposizioni dell’esercizio venatorio. In una nota della Regione si può leggere, “Questo del Lazio segue ai ricorsi già accolti dalla giustizia amministrativa delle regioni come la Campania, la Sardegna, il Piemonte, l’Abruzzo e l’Umbria. Pur ritenendo il calendario venatorio del Lazio il frutto di una sintesi di pareri e richieste espressi dai protagonisti del territorio, dai rappresentanti del mondo venatorio e da quelli delle associazioni ambientaliste, dalle Organizzazioni agricole, non ultimo dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), prendiamo atto di quanto contenuto nell’Ordinanza e procediamo valutando tutte le possibili azioni da intraprendere”. Regione Lazio Caccia Passione 9


“Ungulati ed etica venatoria, la nuova frontiera della caccia” a Pieve di Bovigliana, in provincia di Macerata, si terrà un convegno sul tema “Ungulati ed etica venatoria, la nuova frontiera della caccia”, il prossimo 28 settembre.

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accia, gestione, trattamento delle carni e cucina al centro di un’intera giornata di lavori. Una nuova frontiera per l’attività venatoria, vista non come mero prelievo di fauna selvatica ma come gestione dell’ambiente e della biodiversità, contenimento delle specie selvatiche in esubero, salvaguardia delle specie animali, volano dell’economia locale e veicolo di tutela e promozione delle tradizioni e della cucina tipica dei territori. Di tutto questo e di molto altro ancora si parlerà nel convegno “Ungulati: la nuova frontiera della caccia nelle regioni appenniniche”, fortemente voluto e organizzato dall’azienda agrituristico-venatoria Valle di Fiordimonte per il giorno sabato 28 settembre, nella sede co-

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munale di Pieve Bovigliana, a partire dalle ore 9. Moltissimi i relatori coinvolti, coordinati dal giornalista Vladimiro P. Palmieri. Dopo il saluto dei sindaci di Fiordimonte e Pieve Bovigliana e delle autorità, ci sarà la relazione introduttiva di Antonio Drovandi (Presidente nazionale Urca) e il punto sul patrimonio ungulati nella Regione Marche da parte di Daniele Sparvoli (Osservatorio faunistico regionale Marche). A seguire si parlerà della gestione degli ungulati e le interazioni tra fauna e vegetazione. Nel pomeriggio, dopo i saluti delle associazioni venatorie, agricole e ambientaliste e del Safari club international, si parlerà di sicurezza venatoria e di caccia con l’arco agli ungulati, poi ancora dell’importanza del cane da traccia nella caccia agli ungulati. L’ultima parte del convegno, infine, sarà dedicata alla gestione delle carni degli animali abbattuti Per informazioni contattare info@ valledifiordimonte.it oppure telefonare al signor Gambassi al numero 3388431633.


News venatorie

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Stanziale

A caccia di quaglie

un’avventura per cacciatori e cani

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A caccia di quaglie

un’avventura per cacciatori e cani Si tratta di una bella caccia stimolante, che richiede preparazione ed entusiasmo; la quaglia conosce mille e un trucchetto per fuggire alle attenzioni del cacciatore e stremare qualsiasi “segugio”.

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iccolo e gustoso gallinaceo, la quaglia non è apprezzata ugualmente in ogni angolo d’Italia. Specialmente al sud, nei

no letteralmente pazzi per questo genere di caccia e che prediligono svolgerla in compagnia del proprio fidato cane da caccia, per-

mesi che seguono l’apertura della ché diciamocelo, la quaglia sarà caccia e dunque fra settembre ed pure piccola ma è un selvatico alottobre, ci sono cacciatori che van- tamente intelligente e smaliziato Caccia Passione 14


Stanziale che per fuggire all’uomo mette in campo una sorprendente malizia. Tanto per avere qualche informazione aggiuntiva sulle abitudini della quaglia è bene ricordare che normalmente la migrazione del selvatico ha inizio in primavera, fin dagli inizi di Marzo: non a caso un tempo la caccia di primavera era fra le più apprezzate e gettonate specie quando si trattava di quaglie. Il fascino di questo genere di cac-

Silla che vengono ogni anno abbandonate poco prima dei temporali estivi, grosso modo durante l’apertura della caccia. Il cacciatore di quaglie sa bene che uno degli elementi che proprio non può sottovalutare è quello del vento: in base alle zone di caccia il vento che porta buone nuove per la cattura delle quaglie cambia, e per questo l’elemento va tenuto sotto controllo e intorno a questo è possibile or-

cia particolarmente stimolante si rinnova odiernamente in autunno, ma il cacciatore la assapora fin dalla fine di Maggio, quando può ammirare i primi arrivi di quaglie sul territorio italiano. Fra le location di nidificazione più apprezzate del sud Italia ci sono gli altipiani dell’Aspromonte e della

ganizzare ricche giornate di caccia. Anche l’habitat è un elemento da non sottovalutare: normalmente le quaglie amano fermarsi in zone ricche di stoppie, o rese particolarmente intricate dalla presenza di graminacee spontanee: tutto questo per fuggire all’occhio del cacciatore. Queste zone infatti garantiscoCaccia Passione 15


no sicurezza e riparo alle quaglie che all’utile uniscono il dilettevole. Non è raro che durante la caccia alle quaglie i cacciatori scelgano di svezzare i propri cani: la presenza di questo volatile è costante e la quaglia è un’ottima scuola per qualsiasi amico a quattro zampe. Questo genere di pratica consente infatti

dini venatorie del cane, qualora siano presenti, questo è ovvio. Quel che conta è che l’animale abbia una certa resistenza al caldo: specie se alla quaglia si da la caccia al sud, settembre e anche ottobre sono mesi parecchio caldi, e i prati di grano e di stoppie somigliano, durante le lunghe giorna-

di sviluppare l’olfatto affinandolo, ma anche di regalare maggiore forma al cane che dopo i mesi di chiusura della caccia potrebbe essersi fatto maggiormente pigro. La quaglia è un selvatico doc, che tira fuori il meglio delle attitu-

te di caccia, a forni ben riscaldati. E’ inoltre importante ricordare che, per quanto la caccia alle quaglie sia un’ottima scuola per il proprio cane da caccia che riprende con l’attività stagionale, è bene che questo non sia totalmente a

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digiuno di movimento: la quaglia l’abbiamo già detto è una creatura sagace, capace di stancare il segugio più preparato e lo sappiamo, un cane stanco, esattamente come il cacciatore, è poco lucido. Stancato il cane la quaglia non avrà difficoltà a fuggirgli: è solita acquattarsi dietro le stoppie e le felci, immobilizzandosi ben nascosta; non di rado preferisce volare via, con un volo scomposto che da la sensazione al cane che si tratti di un volatile ferito da inseguire: la corsa sarà manco a dirlo inutile e stancante per il nostro caro amico a quattro zampe. Quindi è importante cimentarsi in questa stimolante caccia solo dopo

aver sottoposto il cane e naturalmente anche il cacciatore ad un’adeguata preparazione: andar per quaglie non è cosa da tutti e non credete a chi racconta il contrario.

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Migratoria

Caccia agli estatini la Tortora protagonista

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Caccia agli estatini la Tortora protagonista

Per la maggior parte dei cacciatori italiani che prediligono insidiare la fauna migratoria, l’apertura della Stagione Venatoria è sinonimo di caccia agli “estatini”. Gli appassionati di migratoria infatti durante tutta l’estate attendono con ansia la preapertura della stagione e gli “estatini” che si possono incontrare, ed eventualmente cacciare, in questo periodo dell’anno.

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li estatini sono in genere giovani merli, colombacci e soprattutto tortore che dopo il periodo di migrazioCaccia Passione 20

ne, durante i mesi di luglio e agosto, hanno scelto di restare in Italia mentre gli adulti hanno deciso di recarsi altrove per lo svernamento.


Migratoria Dopo lunghi mesi di chiusura della Stagione Venatoria molti cacciatori attendono trepidanti la preapertura della caccia, in genere dal primo settembre, per poter cacciare gli estatini in appostamento. Considerato che tra le specie di estatini cacciabili la maggior parte dei cacciatori italiani prediligono la Tortora selvatica, ci soffermeremo maggiormente

le basse colline, possibilmente nelle vicinanze di campi di orzo, grano, o girasoli ove si nutre dei semi di questi fiori e dei chicchi di graminacee. Uno dei “rischi” in cui potrebbe incorrere il cacciatore inesperto che decide di cacciare la Tortora selvatica è quello di confonderla con le cugine, la Tortora dal collare orientale o la Tortora africana la cui caccia però è vietata

su questa specie; la Tortora selvatica durante il corso dell’anno effettua notevoli spostamenti preferendo svernare in Africa per poi arrivare in Italia tra i mesi di aprile e maggio. Questa specie ama nidificare nelle zone pianeggianti, o al massimo nel-

dalla legge in quanto specie protette. Ma come si può distinguere la Tortora selvatica dalle cugine? Esistono in effetti una serie di elementi che permettono al cacciatore di poter distinguere tre loro le varie specie; innanzitutto il volo le caratterizza: Caccia Passione 21


la Tortora dal collare esegue solitamente un volo lento e assolutamente rettilineo rispetto a quello della Tortora selvatica, inoltre rispetto a quest’ultima è spesso molto socievole con l’uomo ragion per cui ama popolare zone antropizzate, in prossimità di centri abitati, giardinetti pubblici e parchi cittadini nutrendosi anche di scarti lasciati dall’uomo. Osservando bene le varie specie di Tortora è possibile notare che quella dal collare è leggermente più grossa rispetto a quella selvatica; inoltre la Tortora dal collare possiede un piumaggio uniformemente chiaro con un vistoso collare scuro e punte Caccia Passione 22

della ali inconfondibilmente scure nonché una coda particolarmente lunga rispetto alla cugina selvatica. Gli amanti della caccia agli estatini già nel mese di agosto sorvegliano la crescita dei girasoli e dei campi di orzo per osservare i movimenti delle Tortore che vi si recano in pastura. Se il passaggio è soddisfacente, avendone la possibilità, il cacciatore comincia a preparare l’appostamento per la caccia in trepidante attesa del mese di settembre e della preapertura della muova Stagione Venatoria. In genere il capanno da appostamento che viene preparato in questo tipo di caccia è molto spartano e ben


Migratoria mimetizzato; si tratta di un riparo, creato con la stessa vegetazione che si trova nei dintorni del luogo prescelto, poco distante dal campo coltivato a girasoli o altro che le Tortore hanno scelto per la pastura e che quindi frequentano assiduamente. Volendo si possono posizionare, nei pressi del campo e dell’appostamento che avremo costruito, un sistema di richiami con stampi in plastica sia fissi che mobili, con giostre o sagome ad ali rotanti. Una volta preparato l’appostamento e posizionati i richiami non resta che attendere il passaggio delle protagoniste della preapertura possibilmente con il fucile e le cartucce giuste: per questo

tipo di caccia il fucile più usato è un semiautomatico cal.12 per il quale si consigliano cartucce veloci da 34 grammi caricate con piombo 8. La Tortora Selvatica generalmente comincia a muoversi circa un ora dopo le prime luci dell’alba spostandosi verso i campi di girasole per la pastura; il volo è spesso basso quasi rasentando i grossi fiori il che rende il tiro abbastanza difficoltoso. Considerate le abitudini ed il volo della Tortora selvatica la caccia a questo volatile è tutt’altro che facile per la quale infatti è richiesto al cacciatore una buona mira, una buona e veloce imbracciatura del fucile e soprattutto…tanta pazienza!

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Caccia di selezione

Caccia al cinghiale le prime uscita della muta

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Caccia al cinghiale le prime uscita della muta

Addestrare una muta di cani non è un gioco da ragazzi: ci vuole tempo e passione e una buona capacità d’osservazione e di critica è fondamentale per comporre un gruppo affiatato e capace. Mai dare per scontato nemmeno il cane più bravo è un consiglio indispensabile per creare una muta a cinque stelle.

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o step che segue l’addestramento però di rado è ben analizzato: dopo aver testato su un campo di prova la propria muta di cani, quando è bene metterla alla prova durante una vera e propria battuta di caccia?

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I cucciolotti che vengono scaraventati in un terreno libero ricevono in un momento una miriade di informazioni indispensabili per la loro trasformazione in eccellenti cani da caccia. Durante le prime uscite è bene


Caccia di selezione non portare con sé cani adulti: in queste prime fasi i cuccioli devono familiarizzare con il terreno di caccia autonomamente, scoprendone odori e forme. Ecco perché è importante che non ci sia un “veterano” fra loro: devono imparare a cercare da soli, e l’odore della selvaggina li sorprenderà prima che tu possa immaginartelo. Inoltre devono riuscire a non perdere di vista il padrone e ritrovarlo nel caso in cui si siano allontanati troppo. Ecco perché l’addestratore con sé dovrà portare un richiamo: che sia la voce, un fischietto o chissà che altro.

E’ bene però ricordare che il richiamo dovrà essere quello che si utilizzerà anche in futuro, diversamente si potrebbe creare confusione nei cani. Questo genere di uscite “esplorative” si devono ripetere poche volte, e a questa fase seguirà quella di una breve seguita. Solo a questo punto è consigliabile mescolare fra i cuccioli un certo numero di veterani. Inutile chiudere in un recinto cani e cinghiale messo a vista; i cani in questa fase devono piuttosto stimolare la cerca e dunque l’olfatto. Non a caso alla muta è richiesto di abbagliare non a vista

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ma solo quando riconosce l’odore vatici siano al massimo tre, i cani della sua preda. L’addestramen- adulti almeno 2 e che a seguito ci to verso il quale è bene punta- sia la giovane muta e conduttore. re dunque è quello dell’olfatto. Manco a dirlo i due cani adulDetto questo vien ti devono essere da sé che i recinti Formare una muta di ottimi cani per la di addestramento cani da caccia equili- caccia al cinghiamigliori (qualora brata e compatta per le: i cuccioli impasi opti per recinti la braccata al cin- reranno molto dai di addestramen- ghiale è una missione cani anziani, nel to) siano quelli bene e nel male. parecchio ampi, di almeno 10 et- Una volta che i cani avranno ben tari, nei quali siano presenti una compreso lo scopo del gioco, è buona quantità di cinghiali. Par- importante che il conduttore li lando di numeri è bene che i sel- assembli a dovere. Per far questo

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Caccia di selezione è fondamentale avere un buono spirito di osservazione e posizionare il cane giusto al posto giusto: insomma il buon conduttore dovrà costruire una squadra ben affiatata esattamente come fa l’allenatore di una squadra di calcio. Per questo è importante fin da subito riuscire ad individuare il cane più portato per la cerca e il cane più capace nell’abbaio sulla passata, che sia sincero e in grado di richiamare i suoi compagni: se si dovesse notare che qualche cane non segue l’abbaio, dopo qualche tentativo di convincimento è bene allontanato dal gruppo. Per creare un buon gruppo servono elementi collaborativi. Fondamentale inoltre individuare il cane più capace nell’abbaio a fermo: si tratta certamente di un cane coraggioso eppure prudente che al momento giusto sarà in grado di far sentire la propria voce. Altra fase da osservare con

cura sarà quella della seguita. Ci sarà certo un cane che trainerà gli altri, ma tutti, nessuno escluso, dovranno dimostrare ottime capacità sonore e fisiche. Se qualche membro del gruppo pare non riuscire a tenere il ritmo della seguita, il consiglio è quel-

lo di sottoporlo a un controllo clinico: una buona visita veterinaria potrà dire molto sulle carenze dell’amico a quattro zampe. Una volta osservata la muta in azione il buon conduttore potrà scegliere chi tenere, chi mettere a riposo e chi correggere. Caccia Passione 29


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meta di caccia. Se si acquista un viaggio di caccia in una zona di montagna o in un’area molto fredda, con Caccia Shopping ci si potrà dotare di giubbotti e sacchi a pelo, ma anche di originali ottiche di osservazione che consentiranno di esplorare attentamente le mete di caccia di volta in volta visitate dopo la prenotazione e l’acquisto su Caccia Shopping. Con questo e-commerce, la passione venatoria, sapientemente divulgata da Caccia


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In Mongolia

Caccia all’estero

alla scoperta dello spazio sconfinato Sono rimasti pochi i Paesi che offrono ancora un senso di avventura e dove si può ancora sentire l’emozione di camminare su una terra incontaminata. La maggior parte delle zone inesplorate del pianeta sono ormai state riempite. Non è il caso della Mongolia.

L

a Mongolia (Монгол улс) è massiccio Tavan Bogd a 4.374 m. il più grande stato del mon- Il bacino del lago Uvs Nuur, condo non avente accesso al divisa con la Repubblica di Tuva in mare. Confina a nord con la Rus- Russia, è uno dei Patrimoni dell’usia e a sud con la Cina. La capitale manità dell’UNESCO. Il clima è Ulan Bator ed è la città più gran- estivo è mite, mentre in inverno le de, nella quale risiede circa il 38% temperature scendono fino a -40 °C e a –60 °C nella della popolazione. La Mongolia è una ...In Mongolia, la terra taiga. Il clima del repubblica par- riflette il cielo, l’ombra paese è anche soglamentare e con delle nuvole corre lungo getto a rigide coni suoi 1.565.000 il deseerto e le steppe. Il dizioni climatiche km², è 19º pae- cielo è talmente vicino.Il e per questo con il termine zud si dese del pianeta per paesaggio non si svela... finisce un inverno estensione territoBernardo Carvalho particolarmente riale (cinque volte l’Italia). Il territorio della Mon- freddo e nevoso. La capitale Ulan golia è molto variegato, poiché si Bator ha una temperatura media passa dal deserto del Gobi a sud, tra le più basse al mondo, se conalle regioni fredde e montuose a frontate con le maggiori città al nord e ovest; per il resto si riscon- mondo. Tendenzialmente la Montra la maggior presenza di steppe. golia è un paese freddo e ventoLa cima più alta della Mongolia è so, avendo un clima continentale, il picco Hùjtnij, il quale si trova nel con inverni lunghi, freddi e rigidi, Caccia Passione 35


mentre in estate il clima diventa asciutto e salubre, raggiungendo i 25-30 °C durante i quali avvengono la maggior parte delle precipitazioni annuali. Nella breve stagione estiva, il vento diventa il protagonista e si distingue quello fresco del nord e quello tiepido dal Gobi. L’immenso altopiano di circa 1500

di sabbia del deserto di Gobi. In una tale varietà di habitat la fauna presente va dagli orsi, stambecchi, argali, cervi maral, caprioli siberiani, marmotte, coturnici, galli forcelli, cedroni e pernici bianche degli Altaj, alle pernici delle zone subdesertiche e ad una varietà di oltre cento tipi di uccelli e mammiferi quali il rarissimo leopardo

metri di altitudine presenta a nord ovest la catena degli Altaj, ricca di fiumi e foreste di betulle, pini e larici siberiani, a nord foreste di conifere degli ultimi contrafforti della taiga siberiana, nella parte centrale steppe erbose e a sud vaste aree che si fondono con le dune

delle nevi o l’onagro, asino selvatico dell’immenso deserto di Gobi. Le migliori riserve di caccia sono situati in una delle zone più belle della Mongolia, la valle del Selenghe, una delle più complete aree per la caccia ai galli forcelli, alle starne e agli ungulati. La valle di

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Caccia all’estero Selenghe viene considerata la più adatta per la caccia con il proprio cane e, senza dubbio, una delle migliori per la pesca di magnifici temoli, lucci, trote ed incredibili taimen. La natura è tutta attorno con starne e galli forcelli ovunque. La starna è quasi uguale a quella europea, ma più rustica, abituata a difender-

per sempre. Alcune testimonianze affermano che sia il massimo per chi ama la caccia col cane e l’avventura, trovando soluzioni confortevoli anche in mezzo alla steppa. La Mongolia è un’opportunità per scoprire lo spazio sconfinato, poiché lo sguardo giunge all’ orizzonte, in un paesaggio disabitato, con poche strade e piste, lungo le quali

si da aquile e volpi, mentre il gallo forcello, identico a quello delle Alpi, qui vive in grossi branchi tra la pianura e le cime delle colline. La Mongolia incarna il sogno di una vita e dell’intera carriera di un cacciatore, con scenari ed emozioni che si imprimono nella mente

quasi 1 milione di persone si sposta con le loro tende seguendo le stagioni e il bestiame. Da circa 10 anni, alcuni tour operator hanno aperto la via della Mongolia ai cacciatori europei. Quest’ultimi, infatti, vengono spesso ospitati nelle grandi tende Caccia Caccia Passione Passione 37 43


circolari mongole, rivestite da pelli e arredate come vere case. La stagione venatoria dura solo da fine agosto a metĂ ottobre, quando i primi venti freddi imbiancano le colline annunciando il lungo e rigido inverno siberiano.

presso la competente questura. Le cartucce devono essere imballate negli appositi contenitori che non devono superare i kg. 5 di peso a persona. Per esportare la propria arma e le cartucce bisogna ottenere il permesso di temporanea

Armi e munizioni E’ consentita l’importazione di 2 fucili (anche dello stesso calibro) per cacciatore e di 100 cartucce per fucile, purchÊ in possesso di licenza di temporanea esportazione di armi e cartucce da ottenersi

esportazione delle armi che viene rilasciato dalla competente questura di appartenenza. Per ottenere i permessi di caccia locali, occorre fornire, almeno 40 giorni prima della partenza, i seguenti dati personali e documenti:

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Caccia all’estero - dati personali (nome completo, indirizzo, ecc.) - fotocopia del passaporto (validità minima 6 mesi) - fotocopia della licenza di caccia italiana - fotocopia dell’assicurazione venatoria italiana - dati delle armi (marca, calibro, matricola della carcassa e della canna) - la scheda d‘iscrizione compilata e firmata per poter attivare le polizza assicurative - visto (costo 100 euro) La documentazione sopraelencata, può essere espletata anche dalla propria agenzia di viaggi, la quale provvederà ad inviarla alle autorità competenti. In aeroporto prima di espletare le formalità di polizia bisognerà compilare il modulo di denuncia delle armi a bordo degli aerei da richiedere alla compagnia aerea. Ricordiamo che le armi e le cartucce andranno imballate nell’apposita valigetta rigida. Cani In base ai nuovi regolamenti europei relativi alla movimentazione di cani in Europa o verso paesi terzi gli animali, per essere trasportati a scopo non commerciale da un Paese Europeo all’altro o in ingresso

nell’Unione Europea, devono essere identificabili tramite un microchip secondo le norme ISO 11784 o ISO 11785. Inoltre gli animali devono essere muniti di un passaporto europeo del cane rilasciato dall’ufficio ASL competente e attestante la vaccinazione antirabbia, nonché da certificazione di titolazione degli anticorpi rilasciata dal competente Istituto Zooprofilattico o ente equivalente. I cani viaggeranno in stiva nelle apposite gabbie che saranno procurate dai cacciatori stessi. Caccia Passione 39


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Cani da caccia

Setter irlandese: eleganza nel portamento, resistenza e caparbietĂ nel lavoro

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Setter irlandese: eleganza nel portamento, resistenza e caparbietà nel lavoro

il setter irlandese presenta eccellenti qualità, eccellente temperamento, elevata velocità d’azione e buona resistenza al lavoro.

E

’ considerato uno dei cani più sensibili e intelligenti che esistano, ma anche il più elegante, nelle battute di caccia e non solo. Stiamo parlando

ferma. In realtà, il Setter Irlandese rende bene in qualsiasi contesto venga inserito: vita domestica o diverse prestazioni venatorie. L’agilità di questo cane è ben visibile sia

del Setter Irlandese, pregiata razza nella ferma che nella cerca, dove che secondo la classificazione FCI tende a incalzare la preda senza laappartiene al gruppo 7 dei cani da sciarle alcuno scampo. NonostanCaccia Passione 42


Cani da caccia rente stretto. In Europa, invece, il Setter Irlandese è conosciutissimo e ampiamente utilizzato nelle battute di caccia. Le sue origini risalgono alla fine dell’Ottocento, quando vennero riconosciuti gli esemplari nati dall’incrocio del Setter Irlandese Bianco e Rosso con una razza a pelo rosso non ben determinata. Da questo “incontro” di razze è nato il Setter Irlandese conosciuto come Irish Red Setter. Sempre alla fine del XIX secolo, l’associazione Irish Red Setter Club, fondata per tutelare e promuovere la razza del Setter Irlandese, iniziò te queste qualità, il Setter Irlandese ad organizzare mostre ed esposiè poco diffuso in Italia, dove viene zioni per testare il pregio di quepreferito il Setter Inglese, suo pa- sto cane e per determinare meglio

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e con più sicurezza le sue origini. Probabilmente, il Setter Irlandese deriva da un cane conosciuto anche come “ Bracco da quaglie”, cioè dall’antica razza Epagneul, chiamata anche “Chien d’oysel”. Dal punto di vista morfologico, “l’irlandese” presenta un corpo agile e snello, un viso regolare, dentatura robusta e perfetta, collo lievemente arcuato, di media lunghezza, muscoloso e senza piega ( giogaia) tra la gola e il petto. La testa dell’animale è magra e asciutta, con uno sviluppo orientato prevalentemente in lunghezza. Il Setter Irlandese si caratterizza inoltre per la notevoCaccia Passione 44

le altezza del garrese, parte situata nella zona antero-superiore del tronco. Quest’ultimo è ben allineato al perimetro complessivo degli arti inferiori, con petto stretto e torace abbastanza disteso. Poco accentuato è invece l’angolo tra la fronte e l’inizio del muso, ovvero lo stop, mentre l’estremità terminale del naso, detta tartufo, presenta narici molto aperte. La coda è bassa. Il pelo, lungo da 5 a 6 centimetri, è setoso, brillante, color rosso mogano e senza traccia di nero, cosa che conferisce una certa eleganza all’animale, noto anche per la muscolatura tonica e molto robusta. Gli arti cadono dritti alla superficie e la spalla è ben inclinata. Il Setter Irlandese raggiunge un’altezza compresa tra 51 e 66 cm negli esemplari maschi e tra 58


Cani da caccia e 65 cm nelle femmine. Anche il peso varia in base al sesso: 27-34 kg negli esemplari maschi e 25-32 kg nelle femmine. Generalmente magro di costituzione, l’animale tende a ingrassare se allevato in appartamento o se conduce vita sedentaria. In questo caso è utile non eccedere con la dose quotidiana di cibo. Il Setter Irlandese, inoltre, guarda il suo padrone con occhi che esprimono una dolcezza infinita, caratteristica che sembra smentire la sua energia e vitalità. La dolcezza degli occhi scuri del Setter Inglese è forse unica tra i cani da caccia, ma denota grande sensibilità e la tendenza ad accontentare sempre e comunque i desideri del padrone. Instancabile, energico e intelligente, il Setter Irlandese fa di tutto per esse-

re un abile cacciatore. Per le sue caratteristiche, può essere usato come cane da ferma e da cerca, anche nei percorsi più accidentati. La ferma statuaria del cane, con il naso nel vento e il corpo teso, è un vero spettacolo. Non è da meno il galoppo, sempre abbastanza sciolto ed elegante. Come tutti i setter, anche questo cane può avere delle piccole “defaillance”, come la ferma un po’ più flessa del solito. Ma il difetto si supera generalmente dopo un’altra prova. Il Setter Irlandese va allenato con Caccia Passione 45


cura e senza usare le maniere forti. Nei primi anni di vita, l’animale è molto attivo e per sfogare questa sua energia basta portarlo fuori a correre negli spazi aperti. Le femmine tendono a essere meno agitate dopo essere andate in calore per la prima volta, ma in genere si mantengono abbastanza energiche e vitali per tutto il resto della loro vita. A tal proposito segnaliamo che il Setter Irlandese è molto longevo e può superare anche i 15 anni di vita. Durante l’addestramento, l’animale può apparire un po’ testardo. In questo caso basta intervenire con pazienza e dolcezza e mai con rimproveri o gesti di stizza. Il Setter, infatti, è un cane molto affettuoso

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e alla continua ricerca del contatto umano. Il suo sistema nervoso è però ultrasensibile e addestramenti aggressivi possono causargli forti tremori. Una volta preparato per la caccia, il Setter Irlandese diventa un compagno serio, impegnato e altamente affidabile. Nonostante sia socievole con gli altri cani e animali, non si lascia impietosire dalla selvaggina, che viene incalzata con estrema velocità e precisione. Il Setter Irlandese può vivere benissimo anche in appartamento, con famiglia e bambini, ma la sua natura è troppo energica per lo spazio domestico. Meglio portarlo a caccia, dove saprà stupire al di là di ogni ragionevole dubbio o immaginazione.


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Fucili da caccia

Franchi Feeling:

piccoli calibri per grandi sovrapposti

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Franchi Feeling:

piccoli calibri per grandi sovrapposti Continua la marcia intrapresa tre anni fa dalla Franchi per inserirsi in un mercato difficile e idealmente saturo: lo fa spingendo su un’idea e su alcune immagini che si rivelano la chiave di apertura dell’animo del compratore

S

i prenda un’anonima lettera F e poi un colore, l’arancione, sì come quello delle bande ad alta visibilità dei cacciatori in braccata, si scriva qualche parola inglese, l’internazionalità è d’obbligo, per stimolare nella mente un preciso sentimento. Il prodotto non è volutamente né ai vertici della raffinatezza, né a quelli del vantaggio economico ed è un fucile, un fucile a canna liscia. Da tre anni Bruno Beccaria e la sua compagine affiatata e agguerrita tracciano con le vendite una linea a salire decisamente invidiabile, segno che la sfida raccolta dal personaggio sta mostrando risvolti interessanti. Merita un cenno la stasi in cui era rimasta la Franchi, dopo l’inclusione nella Holding Beretta, non trovando forse chi le praticasse la giusta rianimazione: la faccenda era seria tanto che occorreva, Caccia Passione 50

se non un miracolo, un qualcosa di assolutamente diverso dal solito per farle riprendere un degno posto sul mercato. Del tutto inutile scimmiottare il passato, insistere sull’elogio del prodotto, la sua funzionalità, il suo prezzo: l’idea è stata quella di porre in terza linea il fucile creandogli però attorno tutta una serie di pizzicotti mentali da infliggere benevolmente al probabile cliente. Ecco allora il marchio, totalmente nuovo e


Fucili da caccia assolutamente chiaro, asettico, memorizzabile da chiunque; insieme un tema di colore, quell’arancione che non sfugge nemmeno ai più distratti; da ultimo, ma solo nella declinazione dei fattori, un ideale, un moto dell’animo, una sensazione da accendere nello spirito e poi da mantenere viva e vitale quando l’animo avrà con sé quel fucile. Affinity, Feeling sono parole anglosassoni e così le prendiamo perché la storia dei nuovi Franchi si sta dipanando con bel successo principalmente di là dell’Atlantico, dove affidabilità, funzione, rusticità, resistenza vanno di pari passo con una quotazione pro-

porzionata. Ai semiautomatici Affinity, prima in calibro 20/76 poi in 12/76 si aggiungono ora, con sagacia e tempismo, i sovrapposti Feeling di piccolo calibro, 28/70 e .410 Mg. realizzati entrambi sia con bascula in acciaio, che in lega di alluminio per soddisfare richieste diverse riassumibili, con buona approssimazione, in una destinazione più intensa ai divertenti giochi in pedana e alla caccia da appostamento, oppure a seguire il proprio cane da ferma dove il numero di colpi sparati sarà certo contenuto e la comodità di porto, insieme alla prontezza di imbraccio, si riveleranno fattori vincenti.

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Qualche nota tecnica Descritto lo spirito parliamo un poco del corpo, della meccanica su cui i Feeling sono creati: detto delle due versioni per le bascule classifichiamo tenute e chiusure nel sistema a semiperni e orecchioni, con tenone posteriore sdoppiato e tassello di fermo sporgente dal fondo della faccia di bascula. E’ quello che oramai viene inteso come sistema gardonese e, secondo l’oculatezza insita nei cromosomi della gente della Valle del Mella, riunisce una buona resa, piÚ che adeguata al lavoro da compiere, a costi di produCaccia Passione 52

zione contenuti. Le canne sono unite tramite il monobloc di culatta, elemento in cui si riuniscono, oltre agli orecchioni e al tenone, anche i gambi degli eiettori, con la molla cinetica interna, e il meccanismo di sgancio comandato dalle aste di monta delle batterie. Que-


Fucili da caccia ste ultime, del tipo montato sul sottoguardia con molle elicoidali e guidamolla, comandano i cani dotati di doppio dente di sicurezza, li intercetta se sfuggono per un urto alla tenuta primaria, mentre i percussori sono imbussolati nella bascula; lo scatto si avvale del monogrillo (bigrillo a richiesta) e la slitta della sicura, posta sulla codetta, dietro alla chiave di apertura, reca all’interno il tasto del selettore di sparo. Le canne lunghe 68 o 71 cm, dotate di bindella ventilata, sono predisposte per gli strozzatori mobili: in uso quelli da **** e *** con il rincalzo da *; foratura attenta alla costanza e alla coassialità. La calciatura in noce di grado 1 è consequenziale allo stile dell’arma, quindi bando alle pellicole che simulano venature pregevoli, sì a una verniciatura a mezzo

lucido classica e ruspante. Forme in assonanza con quanto realizzato per i semiauto, le somiglianze familiari sono giustamente ricercate, e di foggia un poco diversa dal solito: il risultato viene apprezzato compiutamente nell’uso. A caccia dunque Tony Gialdini della Montefeltro, deus ex machina della situazione, ha predisposto ancora la riserva di San Fiorano sulle colline marchigiane che sovrastano la cittadina di Cagli: un casale in pietra come sede di partenza, per noi un sovrapposto in calibro 28/70 con bascula in ergal, cartucce Fiocchi HV da 24 g con pallini del 6 e ci si avvia per una cacciata seguendo un conduttore attento e paziente con due setter di rara perizia. Un paio di fagiani, starne e poi quaglie si presentano alle canne dei tre fucili

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di cui è composta la piccola squadra seguita da colleghi dotati di macchina fotografica. Stringiamo i concetti: i piccoli calibri sono divertenti e stimolanti per tanti motivi, il primo dei quali è l’importanza

di colpire in fretta e colpire giusto. Il peso della carica è leggermente superiore allo standard del calibro, ma ci conforta la scelta aziendale del 28/70 senza debordare nel magnum: una buona messe di risultaCaccia Passione 54

ti si ottiene già così. Ci sembra pedissequo descrivere tutti i particolari: riassumiamo, con fare sbrigativo consono allo stile del fucile, che il Feeling è dotato pienamente dell’appellativo che lo distingue e ogni soluzione ha una sua specifica validità. Abbiamo mancato di poco la coppiola alle starne, la seconda, toccata, è stata recuperata poco dopo, ma in due casi abbiamo realizzato delle seconde canne magistrali oltre a diverse prime canne di grande soddisfazione, insieme al congruo numero di padelle, dovute sempre a nostro difetto di anticipo. Colpire con il settore interno della rosata, quello più fitto di pallini, ma di diametro ridotto rispetto ai grossi calibri (12 e 16) è la chiave di volta del successo con questi fucili che, usando un aggettivo a loro adatto, definiremmo accattivanti anche nelle quotazioni pari a 1.469,00 € per la versione acciaio e 1.599,00 € per quella in lega di alluminio, ovviamente IVA inclusa.


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A caccia con le cartucce DRAGO 34gr e DRAGO 36 gr. della Cheditte Italy Le Drago 34 g sono cartucce ideali per la caccia alla selvaggina di media taglia, la Drago cal. 36 per la selvaggina di piccolo taglio.

L

a Cheditte Italy è un’azienda che nel corso del tempo ha sempre garantito affidabilità e qualità dei propri prodotti. Questa azienda ha alle spalle oltre cento anni di storia nel settore delle cartucce. La Cheditte Italy produce cartucce affidabili e di qualità, dalle alte prestazioni balistiche, gli inneschi, i bossoli, le polveri e le borre sono il risultato di un connubio di tradizione e tecnologie innovative. Le cartucce Drago stanno riscuo-

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tendo un notevole successo, anche sulla scia dei risultati sportivi che i prodotti della Cheditte stanno incassando in questi ultimi mesi. Le cartucce Drago 34 g e Drago cal 36, vengono realizzate con l’omonima polvere, dotata di caratteristiche di adattamento e versatilità in am-


Munizioni bito venatorio. La polvere Drago è stata ideata e realizzata conferendole una grande vivacità balistica, con lo scopo di garantire costanza e continuità nella qualità conforme alle specifiche adottate. Le Drago 34 g, di grammatura media, è una scelta ideale per le sue rosate omogenee alle medie distanze con il cane sotto ferma e nel bosco. Sono particolarmente indicate per la caccia a selvaggina di media taglia gratoria di piccolo taglio, ideali per come il tordo, il fagiano, il beccacci- la caccia al capanno. Le Drago cal no, la tortora, la starna. Sono cartuc- 36 hanno un fondello alto 11 mm, ce calibro 12, con un fondello alto un bossolo da 65, un innesco CX50 ed una borra 12 mm, un bosLa Caccia come contatto a contenitore. solo da 70 mm, con la natura, Riempite con innesco CX 200 il Tiro a Volo come scuola 12 gr di piomed una chiusura di vita! bo hanno una stellare. Il piombo è presente nella quantità di 34 gr chiusura stellare ed un numero nelle Drago 34 g ed hanno un numero di pallini compreso fra i 9 ed i 10. di piombini che varia da 8 fino a 10. La Cheditte Italy, ha conquistaLe Drago cal 36, sono state studiate to molti trofei nelle gare spordimostrazione dell’affie progettate dalla Cheditte per ren- tive, delle sue cartucce. derle efficaci per la selvaggina mi- dabilità

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Perfezione sposata a tradizione nuova generazione di binocoli

SLC di SWAROVSKI OPTIK

La nuova generazione di binocoli di alta qualità ed elevate prestazioni SLC di SWAROVSKI OPTIK è ideale per l’utilizzo nelle più diverse situazioni di caccia. Le caratteristiche più importanti di questa nuova generazione di binocoli includono: l’immancabile ottica di eccezionale qualità, il corpo ergonomico dalla forma ottimizzata e la perfetta armonia di funzionamento dei vari componenti che contribuisce a creare binocoli adatti a ogni situazione. I nuovi binocoli SLC 42 e SLC 56 comprendono un totale di cinque modelli, che saranno disponibili presso i negozi specializzati a partire da ottobre 2013.

“I

l principio ispiratore del nostro fondatore Wilhelm Swarovski, Migliorare costantemente ciò che è già buono, rimane tutt’oggi la nostra filosofia” dichiara Carina Schiestl-Swarovski, Caccia Passione 58

Presidente del Comitato esecutivo di SWAROVSKI OPTIK. “Dal lancio del primo modello SLC 8x30 nel 1989, abbiamo quindi continuato a sviluppare questa famiglia di classici prodotti SWAROVSKI OPTIK.


Ottiche

Questa nuova generazione di bino- tificare il bersaglio, in particolare al coli è sinonimo di eccezionale qua- crepuscolo o nel cuore della notte. lità, come viene dimostrato ogni Vantano un’ottica dal design altagiorno sul terreno di caccia. Non si mente innovativo con lenti al fluotratta solo di eccellente qualità ot- ruro. Questo sistema ottico di ectica, ma anche di un nuovo design cezionale luminosità può quindi essere sfruttato in che ha portato alla realizzazione di bi- Il mondo appartiene a tutte le sue potennocoli robustissimi chi sa percepire il bello. zialità, soprattutto con luce crepuma anche conforte- Assapora il momento! scolare o di notte. voli da usare.” SEE THE UNSEEN. L’elevatissima feSLC 56 – un grande compagno e un grande esperto per deltà cromatica, l’elevato contrasto cacciare di notte delle immagini e i loro bordi estreI robusti binocoli della serie SLC 56 mamente nitidi consentono ai cacoffrono un’ottica di alta precisione e ciatori di identificare chiaramente i una perfetta ergonomia per il mas- dettagli più importanti, soprattutto simo comfort durante l’osservazio- durante osservazioni di appostane, e per aiutare il cacciatore a iden- mento. L’alta qualità ottica di questa Caccia Passione 59


nuova generazione di binocoli si riflette anche nel loro ampio campo visivo e nell’eccezionale nitidezza a tutto campo delle immagini. Le conchiglie oculari girevoli e regolabili

po dei binocoli SLC di nuova generazione, che consentono una presa più salda e sicura e una distribuzione perfetta del peso, contribuiscono ad alleviare la fatica durante lunghe

separatamente su quattro posizioni, e la lunga distanza della pupilla d’uscita consentono ai portatori di occhiali di godere dell’intero campo visivo. L’ergonomia di uno strumento ottico è estremamente importante per la caccia da appostamento, dove il cacciatore deve rimanere seduto per lunghe ore a osservare e ha quindi bisogno di un binocolo che sia confortevole e non gli faccia accusare la fatica. Le ampie rientranze del cor-

osservazioni. Per le superfici e le parti ottiche e meccaniche sono stati utilizzati materiali di alta qualità come, ad esempio, lega leggera di magnesio e un innovativo rivestimento in gomma per il corpo del binocolo: tutto ciò per offrire robustezza, resilienza e durata di altissimo livello. I binocoli SLC 56 sono costruiti per assicurare tutta la robustezza richiesta da un utilizzo continuato durante la caccia.

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Ottiche I binocoli SLC 56 sono disponibili in tre versioni. I modelli SLC 8x56 e SLC 10x56 offrono la combinazione ottimale di caratteristiche per la caccia d’appostamento al crepuscolo o nel cuore della notte. Il modello SLC 15x56 è invece progettato per fare osservazioni su un’ampia area, ed è particolarmente adatto a identificare un bersaglio da lunghe distanze. Nuovi binocoli SLC 42: robusti, compatti, multiuso I nuovi binocoli SLC 42 sostituiscono i modelli SLC 42 HD. Si tratta di binocoli multiuso eccellenti sia per caccia d’appostamento all’inizio del crepuscolo sia per osservazioni

in luce diurna. “I binocoli SLC 42 sono una scelta eccellente per molte situazioni di caccia”, sottolinea Carina Schiestl-Swarovski. Il loro nuovo design dalla forma compatta e le speciali rientranze ergonomiche per i pollici assicurano il massimo comfort di osservazione anche durante lunghe fasi di avvicinamento. Le straordinarie lenti HD offrono un’elevata fedeltà cromatica, ottimo contrasto e uno straordinario campo visivo. Questi binocoli vantano, inoltre, una lavorazione con materiali di alta qualità che assicurano grande robustezza e ne fanno compagni ideali di chi vuole cimentarsi in numerosi tipi di cac-

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cia, come caccia di appostamento al tramonto o caccia di avvicinamento. Questa linea di binocoli comprende il modello SLC 8x42, che offre il massimo campo visivo, e il modello SLC 10x42 con ingrandimento 10x per un riconoscimento dei dettagli particolarmente accurato. Entrambi questi modelli offrono elevata robustezza abbinata a ottica di qualità insuperata ed eccellente maneggevolezza Binocoli SLC: qualità comprovata e continuamente migliorata Il personale di tutti i nostri reparti lavora instancabilmente al continuo miglioramento dei prodotti SWAROVSKI OPTIK. Ciò vale anche per i binocoli SLC. Questi strumen-

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ti ottici per osservazione da lunga distanza sono perfetti in ogni loro dettaglio: dall’ottica di eccellente qualità, fino alla loro straordinaria ergonomia e perfetta lavorazione eseguita con materiali di altissima qualità, per assicurare un’esperienza di osservazione estremamente piacevole e confortevole. Grazie a una stretta collaborazione con i nostri clienti, abbiamo inoltre apportato ulteriori miglioramenti ai binocoli SLC. Tutto ciò ha portato alla creazione di una nuova generazione di binocoli SLC, dove tutti i componenti funzionano in perfetta armonia per assicurare eccellenti prestazioni per un’ampia varietà di situazioni e tipi di caccia.


SWAROVSKI OPTIK è un’azienda che fa parte del gruppo Swarovski e ha il suo quartier generale ad Absam, in Tirolo. L’impresa austriaca fondata nel 1949 si è specializzata nello sviluppo e produzione di strumenti ottici di altissima precisione, posizionandosi ai massimi livelli nel segmento più elevato di questo mercato. I binocoli, i telescopi, i cannocchiali da puntamento e gli strumenti optoelettronici sono prodotti ambiti dagli utenti più esigenti. Il successo della nostra azienda si fonda sulla capacità innovativa, sulla qualità e sulla valorizzazione dei prodotti, nonché sul design straordinario tanto sul piano funzionale quanto estetico. La valorizzazione della natura è una componente essenziale della filosofia aziendale e trova la massima espressione in un costante impegno nell’ambito di progetti di tutela della natura e in una produzione a basso impatto ambientale. Nel 2012, il fatturato ha raggiunto 117,6 milioni di euro (2011: 100 milioni di euro) con un rapporto export del 91%. Nell’azienda lavorano oltre 800 dipendenti. Caccia Passione 63


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Caccia Passione 72


Veterinaria

Filariosi cardiopolmonare

La filariosi è una malattia parassitaria sostenuta da Dirofilaria immitis un nematode che da adulto si annida nelle arterie polmonari dei cani colpiti provocando una sintomatologia cardiopolmonare grave.

L

a malattia è diffusa in Ita- in tutto almeno 5 mesi e ne servolia in tutto il centro nord no almeno 6 prima che le femmiinteressando il Lazio e tut- ne inizino a produrre le microfilate le regioni a nord di questo con rie. Il ritrovamento di microfilarie una maggiore incidenza in Tosca- quindi in animali di età inferiore a na e lungo il corso del fiume Po’. 6 mesi è da attribuire ad un passagIl parassita viene trasmesso da zan- gio transplacentare e non è assozare appartenenti ai generi Aedes, ciato alla presenza di filarie adulte. Anopheles e Culex. L’ insetto si Infatti affinché si sviluppi la forma adulta è necessainfesta pungendo un animale Lafilariosi cardiopolmona- rio il passaggio in cui sono pre- re del cane è causata da un nell’ospite intersenti microfila- parassita: Dirofilaria immi- medio (zanzarie (primo sta- tis che viene trasmesso al ra) che permetdio larvale del cane attraveso la puntura ta lo sviluppo delle microfinematode) in di una zanzara infetta. larie in L3 (stacircolo. Le miinfestante). crofilarie all’ interno della zanzara dio sviluppano fino a raggiungere lo Questa parassitosi si manifesta con stadio L3, quando l’insetto punge tosse, dispnea, facile affaticamento un nuovo cane rilascia queste lar- durante l’esercizio fisico, perdita di ve nel sottocute dove continuano la peso, sincopi più tutta una serie di loro maturazione fino a all’ultimo altri reperti non facili da riconostadio (L5). Le larve L5 penetrano scere da parte del proprietario donel torrente circolatorio raggiun- vuti all’ interessamento di altri apgono i vasi polmonari e diventano parati. Nelle forme più gravi si può adulti. Il ciclo da L3 ad adulto dura arrivare alla morte del soggetto. Caccia Passione 67


Anche in questo caso, come in altre malattie legate all’ambiente di vita, è di importanza primaria la profilassi, esisto infatti terapie efficaci ma vanno comunque eseguite con accortezza essendo potenzialmente rischiose per l’ animale soprattutto se la carica parassitaria è elevata. Per la profilassi di questa malattia è importante limitare il contatto del vettore con il cane, quindi risulta utile utilizzare repellenti ambientali per le zanzare comunemente usati in umana, essendo in definitiva trasmessa dagli stessi generi che pungono l’uomo. Utile risulta anche l’applicazione di zanzariere alle porte e finestre delle abitazioni e dei canili. Il far dormire i cani in casa durante la notte può limitare l’esposizione, anche se le zanzare a differenza dei flebotomi (vettori della Leishmaniosi) hanno una certa attività anche di giorno. Oltre ai repellenti ambientali si possono utilizzare prodotti topici o collari da applicare direttamente sull’ animale che sfruttano le stesse molecole utilizzate per la profilassi della Leishmaniosi canina, in questo caso però la loro azione e la durata varia in base al tipo di vettore. Tra queste ricordiamo: la deltametrina, la permetrina e l’ associazione imidaclopramide-permetrina. Caccia Passione 68

A questo tipo di profilassi, volta ad evitare o limitare il contatto con il vettore, esiste una profilassi diretta contro le larve iniettate in caso di puntura da parte dell’ insetto. I farmaci di questo tipo hanno tutti un azione di tipo larvicida diretta contro le L3 e alcuni microfilaricida e adulticida, in tutti è però presente un’ azione retrospettiva di minimo 30 giorni dal momento della somministrazione. Vengono somministrati per via orale o sottocutanea (ivermectina, moxidectina, milbemicina ossima e selamectina), queste due formula-


Veterinaria zioni vanno somministrate mensilmente, iniziando il trattamento un mese prima della stagione calda o della data di partenza per le regioni endemiche, e va continuata per almeno un mese dopo la fine del periodo di possibile contatto con il vettore. La somministrazione sottocutanea (moxidectina) invece è di tipo a lento rilascio e la durata è annuale. La terapia varia a seconda della classe di gravità della malattia. Le classi sono 3 più una quarta che è considerata un evoluzione della terza classe.

Nelle prime tre si utilizza la melarsomina come farmaco di prima scelta. Nel caso il soggetto rientri nell’ ultima classe la terapia è chirurgica e consiste nell’ asportazione delle filarie adulte dal cuore. I soggetti che si trovano in aree endemiche o che possono recarsi in tali aree dovrebbero effettuare test di screening annuali per valutare una possibile positività agli alla malattia. Il test utilizzato di routine è la ricerca degli antigeni della filaria adulta. Una positività a tale test indica la presenza di adulti in circolo e ci indirizza verso un approccio terapeutico più che profilattico, essendo inutile utilizzare farmaci per la prevenzione se già la parassitosi è in atto. Tale test è utile solo per la diagnosi di patologia, mentre per l’inserimento nelle classi di rischio vengono presi in considerazione i sintomi clinici e i risultati dei test di laboratorio e della diagnostica per immagini. Va da se quindi che anche in questo caso è di fondamentale importanza l’ attuazione di test di screening preventivi e delle misure profilattiche in modo da evitare di dover intervenire su una patologia che anche se curabile può risultare pericolosa per la salute del cane. Caccia Passione 69


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Migratoria: un autunno di caccia con allodole, turdidi e colombacci

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