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Introduzione

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Lettere

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Nella foto, camminando lungo le sponde del Lac Long (foto Anna Tosone)

Un passo dopo l’altro

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La voglia di montagna è come un fiore che si schiude per la bellezza del nostro paesaggio interiore. In questi tempi ci hanno preoccupato – e ci preoccupano – la pandemia, la guerra, la siccità e perfino l’inflazione. E quello che sta accadendo alle montagne. Ma ad agosto, che per molti è tradizionalmente associato al periodo delle ferie, è il momento di concederci una pausa e riscoprire le cose essenziali e tutta la loro bellezza. La risposta, nel nostro caso, è soprattutto una: camminare. Camminare per scoprire, camminare per conoscere e per conoscersi, camminare per riflettere e rigenerarci. Se tutto questo avviene con lentezza e rispetto dell’ambiente circostante, ecco che il contesto naturale si trasforma immediatamente nel paesaggio ideale in cui muoversi. Quello in cui s’incontrano storia, memoria e futuro. Forti di questa consapevolezza desideriamo quindi condividere con voi queste proposte di escursioni, da nord a sud, dal Trentino-Alto Adige alla Calabria, isole comprese. Gli elementi che uniscono tutte queste proposte sono essenzialmente tre: sostenibilità, lentezza e senso di comunità. Ci sono itinerari nuovi e antichi, percorsi che seguono le storiche tracce dei pellegrini e cammini co-progettati in modo partecipativo dai soggetti presenti sui territori. Già, al netto del valore rigenerativo del mettersi in viaggio con lo zaino in spalla, queste proposte rappresentano anche una risposta concreta al bisogno di nuove energie per l’economia già fragile delle aree interne. Qua vi raccontiamo, tra gli altri, i cammini di San Francesco di Paola (ormai centenario) e di San Rocco, i percorsi all’interno del Parco Naturale Puez Odle e tra i bivacchi della Valle Maira. Ma anche la Grande Traversata Elbana. Sì, d’accordo, della GTE abbiamo parlato più volte. Stavolta il trekking assume però un nuovo significato, perché a compierlo sono stati escursionisti non vedenti. Come ci ricorda Ornella Giordana (componente della Commissione Centrale Escursionismo Cai e referente per i temi della Montagnaterapia) tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 c’è quello di non lasciare indietro nessuno. Il modo migliore per raggiungere il traguardo, quindi, è camminare insieme e lentamente. Un passo dopo l’altro.

Luca Calzolari

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