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Una grande squadra Lisa Cavallini
gli altri non solo perché è un numero “speciale”, ma anche perché non prevede un numero di gennaio. Ed è una sensazione inedita.
NUOVE VISIONI
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Ma rimane, in tutti quelli che hanno lavorato in questi anni alla rivista, la valenza vera di questa esperienza, ovvero essersi addentrati in temi e specificità prima che diventassero mainstream, aver tenuto sempre aperta la porta a suggerimenti, spunti, nuove visioni, essere partiti dalla montagna per affrontare i problemi di chi la vive e la anima, di chi la sfida e la abbraccia. Facendo, in una parola, cultura. Che passa attraverso i libri ma anche attraverso le relazioni virtuose, l’accoglienza, l’apertura, la disponibilità, la curiosità. Non ultima, la grande importanza di avere avuto compagni di viaggio generosi e disponibili, una categoria in preoccupante via di estinzione. Gli anni a Montagne360 sono stati questo. E non è poco.
In questa pagina, una carrellata di copertine: sopra, quella di febbraio 2017; a destra, dall'alto, settembre 2018, luglio 2019, dicembre 2020 e febbraio 2021
Una grande squadra
Adrenalinico ma appagante: questo è stato impaginare Montagne360 in questi anni, grazie anche a un ottimo lavoro di gruppo
di Lisa Cavallini
Sono arrivata a Montagne360 solo da quattro anni, anche se la mia carriera è cominciata molto tempo fa. Lavorare per questa rivista – come succede in quasi tutte le riviste – è un po’ come andare, ogni mese, sulle montagne russe: adrenalinico. All’inizio è stato un po’ complicato – le mie passate esperienze si erano svolte nell’ambito dell’editoria sportiva, un mondo completamente diverso – ma con l’aiuto di chi era già saldamente operativo siamo riusciti, tutti insieme, a ottenere i risultati che ci eravamo prefissi. È stato un lavoro impegnativo, a tratti mentalmente faticoso e a volte anche una corsa contro il tempo, spesso senza orario. Siamo sempre stati una grande squadra e difficilmente ritroverò un ambiente di lavoro così efficace e attento, caratterizzato da un grande spirito di collaborazione. Avere la possibilità di creare, con un testo e con delle immagini, pagine che poi saranno lette e viste da moltissime persone non può che essere una grande soddisfazione. Lo ritengo un lavoro bellissimo, grazie al quale mi sento, ogni giorno, fortunata. La mia esperienza è stata di sicuro positiva e soprattutto ho scoperto il mondo della Montagna, che conoscevo molto poco e dal quale sono rimasta affascinata per i luoghi che ho imparato ad apprezzare grazie agli articoli mandati dai tantissimi collaboratori e per i temi che abbiamo, via via, mese dopo mese, sviscerato. Un ringraziamento va al direttore e a chi mi ha scelto per impaginare Montagne360, avendomi dato la possibilità di partecipare attivamente a questa avventura.