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Escursionismo | Nella valle incantata

Due itinerari per altrettante ciaspolate in Val Passiria, la terra di Andreas Hofer, che si snoda da Merano fino al confine con l’Austria. Una ci porta nella Valle di Plan e l’altra tra Stulles e la Malga Egger Grub

testo e foto di Paolo Reale

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Proprio nei dintorni del paese natale di Andreas Hofer, figura fondamentale nella storia sudtirolese, San Leonardo in Passiria, si possono ambientare diverse ciaspolate tra cui le due che andiamo a raccontare nelle prossime righe. Ma dove si trova la Val Passiria? Questa valle, solcata dal Passirio, torrente che bagna Merano prima di confluire nell’Adige, si snoda dalla città delle terme, Merano appunto, fino al confine con l’Austria. Per arrivarci è sufficiente seguire le indicazioni che da Merano conducono verso nord, verso i passi di Monte Giovo e Rombo, chiusi d’inverno. Superate le località della bassa valle si raggiunge San Leonardo in Passiria, principale centro economico, politico e culturale della valle. Qui la Val Valtina (Waltental) confluisce nella Val Passiria, il cui solco principale prosegue invece verso ovest fino a Moso in Passiria dove vira decisamente a nord. Proprio a Moso la Valle di Plan sbuca nella val Passiria e le acque del Rio di Plan (Pfelderbach) confluiscono nel Passirio.

Nei dintorni di San Leonardo in Passiria si possono ambientare diverse ciaspolate

i masi di Hochegg, con vista verso la Valle di Plan

Itinerari

Per gentile concessione di Map data: © OpenStreetMap; Map: © Webmapp; autore: Marco Barbieri

NELLA VALLE DI PLAN

Partenza: Plan, 1600 m

Arrivo: Lazins, 1780 m, e il suo rifugio, quota massima: Malga Faltschnal a 1871 m, e il successivo bivio a circa 1890 m

Tempo di percorrenza: a un buon passo, un’ora per la Faltschnalalm, mezz’ora per la discesa a Lazinshof e 45’ per il rientro a Plan lungo la via di fondovalle

Difficoltà e pericoli: percorso generalmente non esposto al rischio di valanghe, attenzione al guado dopo la Malga Faltschnal. Difficile orientarsi in assenza di traccia dopo nevicate recenti

La prima ciaspolata si svolge proprio nella Valle di Plan (Pfeldertal) ed è un percorso tutto sommato facile con una variante facilissima. Quest’ultima consiste nella semplice percorrenza della pista forestale, battuta, che conduce da Plan a Lazins, un gruppo di baite dove si trova anche l’accogliente Rifugio Lazinshof, spesso aperto anche in inverno. Si tratta di una salita facile, ideale per bambini e principianti e per una discesa in slittino: chi ama ciaspolare, però, di solito chiede qualcosa di più! E qualcosa in più si ottiene salendo verso Malga Faltschnal e disegnando così una ciaspolata non banale, immersa nella quiete dei boschi e dominata dall’imponente sagoma di vette che a sud sfiorano i 3000 metri mentre a nord li superano abbondantemente. Simbolo della zona è la cima detta Altissima (Hochwilde), alta 3480 metri. Il vero “problema” di questa variante, come detto più remunerativa e appagante, è orientarsi nel bosco: in assenza di una traccia battuta, specie dopo nevicate recenti, è bene non percorrere questo itinerario salvo si conosca perfettamente la zona e, soprattutto, si sia in grado di battere in neve fresca per circa 4 chilometri tra salita fino alla Faltschnal e discesa al Lazinshof. Nel dettaglio, si parte da Plan e si supera il brevissimo tunnel che porta al paese. Da qui, in pochi metri, ci si porta alla base della pista da sci che si risale, calzando le ciaspole, per pochi metri. Subito si gira a destra in direzione di Zeppichl e Lazins, lasciandosi a destra le abitazioni e gli alberghi. Dopo le ultime case si procede per alcuni metri in salita verso sinistra, lungo la pista da slittino per svoltare presto a destra e prendere, stavolta definitivamente, il sentiero 6 che si inerpica nel bosco. Dopo circa un’ora si raggiunge l’ampia traccia che proviene da Grünboden: mancano pochi metri per conquistare la Malga Faltschnal, a 1871 metri di altitudine. Nelle più brevi tra le giornate invernali questo tratto sarà uno dei pochi soleggiati fino a Lazins. Oltre la malga ci si porta nei pressi del torrente Faltschnal, punto ideale per ammirare da un lato la Punta dell’Onore (Erenspitz), dall’altro dal monte Tavolino (Sefiarspitze) e l’Unselspitze. Avvicinandosi al torrente si intravede immediatamente un ponticello che consente di raggiunge l’altro versante e recuperare la traccia che, rapidamente, conduce al fondovalle della Pfelderertal proprio fino ai dintorni del Rifugio Lazinshof, cuore di un gruppo di baite posizionato in un ambiente davvero incantevole (1782 m). La discesa può svolgersi lungo la forestale battuta e dura meno di un’ora.

Lazinshof e dintorni

A due passi da malga Faltschanal

Masi di Hochegg, con vista verso la Valle di Plan e la cresta di confine con la Oetztal

Sul sentiero 6 verso Faltschanalalm

Arrivo a Egger Grub Alm, con vista verso ovest

Itinerari

Per gentile concessione di Map data: © OpenStreetMap; Map: © Webmapp; autore: Marco Barbieri

www.ciaspole.net Instagram @ciaspolenet

VERSO LA MALGA EGGER GRUB

Partenza: Stulles, 1315 m, o il parcheggio presso i masi Hochegg, 1620 m circa

Arrivo: Malga Egger Grub, 1944 m

Tempo di percorrenza: poco più di un’ora

Difficoltà e pericoli: percorso sicuro salvo situazioni eccezionali. Attenzione alla strada di accesso oltre Stulles, verificarne l’effettiva pulizia (possibili tratti ghiacciati da affrontare in auto)

Se nella Valle di Plan, in pieno inverno, il sole fa capolino per poche ore al giorno, questa ciaspolata, tra Stulles e la Malga Egger Grub, si svolge invece sul versante più soleggiato della Val Passiria. L’escursione è facile e sostanzialmente priva di rischi: la traccia, spesso battuta, può rendere superfluo l’utilizzo delle ciaspole che si rendono però necessarie qualora ci si voglia divertire davvero nella neve fresca sotto la malga o tagliando la discesa. Lo slittino, per chi avrà avuto la pazienza di trascinarlo in salita, è un’altra possibilità da considerare per un veloce rientro al punto di partenza. L’escursione prende le mosse da Stulles, lungo il sentiero 14b, oppure, qualora la strada sia ben pulita, dal parcheggio presso i masi di Hochegg. Questa seconda località di partenza consente di evitare 300 metri di dislivello e un tratto non particolarmente gratificante. Presso i masi di Hochegg (1620 m, circa un’ora da Stulles) si lasciano le tipiche baite sulla sinistra e si procede lungo la forestale che, con qualche tornante, prende quota in un fitto bosco di abeti. Alcune aperture, però, offrono un’ampia vista sulla Valle di Plan, le Alpi della Valle di Oetz e del Gruppo di Tessa, a sud e ovest, e sulle Alpi Sarentine verso est. La salita impegna per poco più di un’ora e si conclude con un improvviso cambio di scenario: il bosco lascia spazio a un’ampia radura innevata, ai piedi dell’Hochwart e del più modesto Stuller Mut, dove campeggia la Egger Grub Alm. La malga di arrivo è posta a 1929 metri di quota: il dislivello totale, quindi, sfiora i 300 metri se si parte da Hochegg mentre supera i 600 metri da Stulles.

Arrivo a Egger Grub Alm

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