Flora d'Italia - Chiave delle Gymnosperme

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1 florae.it - Chiave Div. Gymnosperme Div. Gymnosperme Piante con fase diploide prevalente rispetto all’aploide, quest’ultima rappresentata da un solo organello della prima; sporofito con tessuto vascolare ben differenziato; fiori rudimentali con ovuli inseriti su macrosporofilli, senza ovario ne stimma; fencodaz. mediante tubo pollinico oppure spermatozoidi (non nelle nostre specie).

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1 Fg. ridotte a squame brune; funzione assimilatoria svolta dai rami; arbusti con aspetto d’Equiseti e generalm. con rami fragili Fam. Ephedraceae 2


1 Fg. aghiformi oppure squamose (ma intal caso verdi) o con lamina sviluppata; arbusti o alberi mai con aspetto d’Equiseti o rami fragili 2 Fg. aghiformi o squamose (oppure i due tipi nella stessa pianta) o con lamina sviluppata; fr. a cono (o in Juniperus frutti a bacca con polpa secca e coriacea) 3 Fg. alternate o riunite a 2-40 brachiblasti Fam. Pinacee 3 Fg. opposte o verticillate a 2-4 Fam. Cupressacee 2 Fg. con lamina appiattita; fr. circondato da polpa molle e acquosa 4 Fg. lineari larghe 2 mm, sempreverdi; fr. diam. 6 mm Fam. Taxacee 4 Fg. a ventaglio flabellate larghe 3-6 cm, caduche; fr. diametro 25-30 mm Fam. Ginkgoacee

Fam. Ephedraceae Div. Gymnosperme Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 1: Fi. avvolti da 2 brattee, dioici, i ďż˝ riuniti a 2, con micropili sporgenti; fr. 2 spenno, indurito. Cespugli equisetiformi con fg. squamose opposte; anemogamia. Gen. Ephedra

Gen. Ephedra Fam. Ephedraceae Scheda aggiornata - Segnala osservazione Chiave empirica da Widder in Phyton 1: 71 (1948), modif.; cfr. anche Riedl, Scientia Pharmac. 35: 225-228 (1967). 3


Figure 2: Autore Linneo Nome Italiano Efedra 1 Rami estremi sottili (diam. < 1 mm), con guaine fogliari diam. 0.6-0.8 mm, lunghe 1.0-1.5 mm Sp. Ephedra major 1 Rami estremi grossi (diam. 1-3 mm), con guaine fogliari diam. 1-2 mm, lunghe 1.5-3.5 mm 2 Guaine fogliari (soprattutto alla base dei rami verdi) con base nerastra, e nel resto verdi o membranoso-chiare 3 Inflor. � su peduncoli di 1-2 mm; rami ascendenti (5-10 dm) Sp. Ephedra distachya 3 Inflor. � sessili; rami eretti (3-5 dm) Sp. Ephedra helvetica 2 Guaine fogliari bruno-nerastre su tutta la sup Sp. Ephedra fragilis

Sp. Ephedra major Gen. Ephedra Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 3: Rami legnosi contorti con corteccia roseo-bruna, desquamante a foglietti; rami ultimi verdi, abbastanza fragili nel secco, striati, diam. 0.5-1 mm. Guaine triangolari, brune (0.6-0.8x1.5 mm). Inflor. � uniflora ed inflor. � subsferica con

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2-4 paia di fi.S-Medit.App., Sic. Sett. e Sard. sui monti di Oliena e fino a M. Gonari: RR.Nota - La distribuzione nella Pen. è frammentata, con carattere relitto. La stazione più settentrionale è sulle rupi di S. Marino, nell’App. Piceno Sett.; Sp. Ephedra major ricompare in Valnerina pr. Visso, sul M. Catria, M. Straga ed alla Gola di Frasassi, sull’App. Umbro a Cascia, nell’App. Abruzzese alle Gole del Sagittario (Anversa), nel Vallone d’Orfente ed alle Gole di S. Venanzio tra Raiano e Castelvecchio. Popolani, isolati sul Garg. a M. S. Angelo ed in Basil. ad Abriola. Trattandosi di pianta difficilm. riconoscibile da lontano, che vive spesso in ambienti impervii, essa andrebbe ulteriorm. ricercata.Bibl.: Orsomando E., Min. Ostalp.-din. pflanzensoz. Arbeitsgem. 9: 341-348 (1969); Desole L., Arch. Bot. Biogeogr. Ital. 47: 29-58(1971).

Figure 4: Diffusione Portamento � Cespuglio Progressivo 136 5


Autore Host Sinonimi ( = E. nebrodensis Tineo) Nome Italiano Efedra nebrodense Codifica numerica 0046003 Forma biologica NP Altezza 2-5 dm Tipo di vegetazione Rupi calc. Altitudine da 200 a 1300 m

Fioritura : da Maggio a Giugno

Figure 5:

Sp. Ephedra distachya Gen. Ephedra Scheda aggiornata - Segnala osservazione Simile a Sp. Ephedra fragilis, ma rami spesso piĂš gracili, non o poco disarticolantisi; guaine generalm. 1.5x3 mm, bruno-scure solo in basso; tubulo micropilare 6


Figure 6: diritto o con labbro un po’ ricurvo; seme 5-7 mm.NW-Medit. (Steno-).Nizz., It. Merid., Sic, Sard, e Cors.: RR.Osserv. - Sec. Riedl (cit.) le piante della Sard., con semi di 6-7 mm, forse costituiscono un tipo speciale. Portamento � Cespuglio Progressivo 134 Autore Linneo Nome Italiano Efedra distachia Codifica numerica 0046002 Forma biologica NP Altezza 5-10 dm. Tipo di vegetazione Spiagge mariti. (lit.). Fioritura da Marzo a Giugno

Sp. Ephedra helvetica Gen. Ephedra Scheda aggiornata - Segnala osservazione Simile a Sp. Ephedra fragilis, ma rami più gracili, eretti, non o poco disarti7


Figure 7: Diffusione

Figure 8:

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Figure 9: colantisi: guaine generalm. 1.5-2x2-3 mm, bruno-scure solo in basso; tubulo micropilare ripiegato; seme lungo 5 mm al max.Endem. Alpica.Alpi (Doss Trento, Silandro, V. Aosta, V. Susa): RR ed in area frammentata. Portamento ďż˝ Cespuglio Progressivo 135 Autore C. A. Meyer Nome Italiano Efedra svizzera Codifica numerica 0046004 Forma biologica NP Altezza 5-10 dm Tipo di vegetazione Rupi cale, aridissime. Altitudine da 200 a 800 m

Fioritura : da Maggio a Giugno Sp. Ephedra fragilis Gen. Ephedra

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Figure 10: Diffusione

Figure 11:

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Figure 12: Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 13: Arbusto glabro, ramosissimo; rami estremi (diam. 1-2 mm) cilindrici, verdi, opposti a 2 oppure in fascetti di 3-5, lunghi 2-3 dm, nel secco facilm. disarticolantisi. Guaine fogliari bruno-scure 1-2 X 1.5-3.5 mm. Fi. gialli in glomeruli (diam. 1 cm) verticillati all’apice dei rami estremi, i � in 4-8 paia, i � in inflor. 1-2 flora.Steno-Medit.Cal., Sic. ed Is. vicine, Sard.: C. Progressivo 133 Autore Desf. Sinonimi (= E. altissima Desf.) Nome Italiano Efedra fragile Codifica numerica 0046001 Forma biologica NP Altezza 5-15 dm Tipo di vegetazione Spiagge marittime. Altitudine da 0 a 300 m

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Figure 14: Diffusione

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Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 15:

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Fam. Pinacee Div. Gymnosperme Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 16: Fi. non avvolti da bratee; inflor. � con numerosi stami squamiformi spiralati; inflor. � con numerose squame spiralate, ciascuna portante alla base due ovuli; semi alati. Alberi con fg. aghiformi; anemogamia 1 Fg. solitarie 2 Fg. appiattite, disposte in due serie opposte; pigne erette Gen. Abies 2 Fg. a sezione rombica, disposte tutt’attorno ai rami; pigne pendule Sp. Picea excelsa 1 Fg. riunite in gruppi di 2-5 o 15-40 su speciali rami abbreviati 3 Fg. a 2-5 Gen. Pinus 3 Fg. a 15-40 4 Fg. caduche d’inverno; pigne lunghe 2-3 cm; pianta spontanea Sp. Larix decidua 4 Fg. sempreverdi; pigne lunghe 3-12 cm; pianta coltivata Gen. Cedrus

Gen. Abies Fam. Pinacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione 1 Fg. lunghe 10-20 mm con cicatrice elittica Sp. Abies alba 1 Fg. lunghe 10-13 mm con cicatrice circolare Sp. Abies nebrodensis

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Figure 17: Sp. Abies alba Gen. Abies Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 18: Corteccia bianco grigiastra o grigio pallida, desquamante in piastre sottili. Rami bruno scuri, i giovani rossastri e pubescenti. Fg. lineari appiattite (1,5-2 x 10-20 mm), inserite tutt’intorno ai rami, ma tutte rivolte sullo stesso lato, ottuse all’apice, scanalate verso la nervatura centrale, con due linee longitudinali bianche sotto. Pigne erette, fino a 4 x 9 cm. Alpi e App. fino all’Aspromonte, Corsica: altrove frequentemente coltivato.Osserv. L’ecologia della sp. sembra variare, essendo essa sulle Alpi concentrata nella fascia montana sup. circa fra 800 e 1.500 m. mentre sull’App. essa scende fino ai margini della lecceta (100-200m); le giovani plantule sono sciafile sulle Alpi, eliofile sull’App. Ciò ha indotto il Giacobbe a descrivere una var. appennina Giacobbe, che si distingue anche morfologicamente per l’assenza più o meno completa delle tasche resinifere sulla corteccia delle piente giovani; inoltre gli aghi sarebbero più brevi ed all’apice arrotondati anziché retusi. I limiti settentrionali di questa varietà non sono noti, ma ad essa sembrerebbero riferibili le popolazioni appenniniche e della Cors.; la questione richiede studio ulteriore. Portamento � Albero Progressivo 107 Autore Miller Sinonimi ( = A. pectinata [Lam.] DC) Nome Italiano Abete bianco Codifica numerica 0029006 15


Figure 19: Diffusione

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Altezza 10-40 m Tipo di vegetazione Boschi montani nella fascia del faggio Altitudine da 400 a 1800 m

Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 20:

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1 Pigne erette 2 Fg. acute, pungenti; gemme resinose; pigne di 4-5 x 12-16 cm. Sp. Abies cephalonica 2 Fg. ottuse o arrotondate, non pungenti 3 Gemme resinose; pigne di 3-4x5-10 cm. Sp. Abies grandis 3 Gemme non resinose; pigne di 4-5 X 12-18 cm. Sp. Abies nordmanniana 1 Pigne inclinate o pendenti (2-3x5-10 cm). Sp. Pseudotsuga menziesii

Sp. Abies cephalonica Sp. Abies alba Scheda aggiornata - Segnala osservazione Orig. della Grecia ed Is. Ionie Autore Link Sp. Abies grandis Sp. Abies alba

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Figure 21: Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 22: Orig. della Calif. Autore (D. Don) Lindley Sp. Abies nordmanniana Sp. Abies alba Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 23: Orig. del Caucaso Autore (Stefen) Spach Sp. Pseudotsuga menziesii Sp. Abies alba 19


Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 24: Orig. dell’Amer. Sett. Occid. Autore (Mirbel) Franco Sinonimi (= Ps. douglasii [Lindley] Carrière; Ps. taxi/olia Britton) Nome Italiano Duglasia

Figure 25:

Sp. Abies nebrodensis Gen. Abies Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 26:

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Simile a Sp. Abies alba, ma più ridotto; rami giovani glabrescenti; fg. di 10 mm, rigidette e subspinose; pigne lunghe fino a 20 cm.Endem.Sic. sulle Madonie: RR.Bibl.: Morandini R., Pubbl. Ist. Sper. Selvicolt. Arezzo n. 18, VI+ 93 pagg. (1969).Nota - Dell’Abete dei Nebrodi si conoscevano fino a poco tempo fa soltanto quattro piante coltivate a Polizzi Generosa, uno dei più grossi centri abitati delle Madonie. È stato merito del Mattei averne scoperto una popolazione naturale nelle stesse Madonie al Vallone della Madonna degli Angeli: solo 23 individui in massima parte giovani, in una boscaglia estremamente degradata dal pascolo e dagli incendi; la specie era dunque prossima all’estinzione. Sottoposti ad una scrupolosa vigilanza da parte del Corpo Forestale ed a cure d’ogni genere, questi Abeti sono ora cresciuti, e molti di essi fruttificano regolarmente; negli ultimi anni i tecnici del Corpo Forestale hanno ottenuto da seme qualche migliaio di piantine, che vengono messe a dimora per tentare un ripopolamento nelle stazioni più adatte. Il ricupero di questa specie minacciata sembra quindi riuscito.L’affine A. alba Miller si presenta in aspetto tipico fino alla Sila; sull’Aspromonte si hanno popolazioni di aspetto intermedio tra Sp. Abies alba e Sp. Abies nebrodensis: esse forse sono ibridogene. Portamento � Albero Progressivo 108 Autore (Lojac.) Mattei Diffusione � Specie endemica Nome Italiano Abete dei nebrodi Codifica numerica 0029007 Forma biologica P scap Altezza 5-15 m. Tipo di vegetazione Boschi, faggete. Altitudine da 1600 a 1800 m

Fioritura : da Maggio a Maggio 21


Figure 27: Diffusione

Figure 28:

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Sp. Picea excelsa Fam. Pinacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 29: Bibl.: Lacassagne M., Trav. Labor. Foresi Toulouse 3,1: 1-292 (1934); Lindquist B., Ada Horti Berg. 14: 249-342 (1948).Corteccia grigio-bruna, desquamante a piastre spesse 5 mm, così da lasciare raram. scoperto lo strato inf. brunoferrugineo. Rami diam. 1 cm a corteccia bruno-rossastra con scaglie longitud. di 1X 3 mm; rami dell’annata subglabri, verde-chiari poi rossigni. Aghi subpungenti di 1x8-12 (-25) mm. Pigne subcilindriche di 3-4 X 8-15 cm.Eurosib.Alpi: CC; App. Sett. e Tosc: R.Nota - L’area della foresta naturale di Sp. Picea excelsa (Piceetum subalpinum, taiga) si estende sulle Alpi soprattutto nei distretti ad elevata continentalità (vallate aride, catene interne) fra1000 e 1900 m circa; nella Pen. Sp. Picea excelsa è assai più rara, sull’App. Pistoiese (Sestaione) e sull’Armata ed ha carattere di relitto glaciale. Specie di grande importanza selvicolturale, è stata diffusa larghissimam. in tutto il sistema alpino, anche nelle aree naturalm. favorevoli al Faggio e fino ai limiti della pianura; sull’App. Sp. Picea excelsa è coltiv. solo sporadicam., dalla Tosc, alla Cal. Il Piceetum sub-alpinum si forma su suolo podzolico acido, quindi generalm. su roccia cristallina, raram. su calcare.Picea abies (L.) Karsten sembra meglio corrispondere alle regole di nomenclatura; esso tuttavia si presta a confusione con Sp. Abies alba (per il quale esiste pure il binomio Abies picea Bluff et Fingerli.). Essendo ancora la questione controversa, preferiamo mantenere il binomio Picea excelsa, più noto e privo di ambiguità.Spesso colt. ancora P. orientalis (L.) Link dell’Anatolia con rami giovani densam. pubescenti e P. pungens Engelm. (Nordamerica) con aghi lunghi 2-3 cm, pungenti. Tipo di vegetazione Il principale componente della foresta subalpina ad aghifoglie. Altezza 8-35 (-65) m Portamento � Albero Forma biologica P scap Codifica numerica 0026001 Nome Italiano Abete osso; Pezzo; Peccio Sinonimi ( = P. abies [L.] Karsten; P. vulgaris Link) Autore (Lam.) Link 23


Figure 30: Diffusione

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Progressivo 109 Altitudine da 0 a 2200 m

Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 31:

Gen. Pinus Fam. Pinacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione Il riconoscimento delle sp. italiane è difficile, perché i caratteri distintivi sono poco evidenti, la variabilità, anche nell’ambito di singole popolazioni, è elevata e le piante giovani spesso appaiono del tutto differenti da quelle completamente sviluppate. Bisogna inoltre tener presente che i nostri Pini crescono in generale come piante coltivate (benché appartengano a specie indigene) ed anche la loro morfologia può risentire delle condizioni di coltura; in queste condizioni è probabile si abbiano anche ibridi, benché a questo proposito si sappia assai poco. Per

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Figure 32:

Figure 33:

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la determinazione si seguano le regole seguenti: (1) la lunghezza degli aghi va misurata esattamente su almeno 10 aghi dello stesso ramo (per avere un valore medio) e comprende la sola parte libera di essi, esclusa la base (avvolta dalla guaina); (2) la larghezza degli aghi va misurata sul lato appiattito di esemplari freschi: se il materiale è secco bisogna farlo rinvenire in acqua con glicerina ed alcool oppure schiacciarlo delicatamente in modo da spianare la faccia; (3) la misura delle guaine va presa su aghi giovani inseriti all’apice dei rami o attorno alle infiorescenze; (4) nelle misure di lunghezza degli aghi da noi fornite la prima cifra è il valore medio, le cifre successive (fra parentesi) danno i valori minimo e massimo.Eseguire una sezione trasversale di un ago a circa metà lunghezza ed osservarla a 80-400 ingrandimenti. Le misure delle cellule fornite qui sotto si riferiscono alle lunghezze in direzione radiale e rispettivamente in direzione tangenziale.Bibl.: Heut M., Bull. Soc. Centr. Foresi. Belg. pagg. 44 (1933); Jahrig M., Willdenowia 3: 329-366 (1962). Autore Linneo Nome Italiano Pino 1 Aghi riuniti a 2 2 Rami di 3-5 mm grigi, con cicatrici degli aghi caduti poco rilevate e quindi superficie ± liscia 3 Cicatrici formanti aree semicircolari molto regolari; aghi di 1.2-1.4 X 65 (4590) mm, robusti, pungenti ed un po’ ricurvi; pigne di 2-3 X 5-8 cm Sp. Pinus leucodermis 3 Cicatrici non così regolari; aghi di 0.6-0.9 X 110 (70-130) mm, sottili, flessuosi e molli; pigne di 3-4 X 5-11 cm Sp. Pinus brutia 2 Rami di 3-5 mm bruni o rossastri, con cicatrici sporgenti a becco o uncino, quindi superficie ruvida o subspinosa 4 Aghi brevi di 30-50 (28-65) mm 5 Guaine avvolgenti gli aghi, nella metà inf. sugherose e rossastre, nella metà sup. continuate in un velo trasparente; aghi diam. 1.2-1.4 mm 6 Tronco e rami principali rossastri; pigne peduncolate, pendenti; aghi diritti, glauchi sul lato interno Sp. Pinus sylvestris 6 Tronco e rami grigio-bruni; pigne sessili, erette o patenti; aghi arcuati, verde scuro 7 Arbusto prostrato (1-5 m); pigne con squame presentanti verso l’esterno una superficie a scudo quadrangolare Gp. Pinus mugo 7 Albero (5-20 m); squame presentanti verso l’esterno un tozzo uncino Sp. Pinus uncinata 5 Guaine completam. sugherose e bruno-nerastre; aghi diam. 0.6-1 mm

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8 Aghi diam. 0.6 mm, molli e flessuosi; guaina lunga 2-4 mm Sp. Pinus halepensis 8 Aghi diam. 1 mm, rigidi e spinosi; guaina lunga 7-8 mm Sp. Pinus dalmatica 4 Aghi lunghi di 85-130 (65-160) mm o più 9 Tronco a corteccia rossastra; pigne lunghe 8-20 cm 10 Pigne ovoidi o subsferiche, poco più lunghe che larghe; semi senz’ala, lunghi 1-2 cm, commestibili (pignoli); aghi di 1.1x100 (70-120) mm Sp. Pinus pinea 10 Pigne circa 2 volte più lunghe che larghe; semi con ala di 2-3 cm, lunghi 7 mm ; aghi di 2 X 180-210 mm Sp. Pinus pinaster 9 Tronco a corteccia grigio-violetta o scura; pigne lunghe 3-8 cm Gp. Pinus nigra 1 Aghi in fascetti di più di 2 11 Aghi in fascetti di 3 12 Aghi lunghi fino a 150 mm; gemme con scaglie ripiegate all’indietro; pigne lunghe 7-14 cm, fortem. ricurve Sp. Pinus radiata 12 Aghi lunghi 150-300 mm; gemme con scaglie appressate-conniventi; pigne lunghe 10-20 cm, ± diritte Sp. Pinus canariensis 11 Aghi in fascetti di 5 13 Pigne sessili, erette o patenti, poco più lunghe che larghe, bluastre; seme senz’ali; pianta indigena Sp. Pinus cembra 13 Pigne peduncolate, pendule, 2-6 volte più lunghe che larghe; seme alato; piante coltivate nei giardini o per rimboschimento 14 Getti giovani pubescenti; pigna incurvata verso l’apice Sp. Pinus strobus 14 Getti giovani glabri; pigna diritta Sp. Pinus wallichiana

Sp. Pinus leucodermis Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione Corteccia dei rami di 2-3 anni (diam. 1 cm) con caratteristiche cicatrici rombicoarrotondate (4x3 mm) simili alle squame di un pesce, embriciate. Aghi di 1.2 X 1.4 X 65 (45-90) mm, robusti, ricurvi-secondati. Rami giovani apparentem.

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Figure 34: ricoperti da squame grigie. Pigne lunghe 5-8 cm.NE-Medit. mont.Majella, App. Camp, e Calabro-Lucano al Pollino, Serra d. Ciavole, M. Montea: R. Tipo di vegetazione Pendii rupestri (calc). Altezza 2-15 m Portamento ďż˝ Albero Forma biologica P caesp Codifica numerica 0022010 Nome Italiano Pino loricato Sinonimi ( = P. heldreichii Auct. Fl. Ital. an Christ) Autore Antoine Progressivo 118 Altitudine da 600 a 1800 m

Fioritura : da Aprile a Maggio

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Figure 35: Diffusione

Figure 36:

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Sp. Pinus brutia Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 37: Simile a Sp. Pinus halepensis, ma aghi di 0.6-0.9X 110 (70-130) mm; pigne spesso riunite a 2-3, sessili e patenti.NE-Medit.-Mont.Segnalato in Cal., ma non ritrovato di recente; frequentem. coltiv. nelle Venezie e talora nel Merid.Brutium, l’antico nome della Calabria. Tipo di vegetazione Pinete montane. Altezza 5-20 m Portamento � Albero Forma biologica P scap Codifica numerica 0022013 Nome Italiano Pino bruzio Sinonimi ( = P. parolina Vis.) Autore Ten

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Figure 38: Diffusione

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Progressivo 120 Altitudine da 500 a 1200 m

Fioritura : da Marzo a Maggio

Figure 39:

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Sp. Pinus sylvestris Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 40: Corteccia con strati interni rosei. Rami giovani bruno-chiari. Aghi grossi, rigidi, di 1.4X40 (30-50) mm. Pigne sessili, strettam. coniche di 2 X 5 cm.Orof. Eurasiat.Valli aride centroalpine dal Tarvisiano alla V. di Susa: C; forse indigeno anche sull’App. Sett.; coltiv. nel resto delle Alpi e Pen.Osserv. - Una recente analisi della variabilità ha dimostrato che nella nostra zona si presentano due tipi di popolazioni: il primo, chiamato meridionalis su tutta la catena alpina, il secondo, caussicola, nelle Alpi Giulie ed a poca distanza dai nostri confini ancora sulle Caravanche ed in un’area isolata dell’Engadina (Bonaduz). Questi tipi sono stati individuati solo su base statistica e non costituiscono vere sottospecie, cfr. Staskie-wicz, Fragm. Fior. Geobot. 14: 259-315 (1968). Tipo di vegetazione Pinete del piano montano. Altezza 5-30 m Portamento � Albero Forma biologica P scap 34


Figure 41: Diffusione

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Codifica numerica 0022007 Nome Italiano Pino silvestre; Pino rosso Autore Linneo Progressivo 114 Altitudine da 100 a 1800 m

Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 42:

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1 Gemme invernali non resinose; aghi di diam. < 1.5 mm; squame con scudo opaco ed umbone bruno. - La stirpe prevalente nelle Alpi ed Appennini. Nelle valli disposte secondo il parallelo (V. Susa, V. Aosta, Valtellina, V. Venosta, Pusteria, V. Canale) caratterizzate da clima continentale, tende a costituire boschi radi, soprattutto su calc. a 500-1200 m; si presenta più raram. anche sui suoli acidi e torbosi come è regola nell’Eur. Sett. Sp. Pinus sylvestris subsp. sylvestris 1 Gemme invernali resinose; aghi diam. 2 mm, brevi, rigidi e subspinosi, generalm. patenti. - Sostituisce la subsp. (a) nelle catene alpine centrali dall’Engadina alle Dolomiti Sp. Pinus sylvestris subsp. engadinensis

Gp. Pinus mugo Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 43: La specie principale (Sp. Pinus mugo) ai margini del suo areale presenta tipi che la collegano a Sp. Pinus uncinata: probabilmente si tratta di popolazioni ibri37


dogene, che tuttavia ora appaiono ben stabilizzate e possono venire inquadrate secondo la chiave seguente: 1 Pigna a scudo piano o quasi; base simmetrica 2 Pigna a scudo con umbone centrale Sp. Pinus mugo 2 Pigna a scudo con umbone eccentrico Sp. Pinus pumilio 1 Pigna a scudo uncinato e con base asimmetrica 3 Uncino diritto; portam. per lo più prostrato 4 Uncino ben sviluppato Sp. Pinus uncinata var. rotundata 4 Uncino appena accennato 5 Intermedio tra la var. rotundata e 116 Sp. Pinus uncinata fo. pseudopumilio 5 Intermedio tra la var. rotundata e 117 Sp. Pinus uncinata fo. mugoides 3 Uncino incurvato; portam. arboreo Sp. Pinus uncinata var. uncinata

Sp. Pinus mugo Gp. Pinus mugo Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 44: Cespuglio con rami sdraiati, ascendenti verso l’apice (modellamento nivale); corteccia grigio-bruna. Aghi di 1.3X35 (28-45) mm, robusti e subpungenti, un po’ ricurvi-secondati. Pigne sessili di 1.5x2-5 cm, simmetriche alla base.Orof.Eurasiat.Alpi Or., dalle Giulie alla Lomb.: C; anche sulle A. Mariti., App. Parmig. al M. Nero e M. Maggiorasca, App. Abr. sulla Majelletta e Camosciara, App. Campano ai Tre Confini e Zaffiretto: R.Nota - Segnalato anche sulle Alpi Maritt., ma probabilm. perché non distinto da Sp. Pinus pumilio. Sulle Alpi sporadicam. si presenta anche in ambienti di torbiera acida, ed andrebbe verificato se non si tratti della var. rotundata (Link) Antoine, di Sp. Pinus uncinata, che da Janchen et Neumayer è stata riferita a Sp. Pinus mugo come sottospecie.

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Figure 45: Diffusione

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Tipo di vegetazione Cespuglieti subalpini (generalm. su calc.). Altezza 2-5 m Portamento ďż˝ Cespuglio Forma biologica P rept Codifica numerica 0022008 Nome Italiano Pino mugo, Barando Sinonimi (= P. mughus Scop.; P. montana Auct. an Miller) Autore Turra Progressivo 117 Altitudine da 1500 a 2700 m

Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 46:

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Sp. Pinus pumilio Gp. Pinus mugo Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 47: Simile a Sp. Pinus mugo, ma spesso alberello di piccole dimensioni; pigne 2.5 X 4-5 cm.Orof. Cen-tro-Europ.Alpi Occid. dalla Lig. alla V. Susa: C.Nota - Popolazioni (certo ibridogene Sp. Pinus uncinata X Sp. Pinus mugo) si ritrovano anche sulle Alpi Retiche. Forse anche i popolamenti di Sp. Pinus mugo sull’App. Sett. vanno qui riferiti. Tipo di vegetazione Cespuglieti subalpini. Altezza 2-3 m Portamento � Cespuglio Forma biologica P caesp Codifica numerica 0022024 Nome Italiano Pino pumilio Autore Haenke Progressivo 116 41


Figure 48: Diffusione

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Altitudine da 1500 a 2300 m

Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 49:

Sp. Pinus uncinata 43


Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 50: Simile a Sp. Pinus mugo, ma portam. arboreo; pigne un po’ maggiori (5-7 cm), alla base asimmetriche.Orof. NW-Medit.Alpi Occid., verso E fino all’Ortler ed al Fuorn: C. Tipo di vegetazione Boscaglie subalpine (pref. calc). Altezza 3-10 m Portamento � Albero Forma biologica P scap Codifica numerica 0022009 Nome Italiano Pino uncinato Sinonimi (= P. montana Miller) Autore Miller Progressivo 115 Altitudine da 1200 a 2200 m

Fioritura : da Maggio a Giugno

44


Figure 51:

Sp. Pinus halepensis Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 52: Portam. ombrelliforme, almeno negli esemplari completam. cresciuti; corteccia grigio-chiara, nelle fessure rossastra. Aghi 0.6-0.7x45 (35-65) mm, sottili, un po’ glauchi. Pigne lunghe 5-12 cm.Steno-Medit.In tutta la Pen., Sic, Sard, Cors. e Is. minori: C; anche sulla costiera Triest.Nota - Il problema dell’indigenato di questa specie in It. è ancora aperto; le formazioni più importanti sono sul 45


Garg., pr. Taranto, in Sard. ed anche all’interno nella zona di Narni e fra Terni e Spoleto, però non si può escludere che questi popolamenti derivino da antichi rimboschimenti oppure che l’uomo abbia comunque favorito Sp. Pinus halepensis durante l’antichità. Realm. spontaneo Sp. Pinus halepensis si presenta nelle zone più calde dell’area mediterranea (Oleo-Ceratonion), spesso con portam. arbustivo oppure contorto a bandiera: così in molte piccole Isole, in Sard. e nella Sic. Merid. (qui anche nella macchia termofila a Rosmarino).

Figure 53: Diffusione Tipo di vegetazione Pinete e garighe, soprattutto costiere. Altezza 5-20 m Portamento � Albero Forma biologica P caesp Codifica numerica 0022012 Nome Italiano Pino d’Aleppo 46


Autore Miller Progressivo 119 Altitudine da 0 a 800 m

Fioritura : da Marzo a Maggio

Figure 54:

47


Sp. Pinus dalmatica Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 55: Simile a Sp. Pinus nigra, ma aghi pungenti, diritti e patenti, di 1.1 x45 (35-65) mm.Talora coltiv. nell’It. Merid.Illirico. Portamento � Albero Progressivo 113/b Autore Vis. Nome Italiano Pino di Dalmazia Codifica numerica 0022022 Forma biologica P scap Altezza 10-20 m. Altitudine da 600 a 1000 m

48


Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 56:

Figure 57:

Sp. Pinus pinea

49


Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 58: Portam. ad ombrello; chioma di un verde intenso. Aghi di 1.1 x 100 (70-120) mm; guaine lunghe 6 mm, nella metà inf., sugherose e rossastre, nel resto ialine. Pigne scure, 7-12 X 8-14 cm.Euri-Medit.Lungo le coste della Pen., Sic, Sard, Cors. ed Is. minori, verso N fino a Ravenna e Chioggia: C; meno diffuso all’interno; quasi ovunque coltivato (pianta di dubbio indigenato). Tipo di vegetazione Dune, macchie, pendii aridi. Altezza 8-25 m Portamento � Albero Forma biologica P scap Codifica numerica 0022015 Nome Italiano Pino domestico; Pino da pignoli Autore Linneo Progressivo 121 Altitudine da 0 a 800 m

Fioritura : da Aprile a Maggio

50


Figure 59: Diffusione

Figure 60:

51


Sp. Pinus pinaster Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 61: Piante giovani con portam. piramidale, quelle completam. sviluppate ombrelliformi; corteccia rossastra nelle screpolature; chioma verde-grigia. Aghi di 18-21 cm, larghi 2 mm, rigidi e spinosi. Piena oblunga di 5-8 X 8-20 cm.W-Medit. (Steno).Vers. tirrenico dal Nizz. alla Maremma e Valdarno, Cors., Sard. SetL, Pantelleria: C; coltiv. in tutta la Pen. (soprattutto sul vers. occid. e sul Ut. adriatico a Cervia.Bibl.: Agostini R., Arch. Bot. Biogeogr. It. 44: 184202 (1968).Nota - Verosimilmente l’autentico P. pinaster L. è solo sulle coste atlantiche dell’Europa e da noi si ha la specie indicata come P. mesogeensis Fieschi et Gaussen sensu stricto, con aghi allungati presentanti più di due fasci resiniferi. Tipo di vegetazione Pinete e macchie (acidof.). Altezza 5-30 m. Portamento � Albero Forma biologica P scap 52


Figure 62: Diffusione

53


Codifica numerica 0022002 Nome Italiano Pino marittimo Sinonimi (= P. maritima Miller; P. mesogeensis Fieschi et Gaussen) Autore Aiton Progressivo 111 Altitudine da 0 a 800 m

Fioritura : da Febbraio a Maggio

Figure 63:

54


Gp. Pinus nigra Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 64: Un ciclo di specie con scarsa differenziazione morfologica, ma forte frammentazione geografica, sulle montagne dell’Europa meridionale, ancora imperfettam. conosciuto. Oltre alle nostre specie ancora P. salzmannii Dunal nella Spagna e Francia merid., P. pallasiana Lamb. nei Balcani e Crimea ed altre entità di dubbia autonomia. Tutte le specie vivono in stazioni aride con ascesa di correnti d’aria umida.Bibl: Ròhrig E., Silvae Genet. 6: 39-53 (1957). 1 Aghi lunghi 90-110 (65-130) mm 2 Cellule epidermiche in sez. 3 volte più lunghe che larghe Sp. Pinus nigra 2 Cellule epidermiche in sez. 2 volte più lunghe che larghe Sp. Pinus laricio 1 Aghi più brevi Sp. Pinus dalmatica

55


Sp. Pinus nigra Gp. Pinus nigra Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 65: Corteccia grigio-violetta, desquamante in strati tangenziali; rami orizz. Aghi di 1.6 X 90 (65-110) mm, rigidi, densi e subspinosi. Pigne ovoidi (4x6 cm) con squame debolm. mucronate; amenti in mazzetti terminali, giallo-rossastri (3x16 mm).Illirico.Alpi Venete, dal confine orientale al Bellunese: C; Abr. a Villetta Barrea e Camp, al Cervialto; coltivato anche altrove nelle Alpi ed App.Nota Nell’App. abruzzese, sui pendii della Camosciara verso Villetta Barrea è nota una popolazione di Sp. Pinus nigra che dà tutta l’impressione di essere spontanea; sopra lo stesso paese vi è invece un’estesa pineta probabilmente coltivata. Morfologicamente queste piante sembrano indistinguibili da quelle delle Alpi Or.: sembra dunque che Sp. Pinus nigra sia da ammettere come spontaneo anche per l’It. Centr. Non mancano però opinioni contrarie, che spiegano il popolamento di Villetta Barrea come il risultato di un’antico rimboschimento.Un dettagliato studio istologico (Gellini R., Annali Acad. Ital. Sc. Forestali 17: 101-122, 1968) ha portato alla conclusione che il Pino di Villetta Barrea presenta caratteri intermedi tra quelli di Sp. Pinus nigra e Sp. Pinus laricio: potrebbe dunque essere ibridogeno, sia che si tratti di un’antica popolazione disgiunta, sia che l’origine sia più recente, per rimboschimento. Questa pianta è stata anche descritta come var. italica Hochstetter. Mentre questa Flora era in stampa Sp. Pinus nigra è stato scoperto anche nell’App. Campano pr. Senerchia sul M. Cervialto (La Valva V., Moraldo B. e Caputo G., Delpinoa 18, 1976): si tratta di popolazione sicuram. spontanea con caratteri istologici corrispondenti a quelli del Pino di Villetta Barrea, quindi intermedia tra Sp. Pinus nigra e Sp. Pinus laricio. Tipo di vegetazione Rupi calc. Altezza 10-20 m Portamento � Albero Forma biologica P scap Codifica numerica 0022006 Nome Italiano Pino nero; Pino austriaco Sinonimi ( = P. austriaca Host; P. nigricans Host) Autore Arnold Progressivo 112 56


Figure 66: Diffusione

57


Altitudine da 0 a 1200 m

Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 67:

58


Sp. Pinus laricio Gp. Pinus nigra Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 68: Simile a Sp. Pinus nigra, ma rami brevem. patenti e subito arcuato-ascendenti; aghi di 1.8 X 110 (85-130) mm, rigidi.Endem.Monti della Cai, Etna, Cors. : C.Variab. - Le popolazioni della Calabria (ed Etna ?) si distinguerebbero da quelle della Corsica, formando una var. speciale caratterizzata da 2-3 serie di cellule ipodermiche (anziché 1-2 serie) e da qualche differenza nelle squame delle pigne: essa è stata descritta come P. calabrica Delam. Tipo di vegetazione Boschi montani, generalm. su rocce silicee e lave. Altezza 10-20 m Portamento � Albero Forma biologica P scap Codifica numerica 0022021 Nome Italiano Pino Silano, Pino di Calabria Diffusione � Specie endemica 59


Figure 69: Diffusione

60


Autore Poiret Progressivo 113 Altitudine da 800 a 1800 m

Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 70:

61


Sp. Pinus radiata Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 71: Originario della California e largam. introdotto per rimboschimento nel Meridione.Nordamer. Portamento ďż˝ Albero Progressivo 111/II Autore Don Codifica numerica 0022003 Forma biologica P scap Altezza 5-40 m Altitudine da 0 a 1200 m Sp. Pinus canariensis Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione 62


Figure 72:

Figure 73:

63


Originario delle Canarie e largam. ione.Macarones.

coltiv.

Portamento ďż˝ Albero Progressivo 120/II Autore Sweet Codifica numerica 0022014 Forma biologica P scap Altezza 5-30 m. Altitudine da 0 a 800 m

Figure 74:

Sp. Pinus cembra Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 75:

64

per rimboschimento nel Merid-


Chioma piramidale con rami arcuati verso l’alto; corteccia vecchia desquamante a lamine con solchi rossastri, nel resto grigio-violetta. Aghi di 0.9x60 (5070) mm, con guaina ridotta a un breve cuscinetto (1 mm). Pigne ovoidi 5-8 cm.Eurosib.Alpi, nei distretti continentali dal Cadore alla Valtellina: C; più frammentato sulle Alpi Occid. fino alle Maritt.Sulle Alpi il P. cembro è probabilm. da considerare relitto glaciale; da noi la forma corrispondente al tipo (= var. cembra), in Russia e Siberia l’affine var. subarctica Rikli, nella Siberia Orient. una forma prostrata (subsp. pumila [Regel] Palla). In Engadina e Livigno una forma con pigne immature giallo-verdastre: fo. helvetica (Clairville) Asch.

Figure 76: Diffusione Tipo di vegetazione Pinete subalpine. Altezza 10-25 m Portamento � Albero Forma biologica P scap 65


Codifica numerica 0022010 Nome Italiano Pino cembro; Cirmolo Autore Linneo Progressivo 122 Altitudine da 1400 a 2300 m

Fioritura : da Giugno a Agosto

Figure 77:

66


Sp. Pinus strobus Gen. Pinus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 78: Portam. piramidato. Aghi lunghi 5-12 cm, sottili e flessuosi. Pigna lunga 1-2 dm, spesso con asse curvo.Nordamer. Portamento � Albero Progressivo 122/III Autore Linneo Nome Italiano Pino strobo Codifica numerica 0022020 Forma biologica P scap Altezza 8-30 m. Tipo di vegetazione Orig. dell’America Sett. e frequentem. coltiv. Sp. Pinus wallichiana Gen. Pinus 67


Figure 79: Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 80: Originario dell’Himalaya e frequentem. coltiv. per rimboschimento (Campania, Lucania).Centroasiat. Portamento � Albero Progressivo 122/II Autore Jackson Sinonimi (= P. excelsa Wallich non Lam.) Codifica numerica 0022018 Forma biologica P scap Altezza 5-30 m. Altitudine da 0 a 1200 m

68


Figure 81: Sp. Larix decidua Fam. Pinacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 82: Corteccia grigio-bruna, desquamante a piastre, con solchi di 1.5 cm al max. Rami diam. 3 mm penduli, con striature longitudine brachiblasti brevem. cilindrici (3x5 mm) con 30-40 fg. capillari, molli, di 1x8-18 mm. Pigne ovali 2 X 3 cm.Orof. cen-troeurop.Alpi: C; fino al limite degli alberi, soprattutto in clima continentale, su ogni substrato. Pad. e App.freq. colt.Nota - Ăˆ frequentemente coltivato per rimboschimento, soprattutto nel Meridione, L. kaempferi (Lamb.) Carrière ( = L. leptolepis (Siebold et Zucc.) Endl.), originario del Giappone, che si distingue per i giovani getti glauchi e gli aghi portanti di sotto due linee stomatifere bianche. Portamento ďż˝ Albero 69


Figure 83: Diffusione

70


Progressivo 110 Autore Miller Sinonimi (= L. europaea DC.) Nome Italiano Larice comune Codifica numerica 0024002 Forma biologica P scap Altezza 8-25 (-55) m Tipo di vegetazione Boschi montani e subalpini. Altitudine da 0 a 2400 m

Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 84:

Gen. Cedrus Fam. Pinacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

71


Figure 85:

Figure 86:

72


Alberi sempreverdi, spesso di dimensioni maestose (da noi fino a 25-30 m), con fg. riunite a 10-20 o più su brachiblasti brevi; pigne elissoidi o cilindriche (5-12 cm); fogliame generalm. glauco o verde-grigio. I più noti da noi sono il Cedro dell’Atlante ed il Cedro del Libano, frequentem. coltivati nei parchi, soprattutto nell’Italia Settentrionale. Autore Trew Nome Italiano Cedro 1 Apici del f. e rami principali molli, penduli; fg. non pungenti, lunghe 2-5 cm. Sp. Cedrus deodara 1 Apici robusti, eretti; fg. rigide e pungenti lunghe 1-3 cm 2 Rami giovani pubescenti; strobili � lunghi 3-8 cm. Sp. Cedrus atlantica 2 Rami giovani glabri; strobili � lunghi 7-12 cm. Sp. Cedrus libani

Sp. Cedrus deodara Gen. Cedrus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 87: Orig. d. Himalaya Autore (D. Don) G. Don fil. Sp. Cedrus atlantica Gen. Cedrus Scheda aggiornata - Segnala osservazione Orig. dell’Atlante marocchino Autore (Endl.) Carrière

73


Figure 88: Sp. Cedrus libani Gen. Cedrus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 89: Orig. del Libano Autore A. Richard

Fam. Cupressacee Div. Gymnosperme Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 90: Fi. non avvolti da brattee; inflor. ďż˝ con pochi stami squamosi opposti o verticillati; inflor. ďż˝ con poche brattee opposte o verticillate, ciascuna portante 1-

74


molti ovuli; semi senz’ala; fr. a volte carnoso (galbulo). Alberi o arbusti con fg. squamose o aghiformi; anemogamia. 1 Fg. verticillate a 4, lungam. (2-8 mm) saldate ai rami in modo da inguainare tutto l’internodio; cono formato da sole 4 squame in un verticillo Sp. Tetraclinis articulata 1 Fg. e cono non c.s. 2 Fg. squamiformi, opposte-decussate, lunghe 1-2 mm; fr. a cono, formato da 3-8 paia di squame legnose 3 Rami cilindrici; coni grandi come una noce (2-4 cm) 4 Cono ovoide, più lungo che largo, con squame appiattite Gen. Cupressus 4 Cono circa tanto lungo che largo; squame peltate Gen. Thuja 3 Rami compressi; coni minori (1 cm) Sp. Chamaecyparis lawsoniana 2 Fg. aghiformi, lunghe 5-15 mm, almeno nei rami giovani; fr. carnoso simile ad una bacca (galbulo) Gen. Juniperus

Sp. Tetraclinis articulata Fam. Cupressacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 91: Arbusto o alberello sempreverde con rami appiattiti, articolati, glauchi; fg. riunite a 4, strettam. aderenti al f. e divergenti soltanto con l’apice. Coni subrotondi 10-12 mm con 4 squame legnose (2 di esse sterili), violaceo-pruinose all’esterno, acute.SW-Medit. (Steno-).Malta: RR. Tipo di vegetazione Ganghe litoranee. Altezza 1 -15 m Portamento � Cespuglio Forma biologica P caesp Codifica numerica 0038001

75


Nome Italiano Ginepro articolato Sinonimi ( = Callitris art. Link) Autore (Vahl) Masters Progressivo 125 Altitudine da 0 a 300 m

Fioritura : da Ottobre a Dicembre

Figure 92:

Gen. Cupressus Fam. Cupressacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione Autore Linneo Nome Italiano Cipresso 1 Fg. ottuse ed appressate di odore aromatico; rametti lisci se sfregati dall’alto al basso; coni con 8-14 squame, verdi se immaturi 76


Figure 93:

Figure 94:

77


2 Fg. dei getti laterali lunghe 0.5-1 mm; coni maturi grigio-giallastri Sp. Cupressus sempervirens 2 Fg. dei getti laterali lunghe 1-2 mm; coni maturi bruni Sp. Cupressus macrocarpa 1 Fg. acute, le laterali con punte divaricate, quindi rametti ruvidi se sfregati dall’alto al basso; odore sgradevole; coni con 6-8 squame, glauchi se immaturi Sp. Cupressus arizonica

Sp. Cupressus sempervirens Gen. Cupressus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 95: Albero sempreverde con portam. colonnare e fogliame scuro. Fg. squamiformi 1 mm o meno, fittam. embriciate. Coni � 4-8 mm, i � (2-4 cm) formati da squame legnose peltate, irregolarm. poliedriche.E-Medit. (Euri-).Origin. dell’Egeo, soprattutto in Lig., Pen., Sic, Sard., Cors. ed Is. minori: C.Nota - Il Cipresso, originario dell’Oriente, è stato introdotto in Italia in epoca certo antichissima, forse già dagli Etruschi (che pare siano anch’essi originari di quella zona), e si è in seguito straordinariamente diffuso così da venire a costituire uno stabile componente della nostra vegetazione. Soprattutto in Toscana ed in Umbria il Cipresso è molto frequente e concorre in maniera essenziale a determinare l’aspetto del paesaggio colturale, che realizza una mirabile armonia tra l’insediamento umano, la vegetazione naturale e le specie introdotte qual’è appunto il Cipresso. Oggi questi Cipressi tuttavia sono gravemente minacciati da una malattia crittogamica causata da Coryneum cardinale Wag. (Deuteromycetes), segnalata per la prima volta a Firenze (1952) ed oggi diffusa in tutt’Italia con particolare densità nelle regioni Tirreniche; la lotta contro questa malattia è stata iniziata, ma si presenta assai difficile. Portamento � Albero Progressivo 123 Autore Linneo Nome Italiano Cipresso comune 78


Figure 96: Diffusione

79


Codifica numerica 0043001 Forma biologica P scap Altezza 5-20 m. Tipo di vegetazione Colt, per ornam. e rimbosch. Altitudine da 0 a 800 m

Fioritura : da Febbraio a Maggio

Figure 97:

Sp. Cupressus macrocarpa Gen. Cupressus Scheda aggiornata - Segnala osservazione Albero sempreverde dapprima piramidale, quindi ombrelliforme con fg. squamiformi lunghe fino a 2 mm; coni � spesso allungati; per il resto simile a Sp. Cupressus sempervirens.Nordamer.Città della California merid., locus classicus della specie (ma più nota per esservi ambientato il famoso «Pian della Tornila» di J. Steinbeck). 80


Figure 98:

Figure 99:

81


Portamento � Albero Progressivo 123/II Autore Hartweg Nome Italiano Cipresso di Monterey Codifica numerica 0043002 Forma biologica P scap Altezza 5-25 m. Tipo di vegetazione Coltiv. per rimboschimento sull’App. e nei parchi per ornamento. Altitudine da 100 a 800 m

Figure 100:

Figure 101:

82


Sp. Cupressus arizonica Gen. Cupressus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 102: Albero sempreverde con chioma conica, folta e rami ± orizzontali; fg. di odore sgradevole; coni � subsferici 1-3 cm, con 6-8 squame di colore bruno-scuro con cerosità bluastra.Nordamer. Portamento � Albero Progressivo 123/III Autore Green Nome Italiano Cipresso d’Arizona Codifica numerica 0043004 Forma biologica P scap Altezza 5-30 m. Tipo di vegetazione Coltiv. nei giardini e per rimboschim. sull’App. Altitudine da 100 a 800 m Gen. Thuja Fam. Cupressacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione Autore Linneo Nome Italiano Tuia 1 Sp. Thuja occidentalis 1 Sp. Thuja orientalis

Sp. Thuja occidentalis Gen. Thuja Scheda aggiornata - Segnala osservazione 83


Figure 103:

Figure 104:

84


Figure 105:

Figure 106: Arbusto o’ alberello sempreverde con rami orizzontali sviluppantisi a ventaglio; fg. di due tipi, quelle sulla faccia dei ramuli con una ghiandola resinifera; ramuli lucidi e verde-scuri di sopra, verde-pallidi di sotto, con profumo resinoso se schiacciati. Coni ovoidi 5 X 9-12 mm con squame ellittiche ad apice appressato.Origin. del New England e Quebec, coltiv. nei giardiniNordamer. Portamento � Cespuglio Progressivo 124 Autore Linneo Nome Italiano Tuia occidentale Codifica numerica 0042001 Forma biologica P caesp Altezza 5-15 dm Altitudine da 0 a 800 m

85


Fioritura : da Marzo a Maggio

Figure 107:

86


Sp. Thuja orientalis Gen. Thuja Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 108: Simile a Sp. Thuja occidentalis, ma rami Âą eretti; ramuli dello stesso colore sulle due facce, non o debolm. profumati; cono grande il doppio con squame ad apice ricurvo ad uncino.Origin. della Cina Sett. e Giappone, coltiv. per ornam. e nel Merid. a scopo forestale.E-Asiat. Portamento ďż˝ Albero Progressivo 124/II Autore Linneo Nome Italiano Tuia orientale Codifica numerica 0042002 Forma biologica P caesp Altezza 1-10 m Altitudine da 0 a 800 m

Fioritura : da Marzo a Maggio

87


Figure 109:

Sp. Chamaecyparis lawsoniana Fam. Cupressacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 110: Albero sempreverde, da noi in generale di piccole dimensioni, con portam. piramidale e rami spesso penduli. Fg. opposte decussate 3-4 mm, le lat. maggiori. 88


Coni 5-8 mm.Origin. delle coste occid. degli U.S.A. e coltiv. per rimboschim. nel Meridione.Nordamer. Portamento ďż˝ Albero Progressivo 123/IV Autore (Murray) Pari. Nome Italiano Cipresso di Lawson Codifica numerica 0044001 Forma biologica P scap Altezza 10-50 m. Altitudine da 0 a 1200 m

Figure 111:

Gen. Juniperus Fam. Cupressacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione Bibl.: Pilger R., Mia. Deutsch. Dendrol. Ges. 43: 255-269 (1931). Nome Italiano Ginepro Autore Linneo 1 Fg. tutte aghiformi-pungenti 2 Fg. di sopra con una stria chiara; bacca glauco-pruinosa, aromatica, piccola (2-4 [ 10] mm) Gp. Juniperus communis

89


Figure 112: 2 Fg. di sopra con 2 strie chiare; bacca bruna o nerastra, insipida, maggiore (8-15 mm) Sp. Juniperus oxycedrus 1 Fg. giovani aghiformi e generalm. molli, quelle dei rami adulti squamiformi ed embriciate come nel Cipresso 3 Fg. in verticilli di 3, embriciate lungo 6 linee; bacca matura rosso-bruna, lucida Sp. Juniperus phoenicea 3 Fg. opposte a 2, embriciate lungo 4 linee; bacca matura pruinosa 4 Alberetto; bacca 7-8 mm, purpureo-scura Sp. Juniperus thurifera 4 Arbusto; bacca 4-6 mm, blu-nerastra Sp. Juniperus sabina

Gp. Juniperus communis Gen. Juniperus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 113: EntitĂ debolm. differenziate sul piano morfologico, il cui riconoscimento in erbario è spesso problematico. 1 Albero, cespuglio elevato o anche prostrato, ma con rami eretti verso l’apice; fg. distanziate (3-10 mm fra un verticillo ed il successivo), patenti e diritte Sp. Juniperus communis

90


1 Cespugli appressati al suolo con rami orizzontali; fg. dense (internodi di 1-3 mm), quelle apicali appressate ai rami e ± incurvate 2 Fg. adulte 9-10 mm; bacca diam. 4-5 mm Sp. Juniperus nana 2 Fg. adulte 15-17 mm; bacca diam. 6-7 (10) mm Sp. Juniperus hemisphaerica

Sp. Juniperus communis Gp. Juniperus communis Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 114: Corteccia grigio-rossastra, nei rami di 10 anni desquamante in linee longitudinali, ondulate ai bordi, nei rami più giovani bruno-rossastra. Fg. aghiformi, pungenti, le adulte di 1-1.5x15-17 mm, patenti superiorm. con una stria glauca; faccia sup. quasi piana; internodi 3-10 mm (verso l’apice dei rami anche meno). Bacca alla fine blu-violetta, ovoide, (2) 4-5 mm. Circumbor. Alpi e Pen. : C; dubbio nelle Is. Tipo di vegetazione Pascoli e boschi aridi. Altezza 1-3 (12) m. Portamento � Cespuglio Forma biologica P caesp Codifica numerica 0045002 Nome Italiano Ginepro comune Autore Linneo Progressivo 126 Altitudine da 0 a 1500 m

91


Figure 115: Diffusione

92


Fioritura : da Febbraio a Aprile

Figure 116:

93


Sp. Juniperus nana Gp. Juniperus communis Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 117: Simile a Sp. Juniperus communis, ma arbusto appressato al suolo, spesso emisferico; fg. adulte 1-1.5x9-10 mm, spesso (soprattutto le apicali) appressate ai rami ed incurvate; faccia sup. profondam. concava; internodi di 1-3 mm (fg. molto addensate). Artico- Alp. (Eurasiat.). Alpi, generalm. sopra i limiti del bosco, App. Sett. e Centr., Sard., Cors.: C. Portamento ďż˝ Cespuglio Progressivo 127 Autore Willd. Sinonimi ( = J. communis var. montana Aiton) Nome Italiano Ginepro nano Codifica numerica 0045012 Forma biologica NP Altezza 1-3 dm Tipo di vegetazione Brughiere subalpine ed alpine. Altitudine da 1500 a 2500 m

94


Figure 118: Diffusione

95


Fioritura : da Maggio a Luglio

Figure 119:

Figure 120:

96


Sp. Juniperus hemisphaerica Gp. Juniperus communis Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 121: Simile a Sp. Juniperus communis, ma generalm. arbusto appressato al suolo e ± emisferico; fg. adulte di 1-1.5 X 15-17 mm, le apicali ± appressate e spesso incurvate, le basali ± patenti; faccia sup. poco incavata; fg. molto addensate all’apice dei rami, quindi più spaziate; bacca diam. 6-7 (10) mm. Medit.-Mont. Monti della Sic.: C; anche in Cal. e nel Salernit. Portamento � Cespuglio Progressivo 128 Autore Presl Nome Italiano Ginepro emisferico Codifica numerica 0045011 Forma biologica NP Altezza 3-5 dm Tipo di vegetazione Creste ventose, ambienti di vetta. Altitudine da 1500 a 2300 m

97


Figure 122: Diffusione

98


Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 123:

Figure 124:

Sp. Juniperus oxycedrus 99


Gen. Juniperus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 125: Aspetto generale di Sp. Juniperus communis, ma portam. più elevato e spesso arboreo; aghi più lunghi (15-25 mm). Euri-Medit. In tutta l’area Medit.: C; nelllt Settr.R. Portamento � Albero Progressivo 129 Autore Linneo Nome Italiano Ginepro ossicedro Codifica numerica 0045003 Forma biologica P caesp Altezza 1-5 m Tipo di vegetazione Ambienti aridi. Altitudine da 0 a 1500 m

Fioritura : da Febbraio a Aprile

100


Figure 126: Diffusione

Figure 127:

101


Figure 128: 1 Fg. larghe 2 mm al max.; bacca rosso-bruna, lucida, non o appena pruinosa, diam. 7-11 mm. - Macchie e ganghe della zona Medit., in Lig., Pen., Sard. e Cors.: C; Triest., C. Eug. ed Insubria: R. - (= J. rufescens Link) Sp. Juniperus oxycedrus subsp. oxycedrus 1 Fg. larghe fino a 2.5 mm; bacca bruna-stro-pruinosa, diam. 8-15 mm. Sabbie mariti, su tutte le coste occid., coste adriat. a S del Garg., coste joniche, Sic, Sard, Cors. ed Is. minori: C. (lit.). - (= J. umbi-licata Godron - Volgr. G. coccolone) Sp. Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa

Sp. Juniperus phoenicea Gen. Juniperus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 129:

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Corteccia desquamante in nastri arrotolati, che lasciano vedere lo strato sottostante rossastro. Rami estremi completam. ricoperti dalle fg. squamiformi (1 mm), densam. embriciate. Bacche rossastre, ovali (10-13 mm), pendule. Euri-Medit. Coste Occid, Puglia, Sic, Sard. e Cors.: C; V. Gesso: R. Nota - In aspetto tipico Sp. Juniperus phoenicea è la pianta delle macchie e delle formazioni arbustive su rupi calcaree, con rami ± a ventaglio (l’asse principale supera di poco i lat.); sulle spiagge si trovano popolazioni con rami piramidali (l’asse principale supera largam. i lat.); anche la bacca è un po’ maggiore: l’amico S. Rivas Martinez (Madrid) mi comunica gentilmente di aver osservato popolazioni di questo secondo tipo sulla costa toscana pr. Viareggio. Esse corrispondono a J. oophora (Willk.) Kunze (= J. phoenicea subsp. lycia Molinier et Bolòs). Portamento � Cespuglio Progressivo 130 Autore Linneo Nome Italiano Ginepro fenicio Codifica numerica 0045005 Forma biologica P caesp Tipo di vegetazione Macchie, soprattutto sul lit. Altitudine da 0 a 600 m

Fioritura : da Marzo a Aprile

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Figure 130: Diffusione

Figure 131:

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Sp. Juniperus thurifera Gen. Juniperus Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 132: Si distingue da Sp. Juniperus phoenicea per il portam. arboreo, le bacche maggiori (diam. 7-11 mm) erette, le fg. con breve punta ricurva. W-Medit. (Euri). Nelle Alpi Occid. in Delfinato, fuori dai nostri confini, ma a pochi km dallo spartiacque; recentem. scoperto anche in Cors. dove appare indigeno. Tipo di vegetazione Pendii aridi. Altezza 3-10 m Portamento ďż˝ Cespuglio Forma biologica P caesp Codifica numerica 0045006 Nome Italiano Ginepro turifero Autore Linneo Progressivo 130/b 105


Figure 133: Diffusione

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Altitudine da 500 a 1000 m

Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 134:

Sp. Juniperus sabina Gen. Juniperus Scheda aggiornata - Segnala osservazione Corteccia rossastra desquamante in fogli; rami patenti-flabellati, gli estremi coperti di squame embriciate (1X 1.2 mm), che nei rami di 3-4 anni, ingiallite, raggiungono 2 X 2.5 mm. Bacche verdi-bluastre pendule (5-7 mm). Circumbor. Nelle valli interne (continent.) delle Alpi: C; App. March.-Abr.: R. Tipo di vegetazione Pendii soleggiati, rupi. Altezza 5-15 dm

107


Figure 135:

Figure 136:

108


Figure 137: Diffusione

109


Portamento � Cespuglio Forma biologica P rept Codifica numerica 0045009 Nome Italiano Ginepro sabino; Sabina Autore Linneo Progressivo 131 Altitudine da 1300 a 2000 m

Fioritura : da Aprile a Giugno

Figure 138:

Fam. Taxacee Div. Gymnosperme Scheda aggiornata - Segnala osservazione Fi. non avvolti da brattee; fi. 3 solitari o in spighe brevi; fi. � isolati all’ascella delle fg.; seme indurito, circondato da un involucro carnoso (arillo). Alberi o 110


Figure 139:

Figure 140:

111


arbusti con fg. piane; anemogamia. Sp. Taxus baccata

Sp. Taxus baccata Fam. Taxacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 141: Albero dioico con fg. disposte in 2 ranghi opposti, verde-scure, con lamina lineare (2x 15-25 mm), lucida di sopra, acuta. Bacca rossa (6 mm), monosperma. Paleotemp. Alpi, App., Sic, Sard. e Cors.: RR; co-munem. però colt. Fg. fortem. velenose; la polpa della bacca è edule. Portamento � Cespuglio Progressivo 132 Autore Linneo Nome Italiano Tasso comune Codifica numerica 0018001 Forma biologica P scap Altezza 5-20 m Tipo di vegetazione Faggete, pref. calc. Altitudine da 300 a 1300 m

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Figure 142: Diffusione

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Fioritura : da Aprile a Maggio

Figure 143:

Fam. Ginkgoacee Div. Gymnosperme Scheda aggiornata - Segnala osservazione Albero dioico con fi. � in amenti e fi. � riuniti all’apice di un peduncolo allungato; seme circondato da un involucro carnoso di origine tegumentale; fecondazione con spermatozoide. Durante il Mesozoico largam. diffuse in tutto l’emisfero boreale, in seguito quasi estinte e ridotte ad una sola specie (fossile vivente). Sp. Ginkgo biloba

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Figure 144:

Figure 145:

115


Sp. Ginkgo biloba Fam. Ginkgoacee Scheda aggiornata - Segnala osservazione

Figure 146: Albero generalm. a portam. monopodiale con corteccia chiara. Fg. caduche, con picciuolo di 3-7 cm e lamina (3-6 cm) a ventaglio bilobo; nervi regolarm. flabellati. Bacca ovoide (2.5-3 cm) giallastra o ± bruna, alla fine marcescente e fetida. Originario della Cina, frequentem. coltivato nei parchi (soprattutto nella Pad.), non tende ad inselvatichire.E-Asiat. Nota - Pianta ornamentale di frequente coltura, non conosciuta con certezza allo stato spontaneo: se ne suppone l’origine in qualche zona della Cina interna, però attualmente essa è comune soprattutto in Giappone (sempre in coltura), dove i fr. vengono anche mangiati dopo fermentazione. Nell’Orto Botanico di Padova vive un esemplare vetusto di Ginkgo che, secondo la tradizione, è il primo introdotto in Europa nel sec. XVII. La pronuncia originale del nome giapponese può venire trascritta come Ginkyo, ed era ben nota al Linneo, che tuttavia nella Mantissa riporta Ginkgo, a causa di un banale errore di stampa: il nome erroneo è stato fissato dalle regole di nomenclatura, tuttavia in molte opere questa pianta viene ancora indicata col primitivo nome corretto o addirittura come Gingko, nome erroneo in ogni senso, o anche Salisburia adiantifolia Smith. Portamento � Albero Progressivo 132/II Autore Linneo Nome Italiano Ginkgo Codifica numerica 0010001 Forma biologica P scap Altezza 5-30 m. Altitudine da 0 a 600 m

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Fioritura : da Luglio a Agosto

Figure 147: • • • • • • • • • • • • • • • •

Gen. Abies Sp. Abies alba Sp. Abies cephalonica Sp. Abies grandis Sp. Abies nebrodensis Sp. Abies nordmanniana Gen. Cedrus Sp. Cedrus atlantica Sp. Cedrus deodara Sp. Cedrus libani Sp. Chamaecyparis lawsoniana Fam. Cupressacee Gen. Cupressus Sp. Cupressus arizonica Sp. Cupressus macrocarpa Sp. Cupressus sempervirens 117


Figure 148: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Gen. Ephedra Sp. Ephedra distachya Sp. Ephedra fragilis Sp. Ephedra helvetica Sp. Ephedra major Fam. Ephedraceae Sp. Ginkgo biloba Fam. Ginkgoacee Div. Gymnosperme Gen. Juniperus Gp. Juniperus communis Sp. Juniperus communis Sp. Juniperus hemisphaerica Sp. Juniperus nana Sp. Juniperus oxycedrus Sp. Juniperus phoenicea Sp. Juniperus sabina Sp. Juniperus thurifera Sp. Larix decidua Sp. Picea excelsa Fam. Pinacee Gen. Pinus Sp. Pinus brutia Sp. Pinus canariensis Sp. Pinus cembra Sp. Pinus dalmatica

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Sp. Pinus halepensis Sp. Pinus laricio Sp. Pinus leucodermis Gp. Pinus mugo Sp. Pinus mugo Gp. Pinus nigra Sp. Pinus nigra Sp. Pinus pinaster Sp. Pinus pinea Sp. Pinus pumilio Sp. Pinus radiata Sp. Pinus strobus Sp. Pinus sylvestris Sp. Pinus uncinata Sp. Pinus wallichiana Sp. Pseudotsuga menziesii Fam. Taxacee Sp. Taxus baccata Sp. Tetraclinis articulata Gen. Thuja Sp. Thuja occidentalis Sp. Thuja orientalis

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