Programma Attività 2009
Piazza dei Signori, 4 – 31100 Treviso Tel. e Fax: 0422 - 540855 Apertura: mercoledi e venerdì ore 21.00 – 22.30 www.caitreviso.it e-mail: sezione@caitreviso.it Foto di copertina: Dal Col Irene
Presentazione ai Soci Cari socie e soci, Il 2009 è un anno davvero speciale per il nostro Club così vecchio, ma ancora così giovane ! Nato nel 1909 dall’iniziativa del dott. Giulio Vianello con gli amici Biscaro, Bonvicini, Dal Negro, Gregorj, Perissinotto, Salce e Voltolin, esso si prepara a celebrare il proprio centesimo anno con rinnovato vigore. Non è cosa di tutti i giorni… certo! Tutti noi , milleseicentosei soci, sappiamo bene di avere una bella responsabilità. Assieme all’onore di ricordare degnamente tutta questa lunghissima storia sentiamo anche l’onere di proseguire e migliorare sulla scia della pista tracciata dai nostri grandi vecchi. Alle tante attività che le Commissioni, le Scuole ed i Gruppi della Sezione organizzano anche quest’anno come sempre, per interpretare al meglio le aspettative degli appassionati della montagna, si aggiungono nel 2009 gli eventi che il Consiglio Direttivo ha intenzione di mettere in cantiere durante tutto l’arco dei prossimi dodici mesi per celebrare nel modo più degno possibile questi cento gloriosi anni. Anche se non tutte queste iniziative potranno essere portate a compimento come previsto, esse vengono comunque sottoposte alla Vostra attenzione perché possiate valutare lo sforzo organizzativo che ci aspetta nell’anno che va ad iniziare. E sarà bene accetta ogni Vostra proposta di idee e di collaborazione. Le occasioni di incontro si moltiplicano quindi. E ciò darà modo a tutti, anche a coloro che non partecipano abitualmente alle escursioni, o ai vari corsi, di riunirsi attorno al C.A.I. Treviso per testimoniare che quello spirito alto e nobile che ha ispirato i fondatori, è ancor’oggi vivo e vitale. Voglio inoltre sperare che questa occasione di rinnovata attenzione verso gli ideali alpinistici, indurrà molti nuovi amici ad iscriversi, nella convinzione che, incrementando il numero dei soci, aumenterà la forza del Club Alpino Italiano nella difficile, ma attualissima azione per la difesa dell’Ambiente montano e per promuoverne una compatibile fruizione. Vi attendo pertanto numerosi e collaborativi per aiutarci in questo gravoso e gioioso compito. Renzo Secco P.S. Per descrivere il profilo delle nostre amate montagne in pericolo mi sia permesso di ricorrere ai versi del nostro sommo poeta Andrea Zanzotto, laddove il profilo delle lettere descrive immaginificamente quello delle montagne. “ Mai MaNcaNte NeVe di Metà Maggio, chi Vuoi salVare ?”
Celebrazioni del Centenario Iniziative culturali e promozionali 22 Marzo - Escursione sul monte Balcon sulle orme di Gino Valerio e Bepi Gasparotto Agosto - Premio letterario con tema: “La montagna dei ragazzi. Storie di piccoli alpinisti”. Con la collaborazione dell’alpinismo giovanile. Estate - Concerto con il Coro Stella alpina di Treviso. 13 Settembre - Concerto in quota al Rifugio Antelao. Si prevede di far partecipare un’orchestra di bambini della scuola Suzuki. Novembre - In riferimento alla mostra “La Montagna nel manifesto pubblicitario” fatta nel 1959 da Bepi Mazzotti, mostra sul tema “Sport & Montagna” con una sezione introduttiva di manifesti di Mario Crespan che riguardano le attività storiche della Sezione trevigiana . Giugno - Mostre fotografiche allestite nei rifugi con foto che ripercorrono la storia della Sezione.
Manifestazioni e Convegni
21 Marzo - Assemblea regionale dei delegati c.a.i. 22 Marzo - Escursione sulle Prealpi Trevigiane “Sulle orme di Gino Valerio e Bepi Gasparotto”. 11 Aprile - Manifestazione di Elisoccorso Alpino a silea presso sportler dove si potrà assistere ad una esercitazione condotta in collaborazione col soccorso alpino e la struttura di pronto intervento dell’ ulss 9 “ treviso emergenza”. - Convegno tematico su “medicina in montagna” in collaborazione con le commissioni mediche nazionale e regionale. Maggio - Giornata di studio e proposte su “ Il C.A.I. che vorremmo”. Idee, Normative, Proposte. Maggio - convegno tematico su “medicina in montagna” in collaborazione con le commissioni mediche nazionale e regionale. 15.16.17 Maggio - Giornata di studio e proposte su: “Il c.a.i. che vorremmo” – idee – normative - proposte. “Arrampicata in piazza”- in Piazza Borsa a Treviso per tre giorni la possibilità per la cittadinanza, bambini, giovani e meno giovani di provare l’entusiasmante esperienza di arrampicare in sicurezza. L’evento, in sintonia con l’iniziativa della Provincia di Treviso “montagna di marca 2009” e tramite le esperienze del nostro corpo istruttori, intende promuovere e divulgare con dimostrazioni pratiche e teoriche, indirizzate a tutta la cittadinanza ed in particolare ai giovani, un approccio all’arrampicata e le modalità dell’andare in montagna in sicurezza. Si prevede l’allestimento di una struttura artificiale di arrampicata nella centrale Piazza Borsa, dove la cittadinanza e le scuole, avranno modo di cimentarsi nell’arrampicata sportiva. è prevista anche l’attività in notturna. a supporto della struttura artificiale ci sarà il nostro team di istruttori della scuola di alpinismo “ettore castiglioni” e dei volontari del gruppo roccia “su dret”. 21 Giugno - Appuntamento in Cansiglio per la “Festa della Montagna” con tutti i gruppi di Treviso e dintorni che frequentano la montagna. 19 Luglio - sulle pale di san martino ai rifugi pradidali e treviso verrà ripercorso il “sentiero del
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Celebrazioni del Centenario 4
dottor” in onore del fondatore dott. giulio vianello. cerimonia con scopertura di targa commemorativa e aggiornamento della lapide in ricordo dei soci caduti in montagna al rifugio treviso. 28.30 Agosto - Salita al versante italiano del Cervino – cresta del leone da parte del gruppo roccia “su dret”, in ricordo della prima sulla parete est a cui ha partecipato Giuseppe Mazzotti. Settembre - Attività escursionistica in collaborazione con la Sezione DAV di Eger und Egerland . Escursione presso il rifugio della Sezione in Almos nella Fränkischen Schweiz . Ottobre - Congresso del Centenario col Presidente generale del C.A.I. prof. Annibale Salsa e varie personalità. Novembre - Conferenza con presentazione di Italo Callegher con documentari del Film Festival di Trento.
Iniziative Editoriali
Ottobre 2008 Calendario con Foto Storiche della Sezione. In collaborazione con Fabio e Giorgia Vellandi. ( In vendita presso la Sezione e librerie di Treviso ) Da Novembre 2008 a Febbraio 2009 Pubblicazione di una serie di articoli sul Gazzettino relativi a vari temi che si ricollegano alla montagna. Tutti gli scritti, di eminenti personalità, verranno raccolti in un volume che sarà corredato da un DVD che accompagnerà con un suggestivo racconto fotografico le varie tematiche sulla montagna trattate dagli articoli. Marzo - Numero 2009 del “ 46° PARALLELO”. È un’edizione speciale che si colloca nell’ambito del programma celebrativo per i cent’anni della nostra Sezione. Il fascicolo sarà un vero e proprio volume, con più di 160 pagine, e sarà composto da due parti: - la prima accoglierà le testimonianze trevigiane di montagna e alpinismo; - la seconda parte proporrà la consueta e originale rassegna di contributi che quest’anno avrà per autori: Ivo Rabanser, Luca Visentini, Ilio de Biasio, Alessandro Gogna e Jean Claude Droyer, Ivo Ferrari, Stefano Carducci con Eric Newby. Aprile - Sul tema : “La storia centenaria della Sezione di Treviso” produzione di un DVD corredato da opuscoletto con foto e testi riguardanti le attività storiche ed attuali dei soci del C.A.I. trevigiano. Settembre Tutti gli scritti pubblicati sul Gazzettino verranno raccolti in un volume che sarà corredato da un DVD che accompagnerà con un suggestivo racconto fotografico le varie tematiche sulla montagna trattate dagli articoli. Settembre - In autunno, verrà presentato uno speciale fascicolo del “ 46° PARALLELO ”, con numerazione 1-8, che raccoglierà i contributi più interessanti apparsi quando, nei primi anni di vita, la rivista non usciva in veste tipografica, ma veniva prodotta in una cinquantina di copie stampate ‘ in casa’. Ottobre - Produzione di un DVD con i film storici delle spedizioni extraeuropee di Cino Boccazzi. Ottobre - Verrà emesso da Poste Italiane un particolare annullo filatelico insieme a una serie di quattro cartoline celebrative. N.B. Le iniziative potranno subire cancellazioni, aggiunte e variazioni nella modalità e nelle date di effettuazione...
Funzioni ed Incarichi CONSIGLIO DIRETTIVO al 31.12.2009
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Presidente Renzo Secco Vice Presidente Bruno Rossetti Segretario Pietro Artuso Vicesegretario Andrea Lazzaro Tesoriere Mufato Raffaella Cassiere Mario Vivian Consiglieri: Bisca Stefano, CarlettoBruna, Coassin Bruno, Martignon Anna, Ragazzoni Luciano, Schiavon Angelo, Solimbergo Aldo, Grosso Samuele. Revisori: Capuzzo Antonio, Rizzardi G.Luca, Barbon Angelo.
RESPONSABILI COMMISSIONI Comm. Escursionismo Lorenzo Zottarel escursionismo@caitreviso.it Comm. Alp. Giovanile Giulio Durante alpinismogiovanile@caitreviso.it Comm. Scialpinismo Gianni Piazzetta info@logorai.it Comm. Sciescursionismo Renzo Bellato sciescursionismo@caitreviso.it Comm. Tut. Amb. Montano Francesca Vettorello tam@caitreviso.it Comm. Biblioteca Aldo Solimbergo sezione@caitreviso.it Gruppo Roccia “su dret” Stefano Bisca sudret@caitreviso.it Comm. Cultura Mirco Gasparetto cultura@caitreviso.it Comitato Scientifico Giuliano De Menech tam@caitreviso.it Scuola Alp. e Scialp. “E.Castiglioni” Alberto Boscolo scuolalpinismo@caitreviso.it Comm.Informatica Samuele Grosso informatica@caitreviso.it Comm.Rifugi Bruno Rossetti sezione@caitreviso.it Gruppo MTB Gianantonio Codognotto Capuzzo mbike@caitreviso.it Gruppo Materiali Sezionali Davide Curtolo davide.curtolo@inwind.it
Situazione Soci al 31.12.2008
Soci Soci Soci Soci
Ordinari Famigliari Giovani Totali
950 495 164 1.609
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Ti suggeriamo 10 regole fondamentali 1 - Preparati fisicamente per poter sostenere gli sforzi che l’alpinismo comporta. 2 - Preparati moralmente con quella carica di energia interiore che consente di fare fronte a qualsiasi evenienza. 3 - Preparati tecnicamente aggiornando le tue conoscenze sull’equipaggiamento e sul suo impiego in modo da poter procedere agevolmente su qualsiasi tipo di terreno. 4 - Conosci la montagna e i suoi pericoli (scariche di pietre, valanghe, crepacci, maltempo) in modo da poterli evitare. Informati sulle previsioni meteorologiche. 5 - Conosci i limiti delle tue forze e conserva sempre un margine adeguato di energie. 6 - Scegli le imprese adatte alle tue possibilità e studia preventivamente il percorso. 7 - Scegli bene i compagni per poter fare pieno affidamento anche nell’emergenza. 8 - Non lasciarti trascinare dall’ambizione o da un malinteso spirito di emulazione in imprese superiori alle tue possibilità. 9 - Stai costantemente all’erta soprattutto là dove le difficoltà diminuiscono e quando la stanchezza annebbia i riflessi. 10 - Sappi rinunciare. Non c’è da vergognarsi: le montagne ci attendono sempre.
Segnali di soccorso alpino Chiamata: Lanciate sei volte in un minuto un segnale ottico od acustico, ogni 10 secondi Ripetete i segnali dopo un minuto. Risposta: Lanciate tre volte in un minuto un segnale ottico od acustico. E’ fatto obbligo a chiunque intercetta un segnale di soccorso di avvertire il “Posto di chiamata” o la “Stazione di soccorso alpino” più vicina, o il custode del rifugio o le guide o le comitive che incontrasse. Ricordarsi che un minuto di ritardo può essere fatale per la vita di un nostro compagno; affrettarsi quindi ad avvertire per tempo i soccorritori.
Segnalazione diretta Quando ci si trova in un punto ben visibile, si possono fare le segnalazioni di uso internazionale con le braccia (utili soprattutto per comunicare con l’elicottero).
occorre aiuto:
non occorre:
Zecche: come comportarsi La zecca è un insetto diffuso nei prati e boschi a clima umido-temperato, fino a 1.500 m. circa, nel Veneto in tutto il bacino del Piave. Si nutre, tramite puntura, di sangue su mammiferi piccoli e medi (topi, volpi, caprioli, uccelli) e occasionalmente dell’uomo. Può trasmettere la malattia di Lyme o Borelliosi, che si manifesta soprattutto con un arrossamento della cute intorno al punto della puntura (eritema migrante) e meno di frequente, a settimane di distanza, con artrite o lesioni in altri organi.
Come prevenire?
1) evitare le zone a rischio in primavera - estate
2) evitare i pantaloni corti e le calze di lana 3) coprire le caviglie 4) non uscire dai sentieri segnalati 5) usare repellenti cutanei 6) controllarsi bene al ritorno dall’escursione (nei bambini anche la testa).
Come curare?
1) rimuovere la zecca (possibilmente intera!) il prima possibile con una pinzetta 2) rivolgersi sempre al proprio medico. a cura dei dottori Geza Silvi e Patrizia Reato
Vipere: cio’ che serve sapere 1) La vipera non è aggressiva, al contrario, è schiva e tende a fuggire molto prima che noi possiamo scorgerla. Aggredisce solo se molestata. Lasciamo stare i rettili che incontriamo: sono per lo più innocui. 2) Il veleno della vipera è raramente mortale. Un siero antiofidico mal usato può essere molto più pericoloso. 3) Il morso di vipera può essere realmente pericoloso solo quando: siano colpiti bambini, persone anziane, deboli o ammalate; il morso sia localizzato al volto o al collo. 4) Può succedere (eventualità rara) che si venga morsi da una vipera. L’importante è allora trasportare quanto prima l’infortunato al Pronto Soccorso più vicino. Ma prima di raggiungerlo che cosa bisogna fare? Non allarmarsi: più si rimarrà calmi, più lentamente il veleno andrà in circolo. Muoversi il meno possibile, evitare di correre e camminare. Agevolare l’uscita del veleno. Bloccare la circolazione con un fazzoletto (o cintura) a monte della ferita, allentandolo per breve tempo ogni quarto d’ora. Non bere alcolici.
Attrezzatura necessaria per la percorrenza di sentieri attrezzati e vie ferrate. Caschetto da roccia omologato / Imbragatura completa di cosciali omologata / Cordino di servizio (ø 8 mm.) lungo 90/110 cm. per chiusura dell’imbragatura / Set da ferrata omologato (Vedi illustrazione) A seguito delle nuove normative entrate in vigore in tema di sicurezza in montagna e all’interpretazione data dalla nostra Sede Legale Centrale, visti i pareri e le motivazioni espressi dalla Commissione Centrale Materiali e Tecniche, si rende necessario l’utilizzo esclusivo del set da ferrata omologato non autocostruito (vedi illustrazione) in TUTTE le attività ufficiali del C.A.I.. Il nuovo set da ferrata: - Deve essere in possesso dell’omologazione UIAA – CE EN 958. - Deve avere tutti i collegamenti sigillati con cuciture effettuate dalla Casa Costruttrice. - Deve avere un dissipatore a fori. I dissipatori non a fori sono sconsigliati. - Deve essere necessariamente a “Y” e non a “V” per motivi di sicurezza. Nelle escursioni sociali e nei corsi di escursionismo, la partecipazione alle attività è SUBORDINATA al possesso di tutto il materiale di cui sopra. La Sezione mette a disposizione, nelle escursioni sociali, i propri materiali a noleggio per coloro che ne fossero sprovvisti: Detto materiale, nei corsi, è fornito all’interno della quota di iscrizione.
Attrezzatura consigliata per salite su ghiaccio
Imbragatura completa di cosciali / moschettone a base larga con ghiera / spezzone di corda ø 9 mm, lunghezza 1,5 mt, ed uno / spezzone di cordino ø 8 mm, lunghezza 2,6 mt, per nodi Prusik / Piccozza, ghette, ramponi, casco.
Norme generali per l’ escursionista
1) Non accendete inutilmente fuochi all’aperto. Mai durante periodi asciutti, o nei boschi su terreni aridi. In caso di necessità, circondare sempre con grosse pietre il luogo in cui si accende il fuoco (che avrete
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scelto con la massima cura) e spegnetelo perfettamente prima di andarvene. 2) Portate sempre a valle i vostri rifiuti. Non lasciate niente dietro di voi. 3) Fate in modo che il vostro passaggio sia il più possibile discreto. Non siate chiassosi. Rispettate la flora. Lasciate in pace gli animali.
T: Turistico E: Escursionistico EE: per Escursionisti Esperti EEA: per Escursionisti Esperti, con Attrezzatura. T: Turistico. Comprende itinerari che: - Si svolgono su stradette, mulattiere o comodi sentieri. - Hanno percorsi ben evidenti (grazie a segnalazioni e/o alla sede ben marcata dei sentieri stessi) e perciò non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. - Si sviluppano di solito sotto i 2000 metri di quota, hanno un dislivello massimo intorno ai 400-500 m. e il loro percorso ha una durata massima di circa 2-3 ore di cammino. - Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata. - In genere costituiscono accessi ad alpeggi o rifugi. E: Escursionistico. Gli itinerari con queste particolarità e questo livello di impegno costituiscono in pratica i percorsi escursionistici più numerosi e diffusi (60-70%) su Alpi ed Appennini. Vi sono compresi itinerari che si svolgono su sentieri o su tracce, generalmente segnalati, dalle caratteristiche tipiche: - Sentieri anche lunghi, dal fondo regolare o più o meno sconnesso o anche molto stretti. - Tracce di sentiero o segni di passaggio su terreno vario: pascoli, detriti, pietraie. - Possono esservi inclusi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. - Si sviluppano a volte su terreno aperto ma non problematico, senza sentieri ma sempre con segnalazione adeguata. - Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti molto esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (attrezzature, cavi fissati alla roccia). - Possono avere singoli passaggi su roccia che richiedono, per l’equilibrio, l’utilizzo delle mani, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi metallici) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico. - Richiedono un certo senso di orientamento, come pure un minimo di esperienza e di conoscenza del territorio montano, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Utile la cartina topografica e la preparazione preliminare a tavolino della gita. - Rappresentano il limite superiore dell’escursionismo classico, che nell’ambito del C.A.I. comprende anche le escursioni adatte all’alpinismo giovanile. EE: per Escursionisti Esperti. Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi agevolmente su terreni diversi e particolari: a) Tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). b) Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti e senza punti di riferimento, ecc.; utili la cartina topografica e la bussola). c) Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi in parte attrezzati ma sempre con segnalazioni; vie ferrate - tipiche delle Dolomiti - fra quelle di minor impegno). - Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci ( perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle
relative manovre di assicurazione). - Necessitano: esperienza di montagna in generale e conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguata. - Per percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini). Poiché sulle vie ferrate di minor impegno si possono incontrare brevi passaggi di I° e II° grado, l’escursionista deve essere all’altezza di questo tipo di difficoltà tecniche già alpinistiche. N.B.: al fine di preavvertire l’escursionista che il percorso di tipo c), oltre ai requisiti fisici e tecnici citati qui sopra, richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione, in questi casi si aggiunge alle lettere EE anche la lettera A. EEA: per Escursionisti esperti, con Attrezzature.
“NON LASCIARE TRACCE DEL TUO PASSAGGIO, non portare via che foto, impressioni e ricordi” i tempi che i rifiuti abbandonati da escursionisti maleducati impiegano per biodegradarsi sono lunghissimi
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I nostri rifugi 10
Rif. PRADIDALI (gruppo delle Pale di S.Martino) m. 2278 Tel. 0439.64180, aperto dal 20/06 al 20/09, (posti letto 65). Gestore guida alpina Duilio Boninsegna (tel. 0439.67408) Via Dolomiti, 8 - 38050 Imer (TN) Isp. Chiara Zaina
www.rifugiopradidali.it - info@rifugiopradidali.it
Incastonato a 2278 metri, tra le perfette pareti delle Pale di S. Martino, il rifugio Pradidali è una tra le più note basi alpinistiche delle Dolomiti per la sua immediata prossimità a infinite vie tra le «schiene» e gli spigoli delle Pale, in cordata o usufruendo delle vie ferrate. Vi si può accedere dalla Val Canali con un’ascesa di 1000 mt lungo un sentiero che richiede all’incirca 2,30 ore. Ma molte altre sono le vie per giungervi: come quella dal Rifugio Treviso attraverso il Passo delle Lede: o quella dal Rifugio Rosetta (magari arrivando dalla Val Gares, vicino Falcade) o ancora la traversata dalla Val d’Angheraz attraverso la Forcella del Miel o il Passo della Fradusta. In questi ultimi due casi le escursioni sono impegnative, con attraversamento di ghiaioni e tempi dalle 3 alle 5 ore. I posti letto sono 65 ed è in funzione un servizio di ristorazione per i «gitanti» di giornata e per gli escursionisti o alpinisti che vi pernottano.
Rif. ANTELAO a Sella Pradonego (gr. Antelao) m. 1796 Tel. 0435.75333, aperto dal 20/06 al 20/09, (posti letto 25). Isp. Giorgio Paro
www.rifugioantelao.it - info@rifugioantelao.it
Di proprietá del C.A.I. di Treviso, il Rifugio Antelao fu voluto e costruito nel 1948 dalla scrittrice e alpinista Alma Bevilacqua (più conosciuta con lo pseudonimo di Giovanna Zangrandi) per valorizzare una zona dolomitica poco nota, da lei apprezzata ed amata durante la lotta partigiana. Situato a 1796 metri, in località Sella di Pradonego, nel comune di Pieve di Cadore (Belluno), l’edificio, appena riaperto dopo lavori di ristrutturazione e ampliamento, costituisce una meraviglioso punto di passaggio tra il Cadore, sul quale si affaccia come un balcone naturale, e la Val Boite, lungo un percorso che cinge ad est la montagna (3263 mt) da cui prende il nome. Vi si accede, più comodamente, da Vinigo, da Pozzale, da Nebbiù e da Valle di Cadore, con tempi che variano da 1,30 a 3 ore e con dislivelli da 350 a 800 metri. In alternativa, con escursione più impegnativa, sì può giungere da Praciadelan sopra Calalzo o da S. Vito in una traversata tramite il Rifugio Galassi e le Forcelle del Ghiacciaio e di Piria.
Rif. TREVISO in val Canali (gruppo delle Pale di S.Martino) m. 1630 Tel. 0439.62311, aperto dal 20/6 al 20/9, (posti letto 32). Gestore guida alpina Tullio Simoni (tel. 0439.62716) Via Fol, 7 - Transacqua - 38054 Primiero (TN) Isp. Ennio Pozzobon www.rifugiotreviso.it - info@rifugiotreviso.it
Il Rifugio Treviso, è situato a 1630 metri nell’alta Val Canali, comune di Tonadico ( Trento ). La sua storia è antica, risalendo al 1897 anno in cui il Club Alpino di Dresda lo costruì in quello che era ancora territorio austroungarico. Il 1922, a Grande Guerra finita, fu l’anno del passaggio dell’edificio alla gestione del C.A.I. di Treviso, che ne divenne proprietario. Inserito a sua volta In un parco naturale, il Rifugio Treviso è accessibile con semplice escursione di poco più di un’ora e 350 mt di dislivello, dal Cant del Gal, sopra Fiera di Primiero. Ma vi si può giungere con maggiore impegno, e incomparabili viste, in altri modi: da Passo Cereda, sempre sopra Fiera di Primiero, attraverso Forcella d’Oltro, Forcella delle Mughe o tra splendidi passaggi tra le pareti dolomitiche; dalla Val d’Angheraz, vicino Agordo, attraverso la Forcella dell’Orsa. In Questi due casi bisogna mettere in conto percorsi dalle 3 alle 5 ore, con dislivelli di 1500 metri. Funziona il servizio bar e ristorante.
Rif. BIELLA alla Croda del Beco (gruppo Croda Rossa D’Ampezzo) m. 2327 Tel 0436.866991, aperto dal 20/06 al 20/09, (posti letto 45). Gestore guida alpina Guido Salton (tel. 0436.4467) Via Cadin, 25 - 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) Isp. Bruna Carletto www.rifugiobiella.it - info@rifugiobiella.it
Costruito nel 1906 dal Club Alpino austriaco col nome dì Egererhütte, il Rifugio Biella passò poi in concessione alla città di Biella , dalla quale poi lo rilevò nel 1947 il C.A.I. di Treviso, che mantenne nel nome il riferimento alla città piemontese. Tuttora il C.A.I. di Treviso lo gestisce su concessione del Demanio Militare. Il rifugio si trova a 2327 metri, ai piedi della caratteristica Croda del Beco (2810 mt), lungo l’Alta Via n. 1 in un altopiano aspro e lunare all’interno del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, ai confini con l’Alto Adige . Vi sì può accedere in vari modi: dal Lago di Braies attraverso la Forcella Sora el Forn; da Pederù sopra San Vigilio di Marebbe attraverso l’alpeggio Fodara Vedla; da Malga Ra Stua, sopra Cortina e Fiames, attraverso altipiani percorsi da marmotte. Ma infinite altre sono le vie per chi voglia compiere escursioni più impegnative, come quella che sale direttamente da S. Vigilio attraverso la Val de Ciastlins e il Munt de Senes. Da 2 a 5 ore i tempi di percorrenza, da 700 a 1300 i metri di dislivello. Quasi una cinquantina i posti letto; anche qui servizio bar e ristorante.
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CAI Sezione di Treviso Centenario della fondazione 1909 - 2009
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Commissione Escursioni Sociali Responsabile A.E. Zottarel Lorenzo 0422 94159-841021 A.E. ISFE-INV Pellin Claudio 0422 396551 Accompagnatori di Escursioni A.E. Cibien Giovanni 0422 263753 A.E. Del Ben Mara 0422 967142 A.E. Moino Paolo 0422 320209 Accompagnatori Sezionali I.S.A. Piazzetta Gianni A.A.E. Artuso Pietro A.A.E. Rizzardi Gianluca A.A.E. Martignon Anna A.S.E. Bellato Renzo A.S.E. Coassin Bruno A.S.E. Bellato Gianpaolo (Poli) A.S.E. Carletto Bruna A.S.E. Delonghi Alessandro A.S.E. Paro Giorgio A.S.E. Rubinato Davide A.S.E. Vettorello Francesca A.S.E. Bottazzi Gabriella A.S.E. Perman Tullia A.S.E. Caldato Silvio A.S.E. Cesarino Giancarlo A.S.E. Felici Aldo A.S.E. Mason Patrizia A.S.E. Cerrutti Elena A.S.E. Francescato Fabio A.S.E. Pegoraro Michele A.S.E. Capuzzo Giannantonio A.S.E. Sarzetto Antonio A.S.E. Dal Col Irene A.S.E. Rocco Annalisa A.S.E. Basso Sabrina A.S.E. Mufato Raffaella A.S.E. Mari Casoni Sergio A.S.E. Vivian Mario A.S.E. Zanatta Luca Battistel Marco, Frare Eleonora, Paglia Michele, Desidera Roberto
348 3582787 333 4822943 346 2333227 333 3919464 338 5353049
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5 aprile 2009 Parco Naturale della Lessinia 14
Molina, borgo medioevale dalle antiche corti e case di pietra, dove il tempo scorre lentamente assecondando il ritmo della natura, con una dolce passeggiata tra le viuzze del paese arriveremo al Molin De Lorenzo e alla malga . Il grande rispetto degli uomini ha preservato una flora dai caratteri peculiari impreziosita dalla presenza di splendide specie di orchidea selvatica, che potremo ammirare anche al Museo della Botanica. Il Parco delle Cascate è il posto ideale per un’escursione naturalistica immersi nel verde della lussureggiante vegetazione, tra vertiginose pareti di roccia nuda, ampie caverne e scroscianti cascate d’acqua sorgiva. In questa oasi di tradizione e natura potrete riscoprire gli antichi sapori le arti e i costumi della Valpolicella e della Lessinia. Presso la caratteristica bottega “Al Campanil” troverete, inoltre, i tipici prodotti locali.
Proposto da: Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
Escursione consigliata alle Famiglie
A.S.E. Perman Tulia, Danieli Antonella mt. 200 in salita / mt. 200 in discesa ore 5 T
19 aprile 2009 Pale Di San Martino - da Tonadico al Cimerlo L’itinerario da “Tonadico al Cimerlo, sul cammino della storia”, vuol essere uno strumento per la lettura storica, culturale, architettonica, religiosa e naturalistica del territorio dell’Alta Val Canali. Il percorso collega il centro abitato di Tonadico alle pendici meridionali del Monte Cimerlo. Scopriremo lungo il cammino numerosi ed interessanti siti quali. Palazzo Scopoli, chiesa di San Vittore e Corona, lo studiolo dove Don Fuganti ha condotto i suoi studi sulle Alpi, Castel Pietra, Villa Wesper fino ad arrivare a Pra Cimerlo alla fabbrica delle scritture, per proseguire in discesa fino a Cant del Gal.
Pra Cimerlo
Monte Cimerlo
Proposto da: Dislivello: Tempo di Percorrenza:
A.E. Zottarel Lorenzo, A.E. Cibien Giovanni
Difficoltà Escursione consigliata alle Famiglie
Salita m. 700 – Discesa m. 300.
ore 5 E
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1-2-3 maggio 2009 Slovenia - il sentiero dell’Auricorno 01/05/09 – 03/05/09
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Il sentiero dell’Auricorno (in Sloveno Zlatorog) va dal triplice confine occidentale fino al centro della Slovenia, passando per i luoghi di siderurgia e fucinatura di un tempo, attraverso i pascoli e le malghe, lungo i brillanti laghi alpini, attraverso vertiginose gole e forre, per la regione che da molto tempo è il paradiso degli sciatori, alpinisti, escursionisti e botanici. In questo percorso di tre giorni potremo conoscere un’area geografica ricca di aspetti culturali (la Chiesa di Crngrob, le fortificazioni di Rupnik), aspetti naturalistici (le gole di Vintgar, Dolzanova Soteska e Pokljuska Soteska ) fino a raggiungere il lago di Bohinj lungo il confine con il parco del Triglav.
Lago di Bled isoletta e chiesa
Veduta del lago di Bohinj
Prenotazioni entro 30 marzo 2009. Il programma dettagliato dei tre giorni sarà predisposto per gennaio 2009 Proposto da Tullia Perman e Rita Giannetti Tempi di viaggio : Treviso-Liubljana via autostrada 3 ore – Liubljana - Bled ore 1,30 Pernottamento : a metà strada tra Liubljana e Bled, ipotesi a Radovlica in mezza pensione/agriturismo da verificare e contattare. A Radovlica c’è un interessantissimo museo di apicoltura. Lungo il viaggio si possono prevedere alcuni dei seguenti itinerari o anche tutti, in quanto alcuni possono essere visti andando e tornando, altri, invece, possono diventare mete delle due giornate 1. lubljana : visita centro storico (almeno 2 ore) 2. smlednik : via crucis del 1772 (14 edicole affrescate) 3. crngrob e dintorni: chiesa dell’annunciazione (xiv secolo con affreschi esterni). Linea rupnik (fortificazioni delle forze armate yugoslave 1930, con gallerie sotterranee) possibile visita guidata linea rupnik (fortificazioni delle forze armate yugoslave 1930, con gallerie sotterranee) possibile visita guidata
4. kropa: cittadina famosa per la lavorazione del ferro, visita alla fornace e laboratori. 5. bled: visita castello e lago con l’isoletta e la campana dei desideri, itinerario a piedi attorno al lago. alcuni itinerari di una mezza giornata, soprattutto per godersi il panorama più che per l’impegno dell’itinerario (tutti raggiungibili in 10/20 km da dove si pernotta) : 1.trzic : gola di dolzanova soteska 2,5 km (resti fossili del periodo permiano, cinque torri calcaree e il ponte del diavolo, si può risalire fino alla sorgente jelendol in uno dei più bei boschi naturali d’Europa)
Lago di Bled
Lago di Bohinj
2. zgornje gore: gole di Vintgar, sentiero attrezzato con ponti, gallerie, passerelle per circa 2 km, con una splendida cascata di 26 m, spettacolare e facile. 3. pokljuska soteska: gola lunga 2 km sul letto asciutto del fiume Ribscica era glaciale, strettoia con pareti anguste chiamate giardinetti con ai lati finestre e ponti naturali, spettacolare percorso. 4. lago di bohinj : lungo il confine con il parco del Triglav, visita delle morene lungo il lago, le verdi forre della Mostnica con le “marmitte dei giganti”percorso di 1.30 da stara fuzine. oppure più breve la cascata savica di 78 m. sentiero non lungo e facile fino sotto alla cascata.
Proposto da: Difficoltà:
A.S.E. Tullia Perman e Rita Giannetti T/E
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19 maggio 2009 Geoparc Bletterbach 18
Il Bletterbach è un canyon dell’Alto Adige che si trova ai piedi del Monte Corno tra le località di Aldino e Redagno, scavato nel corso di migliaia di anni Il “Bletterbach” (Rio delle foglie) ha modellato una delle gole più imponenti e geologicamente più interessanti dell’ Alto Adige e d’ Europa. Alcuni anni fa, questo territorio è stato sottoposto a tutela e come Geoparc Bletterbach, reso turisticamente utilizzabile. Il canyon, percorribile per circa 3 km, che dall’anno 2004 costituisce il “Geoparc Bletterbach” è noto per gli straordinari e imponenti affioramenti di rocce vulcaniche e sedimentarie. La formazione di queste rocce risale ad un arco di tempo di circa 40 milioni di anni (da 286 a 245 milioni di anni fa). La roccia sedimentaria è particolarmente interessante in quanto racchiude numerose impronte fossili di rettili e di una molteplice fauna, caratteristici di cio che si definisce il passaggio tra due periodi geologici diversi: il Permiano e il Triassico. Sarà un’esperienza indimenticabile camminare lungo il letto del rio perchè su entrambi i lati
Il Bletterbach
Proposto da: Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
La gola del Bletterbach si vedono pareti di porfido alte oltre 20 metri. L’attraversamento di questo canyon quasi spettrale non è un’esperienza geologica fantastica solamente per geologi, ma anche per ogni amante della natura. Potremo vedere non soltanto rocce di diversi tipi ma anche tracce di sauri, tracce ben conservate di piante, numerosi resti di pasti animali e biche scavate nel suolo che testimoniano il mondo vegetale. Inoltre potremo ammirare fossili dei sedimenti marini come cefalopodi, gasteropodi e ammoniti che raccontano la vita dei mari tropicali dell’epoca. Una guida del parco ci accompagnerà nella visita di questo posto suggestivo.
A.E. Lorenzo Zottarel mt. 400 ore 5 E
30, 31 maggio, 1, 2 giugno 2009 Centenario nel Parco dei Monti Sibillini La catena montuosa dei Monti Sibillini con la sua Lago di Pilato vetta principale, il Monte Vettore (m.2476), si erge nel cuore dell’Italia centrale ai confini tra Marche e Umbria. Un territorio dove la magia, la natura, la storia e la cultura locale hanno contribuito a definire una realtà unica e irripetibile. Ed è qui, nel regno della mitica Sibilla, che vi invitiamo, in occasione della celebrazione del centenario sezionale, con un programma di escursioni e visite. La rete dei sentieri escursionistici, che abbraccia l’intero territorio del parco, ci permette di poter conoscere e cogliere sia l’aspetto naturalistico sia quello culturale. Nei quattro giorni previsti vi proponiamo la visita della parte meridionale del Parco, ovvero, il lago di Pilato incorniciato dai monti Vettore e Redentore, il Pian Grande di Castelluccio, e il Monte Sibilla con la gola dell’Infernaccio, e inoltre la possibilità di scoprire alcuni interessanti e caratteristici centri di origine medievale: Norcia, Castelluccio di Norcia, Montemonaco, Montefortino. - 1 giorno: Partenza da Treviso con sosta e visita alle Grotte di Frasassi, uno dei più spettacolari complessi carsici d’Europa. L’origine risale a 1.400.000 anni fa per opera del fiume Sentino, che corre alla base delle gole omonime. Arrivo a Montemonaco (m 988), che sarà la base del nostro soggiorno. - 2 giorno: Partenza da Montemonaco per Forca di Presta (m. 1536) da dove inizia l’escursione: salita al rifugio Zilioli, Forca delle Ciaule (Monte Vettore). A questo punto la possibilità per la comitiva A di salire, per sentiero di cresta, al monte Redentore (m. 2449) mentre la comitiva B scende verso il lago di Pilato (m. 1940). Le due comitive si ricongiungeranno a Forca Viola (m. 1936) per scendere in un’unica comitiva, nella piana di Castelluccio di Norcia (m. 1300). - 3 giorno: Comitiva A: Partenza da Montemonaco salita al Rifugio Sibilla (m. 1540), Monte Zampa (m. 1791), e, percorrendo la cresta, salita al Monte Sibilla (m. 2175). Sempre per cresta si raggiunge una sella a quota 2129 m. e, per tracce di sentiero, si scende rapidamente alle sorgenti del Tenna (m 1178) dove si incontrerà la comitiva B. Comitiva B: Partenza da Montemonaco per Rubbiano m 920 (frazione di Montefortino), in leggera discesa fino alla caverna delle Pisciarelle, e all’imbocco del canyon dell’Infernaccio (m.845). Qui ci si addentra nel tratto più selvaggio e suggestivo delle gole, dove il sentiero è a tratti scavato nella roccia. Dove la valle si allarga, si riattraversa il Tenna e si prosegue in un ambiente meno aspro. Continuando nella faggeta, e scavalcando alcune volte il torrente, si raggiunge la conca di Capotenna, dove si trovano le sorgenti del corso d’acqua e dove ci congiungeremo alla Comitiva A. Ritorno, con unica comitiva a Rubbiano per la stessa strada. il 4 giorno: Partenza da Montemonaco per ritornare a Treviso. Lungo il percorso sosta e visita a San Leo nel Montefeltro, nel cui forte Papa Pio VI fece rinchiudere il conte di Cagliostro.
Proposto da: A.S.E. Renzo Bellato
2 giorno - Dislivello: Comitiva A Salita m.980 – Discesa m. 1150. Difficoltà EE: da Forca di Presta a Forca delle Ciaule E, poi per il M. Redentore - Tempo di Percorrenza: ore 8 Comitiva B Salita m. 930 – Discesa m. 1060. Difficoltà E - Tempo di Percorrenza: ore 8 3 giorno - Comitiva A Salita (al Rif. Sibilla m. 552 + m.635) = m.1187 Discesa m.1330 Difficoltà: Comitiva A EE. Tempo di Percorrenza: ore 7 Comitiva B Salita m. 500 – Discesa 500 Difficoltà E. Tempo di percorrenza ore 6
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14 giugno 2009 Piccolo Lagazuoi - Sentiero dei Kaiserjager X tappa del Sentiero della Pace
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Il Piccolo Lagazuoi, posto a nord del Passo Falzarego, è famoso per quanto vi successe durante la prima guerra mondiale; fu una guerra “tecnologica” in cui vennero fatte brillare ben 5 mine ( quattro austriache ed una italiana) che pero lasciarono la linea del fronte quasi immutata e ottennero il solo risultato di sconvolgere l’aspetto della parete sud della montagna. Comitiva A: Si parte dal Passo Falzarego e, per il sentiero 402, si giunge ad un sentiero attrezzato, detto “sentiero dei Kaiserjager”, che segue la traccia di un vecchio sentiero di guerra austriaco fatto per raggiungere la vetta del Piccolo Lagazuoi al riparo dalla vista delle truppe italiane. La discesa segue prima la Galleria del Lagazuoi, in cui sono state ripristinate postazioni di guerra e ricoveri italiani, e poi il sentiero 402 fino al Passo Falzarego.
Proposto da: Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà: Attrezzatura:
A.S.E. Raffaella Mufato; A.S.E. Bruno Coassin mt. 700 ore 7 EEA caschetto, imbrago, set da ferrata e torcia elettrica.
Comitiva B: Si parte dalla strada che da Cortina porta al Passo Falzarego, in località “Ra Nona”; per il sentiero 412 e poi per il sentiero 402 si arriva a Forcella Col Dei Bos e poi a forcella Travenanzes ; La via di discesa segue sempre il sentiero 402 fino al Passo Falzarego. Tofana
Proposto da: A.S.E. Basso Sabrina, A.E. Cibien Giovanni. Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
in salita m 522; in discesa m 402. ore 5 E
28-29 giugno 2009 “Sass Rigais” Gruppo delle ODLE Dei vari tremila delle Dolomiti, il Sass Rigais e la gemella Furcheta del gruppo delle Odle, si ergono come ultimo baluardo di roccia “chiara” all’angolo nord-ovest di questo magico regno. Fanno loro da vallette le cime di Fermeda a ovest, le Odle di Eores a nord e la solitaria sentinella del Sass Putia a nord-est, dietro, a sud e a est, tutte le altre Dolomiti! Oltre, a ovest appaiono le scure sagome dei monti Sarentini con dietro le più alte Passirie, a nord si vedono le cime innevate delle alpi Aurine e dell’alta Pusteria, ma quella è un’altra storia. Comitive riunite: Sabato pomeriggio, lasciamo il pullman ai margini di Selva Valgardena in località Raiser (bivio a q. 1501) ed iniziamo la salita per la strada forestale fino a giungere, dopo un paio d’ore, alla testata dell’altopiano di Cisles dove, si trova il Rifugio Firenze (2037). Qui effettueremo la cena ed il pernottamento (sacco lenzuolo). Meteo permettendo, la visione del cielo stellato è notevole trovandosi quasi al centro di un altopiano! Comitiva “A” Il mattino di domenica ci dirigiamo verso nord fino a Plan Ciautier (2263) poco dopo inizia una ripida ma agevole salita che ci porta fino alla Sass Rigais Forcella delle Salieres (2696). Ci imbraghiamo e iniziamo l’avvicinamento per facili roccette e sentiero ripido. Dopo un traverso elementare, troviamo le prime corde metalliche. Facendo sempre attenzione (scariche di sassi) si superano vari tratti attrezzati fino a giungere in vetta al Sass Rigais (3025). La discesa avviene per la via ferrata sud, deviando poi per la forc. de Mesdi (2597) già attraversata in precedenza dagli amici della ”B”. Da qui tiriamo dritti verso nord/nord-ovest fino a raggiungere il vivaio forestale e di li la strada della Val di Funes (1370) dove avrà termine l’escursione. Comitiva “B” La nostra partenza avverrà poco dopo gli amici della “A”, seguiremo lo stesso percorso fino a Plan Ciautier (2263), da li inizia la parte più impegnativa del nostro percorso: saliamo per ripido e non facile sentiero fino alla forcella de Mesdi (2597) il punto più alto di oggi. Da qui si scende per ripido sentiero fino ad uscire dalle incombenti pareti. Ora la discesa è più agevole. Nei pressi della Fontana Bianca (1875) incrociamo il “sentiero delle Odle” che imbocchiamo decisamente verso est. Dopo un’ultima salita, il panorama che ci si presenta è imponente e il sentiero è finalmente rilassante e ci permette di guardarci attorno più tranquillamente! Dopo un’ora e mezza dobbiamo però svoltare a sinistra per la forestale che ci porta in fondo alla Val di Funes (1680) dove ha termine la nostra cavalcata. SABATO 28 giugno: Per Tutti: Dislivello + 536 mt. DOMENICA 29 giugno: Comitiva “A” : Dislivello: + 988 mt. - 1.655 mt. Difficoltà: EEA (caschetto, imbrago, set da ferrata omologato) Durata: 8 ore Responsabili: AE Claudio Pellin e ASE Elena Cerutti Comitiva “B”: Dislivello: + 680 mt. - 1.042 mt. Difficoltà: EE - Durata: 7 ore Responsabili: AAE Gianluca Rizzardi e ASE Luca Zanatta Obbligatorio: il sacco lenzuolo per il pernottamento in rifugio; Consigliato: ciabatte da rifugio, tappi per russatori. Per la comitiva “A” obbligatorio il materiale da ferrata omologato, pena l’esclusione. In sede sono disponibili i materiali a noleggio a costo ridotto trattandosi di attività ufficiale. Per motivi organizzativi del rifugio, le iscrizioni devono avvenire entro il 10 giugno.
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26 luglio 2009 Punta Anna – Tofana Di Mezzo XI tappa del Sentiero della Pace
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Al terzo posto nella scala delle vette dolomitiche più elevate, la Tofana di mezzo offre un panorama immenso, con un arco che si estende dall’Ortles al Triglav. Sulla linea dell’orizzonte settentrionale scintillano i tremila sulla cresta alpina principale. La parata delle vette doTofane lomitiche va dal Catinaccio alle cime di Sesto; a sud la grandiosa vista sul massiccio del Nuvolau, la Croda da Lago e il Monte Pelmo, per poi arrivare sulla cornice orientale con l’Antelao il Cristallo-Pomagagnon. La risalita più bella e panoramica è quella da sud che ci permetterà di ammirare bellissimi panorami su cortina. COMITIVA A1: con partenza dal rifugio Dibona (2083m) si raggiunge seguendo il sentiero n° 421 il rifugio Pomedes (2303m). Da qui, attraverso detriti in direzione nord-ovest salendo rapidamente, si raggiunge in breve tempo l’inizio della via ferrata Giuseppe Olivieri, definita una vera e propria punta di diamante tra le ferrate dell’ambiente dolomitico. Proseguendo verso nord su tracciato esposto ma ben assicurato si raggiunge tra avvincenti panorami Punta Anna (2731m). Dalla vetta di Punta Anna proseguendo verso nord per la via ferrata Gianni Aglio si supera il Bus De Tofana (3026m), per poi affrontare l’ultima salita verso la vetta della Tofana Di Mezzo (3244m). Poi lungo la via normale si raggiunge l’insellatura (q.ta 3084m) stretta tra la Tofana Di Mezzo e la Tofana Di Dentro; qui scendiamo attraverso la forcella Del Vallon raggiungendo il rifugio Giussani (2580m) e ancora seguendo il sentiero n°403 al rifugio Dibona. COMITIVA A2: con partenza dal rifugio Dibona seguendo il sentiero n°403 si raggiunge il rifugio Giussani, poi salendo verso est, nord-est si raggiunge il Bus De Tofana, dove ci si unirà alla comitiva A1 per la salita alla Tofana Di Mezzo da qui alla discesa al rifugio Dibona. COMITIVA B: con partenza dal rifugio Dibona, questa escursione toccherà i tre rifugi sul versante sud-est del gruppo delle Tofane. Seguendo il sentiero nà421 si raggiunge prima il rifugio Pomedes (2303m) e poi il rifugio Duca D’Aosta (2098m). Da qui attraverso il sentiero n°420-421 si ritorna al rifugio Dibona. Anche questa escursione offre un ottimo paesaggio su tutta la conca ampezzana. COMITIVA A1: proposta da : dislivello: tempo di percorrenza: difficoltà: attrezzatura: iscrizione:
A.S.E. Pegoraro Michele, A.S.E. De Longhi Alessandro Salita c.a. 1200m Discesa c.a. 1200m 9 ore EEA Caschetto, set da ferrata omologato, imbrago Numero chiuso max 20/25 partecipanti
COMITIVA A2: proposta da : dislivello: tempo di percorrenza: difficoltà: attrezzatura:
A.A.E. Artuso Pietro, A.S.E. Vivian Mario Salita c.a. 1200m Discesa c.a. 1200m 9 ore EEA Caschetto, set da ferrata omologato, imbrago
COMITIVA B: proposta da : dislivello: tempo di percorrenza: difficoltà: attrezzatura:
A.S.E. Zanatta Luca, A.S.E. Frare Eleonora Salita c.a. 400m Discesa c.a. 400m 5.30 ore E Da escursionismo
25-26 luglio 2009 Valle Aurina - Alta via di Neves L’Alta via di Neves è una lunga traversata tra montagne selvagge in un ambiente incontaminato; si snoda lungo un bel sentiero e un vastissimo anfiteatro roccioso a balze moreniche che corona diverse vallate in ambiente aspro e severamente alpestre. L’itinerario, di grande soddisfazione, consente di inoltrarsi a breve distanza dalle grandi cime delle Alpi Aurine rasentandone i ghiacciai Lunga 8 km, l’Alta Via lambisce, con un percorso a semicerchio e dislivelli contenuti, i ghiacciai e le morene fra la P. Bianca (Weisszint) il Dosso Largo (Breitnock) e il Mèsule (Grosser Moseler). Il rifugio Porro (Chemenitzerhutte), dove pernotteremo, è splendidamente situato a cavallo tra la Valle di Riobianco, quella dei Molini e quella di Tures, in vista dei Monti di Fundres, delle alte vette delle Aurine (Gran Pilastro, grande Mesule) e, in lontananza, delle Vedrette di Ries. Verso ovest, oltre il solco della Valle dei Molini si osserva, al sommo della cosiddetta
Lago di Neves
Valle della Pipa, il rifugio Ponte di Ghiaccio, punto di arrivo dell’Alta via di Neves. Per raggiungere il Rifugio Ponte di Ghiaccio (Edelrauthutte) si prosegue in costa (qui fare attenzione all’esposizione e ai torrenti da attraversare): si può ammirare, verso valle, il lago artificiale di Neves e dopo il rifugio, per l’Alta via di Fundres, il lago Ponte di Ghiaccio.
Proposto da: Dislivello di 2 gg: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
A.S.E. Rubinato Davide / A.A.E .Martignon Anna in salita1130 / in discesa1000 ore 4 sabato /ore 9 domenica E (per gente allenata)
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13-18 agosto 2009 Val Codera/Masino - Sentiero Roma 24
Il sentiero Roma,una delle più classiche “alte vie” delle alpi, ne è un esempio. Una lunga traversata in quota alla scoperta della VAL CODERA,della VAL MASINO, della VALMALENCO e dei loro rifugi nello spettacolare scenario del PIZZO BADILE , CENGALO e del MONTE DISGRAZIA Un sentiero che tenendosi oltre i 2000 metri unisce,partendo dal LAGO DI COMO o salendo la VAL CODERA , tutte le valli più importanti del MASINO con i loro rifugi . Pizzo Badile Attraverso questa escursione si entra nel cuore del gruppo montuoso con possibilità di ammirare da vicino tutte le cime più importanti e rappresentative della valle. Nell’immersione totale nella natura,percorendo silenziosi sentieri che rilassano mente e spirito,si incontrano limpidi torrenti che hanno levigato per migliaia di anni la dura roccia di serizzo e ghiandone. Un paradiso per giocare con l’acqua,ed ammirare splendide cascate che sembrano scendere dal cielo. Godere delle rigogliose foreste con suggestivi e secolari faggetti che trasformano le valli in un’immensa varietà di colori esaltati da fasci di luce solare che si riflettono sulle grandi parete granitiche. Tappe: 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7°
da Novate Mezzola (mt. 316) a Codera/rif. Brasca (mt.1304) ore 7 da Rif. Brasca (mt.1304) a Rif. Omio (mt. 2100) ore 6 da Rif. Omio (mt. 2100) a Rif. Giannetti (mt. 2534) ore 3 da Rif. Giannetti (mt. 2534) Salita al Cengalo (mt. 3572) ore 6 da Rif. Giannetti (mt. 2534) a Rif. Allievi (mt. 2387) ore 6 da Rif. Allievi (mt. 2387) a Rif. Ponti (mt. 2559) ore 8 da Rif. Ponti (mt. 2559 a Filorera (mt. 850) ore 5
Rif. Giannetti
Proposto da: A.A.E. Artuso Pietro, A.S.E. Zanatta Luca, A.A.E. Rizzardi G.Luca, A.S.E. Vivian Mario. Salita al CENGALO con I.S.A. Piazzetta Gianni e A.E. Del Ben Mara Attrezzatura: Abbigliamento da trekking,imbragatura,caschetto,cordini,moschettoni,piccozza. Difficoltà: EEA Termine iscrizioni: fine maggio
06 settembre 2009 Alpi Carniche - Collinetta /Pal Piccolo La Creta di Collinetta o Cellon, fu teatro assieme al Pal Piccolo, di cruenti scontri durante la Grande Guerra. I percorsi proposti attraversano le opere che furono costruite per movimentare le truppe durante il conflitto. Il complesso di opere militari, austriache ed italiane, è stato fedelmente ricostruito dall’Associazione Dolomitenfreunde (Amici delle Dolomiti) ed attraversando la faggeta rocciosa, dove fioriscono il giglio martagone, il raponzolo plumbeo e la barba di capra, è possibile camminare in mezzo a i baraccamenti difensivi, i camminamenti in trincea e le postazioni di mitragliatrici. Collinetta La flora prevalente è costituita da larici e abeti rossi e comprende anche il ranuncolo a foglie di aconito, il geo, la clematide alpina, il rododendro irsuto, il geranio silvano e l’aquilegia ( e anche qualche lampone). Durante l’estate è facile vedere la mnemosine, tipica specie di farfalla alpina. Comitiva A (Gallerie + Ferrata) Il percorso si svolge lungo il sentiero 147. Partendo dal sottopasso austriaco del M.te Croce (mt.1.360), si arriva alla galleria, che si snoda per una lunghezza di 183 metri e copre un dislivello di 110 metri, qui ci si imbraga. È importante procedere con attenzione per non smuovere sassi. Usciti dalla galleria si prosegue lungo il sentiero che accede ad un pendio ricoperto da grossi massi e poi si giunge all’attacco della Ferrata Senza Confini. Terminata la ferrata si accede ad alcuni resti di fortificazioni e al sentiero che dal passo porta alla vetta della Creta di Collinetta (mt. 2.283). Sosta pranzo e rientro sempre per il sentiero 147. In questo percorso è necessaria una certa esperienza per certe difficoltà che si incontrano, oltre all’esposizione di alcuni tratti della via ferrata. Comitiva B (opere militari) Dal passo di Monte Croce Carnico (m t1360). Si imbocca subito a destra un sentiero seguendo le indicazioni per il Kleiner Pal – MG Nase (Naso delle Mitragliatrici). Dal piazzale dov’è ubicata la grande elica si imbocca il sentiero storico che si stacca sulla destra. Passando nella faggeta e tra le varie opere belliche, si giunge alla trincea situata sulla sommità del Pal Piccolo (mt. 1866). Dalla vetta, sempre seguendo i segnavia rossi, si percorre l’intricato sistema di fortificazioni austriache passando al di sotto di una cupola blindata che fungeva da osservatorio sulle vicinissime linee italiane. Dopo aver attraversato la cosiddetta “terra di nessuno” si perviene al Trincerone Italiano, da qui inizia la discesa in un paesaggio carsico, e si continua seguendo le indicazioni per il Passo di Monte Croce Carnico (“Via degli Alpini”). Compiendo piccoli saliscendi su alcune doline erbose ci si immette sul segnavia C.A.I. n.401. Rasentando le rocce si aggira uno sperone erboso su una cengia attrezzata poi si prosegue su terreno più facile. Attraversata un’ultima piccola macchia boschiva si chiude l’anello esattamente al punto di partenza. Comitiva A proposto da: Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
Comitiva B proposto da:
Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
A.A.E. G. Rizzardi - M. Battistel mt. 923 ore 8
EEA - Obbligatori Caschetto, imbrago, set da ferrata, Pila
A.S.E. B. Coassin - G. Paglia mt. 500 ore 7
EE - Obbligatori Cordino e Moschettoni
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20 settembre 2009 Carega - Sentiero Pojesi 26
Il Carega è la montagna dolomitica per eccellenza di tutto il veronese. Tant’è che, non a caso, esso costituisce il nucleo più importante del gruppo roccioso prealpino denominato appunto “Piccole Dolomiti” e che interessa, oltre a quella veronese, anche e soprattutto le province di Vicenza e di Trento. La cima più alta è Cima Carega la cui altezza è di 2259 metri. Le comitive “A1” “A” partiranno da rifugio Revolto, passeranno per il rifugio Pertica e percorreranno il sentiero attrezzato Pojesi (imbragatura e set). Raggiungeranno cima Madonnina. Da qui la comitiva “A1” proseguirà per cima Carega, scenderà al rifugio Scalorbi per bocchetta Mosca passando per il rifugio Pertica arriverà al rifugio Revolto. Invece la comitiva “A” da cima Madonnina rientrerà direttamente al quindi al rifugio Revolto passando per il rifugio Pertica. La comitiva “B” partirà sempre dal rifugio Revolto e raggiungerà il rifugio Scalorbi; quindi compirà un anello fino a bocchetta Mosca ritornando al rifugio Scalorbi e da lì al rifugio Revolto. Cima Carega
Comitiva A1 Proposta da: Dislivello: Difficolta Attrezzatura: Comitiva A Proposta da: Dislivello: Difficolta Attrezzatura: Comitiva B Proposta da: Dislivello: Difficolta
A.S.E. Luca Zanatta e A.A.E. Piero Artuso mt 973 in salita / mt 973 in discesa EEA Caschetto, imbrago, set da ferrata
A.S.E. Mario Vivian e A.A.E. Anna Martignon mt 854 in salita / mt 854 in discesa EEA Caschetto, imbrago, set da ferrata A.S.E. Irene Dal Col e A.A.E. Gianluca Rizzardi mt 743 in salita / mt 743 in discesa EE
4 ottobre 2009 Col di Lana XII tappa del Sentiero della Pace Il col di lana costituiva un caposaldo austriaco ben fortificato nella zona di arabba che controllava la val Cordevole fino a Caprile. Il nostro esercito per conquistare questo monte,che era considerato già prima della Grande Guerra un dei punti più panoramici delle dolomiti,fece moltissimi attacchi subendo numerose perdite,ma senza successo. Per conquistare la cima fu preparata una doppia mina che venne fatta brillare circa a mezzanotte fra il 23 e 24 aprile 1916. L’esplosione provoco un cratere lungo circa 40 mt. E profondo 15 mt. Che causò la morte di un centinaio di austriaci. Le truppe italiane conquistarono il Col di Lana,ma furono bloccati sulla cresta che unisce il Cole al Monte Sief. La nostra escursione parte dal passo Valparola 2168 mt. Attraverso il massiccio Sief-Col di Lana 2452 mt.e si conclude a Pieve di Livinalongo 1470 mt. . Iniziato il nostro percorso per facile sentiero si raggiunge la sella Sief e la cima omonima 2424 mt. Quindi seguendo la cresta rocciosa attrezzata con funi metalliche si sale al col di Lana 2452 mt. La discesa si sviluppa lungo il crinale sud-est e percorre strade e senstieri di origine militare attraversando luoghi di interesse storico ,come ad esmpio il Capello di Napoleone e il Monticello Italiano,fino a raggiungere Pieve di Livinalongo.
Croce di Vetta - Col di Lana Monte Specie
Proposto da: Dislivello: Tempo di Percorrenza: Difficoltà:
A.S.E. Francescato Fabio - A.S.E. Delonghi Alessandro salita: m. 350 Discesa: m. 1000
ore 7
EE - Cordino e moschettoni.
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18 ottobre 2009 Carso - Grotta Gualtiero Savi 28
Siamo nel Carso triestino, comune di S. Dorligo alla Valle, all’imbocco quindi della Val Rosandra. La nostra uscita è qualcosa di non usuale per la nostra sezione, in quanto si tratta di visitare, con l’aiuto degli amici speleologi della S.A.G., una grotta NON TURISTICA. Il nostro accompagnatore ci potrà fornire informazioni tecniche e scientifiche sul sotterraneo mondo carsico. La grotta, chiusa con botola di ferro per ovvi motivi di sicurezza si apre sul fianco meridionale del monte Stena ed ha uno sviluppo complessivo di 2315 m. La cavità è formata da una lunga galleria dalle dimensioni medie di 6m x 4m, con allargamenti che danno luogo a cavernosità più ampie, molto ben concrezionata nella sua prima parte, un po’ meno nella seconda. Una sala, detta Galleria delle candele, è caratterizata dalla presenza di numerose, esili stalagmiti. La grotta è stata dedicata dai suoi primi esploratori alla memoria di Gualtiero Savi figlio di uno degli esploratori, anch’egli grottista, perito in un incidente stradale.
Grotta Gualtiero
Proposto da: A.S.E. Bruna Carletto, A.S.E. Bruno Coassin Attrezzatura: Indispensabile imbragatura, casco, set da ferrata, pila frontale (meglio se a led) Assolutamente indispensabile non soffrire di claustrofobia Partecipazione riservata a 20-25 persone
8 Novembre 2009 Appuntamento In Cansiglio 22 Manifestazione di amici ambientalisti, escursionisti o alpinisti Anche quest’anno si svolgerà la manifestazione di protesta per la salvaguardia dell’area del Cansiglio. Ci troveremo come sempre ,numerosi, a Pian Canaie con gli amici di altre sezioni C.A.I., del WWF, di Mountain Wilderness,e delle altre associazioni ambientaliste che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente, per salire alla Casera Palantina e successivamente alla omonima forcella e manifestare civilmente la nostra ferma opposizione allo scempio ambientale compiuto. La partecipazione avverrà con mezzi propri salvo che, nei tempi necessari precedenti, non sia raccolto un numero di adesioni sufficienti per organizzare il viaggio con autocorriera. Per le necessarie informazioni consultare il sito www.caitreviso.it nei tempi antecedenti la data o contattare Antonio Sarzetto ( cell. 349 1900218 ) La partecipazione è aperta a tutti, soci e non, che vogliano “bene “ spendere una domenica con quattro passi saluCansiglio tari per un nobile intento.
Manifestazione in CANSIGLIO Contro la costruzione di impianti di risalita.
Proposto dalla commissione T.A.M.
responsabile Sarzetto Antonio
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Corso avanzato di Escursionismo 2009 30
12° Corso Avanzato di Escursionismo - 2009 Direttore del Corso: A.E. Claudio Pellin - cell. 333-4822943 Vicedirettori: Componenti Area Didattica Escursionismo
Moduli di Teoria in sede. Giovedì 07/05/2009 S.Gregorio - 1° mod. : Presentazione – C.A.I. – Dispense - Materiali. Giovedì 14/05/2009 S.Gregorio - 3° mod. : Allenamento - Alimentazione Giovedì 21/05/2009 S.Gregorio - 4° mod. : Materiali tecnici Escursione con Attrezzatura - Nodistica Giovedì 28/05/2009 S.Gregorio - 5° mod. : Il C.A.I. - TAM - Problemi soggettivi ed oggettivi della montagna. Giovedì 04/06/2009 S.Gregorio - 6° mod. : Primo soccorso e 118 Patologie di Montagna Giovedì 18/06/2009 S.Gregorio - 7° mod. : Organizzazione di un’Escursione e Filosofia dell’Escursionismo Giovedì 25/06/2009 S.Gregorio - 8° mod. : La parola ai Corsisti
Uscite e Moduli di Teoria in ambiente. Sabato 09/05/2009 Pian Cansiglio - 2° mod. : Meteorologia - Lettura dell’Ambiente - Topografia e Sentieristica Domenica 10/05/2009 1a Uscita : PIAN CANSIGLIO “Topografia” /E Domenica 17/05/2009 2a Uscita : PARCO BLETTERBACH “Geologia” / E Domenica 24/05/2009 3a Uscita : S. FELICITA “Palestra di Roccia”/EEA Domenica 07/06/2009 4a Uscita : Sentiero Attrezzato “BEPI ZAC” / EEA Domenica 14/06/2009 5a Uscita: Ferrata “ BOVERO” AL COL ROSÀ / EEA Domenica 21/06/2009 6a Uscita: Sentiero difficile “GIRO DEL TAMER” / EEA Sab/Dom 27-28/06/2009 7a Uscita: Ferrata “Sass Rigais” / EEA
ISCRIZIONI: in sede a partire dal 01/02/2009. per informazioni e pre-iscrizioni: in sede durante le serate di apertura. Tel. 0422-540855
Regolamento Escursionismo 1-La partecipazione alle escursioni è libera ai soci di tutte le Sezioni del C.A.I. in regola con il bollino dell’anno in corso. 2-Le iscrizioni sono limitate ad un numero fisso di posti; ferma priorità d’iscrizione, i Soci della Sezione hanno la precedenza. Le iscrizioni sono valide solo se accompagnate dalla relativa quota; si chiudono, di regola, quattro giorni prima dell’escursione; possono essere eccezionalmente protratte per il completamento dei posti disponibili. Non si accettano prenotazioni telefoniche. 3-Non si restituiscono le quote d’iscrizione ai rinunciatari, salvo non vengano sostituiti da altre persone. Le quote possono essere rimborsate a tutti gli iscritti solo in caso di sospensione dell’escursione. 4-La Commissione competente per l’anno in corso, nel predisporre il programma annuale, nomina i rispettivi accompagnatori. 5-Per alcune escursioni è previsto lo svolgimento di due itinerari: - itinerario A: con difficoltà EE - EEA, - itinerario B: con difficoltà Turistica/Escursionistica. Per ogni itinerario saranno nominati due accompagnatori e procederanno uno in testa ed uno in coda al gruppo. 6-La partecipazione a tutte le escursioni sociali è rivolta a persone fisicamente idonee ed è subordinata alla accettazione dell’accompagnatore che, a suo giudizio insindacabile, può escludere le persone da lui ritenute non in possesso dei requisiti necessari. Le iscrizioni per l’itinerario A sono valide solamente se fatte in Sede Sociale, nelle serate di apertura, alla presenza dell’accompagnatore o di un suo incaricato. Per le iscrizioni all’itinerario B valgono le modalità di carattere generale. 7-Gli accompagnatori, coadiuvati dai collaboratori, curano il rispetto degli orari, la sistemazione dei posti nell’automezzo, la sistemazione dei pernottamenti nei rifugi e tutto quanto serva al felice esito dell’escursione. Hanno facoltà, per ragioni tecniche o logistiche, di modificare gli orari, gli itinerari, le soste o addirittura di interrompere il proseguimento dell’escursione. Inoltre gli accompagnatori dell’itinerario A nominano dei capicorda, nel numero sufficiente ad assicurare l’assistenza ai componenti ed il buon andamento dell’escursione. In ogni caso il numero dei partecipanti è condizionato al numero dei capicorda. 8-E’ fatto obbligo a tutti l’uso di un equipaggiamento adatto al tipo di percorso e, per il gruppo dell’itinerario A, il possesso di un cordino con moschettone da utilizzare durante il tragitto. 9-Dai partecipanti si esige un contegno disciplinato; essi devono attenersi scrupolosamente alle istruzioni che vengono dall’accompagnatore, dal collaboratore e da eventuali capicorda. L’itinerario è vincolante per tutti i partecipanti; è esclusa la possibilità di attività alpinistica individuale. 10-La Commissione, sentito il rapporto degli accompagnatori, ha facoltà di escludere da escursioni successive coloro che non si sono attenuti alle norme del presente Regolamento ed alle disposizioni degli accompagnatori, dei collaboratori e dei capicorda. Su eventuali reclami contro i provvedimenti di cui sopra deciderà il Consiglio Direttivo della Sezione. 11-Nel caso si verifichino durante le escursioni fatti o circostanze non contemplate dal presente regolamento varranno le decisioni insindacabili degli accompagnatori. 12-Con il solo fatto di iscriversi all’escursione, i partecipanti accettano le norme del presente Regolamento e, in conformità a quanto dispone l’articolo 12 dello statuto del C.A.I., esonerano la Sezione, gli accompagnatori, i loro collaboratori, gli eventuali capicorda, da ogni e qualunque responsabilità per qualsiasi genere di incidenti che potessero verificarsi nel corso della manifestazione.
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Alpinismo Giovanile Programma Montagna Ragazzi 2009 34
Premessa: In occasione del centenario di fondazione della sezione di Treviso, la sezione locale propone alle scuole della città e ai giovani trevigiani, una serie di attività di conoscenza della montagna che vuole ripercorrere
Iniziative per le Scuole Trevigiane 1. “Il gioco dell’arrampicata”
Loc.: Schievenin (BL), palestra per storia e tradizione frequentata soprattutto dai trevigiani illustri che hanno aperto diversi piccoli ma interessanti itinerari. Periodo: 28 marzo 2009. Consueto appuntamento con l’attività di arrampicata in palestra di roccia svolta in forma ludica. L’attività è rivolta a ragazzi/e delle superiori e delle medie.
2. “Una notte in rifugio”
Uscita per gruppi classe, in un rifugio alpino della nostra sezione. Periodo: in tarda primavera. Data da concordare con il responsabile di A.G e comunque tra un venerdì pomeriggio e sabato. Località: rifugio Antelao. Rivolto a: Scuole Medie o Superiori del Comune di Treviso.
3. “Uscita a tema: Gli alpinisti trevigiani”
Gli alpinisti trevigiani hanno sempre trovato il loro terreno d’elezione sula Pale di S. Martino, avendo per lo più fatto capo ai due rifugi sezionali, Pradidali e Treviso. Località: rifugio Treviso Periodo: settembre Rivolto a: gruppi classe di scuola media o Superiori del Comune di Treviso.
4. “Amici della Montagna”
Destinatari: ragazzi della terza media e del biennio (prima e seconda superiore) del Collegio Astori di Mogliano Veneto Finalità degli incontri: far conoscere meglio la montagna non solo attraverso delle escursioni, ma anche imparando le regole più importanti da seguire quando si fa un’escursione, l’organizzazione e la preparazione di un’uscita, leggere una cartina topografica, ecc…
Attivita’ Estive
6. “Corso di introduzione all’alpinismo giovanile”
Corso per giovani che intendono attrezzarsi adeguatamente per muoversi in sicurezza in montagna. Località: sono scelte mete particolari che richiamano eventi, personaggi, itinerari, etc. che si legano alla storia della nostra sezione. Periodo: novembre – luglio 2009 Rivolto a: giovani di quarta e quinta superiore.
7. “Sulle tracce di Bepi Mazzotti”
Il soggiorno propone delle escursioni all’interno delle zone di particolare richiamo naturalistico e soprattutto storico che furono frequentate dall’ Alpinista e scrittore trevigiano, che ha lasciato un’impronta indelebile sia nel campo sportivo che in quello culturale “Bepi Mazzotti”.Inoltre tende a sviluppare un nuovo modo di leggere la complessità dell’ambiente, con attività finalizzate a provocare interrogativi che possano stimolare un confronto positivo tra i partecipanti. Località: rifugio Treviso. - Periodo: 6 – 11 luglio 2009. Rivolto a: ragazzi/e di 1^ e 2^ media.
8. “Nei luoghi della memoria”
Soggiorno di lavoro per studenti che intendono contribuire alla valorizzazione del Museo diffuso del Grappa riportando alla luce manufatti e trincee del primo Conflitto Mondiale. Attività: lavoro di ricostruzione di vecchie postazioni militari (in collaborazione con l’ ANA di Possagno), escursioni sugli itinerari storici del Grappa, arrampicata in palestra di roccia a Schievenin, osservazione guidata della volta stellare, osservazione e lettura del paesaggio. Località: monte Palon (Possagno). - Periodo: 13 – 18 giugno 2009 Rivolto a: a ragazzi/e delle scuole superiori.
Altre Iniziative 9. “Realizzazione in DVD delle iniziative di montagna Ragazzi” Verranno recuperati i filmati delle esperienze realizzate negli anni precedenti di “Montagna Ragazzi” e registrati in un DVD - Periodo: entro settembre 2009.
10. “Mostra fotografica”
Mostra fotografica delle attività di Montagna Ragazzi realizzate dal 1987 al 2008. Località: Palazzo “Scotti” o Scuola Media “Bianchetti” - Periodo: maggio 2009.
11. Isola per le scuole
Collaborazione con la Rete scolastica Scuole outdoor in rete di Treviso sul progetto “Isola per le scuole” che prevede Campus di lavoro per gruppi scolastici e associazioni per il recupero di antichi sentieri. Località: Isola di Capraia - Periodo: 30 maggio - 2 giugno 2009.
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Componenti Scuola Alpinismo e Scialpinismo Ettore Castiglioni ISTRUTTORI TITOLATI INA GA Boscolo Alberto, Direttore 335 5873840 IA Crosato Bruno, Vicedirettore A 347 9731433 ISA/IA Peatini Antonello 337 503414 ISA Piazzetta Giovanni, Vicedir. SA 333 3919464 IAL Bessegato Michele 349 3681900 IA Traversari Pierpaolo 349 0914785 IAL Marchetto Lorenzo Vicedir. AL 348 7088708 ISA Darsiè Thomas 347 6175462 ISTRUTTORI SEZIONALI
37 b.crosato@alice.it isaia.anto@libero.it g.piazzetta@libero.it bessemix@hotmail.com traversari.pierpaolo@libero.it marchettolorenzo@libero.it dartom@email.it
IS/AIAI Trevisan Lisa, Segretaria 347 3481286 zaly10@libero.it IS/AIAI Bisca Stefano 335 7035572 sbisca@mizarsoftware.com IS/AISA Boraso Monica 328 2858953 mkfontane@yahoo.it IS/AIA Cendron Daniele 339 4519092 IS/AIA Curtolo Davide 338 7057280 davide.curtolo@inwind.it IS/AISA Del Ben Mara 333 3919464 m.delben@aliceposta.it IS/AIA Eduati Adolfo, Presidente 335 6391969 eduado@alice.it IS/AISA Feletti Stefania 349 3304642 feleste@alice.it IS/AIA Gastaldon Eugenio 338 4260197 IS/AIA Grosso Samuele 328 0359940 samuele.grosso@poste.it samuelkeIS/AIA Lazzaro Andrea 339 7006109 lazzandrea@virgilio.it IS/AIA Lupato Giovanni 347 0320162 lupatogiovanni@libero.it IS/AIA Dovesi Mauro 393 2296781 dovesisilvia@libero.it IS/AIA Morandin Marina 340 8259234 marmorandin@virgilio.it IS/AIA Stramezzi Enrico 346 0883392 e.betteloni@ifis.it IS/AIA AG Pinarello Marco 348 2509539 marco.pinarello@ecgroup.it IS/AIA Strano Fabio 339 2720615 UE999365@guest.telecomitalia.it IS/AIA Rossetti Bruno 338 9739854 rgeotopografia@virgilio.it NC Barbieri Bruno 349 4915177 NC Girardi Fabio 338 6894142 LEGENDA TITOLO INA - Istruttore Nazionale di Alpinismo INSA - Istruttore Nazionale di SciAlpinismo INAL - Istruttore Nazionale Arrampicata Libera IA - Istruttore di Alpinismo ISA - Istruttore di SciAlpinismo GA - guida alpina
IAL - Istruttore Arrampicata Libera IS-AIA - Istruttore Sez. Alpinismo IS-AISA - Istruttore Sez. SciAlpinismo IS-AIAL - Istruttore Sez. Arrampicata Libera NC - Nuovo Componente dellâ&#x20AC;&#x2122;organico AS - aspirante guida
Scuola alpinismo - corso SA1 2009 Direttore ISA Darsiè T. Vicedirettore ISA Abordi M.
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LEZIONI TEORICHE • Martedì 27 Gen. ore 21.00 • Mercoledì 04 Feb. ore 21.00 • Martedì 10 Feb. ore 21.00 • Martedì 17 Feb. ore 21.00 • Martedì 24 Feb. ore 21.00 • Martedì 03 Marzo ore 21.00 • Martedì 10 Marzo ore 21.00 • Martedì 17 Marzo ore 21.00 • Martedì 24 Marzo ore 21.00 • Sabato 28 Marzo
Presentazione del corso-Materiali-Struttura C.A.I. Treviso Preparazione Atletica – Alimentazione (Pinarello) Treviso Neve e Valanghe 1° parte (Frara, Pedrocchi) S.Donà di Piave Neve e Valanghe 2° parte (Abordi, Pedrocchi, Polin) S.Donà di Piave Meteorologia (Frara) Treviso Topografia ed orientamento (Fregonese) S.Donà di Piave Preparazione ad una uscita (Darsiè, Velludo) Treviso Primo Soccorso (Girardi) Treviso Storia dello scialpinismo - Tutela Ambiente Montano S.Donà di Piave Preparazione schizzo di rotta - Verifica e chiusura del Corso In rifugio LEZIONI PRATICHE
• Domenica 08 Febbraio - Cinque Torri (disl. 500 mt) Verifica materiali, primo approccio alla salita, Verifica delle tecniche di discesa per ammissione corso. (presenza obbligatoria) • Domenica 15 Febbraio – Alpi Carniche, Col Rosolo (disl. 600 mt) Tecniche di salita e discesa fuoripista, Dimostrazione di una ricerca su valanga. • Domenica 01 Marzo – Lagorai, Juribruto (disl. 800 mt) Tecniche di salita, valutazione pendii sospetti e scelta itinerario sicuro, ricerca ARVA. • Domenica 08 Marzo – Alpago, Cima Vacche (disl. 850 mt) Valutazione meteo, condotta del gruppo, ricerca organizzata. • Domenica 15 Marzo – Dolomiti Ampezzane, Lavinores (disl. 1000 mt) Schizzo di rotta, preparazione e suo utilizzo, Marcia strumentale. • Sabato 28 Marzo – Cristallo, Val Popena (disl. 600 mt) Valutazione manto nevoso, individuazione pendii sospetti, profilo stratigrafico. • Domenica 29 Marzo - Val Fiscalina, F.la Rondoi (disl. 600 mt) Chiamata di soccorso, costruzione di una barella e trasporto dell’infortunato, chiusura corso Iscrizioni aperte dal 10 Dicembre 2008 al 27 Gennaio 2009 fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alle rispettive Sedi Sociali di Treviso e S. Donà di Piave. Per iscriversi è necessario: • Essere soci C.A.I., in regola con la quota associativa (è possibile diventare soci all’atto dell’iscrizione al corso); • Certificato Medico di idoneità fisica all’attività alpinistica, • N° 2 foto tessera, • Versare la quota di 50 Euro (come anticipo, saldo a inizio corso), • Per informazioni sui costi del corso rivolgersi nelle rispettive sedi. L’iscrizione al corso da diritto a: 1. Copertura assicurativa C.A.I. contro gli infortuni 2. Manuali tecnici e dispense (su supporto informatico) 3. Utilizzo del materiale tecnico della scuola di scialpinismo 4. Attestato di partecipazione al Corso.
MATERIALI ED EQUIPAGGIAMENTO Sono obbligatori sci con attacchi da scialpinismo, scarponi da scialpinismo, pelli in tessilfoca, rampanti, pala ed ARVA (per gli sprovvisti verrà fornito dalle rispettive scuole). E’ consigliata un’attrezzatura ed un abbigliamento consono per il tipo di attività e per il periodo. Ulteriori informazioni, chiarimenti e consigli verranno dati durante la prima lezione. ESTRATTO DEL REGOLAMENTO -Il Corso è aperto a tutti i soci del C.A.I. che abbiano compiuto il 18° anno di età; per i minori è necessaria l’autorizzazione dei genitori. -L’accettazione definitiva avverrà ad insindacabile giudizio della Direzione dopo l’uscita in pista (obbligatoria, i non partecipanti saranno esclusi dal corso). -Con l’iscrizione al Corso i partecipanti si impegnano ad accettare integralmente il regolamento della scuola. -Per ogni altra disposizione si fa riferimento al regolamento della Scuola e della C.N.S.A.S.A. Chiedi informazioni alle sezioni C.A.I. TREVISO (La cui scuola dirige al corso 2009) Mercoledì dalle ore 21.00 alle ore 22.00 Tel 0422/540855 www.caitreviso.it scuolalpinismo@caitreviso.it
S. DONA’ DI PIAVE (La cui scuola collabora il corso 2009) Giovedì dalle ore 21.00 alle ore 22.00 Tel 0421/332288 www.caisandona.it
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Alpinismo - Corso A1 2009 40
Il corso di Alpinismo “A1” si prefigge lo scopo di permettere all’allievo di essere autonomo all’interno di gruppi organizzati che svolgono escursioni in montagna su vie ferrate, su nevaio, e lungo vie di roccia di bassa difficoltà e con l’aiuto di alpinisti più esperti, scegliere, preparare e realizzare ascensioni su vie normali che possono presentare tratti di neve, percorsi attrezzati e passaggi su roccia fino al 3° grado. Il corso è composto da lezioni teoriche e da attività pratiche, sia indoor che in ambiente.
LEZIONI TEORICHE
Sede C.A.I. TREVISO Presentazione del corso - Materiali ed equipaggiamento Palestra Indoor Sportler Silea - Pericoli oggettivi e soggettivi – nodistica Sede C.A.I. Treviso - Meteorologia Flora e Fauna Sede C.A.I. TREVISO - Catena di Sicurezza Nodistica Palestra Indoor Sportler Silea - Neve e ghiaccio – Materiali Sede C.A.I. TREVISO - Medicina di montagna e soccorso. Alimentazione
LEZIONI PRATICHE
Monte Grappa - S.Felicita - Arrampicata in palestra di roccia Monte Grappa - Schievenin - Arrampicata in palestra di roccia Monte Grappa - Percorso Alpinistico Moiazza - Ferrata ( da definire ) Passo Rolle - Travignolo - Tecniche di progressione su nevaio Passo Giau – Croda Negra - Arrampicata in ambiente – vie alpinistiche Cima Pomagagnon - Arrampicata in ambiente – vie alpinistiche Marmolada – Punta Rocca - Tecniche di progressione su ghiacciaio Salita alla cima di Punta Rocca Requisiti per partecipare al corso: 1. essere soci C.A.I. in regola con la quota associativa 2. Certificato medico di idoneità fisica all’attività di Alpinismo 3. N° 2 foto tessera 4. Versamento di un acconto come anticipo e saldo ad inizio corso. Quota di iscrizione: La quota è ancora da definire e ad oggi sono previste solamente delle pre-iscrizioni. Per l’iscrizione è necessario: 1. Versare l’acconto di 50 € tramite bonifico 2. Inviare una e-mail all’indirizzo: scuolalpinismo@caitreviso.it, allegando i propri dati anagrafici unitamente alla ricevuta dell’avvenuto pagamento 3. Versare acconto e iscrizione tramite bonifico c/c postale: N° 90919986 Intestato a: Feletti Stefania – Lazzaro Andrea - Causale: Iscrizione corso A1 - 2009 IBAN: IT-36-A-07601-12000-000090919986 Per qualsiasi ulteriore informazione e tutti i dettagli del corso inviare una email di richiesta a: scuolalpinismo@caitreviso.it La partecipazione al corso da diritto a: 1. Copertura assicurativa C.A.I. contro gli infortuni 2. Manuali tecnici e dispense 3. Utilizzo del materiale tecnico della Scuola di Alpinismo 4. Attestato di partecipazione al corso
Alpinismo - 2°Corso AL1 2009 Il corso di Arrampicata libera AL1 è rivolto a chi desidera scoprire od approfondire l’attività verticale, per iniziare in sicurezza e in compagnia il gioco dell’ arrampicata libera. Il corso è inoltre un buon punto di partenza per frequentare un successivo corso avanzato di roccia. L’arrampicata libera è una attività che può diventare uno sport, ed include una importante componente atletica, dà inoltre la possibilità di stare in compagnia e all’aria aperta a contatto con la natura. Il corso è composto da lezioni teoriche e da attività pratiche, sia indoor che in ambiente.
LEZIONI TEORICHE
9 Settembre Sede C.A.I. TREVISO - Presentazione del corso Materiali ed equipaggiamento 16 Settembre Palestra Indoor Sportler Silea - Tecnica individuale di arrampicata. Lezione sui nodi 23 Settembre Sede C.A.I. Treviso - Catena di assicurazione 30 Settembre Sede C.A.I. TREVISO - Primo soccorso, traumatologia, allenamento e alimentazione 7 Ottobre Palestra Indoor Sportler Silea - Manovre di corda. Prove di trattenuta caduta 14 Ottobre Sede C.A.I. TREVISO - Storia dell’arrampicata libera
LEZIONI PRATICHE 19 Settembre 20 Settembre 26 Settembre 27 Settembre 4 Ottobre 10 Ottobre 11 Ottobre
Passo Falzarego - Uscita di arrampicata. Nodi e tecniche di assicurazione Passo Falzarego - Uscita di arrampicata. Nodi e tecniche di assicurazione Palestra Indoor Sportler Silea - Uscita di arrampicata, movimento 5 Torri - Uscita di arrampicata, vie a più tiri corda doppia Rocca pendice - Uscita di arrampicata. Monotiri e vie a più tiri Trento Arco - Uscita di arrampicata. Vie a più tiri Trento Arco - Uscita di arrampicata. Vie a più tiri
Requisiti per partecipare al corso: 1. essere soci C.A.I. in regola con la quota associativa 2. Certificato medico di idoneità fisica all’attività di Alpinismo 3. N° 2 foto tessera 4. Versamento di un acconto come anticipo e saldo ad inizio corso. Quota di iscrizione: € 200 dal 31-01 al 30-06 2009 - € 220 dal 01-07 al 31-08 2009 Per l’iscrizione è necessario: 1. Versare l’acconto di 50 € tramite bonifico 2. Inviare una e-mail al direttore del corso Lorenzo Marchetto all’indirizzo e-mail: lorenzomarchetto@libero.it, allegando i propri dati anagrafici unitamente alla ricevuta dell’avvenuto pagamento 3. Versare acconto e iscrizione tramite bonifico c/c postale: N° 90919986 Intestato a: Feletti Stefania – Lazzaro Andrea - Causale: Iscrizione 2° corso AL1 IBAN: IT-36-A-07601-12000-000090919986 Per qualsiasi ulteriore informazione e tutti i dettagli del corso contattare: Lorenzo Marchetto: cell: 348.7088708 email: lorenzomarchetto@libero.it La partecipazione al corso da diritto a: 1. Copertura assicurativa C.A.I. contro gli infortuni 2. Manuali tecnici e dispense 3. Utilizzo del materiale tecnico della Scuola di Alpinismo 4. Attestato di partecipazione al corso
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Gruppo roccia “SU DRET” 42
Il gruppo roccia “Su Dret” fa attività da oltre una decina d’anni e conta ad oggi una sessantina di associati. L’attività del gruppo è rivolta a chi arrampica in montagna, a chi ha frequentato un corso di alpinismo e intende continuare e a quelle persone che in passato hanno fatto attività in montagna e che per vari motivi (lavoro, famiglia, salute, studio…) hanno interrotto e intendono riprendere. Alcuni associati al gruppo sono istruttori della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Ettore Castiglioni” e danno il loro contributo anche ad altre attività sezionali come Alpinismo Giovanile e Montagna Ragazzi. Oltre alle uscite in ambiente, periodicamente il gruppo promuove serate teoriche su tecniche e materiali, ed iniziative culturali come proiezioni di foto e serate con alpinisti. Nel sito Internet www.sudret.it è possibile inoltre consultare le iniziative e lo statuto del gruppo in formato elettronico. Si può entrare a far parte del gruppo compilando l’apposito modulo di richiesta e presentando un recente curriculum alpinistico. I soci del gruppo si riuniscono presso la sede C.A.I. di Treviso ogni giovedì sera dalle 21 alle 22.30. Il referente: Stefano Bisca 30 Aprile - 3 Maggio Finale Ligure - Arrampicata sulle falesie del Finalese Posto a circa 25 km da Savona in direzione Ventimiglia, Finale rappresenta una ricca formazione rocciosa conosciuta in tutta Europa. Si trova nell’entroterra di Finale Ligure, ha un’estensione di una decina di Km quadrati ed è divisa in più altipiani a loro volta distinti in settori. Rappresenta quindi un’area molto estesa che offre molteplici tipi di arrampicata, dai monotiri alle vie di più lunghezze. Alla Rocca di Perti e al Monte Cucco si trovano le vie e i monotiri più rappresentativi del Finalese. Le difficoltà sono per tutti: in media le vie sono sul 5° grado, anche se, come in ogni falesia che si rispetti, si trovano anche difficoltà più elevate. L’apertura di nuove vie anche su settori “vergini” è sempre in evoluzione e su questi ultimi (come ad esempio il settore delle Tecchie, nei pressi di Pian Marino), si possono trovare tiri abbastanza facili su roccia mai unta. La roccia è quasi sempre ottima, ma spesso consumata dalle frequenti ripetizioni (soprattutto sulle vie “storiche”). Nelle vie di più tiri in genere la chiodatura è in stile classico: leggermente lunga e da integrare, anche se posizionata nei punti “giusti”. 3 Maggio - Campo Schievenin - Escursione naturalistica 2009 – Rischio Miniere Questa è l’iniziativa “verde” del Gruppo Roccia Su Dret, che da tempo appoggia l’attività del Comitato Col De Roro in merito alla salvaguardia ambientale nella Valle di Schievenin, e anche per l’anno 2009 invita tutti gli associati a partecipare ad una escursione naturalistica sui luoghi interessati da progetti di escavazione. Una Miniera da 8 milioni di metri cubi per distruggere l’unica Valle dolomitica del Massiccio del Grappa. Una galleria di servizio lunga 3.950 che sconvolgerà l’equilibrio idrogeologico e la sorgente del Tegorzo, che fornisce acqua potabile a decine di comuni. Un dramma che durerà 36 anni e che noi tutti pagheremo con danni irreversibili alla salute e con la perdita d’un ambiente montano unico, patrimonio di tutti e per questo intoccabile ed irrinunciabile. 15 – 17 Maggio Piazza Borsa TREVISO 2° edizione Arrampicata in Piazza 2009 Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, torna a Maggio l’evento di arrampicata in piazza. Il Gruppo Roccia Su Dret, promotore della prima edizione, sarà presente anche nel 2009 per la seconda edizione presso Piazza Borsa, per promuovere e divulgare con dimostrazioni pratiche e teoriche, indirizzate a tutta la cittadinanza ed in particolare ai giovani, un approccio all’arrampicata e le modalità dell’andare in montagna in sicurezza. L’evento prevede l’allestimento di una struttura artificiale di arrampicata, dove la cittadinanza e le scuole, avranno modo di cimentarsi nell’arrampicata sportiva in tutta sicurezza. Saremo presenti a supporto della struttura artificiale, affiancando il team di istruttori della Scuola di
Alpinismo “Ettore Castiglioni”, che con esperienza e professionalità, promuovono da anni corsi e attività alpinistiche in ambiente. Sulla struttura artificale verranno tracciati itinerari di salita di tutte le difficoltà, idonei sia ad adulti che a bambini. Il weekend di arrampicata in piazza si svolgerà nelle giornate di: Venerdì 15, sabato 16 e Domenica 17 Maggio 2009. L’iniziativa comprenderà, se possibile, anche un’attività dimostrativa serale. 28 – 30 Agosto Il Cervino Salita al versante Italiano - Cresta del Leone Quali parole possono degnamente descrivere ed elegantemente definire il Cervino? Sogno di ogni alpinista, iconografia della montagna stessa... sottile e chiara linea di contatto tra cielo e terra; non ci sono parole per delineare pienamente questo unico e fantastico monte, famoso e conosciuto in tutto il Mondo anche da chi, dell’alpinismo, ne ha solo lontanamente sentito parlare. Programma: 1° giorno: Partenza da Treviso e salita alla Capanna Carrel 3.835m 2° giorno: Salita alla cima 4.478 del Cervino, discesa in valle e pernottamento 3° giorno: Rientro a Treviso. La via normale Italiana si sviluppa principalmente lungo il filo di cresta che collega il colle del Leone con il pic Tyndall ed infine la vetta del Cervino, venendo a prendere il nome di “Cresta del Leone”. Pur essendo più breve della via normale svizzera sulla cresta dell’Hörnli, risulta essere più difficile arrivando ad avere numerosi tratti di IV grado a grande altezza, oggi per fortuna facilmente, ma faticosamente, superabili grazie a delle solide corde fisse ed una scala a pioli posta nel tratto superiore. Dalla Capanna Carrel, punto di partenza della salita vi sono circa 700 m di dislivello da compiersi in circa 5h - 7h; si rammenti tuttavia che l’impegno maggiore, soprattutto mentale, lo si sosterrà nella lunga e, a volte, delicata discesa dalla vetta sino a Cervinia. Dotazione alpinistica: Oltre ad un abbigliamento adeguato e ad un buon allenamento, la dotazione dovrà comprendere: imbrago, corda, piccozza, ramponi, moschettoni, rinvii, discensore, qualche cordino e fettuccia. Dislivello salita: 1 giorno 1.300m circa - 2 giorno 700m circa. Difficoltà alpinistica: D+ Per qualsiasi informazione inviare una email all’indirizzo: info@sudret.it
Sci - Escursionismo PROGRAMMA 2008 – 2009
06/11/2008 presso la Sede degli Alpini in via De Coubertain - Serata di Presentazione delle Attivita’ Invernali
USCITA a SECCO
23/11/2008 Prealpi Trevigiane
USCITE PROPEDEUTICHE e PROMOZIONALI 07/12/2008 Passo s.pellegrino (sci-escursionismo - ciaspe - pista discesa e fondo) 14/12/2008 Passo Rolle (sci-escursionismo - ciaspe - pista discesa e fondo) 21/12/2008 Nevegal (sci-escursionismo - ciaspe - pista discesa e fondo)
ESCURSIONI con SCI e CIASPE 04/01/2009 M. CESEN (comitiva A) - M. ZOGO (comitiva B) 11/01/2009 M. FIOR (comitiva A e B) 18/01/2009 COL CORNIER (comitiva A) - M. SAUC (comitiva B) 21-25/01/2009 SETTIMANA BIANCA a KARTISCH (AUSTRIA) 01/02/2009 FORCA ROSSA dal S. Pellegrino (comitiva A) PIZZO FORCA dal S. Pellegrino (comitiva B) 08/02/2009 FORC. del MOSCHESIN (com A) - MALGA PRAMPER (com B) 15/02/2009 SPIZ DEL ZUEL (com A) - FORC. del TOLP (com B) 21- 22/02/2009 CARNEVALE degli SCIMUNITI al PORDOI (escursione e pista da discesa) 01/03/2009 MONTE PENNA (comitiva A) Rif. VENEZIA (comitiva B) 08/03/2009 “GIRO della GRANDE GUERRA” (pista di discesa) CIMA PARADISI (com A) - MALGA FOSSERNICA (com B) 15/03/2009 FORC. di VAL SORDA (com A) - PASSO VAL CION (com B) 22/03/2009 CORNETTO di CONFINE (com A) HINTERE ALMHUTTE (com B) 28-29/03/2009 PICCO di VALLANDRO (comitiva A) M. SPECIE (comitiva B) PRATO PIAZZA (pista di fondo)
USCITE DEI CORSI BASE (verde) e AVANZATO (blu-rosso) 11/01/2009 18/01/2009 25/01/2009 01/02/2009
VAL MARON (fondo e discesa) PIANCAVALLO (fondo e discesa) PASSO ROLLE (fondo e discesa con breve escursione) PASSO S. PELLEGRINO (fondo e escursione)
Per informazioni su quote e pre-iscrizioni: in sede durante le serate di apertura tel.0422-540855
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Commissione Sci Escursionismo COMPONENTI DELLA COMMISSIONE SCI-ESCURSIONISMO
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mountainadventures@hotmail.it
Gruppo Scialpinismo “I LOGORAI” CALENDARIO GITE 2009 Questo e’ il calendario delle gite con le mete e gli organizzatori. Le date rimarranno fisse, gli organizzatori anche, mentre le mete, ovviamente, verranno definite piu’ precisamente nell’imminenza della scadenza in relazione alle condizioni meteorologiche ed all’innevamento. 21 dicembre 2008 - Brunico Bel Colle (m.ga montassil) Organizzatori: Elisa, Giuliano, Martina 18 gennaio 2009 - Alpago Organizzatori: Dario, Mara, Alberto P. 15 febbraio 2009 - Alta val Degano Organizzatori: Terry, Miki, Paolo G. 8 marzo 2009 - Crode Fiscaline Organizzatori: Alberto L., Stefano S., Silvio 1-2-3 maggio 2009 Strubaier Alpen (Austria) - Franz Senn Hutte Organizzatori: Thomas, Gianni, Cesare info@logorai.it - www.logorai.it
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Gruppo Cicloescursionismo MTB 48
Il Gruppo si propone di coagulare attorno a se tutte le persone che all’interno della sezione o come simpatizzanti utilizzano la mountain bike per muoversi in montagna. L’intento è quello di dare ai partecipanti i rudimenti della nuova disciplina e soprattutto la cultura dell’andare in montagna nel rispetto della natura e degli altri fruitori dell’ambiente, in conformità all’ art 1 dello Statuto del C.A.I. e del Bidecalogo approvato nel 1981.
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Uscite Gruppo Ciclo Escursionismo Mtb 2009
La campagna trevigiana tra Spercenigo e la via Claudia Augusta 19/4 Cordenons e magredi friulani 10/5 Lungo il Piave tra Cimadolmo e San Donà 24/5 Tra Carso e mare- Opicina /Prosecco 30-31/5-1/6 Tremalzo-Garda 7/6 Tra le scalette di Primolano e il lago del Corlo 21/6 Fiera di Primiero-Val Giasinozza 5/7 Val Colvera- Maniago,Frisanco,Poffabro 19/7 Comelico – Monte Zovo 27/9 Piancavallo 11/10 Colline del Collio-San Floriano d.C.
R.Boligon G.Capuzzo G.Capuzzo C.Donadini R. Boligon F.Vettorello A.Sarzetto G.Tuveri R.Paronetto F.Vettorello G.Tuveri A.Mion
Referenti: Giannantonio C. Capuzzo - cell. 335 7089048 E.mail: antonio@capuzzotreviso.it Roberto Boligon - cell. 320 3091611 Giorgio Tuberi - cell. 340 9279357 Codice di comportamento NORBA (National Off Road Bicycle Association) Nella pratica della mountain bike capita sovente di percorrere sentieri C.A.I. normalmente frequentati da camminatori. E’ necessario quindi prestare la massima attenzione nel percorrere questi sentieri e dare sempre la precedenza ai pedoni. Per ricordare come un buon ciclista dovrebbe sempre comportarsi riportiamo il Codice di Comportamento adottato negli USA stabilito dalla National Off Road Bicycle Association, comunemente chiamato Codice NORBA. 1. Dare la precedenza agli escursionisti a piedi anche perchè la gente giudica la mtb dal vostro comportamento. 2. Rallentare ed usare cautela nell’avvicinare e superare altri escursionisti in bicicletta o persone che fanno trekking in montagna. 3. Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo di poter incontrare qualcuno. L’andatura deve essere commisurata all’esperienza di ciascuno ed al tipo di terreno. 4. Restare sui percorsi già tracciati, evitare di tagliare per terreni molli: c’è il rischi di danneggiare le vegetazione e accentuare l’erosione al suolo. 5. Non lasciare rifiuti. Portare con se i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri. 6. Non spaventare gli animali e dare loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada. 7. Rispettare le proprietà e lasciare i cancelli così come sono stati trovati. 8. Essere sempre autosufficienti. Meta da raggiungere e velocità media devono essere sempre stabilite in funzione all’abilità personale, all’equipaggiamento, al terreno, alle condizioni meteorologiche esistenti ed a quelle previste. 9. Non viaggiare da soli in zone isolate e, se si devono coprire lunghe distanze, comunicare sempre la destinazione ed il programma di viaggio. 10. Rispettate la filosofia del ciclo escursionismo, tesa al minimo impatto con la natura; limitarsi a scattare fotografie e lasciare impronte leggere, portandosi via solo bei ricordi.
Il Comitato Scientifico 50
Il Comitato scientifico del Club Alpino Italiano nasce a livello nazionale nel 1931, per iniziativa del prof. Ardito Desio, con lo scopo della conoscenza e dello studio della montagna, privilegiando gli aspetti geografici e naturalistici, ed è quindi una delle “storiche” commissioni del C.A.I. Nel 1983 anche la Sezione di Treviso ha visto nascere il primo nucleo del Comitato Scientifico Sezionale. Fin dall’inizio ci siamo posti come obiettivo prioritario l’informazione, la formazione e, a più modesti livelli, la ricerca. Lo scopo, in accordo con le finalità del Comitato Scientifico Centrale, è quello di approfondire e divulgare la conoscenza dell’ambiente montano in tutte le sue sfaccettature. Il nucleo fondatore, costituito da un piccolo gruppo di insegnanti poveri di mezzi, ma ricchi di motivazioni, ha cercato di sensibilizzare, attraverso appositi corsi di formazione, altri insegnanti, specialmente della scuola primaria, sui temi del naturalismo e della divulgazione scientifica. Ciò per creare un “effetto moltiplicatore” di questa sensibilità tra i giovanissimi avvicinandoli alla conoscenza ed al rispetto per l’ambiente. Anche oggi l’attività principale del comitato scientifico è rivolta alle scuole della città e dell’hinterland trevigiano.
Gli obiettivi della nostra attività didattica sono:
1-Sviluppare la conoscenza, perché non si può proteggere ciò che non si conosce. 2-Sviluppare la coscienza che l’uomo è parte di un complesso ecosistema dove tutto è, alla fine, collegato. 3-Promuovere il saggio utilizzo delle risorse ambientali. 4-Avviare i ragazzi all’osservazione con metodo scientifico dei fenomeni naturali, partendo dall’ambiente circostante. Abitualmente gli operatori del Comitato Scientifico presentano, alle scuole che ne fanno richiesta, alcune proposte che vengono poi di comune accordo adattate alle esigenze e all’età degli utenti. In seguito gli operatori si recano nelle scuole per uno o più incontri preparatori e pianificano ed accompagnano l’uscita in ambiente, dove si osservano e verificano le informazioni avute in classe.
Ed ecco in sintesi le proposte: Il Cansiglio:
Dalla stratificazione del terreno alla storia geologica e geografica del paesaggio. / L’ecosistema bosco. / Alcuni esempi di catene alimentari. / Conosciamo gli animali. / Antiche attività tradizionali dell’altopiano del Cansiglio.
Il Grappa:
Conosciamo l’ambiente del Grappa: lettura del paesaggio / Guida al riconoscimento dei vegetali / Evoluzione della presenza antropica / Reintroduzione di alcune specie faunistiche / Il Grappa nella Prima Guerra Mondiale.
L’acqua, risorsa per l’uomo e la fauna selvatica:
Il ciclo dell’acqua / La vita lungo il fiume / L’acqua come mezzo di collegamento tra popolazioni / L’acqua come fonte di energia. Numerose le uscite in ambiente possibili, secondo il taglio concordato con gli insegnanti: il fiume Sile, il Molinetto della Croda, centrali idroelettriche, sorgenti del Meschio.
Gli uccelli acquatici:
Perché volano gli uccelli? / Perché quelli acquatici non si bagnano? / Perché spesso i maschi sono diversi dalle femmine?
I vegetali grandi e piccoli attorno a noi:
Osservazione di alberi / Raccolta e disegno di foglie / Morfologia e funzione del fiore / Dal fiore al frutto / Impariamo a classificare in base a caratteristiche qualitative rilevabili con i sensi.
Classificare come e perchè:
Dai bestiari medievali a Linneo / Classificare per chiavi dicotomiche / Costruzione di una chiave per classificare i principali gruppi di animali terrestri.
I Parchi delle Ville Venete:
Perché i parchi / Riconosciamo gli alberi dei parchi / Gli animali nel parco / Giochi d’acqua: le piante e gli animali dei laghetti / Le uscite si effettuano ad una villa vicina alla scuola.
Le catene alimentari:
com’è costruita una catena alimentare / …ma ci sono anche degli anelli che ci sfuggono… /Allestimento di una cassetta di compostaggio / I bioriduttori.
VAJONT, il perchè di una tregedia da non dimenticare:
Cenni sulla litogenesi ed orogenesi delle Dolomiti / La diga / La frana del Monte Toc.
La Valle di Schievenin:
Lettura del paesaggio, un po’ di geologia e geomorfologia / Le peculiarità floristiche e faunistiche della valle / Il gioco dell’arrampicata / Prova di orienteering.
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T.A.M. -Tutela Ambiente Montano 54
La commissione Tutela Ambiente Montano –TAM è attiva in sezione già dal 1995, ancora quando era denominata Commissione Protezione Natura Alpina. Come scritto nel 1° articolo dello Statuto dell’associazione uno dei fini principali del C.A.I. c’è anche quello di conoscere e tutelare l’ambiente alpino. La Tam in funzione della sua trasversalità collabora con le altre commissioni e gruppi sezionali e le altre associazioni presenti in città… PER CONOSCERE LA MONTAGNA... ED INSEGNARE A FREQUENTARLA CON COMPETENZA E SICUREZZA !!!!!! dal Convegno UNICAI - Bergamo 20-21 ottobre 2007 Questa è la riflessione che proponiamo per l’anno 2009: Lettera di Paolo Rumiz al presidente del C.A.I. Annibale Salsa. In occasione del 98° Congresso del C.A.I. - Predazzo. Cari amici, E’ curioso che non possa essere qui tra voi perché il mio giornale mi ha spedito a occuparmi di montagna. Questa mia diserzione è figlia della stessa emergenza che sarà sul tavolo dei vostri lavori. Devo vedere cosa accadrà quando la scure dei tagli pubblici si abbatterà sulle ultime scuole lasciate a presidio delle valli più lontane e spopolate. Lo dico con dolore. Per l’ennesima volta devo monitorare un abbandono di terre alte che apre la strada ai… cinghiali, al degrado e al saccheggio delle risorse. Il mio disappunto per non essere qui a Predazzo è attenuato – ma solo in piccola parte - da questa mia “chiamata alle armi” a difesa dei territori di cui- oggi qui - vi occupate. Questa mia non è una semplice lettera formale di scusa per un’assenza. E’ qualcosa di più. E’ un’invettiva contro il degrado della montagna di cui vorrei che il C.A.I. tenesse conto, e quindi vorrei fosse considerato un intervento a tutti gli effetti. Ritengo che i lavori sulla Tutela ambientale debbano essere prioritari su qualsiasi altra discussione, tale è l’emergenza che ci troviamo a fronteggiare. Tutto il resto –reclutamento soci, cultura, manifestazioni - sono quisquilie rispetto alla trasformazione biblica cui stiamo assistendo e che la civiltà dello spreco fa di tutto per non farci vedere nella sua reale gravità. Gli alpinisti non sono una casta. Essi fanno parte dell’Italia e non devono tutelare se stessi per costruirsi serre riscaldate, ma esporsi in prima linea – nel vento forte - per tutelare coraggiosamente il loro Paese, il nostro Paese, senza guardare in faccia nessun Governo, nessun colore politico, nessuna confraternita di pressione economica o politica. Vorrei che il C.A.I. sapesse di essere una lobby e di avere una massa critica e una capacità di pressione sufficienti a cambiare le cose, una forza d’urto che esso può esercitare, se necessario, platealmente, facendosi sentire con iniziative clamorose sotto il portone del Palazzo. Non ci sono più alibi per defilarsi. Ho cominciato a frequentare la montagna da bambino. Da adolescente ho sognato le prime arrampicate leggendo “Alpinismo Eroico” di Emilio Comici, e talvolta, inseguendo questo eroismo ho rischiato la vita da incosciente. Erano gli anni in cui, specialmente nella mia Trieste, le Alpi erano le sentinelle della Nazione. Da Aosta a Tarvisio gli Alpini uscivano ancora con i muli. Poi è arrivata la stagione adulta, il sesto grado, le nuove vie aperte in Pale di San Martino, Gruppo dell’Agner, Dolomiti della Sinistra Piave. A trent’anni ho lasciato l’arrampicata, quando ho messo su famiglia, ma ho continuato a frequentare la montagna con occhio attento alle sue genti e al suo habitat. Negli anni seguenti ho raccontato l’Alpe come giornalista e scrittore, continuando a percorrerla in silenzio, e più la percorrevo, più aumentava la mia insofferenza per certo alpinismo – ginnico, narciso e dunque infantile - che puntava all’estremo ignorando tutto ciò che circondava lo strapiombante itinerario verso la vetta. Tutto, a partire dagli uomini. Essi non vedevano l’agonia dei ghiacciai, l’inselvatichirsi del territorio, la desertificazione dei villaggi, la requisizione delle sorgenti, l’aggressione agli ultimi spazi vergini, la cementificazione degli altopiani, la costruzione di impianti di risalita nel cuore di parchi naturali. Non reagivano allo smantellamento del paesaggio che la nostra Costituzione ci impone di tutelare. Nel 2003, l’anno della grande sete, ho monitorato le Alpi, in un affascinante viaggio di quattromila chilometri dal Golfo di Fiume fino alle Alpi Liguri. Ne ho tratto un racconto a puntate uscito in 23 puntate su “la Repubblica”, una pagina al giorno. Il Grande Male che ci mina dall’interno era visibile ovunque, nel prosciugamento dei fiumi. Mai nella storia d’Italia, erano stati così spaventosamente vuoti. Il loro simbolo era il Piave, teoricamente sacro alla Patria, ma praticamente ridotto a un rigagnolo, un greto allucinante spesso più alto delle stesse strade che lo costeggiano. Uno stupro perpetrato dalla stessa Enel che aveva ereditato il Vajont. Non esiste in Europa un Paese con i fiumi nello stato pietoso di quelli italiani. Le nostre acque non mormorano più, sulle nostre valli scende una cortina di silenzio funebre di cui nessuno parla. La gravità della situazione non sta solo in quelle ghiaie allucinanti, ma nel fatto che pochissimi le notino, nel fatto che TUTTO attorno a noi – dalla pubblicità
audiovisiva nelle stazioni alla dipendenza nazionale dai telefonini - è costruito perché non ci rendiamo conto del disastro e continuiamo a dormire sonni tranquilli fino a requisizione ultimata delle risorse superstiti. L’opinione pubblica italiana dorme, sta a noi svegliarla. Sta a noi, innamorati della montagna, ricordare che l’Italia è malata e nonostante questo c’è chi vuole succhiarle le ultime risorse. Una notissima multinazionale dell’alimentazione sta apprestandosi a requisire le ultime fonti dell’Appennino tosco-emiliano; altre società hanno catturato le residue sorgenti libere della Val Tellina con la scusa di preservare una risorsa preziosa. Si inventano eufemismi per consentire gli espropri: per esempio “neve programmata”, per nobilitare quel salasso di fiumi moribondi che si chiama innevamento artificiale. Si afferma che pompare acqua dai fiumi serve a sostenere l’economia della montagna e quindi a evitare lo spopolamento, ma tutti – anche i citrulli – sanno che quegli impianti affogano in deficit spaventosi che la mano pubblica, resa sensibile da opportune donazioni, sarà chiamata a coprire con i nostri soldi. E tutti, nel comparto, sono a conoscenza che più nessuno in Austria, Francia, Slovenia, Svizzera e altre nazioni montanare d’Europa, programma seggiovie a quote dove la neve non arriva se non episodicamente. Credo che, oggi nel C.A.I., il ruolo di sentinella dell’Alpe vada rivisto. Noi soci restiamo sentinelle, certo: sapendo però che il nemico non è più esterno alla frontiera, ma abita qui e si muove come vuole nella finanza, nell’economia e nella politica del Paese. Per batterlo serve un’alleanza fra città a provincia, alpinisti e montanari. Il C.A.I. deve ritrovare lo spirito delle origini, laico e indipendente dell’Italia post-risorgimentale che partì alla scoperta di se stessa, monitorando, crittografando, esplorando con passione ogni angolo sperduto del territorio appena unificato. L’Italia è un Paese di montagna, e non voglio che diventi un’esausta colonia, a disposizione di poteri senza patria. E verrà un giorno in cui i fiumi si svuoteranno, l’aria diverrà veleno, i villaggi saranno abbandonati come dopo una pestilenza, giorni in cui la neve e la pioggia smetteranno di cadere, gli uccelli migratori sbaglieranno stagione e gli orsi non andranno più in letargo. Verrà anche un tempo in cui gli uomini diverranno sordi a tutto questo, dimenticheranno l’erba, le piante e gli animali con cui sono vissuti per millenni. Sembrano le piaghe d’Egitto. Invece è l’Italia di oggi. Pensate che uno ci dica tutto questo, un profeta solitario incontrato per strada. Gli daremo del matto? Oppure taceremo per la vergogna di ammettere che è già successo e di non aver fatto Paolo Rumiz niente per impedirlo?
Programma per l’anno 2009 • Collaborazione con la commissione sez. sci-escursionismo per il soggiorno invernale a Kartitsch : 21-15 gennaio • Organizzazione del vela-trekking 2009 a Spalato e isole : 2a settimana di agosto • Organizzazione del trekking montano sui Lagorai “Alta via del Granito”: 21-22-23 agosto • Guida e partecipazione alla manifestazione in Cansiglio unitamente a altre associazioni ambientaliste : 8 novembre, e ad altre manifestazioni analoghe (Schievenin, Costa d’Agra,…) • Organizzazione di attività Tam nella ricorrenza del Centenario di fondazione della sezione: 1. Uscita in collaborazione C.A.I.- FAI-Lipu: 29 marzo “La città degli Aironi” Garzaia di Pederobba. 2. Escursione sulle Prealpi Trevigiane: 22 marzo “Sulle orme di Gino Valerio e Bepi Gasparotto”. 3. Escursione Campo Schievenin: 5 maggio “Rischio Miniere”. 4. Escursione sulla Pedemontana : 11 ottobre “I colori dell’autunno” proposta per il FAI. • Partecipazione ai convegni , aggiornamenti, dibattiti organizzati dagli OTC-OTP del C.A.I. (comitato scientifico, commissione Tam, settimana naz. sci-escursionismo, settimana naz. Escursionismo ) • Collaborazione con le commissioni sezionali o scuole per periodi didattici da tenersi nei corsi proposti con tema la tutela ambiente montano • Collaborazione con il gruppo mtb. • Partecipazione a convegni, dibattiti, proposti da enti e associazioni (fond. Angelici, fond. Mazzotti, WWF, Italia Nostra, Mountain Wilderness, Fai,Vivere l’Ambiente ecc.)
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Commissione Cultura 56
Cari amici, da gennaio sarà disponibile il nuovo numero di 46° PARALLELO. È un’edizione speciale quella che andremo a presentare quest’anno, e che si colloca nell’ambito del programma celebrativo per i cent’anni della nostra Sezione. Per questo motivo il fascicolo sarà un vero e proprio volumetto, dal numero di pagine ben più esteso del solito, e sarà composto da due parti. La prima accoglierà le testimonianze trevigiane di montagna e alpinismo; un fil rouge che ci farà ripercorrere il secolo di storia del Club Alpino nella nostra città, partendo dai pionieri come Giulio Vianello fino all’alpinismo odierno, passando per le esperienze di Bepi Mazzotti, di Ivano Cadorin, dei Rampeghìni trevisani, della scuola di roccia Ettore Castiglioni, dei fratelli Scandolin, di Silvia Melchiori… fino all’odierno Gruppo Rocciatori. La seconda parte, invece, proporrà la consueta e originale rassegna di contributi che quest’anno avrà per Autori Ivo Rabanser, Luca Visentini, Ilio de Biasio, Alessandro Gogna e Jean Claude Droyer, Ivo Ferrari, Stefano Carducci con Eric Newby… Nel secondo semestre, ancora a celebrare il secolo di vita del C.A.I. a Treviso, verrà presentato un ulteriore fascicolo di 46° PARALLELO, con numerazione 1-8, che raccoglierà i contributi più interessanti apparsi quando la rivista non usciva in veste tipografica, ma veniva prodotta in una cinquantina di copie, in formato A4, da una vecchia stampante a getto d’inchiostro. In autunno sarà proposta un’accurata selezione di affìches provenienti dalla preziosa Collezione
Salce, dal titolo SPORT & MONTAGNA.
Nel 1959, in occasione dei primi cinquant’anni di C.A.I. a Treviso, si propose per la prima volta al grande pubblico la vasta quanto unica collezione di manifesti (in quel caso, più genericamente dedicati alla montagna), raccogliendo l’idea lanciata dall’indimenticato Bepi Mazzotti e dallo stesso Nando Salce, peraltro socio fondatore della nostra Sezione. Salce, all’epoca vigoroso ottantaduenne, disegnò egli stesso la locandina dell’evento. Per quest’occasione abbiamo pensato di accompagnare il tema della Collezione Salce con una personale di Mario Crespan. Autore ben conosciuto nel mondo dalla cultura della Montagna, Crespan esporrà una selezione delle locandine da lui disegnate per promuovere gli incontri organizzati dalla Sezione con noti esponenti di montagna e alpinismo, negli anni ‘60 ‘70 e ‘80. A margine dell’evento verrà predisposta una tiratura limitata, numerata e firmata dall’Autore, di due locandine scelte in occasione del centenario. Infine, a suggellare i
cento anni del C.A.I. TREVISO, verrà emesso da Poste Italiane un
particolare annullo filatelico insieme a una serie di quattro cartoline celebrative. Mirco Gasparetto
Commissione Biblioteca Facendo seguito agli orientamenti espressi dal Consiglio Direttivo nel corso del 2008 si è sviluppata una sistematica attività che ha interessato la nostra Biblioteca storica.
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Sulla base di un piano di attività predeterminato,di un metodo di lavoro condiviso, di una presenza di una diecina di “amici della biblioteca”, e con il supporto delle competenze e della strumentazione informatiche presenti nella nostra Sezione, si è avviato e realizzato il ‘ censimento’ di tutti i materiali della nostra biblioteca. Oggi è possibile disporre di un insieme di informazioni che certamente favoriscono la conoscenza dei materiali (circa 5.000 tra libri, monografie, periodici, cartografia etc.) sotto una molteplicità di profili, quali: - autore - data di pubblicazione - editore - categoria classificatoria di appartenenza ( viaggi, escursioni, alpinismo, storia etc.). L’attività svolta ha messo in luce che i “nostri padri fondatori” ci hanno lasciato un prezioso patrimonio di conoscenze e testimonianze (disponiamo di testi e riviste rilegate che risalgono alla fine del 1800 !) che nel tempo hanno avuto carattere corrette. Oltre cento anni di storia della montagna (non solo del Veneto) in volumi e riviste che presentano relazioni, rapporti, prese di posizioni, firme prestigiose, fotografie, disegni etc. di alto spessore culturale e di forte impatto emotivo. L’attività sistematica di catalogazione ha prodotto una catalogo on line che è consultabile nel nostro sito da parte di tutti gli interessati. Nello scorso anno si è scelto di procedere in questo senso per dare un primo segnale di quella che desideriamo diventi una “Biblioteca sulla Montagna” aperta al pubblico ed in particolare per segnalare una biblioteca specializzata che oggi non è possibile rilevare nella c.d. “Grande Treviso” ( un’area di circa 250.000 abitanti) Sotto il profilo operativo la “Biblioteca sulla Montagna” richiederà : spazi espositivi e strumentazioni adeguate, e soprattutto “amici soci” che gestiscano: tempi di apertura al pubblico per prestiti; consultazioni ed iniziative di diversa natura ( presentazioni di libri; proiezioni di filmati; relazioni e dibattiti su temi di interesse contingente o di prospettiva, etc.). La Commissione Biblioteca nel 2009 orienterà, nei modi e nelle forme previste dallo Statuto e dal Regolamento, una serie di attività tese a realizzare una maggiore visibilità di questa realtà nei confronti dei nostri associati, degli Enti locali, delle Biblioteche presenti nel territorio e della popolazione (sia per l’acquisizioni di eventuali fondi librari, sia per la programmazione di iniziative). Per ogni informazione e per proposte operative rivolgersi a: Aldo Solimbergo tel. 328 9521729
disegno di Sante Cancian dal libro “La Montagna Presa in giro” di Giuseppe Mazzotti”
SENIOR … Si grazie Per un escursionismo “ d’annata ” In quest’anno la Sezione offre una nuova opportunità ai soci seniores; molti di questi non partecipano alle escursioni programmate dalla Commissione Escursionismo per la domenica; impegni familiari, programmi faticosi, orari, traffico domenicale, costi e altre motivazioni distolgono dalla partecipazione . A Treviso e nel circondario ci sono già gruppi di persone che in amicizia si muovono nei giorni feriali; prendendo spunto da questa evidenza e seguendo l’esempio di altre Sezioni dove l’esperienza è consolidata, si propone la formazione di un gruppo che raccolga le esperienze maturate dai singoli e offra proposte piacevoli e allettanti in cui tanti altri possano trovare interesse, organizzando escursioni il Mercoledì secondo programmi che verranno di volta in volta definiti in base alle preferenze che potranno manifestarsi. Si delinea un tipo di escursionismo più morbido, modellato sulle risorse e desideri dei partecipanti, senza l’obbligo della cima, praticato nella bassa e media montagna e perciò con la possibilità di essere attuato per tutti i mesi dell’anno, senza escludere l’alta montagna nel periodo estivo migliore, senza competitività e agonismo ma con il sano cameratismo di adulti che conoscono e apprezzano il valore di una amichevole partecipazione. Una attenzione particolare sarà rivolta agli aspetti naturalistici, storici, umani dell’ambiente montano nella sua completa essenza. La partecipazione è aperta a tutti i soci al di sopra degli……..anta. Il Club Alpino si distingue per serietà, preparazione, stile, sicurezza , assicurazione; tutte valide motivazioni , garanzia della nostra iniziativa. Il referente per il neonato progetto è l’A.E. Moino Paolo che sarà in sede per dare ogni dettaglio sulle attività tutti i lunedì dalle 18.00 alle 19.00. Potrete contattare Paolo al telefono ai numeri 338.553049 oppure allo 0422.320209.
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Gruppo Materiali 60
“Tariffe e Norme distribuzione materiali del Magazzino Sezionale” Parte Normativa e Legale
Il Consiglio Direttivo della nostra Sezione, fedele al principio di assistenza ai Soci, ci ha incaricato 2 anni fa di riordinare materialmente e normativamente tutto il patrimonio di materiali TECNICI in suo possesso. Altresì ci ha dato l’onere di aggiornare e mantenere efficienti i materiali che sarebbero risultati in inventario al termine della prima fase di cui sopra. Ecco alcuni brevi stralci del regolamento: “…Hanno diritto all’utilizzo del materiale sezionale TUTTI i soci della Sezione di Treviso in regola con il tesseramento; per lo svolgimento di attività ufficiali (corsi, escursioni, aggiornamenti, formazione); per lo svolgimento di attività personale alle condizioni successivamente indicate…” “…Consegna e Restituzione Materiali per attività personale: il materiale viene consegnato personalmente al Socio, non sono ammesse consegne a terzi se non ad un Patentato che si assume per iscritto la responsabilità sulla capacità di utilizzo del materiale da parte del Socio richiedente. Normalmente, tenuto conto della specificità dei materiali richiesti, sarà compito dei Responsabili e loro Aiuto, verificare se il Socio è in possesso dei seguenti requisiti: Aver effettuato un Corso di Escursionismo Avanzato (E2) per poter usufruire di Caschetto, Imbrago, Set da ferrata. - Aver effettuato un Corso di Introduzione all’Alpinismo (A1) per poter usufruire oltre a quanto sopra, di Piccozza e Ramponi. - Aver effettuato un Corso di Sci-Alpinismo (SA2) per poter usufruire di Caschetto, Imbrago, di Piccozza e Ramponi. Non è previsto il noleggio di Corde, ARVA, Pala, Sonda a titolo personale In caso di mancanza dei requisiti di cui sopra, il Magazzino NON può soddisfare la richiesta. Accertati i requisiti, il Socio richiedente dovrà compilare una autocertificazione dove dichiarerà di aver partecipato al Corso interessato e di essere a conoscenza del funzionamento del materiale consegnato e del suo corretto utilizzo. (Come da indicazioni della Sede Legale Centrale). Verrà richiesto anche il n°di tessera C.A.I. oltre ai normali dati personali…”
Trattandosi di un servizio ai soci e considerando la delicatezza dei materiali in questione, si è stabilito un turn-over dei materiali al di sotto delle tempistiche indicate dalle case costruttrici. Ciò ci ha portato a compilare una tabella tariffaria differenziata a seconda dell’attività e di chi ne fa richiesta, per poter disporre di un minimo contributo ad integrare quanto sarà erogato dalla sezione per il rinnovo periodico dei materiali. Per ogni informazione si può passare in sede nelle serate di apertura. I responsabili incaricati sono: Davide Curtolo, 338 7057280 - Claudio Pellin, 333 4822943 I vice-responsabili sono: Sergio Mari Casoni - Sabrina Basso
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Saluto del Presidente Celebrazioni del Centenario 63 Funzioni ed Incarichi La Montagna in Sicurezza i Nostri Rifugi Commissione Escursioni Sociali Parco naturale della Lessinia - 5 aprile Pale di S.Martino - da Tonadico al Cimitero - 19 aprile Slovenia - Sentiero dell’Auricorno - 01/02/03 aprile Geoparc Bletterbach - 19 maggio Monti Sibillini - 30-31 maggio 01-02 giugno Piccolo Laganzuoi - 14 giugno Sass Rigais - Gruppo Odle - 28-29 giugno Tofana di Mezzo - 26 luglio Valle Aurina - Alta via di Neves - 26-27 luglio Val Codera/Masino - Sentiero Roma - 13/18 agosto Alpi Carniche - Pal Piccolo - 06 settembre Carega - Sentiero Pojesi - 20 settembre Col di Lana - 4 ottobre Carso - Grotta Gualtiero Savi - 18 ottobre Cansiglio - 8 novembre 12° Corso Avanzato di Escursionismo Regolamento Escursionismo Alpinismo Giovanile Scuola Alpinismo e Scialpinismo “Ettore Castiglioni” Scuola Alpinismo - corso SA1 Scuola Alpinismo - corso A1 Scuola Alpinismo - 1°corso AL1 Gruppo Roccia “Su Dret” Sci-Escursionismo Commissione Sci Escursionismo Commissione “I Logorai” Gruppo Cicloescursionismo MTB Il Comitato Scientifico TAM - Tutela Ambiente Montano Commissione Cultura Commissione Biblioteca Senior... Si grazie Gruppo Materiali