Pagine da SdS Scuola dello Sport 91

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FORMAZIONE NELLO SPORT

Marco Arpino Direttore della Scuola dello sport, Coni Servizi Spa, Roma

ALCUNI SCENARI FORMATIVI La formazione del sistema della preparazione degli allenatori nei Paesi dell’Unione europea

I recenti sviluppi della crisi economica mondiale non lasciano più dubbi: la depressione economica, la più profonda dalle origini dell’integrazione comunitaria, ha investito in pieno il vecchio continente. L’Europa si trova di fronte a sfide senza precedenti, non solo dal punto di vista economico e sociale: l’UE è chiamata a dare prova della sua capacità di reagire, di adattare i suoi strumenti e le sue scelte politiche, ma anche di inventarne di nuovi, altresì nel campo della formazione permanente degli operatori dello sport. Se, da un lato, la crisi comporta numerosi rischi, il mondo sportivo e quello dell’educazione devono tuttavia interpretarla come un’opportunità unica per una ridefinizione delle azioni per l’istruzione e la formazione, strumenti che sempre più concorrono al futuro dell’integrazione europea. Sul tema, il Direttore della Scuola dello Sport ha proposto in un prestigioso contesto internazionale un’analisi di possibili prospettive dei modelli europei di formazione nello sport, anche in tempo di crisi economica.

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Introduzione In questo momento di significative incertezze del quadro economico e politico europeo appare difficile illustrare un sistema di formazione dedicato ai quadri tecnici sportivi, che abbia qualcosa di più di un anelito sovranazionale, così come quello che l’Italia ha adottato e cercato di condividere con gli altri Stati, per soddisfare le esigenze legate alla creazione del mercato unico e alla libera circolazione dei lavoratori e dei servizi all’interno dell’Unione europea. Come affermato di recente anche da Gideon Rachman sul “Financial Times”, sono passati più di dieci anni da quando i primi euro sono stati stampati, ma l’Europa continua a non avere un’identità condivisa, e questo rischia di far affondare adesso la moneta unica e successivamente la stessa Unione europea e con essa i vari progetti di cooperazione nel settore dell’istruzione e della formazione.

SdS/Scuola dello Sport Anno XXX n.91

Dal 5 all’8 ottobre l’Università nazionale ucraina di educazione fisica ha ospitato a Kiev, organizzata dal Ministro ucraino dell’educazione, della scienza, della gioventù e dello sport, dal Comitato nazionale olimpico dell’Ucraina, dall’Accademia nazionale olimpica ucraina e dall’Università nazionale ucraina di educazione fisica la Conferenza internazionale dedicata al 100° anniversario della nascita del prof. I. V. Vrzhsnevskyi, la cui attività di allenatore, docente e ricercatore ha fortemente contributo allo sviluppo dello sport ucraino. Tra i relatori, si sono succeduti docenti accademici, ricercatori, allenatori, medici, dirigenti ed esperti di vari Paesi. I loro interventi hanno permesso una discussione sulle prospettive attuali della formazione degli operatori sportivi, dalla preparazione degli atleti nel campo agonistico sino a quella professionale dei quadri dirigenziali e tecnici. La Conferenza ha rappresentato un non comune scambio di idee ed esperienze, che ha offerto un panorama molto ampio sugli attuali problemi dello sport moderno e sulle sue prospettive di sviluppo. Su espresso invito degli organizzatori, il Comitato olimpico nazionale italiano è stato rappresentato dal Direttore della Scuola dello sport, Marco Arpino, cui è stata richiesta una relazione – che qui pubblichiamo – sullo stato dell’offerta formativa dedicata allo sport, in seno ai Paesi dell’Unione Europea.


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