Album delle Filastrocche Raccolta di Filastrocche con proposte per l’apprendimento musicale dei bambini in età prescolare e scolare A cura di Donata Righini Disegni di Carla di Marco
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© 2012 Editrice CambiaMenti I EDIZIONE ISBN 978-88-96029-10-7
Editrice CambiaMenti Via A. Quadri 9 – 40125 Bologna tel.051.52.24.40 – fax 051.55.38.57 www.cambiamenti.com cambiamenti@cambiamenti.com
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Immagine di copertina: regalo di una piccolissima allieva alla sua cara maestra Donata
Dedicato ai miei amati genitori
Quattro chiacchiere… musicali L’origine delle filastrocche si perde nella notte dei tempi. Abbiamo ragione di credere che l’ambiente nel quale si sono sviluppate è stato il mondo contadino: con il suo patrimonio culturale basato sulla Bibbia, i proverbi, l’antica sapienza pratica con le sue credenze e superstizioni. Le filastrocche spesso, soprattutto le più antiche, si presentano come una sequenza di parole sconnesse e incoerenti che si dipanano come un filo immaginario di uno stesso gomitolo. Ma questo fa parte del suo essere al di là del razionale e del logico, e mantiene una segreta vitalità creativa che affascina il bambino che sta ancora sulla soglia della vita, tra mondo di sogno e mondo reale. In questa dimensione del tutto speciale il bambino, anche quello che non si stanca mai di chiedere il “perché” di tante cose, accetta anche i suoi aspetti più sconcertanti e inconsueti. La filastrocca spesso rappresenta un “viaggio” verso un improbabile mondo esterno e poi il rassicurante ritorno nelle braccia della mamma. Questa raccolta è suddivisa in canti gradualmente più complessi a partire da quelli per i bambini della Scuola d’Infanzia (2 anni e mezzo – 5 ca.) fino a quelli della Scuola Primaria del I° ciclo (5 anni e mezzo – 7 ca.). Al termine di ogni filastrocca, oltre ad essere indicata la fonte di riferimento e il materiale da utilizzare per svilupparla, viene indicata la fascia d’età a cui è rivolta. Vi sono inoltre svariate proposte suggerite per rendere l’acquisizione della filastrocca più dinamica e creativa, e altre lasciate appositamente “libere” così che possiate essere voi stessi a scoprire gli elementi musicali che si possono estrarre dal canto e dal testo, per poi presentarli ai vostri bambini. Questo vi darà modo di valutare fino a che punto abbiate assimilato e fatto vostri i diversi elementi musicali. Con il termine scopo infine vengono indicate sinteticamente le facoltà del bambino (musicali e non) che vengono stimolate. In particolare si tratta dei principali parametri della musica quali: - il RITMO che sviluppa la volontà nel bambino ed è strettamente legato al movimento corporeo - l’ALTEZZA (dei suoni) è l’elemento musicale che sviluppa la facoltà del sentire ed è strettamente collegato con l’affettività - il TIMBRO che concorre a sviluppare la socialità: in quanto la differenziazione delle voci e degli strumenti, ma anche della voce umana stessa, porta il bambino a comprendere la differenza e quindi ad accettarla. Dunque sviluppa la tolleranza. - l’INTENSITÀ è quell’elemento musicale che aiuta il bambino a riconoscere la differenza tra due elementi opposti, ma complementari come il forte e il piano. Allora buon lavoro, ma non dimenticatevi mai di divertirvi!
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Consigli Per insegnare una filastrocca è bene procedere prima con la recitazione ritmica del testo: per questo ci si può avvalere di uno strumento a percussione (tamburello, legnetti ecc.). Questa va presentata, soprattutto se i bambini sono piccoli, frase per frase: prima dall’insegnante e poi ripetuta dai bambini; ad ogni frase si aggiunge poi la successiva, fino al termine della filastrocca stessa. Una volta imparate le parole, si potrà procedere all’insegnamento dei suoni della filastrocca (melodia). Va inoltre curata molto la differenza delle altezze dei suoni: in questo ci si potrà avvalere della chironomia (vedi Dizionario) facendo notare ai bambini, attraverso il movimento della mano, come la melodia salga o scenda. Nel caso degli intervalli è bene presentare prima quelli più piccoli (la terza è un ottimo intervallo per i canti dei bambini piccoli perché è rassicurante: poiché è quello più presente nelle ninne nanne e nelle nenie). Per intervalli più ampi consiglio di aiutarsi con il movimento: ossia partire da un intervallo piccolo e facendo fare ai bambini un movimento piccolo (es. una piccola apertura all’esterno delle braccia), per poi allargare sempre più tale movimento, fino a raggiungere gli intervalli più ampi. Nell’intervallo di quinta, che porta il bambino all’esterno, ossia conduce l’individualità all’esterno, è bene che le braccia siano aperte all’altezza delle spalle come a formare una croce, con il palmo delle mani rivolto verso l’alto; mentre l’intervallo di quarta avrà la stessa posizione, ma con il palmo rivolto verso il basso, perché è ancora un intervallo che riguarda l’interiorità.. Inoltre è importante che in filastrocche descrittive si possa dar modo ai bambini di rappresentarne il contenuto: con disegni, collage, movimenti…Chi lavora con i bambini sa benissimo che molte volte sono essi stessi i suggeritori delle proposte più inaspettate, che possono stimolare l’insegnante: purché questi sia creativo e ricettivo alle loro richieste e che sia pronto ad aprirsi a nuovi modi di agire e di pensare. Noterete certamente come l’elemento Movimento e/o Mimica sia spesso presente nello scopo di molte filastrocche: questo perché sono convinta che, attraverso il movimento del corpo e la mimica, nei bambini si imprimano più profondamente e durevolmente le esperienze musicali che vivono quando si presenta loro una di queste proposte. Ciò avviene perché essi sperimentano tutte le loro esperienze molto più globalmente di noi adulti. L’album è inoltre corredato da un piccolo Dizionario Musicale, alla fine, che vi aiuterà a chiarire e comprendere meglio alcuni termini tecnici che potrete trovare nelle spiegazioni.
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La Stellina Stella stellina, mi vieni a pigliare con la tua luce che raggia lontano? Stella stellina, sul monte, sul piano, gettami un ponte ch’io venga da te!
Stella stellina, nel cielo scuro scuro Volan le stelle con volo leggero, son tanto piccolo... reggimi tu, che possa giungere presto lassù.
Questa filastrocca ha una struttura ritmica molto semplice, che la rende piuttosto simile ad una ninna nanna. Dopo che i bambini avranno ascoltato (e poi imparato) questo breve canto (seguendo il soliti “Consigli” riportati all’inizio), si potrà chiedere loro di immaginare di stare anch’essi in cielo: come le stelline, e di lasciarsi cullare da questa canzoncina.
- Battere la Pulsazione del canto ( ) con le mani o strumentini dal suono “delicato” (sonaglietti, piattini e simili) - Ricerca di una mimica coerente con il testo. Successivamente si potranno anche dividere i bambini in due gruppi: uno eseguirà la mimica, mentre l’altro batterà delicatamente la Pulsazione. Può anche essere opportuno confrontare questa filastrocca “notturna” con altre filastrocche e canzoncine riguardanti temi diurni (es. Vedi ne l’Album del Tempo: “All’Alba”;”Il Risveglio”...) perché, soprattutto per i bambini piccoli, la differenza fra giorno e notte non è sempre così chiara come per noi adulti: e questo va preso in seria considerazione per aiutarli a vivere e ad inserirsi serenamente in questa alternanza ritmica. Stimolare i bambini a esprimere, con i mezzi artistici che hanno a disposizione (acquarelli, creta, matite colorate, ecc.) le esperienze canore, li aiuterà a vivere tali esperienze ancor più profondamente, penetrando meglio in ciò che semplici canti e filastrocche possono esprimere. Scopo: Movimento, Pulsazione, Mimica, differenza fra Giorno e Notte, Creatività * Testo:”Ancora...e poi Basta!” – Lina Schwarz – Mursia – 1973 – Musica: Donata Righini * Materiale: un eventuale strumento melodico per accompagnare il canto, colori, pastelli, acquarelli. e… tanta fantasia Rivolto prevalentemente a bambini della Scuola d’Infanzia
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La Stellina
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Sasso che posa Sasso che posa, seme che germoglia, fiorente rosa, verdeggiante foglia, uccel canoro,
bove al suo lavoro, uomo sincero di cuore e di pensiero, riso giocondo... com’è bello il mondo!
Dopo aver insegnato testo e musica di questa filastrocca in modo che i bambini abbiano compreso anche il senso delle parole, si potrà chieder loro di trovare dei movimenti per mimare ciò che il testo suggerisce. Una volta osservate tutte le mimiche trovate dai bambini, si potranno scegliere quelle più significative e chiare, che poi andranno eseguite da tutti: All’ultima frase (com’è bello il mondo) i bambini potranno formare un girotondo e ripetere il canto con “la – la – la”, sempre in cerchio. Anche durante il girotondo potranno emergere delle mimiche interessanti, che magari suggeriranno un’eventuale azione coreografica (naturalmente a “misura” di bambino). - Ricerca di Espressioni diverse: siamo allegri, arrabbiati, tristi, annoiati ecc. e così varierà anche l’esecuzione della filastrocca. - Canto (con girotondo) veloce e lento: la differenza fra cantare e muoversi contemporaneamente in modo lento o veloce, porta i bambini ad accorgersi che è bello anche andare adagio, ogni tanto, per osservare meglio ciò che ci attornia, anche se spesso preferiscono muoversi velocemente, poiché questa modalità rappresenta l’espressione del loro tempo. Scopo: Mimica, Pulsazione, Ritmo, Movimento, Coordinazione * Testo: “Ancora... e poi Basta!” – cit. – Musica: Donata Righini * Materiale: un eventuale strumento melodico per accompagnare il canto Rivolto prevalentemente a bambini della Scuola d’Infanzia
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Sasso che posa
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