Congiuntura-Artigianato-2-trim-2020

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CONGIUNTURA ARTIGIANATO II trimestre 2020

Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it

Nel secondo trimestre 2020 il trend negativo post-lockdown si è ulteriormente esteso, sia su base trimestrale che tendenziale, mettendo a dura prova il settore dell’artigianato manifatturiero che evidenzia, con intensità di scala differenti tra i territori, un arretramento significativo e profondo dell’attività industriale sia nella dimensione della produzione sia in relazione al fatturato e agli ordini. Nonostante un quadro generale negativo, le prospettive di breve termine delle imprese artigiane indicano tuttavia un miglioramento del sentiment.

CA/N 02


IN SINTESI Nel secondo trimestre 2020, il quadro d’insieme dell’attività manifatturiera dell’artigianato registra, come in generale nel settore manifatturiero, il proseguimento degli effetti del lockdown produttivo indotto dalla pandemia da Covid-19. Il trend negativo sia su base trimestrale che tendenziale si è ulteriormente esteso, inserendosi in un quadro di diffusa difficoltà già presente in precedenza. La chiusura forzata delle attività in relazione all’evoluzione della situazione epidemiologica sta mettendo in evidenza, con intensità di scala differenti tra i territori, un arretramento significativo e profondo dell’attività industriale che afferisce sia alla dimensione della produzione sia al fatturato e agli ordini. Nonostante un quadro generale così negativo, le prospettive di breve termine delle imprese artigiane, come della manifattura complessivamente, indicano il passaggio verso un miglioramento del sentiment complessivo. Pur essendo ancora presto per poter valutare un’uscita dalla fase peggiore, è tuttavia indicativo che la percezione delle imprese per il terzo trimestre si stia orientando verso un recupero parziale delle posizioni perse in precedenza. Il quadro di dettaglio afferente al trend trimestrale relativo ai territori registra per l’area metropolitana milanese ancora una netta flessione della produzione (-10,8% destagionalizzato), inferiore per intensità a quanto rilevato in regione (-12,8% destagionalizzato), che colloca l’indice della produzione nel trimestre al punto più basso dal 2007 (68,2). Tale flessione della produzione non si è tuttavia associata a un arretramento del fatturato: come in Lombardia (-12% destagionalizzato), l’indicatore ha infatti evidenziato una sostanziale invarianza rispetto al precedente trimestre, mentre ciò non si è verificato per il portafoglio ordini in significativa contrazione nell’area metropolitana rispetto al precedente trimestre (-7,5% destagionalizzato), così come pure nel territorio della regione (-10,2% destagionalizzato). La flessione su ampia scala della produzione che si è verificata su base trimestrale ha comportato degli effetti rilevanti sulla dinamica tendenziale, dove si è osservata una convergenza tra area milanese e Lombardia: la flessione dei volumi prodotti ha evidenziato un arretramento di intensità similare tra le due partizioni territoriali (-24,5% e -24,3% rispettivamente). La significativa flessione della produzione si è inoltre associata a una dinamica ampiamente negativa del fatturato (-17,3%) e degli ordini (-20,8%), che tuttavia sono inferiori a quanto registrato nel territorio della regione, dove persistono le difficoltà maggiori (-23,5% e -22,3%). In relazione all’area di Monza Brianza, complessivamente il quadro degli indicatori congiunturali palesa – su scala trimestrale – un andamento relativamente migliore rispetto al contesto regionale dell’artigianato manifatturiero. L’arretramento della produzione (-10% destagionalizzato) è infatti inferiore di circa tre punti rispetto alla Lombardia; tuttavia, è dal lato del fatturato (-3,5% destagionalizzato) e delle commesse acquisite (4,2% destagionalizzato) che si apprezza una flessione più contenuta rispetto a quanto rilevato per l’artigianato lombardo nel secondo trimestre 2020 (rispettivamente -12% per il fatturato e -10,2% per gli ordini). L’analisi della dinamica tendenziale evidenzia per il territorio brianzolo una performance complessiva allineata al quadro lombardo, soprattutto dal lato degli indicatori afferenti alla produzione (-21,4%) e al fatturato (-22%), di poco inferiori alla variazione media regionale, mentre per gli ordini si registra un differenziale più ampio tra area brianzola (-18,2%) e contesto lombardo (22,3%). Tale scenario di allineamento al quadro regionale non si replica per la provincia di Lodi, dove l’artigianato manifatturiero, pur registrando una flessione significativa della produzione rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (-11,4%), mostra una dinamica ampiamente inferiore a quanto rilevato in Lombardia, anche in relazione al fatturato e agli ordini che si riducono in misura relativamente più contenuta (-7,4% e -7,2% rispettivamente) rispetto a quanto registrato dall’artigianato in Lombardia.


CA/MILANO La dinamica dell’artigianato manifatturiero milanese e le previsioni per il terzo trimestre 2020


Analogamente a quanto riscontrato per il settore manifatturiero, nel secondo trimestre 2020 anche l’artigianato manifatturiero milanese ha continuato a subire gli effetti derivanti dal lockdown sia sul piano della produzione sia nei confronti degli indicatori afferenti al fatturato e agli ordini, con perdite intorno ai quindici punti percentuali rispetto al precedente trimestre e con una situazione nettamente peggiore rispetto all’andamento del settore in Lombardia. Il quadro di dettaglio, analizzato attraverso la dinamica trimestrale dell’indice della produzione industriale, registra, al netto degli effetti stagionali, un crollo dell’attività industriale nel secondo trimestre 2020, come indicato puntualmente dal valore assunto dall’indice (68,2 contro 76,5 del primo trimestre 2020), il più basso della serie storica degli ultimi dieci anni, con riflessi sulla dinamica tendenziale che in analogia alla caduta congiunturale mostra una profonda flessione [grafico 1]. Var. % 10

Indice 110

5

105

0

100

-5 95 -10 90 -15 85

-20

GRAFICO 1 Produzione industriale dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano (anni 2010-2020, indice base 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

80

-25

75

-30 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

2014

2015

Var. % tendenziali

2016

2017

2018

2019

20

Indice produzione industriale

Il confronto territoriale tra Milano e la Lombardia evidenzia un contesto regressivo più intenso dell’attività industriale per il territorio della regione rispetto alla dinamica palesata dall’area metropolitana milanese. Il dettaglio degli indicatori congiunturali, al netto degli effetti stagionali, registra pertanto in entrambi i territori una flessione profonda della produzione industriale che per l’area milanese (-10,8% destagionalizzato) è relativamente meno rispetto a quanto subìto dal settore in Lombardia (-12,8% destagionalizzato) [grafico 2]. Il differenziale delle performance tra l’area milanese e la regione si replica sia se consideriamo il fatturato sia gli ordini del secondo trimestre 2020. In ambito metropolitano, si osserva infatti una sostanziale stagnazione del fatturato, che contrasta con l’ampia contrazione registrata in Lombardia (-12% destagionalizzato). In relazione invece al portafoglio ordini, si registra in entrambe le aree un trend regressivo che assume delle connotazioni più intense per l’artigianato regionale (-10,2% destagionalizzato) rispetto al territorio dell’area metropolitana milanese (-7,5% destagionalizzato). GRAFICO 2 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

-10,8

Produzione industriale

-12,8

Fatturato totale

-12,0

-7,5

Ordini totali

-10,2 -18

-16

-14 Milano

-12

-10

-8

-6

Lombardia

-4

-2

0


La dimensione tendenziale della dinamica produttiva indica una convergenza piena tra la provincia di Milano e la Lombardia (-24,5% e -24,3% rispettivamente) [grafico 3]: il crollo della produzione che si è determinato nelle due aree rispetto al secondo trimestre dello scorso anno evidenzia la fase di pesante difficoltà che sta investendo l’artigianato manifatturiero nelle sue articolazioni territoriali, confermata anche dalla dinamica del fatturato e del portafoglio ordini di entrambe le partizioni territoriali. Se consideriamo il fatturato e le commesse acquisite attraverso gli ordinativi, osserviamo che il quadro complessivo registra dei toni più sfavorevoli per il contesto regionale rispetto all’area metropolitana milanese. Il dettaglio degli indicatori mostra pertanto una flessione tendenziale del fatturato, più intensa in Lombardia (-23,5%) rispetto a Milano (-17,3%), e del portafoglio ordini. In tale solco, ma con intensità di scala differenti, si colloca anche la dinamica degli ordini espressiva di un sentiero regressivo che si è ulteriormente rafforzato nel secondo trimestre. Rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, gli ordini dell’artigianato milanese rilevano una contrazione (-20,8%) che è prossima alla flessione registrata a livello regionale (-22,3%). GRAFICO 3 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

-24,5 Produzione industriale -24,3

-17,3 Fatturato totale

-23,5

-20,8

Ordini totali

-22,3

-26

-24

-22

-20

-18

Milano

-16

-14

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

Lombardia

Dopo la pesante caduta delle aspettative nello scorso trimestre, che ha coinvolto sia la produzione sia la domanda e l’occupazione, si osserva un generale recupero nel secondo trimestre 2020; persiste tuttavia una netta prevalenza di giudizi pessimistici, soprattutto per quanto riguarda la produzione industriale e la domanda. In relazione alla produzione industriale, il 60,1% delle imprese dell’artigianato manifatturiero stima una nuova flessione della produzione nel terzo trimestre 2020, determinando un saldo finale delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) ancora fortemente negativo (-46,3%), nonostante la risalita della quota di imprese con attese di aumento rispetto al punto di minimo della rilevazione precedente (14,5% contro 5,3%) [grafico 4]. Tale previsione si ripropone anche nei confronti della domanda interna, dove il 57,7% delle imprese artigiane stima una flessione degli ordinativi per il terzo trimestre, mentre la frazione con ipotesi di aumento mostra un timido recupero, collocandosi al 12,5% (4% nel secondo trimestre), con un saldo finale simile a quanto osservato per la produzione (-45,2%). In relazione all’occupazione si osserva una cambiamento di sentiment significativo rispetto alla rilevazione precedente, con un ritorno verso un percorso di normalizzazione, dato che l’ipotesi di invarianza dell’occupazione è condivisa dall’83% delle imprese artigiane del campione, mentre la quota di operatori con attese di diminuzione si è quasi dimezzata rispetto alla precedente rilevazione (16% contro 30,1%), determinando un saldo complessivo negativo (-15,1,8%), ma largamente inferiore alla rilevazione di fine marzo (-27,8%).


20

GRAFICO 4 Aspettative su produzione, occupazione e domanda interna dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano (anni 2010-2020, saldi percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 -70 -80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

Produzione

2014

2015 Occupazione

2016

2017

2018

Domanda interna

2019

20


CA/MONZA BRIANZA La dinamica dell’artigianato manifatturiero brianzolo e le previsioni per il terzo trimestre 2020


Nel secondo semestre del 2020 si accentua la flessione della produzione dell’artigianato brianzolo rispetto a quanto registrato il trimestre scorso, che era stato pienamente investito dalla crisi seguita alla pandemia da Covid-19 solamente per il mese di marzo. La produzione registra in questo trimestre una perdita netta su base annua del 21,4% [grafico 5]: dal grafico emerge chiaramente la forte discontinuità degli ultimi due trimestri, con il numero indice della produzione che tocca un nuovo punto di minimo pari a 79,4 (dove l’anno 2010 è posto pari a 100). Var. % 10

Indice 110

5

105

0

100

-5

95

-10

90

-15

85

-20

80

GRAFICO 5 Produzione industriale dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza (anni 2010-2020, indice base 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

75

-25 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

2014

2015

Var. % tendenziali

2016

2017

2018

2019

20

Indice produzione industriale

In termini congiunturali, quindi rispetto allo scorso trimestre, la produzione dell’artigianato manifatturiero brianzolo segna un -10% (destagionalizzato), dato comunque migliore della media regionale del -12,8% [grafico 6]. Nonostante una riduzione così accentuata della produzione del trimestre, il bilancio del periodo vede una flessione più contenuta per il fatturato delle imprese (-3,5%), così come per gli ordini acquisiti (-4,2%). In Lombardia per contro le imprese artigiane hanno subìto perdite più consistenti, nell’ordine del -12% per il fatturato e del -10,2% per gli ordini.

GRAFICO 6 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

-10,0

Produzione industriale

-12,8

-3,5

Fatturato totale

-12,0

-4,2

Ordini totali

-10,2 -20

-18

-16

-14

Monza Brianza

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

Lombardia

La dinamica tendenziale quindi, a raffronto con lo stesso trimestre del 2019, denuncia variazioni negative di entità maggiore di quelle congiunturali, più vicine peraltro ai dati medi regionali. La produzione dell’artigianato in Brianza subisce un calo annuo del 21,4%, di poco meglio del dato lombardo (-24,3%) [grafico 7]. La dinamica del fatturato è del tutto simile: si osserva un -22% che migliora di poco il -23,5% regionale. Relativamente meno critica, sia in Brianza che in Lombardia, la dinamica degli ordini, che su base annua segnano -18,2% rispetto al -22,3% regionale.


GRAFICO 7 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

-21,4

Produzione industriale -24,3

-22,0 Fatturato totale

-23,5

-18,2

Ordini totali

-22,3

-26

-24

-22

-20

-18

-16

-14

-12

Monza Brianza

-10

-8

-6

-4

-2

0

Lombardia

Le aspettative sul futuro degli imprenditori manifatturieri artigiani della Brianza risalgono dal picco negativo toccato il trimestre scorso; rimane tuttavia una netta prevalenza di giudizi pessimisti, specie riguardo produzione e domanda. Ancora poco più della metà (51%) degli operatori indica infatti una previsione di riduzione della produzione nel prossimo trimestre (erano i due terzi nella scorsa rilevazione), contro solamente il 13,5% di aspettative di crescita, per un saldo che rimane quindi molto negativo (-37,5 punti percentuali) [grafico 8]. Le aspettative sulla domanda interna si sovrappongono quasi perfettamente a quelle sulla produzione, registrando il 12% di giudizi di aumento contro il 51,1% di diminuzione. Da ultimo, le aspettative sull’occupazione sono quelle solitamente più improntate alla stabilità. Il secondo trimestre 2020 vede migliorare i giudizi degli operatori anche sotto il profilo occupazionale, tuttavia rimangono ridottissime le aspettative di crescita (1,1%) in confronto a quelle di riduzione (12,8%). 20

GRAFICO 8 Aspettative su produzione, occupazione e domanda interna dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza (anni 2010-2020, saldi percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

Produzione

2014

2015 Occupazione

2016

2017

2018

Domanda interna

2019

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CA/LODI La dinamica dell’artigianato manifatturiero lodigiano e le previsioni per il terzo trimestre 2020


La dinamica annua dell’artigianato manifatturiero lodigiano nel secondo trimestre 2020 mette in evidenza i severi effetti della crisi in corso sul tessuto produttivo, per quanto la sua intensità sia decisamente inferiore rispetto a quanto si osserva in Lombardia nel complesso. La produzione dell’artigianato lodigiano cala infatti su base annua dell’11,4%, rispetto alla flessione che arriva fino al -24,3% in regione [grafico 9]. La dinamica di fatturato e ordini risulta meno pesante: si tratta infatti di una riduzione del 7,4% rispetto al secondo trimestre 2019 per il fatturato e del 7,2% per gli ordini. In regione, al contrario, si segnala un calo molto più importante sia degli ordini (-22,3%) che del fatturato (-23,5%).

GRAFICO 9 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Lodi e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

-11,4

Produzione industriale -24,3

-7,4 Fatturato totale

-23,5

-7,2

Ordini totali

-22,3

-26

-24

-22

-20

-18

-16

-14

Lodi

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

Lombardia

Le aspettative degli imprenditori artigiani del lodigiano mostrano un significativo miglioramento rispetto al trimestre scorso. Pur rimanendo negativi, i saldi tra giudizi di aumento e diminuzione per produzione, domanda e occupazione risalgono dal minimo toccato tre mesi fa. Il 18% degli imprenditori artigiani del lodigiano si aspetta un incremento della produzione nel prossimo trimestre, contro il 40% che indica una riduzione, per un saldo pari a -22 punti percentuali (era -52,6 lo scorso trimestre) [grafico 10]. Le prospettive sulla domanda interna sono leggermente più ottimiste: si osserva infatti un 20,8% di operatori che indica un aumento della domanda, mentre il 37,5% ritiene più probabile una riduzione. Da ultimo, anche le aspettative sull’occupazione registrano un miglioramento: la quota di coloro che si aspetta una riduzione scende dal 19,3% dello scorso trimestre al 12% dell’attuale, mentre salgono dall’80,7% all’86% le aspettative di stabilità. 40

GRAFICO 10 Aspettative su produzione, occupazione e domanda interna dell’artigianato manifatturiero in provincia di Lodi (anni 2010-2020, saldi percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato

30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

Produzione

2014

2015 Occupazione

2016

2017

2018

Domanda interna

2019

20


NOTA METODOLOGICA La rilevazione congiunturale dell’artigianato manifatturiero condotta da Unioncamere Lombardia a livello regionale e per le 12 province della Lombardia è disaggregata per dimensione d’impresa in 3 classi: • 3 – 5 addetti • 6– 9 addetti • 10 – 49 addetti e in 13 settori di attività: • Siderurgia • Minerali non metalliferi • Chimica • Meccanica • Mezzi di trasporto • Alimentari • Tessile • Pelli – Calzature • Abbigliamento • Legno – Mobilio • Carta – Editoria • Gomma – Plastica • Varie La situazione congiunturale anomala che si è determinata a seguito delle misure di lockdown, con fortissimi shock sia da domanda che da offerta, ha indotto Eurostat a raccomandare agli istituti di statistica nazionali di trattare l’ultima osservazione delle varie serie storiche come un outlier. Ciò ha comportato, da marzo, l’utilizzo di nuovi criteri di destagionalizzazione (l’elaborazione che consente di depurare il dato grezzo da effetti di calendario e stagionali). Tali criteri hanno avuto come effetto quello di traslare progressivamente solo sull’ultima osservazione disponibile tutto l’impatto, positivo o negativo. L’identificazione dell’ultima rilevazione come outlier è stata decisa da Eurostat in via provvisoria, al fine di evitare meccaniche revisioni all’indietro delle serie storiche, come sarebbe successo utilizzando i vecchi parametri che suddividevano - anche se parzialmente - sui mesi precedenti l’impatto del nuovo dato, secondo le consuete metodologie statistiche di destagionalizzazione. Le conseguenze sarebbero state significative per molti indicatori, incluso il PIL. Quando la situazione si normalizzerà, sarà pertanto necessario da parte di Eurostat rivedere di nuovo i parametri e ciò potrebbe determinare importanti revisioni dei dati, inclusi quelli dei trimestri appena trascorsi. Sulla base di queste considerazioni, il criterio più agevole e ragionevole per interpretare l’attuale fase economica è quello di analizzare le variazioni tendenziali dei dati grezzi che non sono trattati statisticamente, ovvero le variazioni delle diverse variabili oggetto di indagine (produzione, fatturato e ordini), rapportate allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale considerazione è valida soprattutto per i territori di piccole dimensioni, che sono soggetti a oscillazioni molto ampie delle variabili utilizzate per descrivere la dinamica manifatturiera e dove il campione oggetto di rilevazione tende ad autoselezionarsi più rapidamente rispetto ad altre aree territoriali.

GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente


C A/N_02 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MONZA BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it


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