Congiuntura Commercio 4 2019

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CONGIUNTURA COMMERCIO IV trimestre 2019

Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it

Il quarto trimestre 2019 registra una ripresa del fatturato del commercio al dettaglio che segue alla battuta d’arresto subita nel trimestre precedente. L’aumento del fatturato si è registrato sia su scala trimestrale (+0,5% destagionalizzato) sia nei confronti dell’anno precedente (+1,3%). In particolare, la declinazione per tipologia di impresa evidenzia una ripresa per il segmento delle grandi imprese (+12%), che segue alla flessione rilevata nel trimestre precedente, mentre sono in sofferenza le unità di media dimensione, il cui trend negativo risulta in ulteriore accentuazione (-5%).

CC/N 04


IN SINTESI Il quarto trimestre 2019 registra una ripresa del fatturato del commercio al dettaglio che segue alla battuta d’arresto subita nel trimestre precedente. L’aumento del fatturato si è registrato sia su scala trimestrale (+0,5% destagionalizzato) sia nei confronti dell’anno precedente (+1,3%). In particolare, la declinazione per tipologia di impresa evidenzia una ripresa per il segmento delle grandi imprese (+12%), che segue alla flessione rilevata nel trimestre precedente, mentre sono in sofferenza le unità di media dimensione che accentuano ulteriormente il trend negativo (-5%). Relativamente alle micro e alle piccole imprese, si osserva una ripresa su base annua del fatturato per le unità da 3 a 9 addetti (+1,3%) e una stagnazione per le imprese di piccola dimensione (+0,1%). La suddivisione per comparto di attività registra una continuazione del trend positivo per il fatturato del commercio non alimentare (+1,7%), mentre le imprese del settore alimentare, pur ottenendo un aumento (+0,4%), evidenziano un rallentamento della dinamica rispetto al trend tendenziale del trimestre precedente. In relazione al commercio despecializzato si osserva un’interruzione del sentiero recessivo che ha caratterizzato il comparto nei primi tre trimestri dell’anno, il quarto trimestre 2019 si chiude infatti con una ripresa contenuta del fatturato (+0,7%). Il focus sui prodotti del largo consumo confezionato intermediati dai supermercati e ipermercati registra su scala metropolitana milanese, allargata all’area monzese, un irrobustimento del sentiero negativo sia dal lato del fatturato che della movimentazione fisica delle vendite (-2,4% e -3,8% rispettivamente). Per il sistema della grande distribuzione di Lodi, dopo la performance positiva del precedente trimestre, si è osservato nel quarto trimestre 2019 una cospicua diminuzione del fatturato (-0,5%) che si è associata a una stagnazione della movimentazione fisica a magazzino rendendo la dinamica lodigiana assimilabile a quanto registrato in ambito regionale. Relativamente alle previsioni delle imprese per il primo trimestre 2020, la ripresa congiunturale si è riflessa in un miglioramento della fiducia delle imprese sia in relazione al fatturato che nei confronti degli ordini e dell’occupazione, interrompendo l’andamento negativo che aveva caratterizzato fin qui le stime delle imprese.

SETTORE Aliment.

Non Aliment.

ALIMENTARE Totale

GDO

NON ALIMENTARE

Piccole superfici

GDO

Piccole superfici

TOTALE GDO

Piccole superfici

2018 I trimestre

3,0

-1,0

0,8

4,0

0,6

0,8

-2,2

2,8

-1,5

II trimestre

-0,8

-0,9

-0,8

-0,8

-0,7

-0,4

-1,8

-0,7

-1,6

III trimestre

0,1

-0,7

-0,4

0,4

-0,4

0,2

-1,8

0,3

-1,5

IV trimestre

0,6

0,6

0,6

0,9

-0,2

1,3

-0,7

1,1

-0,6 -0,6

2019 I trimestre

-1,7

0,4

-0,5

-1,7

-1,6

0,6

-0,3

-0,9

II trimestre

2,6

0,0

1,1

3,6

0,2

1,6

-1,5

2,8

-1,1

III trimestre

1,4

1,5

1,4

1,5

1,0

2,0

-0,3

1,7

-0,1

IV trimestre

1,1

0,8

0,9

1,5

-0,2

1,9

-1,3

1,7

-1,0

LA DINAMICA DEL COMMERCIO MILANESE Il quarto trimestre 2019 registra un segnale positivo per il commercio al dettaglio milanese rispetto al precedente trimestre. L’indice trimestrale del fatturato ha evidenziato una ripresa rispetto al trimestre precedente, collocandosi a quota 85,5 (85,1 nel terzo trimestre) determinando su base trimestrale un aumento del fatturato (+0,5% destagionalizzato), che si è riflesso anche sulla dinamica tendenziale (+1,3% su base annua) [grafico 1]. Indice

Var. % 6

120

4

115

2

110

0

105

-2

100

-4

95

-6

90

-8

85 80

-10

IL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN ITALIA

I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV 2007

2008

2009

2010

2011

2012

Var. % tendenziali

È continuata anche nel quarto trimestre 2019 la crescita in valore delle vendite in Italia [tabella 1], il quadro di dettaglio registra un dualismo permanente nell’ambito del settore, dove la dinamica è espansiva per la grande distribuzione e ampiamente regressiva per il commercio operante su piccole superfici. Rispetto allo scorso anno la dinamica evidenzia un proseguimento del sentiero di crescita (+0,9%) che anche in questo trimestre ha beneficiato dell’apporto determinante della grande distribuzione (+1,7%) che, nel territorio nazionale, ha compensato la rilevante flessione sofferta dagli esercizi commerciali operanti su piccole superfici (-1%). Il quadro di dettaglio declinato per tipologia distributiva e settore di attività evidenzia che la crescita del comparto alimentare (+1,1%) è ascrivibile all’apporto della grande distribuzione (+1,5%), mentre è negativo il contributo dei piccoli esercizi del commercio (-0,2%). Tale trend si ripropone, seppure con differenziali più ampi, per il comparto del commercio non alimentare. L’aumento delle vendite (+0,8%) è infatti riconducibile esclusivamente all’espansione delle vendite della grande distribuzione (+1,9%), la cui crescita ha consentito di compensare ampiamente la flessione degli esercizi operanti su piccole superfici (-1,3%).

TABELLA 1 Commercio al dettaglio a prezzi correnti per settore merceologico e forma distributiva in Italia (anni 2018-2019, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

Indice destagionalizzato

L’analisi delle classi dimensionali e dei settori di attività [grafico 2] indica il proseguimento del sentiero negativo per il segmento delle imprese tra 50 e 199 addetti. L’analisi del commercio al dettaglio per classe dimensionale conferma il trend emerso in precedenza, che mostrava un percorso discendente di vasta portata per le imprese incluse nel segmento di media dimensione, il quarto trimestre 2019 si chiude infatti per esse con una robusta flessione del fatturato rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (-5,5% su base annua), in controtendenza rispetto alle medie unità del commercio della Lombardia (+2%). Segnali positivi emergono invece in relazione alle grandi imprese (+12%), dove la crescita registrata nell’area milanese è superiore a quanto rilevato nel territorio regionale (+7,5). Si osserva inoltre una dinamica positiva per l’universo delle micro imprese. Le imprese tra 3 e 9 addetti registrano infatti una ripresa su base annua del fatturato (+1,3%), il ritmo di crescita osservato è inoltre superiore all’incremento ottenuto dalla medesima classe dimensionale del commercio presente nel territorio regionale. In relazione alle unità di piccola dimensione, a livello milanese si registra una sostanziale stagnazione del fatturato (+0,1%) che non trova corrispondenza a livello regionale, dove le piccole imprese del commercio registrano un aumento del fatturato (+0,9%).

GRAFICO 1 Fatturato totale del commercio al dettaglio* in provincia di Milano (anni 2007-2019, indice base anno 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Commercio *comprese imprese plurilocalizzate


7,3

oltre 200 addetti

GRAFICO 2 Fatturato del commercio al dettaglio* per classe dimensionale in provincia di Milano e Monza Brianza e in Lombardia (IV trimestre 2019, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Commercio

12,2 2,0

50-199 addetti

-5,5 0,9

10-49 addetti

0,1 0,6

3-9 addetti

1,3 1,8 1,3

Totale -8

-6

-4

-2 0 Lombardia

2

*comprese imprese plurilocalizzate 4 6 Milano

8

10

12

14

lanese e monzese [grafico 4], il quarto trimestre 2019 registra una flessione del fatturato (-2,4%) che si è ulteriormente ampliata se consideriamo la dinamica delle unità vendute (-3,8% su base annua). La performance milanese e monzese è decisamente peggiore rispetto al trend registrato in Lombardia, dove si osserva un lieve aumento del fatturato (+0,1% ) e una contrazione limitata delle unità vendute (-0,3%). Tale situazione si replica con intensità differenti se raffrontiamo la dinamica locale rispetto al territorio nazionale, dove si registra una lieve progressione delle vendite in valore (+0,4%) e un’invarianza della movimentazione fisica a magazzino. In relazione al territorio lodigiano si osserva invece, per la grande distribuzione, una diminuzione cospicua del fatturato (-0,5%) che si è associata a una stagnazione delle vendite a scaffale [grafico 5], rendendo la dinamica lodigiana più simile al trend regionale. GRAFICO 4 Vendite del largo consumo confezionato nei supermercati e ipermercati delle province di Milano e Monza Brianza (anni 2010-2019, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati iri – Information Resources

8

La suddivisione del commercio al dettaglio per settore registra una ripresa del fatturato per due dei tre comparti di attività economica [grafico 3]. Nel quarto trimestre 2019, si osserva una continuazione del trend positivo per il commercio non alimentare (+1,7%) che si inserisce nel sentiero di crescita registrato in ambito regionale (+1,8%). Relativamente al commercio despecializzato, dopo le pesanti flessioni tendenziali registrate nei trimestri precedenti, il quarto trimestre 2019 si chiude con una ripresa contenuta del fatturato (+0,7%) che è tuttavia insufficiente a recuperare le perdite pregresse ed è comunque inferiore all’incremento ottenuto dal settore in Lombardia (+2,2%). Per il settore alimentare, si osserva invece un rallentamento della dinamica rispetto al precedente trimestre, che tuttavia nel territorio milanese si mantiene ancora in un ambito positivo (+0,4%), considerando che il settore in Lombardia registra una contrazione di rilevanti dimensioni (-0,6%).

6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

Valori

Unità

8

GRAFICO 3 Fatturato del commercio al dettaglio* per settore di attività economica in provincia di Milano e Monza Brianza e in Lombardia (IV trimestre 2019, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Commercio

2,2

Non specializzato

0,7

1,8

Non alimentare

1,7

-0,6

Alimentare

0,4

*comprese imprese plurilocalizzate -2

0 Lombardia

2

4

Milano

IL LARGO CONSUMO CONFEZIONATO Nel quarto trimestre 2019, le vendite dei prodotti del largo consumo confezionato, intermediate dal canale dei supermercati e ipermercati, hanno registrato su scala metropolitana milanese allargata un irrobustimento del sentiero negativo sia dal lato del fatturato che della movimentazione fisica delle vendite. La dinamica si è inoltre palesata negativa, sotto il profilo del fatturato, anche per il sistema della grande distribuzione di Lodi, mentre dal lato delle vendite fisiche a scaffale si è registrata una stagnazione rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente. Il posizionamento della grande distribuzione lodigiana evidenzia che il sistema locale della GDO ricalca sostanzialmente la dinamica regionale dove si osserva un quadro di stagnazione del fatturato e una lieve diminuzione dei volumi. Su scala territoriale, se consideriamo le performance della grande distribuzione mi-

GRAFICO 5 Vendite del largo consumo confezionato nei supermercati e ipermercati della provincia di Lodi (anni 2010-2019, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati iri – Information Resources

6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

Valori

Unità

La suddivisione per categoria di prodotto [tabella 2] certifica per la GDO milanese e monzese un quadro di contrazione diffusa a tutti i reparti di vendita sia in relazione al fatturato che alle unità vendute. Il dettaglio per tipologia merceologica evidenzia degli apporti significativamente negativi per il fatturato generato dai prodotti per la cura della casa e della persona (-7,3% e -6% rispettivamente). Tale trend si ripropone, seppure con intensità differenti, per tutti i settori alimentari, pertanto si osservano delle rilevanti flessioni sia per le merceologie di prodotto afferenti al freddo che alle bevande (-3,7% e -3,5% rispettivamente) e altrettanto cospicua è la perdita di fatturato registrato dai prodotti afferenti alla drogheria alimentare (-2,3%), il comparto più incidente sulla struttura del fatturato del largo consumo confezionato. In relazione alle unità vendute, la flessione subita nel quarto trimetre 2019 è ascrivibile a una dinamica negativa diffusa. Il quadro di dettaglio suddiviso per tipologia di prodotto evidenzia in particolare una flessione di ampia dimensione sia per


il comparto dei prodotti afferenti alla cura della casa (-8,4%) sia per il segmento delle bevande (-7,6%). Seguono poi le contrazioni rilevate per la movimentazione di magazzino dei prodotti per la cura della persona (-5,3%), della catena del freddo alimentare (-4,2%) e del fresco. MILANO E MONZA

REPARTI

LODI

LOMBARDIA

Valori

Unità

Valori

Unità

Drogheria alimentare

-2,3

-2,6

1,7

Bevande

-3,5

-7,6

3,1

Freddo

-3,7

-4,2

-1,7

-1,2

Fresco

-0,5

-2,3

-6,4

-7,1

Cura della persona

-6,0

-5,3

-0,9

-1,7

-3,2

ITALIA

Valori

Unità

Valori

Unità

3,1

0,5

0,9

0,4

0,1

2,5

0,4

-1,7

0,6

-0,2

-1,2

-1,5

-0,1

-0,4

0,8

-0,4

1,3

0,6

-1,9

-1,8

-0,8

Cura della casa

-7,3

-8,4

-1,3

-2,8

-3,3

-3,7

-2,9

-3,0

Totale

-2,4

-3,8

-0,5

0,0

0,1

-0,3

0,4

0,0

Relativamente alla GDO dell’area di Lodi, la diminuzione del fatturato è ascrivibile ad una frammentazione delle performance trai i diversi reparti di vendita. Alla crescita riscontrata per i prodotti della drogheria alimentare (+1,7%) e delle bevande (+3,1%) si sono contrapposte, con diverse intensità, le variazioni negative registrate nelle altre merceologie di vendita. In particolare, si è osservata una flessione del fatturato per i prodotti del fresco alimentare (-6,4%), a cui si è associata la diminuzione delle vendite in valore delle linee di prodotto del freddo e dei prodotti per la cura della casa (-1,7% e -1,3% rispettivamente) e per la cura della persona (-0,9%). Per quanto concerne le unità vendute, si sono registrati degli incrementi consistenti delle vendite a scaffale per i prodotti della drogheria alimentare (+3,1%) e delle bevande (+2,5%). In netta flessione sono invece le merceologie attinenti al fresco alimentare (-7,1%), seguite dai prodotti per la cura della casa e della persona (-2,8% e -1,7% rispettivamente) e del freddo (-1,2%).

NOTA METODOLOGICA TABELLA 2 Vendite totali e per reparto del largo consumo confezionato nei supermercati e ipermercati delle province di Milano e Monza Brianza, di Lodi, in Lombardia e in Italia (IV trimestre 2019, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati iri – Information Resources

LA PREVISIONE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2020

III. NON GRANDE DISTRIBUZIONE - Punto di vendita operante su piccola superficie Punto vendita specializzato, non rientrante nella grande distribuzione, la cui superficie è inferiore ai 400 metri quadrati. - Minimercato Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa, che attua in prevalenza la vendita di prodotti alimentari, la cui superficie non supera i 400 metri quadrati.

I risultati positivi del quadro congiunturale si sono riflessi sul clima di fiducia delle imprese per il primo trimestre 2020. Il quadro complessivo indica un miglioramento del sentiment delle imprese sia in relazione al fatturato che nei confronti degli ordini e dell’occupazione. In particolare, i saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione elaborati attraverso le medie mobili per depurarli dagli effetti stagionali) relativi alle aspettative, registrano un recupero rispetto alla precedente rilevazione, soprattutto in relazione al fatturato, mentre per gli ordini ai fornitori e all’occupazione, pur in miglioramento, si osservano ancora dei saldi negativi, espressivi pertanto di una prevalenza di ipotesi negative [grafico 6]. È tuttavia evidente che si è interrotto un trend di transito progressivo verso un’area negativa soprattutto in relazione al fatturato, dove si osserva il passaggio delle attese degli operatori da un quadrante negativo verso uno positivo, dove sono prevalenti le stime di crescita per il primo trimestre 2020. 10

LARGO CONSUMO CONFEZIONATO (LCC) Prodotti alimentari e non alimentari confezionati venduti attraverso la grande distribuzione organizzata (GDO), a esclusione dei beni non confezionati (come frutta e verdura) e i beni non alimentari, che si trovano solo negli ipermercati (come abbigliamento ed elettronica). Le informazioni sulle vendite della grande distribuzione sono acquisite da IRI Information Resources attraverso il servizio “tracking di mercato”, che rileva via scanner tramite la lettura dei codici a barre, i dati dei prodotti di Largo consumo confezionato (LCC) venduti attraverso i supermercati e gli ipermercati; sono invece escluse le vendite effettuate attraverso i discount. Relativamente alla provincia di Milano i dati includono ancora quelli Monza-Brianza. I dati rilevati coprono l’80% delle vendite dei beni di largo consumo confezionato, mentre il restante 20% è oggetto di stima. I dati sono elaborati a “rete corrente”, includendo quindi gli effetti di eventuali aperture o chiusure di punti vendita (un aumento potrebbe essere effetto sia di maggiori vendite nei supermercati e ipermercati esistenti sia dell’apertura di nuovi punti vendita) e si riferiscono alle vendite in volume, valore e unità (pezzi) per le seguenti categorie merceologiche: - Drogheria alimentare (pane, pasta, olio, riso, biscotti, farina, zucchero ecc); - Bevande; - Fresco (carni, affettati, formaggi, latte fresco, yogurt, uova, preparati alimentari); - Freddo (surgelati, gelati); - Cura della persona; - Cura della casa.

4,0

5

2,0

0

0,0

-5 -10

-2,0

-15

-4,0

-20

-6,0

-25

-8,0

-30

-10,0

-35 -40

-12,0 I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV 2007

2008

2009

2010

2011 Fatturato

2012

2013 Ordini

2014

2015

2016

Occupazione

2017

2018

2019

La rilevazione congiunturale del commercio al dettaglio condotta a livello regionale e provinciale da Unioncamere Lombardia per le 12 province della Lombardia è disaggregata per dimensione d’impresa in 4 classi: - da 3 a 9 addetti; - da 10 a 49 addetti; - da 50 a 199 addetti; - oltre 200 addetti. e in 3 rami merceologici: - alimentare; - non alimentare; - non specializzato. Dal terzo trimestre 2013 la rilevazione comprende anche le imprese del commercio al dettaglio con oltre 200 addetti. ESERCIZIO DESPECIALIZZATO L’esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che attua la vendita di una varietà prevalente di prodotti alimentari o non alimentari, su una superficie di vendita generalmente superiore ai 400 metri quadrati. GRANDE DISTRIBUZIONE La definizione di tale aggregato è stata rivista con l’adozione della classificazione ATECO 2007, soprattutto in relazione alla seguente articolazione: I. A PREVALENZA ALIMENTARE - SUPERMERCATO Esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto di grande magazzino), organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all’uscita, che dispone di una superficie di vendita normalmente superiore a 400 metri quadrati e di un vasto assortimento di prodotti alimentari, in prevalenza preconfezionati, nonché articoli del settore non alimentare per l’igiene e la pulizia della casa, della persona e degli animali. - IPERMERCATO Esercizio di vendita al dettaglio con superficie di vendita superiore a 2.500 metri quadrati, articolato in reparti (alimentari e non alimentari), ciascuno dei quali avente, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino. - Discount alimentari Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa, di superficie medio grande che, attuando una politica di abbattimento dei costi di impianto, di gestione e di servizio, offre in self-service una gamma limitata di prodotti, generalmente non di “marca”, a prezzi contenuti rispetto alla media di mercato. II. A PREVALENZA NON ALIMENTARE Grande magazzino ed esercizio non specializzato di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici. In tutti questi casi si tratta di un esercizio di vendita al dettaglio di prodotti quasi esclusivamente non alimentari, che dispone generalmente di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati e offre un assortimento di prodotti appartenenti a diversi settori merceologici (per esempio, elettronica di consumo, elettrodomestici, abbigliamento, mobili, articoli per la casa). - Grandi superfici specializzate Imprese commerciali che attuano la vendita, attraverso esercizi in sede fissa, di una tipologia unica o prevalente di prodotti non alimentari, su una superficie di vendita generalmente superiore ai 400 metri quadrati, con caratteristiche organizzative proprie della grande distribuzione.

GRAFICO 6 Aspettative su fatturato, ordini ai fornitori (scala sinistra) e occupazione (scala destra) in provincia di Milano (anni 2007-2019, medie mobili su saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Commercio

GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente


CC/N_04 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MONZA BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it


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