Congiuntura import-export 02/2019

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IMPORT EXPORT II trimestre 2019

Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it

La dinamica esportativa dell’area di Milano, Monza e Lodi registra nel secondo trimestre 2019 un aumento complessivo (+4,2%) ascrivibile alla sola area metropolitana milanese (+6,3%), la cui incidenza sulla struttura complessiva dell’export ha consentito di bilanciare sia la continuazione del trend negativo della provincia di Monza Brianza (-3,4%) sia l’accenno di regressione del comprensorio di Lodi (-1,3%). La dinamica settoriale si presenta frammentata, riflettendo le peculiarità tra i territori; a una lettura complessiva, tuttavia, l’unico settore in crescita in tutte le ripartizioni geografiche del perimetro camerale risulta la farmaceutica.

IE/N 02


IN SINTESI La dinamica esportativa dell’area di Milano, Monza e Lodi registra nel secondo trimestre 2019 un aumento complessivo (+4,2%) ascrivibile alla sola area metropolitana milanese (+6,3%), la cui incidenza sulla struttura complessiva dell’export ha consentito di bilanciare sia la continuazione del trend negativo della provincia di Monza Brianza (-3,4%) sia l’accenno di regressione del comprensorio di Lodi (-1,3%). La dinamica settoriale si presenta frammentata, riflettendo le peculiarità tra i territori e in particolare la flessione dell’area monzese, dove insiste una diffusa contrazione tra i comparti di attività. Una lettura complessiva evidenzia che l’unico settore in crescita in tutti i territori è la farmaceutica, sia nell’area metropolitana milanese (+42,1%) sia a Monza Brianza – dove rappresenta l’eccezione al trend negativo (+27,2%) – che nel territorio di Lodi (+66,8%). Se consideriamo invece il comparto dei macchinari, l’incremento delle esportazioni ha riguardato solo l’area milanese e il comprensorio lodigiano (rispettivamente +2,8% e + 9,2%), mentre ha registrato una consistente flessione in territorio brianzolo (-5,3%). Il focus settoriale indica, inoltre, che un settore portante come la chimica ha registrato una progressione dei flussi esportativi solo per l’area milanese (+3%) e per il comprensorio lodigiano (+2,1%), mentre si è osservata una rilevante flessione nel territorio monzese (-8,5%). La declinazione per comparto di attività certifica inoltre un incremento dell’export per i prodotti tessili e dell’abbigliamento solo per la provincia di Milano (+7,7%), dove gioca un ruolo di primo piano nella filiera della moda. Tra i settori in diffusa flessione si registra un arretramento comune a tutti i territori per il comparto dei prodotti elettrici, con un trend negativo che si manifesta sia nell’area milanese (-7%) sia nelle province di Monza e Lodi, dove la flessione assume delle caratteristiche più pronunciate (rispettivamente -16,2% e -31%). I mercati di sbocco dell’export che trovano nel continente europeo e nelle economie dell’Unione la principale piazza di destinazione registrano degli andamenti divergenti: all’espansione ottenuta dall’area metropolitana di Milano (rispettivamente +4,6% verso l’Europa e +6,8% verso la UE) si contrappone un segnale di arretramento per i territori di Monza Brianza e di Lodi, dove il continente rappresenta la quasi totalità dell’export. Il quadro di dettaglio evidenzia pertanto una decrescita delle esportazioni verso l’Europa (-1,5% per entrambi i territori) che si amplifica ulteriormente se consideriamo i mercati comunitari (-2,8% per Monza e -1,6% per Lodi). La declinazione delle direttrici dell’export verso i mercati extraeuropei registra un’accelerazione della penetrazione commerciale nei confronti degli Stati Uniti se consideriamo l’area metropolitana milanese (+29,1%), mentre l’aumento è più circoscritto se consideriamo la provincia di Monza Brianza (+2,1%) e ampiamente negativo per il territorio lodigiano (-6,9%). Se spostiamo il focus sui mercati asiatici emerge una situazione frammentata tra i vari territori. Le esportazioni verso l’Asia mostrano un arretramento per l’area milanese (-1,1%) e una sostenuta flessione per il territorio monzese (-12,6%), mentre si osserva un aumento per l’export della provincia di Lodi (+5,9%), dove tuttavia rappresentano una quota residuale sulle esportazioni totali. L’analisi dei trend esportativi, soprattutto per l’area di Milano e di Monza Brianza, indicano ancora una dinamicità dei mercati afferenti alle cosiddette Tigri asiatiche (Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan, Singapore); il quadro di dettaglio registra quindi una crescita complessiva per l’area milanese (+8,5%), in particolare verso la Corea del Sud (+18,6%) e Hong Kong (+7,9%). Relativamente all’area di Monza Brianza l’incremento complessivo (+2,6%) è stato sostenuto da Corea del Sud e Singapore (rispettivamente +24,2% e +2,2%). Il quadro di dettaglio mostra, inoltre, che le difficoltà più consistenti delle esportazioni verso due tra le maggiori economie asiatiche (ossia Cina e Giappone) sono da ascrivere all’area metropolitana milanese, che registra delle cospicue flessioni sia verso il Giappone (4,7%) che nei confronti della Cina (-2,5%). In particolare, per quest’ultimo mercato il trend negativo – pur con incidenze differenti sul totale export – afferisce anche all’area di Monza Brianza, dove l’entità dell’arretramento è significativamente più ampia (-13,4%).


IL QUADRO GENERALE Nel secondo trimestre 2019 la dinamica dell’export nazionale registra un aumento che tuttavia è ascrivibile solo alle regioni dell’Italia centrale. I territori settentrionali, che costituiscono l’architrave delle esportazioni, palesano invece una fase di stagnazione e di rilevante decelerazione del trend, soprattutto nelle regioni del Nord Ovest se consideriamo il primo semestre 2019 [tabella 1]. Su base annua, l’aumento delle esportazioni in Italia nel secondo trimestre 2019 (+3,3%) trae impulso dalla crescita delle regioni centrali (+19,6%), e non trova un’analoga corrispondenza nei territori ad alta propensione all’export. Nel trimestre, il Nord Ovest ha evidenziato infatti un decremento dei flussi esportativi (-0,3%), mentre le partizioni dell’Italia orientale hanno registrato un aumento di portata limitata (+0,7%). Il Mezzogiorno ha registrato invece un andamento a due velocità: un incremento nelle regioni continentali del Sud (+2,4%) e una netta flessione nelle Isole (-6,6%). In relazione all’area vasta compresa nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza [tabella 1 e grafico 1], l’export del secondo trimestre 2019 ha evidenziato un aumento (+4,2%) ascrivibile esclusivamente all’espansione dell’area metropolitana milanese (+6,6%). È continuata invece la fase di contrazione delle esportazioni per la provincia di Monza Brianza (-3,4%), decrescita che si aggiunge al crollo registrato nel primo trimestre. Più contenuta è apparsa invece la diminuzione dell’export del territorio lodigiano (-1,3%). Sul piano delle importazioni, la dinamica nazionale ha registrato nel secondo trimestre 2019 una consistente perdita di slancio (+1,4%) che riflette il rallentamento dell’Italia settentrionale e del Nord Est (+0,8%) in particolare, mentre l’aumento riscontrato nel Nord Ovest (+1,2%) è allineato al trend nazionale. Gli apporti più sostenuti alla dinamica dell’import sono stati pertanto originati dalle regioni del Centro e del Sud (rispettivamente +3,9% e +6,9%), mentre nelle Isole si è rilevata una consistente flessione (-5,8%). Il focus sui territori inclusi nell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi [tabella 1 e grafico 2] indica un aumento contenuto delle importazioni totali (+1,5%), trainato dalla crescita rilevata nell’area milanese (+2,4%) che ha largamente compensato, per incidenza strutturale sul totale import, la flessione della provincia di Lodi (-6,6%) e la diminuzione registrata nel territorio di Monza Brianza (-0,2%). AREA GEOGRAFICA

II TRIMESTRE 2019 (provvisorio)

VARIAZIONE % 2019/2018

Import

Export

Import

Milano

17.950.937.147

11.684.225.989

2,4

Export 6,3

Lodi

1.459.288.162

821.013.827

-6,6

-1,3

Monza

1.999.553.822

2.457.422.888

-0,2

-3,4

Area Mi-Lo-Mb

21.409.779.131

14.962.662.704

1,5

4,2

Lombardia

34.463.514.766

32.758.744.930

0,5

1,2

Nord-Ovest

46.013.624.906

47.045.339.044

1,2

-0,3

Nord-Est

26.008.167.319

39.527.604.211

0,8

0,7

Centro

18.790.795.432

22.799.014.587

3,9

19,6

Sud

8.113.065.329

8.742.930.697

6,9

2,4

Isole Diverse o non specificate Italia

5.817.581.488

3.863.152.513

-5,8

-6,6

4.359.288.161

1.061.481.895

-2,7

5,6

109.102.522.635

123.039.522.947

1,4

3,3

TABELLA 1 Interscambio estero per area geografica (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi,Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


48 44 40 36 32 28 24 20 16 12 8 4 0 -4 -8 -12 -16 -20

GRAFICO 1 Esportazioni delle province di Milano, Monza Brianza e Lodi (anni 2012-2019, variazioni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2012

2013

2014 Milano

40 36 32 28 24 20 16 12 8 4 0 -4 -8 -12 -16 -20

2015

Lodi

2016

2017

2018

2019

Monza

GRAFICO 2 Importazioni delle province di Milano, Monza Brianza e Lodi (anni 2012-2019, variaizoni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat

I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

II III IV I

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

Milano

Lodi

II

2019

Monza

Il quadro consuntivo delle esportazioni del primo semestre 2019 [tabella 2], certifica una dinamica ancora positiva a livello nazionale (+2,7%) nonostante il palesarsi di segnali di sofferenza e di esaurimento dell’effetto di traino sull’export da parte delle regioni settentrionali, le più incidenti sulla struttura esportativa nazionale (71% circa). Il dettaglio territoriale indica una decrescita dell’export delle regioni del Nord Ovest (-1,1%) e un aumento contenuto per le partizioni dell’Italia orientale (+1,5%). Il sostegno alla dinamica esportativa si è pertanto basato sulla crescita delle esportazioni delle regioni centrali (+17,4%) a cui si sono aggiunti i territori continentali del Sud (+2,5%), mentre nelle Isole si è verificata una pesante flessione (-11,9%). Il focus esportativo sui territori evidenzia una dinamica di aumento contenuto per l’area di Milano, Monza e Lodi (+1,2%). L’incremento rilevato è ascrivibile alla sola provincia di Milano (+3,7%; 78% delle esportazioni dell’area), mentre in fase di rilevante flessione sono sia l’area di Monza Brianza (-7,8%) che il comprensorio di Lodi (-3,1%). In particolare, per l’area milanese (che ha contribuito con 22,4 miliardi di euro all’export totale) si è osservata sia una ripresa dei flussi esportativi diretti verso gli Stati Uniti (+12,1%), sia un incremento verso i mercati europei (+4,5%) e dell’Unione Europea in particolare (+5,9%). Tale trend ha largamente compensato la flessione esportativa verso le economie dell’Asia (-3,1%), dove si sono palesate robuste flessioni in mercati strategici per l’area quali Cina e Giappone.


AREA GEOGRAFICA Milano

GENNAIO-GIUGNO 2019 (provvisorio)

VARIAZIONE % 2019/2018

Import

Export

Import

Export

35.656.027.781

22.412.733.642

2,1

3,7

Lodi

2.947.375.832

1.547.750.524

-1,0

-3,1

Monza

4.025.806.854

4.782.853.609

0,2

-7,8

Area Mi-Lo-MB

42.629.210.467

28.743.337.775

1,7

1,2

Lombardia

68.368.332.409

63.639.703.791

0,3

-0,2

Nord-Ovest

90.663.205.797

91.282.778.000

0,5

-1,1

Nord-Est

52.290.782.672

77.020.966.633

2,4

1,5

Centro

37.128.337.362

43.347.849.613

4,3

17,4

Sud

15.767.546.862

17.001.982.967

4,8

2,5

Isole Diverse o non specificate Italia

10.821.302.992

6.995.675.186

-8,7

-11,9

9.027.600.764

2.128.528.263

2,6

5,7

215.698.776.449

237.777.780.662

1,5

2,7

TABELLA 2 Interscambio estero per area geografica (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi,Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat



IE/MILANO

La dinamica dell’interscambio milanese


I SETTORI La crescita dell’export rilevata nel secondo trimestre 2019 ha registrato una ripresa della dinamica per i settori manifatturieri più incidenti sulla struttura delle esportazioni milanesi [tabella 3]. Su base annua, si è osservata una nuova significativa espansione per le esportazioni della farmaceutica (+42,1%) e del comparto del tessile e abbigliamento (+7,7%). Incrementi rilevanti si sono registrati nel comparto dei prodotti chimici (+3%), nella filiera della meccanica, sia nell’ambito dei macchinari e apparecchi (+2,8%) che dei prodotti in metallo (+4,9%), e nel settore dei mezzi di trasporto (+7,6%). A tali trend espansivi si sono contrapposte le robuste flessioni dell’export registrate dal settore dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (-22,7%) e dai comparti dell’elettronica (-10,1%) e dei prodotti elettrici (-7%), a cui si è aggiunta la diminuzione delle esportazioni dei prodotti in gomma-plastica (-1,2%). Passando alla dinamica trimestrale delle importazioni, la domanda di prodotti esteri si è palesata attraverso una crescita sostenuta dei settori dei mezzi di trasporto (+19,1%) e dei prodotti chimici (+7,8%), a cui si sono aggiunti gli incrementi dei flussi commerciali in entrata conseguiti dai comparti degli alimentari, bevande e tabacco (+5,1%) e della gomma-plastica (+4,9%). II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

SETTORE Import

Export

Import

Agricoltura, silvicoltura e pesca

356.128.458

50.066.112

13,4

Export 15,7

Estrazione minerali

60.083.857

13.822.659

30,6

-51,6 -22,7

Alimentari, bevande e tabacco

738.895.637

379.007.743

5,1

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

1.247.530.357

1.843.948.054

-0,1

7,7

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

205.052.978

154.945.691

-3,1

-0,9 -56,8

Coke e prodotti petroliferi Sostanze e prodotti chimici Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

124.712.053

52.351.810

6,6

2.074.067.992

1.391.852.227

-2,5

3,0

1.815.514.232

1.644.094.369

7,8

42,1 -1,2

583.412.152

464.911.909

4,9

Metalli di base e prodotti in metallo

1.234.664.541

854.723.122

-13,3

4,9

Computer, apparecchi elettronici e ottici

2.891.681.891

599.828.658

-4,3

-10,4 -7,0

Gomma e materie plastiche

1.357.451.771

754.058.040

2,5

Macchinari e apparecchi

1.796.909.554

1.980.830.905

0,0

2,8

Mezzi di trasporto

2.279.399.492

466.150.122

19,1

7,6

Altre attività manifatturiere

Apparecchi elettrici

1.005.855.109

535.033.357

18,7

6,6

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

52.101.022

48.385.186

-28,7

-13,2

Attività servizi informazione

68.579.062

47.641.566

-13,1

8,4

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi

88.451

200.784

-61,4

29,1

9.860.708

43.175.458

-32,9

44,2

0

1.741

-100,0

Merci non specificate

48.947.830

359.196.476

65,1

107,3

17.950.937.147

11.684.225.989

2,4

6,3

Totale settori

Il quadro consuntivo del primo semestre 2019 [tabella 4], declinato in funzione dell’incidenza dei settori sulla struttura esportativa dell’area milanese, evidenzia un trend espansivo differenziato tra i comparti. I settori portanti sono in fase di crescita se consideriamo gli incrementi sostenuti sul fronte dell’export registrati dai comparti della farmaceutica (+18,7%), del tessile e abbigliamento (+8,2%), della chimica (+3,6%) e dei macchinari (+3%). Performance positive si sono registrate anche nell’ambito dei mezzi di trasporto (+5,6%) e dei prodotti in metallo (+1,7%). Tra i settori in flessione, la dinamica semestrale ha evidenziato un tracollo dell’export per il settore alimentare, bevande e tabacco (-25,2%) e rilevanti flessioni per i comparti dell’elettronica (-6%) e dei prodotti elettrici (-2,9%). Sul piano dell’import, la domanda di prodotti esteri ha evidenziato una crescita consistente dei flussi commerciali in entrata afferenti ai comparti dei mezzi di traspor-

TABELLA 3 Interscambio estero della provincia di Milano per settori merceologici (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


to (+13%) e dei prodotti farmaceutici (+5,4%), a cui si sono aggiunti gli aumenti registrati dai settori dei prodotti in gomma-plastica (+2,1%), degli alimentari, bevande e tabacco e degli apparecchi elettrici (+1,2% per entrambi). GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

SETTORE Import

Export

Import

Agricoltura, silvicoltura e pesca

687.307.120

101.490.106

10,0

9,8

Estrazione minerali

134.206.815

22.140.259

62,7

-56,9

Alimentari, bevande e tabacco

1.411.420.075

745.660.524

1,2

-25,2

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

2.507.320.520

3.710.511.378

-0,2

8,2

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

408.809.854

296.702.307

-1,7

-3,5 -54,3

Coke e prodotti petroliferi

Export

202.514.817

108.910.494

-21,7

Sostanze e prodotti chimici

4.187.791.144

2.723.772.384

-1,7

3,6

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

3.497.395.725

2.800.149.521

5,4

18,7 0,6

Gomma e materie plastiche

1.140.908.179

918.357.251

2,1

Metalli di base e prodotti in metallo

2.561.204.461

1.635.537.626

-4,8

1,7

Computer, apparecchi elettronici e ottici

5.866.339.580

1.227.925.267

-3,7

-6,0

Apparecchi elettrici

2.665.972.878

1.541.946.142

1,2

-2,9

Macchinari e apparecchi

3.494.676.996

3.840.812.370

0,5

3,0

Mezzi di trasporto

4.509.499.035

864.614.819

13,0

5,6

Altre attività manifatturiere

2.008.463.071

1.012.230.553

18,7

3,7

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

98.461.332

93.838.610

-27,9

-12,1

Attività servizi informazione

150.584.958

96.502.081

-10,6

9,0

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi

177.382

532.410

-52,2

49,1

27.441.614

60.562.351

9,0

17,5

0

1.741

-100,0

-

Provv. di bordo, merci di ritorno, resp. e varie

95.532.225

610.535.448

108,2

88,7

35.656.027.781

22.412.733.642

2,1

3,7

Totale settori

LE AREE GEOECONOMICHE Nel secondo trimestre 2019 la crescita dell’export è stata sostenuta dai mercati degli Stati Uniti, dalle destinazioni continentali e dell’Unione Europea in particolare, mentre il trend esportativo verso i mercati dell’Asia ha registrato un arresto inaspettato [tabella 5]. Il quadro di dettaglio delle esportazioni evidenzia un’accelerazione verso le piazze europee (+4,6%) e in particolare i mercati di sbocco dell’Unione Europea (+6,8%), mentre è in arretramento l’export diretto verso le economie esterne al perimetro comunitario (-1%), su cui hanno impattato il crollo della Turchia (-19,6%) e la contrazione verso la Federazione Russa (-0,6%), solo in parte mitigati dall’incremento ottenuto nei confronti della Svizzera (+2,2%). Il focus sui mercati continentali mostra dei trend differenziati tra i partner di riferimento dell’area milanese [tabella 6]. La crescita delle esportazioni verso la Francia (+6,5%) e verso la Germania (+4,8%) ha contribuito ampiamente a condizionare in senso positivo l’espansione verso i mercati dell’Unione Europea, evidenziando inoltre per l’area milanese un passaggio storico di testimone: la Francia con 933,9 milioni di euro diventa il primo mercato di riferimento dell’export diretto verso l’Unione europea, superando la Germania che con 889 milioni arretra al secondo posto della graduatoria. L’espansione più rilevante delle esportazioni è stata tuttavia registrata nei confronti di Olanda (+38,5%) e Regno Unito (+15,8%), mentre continua a essere negativo il trend verso la Spagna (-1%). Segnali positivi per l’area milanese provengono inoltre dall’aumento dell’export registrato in Belgio e Austria (rispettivamente +8,3 e +4,2%). In relazione ai mercati extraeuropei [tabella 5], l’espansione di rilevanti dimensioni delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+29,1%) ha contribuito a trainare la crescita verso il continente americano (+21,7%) e a bilanciare la flessione registrata nei confronti dei mercati dell’America Latina (-5,1%) con esclusione del Brasile (+1,7%)

TABELLA 4 Interscambio estero della provincia di Milano per settori merceologici (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


Più articolato e complessivamente negativo è il quadro esportativo verso l’Asia (-1,1%). Tra le piazze di destinazione principali si è osservata una flessione sia nei confronti del Giappone (-4,75) che della Cina (-2,5%). La tradizionale dinamicità dei mercati dell’Asia orientale (+2,5%) è stata sostenuta dall’incremento dell’export verso la Corea del Sud (+18,6%), Hong Kong (+7,9%) e Taiwan (+3,7%), mentre si è rilevata una netta flessione verso Singapore (-14,5%). Relativamente ai mercati di approvvigionamento, il trend contenuto della domanda ha subìto la debolezza degli acquisti di prodotti europei (+0,2%) e dei partner comunitari in particolare (+0,4%), mentre si sono registrati dei cospicui incrementi della domanda delle produzioni extraeuropee, sia di matrice statunitense (+15,9%) che di provenienza asiatica (+11,8%). II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

AREA GEOGRAFICA Import

Export

Import

Export

13.443.955.754

6.284.449.331

0,2

4,6

Unione Europea 28

12.183.267.144

4.615.903.015

0,4

6,8

Uem 19

10.420.019.598

3.325.200.296

1,5

6,5

Paesi europei non UE

1.260.688.610

1.668.546.316

-1,3

-1,0

Svizzera

701.390.773

984.515.374

-2,9

2,8

Turchia

278.976.384

229.505.611

-3,1

-19,4 -0,6

EUROPA

Russia

181.009.448

241.837.771

9,7

802.366.800

1.993.833.809

9,2

21,7

Nord America

596.225.939

1.630.303.495

15,7

29,8

Stati Uniti

572.685.681

1.478.528.873

15,9

29,1

Centro-Sud America

206.140.861

363.530.314

-6,1

-5,1

Brasile

40.734.680

115.401.834

-1,1

1,7

3.481.156.207

2.677.385.011

11,8

-1,1 -11,2

AMERICA

ASIA Medio Oriente

95.223.634

611.929.319

-23,8

Asia Centrale

253.149.668

234.124.972

-10,3

0,6

India

193.876.959

157.541.085

-13,4

-0,1

Asia Orientale

3.132.782.905

1.831.330.720

15,7

2,5

Cina

1.600.054.747

603.626.366

7,0

-2,5 -4,7

Giappone

295.933.777

363.459.310

34,1

Nies

564.333.089

646.169.427

9,1

8,5

9.776.085

65.095.356

-68,5

-14,5 18,6

Singapore Corea del Sud

424.856.498

248.133.922

18,6

Taiwan

110.612.019

45.798.241

0,0

3,7

Hong Kong

19.088.487

287.141.908

9,9

7,9

210.794.907

470.142.727

-17,6

4,8

OCEANIA

12.663.479

258.415.111

-3,0

39,5

MONDO

17.950.937.147

11.684.225.989

2,4

6,3

AFRICA

TABELLA 5 Interscambio estero della provincia di Milano per area geoeconomica (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

PAESE Import

Export

Import

Francia

1.976.099.837

933.889.075

1,4

6,5

Paesi Bassi

2.015.854.598

268.557.440

5,0

38,5

Germania

Export

3.755.067.508

892.899.346

-0,3

4,8

Regno Unito

446.188.330

389.465.060

-18,5

15,8

Irlanda

184.497.717

31.743.283

23,1

25,7

Danimarca

197.924.272

56.121.693

39,3

-3,9

Grecia

138.884.518

115.850.680

31,5

9,3

Portogallo

64.847.621

84.633.263

-0,6

-4,5

Spagna

856.819.996

408.651.697

4,8

-1,0

Belgio

824.464.424

177.368.411

15,0

4,2

Lussemburgo

47.785.914

21.548.599

28,7

42,5

Svezia

183.877.993

70.934.867

-1,5

13,4

Finlandia

50.521.840

39.476.021

6,6

12,1

208.997.526

135.116.570

-4,7

8,3

Malta

9.892.294

24.796.983

38,5

-21,5

Estonia

2.657.997

7.101.755

-18,0

-12,3

Lettonia

3.721.713

10.093.013

23,5

24,7

Lituania

10.060.356

23.118.435

0,2

87,1

Polonia

262.147.873

212.146.698

-4,9

0,0

Repubblica Ceca

339.802.440

105.597.633

3,4

-4,4

Slovacchia

211.857.585

61.907.289

-45,0

17,1

Ungheria

210.565.839

81.228.958

-13,8

-4,5

Romania

72.212.776

123.209.837

-12,8

7,2

Bulgaria

33.677.377

40.879.292

7,0

-3,4

Slovenia

57.294.337

73.594.157

-14,8

-23,0

Croazia

15.254.198

48.212.089

-33,4

10,9

693.817

14.854.279

-63,0

26,5

1.596.448

162.906.592

-64,9

19,2

12.183.267.144

4.615.903.015

0,4

6,8

Austria

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28

In relazione ai mercati di destinazione e di origine afferenti al consuntivo del primo semestre 2019 [tabella 7], l’analisi per area geoeconomica evidenzia che il sostegno alle esportazioni è derivato dalla crescita registrata verso gli Stati Uniti (+12,4%) e i mercati del continente europeo (+4,5%), dove la dinamica è particolarmente sostenuta nei confronti dei partner dell’Unione Europea (+5,9%), mentre è molto contenuta verso i mercati esterni allo spazio comunitario (+0,8%). Si conferma invece la fase di contrazione che stanno attraversando in generale le piazze di destinazione asiatiche (-3,1%), dove insistono le debolezze di alcuni partner di riferimento per il sistema esportativo milanese. Analizzando il quadro di dettaglio dei mercati di sbocco possiamo rilevare che la crescita ottenuta nei mercati comunitari conferma le tendenze emerse già all’inizio del 2019 [tabella 8]. I partner principali di riferimento si confermano Francia (+5,2%) e Germania (+5,8%), con la collocazione del mercato francese al primo posto (1,8 miliardi) e della Germania al secondo (1,7 miliardi) nella graduatoria di riferimento delle esportazioni verso l’Unione Europea. I mercati più dinamici sono tuttavia Olanda (+18,4%) e Regno Unito (+16%), mentre si conferma la fase discendente che sta caratterizzando l’export verso la Spagna, dove nel primo semestre 2019 si osserva una rilevante perdita di slancio (-1,5%). Tra gli altri mercati di sbocco si segnala inoltre un’espansione di rilevanti dimensioni verso Austria (+7,3%), Romania (+4,6%) e Polonia (+3,8%). Passando alle piazze di destinazione europee non aderenti all’Unione, si osserva un tracollo della dinamica esportativa verso la Turchia (-20%), mentre l’export diretto verso la Russia e il principale mercato di riferimento, ossia la Svizzera, mantengono un profilo positivo (rispettivamente +3,1% e +2,6%). Il focus sui mercati extraeuropei [tabella 7] registra una netta ripresa delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+12,4%), che si contrappone alla fase di flessione riscontrata nei confronti delle piazze del Centro e Sud America e del Brasile in particolare (-5,1% per entrambi).

TABELLA 6 Interscambio estero della provincia di Milano per Paese dell’Unione Europea (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


La debolezza dei mercati di sbocco asiatici (-3,1%) deriva dalla pesante flessione dell’export verso il Medio Oriente (-13,7%) e dalla contrazione rilevata in Asia Orientale (-0,5%). In particolare, l’analisi dei mercati dell’estremo oriente asiatico, evidenzia che sulla decrescita insistono le flessioni registrate nelle piazze esportative di Giappone (-9,7%) e Cina (-5,6%) a cui si aggiungono i mercati minori di Singapore (-4,8%) e Taiwan (-3,1%), mentre un ruolo rilevante e positivo per le esportazioni è svolto dalla Corea del Sud (+9%) e da Hong Kong (+8,1%). Il mercato di sbocco più dinamico è tuttavia costituito dall’India (+8,6%), sebbene sia in valore assoluto ancora ampiamente inferiore ai partner più importanti dell’area milanese. Nei confronti della dinamica importativa, alla diminuzione dei flussi commerciali in entrata proveniente dai partner del continente europeo (-0,7%) si sono contrapposti sia gli incrementi degli acquisti di prodotti di matrice asiatica (+15,4%), e dell’Asia Orientale in particolare (+19,5%), sia di provenienza statunitense (+10%). GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

AREA GEOGRAFICA Import

Export

Import

Export

26.884.471.832

12.311.014.136

-0,7

4,5

Unione Europea 28

24.370.141.700

8.996.210.613

-0,8

5,9

Uem 19

20.841.453.427

6.473.063.131

-0,1

5,3

Paesi europei non ue

2.514.330.132

3.314.803.523

-0,3

0,8

Svizzera

1.351.024.167

1.909.183.102

-1,7

2,6

Turchia

564.814.028

449.245.994

-6,4

-20,0

EUROPA

Russia

429.584.214

502.485.277

42,0

3,1

AMERICA

1.531.959.345

3.585.293.982

6,1

9,9

Nord America

1.128.054.699

2.888.445.466

9,5

14,3

Stati Uniti

1.086.221.654

2.599.660.099

10,0

12,4

Centro-Sud America

403.904.646

696.848.516

-2,4

-5,1

94.892.426

217.752.271

-1,1

-5,1

Brasile

6.802.167.226

5.159.471.779

15,4

-3,1

Medio Oriente

189.597.131

1.209.735.619

-17,9

-13,7

Asia Centrale

497.849.723

481.437.886

-8,8

9,9

India

393.485.039

324.009.115

-8,6

8,6

Asia Orientale

6.114.720.372

3.468.298.274

19,5

-0,5

Cina

3.192.740.212

1.087.868.746

7,3

-5,6

Giappone

514.208.068

671.783.798

20,2

-9,7

1.079.200.420

1.295.965.163

13,6

6,1

36.514.605

133.648.884

-24,4

-4,8

Corea del Sud

805.527.276

492.756.762

23,7

9,0

Taiwan

203.864.681

91.151.043

-5,9

-3,1

ASIA

Nies Singapore

Hong Kong AFRICA

33.293.858

578.408.474

-2,9

8,1

409.472.059

893.631.270

-16,2

2,4

OCEANIA

27.957.319

463.322.475

6,0

26,1

MONDO

35.656.027.781

22.412.733.642

2,1

3,7

TABELLA 7 Interscambio estero della provincia di Milano per area geoeconomica (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

PAESE Import

Export

Import

Francia

3.957.809.448

1.809.253.036

0,4

5,2

Paesi Bassi

4.013.214.564

495.105.863

7,5

18,4

Germania

7.488.211.488

1.760.849.532

-1,8

5,8

Regno Unito

927.997.386

755.235.948

-15,9

16,0

Irlanda

402.349.085

63.981.109

16,5

25,2

Danimarca

327.860.948

124.148.880

14,5

10,7

Grecia

234.289.188

221.937.428

5,8

13,3

Portogallo

124.953.706

163.853.721

5,7

-2,7 -1,5

Export

Spagna

1.656.904.296

817.572.377

6,3

Belgio

1.661.955.496

330.994.013

15,1

1,1

Lussemburgo

142.164.726

40.347.086

92,3

49,2

Svezia

365.536.623

133.551.848

2,0

5,1

98.121.174

71.753.814

3,0

0,3

404.905.330

264.351.945

-10,1

7,3

16.457.767

52.363.072

4,0

-9,6 -14,4

Finlandia Austria Malta Estonia

5.604.388

14.082.571

-14,1

Lettonia

6.269.684

18.092.892

-9,2

15,9

Lituania

20.762.648

36.089.742

2,2

49,5

Polonia

558.800.613

428.809.805

-1,0

3,8

Repubblica Ceca

684.254.084

215.784.452

3,9

-4,3

Slovacchia

489.007.540

119.325.394

-54,6

12,7

Ungheria

420.479.356

157.986.679

-7,2

-5,0

Romania

147.749.869

247.554.350

-6,3

4,6

Bulgaria

61.533.467

82.517.657

-8,5

5,0

Slovenia

116.262.856

150.286.500

-14,1

-19,4

Croazia

32.377.218

96.982.491

-17,4

22,7

Cipro

2.210.043

42.823.036

-39,4

87,5

2.098.709

280.575.372

-54,0

8,2

24.370.141.700

8.996.210.613

-0,8

5,9

Paesi non specificati Totale UE 28

TABELLA 8 Interscambio estero della provincia di Milano per Paese dell’Unione Europea (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat



IE/MONZA BRIANZA

La dinamica dell’interscambio brianzolo


I SETTORI Nella tabella 9 osserviamo in dettaglio lo spaccato per settori dei flussi commerciali della provincia di Monza Brianza. La flessione complessiva dell’export (-3,4%) deriva da un calo che coinvolge in misura diversa quasi tutti i comparti, in particolare i più rilevanti. In primo luogo la meccanica registra un calo su base annua del 3% per quanto riguarda i prodotti in metallo e del 5,3% per i macchinari. Complessivamente i due prodotti costituiscono più di un terzo (35,5%) delle esportazioni provinciali nel trimestre: in cifre si tratta di un volume di scambi di circa 870 milioni di euro. Segue per rilevanza il comparto della chimica, che vale 335 milioni di export nel secondo trimestre 2019 e diminuisce dell’8,5% invertendo il trend di crescita degli scorsi trimestri; anche il comparto affine della gomma-plastica segnala una flessione, anche se di minore entità (-2,2%). Segno negativo anche per la categoria residuale delle altre attività manifatturiere (-2,1%) composta in prevalenza dal comparto dei mobili (-0,8%). Tra i maggiori comparti si segnalano diminuzioni di rilevante entità per quanto riguarda sia computer ed elettronica (-10,3%) che gli apparecchi elettrici (-16,2%). L’eccezione in senso positivo è rappresentata dal comparto della farmaceutica: +27,2%, circa 37 milioni di euro in più. La dinamica negativa dei flussi riguarda anche comparti con volumi di scambio inferiori quali l’abbigliamento (-3,4%) e i mezzi di trasporto (-7,3%). Da ultimo, considerando due dei comparti meno rilevanti per l’export brianzolo, crescono i flussi relativi ai prodotti alimentari (+9,9%) e in lieve misura anche i prodotti in legno (+0,2%). II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

SETTORE

Export

Import

Export

Import

Agricoltura, silvicoltura e pesca

11.243.604

1.819.770

9,9

-0,5

Estrazione minerali

3.073.478

792.145

41,6

-8,2

Alimentari, bevande e tabacco

94.232.904

36.279.127

1,5

9,9

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

109.536.461

104.571.661

15,5

-3,4

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

70.431.086

53.238.653

-1,3

0,2

786.550

97.915

-16,1

5,3

Sostanze e prodotti chimici

306.116.856

335.567.180

-2,5

-8,5

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

162.694.306

173.783.065

-6,7

27,2

Gomma e materie plastiche

98.965.433

180.719.254

-5,5

-2,2

Metalli di base e prodotti in metallo

316.607.967

452.687.982

9,5

-3,0

Computer, apparecchi elettronici e ottici

251.548.480

233.035.161

-0,2

-10,3

Apparecchi elettrici

147.074.026

100.590.695

4,7

-16,2

Macchinari e apparecchi

243.594.670

418.827.875

-5,2

-5,3

Mezzi di trasporto

51.976.660

63.402.041

11,7

-7,3

Altre attività manifatturiere

97.617.923

245.748.210

-19,8

-2,1

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

0

0

-

-

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

13.725.917

27.449.568

-11,1

17,4

Attività servizi informazione

1.773.760

5.237.805

-21,3

-35,2

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi

1.125.676

7.193.169

121,9

61,9

610.842

472.742

86,7

115,0

0

0

-

-

Merci non specificate

16.817.223

15.908.870

41,8

8,8

1.999.553.822

2.457.422.888

-0,2

-3,4

Coke e prodotti petroliferi

Totale settori

Per quanto riguarda l’import si osserva un calo di minima entità (-0,2%), che risulta da dinamiche piuttosto differenziate dei vari comparti manifatturieri. Tre dei quattro comparti di maggiori dimensioni registrano una diminuzione degli approvvigionamenti di merci dall’estero. In particolare la dinamica negativa riguarda i macchinari (-5,2%), la chimica (-2,5%) e l’elettronica (-0,2%). Dinamica opposta per quanto riguarda i macchinari, in crescita annua del 9,5%, superando la chimica in termini di valori assoluti con oltre 316 milioni di euro di importazioni contro i 306 milioni della chimica. La flessione della chimica si accompagna a una riduzione delle importazioni

TABELLA 9 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per settori merceologici (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


che riguarda sia la gomma-plastica (-5,5%) che la farmaceutica (-6,7%). Al di sopra dei 100 milioni di euro di importazioni il comparto dell’abbigliamento, che è anche quello che mette in evidenza la crescita più robusta in termini percentuali (+15,5%). Dinamica positiva anche per le importazioni di merci che riguardano gli apparecchi elettrici (+4,7%) e l’industria alimentare (+1,5%). Passando al dato cumulato dei primi due trimestri del 2019 [tabella 10], la variazione complessiva dell’export del 7,8% risente in primo luogo dello sgonfiamento di una crescita anomala dei flussi di merci dei prodotti farmaceutici registrata nel passato recente; in percentuale, i flussi sono calati del 42,3% rispetto al primo semestre 2018. Calano tuttavia le merci esportate di altri comparti importanti dell’export brianzolo, in primo luogo i prodotti in metallo, che valgono oltre 890 milioni di euro in valori assoluti, in calo del 3,4%. I macchinari mantengono il secondo posto per valori assoluti nonostante la dinamica negativa (-6,8%). La chimica occupa il terzo posto della graduatoria per valori assoluti, segnando a sua volta una dinamica in calo (-0,6%). Forte diminuzione in termini percentuali per quanto riguarda gli apparecchi elettrici (-15,1%) e i mezzi di trasporto (-11,3%). Dinamica negativa anche per le esportazioni dei comparti dell’elettronica (-8,2%), dell’abbigliamento (-1,5%) e della gomma-plastica (-0,5%). In conclusione, variazioni di segno positivo si segnalano solamente per comparti minori quali quello dei prodotti in legno (+5,9%) e dei prodotti alimentari (+3%). Sul fronte dell’import la variazione dei flussi è vicina allo zero (+0,2%); tra le maggiori ripartizioni merceologiche del manifatturiero crescono le importazioni di prodotti in metallo (+9%) e chimici (+1,3%), mentre calano quelle di macchinari (-6,3%) e prodotti di elettronica (-1,8%). Tra i comparti rimanenti dell’import manifatturiero della Brianza nei primi sei mesi del 2019 crescono abbigliamento (+13,8%) e apparecchi elettrici (+5,9%), diminuiscono gomma-plastica (-5,3%) e farmaceutica (-4,3%). GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

SETTORE Import

Export

Import

Export

Agricoltura, silvicoltura e pesca

21.603.812

4.044.301

9,7

-13,7

Estrazione minerali

5.432.771

1.488.675

53,1

-15,1

Alimentari, bevande e tabacco

185.521.520

69.357.816

-7,5

3,0

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

230.778.309

224.694.961

13,8

-1,5

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

139.944.849

107.334.601

4,8

5,9

1.735.456

171.854

-2,4

5,7

Sostanze e prodotti chimici

633.753.201

679.222.561

1,3

-0,6

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

335.955.880

302.405.193

-4,3

-42,3

Gomma e materie plastiche

197.013.748

363.152.891

-5,3

-0,5

Metalli di base e prodotti in metallo

640.589.537

893.558.867

9,0

-3,4

Computer, apparecchi elettronici e ottici

491.848.576

472.303.819

-1,8

-8,2

Coke e prodotti petroliferi

Apparecchi elettrici

290.257.613

193.344.214

5,9

-15,1

Macchinari e apparecchi

483.074.529

777.500.705

-6,3

-6,8

Mezzi di trasporto

101.272.409

125.714.545

8,1

-11,3

Altre attività manifatturiere

199.426.368

460.277.395

-17,6

-2,3

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

0

0

-

-

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

27.961.452

50.224.083

-7,6

16,2

Attività servizi informazione

3.475.084

12.938.941

-21,8

-17,4

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi

1.880.303

13.248.539

8,0

22,2

1.001.709

774.555

51,5

84,2

0

0

-

-

Provv. di bordo, merci di ritorno, resp. e varie

33.279.728

31.095.093

52,3

9,5

4.025.806.854

4.782.853.609

0,2

-7,8

Totale settori

TABELLA 10 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per settori merceologici (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


LE AREE GEOECONOMICHE La scomposizione dell’export della Brianza del secondo trimestre del 2019 per continente mette in evidenza una dinamica negativa per quanto riguarda le maggiori destinazioni; si riducono infatti i flussi di export diretti complessivamente verso il continente europeo, così come quelli destinati ai Paesi americani e soprattutto asiatici [tabella 11]. Il continente europeo nel suo complesso incide per poco più dei due terzi (67,1%) dell’export della Brianza nel secondo trimestre 2019; in particolare il 53,4% delle esportazioni è diretto a Paesi dell’Unione Europea a 28, il restante 13,6% a Paesi europei non facenti parte dell’Unione. La dinamica negativa, che è del -1,5% per l’intero continente, riguarda in modo particolare proprio i Paesi UE (-2,8%, circa 37 milioni di euro in meno), mentre i mercati europei extra-UE registrano un incremento del 3,9% rispetto allo stesso trimestre del 2018. Tra questi ultimi si osservano il calo delle merci dirette in Svizzera (-1,2%) e dinamiche del tutto opposte tra la forte crescita della Russia (+17,1%) e il calo della Turchia (-15,5%). Scendendo nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 12] risaltano riduzioni dell’export che riguardano con intensità diversa le maggiori destinazioni dei flussi in partenza dalla Brianza nel trimestre in esame. Partendo in primo luogo dai tre mercati maggiori (che insieme raggiungono il 54,4% dell’export diretto a Paesi UE) la dinamica è negativa sia per il primo partner commerciale della Brianza, ossia la Germania (-5,6%), che per Francia (-6,1%) e Spagna (-1,1%). Segue per valori assoluti il Regno Unito, con una diminuzione di entità perfino maggiore in termini percentuali (-11,6%). Tra i mercati in crescita si segnalano per volumi di scambio Paesi Bassi (+17%) e Belgio (+4,7%), mentre per intensità di crescita la Svezia (+37,5%). Tra i mercati invece di minore dimensione, tassi di crescita di una certa rilevanza si osservano verso Ungheria (+12,5%) e Finlandia (+11%), in calo Repubblica Ceca (-10,9%) e Romania (-25,3%). Fuori dal Vecchio Continente, la dinamica delle esportazioni verso i Paesi del blocco americano è negativa (-0,9%). La parte settentrionale del continente vede in realtà un incremento dell’export brianzolo nell’ordine del 2,5%: in particolare si osserva un +2,1% verso gli Stati Uniti, mentre i Paesi dell’America centro-meridionale sono in flessione del 9,7%, in primis il Brasile (-5%). Piuttosto significativa la flessione delle esportazioni brianzole dirette in Asia, sia in termini assoluti (64 milioni di euro in meno) che percentuali (-12,6%). La dinamica negativa caratterizza tutte e tre le macro-aree del continente, partendo dal -5,3% dei Paesi dell’Asia orientale, al -11,9% dell’Asia centrale fino al -31,1% del Medio Oriente (più di 40 milioni di euro di export in meno rispetto al 2018). Nel dettaglio dei maggiori Paesi del continente, la Cina si conferma il singolo mercato asiatico più importante nonostante un calo del 13,4%, al quale si accompagna un -6,1% del territorio di Hong Kong. Tra gli altri Paesi riportati in tabella, fanno registrare variazioni di segno positivo Giappone (+12,9%), Corea del Sud (+24,2%) e Singapore (+2,2%). Riguardo alle importazioni, nel trimestre in esame si osserva una dinamica praticamente nulla dell’Europa, e un calo dei flussi provenienti sia dalle Americhe che dall’Asia. L’import da Paesi europei si mantiene dunque attorno a 1,4 miliardi di euro, il 70% circa delle importazioni complessive di beni della Brianza. Gran parte di questi flussi proviene da Paesi UE (1,1 miliardi), in calo annuo del 3,8%. La dinamica negativa risente della flessione dei primi due Paesi di provenienza, rispettivamente Germania (-5%) e Francia (-5,6%); forte calo percentuale per Belgio (-23,8%) e Polonia (-14,4%), in crescita i Paesi Bassi (+17%) e la Spagna (+9%). Una crescita molto importante (+22,4%) riguarda invece le importazioni da Paesi europei non UE. Al di fuori dell’Europa, la dinamica dell’import è per lo più di segno negativo, -0,8% per il continente americano e -1,5% per l’Asia. Per quanto riguarda i maggiori Paesi, la Cina, il secondo fornitore della Brianza dopo la Germania, registra un -4,5%, mentre gli Stati Uniti perdono l’1,6%.


II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

AREA GEOGRAFICA Import

Export

Import

1.401.355.433

1.648.380.652

0,0

-1,5

Unione Europea 28

1.150.537.624

1.313.184.167

-3,8

-2,8

Uem 19

950.221.820

1.002.565.088

-2,1

-2,1

Paesi europei non UE

250.817.809

335.196.485

22,4

3,9

Svizzera

183.521.555

192.100.206

16,2

-1,2

Turchia

49.316.868

48.792.987

60,1

-15,5

Russia

9.251.694

42.727.837

20,9

17,1

108.654.875

264.086.279

-0,8

-0,9 2,5

EUROPA

AMERICA

Export

Nord America

101.085.725

197.170.910

-1,5

Stati Uniti

97.103.815

176.857.516

-1,6

2,1

Centro-Sud America

7.569.150

66.915.369

9,6

-9,7

1.145.386

24.499.868

-18,7

-5,0

469.446.122

449.278.916

-1,5

-12,6

Brasile ASIA Medio Oriente

4.420.056

92.729.144

-44,9

-31,1

Asia Centrale

29.782.198

34.430.274

-20,1

-11,9

India

22.164.085

26.249.720

-28,8

-3,7

Asia Orientale

435.243.868

322.119.498

0,9

-5,3

Cina

211.623.629

80.674.848

-4,5

-13,4

Giappone

27.795.579

19.472.862

-6,1

12,9

100.487.992

138.120.045

8,3

2,4

Singapore

26.177.341

65.844.585

7,3

2,2

Corea del Sud

34.967.132

33.395.575

54,3

24,2

Taiwan

38.347.685

15.047.960

-14,4

-17,4

995.834

23.831.925

7,1

-6,1

AFRICA

18.915.106

79.264.339

24,0

7,2

OCEANIA

1.182.286

16.412.702

31,6

-1,1

MONDO

1.999.553.822

2.457.422.888

-0,2

-3,4

Nies

Hong Kong

II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

PAESE Import

Export

Import

160.594.687

231.218.664

-5,6

-6,1

Paesi Bassi

133.710.016

66.164.829

17,0

17,0

Germania

371.551.019

369.970.677

-5,0

-5,6

Regno Unito

47.120.412

88.972.355

-6,5

-11,6

Irlanda

7.095.399

11.608.659

16,9

258,4

Danimarca

8.375.676

11.464.889

-40,7

-4,6

Grecia

16.624.162

17.326.234

-7,4

-2,2

Portogallo

5.347.883

18.681.692

2,5

-8,1

Spagna

85.668.311

113.190.775

9,0

-1,1

Belgio

84.117.590

52.497.460

-23,8

4,7

Lussemburgo

1.628.802

4.349.930

-21,5

69,9 37,5

Francia

Svezia

Export

24.454.473

30.758.318

13,7

Finlandia

7.589.762

16.233.567

62,8

11,0

Austria

38.399.159

37.961.445

-2,0

-7,5

3.391.455

20.229.202

65,3

-0,4

207.215

2.403.899

-81,8

29,4

Lettonia

413.208

2.185.378

-27,4

8,6

Lituania

2.372.418

5.211.486

10,8

9,6

Polonia

49.285.380

75.382.498

-14,4

0,2

Repubblica Ceca

23.295.123

31.542.424

-19,1

-10,9

Slovacchia

15.073.635

18.736.500

44,0

1,9

Ungheria

24.347.310

28.547.716

-7,9

12,5

Romania

15.872.478

27.147.856

-5,6

-25,3

Bulgaria

4.567.667

6.629.175

-10,2

-1,3

Slovenia

16.326.694

12.212.347

12,9

-16,1

Croazia

2.969.193

9.670.445

-33,7

-16,5

110.405

2.382.344

-73,9

-22,8

Malta Estonia

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28

28.092

503.403

N.D.

-51,8

1.150.537.624

1.313.184.167

-3,8

-2,8

TABELLA 11 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per area geoeconomica (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

TABELLA 12 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per Paese dell’Unione Europea (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


Spostandoci a osservare il dato relativo al complesso dei primi sei mesi del 2019 [tabella 13], emerge una dinamica positiva per l’America (+3%) e una flessione di rilevante entità che coinvolge sia l’Europa (-7,9%) che l’Asia (-14,7%). Per quanto riguarda l’Europa, diminuisce l’export diretto tanto verso l’Unione Europea (-8,9%) quanto i restanti Paesi (-3,3%). Tra questi ultimi segnaliamo una certa difficoltà della vicina Svizzera (-8%), un calo piuttosto rilevante per la Turchia (-20,9%) e una crescita che riguarda invece la Russia (+3,9%). Per quanto concerne l’analisi per singolo mercato europeo di destinazione [tabella 14], la Germania si conferma il primo Paese di destinazione (più di un quarto dei flussi diretti verso Paesi UE, oltre 740 milioni di euro). La dinamica è però negativa (-4,1%) così come lo è nei confronti della Francia che occupa il secondo posto (-4,6%). Seguono per volumi due Paesi che mettono invece in evidenza una dinamica positiva: si tratta della Spagna (+6,5%) e del Regno Unito (+4%). Importanti dinamiche espansive dell’export riguardano Svezia (+56%), Paesi Bassi (+14,4%) e Ungheria (+13%). Tra i restanti Paesi, con l’eccezione in positivo costituita dal Portogallo (+7%), si osservano variazioni negative dei flussi di merci esportate. In termini percentuali, spiccano il -10,5% della Romania, il -7,9% della Slovacchia e il -6,2% per l’Austria. Dinamica negativa che non risparmia mercati più grandi (attorno ai 100 milioni di euro a semestre) quali Polonia (-1,7%) e Belgio (-1,5%). Uscendo dall’Europa, la crescita delle esportazioni dirette negli Stati Uniti (+5,6%) si contrappone alla diminuzione dei flussi diretti nella parte centro-meridionale del continente (-3,1%), portando comunque a un bilancio positivo (+3%) dell’export complessivo in America. In Asia la flessione è piuttosto rilevante in termini percentuali (-14,7%); negativo in particolare il dato del Medio Oriente (-30,8%), diminuiscono anche i flussi che interessano l’Asia centrale (-11,7%) e soprattutto l’Asia orientale (-8,4%), più importante per volumi (circa 600 milioni di euro). Tra questi mercati, denuncia flessioni considerevoli la Cina (-15,1%), stabile il Giappone (+0,4%). Dinamica in calo anche per le quattro Tigri asiatiche (-3,5% complessivo): regge la Corea del Sud (+21,9%), cala piuttosto nettamente Taiwan (-35%). Da ultimo relativamente all’import brianzolo del primo semestre 2019, la dinamica complessiva è quasi nulla (+0,2%). Il 71% circa delle merci importate è di provenienza europea, in crescita annua dell’1,2%. In flessione i Paesi dell’Unione (-4,7%), a cominciare dal partner più importante che è la Germania (-4,4%); per contro sono aumentate del 36,3% le importazioni da Paesi europei non UE, quali Svizzera (+31,4%) e Turchia (+82,5%). Riguardo ai prodotti di provenienza extra-europea, osserviamo una diminuzione dei flussi che riguardano America (-3,1%) e Asia (-2,4%), in primo luogo Stati Uniti (-2,6%) e Cina (-3,2%) mentre è in crescita l’import proveniente da Corea del Sud (+38,7%) e Singapore (+20,4%).


GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

AREA GEOGRAFICA Import

Export

Import

2.852.338.440

3.256.357.191

1,2

-7,9

Unione Europea 28

2.302.678.264

2.650.663.194

-4,7

-8,9

Uem 19

-12,4

EUROPA

Export

1.880.336.627

2.005.448.739

-4,9

Paesi europei non ue

549.660.176

605.693.997

36,3

-3,3

Svizzera

419.942.714

345.919.552

31,4

-8,0

Turchia

94.191.528

89.549.429

82,5

-20,9

Russia

18.661.086

75.118.358

17,0

3,9

217.824.800

490.562.835

-3,1

3,0

Nord America

202.559.877

362.796.360

-2,1

5,4

Stati Uniti

191.605.561

324.123.205

-2,6

5,6

Centro-Sud America

15.264.923

127.766.475

-15,6

-3,1

AMERICA

Brasile

3.127.429

46.428.148

-32,9

2,9

925.439.076

855.390.559

-2,4

-14,7

Medio Oriente

14.698.301

186.735.898

-6,8

-30,8

Asia Centrale

54.117.338

67.156.603

-30,9

-11,7

India

41.699.807

47.439.601

-36,4

-7,9

Asia Orientale

856.623.437

601.498.058

0,3

-8,4

Cina

426.464.558

139.436.023

-3,2

-15,1

71.561.780

37.605.121

10,0

0,4

196.248.883

264.411.200

-4,4

-3,5

Singapore

55.410.806

128.492.140

20,4

-6,8

Corea del Sud

59.119.881

65.818.384

38,7

21,9

Taiwan

79.484.251

26.167.416

-30,1

-35,0

2.233.945

43.933.260

-19,8

5,2

27.941.947

150.394.997

10,7

7,3

ASIA

Giappone Nies

Hong Kong AFRICA OCEANIA

2.262.591

30.148.027

21,4

-8,1

MONDO

4.025.806.854

4.782.853.609

0,2

-7,8

GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

PAESE Import

Export

Import

Export

Francia

333.897.396

464.276.236

-5,0

-4,6

Paesi Bassi

235.069.306

132.811.445

1,6

14,4

Germania

752.073.214

743.066.816

-4,4

-4,1

Regno Unito

89.771.932

198.505.909

-18,2

4,0

Irlanda

13.740.544

15.546.072

12,4

-94,3

Danimarca

15.868.787

24.235.044

-30,9

-6,9

Grecia

28.500.216

34.235.734

-19,8

-6,1

Portogallo

11.616.668

41.944.232

12,2

7,0

Spagna

168.588.034

232.010.492

14,3

6,5

Belgio

170.789.896

99.327.121

-29,6

-1,5

Lussemburgo

3.347.664

9.218.322

-23,1

71,0

Svezia

58.253.367

67.727.123

28,1

56,0

Finlandia

12.290.233

28.731.148

25,8

-0,7

Austria

78.375.224

80.824.605

2,9

-6,2

Malta

5.858.981

40.858.208

46,1

-3,7

Estonia

921.253

4.753.565

-55,6

23,9

Lettonia

802.728

4.717.760

-25,2

20,0

Lituania

5.241.592

9.919.071

15,2

18,7

Polonia

103.916.894

139.210.676

-6,9

-1,7

57.123.728

65.056.668

5,7

-4,2

Repubblica Ceca Slovacchia

26.126.504

33.331.823

-4,9

-7,9

Ungheria

50.042.978

58.410.301

7,2

13,0

Romania

30.805.508

55.927.871

0,2

-10,5

Bulgaria

9.683.403

13.617.901

10,3

-2,6

Slovenia

32.826.379

25.258.951

15,4

-2,1

Croazia

6.845.410

21.605.685

-23,2

-2,6

Cipro

270.795

4.617.138

-49,5

-17,6

Paesi non specificati

29.630

917.277

-

-51,6

2.302.678.264

2.650.663.194

-4,7

-8,9

Totale UE 28

TABELLA 13 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per area geoeconomica (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

TABELLA 14 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per Paese dell’Unione Europea (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat



IE/LODI

La dinamica dell’interscambio lodigiano


I SETTORI Nel secondo trimestre del 2019 l’export della provincia di Lodi registra un calo su base annua dell’ 1,3%, circa 11 milioni di euro in meno in valori assoluti, nonostante si registri una crescita piuttosto robusta del comparto più importante, ovvero l’elettronica [tabella 15]. Il comparto dei prodotti di elettronica rileva per il 31,4% dell’export del lodigiano nel trimestre (poco meno di 260 milioni di euro), in crescita del 30,1% rispetto allo stesso periodo del 2018 (quasi 60 milioni di euro in più). Nonostante la dinamica negativa dell’export provinciale nel complesso, si segnalano incrementi anche per il secondo e il terzo comparto dimensionalmente più rilevanti, rispettivamente chimica (+2,1%) e alimentare (+7,7%), entrambi al di sopra dei 100 milioni di euro di merci esportate; i macchinari completano l’insieme dei comparti in espansione (+11,7%). L’export lodigiano perde terreno invece sul fronte degli apparecchi elettrici (-31%) e della gomma-plastica (-21,6%). Segno negativo per i comparti manifatturieri rimanenti, tutti al di sotto dei 20 milioni di export nel trimestre, a eccezione della farmaceutica (+66,8%). Riguardo le importazioni la dinamica annua registra una frenata più accentuata (-6,6%). Come per l’export, il primo comparto per valore delle merci movimentate è l’elettronica (28,3% del totale dell’import), con una dinamica di crescita (+8,9%). Aumentano le importazioni di macchinari (+15%) non però quelle di prodotti in metallo (-23%). Gli apparecchi elettrici (+11%) e la categoria residuale delle altre attività manifatturiere (+9%) sono gli unici altri due comparti in crescita. L’import di prodotti chimici si riduce su base annua del 4,8%, quello di prodotti alimentari dell’1%. Ancora più rilevante per dimensioni e variazione percentuale la dinamica dei prodotti farmaceutici, per i quali le importazioni si riducono del 26,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

SETTORE

Export

Import

Export

Import

Agricoltura, silvicoltura e pesca

7.200.982

220.335

1,6

-31,9

Estrazione minerali

3.311.888

316.697

-2,4

-19,0

Alimentari, bevande e tabacco

219.763.506

127.807.921

-1,0

7,7

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

38.070.192

16.959.181

-11,4

-43,2

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

10.077.812

1.408.507

-1,1

-4,3

Coke e prodotti petroliferi

5.549.034

4.956.825

-13,5

-30,1

Sostanze e prodotti chimici

153.579.168

141.065.842

-4,8

2,1

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

328.953.761

15.462.841

-26,6

66,8

Gomma e materie plastiche

65.894.178

47.308.859

-4,1

-21,6

Metalli di base e prodotti in metallo

56.239.875

23.912.478

-23,0

-12,1

Computer, apparecchi elettronici e ottici

413.658.282

257.970.964

8,9

30,1

Apparecchi elettrici

21.097.438

83.966.603

11,0

-31,0

Macchinari e apparecchi

109.227.245

75.470.315

15,0

11,7

Mezzi di trasporto

4.173.908

14.062.993

-1,5

-5,3

Altre attività manifatturiere

16.947.413

4.010.202

9,0

-68,9

0

0

-

-

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

257.158

2.737.414

-37,4

-15,9

Attività servizi informazione

736.905

440.303

156,0

-97,6

0

0

-

-

42.261

109.325

-23,0

4844,6

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi Merci non specificate Totale settori

0

0

-

-

4.507.156

2.826.222

9,5

6,1

1.459.288.162

821.013.827

-6,6

-1,3

Il dato cumulato relativo al primo semestre del 2019 [tabella 16] mette in luce una sensibile riduzione dei flussi sia in entrata che in uscita dal lodigiano. Il 29,1% dell’export lodigiano è costituito da prodotti di elettronica, 450 milioni di euro in valori assoluti, in calo annuo dell’1,7%. Al secondo posto la chimica, oltre 275 milioni

TABELLA 15 Interscambio estero della provincia di Lodi per settori merceologici (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


di euro, in aumento (+2,6%), al terzo i prodotti alimentari, 224 milioni di euro, caratterizzati da una dinamica di crescita sostenuta (+9,4%). Il comparto dei macchinari registra un incremento ancora maggiore in termini percentuali (+14,8%), mentre si muove in direzione opposta la dinamica esportativa degli apparecchi elettrici (-19,7%). Per quanto riguarda infine i comparti di minori dimensioni, la maggior parte di questi denuncia flussi di esportazione, quali la gomma-plastica (-11%), i prodotti in metallo (-15,2%), l’abbigliamento (-20,2%); forte incremento invece per la farmaceutica (+67,2%), per la quale si tratta comunque di meno di 30 milioni di euro in valori assoluti. L’import del lodigiano nella prima metà del 2019 ha fatto registrare una flessione complessiva dell’1%, attestandosi a 2,9 miliardi di euro, circa 1,4 miliardi di euro in più dei flussi di export. Dinamica opposta per i due comparti di maggiori dimensioni, in quanto a fronte di un aumento delle importazioni di prodotti di elettronica (744 milioni di euro, +3,2%), diminuiscono quelle di prodotti farmaceutici (720 milioni di euro, -9,3%). Crescita piuttosto robusta per gli approvvigionamenti di merci dei comparti dei macchinari (+15,1%) e dei prodotti alimentari (+6%); aumentano anche gli approvvigionamenti di comparti minori come gli apparecchi elettrici (+5,3%). Dinamica negativa per quanto riguarda gomma-plastica (-5%) e prodotti in metallo (-13,8%); su volumi di scambio inferiori anche l’abbigliamento (-13,8%). GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

SETTORE

Export

Import

Export

Import

Agricoltura, silvicoltura e pesca

15.720.639

715.796

-3,2

8,9

Estrazione minerali

6.958.294

817.836

-5,6

21,7

Alimentari, bevande e tabacco

461.709.575

224.007.601

6,0

9,4

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

82.929.508

37.753.293

-13,8

-20,2

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

21.231.776

2.986.971

7,3

5,8

Coke e prodotti petroliferi

15.767.293

10.242.074

-6,8

-16,5

Sostanze e prodotti chimici

330.527.753

276.551.804

1,1

2,6

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

720.913.962

29.992.226

-9,3

67,2

Gomma e materie plastiche

126.930.206

94.045.612

-5,0

-11,0

Metalli di base e prodotti in metallo

120.534.943

48.858.915

-13,8

-15,2

Computer, apparecchi elettronici e ottici

744.394.013

450.001.857

3,2

-1,7

43.315.753

168.132.533

5,3

-19,7 14,8

Apparecchi elettrici Macchinari e apparecchi

201.913.976

154.086.410

15,1

Mezzi di trasporto

9.163.352

28.884.906

18,5

4,3

Altre attività manifatturiere

34.612.677

8.562.422

2,4

-54,7

0

0

-

-

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

536.929

5.516.901

-31,0

-15,3

Attività servizi informazione

1.077.941

841.811

11,0

-95,6

263

0

-

-100,0

87.253

196.154

-12,5

3458,7

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi Merci non specificate Totale settori

0

0

-

-

9.049.726

5.555.402

12,6

8,9

2.947.375.832

1.547.750.524

-1,0

-3,1

LE AREE GEOECONOMICHE La flessione dell’export manifatturiero del lodigiano nel secondo trimestre del 2019 è dovuta principalmente alla dinamica negativa dei mercati europei (-1,5%), meta di oltre il 90% dell’export provinciale; cresce l’export verso l’Asia (+5,9%), diminuisce invece verso America e Africa [tabella 17]. Per quanto riguarda l’Europa la dinamica negativa dell’export si deve alla riduzione dei flussi di merci verso i Paesi dell’Unione Europea (-1,6%), e in particolare dell’Eurozona (-3,9%), che rappresentano sempre la destinazione principale delle esportazioni lodigiane. I Paesi europei al di fuori dell’Unione Europea per contro registrano una lieve crescita (+1,9%), nonostante il calo di Svizzera (-13,6%) e Russia (-2,7%). Per quanto riguarda il dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 18] si conferma il

TABELLA 16 Interscambio estero della provincia di Lodi per settori merceologici (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


ruolo della Spagna come principale partner delle esportazioni del lodigiano (pari al 35,8% dei flussi verso Paesi UE), con un calo di discreta entità sia in percentuale (-5,1%) che in valori assoluti (circa 14 milioni di euro). Export in calo anche per il secondo partner commerciale, la Francia (-2,2%); in controtendenza il mercato tedesco (+26,8%) che in termini di volumi vale poco più della metà di quello francese e un terzo di quello spagnolo. Tra i mercati meta di minori dimensioni, crescita importante per Paesi Bassi (+25,2%) e Polonia (+10%), in calo Grecia (-6,1%) e Belgio (-3,5%). Al di fuori dell’Europa si osserva come accennato una variazione positiva dell’export lodigiano diretto in Asia (+5,9%), crescita a cui contribuisce il forte in incremento dei mercati dell’Asia orientale (+16,6%), mentre diminuiscono i Paesi del Medio Oriente (-3,6%) e dell’Asia centrale (-21,7%), poco rilevanti però in termini di valori assoluti. A livello di singoli Paesi, la crescita è guidata dalle forti espansioni che caratterizzano la Corea del Sud (+72,9%), Hong Kong (+49,2%), Singapore (+37,3%). In controtendenza troviamo però i più popolosi Paesi del continente, quali Cina (-8,7%), India (-54,4%) e Giappone (-34,6%). Negativa infine la dinamica dell’export diretto verso il continente americano (-3,7%), sia nei confronti dell’America settentrionale (-5%), in particolare gli Stati Uniti (-6,9%), sia della parte centro-meridionale del continente (-1,4%). La dinamica dell’import ci restituisce un quadro di discreta riduzione degli approvvigionamenti di merci dall’estero, in calo del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2018; come sul fronte dell’import, si tratta di una dinamica che riflette in gran parte quella del vecchio continente. Il 70% delle importazioni proviene da Paesi europei, circa 1 miliardo di euro, in calo annuo dell’11,2%; dinamica opposta per il continente asiatico (+7%), che copre la quasi totalità delle merci provenienti da Paesi extraeuropei (29,6%). Gli approvvigionamenti di merci del lodigiano da Paesi UE fanno registrare nel complesso un -11,8%. Nel dettaglio per singolo Paese [tabella 18] spicca la dinamica negativa di due dei tre principali mercati di approvvigionamento, la Germania (-20,6%, circa 70 milioni di euro in meno) e i Paesi Bassi (-24,2%). Mettono in luce una dinamica di crescita invece tanto Francia (+3,2%) e Belgio (+5,2%). Le importazioni dall’Asia infine riguardano quasi esclusivamente prodotti di provenienza dalla Cina in crescita del 7%; la sola Cina rappresenta il 27,6% del totale dell’import lodigiano nel trimestre in esame. Da ultimo il continente americano registra una consistente riduzione dei flussi (-27,1%). II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

AREA GEOGRAFICA Import

Export

Import

Export

1.020.915.814

747.275.022

-11,2

-1,5

1.007.157.129

723.377.915

-11,8

-1,6

Uem 19

837.171.571

604.304.948

-12,0

-3,9

Paesi europei non UE

13.758.685

23.897.107

60,4

1,9

Svizzera

7.763.146

5.829.819

29,8

-13,6

Turchia

2.423.769

5.552.748

99,0

1,7

Russia

727.735

6.198.576

12,2

-2,7

AMERICA

5.370.815

18.509.607

-27,1

-3,7

Nord America

4.314.416

11.758.159

-31,9

-5,0

Stati Uniti

3.547.814

9.719.684

-31,1

-6,9

Centro-Sud America

1.056.399

6.751.448

2,7

-1,4

67.845

3.237.341

-85,6

86,8

EUROPA Unione Europea 28

Brasile

431.437.001

40.917.600

7,0

5,9

Medio Oriente

426.201

14.006.533

-87,4

-3,6

Asia Centrale

21.384.300

2.491.816

31,4

-21,7

4.281.168

1.365.952

66,0

-54,4

Asia Orientale

409.626.500

24.419.251

6,8

16,6

Cina

403.141.955

3.529.542

7,0

-8,7

500.981

1.936.374

60,3

-34,6

2.394.415

17.334.610

20,1

47,9

17.247

4.148.499

265,6

37,3

452.070

4.031.705

86,9

72,9

ASIA

India

Giappone Nies Singapore Corea del Sud Taiwan Hong Kong

1.800.868

858.032

4,4

6,4

124.230

8.296.374

483,5

49,2

1.550.774

12.536.624

112,1

-12,3

OCEANIA

13.758

1.774.974

14,7

60,2

MONDO

1.459.288.162

821.013.827

-6,6

-1,3

AFRICA

TABELLA 17 Interscambio estero della provincia di Lodi per area geoeconomica (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


II TRIMESTRE 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

PAESE Import

Export

Import

Export

Francia

212.535.505

135.005.250

3,2

-2,2

Paesi Bassi

130.965.016

23.070.417

-24,2

25,2

Germania

272.203.378

73.660.070

-20,6

26,8

Regno Unito

34.680.347

34.225.911

-17,4

2,5

Irlanda

8.630.787

3.098.808

6,0

95,7 10,3

Danimarca

3.801.701

9.382.148

-32,2

Grecia

8.052.538

23.626.823

-4,1

-6,1

Portogallo

6.083.864

17.603.257

-12,8

-59,1

Spagna

80.773.191

258.628.685

-7,0

-5,1

Belgio

94.269.129

32.154.598

5,2

-3,5

Lussemburgo Svezia Finlandia Austria Malta

937.011

3.154.339

55,4

-64,8

6.365.280

5.466.578

-3,8

48,2

481.200

2.532.946

-1,1

2,6

8.903.677

9.882.308

24,1

4,6

593.903

3.423.372

-89,2

39,8

Estonia

4.064

602.141

-94,3

-6,1

Lettonia

618.077

360.062

5,9

-10,4 79,7

Lituania

1.877.064

2.407.426

-6,1

Polonia

19.845.660

22.925.760

-21,8

10,0

71.144.141

13.553.807

13,2

54,2

Repubblica Ceca Slovacchia

8.635.388

11.170.790

-30,8

18,7

Ungheria

20.570.915

12.290.044

-33,3

-5,4

Romania

7.913.680

13.935.331

3,7

6,4

Bulgaria

1.865.160

4.289.799

19,9

67,3 25,4

Slovenia

1.602.077

3.331.463

75,5

Croazia

3.798.674

2.967.646

-49,1

15,7

5.702

592.193

13,0

-12,5

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28

0

35.943

-

42,3

1.007.157.129

723.377.915

-11,8

-1,6

Nel consuntivo dei primi sei mesi dell’anno la dinamica negativa dell’export (-3,1%) è il riflesso soprattutto della diminuzione delle merci dirette a Paesi europei (-2,8%), destinazione di circa il 91% del valore dei prodotti esportati dal lodigiano nel semestre. Dinamica negativa per i Paesi dell’Unione Europea (-2,7%) ma che non risparmia i Paesi europei extra UE (-6,7%). Tra questi ultimi in particolare si passa dal -9,2% della Svizzera al -14,7% della Russia fino al -18,4% della Turchia. Osservando il dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 20], il calo delle esportazioni del lodigiano si deve alla contrazione del mercato spagnolo (-12,7%), che rimane comunque il più importante per valori delle merci esportate, oltre 460 milioni di euro. Risultano invece in crescita sia la Francia (264 milioni di euro, +1,5%) che soprattutto la Germania (138 milioni, +22%). In termini di intensità della crescita si segnalano Repubblica Ceca (+67,1%) e Slovacchia (+30,6%); buona dinamica di crescita anche per Paesi Bassi (+10,5%), Romania (+8%) e Polonia (+5,5%). In negativo il Portogallo (-41,7%), che aveva registrato per contro forti tassi di crescita nel 2018. La perdita è invece contenuta nei confronti del Belgio (-1,6%), mentre risulta stabile il Regno Unito. Soffrono una riduzione dell’8,4% i mercati del continente asiatico: la diminuzione della domanda proviene dai Paesi dell’Asia centrale (-17,5%) e dal Medio Oriente (-20%), mentre è in terreno positivo (+1,2%) la dinamica dell’Asia orientale, più importante per volumi di scambi. Il dato risulta come detto leggermente positivo a dispetto delle forti riduzioni in termini percentuali dell’export diretto in Cina (-10,8%) e ancora di più in Giappone (-42,6%). Troviamo invece variazioni di segno positivo estremamente importanti nei confronti delle economie asiatiche emergenti, in particolare Corea del Sud (+46,5%), Hong Kong (+33,3%) e Taiwan (+30,6%); in questo contesto, Singapore rappresenta l’eccezione (-15,9%). Il continente americano registra una dinamica sostanzialmente piatta (-0,2%), frutto di performance diametralmente opposta tra i Paesi dell’America settentrionale (+14,1%) e di quella centro-meridionale (-21,2%). È positivo in ogni caso il dato delle due maggiori economie del continente, Stati Uniti (+13,7%) e Brasile (+15,3%). Sotto il profilo della scomposizione dell’import del lodigiano per aree geografiche, si osserva un minimo incremento delle merci di provenienza dall’Asia (+1%) mentre diminuisce l’Ameri-

TABELLA 18 Interscambio estero della provincia di Lodi per Paese dell’Unione Europea (II trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


ca (-24,8%) e soprattutto l’Europa (-1,5%), da dove provengono il 72,8% delle merci importate da imprese lodigiane nel semestre. Il primo partner per le importazioni lodigiane rimane la Cina, con oltre 720 milioni di euro in sei mesi, in linea con il dato dello stesso periodo del 2018 (+0,4%). La Germania è il mercato di approvvigionamento più importante in Europa, nonostante una dinamica di segno negativo (-7,8%); in arretramento anche i Paesi Bassi (-12,5%), cresce invece l’import dalla Francia (+11,6%). GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

AREA GEOGRAFICA Import

Export

Import

Export

2.146.937.320

1.412.582.880

-1,5

-2,8

2.121.847.133

1.371.121.785

-1,9

-2,7

1.768.088.787

1.133.246.821

-2,8

-5,2

Paesi europei non ue

25.090.187

41.461.095

41,7

-6,7

Svizzera

15.791.946

11.694.350

29,7

-9,2

Turchia

4.906.980

10.291.415

98,3

-18,4

EUROPA Unione Europea 28 Uem 19

Russia

924.587

8.516.723

-46,5

-14,7

AMERICA

10.491.933

36.701.626

-24,8

-0,2

Nord America

9.049.285

24.961.312

-18,6

14,1

Stati Uniti

7.253.542

21.652.665

-21,9

13,7

Centro-Sud America

1.442.648

11.740.314

-48,9

-21,2

165.126

5.118.104

-90,9

15,3

788.232.144

73.095.361

1,0

-8,4

Medio Oriente

1.195.295

24.599.074

-77,0

-20,0

Asia Centrale

47.626.899

4.804.900

36,0

-17,5

7.067.080

3.495.892

35,4

-28,6

Asia Orientale

739.409.950

43.691.387

-0,1

1,2

Cina

726.724.061

6.359.662

0,4

-10,8

Brasile ASIA

India

Giappone

972.021

4.425.619

82,3

-42,6

4.624.015

28.893.997

-3,3

20,7

Singapore

22.247

6.090.772

165,7

-15,9

Corea del Sud

864.119

6.453.156

-45,1

46,5

3.257.802

1.636.880

5,0

30,6

479.847

14.713.189

403,3

33,3

1.690.308

22.474.836

36,7

-13,2

Nies

Taiwan Hong Kong AFRICA OCEANIA

24.127

2.895.821

33,3

45,9

MONDO

2.947.375.832

1.547.750.524

-1,0

-3,1

TABELLA 19 Interscambio estero della provincia di Lodi per area geoeconomica (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat


GENNAIO-GIUGNO 2019

VARIAZIONE %

(provvisorio)

2019/2018

PAESE Import

Export

Import

454.311.151

264.556.017

11,6

1,5

Paesi Bassi

249.616.059

46.041.790

-12,5

10,5

Germania

22,0

Francia

Export

618.248.944

138.746.858

-7,8

Regno Unito

76.196.436

67.900.337

1,0

0,0

Irlanda

16.478.708

5.745.128

-8,5

32,9

Danimarca

8.769.661

18.193.272

-17,1

15,5

Grecia

14.720.654

44.316.284

-12,7

-3,6

Portogallo

11.009.826

35.931.957

-18,2

-41,7

Spagna

177.058.092

463.527.338

1,5

-12,7

Belgio

176.623.044

61.593.460

2,8

-1,6

Lussemburgo

1.894.526

5.719.200

51,3

-59,0

Svezia

14.238.632

10.768.163

20,0

32,8

853.706

4.926.043

-13,8

3,8

19.118.839

18.718.790

22,3

2,3

1.151.239

5.668.300

-88,9

32,7

Estonia

11.084

1.274.385

-95,3

17,1

Lettonia

1.430.510

1.191.660

4,2

-77,1

Lituania

4.920.916

3.844.539

1,9

49,1

Polonia

44.118.173

45.173.611

-10,5

5,5

131.423.686

27.919.632

12,6

67,1

Finlandia Austria Malta

Repubblica Ceca Slovacchia

17.194.812

22.914.567

-28,2

30,6

Ungheria

49.732.466

25.822.259

-2,0

-1,5

Romania

14.515.970

26.439.867

-2,9

8,0

Bulgaria

3.038.184

9.818.421

-20,3

63,3

Slovenia

3.390.615

7.274.377

78,9

40,7

Croazia

11.725.138

5.771.581

3,7

8,3

56.062

1.256.128

-1,4

-3,5

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28

0

67.821

-

-2,8

2.121.847.133

1.371.121.785

-1,9

-2,7

TABELLA 20 Interscambio estero della provincia di Lodi per Paese dell’Unione Europea (gennaio-giugno 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat



NOTA METODOLOGICA La fonte dei dati della nota congiunturale dell’interscambio estero della provincia di Milano è costituita dalla banca dati Coeweb dell’istat (www.coeweb.istat.it), che dall’anno 2009 utilizza la classificazione ateco 2007. Tale suddivisione merceologica è molto più articolata della versione del 2002, in quanto riflette i cambiamenti intervenuti nel mondo produttivo ed economico negli ultimi due decenni e coglie le specificità della struttura produttiva italiana, con particolare riguardo a realtà economiche che negli anni hanno accresciuto la loro importanza. Per tali motivazioni, i contenuti di molte voci della nuova ateco 2007 (disponibili su www.istat.it/it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/ateco-2007), seppur in apparenza simili, risultano sostanzialmente diversi da quelli delle corrispondenti voci della versione ateco 2002 utilizzata nelle note congiunturali fino al 2008. Il passaggio dalla classificazione ateco 2002 ad ateco 2007 può quindi determinare per alcuni settori una diversa composizione merceologica interna (per ulteriori approfondimenti si veda la nota istat del 19 maggio 2009, disponibile su www. coeweb.istat.it/testointegrale20090519.pdf). Nei confronti dell’anno 2010, l’istat ha aggiornato i dati e gli indici in linea con quanto previsto dagli standard di qualità definiti a livello comunitario. A livello geografico è stata inclusa l'area uem a 19 Paesi in cui dal 1° gennaio 2015 è compresa anche la Lituania. L'area uem a 19 Paesi è stata quindi ricalcolata per tutti gli anni precedenti, per i quali sono disponibili i relativi Paesi. A seguito della costituzione delle nuove province, i dati della provincia di Milano, a partire dal primo trimestre 2010, sono stati depurati dai flussi commerciali riconducibili alla provincia di Monza e della Brianza.

GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente


IE/N_02 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MONZA BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it


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