IMPORT EXPORT I trimestre 2018
Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it
L’interscambio estero dell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi registra nel primo trimestre 2018 una continuazione del trend espansivo delle esportazioni (+6,5%). Il dettaglio per provincia mostra una rilevante progressione dell’export sia per l’area metropolitana milanese (+6,7%) sia per la provincia di Lodi (+10,2%), mentre è più contenuta per il territorio di Monza e Brianza (+4,9%). A Milano, l’andamento trimestrale indica un’espansione di notevole entità per le esportazioni del settore farmaceutico (+35,9%), mentre in Brianza, le direttrici geografiche dell’export registrano una crescita significativa dei mercati europei (+9,2%) e comunitari (+11,2%). A Lodi, all’incremento degli scambi continentali (+10,9%) si è aggiunta invece l’espansione rilevata nei mercati asiatici (+13,4%).
IE/N 01
IN SINTESI L’interscambio estero dell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi, registra nel primo trimestre 2018 una continuazione del trend espansivo delle esportazioni (+6,5%) che si colloca in antitesi rispetto alla decelerazione della dinamica palesata a livello nazionale (3,3%) sulla quale ha inciso sia la stagnazione rilevata nelle regioni centrali (+0,5%) sia la debolezza delle regioni del Sud (+3,9%) e delle Isole (+3,3%). In tale ambito, la crescita rilevata nell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi è superiore agli incrementi registrati dalle partizioni del Nord-Ovest e del Nord-Est (rispettivamente +5,3% e +4%). Il focus territoriale evidenzia che sulla dinamica dell’area insistono delle performance differenziate, che confermano i trend esportativi rilevati in precedenza. Il dettaglio per provincia mostra una rilevante progressione dell’export sia per l’area metropolitana milanese (+6,7%) sia per la provincia di Lodi (+10,2%), mentre è più contenuta per il territorio di Monza e Brianza (+4,9%). L’approfondimento sui settori e le direttrici geografiche delle esportazioni a livello territoriale mostra una diversificazione rilevante sul piano territoriale. Relativamente all’area metropolitana milanese, l’andamento trimestrale indica un’espansione di notevole entità per le esportazioni del settore farmaceutico (+35,9%), mentre è più contenuta la crescita registrata per il comparto dei macchinari e apparecchi (+5%), il settore principale per valore dell’export. A tali performance positive si sono inoltre aggiunte le riprese delle esportazioni per i prodotti chimici (+5%) e per la filiera della moda (+3,7%), mentre i settori più dinamici si sono collocati nell’ambito dell’industria alimentare, bevande e tabacco (+27,5%) e dei mezzi di trasporto (+10,3%). Per quanto concerne l’area di Monza e Brianza, l’export dei settori più incidenti sulla struttura esportativa del territorio registra una continuazione della dinamica di elevata crescita per il comparto dei prodotti chimici (+19,1%), per la farmaceutica (+9,8%) e per il comparto dei prodotti elettronici e ottici (+10,9%), mentre è più contenuta per il comparto dei prodotti in metallo (+4%) e in netta flessione per i macchinari e apparecchi (-6,4%). Per quanto concerne l’area lodigiana, sulla dinamica complessiva incide la crescita rilevata nel comparto dei prodotti elettronici (+13%, il 34% circa del totale export), chimici (+4,4%) e alimentare (+4,6%). Il quadro dei mercati di sbocco evidenzia per l’area metropolitana milanese una continuazione della dinamica delle esportazioni verso i mercati europei (+8,7%), supportata dalla crescita rilevante verso le piazze esterne allo spazio comune europeo (+16,7%) e dall’aumento più limitato conseguito nei confronti dei partner dell’Unione Europea (+5,3%). Relativamente ai mercati extraeuropei, si è osservata una ripresa delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+3,1%) e verso il Brasile (+27,5%). Per quanto concerne invece l’export verso l’Asia, la crescita registrata complessivamente (+6%) è ascrivibile sia alla progressione rilevata nei confronti delle economie del Medio Oriente (+6,3%) che dei mercati dell’Asia Centrale (+16,5%). Per i mercati dell’’Asia Orientale il primo trimestre 2018 si chiude invece con una decelerazione complessiva della dinamica (+4,7%) sulla quale hanno influito la flessione dell’export diretto in Giappone (-8%) e la stagnazione verso le tigri asiatiche (+0,4%), determinata in particolare dal crollo delle esportazioni verso la zona speciale cinese di Hong Kong (-11,1%). Sul versante opposto si collocano invece gli incrementi delle esportazioni a due cifre registrate nei confronti della Cina (+28,8%) e della Corea del Sud (+16,3%). Per quanto concerne l’area di Monza e Brianza, le direttrici geografiche dell’export registrano una crescita significativa dei mercati europei (+9,2%) determinata dalla consistenza dei flussi esportativi diretti verso i partner comunitari (+11,2%), mentre l’area dei mercati esterni allo spazio comune evidenzia una lieve contrazione (-0,2%) determinata dalla flessione verso la Svizzera (-4,6%). In ambito extraeuropeo si rileva una flessione delle esportazioni verso il continente americano (-7,8%) e il mercato statunitense in particolare (-7,7%), e una contrazione cospicua nei confronti dell’Asia (-3,8%) dove si evidenzia una significativa diversificazione tra i mercati del Medio Oriente, per i quali si osserva un tracollo dell’export (-26,1%) e quelli dell’Asia Orientale che registrano invece una sensibile progressione (+6,8%) trainati dalle performance ottenute nei mercati della Cina (+10,3%), del
Giappone (+15%) e di Singapore (+15,8%), che compensano la flessione rilevata nei confronti della Corea del Sud (-11,9%). Relativamente all’area lodigiana, la crescita registrata nei mercati continentali (+10,9%) e in particolare dell’Unione Europea (+11,4%) – che strutturalmente costituiscono i nove decimi dell’export totale – hanno trainato la crescita delle esportazioni nel primo trimestre, a cui si è aggiunta l’espansione rilevata in ambito extraeuropeo nei mercati asiatici (+13,4%).
IL QUADRO GENERALE Nel primo trimestre 2018, lo slancio dell’export registra a livello nazionale un rallentamento rispetto alla dinamica di rilevante crescita dei trimestri precedenti [tabella 1]. Il dato di sintesi delle esportazioni, pur mantenendosi ancora positivo (+3,3% su base annua), subisce la stagnazione sostanziale delle regioni centrali (+0,5%) che chiude il percorso discendente avviato dalla ripartizione territoriale alla fine del quarto trimestre 2017. La tenuta dell’export è affidata alla crescita rilevata nel Nord -Ovest (+5,3%) e alle regioni dell’Italia Nord Orientale (+4%); per entrambi i territori la dinamica palesa comunque un cospicuo rallentamento, soprattutto nei territori del Nord-Est, dove la crescita ha evidenziato una decelerazione significativa se raffrontata alla variazione a due cifre rilevata alla fine dell’anno precedente. Relativamente alle regioni del Mezzogiorno, l’aumento dei flussi esportativi è contenuto sia nelle regioni continentali del Sud (+3,9%) che nelle Isole (+3,3%), interrompendo il percorso di recupero avviato nel corso del precedente trimestre. Focalizzando invece l’analisi all’area vasta compresa nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza, il trend espansivo registrato (+6,5%) si colloca a un livello nettamente superiore rispetto alla performance esportativa dell’Italia e del Nord-Ovest, mentre è inferiore alla crescita registrata nel territorio della regione (+7,9%). Sulla dinamica complessiva insistono degli andamenti differenziati tra l’area metropolitana milanese e la provincia di Lodi da un lato e il territorio di Monza Brianza dall’altro [grafico 1]. In particolare, il quadro di dettaglio registra una crescita di rilevanti proporzioni delle esportazioni sia nel territorio milanese (+6,7%), trainato dalla farmaceutica (+35,6%) e dai mercati europei (+8%), che nella provincia di Lodi (+10,2%), mentre è più contenuta nel territorio di Monza e Brianza (+4,9%); la rilevante incidenza del territorio milanese (oltre il 70%) sulla dinamica complessiva influenza significativamente il dato finale dell’area. AREA GEOGRAFICA
I TRIMESTRE 2018 (provvisorio)
VARIAZIONE % 2018/2017
Import
Export
Import
Milano
17.407.303.175
10.623.625.647
9,1
6,7
Lodi
1.414.697.044
766.126.339
8,1
10,2 4,9
Monza
Export
2.015.940.264
2.644.374.257
-2,4
Area Mi-Lo-Mb
20.837.940.483
14.034.126.243
7,8
6,5
Lombardia
33.871.959.943
31.383.487.726
8,1
7,9
Nord-Ovest
44.710.477.421
45.126.474.406
6,5
5,3
Nord-Est
25.258.163.205
36.622.100.447
5,1
4,0
Centro
17.509.635.531
17.854.586.153
-0,8
0,5
Sud
7.455.429.870
8.055.677.058
-1,1
3,9
Isole Diverse o non specificate Italia
5.683.854.721
3.800.795.973
5,0
3,3
4.317.972.313
1.007.733.569
-23,2
-36,6
104.935.533.061
112.467.367.606
2,6
3,3
Dal lato delle importazioni, la dinamica della domanda nazionale ha registrato una significativa decelerazione (+2,6%) ascrivibile alle contrazioni registrate dalle regioni continentali del Sud (-1,1%) e del Centro (-0,8%). Il mantenimento della crescita nel primo trimestre 2018 è stato pertanto supportato dagli incrementi rilevati nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est (rispettivamente +6,5% e +5,1%) e delle Isole (+5%).
TABELLA 1 Interscambio estero per area geografica (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi,Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
GRAFICO 1 Esportazioni delle province di Milano, Monza-Brianza e Lodi (anni 2012-2018, variaizoni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
Riguardo all’area di Milano, Monza Brianza e Lodi [grafico 2], l’incremento rilevato (+7,8%) ha palesato una dinamica allineata al contesto regionale (+8,1%) e nettamente superiore al dato nazionale e alle ripartizioni territoriali dell’Italia Settentrionale. Sia Milano che Lodi hanno continuato a esercitare una funzione attrattiva per le importazioni (rispettivamente +9,1% e +8,1%), mentre l’area di Monza e Brianza ha ulteriormente ampliato il trend discendente (-2,4%). GRAFICO 2 Importazioni delle province di Milano, Monza-Brianza e Lodi (anni 2012-2018, variaizoni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
L’INTERSCAMBIO DI MILANO: I SETTORI La crescita dell’export rilevata nel primo trimestre 2018 ha modificato le dinamiche espresse nel corso del precedente trimestre da parte dei settori manifatturieri più incidenti sulla struttura delle esportazioni milanesi [tabella 2]. La dinamica trimestrale ha registrato pertanto una significativa espansione per le esportazioni del settore della farmaceutica (+35,9%), che continua nel proprio trend ampiamente positivo, mentre la crescita è stata più contenuta per il comparto macchinari e apparecchi (+5%). A tali favorevoli performance si sono aggiunti i significativi recuperi per l’export dei prodotti chimici (+5%) e per il comparto dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+3,7%). A tali trend espansivi si sono associati gli incrementi rilevati nei settori afferenti all’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (+27,5%) e dei mezzi di trasporto (+10,3%), mentre è stato più limitato l’apporto dei prodotti in gomma-plastica (+2,8%). Tra i settori in contrazione, il primo trimestre 2018 ha evidenziato un’ulteriore accentuazione del trend negativo delle esportazioni per il settore degli apparecchi elettrici (-11,3%), a cui si è aggiunta la contrazione registrata dal comparto dei prodotti in metallo (-1,9%) e dei prodotti elettronici e ottici (-0,2%).
I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
SETTORE Import
Export
Import
Export
310.792.638
49.149.290
-2,2
-8,9
Estrazione minerali
36.475.781
22.854.430
-2,2
53,2
Alimentari, bevande e tabacco
691.527.726
506.216.589
-0,3
27,5
Tessili, abbigliamento, pelli e accessori
1.263.416.590
1.717.321.815
1,0
3,7
Legno e prodotti in legno, carta e stampa
204.200.907
151.033.468
9,9
-5,3 208,4
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Coke e prodotti petroliferi
141.733.565
117.215.200
56,5
Sostanze e prodotti chimici
2.132.357.872
1.278.607.270
5,4
5,0
Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
1.634.199.713
1.201.645.656
11,9
35,6
Gomma e materie plastiche
561.113.737
442.576.907
4,2
2,8
Metalli di base e prodotti in metallo
1.266.806.114
792.965.304
13,9
-1,9
Computer, apparecchi elettronici e ottici
3.072.792.020
636.902.194
2,3
-0,2
Apparecchi elettrici
1.310.035.000
777.570.198
8,9
-11,3
Macchinari e apparecchi
1.679.863.462
1.801.988.262
7,1
5,0
Mezzi di trasporto
2.076.808.852
385.701.335
55,4
10,3
845.306.420
474.192.322
-12,6
-3,5
Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata
0
0
-
-100,0
Attività di trattamento rifiuti e risanamento
63.490.706
51.034.459
32,8
-22,9
Attività servizi informazione
89.526.191
44.571.612
-5,3
12,0
-45,1
-38,9 -12,5
Altre attività manifatturiere
Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi
141.524
201.511
10.466.969
21.587.491
24,3
0
0
-100,0
-
Merci non specificate
16.247.388
150.290.334
108,2
68,1
17.407.303.175
10.623.625.647
9,1
6,7
Totale settori
L’INTERSCAMBIO DI MILANO: LE AREE GEOECONOMICHE Le direttrici geografiche dell’export milanese confermano nel primo trimestre 2018 gli andamenti espressi nel trimestre precedente: la crescita è stata sostenuta pertanto dal proseguimento del trend di ripresa dei mercati europei, stimolati dalle economie esterne al perimetro dell’Unione Europea [tabella 3], mentre sono stati più contenuti gli apporti delle aree extraeuropee. Il focus geografico trimestrale evidenzia pertanto una dinamica ancora sostenuta nei confronti del continente europeo (+8,7%), supportata dalla rilevante espansione registrata nei mercati continentali non inclusi nello spazio comune europeo (+16,7%) e dall’aumento più limitato conseguito nei confronti dei partner dell’Unione Europea (+5,3%). In particolare, le esportazioni verso le piazze continentali non comunitarie hanno evidenziato un significativo cambio di passo a beneficio della Svizzera (+26,4%), mentre si è osservato un ritmo incrementale più limitato nei confronti della Russia (+4%) e della Turchia (+6,7%). Il focus sui mercati dell’Unione Europea mostra dei trend ampiamente differenziati tra i partner di riferimento dell’area milanese [tabella 4]. L’avvio della Brexit inizia a mostrare i primi effetti: il crollo dell’export verso il Regno Unito (-19,2%) nel primo trimestre 2018 è infatti significativo del mutamento in atto. Il mercato britannico viene pertanto superato in valore dalla Spagna, che diventa quindi il terzo partner di riferimento dell’export milanese verso l’Unione Europea (+3,2%). Le dinamiche osservate hanno inoltre palesato in ambito comunitario un ulteriore rilevante cambiamento: alla flessione delle esportazioni dirette in Germania (-3,2%) è corrisposto un incremento di dimensioni maggiori dell’export verso la Francia (+8,3%), collocando tale mercato al primo posto nella graduatoria dei mercati comunitari. Tra i mercati comunitari più dinamici e rilevanti per l’export milanese si registra un incremento significativo nei confronti dell’Olanda (+23,5%), dell’Austria (+12,6%), della Romania (+24,8%), della Repubblica Ceca (+12,9%) e della Polonia (+5,3%). Relativamente ai mercati extraeuropei, la ripresa delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+3,1%) ha contribuito in misura rilevante a rilanciare i mercati americani di sbocco (+3,1%) e a riattivare i flussi esportativi verso l’America Latina (+2,1%) e il Brasile in particolare (+27,5%). Per quanto concerne invece i mercati del continente asiatico, il primo trimestre
TABELLA 2 Interscambio estero della provincia di Milano per settori merceologici (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
2018 ha registrato una sensibile ripresa complessiva dell’export (+6%) ascrivibile alla rinnovata crescita ottenuta nelle economie del Medio Oriente (+6,3%), il secondo per importanza nel continente per la città metropolitana, e nei mercati dell’Asia Centrale (+16,5%). Relativamente alle piazze di sbocco dell’Asia Orientale, il primo mercato in valore nel continente, per l’area milanese si è rilevata una decelerazione della dinamica (+4,7%) sulla quale ha influito sia la cospicua contrazione dell’export diretto in Giappone (-8%) sia la stagnazione registrata nei confronti delle Tigri asiatiche (+0,4%), determinata dalla flessione delle esportazioni verso la zona speciale cinese di Hong Kong (-11,1%) e verso Taiwan (-6,7%). Sul versante opposto si collocano invece le performance rilevate in Cina (+28,8%) e nei confronti della Corea del Sud e di Singapore (rispettivamente +16,3% e +9,5%) per le quali la dinamica si caratterizza ancora in costante progressione. I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
AREA GEOGRAFICA Import
Export
Import
Export
EUROPA
13.671.043.656
5.777.379.038
14,6
8,7
Unione Europea 28
12.425.199.476
4.174.091.507
16,5
5,8
Uem 19
10.597.885.575
3.027.986.026
16,2
5,4
Paesi europei non UE
1.245.844.180
1.603.287.531
-1,1
16,7
Svizzera
651.665.033
903.444.299
-14,5
26,4
Turchia
315.769.937
276.761.985
5,3
6,5
Russia
137.534.046
244.121.866
23,9
4,0
AMERICA
709.625.442
1.622.981.890
3,4
3,1
Nord America
515.426.882
1.271.639.551
2,1
3,3
Stati Uniti
493.304.995
1.167.852.718
2,1
3,1
Centro-Sud America
194.198.560
351.342.339
7,2
2,4
Brasile
54.814.570
115.972.019
22,8
27,4
2.780.637.819
2.616.963.557
-10,5
6,0
Medio Oriente
105.873.831
713.087.042
20,2
6,3
Asia Centrale
263.888.969
205.310.119
-6,4
16,5 23,4
ASIA
India
206.750.320
140.717.980
2,7
Asia Orientale
2.410.875.019
1.698.566.396
-11,9
4,7
Cina
1.480.013.328
533.930.802
3,7
28,8
Giappone
207.196.189
362.973.854
0,4
-8,0
Nies
432.998.675
625.811.857
11,3
0,4
Singapore
17.232.079
64.337.021
-38,7
9,5
Corea del Sud
292.823.811
242.745.524
15,5
16,3
Taiwan
106.022.969
49.897.699
12,2
-6,7
16.919.816
268.831.613
31,6
-11,1
232.683.496
424.287.921
6,4
-4,7
Hong Kong AFRICA OCEANIA
13.312.762
182.013.241
-0,1
22,2
MONDO
17.407.303.175
10.623.625.647
9,1
6,7
Nei confronti dei mercati di approvvigionamento, la dinamica delle importazioni registra una continuazione dei trend positivi afferenti ai prodotti di matrice europea (+14,6%) e in particolare di origine comunitaria (+16,5%). Relativamente ai flussi importativi provenienti dalle aree extraeuropee, le entità degli acquisti di matrice asiatica registrano una cospicua flessione (-10,5%), ascrivibile al crollo della domanda delle produzioni provenienti dalle economie dell’Asia Orientale (-11,9%), mentre è modesto l’aumento delle importazioni provenienti dall’America (+3,4%) e dagli Stati Uniti in particolare (+2,1%).
TABELLA 3 Interscambio estero della provincia di Milano per area geoeconomica (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
PAESE Import
Export
Import
Francia
1.991.246.242
842.267.407
35,8
8,3
Paesi Bassi
1.813.308.829
224.187.452
7,0
23,5
Germania
3.857.622.588
812.449.894
4,1
-3,2
Regno Unito
556.709.986
314.551.179
10,8
-19,2
Irlanda
195.534.880
25.842.519
19,6
-7,5
Danimarca
144.271.444
53.734.031
25,6
26,5
Grecia
115.916.863
89.877.964
16,0
1,1
Portogallo
52.927.788
79.851.090
87,0
19,3
Spagna
741.188.910
417.574.645
9,8
3,8
Belgio
726.671.817
156.988.619
-4,6
-2,4
Lussemburgo
36.791.028
11.916.044
-42,0
1,6
Svezia
171.628.161
64.457.823
12,5
12,6
Finlandia
47.856.547
36.294.870
2,6
16,9
Austria
231.108.457
121.709.603
17,5
12,6
Malta
8.679.999
26.332.210
32,9
12,4
Estonia
3.283.828
8.358.994
50,7
48,1
Lettonia
3.893.148
7.511.209
24,8
17,3
Lituania
10.275.256
11.781.542
4,7
2,4
Polonia
288.740.546
200.971.381
36,9
5,3
330.146.112
114.984.317
26,8
12,9
Slovacchia
691.736.177
52.998.070
394,1
2,3
Ungheria
208.836.182
81.273.018
7,8
-1,7
Romania
74.900.470
121.596.510
25,6
24,8
Bulgaria
35.794.991
36.285.766
-12,6
15,9
Slovenia
68.070.689
90.940.761
32,6
36,0
Croazia
16.272.583
35.562.802
23,9
-25,8
1.772.529
11.103.133
-4,0
12,4
13.426
122.688.654
482,5
312,2
12.425.199.476
4.174.091.507
16,5
5,8
Repubblica Ceca
Cipro Paesi non specificati Totale UE 28
Export
L’INTERSCAMBIO DI MONZA-BRIANZA: I SETTORI Nella tabella 5 osserviamo lo spaccato per settore dei flussi commerciali della provincia di Monza e Brianza. La dinamica è positiva per il comparto dei metalli e dei prodotti in metallo, quasi 460 milioni di euro di esportazioni nel trimestre e una crescita annua del 4% non molto lontana dalla media provinciale del +4,9%. In termini percentuali la crescita più rilevante è quella di un comparto estremamente importante come la chimica (+19,1%); sono positivi anche i contributi all’export del trimestre da parte dei comparti del legno e prodotti in legno e carta (+17,2%) e dei prodotti alimentari (+14,1%), che tuttavia costituiscono poco più del 3% delle esportazioni della Brianza. Una dinamica analoga coinvolge anche i settori più rilevanti in valore assoluto, in primo luogo computer ed elettronica con oltre 250 milioni di euro (+10,9%) e quindi la gomma-plastica (+12%). Segno positivo anche per la farmaceutica (+9,8%), che ha registrato volumi di export particolarmente consistenti nei primi tre trimestri dello scorso anno, successivamente ridimensionati nel corso del quarto trimestre 2017 e ora nuovamente in aumento. Come si osserva nella tabella 5, pochi comparti denunciano una diminuzione dei flussi esportativi; il più importante è costituito dai macchinari, che perdono il 6,4% di vendite internazionali rispetto allo stesso periodo del 2017; a questi si aggiungono gli apparecchi elettrici (-10,2%) e i prodotti tessili e di abbigliamento (-2,4%). Osserviamo infine una diminuzione anche per la categoria residuale dei prodotti delle altre attività manifatturiere (-3,6%), all’interno della quale sono compresi i mobili (poco meno di 200 milioni di euro, -1,6%). Per quanto riguarda l’import, nonostante l’arretramento complessivo (-4,2%) si osservano più comparti in crescita rispetto a quelli in calo. Gran parte della diminuzione delle importazioni di merci è infatti imputabile alla sola farmaceutica, quasi dimezzata (-47%) rispetto a un anno fa. È positiva invece la dinamica per quanto riguarda la filiera della meccanica, a partire dai metalli e prodotti in metallo (+7,8%), includendo i macchinari (+25%) e i mezzi di trasporto (+7,1%). La crescita delle im-
TABELLA 4 Interscambio estero della provincia di Milano per Paese dell’Unione Europea (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
portazioni brianzole riguarda anche i comparti della gomma-plastica (+19,6%), degli apparecchi elettrici (+16,7%), dell’elettronica (+13,7%), dei prodotti alimentari (+11%) e dei prodotti in legno (+10,9%). Quello dei prodotti chimici, nonostante il calo rilevato nel primo trimestre 2018 (-19,2%), si conferma il settore più incidente in termini di volume sulla struttura dell’import (15,4%). Per quanto concerne la dinamica dei prodotti tessili e di abbigliamento risulta anch’essa leggermente negativa nel trimestre (-1,5%). I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
SETTORE Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione minerali
Import
Export
Import
9.470.441
2.855.840
-12,5
Export 30,7
1.377.119
890.259
-28,0
-10,7
Alimentari, bevande e tabacco
107.658.868
34.319.860
11,0
14,1
Tessili, abbigliamento, pelli e accessori
107.929.967
119.844.521
-1,5
-2,4
62.109.165
48.238.059
10,9
17,2
840.369
69.609
7,9
-63,6
Sostanze e prodotti chimici
311.270.795
316.489.550
-19,2
19,1
Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
176.495.377
387.070.331
-47,0
9,8
Gomma e materie plastiche
103.208.573
180.234.512
19,6
12,0
Metalli di base e prodotti in metallo
298.537.469
458.375.886
7,8
4,0
Computer, apparecchi elettronici e ottici
248.978.646
254.711.528
13,7
10,9
Legno e prodotti in legno, carta e stampa Coke e prodotti petroliferi
Apparecchi elettrici
133.583.783
107.685.913
16,7
-10,2
Macchinari e apparecchi
258.374.862
392.218.489
25,0
-6,4
47.176.241
73.437.187
7,1
8,1
120.355.429
220.171.570
11,7
-3,6
Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata
0
0
-
-100,0
Attività di trattamento rifiuti e risanamento
-22,6
Mezzi di trasporto Altre attività manifatturiere
14.814.244
19.823.804
28,6
Attività servizi informazione
2.191.276
7.577.554
-32,5
7,0
Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi
1.233.639
6.396.753
64,2
14,1
334.097
200.518
16,5
-4,7
0
0
-
-
Merci non specificate
9.999.904
13.762.514
6702,5
1895,0
2.015.940.264
2.644.374.257
-2,4
4,9
TOTALE
L’INTERSCAMBIO DI MONZA-BRIANZA: LE AREE GEOECONOMICHE La scomposizione per continente dell’export brianzolo del primo trimestre 2018 ci restituisce un quadro decisamente disomogeneo, nel quale alla crescita significativa dei mercati europei si contrappone un calo di quelli americani e asiatici [tabella 6]. Il continente europeo nel suo complesso incide per oltre i due terzi (70,5%) sull’export della Brianza; in dettaglio, il 59% delle esportazioni è diretto ai Paesi dell’Unione Europea e l’11,5% a Paesi europei non facenti parte dell’Unione. Il primo gruppo registra un consistente incremento annuo dell’export (+11,2%), ancora più importante se limitiamo il campo di osservazione ai soli Paesi dell’area Euro (+17,4%). Si osserva invece una variazione di segno leggermente negativo (-0,2%) per i flussi in uscita verso paesi europei non UE. Il principale tra questi, ovvero la Svizzera, registra un calo (-4,6%) parzialmente compensato dalle performance positive verso la Russia (+4,9%) e la Turchia (+23,8%). Osservando il dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 7] si rilevano degli incrementi dell’export verso quasi tutti i maggiori mercati di sbocco della Brianza. Circa un quarto delle esportazioni verso Paesi UE, circa 382 milioni di euro, riguarda la Germania, in crescita del 10,9%. La seconda posizione è occupata dall’Irlanda, con un export composto quasi esclusivamente da prodotti farmaceutici, in aumento del 72,8%. Molto positiva anche la performance della Francia, terzo partner commerciale europeo della Brianza, con un +14,2% rispetto al primo trimestre 2017. In espansione anche i flussi esportativi diretti verso Spagna (+23,2%), Polonia (+14,5%) e Austria (+17,3%). Il Regno Unito è il Paese che denuncia il calo più pronunciato dell’export, circa cinquanta milioni di euro (-36,4%); tale trend negativo riguarda anche i Paesi Bassi (-17%) e il Belgio (-6,1%). Tra i mercati di minore dimensione, si confermano delle dinamiche di crescita molto interessanti per la Grecia (+31,3%) e alcuni Paesi
TABELLA 5 Interscambio estero della provincia di Monza-Brianza per settori merceologici (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
dell’Europa dell’est come Repubblica Ceca (+20,4%) e Ungheria (+16,3%). Fuori dall’Europa, si segnala un calo di discrete dimensioni delle esportazioni verso il continente americano (-7,8%). A un primo livello di dettaglio, tale dinamica negativa coinvolge sia i mercati dell’America Settentrionale (-5,7%) che quelli dell’America Latina (-13%). Flussi in calo dell’export che coinvolgono anche i due dei Paesi più importanti del continente: per gli Stati Uniti l’export brianzolo è infatti diminuito del 7,7%, mentre per il Brasile la flessione è del 10,2%. Anche per quanto riguarda l’Asia, che rappresenta poco meno di un quinto dell’export brianzolo, la dinamica di inizio 2018 registra una contrazione (-3,8%). La diminuzione dei flussi risente in modo particolare del calo piuttosto pronunciato delle esportazioni verso gli stati del Medio Oriente (-26,1%); al contrario, il trend è positivo per i mercati dell’Asia Centrale (+31%) trainati dalla performance delle esportazioni verso l’India (+52,9%), sebbene siano complessivamente poco incidenti in valore assoluto sulla struttura dell’export per i Paesi dell’Estremo Oriente (+6,8%). Il quadro di dettaglio di quest’ultima area evidenzia una dinamica positiva delle esportazioni verso la Cina (+10,3%), Singapore (+15,8%) e Giappone (+15%), mentre è in flessione nei confronti della Corea del Sud (-11,9%). Riguardo alle importazioni, nel trimestre in esame si osserva un aumento degli approvvigionamenti dall’Asia a fronte di un calo dalle Americhe, e in misura minore dall’Europa [tabelle 6 e 7]. Il calo dell’import da Paesi europei (-5%) contribuisce a spingere in terreno negativo la media provinciale (-2,4%). Gran parte di questi flussi (circa il 60%) proviene da Paesi UE, per i quali però si osserva una crescita (+1,3%); la diminuzione complessiva risente infatti della significativa flessione che riguarda i Paesi europei al di fuori dell’Unione (-31,4%), e in modo particolare le importazioni provenienti dalla Svizzera (-36,8%). Anche all’interno dei Paesi UE si segnala una diminuzione degli approvvigionamenti di merci dalla Germania (-16,1%), che tuttavia si conferma il partner più importante con 396 milioni di euro. Crescono invece le importazioni da due piazze che sono tra le poche in Europa in terreno negativo per l’export: si tratta dei Paesi Bassi (+25,3%) e del Belgio (+6,2%), e positiva è anche la dinamica della Francia (+2,9%). Al di fuori del Vecchio Continente, si osserva una dinamica negativa delle importazioni dagli Stati Uniti (-31,3%). Cresce per contro l’import dall’Asia, in particolare dalla Cina, secondo fornitore dopo la Germania, con una dinamica largamente positiva (+11,4%). I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
AREA GEOGRAFICA Import
Export
Import
Export
1.418.128.905
1.863.804.304
-5,0
9,2
Unione Europea 28
1.219.848.961
1.560.364.285
1,3
11,2
Uem 19
1.006.027.455
1.265.072.150
-2,6
17,4
Paesi europei non UE
198.279.944
303.440.019
-31,4
-0,2
Svizzera
161.790.756
181.584.966
-36,8
-4,6
Turchia
20.792.370
55.545.798
0,7
23,8
Russia
8.300.923
35.846.278
23,5
4,9
AMERICA
115.396.199
209.602.367
-25,8
-7,8
Nord America
104.218.831
151.877.462
-30,0
-5,7
Stati Uniti
98.071.777
133.729.762
-31,3
-7,7
Centro-Sud America
11.177.368
57.724.905
69,6
-13,0
Brasile
3.255.070
19.306.922
114,7
-10,2
471.462.016
488.542.176
20,4
-3,8
7.739.078
135.249.130
23,7
-26,1
Asia Centrale
41.033.936
36.938.365
74,9
31,0
India
34.506.442
24.257.425
79,9
52,9
422.689.002
316.354.681
16,8
6,8
218.737.061
71.036.920
11,4
10,3 15,0
EUROPA
ASIA Medio Oriente
Asia Orientale Cina Giappone
35.457.613
20.224.491
-0,1
Nies
112.471.028
139.002.166
95,5
5,1
Singapore
21.652.103
73.483.805
102,9
15,8
Corea del Sud
19.975.884
27.096.068
30,3
-11,9
Taiwan
68.988.710
22.032.579
125,4
43,8
1.854.331
16.389.714
101,8
-28,1
Hong Kong
9.988.497
66.203.179
-58,6
5,2
OCEANIA
964.647
16.222.231
-23,8
-2,4
MONDO
2.015.940.264
2.644.374.257
-2,4
4,9
AFRICA
TABELLA 6 Interscambio estero della provincia di Monza-Brianza per area geoeconomica (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
PAESE Import
Export
Import
Francia
181.412.186
240.244.237
2,9
14,2
Paesi Bassi
117.116.101
59.511.989
25,3
-17,0
396.086.670
382.867.229
-16,1
10,9
59.344.417
90.183.377
45,5
-36,4
Irlanda
6.151.256
267.202.713
1,2
72,8
Danimarca
8.842.324
14.019.923
-5,3
1,6
Grecia
17.612.854
18.753.419
10,2
31,1
Germania Regno Unito
Export
Portogallo
5.137.532
18.868.111
-15,8
5,9
Spagna
68.918.191
103.516.621
11,9
23,2
132.280.835
50.652.191
6,2
-6,1
2.281.624
2.830.538
-30,0
-28,7
Belgio Lussemburgo Svezia
23.978.798
21.057.781
68,2
-4,6
5.109.191
14.302.274
-17,7
-1,5
37.018.062
45.129.543
17,9
17,3
1.958.180
22.117.316
0,0
-5,7
Estonia
933.567
1.978.422
65,2
-17,0
Lettonia
503.834
1.917.727
0,8
-2,0
Lituania
2.407.487
3.601.963
53,0
20,7
Polonia
54.111.453
66.294.661
24,7
14,5
Repubblica Ceca
25.219.124
32.525.533
30,0
20,4
Finlandia Austria Malta
Slovacchia
17.001.689
17.797.011
-16,2
7,0
Ungheria
20.260.598
26.327.089
-26,9
16,3
Romania
13.934.168
26.157.214
24,5
5,5
Bulgaria
3.697.883
7.270.465
17,9
42,7
Slovenia
13.985.462
11.261.853
24,0
-37,4
Croazia
4.432.741
10.607.432
108,8
2,7
112.734
2.518.993
567,1
-7,3
Cipro Paesi non specificati Totale UE 28
0
848.660
-
258,5
1.219.848.961
1.560.364.285
1,3
11,2
L’INTERSCAMBIO DI LODI: I SETTORI Le esportazioni della provincia di Lodi nel primo trimestre 2018 crescono su base annua del 10,2%, dato in accelerazione rispetto alla dinamica già positiva dello scorso trimestre, frutto peraltro di buone performance da parte di quasi tutti i comparti manifatturieri [tabella 8]. Il comparto più rilevante per dimensione si conferma quello dell’elettronica e ottica, che costituisce il 33,9% dell’export del lodigiano nel trimestre (circa 260 milioni di euro); tale settore ha contribuito con una crescita piuttosto robusta (+13,5%) alla performance generale. Il secondo comparto più importante per volumi è la chimica, anch’essa in aumento (+4,4%), che fa seguito a un quarto trimestre 2017 di segno negativo. Significativo anche l’apporto da parte dei prodotti dell’industria alimentare (+4,6%). Dinamiche di crescita molto significative si rilevano per vari settori con volumi di scambio inferiori ai cento milioni di euro, in particolare la filiera della meccanica, dai metalli e prodotti in metallo (+20,2%), ai macchinari (+30,3%), fino ai mezzi di trasporto (+15,8%). Significativa anche la progressione rilevata per il comparto tessile e dell’abbigliamento (+18,4%). Osserviamo infine una riduzione delle esportazioni solamente per gli apparecchi elettrici, in calo del 2,1% rispetto al primo trimestre 2017. Dal lato delle importazioni, ancorché la dinamica sia nettamente positiva (+8,1%) emerge tuttavia un quadro più disomogeneo tra i vari comparti. Gran parte dell’incremento dell’import si può ricondurre alla farmaceutica, circa un quinto dei flussi delle merci in entrata in provincia (+50%). Dinamica di crescita robusta anche per i prodotti tessili e di abbigliamento (+43,6%), più contenuta per quanto riguarda l’alimentare (+3,7%), stabili la chimica (+0,5%) e i prodotti elettrici (+0,2%). Sul fronte negativo, l’elettronica rappresenta un comparto estremamente importante per l’interscambio provinciale anche per quanto riguarda i flussi in entrata, in calo tuttavia del 4,3%; diminuzione che riscontriamo anche per prodotti in metallo (-14,8%) e i macchinari (-1,6%).
TABELLA 7 Interscambio estero della provincia di Monza-Brianza per Paese dell’Unione Europea (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
TABELLA 8 Interscambio estero della provincia di Lodi per settori merceologici (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
L’INTERSCAMBIO DI LODI: LE AREE GEOECONOMICHE La crescita dell’export del lodigiano nel primo trimestre del 2018 beneficia come nel recente passato degli incrementi delle vendite di merci nei mercati europei, meta di oltre il 90% dell’export provinciale; tuttavia, anche nei confronti dei Paesi asiatici si registrano tassi di crescita piuttosto interessanti [tabella 9]. L’export verso l’Europa cresce del +10,9%, un incremento ascrivibile soprattutto al contributo dei Paesi dell’Unione Europea (+11,4%), e in particolare dell’area Euro (+11,6%), che rappresentano sempre la destinazione principale delle esportazioni lodigiane. I Paesi europei extracomunitari, per contro, registrano un calo (-3,6%). Nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 10] si conferma il ruolo della Spagna come principale partner delle esportazioni del lodigiano (circa il 38% dei flussi verso Paesi UE, quasi 260 milioni di euro), peraltro in decisa crescita (+15,9% rispetto al primo trimestre del 2017). L’export cresce anche verso la Francia (+7,5%), il secondo mercato europeo per importanza, mentre risulta molto più contenuta la performance della Germania (+1%). Tra i mercati meta di almeno dieci milioni di euro di export nel trimestre, osserviamo una decisa espansione verso Regno Unito (+28,4%), Belgio (+21,2%) e Polonia (+21%), mentre in diminuzione troviamo solamente Paesi Bassi (-7,1%) e Romania (-22,1%). Al di fuori dell’Europa, la crescita delle esportazioni dirette in Asia si conferma molto sostenuta (+13,4%); si tratta di un dato che scomposto per macro aree denuncia velocità diverse, pur mantenendosi in terreno positivo, tra il +23,1% del Medio Oriente e il +6,8% dell’Asia Centrale. In Estremo Oriente si osserva un calo delle esportazioni lodigiane in Cina (-16,8%), compensato però dal dato in crescita per Hong Kong (+79,1%). In aumento le esportazioni verso il Giappone (+8,2%) e in diminuzione verso l’India (-3,7%); un calo ancora più marcato si registra nei confronti della Corea del Sud (-31,5%). Relativamente contenuta la dinamica dell’export diretto verso il continente americano (+1,7%), all’interno del quale si confermano in crescita gli Stati Uniti (+3,9%) a fronte di una flessione dei Paesi del centro e sud del continente (-0,9%). Le importazioni di merci delle imprese del lodigiano registrano una crescita piuttosto consistente (+8,1%), sostenuta in buona parte dall’import da Paesi europei (+12,9% su base annua), che rappresenta il 72,8% dei flussi in entrata. Pressoché
stabile la dinamica del continente asiatico (+0,5%), in rallentamento dunque rispetto ai forti incrementi degli scorsi trimestri; si osserva infine un forte calo (-27,4%) delle importazioni dal continente americano, che tuttavia rappresenta solamente lo 0,5% dell’import provinciale. Gli approvvigionamenti di merci del lodigiano da Paesi UE fanno registrare nel complesso un aumento del 13%. La Germania è il partner commerciale più importante, e consolida la propria posizione con una crescita annua del 52,2%. Seguono per volumi di merci scambiate la Francia e i Paesi Bassi, entrambi in crescita rispettivamente del 2,6% e del 16,3%. Nel continente americano si osserva invece una robusta flessione dei flussi di merci provenienti dagli Stati Uniti (-37,2%). Le importazioni dall’Asia infine registrano la flessione dei prodotti provenienti dalla Cina (-2,2%), mercato che comunque da solo vale il 24,5% dell’import complessivo della provincia nel trimestre. I TRIMESTRE 2018
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2018/2017
AREA GEOGRAFICA Import
Export
Import
Export
1.030.423.224
694.984.462
12,9
10,9
Unione Europea 28
1.021.288.930
673.995.784
13,0
11,4
Uem 19
866.504.984
567.105.179
20,7
11,6
9.134.294
20.988.678
6,7
-3,6
EUROPA
Paesi europei non UE Svizzera
6.193.319
6.136.518
99,1
10,0
Turchia
1.256.600
7.158.299
-46,8
-13,6 10,2
Russia
1.079.506
3.611.273
17,6
AMERICA
6.575.815
17.540.133
-27,4
1,7
Nord America
4.781.610
9.496.259
-36,8
3,9
Stati Uniti
4.137.670
8.615.499
-37,2
3,9
Centro-Sud America
1.794.205
8.043.874
20,6
-0,9
Brasile
1.343.429
2.707.645
-4,9
114,5
377.186.605
41.112.038
0,5
13,4
Medio Oriente
1.808.214
16.224.219
300,9
23,1
Asia Centrale
18.750.555
2.640.070
35,4
18,1 -3,7
ASIA
India
2.639.577
1.900.713
-15,5
Asia Orientale
356.627.836
22.247.749
-1,2
6,8
Cina
347.048.334
3.267.402
-2,2
-16,8
Giappone Nies Singapore
220.726
4.754.185
3,3
8,2
2.788.265
12.218.688
50,4
12,8
3.657
4.218.881
-25,4
3,0
Corea del Sud
1.332.871
2.074.264
113,1
-31,5
Taiwan
1.377.689
447.300
14,7
-30,6
74.048
5.478.243
239,4
79,1
505.290
11.613.349
-95,5
-17,1
Hong Kong AFRICA OCEANIA
6.110
876.357
-93,8
19,9
MONDO
1.414.697.044
766.126.339
8,1
10,2
TABELLA 9 Interscambio estero della provincia di Lodi per area geoeconomica (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
IV TRIMESTRE 2017
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2017/2016
PAESE
Export
Import
Export
Import
Francia
200.975.711
122.711.894
2,6
7,5
Paesi Bassi
112.451.170
23.231.144
16,3
-7,1
Germania
327.879.181
55.599.214
52,2
1,0
Regno Unito
33.431.183
34.469.439
-22,0
28,4
Irlanda
9.873.898
2.740.413
17,1
44,7
Danimarca
4.975.371
7.242.628
-6,8
-2,3
Grecia
8.463.715
20.795.079
-5,2
13,8
Portogallo
6.478.138
18.555.674
-38,0
4,7
Spagna
87.524.228
258.494.186
9,6
15,9
Belgio
82.145.699
29.265.120
14,9
21,2
Lussemburgo
649.005
4.997.843
-3,2
41,8
Svezia
5.251.915
4.418.708
34,5
6,4
Finlandia
503.449
2.276.662
-73,6
-13,0
Austria
8.461.636
8.849.401
11,7
7,2
Malta
4.805.574
1.822.228
8,1
0,2
Estonia
164.948
446.877
55,4
28,9
Lettonia
789.106
4.809.587
-23,2
2790,4
Lituania
2.830.483
1.239.406
294,7
34,4
Polonia
23.895.721
21.984.112
2,5
21,0
Repubblica Ceca
53.891.067
7.912.765
-13,6
-18,9
Slovacchia
11.474.504
8.130.521
-12,4
3,1
Ungheria
19.930.770
13.221.139
-36,9
14,7
Romania
7.313.310
11.380.927
-12,2
-22,1
Bulgaria
2.255.610
3.450.463
-36,1
24,0
Slovenia
982.714
2.515.187
-18,7
-10,8
Croazia
3.838.999
2.765.934
-22,5
63,5
51.825
624.743
-41,1
31,1
0
44.490
-
444,5
1.021.288.930
673.995.784
13,0
11,4
Cipro Paesi non specificati Totale UE 28
TABELLA 10 Interscambio estero della provincia di Lodi per Paese dell’Unione Europea (I trimestre 2018, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
NOTA METODOLOGICA La fonte dei dati della nota congiunturale dell’interscambio estero della provincia di Milano è costituita dalla banca dati Coeweb dell’istat (www.coeweb.istat.it), che dall’anno 2009 utilizza la classificazione ateco 2007. Tale suddivisione merceologica è molto più articolata della versione del 2002, in quanto riflette i cambiamenti intervenuti nel mondo produttivo ed economico negli ultimi due decenni e coglie le specificità della struttura produttiva italiana, con particolare riguardo a realtà economiche che negli anni hanno accresciuto la loro importanza. Per tali motivazioni, i contenuti di molte voci della nuova ateco 2007 (disponibili su www.istat.it/it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/ateco-2007), seppur in apparenza simili, risultano sostanzialmente diversi da quelli delle corrispondenti voci della versione ateco 2002 utilizzata nelle note congiunturali fino al 2008. Il passaggio dalla classificazione ateco 2002 ad ateco 2007 può quindi determinare per alcuni settori una diversa composizione merceologica interna (per ulteriori approfondimenti si veda la nota istat del 19 maggio 2009, disponibile su www. coeweb.istat.it/testointegrale20090519.pdf). Nei confronti dell’anno 2010, l’istat ha aggiornato i dati e gli indici in linea con quanto previsto dagli standard di qualità definiti a livello comunitario. A livello geografico è stata inclusa l'area uem a 19 Paesi in cui dal 1° gennaio 2015 è compresa anche la Lituania. L'area uem a 19 Paesi è stata quindi ricalcolata per tutti gli anni precedenti, per i quali sono disponibili i relativi Paesi. A seguito della costituzione delle nuove province, i dati della provincia di Milano, a partire dal primo trimestre 2010, sono stati depurati dai flussi commerciali riconducibili alla provincia di Monza e della Brianza.
GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente
IE/N_01 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MONZA BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it