Congiuntura imprese - II trimestre 2017

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CONGIUNTURA IMPRESE II trimestre 2017

A cura del Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano ufficiostudi@mi.camcom.it

Dopo la flessione “fisiologica” dei primi tre mesi dell’anno, il sistema imprenditoriale metropolitano ritorna a crescere, con un saldo tra iscrizioni e cancellazioni positivo per 2.688 unità. Merito soprattutto della decelerazione delle cancellazioni, che annulla gli effetti del calo delle nuove aperture sintetizzato dal tasso di natalità imprenditoriale più basso degli ultimi otto anni (1,59%, -0,12% rispetto al secondo trimestre del 2016). Aumenta invece su base annua lo stock delle imprese attive, ora 298.534 (+0,9%).

CI/N 02 Dal 1786 l’istituzione al servizio del sistema produttivo di Milano.


IN SINTESI Dopo la flessione “fisiologica” dei primi tre mesi dell’anno, il sistema milanese delle imprese ritorna a crescere: il saldo tra iscrizioni e cancellazioni è positivo per 2.688 unità; un risultato determinato principalmente da una decelerazione delle cancellazioni (3.209 contro le 3.334 del secondo trimestre del 2016), a cui però non si è accompagnato un incremento delle iscrizioni, che anzi sono diminuite (5.897 rispetto a 6.234). Ne discende una contrazione sia del tasso di mortalità (0,86% rispetto allo 0,91% del secondo trimestre del 2016) che di natalità, questa più marcata (1,59% versus 1,71%; il tasso più basso degli ultimi otto anni). Il tasso di crescita, dato dalla differenza tra quello di natalità e di mortalità, è dunque positivo (0,72%), ma è lievemente calato rispetto all’anno precedente (+0,79%) e, più in generale, è più basso dei risultati ottenuti nell’ultimo quinquennio. Sebbene il bilancio demografico del trimestre sia positivo, si deve annotare un rallentamento dell’iniziativa imprenditoriale. Alla fine del periodo, gli archivi camerali milanesi contano 375.388 imprese registrate, un numero in espansione rispetto al secondo trimestre del 2016 (+1,2%), di cui 298.534 le imprese attive, anch’esse in aumento su base annua (+0,9%).

IL QUADRO GENERALE Il bilancio nazionale della nati-mortalità riporta un saldo positivo in questo secondo trimestre del 2017 (+35.803 unità), che però appare in rallentamento rispetto all’anno precedente (era stato di +38.081 nello stesso periodo; -6%), a causa di una marcata diminuzione delle iscrizioni (da 98.494 del secondo trimestre 2016 alle attuali 92.485), in verità compensata dalla contemporanea contrazione delle cancellazioni. Il tasso di crescita del sistema è del +0,59%, valore in lieve frenata su base annua (era stato del +0,63% nel secondo trimestre del 2016). A livello territoriale, la Lombardia si presenta in linea con il trend nazionale: il saldo tra iscritte e cessate è risultato positivo per 5.334 unità, con un tasso di crescita dello 0,56%, anch’esso in lieve frenata rispetto al 2016. Come segnalato in apertura, Milano offre un quadro incoraggiante, con un bilancio in attivo tra iscrizioni e cancellazioni e un tasso di crescita dello 0,72%. Tuttavia, guardando nel dettaglio, possiamo osservare una contrazione delle nuove imprese nate rispetto allo stesso periodo del 2016 (-337 unità; -5,4%). Complessivamente parliamo di 5.897 iscritte, a cui si sono accompagnate 3.209 chiusure di imprese (al netto delle cancellazioni effettuate d’ufficio), un numero in calo di 125 unità su base tendenziale [grafico 1]. 2,5

GRAFICO 1 Tassi di natalità, mortalità e crescita in provincia di Milano (II trimestre 2007-2017, valori percentuali) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese

2,0

1,5

1,0

0,5

0,0 2007

2008

2009

2010

Tasso di natalità

2011

2012

2013

Tasso di mortalità

2014

2015

2016

Tasso di crescita

2017


Questa dinamica dei flussi ha determinato il saldo positivo di 2.688 unità, che però risulta essere il più basso degli ultimi cinque anni, a segnalare un certo affievolimento della vitalità del sistema imprenditoriale locale. Passando ai dati di stock, le imprese registrate presso la Camera di Commercio di Milano risultano essere 375.388 unità, un numero in aumento dell’1,2% rispetto al secondo trimestre del 2016. Buona anche la performance delle sole imprese attive (298.534 unità), che sono cresciute dello 0,9% [tabella 1].

2007

370.030

278.625

7.217

3.267

3.950

Tasso di crescita (%) 1,1

2008

361.692

277.861

6.299

3.593

2.706

0,7

2009

362.427

287.007

5.564

3.386

2.178

0,6

2010

359.687

286.101

6.369

3.083

3.286

0,9

2011

358.456

286.045

5.947

3.113

2.834

0,8

2012

352.347

284.276

5.917

3.675

2.242

0,6

2013

355.248

284.941

5.938

3.151

2.787

0,8

2014

358.696

287.146

5.918

2.901

3.017

0,9

2015

364.816

291.396

6.240

3.292

2.948

0,8

2016

371.017

295.753

6.234

3.334

2.900

0,8

2017

375.388

298.534

5.897

3.209

2.688

0,7

Anno

Registrate

Attive

Iscrizioni

Cessazioni*

Saldo

TABELLA 1 Imprese registrate, iscritte, cessate, saldi e tassi di crescita al II trimestre (anni 2007-2017, valori assoluti e percentualil) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese

* al netto delle cessazioni d’ufficio

LE FORME GIURIDICHE L’andamento delle imprese per forma giuridica conferma la buona performance delle società di capitale registrate, che hanno raggiunto nel trimestre qui considerato il numero di 173.591 unità (di cui 119.928 le sole attive), facendo segnare una crescita su base tendenziale del 2,5% (+2,6% le attive). In termini assoluti, relativamente alle registrate parliamo di oltre 4 mila imprese in più in un anno, mentre l’incremento delle attive è stato di poco superiore alle 3 mila unità. Ciononostante, la forma giuridica più diffusa rimane la ditta individuale, con 124.355 attive (pari rispettivamente al 41,7% del totale). Anche questa fattispecie fa registrare una variazione percentuale positiva sia delle registrate (+0,7%) che delle attive (+0,6%). Continua invece la contrazione delle società di persone: 1.148 imprese attive che mancano all’appello, pari al -2,5% in termini percentuali (-1,7% le registrate). Ciò ha determinato un nuovo ridimensionamento del loro stock, che conta oggi 45.216 imprese attive (57.437 le registrate), con un’incidenza sul totale del sistema imprenditoriale pari al 15,1%. Le altre forme giuridiche, in continuità con i trimestri precedenti, si mantengono in salute: +1,6% la crescita delle attive; +1,7% le registrate [tabella 2].

Anno 2007

Società di Capitali 152.296

Peso % 41,2

Società di Persone 79.465

Peso %

Ditte Individuali

Peso %

Altre Forme

Peso %

21,5

125.342

33,9

12.927

3,5

2008

151.628

41,9

73.100

20,2

123.551

34,2

13.413

3,7

2009

152.279

42,0

72.430

20,0

123.903

34,2

13.815

3,8

2010

155.817

43,3

71.407

19,9

118.371

32,9

14.092

3,9

2011

159.712

44,6

63.319

17,7

120.855

33,7

14.570

4,1

2012

154.792

43,9

61.007

17,3

122.375

34,7

14.173

4,0

2013

157.320

44,3

60.649

17,1

122.830

34,6

14.449

4,1

2014

160.164

44,7

59.968

16,7

124.681

34,8

13.883

3,9 3,9

2015

164.518

45,1

59.186

16,2

126.801

34,8

14.311

2016

169.308

45,6

58.452

15,8

128.630

34,7

14.627

3,9

2017

173.591

46,2

57.437

15,3

129.478

34,5

14.882

4,0

TABELLA 2 Imprese registrate per forma giuridica in provincia di Milano (II trimestre 2007-2017, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese


I SETTORI La dinamica settoriale conferma l’apporto rilevante del terziario allo sviluppo del sistema imprenditoriale milanese. Più nello specifico, i servizi, che rappresentano il 49,7% del totale, fanno registrare un incremento delle imprese attive dell’1,5% su base tendenziale. Le performance migliori all’interno del comparto si devono alle attività di noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e a quelle finanziarie e assicurative (+4,2% la variazione delle attive per entrambi i settori), seguite da alberghi e ristoranti (+2,2%) Anche il commercio vede crescere la propria base imprenditoriale dello 0,7%, mentre si registra una nuova flessione per l’industria manifatturiera, che conta 29.334 imprese operanti, pari al 9,8% del totale (-0,5% la variazione su base annua). Le imprese di costruzione, infine, mostrano un lieve progresso (+0,4%) [tabella 3].

SETTORE

II TRIMESTRE 2017

TABELLA 3 Imprese registrate e attive per settore di attività economica in provincia di Milano (I trimestre 2016-2017, valori assoluti e percentuali) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese

II TRIMESTRE 2016

VAR. % 2017/2016

Registrate

Attive

Registrate

Attive

Registrate

Attive

3.743

3.572

3.737

3.574

0,2%

-0,1%

115

80

105

72

9,5%

11,1%

36.164

29.334

36.276

29.495

-0,3%

-0,5%

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

1.239

1.146

1.187

1.101

4,4%

4,1%

Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e di risanamento

499

434

494

442

1,0%

-1,8% 0,4%

Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere

47.131

40.458

46.791

40.315

0,7%

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione autoveicoli e motocicli

Costruzioni

84.688

74.941

83.913

74.413

0,9%

0,7%

Trasporto e magazzinaggio

15.400

13.274

15.264

13.203

0,9%

0,5% 2,2%

Attività dei servizi alloggio e ristorazione

22.582

19.093

21.912

18.674

3,1%

Servizi di informazione e comunicazione

16.210

14.018

15.925

13.801

1,8%

1,6%

Attività finanziarie e assicurative

11.286

10.351

10.837

9.937

4,1%

4,2%

Attività immobiliari

34.628

29.851

34.846

30.303

-0,6%

-1,5%

Attività professionali, scientifiche e tecniche

28.550

24.915

27.979

24.427

2,0%

2,0%

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese

18.085

15.945

17.332

15.307

4,3%

4,2%

21

14

22

16

-4,5%

-12,5%

Istruzione

2.178

1.989

2.077

1.897

4,9%

4,8%

Sanità e assistenza sociale

2.704

2.392

2.628

2.334

2,9%

2,5%

Attività artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento

4.301

3.660

4.129

3.498

4,2%

4,6%

Altre attività di servizi

13.614

12.788

13.411

12.633

1,5%

1,2%

4

2

3

2

33,3%

0,0%

Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria

Attività di famiglie e convivenze Organizzazioni e organismi extraterritoriali Non classificabili TOTALE

3

3

3

3

0,0%

0,0%

32.243

274

32.146

306

0,3%

-10,5%

375.388

298.534

371.017

295.753

1,2%

0,9%


GLOSSARIO Registrate

Attive Iscritte Cessate Saldo Causale di cessazione

Cessazioni d’ufficio

Tasso di natalità Tasso di mortalità

Tasso di crescita

Imprese presenti nel Registro delle Imprese e non cessate, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). Imprese registrate al Registro delle Imprese che esercitano l'attività e che non hanno procedure concorsuali in atto. Imprese che hanno effettuato un’operazione di iscrizione al Registro delle Imprese nel periodo considerato. Imprese registrate al Registro delle Imprese che nel periodo considerato hanno comunicato la cessazione dell'attività. Differenza tra imprese iscritte e imprese cessate. Le motivazioni che inducono l'imprenditore o la Camera di Commercio a cancellare una impresa dal Registro delle Imprese sono: 1. ritiro dagli affari; 2. trasferimento in altra provincia; 3. scioglimento; 4. cessazione d’ufficio. Con il D.P.R. 247 del 23/07/2004 e successiva circolare n° 3585/C del Ministero delle Attività Produttive (ora Ministero dello Sviluppo Economico), il legislatore ha fornito alle Camere di Commercio uno strumento di semplificazione più efficace per migliorare la qualità del regime della pubblicità delle imprese, definendo i criteri e le procedure necessarie per giungere alla cessazione d’ufficio di quelle imprese non più operative e, tuttavia, ancora figurativamente iscritte al Registro stesso. L’ampliamento delle possibilità per le Camere di Commercio di ricorrere alle procedure di cessazione d’ufficio comporta per ogni periodo una riduzione dello stock non derivante dall’andamento propriamente economico della congiuntura demografica, ma dalle decisioni di intervenire amministrativamente per regolarizzare la posizione di imprese non più operative. Di conseguenza, i confronti intertemporali tra stock possono incorrere in interpretazioni dell’andamento anagrafico non in linea con la congiuntura economica, in quanto potenzialmente influenzati da provvedimenti amministrativi. Per tali motivazioni le cessazioni d’ufficio sono contabilizzate distintamente per tutti i livelli di analisi (territoriali, sezioni e divisioni di attività economica, natura giuridica) rispetto al totale delle cessazioni rilevate in ogni periodo, e i dati sulle cessazioni che sono pubblicati sono considerati al netto delle cessazioni d’ufficio. Rapporto percentuale tra imprese iscritte nel periodo e imprese registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Rapporto percentuale tra imprese cessate nel periodo (al netto delle cessate d’ufficio) e imprese registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Differenza tra tasso di natalità e tasso di mortalità ottenibile anche come rapporto percentuale tra il saldo del periodo e imprese registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente.


CI/N_02 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO Servizio Studi e Statistica via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.mi.camcom.it


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