CONGIUNTURA INDUSTRIA III trimestre 2017
Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it
Cresce l’industria manifatturiera del triangolo territoriale di Milano, Monza-Brianza e Lodi sia con riferimento alla dimensione produttiva che in relazione al fatturato e agli ordinativi. Nell’area milanese la produzione industriale si è ulteriormente rafforzata sia rispetto al precedente trimestre sia su base annua (+1,5%); ciò anche in riferimento al territorio di Monza e Brianza (+3,5%) e all’area lodigiana (+6,2%). I trend produttivi trovano conferma anche in relazione al fatturato: nell’area di Milano sulla dinamica annua delle vendite (+3,7%) insiste in particolare la funzione di traino esercitata dalla componente estera (+5,7%), mentre è più contenuto l’apporto del mercato interno (+2,4%). Nel medesimo solco si collocano anche gli andamenti rilevati nell’area di Monza e Brianza e di Lodi: rispettivamente +3,9% e +5,9%.
CI/N 03
IL QUADRO INTERNAZIONALE La ripresa ciclica mondiale continua a rafforzarsi secondo le proiezioni di ottobre 2017 del Fondo Monetario Internazionale: l’orizzonte di previsione per il biennio 2017-2018 stima un’accelerazione del ritmo di crescita. Mentre nel 2016 l’economia mondiale aveva messo a segno un aumento del 3,2%, per i successivi due anni la dinamica stimata è orientata verso un percorso incrementale progressivo e di miglioramento delle stime rispetto alle previsioni di aprile (+3,6% nel 2017 e + 3,7% per il 2018). Si tratta tuttavia di una ripresa che ha ancora alcuni elementi di criticità sia con riferimento alle singole economie sia riguardo alle differenze di crescita tra i diversi attori economici. Nonostante una crescita del prodotto interno lordo mondiale vicino al suo potenziale, in molte aree geoeconomiche la dinamica dei salari sia nominale che reale è ancora bassa: un trend ancora lento che fa seguito agli anni in cui l’aumento medio dei salari reali è stato largamente inferiore rispetto agli incrementi ottenuti dalla componente più ricca dei percettori, contribuendo quindi ad ampliare i divari dei redditi all’interno delle singole economie. Un secondo elemento di criticità è dato dalla dinamica della ripresa e dalla sua diffusione tra le singole economie: circa un quarto dei paesi esportatori di commodity, soprattutto energetiche, a basso reddito pro capite - collocati in Nord Africa, Africa sub sahariana, Medio Oriente e America Latina - ha sperimentato nel 2016 una variazione negativa del reddito pro capite e circa un quinto di essi replicherà la situazione nel 2017. Le stime FMI per questo gruppo di 43 paesi evidenziano nei prossimi cinque anni un ampliamento del gap del reddito pro capite rispetto alle economie avanzate. Focalizzando l’attenzione sull’evoluzione della dinamica macroeconomica nelle singole aree osserviamo innanzitutto che per gli Stati Uniti il biennio 2017-2018 sarà caratterizzato da un incremento del PIL migliore rispetto all’outlook di luglio (+2,2% e +2,3% rispettivamente). Analizzando la dinamica dell’Euro Zona osserviamo che, nell’orizzonte di previsione, la crescita stimata proseguirà ad un ritmo più incisivo rispetto alle proiezioni precedenti (+2,1% nel 2017 e +1,9% nel 2018). Analogamente anche in Giappone la crescita è destinata a irrobustirsi nel corrente anno (+1,5%), mentre rallenterà nel corso del 2018 (+0,7%) [tabella 1].
Area geoeconomica
2017
2018
Mondo
3,6
3,7
USA
2,2
2,3
Eurozona
2,1
1,9
Giappone
1,5
0,7
Cina
6,8
6,5
India
6,7
7,4
Brasile
0,7
1,5
Russia
1,8
1,6
Per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo, le previsioni complessive sono orientate verso un’accelerazione dell’attività economica nel biennio 2017-2018 (+4,3% e +4,6% rispettivamente). Rispetto alle stime di luglio, si osserva un miglioramento delle previsioni per la Cina (+6,8% nel 2017 nel 2017 e +6,5% nel 2018) e un orizzonte di crescita stabile per l’India (+6,7% e +7,4%). Analogamente anche i mercati emergenti europei e dell’America Latina beneficiano di una revisione positiva delle stime precedenti: nelle due aree infatti giocano un ruolo rilevante gli incrementi attesi per Russia (+1,8% e +1,6% nel biennio di previsione) e Brasile (+0,7% e +1,5%) che chiudono anni difficili per le rispettive economie.
TABELLA 1 Previsioni del pil per area geoeconomica (anni 2017-2018, variazioni percentuali) Fonte: fmi, World Economic Outlook, ottobre 2017
2
Per l’Italia, le prospettive per il biennio 2017-2018 sono orientate verso una crescita del PIL migliore rispetto alle stime precedenti. Le più recenti proiezioni dei maggiori organi di previsione internazionali e nazionali stimano un incremento compreso tra 1,3 e 1,5 punti percentuali nel corrente anno e fino a 1,3% nel 2018 [tabella 2].
Organismo
2017
2018
Commissione Europea (novembre 2017)
1,5
1,3
Fondo Monetario Internazionale (ottobre 2017)
1,5
1,1
Prometeia (ottobre 2017)
1,4
1,2
Governo (Def, settembre 2017)
1,5
1,2
OCSE (settembre 2017)
1,4
1,2
Consensus (settembre 2017)
1,3
1,1
Banca d’Italia (luglio 2017)
1,4
1,3
TABELLA 2 Previsioni del pil italiano a confronto (2017-2018, variazioni percentuali)
Le proiezioni di ottobre della Banca d’Italia concordano con l’obiettivo governativo di crescita a fine anno del prodotto interno lordo all’1,5%. Secondo tali stime, il pil nazionale si sarebbe incrementato rispetto al trimestre precedente in misura significativa ossia dello 0,5% beneficiando di un aumento del valore aggiunto prodotto dai settori dell’industria in senso stretto e dei servizi. Le stime della Banca d’Italia di ottobre evidenziano, inoltre, nel terzo trimestre una progressione della produzione industriale pari al 2% sul periodo precedente. Il miglioramento del quadro economico trova conforto, inoltre, anche dalle rilevazioni istat sulla fiducia di imprese e famiglie. In particolare, per il mondo imprenditoriale la fiducia è tornata ai livelli di prima della crisi: l’indice calcolato dall’istat è salito infatti a ottobre da 108,1 a 109,1, raggiungendo il livello di giugno 2007. Il medesimo andamento si rileva anche sul fronte dei consumatori dove il trend ha assunto, per il quinto mese consecutivo, un percorso crescente (da 115,6 a 116,1).
LA DINAMICA DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA NELL’AREA VASTA DI MILANO, MONZA-BRIANZA E LODI Nel terzo trimestre 2017, l’industria manifatturiera del triangolo territoriale di Milano, Monza-Brianza e Lodi registra un segnale complessivo di crescita degli indicatori congiunturali sia con riferimento alla dimensione produttiva che in relazione al fatturato e agli ordinativi. Il dettaglio territoriale evidenzia per l’area milanese una crescita della produzione industriale sia nei confronti del trimestre precedente (+0,3% destagionalizzato) sia con riferimento alla dinamica tendenziale (+1,5% su base annua). Con riferimento al territorio di Monza e della Brianza si confermano i buoni segnali della prima metà dell’anno sia in termini congiunturali (+0,9% destagionalizzato) che nei confronti dello scorso anno (+3,5%); il trend di crescita è confermato anche per l’area lodigiana dove l’industria manifatturiera consegue delle performance significative sia in relazione al trimestre (+2% destagionalizzato) che nei confronti dell’anno precedente (+6,2%). I trend produttivi trovano conferma anche in relazione alla dimensione del fatturato: nell’area di Milano la dinamica trimestrale delle vendite (+1,1% destagionalizzato) ha tratto impulso sia dai risultati conseguiti nei mercati esteri sia dall’aumento ottenuto nel mercato interno (rispettivamente +1,6% e +0,9% destagionalizzato). Tale trend si ripropone anche in relazione alla dinamica annua, sull’aumento complessivo del fatturato (+3,7%) insiste in particolare la funzione di traino esercitata dalla componente estera (+5,7%) e in misura più contenuta dal mercato interno (+2,4%). Nel medesimo solco si colloca anche l’andamento rilevato nell’area di Monza e
3
Brianza dove il fatturato complessivo è allineato al trend della produzione con un andamento positivo sia su base annua che rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +3,9% e +1% destagionalizzato) ed anche nell’area di Lodi la crescita tendenziale delle vendite si mantiene consistente con un incremento significativo (+5,9%). In relazione agli ordini acquisiti dall’industria manifatturiera, che costituiscono un input fondamentale in chiave prospettica per l’attività produttiva del trimestre successivo, si osserva per l’area metropolitana di Milano un incremento del portafoglio ordini rispetto al precedente trimestre (+2,9% destagionalizzato) superiore al dato lombardo (+1,8% destagionalizzato). L’andamento complessivo ha beneficiato sia della crescita delle commesse acquisite nei mercati esteri (+4,9% destagionalizzato) sia di una ripresa significativa del mercato domestico (+2,5% destagionalizzato). La dinamica trova conferma anche su base annua: gli ordini complessivi registrano un robusto incremento (+6,7%) ascrivibile alla crescita significativa della domanda estera (+7,5%) e all’aumento delle commesse acquisite nel mercato interno (+6,2%). Positiva in termini complessivi appare la situazione della manifattura brianzola con segnali di crescita in termini tendenziali (+2,1%) e congiunturali (+0,5% in media mobile a 4 termini). La suddivisione tra componente estera e interna evidenzia un incremento tendenziale per la domanda estera (+3,2%) che si mantiene positiva anche in relazione alla dinamica congiunturale (+0,8%). Per la domanda interna, invece, alla crescita tendenziale (+1,4%) si contrappone una variazione congiunturale (espressa come media mobile a 4 termini) attorno allo zero. In decisa espansione appaiono invece gli ordini acquisiti dalla manifattura lodigiana che registrano una significativa crescita tendenziale.
L’INDUSTRIA MILANESE Nel terzo trimestre 2017 la manifattura milanese registra un nuovo segnale di crescita complessiva. Nello specifico, il terzo trimestre 2017 registra una progressione dell’indice della produzione industriale che da 102,4 si colloca a 102,7 con positivi riflessi anche sulla dinamica tendenziale, anch’essa in crescita rispetto al terzo trimestre dello scorso anno (+1,5%) [grafico 1]. Indice
Var. % 15
110
10
105
5 100 0 95 -5
GRAFICO 1 Produzione industriale della provincia di Milano (anni 2007-2017, indice base 2010=100 e variazioni tendenziali trimestrali grezze) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
90 -10 85
-15 -20
80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III 2007
2008
2009
2010
Var. % tendenziali
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Indice destag. produzione industriale
Tuttavia, l’andamento dell’industria manifatturiera metropolitana deve essere contestualizzato rispetto al territorio della Lombardia, dove il settore ottiene dei risultati migliori sia con riferimento alla dinamica congiunturale (+0,4% destagionalizzato)
4
sia su base annua (+3,1%). Il confronto territoriale tra area milanese e regione Lombardia indica un proseguimento dell’allineamento delle dinamiche congiunturali e tendenziali sul piano della produzione e nei confronti del fatturato e degli ordini, mentre le differenti intensità riscontrabili tra i territori riflettono le specificità locali dei settori manifatturieri. Il quadro degli indicatori congiunturali documenta una condizione per la manifattura milanese in cui alla crescita del canale estero si è aggiunta una ripresa del mercato interno [grafico 2].
Produzione industriale
GRAFICO 2 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Milano e in Lombardia (III trimestre 2017, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate)
0,3 0,4 1,1 1,3
Fatturato totale Fatturato estero
1,6
1,3 0,9
Fatturato interno Ordini totali
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
1,4 2,9
1,8
Ordini esteri
4,9
2,0
Ordini interni
2,5
1,6 0
1
2 Milano
3
4
5
6
Lombardia
La dinamica trimestrale degli ordini acquisiti dall’industria milanese mostra un recupero complessivo che segue alla battuta d’arresto del precedente trimestre. L’incremento rilevato in ambito milanese (+2,9%), sul quale insiste principalmente la crescita della domanda estera (+4,9% destagionalizzato), è da considerarsi particolarmente vivace se consideriamo la performance complessiva rilevata in ambito regionale (+1,8% destagionalizzato) e l’apporto più limitato esercitato dai mercati esteri (+2% destagionalizzato). Relativamente invece al trend del portafoglio ordini interno, la dinamica milanese mostra un aumento più contenuto (+2,5% destagionalizzato), ma di portata più ampia rispetto al contesto lombardo (+1,6% destagionalizzato). Ulteriori segnali positivi che emergono dal quadro di attività della manifattura provengono dal trend del fatturato. Dopo il rallentamento del trimestre precedente, si rileva un aumento complessivo (+1,1% destagionalizzato), stimolato da una crescita più intensa della componente estera (+1,6% destagionalizzato) rispetto a quella interna (+0,9% destagionalizzato). Relativamente alla dinamica tendenziale, gli andamenti del fatturato e degli ordini registrano una progressione sostenuta. In particolare, il dettaglio degli indicatori mostra nei confronti dell’anno precedente un significativo incremento per gli ordini totali (+6,7%) - superiore al dato lombardo (+5,9%) - trainati in particolare dalla domanda proveniente dai mercati esteri (+7,5%) e sostenuti da un’espansione degli ordini acquisiti nel mercato interno (+6,2%). Relativamente invece al fatturato, la dinamica complessiva (+3,7%) è inferiore al dato lombardo (+5%). In particolare, mentre le vendite effettuate nei mercati esteri (+5,7%) sono quasi allineate alla performance regionale (+5,9%), il fatturato registrato nel mercato interno (+2,4%) ha assunto una caratteristica più contenuta rispetto alla dinamica riscontrata in ambito lombardo (+4,4%) [grafico 3]. 5
GRAFICO 3 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Milano e in Lombardia (III trimestre 2017, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
1,5
Produzione industriale
3,1 3,7
Fatturato totale
5,0 5,7 5,9
Fatturato estero 2,4
Fatturato interno
4,4 6,7
Ordini totali
5,9 7,5
Ordini esteri
6,5
Ordini interni
6,2
5,4 0
2
4
6
Milano
8
Lombardia
Il confronto tra le tendenze produttive rilevate in ambito milanese rispetto alle dinamiche degli indici della produzione industriale registrate nell’Eurozona, in Italia e in Lombardia, indica che la dinamica congiunturale milanese sta consolidando stabilmente il livello dell’indice ad una quota superiore al valore 100, preso come riferimento nell’anno base 2010. Il livello raggiunto dalla produzione manifatturiera, pur essendo ancora lontano di circa dieci punti dal punto di pre crisi, è tuttavia prossimo al punto massimo raggiunto nel 2011, l’anno di recupero dei volumi produttivi più consistente. Sono più marcate invece le dinamiche espresse dall’Eurozona, dalla Lombardia e dall’Italia, anche se con delle rilevanti differenze. In particolare, l’indice della produzione industriale dell’Eurozona ha raggiunto nel terzo trimestre 2017 un valore prossimo al punto massimo di pre crisi, mentre per l’industria lombarda il valore dell’indice, pur essendo superiore al livello del 2011, è ancora inferiore di sei punti rispetto al valore di pre crisi. Relativamente all’Italia, il robusto recupero espresso nel terzo trimestre spinge l’indice della produzione manifatturiera in un intorno prossimo al valore dell’anno base [grafico 4]. 130
GRAFICO 4 Indice della produzione industriale manifatturiera in provincia di Milano, Lombardia, Italia, Eurozona (anni 2007-2017 – indice base 2010=100)
120
110
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
100
90
80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III 2007
2008
2009
Euro Zona
2010
2011
Italia
2012
2013
2014
Lombardia
2015
2016
2017
Milano
Gli indicatori afferenti al mercato del lavoro della manifattura milanese registrano nel terzo trimestre 2017 un miglioramento significativo rispetto al precedente trimestre nei confronti dell’utilizzo dello strumento della cassa integrazione, mentre il saldo occupazionale segnala un lieve peggioramento. Le nuove assunzioni sono infatti inferiori rispetto alle dimissioni di personale posizionando, il relativo saldo in ambito negativo (-0,2%). Se osserviamo invece i casi di crisi aziendale
6
si conferma il trend discendente del ricorso alla cassa integrazione guadagni (cig). L’utilizzo della cassa integrazione evidenzia che la quota di imprese che ne ha effettivamente usufruito si è ulteriormente ridotta rispetto ai tre trimestri precedenti (6% contro l’8,4% e il 9,1%), un andamento che trova riscontro nell’ulteriore diminuzione delle ore di utilizzo effettivo della cassa integrazione rispetto al monte ore di lavoro trimestrale (0,9% contro 1,3% del secondo trimestre precedente e dell’1,1% del primo). [grafico 5]. % casi ricorso a CIG
Saldo % tra ingressi e uscite di addetti
% CIG su monte ore trimestrale
40
6
35 5 30 25
4
20 3 15 10
GRAFICO 5 cig utilizzata e saldi tra ingressi e uscite di addetti dell’industria manifatturiera della provincia di Milano (anni 2008-2017 – valori percentuali) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia - Indagine Congiunturale Industria
2
5 1 0 0
-5 I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
II III 2017
L’utilizzo effettivo della cig contrasta tuttavia con le indicazioni provenienti dalle autorizzazioni per cassa integrazione concesse dall’inps alle imprese del settore manifatturiero nel terzo trimestre 2017. Le ore autorizzate da parte dell’istituto di previdenza sono infatti nel complesso aumentate rispetto al secondo trimestre (da 2,7 a 3,5 milioni di ore), l’incremento rilevato è ascrivibile sia alle autorizzazioni richieste per gli ammortizzatori di tipo ordinario, legati cioè al ciclo dell’attività economica del settore di pertinenza, sia all’incremento delle ore richieste per far fronte a situazioni strutturali di crisi (cig straordinaria). Nel dettaglio la cig ordinaria autorizzata dall’istituto è passata da 840mila a 1,3 milioni di ore, mentre per la straordinaria le imprese manifatturiere hanno chiesto 2,2 milioni di ore circa (1,8 circa del secondo trimestre). Tuttavia, se osserviamo il trend dei primi tre trimestri dell’anno 2017 rispetto all’analogo periodo dello scorso anno si rileva un assestamento dello strumento ordinario (3,6 milioni di ore) e una netta diminuzione della cassa straordinaria (da 15,1 milioni a 6,2 milioni di ore circa). Le due dinamiche si sono quindi riflesse sulle ore totali richieste all’inps che sono passate tra il 2016 e il 2017 da oltre 19 milioni di ore a circa 9,9 milioni [grafico 6]. 20.000.000
GRAFICO 6 cig autorizzata in provincia di Milano (anni 2010-2017, valori assoluti in ore) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati inps
16.000.000
12.000.000
8.000.000
4.000.000
0 I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Ordinaria
Straordinaria
Totale
II III 2017
7
LA PREVISIONE PER IL QUARTO TRIMESTRE 2017 Il clima complessivo di fiducia delle imprese manifatturiere registra un miglioramento delle attese per il quarto trimestre 2017. L’indicatore sintetico trimestrale delle aspettative che raggruppa le previsioni qualitative delle imprese su produzione industriale, occupazione, domanda estera ed interna mostra una progressione determinata da una convergenza positiva tra l’aspetto produttivo e la domanda espressa dai mercati soprattutto esteri, mentre si osserva una stabilità per l’occupazione. Il dettaglio delle aspettative degli imprenditori industriali sulla produzione evidenzia una previsione di stabilità per il 58% degli operatori del campione, mentre la decisa progressione del saldo trimestrale (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione per il periodo successivo) rispetto al trimestre precedente indica una netta prevalenza di operatori ottimisti (il 28%) rispetto ai pessimisti (14%) sulla crescita della produzione industriale nel quarto trimestre 2017. Per quanto concerne le ipotesi sull’evoluzione dell’occupazione, è ancora consistente la quota di imprese che non prevedono alcuna variazione dei livelli occupazionali rispetto al precedente trimestre (oltre l’80%) [grafico 7]. 40 GRAFICO 7 Aspettative su produzione industriale e occupazione in provincia di Milano (anni 2007-2017, saldi trimestrali)
30 20 10
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
0 -10 -20 -30 -40 -50 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III 2007
2008
2009
2010
2011
2012
Produzione
2013
2014
2015
2016
2017
Occupazione
Relativamente alla domanda espressa dai mercati, le aspettative degli industriali indicano una differenza tra la dimensione interna e le previsioni inerenti i mercati esteri. Nello specifico, guardando al confronto dei saldi tra previsioni di aumento e diminuzione, si evidenzia una stabilizzazione delle previsioni per il canale estero e un miglioramento per gli ordini di matrice interna. 40
GRAFICO 8 Aspettative su domanda interna ed estera in provincia di Milano (anni 2007-2017, saldi trimestrali)
30 20 10
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III 2007
2008
2009
2010
2011
Domanda interna
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Domanda estera
8
Se osserviamo, invece, la formazione dei saldi delle risposte, relativamente alla domanda espressa dai mercati esteri, il 27,6% delle imprese stima un incremento degli ordini contro il 13,8% che prevede una diminuzione, mentre il 58,6% stima un’invarianza rispetto al terzo trimestre. Sul piano degli ordini provenienti dal mercato interno, gli operatori ottimisti si collocano al 24% contro il 18,6% che prevede una diminuzione, mentre l’ipotesi di stabilità è condivisa dal 57% delle imprese manifatturiere [grafico 8]. Dal confronto tra il ciclo della produzione industriale, ossia l’attività produttiva filtrata dal trend di lungo termine, e l’indicatore sintetico qualitativo delle aspettative delle imprese, emerge una divergenza in termini di andamento tra l’indicatore quantitativo e le previsioni qualitative delle imprese (Grafico 9). L’andamento del ciclo industriale indica infatti un lieve rallentamento nel prossimo trimestre, mentre l’indicatore sintetico delle aspettative stima un miglioramento complessivo . In chiave previsiva, se osserviamo l’andamento dei primi nove mesi del 2017 dal quale rileviamo che il volume della produzione è in crescita (+2% rispetto ai primi nove mesi del 2016) e tenendo conto delle indicazioni del ciclo produttivo, possiamo stimare che la produzione industriale si attesterà in un intervallo di previsione compreso tra +1,6% e +2% a fine anno, con un valore centrale a +1,8% che collocherebbe l’indice della produzione industriale a 102,5 in media d’anno [grafico 9]. 8
5
6
4
4
3
2 0
2
-2
1
-4
0
-6
-1
-8
GRAFICO 9 Ciclo della produzione e indice sintetico delle aspettative in provincia di Milano (anni 2007-2017) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
-2
-10
-3
-12 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Indicatore sintetico aspettative industria
2014
2015
2016
2017
Ciclo
9
LA DINAMICA DELL’INDUSTRIA DI MONZA-BRIANZA Nel terzo trimestre del 2017 la produzione industriale manifatturiera in Brianza conferma i buoni segnali della prima metà dell’anno, facendo registrare una variazione tendenziale del +3,5% ed una variazione congiunturale del +0,9%. Il numero indice della produzione industriale, espresso in base 2010=100, passa dal 102,0 dello scorso trimestre al 102,9 dell’attuale (media mobile a quattro termini) [grafico 10]. Indice 105
Var. % 5,0 4,0
103 3,0 101
2,0 1,0
99
GRAFICO 10 Produzione industriale di Monza e Brianza (anni 2014-2017 – indice base 2010=100, variazioni tendenziali trimestrali grezze e variazioni congiunturali su media mobile a 4 termini) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
0,0 97 -1,0 -2,0
95 I
II
III
IV
I
II
2014
III
IV
I
II
2015
III
IV
I
2016
II
III
2017
Variazione congiunturale - media mobile a 4 termini Variazione tendenziale Indice (base anno 2010=100) - media mobile a 4 termini
Relativamente al fatturato, nel terzo trimestre dell’anno in corso la dinamica è allineata a quella della produzione con un andamento positivo, sia su base annua che rispetto al trimestre precedente ( rispettivamente +3,9% e +1%, variazione espressa come media mobile a 4 termini). Questo trend porta il valore dell’indice del fatturato a quota 113,4 (costruito con la nuova base 2010=100, media mobile a 4 termini) [grafico 11]. Var. %
Indice
6
116
5
114 112
4
110 3 108 2 106 1
104
0
GRAFICO 11 Fatturato totale di Monza e Brianza (anni 2014-2017 – indice base 2010=100, variazioni tendenziali trimestrali grezze e variazioni congiunturali su media mobile a 4 termini) Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
102
-1
100 I
II
III 2014
IV
I
II
III
IV
I
2015
Variazione congiunturale - media mobile a 4 termini
II
III 2016
Variazione tendenziale
IV
I
II
III
2017
Indice (base anno 2010=100) - media mobile a 4 termini
Le esportazioni rimangono una componente fondamentale per il recupero dei livelli produttivi nonostante una leggera diminuzione della quota del fatturato estero sul totale, che scende dal 38,2% dello scorso trimestre al 37,5% dell’attuale. Relativamente agli ordini, nel terzo trimestre 2017 il portafoglio complessivo delle commesse acquisite registra un andamento positivo sia su base tendenziale (+2,1%) che su base congiunturale (+0,5% variazione espressa come media mobile a 4 termini). Gli ordini esteri fanno registrare rispetto allo stesso periodo del 2016 un incremento
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del 3,2%, ed è positiva anche la dinamica congiunturale (+0,8%). Per la domanda interna, ad una crescita tendenziale più contenuta rispetto alla componente estera (+1,4%) si accompagna una variazione congiunturale (espressa come media mobile a 4 termini) attorno allo zero. Positiva nel trimestre la situazione sul fronte dell’andamento del mercato del lavoro. I dati di flusso registrano per il secondo trimestre consecutivo un saldo positivo (+0,3%), con un leggero calo del tasso di uscita dall’1,5% all’1,3%. Sul fronte della cassa integrazione guadagni, è stabile su livelli contenuti (al 3,7%) la percentuale di imprese che ne fanno ricorso nel trimestre, ancora più esigua la quota di utilizzo in termine di percentuale sul monte ore (0,04%).
LA PREVISIONE PER IL QUARTO TRIMESTRE 2017 Le aspettative degli imprenditori industriali per il prossimo trimestre continuano ad essere complessivamente in terreno positivo. Il saldo tra gli imprenditori che si aspettano un aumento e quelli che prevedono una diminuzione della produzione industriale nel 4° trimestre 2017 migliora passando da 13,3 a 22,1 punti percentuali, grazie ad un significativo calo degli imprenditori che si aspettano un calo (dal 17% al 9,2%), mentre rimane stabile la quota di chi si aspetta una crescita, attorno al 30%. Anche per l’occupazione da ultimo le aspettative si mantengono in terreno positivo, con solamente il 3,8% di intervistati che prospettano un calo nel prossimo trimestre [grafico 12]. 25
GRAFICO 12 Aspettative su produzione industriale e occupazione dell’industria manifatturiera di Monza e Brianza (anni 2014-2017 – saldi trimestrali)
20 15
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
10 5 0 -5 -10 I
II
III
IV
I
II
2014
III
IV
I
II
2015
III
IV
I
2016
Produzione
II
III
2017
Occupazione
Per quanto riguarda le aspettative sulla domanda [grafico 13], il miglioramento delle prospettive per la domanda interna compensa un peggioramento di quelle sulla domanda estera; in entrambi casi il saldo tra aspettative di crescita e di diminuzione è positivo (12,1% e 12,9%). 40
GRAFICO 13 Aspettative su domanda interna e domanda estera dell’industria manifatturiera di Monza e Brianza (anni 2014-2017 – saldi trimestrali)
30 20
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
10 0 -10 -20 I
II
III 2014
IV
I
II
III
2015 Domanda interna
IV
I
II
2016 Domanda estera
III
IV
I
II
III
2017
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LA DINAMICA DELL’INDUSTRIA DI LODI Nel terzo trimestre 2017 l’industria manifatturiera lodigiana registra una variazione tendenziale molto positiva (+6,3%), con una dinamica in accelerazione rispetto al dato tendenziale del secondo trimestre [grafico 14]. 16
GRAFICO 14 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’industria manifatturiera di Lodi (anni 2014-2017 – variazioni tendenziali trimestrali grezze)
12 8 4
Fonte: elaborazione U.O Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
0 -4 -8 I
II
III
IV
I
II
2014
III
IV
I
2015 Fatturato
II
III
IV
2016 Ordini totali
I
II
III
2017
Produzione
Anche per il fatturato la crescita annua è consistente (+5,9%), in linea con la dinamica tendenziale del trimestre scorso (+5,6%). Tale trend positivo è confermato dalla performance degli ordini, per i quali si riscontra una crescita annua a doppia cifra (+12,2%). Si mantiene elevato il contributo della componente estera alla crescita. Da un lato, il fatturato estero contribuisce infatti per circa il 35% al fatturato complessivo dell’industria manifatturiera del trimestre in esame. Dall’altro lato, la scomposizione degli ordinativi tra mercato interno ed estero segnala anche nel periodo luglio-settembre una maggiore dinamicità degli ordini esteri. Per quanto riguarda l’occupazione, si mantiene positiva la variazione dell’occupazione dell’industria lodigiana manifatturiera: gli occupati crescono infatti del 4% su base annua. Saldo in terreno positivo anche per le aspettative sull’occupazione del prossimo trimestre. Sempre sul fronte delle aspettative sul prossimo trimestre, le prospettive sono molto buone per quanto riguarda la produzione, con un 35,6% di imprenditori che si aspetta una crescita, e solo il 6,7% che prevede una diminuzione. Sono di segno positivo e in miglioramento anche le aspettative riguardo la domanda, sia interna che estera.
12
NOTA METODOLOGICA Con il primo trimestre 2011, in occasione del passaggio alla nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, sono state introdotte delle innovazioni metodologiche che hanno richiesto la revisione retrospettiva delle serie storiche già prodotte. Tale revisione dei dati si aggiunge alla consueta rettifica trimestrale dipendente dal processo di destagionalizzazione che, utilizzando l’aggiunta della nuova osservazione trimestrale, consente di migliorare la stima del modello di destagionalizzazione e di correzione delle serie storiche, determinando una possibile variazione dei dati già pubblicati. Per tale motivazione, i dati storici riportati nella nota trimestrale possono presentare uno scostamento maggiore del solito rispetto a quanto pubblicato nelle analisi trimestrali precedenti anche in considerazione del cambio dell’anno base dell’indice della produzione industriale passato dall’anno 2005 all’anno 2010.
GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente 13
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