CONGIUNTURA INDUSTRIA IV trimestre 2018
Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it
Nel quarto trimestre 2018, l’industria manifatturiera dell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi registra dei segnali congiunturali non univoci dai territori. Rispetto al trimestre precedente, dal lato della produzione si osserva una progressione generalizzata, seppure con intensità differenziate, mentre è più articolata la dinamica del fatturato e degli ordini. A Milano la manifattura, nonostante l’incremento produttivo trimestrale (+0,5%), sta iniziando una fase di rallentamento; una situazione simile si riscontra anche a Monza, mentre per il lodigiano gli indicatori congiunturali registrano una significativa progressione.
CI/N 04
IN SINTESI Nel quarto trimestre 2018, l’industria manifatturiera dell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi registra dei segnali congiunturali non univoci dai territori. Rispetto al trimestre precedente, dal lato della produzione si osserva una progressione generalizzata, seppure con intensità differenziate, mentre è più articolata la dinamica del fatturato e degli ordini. Il focus sui territori indica che nell’area metropolitana di Milano l’industria manifatturiera, nonostante l’incremento produttivo conseguito su scala trimestrale (+0,5% destagionalizzato), sta iniziando una fase di rallentamento, caratterizzata dalla stagnazione del fatturato (-01,%) unita alla contrazione degli ordini di matrice estera (-1%), mentre l’aumento delle commesse domestiche (+1,8%) è stato parzialmente indotto dalla scadenza nel 2018 dei benefici fiscali. In prospettiva le aspettative indicano un deterioramento del clima di fiducia dal lato della produzione e del mercato interno; tale contesto non ha invece riguardato le stime sulla domanda estera che è invece data in aumento. Una situazione simile si riscontra nell’area di Monza Brianza, dove all’aumento della produzione industriale (+0,4% destagionalizzato) si è associata una contrazione degli ordini, mentre il fatturato ha evidenziato una progressione (+0,6%) allineata alla dinamica produttiva. Le imprese dell’area mostrano un peggioramento delle aspettative sia dal lato della produzione che sul piano della domanda, in particolare da quella interna dove prevalgono le stime di diminuzione rispetto a quelle di aumento. Tale contesto negativo non ha invece trovato riscontro nell’area lodigiana, dove gli indicatori congiunturali afferenti alla produzione (+1,3% destagionalizzato), al fatturato (+1,8%) e agli ordini (interni +4,2%, esteri +3,4%) registrano una significativa progressione, con riflessi positivi sulle stime che evidenziano dei segnali di miglioramento sia nella dimensione produttiva che in quella afferente alla domanda proveniente dai mercati. Se consideriamo le dinamiche su scala tendenziale, i volumi produttivi dei tre territori registrano una crescita robusta e diffusa. Il quadro di dettaglio confrontato con la performance della Lombardia registra un incremento della produzione industriale che nell’area milanese (+2,6%) e lodigiana si colloca a un livello superiore rispetto al dato regionale (+3%), mentre per la manifattura brianzola l’aumento rilevato (+1,8%) è inferiore alla dinamica regionale. Relativamente agli indicatori afferenti al fatturato e agli ordini, il canale estero continua a esercitare una determinante funzione di traino nel territorio di Monza Brianza, mentre nell’area milanese il divario tra componente interna ed estera è più contenuto; su un piano differente si colloca invece la manifattura di Lodi, che registra un contributo determinante alla crescita degli ordini e del fatturato da parte del mercato domestico. Il dettaglio territoriale evidenzia pertanto una crescita significativa nell’area monzese sia della domanda (+6,2%) sia del fatturato realizzato fuori dal perimetro nazionale che nel quarto trimestre cresce di circa dieci punti percentuali. L’apporto del mercato interno è invece oltre modo limitato per entrambe le dimensioni considerate: la stagnazione della domanda domestica si accompagna infatti a un limitato aumento del fatturato (+1,3%). Relativamente all’area metropolitana milanese, sia le commesse acquisite in ambito extra domestico (+3,4%) sia il fatturato conseguito nei mercati esteri (+2,7%) palesano un contributo alle relative dinamiche complessive inferiore alle performance riscontrabili nel territorio di Monza e anche di Lodi. Riguardo alla manifattura lodigiana, è il mercato interno ad aver svolto nel quarto trimestre 2018 una funzione di traino sia in relazione al portafoglio ordini che al fatturato, cresciuti entrambi in misura rilevante rispetto allo scorso anno (rispettivamente +9,6% e +7%). Il canale estero ha supportato invece in misura più contenuta la dinamica industriale: gli incrementi evidenziati dal portafoglio ordini e dalle vendite realizzate in ambito extra domestico (rispettivamente +5,2% e +5,7%) sono tuttavia superiori alle analoghe grandezze regionali (+3,3% per gli ordini e +5,4% per il fatturato).
IL QUADRO GENERALE La dinamica dell’economia mondiale tracciata dal Fondo Monetario Internazionale indica una progressione della crescita nel 2018 (+3,7%) identica a quanto registrato nel corso dell’anno precedente; tuttavia le ultime previsioni indicano una decelerazione del ciclo economico nel corso del 2019 (+3,5%) e una netta divaricazione tra economie avanzate ed emergenti [tabella 1]. Il focus sui Paesi avanzati mostra che complessivamente tali economie sono in fase di decelerazione (da +2,3% a +2% nel 2019) essendo in rallentamento sia gli Stati Uniti che l’Eurozona. Tuttavia, mentre per gli Stati Uniti sono confermate le previsioni effettuate a ottobre 2018 (da +2,9% nel 2018 a +2,5% nel 2019), che tracciano un rallentamento allineato all’andamento congiunturale, altrettanto non si può affermare per l’Eurozona. Le stime sono state infatti riviste a ribasso di tre decimi di punto rispetto alle precedenti collocando la crescita a +1,8% nel 2018 e a +1,6% nel 2019. Il rallentamento ciclico riflette sia la maggiore incertezza riguardo alla guerra tariffaria tra Stati Uniti e Cina sia la tendenza calante della produzione manifatturiera globale, elementi che hanno contribuito a indebolire il commercio mondiale e che si sono riflessi per l’Eurozona in una decelerazione più pronunciata. L’area Euro si caratterizza infatti sia per avere un alto grado di apertura commerciale sia per una rilevante dipendenza dalle esportazioni manifatturiere (un terzo delle esportazioni manifatturiere mondiali) e sia dalla sua notevole partecipazione alle catene di approvvigionamento globali. È diversa invece la prospettiva per i mercati emergenti, dove le previsioni di crescita si mantengono complessivamente positive nel biennio 2018-2019 (+4,6% e +4,5%). Per la Cina, in particolare, si confermano le previsioni precedenti: la fase di rallentamento dell’economia (+6,6% nel 2018 e +6,2%) continua comunque a essere sostenuta da politiche di bilancio e monetarie espansive (deprezzamento dello yuan nei confronti del dollaro), non essendo ancora chiare le prospettive di sviluppo della domanda estera e con lo scopo di sostenere una caduta degli investimenti delle imprese e della loro produzione. AREA GEOECONOMICA Mondo Economie avanzate Stati Uniti Eurozona Giappone Economie emergenti Cina India Russia Brasile
2018
2019
3,7 2,3 2,9 1,8 0,9 4,6 6,6 7,3 1,7 1,3
3,5 2,0 2,5 1,6 1,1 4,5 6,2 7,5 1,6 2,5
Per quanto concerne l’economia nazionale, le più recenti previsioni formulate dagli organismi internazionali (Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea), dalla Banca d’Italia e dai centri di ricerca nazionali (Ref Ricerche e Prometeia) hanno rivisto al ribasso sia le stime di crescita per il 2018 che per il 2019 [tabella 2]. In particolare, per il 2018 la ricchezza nazionale è stata stimata in aumento in un intervallo compreso tra +0,9 e +1%. Sono più negative invece le stime per il 2019, le previsioni convergono verso una revisione più accentuata della dinamica, in particolare si registra una convergenza al ribasso sia tra le istituzioni internazionali (Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale) che tra i previsori nazionali (Ref Ricerche, Prometeia, Banca d’Italia). In tal senso, la crescita del Pil è stimata in aumento non oltre +0,6% per il corrente anno; tuttavia le previsioni più recenti (febbraio 2019) formulate dalla Commissione Europea e da Ref Ricerche valutano un aumento
TABELLA 1 Previsioni del pil per area geoeconomica (anni 2018-2019, variazioni percentuali) Fonte: fmi, World Economic Outlook, ottobre 2018
non oltre lo 0,2%, ascrivibile a un peggioramento del rallentamento ciclico indotto da una domanda nazionale debole e da un calo degli investimenti delle imprese (+0,6%) trainati in particolare da una contrazione degli investimenti in macchinari, attrezzature e autoveicoli che passerebbero da una crescita del 5,2% a una decrescita dello 0,2%. 2018
2019
Commissione Europea (febbraio 2019)
1,0
0,2
Ref Ricerche (febbraio 2019)
0,9
0,0
Istat (gennaio 2019) Banca d’Italia (gennaio 2019) Fondo Monetario Internazionale (gennaio 2019) Prometeia (dicembre 2018)
0,8 0,9
0,6
1,0
0,6
0,9
0,5
ORGANISMO
TABELLA 2 Previsioni del pil italiano a confronto (2018-2019, variazioni percentuali)
Focalizzando l’analisi sulla dinamica del Pil del quarto trimestre 2018, il quadro delineato dall’Istat registra una dinamica negativa rispetto al trimestre precedente: le ultime stime, con dati preliminari corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati, registrano infatti una variazione congiunturale pari a -0,2%. L’istituto di statistica indica che tale risultato determina un ulteriore abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil da +0,6% del trimestre precedente a +0,1% del quarto: il dato riflette, sul fronte dell’offerta, un netto peggioramento della congiuntura del settore industriale, dove gioca un ruolo importante il settore dell’automotive legato in particolare alla Germania, principale partner per il settore (8% del valore aggiunto incorporato delle auto tedesche). A tale scenario si aggiunge secondo l’istituto un contributo negativo del settore agricolo, a fronte di un andamento stagnante delle attività terziarie. L’Istat nella nota di stima preliminare del quarto trimestre 2018 ritiene, inoltre, che il saggio di crescita annuale non andrà oltre il +0,8%, con un’eredità statistica negativa per il 2019 pari a -0,2%.
LA DINAMICA DELL’INDUSTRIA MILANESE Il quarto trimestre 2018 si chiude per l’industria manifatturiera dell’area metropolitana milanese con una nuova progressione della produzione rispetto al trimestre precedente, con il relativo indice che si colloca a quota 106,7 [grafico 1], cui si associano un’invarianza del fatturato e segnali di difficoltà degli ordini esteri, mentre si osserva una dinamica positiva per le commesse acquisite nel mercato interno. Indice
Var. % 15
115
10
110
5
105
0
100
-5
95
-10
90
-15
85
-20
80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
Var. % tendenziali
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Indice destag. produzione industriale
2017
2018
GRAFICO 1 Produzione industriale della provincia di Milano (anni 2007-2018, indice base 2010=100 e variazioni tendenziali trimestrali corrette per i giorni lavorativi) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
Il confronto tra il territorio milanese e la Lombardia indica un disallineamento tra le performance congiunturali del territorio metropolitano rispetto alla regione. Su scala trimestrale, la dinamica dell’attività manifatturiera milanese registra delle significative differenze rispetto al contesto regionale sia dal lato della dimensione produttiva sia nei confronti del fatturato – entrambi inferiori rispetto all’andamento palesato nel territorio regionale – sia sul piano degli ordini, per i quali si osserva una significativa contrazione dei mercati esteri [grafico 2]. Rispetto al precedente trimestre, il quadro di dettaglio registra per la manifattura metropolitana un aumento della produzione inferiore alla crescita rilevata in Lombardia (rispettivamente +0,5% e +1% destagionalizzato); il divario tra i territori si amplia ulteriormente se consideriamo il fatturato, che per l’industria milanese è sostanzialmente nullo rispetto al trimestre precedente (+0,1% destagionalizzato) e disallineato rispetto alla progressione registrata in ambito regionale (+1,1% destagionalizzato). Il quadro degli indicatori congiunturali certifica, inoltre, per il ciclo degli ordini una contrazione del mercato estero (-1% destagionalizzato) che amplia ulteriormente le difficoltà riscontrate dall’industria in ambito regionale (+0,4% destagionalizzato). Passando alla componente interna, la dinamica milanese registra una progressione speculare all’andamento della manifattura lombarda (rispettivamente +1,8% e +1,6% destagionalizzato). GRAFICO 2 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Milano e in Lombardia (IV trimestre 2018, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
0,5
Produzione industriale
1,0 0,1
Fatturato totale
1,1 -1,0
Ordini esteri
0,4 1,8
Ordini interni
1,6 -2
-1
0
1
Milano
2
Lombardia
Per quanto concerne la dinamica tendenziale [grafico 3], il quadro complessivo per la manifattura milanese è complessivamente positivo anche nei confronti della dinamica registrata in Lombardia, soprattutto sul piano della produzione e degli ordini, mentre l’aumento registrato dal fatturato è inferiore alla dinamica rilevata in Lombardia, che cresce sfruttando l’effetto trainante dei mercati esteri. 2,6
Produzione industriale
GRAFICO 3 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Milano e in Lombardia (IV trimestre 2018, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
1,9 1,8
Fatturato totale
3,3 2,7
Fatturato estero
5,4 1,3
Fatturato interno
1,9 3,8
Ordini totali
2,7 3,4 3,3
Ordini esteri Ordini interni
4,0
2,3 0
2 Milano
4 Lombardia
6
Su base annua, il quadro di dettaglio del quarto trimestre 2018 evidenzia una crescita della produzione (+2,6%) che colloca la performance dell’area metropolitana a un livello superiore rispetto a quanto conseguito dal settore nel territorio regionale (+1,9%). Nella media del 2018, la produzione industriale milanese si è incrementata secondo le previsioni (+2,6%), conseguendo un risultato migliore rispetto all’anno precedente; permane tuttavia un gap di performance nei confronti della Lombardia, che cresce ancora a un ritmo superiore rispetto al territorio metropolitano (+3%). Se consideriamo invece il fatturato, l’aumento conseguito dall’area milanese (+1,8%) è nettamente inferiore alla performance riscontrata in Lombardia (+3,3%). I contributi dei mercati palesano una dinamica delle vendite nei mercati esteri che per l’area metropolitana è largamente inferiore rispetto al dato regionale (rispettivamente +2,7% e +5,4%), mentre il differenziale è più ridotto se consideriamo l’apporto del mercato interno, che in entrambe le partizioni territoriali indica un saggio di crescita più contenuto (rispettivamente +1,3% e +1,9%). I differenziali di performance si ampliano invece significativamente se consideriamo il portafoglio ordini della manifattura milanese rispetto a quella lombarda (rispettivamente +3,8% e +2,7%), evidenziando un apporto significativo alla performance da parte della domanda espressa dal mercato domestico (+4%) con un effetto di traino sulla dinamica complessiva, mentre gli ordini di matrice estera registrano un aumento di portata inferiore che allinea la dinamica metropolitana all’andamento della manifattura regionale (rispettivamente +3,4% e +3,3%). Il confronto tra le dinamiche degli indici della produzione industriale dell’Eurozona rispetto alla Lombardia, all’area metropolitana di Milano e all’Italia evidenzia che il settore manifatturiero in Lombardia sta accelerando il suo avvicinamento al valore assunto dall’indice nel periodo di pre-crisi, mentre l’industria europea inizia un percorso declinante su cui incidono le difficoltà dell’industria tedesca legata al settore dell’automotive [grafico 4]. 130
GRAFICO 4 Indice della produzione industriale manifatturiera in provincia di Milano, Lombardia, Italia ed Eurozona (anni 2007-2018, indice base 2010=100) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
120
110
100
90
80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
Euro Zona
2010
2011
2012
Italia
2013
2014
2015
Lombardia
2016
2017
2018
Milano
Se focalizziamo invece la nostra osservazione sull’area milanese, l’evoluzione dell’indice della produzione industriale sta palesando un’accelerazione della dinamica; tuttavia, se consideriamo la quota raggiunta dall’indice della produzione nel quarto trimestre 2018 (106,7) essa si colloca ancora molto distante dal massimo registrato ante crisi nel 2007 (113,1). Preoccupa invece la frenata che sta subendo la produzione industriale in Italia nel 2018, dopo il rilevante recupero dei volumi produttivi nel 2017. Relativamente invece al mercato del lavoro della manifattura milanese, gli indicatori del quarto trimestre 2018 convergono verso una contrazione della dinamica occupazionale che si esprime nel trimestre con un saldo negativo tra nuove assunzioni e dimissioni di personale rispetto al trimestre precedente (-0,4%). Per quanto concerne l’utilizzo della cassa integrazione guadagni (CIG), le indicazioni per il settore manifatturiero [grafico 5] evidenziano da un lato un tasso costante di utilizzo delle ore di cassa integrazione in rapporto al monte ore trimestrale di lavoro effettivo (0,9%), mentre dall’altro lato si osserva una lieve ripresa della quota di im-
prese che hanno utilizzato lo strumento nel corso del trimestre (4% contro il 3,8% del terzo trimestre 2018). % casi ricorso CIG
Saldo % tra ingressi e uscite di addetti
% CIG su monte ore trimestrale
40
6
35 5 30 25
4
20 3 15 10
GRAFICO 5 cig utilizzata (asse destro) e saldi tra ingressi e uscite (asse sinistro) in provincia di Milano (anni 2008-2018, valori assoluti in ore) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
2
5 1 0 -5
0 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
LA PREVISIONE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2019 Il quadro complessivo delle previsioni effettuate dalle imprese manifatturiere per il primo trimestre 2019 indica un inizio di decelerazione dell’attività come evidenziato dall’indicatore sintetico trimestrale delle aspettative delle imprese, che riassume le previsioni qualitative sulla produzione industriale, l’occupazione e la domanda, sia estera che interna. Il quadro di dettaglio delle previsioni delle imprese manifatturiere sulla produzione indica un saldo complessivo delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione per il prossimo trimestre) in decelerazione (6,7% contro 11,1% della rilevazione precedente). La quota di imprese ottimiste che stimano un incremento produttivo si è ridotta (23,3% contro il 26,8% del terzo trimestre), mentre si è incrementata sensibilmente sia la frazione delle imprese con previsioni di contrazione (16,8% contro il 15,7% del trimestre precedente) sia quella degli operatori manifatturieri che stimano un’invarianza dei volumi produttivi (dal 57% al 59,9%). Relativamente alle stime sull’occupazione, la quota di imprese che non prevedono alcuna variazione nel trimestre si mantiene ancora consistente (81,2%), mentre per la restante quota di imprese sono prevalenti le ipotesi di aumento nel trimestre successivo. 40
GRAFICO 6 Aspettative su produzione industriale e occupazione in provincia di Milano (anni 2007-2018, saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV 2007
2008
2009
2010
2011
Produzione
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Occupazione
Per quanto concerne la domanda attesa dai mercati, rispetto alla rilevazione del terzo trimestre le aspettative sono in netto peggioramento per il mercato interno: con riferimento ai saldi tra previsioni di aumento e di diminuzione si osserva infatti un valore negativo (-4,2%). Il dettaglio delle stime indica che oltre un quinto delle imprese si attende una contrazione nel primo trimestre del 2019 e oltre il 60% pre-
vede un’invarianza degli ordini interni, mentre la crescita è attesa solo dal 16,9% [grafico 7]. Sono in fase positiva invece le stime sulla domanda di matrice estera: il saldo delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) è in aumento di cinque punti rispetto alla precedente rilevazione (dal 10% al 15,3%); le imprese con stime di crescita degli ordini sono passate dal 22,3% al 27% ed è diminuita la quota di operatori con previsioni di stabilità per il successivo trimestre (dal 65,5% al 61,1%), mentre è in lieve diminuzione l’area di coloro che indicano una contrazione prospettica della domanda estera (da 12,3% a 11,7%). GRAFICO 7 Aspettative su domanda interna ed estera in provincia di Milano (anni 2007-2018, saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Domanda interna
2015
2016
2017
2018
Domanda estera
La decelerazione prospettica che si riflette in un arretramento delle stime sulla produzione e in una contrazione della domanda interna non trova tuttavia riscontro nelle previsioni sulla domanda estera; complessivamente le stime delle imprese valutate attraverso l’indicatore sintetico delle aspettative conducono a una valutazione di stabilità per il prossimo trimestre. Tale indicatore qualitativo si si confronta tuttavia con un indicatore quantitativo espresso dal ciclo della produzione industriale che indica invece un’evoluzione positiva, in coerenza con quella parte di imprese che stima una produzione in aumento trainata ancora dal canale estero [grafico 8]. 8
5
6
4
4
3
2 0
2
-2
1
-4
0
-6
-1
-8
-2
-10
-3
-12 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Indicatore sintetico aspettative industria
2016
2017
2018
Ciclo
LA DINAMICA DELL’INDUSTRIA BRIANZOLA Nel quarto trimestre 2018 la manifattura brianzola segnala un leggero rallentamento della crescita tendenziale della produzione, in linea peraltro con la dinamica regionale; gli ordini acquisiti mostrano però segnali di difficoltà, dato che si associa al peggioramento delle aspettative. L’incremento tendenziale della produzione nel trimestre segna una crescita dell’1,8%, inferiore al trend espansivo degli scorsi trimestri; il dato congiunturale destagionalizzato è invece pari al +0,4%, portando il
GRAFICO 8 Indice sintetico delle aspettative (scala sinistra) e ciclo della produzione (scala destra) in provincia di Milano (anni 2007-2018) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
numero indice della produzione a quota 109, su livelli pertanto che hanno ormai pressoché raggiunto i volumi produttivi precedenti la crisi del 2008-2009 [grafico 9]. Indice
Var. % 15
115
10
110
5
105
0 100 -5 95 -10
GRAFICO 9 Produzione industriale della provincia di Monza Brianza (anni 2007-2018, indice base 2010=100 e variazioni tendenziali trimestrali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
90
-15
85
-20 -25
80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
2011
2012
Var. % tendenziali
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Indice destag. produzione industriale
Passiamo come di consueto a osservare più da vicino la performance dell’industria manifatturiera brianzola mettendola a confronto con quella regionale. La dinamica congiunturale della produzione industriale lombarda recupera la flessione dello scorso trimestre evidenziando una crescita nell’ordine dell’1%, superiore dunque al +0,4% provinciale. Il dato tendenziale ci restituisce invece una velocità di crescita quasi identica: si tratta di un +1,9% in regione e un +1,8% in Brianza. La dinamica congiunturale dell’industria manifatturiera brianzola risulta di poco inferiore alla media regionale per quanto riguarda gli indicatori sia del fatturato che degli ordinativi acquisiti [grafico 10]. La dinamica degli ordini acquisiti rimane quella più critica per l’industria manifatturiera di Monza Brianza nel trimestre. Per gli ordini esteri si registra una variazione congiunturale negativa (-0,4%) per il secondo trimestre consecutivo, alla quale si accompagna una stagnazione degli ordini relativi al mercato interno (-0,1%). A livello regionale si osserva al contrario una crescita della domanda di provenienza sia nazionale che estera, con una migliore dinamica per la prima; nel dettaglio, la variazione congiunturale destagionalizzata risulta del +1,6% per gli ordini interni e del +0,4% per quelli esteri. La dinamica del fatturato è invece più vicina a quella della produzione, sia a livello provinciale che regionale. La crescita congiunturale destagionalizzata in Brianza è dello 0,6% contro l’1,1% della regione; il dato, peraltro, beneficia in misura maggiore della componente estera, la cui quota di mercato sul fatturato dell’industria manifatturiera brianzola si mantiene elevata (nel trimestre è pari al 36,1%), anche se in flessione di un paio di punti dal trimestre precedente, mentre a livello regionale osserviamo un 40,2%. GRAFICO 10 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Monza Brianza e in Lombardia (IV trimestre 2018, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
0,4
Produzione industriale
1,0 0,6
Fatturato totale
1,1 -0,4
Ordini esteri
0,4 -0,1
Ordini interni
1,6 -1
0 Monza-Brianza
1 Lombardia
2
Passando a osservare gli indicatori tendenziali [grafico 11], la performance dell’industria brianzola è leggermente inferiore a quella regionale per quanto riguarda la dinamica della produzione e degli ordini, con la dinamica degli ordini più positiva per effetto di una espansione della componente estera. La produzione industriale come osservato in precedenza risulta in crescita del +1,8%, quasi identica al +1,9% regionale. La dinamica tendenziale è positiva in ogni caso per tutti gli indicatori osservati, in modo particolare per il fatturato, sia a livello provinciale che regionale. La variazione rispetto al quarto trimestre del 2017 è positiva per gli ordini totali (+2,2%), di mezzo punto inferiore alla crescita lombarda (+2,7%). La dinamica tuttavia risulta estremamente differenziata quando viene suddivisa tra la componente interna e quella estera: la robusta crescita annua (+6,2%) degli ordini esteri contrasta infatti con la variazione nulla di quelli interni; anche a livello regionale, il portafoglio ordini esteri registra una dinamica migliore di quelli interni, la differenza però è contenuta entro il punto percentuale (+3,3% contro +2,3%). Relativamente al fatturato, la crescita tendenziale si conferma più robusta di quella della produzione (+4,4% contro +1,8%), superiore anche al dato del fatturato lombardo (+3,3%). La componente estera rimane il driver principale della crescita, nell’ordine del +9,9% annuo, mentre il fatturato interno si ferma a un più modesto +1,3%; anche in regione la dinamica dei mercati esteri (+5,4%) è migliore di quella dei mercati nazionali (+1,9%). 1,8 1,9
Produzione industriale
GRAFICO 11 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Monza Brianza e in Lombardia (IV trimestre 2018, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano, Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
4,4
Fatturato totale
3,3 9,9
Fatturato estero
5,4 1,3
Fatturato interno
1,9 2,2 2,7
Ordini totali
6,2
Ordini esteri
3,3 0,0
Ordini interni 0
2,3 2
4 Monza-Brianza
6
8
10
12
Lombardia
Passando all’analisi degli indicatori afferenti al mercato del lavoro, l’industria manifatturiera brianzola mostra nel quarto trimestre del 2018 un utilizzo della CIG in linea con gli scorsi trimestri, soprattutto per quanto concerne la quota di imprese che ne hanno fatto ricorso, mentre è leggermente negativo l’indicatore occupazionale. È infatti lievemente in rosso (-0,4%) il saldo trimestrale tra entrate e uscite dal mercato del lavoro, in linea con quanto avviene anche a livello regionale (-0,3%). Osserviamo dunque un tasso di ingresso nel mercato del lavoro pari all’1,4% e un tasso di uscita attestato all’1,8%; rispetto allo stesso trimestre del 2017 si registra un lieve peggioramento del saldo (era pari allo 0,3%), per effetto sia di una riduzione delle entrate che di un incremento delle uscite. Riguardo alle situazioni di crisi aziendale, nel trimestre in esame il 5,3% delle imprese manifatturiere brianzole ha dichiarato di avere fatto ricorso alla cassa integrazione; le ore di CIG utilizzate sono state lo 0,7% del monte ore trimestrale. Si tratta di valori che come si può osservare rimangono in linea con quanto osservato nei trimestri più recenti [grafico 12].
% casi ricorso a CIG
Saldo % tra ingressi e uscite di addetti
% CIG su monte ore trimestrale
35
7
30
6
25
5
20
4
15 3 10
GRAFICO 12 CIG utilizzata (scala destra) e saldi tra ingressi e uscite di addetti (scala sinistra) in provincia di Monza Brianza (anni 2008-2018, valori percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
2
5
1
0
0
-5
-1
-10 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
LA PREVISIONE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2019 Le aspettative per il prossimo trimestre degli imprenditori dell’industria brianzola segnalano un peggioramento complessivo del clima di fiducia. L’indicatore dato dal saldo tra le indicazioni di aumento e diminuzione peggiora per tutti e quattro le variabili considerate e ha segno negativo per quanto riguarda la domanda interna. Riguardo in primo luogo le aspettative sulla produzione industriale, scende a meno di un quinto la quota di imprenditori che si dichiarano ottimisti (19%), contro un 12,7% che si aspetta una diminuzione, per un saldo positivo di 6,3 punti percentuali [grafico 13]. Il restante 68% circa degli operatori prevede dunque per il primo trimestre del 2019 una produzione industriale stabile. Riguardo all’occupazione la previsione di stabilità riguarda come di consueto la larghissima maggioranza dei rispondenti (81,7%); tra coloro che esprimono un giudizio di incremento o di diminuzione, poi, gli ottimisti (9,5%) sono di poco superiori ai pessimisti (8,7%). 50
GRAFICO 13 Aspettative su produzione industriale e occupazione in provincia di Monza Brianza (anni 2007-2018, saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV 2007
2008
2009
2010
2011
Produzione
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Occupazione
Concludendo l’analisi con l’osservazione delle aspettative sulla domanda, queste ultime mettono in evidenza un leggero peggioramento delle prospettive che riguardano sia il mercato italiano sia l’estero [grafico 14]. Sul fronte della domanda interna, a un 12,8% di aspettative di crescita si contrappone un 18,4% che prefigura una diminuzione, producendo quindi un saldo negativo (-5,6 punti percentuali). Le aspettative sulla domanda estera vedono invece il saldo rimanere in terreno positivo, ancorché in peggioramento se confrontato con le aspettative espresse dagli operatori nello scorso trimestre. Mentre le previsioni di stabilità riguardano il 65,2% degli imprenditori, le prospettive di aumento interessano il 20% degli imprenditori intervistati; il restante 14,8% si attende invece una diminuzione.
GRAFICO 14 Aspettative su domanda interna ed estera dell’industria manifatturiera di Monza Brianza (anni 2007-2018, saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
50 40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Domanda interna
2015
2016
2017
2018
Domanda estera
LA DINAMICA DELL’INDUSTRIA LODIGIANA Nel quarto trimestre del 2018 il manifatturiero lodigiano prosegue il trend di crescita tendenziale della produzione [grafico 15]. Segno positivo anche per tutti gli indicatori congiunturali: in particolare si segnala una crescita piuttosto robusta per gli ordini, sia per la componente interna che per quella estera. Tale scenario di crescita viene corroborato dal clima di fiducia che emerge dalle aspettative per il prossimo trimestre degli imprenditori, in miglioramento per tutti gli indicatori considerati. La dinamica tendenziale della produzione industriale ci restituisce una crescita del 3,3%, superiore rispetto alla media regionale (+1,9%). La dinamica congiunturale è invece molto più prossima a quella lombarda: si tratta in ogni caso di una crescita che procede a una velocità leggermente superiore, ovvero il +1,3% in provincia contro il +1% in regione. Il numero indice della produzione arriva a quota 120,7, ovvero oltre il 20% in più del livello dell’anno 2010 preso come base. Indice
Var. % 15
125 120
10
115 5 110 0
105
-5
100 95
-10 90 -15
85 80
-20 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
Var. % tendenziali
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Indice destag. produzione industriale
Se paragonati ai dati lombardi, gli indicatori congiunturali dell’industria manifatturiera lodigiana mettono in evidenza una crescita più robusta di quella regionale, in particolare modo come appena accennato per quanto concerne gli ordini, sia interni che esteri [grafico 16]. Per quanto riguarda produzione e fatturato si osserva una crescita a velocità inferiore ma comunque significativa. Entrambi gli indicatori mettono in evidenza un miglioramento rispetto alla dinamica registrata lo scorso trimestre, fenomeno che ritroviamo in misura analoga osservando quanto avviene a livello regionale.
GRAFICO 15 Produzione industriale della provincia di Lodi (anni 2007-2018, indice base 2010=100 e variazioni tendenziali trimestrali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
GRAFICO 16 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Lodi e in Lombardia (IV trimestre 2018, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
1,3
Produzione industriale
1,0 1,8
Fatturato totale
1,1 3,4
Ordini esteri
0,4 4,2
Ordini interni
1,6 0
1
2
3
Lodi
4
5
Lombardia
La dinamica trimestrale degli ordini mette in luce una crescita della componente interna maggiore rispetto a quella estera: si tratta infatti di un +4,2% destagionalizzato che supera la crescita degli ordinativi sui mercati esteri (3,4%); a livello di media lombarda si osserva lo stesso fenomeno, ma a velocità di crescita più contenute (+1,6% gli ordini interni e +0,4% quelli esteri). Il fatturato torna a far registrare una variazione positiva, recuperando il terreno perduto lo scorso trimestre: la dinamica delle vendite del lodigiano segna dunque un +1,8%, mentre a livello regionale si osserva una crescita di minore intensità (1,1%). La quota del fatturato estero sul fatturato totale del trimestre è del 28,7%, in linea rispetto a tre mesi fa e piuttosto distante dalla media regionale del 40,2%. Anche la dinamica tendenziale degli ordini è positiva e risulta a sua volta superiore alla media regionale [grafico 17]: la crescita annua per le imprese manifatturiere lodigiane è infatti dell’8,3%, dato che risulta ampiamente più consistente della variazione media regionale (+2,7%). Si tratta di una dinamica alla quale contribuiscono maggiormente gli ordini di provenienza domestica (+9,6% annuo) rispetto a quelli esteri, pure in forte crescita (+5,2%); in regione è invece la componente estera (+3,3%) a crescere di più rispetto a quella interna (+2,3%). 3,3
Produzione industriale
GRAFICO 17 Produzione industriale, fatturato e ordini in provincia di Lodi e in Lombardia (IV trimestre 2018, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
1,9 6,6
Fatturato totale
3,3 5,7 5,4
Fatturato estero
7,0
Fatturato interno
1,9 8,3
Ordini totali
2,7 5,2
Ordini esteri
3,3
Ordini interni
9,6
2,3 0
2
4 Lodi
6
8
10
12
Lombardia
Per il fatturato lodigiano risulta estremamente positiva anche la dinamica tendenziale: la crescita complessiva è del 6,6%, ampiamente più significativa della media regionale (+3,3%). Come succede per il portafoglio ordini, la crescita annua del fatturato nel quarto trimestre 2018 beneficia maggiormente dell’espansione della componente interna (+7%), anche se la dinamica delle vendite all’estero rimane comunque importante (+5,7%). In regione, viceversa, si segnala una dinamica del fatturato estero (+5,4%) migliore di quello interno (+1,9%). I dati che riguardano il mercato del lavoro ci restituiscono un quadro che si discosta poco da quello delle ultime rilevazioni sotto il profilo del ricorso alla cassa integrazione, e in lieve miglioramento per quanto riguarda il mercato del lavoro [grafico 18]. Il saldo tri,estrale tra entrate e uscite dal mercato del lavoro è leggermente po-
sitivo (+0,4%), seppure di poco peggiore a quanto rilevato nello stesso trimestre del 2017. Nel dettaglio, il tasso di entrata nel mercato del lavoro si attesta all’1,4%, quello di uscita all’1%. Per quanto riguarda la cassa integrazione guadagni, nel trimestre in esame nessuna delle imprese manifatturiere lodigiane intervistate ha dichiarato di averne fatto ricorso. % casi ricorso a CIG
Saldo % tra ingressi e uscite di addetti
% CIG su monte ore trimestrale
30
9 8
25 7 20
6 5
15
GRAFICO 18 CIG utilizzata e saldi tra ingressi e uscite di addetti in provincia di Lodi (anni 2008-2018, valori percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
4 10
3 2
5
1 0 0 -5
-1 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
LA PREVISIONE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2019 Le aspettative degli imprenditori lodigiani per il primo trimestre del 2019 riflettono il trend di crescita dei principali indicatori, mettendo in luce un clima di fiducia che migliora per tutte le variabili prese in considerazione. Riguardo alle aspettative sulla produzione industriale, scende la quota di coloro che si aspettano stabilità (56,8%); aumentano notevolmente invece (dal 17% al 27%) coloro che si aspettano una crescita della produzione, portando il saldo delle aspettative nuovamente in terreno positivo [grafico 19]. Le aspettative sull’occupazione vedono come di consueto una larga prevalenza di previsioni di stabilità (78,4% degli operatori); significativa però l’elevata quota di rispondenti che si attende una crescita dell’occupazione, pari al 16,2%. 40
GRAFICO 19 Aspettative su produzione industriale e occupazione in provincia di Lodi (anni 2007-2018, saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
20 0 -20 -40 -60 -80 I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV 2007
2008
2009
2010
2011
Produzione
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Occupazione
Con riferimento invece alle aspettative sulla domanda per il prossimo trimestre, i mercati esteri offrono ancora migliori prospettive di quelli interni per gli imprenditori lodigiani; per entrambi si segnala in ogni caso un miglioramento del clima di fiducia. Riguardo i mercati extra-domestici, le prospettive di aumento superano quelle di diminuzione di circa 16 punti percentuali (rispettivamente 22,6% contro 6,5%), mentre il restante 71% indica una previsione di stabilità. Sul versante della
domanda interna, invece, il margine tra ottimisti e pessimisti – seppur ancora positivo – si fa più sottile, trattandosi infatti di un 16,7% di aspettative di aumento contro un 13,9% di previsioni di calo [grafico 20]. 80
GRAFICO 20 Aspettative su domanda interna ed estera dell’industria manifatturiera di Lodi (anni 2007-2018, saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Industria Manifatturiera
60 40 20 0 -20 -40 -60 -80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2007
2008
2009
2010
2011
Domanda interna
2012
2013
2014
2015
2016
Domanda estera
2017
2018
NOTA METODOLOGICA Con il primo trimestre 2011, in occasione del passaggio alla nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, sono state introdotte delle innovazioni metodologiche che hanno richiesto la revisione retrospettiva delle serie storiche già prodotte. Tale revisione dei dati si aggiunge alla consueta rettifica trimestrale dipendente dal processo di destagionalizzazione che, utilizzando l’aggiunta della nuova osservazione trimestrale, consente di migliorare la stima del modello di destagionalizzazione e di correzione delle serie storiche, determinando una possibile variazione dei dati già pubblicati. Per tale motivazione, i dati storici riportati nella nota trimestrale possono presentare uno scostamento maggiore del solito rispetto a quanto pubblicato nelle analisi trimestrali precedenti anche in considerazione del cambio dell’anno base dell’indice della produzione industriale passato dall’anno 2005 all’anno 2010.
GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente
CI/N_04 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MONZA BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it