N 44 luglio

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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

ANNO VI - N째44 - 2015 PRIMO PIANO

"L'ITALIA DICE NO AI FORMAGGI SENZA LATTE" SPECIALE PAGINA 8

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Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

LA GRANDE VETRINA DELLE REGIONI AD EXPO


Roberto Moncalvo - PRIMO PIANO

SOMMARIO

Coordinatori regionali Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Maria Adelia Zana Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli

Marche Michela Fabiano Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Ignazio Manzone Sardegna Andrea Delogu

Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Pamela De Pasquale Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Ermanno Coppola, Marina Faraone, Corrado Finardi, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann, Rolando Manfredini, Giovanni Manfroni, Stefano Masini, Elisabetta Montesissa, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli

In copertina Davide Giarolli, collaboratore Azienda Agricola Alessandro Nicolli (Trento) Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 130 – Roma Impaginazione: Studio Polpo Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano

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Il presidente Moncalvo denuncia la diffida Ue per la rimozione del divieto di utilizzo delle polveri, sollecitata dall’associazione italiana delle Industrie lattiero casearie (Assolatte)

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PRIMO PIANO - Roberto Moncalvo “L'Italia dice no ai formaggi senza latte"

l via libera alla polvere di latte farà sparire 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni italiane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni”. Lo ha denunciato il presidente Roberto Moncalvo in occasione della mobilitazione che ha visto migliaia di allevatori, casari e consumatori in piazza Montecitorio a difesa del Made in Italy per impedire il via libera in Italia al formaggio e allo yogurt senza latte che danneggia ed inganna i consumatori, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale.

FONDAZIONE - Elisabetta Montesissa Educhiamo alla Campagna Amica contro il cibo spazzatura

FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli L'azienda agricola si trasforma grazie alla vendita diretta

FONDAZIONE - Redazione Nuovi accreditati

FONDAZIONE - Redazione

IL TRADIMENTO DEL MADE IN ITALY

Street food di Campagna Amica: una passeggiata nel gusto

Un rischio nato in seguito alla lettera di diffida inviata dall’Italia all’Unione Europea con la richiesta di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale n. 138 dell’11 aprile del 1974, che ha garantito per oltre 40 anni l’alta qualità della produzione casearia nazionale. Un diktat nato su sollecitazione dall’associazione italiana delle Industrie lattiero casearie (Assolatte) vero e proprio caso di alto tradimento del Made in Italy da parte di una associazione che ha agito contro gli interessi dell’Italia, dell’agroalimentare nazionale e forse di parte dei suoi associati.

INSERTO SPECIALE LA VETRINA DELLE REGIONI ITALIANE AD EXPO FONDAZIONE - Redazione

Fondazione Campagna Amica ancora più vicina ai cittadini grazie al sostegno dell’Unione Europea

FONDAZIONE - Redazione Con Medici Senza Frontiere per dire basta alla malnutrizione

FONDAZIONE - Daniele Taffon Rete Natura 2000, da vincolo ad opportunità per le imprese

VITA DI CAMPAGNA - Eugenio Milonis Un amico dalle lunghe orecchie

LETTO PER VOI - Stefano Masini Laudato si', una enciclica per salvare l’uomo moderno

FILIERA COLTA - Toni De Amicis Più professionalità, più protagonismo

Il presidente Moncalvo

Presidente Roberto Moncalvo Direttore Generale Toni De Amicis

“ L’ITALIA DICE NO AI FORMAGGI SENZA LATTE”

"Quelli che vogliono l’uso delle polveri sono gli stessi che sottopagano gli allevatori"

SONO DIVENTATI OLTRE 10.000 I PUNTI DI CAMPAGNA AMICA

BASTANO 2 EURO PER 15 MOZZARELLE “Con un chilo di polvere di latte che ha un prezzo sul mercato internazionale di 2 euro – ha ricordato Moncalvo – è possibile produrre 10 litri di latte (al prezzo di 20 centesimi, quasi la metà di quanto costa produrlo ai nostri allevatori), 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori. Quelli che chiedono all’Unione Europea di produrre il formaggio con la polvere sono gli stessi che sottopagano il latte agli allevatori italiani con prezzi che non coprono neanche i costi dell’alimentazione del bestiame. Una manovra che fa comodo a chi vuol continuare ad importare prodotti dall’estero da spacciare come Made in Italy per la mancanza di un adeguato sistema di etichettatura sull’origine dei prodotti lattiero caseari. Il risultato è che dall’inizio della crisi hanno chiuso in Italia oltre diecimila stalle da latte con la perdita di posti di lavoro e di reddito ma anche di un ruolo insostituibile di presidio del territorio”.

SCATTATA LA RACCOLTA DI FIRME

TRA TRA FARMERS FARMERS MARKET, MARKET, AZIENDE AZIENDE AGRICOLE, AGRICOLE, AGRITURISMI, AGRITURISMI, BOTTEGHE, BOTTEGHE, RISTORANTI RISTORANTI EE COOPERATIVE COOPERATIVE IN IN VENDITA VENDITA DIRETTA DIRETTA CHE CHE CON CON NOI NOI CONDIVIDONO CONDIVIDONO LE LE RAGIONI, RAGIONI, GLI GLI OBIETTIVI, OBIETTIVI, II VALORI VALORI EE UN UN UNICO UNICO SISTEMA SISTEMA DI DI CONTROLLO. CONTROLLO.

Coldiretti ha lanciato una petizione per chiedere l’impegno del Governo e del Parlamento affinché sia garantita la norma vigente sul divieto di detenzione e utilizzo della polvere di latte. Un’iniziativa che ha ricevuto già il sostegno di migliaia e migliaia di cittadini, assieme a quello di personalità del mondo politico, della cultura, dello spettacolo, della società civile.

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FONDAZIONE - Elisabetta Montesissa

Raffaella Cantagalli - FONDAZIONE

EDUCHIAMO ALLA CAMPAGNA AMICA CONTRO IL CIBO SPAZZATURA

L’AZIENDA AGRICOLA SI TRASFORMA GRAZIE ALLA VENDITA DIRETTA

Il progetto coinvolge oltre centodiecimila alunni degli istituti scolastici di ogni ordine e grado in tutta Italia L’obiettivo è formare quelli che saranno i consumatori di domani alla sana alimentazione e alla stagionalità

Con l’adesione alla Rete i produttori hanno aumentato il proprio fatturato in media del 21% Dal nuovo canale distributivo la possibilità di avere maggior controllo del mercato e liquidità immediata

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l progetto "Educazione alla Campagna Amica" coinvolge oltre centodiecimila alunni degli istituti scolastici di ogni ordine e grado in tutta Italia che partecipano ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L'obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

L’IMPEGNO INIZIA SUI BANCHI Fermare la vendita del cibo spazzatura nelle scuole a favore di alimenti locali, freschi e sani come spremute, frutta e verdura di stagione anche da sgranocchiare e in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico può contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità. La motivazione alla base di questo grande percorso, è la volontà di investire nel futuro, nelle nuove generazioni, per poter formare gli adulti di domani e sensibilizzarli, al fine di creare una classe di consumatori consapevoli e attenti.

OCCASIONI DI CRESCITA Proprio per questo, ogni anno con questo progetto raccoglie sempre più adesioni: Educazione alla Campagna Amica è uno straordinario modo per portare l’agricoltura e il mondo rurale nelle vite dei bambini, ma anche far conoscere a ragazzi più grandi che si stanno per affacciare al mondo

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adulto, le occasioni di lavoro e di crescita che da questo settore possono derivare. Attraverso questo percorso Coldiretti vuole mandare un segnale straordinario a tutta la comunità: partire dai più piccoli dando loro l’importanza che meritano lasciando un seme che dovranno coltivare con impegno e passione, come fanno gli agricoltori tutti i giorni attraverso il loro lavoro: curare qualcosa di piccolo affinché cresca sano e buono.

A scuola di campagna

ITALIVE E CAMPAGNA AMICA, IL TERRITORIO DAL VIVO Presentato ad Expo il progetto per un nuovo tipo di turismo È stato presentato nel padiglione di Coldiretti ad Expo il progetto “Italive.it – Il territorio dal vivo”, iniziativa realizzata grazie alla collaborazione di Codacons, Coldiretti e Autostrade per l’Italia, che valorizza il piccoli comuni promuovendo tra i cittadini la conoscenza di eventi, luoghi, cultura e prodotti enogastronomici del territorio locale. Il progetto – che ha raccolto grande apprezzamento tra il pubblico di Expo – è stato illustrato da Raffaella Cantagalli, Responsabile Promozione Fondazione Campagna Amica di Coldiretti, e ha visto la partecipazione dei sindaci di quei comuni scelti dagli utenti come “Best Destinations”. Durante l’incontro sono intervenuti il vicepresidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, il Presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti, e i sindaci dei

comuni di Santhià, Pederobba, Ceresara, Serra San Quirico, Nola, Foglianise, oltre a una rappresentanza di altri piccoli comuni. Importante l’entusiasmo mostrato oggi ad Expo per Italive, per la modalità innovativa di turismo che promuove, diffondendo soprattutto la conoscenza di territori e comuni minori, meno noti al grande pubblico. Il merito del progetto Italive.it è quello di aver realizzato una convergenza strategica e la promozione combinata tra attività culturali/ricreative, tipicità agroalimentari e itinerari enogastronomici, una nuova visione che vuole ottimizzare e valorizzare l’offerta turistica del “Sistema Italia”. Proprio da questa esperienza è nata la guida tascabile “Italive.it - Best Destinations, Winner Events”, che sarà distribuita gratuitamente al pubblico.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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ual è il comportamento d’acquisto dei clienti? Come è percepita Campagna Amica all’esterno? E soprattutto, come la vendita diretta impatta sul bilancio e sulle scelte aziendali di vita delle imprese agricole? Siamo tornati nei mercati di Campagna Amica (*) per una nuova indagine al fine di capire come si sta evolvendo il mercato e di misurare la soddisfazione di clienti e produttori agricoli. I dati hanno evidenziato un effetto molto positivo sulla “salute dell’azienda” che aderisce ai farmers market accreditati. Un risultato interessante sotto vari aspetti: economico, commerciale, lavorativo, formativo e, non meno importante, sociale e relazionale. Partendo proprio dall’aspetto economico, l’indagine ha rilevato che il 64% dei produttori dichiara di avere aumentato il fatturato mediamente del 21% grazie a un nuovo canale distributivo organizzato e stabilizzato. Canale che gli consente di aumentare il prezzo di vendita, di avere liquidità immediata (il cliente paga in contanti) e di potersi organizzare direttamente prevedendo e misurando le dinamiche di cui ha pieno controllo.

dovuto incrementare la forza lavoro (40% degli intervistati) e diversificare specializzando le risorse a disposizione (37% degli intervistati). Si è passati così da una media di circa 2,7 lavoratori per azienda a 4,1 (+ 52%) con un inserimento di nuove risorse (impiegate a diverso titolo) di età media di 34 anni. Le mansioni che hanno richiesto un maggiore investimento di energie sono state principalmente quelle produttive, perché le aziende hanno aumentato e diversificato l’offerta ma anche la vendita e le connesse azioni di promozione e di marketing.

zionalità. Non solo, la vendita diretta ha inoltre richiesto la professionalità di esperti in etichettatura e confezionamento che rendessero possibile la commercializzazione del prodotto nel rispetto delle normative igienico sanitarie. La nostra indagine ci conferma che il progetto di Campagna Amica e Coldiretti sta impattando positivamente su oltre il 70% delle aziende coinvolte e sta rapidamente modificando l’approccio culturale che questi imprenditori coraggiosi stanno adottando nella gestione delle proprie risorse e nel rapporto con la società.

CAMBIA L’APPROCCIO CULTURALE

(*) campione rappresentativo della distribuzione geografica sul territorio nazionale e delle dimensioni dei mercati.

Tutto ciò ha richiesto risorse più specializzate e formate che approcciassero questo nuovo lavoro, reso possibile solo grazie alla legge sulla multifun-

Fonte Dati Ixè per Campagna Amica

Cresce il reddito per chi vende con Campagna Amica

OLTRE LA MATERIA PRIMA Il fatto di dovere andare oltre la produzione di materie prime e di dovere trasformare, confezionare, etichettare, promuovere e vendere il cibo, ha comportato un radicale cambiamento nell’assetto lavorativo delle aziende. Prima di tutto hanno necessariamente

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FONDAZIONE - Redazione

Agri night market – Crema (Cr) È un percorso nuovo, originale, ma sempre nel segno del vero Made in Italy quello che è stato avviato a Crema e che ha già riscosso la simpatia e la partecipazione dei cittadini. È l’Agri night market, un mercato che abbina la vendita a km zero all’agriaperitivo. Il mercato si svolge, per tutto il semestre di Expo, presso il suggestivo vecchio Mercato Austroungarico, alle

spalle dei portici di Piazza Duomo. Protagoniste indiscusse sono tutte le eccellenze dei territori cremasco e cremonese, dal salame al pane, dai formaggi alla birra, dal miele alla frutta, dalle focacce ai biscotti, dai prodotti di mais corvino a quelli a base di grano monococco. Per completare l’aperitivo, l’offerta è integrata da alcuni prodotti che non appartengono all’agricoltura

locale, come vino e olive, ma che sono fornite dalle aziende agricole delle province vicine.

Pontinia (Lt) – La Fattoria di Campagna Amica “Azienda Agricola Circe” A pochi chilometri dal mare del Circeo, là dove la pianura incontra i Monti Lepini, non lontano dal borgo medioevale di Fossanova, c’è la tenuta agricola Circe nella quale vengono allevati bufali da latte. L’azienda, che si estende per 270 ettari tra i fiumi Ufente e Selcella, rappresenta il luogo ideale, dal punto di vista geografico e climatico, per l’allevamento di questi animali che necessitano essenzialmente di tre

cose: terra, sole e acqua. Il sogno comincia negli anni ’50, quando nonno Ermenelgido decide di abbandonare ovini e bovini per dedicarsi esclusivamente all'allevamento di bufale per la produzione di latte. I suoi successori decidono di completare la filiera; ed è così che, grazie a miglioramenti agronomici ed utilizzando tecnologie all’avanguardia, si comincia a trasformare il latte in formaggio e viene costruito

il caseificio dove la lavorazione è esclusivamente artigianale.

Muravera (Ca) – Il Ristorante Campagna Amica nel Piatto “Sa Cardiga e Su Pesci” Nel 1979 Franco Massessi, passeggiando tra i mirti deliziosi e rigogliosi lentischi nelle colline di Costa Rei, decide che quella fetta di paradiso terrestre sarebbe stata la sua casa per sempre. E così nel marzo dell’anno dopo Franco e la moglie Anna decidono di acquistare un ristorante. Quando iniziarono l'attività i loro due

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figli Michele e Federica erano ancora in tenera età, ma con il passare degli anni seguirono, astutamente, le orme dei genitori rendendosi attivi nella gestione del locale. E oggi sono affiancati dai rispettivi coniugi Katia e Thomas. I frutti di questo duro lavoro non tardarono ad arrivare e dal 1986 Sa Cardiga e su Pisci ebbe la

sua consacrazione annoverando il suo nome nelle più importanti Guide Gastronomiche. Peculiarità della Cucina è la rigorosa preferenza per i prodotti attentamente selezionati dall'esperienza di Franco, che resta fedele al suo impegno recandosi ogni giorno, di buon ora dagli amici pescatori delle Coste del Sarrabus .

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


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STREET FOOD DI CAMPAGNA AMICA: UNA PASSEGGIATA NEL GUSTO Il fenomeno del cibo da strada sta conquistando sempre più cittadini grazie al legame con il territorio Tante le esperienze imprenditoriali di successo che si sono sviluppate lungo lo Stivale con l’estate

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omplice l’estate si moltiplicano le iniziative che vedono protagonista il buon cibo di strada a filiera corta, fenomeno che sta conquistando sempre più cittadini. Secondo un sondaggio Coldiretti sono 35 milioni gli italiani che si rivolgono a questa forma di ristorazione perché concilia l’esigenza del risparmio con la scoperta del territorio e dei suoi prodotti tipici da poter gustare proprio in strada passeggiando. Ecco alcuni esempi.

MILANO Dopo il successo ottenuto all’interno di Expo, una delegazione di imprenditori agricoli under 30 è stata a Casa Abruzzo, a Brera nell’ambito del progetto del Polo Agire “Discover The best food and Wine” per presentare il finger food made in Abruzzo con “bollicine” delle giovani cantine regionali. Così, con il supporto dell’agrichef Gabriele Maiezza hanno conquistato i milanesi con un brunch a base di “miniature” di menu tipici nei “bicchierini da mangiare” in pieno stile finger food e un happy hour con Dj Set e vini delle più giovani cantine abruzzesi, il tutto rigorosamente in piedi spizzicando con le dita piccoli bocconcini di ceci allo zafferano, lenticchie di Santo Stefano con guanciale croccante e crostatine di solina con pomodoro a pera.

UMBRIA Un panino 100% Made in Italy. Sta girando l’Umbria, e presto il resto d’Italia, “Umbrino il panino”, una specialità preparata

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Da Milano a Oristano, tipicità protagoniste rigorosamente con prodotti locali e firmati Campagna Amica. Il pane dell’azienda agricola Lucarelli di Bevagna, l’hamburger di chianina dell’azienda Luchetti di Collazzone, il tutto insaporito dal formaggio della Grifo Latte di Ponte San Giovanni. Prodotti sicuri e di qualità che danno al panino un sapore unico che solo i prodotti della terra possono garantire. “Umbrino” vuole essere un “esperimento” per portare in giro per il Paese un panino a km 0 che con sé porti anche la tradizione di una regione dalle tante risorse gastronomiche e non solo.

ROMA La Apecar griffata Campagna Amica fa bella mostra di sé nel cortile interno del Mercato del Circo Massimo, tra i tavoli di legno e l’orto. Vende centrifugati di frutta e verdura a “metro 0” perché realizzati rigorosamente

con i prodotti freschi del nostro mercato. L’idea è semplice: offrire street food di qualità nella cornice di un mercato dei produttori. E per farlo ha scelto un luogo “cult” per gli appassionati della spesa a km zero.

ORISTANO Le panadas di carne e vegetariane insieme alla dissetante frutta di stagione preparate dall’agriturismo Il Giglio di Antonella Orrù di Siamaggiore; i formaggi a caglio vegetale abbinati alla pancetta di suino e al pane carasau dell’Agriturismo Su Grabiolu di Siamanna della Società Busia-Mulas; le carni grigliate di suino, cavallo e asinello serviti in una unica combinazione con verdure al forno dell’ Agriturismo Archelao di Oristano di Sandro Dessì; infine un gelato rinfrescante a base di latte di pecora realizzato dall’Agriturismo Terra Usanna di Gonnostramatza della Società F.lli. Cuscusa. Questi i primi prodotti proposti presso lo spazio all’aperto dei locali del Bar-Caffetteria Caffesiño in via De Castro ad Oristano, in una serata animata anche dalle note musicali delle note jazz.


SPECIALE

SPECIALE

ORTOFRUTTA BOOM, DAI NUOVI MESTIERI ALLO STORICO SORPASSO SULLA CARNE Ad Expo si è celebrata la giornata della frutta e della verdura organizzata al Padiglione Coldiretti Dal sommelier al tutor della spesa, intorno al settore nascono nuove opportunità professionali

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er la prima volta la spesa per frutta e verdura degli italiani ha sorpassato quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo. Il dato emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della Giornata dell’ortofrutta al Padiglione Coldiretti ad Expo con migliaia di agricoltori provenienti dalle campagne delle regioni insieme al Ministro Maurizio Martina e al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. La spesa degli italiani per gli acquisti di frutta e verdura infatti rappresenta ora il 23 per cento del totale del budget destinato dalle famiglie all’alimentazione per un importo di 99,5 euro per famiglia al mese contro i 97 euro della carne che, con una incidenza del 22 per cento sul totale, perde per la prima volta il primato. “E’ in atto a livello globale una tendenza al riconoscimento del valore alimentare della frutta e verdura alla quale dobbiamo saper dare una risposta concreta”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi”.

L’INNOVAZIONE SI FA LAVORO L’affermarsi dell’ortofrutta nella dieta degli italiani ha fatto nascere opportunità professionali come dimostrano i nuovi mestieri della frutta e verdura scesi in campo all’Expo per iniziativa della Coldiretti con dimostrazioni pratiche, dal sommelier che insegna a scegliere il miglior tipo di frutta da abbinare al pasto, allo scultore che crea magie usando le verdure, dal personal trainer dell’orto che insegna il fai da te a quello della spesa che aiuta ad ottimizzare gli acquisti di frutta e verdura. I sommelier della frutta sono molto richiesti nelle scuole e cominciano a fare capolino negli agriturismi e nei ristoranti per insegnare

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soprattutto alle nuove generazioni e non a riconoscere varietà, grado di maturazione, sapore, colore, origine e profumo di mele, pere, pesche e anche dei piccoli frutti. Ma c'è di più, e chi punta al titolo di "Maestro assaggiatore", il grado più alto della categoria, può frequentare corsi tenuti da docenti universitari ed esperti in analisi sensoriale ed aspirare grazie a queste conoscenze di trasformare un hobby in un vero e proprio lavoro.

LA VOGLIA DI ORTO In questi ultimi anni con la ricerca della salubrità si è verificato peraltro un diffuso interesse alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all'occorrenza, con quasi 20 milioni di italiani che aspirano ad avere il pollice verde secondo l’Indagine Coldiretti/ Censis. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso - continua la Coldiretti - la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che - continua la Coldiretti - è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale con dei veri e propri “personal trainer dell’orto” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale, messi a disposizione dalla rete degli orti urbani di Campagna Amica.

UN AIUTO PER I CONSUMATORI C’è pero’ anche il tutor della spesa che guida i consumatori nelle scelte di acquisto di un bene diventato piu’ prezioso con l’indicazione non solo delle provenienze, delle stagionalità delle varietà migliori da scegliere, ma anche delle specifiche proprietà salutistiche senza dimenticare le modalità di conservazione di prodotti altamente deperibili soprattutto con il caldo, per aiutare a risparmiare, senza rinunciare alla qualità. Una figura - spiega la Coldiretti - presente in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare frutta e verdura di stagione direttamente dagli agricoltori, ma che è anche richiesta per la preparazione di volantini informativi o cartelli in altre forme distributive.

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MADE IN ITALY SFREGIATO IN UN PAESE SU 4 In almeno un Paese su quattro (25 per cento) tra quelli che partecipano ad Expo sono realizzate e vendute diffusamente fantasiose ed imbarazzanti interpretazioni di piatti e prodotti alimentari falsamente italiani in sfregio all’identità del Made in Italy. Lo ha denunciato la Coldiretti divulgato in occasione dell’Assemblea nazionale ad Expo, dove per la prima volta è stata realizzata una esposizione con esempi scovati nei diversi continenti per denunciare pubblicamente l’oltraggio che si realizza a danno dell’identità e della reputazione della cultura alimentare nazionale. Dal Thai pesto che corregge in stile orientale la prestigiosa salsa ligure alla SauceMaffia del Belgio per intingere le patatine, dal kit statunitense per preparare in pochi giorni a casa il Parmigiano a quello per il vino Barolo, ma ci sono anche gli improbabili tortelloni con la polenta austriaci, i chapagetti coreani e il prosciutto San Daniele del Canada, oltre agli spaghetti alla bolognese, diffusi ovunque tranne che in Italia, tra gli esempi delle storpiature che è costretto a subire il patrimonio enogastronomico italiano nel mondo.

DOPO ANNI TORNA IN TAVOLA IL PORCETTO SARDO PROIBIT0 Dopo 3 anni e 7 mesi di blocco totale che hanno impedito fino ad ora di varcare i confini dell’isola è arrivato ad Expo l’originale “porcetto sardo”, che è l’unico prodotto nazionale a godere della deroga speciale del Ministero della Salute, prevista a livello internazionale nel caso di Esposizioni Universali. L’iniziativa è degli allevatori sardi della Coldiretti che insieme al presidente nazionale Roberto Moncalvo hanno offerto porcetto in assaggio nel padiglione “No farmers no party“ dell’Expo sotto la sorveglianza speciale, in tutte le fasi di arrivo, preparazione, cottura e distribuzione, delle autorità sanitarie che sono state preventivamente informate dell’iniziativa a garanzia del rispetto delle procedure. Una festa che ha coinvolto molti visitatori italiani e stranieri che hanno potuto apprezzare in esclusiva uno dei prodotti più caratteristici dell’identità nazionale e della Sardegna.

UN EXPO DI LUSSO COL MADE IN ITALY A TAVOLA Dall’essenza di bergamotto per profumi Doc allo spumante con polvere d'oro, dal caviale di lumaca all'extravergine italiano Dop piu' caro ma anche bottiglie gioiello con etichetta in Swarosky, bottarga, tartufo e culatello sono solo alcuni esempi delle specialità Made in Italy più preziose che la Coldiretti ha messo in mostra ad Expo nella Top Ten del lusso che piace presso il padiglione “No farmers no party”, all’inizio del Cardo, Ingresso sud. Nello scrigno dei prodotti “preziosi” ci sono veri e propri gioielli alimentari tra i piu’ costosi e ricercati dell’agricoltura italiana ma anche sofisticate innovazioni che piacciono ai consumatori più esigenti e raffinati dell’intero globo.

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SPECIALE

SPECIALE

MARCHE: FESTA PER OTTOMILA TRA TIPICITÀ E MUSICA AD EXPO

EMILIA ROMAGNA: “SPARITI” 9.000 KG DI PRODOTTI DAI SALUMI ALLA PASTA

Nella cinque giorni dedicata alla regione grande successo per le bontà enogastronomiche E alla fine il Padiglione del Messico chiede di poter fare la sua festa nel roof garden marchigiano

Le specialità regionali hanno riscosso grande interesse da parte degli operatori pubblici In una settimana sono state distribuite 3,5 tonnellate soltanto di ciliegie di Vignola

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re tonnellate e mezzo di prodotti agroalimentari consumati tra pranzi, cene e degustazioni; oltre ottomila visitatori e settecento produttori marchigiani coinvolti negli oltre quaranta eventi. Sono i numeri della settimana che ha visto gli agricoltori della nostra regione protagonisti al Padiglione Coldiretti ad Expo2015, su iniziativa della Coldiretti Marche e delle federazioni provinciali. Quasi duemila i soli visitatori e ospiti che hanno mangiato a pranzo e cena le specialità marchigiane nel Roof Garden “Farmers Inn” di Campagna Amica, cui ne vanno aggiunti almeno altri seimila coinvolti nelle tantissime degustazioni promosse all’interno del Padiglione Coldiretti dalle cento aziende agricole presenti. Tanti anche gli appuntamenti convegnistici, cui ha preso parte il presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

che, il tutto innaffiato da 1.500 bottiglie di vino e altre 400 tra vino cotto, vino di visciola e liquore Varnelli. Ma accanto alle eccellenze agroalimentari non sono mancate quelle artigiane, dalla Fisarmonica di Castelfidardo ai cappelli di Montappone, dalle scarpe artigianali alla ceramica ascolana, fino al merletto di Offida.

PRODUTTORI VERI VS VIRTUALE

OLIVE ASCOLANE A RUBA Nel dettaglio, sono “andati via” 400 chili di salumi, 150 chili di carne di razza bovina marchigiana, 200 chili di formaggi, 700 di frutta fresca (ciliegie, albicocche, ecc.), 300 chili di pasta e maccheroncini di Campofilone, 100 chili di legumi, 70 chili di marmellate e confetture,100 litri di olio extravergine di oliva più 200 basi per la pizza biologi-

“Per testimoniare il successo del nostro stand basterebbe dire che i vicini del Padiglione del Messico hanno chiesto di poter fare una festa da noi dopo aver assistito alle nostre iniziative dalla terrazza di dirimpetto – sottolineano il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante, e il direttore Enzo Bottos -. Ma più in generale, siamo estremamente soddisfatti per i numeri registrati, che confermano come la possibilità di portare ad Expo i produttori veri rispetto al virtuale che predomina negli altri padiglioni sia il valore aggiunto che fa la differenza rispetto agli altri. Nelle Marche abbiamo dei tesori enogastronomici che vanno promossi e tutelati ed Expo è stata un’occasione preziosa in tal senso”.

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ono andati a ruba i prodotti agricoli dell’Emilia Romagna portati ad Expo da Coldiretti Emilia Romagna dall’8 al 14 giugno. In un settimana – comunica Coldiretti regionale – nel nostro padiglione, all’inizio del cardo sud, sono passati 20 mila persone che hanno degustato la bellezza di quasi 9.000 chilogrammi di prodotti al top della qualità dell’enogastronomia emiliano romagnola, dai salumi alla pasta fresca, dalle carni ai formaggi. Le regine della settimana sono state le ciliegie di Vignola (Modena) di cui sono state distribuite 3,5 tonnellate, grazie al successo riscosso dal “frutta party”, momento di degustazione durante il quale oltre alle ciliegie era possibile degustare la frutta di stagione: albicocche, meloni, cocomeri, le prime pesche e frutti del sottobosco. La frutta è stato elemento importante anche della “colazione all’italiana”: pane burro e marmellata, accompagnati da latte, orzo, miele e frutta, ogni mattina hanno dato il benvenuto a migliaia di visitatori appena arrivati ad Expo.

LA PASSIONE PER LA TERRA

DALLA COLAZIONE AL FRUTTA PARTY “Colazione all’italiana” e “frutta party”, animati con bande musicali e musicisti, anche di street music, figuranti e artisti, insieme con le sfogline dei laboratori della pasta, sono stati un autentico traino per

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

portare la gente dell’Expo a visitare il padiglione Coldiretti e degustare i prodotti di eccellenza dell’Emilia Romagna, che hanno offerto un panorama di tutta la Regione, dai vini di Rimini alle pesche di Forlì-Cesena, dall’olio Dop di Brisighella (Ravenna) ai meloni di Ferrara, dai tortellini bolognesi e modenesi alle ciliegie di Vignola, dall’aceto balsamico tradizionale di Modena al Parmigiano Reggiano di Modena, Parma e Reggio Emilia, dal culatello di Parma ai salumi e al Grana Padano piacentini. “E’ stata occasione di conoscere la nostra regione per tanti visitatori – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – provenienti non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo, armata di tanta voglia di conoscere e tante videocamere per registrare eventi e prodotti”. Grazie anche a incontri e dibattiti, cui hanno partecipato oltre alla gente comune anche vari responsabili commerciali esteri interessati ai nostri prodotti – sottolinea Coldiretti – la settimana dell’Emilia Romagna, alla quale sono intervenuti a più riprese il presidente nazionale, Roberto Moncalvo e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, è stato momento di approfondimento e conoscenza anche per politici italiani, nazionali e locali, tra cui l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Simona Caselli, uomini di governo stranieri, come il ministro dell’Agricoltura dell’Uganda, Vincent Bamulangaki Ssempijja, e il governatore dello Stato del Nebraska Pete Ricketts, con i quali sono stati avviati contatti per future collaborazioni.

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“Abbiamo avuto modo – ha detto il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – di far conoscere i prodotti e i produttori dell’Emilia Romagna al popolo dell’Expo e far nascere in loro il desiderio di visitare il territorio che è all’origine di queste eccellenze. Un territorio che noi abbiamo portato, oltre che con i prodotti, anche con i racconti dei produttori, soprattutto giovani, e con storie come quelle della reggia di Rivalta di Reggio Emilia, o come la documentazione del primo disciplinare del Parmigiano Reggiano ritrovato nell’archivio di Stato di Parma e che la stessa Coldiretti ha contribuito a far restaurare. Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie ai produttori nostri soci che a Milano hanno voluto portare il loro prodotti e soprattutto la passione per la loro terra.”

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SPECIALE

L'UMBRIA ENTRA NEL CUORE CON IL MENU DEL PELLEGRINO

AD EXPO IL CIBO DIVENTA ARTE CON LE ECCELLENZE DELLA LIGURIA

Tante le iniziative promosse in occasione della settimana dedicata alla regione Tra i grandi protagonisti, l’olio extravergine, il suino umbro e late e formaggi della Grifo

La settimana dedicata all’agricoltura ligure ha visto alternarsi degustazione e momenti di spettacolo Dal basilico alle olive taggiasche, prodotti di qualità protagonisti grazie alla maestria degli agrichef

È

iniziata in occasione della Giornata ufficiale dedicata al pane da Expo, con lavorazione “in diretta” da parte dell’Agricola Lucarelli di Bevagna (Pg) e il suo progetto “Granarium: dove il grano diventa pane”, l’attesa esperienza milanese della Coldiretti Umbria, i cui produttori in prima persona dal 15 al 21 giugno hanno animato il roof garden con menu a sorpresa degli agrichef e dando vita tutti i giorni a laboratori, presentazioni, educational, street food e agriaperitivi, insieme a Giovani Impresa. Ad aprire la settimana, “UMBRIAcatevi d’olio, a cura dell’Aprol Perugia, che ha deliziato i visitatori, specie quelli stranieri, con “Suggestioni sensoriali sugli oli umbri”. Successo quotidiano per colazioni e merende in versione street food, con tanta frutta di stagione e con i prodotti del Gruppo Grifo Agroalimentare a cominciare dal latte 100% made in Umbria, yogurt e formaggi. Eccellenze dell’Umbria sempre più alla ribalta grazie anche ad alcuni rappresentanti della Federazione Italia-

na Cuochi, artefici dell’“Umbria nel piatto e nel bicchiere”. Apprezzate anche “Orto & Tartufo” dell’Azienda Spernanzoni e le attività di fattoria didattica per bambini (“mani in pasta” e “a scuola di legumi”), a cura di due agriturismi umbri (“Terrantica” e il “Podere”).

PER UNA SANA ALIMENTAZIONE Proprio alla lotta all’obesità infantile e alla sana alimentazione è dedicato il Progetto Eurobis che coinvolge anche Coldiretti Umbria e i cui obiettivi principali sono stati spiegati a Milano. Per

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SPECIALE

l’occasione, presente anche una delegazione umbra di Donne Impresa Coldiretti e dei bambini dell’Istituto Leonino di Terni, già vincitori di un premio nazionale sulla promozione delle eccellenze umbre collegato ad Expo. Seconda parte della settimana con illustrazione e degustazione, davanti a stampa internazionale ed esperti di settore, del “Menu del Pellegrino”, una delle iniziative alla base del Protocollo d’Intesa tra Coldiretti Umbria, Fondazione Campagna Amica e il Consorzio Umbria & Francesco’s Ways, dedicato al turismo spirituale. Ribadito come alla base del Menu, studiato dal Consorzio per riproporre in chiave moderna i cibi della tradizione, ci siano i prodotti umbri delle imprese agricole Campagna Amica.

SALUMI DA MOVIDA Alla movida del week end milanese all’Expo, dedicati invece il “Suino Umbria Day” e “Chianina by Night”, con educational e degustazioni a cura dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria, del CCBI Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane, della Co.pro.car. San Nicolò e Agrigest Società Cooperativa Agricola di Montecastrilli. Obiettivo, far apprezzare ulteriormente le produzioni umbre, visto che la zootecnia rappresenta oltre un terzo della PLV agricola regionale. Il tutto arricchito, nel corso della settimana, dagli interventi dei produttori vitivinicoli Goretti, Di Filippo, Berioli, Cantina Colli Amerini, Fattoria Colle Allodole, Castello delle Regine, Fongoli, Rafin, Montioni e della Cantina Tudernum, protagonista anche di una serata a tema “l’Umbria da Bere”, ma anche dalle aziende Campagna Amica di vendita diretta La Valletta, Pennazzi, Agriavicola Piccioni Italiani, Agricola Angelucci, Valle dell’Oasi e Carletti, con legumi, cereali, uova bio, prodotti a base di piccione, olio e salumi. A valorizzare i vari eventi all’insegna dello slogan “L’Umbria nel Cuore” infine, sono intervenuti in diverse giornate, gli Sbandieratori e tamburini di Narni (Tr), con esibizioni che hanno tenuto “alti” i vessilli Coldiretti, ma anche i “Briganti” di Umbertide (Pg), gruppo “folkumoristico” le cui performance canore hanno portato le tradizioni, l’elogio dei prodotti della terra ed un pezzetto di “Ottocento” all’Expo.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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guria protagonista ad Expo 2015 con Coldiretti. Dal 22 al 28 giugno le aziende agricole della regione hanno “invaso” gli spazi della kermesse milanese per raccontare al visitatore straniero e non le eccellenze del proprio territorio. “La presenza di Coldiretti a Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di raccontare il legame tra l’economia e la società italiana e i suoi agricoltori, soffermandosi sul ruolo che essi svolgono: di produttori di beni, di custodi della bellezza della campagna italiana, di innovatori di prodotto, di propulsori delle comunità locali – spiega Gerolamo Calleri, presidente di Coldiretti Liguria – Il nostro è un racconto che punta tutto su elementi esperienziali facendo entrare fisicamente il visitatore nel mondo vero dell’agricoltore, preferendo la chiave della relazione materiale”. Durante la settimana, ogni mattina alle 10 è stata proposta una colazione Ligure con i prodotti delle aziende agricole sparse sul territorio,dal classico pane e marmellata al pane e olio, senza dimenticare la tipica focaccia.

TRA PESTO E FOCACCIA

DALLA TERRA AL MARE Grande spazio, ogni giorno, ad un prodotto tipico differente. Ad aprire “le danze” è stato ovviamente con il basilico, per poi cedere il palcoscenico all'oliva taggiasca in tutte le sue derivazioni, dall'olio al patè alle olive conservate, al tè alle olive. Giornate particolari sono state dedicate anche ai fiori, ai pescatori delle cooperative liguri e alle loro iniziative (compreso lo street food e il Dop acciughe sotto sale), alle birre artigianali, frutto del progetto per la valorizzazione del territorio della Val Bormida, che vede collaborare le aziende Coldiretti e il Cersa di Albenga.

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Al roof garden “Farmers Inn” ci hanno pensato gli agrichef di Campagna Amica a deliziare i visitatori a pranzo e a cena. Roberta Moggia (agriturismo 5 terre); Cinzia Angellotti (agriturismo Il Fienile –Spezia); Andrea Mantello (agriturismo Veggia Dian - Imperia) hanno proposto degustazioni con piatti tipici tipo: focaccia genovese, trofie al pesto, penne ai tre sapori (con colatura di acciughe, olive e pomodori secchi), pasta al pesto con fagiolini, acciughe fritte, cuculli, salame, formaggio, bruschette con olive, “condiggion”, sardenar, “mesciua” e tanto altro. Ovviamente tutti i piatti sono stati accompagnati dai vini liguri. Ma non di solo cibo ha vissuto lo spazio gestito da Coldiretti Liguria, che si è aperto anche all’arte. La rassegna dal titolo “Cibo è arte” ha visto, infatti, alternarsi nel padiglione Coldiretti spettacoli teatrali, musica dal vivo, mostre di pittura, cooking show, e performance di composizione floreale.

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FONDAZIONE - Redazione

Redazione - FONDAZIONE

CON MEDICI SENZA FRONTIERE PER DIRE BASTA ALLA MALNUTRIZIONE

FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA ANCORA PIÙ VICINA AI CITTADINI GRAZIE AL SOSTEGNO DELL’UNIONE EUROPEA

Campagna Amica ha dato spazio nei propri mercati alle iniziative dell’associazione umanitaria I fondi raccolti dalla Ong vengono utilizzati per i progetti a favore delle popolazioni africane

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on questo primo articolo cominciamo un viaggio nella terra attraverso la Politica Agricola Comune (PAC). Sì, perché Campagna Amica ha da poco vinto un bando di gara per promuovere gli obiettivi e le attività della Comunità Europea rivolte agli agricoltori. Obiettivi in cui ci riconosciamo e con cui quotidianamente ci confrontiamo e cerchiamo di migliorarci sempre con lo scopo preciso di aiutare i nostri agricoltori e quella filiera corta che deve crescere ogni giorno insieme a tutti noi. La nuova PAC si pone tre sfide importanti da qui al 2020: economica, ambientale e territoriale. Quella economica mira a una sicurezza alimentare efficiente, che possa sostenere i redditi degli agricoltori, migliorare la competitività del settore agricolo e compensare gli svantaggi naturali. Quella ambientale vuole una gestione sostenibile delle risorse naturali e del clima. Questo permetterebbe di aumentare l’offerta di beni pubblici ambientali, favorire la green economy attraverso l’innovazione e proseguire azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Terza sfida, non meno importante, è quella che si pone l’obiettivo di uno sviluppo territoriale equilibrato, che se raggiunto permetterebbe di sostenere l’occupazione rurale, promuovere la diversificazione e favorire la diversità strutturale dei sistemi agricoli. Sfide importanti e ambiziose, che mettono al centro l’agricoltore e la terra e puntano dritto a migliorare la qualità del lavoro semplificandone le procedure e aumentando gli aiuti. In questo contesto si inserisce Campagna Amica, che con il progetto presentato – “La Campagna ti informa” – vuole essere mezzo di informazione verso la cittadinanza per rafforzarne la consapevolezza dell’importanza di un’agricoltura sostenibile sia al fine di una produzione alimentare sicura, sia per la tutela dell’ambiente e del paesaggio e anche per lo sviluppo rurale e per la gestione delle risorse naturali. Campagna Amica, attraverso una serie di attività che riguarderanno articoli, volantini, brochure e altro materiale di informazione, informerà e sensibilizzerà la società civile sulle funzioni, sull’utilità e la necessità della PAC, fondamentale per la vita della nostra agricoltura. Biodiversità, sicurezza alimentare, qualità del prodotto, filiera corta e sviluppo rurale sono i temi che saranno approfonditi e spiegati al fine di far comprendere a pieno come i beneficiari di una Politica Agricola Comune efficace siano alla fine proprio i cittadini, coloro che alla fine metteranno sulle proprie tavole cibi sicuri e di qualità. Un bene impagabile che può essere garantito dall’aiuto che la PAC può dare agli agricoltori europei. Un bene da cui non si può prescindere.

Il presente articolo rientra nel progetto “La Campagna ti informa” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

I

n questi mesi, in cui grazie a Expo si sente parlare molto di cibo, Campagna amica ha ritenuto giusto dare spazio all’interno dei propri farmer’s market a Medici Senza Frontiere. Tra i visitatori dei nostri mercati, infatti, potrebbero esserci nuovi sostenitori per le campagne che l’Ong porta avanti nel mondo. Attualmente, i fondi raccolti vengono utilizzati per i progetti di lotta alla malnutrizione, come ad esempio in Mauritania.Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la malnutrizione – causata dalla carenza di sostanze nutritive essenziali – è la più importante minaccia alla salute globale. I bambini smettono di crescere e si ammalano più facilmente, a causa dell’indebolimento del loro sistema immunitario. L'età più critica va dai sei mesi ai due anni. I bambini sotto i cinque anni, gli adolescenti, le donne in gravidanza o durante l'allattamento, gli anziani e i malati cronici sono categorie a rischio a causa dei loro aumentati bisogni nutrizionali.

terno del campo i bambini hanno sviluppato la malnutrizione dopo sei-otto settimane. Molto è stato fatto e ancora si fa per contenere il problema della malnutrizione. Medici Senza Frontiere è da anni in prima linea per dare la miglior risposta possibile alla fase acuta del problema malnutrizione, per affrontare l’emergenza. Ma non basta! Il numero di bimbi affamati è sempre troppo alto.

mesi di vita e sugli accordi relativi alle politiche agricole. L’obiettivo da perseguire è quello di fornire a queste popolazioni – molto fragili e vittime ripetute di crisi (siccità, guerre, catastrofi naturali) – gli strumenti per far fronte a un’eventuale ricaduta nella malnutrizione. Per sostenere Medici Senza Frontiere potete visitare il sito www.medicisenzafrontiere.it/ sostienici/donazioni

SERVE UNA STRATEGIA GLOBALE Non è quindi sufficiente supportare le popolazioni durante le emergenze e, una volta superata l'emergenza, iniziare programmi di sviluppo a lungo termine. Piuttosto, è necessaria una strategia globale che si basi sul rafforzamento delle campagne di screening per rilevare e trattare la malnutrizione moderata; ma anche sulla tutela e la promozione dell’allattamento materno esclusivo nei primi 6

ALIMENTAZIONE INADEGUATA L’inadeguatezza nutrizionale del cibo disponibile è la più ovvia causa di malnutrizione, ma anche malattie acute come morbillo e diarrea possono esserne causa. Alti tassi di malnutrizione si registrano tra le popolazioni sfollate o rifugiate, per questo Msf gestisce diversi progetti nutrizionali nei campi profughi di numerosi paesi. Un’analisi comparativa svolta da Msf nel campo di Mbera (in Mauritania) che ospita rifugiati maliani, ha mostrato che all’in-

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BAMBINI E MALNUTRIZIONE IN CIFRE Ogni giorno nel mondo 19mila bambini sotto i 5 anni ancora muoiono per cause prevenibili e malattie facilmente curabili. La malnutrizione causa ogni anno la morte di almeno 3,1 milioni di bambini, pari al 45 per cento dei decessi tra i minori di 5 anni. Il 90 per cento dei bambini che soffrono di uno sviluppo non adeguato per la loro età vive in Africa e in Asia.

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FONDAZIONE - Daniele Taffon

Eugenio Milonis - VITA DI CAMPAGNA

UN AMICO DALLE LUNGHE ORECCHIE

RETE NATURA 2000, DA VINCOLO AD OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE

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La campagna di comunicazione Fa.Re.Na.It. ha puntato sulla sensibilizzazione degli agricoltori rispetto ai potenziali benefici derivanti dalla conservazione e tutela degli habitat naturali

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li interessi della conservazione della natura e gli interessi agricoli nei siti della Rete Natura 2000 (RN2000) non sono necessariamente in conflitto. È questo il messaggio che si è voluto trasmettere con la campagna di comunicazione Fa.Re.Na.It., mettendo in evidenza come i due aspetti, quello ambientale e quello economico, apparentemente lontani, in realtà coincidono: il valore dell’ambiente preservato è uno strumento che consente di dare più valore ai prodotti che da quella terra nascono. Il 62% dei nostri concittadini considera la perdità di biodiversità un problema molto grave. A conoscere i parchi e la loro funzione di conservazione degli ecosistemi sono la maggioranza dei cittadini Ue e dei cittadini italiani (Ricerca Flash Eurobarometer, 2013). Nel 2012 solo 2 agricoltori italiani su 10 conoscevano l’esistenza della Rete Natura 2000 (indagine Fa.Re.Na.It. 2012), dato salito a circa 3 agricoltori su 10 nel 2015 (indagine Fa.Re.Na.It. 2015).

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Il progetto punta anche ad aumentare il dialogo tra le amministrazioni AUMENTARE LA CONOSCENZA Molti degli habitat e delle specie al centro degli sforzi di conservazione nei siti Natura 2000 esistono grazie a pratiche agricole tradizionali e sostenibili, che in molti casi devono essere portate avanti al fine di mantenere il valore di conservazione del sito. Occorre però un maggiore impegno per aumentare la conoscenza del motivo per cui un’area è stata designata Natura 2000, perché gli habitat e le specie presenti sono importanti e quali azioni sono necessarie per mantenerli. Ci sono ancora molte percezioni infondate su Natura 2000 e una

scarsa comprensione dei potenziali benefici che può portare.

L’IMPATTO SULLA POPOLAZIONE In questo senso è emerso con forza nel corso del progetto come la Rete Natura 2000 abbia ancora necessità di esser fatta conoscere e accettare dalle popolazioni locali e soprattutto da quelle categorie, come quella dei produttori agricoli, che hanno spesso subito l’impatto dei vincoli e delle procedure gestionali e amministrative legate all’istituzione della rete ecologica. Con il progetto Fa.Re.Na.It. si è cercato di avviare un percorso per superare questa situazione sviluppando in 42 mesi, dal 2012 al 2015, un percorso di informazione e comunicazione per incrementeare la conoscenza del valore e dei benefici di Natura 2000 da parte del mondo rurale e di aumentare il dialogo e la sinergia tra le amministrazioni competenti.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

"Elogio di un animale simbolo delle campagne"

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ue le caratteristiche anatomiche dell’asino che colpiscono immediatamente. L’occhio e la testa sproporzionatamente grandi rispetto al corpo. Le orecchie anch’esse esageratamente lunghe rispetto al resto del corpo. Sappiamo che l’occhio e la testa molto grandi sono una caratteristica dei cuccioli di tutte le specie (quindi anche dell’uomo). I piccoli nati, infatti, sono facilmente riconoscibili, anche a distanza, proprio per questa particolarità: occhi e testa molto grandi in rapporto al corpo. Questa “sproporzione” in natura ha l’effetto di muovere nei soggetti adulti l’istinto protettivo, l’affettività e di inibire l’aggressività. Infatti da sempre i cuccioli di tutte le razze fanno tenerezza, suscitano il senso ludico e le coccole. L’asino, fatto alquanto eccezionale, mantiene anche da adulto una testa grande con due grandi occhi. Questo gli conferisce un aspetto di eterno cucciolone. Per questo l’asino ci fa sempre tenerezza e ci strappa sempre qualche carezza. In più l’asino ha due orecchie lunghissime, sproporzionatamente lunghe, che muove costantemente in tutte le direzioni come antenne paraboliche. Provate a confrontarle con quelle del cavallo, sono più di cinque volte più grandi. Le orecchie servono per ascoltare. In un mondo ove tutti parlano e pochi ascoltano, ove l’impulso narcisistico a mettersi in mostra e esibirsi, il bisogno di primeggiare sono sempre più forti, ove ognuno sente la necessità di raccontarsi e di stare sul palcoscenico, un amico dalle lunghe orecchie che sta lì ad ascoltarci è una grande cosa. E l’ascolto dell’asino è la sua disponibilità, è la sua accoglienza, la sua tranquillità. Ascoltare significa com-prendere, cioè prendere dentro, contenere, condividere emotivamente, partecipare l’esperienza dell’altro. È quanto raccomando incessantemente ai genitori: ascoltate i vostri figli, ascoltateli in silenzio. Impariamo dagli asini, impariamo ad ascoltare. Le orecchie dell’asino rappresentano la sua accettazione incondizionata e acritica, senza giudizi e senza moralismi. Eppure storicamente le orecchie d’asino sono il simbolo della somaraggine e hanno terrorizzato gli scolari di tutte le generazioni. La testa d’asino con le sue lunghe orecchie diventa il cappello del giullare. Perché il giullare ha le orecchie d’asino? Perché è matto. Nel Medioevo la testa d’asino era il simbolo della follia. E la follia non appartiene al mondo umano, appartiene al mondo divino. E la follia, in queste lunghissime orecchie dell’asino, che indicano attenzione, porta il segno della sapienza. E la follia è anche il prezzo della libertà. Ma soprattutto “asino” è l’appellativo che si attribuisce a un comportamento che non si piega, che ha una sua logica, che segue un suo dinamismo interno. Insomma ad un comportamento che non riusciamo ad addomesticare. Infatti il cavallo, che è uno spirito gregario, ha bisogno di essere domato, sottomesso al padrone, e in caso di pericolo per il suo padrone è pronto a sacrificarsi in suo luogo. Al contrario l’asino, che è uno spirito indipendente, non ha bisogno di doma, può solo essere abituato a determinate mansioni, addestrato, ma solo nel rispetto della sua libertà e autonomia. In caso di pericolo per il suo padrone, pensa prima alla sua salvezza non curandosi di altro. Se l’appellativo “asino” si riferisce ad una personalità libera, indipendente, non influenzabile e canalizzabile, ad una natura che non si lascia sottomettere e dominare, be’ allora dare dell’asino a qualcuno dovrebbe essere un complimento.

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Toni De Amicis - FILIERA COLTA

LETTO PER VOI - Stefano Masini

LAUDATO SI', UNA ENCICLICA PER SALVARE L’UOMO MODERNO La straordinaria lettera apostolica di Papa Francesco rappresenta una strada da seguire per reindirizzare la società contemporanea tornando ai concetti di felicità e di bellezza

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n ragione della natura della rubrica e, sopra tutto, dell’inadeguatezza del curatore, resta improprio il tentativo di recensire l’enciclica di Papa Francesco Laudato si' (2015, 231 p., Libreria Editrice Vaticana) quale lettera apostolica indirizzata ai Vescovi di tutto il mondo. Ma, per lo straordinario interesse degli argomenti e per le ripercussioni che sono destinati ad avere intorno alle più importanti questioni che investono la lotta delle comunità per liberarsi dal giogo della fame, le traiettorie dello sviluppo economico, le fondamenta di una società inclusiva e pacifica, non ci si può esonerare dal porre in evidenza qualche minima riflessione sull’impatto di ciò che ci esorta a fare o a cambiare delle nostre abitudini e personali responsabilità. Di fronte alle conseguenze di una globalizzazione dissennata, che mette a rischio la stabilità ecologica e le condizioni di equilibrata crescita delle comunità, il Pontefice riparte dalla condizione del bello e della lode del creato, valorizzando il contributo che ciascuno può offrire nella sua capacità di riavvicinamento alla natura: “Un’ecologia integrale è fatta anche di semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo” (pag.217).

IL DOMINIO DEL MERCATO La società sembra dipendente dal paradigma tecnologico insieme alla declinazione delle parole d’ordine del mercato – vera ideologia globale – efficienza, competitività, profitto; mentre

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tramite la ricerca della felicità e la contemplazione della bellezza: argomenti che devono trovare spazio nelle nostre agende, che sono a portata di mano e ci devono guidare ad una nuova responsabilità nell’uso delle risorse. Con una raccomandazione: che la nuova ecologia non sia aliena dalla preoccupazione per gli altri esseri umani e da un proficuo impegno a favore della società.

TUTELARE LA BIODIVERSITÀ

Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) Laudato si' Libreria Editrice Vaticana 2015, 231 p., euro 3,40 dobbiamo trovare un nuovo posto all’ascolto dei nostri bisogni e legami più intimi, educandoci al rispetto della natura tramite l’imposizione di limiti al nostro operare. Dobbiamo, cioè, spogliarci degli strumenti di calcolo utilitaristico e guadagnare un atteggiamento di stupore e di apertura alla vita, senza che ciò valga, né come un appello al romanticismo, né come una sfiducia irrazionale nelle possibilità della conoscenza. Ha ragione Francesco: abbiamo bisogno di motivazioni per cercare altri modi di intendere l’economia ed il progresso e per capire quello che sta accadendo, senza affidarsi soltanto alle ambizioni di consumo. In modo molto efficace e sintetico, disegna la ricchezza di un diverso orizzonte culturale

Ciò è vero anche per l’agricoltura, della quale non possiamo nascondere traiettorie contrarie al bene comune e alla qualità della vita, ad esempio, quando l’uso eccessivo di prodotti chimici produce effetti di accumulazione; la deforestazione riduce la biodiversità; la selezione genetica elimina le varietà della vita da cui dipendono le necessità umane o, ancora, la monocoltura offende le qualità paesaggistiche. Ed è vero, sopra tutto, quando lo sviluppo delle filiere agroalimentari diventa laboratorio di applicazione di tecnologie di sfruttamento: “Sebbene non disponiamo di prove definitive circa il danno che potrebbero causare i cereali transgenici agli esseri umani… Si riscontrano significative difficoltà che non devono essere minimizzate” (pag.130). Queste complicazioni legate all’impiego di varietà geneticamente modificate si risolvono, in specie: nella concentrazione delle terre nelle mani di pochi; nello sviluppo di oligopoli nella produzione di sementi; nella distruzione di ecosistemi. E ad esse dobbiamo opporci.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

PIÙ PROFESSIONALITÀ, PIÙ PROTAGONISMO DUE ELEMENTI INDISPENSABILI PER APRIRE LA RETE AI NUOVI SPAZI DI MERCATO EMERGENTI

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ondazione Campagna Amica nasce a Roma nel 1998 con l’obbiettivo statutario di promuovere la cultura delle mille campagne italiane, del cibo di prossimità e del rapporto diretto tra agricoltori e consumatori. Il prodotto locale, quello a “kilometrozero”, è la bandiera su cui la Rete dei produttori di Campagna Amica sta positivamente creando alleanze con i consumatori, gli ambientalisti e con i cosidetti “hobby farmer”, ovvero i tanti cittadini appassionati del “cibo di campagna”. Per questi nostri estimatori, i prodotti ed i cibi che si acquistano sotto i gazebo gialli di Campagna Amica, sono sinonimo di freschezza, genuinità, sostenibilità, sicurezza, garantita dal rapporto diretto che si instaura tra chi produce e chi acquista.

che si stanno generando nella nostra società. Quindi possiamo senz’altro affermare che - a differenza degli altri soggetti della filiera alimentare - il nostro circuito di produttori in vendita diretta ha un posizionamento commerciale fortemente in sintonia con il nuovo “target” di consumatori emergente.

REPUTAZIONE PATRIMONIO DEI PRODUTTORI Ciò significa che nel corso di questi anni siamo stati capaci di dare al nostro “brand” una notevole reputazione - quindi un patrimonio immateriale - che abbiamo saputo far diventare anche un rilevante patrimonio materiale al servizio dei nostri produttori. Un patrimonio che dobbiamo continuare a saper tutelare con comportamenti corretti e responsabili, ma che dobbiamo anche saper valorizzare con nuove direttive di sviluppo. Oggi – dopo una prima fase pioneristica - Ci sono tutte le condizioni per avviare un nuovo percorso espansivo, più inclusivo, con una strutturazione della Rete più ambiziosa (perché ormai più matura e più consapevole dei propri punti di forza ), capace di superare quei “recinti” di autoreferenzialità in cui spesso, nel passato, ne hanno frenato lo sviluppo.

Ci sono le condizioni per avviare un ulteriore percorso espansivo

RISPONDIAMO ALLA DOMANDA DI CIBO Il successo pubblico che stanno avendo i nostri eventi, l’affluenza di consumatori che registriamo nei nostri mercati, ci dicono che siamo sulla strada giusta. Sono riscontri che ci fanno capire che abbiamo intercettato la nuova domanda di cibo. Una domanda che è la risultante dei nuovi stili alimentari

Campagna Amica, alta qualità per i consumatori

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CAMPAGNA AMICA È LA PIÙ GRANDE RETE EUROPEA DI VENDITA DIRETTA

DEGLI AGRICOLTORI ITALIANI SEMPRE A PORTATA DI MANO

www.campagnamica.it


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