NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA ANNO VII - N째47 - 2016 PRIMO PIANO
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AL VIA IL TOUR DELLA CONSAPEVOLEZZA
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Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma
"NASCE IL MINISTERO DELL'AGROALIMENTARE"
Roberto Moncalvo - PRIMO PIANO
SOMMARIO
Coordinatori regionali Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesca Toscani Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Maria Adelia Zana Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli
Marche Michela Fabiano Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa De Petro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Ignazio Manzone Sardegna Andrea Delogu
Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma
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Il presidente Moncalvo esprime soddisfazione per l’annuncio del Premier Renzi. “Un passo necessario per valorizzare i primati del Made in Italy”
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PRIMO PIANO - Roberto Moncalvo Nasce il Ministero dell’Agroalimentare
n passo necessario per valorizzare i primati dell’agroalimentare Made in Italy nella definizione delle misure che vanno dalla tutela della qualità e delle caratteristiche degli alimenti alle norme sull’etichettatura fino agli interventi per ottimizzare la penetrazione dei mercati esteri e raggiungere presto l’obiettivo dei 50 miliardi di export fissato dal presidente del Consiglio”-. È il commento del presidente Roberto Moncalvo all’annuncio del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, della nascita del Ministero dell’Agroalimentare italiano. La notizia, anticipata dal Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina nel corso dell’assemblea Coldiretti di dicembre, è stata confermata dal Premier in occasione della firma del protocollo d'intesa “Diamo credito all'agroalimentare italiano” tra il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Intesa San Paolo.
SPECIALE Al via il Tour della Consapevolezza 2016
FONDAZIONE - Redazione Nuovi accreditati
I CAMMINI DEI PELLEGRINI E GLI ITINERARI DEL GUSTO DI CAMPAGNA AMICA FONDAZIONE - Redazione L’innovazione è giovane con “Impresaduepuntoterra”
FONDAZIONE - Il personaggio L'essenza di un atleta: passione per la terra e istinto per il gol
MARCHI DI QUALITÀ EUROPEA ECCO LA GUIDA CHE SPIEGA COME RICONOSCERLI LETTO PER VOI - Stefano Masini Manifesto del terzo paesaggio, così si salva la biodiversità
FILIERA COLTA - Toni De Amicis Arrivano i bandi dei nuovi P.S.R.
Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica
IL MODELLO FRANCESE
Il presidente Moncalvo
Presidente Roberto Moncalvo Direttore Generale Toni De Amicis
“ NASCE IL MINISTERO DELL’AGROALIMENTARE”
“Si tratta di una scelta importante per avere un interlocutore di governo forte e univoco nei confronti dell’Unione Europea – ha aggiunto Moncalvo – dalla quale dipendono oggi gran parte delle politiche nell’agroalimentare ma anche per rafforzare la filiera agroalimentare Made in Italy dal campo alla tavola. Non è un caso che da tempo la Francia può contare su un unico Ministero dell’agricoltura, dell’agroalimentare e delle foreste”. Secondo quanto spiegato dal Premier, “con i decreti Madia il ministero dell’Agroalimentare diventerà “un ministero centrale nello sviluppo e nell’ identità del sistema Paese”.
Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Pamela De Pasquale
Con l'Unione Europea avremo un interlocutore più forte
Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Ermanno Coppola, Marina Faraone, Corrado Finardi, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann, Rolando Manfredini, Giovanni Manfroni, Stefano Masini, Elisabetta Montesissa, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli
RENZI: “AGRICOLTURA STRATEGICA” In copertina Valentina Bottoni, Società agricola Aropontino (Sezze, Latina) Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 130 – Roma Impaginazione: Studio Polpo Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica
“L’agricoltura – ha aggiunto Renzi – è un settore strategico della nostra economia, dove emergono le qualità, le capacità, l'identità stessa del nostro paese, del nostro territorio, anche nel mondo”. L’annuncio del Premier conferma il trend che nel 2015, l’anno di Expo, ha visto il fatturato dell’agroalimentare italiano raggiungere i 135 miliardi sotto la spinta del record storico delle esportazioni e della ripresa dei consumi interni. Si tratta del secondo comparto manifatturiero Made in Italy che svolge però un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità.
SONO DIVENTATI OLTRE 10.000 I PUNTI DI CAMPAGNA AMICA
TRA FARMERS MARKET, AZIENDE AGRICOLE, AGRITURISMI, BOTTEGHE, RISTORANTI E COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE CON NOI CONDIVIDONO LE RAGIONI, GLI OBIETTIVI, I VALORI VALORI EE UN UN UNICO UNICO SISTEMA SISTEMA DI DI CONTROLLO. CONTROLLO.
È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci
Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano
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ANNO VII - N°47 - 2016
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TOUR DELLA CONSAPEVOLEZZA
TOUR DELLA CONSAPEVOLEZZA
Il 15 gennaio è partito dalla Capitale il Tour della Consapevolezza, che toccherà tutte le regioni italiane
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al mese di gennaio, in ogni regione Italiana, si sono aperti degli importanti confronti all’interno delle nostre singole campagne amiche territoriali (in questo numero riportiamo la sintesi dei primi 3 appuntamenti che si sono svolti nel Lazio, in Piemonte ed in Toscana). Gli obiettivi dichiarati con cui stiamo aprendo il dibattito con tutti gli attori del progetto Campagna Amica, sono sostanzialmente quattro. 1 Vogliamo capitalizzare l’enorme entusiasmo che ha generato la nostra partecipazione ad Expo, cercando di far tesoro degli insegnamenti che abbiamo ricevuto da questa bellissima esperienza di successo.
il perimetro fino ad oggi presidiato, per inaugurare un nuovo ciclo della storia di Campagna Amica, più inclusivo ed aperto nei confronti dei nuovi fermenti culturali che emergono dalla società civile, ma anche più attrattivo verso il nostro mondo agricolo. Il fine ultimo deve essere quello di uscire dall’attuale “recinto”, ancora troppo spesso autoreferenziale, coinvolgendo nuove imprese che scommettono sull’innovazione, sulla creatività e sui nuovi stili di vita e di consumo, per andare a conquistare nuove fette di opinione pubblica, nuovi consumatori e quindi nuove imprese che con noi condividono e scommettono in nuovi tragitti di futuro.
2 Aumentare il grado di coscienza collettivo, rispetto alle enormi potenzialità di crescita che la nuova domanda di “cibo locale”, sta prospettando alle imprese che in Italia scommettono sul Made in Italy in filiera corta.
È
partito il 15 gennaio 2016 a Roma e toccherà via via tutte le regioni d’Italia il “Tour della consapevolezza di Campagna Amica”, un percorso nazionale attraverso il quale la Fondazione Campagna Amica incontrerà tutto il Sistema organizzativo di Coldiretti, gli operatori e i referenti delle imprese agricole. Un’occasione importante per illustrare i risultati e i successi della maggiore rete europea di vendita diretta, anche in virtù della nostra esperienza ad Expo 2015. Ma per ricordare allo stesso tempo i principi e le regole utili a stimolare la crescita della rete. Al Tour della consapevolezza del Lazio hanno preso parte i vertici della Coldiretti Lazio e di Fondazione, insieme ai veri protagonisti di questo progetto che sono i produttori di Campagna Amica. Sono loro che credono e investono sul proprio territorio, in un’epoca in cui la globalizzazione dell’economia porta a delocalizzare le produzioni e il “dumping” ambientale, sanitario e sociale spesso sono la regola per tenere bassi i consumi. Un grande esempio virtuoso da parte di chi utilizza antiche pratiche agronomiche compatibili con la tutela dell’ambiente e della biodiversità, impegnandosi a “fare” qualità a prezzi giusti, rappresentando un grande e importante patrimonio mate-
riale ed immateriale per il nostro Paese. La giornata del Tour è stata anche l’occasione per un confronto trasparente e operativo per rilanciare il progetto e raccogliere spunti, idee e motivazioni da chi, ogni giorno, lavora allo sviluppo di Campagna Amica. La nostra si può sicuramente definire una Rete di imprese (che hanno scommesso sulla vendita diretta) perché ha stesse regole ovunque nel Paese, un codice di comportamento condiviso, un unico marchio e un sistema di controlli terzi, che la rende credibile sia agli occhi delle imprese che a quelli dei consumatori. È assolutamente necessario che i produttori scommettano ancora di più su Campagna Amica con la consapevolezza di parteciparvi non a titolo personale, ma come una squadra, dove il proprio successo è anche il frutto di una scelta collettiva. Dove il concorso di tutti è fondamentale per il successo di tutti. La giornata è terminata con la premiazione delle aziende laziali che hanno partecipato ad Expo: Loris Benacquista, Danilo Capati, Ciro Calabrese, Pietro Celletti, Cristina Scappaticci, Loretta De Simone, F.lli Nesta, Renzo Abbafati, Coop. Garibaldi, Coop. La Valle, Federica Ferrante, Coop. Circe, Eredi Stocchi, Andrea Colagiacomo, Patrizio Nicolai, Coop. Pescatori Terracina, Gabriella Nardoni.
3 Come passare da una fase pioneristica ad una fase di matura organizzazione nella strutturazione del nostro modello di rete: per meglio intercettare tutte quelle opportunità di mercato che ormai abbiamo ben compreso; per minimizzare le criticità che ancora ci portiamo dietro, massimizzando, invece, le grandi intuizioni che ci hanno fatto diventare il primo modello distributivo di filiera corta in Italia, del vero prodotto agricolo italiano. 4 E quindi, come estendere la grande rete dei punti vendita Campagna Amica (che ormai ha superato la soglia dei 10.000, con 1.000 farmers market) oltre
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Campagna Amica: la risposta al pensare globale e mangiare locale
l Circolo dei Lettori di Torino, martedì 19 gennaio, si è tinto di giallo per l’arrivo del Tour della Consapevolezza di Fondazione Campagna Amica. Un percorso che sta toccando tutta l’Italia, dal Trentino alla Sicilia, per incontrare le imprese agricole accreditate, analizzare i successi e i risultati della maggior rete europea di vendita diretta, anche alla luce di quello che ha rappresentato Expo, e per ribadire altresì i principi e le regole che fondano il progetto. Una giornata che ha visto coinvolti vari attori del circuito, accolti dal saluto dei padroni di casa Delia Revelli e Antonio De Concilio presidente e direttore di Coldiretti Piemonte. Si sono, così, susseguiti gli interventi di Toni De Amicis direttore nazionale Fondazione Campagna Amica, Elisabetta Montesissa responsabile nazionale Fondazione Campagna Amica, Ermanno Coppola dell’area sicurezza alimentare Coldiretti, Maria Chiara Bellino responsabile Campagna Amica Coldiretti Piemonte, Marco Girò vicedirettore di Coldiretti Piemonte. Protagoniste della mattinata le imprese agricole di Campagna Amica del Piemonte: in rappresentanza dei vari comparti, dall’ortofrutta a quello zootecnico e dal risicolo al caseario, hanno dato una panoramica di tutte le eccellenze enogastronomiche che il territorio piemontese è capace di produrre, zafferano compreso. Dai racconti delle esperienze dirette di chi quotidianamen-
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te si impegna e crede nel progetto è emerso il valore aggiunto del cibo venduto presso i punti Campagna Amica. Un cibo di alta qualità, no Ogm, prodotto con passione e con il quale si riesce a tutelare l’ambiente e le biodiversità. La rete piemontese di Campagna Amica vanta numeri importanti, come è emerso durante l’incontro: 995 punti Campagna Amica, 113 mercati, e 10 botteghe. Diverse sono anche le pratiche innovative nell’ambito del progetto Campagna Amica in Piemonte: dal negozio mobile alla Barbera Amica, dai gruppi d’acquisto al recupero di antiche varietà di legumi, frumento e zafferano, da Agriable alla produzione di nuovi trasformati. Idee ed attività per venire maggiormente incontro ai consumatori, ottenere migliori risultati economici, individuare nuovi sbocchi di vendita e proporre un’offerta a 360°.
Hanno portato la loro testimonianza le seguenti aziende: la Cooperativa Agricola Vallenostra per la provincia di Alessandria, l’Azienda Agricola Paolo Corda per la provincia di Asti, l’Azienda Agricola Ceaglio Giuliana per la provincia di Cuneo, l’Azienda Agricola Valsesia per la provincia di Novara, la Cooperativa Agricola Cavoli Nostri per la provincia di Torino e l’Azienda Agricola Anna Bobba per la provincia di Vercelli.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
Un incontro informativo e formativo per ribadire l’importanza delle regole della nostra rete
L’
agricoltura torna al centro della tavola con Campagna Amica. Una cinquantina le imprese agricole toscane che hanno partecipato all’incontro promosso da Coldiretti e Campagna Amica al Centro Multifunzionale Agricolo “I Medici”, a Quarrata, Pistoia. Ad otto anni dalla nascita di quella che sarebbe diventata in poco tempo la più grande, capillare ed importante rete di vendita diretta d’Europa fatta da mercati, punti vendita aziendali, botteghe, fattorie ed agriturismi sono più di mille le aziende toscane protagoniste del progetto che assicura a fianco della qualità e della freschezza dei prodotti coltivati ed allevati, trasparenza, tracciabilità, sicurezza alimentare e legame con il territorio. All’incontro nella bella struttura pistoiese insieme al Presidente Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli, per informare sulle novità e sulle opportunità di Campagna Amica per le imprese, c’erano Ermanno Coppola, responsabile nazionale ufficio qualità e certificazione di Coldiretti e Toni De Amicis, Direttore della Fondazione Campagna Amica. Non solo un incontro informativo, ma formativo. L’appuntamento è stata l’occasione per tornare a mettere al centro dell’attenzione l’importanza del rispetto delle regole da parte dei produttori su cui si basa il progetto di Campagna Ami-
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ca. “Dobbiamo difendere e preservare – ha spiegato Marcelli – il capitale rappresentato dal brand che voi tutti avete contribuito ad alimentare e a far diventare sinonimo di qualità, serietà e trasparenza. Sono i principi della nostra agricoltura e del nostro lavoro quotidiano”. Interessante lo “scambio” di esperienze e testimonianze portato dalle aziende agricole che hanno raccontato la quotidianità della loro attività. “L’obiettivo è migliorare, la dove possiamo – spiega ancora Marcelli – il nostro sistema”. Da segnalare, infine, il crescente interesse anche da parte della ristorazione per i prodotti a marchio Campagna Amica. In Toscana sono una cinquantina i ristoranti che hanno aderito al progetto di Campagna Amica.
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FONDAZIONE - Redazione
Mercato di Canizzano – Treviso I banchi della vendita diretta degli agricoltori di Campagna Amica sono arrivati a Canizzano, lungo la strada statale che collega la frazione di Sant’Angelo al parcheggio adiacente l’aeroporto militare. L’appuntamento con questo farmers market è settimanale: ogni giovedì pomeriggio una decina di aziende agricole propongono i loro prodotti con la consueta ga-
ranzia di essere di stagione e del territorio. In particolare, è possibile trovare formaggi della zona del Monte Grappa, salumi, vini della zona del Piave, carni, selvaggina, fiori, piante da orto, oltre ad una vasta gamma di orto-frutta. Con il mercato rionale i consumatori possono ricostruire un rapporto più diretto e personale con il venditore e hanno la comodità
di fare acquisti convenienti a due passi da casa. Inoltre, consumare cibi locali riduce l’impatto ambientale delle colture, abbattendo sensibilmente l’inquinamento da trasporto su lunghe distanze. È anche per questo ruolo sociale che i Mercati di Campagna Amica hanno successo e confermano un trend positivo di crescita in tutto il territorio.
Mazzè (TO) – La Fattoria di Campagna Amica “Cascina Mondino” Cascina Mondino nasce agli inizi degli anni Settanta, in una zona pianeggiante tra le più suggestive del basso Canavese, da sempre dedicata alla coltivazione dei cereali. Nel corso del tempo l’azienda, a conduzione familiare, si è trasformata passando dalla produzione esclusiva di cereali all’avere un ruolo predominante nelle produzioni orticole biologiche certificate e nelle produzioni
frutticole integrate. La vendita diretta è arricchita sia dalla possibilità di consegne a domicilio sia dal confezionamento di ortaggi freschi; una parte della produzione viene quindi destinata alla lavorazione per diventare prodotti di quarta gamma. Oltre ad una produzione di qualità, Flavio, il titolare, ha deciso di puntare anche sulla multifunzionalità, portando in azienda la “tata a chilo-
metro zero”. Un’agritata, educatrice professionale, accoglie in cascina i bambini fino a tre anni, inserendoli in un contesto rurale che prevede momenti trascorsi all'aria aperta, alla scoperta dei colori dei profumi della natura e insegnando ad accudire piante ed animali. Contatto con la natura, pappe biologiche e flessibilità di orario sono i punti di forza di questo servizio per la prima infanzia.
Carlentini (SR) – L’Agriturismo di Campagna Amica “il Giardino del Sole” L'agriturismo Il Giardino del Sole è un antico borgo ristrutturato in territorio di Carlentini, a poca distanza dalle città di Catania e Siracusa. Situata tra aranceti e oliveti, la struttura dispone di fattoria di animali, maneggio di cavalli e asini ragusani, parco giochi, ampi cortili, museo della civiltà contadina, sala ristorante, camere per i
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pernottamenti e piscina recintata. Da più di vent’anni in biologico, l’azienda produce: arance navelina e tarocco, olive da mensa e da olio, ortaggi, frumento, olio extravergine d’oliva, marmellate, limoncello e mandarinetto. Le attività didattiche proposte abbracciano i temi dell’educazione ambientale, dell’educazione alimen-
tare e della ruralità con attività che sviluppano l’area affettiva, la capacità di relazione, la manualità, la sensorialità e la riflessione scientifica. Lo scopo dei laboratori proposti è infatti avvicinare bambini e adulti alla natura e alla vita in campagna attraverso il metodo “imparare facendo”, in modo da renderli pienamente protagonisti.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
FONDAZIONE - Redazione
Giovanni Manfroni - FONDAZIONE
Più di 850 punti Campagna Amica tra agriturismi, aziende agricole, mercati, botteghe e ristoranti lungo i cammini dei pellegrini Coldiretti con la loro proposta fondata sul cibo giusto, di stagione a km zero accompagnato dai saperi e sapori dei nostri territori raccontati dagli agricoltori in vendita diretta, si attesta tra i principali attori incaricati e desiderosi di accogliere i visitatori di tutto il mondo. L’offerta di Campagna Amica è davvero ricca e si fonda su mercati di vendita diretta, agriturismo, botteghe di prossimità, ristoranti aderenti a Campagna Amica nel piatto e orti urbani da poter visitare. Con questo spirito proponiamo una serie di cammini che uniscono l’arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina in un connubio unico e irripetibile.
Nell’ambito degli itinerari culturali ed enogastonomici, nella città di Roma, sono previsti degli info point a disposizione dei pellegrini:
Al fine di garantire un soggiorno il più possibile stimolante sul piano culturale, godibile sul piano enogastronomico, sicuro sul piano sociale; la rete degli itinerari di Campagna Amica sarà composta da:
Call Center multilingue, progettato da Codacons e Markonet Area attrezzata per il primo soccorso, idoneamente collegata con il pronto intervento medico della Regione Punto di assistenza legale, a cura del Codacons Pacchetto Turistico in grado di proporre al viaggiatore un itinerario dove coniugare bellezze storicoartistiche culturali ed eccellenze agroalimentari autentiche del territorio Le informazioni e le relative proposte saranno fruibili sui canali tradizionali e virtuali realizzati dalla Fondazione Campagna Amica e da personale dedicato, opportunamente formato
Aziende Agricole in vendita diretta aderenti alla Fondazione Agriturismi predisposti per l’accoglienza dei visitatori Botteghe e i Mercati degli agricoltori con prodotti a Km 0 locali e garantiti da un ente terzo Ristoranti accreditati all’albo di Campagna Amica
Via Fla minia
Via Ca ssia
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Riserva Naturale di Monte Mario
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Basilica di San Pietro
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Fontana di Trevi
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Casale dei Cedrati
Mercato di Campagna Amica Tiburtino
Basilica di San Giovanni in Laterano
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Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo
Basilica di San Paolo
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Parco della Caffarella
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Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi
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Stadio di Domiziano
Riserva Naturale della Valle dell’Aniene
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Nell’info point sarà possibile acquistare un gustoso agribag contenente un assaggio delle migliori specialità della filiera agroalimentare del Lazio che sarà possibile assaggiare, nell’ambito cittadino, grazie ad una rete di ape car qualificate e accreditate dalla Fondazione.
Via Salaria
L’8 dicembre 2015 è iniziato l’Anno Santo, il Giubileo della misericordia indetto da Papa Francesco. Milioni di pellegrini verranno in Italia per attraversare le Porte Sante di Roma e di altre località del Belpaese, celebrare i sacramenti e ottenere così il perdono dei peccati. Accanto all’aspetto meramente spirituale e religioso che la Città Eterna e l’Italia naturalmente ispirano, il nostro Paese dovrà sostenere anche un grande sforzo organizzativo e d’accoglienza che non sia vissuto passivamente dai soggetti, enti e organizzazioni cittadine, ma che sappia proporre soluzioni interessanti da un punto di vista culturale a 360°. La Fondazione Campagna Amica e
Mercato di Campagna Amica ExDepò
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
I Pellegrinaggi di fedeli verso i luoghi Santi alla Cristianità, si sono sviluppati sin dall’epoca Medioevale, quando i viandanti si mettevano in viaggio a piedi anche per diverse settimane. Sebbene nel loro cammino le persone trovassero ospitalità presso Conventi o altre strutture di accoglienza, i viaggi non erano certo facili, anche per il pericolo rappresentato dal brigantaggio. Su queste vie dei pellegrini si sono sviluppati paesi e borghi, che traevano una fonte di guadagno dal transito, a volte numeroso, di persone dirette verso i principali luoghi della fede. Roma che si raggiungeva dal nord percorrendo la Via Francigena, oppure Santiago de Compostela, in Spagna nella Galizia, una regione a nord del Portogallo, dove secondo la leggenda è sepolto l'apostolo San Giacomo, che si raggiungeva seguendo vari "Cammini" che partivano da molti Stati europei. In Italia Campagna Amica ha individuato 19 territori che, attraversati dai cammini dei pellegrini, accolgono questi ultimi con prodotti tipici, bellezze storico artistiche e paesaggi mozzafiato: Val d’Aosta e Val Susa, Val d’Adige e Dolomiti, Oltrepò Pavese e Emilia, Carso, Foce del Po e Pianura Veneta, Costiera Ligure e Cinque Terre, Garfagnana, Riviera Adriatica, Maremma e Val D’Orcia, Valle del Tevere, Campagna Romana, Costiera Amalfitana e Campi Flegrei, Ciociaria e Pianura Pontina, Cicolano e Marsica, Costa Tirrenica Calabrese, Salento, Lucania, Tavoliere delle Puglie e Gargano, Sicilia e Sardegna.
Le vie dei pellegrini sono numerose, alcune di queste sono recuperate e possono essere percorse in tutta tranquillità anche grazie all’attività meritoria di Comuni ed associazioni. Altre invece sono da valorizzare e riscoprire e rappresentano un tesoro su cui investire. Tra le vie più famose percorribili ancora oggi per lunghi tratti ricordiamo: Le Vie Francigene del nord e del sud che dai valichi del nord ovest portavano in Puglia passando per Roma Il Cammino Francescano che propone le strade percorse dal Poverello d’Assisi e dai suoi seguaci, e che parte dai valichi friulani, passa per Padova e attraversa tutta l’Italia centrale fino a Roma La variante abruzzese del cammino francescano “con le ali ai piedi” che dall’aquilano si ricongiunge in Puglia alla Via Francigena Il Cammino di San Benedetto che ripercorre il percorso umano del Santo patrono d’Europa dalla sua nascita a Norcia fino alla sua morte a Montecassino La via Adriatica che dal Centro Italia attraverso la costa adriatica giungeva a Rimini La via Romea Germanica che dal padovano, passa per la Valsugana e attraverso la Val d’Adige e la Val d’Isarco giunge al Brennero La via Paolina che portava i vinadanti siciliani fino a Roma attraverso la costa tirrenica della Calabria, Campania e Lazio ricongiungendosi alla Via Francigena del sud I percorsi dei Pellegrini siciliani attraverso i principali centri religiosi e culturali dell’isola I cammini sardi di Santa Barbara e San Giorgio Vescovo che attraversano il Sulcis e il centro della Sardegna
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ITINERARIA PEREGRINORUM DELLA SICILIA
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Giovanni Manfroni - FONDAZIONE
Nelle nostre aziende l’ospite è il benvenuto, ad accoglierlo troverà sempre il titolare dell’impresa o un suo familiare
Se lo desiderate, vi faremo conoscere l’azienda agricola ed il suo funzionamento e potrete avere materiali informativi riguardanti il territorio, i prodotti tipici, le tradizioni e la cultura locale. Saremo inoltre a vostra disposizione per fornirvi informazioni su tutte le aziende agrituristiche associate alla nostra rete. Saremo lieti di offrirvi dettagliate informazioni sui servizi agrituristici, sull’azienda, sui percorsi enogastronomici e sulle bellezze del nostro territorio. Avremo massima cura nel garantire la pulizia e l’ordine dei locali, la manutenzione degli edifici, l’igiene nella preparazione dei pasti, per assicurare il vostro benessere e la vostra sicurezza durante il soggiorno o nell’esercizio di eventuali attività ricreative o sportive. Intendiamo valorizzare la tradizione gastronomica del territorio, la genuinità, la tipicità e la qualità dei prodotti. Per questo, sulle nostre tavole troverete prevalentemente i prodotti aziendali o di altre aziende agricole della zona. Nella preparazione dei piatti impiegheremo ingredienti stagionali e ricette tradizionali, per guidarvi nella riscoperta degli antichi sapori della cultura contadina. Le aziende agrituristiche, nella somministrazione e commercializzazione dei prodotti alimentari, si impegnano a perseguire la tipicità e genuinità e ad evitare la presenza di OGM negli alimenti.
Il progetto Menù del pellegrino, ideato da Consorzio Francesco’s ways, si fonda su un’indagine relativa alla storia dell’alimentazione, partendo dal Medioevo, momento in cui si sviluppò la pratica del pellegrinaggio e nacque la cultura dell’accoglienza caritatevole di monasteri e conventi. Qui sono nate delle ricette rivisitate in chiave moderna con attenzione agli aspetti nutritivi e salutistici che oggi sono di interesse diffuso. Il km zero, la tipicità e la stagionalità sono così i principi cardine di un piccolo ricettario, consigliato ai nostri agriturismi, ristoranti e botteghe, nell’anno del giubileo. Per averlo è possibile contattare il Consorzio Francesco’s Ways, Via Settevalli 320 – 06129 – Perugia (sito:www.francescosways.eu – mail: info@umbriasways.eu)
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Redazione - FONDAZIONE
L’INNOVAZIONE È GIOVANE CON “IMPRESADUEPUNTOTERRA” Sono scattate le iniziative promosse da Coldiretti Giovani Impresa e Inipa con lezioni di filiera, credito marketing e agriturismo per sostenere il ricambio generazionale
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n Lombardia e in Veneto sono state realizzate le prime giornate dei corsi di formazione per giovani imprenditori “Impresaduepuntoterra”. Il Progetto “Impresaduepuntoterra”, nato dalla stretta collaborazione fra Coldiretti Giovani Impresa e Inipa e finanziato tramite Ismea dal Ministero delle Politiche Agricole, prevede la realizzazione di complessivi 28 corsi in 6 regioni: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. L’obiettivo strategico del Progetto è quello di promuovere e sostenere idee imprenditoriali di giovani, neo e futuri imprenditori. Per Coldiretti rappresenta una fondamentale opportunità per diffondere la visione di cultura d’impresa alla base della Filiera Agricola Italiana. Le attività di Impresaduepuntoterra costituiscono per Coldiretti un progetto pilota: l’impegno di Giovani Impresa e Inipa per il 2016 è infatti realizzare un’“Azione di Sistema” per il più ampio coinvolgimento di giovani e futuri imprenditori su tutto il territorio nazionale. Ogni Piano Formativo - che verrà aperto con un intervento del Delegato di Coldiretti Giovani Impresa - è composto da due
corsi di formazione della durata di 20 e 28 ore. I corsi più brevi sono rivolti a giovani già inseriti nelle imprese; gli altri a giovani laureati o diplomati interessati ad intraprendere un percorso imprenditoriale in agricoltura.
nendo conto dei regolamenti nazionali e regionali, partendo dai principi di una corretta gestione turistico ricettiva e integrando al meglio tecniche di marketing “tradizionali” e quelle “innovative” dei Social Media.
Appuntamenti in sei regioni
Stage in aziende d’eccellenza
I contenuti rispondono ad un’attenta analisi dei fabbisogni di competenze e conoscenze imprenditoriali sviluppata in collaborazione tra Inipa e gli Esperti Coldiretti delle sei regioni coinvolte nella fase preliminare del progetto. I corsi trattano i seguenti ambiti: “Creazione e sviluppo d’impresa”, in cui si forniscono elementi di valutazione e analisi per realizzare un progetto d’impresa e si introducono i principali strumenti di credito e finanza agevolata nonché gli elementi operativi e gestionali dell’impresa agricola. Il corso “Filiere e marketing agroalimentari”, costruito per valorizzare il nuovo stretto legame tra Cibo, Territorio e Società con particolare attenzione alle strategie di comunicazione e di marketing. Il corso “Agriturismo”, si propone di sviluppare le potenzialità di una impresa agrituristica all’interno del proprio territorio teGiovani a lezione di innovazione
ANNO VII - N°47 - 2016
Di grande importanza, a completamento delle giornate previste dal corso, lo stage presso aziende agricole di eccellenza: un momento di confronto con l’esperienza diretta dell’imprenditore e con la realtà operativa della gestione di un’impresa. I partecipanti ai corsi di Impresaduepuntoterra sono complessivamente 620 di cui l’83% è sotto i 30 anni di età, il 26% di genere femminile, il 16% laureati e l’80% diplomati. I giovani già titolari di aziende agricole sono il 44%. Altro punto di forza del progetto è quello di aver formato “Esperti” e “Tutor” che operano sul territorio, in grado di “trasferire conoscenze” e coinvolgere i partecipanti per costruire un rapporto da consolidare nel tempo. Oltre 90 esperti delle strutture territoriali Coldiretti, a tal fine, hanno partecipato ai numerosi incontri di preparazione di contenuti e condivisione di metodi e messaggi chiave, realizzati con gli Esperti nazionali con il coordinamento di Inipa. Per ulteriori informazioni e per seguire le attività in corso, è possibile consultare i siti internet www.impresaduepuntoterra.it e www. giovanimpresa.coldretti.it e la pagina Facebook di Coldiretti Giovani Impresa.
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Giovanni Manfroni - IL PERSONAGGIO
L’ESSENZA DI UN ATLETA: PASSIONE PER LA TERRA E ISTINTO PER IL GOL
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proprio l’attaccante del Chievo Riccaro Meggiorini il testimonial del progetto “Coltiviamo la passione per il territorio”, che vede Campagna Amica e la Coldiretti Verona legarsi al club di Serie A per promuovere l’agribag per i tifosi, rigorosamente con prodotti stagionali e km 0 (per le partite casalinghe). “Ho vissuto in prima persona quella che è la vita che fa chi lavora la terra – spiega Meggiorini – perché prima di dedicarmi al calcio aiutavo mio padre nei campi. In azienda c’erano sempre tante cose da fare e non mi tiravo mai indietro”. Così, insieme a papà Sergio e mamma Roberta capitava di trovare il “Meggio” sopra un trattore o a mungere le mucche che la famiglia (anche gli altri due fratelli lavorano nell’agricoltura mentre la sorella è impegnata in altro) allevava fino a pochi anni fa: “Quel latte mi ha cresciuto e il sapore di quello appena munto non è paragonabile a nulla. Non lo trovi nei supermercati”. Stagionalità, km 0, origine e Made in Italy sono i credo di Campagna Amica condivisi dal bomber gialloblù: “È fondamentale mangiare prodotti di stagione conoscendone la provenienza. Io sono cresciuto così, ma oggi troppo spesso si sente parlare di cibi italiani quando invece magari arrivano dall’estero”. E aggiunge: “C’è un abisso tra quello che proviene direttamente dalla terra e quello che invece trovi in molti ristoranti. Io ancora oggi prendo le verdure e le uova dall’azienda di famiglia ed è totalmente diverso”.
"Dalla campagna ho imparato valori veri e spirito di sacrificio"
Un legame tra la terra e Meggiorini che tuttora porta i suoi frutti: “Ho imparato lo spirito di sacrificio e tutti quei valori che mi sono serviti per arrivare dove sono in un mondo difficile come quello del calcio”. Un mondo che, grazie anche al progetto Coldiretti-Chievo Verona, vuole essere sempre più vicino ai propri tifosi: “Così – conclude Meggiorini – tutti possono capire l’importanza del mangiare sano e di qualità. Questa agribag è un ottimo strumento per trasmettere questi valori”. L’agribag ha fatto il suo esordio al Bentegodi lo scorso 13 dicembre ed è presente nella tribuna coperta per tutte le partite casalinghe del Chievo. All’interno dello stadio si trova anche un corner informativo della Coldiretti Verona per tutte le informazioni legati ai prodotti locali e a Campagna Amica.
ANNO VII - N°47 - 2016
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FONDAZIONE - Redazione
MARCHI DI QUALITÀ EUROPEI: ECCO LA GUIDA CHE SPIEGA COME RICONOSCERLI Realizzata con il contributo dell'Unione Europea, la pubblicazione vi aiuterà a districarvi tra Dop e Igp e gli altri marchi di cui spesso non si conosce il significato
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istricarsi tra i marchi di qualità europei? Può essere complicato ma necessario imparare a riconoscerli e a capirne il significato. Cominciamo a capire cosa sono questi marchi. A questo ci aiuta la guida realizzata da Campagna Amica con il contributo dell'Unione Europea che ci dice che i marchi di qualità europei sono certificazioni di prodotto riconosciute agli alimenti dall’Unione Europea, e vengono rilasciate da enti di certificazione individuati dal Ministero delle Politiche Agricole. Ma qual è l’importanza di questi marchi? È grande, perché garantiscono al consumatore la provenienza originale del prodotto e/o che il processo di produzione avvenga secondo modalità legate a una tipicità territoriale nel rispetto del disciplinare che regola il marchio di qualità. L’Unione Europea, all’inizio degli anni ‘90, ha adottato alcune norme giuridiche per rafforzare e garantire due pilastri della politica di qualità europea: il primo sui prodotti tipici (indicazioni geografiche e lavorazioni tradizionali) e il secondo sui prodotti biologici. Ma cosa significa quando leggiamo “indicazione geografica”? Si intende una denominazione che designa un prodotto agricolo o alimentare le cui caratteristiche o la cui reputazione possono essere attribuite all’area geografica da cui proviene. L’indicazione geografica comprende le “Denominazioni di Origine Protette” (DOP) e le “Indicazioni Geografiche Protette” (IGP). La differenza sostanziale tra le due sta nel fatto che nella DOP tutte le fasi della produzione hanno luogo nell’area geografica designata (che determina le caratteristiche del prodotto), mentre nella IGP è sufficiente che almeno una fase della produzione avvenga nell’area geografica designata (che ne determina una particolare qualità, reputazione o altra caratteristica). L’appellativo “Protetta” dell’indicazione geografica significa che la registrazione tutela in tutta l’UE i diritti di proprietà intellettuale e conferisce a chi produce, commercializza o vende il prodotto originale il diritto di utilizzare la denominazione registrata. Quest’ultima non può essere quindi utilizzata per prodotti simili, anche se è accompagnata da espressioni quali “genere”, “tipo”,“ alla maniera”, ecc., o se la denominazione è evocata o tradotta 5 in un’altra lingua (esempio “Parmesan”, evocativo della denominazione protetta “Parmigiano Reggiano Dop”). DOP e IGP non sono le uniche denominazioni con cui ci confrontiamo quotidianamente. Spesso, tra gli altri, ci imbattiamo anche con la “Specialità Tradizionale Garantita” (STG), che è invece un riconoscimento che identifica un prodotto agroalimentare che possiede qualità specifiche che derivano solamente dalle materie prime impiegate, oppure dalle tecniche di produzione o di trasformazione, quindi senza un necessario riferimento geografico. Per conoscere a fondo tutti i marchi europei e le loro specifiche, scarica la guida completa dal sito www.campagnamica.it
Il presente articolo rientra nel progetto “La Campagna ti informa” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
LETTO PER VOI - Stefano Masini
Toni De Amicis - FILIERA COLTA
MANIFESTO DEL TERZO PAESAGGIO, COSÌ SI SALVA LA BIODIVERSITÀ Il libro di Gilles Clément affronta il problema del degrado dei suoli puntando l’attenzione sugli spazi residuali per farne dei laboratori di multifunzionalità
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ono a tutti noti gli effetti provocati dalla perdita dei suoli destinati all’agricoltura a seguito dell’espansione delle città e di uno sviluppo industriale che ha profittato nel tempo della possibilità di occupazione di una riserva di aree a buon mercato, così come l’impegno più recente ad adottare misure urbanistiche idonee a contrastare l’ulteriore erosione e frammentazione degli insediamenti abitativi e industriali. Si tratta, in proposito, di riconoscere come anche alla campagna possa attribuirsi la funzione di uno spazio utile allo svolgimento di attività tipicamente legate alla coltivazione e all’allevamento senza alcuna successiva sottrazione per la realizzazione di interventi relativi all’edilizia ovvero di pubblica utilità. E, proprio, il tentativo di sfuggire alla banalità dello spazio residuale intorno a manufatti pubblici e privati ritagliati, sul piano geografico, dalla proiezione di abitati o di stabilimenti industriali è il senso del lavoro di Gilles Clément che ne ha, diversamente, configurato la qualità di frammenti di superficie capaci di riscoprire la biodiversità. Si tratta, infatti, di spazi, magari marginali ma non indifferenti alle caratteristiche naturali delle specie vegetali o animali che si insediano, esprimendo il valore residuale di una spontanea naturalità. Si possono considerare, ad esempio, le aree al bordo di strade o i fossi: luoghi che si cerca di ridurre ma che costituiscono vere e proprie riserve biologiche come ben sanno gli agricoltori destinatari di misure di rispetto nell’ambito degli adempimenti della politica europea.
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di organizzazione: ai margini delle città o racchiusi nel corpo compatto di aziende agricole ad orientamento intensivo diventano luoghi sperimentali e laboratorio di multifunzionalità.
Il rischio deLl’uniformità
Gilles Clément, Manifesto del terzo paesaggio Quodlibet pp. 96 - 13 euro
Usare i luoghi non produttivi Resta, però interessante, quanto l’autore osserva: “la diversità si esprime attraverso il numero delle specie sul pianeta e la varietà dei comportamenti” (pag 27), con la conseguenza che l’inesorabile aumento della conformità delle attività economiche a standard di utilità porta ad una diminuzione delle possibilità di sviluppo biologico. Sotto questo profilo, si trova, anzi, sottolineata l’idea che “la diversità – l’evoluzione del vivente – è strettamente dipendente dal numero, dall’attività e dalle pratiche dell’uomo” (pag. 30). Anche gli spazi non produttivi né redditizi, non strutturati e di risulta costituiscono, tuttavia, occasioni di svago per il tempo libero.. Su questi spazi, dobbiamo, per tanto, soffermare il nostro interesse per i risvolti culturali, ambientali ed anche economici, in una concatenazione che chiama in causa possibilità nuove
Tutto dipende dalle modalità della relativa interpretazione che può avvenire nel disegno di riqualificazione di nuclei di abitazione o di stabilimenti industriali rispetto a cui più spesso, presentano aspetti di disordine e di degrado conseguenti allo stato di mero abbandono; mentre in campagna incrociano funzioni di integrazione di ambienti suscettibili di promozione a causa della diversità ambientale, con un inserimento integrato in osservanza a cicli di rotazione o a scelte di valorizzazione della biodiversità. Contro la crescente uniformità dei paesaggi l’uomo ha sempre concorso a caratterizzarne la discontinuità locale attraverso l’inserimento di manufatti o lo svolgimento di attività, aumentando la spinta alle dinamiche naturali di coabitazione e mescolanza di specie diverse: ciò che fa riflettere oggi sulla diversità delle culture e sul valore delle contaminazioni possibili che inedite opere di separazione spaziale, barriere e fili spinati non possono interrompere ma reinterpretare in base alle sempre notevoli condizioni di crescita e di sviluppo delle comunità e dell’ambiente che le ospitano. Si avverte, in ogni caso, la necessaria e paziente opera di ricucitura di spazi e di promozione delle relazioni di comunità che solo forme di utilizzazione del suolo, da parte di agricoltori più attenti a pratiche sostenibili e sociali, può dare.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
Arrivano i bandi dei nuovi P.S.R. Dobbiamo utilizzare tutti i contributi economici per la filiera corta
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on l’arrivo imminente dei bandi packaging dei prodotti alimentari, servizi di supporto legati alle nuove misure del piano per l’etichettatura dei prodotti, cataloghi collettivi di di sviluppo ruraofferta, sistemi di distribuzione adatle molte aziende ti alle piccole e medie imprese, seragricole possono Ci guadagnano l'impresa, vizi di informazione e prenotazione, intercettare finanpiccole piattaforme distributive per Campagna Amica, ziamenti preziosi l'agricoltura italiana e il gruppi d’acquisto, nuovi sistemi di per progettare il proprio salto di connessione web, ecc, sono solo consumatore qualità imprenditoriale. Sono opdegli esempi di piccoli strumenti portunità finanziarie che devono, pratici di sicura utilità per moltissiperò, essere intelligentemente fime aziende agricole che vogliono nalizzate agli ambiti strategici dell’indirizzo pro- aumentare la propria capacità competitiva. duttivo della propria azienda.La multifunzionalità aziendale e la vendita diretta sono sicuramente Spazi da sfruttare tra questi. Il rapporto diretto tra produzione e La rete di Campagna Amica ha ancora uno spazio di consumo è un campo in cui l’investimento appare accoglienza grandissimo per le imprese che scomquanto mai opportuno ed in molti casi, necessa- mettono sul Made in Italy in vendita diretta. Ma le rio. Le probabilità di avere un ritorno soddisfa- aziende che partecipano al nostro circuito devono cente sono molte alte e sono senz’altro ottime le saper offrire un prodotto di qualità, al giusto prezprospettive di durabilità. zo, possibilmente legato da un servizio aggiuntivo per il consumatore. Se si utilizzano con intelligenMille modi per crescere za i fondi del P.S.R. questo è possibile, perché si Per un’impresa agricola, soprattutto se non è grande, aumentano le proprie performance imprenditoriali ottenere significativi contributi economici per supera- e inoltre si rafforza anche la capacità attrattiva di re le tante criticità aziendali è di fondamentale impor- tutta la rete commerciale che fa capo ai nostri segni tanza, se solo si considera la forte richiesta di prodot- distintivi: con la positiva conseguenza che ci guato locale che ci arriva ormai da tutta la società. Punti dagna l’impresa, ci guadagna Campagna Amica, ci vendita aziendali (fissi o mobili), laboratori alimentari, guadagna l’agricoltura italiana e ci guadagna anche mezzi mobili di consegna prodotti, attrezzature per il il consumatore finale.
I nuovi Psr promuovono anche la vendita diretta
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