N. 22 - Febbraio

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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

Anno IV - N°22 - FEBBRAIO

IL PRESIDENTE MARINI

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

MARINI RICONFERMATO ALLA GUIDA DI COLDIRETTI L'ITALIA CHE VOGLIAMO”

ANNO IV - N°21 - GENNAIO

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Sergio Marini - PRIMO PIANO

SOMMARIO Direttore Generale Toni De Amicis Coordinatori regionali Valle D'aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Valeria Sonvico Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Fabrizio Pressacco Liguria Giovanni Bottino E.Romagna Elisabetta Montesissa Toscana Paola Saviotti Umbria Luca Epifani

Marche Michela Fabiano Lazio Roberto Santopietro Abruzzo David Falcinelli Molise Antonio Verratti Campania Federica Pecchia Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Giuseppe Casu

Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Fabio Cagnetti, Ermanno Coppola, Michele Errico, Marina Faraone, Alessandra Gioggi, Carlo Hausmann, Pietro Hausmann, Rolando Manfredini, Stefano Masini, Claudia Migliardi, Sara Paraluppi, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli,

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: MB Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica. È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci.

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

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Marini riconfermato alla guida di Coldiretti "L'Italia che vogliamo"

I vantaggi di entrare nella grande rete di Campagna Amica

IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi

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LA BOTTEGA DEL MESE

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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone

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TERRANOSTRA - Silvia Bosco

Raddoppio nella Capitale: ecco il mercato della Tiburtina Dal vivaio "spunta" la bottega: a Parma arriva la filiera agricola È nata in Sicilia l'aziena "rosa" che fa cadere la manna dai... campi Terranostra rinnova il servizio web per gli agriturismi Campagna Amica

CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO L’osteria ultracentenaria rinasce con Campagna Amica nel piatto Con gli orti scolastici gli alunni vanno a lezione di agricoltura

L'INIZIATIVA - Daniele Taffon

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SICUREZZA ALIMENTARE - Rolando Manfredini

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CONSIGLI PER LA VENDITA

“Scivoliamo su tutto, non sul cibo” A Cavalese vince Campagna Amica In vigore il nuovo regolamento per le produzioni di qualità

“Con Campagna amica e Filiera agricola italiana accorciamo la filiera e valorizziamo il nostro Paese”

Come ti vendo il cibo

FONDAZIONE Via libera alla somministrazione non assistita dei prodotti

Per quanto riguarda i temi internazionali – ha rilevato Marini - confermiamo la nostra insoddisfazione sul tema della riforma della politica agricola comunitaria dove le poche modifiche apportate dal Parlamento non sono ancora sufficienti e presuppongono un forte impegno del Governo nazionale in sede europea. Benché a livello nazionale ci sia qualche segnale positivo riteniamo che la capacità italiana di essere pienamente in grado di difendere in Europa il nostro modello agricolo sia ancora inadeguata. Per questo – ha concluso il Presidente della Coldiretti - il nostro documento in dieci punti “L’Italia che vogliamo” parte dall’esigenza di un governo globale di beni comuni come il cibo contro gli effetti di una globalizzazione senza regole, chiede di portare pienamente “l’Italia in Europa” e arriva fino all’etica che deve traguardare insieme alla politica anche le forze sociali e tutti i cittadini”.

Alla scoperta delle buone pratiche di agricoltura sociale e civica

GIOVANI IMPRESA - Carmleo Troccoli

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LETTO PER VOI - Stefano Masini

L’innovazione merita un premio Al via l’Oscar Green 2013 Scocca l’ora di falce e… rastrello Storie di guerrilla gardening

FILIERA COLTA - Toni De Amicis Un peperone vale l’altro? La diversità di Campagna Amica

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

L’agricoltura si è inventata un nuovo modello di sviluppo basato sulla piccola e media impresa, sul prodotto fortemente legato al territorio, distinguibile in quanto riunisce in sé tutti i punti di forza del Paese come il paesaggio, l’innovazione e la creatività e li aggiunge come valore aggiunto a prodotti e servizi. C’è un problema di reddito di cui conosciamo le cause che sono legate alla crisi economica e al calo dei consumi che speriamo, anche se siamo poco fiduciosi, possa iniziare a superarsi alla fine di quest’anno, al furto di valore nella filiera e al furto di identità dei nostri prodotti. È per tale motivo – ha sostenuto Marini – che abbiamo avviato da tempo il progetto di filiera agricola italiana con risultati soddisfacenti, basato sui due marchi di “Campagna amica” e “Filiera agricola italiana”, che ha come obiettivo di accorciare la filiera e di valorizzare e promuovere nel nostro Paese e nel mondo l’Italia vera, e abbiamo avviato una grande battaglia contro le contraffazioni e le sofisticazioni, puntando sulle garanzie che possono essere date da una corretta etichettatura del prodotto.

PER UN GOVERNO GLOBALE DEI BENI COMUNI

AGRICOLTURA CIVICA - Angela Galasso

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DALL’AGRICOLTURA UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

ORTI URBANI - Daniele Taffon

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“Il nostro progetto mette al centro l'impresa legata al territorio che fa della qualità e della creatività il suo punto di forza per competere sui mercati, ma anche una lotta spietata ai “fubetti” dell’agroalimentare che fanno affari con il falso Made in Italy. Il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra agricoltura trae quindi nutrimento dai nuovi punti di forza del Paese”. È uno dei passaggi del discorso di Sergio Marini all’assemblea elettiva della Coldiretti che lo ha confermato alla presidenza della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, con un voto unanime e a scrutinio segreto. “Nel fare un bilancio degli ultimi quattro anni – ha detto Marini – possiamo affermare che ne esce una Coldiretti rafforzata sul piano organizzativo e sul piano della rappresentanza ed emerge soprattutto il dato interessante del ritorno dei giovani in agricoltura e della speranza che essi hanno di avere un futuro nel settore. Dieci anni fa agricoltura significava soltanto problemi sociali, problemi ambientali, costo per il Paese. Oggi – ha puntualizzato - quelli che erano problemi sono diventati delle opportunità. “Siamo di fronte ad una accresciuta attenzione per il settore primario che parte da una società civile che crede e sostiene il nuovo modello agricolo portato avanti dalla Coldiretti – ha continuato il riconfermato presidente che contribuisce in misura determinante alla crescita sostenibile del Paese”.

FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli

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L’assemblea elettiva ha rinnovato il mandato al presidente all’unanimità e con voto a scrutinio segreto

PRIMO PIANO - Sergio Marini

Il presidente Sergio Marini

Presidente Sergio Marini

MARINI RICONFERMATO ALLA GUIDA DI COLDIRETTI “L'ITALIA CHE VOGLIAMO”

ANNO IV - N°22 - FEBBRAIO

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FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli

Raffaella Cantagalli - FONDAZIONE

I VANTAGGI DI ENTRARE NELLA GRANDE RETE DI CAMPAGNA AMICA

È il luogo - per lo più presso l'azienda agricola - dove vengono venduti direttamente i prodotti dell'impresa, rigorosamente di origine agricola e italiana garantiti da Campagna Amica

Un brand sempre più conosciuto diventato sinonimo di garanzia, benessere, provenienza italiana certificata Tutte le opportunità per le imprese agricole che cercano canali di commercializzazione dei propri prodotti

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ntrare nel mondo di Campagna Amica, significa far parte di una grande Rete nazionale e in prospettiva, anche internazionale fatta di valori e opportunità per le imprese agricole singole e aggregate. Campagna Amica, secondo le indagini condotte da Swg per Coldiretti, è un brand sempre più riconosciuto e rinoscibile da parte dei cittadini e da essi percepito come sinonimo di garanzia, fiducia, benessere, territorio, salubrità, provenienza italiana certificata. Questo grande risultato, che abbiamo raggiunto in pochi anni, ci sta dando la forza per andare oltre e passare dalle forme più o meno organizzate di vendita diretta in loco, alle forme organizzate di vendita diretta che si allontanano dalla zona di produzione, fino ad arrivare a coinvolgere quel mondo nel confronto del quale siamo stati sempre fragili e che ora invece comincia a guardarci con interesse: quello della vendita e distribuzione organizzata ma anche dei semplici negozi di vicinato, ovviamente non gestiti da agricoltori, che vedono nel prodotto agricolo italiano certificato, una grande opportunità da cavalcare. Di seguito, sono descritte in maniera semplice e chiara le molteplici opportunità e i vantaggi per gli imprenditori agricoli, sia singoli sia strutturati e organizzati, di aderire al circuito di Campagna Amica:

1 Utilizzare il marchio Campagna Amica che è sempre più diffuso, più forte e riconoscibile e percepito positivamente nella mente del cittadino.

2 Usufruire delle forme promozionali messe in campo dalla Fondazione Campagna Amica come il portale web di Campagna Amica in cui è

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Botteghe, Fai, Mercati, Punti, Agriturismi: ecco il meglio del made in Italy

possibile promuovere e valorizzare i propri prodotti , la storia e le peculiarità della propria azienda e che è accessibile a milioni di utenti. Tra le altre cose, sarà possibile essere presenti sulle guide più note e diffuse come quelle del touring Club e di altre edizioni speciali.

Agricoltori Italiani, destinate alla trasformazione e alla vendita presso canali che vanno dalla distribuzione organizzata, alle stesse Botteghe.

6 Aprire una Bottega di Campagna

Campagna Amica, c'e' la possibilità di essere promossi attraverso le iniziative messe in campo da Terranostra, l'associazione che sostiene gli agriturismi di qualità di Coldiretti

4 Aderire alle Associazioni Agrimer-

8 Essere coinvolti nelle migliaia di

cato territoriali per vendere in forma aggregata presso i mercati di campagna amica...oggi sono oltre 1100 in tutto il Paese!

iniziative ed eventi organizzati da Coldiretti e Campagna Amica per promuovere la Rete e per avvicinare sempre di più il mondo della campagna che è fatto di cibo ma anche di storia, tradizione, cultura e turismo a quello della città.

5 Fornire con i propri prodotti tutti gli altri soggetti della rete di Campagna Amica, senza necessariamente aprire un punto di vendita diretta. Ad esempio, è possibile vendere il proprio prodotto ad altre Fattorie, Agriturismi (nel rispetto della prevalenza),vendere ad aziende del territorio che partecipano ai mercati di Campagna Amica (sempre nel rispetto della prevalenza), vendere alle Botteghe di Campagna Amica, vendere alle Botteghe Italiane , ai Ristoranti Campagna Amica nel Piatto e...perché no, se si tratta di imprese di dimensioni importanti con grandi volumi e ben organizzate, è possibile aderire alle filiere certificate e controllate a marchio FAI, Firmato

Sono i mercati dei contadini organizzati dalle Associazioni Agrimercato che sono provinciali. In questi mercati, le imprese che vendono, si associano agli Agrimercato e aderiscono a Campagna Amica, garantendo in tal modo che i prodotti in vendita sono tutti di origine agricola, italiana e controllata da Campagna Amica.

7 Richiedere di essere inseriti nei corsi di formazione organizzati dalla Fondazione Campagna Amica in cui vengono trasferite nozioni in merito a tecniche di vendita, di comunicazione, a misure per il rispetto dei requisiti igienico sanitari, principi di nutrizione ecc ecc.. in un processo di qualificazione professionale costante.

3 Se l'impresa è un Agriturismo di

È l'impresa agrituristica in cui sono venduti direttamente i prodotti dell'azienda anche tramite la loro somministrazione presso il ristoro della stessa impresa. Tutti i prodotti sono rigorosamente agricoli, italiani e garantiti da Campagna Amica

Amica, (anche trasformando il proprio punto vendita se ne ha i requisiti) che è un vero e proprio negozio agricolo che si avvicina alla città, dove potere vendere sotto l'insegna di Campagna Amica, i propri prodotti e quelli di altre imprese agricole aderenti alla rete di Campagna Amica.

Sono veri e propri negozi agricoli in città, gestiti da agricoltori singoli o associati, dove e' possibile acquistare solo prodotti a marchio Campagna Amica (ovvero agricoli e italiani) e i prodotti artigianali a marchio FAI-Firmati dagli Agricoltori Italiani - che sono fatti solo con materie prime agricole nazionali; tutti controllati e garantiti da un Ente Terzo di Certificazione.

È un negozio non gestito da un imprenditore agricolo in cui e' possibile acquistare i prodotti degli agricoltori di Campagna Amica e a marchio FAI (firmato agricoltori italiani), fatti solo con materie prime agricole, controllate e garantite da un Ente Terzo di Certificazione.

Questi e tanti altri sono i vantaggi di aderire ad una Rete sempre più forte e diffusa, quella di Campagna Amica che ad oggi conta quasi 8000 punti in tutto il Paese, portatori di valori, di modelli, di stili di vita che stanno lentamente ma inesorabilmente entrando nella quotidianità dei cittadini italiani. Per aderire, per scoprire nuove opportunità, per avere chiarimenti, potete contattare la sede Coldiretti più vicina oppure scrivere a:

È il marchio che identifica i prodotti "firmati dagli agricoltori italiani" che sono prodotti per lo piu' trasformati, fatti da materie prime rigorosamente italiane, tracciare e certificate da un Ente terzo di certificazione.

segreteria@campagnamica.it .

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ANNO IV - N°22 - FEBBRAIO

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LA BOTTEGA DEL MESE

IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi

RADDOPPIO NELLA CAPITALE: ECCO IL MERCATO DELLA TIBURTINA

DAL VIVAIO “SPUNTA” LA BOTTEGA: A PARMA ARRIVA LA FILIERA AGRICOLA

Inaugurato il secondo farmers market a Roma, 500 metri quadri all’interno di uno stabile recuperato Marini: “Lungimirante creare spazi simili in un momento di difficoltà di famiglie e imprese”

Inaugurata nella città ducale la prima struttura per la vendita diretta dei prodotti made in Italy Alle tipicità tricolori si affianca la vendita di piantine ed altre essenze prodotte nell’azienda vivaistica

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SUBITO UN BOOM DI PUBBLICO Se all’inaugurazione sono intervenute oltre 2.000 persone, anche nei giorni successivi si è registrata un’alta affluenza di consumatori. Il mercato, per la sua posizione lungo una via di collegamento urbano molto importante, potrà diventare un riferimento anche per i numerosi lavoratori che giornalmente transitano per raggiungere la Capitale o i centri limitrofi. L’offerta dei prodotti rappresenta un vero spaccato delle eccellenze del territorio: insaccati, carne, frutta e verdura, ma anche miele, vino e formaggi. Tutto garantito dal contatto diretto con i produttori che accolgono i consumatori fornendo loro tutte le informazioni sui processi di lavorazione e coltivazione dei prodotti messi in vendita.

UNO SPAZIO RESTITUITO ALLA CITTÀ Marini ha definito “lungimirante l’amministrazione che crea spazi per Campagna Amica in un momento difficile per le famiglie e per le imprese”. Per Zingaretti l’apertura di questo spazio è un’occasione di orgoglio per vari motivi: “sia perché l’iniziativa nasce dal recupero di un

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Marini e Zingaretti durante l'inaugurazione

stato inaugurato il secondo mercato coperto della capitale: si trova in Via Tiburtina 695, all’interno di uno stabile di proprietà della Provincia e rinnovato in modo da accogliere l’incontro di consumatori e produttori. All’inaugurazione erano presenti il presidente della Coldiretti, Marini, il presidente della Provincia, Zingaretti, e i vertici della Coldiretti Lazio e Roma. Il mercato, di circa 500 metri quadri, è aperto il venerdì, dalle 10 alle 18, il sabato dalle 9 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 16. Gli abitanti della zona Tiburtina hanno gradito molto la novità portata dal nuovo mercato. manufatto della provincia, sia perché si tratta di una bella collaborazione tra le istituzioni e la Coldiretti. Altro motivo di orgoglio è quello di restituire alla città uno spazio pubblico ur-

bano, uno spazio per i cittadini, tolto al degrado e al disagio”. In occasione del taglio del nastro il Mercato ha ospitato i prodotti delle zone della Toscana colpite dall’alluvione.

Siena cresce e inaugura nuovi locali LA VENDITA DIRETTA È AUMENTATA DEL 20 PER CENTO Nel 2012 ha segnato un incremento del fatturato del 20% sull'anno precedente, conta 11 aziende del territorio e dà lavoro a 30 persone: è il Mercato coperto di Campagna Amica di Colonna San Marco a Siena che, dopo appena 2 anni di attività (era il 2 ottobre 2010 quando veniva inaugurato), non risente della crisi e cresce in numeri e dimensioni. Il 2013, infatti, è iniziato con l’inaugurazione dei nuovi locali più grandi e più accoglienti, che si trovano sempre in Via Paolo Frajese, ma a 100 metri di distanza. Un vantaggio sia per i produttori che per i consumatori perché gli oltre 150 prodotti

locali che si possono trovare al mercato hanno ora una vetrina in grado di valorizzarli meglio, riportando al centro della spesa il concetto di stagionalità e di difesa dell’italianità e della qualità. “Il mercato di Campagna Amica – spiega Francesco Sossi, direttore Coldiretti Siena – è un'occasione per dire ai consumatori: comprate italiano, pretendete che gli alimenti che portate in tavola siano autenticamente made in Italy, dalla loro origine. E il successo di questi due anni, tutti dati con segno +, dimostrano che a Siena i prodotti agricoli sono di grande qualità che IL PUNTO CAMPAGNA non vuol dire DI però a prezzi più AMICA alti».

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

nche Parma ha la sua Bottega di Campagna Amica. La struttura è stata inaugurata a Lemignano di Collecchio nel garden “Parma Vivai”, in strada Pontelupo 22. A scommettere sulla Filiera agricola italiana è stata, infatti, la stessa azienda vivaistica. Al nostro garden, già conosciuto e apprezzato dai cittadini – spiega Simone Bernardi di Parma Vivai – abbiamo deciso di abbinare la Bottega di Campagna Amica, un negozio a filiera corta dove i consumatori possono trovare specialità alimentari caratterizzate da un elemento fondamentale: la provenienza diretta da imprese agricole attentamente selezionate e verificate a tutela e garanzia dei consumatori. Abbiamo voluto cogliere le opportunità della rete di Campagna Amica aprendo la prima Bottega su Parma, avendo un occhio di riguardo, in particolare, per le produzioni alimentari tipiche del nostro territorio, alle quali se ne aggiungono anche altre del circuito nazionale di Campagna Amica, prelibate e tutte rigorosamente made in Italy, per offrire al consumatore un vasto assortimento e un’ampia scelta”.

UN PANIERE ITALIANO AL CENTO PER CENTO

Dal Parmigiano allo strologhino trionfano i sapori emiliani prodotti derivati dalla lavorazione del pomodoro come passate, pelati ecc., pasta, cereali e derivati, olio, sughi,

sottoli, sottaceti e altre golosità. Un negozio pregiato, dunque, con tante specialità alimentari provenienti direttamente dalle imprese agricole attentamente selezionate e verificate a tutela e garanzia dei consumatori. Un’opportunità in più per le aziende agricole accreditate alla rete promossa da Campagna Amica di presentare le loro produzioni d’eccellenza.

A Fermo un’oasi del made in Italy APERTA LA PRIMA BOTTEGA AL CENTRO DEL CAPOLUOGO Con la Bottega di Campagna Amica Fermo salgono a oltre un centinaio i punti di vendita diretta degli agricoltori promossi dalla Coldiretti sul territorio. La struttura, aperta dall’azienda agricola L’Oasi di Pierino, è stata inaugurata in via Giovanni Falcone 27 nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Paolo Mazzoni, il direttore generale della Fondazione Campagna Amica, Toni De Amicis, l’assessore comuna-

le al Commercio Manuela Marchetti, il presidente della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista. La Bottega di Campagna Amica Fermo sarà aperta con orario 7.3013 e 17-20, dal lunedì al sabato. Vi si troveranno carne, farina e olio extravergine prodotti direttamente in azienda, assieme a frutta e verdura, vino, formaggio, salumi e tante tipicità proposte dagli agricoltori della zona, ma anche da quelli di tutta Italia.

L’azienda ha una estensione di 40 ettari di terreno coltivati a mais, grano, medica e basilico e in 5 ettari di serre sono coltivate piantine da orto professionali con vendita diretta al pubblico. Nella Bottega i consumatori potranno trovare un ampio paniere di prodotti tutti rigorosamente italiani e di alta qualità: accanto alle eccellenze delle aziende agricole parmensi - come Parmigiano Reggiano, burro, salame e strolghino, lambrusco, malvasia, fortana e vino rosso Colli di Parma si affiancano quelle provenienti da aziende agricole del territorio nazionale accreditate all’albo nazionale di Campagna Amica: miele, marmellate,

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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone

Silvia Bosco - TERRANOSTRA

È NATA IN SICILIA L’AZIENDA “ROSA” CHE FA CADERE LA MANNA DAI... CAMPI

TERRANOSTRA RINNOVA IL SERVIZIO WEB PER GLI AGRITURISMI CAMPAGNA AMICA

Anna Maria Musotto ha rilanciato il prodotto isolano a tutti noto per essere descritto nella Bibbia Dall’albero di frassino si ricava il dolcificante naturale che ha subito conquistato l’interesse dei mercati

Riconfermato l’accordo-convenzione con il portale “Agriturismo.it”, la prima realtà internet del settore Una serie di agevolazioni a disposizione delle strutture iscritte all’associazione o accreditate alla Fondazione

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nna Maria Musotto, giovane imprenditrice siciliana, ha riportato nell’azienda di famiglia la coltura e la raccolta della manna. Mannaluora, letteralmente colei che stilla l’Albero della Vita, il frassino, e ne ricava la parte più pregiata, la manna eletta, un vero e proprio dolcificante naturale. La manna per i siciliani, e in particolare per Anna Maria, è quindi una linfa miracolosa mandata da Dio nel deserto, ma anche un prodotto la cui tradizione, tramandata di generazione in generazione, si stava estinguendo rimanendo relegata in ristrette superfici del comprensorio Madonita. Ed è proprio qui a Pollina, in viale Stazione 1, che si trova l’azienda agricola. “Dopo che per anni – racconta Anna Maria – la tradizione è sopravvissuta solo grazie a un manipolo di anziani, oggi i giovani si sono riavvicinati alla terra e a questa straordinaria cultura”.

ECCO IL SEGRETO DELLA MANNA Si dice che il frassino è maturo quando ha la giusta concentrazione di zuc-

quido, gocciolando, forma una stalattite, il cannolo o manna in cannolo o manna eletta, ovvero la parte più pregiata del prodotto.

UNA PRATICA ANTICA RIPORTATA ALLA LUCE cheri per poter cristallizzare, e questo avviene solo quando entra nella dormienza estiva. A questo punto si può iniziare a fare le incisioni. Anna Maria possiede circa 1.500 alberi che vengono incisi da metà luglio ai primi temporali di settembre. Si tratta di un lavoro faticoso e molto lungo. La pratica prevede che, sotto la linea dell’incisione, venga inserita una canaletta metallica alla cui estremità si fissa un filo di nylon tenuto in tensione da un piccolo peso, per favorire la colata della linfa attorno al filo. Dalle incisioni praticate (sia sul tronco che sui rami) stilla un liquido ceruleo, che a contatto con l’aria si rapprende e forma un leggero strato cristallino biancastro: la manna appunto. Il li-

“Una pratica antichissima quindi che, come spiega Anna Maria, coinvolge l’intera famiglia che sorveglia lo stato del tempo: ciascuno sa bene che l’umidità troppo elevata, la nebbia, un’improvvisa burrasca possono portar via in pochi minuti tutto il prodotto”. Dopo la raccolta la manna viene posta ad asciugare al sole in luoghi ben ventilati per una decina di giorni e poi si conserva in contenitori semiermetici. A metà settembre, quando c’è una bella giornata di scirocco leggero, viene riesposta al sole per una seconda, veloce, asciugatura. La manna ha molteplici usi e può essere utilizzata, ad esempio, nelle preparazioni dolciarie, nei liquori e per preparare cosmetici.

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opo la positiva esperienza riscontrata l’anno scorso, con oltre 250 agriturismi soci che hanno scelto di usufruire di una più estesa visibilità sul web attraverso l’iscrizione al portale “Agriturismo.it”, Terranostra ha deciso di rinnovare la convenzione con la società Premiaweb, creatrice di questa principale guida all’agriturismo consultabile on line, con oltre 5 milioni di visite all’anno. In tal modo, anche per il 2013, Terranostra potrà offrire in esclusiva a tutti i propri soci l’opportunità di accedere ai servizi del portale a condizioni vantaggiose, con uno sconto del 30% sul prezzo di listino per la prima adesione e del 10% per il rinnovo dell’adesione, limitatamente ai contratti della durata di almeno 12 mesi.

TANTE LE FACILITAZIONI PREVISTE Ulteriori condizioni di favore saranno offerte agli agriturismi che aderiranno in gruppo, attraverso un ulteriore sconto del 10% per gruppi di 25-75 aziende, e del 15% per gruppi di 76 o più aziende. Per usufruire dello sconto, l’azienda richiedente deve risulta-

agrituristica può optare per una presentazione con una scheda completa, ma a costi contenuti.

UNA REALTÀ DA 5 MILIONI DI CONTATTI

re associata a Terranostra e accreditata o in fase di accreditamento come Agriturismo di Campagna Amica. La procedura di iscrizione al portale è molto semplice e la richiesta da parte dei soci può essere trasmessa ad Agriturismo.it tramite telefono (contattando il numero 02.66406018, email (all’indirizzo: sales@agriturismo. it) o direttamente sul sito nell’apposita pagina. Tra i nuovi servizi previsti dalla convenzione, c’è anche l’opportunità di ricorrere alla formula “Essential”, con la quale l’azienda

Grazie ad una grafica comprensibile ed immediata, e potendo ricorrere ad un motore di ricerca interno, i visitatori che si collegano al sito scoprono con facilità l’agriturismo più confacente alle loro esigenze e preferenze, che viene individuato anche geograficamente attraverso una mappa. Il nuovo accordo prevede anche l’offerta, da parte di Agriturismo.it, di consulenza e formazione in materia di web marketing per conferenze e workshop, in particolare su argomenti come la misurazione dell’efficacia della promozione aziendale sul web; il profilo del turista rurale, motivazioni e comportamenti. Le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo sfiorano in Italia le 20 mila unità con 385.470 posti a sedere a tavola autorizzati e 206.145 posti letto. Maggiore la concentrazione nel Nord del Paese (45,3 per cento) davanti a Centro (34,1 per cento) e Mezzogiorno (20,6 per cento).

I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI, LE BOTTEGHE, I RISTORANTI E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE AL MESE DI FEBBRAIO HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO:

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ANNO IV - N°22 - FEBBRAIO

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CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

Daniele Taffon - ORTI URBANI

L’OSTERIA ULTRACENTENARIA RINASCE CON CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

CON GLI ORTI SCOLASTICI GLI ALUNNI VANNO A LEZIONE DI AGRICOLTURA

Inaugurato a Fano il primo ristorante accreditato della provincia di Pesaro Urbino con cucina tradizionale Un’alleanza anticrisi tra produttori e consumatori per valorizzare tradizioni e prodotti a km zero

Grande successo a Piacenza per l’iniziativa promossa da Coldiretti nell’Istituto De Amicis Un progetto che avvicina le classi al mondo agricolo e insegna la sana alimentazione

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QUEI SAPORI DEL RICORDO “Abbiamo scelto di ripartire dalle origini dei sapori quelli del ricordo fatti a mano con passione – sottolineano i titolari dell’Osteria della Peppa – utilizzando i prodotti acquistati solo da allevatori e agricoltori del territorio per valorizzarlo e promuoverlo come elemento di riconoscibilità della città di Fano”. “Un’iniziativa che si inserisce nel progetto di Coldiretti per una filiera

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parate all'istante in base al prodotto di stagione reperito o prodotto direttamente. Nelle osterie oltre al ristoro si dormiva, si giocava, ci si fidanzava e si faceva anche l'amore, talvolta. Era, insomma, un luogo di socialità e incontro.

a salute vien mangiando. Frutta e verdura tutto l’anno”. Così si chiama il progetto che la Coldiretti di Piacenza sta portando avanti in alcune scuole della città emiliana. In collaborazione con Campagna Amica, sono nati degli orti didattici in cui le classi possono cimentarsi con i primi rudimenti dell’agricoltura. “Il progetto che Coldiretti porta nelle scuole dal 2001 – sottolinea il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano – intende stimolare bambini e ragazzi, ad una scelta consapevole degli alimenti che ogni giorno portano sulla loro tavola, spingendoli a favorire sani stili alimentari per contrastare sovrappeso e obesità, diffondere un’adeguata conoscenza della stagionalità e della provenienza degli alimenti, in particolare dei prodotti ortofrutticoli, promuovere l’acquisto e il consumo consapevole di frutta e verdura”.

“L’ORIGINALITÀ È IL RITORNO ALLE ORIGINI”

IMPARARE CONTRO L’OMOLOGAZIONE DEL GUSTO

Nell'estate 2012 Martina, Marco e Mirco decidono di ristrutturare e riaprire al pubblico quel locale in via vecchia sotto l'insegna di Osteria dalla Peppa per riproporre i piatti della tradizione. Lo slogan preso da una frase di Gaudì "l'originalità è il ritorno alle origini" sta a significare che la differenza è il ritorno ai sapori, ai gusti e ai valori che la gastronomia del territorio rappresentano in termini di collegamento forte con l'agricoltura, l'allevamento e la viticoltura dell'entroterra marchigiano ricco di prodotti e valori inimitabili. Con l’apertura del primo ristorante di Campagna Amica nel Piatto a Fano cresce così la rete di vendita diretta dei prodotti agricoli promossa dalla Coldiretti. Si tratta di quasi trecento punti vendita in tutte le Marche, che vanno dagli agriturismi che garantiscono vacanze e cibo doc, alle fattorie, fino ai mercati e alle botteghe.

“Gli alunni della De Amicis, una delle scuole protagoniste, in collaborazione con gli insegnati, si sono dimostrati molto intraprendenti e

I due giovani titolari dell’Osteria

asce dal recupero di una filiera centenaria il progetto Campagna Amica nel Piatto presentato a Fano nell’Osteria della Peppa, che diventa così il primo ristorante a marchio del Pesarese. L’iniziativa si inserisce nella rete di vendita diretta promossa dalla Coldiretti Pesaro Urbino e muove dall’opera promossa dai titolari Martina Carloni e Marco Canestrari per il recupero non solo di antichi piatti fanesi, come la Pasticciata o la Cresc’tajat, ma addirittura dell’intera filiera che nei primi del ‘900 vedeva la vecchia osteria approvvigionarsi direttamente dai produttori agricoli della zona, prendendo, ad esempio, la carne dagli allevamenti delle zone interne e il vino e gli ortaggi da quelle della costa e collinari. Un’alleanza anticrisi tra agricoltori e ristoratori che rinasce oggi e che permetterà di valorizzare i prodotti del territorio a km zero, con i consumatori che avranno la possibilità di sapere direttamente dal menu da dove provengono le pietanze, con tanto di nome dell’azienda e luogo di produzione. Tutto cibo rigorosamente made in Pesaro, compresa addirittura l’acqua minerale.

agricola italiana e che mette assieme settori differenti per proporre ai cittadini prodotti del territorio garantiti dagli agricoltori – spiegano il presidente della Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, e il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante – assicurando trasparenza ai consumatori e valorizzando il lavoro delle imprese”.

UN PO’ DI STORIA L'Osteria venne aperta a Fano in via Vecchia nel quartiere dei Piattelletti (Piatt'lett) all'inizio del '900, da Angelo Mazzanti nato nel febbraio 1892 e da Giuseppina Diotallevi, detta "La Peppa", nata nel giugno 1898. L'Osteria, con alloggio, era il luogo frequentato dai forestieri di passaggio sulla vicina strada adriatica e dai mercanti del vicino Foro Boario. Le prime documentazioni risalgono ad una licenza di osteria rilasciato alla signora Giuseppina Mazzanti e ricordata quindi come Osteria dalla Peppa. Le osterie servivano vino e pietanze selezionate dall'oste presso gli agricoltori dell'entroterra e pre-

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in controtendenza rispetto all’omologazione dei gusti di vari prodotti che si trovano in commercio”. È con grande soddisfazione, conclude Albano, che ogni anno portiamo nelle scuole l’agricoltura, bene primario fondamentale. È indispensabile far comprendere agli studenti il bene essenziale della vita, ossia il cibo… cibo che non ci sarebbe senza gli imprenditori agricoli che ogni giorno con professionalità e competenza coltivano e preservano il territorio”. sensibili”, commenta Cinzia Pastorelli referente del progetto di Educazione alla Campagna Amica, “tanto è vero che la De Amicis è stata una delle prime scuole del piacentino che ha aderitoThe alAdprogetto degli “Orti Store Italia di Campagna Amica”, realizzato da Coldiretti insieme a Fondazione Campagna Amica per avvicinare i ragazzi al mondo rurale, consentendo loro di conoscere la stagionalità e la peculiarità dei prodotti del territorio, insegnando come le tradizioni culinarie possano portare un grande guadagno non solo in termini di salute ma anche di sviluppo dei sensi,

UN FENOMENO IN ASCESA Più in generale, la riscoperta della coltivazione degli orti è un fenomeno in costante ascesa. Un italiano su quattro si cimenta nella produzione di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane ma anche di piselli e fagioli da raccogliere all’occorrenza. E sono quasi un milione i cittadini che sono addirittura diventati ‘hobby farmers’, coltivatori che lavorano su appezzamenti di terreni, spesso ereditati, che hanno in media un ettaro di superficie e dai quali ricavare ortaggi, frutta ed anche vino o olio.

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Daniele Taffon - L'INIZIATIVA

SCIVOLIAMO SU TUTTO, NON SUL CIBO” A CAVALESE VINCE CAMPAGNA AMICA In occasione dei mondiali di sci di fondo, è stato organizzato un villaggio con il top del made in Italy a tavola Specialità da tutte le regioni per promuovere il Belpaese tra sportivi e appassionati di tutto il mondo

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ondiali di sci di nordico e cibo sano sono un connubio sicuramente originale che ha portato la cittadina dolomitica di Cavalese dal 20 febbraio al 3 marzo in primo piano sulla scena internazionale. La scena è la seguente. L’arrivo delle piste di sci di fondo con uno spazio in grado di ospitare migliaia di spettatori pronti a perdere la voce per incitare i propri campioni. Nelle vicinanze del luogo ove si svolgono le premiazioni un villaggio gradevole alla vista, dominato da caratteristiche casette in legno animate dalle aziende di ogni regione italiana e da bandiere gialle di Coldiretti e Campagna Amica.

UNA SFILATA DI BONTÀ Una vista gradevole ma ancor di più il profumo: arrosticini e grigliate miste da Abruzzo e Toscana, ravioli in salsa di nocciola piemontese appun-

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Una prestigiosa vetrina internazionale per i sapori del territorio to dal Piemonte, risotto al prosecco dal Veneto, olive all’ascolana dalle Marche, pasta con le sarde dalla Sicilia, orecchiette alle cime di rapa dalla Puglia, mozzarelle di bufala dalla Campania, involtino di pane carasau con formaggio pecorino dalla Sardegna, zuppa di lenticchie dall’Umbria, tanto per citare qualche piatto. Non sarebbe stato male piazzare una cimice nel piumino di qualche norvegese o russo per ascoltare il racconto una volta ritornati in patria: grandi sprint, prove di forza e classe nella staffetta, meravigliose le montagne, clima molto allegro ma, soprattutto, un villaggio dove si mangiava il meglio del made in Italy.

IL CIBO PROMUOVE L’ITALIA Pensiamo che al tifoso in questione rimarranno negli occhi le bellezze e le emozioni di un campionato mondiale e nelle papille gustative il ricordo di un paese che nell’agricoltura, nel cibo e nella cucina, da sempre, dà il meglio di sé con amore e orgoglio. Sempre il tifoso allora, con un po’ di teatralità, tirerà fuori dalla sua valigia, svuotata dai vestiti, i prodotti che ha acquistato presso gli stand delle aziende di Campagna Amica. E già, perché non solo si mangiava, ma si poteva anche acquistare ogni “ben di Dio” proveniente dalla filiera agricola italiana, sinonimo di qualità e sicurezza. “Sai che c’è?”, dirà il nostro amico ai familiari, “Quest’estate andiamo in Italia ospiti dell’agriturismo di una signora simpaticissima che ho conosciuto nel villaggio dove mangiavo”. È proprio il caso di dirlo: “scivoliamo su tutto, non sul cibo”.

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SICUREZZA ALIMENTARE - Rolando Manfredini

CONSIGLI PER LA VENDITA

IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO PER LE PRODUZIONI DI QUALITÀ La normativa europea rappresenta un primo passo verso un settore agricolo più forte e dinamico Si riducono i tempi per il riconoscimento di Dop e Igp, aumenta la tutela contro le falsificazioni

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l nuovo anno appena iniziato ha portato novità a livello europeo nel comparto delle produzioni di qualità: dal 3 gennaio è entrato in vigore il Regolamento Ue 1151/2012 del Parlamento Ue e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, che ha abrogato i Regolamenti 510 e 509 del 2006 sui prodotti Dop, Igp e Stg. Una delle principali innovazioni introdotte dal Regolamento consiste nella possibilità di riconoscere nuovi termini facoltativi di qualità e di modificare le condizioni di utilizzo di quelli esistenti. In questo ambito, viene da subito prevista una nuova categoria – quella dei "prodotti di montagna” – realizzati in determinate condizioni, illustrate in dettaglio nel Regolamento. Inoltre, la Commissione ha un anno di tempo – fino al 4 gennaio 2014 – per presentare una relazione sull’opportunità di prevedere uno schema di etichettatura per aiutare i produttori nella commercializzazione dei prodotti locali e nella vendita diretta, e una relazione sui “Prodotti dell'agricoltura delle isole”.

UN’ARMA IN PIÙ PER BLOCCARE I “TAROCCHI”

il riconoscimento delle Dop e Igp da parte dell’Ue, attraverso procedure di registrazione più veloci e di dimezzamento dei termini per l'opposizione (da sei a tre mesi); diventa anche obbligatorio per i prodotti di origine comunitaria l'utilizzo dei loghi Dop e Igp a partire dal 4 gennaio 2014. Ma, soprattutto, viene finalmente chiarito il cosiddetto “obbligo ex officio”, ossia l’obbligo che hanno gli Stati membri di mettere in atto le necessarie azioni amministrative e giuridiche sul proprio territorio, per prevenire o bloccare l’uso improprio delle indicazioni geografiche (mentre finora occorreva una denuncia di parte, come nel “caso Parmesan” in Germania). Infine, viene aumentato da 25 a 30 anni il tempo minimo della presenza di un prodotto sul mercato, necessario per poterne chiedere il riconoscimento come Dop, Igp o Stg; inoltre, per le Stg viene eliminata la facoltà di riconoscimento senza riserva del nome (è il caso della nostra mozzarella Stg e pizza napoletana Stg) ed è consentito solo il riconoscimento con riserva di nome, allo scopo di favorirne il rafforzamento sul mercato.

Con il Regolamento 1151/2012 vengono poi sostanzialmente ridotti i tempi tecnici necessari per ottenere

MA ORA SERVE L’ETICHETTATURA D’ORIGINE

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Con queste regole il nuovo regime di qualità a livello europeo potrà fare un primo passo verso la realizzazione di un settore agricolo più forte e più dinamico. Ma solo se ci saranno altre iniziative nelle quali venga assicurata la possibilità di comunicare al consumatore in modo trasparente gli elementi distintivi della qualità dei prodotti italiani, come da tempo sostiene Coldiretti. Solo così le imprese agricole potranno avere degli strumenti efficaci per combattere la crisi, la concorrenza mondiale e la concentrazione del potere contrattuale nel settore della distribuzione.

Nuove regole per i distributori di latte PUBBLICATA IN GAZZETTA LA NORMATIVA Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le nuove regole per la vendita di latte e crema crudi, che vanno ad applicare la norma inserita nel decreto Sanità dal ministro Balduzzi, ora legge dello Stato. Le novità interessano soprattutto i distributori automatici. Vediamo cosa prevedono. L’operatore che utilizza distributori automatici per la vendita diretta di latte crudo deve riportare in maniera “chiara e visibile” sul frontale del distributore automatico, in rosso e con caratteri di almeno quattro centimetri, la dicitura “prodotto da consumarsi previa bollitura”. La stessa scritta deve essere apposta sulla confezione o in etichetta per chi immette sul mercato latte crudo o crema cruda destinati all'alimentazione umana diretta. Inoltre l’operatore deve indicare in maniera chiara e visibile la data di mungitura e la data di scadenza, che non deve superare i tre giorni dalla data di mungitura e deve escludere la disponibilità di contenitori destinati al consumo in loco del prodotto. Nel caso in cui il distributore disponga di un sistema di imbottigliamento, i contenitori devono riportare sull'etichetta le stesse indicazioni riportate sul distributore in colore rosso e con caratteri di almeno un centimetro la dicitura: "prodotto da consumarsi previa bollitura e riportare la data di mungitura e data di scadenza del latte".

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

COME TI VENDO IL CIBO

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l punto vendita alimentare oggi non è solo uno spazio commerciale di vendita. Ma è soprattutto uno spazio di comunicazione e di senso. Nei punti vendita alimentari percorriamo veri e propri percorsi di senso per acquisire informazioni sui prodotti e vivere esperienze anche emotive. Il cibo gioca un ruolo comunicativo e propone l’adesione a determinati ambiti valoriali. Un’importanza decisiva ce l’ha anche il materiale di cui sono fatti gli scaffali del supermercato. Negli ultimi anni c’è una tendenza a usare il legno per trasmettere naturalità e valori di salubrità che fanno parte dell’universo di riferimento del cibo contemporaneo. Un modo per facilitare il processo di acquisto è certamente la creazione di forme di contiguità tra i cibi: accanto allo yogurt non troveremo mai i detersivi, ma la pasta fresca dove ci sono anche i sughi sì. C’è una sintassi e un grammatica precisa nell'organizzazio-

ne dei reparti. I prodotti che si vogliono vendere di più sono sui ripiani degli scaffali ad altezza d’occhio, nella fascia mediana, di modo che siano a portata di mano. Ma pensiamo anche ai prodotti che vengono messi tra un corridoio e l’altro, che sono preziosissimi, perché sono quelli che tutti vedono. Ed è lì che spesso si mettono le offerte. Niente è casuale nell’organizzazione spaziale del punto vendita. Ci sono studi etnografici specifici per studiare i percorsi da far compiere al consumatore. Che poi sono principalmente percorsi di senso. E in questi percorsi il via è dato quasi sempre dal reparto ortofrutticolo, che si amplia sempre di più, diventando anche sempre più elegante. Il packaging poi deve trasmettere naturalità, freschezza, bontà dei cibi. E infatti assistiamo a un processo di smaterializzazione delle confezioni,

che diventano sempre più trasparenti, in modo da mostrarci il prodotto all’interno. Si punta alla sparizione della confezione stessa. Perché si vuole trasmettere un’idea di naturale, che significa assenza di manipolazione del cibo. Le confezioni oggi sono verdi, giallo ocra. Devono avere la ruvidezza al tatto. Tutti segnali che vogliono trasmettere i valori del buon cibo naturale di una volta, senza le manipolazioni moderne.

Brano tratto da: Lambrin J.J., Marketing Strategico, Mc Graw-Hill, 1996

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FONDAZIONE

VIA LIBERA ALLA SOMMINISTRAZIONE NON ASSISTITA DEI PRODOTTI Una circolare dell’Anci apre alla vendita diretta di cibi da consumare in loco, accolte le richieste di Coldiretti Secondo l’Associazione nazionale dei Comuni, per avviare l’attività basta comunicarlo al Municipio

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ia libera dell’Anci alla somministrazione non assistita dei prodotti agricoli in vendita diretta. Su richiesta di Coldiretti, l’Associazione nazionale dei comuni italiani ha diffuso una nota con la quale si forniscono alcuni chiarimenti sul tema aprendo, di fatto, alle aziende della rete di Campagna Amica la possibilità di vendere ai consumatori prodotti agricoli da consumare in loco, ovvero nelle Botteghe, nei Mercati o nei punti aziendali. Per somministrazione non assistita s'intende l'attività di vendita per il consumo immediato sul posto dei prodotti agricoli ed agroalimentari. Prendendo spunto dai decreti sulle liberalizzazioni varati dal Governo Monti, l’Anci ricorda che per iniziare la vendita diretta in locali aperti al pubblico, compresi i locali facenti parte dell’azienda agricola, basta inviarne contestualmente comunicazione al Comune nel cui territorio è ubicato il locale, ferme restando, naturalmente, le altre modalità di vendita diretta già disciplinate dalle “legge di orientamento”.

UNA MANO DALL’ANTITRUST Nel frattempo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è intervenuta con un parere, dichiarando ingiustificate e distorsive le disposizioni contenute nel Regolamento sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di un Comune laddove, in contrasto con le nuove norme in materia di liberalizzazione delle attività economiche, tali disposizioni non consentono al titolare di

un esercizio commerciale definito “di vicinato” di utilizzare piani di appoggio e sedute per il consumo sul posto di prodotti posti in vendita. Un parere importante poiché, pur riferendosi ad una specifica questione di interesse per gli esercizi di vicinato, può pacificamente ritenersi valido in qualsiasi altra ipotesi in cui un soggetto imprenditoriale intenda avvalersi delle opportunità derivanti dalle norme di liberalizzazione sopra indicate e, di conseguenza, predisporre delle sedute o dei piani di appoggio per il consumo in loco dei prodotti posti in vendita nell’ambito di un locale aperto al pubblico, nel rispetto delle vigenti disposizioni igienico-sanitarie in materia di vendita di prodotti agroalimentari. Pertanto, anche nelle ipotesi di vendita diretta effettuata dagli imprenditori agricoli, ai sensi della disciplina in esame non può ad essi essere preclusa dalle Amministrazioni comunali la possibilità di effettuare contestualmente a tale attività la somministrazione “non assistita” dei prodotti oggetto di vendita per il consumo in loco.

Vendita diretta, cosa serve per iniziare 1) Su superfici all’aperto nell’ambito dell’azienda agricola o di altre aree private di cui gli imprenditori abbiano la disponibilità: in tal caso non occorre alcuna comunicazione all’Amministrazione comunale. 2) In forma itinerante: in tal caso l’attività può essere iniziata contestualmente all’invio della comunicazione al Comune del luogo ove ha sede l’azienda di produzione.

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3) In forma non itinerante su aree pubbliche: in tal caso l’attività può essere iniziata, previo invio della comunicazione al Comune in cui si intende esercitare la vendita, contestualmente alla concessione da parte del Comune dell’area su cui esercitare l’attività. 4) In locali aperti al pubblico: (ivi compresi i locali facenti parte dell’azienda agricola): in tal caso l’attività può essere iniziata contestualmente all’invio della comunicazione al Comune nel cui territorio è ubicato il locale.

5) Su aree pubbliche mediante l’utilizzo di un posteggio: in tal caso l’attività può essere iniziata previa comunicazione al Comune in cui si intende esercitare la vendita, cui allegare la richiesta di assegnazione del posteggio, e contestualmente all’assegnazione del predetto posteggio. 6) Con le modalità tipiche del commercio elettronico: in tal caso l’attività può essere iniziata contestualmente all’invio della comunicazione al Comune ove ha sede l’azienda di produzione.

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AGRICOLTURA CIVICA - Angela Galasso

PREMIO 2013

ALLA SCOPERTA DELLE BUONE PRATICHE DI AGRICOLTURA SOCIALE E CIVICA I temi del welfare in campagna al centro di un incontro promosso a Roma da Campagna Amica Un concorso per far emergere le esperienze migliori sul territorio e creare una conoscenza condivisa

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el dibattito sulle funzioni nuove e tradizionali della campagna italiana il tema dell'agricoltura sociale sta assumendo un'attenzione crescente. Alcune riflessioni recenti considerano l’agricoltura sociale nelle forme in cui si è sviluppata in Italia un modello di agricoltura ed economia civile in grado di assicurare un’estesa gamma di servizi alla persona a vantaggio delle popolazioni urbane e rurali. Oggi è possibile stimare in modo orientativo un numero pari a circa 1.000 esperienze in cui spesso l'impresa agricola si pone come il promotore principale di tali percorsi, costruendo collaborazioni strutturate con i soggetti del sociale (cooperative sociali, istituzioni, associazioni). Fondazione Campagna Amica ha organizzato la tavola rotonda “Un cibo civile – Agricoltura civica e sociale: percorsi di incontro fra città e campagna”.

Si stimano in un migliaio i casi di imprese che hanno avviato progetti e percorsi in questa direzione federazioni coinvolte. Gli interventi conclusivi di Francesco Di Iacovo (Università di Pisa) e Roberto Weber (SWG) hanno messo in evidenza i caratteri innovativi di questi percorsi in cui le federazioni a volte si sono lasciate trasportare dalle imprese, in altri casi sono stati soggetti promotori di sperimentazioni che hanno direttamente contribuito alla diffusione delle pratiche nel territorio.

UN NUOVO MODO DI VALORIZZARE IL TERRITORIO

SEZIONE BUONE PRATICHE

In ogni caso si sono messe in gioco insieme alle imprese, con entusiasmo, competenze specifiche laddove presenti, attivando collaborazioni con altri settori, risorse, spesso riscoprendo nuovi modi di attivare risorse già presenti nel territorio (piante, animali, spazi, reti, partecipazione, solidarietà). Entrambi hanno sottolineato come tutto questo rappresenti un’opportunità e allo stesso tempo una responsabilità per un’associazione forte come Coldiretti e il mondo agricolo che essa rappresenta che proprio attraverso il progetto Campagna Amica e la valorizzazione di un “cibo civile”, attento ai sistemi di produzione, alle relazioni che si attivano ed alle persone che risiedono

• Agricoltura sociale • Incontro agricoltori-consumatori • Oltre la didattica • Orti condivisi • Outsiders

Le esperienze di agricoltura civica

nei territori può offrire risposte alla società anche nel campo della qualità della vita e dei servizi alla persona e alla comunità, valorizzando ulteriormente la multifunzionalità.

UN PREMIO PER FAR CONOSCERE LE REALTÀ Per proseguire questo percorso, Fondazione Campagna Amica è fra i partner del progetto Agricoltura Civica Award 2013, organizzato da Aicare (Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica),

giunto alla 3ª edizione. Si tratta di un concorso che ha l'obiettivo di far emergere le pratiche di agricoltura civica presenti nel paese, farle incontrare tra loro, farle conoscere dal mondo agricolo e dalla collettività, in modo da creare una conoscenza condivisa ed allargata rispetto alle funzioni sociali ed ambientali dell'agricoltura. Nel mese di giugno Fondazione Campagna Amica organizzerà un incontro sul tema al quale saranno anche invitate a partecipare le esperienze più originali emerse attraverso l’Award.

SEZIONE MEDIA • Articoli • Foto • Video PREMI SPECIALI • Pubblica amministrazione virtuosa • L’olio giusto • Young innovators • Agricivic consumer Termine candidature: 15 marzo 2013 INFO: WWW.AICAREAWARD.ORG

PER SAPERNE DI PIÙ SUL SETTORE L'incontro è stato introdotto da Paola Grossi (Capo Ufficio Legislativo Coldiretti) che ha contribuito ad inquadrare la prestazione di servizi alla persona dal punto di vista normativo, facendo riferimento alle attività connesse previste dall’art. 2135 c.c. ed alla legge di orientamento che riconosce la multifunzionalità delle imprese agricole e la possibilità di offrire servizi connessi alle attività agricole principali. Successivamente Saverio Senni (Università della Tuscia) ha presentato lo stato dell’arte e le opportunità dell’agricoltura sociale con il compito di lanciare il dibattito. Rappresentanti di imprese e le federazioni di riferimento hanno poi presentato le esperienze, i cambiamenti resi necessari a livello organizzativo insieme a quelli registrati nelle persone, gli ostacoli, le soluzioni e i ruoli sia delle imprese che delle

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SOCIETÀ AGRICOLA SAN BENEDETTO (Lombardia) Prende origine e spunto dalla positiva esperienza di Fausto ed Elisabetta Andi, in Oltrepò Pavese, fra le prime in Italia a coniugare produzioni agricole di altissima qualità e inclusione di persone con disabilità. CENTRO DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA SAN VINCENZO (Puglia) Il Centro si trova a Brindisi e, attraverso la collaborazione con imprese agricole del territorio, ha creato un orto al proprio interno, destinato alla produzione di fiori, frutta, ortaggi, attivando percorsi di socializzazione e aggregazione per persone con disturbi mentali.

SAPORI DI CAMPAGNA (Marche) Azienda agrituristica biologica che, nell’ambito del progetto Rurale Sociale della Regione Marche, da un anno ormai svolge attività di agrinido e ospita bambini da uno a tre anni. AGRICOOPECETTO (Piemonte) Giovane cooperativa piemontese che, insieme alla produzione e trasformazione di frutta e ortaggi biologici, promuove progetti formativi e inserimenti lavorativi di ragazzi in situazione di svantaggio sociale.

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Ah, Davvero?!

Carmelo Troccoli - GIOVANI IMPRESA

L’INNOVAZIONE MERITA UN PREMIO AL VIA L’OSCAR GREEN 2013 Sono scattate le iscrizioni al concorso della Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare le imprese creative Il tema di quest’anno sarà “Il bello dell'Italia”, iscrizioni da effettuare entro il 15 marzo

La consegna degli Oscar 2012

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ono scattate le iscrizioni all’Oscar Green 2013, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura. Gli imprenditori under 40 che vogliono partecipare, possono presentare la propria candidatura entro il prossimo 15 marzo negli uffici Coldiretti. L’obiettivo di questa settima edizione, che ha come tema “Il bello dell'Italia”, è scoprire le esperienze vincenti di giovani imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo. Sei le categorie in concorso (“Non solo agricoltura”, “Stile e cultura l’impresa”, “In-Filiera”, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica”, “Ideando”), rappresentative dei vari modelli di sviluppo che vanno dalla filiera corta alla diversificazione delle attività, fino al sociale (come agrinido, fattorie didattiche, ecc). Uno sguardo al passato e le mani e la

testa dentro i dinamismi più virtuosi e innovativi della contemporaneità e del futuro. Tecnologia e stupore, sapienza e intraprendenza, capacità di reinventarsi e rivisitare la storia e la tradizione italiana, fanno dell'Oscar Green un evento attesissimo oltre che impossibile da replicare altrove.

Le nostre imprese da Oscar sono un simbolo a cui guarda l'Italia per disegnare le strategie di uscita da una fase di torpore a cui l'agricoltura risponde con la bellezza, la qualità e il talento. Oscar Green 2013, 'Il bello dell'Italia' che non conoscete, stiamo per raccontarlo al Paese e al mondo.

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LETTO PER VOI - Stefano Masini

Toni De Amicis - FILIERA COLTA

SCOCCA L’ORA DI FALCE E… RASTRELLO STORIE DI GUERRILLA GARDENING

UN PEPERONE VALE L’ALTRO? LA DIVERSITÀ DEI NOSTRI PRODOTTI

Il libro di Federica Sanghini racconta le vicende del movimento per il recupero di spazi urbani degradati Un pizzico di utopia e tanta determinazione nel gettare semi, piantare bulbi, innaffiare e portar via i rifiuti

Dentro il cibo agricolo e italiano della rete di Campagna Amica ci sono territorio, storia aziendale e cultura La capacità di comunicare questi valori dà alle imprese un vantaggio competitivo non indifferente

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alce e rastrello” scritto da Federica Seneghini (Ed. nuovi Equilibri, pag. 109, €13) raccoglie ed ordina contributi di partecipazione ed esperienze del movimento di “guerrilla gardening” che ha preso vita, sul finire del secolo scorso, negli Stati Uniti ed è, ormai, radicato anche nel nostro Paese per recuperare spazi urbani degradati. Non azione di violenza, ma iniziative di militanza civile ispirano l’attività dei guerriglieri che, nel blitz di una notte o, più spesso, nella cura quotidiana di aiuole ai lati delle strade, di spartitraffico nelle vie cittadine, di giardini abbandonati, arredo di piazze non più frequentate da bambini o anziani, coltivano l’idea di una società più responsabile. L’orizzonte spaziale è segnato dall’ambiente di vita quotidiana: il verde delle aiuole in aree vicino a scuole o uffici da trasformare nel segno della bellezza, del gusto di vivere, della partecipazione: per continuare a stare insieme, interrompendo la violenza sull’ambiente e proponendo la rigenerazione della coscienza civica. Un pizzico di utopia e tanta determinazione nel gettare semi, piantare bulbi, innaffiare e portar via i rifiuti, allontanando l’indifferenza di qualcuno e guadagnando la simpatia di molti nella costruzione di reti di resistenza dal basso.

AREE “RICONQUISTATE” A COLPI DI ZAPPA Così, armati di rastrelli, zappe, concimi e sementi “ si sceglie consapevolmente di riappropriarsi di spazi urbani dimenticati, rimettendoli a nuovo e restituendoli alla collettività” (pag. 14), soprattutto quando è l’amministrazione pubblica a trascurare il decoro e a disinteressarsi della qualità della vita dei cittadini. “L’aiuola che cresce non appartiene ai guerriglieri ma alla città intera, a chi ci passerà davanti, a chi la vivrà

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Falce e rastrello. La rivoluzione verde del Guerrilla gardening. Storie di resistenza al degrado urbano Salvatore Settis - Einaudi - Pag: 228 - Prezzo: € 18

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uando un nostro produttore o un nostro punto vendita vende un prodotto “riconoscibile come agricolo e italiano”, ovvero con un forte legame territoriale, con una storia ed un’origine evidente, non vende solo il suo prodotto. Vende un “pacchetto”, dove c’è sicuramente il suo prodotto agricolo con la sua qualità e la sua tipicità, ma dentro c’è anche la sua storia aziendale, il suo territorio e con esso i valori e la cultura che la nostra Organizzazione è stata capace di esprimere nel corso degli ultimi 20 anni. Questo perché l’offerta di cibo che fa riferimento al mondo di Campagna Amica è fortemente espressione della cultura agricola e rurale generata dalle battaglie che Coldiretti ha fatto, e fa tuttora, sul fronte del rapporto con la società, dell’alimentazione e sul fronte degli stili di vita. È per questo motivo che noi spesso diciamo che chi fisicamente si trova ad operare nei nostri mercati o nelle nostre botteghe, ne deve essere consapevole, responsabile e quindi deve essere capace di interpretare il ruolo di portavoce di “Campagna Amica”.

IL MESSAGGIO CHE IL CONSUMATORE CERCA

“L’aiuola che cresce non appartiene ai guerriglieri ma alla città intera, a chi ci passerà davanti” o semplicemente la guarderà, riappropriandosene in modo definitivo” (pag.22). Forme di giardinaggio civico si allargano da Nord a Sud all’interno di grandi metropoli o di piccoli centri e diventano una condizione di praticabilità del tessuto urbano, producendo una sorta di effetto cenerentola con la trasformazione di aree di incuria in spazi fioriti grazie ad immaginazione e creatività, passione e divertimento.

DAI CITTADINI UN ESEMPIO PER GLI AMMINISTRATORI È un modo per lavorare sul significato di città anche a Bolzano dove “non puoi far nulla che non sia già stato stabilito dal Governo locale” (pag. 56) ma resta sempre possibile

Quella figura – agricoltore o gestore di un punto vendita – non vende un prodotto qualsiasi: vende quel preciso prodotto che viene da quella precisa storia e che rappresenta quel preciso significato sul piano socioeconomico. Dietro quel prodotto c’è un messaggio di

natura etica, ambientale, nutrizionale ed economica, che il consumatore cerca e vuole trovare. Questo patrimonio lo dobbiamo tutti utilizzare, perché questo è il nostro vantaggio competitivo rispetto ai nostri concorrenti. Se siamo bravi ad usarlo, quando incontriamo i nostri consumatori vinciamo: vince il venditore e vince Campagna Amica. Viceversa, se non lo interpretiamo, se non siamo capaci di raccontare e di raccontarci, se non affermiamo il nostro ruolo, non solo sprechiamo questa opportunità ma riduciamo fortemente la nostra capacità di penetrazione commerciale. Perdendo la nostra “diversità”, diventiamo una figura qualunque, e come tale veniamo trattati. Ma attenzione! Per avvalersi del valore aggiunto che si porta dietro Campagna Amica, bisogna mettersi in condizione di distinguersi, di essere diversi dagli altri.

UN BRAND CHE FA IL SUCCESSO E questo lo si ottiene solo adottando i nostri format, le nostre bandiere, i nostri marchi, le nostre parole chiave, i nostri claim, i nostri colori e i nostri segni distintivi. Solo così è possibile farsi riconoscere e quindi essere capaci di orientare le scelte dei consumatori verso la nostra offerta. Solo così è possibile essere credibili nell’offrire le garanzie che i consumatori cercano. Solo così ci si avvale della forza del nostro “brand” Campagna Amica che è spesso la componente che più contribuisce al successo di un’offerta commerciale rispetto ad un’altra.

lanciare bombe di semi o appendere piante e fiori in alto sui pali della luce. Essere guerriglieri significa, dunque, rivestire i panni di comuni cittadini con il desiderio di occuparsi del proprio spazio e creare “anche una amministrazione attenta all’ambiente” (pag. 42) consapevole che i mutamenti che imprimiamo nelle modalità di uso dei beni comuni diventino lievito per immaginare altre strade e valorizzare altri reali per noi e per le generazioni future. Forse intorno ai mercati di Campagna Amica si potrà far convergere le ragioni di movimenti locali e di tutti coloro che avvertono l’urgenza di ricollocare al centro dell’attenzione i temi della qualità della vita e dell’ambiente.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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un peperone vale l'altro?

la biodiversita vale Gli agriturismo di Campagna Amica sono promossi da

Peperone! è bello da dire, è allegro, gira in bocca e già a pronunciarlo lascia un buon sapore. Se è un buon peperone però. Altrimenti resta quel qualcosa che non sai, ma toglie il gusto. Già, c’è peperone e peperone. Negli agriturismo Campagna Amica ci sono quelli nostri o quelli del nostro vicino, sono buoni, coltivati rispettando la terra e l’ambiente. Perchè biodiversità non è solo un valore con cui riempirsi la bocca, per quello ci sono i peperoni!

i nostri valori valgono tantissimo

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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