Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma
NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA
Anno IV - N째27 - AGOSTO-SETTEMBRE
IL PRESIDENTE MARINI
STOP ALL'IMU AGRICOLA, GRANDE RISPARMIO PER LE AZIENDE ANNO IV - N째21 - GENNAIO
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Sergio Marini - PRIMO PIANO
Presidente Sergio Marini Direttore Generale Toni De Amicis Coordinatori regionali Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Elisabetta Montesissa Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli
Marche Giordano Avenali Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Andrea Delogu
Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Fabio Cagnetti, Ermanno Coppola, Pamela De Pasquale, Michele Errico, Marina Faraone, Alessandra Gioggi, Carlo Hausmann, Pietro Hausmann, Paola Mandrici, Rolando Manfredini, Stefano Masini,Claudia Migliardi, Sara Paraluppi, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: Matteo Brogi (Studio Polpo) Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci
Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano
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PRIMO PIANO - Sergio Marini "Pieno sostegno agli impegni dei Ministri su Imu, Pac, Ogm e Semplificazione"
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FONDAZIONE - Redazione
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IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi
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LA BOTTEGA DEL MESE - Claudia Migliardi
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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone
Fai, cresce la filiera a marchio Firmata dagli agricoltori italiani
Campobasso, al mercato si compra cibo e si calcola la pensione
Il presidente commenta con grande soddisfazione la decisione del Governo di dare lo stop all’imposta che ha portato oneri insostenibili per il settore. Mantenuti gli impegni assunti dai Ministri davanti ai 15mila agricoltori del Palalottomatica, all’assemblea nazionale della Coldiretti a Roma
I tesori palermitani nella bottega delle mandorle amate dal Papa Madonna delle macchie, l'antica fattoria con un grande futuro
Una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera". È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare con grande soddisfazione la decisione del Governo sull’Imu agricola che avrebbe comportato un insostenibile onere di circa 700 milioni di euro alle imprese agricole per il 2013.
CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO - Teresa De Petro Con il molo di Torre San Giovanni il tipico approda in riva al mare
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ORTI URBANI - Daniele Taffon
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TERRANOSTRA - Silvia Bosco
L’orto sensoriale che restituisce il sorriso ai ragazzi e al quartiere Terranostra, con la App 2.0 l’agriturismo è più social
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CONSIGLI PER LA VENDITA - Claudia Migliardi
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SICUREZZA ALIMENTARE - Ermanno Coppola
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SICUREZZA ALIMENTARE - Elisa De Arcangelis
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SICUREZZA ALIMENTARE - Corrado FInardi
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WWW.RIVISTADGA.IT
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LEGISLATIVO - Redazione
Il successo della bottega parte da un buon controllo di gestione Il commercio di carni fresche è possibile nei negozi mobili Botteghe, ecco come garantire la sicurezza degli alimenti Quello che l’etichetta... dice Domande e risposte per l’impresa Agevolazioni per i terreni, niente certificazione per lo Iap Dl fare, ok esenzione gasolio Vendita diretta più facile
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GIOVANI IMPRESA - Massimiliano Paoloni
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LETTO PER VOI - Stefano Masini
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STOP ALL'IMU AGRICOLA, MARINI: "GRANDE SODDISFAZIONE" PER AZIENDE RISPARMIO DA 700 MLN
Il presidente Sergio Marini
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SOMMARIO
“Si è mostrato di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese”. "Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando – ha concluso Marini – di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese". Il gettito 2012 dell’Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L’Imu agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole) secondo i dati divulgati dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
È questo “il bello dell'Italia” Arrivano le finali Oscar Green
Le piccole azioni che ci aiutano a poter cambiare il mondo
FILIERA COLTA - Toni De Amicis Il format di Campagna Amica Ecco perché siamo unici
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
ANNO IV - N°27 - AGOSTO - SETTEMBRE
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Redazione - FONDAZIONE
FONDAZIONE - Redazione
FAI, CRESCE LA FILIERA A MARCHIO FIRMATA DAGLI AGRICOLTORI ITALIANI Dalla pasta all’olio extravergine, dalla carne al riso fino al latte aumentano i prodotti garantiti L’obiettivo è valorizzare sui mercatio il territorio e il protagonismo delle imprese agricole
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iventa sempre più grande la Filiera agricola italiana. Il progetto promosso da Coldiretti e da Campagna Amica con il marchio valoriale Fai (Firmato dagli agricoltori Italiani) per garantire in Italia e all’estero tutti quei prodotti provenienti al 100 per 100 dai campi e dagli allevamenti italiani, che rispettano l’etica nei processi produttivi e assicurano per contratto una equa ripartizione del valore tra i vari attori della filiera, continua ad crescere. A poco più di un anno dalla costituzione numerose e diversificate sono le filiere produttive che hanno ottenuto il riconoscimento e possono fregiarsi del marchio, dalla pasta al riso nelle varietà Arborio, Carnaroli e Baldo, dall’olio Extra Vergine all’ortofrutta, dal latte UHT ai salumi fino alle carni provenienti da razze autoctone bovine (Chianina, Marchigiana, Romagnola e Piemontese) e suine come la Cinta Senese e il suino bianco dell’Appennino. Ultimo progetto in ordine di tempo è stato quello denominato VOI - Valori Origine Italiana, di Iper, La grande i, che nasce in collaborazione con Coldiretti e FAI (Firmato Agricoltori Italiani). Pasta di semola di grano duro, riso Carnaroli e Arborio, Latte UHT, olio extra vergine e presto una selezione delle migliori monocultivar italiane, nel rispetto di valori etici, sociali e ambientali a un prezzo giusto, per chi compra e per chi produce, tutto al 100 per 100 italiano garantito da FAI. Ma non va dimenticato anche l’accordo con Bormioli per la valorizzazione delle conserve fatte con frutta e verdura made in Italy.
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LA PASTA L’impegno maggiore è però rappresentato dalle singole filiere a marchio, a partire dalla pasta dal
campo alla tavola con l’utilizzo di grano al 100 per cento italiano. È il caso della pasta Ghigi. Un marchio storico dell’industria alimentare italiana, che oggi rivive grazie all’impegno del Consorzio Agrario dell’Adriatico garantendo pasta italiana. Un altro esempio è la pasta Valle del Grano è un’importante conferma dell’impegno del Consorzio Agrario Lombardo Veneto, il più grandonsorzio agrario d’Italia. In Toscana c’è poi la pasta dei Coltivatori Toscani, garantita dai coltivatori riuniti nel Consorzio Agrario di Siena.
PRODOTTI FAI PRODOTTO
CATENA DISTRIBUTIVA
PASTA
COOP ITALIA IPER
RISO
COOP ITALIA IPER
OLIO
IPER
ORTOFRUTTA
COOP ITALIA CARREFOUR AUCHAN SISA CADORO MIGROS SUPERCONTI PAM REALCO
CARNE BOVINA
COOP ITALIA INALCA
CARNE SUINA
AUCHAN CARREFOUR
SALUMIC
OOP ITALIA CARREFOUR CONAD DESPAR
LATTE UHT
IPER
LA ZOOTECNIA
Alcuni prodotti a marchio Fai
In crescita anche la filiera zootecnica a marchio Fai. Sul fronte delle carni fresche si è puntato sulle razze bovine : Chianina, Marchigiana, Romagnola e Piemontese e su quelle suine di cinta senese e bianco dell’Appennino. Un impegno che ha già portato sui mercati la linea di carne fresca Val Bovina e Val Suina e quella di salumi Val Nerì e Suì Nera, promossi in Umbria.
L’OLIO Altro prodotto sombolo del made in Italy è l’olio e anche qui Fai ha lanciato una linea di prodotto extravergine FAI utilizzando solo olive raccolte in Italia per valorizzare al meglio la tipicità dei territori e il protagonismo degli agricoltori che assicurano il rigoroso controllo della filiera dal frantoio alla tavola. L’Olio Extra Vergine di oliva Fai viene oggi proposto in tre blend distinti: “Verde Puro”, “Verde Aregento” e Verde Premium”.
IL LATTE Ma è tutto italiano anche il latte a marchio Fai. “Io sono italiano” si legge., infatti, sull’etichetta del latte Uht, pensato per portare trasparenza in un comparto che pesa più del fresco ma che oggi non garantisce ai consumatori l’origine di quanto portano in tavola, spacciando prodotto straniero per tricolore.
Un percorso portato avanti attraverso il potenziamento delle aziende risicole, puntando sulla selezione dei semi, la scelta dei mezzi tecnici e la capacità di stoccaggio.
L’ORTOFRUTTA Dal progetto Fai non è rimasta ovviamente esclusa l’ortofrutta, altro fiore all’occhiello del made in Italy. Su questo fronte l’impegno si è concentrato sulla capacità di accorcia la filiera riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita, per premiare di più chi produce «bene» e per fornire
un prodotto «più buono» al Trade che può offrire maggiore «qualità» al consumatore.
IL FLOROVIVAISMO “Vestire” quanto oggi è anonimo è, invece, la missione della filiera Fai per il florovivaismo. Ciò attraverso tre “step”: definizione del prodotto come italiano (quando il ciclo biologico della pianta sia stato sviluppato in Italia almeno per il 51%); realizzazione di un marchio; programmazione della produzione in funzione del mercato fornendo laddove possibile il «km zero».
IL RISO E il marchio Fai è arrivato anche sul riso, nelle varietà carnaroli e Arborio.
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Claudia Migliardi - LA BOTTEGA DEL MESE
IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi
CAMPOBASSO, AL MERCATO SI COMPRA CIBO E SI CALCOLA LA PENSIONE
I TESORI PALERMITANI NELLA BOTTEGA DELLE MANDORLE AMATE DAL PAPA
All’offerta di prodotti agricoli il farmers market molisano abbina quella di servizi ai clienti Un’idea innovativa sviluppata grazie alla collaborazione con il patronato Epaca di Coldiretti
Con l’apertura del negozio a marchio Campagna Amica Davide Orlando è riuscito a valorizzare nel modo più giusto uno dei prodotti più classici dell’agricoltura siciliana
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asce in via sperimentale, per tutto il periodo estivo, il nuovo mercato di Campobasso in Piazza Vittorio Emanuele II, di fronte al Municipio. L’appuntamento settimanale del giovedì mattina rappresenta un importante momento di animazione ed attrazione per il centro cittadino: i cittadini possono acquistare i prodotti del territorio al giusto rapporto qualità-prezzo, mentre gli imprenditori agricoli possono far conoscere le loro produzioni e dare così nuovo impulso all’economia locale. Per caratterizzare meglio il mercato, nella piazza è stato allestito un punto informativo istituzionale dove è possibile conoscere e approfondire, anche attraverso dei video esplicativi, il progetto per una Filiera Agricola Italiana promosso da Coldiretti con Fondazione Campagna Amica.
UN SOCCORSO PREVIDENZIALE Inoltre, per essere davvero accanto ai cittadini, il mercato ospita an-
Il mercato di Piazza Vittorio Emanuele
faranno richiesta esibendo un documento di riconoscimento, una fotografia reale e certificata della propria posizione contributiva ed un calcolo sulla data e sull’importo della futura pensione. Anche i pensionati potranno usufruire di questo servizio verificando gli importi della loro pensione attuale.
UN LUOGO D’INCONTRO che una postazione Epaca, il patronato della Coldiretti, in grado di offrire un servizio gratuito sugli aspetti pensionistici che, a seguito delle recenti riforme, sono stati in gran parte modificati generando dubbi e incertezze per i non addetti ai lavori: un vero e proprio “soccorso previdenziale” rivolto a tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti, di tutte le categorie. Grazie ad un collegamento telematico con gli enti previdenziali, gli addetti Epaca potranno consegnare immediatamente e gratuitamente, a tutti i cittadini che ne
In questo modo il Mercato di Campagna Amica diventa sempre di più un luogo di incontro a tutto tondo: un’occasione per conoscere meglio i prodotti agricoli del territorio e per scoprire il ruolo svolto dagli agricoltori nella custodia del territorio e nella promozione di una nuova economia, ma anche un’opportunità per ricevere comodamente altri servizi di grande utilità pratica. Una nuova strada quindi viene sperimentata a Campobasso, con l’augurio che l’esperienza possa proseguire in maniera stabile anche dopo il periodo estivo.
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l Genio di Palermo è una delle tante opere d’arte che arricchisce Palermo. Accanto la meravigliosa chiesa di San Francesco e la galleria Sant' Anna: in pochi metri sono concentrati molti dei tesori del Capoluogo dove non mancano i palazzi sontuosi dove una volta abitava la nobiltà. È in questo contesto che Davide Orlando, 29 anni, ha inaugurato la sua Bottega di Campagna Amica. Una vera e propria boutique delle specialità prodotte sia nella sua azienda sia in quelle degli imprenditori Coldiretti. La storia del 29enne imprenditore agricolo nasce circa 8 anni fa. Quintali di mandorle non riuscivano più ad ottenere un prezzo remunerativo e così bisognava scegliere: o abbandonare tutto o provare a diversificare. La seconda opzione si è rivelata quella vincente. Con l’aiuto della mamma, capace di creare dei dolci particolarmente buoni (li ha gustati anche il Papa) Davide Orlando c’è riuscito.
matore vuole proprio questo: che chi produce certifichi tutto. Adesso con la Bottega ho compiuto un altro passo importante – aggiunge – e spero di proseguire mantenendo fede alla tradizione e alla qualità”.
TURISTI PAZZI PER IL KM ZERO E in pochi giorni è diventato un punto di riferimento dei turisti che una volta assaggiate le sue mandorle, il suo pane, i dolci, i formaggi scelgono di portare a casa i sapori e gli odori di ciò che hanno gustato. “Riuscire a fare qualcosa – conclude Davide – per lo sviluppo della nostra economia e allo stesso tempo incentivare il turismo è davvero una soddisfazione”.
Diversificazione e filiera corta hanno permesso all'impresa isolana di recuperare redditività
Davide Orlando, il titolare della bottega
UN VALORE DA PROMUOVERE I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI, LE BOTTEGHE, I RISTORANTI E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE AL MESE DI AGOSTO HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
“Mercato, fiere, occasioni importanti. Sono sempre presente – afferma – per cercare di far conoscere il valore delle produzioni siciliane uniche come le mandorle. Noi abbiamo un patrimonio incredibile che rischiamo di far perdere, soprattutto nei piccoli centri delle aree interne. Grazie alla vendita diretta ho messo su anche un laboratorio dove trasformo perché è importante chiudere la filiera e il consu-
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Teresa De Petro - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO
LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone
MADONNA DELLE MACCHIE, L'ANTICA FATTORIA CON UN GRANDE FUTURO
CON IL MOLO DI TORRE SAN GIOVANNI IL TIPICO APPRODA IN RIVA AL MARE
L’azienda della Tuscia ha festeggiato il secolo di attività, tre generazioni tra tradizione e innovazione Quaranta ettari di vigneto e oliveto, con cantina e frantoio aperti a visite e degustazioni
Nel ristorante della località balneare pugliese è possibile assaggiare i prodotti agricoli salentini Donatello De Nuzzo propone piatti ispirati alla tradizione grazie alle bontà di Campagna Amica
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n un territorio di grande bellezza naturale come quello della Tuscia, nel cuore di una zona in cui la viticoltura vanta una tradizione antica, si trova la Fattoria Madonna delle Macchie, un’impresa agricola che offre una produzione di vini doc e olio extra vergine d’oliva. L’azienda, con i suoi terreni, è situata su una delle splendide colline dell’alta Teverina laziale, tra Orvieto e Civita di Bagnoregio, ad un’altezza che va dai 300 ai 450 metri sopra il livello del mare e con un’estensione totale di 40 ettari, tra vigneti, oliveti e seminativi. Il segreto della qualità dei prodotti è nella natura stessa, vale a dire nella felice combinazione tra caratteristiche ambientali e passione produttiva, tramandatasi da tre generazioni.
QUALITÀ E TECNOLOGIA L’appartenenza ad una famiglia tradizionalmente frantoiana, l’esperienza olearia e soprattutto l’eccezionale origine e qualità delle olive, consentono di produrre un olio extravergine finemente delicato, con un ottimo fruttato. Così per i vini, prodotti in un ambiente dotato delle più moderne tecnologie, e poi perfezionati nella storica cantina di famiglia, uni-
Grande festa per il centenario
ca e suggestiva. Un lavoro svolto con amore ed esperienza, coniugando tradizione e tecnologia. Lo scorso 27 luglio la Fattoria Madonna delle Macchie ha festeggiato il centenario dell’attività, che si sta continuando a tramandare di generazione in generazione, con un occhio sempre attento alle tradizioni, affinché il patrimonio culturale del passato non venga meno, e uno sguardo rivolto al futuro, perché la tecnologia e l’innovazione consentano di migliorare i risultati finora raggiunti.
ALLA SCOPERTA DELL’AZIENDA A Fattoria Madonna delle Macchie si organizzano visite guidate L'antica fattoria
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e degustazioni, a partire da passeggiate nei vigneti della tenuta, con accurata spiegazione dei vari passaggi di maturazione dell’uva e tecniche utilizzate. Altrettanto piacevoli sono i tour in cantina alla scoperta dei processi di vinificazione. Ma è possibile visitare anche l’interno del frantoio tradizionale con macine in pietra e spremitura a freddo, con illustrazioni sul metodo di lavorazione delle olive e le relative caratteristiche dell’olio extra vergine d’oliva. Da non perdere neppure la storica cantina, all’interno della suggestiva grotta scavata nel tufo, adibita per l’affinamento in botti di rovere dei vini. Oggi la Fattoria Madonna delle Macchie è in continua evoluzione, con l’obiettivo di raggiungere i vertici qualitativi della produzione per dare continuità ad una storia familiare rivolta ad un consumatore moderno che ricerca qualità, gusto e rispetto del territorio. Un’azienda dove la tradizione non è museo delle cose vecchie, ma è il saper riconoscere le cose buone.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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orre San Giovanni è una marina di Ugento (Le), distante 55 km da Lecce, 20 da Gallipoli ed altri 20 da Santa Maria di Leuca. È un’ampia marina che offre prevalentemente lunghe spiagge di sabbia chiarissima e fine, oltre alle numerose isolette a pochi metri dalla battigia. Torre San Giovanni dispone inoltre di un porto ben attrezzato e di un faro molto caratteristico posto sulla vecchia torre di guardia tinteggiata a scacchi bianchi e neri. A Torre San Giovanni ecco il Lido Il Molo, stabilimento balneare dove comodità e comfort si fondono con lo splendido paesaggio circostante e i turisti sono letteralmente rapiti dal giacimento goloso offerto dal ristorante appartenente alla rete di Campagna Amica nel Piatto. Il Lido Il Molo offre alla sua clientela un servizio ristorante ben curato, dalla prima colazione, alle bibite, agli spuntini sino ad arrivare a piatti più elaborati curati con maestria dallo chef, Donatello De Nuzzo. Uno dei prodotti di punta della sua cucina l’olio extravergine di oliva 100% italiano ‘Serra delle Fontane’ dell’azienda agricola Preite.
I sapori delle terre salentine hanno forgiato fortemente la mia cucina, ispirandomi solidità, proprio perché legati alla tradizione. Autodidatta con collaborazioni prestigiose? Ho avuto la fortuna di collaborare con chef importanti del territorio, che hanno alimentato in me il desiderio di conoscere sempre meglio ogni singolo prodotto che la terra e il mare ci metteva tra le mani, valorizzandone la cultura ed esaltandone il gusto.
Da dove nasce l’idea di Campagna Amica nel Piatto? Il legame con il territorio e la freschezza dei prodotti sono alla base di una buona cucina. Per questo abbiamo scelto i prodotti di Campagna Amica, rigorosamente freschi, a km zero e garantiti. Una collaborazione che ci ha portato a grandi risultati in tavola oltre a sviluppare sinergie ancora più strette con i produttori agricoli della nostra zona. Qual è l’arma vincente? Il segreto nel quale credo per realizzare al meglio il mio lavoro si chiama “complicità”. Credo, infatti, in un saldo lavoro di squadra, indispensabile per dare l’anima giusta nella struttura in cui si lavora. Il cliente, in questo modo, sarà avvolto da una sorta di atmosfera familiare, riscoprendo al meglio l’espressione più autentica dei piatti. Pesce fresco per esaltare i sapori locali
Cosa apprezzano i turisti della sua cucina? I miei piatti riescono nell’intento di comunicare ciò che sono. La cucina è frutto di combinazioni di esperienze, legate ai sapori della memoria e alle diverse esperienze lavorative che negli anni hanno caratterizzato il mio bagaglio personale. L’influenza maggiore è derivata proprio dal territorio.
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Silvia Bosco - TERRANOSTRA
ORTI URBANI - Daniele Taffon
L’ORTO SENSORIALE CHE RESTITUISCE IL SORRISO AI RAGAZZI E AL QUARTIERE
TERRANOSTRA, CON LA APP 2.0 L’AGRITURISMO È PIÙ SOCIAL
Il progetto di Fondazione Campagna Amica e scuola Severino Fabriani si rivolge ai giovani non udenti La cura delle piante è diventato il fulcro dell’attività estiva e un servizio per chi abita nella zona
È stata pubblicata la nuova versione dell’applicazione che permette di scoprire le strutture sul territorio Tra i cambiamenti da segnalare anche l’inserimento di una sezione dedicata alle “Strade del vino"
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ante volte abbiamo parlato di orti nelle scuole e a volte il messaggio educativo che vogliamo porre all’attenzione del lettore, pur nella sua importanza, può risultare ridondante. Tutti noi, infatti, abbiamo capito la rilevanza di un’attività di orticoltura per gli alunni. Oggi però vogliamo ritornare su questo punto perché tra le iniziative di Campagna Amica ne è nata una davvero singolare. Vi raccontiamo come è andata. Qualche mese fa chiama in Fondazione la professoressa Teresa spiegandoci che ha trovato i contatti su internet e che ha la necessità di un aiuto per capire come portare avanti il suo progetto di orticoltura nella scuola. Sin qui nulla di nuovo, finché non si palesa l’originalità dell’iniziativa.
UN APPRODO SICURO La scuola infatti dal 2000 è uno degli istituti ISISS (Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi). Non solo. Sorge in uno dei quartieri più degradati di Roma alla periferia nord ovest della città. Qui convivono un miscuglio di etnie, di situazioni border line, vi c'è un alto tasso di criminalità e pochissimi servizi. La scuola naturalmente è divenuta così il punto di riferimento per molti tra cui numerosi ragazzi non udenti provenienti da tutta Roma. Per questo motivo al momento della chiusura estiva le professoresse hanno voluto che la scuola rimanesse aperta per gli alunni, in una sorta di centro estivo
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A LEZIONE DI INSETTI
che offrisse un approdo sicuro per questi ragazzi. Ed il fulcro dell’attività è stato proprio l’orticello. Il problema è che le coltivazioni stentavano. Per questo, dopo una prima visita dei nostri tecnici, si è optato per una concimaThe Ad Store Italia zione con il compost prodotto da Ama (l’azienda municipale dell’ambiente a Roma) per una intensa attività di annaffiatura e per l'eliminazione delle piante infestanti.
I prodotti editoriali di Campagna Amica, poi, hanno avuto un successo strepitoso. In particolare i ragazzi sono rimasti affascinati dalla pubblicazione sui Bug hotel potendo riconoscere, tra gli insetti presenti nell’orto, le larve di coccinella alle prese con gli afidi. In una seconda visita si è pensato di fare una breve lezione sugli insetti dell’orto. Si è parlato di api, bombi, vespe solitarie e calabroni. Ora l’orto verrà abbandonato per la chiusura di agosto, ma già è in piedi un’idea progettuale con la Coldiretti di Roma affinché quella che, fino a pochi mesi fa, poteva essere un’iniziativa estemporanea diventi a tutti gli effetti il fulcro dell’attività didattica dei prossimi anni. E così i ragazzi non udenti, ma anche tutti gli altri alunni, potranno avere il loro percorso sensoriale in un orto, gioia per gli occhi, gusto per il palato e l’olfatto, da toccare e su cui profondere un po’ di sano sudore. All'opera per la cura delle piante
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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App Terranostra cambia pelle. È stata pubblicata sull’Apple store le versione 2.0 dell’applicazione che permette di andare alla scoperta degli agriturismi, promuovendo le strutture sul territorio. Le novità sono un restyling grafico completo, l’adattamento per Iphone5, i dati delle aziende aggiornati, l’inserimento della nuova sezione “Strade del vino”. L’applicazione, come per la versione precedente, contiene tutti gli agriturismi associati inserititi e visibili sul sito www. terranostra.it. Per ogni azienda è possibile avere dettagliate informazioni riguardanti la strut-
L’applicazione aggiornata è scaricabile gratuitamente per Iphone, Ipod touch e Ipad e prossimamente sarà rilasciata anche la versione widget per android e sarà realizzata anche per windows phone.
DOVE SCARICARLA
tura, i servizi offerti, i prodotti in vendita e i punti di interesse nelle vicinanze, oltre alla galleria fotografica e tutti i contatti.
Questo l’indirizzo per scaricare la nuova versione: https://itunes.apple.com/it/app/iterranostra/id515735231?mt=8. Con l'applicazione si potrà telefonare all’agriturismo che interessa direttamente dalla app o mandare una mail, sapere subito come raggiungerlo attivando la navigazione gps e sfogliare le foto dei luoghi e delle strutture.
Ad agosto 2 milioni di italiani in campagna ESPLORARE IL TERRITORIO IN CIMA ALLE ATTIVITÀ PREFERITE Sono circa 2 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere ad agosto le vacanze in uno degli oltre ventimila agriturismi presenti lungo la penisola. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base del sondaggio Ipr Marketing, dal quale si evidenzia pure che più di due italiani su tre resteranno a casa nel mese di agosto. La campagna è apprezzata anche dai molti turisti stranieri che arrivano in Italia alla ricerca del relax nel verde e del buon cibo. Se l’attività preferita dal turista italiano nelle campagne è passeggiare ed esplorare il territorio (43 per cento), il mangiare si classifica al secondo posto con la possibilità di gustare i prodotti tipici del territorio e le ricette segrete custodite nelle
aziende agricole da generazioni. Non è un caso che il 9 per cento degli ospiti degli agriturismi chiede proprio di imparare a cucinare. La campagna è entrata tra le mete turistiche preferite con quasi la metà degli italiani (44 per cento) che è stata in un agriturismo negli ultimi 5 anni. I motivi della preferenza sono per una maggioranza del 30 per cento il buon rapporto prezzo/ qualità, mentre per il 23 per cento la garanzia di riposo e tranquillità mentre per il 21 per cento il contatto con la natura. Tra le novità del 2013 ci sono agri-ludoteche, babyorti, lezioni di inglese sul prato, teatro contadino, agri-colonie, letture nel bosco e persino la tree therapy, tecnica anti-stress che consiste nell’abbracciare gli alberi.
ANNO IV - N°27 N°26 - AGOSTO GIUGNO - LUGLIO SETTEMBRE
Ma la “vacanza” in fattoria è anche l’occasione, per ogiovani, per entrare per la prima volta in una stalla, vivere a stretto contatto con gli animali dell’aia, vedere come si produce il miele e si coltiva un orto, e “mangiare sano”, a km zero. Per scegliere l’agriturismo il 46 per cento degli italiani si rivolge ad internet dove sono attivi siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it ma è arrivata per il 2013 anche la nuova App di Terranostra scaricabile gratuitamente che fornire tutte le informazioni sull’agriturismo prescelto. Tra chi non si rivolge alla rete va ancora forte il passaparola o il consiglio di aprenti e amici che viene seguito dal 32 per cento degli agrituristi mentre un buon 9 per cento lo sceglie quasi a caso sul posto.
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CONSIGLI PER LA VENDITA - Claudia Migliardi
Claudia Migliardi - CONSIGLI PER LA VENDITA
IL SUCCESSO DELLA BOTTEGA PARTE DA UN BUON CONTROLLO DI GESTIONE
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er una corretta gestione economica della bottega, è necessario monitorare costantemente l’andamento della propria attività senza affidarsi a vaghe percezioni sullo stato di salute dell'esercizio ma, al contrario, sforzandosi di monitorare e comprendere numeri, dati e parametri oggettivi e attendibili. Per questo motivo è indispensabile passare da una “gestione dei conti” basata sul controllo a posteriori dei dati, ad una gestione mirata ed efficiente fondata su un monitoraggio costante delle informazioni chiave. Di seguito analizziamo i punti essenziali alla base di un buon controllo di gestione.
• Numero dei clienti • Incasso progressivo • Incasso progressivo per categoria merceologica • Costo della merce • Marginalità dei diversi prodotti • Costo del personale • Valore dello scontrino medio
È importantissimo scegliere un periodo di riferimento fisso (giorno, settimana, mese) per raccogliere in modo costante le informazioni così da tenere sempre sotto controllo il termometro della redditività della bottega. Questo permetterà di intervenire nelle strategie di vendita in modo tale da modificare in tempo utile, se necessario, alcuni comportamenti di gestione. Sulla base dei parametri sopra elencati, si elabora il Conto economico che è uno dei documenti principali del bilancio di un’impresa e contiene le informazioni
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relative all’andamento aziendale riferite a un determinato periodo di tempo che, tipicamente è pari ad un anno solare.
TABELLA CONTO ECONOMICO La differenza tra quanto si è venduto complessivamente in un anno (ricavi) e tutti i costi che si sono sostenuti (costi) rappresenta l’utile che si è realizzato in quello stesso periodo.
+ RICAVI DI VENDITA - COSTI VARIABILI = MARGINE DI CONTRIBUZIONE - COSTI FISSI = REDDITO OPERATIVO
tà rispetto ai costi di acquisto o di produzione. Un’analisi di questo tipo fornisce oltre a informazioni di tipo quantitativo, anche un dato molto interessante sulla qualità dei ricavi della bottega.
I COSTI
Occorre porre attenzione ai costi di gestione sostenuti dalla bottega. I costi aziendali, che nel loro complesso sono definiti “operativi” o “gestionali” per la loro attinenza all’operatività dell’impresa, possono essere suddivisi in due grandi categorie sulla base del loro comportamento rispetto all’andamento delle vendite.
I RICAVI
1. Costi variabili: sono quelli che variano direttamente con il livello delle vendite; sono costi variabili per eccellenza i costi di acquisto dei prodotti che il gestore poi rivende. Se aumentano le vendite di vini, bisogna comprarne proporzionalmente di più, mentre si farà il contrario in caso di una loro riduzione.
Un’altra importante analisi dei ricavi riguarda la composizione del totale, ossia quanto incidono sull’intero ammontare, le vendite delle singole famiglie di prodotti (vale a dire salumi, formaggi, carni, ortofrutta, ecc.) in quanto a ciascuna di esse è associata una diversa marginali-
2. Costi fissi: sono quelli che non variano con l’aumento o la riduzione delle vendite quali ad esempio i costi dell’affitto, del personale, delle utenze, delle assicurazioni... Sono esclusi da questa classificazione dei “costi operativi “solo gli interessi passivi e gli oneri straordinari, che sono esposti separatamente nel conto economico; in questo caso si tratta di due grandezze che la bottega non può controllare in maniera assoluta e che può gestire solo parzialmente. Infatti:
- INTERESSI PASSIVI - COSTI STRAORDINARI = REDDITO LORDO - IMPOSTE = REDDITO
Per quanto riguarda i ricavi di vendita indicati nel conto economico, il valore deve essere esposto al netto dell’Iva (che è solo una partita di giro) e pertanto l’imposta va scorporata dal valore totale dei corrispettivi.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
• gli interessi passivi dipendono in
parte dal debito contratto per finanziare gli investimenti della bottega e in parte dai tassi di interesse bancari.
• i costi straordinari che essendo per definizione imprevedibili e non ricorrenti, solo in alcuni casi possono essere arginati da qualche forma di assicurazione. Tutte queste distinzioni, un po’ tecnicistiche ma assolutamente indispensabili, ci permettono di dare
evidenza a due importanti misure della redditività intermedia:
• Il margine di contribuzione che rappresenta quanto avanza dai ricavi di vendita dopo aver sostenuto i costi variabili; questo indice segnala quante risorse restano ancora da investire sulla struttura operativa del negozio, vale a dire quante risorse residuano dalla gestione corrente per coprire i costi fissi; • Il reddito operativo, calcolato come differenza tra le vendite e
tutti i costi operativi, sia fissi che variabili; questo indice fornisce l’esatta misura di quanto la bottega è riuscita ad interagire con il mercato e quanto, il suo titolare è stato efficiente sia nel gestire gli approvvigionamenti che l’organizzazione della struttura (costi fissi). È un valore veramente importante che ci segnala quanto il gestore è stato bravo nel proporsi e relazionarsi con i clienti, nel trattare con i fornitori e nell’organizzare l’intera attività.
VALUTA LA TUA GESTIONE! ROI: indice di redditività del capitale investito o ritorno sugli investimenti. Indica la redditività e l'efficienza economica della gestione. Esprime, cioè, quanto rende il capitale investito nel punto vendita.
RISULTATO OPERATIVO CAPITALE INVESTITO
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Elisa De Arcangelis - SICUREZZA ALIMENTARE
SICUREZZA ALIMENTARE - Ermanno Coppola
IL COMMERCIO DI CARNI FRESCHE È POSSIBILE NEI NEGOZI MOBILI
BOTTEGHE, ECCO COME GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
Il caso di un allevatore che si è dotato di un furgone per la vendita nei mercati di Campagna Amica La Asl ha negato l’autorizzazione, ma la norma permette di tagliare al momento le fettine nel mezzo
Dalla corretta gestione dei frigoriferi al rispetto delle norme igienico sanitarie, consigli utili per assicurare la salubrità dei cibi rispetto ai principali rischi legati allo sviluppo di microrganismi
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i recente qualche allevatore, che si era dotato di un furgone attrezzato per la commercializzazione delle carni fresche presso i mercati di Campagna Amica, si è visto negare dalla Asl la possibilità di poter tagliare la carne per la vendita diretta al consumatore, perché ritiene che su questi mezzi, sebbene conformi a tutte le caratteristiche richieste dalle normative igienico-sanitarie (cella frigo, acqua fredda e calda, frigo vetrina, ecc.), sia possibile solo la vendita di carne preconfezionata in vaschetta o la semplice preparazione di carne macinata. Tale posizione si basa su una interpretazione dell’ordinanza del 3 aprile 2002 del Ministero della Salute, relativa ai requisiti igienico-sanitari per il commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche (G.U.N. 114 del 17 Maggio 2002). A tale riguardo, occorre precisare che l’art. 4 dell'ordinanza dispone che l’autorizzazione al commercio nei negozi mobili di carni fresche (come per i prodotti della pesca e molluschi bivalvi vivi) è subordinata alla verifica di alcuni requisiti, elencati al successivo art. 6 (disponibilità di strutture frigorifere, separazione dei comparti per le carni fresche, carni avicunicole, per le preparazioni di carni e per i prodotti di salumeria, ecc.). Inoltre, l’art. 6 prevede che si possa procedere al sezionamento delle carni, nel rispetto delle norme previste e della netta separazione per derrate igienicamente incompatibili, in un settore separato, non connesso direttamente con l’ambiente esterno e così pure per
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Il chiarimento sull'applicazione del regolamento rappresenta un'opportunità per le aziende le preparazioni di carni. Infine, precisa che le attività di sezionamento e di preparazione di carni “possono essere svolte soltanto in una costruzione stabile e se esiste nell’area un servizio igienico riservato agli operatori del settore alimentare, rispondente ai requisiti di cui all’art. 2, comma 2”.
IL NODO DELLE “COSTRUZIONI STABILI” Da quanto sopra richiamato, qualche Asl deduce che il taglio della carne non possa essere effettuato se non in costruzioni stabili; tuttavia, il riferimento ad una costruzione stabile è da riferirsi esclusivamente alle attività di sezionamento sulle carcasse (ed in tal senso concordano i competenti uffici del Ministero
della Salute, raggiunti per le vie brevi). In altri termini, dopo le attività di macellazione, una carcassa non può essere sezionata in una struttura mobile, bensì in locali fissi, ma per quanto riguarda i pezzi anatomici è possibile stoccarli in strutture mobili per la successiva riduzione in tagli commerciali a richiesta del consumatore. Va anche detto che bisogna sempre assicurare i requisiti di igiene previsti l'autorizzazione al commercio nei negozi mobili di carni fresche (che comporta anche una serie di costosi investimenti); tuttavia, la scelta tra la vendita della propria carne in vaschette preconfezionate e la possibilità di tagliare al momento la carne su richiesta del consumatore sembra una grande possibilità per le imprese agricole, in linea con le potenzialità offerte dalle legge di orientamento, in quanto consente una maggiore flessibilità all’impresa nella programmazione delle vendite e risponde senz’altro meglio alle esigenze dei consumatori, per la maggiore freschezza e la possibilità di scegliere porzioni personalizzate.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 14
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e statistiche parlano chiaro. Quando fa più caldo i rischi di malattie a trasmissione alimentare aumentano a causa delle alte temperature che raggiungono standard ottimali per lo sviluppo di alcuni microrganismi. Tra questi ci sono soprattutto batteri patogeni come Salmonella, Escherichia coli, Clostridium botulinum, Bacillus cereus, Staphylococcus aureus. Per tutelare i prodotti e garantire un acquisto sicuro per il consumatore, è d’obbligo una minuziosa gestione igienica dell’esercizio. Ricordiamo alcuni punti fondamentali.
LA TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE È sicuramente il punto più critico per garantire l’igiene degli alimenti. Con le temperature
più alte una negligenza anche minima può alterare velocemente il prodotto e comportare dei rischi.
ALL’ARRIVO DELLA MERCE Assicurarsi che, prima dell’arrivo in Bottega, il prodotto sia stato sottoposto alle idonee temperature per tutta la durata del trasporto e giunga nelle giuste condizioni igieniche.
IN BOTTEGA Tutte le attrezzature a temperatura controllata (frigoriferi, congelatori, vetrine espositive refrigerate) devono essere correttamente tarate. Ogni prodotto necessita di una temperatura adeguata per la sua conservazione. Nella tabella sono riportate le temperature massime per alcuni prodotti. Ricordarsi sempre, durante lo stoccaggio, di non so-
vraccaricare troppo i refrigeratori perché si riduce l’efficienza della conservazione.
ALTRI ACCORGIMENTI Gli alimenti di diverso tipo e soprattutto quelli crudi e cotti devono essere adeguatamente separati sia all’interno del frigorifero che durante l’esposizione. Assicurarsi che i prodotti non confezionati o sfusi siano completamente protetti da contaminazione esterne (come insetti o polveri). Verificare costantemente la data di scadenza dei prodotti e le caratteristiche organolettiche. Colori anomali e odori sgradevoli sono indice di contaminazione dell’alimento che pertanto deve essere immediatamente eliminato.
NON DIMENTICHIAMO I REQUISITI IGIENICI DI BASE • I locali devono essere sempre puliti e in ordine. • Lavare accuratamente le mani prima di ogni contatto con gli alimenti e soprattutto tra la manipolazione di alimenti crudi e cotti. • Indossare guanti e grembiule. • Sanificare sempre gli utensili e le superfici prima di ogni contatto con gli alimenti e anche prima del contatto con prodotti di diverso tipo. Il rispetto di queste regole di base vi aiuterà a prevenire spiacevoli rischi per la salute dei consumatori oltre ad assicurare una presentazione eccellente dei vostri prodotti agli occhi dei clienti che apprezzeranno certamente la freschezza, il sapore, la pulizia e la cura che offrirete loro.
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SICUREZZA ALIMENTARE - Corrado Finardi
Corrado Finardi - SICUREZZA ALIMENTARE
QUELLO CHE L’ETICHETTA... DICE DOMANDE E RISPOSTE PER L’IMPRESA IN QUESTA RUBRICA È POSSIBILE FARE SEGNALAZIONI O PORRE SPECIFICI SULL’ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI IN UN FORMAT “DOMANDE E RISPOSTE”. I CASI ALLO STUDIO PERMETTERANNO DI FARE CHIAREZZA SUL MODO MIGLIORE DI PROPORRE E, ENTRANDO NELLO STESSO TEMPO NEL VIVO DI ASPETTI DI INTERESSE COMMERCIALE PREVALENTE PER LE BOTTEGHE E PUNTI VENDITA NELLA RETE COLDIRETTI. IL FOCUS È PRATICO. SI CERCHERÀ INOLTRE DI DARE CONSIGLI PER LA MIGLIORE VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO AGRICOLO. DOMANDE E SEGNALAZIONI POSSONO ESSERE INDIRIZZATE VIA MAIL A: SICUREZZA.ALIMENTARE@COLDIRETTI.IT Buongiorno, Sottopongo alla tua attenzione l'etichetta in allegato perché l'azienda che la sta progettando mi ha chiesto se va bene o meno. Mi chiede inoltre se il nome può essere ingannevole (nota: nome commerciale del tipo “prezioso di olivo”, con aggettivo positivo e con parte riferita a prodotto oliva/olivo). Attendo tuoi consigli in merito. Grazie e un caro saluto.
sia essa registrata a tutti gli effetti come un marchio o invece semplicemente usata come nome di fantasia.
• La domanda da porsi allora è:
“Il Prezioso”, “Prezioso d’oliva”, “Il Nobile” o menzioni simili, sono in grado di suggerire caratteristiche particolari possedute da tutti i prodotti alimentari “analoghi”?
PREGIATO d’OLIVA
DENOMINAZIONE COMMERCIALE E INGANNEVOLEZZA DEL CONSUMATORE • In base alla normativa (dalla di-
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rebbe una denominazione commerciale ingannevole, in quanto gli oli di oliva presenti in commercio si dividono in olio di oliva (nella definizione stabilita dalle norme comunitarie del Reg. 136/66, recepite nelle norme di commercializzazione, Reg. 1234/2007) e olio extravergine di oliva. L’appartenere alla seconda categoria,
• Ciò detto, la filosofia normativa porta a voler giustificare con elementi fattuali (o analitici o di processo, o di altro tipo ancora) il claim. E l’aggettivo che a vario titolo sottolinea un pregio rischia di apparire molto generico e magari suggestivo, ma poco “radicato”. • A questo punto, volendo mantenere la denominazione commerciale, si suggerisce di apporre in stretta vicinanza “estratto a freddo”, in modo da rafforzare e meglio giustificare “Pregiato d’oliva”, anche rispetto a controllori “scrupolosi”. ORIGINE
L’etichetta in questione presenta diversi profili di interesse.
rettiva 13 del 2000 fino al nuovo reg. 1169/2011), non devono figurare messaggi atti a fuorviare il consumatore, o suggerire proprietà che altri alimenti hanno (o claims nutrizionali e salutistici non autorizzati). Tali aspetti, armonizzati con regolamento europeo, erano peraltro ben recepiti a livello nazionale dal D. Lgs 109/92 (art. 2, punto c) e successive modifiche. Questo per sottolineare come tale aspetto rientri nella mentalità professionale degli addetti ai controlli in materia. Questo vale anche per la denominazione commerciale,
• “Prezioso d’oliva” non costitui-
impregiudicato il fatto che non si vantino altre proprietà, consente di valorizzare implicitamente nella denominazione commerciale tale aspetto (l’olio extravergine di oliva è effettivamente più pregiato del semplice olio di oliva sulla scorta di chiari elementi fisico-chimici e di processo, come già riconosciuto dal Reg. Cee 136/66 del 1966, parametri acido oleico e gusto).
PREGIATO d’OLIVA
Olio extra vergine di oliva estratto a freddo e prodotto in Italia
PREGIATO d’OLIVA
Imbottigliato nel frantoio di:
OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
Olio di oliva di categoria Superiore ottenuto direttamente da olive e unicamente mediante procedimenti meccanici Prodotto in Italia
Olio di oliva di categoria Superiore ottenuto direttamente da olive e unicamente mediante procedimenti meccanici
Conservare in luogo asciutto ed al riparo dalla luce e da fonti di calore. Annata della produzione delle olive 500ml e Data di scadenza
Prodotto in Italia
NON DISPERDERE NELL’AMBIENTE
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
“Olio extravergine di oliva estratto a freddo e prodotto in Italia” “Prodotto in Italia” (con tricolore) Va riformulata.
• Va posta più chiarezza su provenienza olive (Reg. 182/2009: in evidenza sia la provenienza delle olive che il luogo di trasformazione). Si può usare la menzione “100% olio italiano. Da olive coltivate esclusivamente in Italia” o menzioni simili (ottenuto da olive italiane”, “ottenuto da olive coltivate in Italia” o “100 % da olive italiane). • Idem per il “Prodotto in Italia” accompagnato da tricolore, che a dire il vero è usato su prodotti di ascendenza industriale, e che si conformano a norme attuali del Codice doganale comune, Reg.
450/08, art. 36 comma 2: per fortuna non valide per olio (regolato a parte e con maggiore tutela dei veri “Produttori” dal 2009).
• Inoltre, la menzione “estratto a
freddo” va inserita a parte (e garantisce anche una migliore visibilità al consumatore), sempre verificati i requisiti di sussistenza dell’indicazione (< 27 °C, tramite centrifuga o percolazione). Meglio se in prossimità della denominazione commerciale.
TRASFORMAZIONE E PRODUZIONE • “Imbottigliato nel frantoio di” pa-
rimenti, è poco trasparente: meglio indicare sempre sia il trasformatore sia l’azienda agricola da cui provengono le olive.
• Preferire indicazione “Prodotto da X – (nome ed indirizzo azienda agricola) e imbottigliato da y (nome ed indirizzo trasformatore o frantoio)”). Questo sia per coerenza con il messaggio sindacale Coldiretti, sia per la corretta informazione del consumatore. In punto di diritto, si rammenta come in base alla applicazione italiana della Direttiva 13 del 2000, (entro il d. lgs 109/92), sia fatto possibile esprimere sia stabilimento di produzione sia sede azienda come due entità distinte. All'art. 3, punto 1-e) del 109, il nome o la ragione sociale o il marchio... precede quella di cui alla successiva lettera f) (la sede dello stabilimento…). In realtà poi i controllori (Ispettorato Centrale per La Tutela della Qualità e Repressione Frodi) hanno preferito dare priorità a nome azienda agricola, e noi ovviamente non possiamo che essere d’accordo. È preferibile quindi indicazione qui segnalata. • Bene annata produzione olive e
cultivar, come messaggi volontari
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in grado di aumentare il pregio commerciale del prodotto. Da giustificare sulla scorta di documenti amministrativi aziendali (bolle di consegna delle olive al frantoio e tenuta di registro stabilimento e deposito, documentazione contabile e amministrativa).
• Al posto di data di scadenza, utilizzare “termine minimo di conservazione”= “Da consumarsi preferibilmente entro mm/aa” (meno shocking per i consumatori per un prodotto che in effetti non presenta una data di scadenza vera e propria). Mese e anno sono sufficienti (+18 mesi rispetto a imbottigliamento è la prassi, salvo olio non filtrato che può deteriorarsi nel giro di 12 mesi). • Verificare altezza simbolo “e” almeno 4 mm (che vale per le confezioni tra 200 ml e 1000 ml).
• L’azienda, facendo affidamento a valori analitici riconosciuti come validi (es quelli di Cra-Inran può apporre tabella nutrizionale con messaggi salutistici riconosciuti. Invito a leggere p.14 della Guida sulle etichette alimentari Coldiretti per dettagli. Ad oggi vige ancora incertezza se dati ufficiali (come appunto quelli di Inran) possano essere usati in assenza di analisi laboratorio specifiche dell’azienda. Nel suo Domande e Risposte al Reg.(UE) 1169/2011, la Commissione sembra chiarire che sia in effetti possibile. Ma è un aspetto ancora soggetto a dibattito. • Ricordarsi il lotto (con il Tmc non è sufficiente mese e anno)
• Denominazione di vendita, quantità e termine minimo di conservazione vanno nello stesso campo visivo (meglio se davanti).
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Redazione - LEGISLATIVO
WWW.RIVISTADGA.IT
AGEVOLAZIONI PER I TERRENI, NIENTE CERTIFICAZIONE PER LO IAP
DL FARE, OK ESENZIONE GASOLIO VENDITA DIRETTA PIÙ FACILE
Una sentenza della Corte di Cassazione esonera il soggetto dall’obbligo di produrre all’Agenzia delle entrate l’attestato di iscrizione negli elenchi dei coltivatori diretti o dei “professionali”
Il decreto convertito in legge conferma il risparmio sul combustibile a beneficio delle serre Prorogato il patentino per i trattori, semplificazione su commercio e adempimenti lavorativi
L
a Corte di cassazione, con la sentenza del 26 giugno 2013, n. 16072, si è pronunciata in relazione al caso di acquisto, intervenuto nel 2004, di terreni agricoli da parte di un imprenditore agricolo professionale (Iap) il quale aveva richiesto, ai sensi dell’art. 1, comma 4 del d.lgs. n. 99/2004, l’applicazione dell’agevolazione fiscale per la formazione della piccola proprietà contadina di cui alla legge n. 604/1954. L’art. 1, comma 4, cit., infatti, nella formulazione vigente all’epoca dei fatti, consentiva allo IAP iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale, di beneficiare delle agevolazioni in tema di imposizione indiretta stabilite dalla normativa vigente a favore della persona fisica, coltivatore diretto (dunque, di quelle contemplate dalla predetta legge n. 604). I giudici di legittimità hanno affermato che, ai fini del conseguimento delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di terreni (attualmente previste dall’art. 2, comma 4 bis, della legge n. 25 del 2010, che applica, all’acquisto di terreni da parte di coltivatori diretti o di imprenditori agricoli professionali, le imposte di registro e ipotecaria in misura fissa – 168 euro – mentre quella catastale sconta l’aliquota proporzionale dell’1 per cento), non «possono richiedersi all’imprenditore agricolo professionale (Iap) condizioni incompatibili con la sua figura, condizioni che son soltanto proprie del coltivatore diretto, condizioni la cui mancanza non può perciò esser d’ostacolo al riconoscimento del
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Con questa scelta il legislatore intende promuovere l'imprenditoria agricola beneficio e che per tale motivo non debbono esser oggetto di certificazione».
LE CONDIZIONI DI COMPATIBILITÀ L’attuale normativa, a differenza di quanto richiesto in precedenza, esonera il soggetto dall’obbligo di produrre all’Agenzia delle entrate il certificato attestante l’iscrizione dell’acquirente negli elenchi dei coltivatori diretti o degli imprenditori agricoli professionali. La Corte ha affermato che l’imprenditore agricolo professionale non può soggiacere agli stessi obblighi di certificazione previsti, invece, dalla precedente legge n. 604 del 1954, in materia di piccola proprietà contadina, in quanto le condizioni stabilite per la figura del coltivatore diretto non sono compatibili con quelle dello Iap. «Sarebbe contraddittorio – precisa la Suprema Corte – estendere all’imprenditore agricolo professionale (Iap) le agevolazioni previste a favore del coltivatore diretto, per poi negarle in caso mancassero condizioni che solo il coltivatore diretto deve avere». I giudici di legittimità hanno, inoltre, osservato che non possono essere ritenute compatibili le condizioni richieste nei confronti del coltivatore diretto con la normativa dello IAP: l’abitua-
le lavoro manuale della terra, ad esempio (condizione prevista dall’art. 2, n. 1 della legge n. 604 del 1954) è incompatibile con la figura dell’imprenditore agricolo professionale (Iap), per il quale la normativa di riferimento non richiede tale ulteriore requisito.
UN’AGEVOLAZIONE TUTTA NUOVA Allo stesso modo, le dimensioni del terreno acquistato o venduto, che devono essere tali da non eccedere o ridurre entro un certo limite la piccola proprietà contadina (artt. 2, n. 2 e 3, n. 1 della legge n. 604 del 1954) sono in contrasto con la fattispecie dello Iap, la cui figura è stata introdotta con il chiaro intento di superare le scarsamente redditizie imprese agricole familiari. Pertanto, con l’art. 1, comma 4 del d.lgs. n. 99 del 2004 il legislatore ha inteso riconoscere a favore dell’imprenditore agricolo professionale un’agevolazione del tutto nuova, differente da quella prevista a favore del coltivatore diretto che ha la funzione di promuovere l’imprenditoria agricola; un’agevolazione che prescinde dai requisiti richiesti al coltivatore diretto, in precedenza da certificare, ma incompatibili con la figura all’imprenditore agricolo professionale. Il beneficio riconosciuto a quest’ultimo soggetto, infatti, è connesso alla sua funzione, quella di incentivare lo sviluppo della più moderna impresa agricola, che non può essere subordinato alla certificazione di requisiti che, in realtà, contraddicono la suddetta funzione.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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onferma del taglio dell’accisa sul gasolio, proroga per i patentini dei trattori, semplificazione su vendita diretta e valutazione dei rischi, agevolazioni per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Sono le novità più importanti contenute nel Decreto del Fare varato dalle Camere e diventato legge con l’obiettivo di rilanciare la competitività del sistema Italia. Uno dei provvedimenti più attesi riguardava l’accisa sul gasolio da serra. La norma ha confermato la riduzione della tassa a 25 euro per mille litri, “a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale”. La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo con-
tributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.
ABILITAZIONE RINVIATA Come richiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22 marzo 2015 l’entrata in vigore delle disposizioni sul cosiddetto patentino (abilitazione all’uso delle macchine), introdotto dall’Accordo del 22 febbraio 2012 e che aveva determinato confusione ed incertezze interpretative. Ma non è la sola novità importante in materia di lavoro. Il legislatore ha introdotto un nuovo modello di semplificazione della valutazione dei rischi per le imprese agricole con particolare riguardo ai lavoratori a tempo determinato e stagionali e per le imprese piccole dimensioni. Il modello che interessa non solo la valutazione dei rischi, ma anche formazione, informazione e sorveglianza sanitaria – da definirsi con decreto interministeriale – si aggiunge e completa il quadro delle semplificazioni avviato con l’Avviso comune del 16 settembre 2011 relativamente alla formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per le imprese con lavoratori stagionali fino a cinquanta giornate. Confermata la proroga al 7 ottobre 2014 dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla prevenzione incendi per quelle imprese prima non soggette alla normativa e per quelle di nuova costituzione. Ulteriori semplificazioni riguardano più in generale la formazione, la valutazione dei rischi interferenziali e il Durc. Merita,
ANNO IV - N°27 - AGOSTO - SETTEMBRE
infine, attenzione la abrogazione delle visite mediche pre assuntive dei minori, bambini e adolescenti, e del relativo certificato, previste e sanzionate da una legge speciale, eccezion fatta per le lavorazioni a rischio laddove comunque operano gli obblighi dettati dalle norme sulla sorveglianza sanitaria.
FILIERA CORTA PIÙ AGEVOLE Ma il Dl Fare prevede anche norme di agevolazione della filiera corta che consentono agli imprenditori agricoli di vendere direttamente i loro prodotti e organizzare il consumo sul posto per i clienti, senza ulteriori autorizzazioni, utilizzando i propri locali e arredi aziendali. Si potrà effettuare la vendita diretta in occasioni di sagre e fiere senza necessità di comunicarlo preventivamente al Comune interessato e di avviare la vendita diretta mediante commercio elettronico contestualmente all'invio della comunicazione. Delle possibilità per le imprese agricole parleremo più diffusamente nel numero di ottobre del Punto di Campagna Amica.
EMISSIONI, CANTINE ESONERATE Altra novità di interesse per le imprese è l’esonero di cantine, essicatoi e frantoi dall’obbligo dall’obbligo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Viene poi estesa alle aziende agricole l’accesso a contributi a tassi agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Agevolazioni pure per le cooperative agricole che operano in aree svantaggiate.
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Massimiliano Paoloni - GIOVANI IMPRESA
GIOVANI IMPRESA - Massimiliano Paoloni
È QUESTO “IL BELLO DELL'ITALIA” ARRIVANO LE FINALI OSCAR GREEN
Ideando
A novembre si svolgerà la finale concorso per l’innovazione promosso da Coldiretti Giovani Impresa Diciotto le imprese agricole in lizza per le sei categorie di gara, spazio anche agli enti pubblici
S
i terranno il 6 e 7 novembre le finali nazionali di Oscar Green 2013, il concorso per l’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa con l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. L’appuntamento è a Palazzo Rospigliosi, in via XXIV Maggio, a Roma, sede della Coldiretti. L’edizione di quest’anno vede come messaggio “Il bello dell'Italia”. Le imprese concorrenti porteranno sul podio le eccellenze e la bellezza dei propri prodotti, delle proprie aziende, degli incredibili paesaggi e degli inimitabili territori. Alla fase conclusiva prenderanno parte diciotto giovani agricoltori, “emersi” dalla selezione che ha seguito le finali regionali del concorso. Saranno loro a contendersi la vittoria finale nelle sei categorie di gara.
Il delegato nazionale Vittorio Sangiorgio
Per Stile e cultura d'impresa se la vedranno Marcello Rossetti (Azienda agricola Marcello Rossetti, Galatina, Lecce), Giovanni D'Alesio (Società agricola D'Alesio Giovanni e Mario, Città Sant'Angelo, Pescara), Giada Poggini (Agriturismo Le Ceregne, Arezzo). Finalisti per Non solo agricoltura sono Moira Brandi (Az. Agrilife, Trento), Marco Girodo (Agri-
turismi Girodo, Tavagnasco, Torino) e Gabriele bozzato (Soc. Agr. Adriamar, Mestre, Venezia). Campagna Amica incoronerà uno tra Ilaria Maria Ambrosino (Apicoltura Ambrosino, Napoli), Ambra Mongiò (Agri-beach Eden, Marina di Salve, Lecce) e Delia Revelli (Soc. Agr. San Biagio, Margarita, Cuneo). Per Esportare il territorio si confronteranno Philipp Breitenberger (Soc. Agricola Breitenberger, Giavera del Montello, Treviso), Martina Buccolini (Az.Agr. Si.Gi., Macerata), Federico Allavena (Cactus Allavena, Imperia). In Filiera vede in lizza Consorzio Agrario Green Calabria di Rende, Cosenza, Centrale del Latte di Brescia e Az. Agr. Pab'é Is Téllasa di Cangliari. Finali per Paese Amico sono, infine, i Comuni di Fano e di Udine e l’Istituto Piria di Reggio Calabria.
Daniele Gioia, Recofunghi
Delia Revelli, Soc. Agr. San Biagio
Massimo Falbo, Consorzio Fai Lamezia Terme
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Martina Buccolin, Az.Agr. Si.Gi. s.a.s.
Pietro Pierani, Centrale del latte di Brescia
Maria Atzeni, Az.Agr. Pab'é is téllasa
Non solo agricoltura
Marco Girodo, Agriturismo Girodo
Gabriele Bozzato, Soc. Agr. Adriamar
Moira Donati, Azienda agricola Agrilife
Stile e cultura d'impresa
Ambra Mongiò, Agri beach Eden
Giada Poggini, Az. Agr. e Agriturismo Le Ceregne
Esportare il territorio
Philipp Breitenberger, Soc. Agr. f.Lli Breitenberger
Davide Merlino, La Lumaca Madonita
In filiera
Campagna Amica
Ilaria Maria Ambrosino, Apicoltura Ambrosino
Angelina Muzzu a Az. Agr. Luna di coros
Giovanni D'alesio, Soc. agr. D'Alesio Giovanni e Mario
Marcello Rossetti, Sikalindi
Menzione speciale paese amico
Federico Allavena, Cactus Allavena
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 20
Comune di Fano, Mercato Campagna Amica
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Comune di Udine, Orto Urbano
I.I.S. R. PIRIA sede IPSASR, Rosarno (Rc)
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Toni De Amicis - FILIERA COLTA
LETTO PER VOI - Stefano Masini
LE PICCOLE AZIONI CHE CI AIUTANO A POTER CAMBIARE IL MONDO Il nuovo libro di John-Paul Flintoff fornisce dei suggerimenti per mutare il corso degli eventi Tra le “ricette” anche quella di produrre sul posto il cibo e sostenere l’economia locale
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e ne aveste la possibilità, cambiereste il mondo?” Questo è l’interrogativo che John-Paul Flintoff offre a chi intende impegnarsi con piccole azioni di vita quotidiana a cambiare il corso degli eventi. Non sono soltanto i grandi leader della storia, che pure sono ricordati come protagonisti di eventi straordinari ad aver consapevolmente provocato processi di libertà o di democrazia, ma la folla innominata di tutti coloro che hanno preso una diversa coscienza dei propri diritti e doveri. Ecco perché quando ci troviamo di fronte a cause nobili ed i nostri personali sforzi ci sembrano non decisivi dobbiamo, comunque, provare a compierli e a ricercare complicità e condivisione. Ma dove poter trovare la forza per raddrizzare tutte le storture che ci rendono infelici? Occorre, in realtà, trovare la necessaria determinazione dopo essersi interrogati con lealtà intorno alla serie di valori su cui costruire la nostra esperienza. E non è certo sul piano dei grandi ideali che si può provare a dare delle risposte: anche portare a spasso il cane del vicino ammalato può risultare un gesto significativo per mettere in atto un cambiamento. In realtà, spesso invochiamo nuove regole e anche questo obiettivo ci appare estremamente difficile, sebbene a riflettere a fondo, ciò che fa la differenza sono le persone che “non hanno bisogno del Parlamento per cambiare i loro comportamenti” (pag.55).
IL MONITO DI GANDHI Bisogna, invece, nutrire fiducia e non restare prigionieri della
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una ragazza ribellatasi all’ordine di cedere il posto su un autobus. Poi seguirono proteste e violenze ma alla fine anche l’autorità giudiziaria dichiarò illegale la segregazione sui mezzi pubblici.
NO AL CATASFROFISMO
Come cambiare il mondo (se il mondo non ti piace) John - Paul Flintoff Guanda - € 13,50
pigrizia, ma chiamarsi all’azione anche solo raccontando problemi e condividendo i modi per poter rimuovere le avversità. Assai efficace è il monito preso a prestito da Gandhi il quale diceva: “siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo”. Certo, bisogna anche aver ben chiaro il progetto e programmare le azioni, magari ricercando sostegno nella rete più prossima di amici e facendo il primo passo. A volte è più facile stare a guardare – come in una sala da ballo – ma l’entusiasmo ha, poi, un effetto contagioso: bisogna soltanto aprire la strada e neppure interrogarsi sulle conseguenze ultime intorno a tutto ciò che seguirà. Anche l’uguaglianza tra neri e bianchi è stata garantita da un’occasionale protesta non violenta di
Dobbiamo, infine, trovare una molla perché alcuni impegni tanto gravosi non risultano certo attraenti e per questo si tratta di rendere le cose da fare interessanti e anche divertenti. L’Autore dice qualcosa di vero a proposito del movimento ambientalista che ha avuto la colpa di scoraggiarci con il suo catastrofismo. “Peggio ancora, quando suggeriscono soluzioni, i gruppi ambientalisti tendono a presentarle come doveri: ci propinano liste di cose da fare, piaceri ai quali rinunciare. E questo può essere controproducente” (pag.110). L’entusiasmo, invece, ci muove alla consapevolezza di fare qualcosa di concreto non solo a favore delle generazioni future – che non conosciamo – ma, ancora una volta, dentro la nostra comunità, ad esempio, “producendo sul posto il cibo, costruendo case con meno sprechi energetici e sostenendo il più possibile l’economia locale” (p.113). Per cominciare, allora, a cambiare il mondo si può anche entrare in un mercato di vendita diretta e acquistare prodotti a chilometro zero senza strillare impegnativi ideali ma, semplicemente, riponendo nel carrello i frutti di un territorio ben coltivato senza sprecare risorse in inutili passaggi di filiera.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
IL FORMAT DI CAMPAGNA AMICA ECCO PERCHÉ SIAMO UNICI Alcune riflessioni sul formidabile successo riscosso dalla grande rete di vendita diretta Mercati, Botteghe e Punti rappresentano oggi dei veri e propri “laboratori sociali”
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ampagna Amica – e con essa la Rete degli 8.000 Punti Vendita che dalla Sicilia al Trentino sono disseminati in ogni provincia – è una realtà che ha caratteristiche e peculiarità uniche e straordinarie nel panorama agroalimentare del nostro Paese. Le motivazioni per cui possiamo definirci unici sono sicuramente tante ma, dal nostro punto di vista, forse quella principale è riconducibile alla diversità – e quindi alla unicità – che abbiamo saputo affermare rispetto agli nostri competitor. Una diversità derivante dalla fortissima aderenza che il nostro progetto ha con le istanze di ogni singolo territorio rurale, di cui è forse l’espressione più autentica. Quando nasce un Mercato di Campagna Amica (o una Bottega o un Punto Vendita che fa riferimento ai nostri valori, ai nostri principi, alle nostre regole e alla nostra offerta commerciale) non nasce un semplice luogo dove è possibile fare “buona spesa a buon mercato”: nasce invece un piccolo “laboratorio sociale” dove le esigenze, le aspettative e il protagonismo di ogni singola comunità locale si fondono tra loro per dare vita a una vera e propria alleanza tra consumatore e produttore, con caratteristiche proprie e originali.
UN PERCORSO DI CONOSCENZA Tra agricoltori e cittadini inizia, cioè, un percorso di conoscenza che travalica di molto il semplice scambio commerciale (soldi in cambio di cibo), in cui alla base del rapporto c’è prima di tutto una condivisione di valori, un patrimonio comune: il benessere e la salute legata al cibo; la ricerca di stili di vita più sostenibili; la tutela dell’ambiente; la cura per la natura e la necessità di rispettarne i frutti e i cicli produttivi; l’amore per il proprio territorio con le sue tradizioni, la sua storia, le sue bellezze e le sue peculiarità. Valori che accomunano le persone e che uniscono idealmente città a campagna. Insomma, nasce un luogo dove il rispetto per la persona è il presupposto che fa poi riscoprire il piacere di stare insieme e quindi, anche, di sperimentare un modo diverso di fare la spesa. Ecco, è forse dentro questa “nuova vision di cultura alimentare”, che è nato e si è affermato il successo del nostro format. Un format, ma anche un modello di rappresentazione, che per poter crescere e
ANNO IV - N°27 - AGOSTO - SETTEMBRE
potenziarsi ha bisogno continuamente di preservare la sua autenticità e la sua originalità. I consumatori ce lo chiedono e se lo aspettano in ogni occasione d’incontro.
UN MODELLO DA DIFENDERE È quindi di vitale importanza per tutti noi seguire sempre il modello organizzativo che ci siamo dati in questi bellissimi anni di lavoro, senza cadere mai nella tentazione di imitare i modelli commerciali della Gdo o del commercio tradizionale di vicinato. Noi siamo un’altra cosa! Ed allora curiamo con maggiore attenzione l’immagine dei nostri punti vendita in modo che sia sempre coerente con i segni distintivi che ci siamo dati, che sappiamo essere utili per distinguerci dagli altri e per orientare le scelte dei consumatori. I produttori, invece, scommettano di più su Campagna Amica, con la consapevolezza di parteciparvi non a titolo personale, ma come una squadra, dove il proprio successo è anche e soprattutto il frutto di una scelta collettiva; dove il concorso di tutti è fondamentale e i propri comportamenti sono complementari a quegli degli altri. Se saremo in grado di continuare ad essere quelli che siamo e sapremo raccontarci sempre meglio ai nostri concittadini, cresceremo ancora e con noi crescerà l’agricoltura del vero made in Italy. un fenomeno sempre più popolare
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA