N.24 - Aprile

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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

Anno IV - N°24 - APRILE

IL PRESIDENTE MARINI

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

È NATA UE.COOP, L’UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE DEL TERRITORIO”

ANNO IV - N°21 - GENNAIO

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Gilmar Dolfini, vicepresidente dell'Agrimercato di Mantova e caro amico, è purtroppo venuto a mancare. Dalla redazione del Punto di Campagna Amica un affettuoso ricordo e le più sentite condoglianze alla famiglia.

Presidente Sergio Marini Direttore Generale Toni De Amicis Coordinatori regionali Valle D'aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Elisabetta Montesissa Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli

Marche Michela Fabiano Lazio Roberto Santopietro Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Coldiretti Campania Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Andrea Delogu

Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Fabio Cagnetti, Ermanno Coppola, Pamela De Pasquale, Michele Errico, Marina Faraone, Alessandra Gioggi, Carlo Hausmann, Pietro Hausmann, Paola Mandrici, Rolando Manfredini, Stefano Masini,Claudia Migliardi, Sara Paraluppi, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: Matteo Brogi (Studio Polpo) Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica. È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano

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SOMMARIO PRIMO PIANO - Sergio Marini Marini: è nata UE.COOP, l’unione europea delle cooperative del territorio

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FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli

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IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi

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LA BOTTEGA DEL MESE - Redazione

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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone

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CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO - Paolo Marengo

Campagna Amica sempre più in rete È on line il nuovo portale

Il mercato di Adria si rinnova con promozioni e ricette anticrisi Dal licenziamento alla bottega la filiera agricola crea lavoro Azienda Ardito, una distesa di ulivi dove olio vuol dire salute A Torino arriva l’agri hamburger Una filiera dalla stalla al... panino

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ORTI URBANI - Daniele Taffon

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CONSIGLI PER LA VENDITA Claudia Migliardi

Nasce nella Capitale “Ortolino”, il primo orto della partecipazione

Come fidelizzare i clienti

TERRANOSTRA - Redazione Un esercito di donne metropolitane A lezione di cucina “economica”

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L'INIZIATIVA - Redazione

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EVENTI - Daniele Taffon

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CONSIGLI ALIMENTARI Giorgio Calabrese

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WWW.RIVISTADGA.IT

Earth day: con Campagna Amica la spesa diventa salva-clima Ecco Cerealia, la festa dei cereali Quattro giorni di gusto e cultura

Arrivano le fave Le regioni sostengono il Kmzero nuove leggi in Puglia e Basilicata

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GIOVANI IMPRESA - Redazione

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LETTO PER VOI - Stefano Masini

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L’impresa si fa “all’italiana” Giovani, un modello per il Paese Con il maestro Ermanno Olmi l’apocalisse è un lieto fine

FILIERA COLTA - Toni De Amicis Il decalogo di Campagna Amica così si rispetta il nostro codice

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


Sergio Marini - PRIMO PIANO

MARINI: “È NATA UE.COOP, L’UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE DEL TERRITORIO”

Il presidente Sergio Marini

Il Ministero dello Sviluppo economico ha riconosciuto l’associazione promossa dalla Coldiretti L’Associazione denominata Unione Europea delle cooperative (UE.COOP) è stata riconosciuta e autorizzata quale Associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n.220 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. Lo rende noto il presidente di UE.COOP Sergio Marini nel sottolineare che all’Unione, promossa dalla Coldiretti, in poco piu’ di due mesi hanno già aderito oltre quattromila cooperative che operano in tutte le Regioni ed in tutti e 14 i settori dell`albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura.

“Un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile che alimenta una moderna forma della rappresentanza” VALORI FORTI IN CUI CREDERE UE.COOP nasce per volontà di tanta gente che - ha sottolineato Marini - crede nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità. UE.COOP - ha precisato Marini - mette al centro delle proprie azioni persona e territori, capitale umano e sociale, ricchezze naturali e culturali, risorse uniche del nostro Paese. È questa “Italia che fa l’Italia” dove crescita e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, dimensione globale e identità territoriale potranno convivere in una rinnovata stagione di democrazia e pluralismo.

L’ORIZZONTALITÀ DEI TERRITORI Con UE.COOP - ha sostenuto Marini - un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile alimenta una moderna forma della rappresentanza dove alla “verticalità” dei settori si sostituisce l’”orizzontalità” dei territori. Una rappresentanza dunque - ha concluso Marini - meno corporativa ed egoista e capace di rivolgersi alla gente, alle comunità, di capire e aprirsi al mondo.

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FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli

CAMPAGNA AMICA SEMPRE PIÙ IN RETE È ON LINE IL NUOVO PORTALE Il sito della Fondazione si rinnova per valorizzare e dare ancora più visibilità al nostro network, che cresce e si espande con successo su tutto il territorio nazionale

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l portale dell’Italia Sostenibile”. In questo modo abbiamo scelto di presentarci alla società, dato che il nostro impegno parte dall’agricoltura ma passa inevitabilmente dal paesaggio, dal buon cibo italiano, dal turismo e da tutte le eccellenze del made in Italy. Con questo nuovo strumento di comunicazione ci poniamo l’obiettivo di aumentare esponenzialmente le potenzialità di “fare rete” tra le imprese agricole di Campagna Amica e di promuovere la loro conoscenza presso la grande platea degli appassionati di cibo che seguono il nostro progetto da anni e in maniera sempre più fidelizzata. La struttura e la grafica sono rinnovati. Con un linguaggio semplice e chiaro sono descritti i nostri valori: sostenibilità, trasparenza, genuinità, territorio, vero made in Italy. Renderemo così ancora più evidente che… coltiviamo gli stessi interessi! Abbiamo predisposto un’area riservata esclusivamente ai soggetti accreditati a Campagna Amica in cui saranno presenti tutte le promozioni mensili delle aziende associate al Consorzio Produttori di Campagna Amica, in cui sarà possibile trovare vantaggiose offerte per ampliare la gamma dei propri prodotti.

INVITO IN BOTTEGA Ogni Bottega, nella sezione “Invito in Bottega”, potrà poi far conoscere le proposte e gli eventi che organizza per raccontare ai cittadini la cultura del cibo e dei territori, temi per i quali si registra un interesse sempre maggiore. C’è poi un’area dedicata ai prodotti a marchio FAI - Firmato dagli agricoltori italiani in cui sono descritti tutti i prodotti della filiera agricola italiana certificata, distribuiti nei no-

stri punti vendita e nella distribuzione organizzata. Tutto questo è accompagnato dall’informazione quotidiana su tutte le novità, le curiosità e gli eventi che riguardano le iniziative di Campagna Amica realizzate su tutto il territorio nazionale.E questo è solo l’inizio di un percorso fatto di informazione, di socializzazione, di rete per gli appassionati di territorio, di cibo, di tradizioni e quindi del vero made in Italy.

UNA MAPPA COMPLETA

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La nuova home page del portale

Ma non è finita qui…la nostra Rete è ormai vasta e articolata e lo abbiamo reso evidente rappresentandola attraverso i loghi che nel tempo la gente ha imparato a riconoscere. Ad ognuno – Mercati, Fattorie, Agriturismi, Gruppi d’offerta, Botteghe di Campagna Amica, Botteghe Italiane e Ristoranti – è dedicata una scheda di dettaglio completa di recapiti e indirizzi (con una piantina interattiva) grazie alla quale si potranno facilmente trovare tutti i luoghi dove poter comprare o gustare i prodotti italiani di Campagna Amica, ma anche dove poter trascorrere una vacanza di eccellenza in campagna

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


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16-05-2013

13:05

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IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi

IL MERCATO DI ADRIA SI RINNOVA CON PROMOZIONI E RICETTE ANTICRISI Il farmers rodigino cambia collocazione per venire incontro alle esigenze dei consumatori Offerte settimanali e un occhio al sociale garantiscono il rilancio dei prodotti di Campagna Amica

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er rilanciare l’affluenza del mercato, ma anche per richiamare l’attenzione delle famiglie sui prodotti locali, garantiti direttamente dalle aziende produttrici, gli organizzatori del mercato di Adria, in accordo con il Comune, hanno messo in campo un bel po’ di novità. Cambia innanzitutto la sede. Il mercato si svolge, infatti, in Piazza Garibaldi, accanto alla Cattedrale cittadina. Una localizzazione centrale che vuole dare nuovo impulso all’attività, ma anche rivitalizzare il centro storico e il “giro d’affari” degli esercizi commerciali della zona. La seconda novità riguarda i prodotti: stessa qualità e garanzia ma maggiore gamma e promozioni continue. Un articolo diverso per ciascun produttore e per ciascuna settimana del mese sarà presentato in offerta.

MANTENERE LA QUALITÀ A TAVOLA Un modo per venire incontro ai consumatori, pressati dalla crisi e costretti a ridurre i propri acquisti perfino nel settore alimentare: per una volta risparmiare non significherà portare in tavola prodotti di minor qualità. Alcuni esempi di prodotti a prezzo speciale: succo di mela naturale senza conservanti e zuccheri aggiunti, formaggio Buffalgrana stagionato di bufala, radicchio rosso tondo nella varietà tardiva, ricotta di pecora, pancetta salamata, vini autoctoni e carne di pollo. Davvero tutto il necessario per un pasto completo.

black-out della tossicodipendenza o dell’abuso di alcol. Al Timoniere, organizzata come cooperativa sociale, si coltivano fiori durante tutto l’anno e ortaggi per trapianti, si allevano conigli, anitre, polli, suini e si lavorano le carni per venderle. Tutti i loro prodotti sono certificati Campagna amica da Coldiretti, of-

frono certezza di provenienza, sicurezza alimentare e si possono acquistare a cuor leggero, sostenendo economicamente la comunità. Si apre così una nuova fase per il mercato di Adria, un rilancio sempre più all’insegna della qualità dei prodotti, della vicinanza ai consumatori e alla società in generale.

Ecco le eccellenze di Agriumbria 2013 A BASTIA, LE IMPRESE AGRICOLE PROTAGONISTE Un vero e proprio Mercato di Campagna Amica ha animato la rassegna 2013 di Agriumbria: 14 aziende agricole locali hanno proposto il meglio del Made in Umbria agroalimentare. La nuova ubicazione assegnata alle imprese agricole ha coinvolto maggiormente i numerosi visitatori della fiera che hanno potuto acquistare una gran varietà di prodotti, come ad esempio: formaggi, carni, uova biologiche, salumi, legumi, marmellate, miele, prodotti da forno, e molto altro. I mercati degli agricoltori, oltre a creare nuove economie e nuova occupazione, rappresentano ormai anche un formidabile strumento di

coesione e animazione sociale, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna. Inoltre, sono in grado di testimoniare anche alle generazioni più giovani, metodi di produzione, tradizioni e cultura di un territorio. All’interno della fiera era presente anche uno stand istituzionale di Coldiretti per permettere ai visitatori di approfondire i temi più attuali del mondo agricolo, a cominciare dalla centralità riacquisita dal cibo e più in generale dall’intero comparto, all’interno dell’economia nazionale e locale.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

UN AIUTO CONTRO LE DIPENDENZE Nel mese di marzo, il mercato ha anche accolto la comunità terapeutica Il timoniere di Mesola, nel Ferrarese, i cui ospiti, attraverso la gestione di un’azienda agricola, recuperano il controlo della propria vita dopo il

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


Redazione - LA BOTTEGA DEL MESE

DAL LICENZIAMENTO ALLA BOTTEGA LA FILIERA AGRICOLA CREA LAVORO Inaugurata ad Ancona la prima Bottega Italiana delle Marche, grazie all’intraprendenza di una giovane donna Dopo essere rimasta disoccupata, Barbara Pergolini ha trasformato in attività l’hobby per il cibo sano

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isite nelle aziende agricole alla scoperta dei cibi che si portano in tavola, corsi di cucina con ingredienti made in Italy e campagne di sensibilizzazione sulla stagionalità e la prevenzione attraverso la sana alimentazione. Sono alcune delle iniziative dalla Bottega Italiana di Ancona, una vera e propria “casa” dei prodotti agricoli, inaugurata in via dell’Artigianato 3/C, nella zona Palombare del capoluogo dorico. A promuoverla, assieme a Coldiretti, Barbara Pergolini, giovane anconetana con una storia tutta da raccontare. Dopo essere stata licenziata, la ragazza si è ingegnata per trovare un altro lavoro e, alla fine, ha deciso di provare a trasformare in una vera e propria attività il suo hobby di girare per le campagne alla ricerca di prodotti di qualità. Un’opportunità resa possibile dal progetto Bottega Italiana, promosso dalla Coldiretti nell’ambito della Filiera agricola italiana. Dopo un intenso lavoro di preparazione e molti sacrifici (i mobili, ad esempio, sono stati costruiti in casa per abbattere le spese), la Bottega è stata inaugurata e “battezzata” “Mangio ergo sum”. Vi si possono trovare esclusivamente prodotti delle aziende agricole, con in più la possibilità di farseli cucinare sul posto. Il tutto accompagnato da una serie di iniziative a carattere gastronomico-culturale.

che punta non a caso sull’italianità vera – rispetto a una situazione che vede il proliferare di truffe più o meno velate, da quelle scoperte dalle forze dell’ordine, come sul finto mais biologico, a quelle che vedono prodotti commercializzati come italiani senza avere dentro nulla di tricolore”.

“MANGIO ERGO SUM” “Un atto adorativo verso la terra e un’occasione preziosa per recupera-

re i valori della sobrietà, contro lo spreco, e della solidarietà, contro le ingiustizie” ha spiegato l’Arcivescovo di Ancona, Monsignor Edoardo Menichelli. Ma secondo il presidente della Camera di Commercio, Rodolfo Giampieri, la Bottega di Barbara (ribattezzata “Mangio ergo sum”) rappresenta anche un “pezzo di economia reale, di persone vere, di sistema che funziona”. Al taglio del nastro, effettuato dal presidente di Coldiretti Ancona, Emanuele Befanucci, hanno preso parte anche Roberto Luciani, dirigente del Servizio agricoltura della Regione Marche, Luciano Neri, dirigente della Provincia di Ancona e Michele Errico, della Fondazione Campagna Amica.

Barbara Pergolini inaugura la Bottega

UNA CASA PER I PRODOTTI AGRICOLI “L’obiettivo – ha spiegato Barbara – è dare spazio ai produttori del nostro territorio recuperando l’abitudine di mangiare cose genuine e di qualità. È per questo che avvieremo un percorso di visite e degustazioni direttamente nelle aziende agricole”. “Un progetto quello della filiera agricola, – ha ricordato il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi

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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone

AZIENDA ARDITO, UNA DISTESA DI ULIVI DOVE OLIO VUOL DIRE SALUTE La tenuta di Andria conta ben diecimila piante e appartiene alla famiglia da ben quattro generazioni Dalla cultivar autoctona Coratina un prodotto che vanta un alto contenuto di polifenoli e sostanze antiossidanti

BOTTIGLIE DOP CHIAMATE… ORG.OLIO L’olio viene imbottigliato in purezza, proveniente solo dalla olive di produ-

Tutti pazzi per l’olio made in Italy

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azienda agricola di Ardito Felice è una tenuta di 30 ettari che si estende in agro di Andria a 50 km circa da Bari. Collocata in uno splendido paesaggio, ai piedi di Castel del Monte, vanta la presenza di quasi diecimila piante d’ulivo di Coratina ed è percorsa al suo interno da 4 km di viali che ne permettono l’attraversamento a piedi o in bici come in un grande parco. L’azienda agricola appartiene alla famiglia Ardito da quattro generazione e il suo attuale titolare, Felice, forte dell’esperienza familiare, segue tutte le fasi di crescita delle olive, dal germoglio alla raccolta, prestando sempre la massima attenzione. Ed è proprio questa forte passione per la natura e per i prodotti di qualità che lo ha spinto, insieme a sua moglie Nicla, a dare inizio ad una fase nuova che li ha portati ad imbottigliare il loro olio.

zione aziendale, garantendo con ciò una filiera cortissima e una tracciabilità assoluta. L’olio prodotto dalla cultivar Coratina, varietà autoctona tipica della zona Castel del Monte, tra le sua straordinarie proprietà, ha quella di avere il più alto contenuto di polifenoli, un’azione antiossidante e antitumorale e un alto contenuto di acido

oleico, importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Felice Ardito ha inoltre ottenuto la certificazione D.O.P Terra di Bari. Il suo olio, chiamato Org.olio, è frutto della passione per la terra, la natura, la genuinità e la semplicità. Org.olio è un olio dalla rintracciabilità garantita e a tiratura limitata.

I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI, LE BOTTEGHE, I RISTORANTI E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE AL MESE DI APRILE HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO:

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


Paolo Marengo - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

A TORINO ARRIVA L’AGRI HAMBURGER UNA FILIERA DALLA STALLA AL... PANINO Il M**Bun primo locale del capoluogo piemontese a fregiarsi del logo “Campagna Amica nel Piatto” Carne certificata a km zero e posate biodegradabili per un pasto rispettoso dell’ambiente

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e agri hamburgherie M**Bun entrano nella rete dei ristoranti di Campagna Amica. Coldiretti Torino ha accreditato al circuito della Filiera agricola tutta italiana le agri hamburgherie M**Bun con il logo “Campagna Amica nel piatto”. La rete dei ristoranti “Campagna Amica nel Piatto” riunisce gli esercenti che propongono cibi preparati con prodotti agricoli italiani. Si tratta di un circuito nazionale di ristoratori in grado di garantire con certezza e a un costo sostenibile, la provenienza delle materie prime che vengono cucinate. In Piemonte Coldiretti Torino ha voluto riconoscere il primo marchio "Campagna Amica nel piatto" a Graziano Scaglia, imprenditore agricolo di Rivoli, socio fondatore dell’agri hamburgheria M**Bun, locale che, a tutti gli effetti, rientra nel progetto nazionale Coldiretti e nella filosofia della filiera agricola tutta italiana.

ciclabili o completamente biodegradabili per piatti e posate. Dunque rispetto per le persone e per l’ambiente, ma soprattutto rispetto dei ritmi dei clienti. Il leit motiv delle agri hamburgherie, diventate tre nel corso degli anni da Rivoli a Torino centro, è infatti slow-fast : il giusto tempo. Lo slow fast food M** Bun lascia decidere ai clienti quanto veloce debba essere il pasto. Info: www.mbun.it

UNA STORIA VENTENNALE

Graziano Scaglia in una delle sue agri hamburgherie

L’azienda agricola Graziano Scaglia ha aperto la prima macelleria vent’anni fa per lavorare direttamente i capi di bovini, suini, polli e conigli che producevano in cascina. La sua impresa agricola negli anni ha sempre puntato sulla qualità, con l’obiettivo di soddisfare le richieste dei consumatori che, oltre alla carne fresca, chiedevano di poter consumare direttamente la carne di loro produzione, cotta o trasformata secondo la tradizione piemontese, ma con un occhio alla modernità.

IL METODO SLOW-FAST È maturata così la decisione di aprire a Rivoli la prima agri hamburgheria km 0. La filosofia aziendale è coerente all’impostazione della realtà agricola: prodotti sani e gustosi, ingredienti del territorio e a filiera corta, serviti con materiali ri-

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ORTI URBANI - Daniele Taffon

NASCE NELLA CAPITALE “ORTOLINO” IL PRIMO ORTO DELLA PARTECIPAZIONE Lo spazio è stato realizzato a Roma, all'interno del giardino storico dell'Acquario Romano Per Fondazione il progetto rappresenta un esempio da replicare di collaborazione tra le istituzioni

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Il giorno della piantumazione

rtolino è un orto urbanodidattico, ma non solo. Si trova a Roma all'interno del giardino storico dell'Acquario Romano, nel cuore del quartiere multietnico dell'Esquilino. Il progetto, promosso dalla scuola Di Donato, è stato realizzato grazie alla collaborazione e alla sinergia tra i molti attori convolti: La Casa Dell'Architettura, l'Associazione Genitori della scuola, la Provincia di Roma, la Facoltà di Architettura Roma1, il Gasquilino, le associazioni del quartiere, la Fondazione Campagna Amica, Coldiretti Roma, gli abitanti del quartiere e tanti amici e simpatizzanti. Ortolino è un luogo aperto, vissuto come laboratorio permanente di sostenibilità ambientale e sociale, un luogo di integrazione multiculturale dove coltivare ortaggi, fiori, piante aromatiche...ma soprattutto rapporti umani.

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UN’AREA A DISPOSIZIONE DI TUTTI La Fondazione Campagna Amica e la Coldiretti di Roma hanno messo a disposizione di questa splendida realtà le competenze tecniche e i materiali informativi. Lo sforzo ha trovato una grande sensibilità e professionalità da parte dei giovani architetti guidati dai professori dell’università La Sapienza e soprattutto dalla maestra Elisabetta che ha coordinato le tante realtà. A lei va un grande plauso per la grinta e la passione dedicate a questo progetto. Ora l’orto è del quartiere e chiunque può andare ad ammirare e accudire gli ortaggi ed i fiori. Per noi della Fondazione diventa un esempio di collaborazione tra istituzioni diverse da replicare su tutto il territorio nazionale.

Boom orti con 1,1 milioni di metri quadrati Mai così tante aree verdi sono state destinate ad orti pubblici nelle città dove si è raggiunto il record di 1,1 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base del rapporto Istat sul Verde Urbano secondo la quale si registra un vero boom con circa 21 milioni di italiani che stabilmente o occasionalmente coltivano l’orto o curano il giardino. Il tutto sotto la guida di tutor di Campagna Amica. Secondo il censimento effettuato dall’Istat quasi la metà (44 per cento) delle amministrazioni comunali dei capoluoghi di provincia ha previsto orti urbani tra le modalità di gestione delle aree del verde, con forti polarizzazioni regionali: il 72 per cento delle città del Nord-ovest, poco meno del 60 per cento e del 41 per cento rispettivamente nel Nord-est e nel Centro (con concentrazioni geografiche in Emilia-Romagna e Toscana, ma ben rappresentati anche in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nel Lazio). Nel Mezzogiorno, infine, risultano presenti solo a Napoli, Andria, Barletta e Palermo.


Claudia Migliardi - CONSIGLI PER LA VENDITA

COME FIDELIZZARE I CLIENTI?

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ggi la concorrenza in ambito commerciale tende sempre più ad inasprirsi e acquisire nuova clientela così come mantenerla non è compito facile. Perché il consumatore dovrebbe preferire i nostri prodotti a quelli del “negozio accanto”? Il segreto del successo è legato non solo all’offerta di prodotti e servizi, ma anche – e in misura crescente – alla capacità di costruire sulla soddisfazione del cliente relazioni fondate su fiducia e fedeltà. Il consumatore per acquistare nel nostro negozio deve sentirsi realmente appagato, deve vivere una esperienza gradevole sia nel momento in cui sceglie il prodotto, sia quando lo consuma. Le imprese sono sempre più consapevoli del valore della fidelizzazione e per questo vogliono mettere il cliente al centro della propria impresa. Ma come si fa? Per avere clienti fedeli non basta disporre di un buon prodotto e promuoverlo con una comunicazione

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efficace, ma è indispensabile essere eccellenti in ogni momento del contatto. È necessario costruire con il cliente una vera e propria “relazione” Non solo il prodotto ma tutta l’organizzazione è costantemente sotto gli occhi del cliente, che dopo l’acquisto deve poter affermare che il prodotto è esattamente quello che cercava e il negozio dove lo ha comprato, insieme a chi glielo ha venduto, erano esattamente come li immaginava! Recenti e approfondite indagini condotte su clienti abituali delle nostre botteghe hanno dimostrato, ad esempio, che c’è una domanda di servizi aggiuntivi che rendono più semplice e veloce il momento della spesa. È emerso pure che è uno tra gli elementi discriminanti di preferenza è sicuramente il fattore “tempo” e la comodità. È importante che una bottega – sia che si trovi in un centro abitato o che sia fuori città – attiri il cliente con una serie di servizi aggiuntivi, oltre all’offerta di un prodotto di eccellenza.

Ad esempio, i clienti fanno sempre maggiore richiesta di cibi già lavati, preparati, imbustati, precotti e rapidi da consumare. Intercettare quindi le esigenze dei propri clienti appare l’unica opzione praticabile per il successo della bottega. Il gestore dovrà poi porre attenzione ad: • offrire un’ampia gamma di prodotti, avendo analizzato prima con cura il suo target di clienti; • avere disponibilità di parcheggi attigui al punto vendita (quindi è assolutamente indispensabile porre la massima attenzione nella scelta del posizionamento del negozio); • ubicarsi in zone densamente popolate (quando la Bottega è in città); • offrire un servizio di consegna a domicilio (segmentando il target dei propri clienti, ad esempio offrendo il servizio a persone di una determinata fascia d’età); • offrire anche una scelta di cibi di qualità già pronti da consumare.

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TERRANOSTRA - Redazione

UN ESERCITO DI DONNE METROPOLITANE A LEZIONE DI CUCINA “ECONOMICA” L’assalto agli agriturismi toscani con il Terranostra Day, la grande giornata del “fuori porta” ha richiamato migliaia di curiosi. Che tornano a casa con tanti consigli e buone idee per risparmiare

Tanti i consigli pratici dispensati dagli agricoltori-tutor su come fare la spesa in maniera intelligente e su quali “tecniche di sopravvivenza” impiegare in tempo di crisi per tagliare lo scontrino quotidiano anche del 30%. E non solo a tavola come ha illustrato la nuova figura del tutor della spesa lanciato da Coldiretti che prossimamente sarà presente nei mercati di Campagna Amica presenti in Toscana, nelle Botteghe e nelle fattorie didattiche con dimostrazioni, esercitazioni e consigli ma low cost, allevare on line un maiale o una mucca, preparare maquillage fai da te a costo zero, coltivare orti nei più piccoli spazi di case, terrazzi, aiuole o addirittura sui tetti, pulire la casa con i prodotti della natura, riciclare intelligentemente i rifiuti, fare la pa-

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sta, il pane o le conserve in casa, ma anche adottare a distanza una pianta da frutto o un ulivo per avere pere o extravergine personalizzati. Ma “Terrenostra Day” ha un significato molto

importante anche dal punto di vista del paniere agroalimentare: i turisti e visitatori hanno fatto tanti acquisti e si sono portati a casa un pezzo della vera Toscana.

Terranostra ha un nuovo presidente Alessandro Chiarelli è il nuovo presidente di Terranostra. Cinquantadue anni, sposato, l’imprenditore agricolo siciliano stato eletto all’unanimità dall’assemblea riunitasi a Roma. Chiarelli, che è presidente regionale di Coldiretti Sicilia, gestisce un’azienda agrituristica a Partinico, in provincia di Palermo, con attività di fattoria didattica e corsi per fare il formaggio, oltre a produrre vino, olio extravergine d’oliva, ortaggi, e frutta e miele. “L’agriturismo – ha dichiarato – è una grande risorsa per il Paese, le imprese, i cittadini, poiché rappresenta un’opportunità di sviluppo e di oc-

cupazione, a cominciare dai giovani. L’obiettivo è continuare nel cammino tracciato da Coldiretti per una Filiera agricola tutta italiana, ospitando ogni giorno e facendo gustare ai cittadini i piaceri del vivere in campagna, dalla cucina allo star bene fino alla partecipazione alle attività agricole”. Oltre al Presidente, l’Assemblea ha eletto la nuova giunta che sarà composta dai vicepresidenti Diego Scaramuzza (Veneto) e Simone Ferri Graziani (Toscana) e da Alessandra Morandi (Lombardia), Stefano Agugliaro (LaIL PUNTO CAMPAGNA AMICA zio), Stefania DI Grandinetti (Piemonte) e Pietro Tarasi (Calabria).

Alessandro Chiarelli

I TUTOR DELLA SPESA

Un momento delle lezioni di cucina

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n piccolo esercito di mamme metropolitane a lezione dalle “colleghe” della campagna per imparare a cucinare in maniera “economica” senza però rinunciare alla qualità. L’iniziativa promossa da Terranostra e Campagna Amica ha portato domenica 12 maggio negli oltre 100 agriturismi che hanno aderito al “Terranostra Day”, la giornata del turismo dell’agriturismo e del Made in Tuscany, migliaia di turisti e visitatori nelle strutture toscane richiamati da una delle regioni più belle del mondo e da tantissime iniziative ed attività (oltre 500) all’insegna del risparmio che gli agricoltori avevano preparato per loro. “È stata una giornata meravigliosa – ha commentato Andrea Landini, Presidente Terranostra Toscana – che riproporremo anche nel 2014 con l’obiettivo di fare diventare il “Terranostra Day” un evento annuale. La risposta è stata notevole anche dai toscani a cui abbiamo dato il pretesto per trascorrere una giornata diversa in agriturismo e all’aria aperta”.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


Redazione - L'INIZIATIVA

EARTH DAY: CON CAMPAGNA AMICA LA SPESA DIVENTA SALVA-CLIMA Fondazione protagonista della 43esima Giornata Mondiale della Terra con iniziative, web e concerto Un grido contro la cementificazione e l’abbandono che in Italia hanno distrutto 2,15 milioni di ettari di campi

UN PATRIMONIO DA DIFENDERE “Fermare la cementificazione e il degrado del territorio, impedire la contaminazione transgenica e l’in-

ANNO IV - N°24 - APRILE

Il concerto per l'Earth day 2013

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Italia ha perso negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata per effetto della cementificazione e dell’abbandono che ha tagliato del 15 per cento le campagne colpite da un modello di sviluppo sbagliato che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione dell’Earth day, la 43esima Giornata Mondiale della Terra, alla quale ha partecipato attivamente quest’anno la Fondazione Campagna Amica cui fa riferimento la rete di settemila aziende, mercati degli agricoltori e botteghe che offrono cibi e bevande a chilometri zero e annullano l’impatto negativo sul clima provocato dai trasporti. Nell’ambito della manifestazione sono state promosse iniziative, anche sul web, e un grande concerto a Milano. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) con il risultato che in Italia oltre 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8 per cento dell’intero territorio nazionale. Ad aumentare è anche la dipendenza degli italiani all’estero per l’approvvigionamento alimentare con la produzione nazionale che nel 2012 è stata in grado di garantire appena il 75 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani. Il rischio in questo caso è quello di un aumento delle importazioni con effetto sull’ambiente per l’impatto climatico dei trasporti ma anche sulla salute dei cittadini con l’arrivo di alimenti di diversa qualità spesso spacciati come Made in Italy.

quinamento industriale, offrire alimenti sicuri e genuini ma soprattutto affermare e trasmettere alle nuove generazioni un modello di sviluppo diverso e più sostenibile è l’impegno degli agricoltori italiani per la giornata della terra – ha affermato il presidente Sergio Marini –. A preservare la gran parte della superficie territoriale italiana ci sono le aziende agricole, prime al mondo per rispetto ambientale, sostenibilità sociale e per sicurezza alimentare”. Per proteggere il territorio ed i cittadini che vi vivono e garantirsi una adeguata disponibilità di cibo nel tempo l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola. Se nella classe dirigente è mancata la cultura del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo che è una delle poche leve per tornare a crescere, la sensibilità negli ultimi anni è profondamente cresciuta tra i cittadini che sempre

più spesso sostengono con le proprie scelte di acquisto l’agricoltura ed i prodotti locali del territorio.

I MERCATI CHE TUTELANO L’AMBIENTE Sono ventuno milioni gli italiani che nell’ultimo anno hanno fatto la spesa “salva clima” nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove sono stati acquistati prodotti a chilometri zero prodotti del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. Nei mercati di campagna Amica vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esempio, di latte sfuso, sono banditi gli ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di consegna a domicilio soprattutto per gli anziani. La spesa “salva clima” degli italiani nei mercati degli agricoltori ha ridotto di 98 milioni di chili l’anidride carbonica ad effetto serra emessa nell’atmosfera.

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Daniele Taffon – EVENTI

ECCO CEREALIA, LA FESTA DEI CEREALI QUATTRO GIORNI DI GUSTO E CULTURA Si svolgerà a Roma dal 6 al 9 giugno il festival dedicato al settore con un ricco calendario di eventi L’Italia è tra i primi paesi industrializzati per l’utilizzo dei cereali nella dieta alimentare

A

rriva nella Capitale il primo festival dedicato al mondo dei cereali tra cultura, alimentazione, società, economia, ambiente, territorio e turismo. Cerealia, questo il nome della manifestazione, vede la partecipazione di numerose istituzioni ed organizzazioni a partire da Fondazione Campagna Amica e si svolgerà dal 6 al 9 giugno 2013 a Roma e in altre città nel Lazio e in Italia, con un ricco calendario di eventi, intreccianti cultura, storia, produzioni tipiche, scienza, tradizioni popolari. L’Italia è tra i primi paesi industrializzati per l’utilizzo dei cereali nella dieta alimentare. Un utilizzo e consumo dovuto non solo alla posizione geografica della nostra penisola, ma ereditato dalle culture che nei secoli hanno abitato il Mediterraneo.

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Campagna Amica celebra un settore chiave del made in Italy UNA STORIA LUNGA SECOLI I Romani, in particolare, hanno valorizzato i cereali nella loro alimentazione. Lo stesso termine cereali deriva da Cerere (in latino Ceres) divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti. Anche Vesta presenziava alla propiziazione dei raccolti: la finta panificazione aveva luogo nel giorno dei Vestalia (9 giugno) e in quello stesso giorno si celebrò in seguito la festa dei pistores (i fornai). Tra il 7 e il 15 giugno si svol-

gevano una serie di riti che davano vita a un vero e proprio ciclo, definito “dei cereali”.

DAGLI ANTICHI ROMANI ALLE TAVOLE Proprio gli antichi rituali di Cerere e delle Vestali, rievocati in forma scenica, costituiscono l’elemento “romano” che caratterizza il festival Cerealia, che vuole riallacciare i legami tra il territorio di produzione e la tavola del consumatore, riportare in vita usi e costumi antichi, fondati sul rispetto della terra, dei suoi frutti e delle culture autoctone, in un ottica di sostenibilità e con uno sguardo al Mediterraneo: nel 2013 il paese ospite è la Grecia. Un particolare omaggio sarà riservato quindi anche a Demetra. Il programma su: www.cerealialudi.org.

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AGRICOLTURA CIVICA - Angela Galasso

A GIUGNO SI ASSEGNA IL PREMIO PER L'AGRICOLTURA SOCIALE Tutto pronto per la fase finale del riconoscimento che si svolgerà a Torino il prossimo 1° giugno Sono quarantasette i progetti finalisti, sceltri tra le oltre centocinquanta candidature presentate

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gricoltura Civica Award: è questo il nome del premio, giunto alla sua terza edizione, assegnato da AiCare (Agenzia italiana per la campagna e l’agricoltura responsabile ed etica). Più di 150 candidature sono state esaminate, tutte incentrate sull’etica e una prospettiva di accoglienza e civismo. Già perché l’agricoltura finalmente sta riscoprendo tutti i suoi valori, non solo la produzione di cibo, messi a disposizione di imprenditori appassionati e gruppi o singoli cittadini animati dall’amore per la terra e per l’uomo. Dopo un’ardua scrematura, sono stati selezionati 47 finalisti tra i quali si nascondono i vincitori che saranno presentati il 1° giugno a Torino, nell'ambito del Festival Per sentieri e remiganti (www. persentierieremiganti.it). A Torino sarà anche presente Pierre Rabhi, giurato d'eccezione dell'Award, agricoltore, filosofo,

saggista e fondatore in Francia del movimento Colibrì www.colibrislemouvement.org.

L’INNOVAZIONE È DI… CAMPAGNA Obiettivo del concorso è quello di far emergere le pratiche di Agricoltura Civica presenti nel paese, per farle incontrare tra loro e conoscere dalla collettività in modo da creare una conoscenza condivisa ed allargata di queste importanti forme di innovazione sociale. In attesa del primo giugno, numerosi gli incontri di accompagnamento alla premiazione finale, in giro per l’Italia; tra le tappe del mese di aprile i finalisti dell'Award sono stati presentati il 19 presso la Cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana - Libera Terra a Castelvolturno (CE) ed il 29 a San Martino in Pensilis (CB) in occasione di Extrascape (www.extrascape.org), concorso internazionale per i migliori oli extravergini di oliva e i migliori

Agricoltura Civica Award 2013 Premio per per le le agricolture agricolture del del futuro futuro #agricivic Premio #agricivic Premiazione dei vincitori il 1° giugno a Torino presso l'Auditorium Cottolengo - via Cottolengo 12, nell'ambito del Festival Per sentieri e remiganti Sarà presente Pierre Rabhi, componente d'eccezione della giuria! Programma, informazioni sulla giuria e molto altro, sul sito www.aicareaward.org

152 partecipanti, 47 i finalisti suddivisi tra le diverse sezioni e premi speciali

Sezione Buone Pratiche Agricoltura Sociale Incontro agricoltori�consumatori Oltre la didattica Orti condivisi Outsiders

Premi Speciali

Per conoscere tutti i finalisti dell'Agricoltura Civica Award clicca sulla sezione Award del sito

www.aicare.it www.pixelgrafica.eu

Pubblica Amministrazione Virtuosa L'Olio Giusto Young Innovators AgriCivic Consumer

Sezione Media

professionisti e non che raccontano l'AgricolturaCivica Civica raccontano l�Agricoltura � Articoli Foto Video

È un progetto di

Le parole chiave dell’agricoltura civica DAGLI ORTI AI SERVIZI ALLA PERSONA, LA RIVOLUZIONE “VERDE” Un modo nuovo di fare agricoltura, che permette di coniugare economia e relazione, restituendo all’azienda agricola un ruolo centrale nello sviluppo della comunità. Il termine si riferisce a pratiche agricole che, oltre alle consuete finalità di produzione di beni e servizi, perseguono anche il bene comune, facendo propri, in questo, termini quali reciprocità, etica, sostenibilità e traducendoli in pratiche quali Agricoltura Sociale, Servizi alla persona, Didattica, Orti condivisi, Vendita diretta, CSA (community supported agriculture), fornitura a GAS (gruppi di acquisto solidale), Vendita Diretta, ovvero pratiche economiche ma anche ambientali e sociali, che non si esauriscono nello scambio mercantile ma creano e mantengono valori di relazione durevoli. Parole chiave: Relazione, Sostenibilità, Reciprocità, Comunità Locale, Community Building, Etica, Bene Comune, Cibo, Vendita diretta, Servizi alla persona, Rurale, Urbano. www.aicare.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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paesaggi olivicoli. Il 18 Maggio tappa a Roma, presso il Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo. Curiosità, informazioni e tutti gli eventi sono disponibili sul sito www.aicareaward. org La Fondazione Campagna Amica è tra i partner del concorso, lieta di sostenere questa iniziativa innovativa dediata ad un comparto in espansione e del quale sentiremo certamente ancora parlare.

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Giorgio Calabrese - CONSIGLI ALIMENTARI

ARRIVANO LE FAVE

S

i narra che, fra i legumi, le fave siano le meno caloriche in assoluto ed hanno acquisito un ruolo da protagonista nei tempi antichi come cibo dei poveri per eccellenza, considerato il loro scarso costo e la semplice reperibilità. La pianta delle fave è originaria dell'Asia Minore e da secoli viene ampiamente coltivata per l'alimentazione umana ed animale (foraggio). Attualmente, le fave sono largamente consumate nelle tavole italiane, in particolare nelle regioni pugliesi, sicule e sarde. Le fave sono dei legumi che molti adorano e pochi mangiano, un po’ perché rappresentano una cucina povera e un po’ perché bisogna saperli cucinare. Sono molto importanti per la nutrizione umana, grazie alla loro ricchezza in proteine vegetali, soprattutto allo stato secco. Un etto di fave fresche fornisce solamente 37 calorie,mentre quelle sec-

che ne forniscono 342 kcal, ambedue, però, a colesterolo zero. La fava fresca contiene l’81 percento di acqua mentre quella secca, solamente il 13,3 percento, ma mentre quella fresca contiene solo piccole tracce di grassi vegetali, quella secca ne contiene il 3 percento e la fibra della fava fresca è minima, mentre di quella secca è pari a 1,5 percento. Le fave fanno molto bene alla salute, grazie alle molte vitamine , specie del gruppo B e ai tanti importanti minerali. Sono molto digestive, deacidificano il sangue e sono

anche diuretiche, tanto che il rene ne apprezza molto l’uso, specie se so soffre di calcolosi renale. Aiutano molto il fegato nella sua azione disintossicante. Ci sono delle persone che, purtroppo, non possono mangiare le fave a causa di un errore metabolico ereditario, che provoca la malattia detta “favismo”. Costoro, infatti, sono incapaci di sintetizzare l’enzima Glucosio-6-Fosfodeidrogenasi, per cui si verifica una grave forma di anemia che, se non prevenuta, potrebbe anche portare alla morte; infatti questo enzima, regolarmente ha lo scopo di proteggere la parete dei globuli rossi. Si presenta con ittero (cioè pelle molto gialla), presenza di sangue nelle urine, aumento del volume del fegato e della milza (epato e splenomegalia). Questa malattia è abbastanza diffusa nel Mediterraneo, Specie in Sardegna, Calabria e Sicilia.

Usiamole in cucina Le fave possono essere consumate cotte o crude, e sono vendute sia secche, sia fresche. Dopo aver tolto il tegumento che avvolge le fave, queste possono essere essiccate, dunque conservate per tempi più lunghi rispetto a quelle fresche. Le fave secche senza tegumen-

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to non richiedono tempi di ammollo preventivo, tipico di fagioli o lenticchie secche: vengono infatti tuffate nell'acqua bollente direttamente, oppure cucinate a vapore. Il risultato finale è una sorta di purè, ottimo accompagnamento per verdure

dal retrogusto amarognolo (es. cicoria). Le fave secche con il tegumento, a differenza delle precedenti, richiedono alcune ore di ammollo prima della cottura. Le fave fresche possono essere consumate al naturale outilizzate insieme a pane e salumi e formaggi.

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LE REGIONI SOSTENGONO IL KMZERO NUOVE LEGGI IN PUGLIA E BASILICATA Varate due normative che promuovono il consumo di prodotti agricoli di origine regionale L’obiettivo delle amministrazioni è favorire la filiera corta e l’incontro tra imprese agricole e consumatori

D

ue leggi per favorire il consumo di prodotti agricoli a chilometro zero. A vararle sono state le Regioni Puglia e Basilicata, con provvedimenti che vanno della direzione della filiera corta e dell’incontro tra produttore e consumatore. Il Governo pugliese ha emanato la Legge regionale 13 dicembre 2012, n. 43 (Norme per il sostegno dei Gruppi acquisto solidale (GAS) e per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometro zero, di qualità - B.U. 18 dicembre 2012, n. 183). Tale normativa mira a favorire lo sviluppo della filiera corta per la commercializzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari, con l’obiettivo di sostenere il reddito dei piccoli produttori oltre che di promuovere l’acquisto e il consumo di prodotti agricoli ed agroalimentari nella zona di produzione, di salvaguardare l’ambiente e la biodiversità, il mantenimento delle produzioni tipiche, biologiche e di qualità, il consumo consapevole di prodotti e una sana corretta alimentazione. Nel rispetto dei predetti principi la Regione intende sostenere la costituzione di Gruppi di acquisito solidale (GAS) che abbiano un rapporto diretto con i piccoli produttori agricoli. Per assicurare il perseguimento delle finalità ivi indicate, la legge prevede la messa a disposizione di risorse, mediante bando annuale, volte a finanziare progetti presentati dai Gruppi di acquisto solidale. Per le condizioni richieste affinché i Gruppi di acquisto solidale possano presentare i progetti in questione si rinvia alla legge (art. 4).

UN FILO DIRETTO CON LA RISTORAZIONE La Regione Basilicata ha, invece, varato la Legge regionale 13 luglio 2012, n. 12 (Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine regionale a chi-

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lometri zero - B.U. 13 luglio 2012, n. 21). La finalità è quella di promuovere e valorizzare le produzioni agricole regionali, favorendo il consumo e la commercializzazione dei prodotti delle aziende agricole ubicate nel territorio regionale, garantendo al consumatore una maggiore trasparenza dei prezzi e assicurando un’adeguata informazione circa l’origine e la specificità di tali prodotti. Gli interventi indicati dalla legge in esame per il perseguimento delle predette finalità sono: incentivazione dell’impiego da parte dei gestori dei servizi di ristorazione pubblica di prodotti agricoli di origine regionale nella preparazione dei pasti; incremento della vendita diretta di prodotti agricoli regionali da parte degli imprenditori agricoli. A tal fine è previsto che i Comuni debbano riservare agli imprenditori agricoli lucani almeno il 20% del totale dei posteggi nei mercati al dettaglio in aree pubbliche, nonché debbano destinare, nell’ambito del proprio territorio e del proprio piano per il commercio, aree per la realizzazione di farmer’s markets e di mercati dei prodotti agricoli locali riservati unicamente agli imprenditori agricoli; sostegno dell’acquisto di prodotti agricoli di origine regionale da parte delle imprese esercenti attività di ristorazione o ospitalità nell’ambito del territorio regionale; garanzia del rispetto della normativa in materia di presentazione ed etichettatura dei prodotti agricoli freschi e trasformati attraverso idonea attività di controllo anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici a tutela del consumatore; incremento della vendita di prodotti agricoli di origine regionale da parte della grande distribuzione. E prevista una norma finale relativa al cosiddetto «parere di compatibilità» da parte della Commissione europea al cui ottenimento sono subordinati gli effetti della legge in oggetto.

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GIOVANI IMPRESA - Redazione

L’IMPRESA SI FA “ALL’ITALIANA” GIOVANI, UN MODELLO PER IL PAESE Migliaia di agricoltori under 30 hanno preso parte alle assemblee territoriali organizzare da Coldiretti Boom delle scuole di agraria e anche mamma e papà sognano un futuro in campagna per i figli

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I giovani riuniti a Bologna

re appuntamenti per lanciare l’assemblea nazionale (di cui parleremo diffusamente nel prossimo numero del Punto Campagna Amica, ndr). Sono le iniziative promosse sul territorio da Coldiretti Giovani Impresa, che hanno visto la partecipazione di migliaia di agricoltori under 30 nelle giornate di Bologna, Milano e Bari, riuniti sotto lo slogan “All’Italiana”, il titolo scelto per sottolineare l’importanza del ruolo dei giovani come portatori di creatività e innovazione all’interno del settore. Capaci di valorizzare le imprese e i prodotti made in Italy, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e aperto alle novità non solo in campo agricolo, gli under 30 stanno cambiando non solo il modo di fare agricoltura ma anche di essere agricoltore. Non è dunque un caso che, secondo una ricerca Coldiretti Swg divulgata a Bologna durante

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La linea “verde” paga: il livello di fatturato è del 79 per cento maggiore rispetto alla media l’assemblea del Centro Italia (EmiliaRomagna, Toscana, Sardegna, Lazio, Abruzzo Marche e Umbria), l’85 per cento dei genitori italiani consiglierebbe ai propri figli un futuro professionale-lavorativo in agricoltura, perché lo considerano un settore di “primaria importanza con un alta produzione di valore sociale”. La fiducia in questo settore è fondata sui numeri, le aziende guidate da giovani, secondo dati Coldiretti, registrano un livello di fatturato del 79 per cento maggiore rispetto alla media e il 55 per cento di occupati in più.

QUANDO LA CAMPAGNA FA SCUOLA Pienamente giustificato, dunque, il boom di immatricolazioni fatto registrare nelle facoltà di agraria dei principali atenei del Nord Italia, secondo il report sul “Ritorno alla Terra” presentato all’assemblea di Milano. Mentre dal 2008 la disoccupazione nel nostro Paese è tornata a salire i giovani hanno iniziato a scommettere sull'agricoltura come fonte di reddito e investimento per il futuro. Dal 2009 a oggi alla Statale di Milano gli aspiranti agricoltori sono passati da 584 a 999 nelle lauree di primo livello (+ 71 per cento) e da 104 a 244 in quelle magistrali (+134 per cento). A Torino, nello stesso periodo, le matricole dei corsi triennali sono cresciute del 68 per cento, mentre a Padova tra 2009 e 2011 l'incremento complessivo nelle iscrizioni è stato del 14 per cento. Sempre più ragazze scelgono la carriera agraria: in Veneto nel 2009 si sono iscritte in 160, nell'anno accademico successivo erano 193. Un balzo del 21 per cento, contro l'11 per cento dei colleghi maschi, passati da 336 a 372. Quattro anni fa in Lombardia, nelle lauree triennali quasi un immatricolato su tre era femmina: oggi le giovani donne raggiungono il 40 per cento del totale. E nelle lauree magistrali sorpassano i ragazzi: 55 per cento a 45 per cento, secondo i dati della metà di marzo di quest'anno accademico. Un trend confermato dall’andamento nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013. Si registra, infatti, un aumento record del 29 per cento delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13 per cento negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria.

ECCO L’IDENTIKIT DEL GIOVANE AGRICOLTORE Anche l’identikit del giovane imprenditore agricolo moderno parla chiaro:

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


laureato, pragmatico, pessimista circa il futuro italiano a breve periodo, interessato al marketing e a nuove forme di investimento, chiede meno burocrazia e contesta istituzioni ed enti di ricerca, colpevoli di essere poco attenti alle reali esigenze del territorio. Lo afferma il sondaggio presentato in occasione dell’assemblea di Bari, che ha coinvolto le regioni del Sud (Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Calabria e Sicilia). Sono però ancora troppe le “molestie” che un giovane che vuole fare impresa si trova costretto a subire. Aspettare oltre due anni – ha denunciato il Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, dal palco del Teatro Petruzzelli a Bari – per poter trasformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il destino di un’impresa giovane e sottrarre ricchezza all’Italia. Non va dimenticato – ha proseguito Sangiorgio – il mancato accesso al credito in un paese dove per definizione danno i soldi a chi già li ha oppure a chi sa già di poterli restituire. Ma, altrettanto per definizione, i giovani all’inizio della loro carriera soldi non ne hanno e l’unico modo per dimostrare se sono capaci di restituirli è concedere loro credito.

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Dall'alto, le assemblee territoriali di Milano e Bari

Redazione - GIOVANI IMPRESA

Nella formazione – ha incalzato Sangiorgio – abbiamo continuato a finanziare corsi e corsetti lontani dalle vere esigenze delle imprese, che intanto continuano a cercare invano competenze. E mentre mancano nel nostro Paese vere scuole di “imprenditorialità” e

la trasmissione dei saperi è legata a vie del tutto informali e spontanee, si continuano a pagare iniziative fittizie, assecondate da bandi pubblici ad hoc. Uno sperpero di risorse pubbliche inaccettabile di fronte ai gravi problemi del Paese”.

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LETTO PER VOI - Stefano Masini

CON IL MAESTRO ERMANNO OLMI L’APOCALISSE È UN LIETO FINE Il libro autobiografico ripercorre la vita del popolare regista e della civiltà rurale che ne ha segnato la poetica Una riflessione sui problemi dell’industrializzazione e della velocizzazione del progresso nella nostra cultura

I

l tempo attraverso cui scorre, sobria e veloce, la narrazione autobiografica di Ermanno Olmi (“L’apocalisse è un lieto fine”, Ed. Rizzoli, p. 270, € 18) non “si misura con l’orologio” (pag. 9): va un po’ indietro e un po’ avanti indicando un percorso che intreccia ricordi e prospettive, fotografa ritratti e paesaggi, disegna colori e contorni di speranza e utopia. Ai giovani bisognerebbe, invero, raccomandare la lettura anche per scoprire passioni e interessi che oggi appaiono tanto banali da non meritare più attenzione soprattutto quando si sottolinea quella frattura evidente tra campagna e città non solo sul piano fisico – il verde dei prati aperti che si oppone al grigio del cemento – quanto emozionale con riguardo agli odori oggi scomparsi di piante e stagioni o, ancora, culturale per i legami più autentici di amicizia e di fiducia.

LE GENERAZIONI DELLA GUERRA È la guerra che ha forgiato quelle generazioni interrompendo sogni e desideri ed esaltando la pazienza e il senso dell’attesa: arriva una lettera dei genitori in collegio e si ripone nel cassetto insieme alle altre: “le annusavo per sentire l’odore di casa. E mi pareva di riconoscerlo” (pag. 35). I tempi dei giochi passano in fretta come gli innamoramenti: “La felicità ci ruba il tempo” (pag. 40) e, ancor di più, l’ingenuità: “Il nuovo mondo industriale chiedeva braccia alla campagna e l’aspirazione più ambita delle nuove generazioni di contadini era quella di diventare operai” (pag. 45). La pacificazione sarà, in seguito, la molla per ripartire e assorbire i cambiamenti della modernità: gli elettrodomestici, le biciclette, i motori. Però, “si apre un anguria, il frutto più buono quando fa caldo e “… chissà da dove viene e non sa più di niente” (pag. 72).

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L’apocalisse è un lieto fine Ermanno Olmi Editore: Rizzoli Pag:270 Prezzo: € 18

Non è la ragnatela del passato ad imprigionarci nei ricordi difficili ma l’esigenza di tornare ad impossessarsi di situazioni e stati d’animo al presente importante: insieme alle tecnologie e alle conoscenze che presidiano il nostro benessere dobbiamo ritrovare il gusto del bello e l’apprezzamento per le buone maniere. Sentimenti semplici che, a livello generazionale, consentono che “padri e figli possano ancora parlare e comprendersi” (pag. 86).

non è un odore, come in cartoleria: ogni prodotto è sigillato in confezioni… e un tal prodotto è al profumo di menta piperita, un altro all’aroma di fragola. Ma non è menta e neppure fragola. E’ soltanto l’allusione a un odore, appunto. Ovverosia, una mistificazione” (pag. 174). Come, del resto, la stessa politica rispetto alla quale non c’ è più la possibilità di distinguere “un aroma da un olezzo ripugnante” (pag. 174).

LE TRAPPOLE DEI CONSUMI

Dobbiamo, allora, un po’ vergognarci anche noi per aver abbandonato ideali e tensioni nella quotidiana assunzione delle responsabilità verso gli altri e aver dimenticato di far bene i conti oltre che con numeri anche con i valori che devono accompagnare i meccanismi di funzionamento del mercato quanto le condizioni della nostra stessa sopravvivenza: “non abbiamo ancora capito o non vogliamo capire quanto vale una zolla di terra fertile o un bicchiere di buona acqua. Viviamo da ricchi una condizione di miseria” (pag. 212).

È ineluttabile constatare, ad avviso dell’Autore, come l’industrializzazione e la velocizzazione del progresso abbiano spazzato via il mondo contadino e la sua millenaria cultura, ma non si può certamente barattare gli affetti con la ricchezza o la bellezza con i consumi. L’ Autore è continuamente ossessionato dalla perdita di percezione dei sentimenti sostituiti, in termini di valore relazionale, alle merci che ci collocano in una dimensione colma di illusioni anche quando facciamo la spesa, perché “nei supermercati c’è un odore che

IDEALI DA RECUPERARE

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


Toni De Amicis - FILIERA COLTA

IL DECALOGO DI CAMPAGNA AMICA COSÌ SI RISPETTA IL NOSTRO CODICE Le cose da non dimenticare per assicurare la salvaguardia del grande patrimonio immateriale che abbiamo creato, dal prezzo amico al rispetto del cliente, ecco cosa fa grande la nostra rete sul territorio

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ampagna Amica è essenzialmente garanzia. Vendere i propri prodotti o i propri servizi con il “brand” Campagna Amica è una responsabilità aggiuntiva per tutti. Campagna Amica è ormai un grande patrimonio immateriale – composto di valori alimentari, etici, sociali, ambientali e salutistici – che deve essere salvaguardato a beneficio di tutti gli aderenti. Per questo motivo è assolutamente necessario non dimenticare mai il nostro codice di comportamento, che si basa su 10 impegni prioritari, che ognuno di noi ha sottoscritto al momento dell’adesione alla Rete di Campagna Amica, che sono la carta d’identità della nostra offerta produttiva.

1. IL RISPETTO DEL CLIENTE Nei nostri mercati, così come nei punti vendita aziendali, il cliente è per noi un alleato, quindi è sempre al centro delle nostre attenzioni. Siamo sempre pronti a fornire informazioni, a rispondere alle loro domande, a dare consigli con cortesia e professionalità. Siamo convinti che questo sia il nostro migliore biglietto da visita per fidelizzare i nostri consumatori.

2. IL PREZZO AMICO I nostri prezzi sono sempre equilibrati, siamo impegnati in ogni momento dell’anno ad offrire il meglio delle produzioni alle condizioni più convenienti. Per i prodotti più consueti e confrontabili ci impegniamo a garantire un ribasso oggettivo del 30% rispetto alle quotazioni di sms consumatori, mentre per quelli più particolari il nostro impegno assicurerà comunque una convenienza dell’acquisto e la corrispondenza del rapporto tra prezzo pagato e qualità di ogni acquisto presso i Punti Campagna Amica.

3. L’IGIENE E LA PULIZIA Nei nostri punti vendita e nei nostri mercati poniamo una cura particolare per l’igiene e la pulizia, non solo perché teniamo al decoro e all’estetica, ma perché abbiamo cura della salute dei clienti, così come della nostra.

4. LA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONI Ci adoperiamo per fornire informazioni accurate ed aggiornate sui prodotti che comprano i consumatori, sul prezzo e sulla provenienza. Lo facciamo per assicurare la massima trasparenza al nostro lavoro e per mettere il client4 nella condizioni di scegliere con soddisfazione i Punti della Rete Campagna Amica.

ANNO IV - N°24 - APRILE

5. IL RISPETTO DELL’AMBIENTE Tutte le nostre attività sono improntate al massimo rispetto per l’ambiente, sia quelle di produzione, nelle nostre aziende, sia quelle della vendita. Per questo promuoviamo l’uso di sporte riciclabili e durevoli, riduciamo al minimo gli imballaggi, oltre a garantire un consumo limitato di energia e di carburante per portare il nostro prodotto al consumatore, seguendo la filosofia del chilometro zero.

6. LE INFORMAZIONI SUL CHILOMETRO ZERO Presso i nostri punti vendita si possono trovare informazioni accurate e garantite sulla distanza che separa il punto di produzione dal luogo di vendita. Non sono importanti solo per la salvaguardia dell’ambiente: comprando cibi locali si mantiene vivo il tessuto produttivo, ottenendo prodotti più buoni, più freschi e più genuini.

7. LA SICUREZZA ALIMENTARE In ogni fase della produzione ci impegniamo ad offrire prodotti sani e sicuri. Per questo curiamo in modo particolare la difesa fitosanitaria delle nostre coltivazioni, la profilassi veterinaria dei nostri allevamenti, le condizioni di stoccaggio e di trasformazione dei nostri prodotti e ci assicuriamo che fino al momento della vendita questi siano perfetti.

8. LA FRESCHEZZA, LA QUALITA’, IL GUSTO Teniamo molto alla qualità ed al gusto dei nostri prodotti e vogliamo proporre solo cibi buoni. Del resto gli stessi che mangiamo noi, per questo vogliamo che da questo punto di vista la soddisfazione del cliente sia piena. Se poi si verificasse qualche difetto dovremo essere a disposizione.

9. LA VISITA IN AZIENDA Le nostre aziende sono sempre aperte alle visite. I consumatori possono verificare di persona dove e come si realizzano i prodotto che acquistano da noi.

10. IL CONTROLLO DELLA FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA Punto Campagna Amica è il nostro marchio che garantisce tutta la nostra attività ed è la Fondazione Campagna Amica che assicura il rispetto delle regole che ci siamo voluti dare. Sul sito www.campagnamica.it o presso gli uffici della Fondazione si possono trovare informazioni sul marchio e sulle garanzie offerte.Tutto il sistema di garanzia, che comprende le procedure di controllo sulle aziende di produzione e sulla vendita è certificato da un Ente Terzo esterno ufficialmente riconosciuto.

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA


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