Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma
NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA
Anno V - N°34 - APRILE 2014
PRIMO PIANO
“NIENTE PIÙ SEGRETI SULL'IMPORTAZIONE DI CIBO STRANIERO”
3 Presidente Roberto Moncalvo Direttore Generale Toni De Amicis Coordinatori regionali Marche Giordano Avenali Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Andrea Delogu
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Ermanno Coppola, Pamela De Pasquale, Michele Errico, Marina Faraone, Corrado Finardi, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann, Paola Mandrici, Rolando Manfredini, Giovanni Manfroni, Stefano Masini, Elisabetta Montesissa Sara Paraluppi, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli In copertina: Ambra Mongiò, Eden Beach - Pescoluse (Lc)
“ NIENTE PIÙ SEGRETI SULL’IMPORTAZIONE DI CIBO STRANIERO”
PRIMO PIANO - Roberto Moncalvo “Niente più segreti sull’importazione di cibo straniero”
FONDAZIONE - Redazione Nella Bisaccia del Pellegrino c’è il vero made in italy
FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli
Il presidente Moncalvo commenta con soddisfazione l’annuncio del Ministro Lorenzin di mettere in totale trasparenza i flussi commerciali delle materie primprovenienti dall’estero stranieri che alimentano il falso Made in Italy
Campagna Amica in mostra tra i “Panorami d’Italia”
IL MERCATO DEL MESE - Daniele Taffon I prodotti di Campagna Amica vanno a spasso nei parchi
FONDAZIONE - Elisabetta Montesissa Dal gluten free alle rose, i dossi rendono più buona la natura
FONDAZIONE - Daniele Taffon Il Tar del Lazio boccia gli Ogm. Addio definitivo al transgenico
ORTI URBANI - Daniele Taffon
"La legalità e la trasparenza trovano fondamento anche nel corretto comportamento in termini di adempimenti di carattere fiscale. La facoltà, prevista dalla legge a determinate condizioni, di non emettere lo scontrino o la ricevuta non comportano necessariamente l’esercizio della stessa. Di conseguenza, posto che non vi è nessuna differenza sostanziale (in termini di imposte), sarebbe una buona prassi - soprattutto per motivi estetici' - l’emissione dello scontrino." Domenico Buono - Ufficio Assistenza Tributaria Coldiretti
Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it
SOMMARIO
TOTALE
L’orto dei bambini di Monterosa fa rinascere l'area di Scampia
INSERTO SPECIALE Vendita diretta, quando è obbligatorio fare lo scontrino?
EURO 10,00
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CONSIGLI PER LA VENDITA - Redazione Il riposizionamento del punto vendita
PERSONAGGI - Giovanni Manfroni Mauro Bergamasco va in meta insieme a Campagna Amica
Il presidente Moncalvo
Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Maria Adelia Zana Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli
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Roberto Moncalvo - PRIMO PIANO
FONDAZIONE - Giovanni Manfroni Fragole ai piedi della madonnina: la scommessa green di Guglielmo
FONDAZIONE - Daniele Taffon Earth Day 2014, una grande festa con buon cibo e maratona a km 0
FONDAZIONE - Pietro Hausmann FA.RE.NA.IT dallo sportello ai tour opportunità per le aziende
FATTORIE DEL SOLE - Luisa Daidone La stalla va ad energia verde grazie a biogas e fotovoltaico
SICUREZZA ALIMENTARE - Corrado Finardi
“Accolte le richieste fatte al Brennero, il prossimo passo è l’obbligo dell’origine in etichetta”
Benessere animale, le norme UE che danno valore al prodotto
LETTO PER VOI - Stefano Masini “Mangia come parli”, una nuova alfabetizzazione del gusto
FILIERA COLTA - Toni De Amicis Il reale costo del cibo
Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano
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I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI, LE BOTTEGHE, I RISTORANTI E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE AL MESE DI APRILE HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO:
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Finora, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità dei dati senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza – come testimoniato dallo scandalo della carne di cavallo – provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti. A tal fine, è stata disposta l’immediata costituzione di un comitato presso il Ministero della Salute composto da esperti della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità attraverso cui saranno rese disponibili le informazioni relative alla provenienza dei prodotti agro-alimentari a soggetti che dimostrino un legittimo interesse all’utilizzo di tali dati.
“Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy ed è per questo che, in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza – ha dichiarato Moncalvo –. Lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”.
Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica
Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci
LA RISERVATEZZA CHE CREA SCANDALI
IL FLUSSO DEL FINTO TRICOLORE
Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 130 – Roma Impaginazione: Studio Polpo
È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte
“L’eliminazione del ‘segreto di Stato’ sulle informazioni che attengono alla salute ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e, soprattutto, nazionali, che attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agro alimentari”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare l’annuncio dello stop al segreto sulle importazioni di materie prime dall’estero. Dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy, il Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, ha dichiarato che saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare.
ANNO V - N°34 - APRILE 2014
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FONDAZIONE - Redazione
Raffaella Cantagalli - FONDAZIONE
NELLA BISACCIA DEL PELLEGRINO C’È IL VERO MADE IN ITALY
CAMPAGNA AMICA IN MOSTRA TRA I “PANORAMI D’ITALIA”
I prodotti di Campagna Amica accompagnano il viaggio di mille chilometri a piedi sulla via Francigena Il progetto promosso con RadioRai e Associazione Civita punta a valorizzare le tipicità del territorio
La Fondazione e il settimanale Panorama organizzano un tour dello Stivale tra sapori, arte e cultura Coinvolti 3 milioni di persone e dieci città, per più di 150 iniziative con l’enogastronomia protagonista
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ille chilometri a piedi, una bisaccia in spalla e i prodotti di Campagna Amica a scandire un viaggio tra le meraviglie e la storia del nostro Paese. Eccoli gli ingredienti de “La bisaccia del pellegrino: Francigena 2014, l’Europa a piedi verso Roma”, il progetto promosso da RadioRai e Associazione Civita che vede la Fondazione Campagna Amica in prima linea con l’obiettivo di valorizzare la Via Francigena del Nord e le produzioni agroalimentari tradizionali locali riferibili al cibo “pellegrino”: espressioni ancora oggi dei territori e parte rilevante del nostro patrimonio culturale. Attraverso il programma radiofonico “Francigena 2014, l’Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino”, in onda su Rai Radio1 (dallo scorso 5 maggio) e su RaiWebRadio, per 6 settimane consecutive, l’iniziativa – che vede il sostegno anche dell’Associazione Europea Vie Francigene, della Fondazione Roma, della Regione Lazio e Regione
Un cammino tra sapori e tradizioni dell'Italia Toscana, e la collaborazione di Romaincampagna.it oltre che della Fondazione Campagna Amica – ha voluto far conoscere le numerose tipicità agroalimentari proprie dei territori attraversati dalla Via e riconducibili ad un “menù francigeno”.
IL GUSTO DELLE VARIE REGIONI E allora eccola la tradizionale bisaccia dentro la quale, il gruppo di camminatori giornalisti, trova ogni settimana prodotti diversi riconducibili alla regione che attraversano in quel momento: dalla fontina Valdostana d’alpeggio alla toma Piemontese, passando per i baci del Signore, il parmigiano reggiano, il lardo di Colonnata, il salame Sant’Olcese, il pane giallo, i tozzetti di Viterbo, il panforte di Siena e il pecorino romano, solo per citarne alcuni. La via Francigena
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Un viaggio di sapori e tradizione partito da Aosta, passato attraversato la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Liguria, la Toscana e il Lazio, con la tappa finale a Roma per la festa conclusiva.
DIRETTA IN TUTTA EUROPA Un viaggio nella storia che permette, da un lato di arricchire l’esperienza di fruizione dell’itinerario attraverso una componente food di alta qualità, specifica di ciascun territorio e adatta per un consumo escursionistico, e dall’altro valorizza gli stessi territori da cui quei prodotti hanno origine. Il programma radiofonico che racconta il viaggio è condotto da Sergio Valzania, Vice Direttore di RadioRai, affiancato dai rappresentanti delle radio europee non solo di lingua italofona ma anche di quelle associate all’EBU (European Broadcasting Union) che, alternandosi settimanalmente, raccontano l’esperienza del cammino nella propria lingua di appartenenza, contribuendo ulteriormente alla promozione del tratto nord della Via anche all’estero oltre che la conoscenza dei prodotti di Campagna Amica. Alla chiusura del progetto, sarà realizzata una pubblicazione cartacea (in italiano e in inglese) in cui confluiranno, fra gli altri, i risultati delle ricerche storiche finalizzate all’individuazione di “cibi pellegrini” oltre che di linee guida sulle tipologie di ricette “francigene”, con le descrizioni dei prodotti entrati a far parte della bisaccia del pellegrino, accompagnate dalle informazioni utili per contattare i relativi produttori di Campagna Amica.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
È
il viaggio a fare da filo conduttore tra due progetti in cui è impegnata Campagna Amica. Così, dopo la Via Francigena, la Fondazione promuove le eccellenze dell’Italia raccontate attraverso un itinerario tra sapori, arte, cultura, ingegno, professioni e tutto quello che può valorizzare il nostro territorio. Dieci città, più di 150 iniziative e oltre 3 milioni di persone che saranno raggiunte dal progetto. Questi i numeri di “Panorama d’Italia”, il “tour” organizzato dal settimanale Panorama (che segue tutto con aggiornamenti sulla rivista e online sul sito www. panoramaditalia.it e social), che vede la partecipazione anche di Campagna Amica. La Fondazione, a Reggio Calabria e Lecce, ha curato le Food Experience con i propri chef e i prodotti tradizionali dei luoghi attraversati di volta in volta lungo tutto lo Stivale.
ECCELLENZE DA SCOPRIRE Obiettivo: la scoperta delle eccellenze agroalimentari che possono rilanciare l’Italia. E non si parla solo di prodotti ma anche delle migliori aziende agricole di Coldiretti che, per creatività, innovazione e fantasia stanno dando vita a vere e proprie realtà economiche. Dopo l’esordio a Reggio Calabria di aprile, con il successo della performance ai fornelli di Filippo Cogliandro, la seconda tappa si è svolta a Lecce, dove Antonio De Rosa e Campagna Amica, hanno stupito i commensali con le ricette della tradizione pugliese. Ideatore di un vero e proprio concept, quello di Frulez – un locale che uni-
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sce un bar (premiato tra i migliori d’Italia nel 2014 da Gambero Rosso), un emporio e soprattutto, un bistrot – lo chef ha proposto una cucina ‘spiccatamente territoriale’.
IN RIVA AL… AGRIBEACH Ogni piatto è stato immaginato per essere un’esperienza nuova, sempre da vivere, nel pieno rispetto del “senso” più importante del cibo: il sapore. Non solo buono, ma anche bello. Degna di essere annoverata tra le eccellenze regionali è stata
anche l'esperienza della nostra giovane e brava Ambra Mongiò: una salentina doc che si è inventata un agribeach, l'Eden Beach sulla spiaggia di Pescoluse a pochi metri dal famoso lido Le Maldive. Qui ogni avventore potrà felicemente gustare aperitivi e pranzi a km zero in riva al mare turchese. “Panorama d’Italia” dopo Lecce è sbarcato in Ancona e poi via fino a Salerno a fine novembre dove si chiuderà il viaggio dopo essere passati da Parma, Verona, Verbania, Brescia, Viterbo e Catania.
Lo Chef Antonio De Rosa CHEF PRESSO FRULEZ E METARESORT PIETRASOLE, HA ORGANIZZATO LA FOOD EXPERIENCE A LECCE Ideatore di un vero e proprio concept, quello di Frulez appunto, un locale che unisce un bar (premiato tra i migliori d’Italia nel 2014 da Gambero Rosso), un emporio e soprattutto, un bistrot, dove lo chef propone una cucina ‘spiccatemente territoriale’, è proprio il caso di dire dal ‘campo alla tavola’, perché nasce, si nutre e si sviluppa partendo da una meticolosa scelta di frutta e verdura pugliese e di stagione. Ogni piatto è immaginato per essere un’esperienza nuova, sempre da vivere, nel pieno rispetto del “senso” più importante del cibo: il sapore. Non solo buono, ma anche bello. Lo chef cerca, attraverso la costruzione delle cromie e delle consistenze, di appagare anche il gusto estetico in ciascun piatto.
Antonio De Rosa insegna all’Istituto Alberghiero Perotti di Bari. È lo chef del Metaresort Pietrasole di Bari e del Tenuta Visconti di Marina di Pisticci (Basilicata). Ha scritto vari libri tra cui: - ‘La Puglia in 100 ricette’; - ‘Medi_tandum pensieri di cucina mediterranea’ che ha vinto il primo premio al ‘Cookbook Fair’ di Parigi nel 2010 come miglior libro al mondo di cucina mediterranea.
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Mercato
IL MERCATO DEL MESE - Daniele Taffon
Elisabetta Montesissa - FONDAZIONE
di Campagna Amica
I PRODOTTI DI CAMPAGNA AMICA VANNO A SPASSO NEI PARCHI
DAL GLUTEN FREE ALLE ROSE, I DOSSI RENDONO PIÙ BUONA LA NATURA
Firmato un protocollo d’intesa tra Fondazione e Agenzia regionale con la partecipazione degli imprenditori agricoli accreditati ai mercati organizzati per i visitatori delle aree protette del Lazio
L’impresa agricola pavese coltiva fiori con i quali produce confetture e preparati per gelati Parte dell’azienda è stata “rinaturalizzata” con boschi e stagni, ricreando l’ambiente della Lomellina
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Arp (Agenzia regionale dei Parchi del Lazio) e Campagna Amica collaboreranno nell’organizzazione di alcuni mercati degli agricoltori nelle aree protette gestite dalla Regione Lazio. Il progetto, dal titolo “Natura in campo”, raggruppa le aziende che si trovano all’interno o nelle vicinanze dell’aree protette, molte delle quali anche associate a Campagna Amica. Un connubio che unisce il buon cibo alla tutela del territorio, la conservazione delle risorse ambientali e la protezione di specie animali e vegetali a rischio. Il patrimonio della regione Lazio sotto questo punto di vista è davvero enorme. Con la bella stagione i Parchi si animano di tanti turisti e curiosi che avranno così la possibilità di stare a contatto con la natura e acquistare prodotti genuini di quei territori. Un bel modo di trasmettere l’amore ed il rispetto per la natura che ci regala cibo di qualità grazie al lavoro degli agricoltori.
PRIMA USCITA A PALIANO Si è partiti con la riserva naturale di Paliano in provincia di Frosinone il Lunedì dell’Angelo, 21 aprile. In quella data le gite fuori porta sono la norma e i prati della riserva si animano di centinaia di visitatori. Per loro è stato certamente un bel regalo trovare anche i nostri produttori con il meglio delle specialità enogastronomiche del territorio. Nei prossimi mesi saranno coinvolte dall’iniziativa ulteriori riserve e parchi come la Riviera
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Una giornata a base di verde e bontà
d’Ulisse, l’Appia Antica, Roma Natura, Macchiatonda, Monti Aurunci, la Selva del Lamone, i Monti Lucretili, Monte Cervia e Navegna e Veio. Oltre a tutto questo, nei mercati
di Campagna Amica di Roma saranno promosse le attività delle aree protette. Desideriamo infatti che Campagna Amica promuova verso la cittadinanza il “buon vivere” a 360 gradi.
Mercati agricoli a impatto minimo PARTITA LA VENDITA DI PRODOTTI NO FOOD ECOSOSTENIBILI AL CIRCO MASSIMO È partita la collaborazione tra Campagna Amica e la società “Minimo impatto”, che commercializza prodotti per la cura del corpo e la gestione della casa completamente ecosostenibili, sia nei processi produttivi che nell’utilizzo, e infine nello smaltimento. Parliamo di articoli biodegradabili e in alcuni casi compostabili come saponi alla spina,
materiali usa e getta per catering, detergenti per la cura del corpo. L’iniziativa vuole favorire sempre più la crescita di una mentalità attenta all’ambiente nei cittadini, siano essi consumatori o imprenditori agricoli. È l’avvio di una collaborazione sempre più articolata anche in vista dell’Expo di Milano del 2015 e degli eventi che ad esso ci porteranno nei prossimi mesi.
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l km zero è un concetto ante litteram per questa azienda di Gambolò, che lo pratica dall’inizio del Novecento. «Dal 1918 fino al 1980 abbiamo avuto due pasticcerie a Milano – dice Giovanni Bazzano, che insieme al figlio Cesare gestisce l’azienda agricola “I Dossi” – e già allora mio nonno girava tra le cascine della Lomellina alla ricerca dei prodotti migliori». Ma ancora da prima, e fin dal 1750, la famiglia Bazzano aveva avviato qui la propria azienda agricola. Da allora l’impresa si è evoluta, puntando sulla vendita diretta del circuito Campagna Amica, ricercando nuovi mercati e guadagnandosi importanti riconoscimenti. E oggi “I Dossi” di Gambolò sono un vanto dell'agroalimentare pavese. «L’ultimo riconoscimento che ci è stato assegnato è stato il premio “Sfiziosità”, che ci è stato consegnato in occasione del Vinitaly 2014 per la nostra confettura di petali di rosa – spiega ancora Bazzano, socio di Coldiretti Pavia –. Proprio la rosa è il nostro core business: abbiamo oltre 10mila ceppi di rosa rugosa, con cui realizziamo confetture e preparati per gelati». Ma nelle campagne tra Remondò e Tromello, nel cuore della Lomellina, questa azienda realizza anche confetture di uva isabella, di mora e di lampone. E poi ancora gelée di sambuco nero e salse di cipolla bianca piccante e di cipolla rossa, una vera delizia coi formaggi e con le carni.
Una vasta gamma di prodotti
produttiva. «Noi coltiviamo natura, non la forziamo – spiega Cesare Bazzano, che a soli 25 anni è titolare dell’azienda agricola – E per le nostre produzioni seguiamo la stagionalità». Un concetto che hanno potuto apprezzare anche le oltre 50mila persone che hanno visitato il grande mercato di Campagna Amica allestito in Piazza della Vittoria a Pavia, in occasione della terza tappa del Lombardia Expo Tour. «Di prodotti sotto vetro ne abbiamo cento tipi diversi – dice ancora il giovane agricoltore – tutti fatti dall'inizio alla fine nella nostra azienda». Oggi infatti molti clienti vengono direttamente in azienda, che si trova in località Remondò, per acquistare confetture, marmellate e sciroppi, ma anche sott’olii e sott’aceti. «Il resto lo forniamo a negozi di qualità».
VENDITA DIRETTA “TOTALE” Inoltre il 40 per cento dell’azienda è stata “rinaturalizzata”, trasformando parte dei terreni prima coltivati a mais e riso in un parco naturalistico. Nei boschi verso Tromello, infatti, è stato ricreato l’ambiente tipico della Lomellina: ci sono 19 stagni e 20 punti per il pic nic, e vi sono state censite oltre 200 specie di uccelli. Qui crescono castagni, erbe spontanee e piccoli frutti, ma si può anche pescare e fare una passeggiata immersi nella natura. «L’obiettivo entro il 2020 è raggiungere il cento per cento del fatturato tramite la vendita diretta – sottolinea ancora Giovanni Bazzano – Per farlo punteremo sulla trasformazione dei prodotti, dall’ortofrutta alla biscotteria. E cercheremo anche nuovi mercati, sia in Italia che all’estero». L'ultima sfida? La realizzazione di prodotti dolciari a km zero privi di glutine. «Già oggi la nostra azienda non coltiva glutine – dice il titolare dei “Dossi” – e abbiamo avviato le pratiche per avere il riconoscimento ministeriale dei prodotti senza glutine per la nostra filiera produttiva». Giovanni Bazzano
UNA REALTÀ CHE DÀ LAVORO Oggi dai “Dossi” di Remondò escono quattro tonnellate all’anno di prodotti sotto vetro. E se nel 2008 in azienda lavoravano quattro persone, ora sono 14 le unità lavorative che ruotano attorno all’attività
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LE NOSTRE CAMPAGNE DI OPINIONE NELLA SOCIETÀ PER NUOVI STILI DI VITA PIÙ EQUI E SOSTENIBILI
Daniele Taffon - FONDAZIONE
IL TAR DEL LAZIO BOCCIA GLI OGM ADDIO DEFINITIVO AL TRANSGENICO Con una storica sentenza il Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso contro il decreto interministeriale che vietava la coltivazione di mais biotech sul territorio nazionale
COMPOSTIAMOCI MEGLIO
Per la diffusione dei materiali usa e getta biodegradabili e compostabili e della pratica del compostaggio domestico www.campagnamica.it
EARTH DAY
Eventi internazionali per la salute del pianeta
www.earthdayitalia.org
ECOFRIENDS
L’incontro tra la sostenibilità dei processi produttivi e di consumo. www.ecofriends.it
FA.RE.NA.IT.
Per la salvaguardia della biodiversità e la conservazione della natura www.lamiaterravale.it
FOOD FOR THE CITIES
I
l Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech Mon810 modificato geneticamente. Nel renderlo noto, Coldiretti sottolinea che la sentenza conferma definitivamente il divieto di coltivazione in Italia. Viene così rispettato il volere del 76 per cento degli italiani per un'agricoltura italiana libera dagli Ogm. Il ministro della Salute, delle Politiche agricole, e dell'Ambiente hanno accolto con grande favore il pronunciamento, così come le associazioni ambientaliste. Si tratta, infatti, di una sentenza storica che rappresenta una
La rete che sostiene l’agricoltura, l’ambiente nelle metropoli del mondo www.fao.org/fcit/fcit-home/en/
PER UN’ITALIA LIBERA DA OGM
Contro la manipolazione genetica dei prodotti alimentari, per un cibo più sicuro e naturale
PORTA LA SPORTA
Per l’eliminazione delle buste di plastica e il riuso delle sporte in tessuto. www.portalasporta.it
SALVIAMO IL PAESAGGIO
Per combattere contro la cementificazione del nostro territorio
www.salviamoilpaesaggio.it
UNA SOLA FAMIGLIA UMANA. CIBO PER TUTTI Per il diritto al cibo, alla pace ed alla giustizia www.cibopertutti.it
Le nostre campagne danno buoni frutti
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Il futuro della nostra agricoltura non può essere legato gli Organismi geneticamente modificati grande vittoria per l'agricoltura italiana di qualità. La decisione del Tar si basa sul principio di precauzione in quanto sono state evidenziate le conseguenze potenzialmente negative per l'ambiente derivanti dalla contaminazione del mais Mon810.
RIPRISTINATA LA LEGALITÀ Questa sentenza serve innanzitutto a ripristinare la legalità: nessuno può coltivare impunemente Ogm in Italia. Ed in vista del semestre di presi-
denza italiana in Europa sarebbe opportuno porre in essere un’azione politica perché l'Ue adotti una nuova regolamentazione che consenta agli Stati membri di vietare coltivazioni Ogm anche per ragioni economico-sociali. Come sottolineano le associazioni di categoria e gli ambientalisti il futuro della nostra agricoltura non è certo legato agli organismi transgenici, ma alla qualità, al territorio, alle tipicità, alla tracciabilità dei nostri prodotti.
UN SETTORE DA GUINNESS L'agricoltura italiana è un settore da Guinness, con i suoi 263 prodotti tipici, oltre un milione di ettari condotti con metodo biologico e un export che nel 2013 ha fatto segnare il record di 33 miliardi di euro. Un settore che è cresciuto nel segno della qualità, che da un contributo importante all'attrattività del made in Italy nel mondo e che non può che svilupparsi ulteriormente scegliendo la via dell'eccellenza. La strada per una regolamentazione ben definita è, però, ancora lunga. Resta infatti da chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di violazione del divieto di messa a coltura, in modo da evitare situazioni analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli illegalmente coltivati con mais Mon810, come accertato dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato.
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ORTI URBANI - Daniele Taffon
The Ad Store Italia
L’ORTO DEI BAMBINI DI MONTEROSA FA RINASCERE L'AREA DI SCAMPIA Inaugurato a Napoli il primo spazio verde coltivato con il coinvolgimento di alunni e studenti Un progetto didattico per avvicinare i più piccoli all’agricoltura e alla salvaguardia dell’ambiente
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resso la Scuola dell’Infanzia Monterosa di Scampia, è stato recentemente inaugurato il primo orto di Campagna Amica nella città partenopea. La filosofia alla base di questa iniziativa è legata al patrimonio di valori, produzioni ed esperienze propri dell’attività agricola e alla salvaguardia dell’ambiente. Agricoltura e tutela della natura infatti costituiscono una grande opportunità per educare a sani stili di vita e fronteggiare l’emergente degrado sociale ed ambientale. Sempre più, infatti, il significato di un orto va ben al di là dell’aver cura semplicemente delle piantine. Esso può diventare un baluardo contro usi dissennati del territorio come cementificazione selvaggia o stoccaggio di rifiuti (spesso illegale) e al contrario diventare luogo di socialità e benessere. Il significativo contributo che è possibile mettere in campo in tal senso è stato al centro dell’evento programmato alla Scuola dell’Infanzia Monte Rosa di Scampia diretta da Patrizia Attanasio, nell’ambito del progetto didattico sui temi dell’educazione alimentare ed ambientale dal titolo “Ambiente, alimentazione, agricoltura: crescere insieme”. L’appuntamento realizzato con la collaborazione e la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato, di Coldiretti Napoli con Campagna amica e la partecipazione straordinaria di Giovani Impresa Campania, Assessorato Regionale all’Agricoltura, Assessorato Scuola e Istruzione e VIII Municipalità del Comune di Napoli e Istituto Alberghiero
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Dalla terra di Gomorra un messaggio pieno di speranza e di legalità Vittorio Veneto di Scampia si è caratterizzato con un confronto di iniziative volte a insegnare sane abitudini produttive e alimentari, rispetto per l’ambiente in età scolare con l’inaugurazione di un orto, la realizzazione di un laboratorio didattico per illustrare le fasi produttive dalle api al miele, la liberazione di fringillidi e rapaci, la messa a dimora di piante e l’allestimento di
stand di prodotti tipici locali per degustazioni guidate di formaggi, mele, nocciole e distillati a cura dei Consorzi di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Mela Annurca Campana Igp, Provolone del Monaco Dop, Nocciola di Giffoni Igp e della distilleria Petrone. Ora l’orto è nelle mani degli studenti, perché dopo gli squilli di tromba dell’inaugurazione, la cura della terra necessità di pazienza e impegno quotidiano. Forse questo sarà il messaggio più importante che gli alunni faranno proprio e che da grandi ricorderanno quando saranno chiamati a partecipare alla gestione del territorio.
"La legalità e la trasparenza trovano fondamento anche nel corretto comportamento in termini di adempimenti di carattere fiscale. La facoltà, prevista dalla legge a determinate condizioni, di non emettere lo scontrino o la ricevuta non comportano necessariamente l’esercizio della stessa. Di conseguenza, posto che non vi è nessuna differenza sostanziale (in termini di imposte), sarebbe una buona prassi - soprattutto per motivi estetici' - l’emissione dello scontrino." Domenico Buono - Ufficio Assistenza Tributaria Coldiretti
L’inaugurazione dell’orto
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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LA REGOLA
Decreto Presidente Repubblica n. 696 del 1996
Articolo 2 - Operazioni non soggette all'obbligo di certificazione (scontrino o ricevuta): C) le cessioni di prodotti agricoli effettuate dai produttori agricoli cui si applica il regime speciale previsto dall’articolo 34, primo comma del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 e successive modificazioni. SE SEI UN IMPRENDITORE AGRICOLO CHE FA VENDITA DIRETTA, PER CAPIRE MEGLIO QUANDO È OBBLIGATORIO FARE LO SCONTRINO FISCALE, LE COSE DA RICORDARE SONO POCHE MA IMPORTANTISSIME:
VENDE PRODOTTI ACQUISTATI DA TERZI
VENDE PRODOTTI PROPRI
• PER I PRODOTTI CHE HAI ACQUISTATO DA ALTRE IMPRESE AGRICOLE: DEVI SEMPRE EMETTERE LO SCONTRINO (PERCHÉ SEI IN REGIME FISCALE NORMALE) • PER I PRODOTTI DELLA TUA AZIENDA: SE NON FANNO PARTE DELLA TABELLA A, DEVI SEMPRE FARE LO SCONTRINO (PERCHÉ SEI IN REGIME FISCALE NORMALE) • PER I PRODOTTI DELLA TUA AZIENDA : SE FANNO PARTE DELLA TABELLA A, PUOI ANCHE NON FARE LO SCONTRINO (SOLO SE SEI IN REGIME FISCALE SPECIALE)
IVA - REGIME SPECIALE AGRICOLO Il regime speciale agricolo si applica ai produttori agricoli, ma SOLO per i prodotti PROPRI e presenti nell’ELENCO di cui alla Tabella A – prima parte – DPR n. 633 del 1972 (IVA)
ELENCATI NELLA TABELLA A
NON ELENCATI NELLA TABELLA A O
REGIME SPECIALE
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Redazione - CONSIGLI PER LA VENDITA
TABELLA A
IL RIPOSIZIONAMENTO DEL PUNTO VENDITA
PARTE PRIMA ALLEGATA AL DPR N.633 DEL 1972
Prodotti agricoli e ittici:
SE CAMBIANO LE CONDIZIONE DEL MERCATO, BISOGNA RINNOVARSI VELOCEMENTE 1) Cavalli, asini, muli e bardotti, vivi; 2) animali vivi della specie bovina, compresi gli animali del genere bufalo, suina, ovina e caprina; 3) volatili da cortile vivi; 4) conigli domestici, piccioni, lepri, pernici, fagiani, rane ed altri animali 5) carni, frattaglie e parti di animali di cui ai numeri 3 e 4; 6) grasso di volatili; 7) pesci freschi (vivi o morti); 8) crostacei e molluschi, compresi i testacei; 9) latte e crema di latte freschi non concentrati ne' zuccherati; 10) burro, formaggi e latticini; 11) uova di volatili in guscio, fresche o conservate; 12) miele naturale; 13) bulbi, tuberi, radici tuberose; 14) fiori e boccioli di fiori, recisi, per mazzi o per ornamenti; 15) ortaggi e piante mangerecce, esclusi i tartufi, freschi, refrigerati; 16) legumi da granella, secchi, sgranati, anche decorticati o spezzati; 17) radici di manioca; 18) frutta commestibili, fresche o secche, o temporaneamente conservate; 19) scorze di agrumi e di meloni; 20) spezie; 21) cereali; 22) semi e frutti oleosi; 23) semi, spore e frutti da sementa; 24) barbabietole da zucchero; 25) radici di cicoria, fresche o disseccate; 26) coni di luppolo; 27) piante, parti di piante; 28) carrube fresche o secche; noccioli di frutta;
Inserto a cura di Domenico Buono e Raffaella Cantagalli
29) paglia e lolla di cereali; 30) barbabietole da foraggio; 31) vimini, canne comuni, canne palustri e giunchi, greggi: 32) alghe; 33) olio d'oliva; 34) cera d'api greggia; 35) mosti di uve; 36) vini di uve fresche con esclusione di quelli liquorosi ed alcoolizzati; 37) sidro, sidro di pere e idromele; 38) aceto di vino 39) panelli, sansa di olive ed altri residui dell'estrazione dell'olio di oliva, 40) fecce di vino; tartaro greggio; 41) prodotti di origine vegetale per la nutrizione degli animali; 42) tabacchi greggi o non lavorati; 43) legna da ardere; 44) legno rozzo, anche scortecciato o semplicemente sgrossato; 45) legno semplicemente squadrato; 46) sughero naturale greggio e cascami di sughero; 47) bozzoli di bachi da seta atti alla trattura; 48) lane in massa sudice o semplicemente lavate; 49) peli fini o grossolani, in massa, greggi; 50) lino greggio, macerato, stigliato; 51) ramie' greggio; 52) cotone in massa; cascami di cotone; 53) canapa (cannabis sativa) greggia, macerata, stigliata; stoppa e cascami di canapa; 54) abaca greggia; stoppa e cascami di abaca; 55) sisal greggia; 56) olio essenziale non deterpenato di mentha piperita.
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punti di vendita che vogliono au- saggio) e si confronta con un certo COMPORTAMENTO DEI mentare le proprie performance numero di concorrenti. Un negozio NEGOZI CONCORRENTI devono rimanere al passo con i avviato studia la segmentazione e il Se un concorrente ubicato nella tempi. Il posizionamento di un posizionamento quando percepisce medesima area di attrazione di un negozio sul mercato è sempre un segnali di cambiamento. Questi se- negozio innova il suo mix di profatto dinamico: mai sedersi sugli al- gnali vanno vagliati con metodo e dotti ottenendo un riscontro posilori! Il buon manager riesce a perce- grandissima attenzione. Vediamoli tivo sul mercato, i negozi localizzati pire i sintomi del cambiamento. Se, nel dettaglio. nelle vicinanze sono obbligati a te"La legalità e la trasparenza trovano fondamento anche nel corretto in termini ad esempio, ha una crescente diffinerecomportamento conto di queste modificazioni. di adempimenti di carattere La facoltà, prevista coltà nell’attirare nuovi clienti e nelfiscale. COMPORTAMENTO DEI dalla legge a determinate condizioni, CONSUMATORI fidelizzarli, è possibile che serva riCOMPORTAMENTO DI NEGOZI di non emettere lo scontrino o la ricevuta non comportano necessariamente l’esercizio della stessa. vedere alcune strategie di gestione. Uno store manager accorto per- UBICATI NELLE VICINANZE, Di conseguenza, posto che non vi è nessuna differenza sostanziale (in termini di imposte), sarebbe Il mondo di un punto vendita al cepisce il cliente e i fattori che lo ANCHE SE NON CONCORRENTI prassi - soprattutto motivi estetici' - l’emissione dettaglio èuna unabuona comunità di solito possonoper influenzare, come le granGrandidello centri scontrino." commerciali e vie delmolto ristretta – da poche centina- di tendenze socio-culturali o alcuni lo shopping ne sono la riprova, le Domenico Buono - Ufficio Assistenza Tributaria Coldiretti ia a qualche migliaio di utenti – che fattori contingenti. Ad esempio, economie di agglomerazione dei raggiunge le decine o le centinaia l’attenzione dei consumatori per l’o- negozi sono fondamentali per l’edi migliaia solo su grandi superfici rigine, la filiera corta e il km zero op- sperienza di acquisto dei clienti. Cao in situazioni particolari. Il merca- pure il fatto che la presenza ormai pita a volte che, quando un negozio to rilevante è costituito da un’area rilevante di individui appartenenti complementare al nostro si rinnova geografica limitata, il “bacino di a diverse etnie ha stimolato molti a drasticamente, si debba seguire la attrazione”, in cui il negozio serve rivedere l’assortimento e la segnale- sua mossa strategica o addirittura un certo numero di avventori (sia tica di negozio, rendendola più intu- trasferirsi in una zona più consona residenti abituali che clienti di pas- itiva tramite simboli anziché parole. al proprio posizionamento.
ALTRI FATTORI DI CONTESTO.
Per quanto si tratti di una scelta strategica autonoma, il posizionamento è sempre condizionato dal EU RO 10,0 0 si opera. L’apertura contesto in cui LE TOTA o chiusura di un fast food, la presenza di una scuola o di luoghi di intrattenimento influenza fortemente l’andamento del punto vendita. Per monitorare la concorrenza non si possono non fare delle visite periodiche (settimanali, quindicinali o mensili, purché siano a cadenza fissa), rilevando sui loro negozi tutta una serie di informazioni utili alla nostra analisi. Le più importanti sono: assortimento per categoria, prezzi dei prodotti, tipologie e intensità promozionale, iniziative particolari e innovative, profilo della concorrenza.
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Giovanni Manfroni - FONDAZIONE
PERSONAGGI - Giovanni Manfroni
MAURO BERGAMASCO VA IN META INSIEME A CAMPAGNA AMICA
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ue volte Campione d'Italia con la Benetton Treviso, due volte Campione di Francia con lo Stade Francais! Il PIL non basterebbe per fare tutto ciò che ho in testa!”. Bastano pochi caratteri twittati sul suo profilo ufficiale per far capire chi è Mauro Bergamasco. Sicuramente un vincente, uno sportivo ma anche un uomo che a stare fermo proprio non ci riesce: “Per me le giornate non finisco mai. La mia vita è il rugby ma ci sono tanti altri interessi e molte idee che ogni giorno cerco di realizzare”. Si racconta così Mauro, il guerriero dell’Italrugby che insieme al fratello Mirko ha contribuito alla popolarità di questo sport nel nostro Paese e che oggi, in forza alle Zebre (franchigia federale di Parma), ha deciso di trasmettere la sua grande passione ai ragazzi: “Organizzo ogni estate un camp (“Campus Rugby Mauro Bergamasco” al campeggio Union Lido di Cavallino) e ai giovani cerco di trasferire i valori di uno sport utili anche nella vita di tutti i giorni”. Valori che si intrecciano inevitabilmente con lo stile di vita, che non può prescindere da una sana alimentazione: “È fondamentale – spiega Bergamasco – proprio per questo con la Coldiretti Venezia abbiamo stretto una collaborazione per avere prodotti sani e garantiti, che è la cosa più importante soprattutto per i più piccoli”.
“Nel mio camp per ragazzi usiamo prodotti sani e garantiti degli agricoltori”
Foto di Marco Rossetto
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Massima attenzione per quello che si mette in tavola e rispetto per la terra: “Conosco benissimo i mercati di Campagna Amica, mi piace comprarci i prodotti e sapere cosa mangio. Quando giocavo a Parigi avevo un piccolo spazio esterno dove coltivavo piante aromatiche da sfruttare in cucina. Avevo anche delle splendide rose a cui riservavo una cura particolare”. Non solo pane e palla ovale, dunque, “ho anche una grande passione per i vinili”. Ma il rugby scorre sempre e comunque nelle vene del flanker (terza linea ala) azzurro: “Quest’anno ho rinnovato con le Zebre – racconta – e sarà una stagione molto importante in vista della Coppa del Mondo del 2015 dove per esserci bisognerà dare tutto”. Suona già come una sfida, l’ennesima per il 35enne di Padova cresciuto con l’obbligo (sportivo) di non indietreggiare mai, nemmeno quando il campo dice che la battaglia è persa e le ferite bruciano: “Questo cerco di insegnare ai ragazzi, a non mollare mai”. Ma la parola magica, però, è di quelle che fanno brillare gli occhi: “Divertimento – dice sorridendo Bergamasco – questo è quello che gli ripeto ogni volta. La cosa fondamentale quando si gioca è divertirsi, altrimenti puoi anche essere forte ma non vai lontano”. E per lui è già iniziata una nuova stagione: “Ho imparato di nuovo a divertirmi”. Gli avversari sono avvisati.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
FRAGOLE AI PIEDI DELLA MADONNINA: LA SCOMMESSA GREEN DI GUGLIELMO Dalla Bocconi alla coltivazione di frutti di bosco, la storia di un 25enne imprenditore che punta sul km zero Grazie alla filiera corta e all’ecosostenibilità la Straberry vanta oggi un fatturato da un milione di euro
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enticinque anni, la passione per la terra, un’idea ecosostenibile, il successo. La parabola di Guglielmo Stagno D’Alcontres è di quelle da raccontare. Una storia fatta di “verde”, di “km 0” e di qualità, come quella che il suo prodotto, le fragole, ha raggiunto in poco tempo facendo della “straberry” una società da un milione di euro di fatturato (nel 2013). “L’idea mi è venuta mentre frequentavo il corso di Economia Ambientale alla Bocconi – ricorda Guglielmo in odor di laurea – la mia famiglia aveva un terreno a pochi chilometri dal Duomo di Milano di 50mila ettari. Volevo farlo fruttare con qualcosa di nuovo, così, grazie a una tecnologia all’avanguardia ed ecosostenibile fondata su delle serre fotovoltaiche riscaldate, ho cominciato a coltivare fragole e frutti di bosco”. Un progetto ambizioso che si è dimostrato vincente.
“L’AGRICOLTURA È IL FUTURO”
La nostra frutta a km0
liana non mi ha dato una mano. Soprattutto per un giovane, aprire un’attività nel settore agricolo non è così semplice. A complicare le cose, ci si è messo il mio progetto delle serre fotovoltaiche che non aveva una vera e propria normativa. Ho dovuto aspettare un anno prima di partire. L’aiuto delle istituzioni è fondamentale”.
IL SOSTEGNO DI CAMPAGNA AMICA E poi c’è il consumatore, quello che beneficia del prodotto: “Mangiano le nostre fragole perché ne
conoscono la provenienza. Al mercato di Campagna Amica il mio prodotto ha grande successo. Al momento mi rapporto sia con la grande che la piccola distribuzione. La mia è una specie di filiera corta visto che vado direttamente da chi compra e non ci sono altri passaggi. In primavera conto di partire anche con la vendita diretta”. Nel frattempo l’azienda cresce, anche grazie al progetto del fotovoltaico: “Produciamo energia solare grazie a 6.720 pannelli installati sul tetto delle serre. In estate raggiungiamo i 15 megawatt all’ora e forniamo elettricità "verde" a 5 mila persone”. Un giovane imprenditore “green” di successo, dunque, ma con la testa sulle spalle: “Un consiglio per chi comincia? Valutare da subito i costi e i benefici di un progetto. Il business plan è fondamentale, poi bisogna affidarsi a dei professionisti. È importantissimo capire i propri limiti”. E Guglielmo sembra avere tutto molto chiaro. Il posto delle fragole è... Milano
“L’agricoltura è il futuro e quest’anno – spiega – conto di raddoppiare la produzione”. Diverse le varietà di fragole coltivate, “almeno una decina anche perché non tutte vanno bene per Milano”, e nuovi posti di lavoro all’orizzonte: “Al momento ho una decina di persone che lavorano per me, ma quest’anno per la raccolta me ne serviranno almeno quaranta”. Insomma, una scommessa vinta, anche se all’inizio non è stato tutto facile: “Purtroppo – racconta Guglielmo – la burocrazia ita-
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FONDAZIONE - Daniele Taffon
Pietro Hausmann - FONDAZIONE
EARTH DAY 2014, UNA GRANDE FESTA CON BUON CIBO E MARATONA A KM 0
FA.RE.NA.IT DALLO SPORTELLO AI TOUR OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE
L’edizione di quest’anno della Giornata della Terra è stata dedicata al tema delle green cities Per l’Italia grande evento a Roma con la presenza dei produttori di Campagna Amica
Proseguono le attività dell’iniziativa promossa per diffondere informazioni sulla Rete Natura 2000 Realizzati una newsletter per le aziende e servizi on line, prevista una serie di visite educative
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gni anno nel mondo un miliardo di cittadini celebra la Giornata della Terra, che nel 2014 è stata dedicata al tema delle green cities. E proprio la città più verde d’Europa, Roma, ha ospitato l’appuntamento italiano, organizzato da Earth Day Italia, impegnato per la promozione dei
parchi e delle aree verdi urbane con importanti azioni di pulizia e ripristino su oltre 30 aree in tutto il Paese. Il tutto in collaborazione con Sport senza Frontiere, la Onlus che garantisce l’accesso allo sport ai bambini in condizioni economiche svantaggiate. Per festeggiare l’evento è stata organizzata una Maratona a km 0.
A essere a zero non sono i chilometri da fare – che variano dai 6 km ai 400 metri – ma quelli percorsi sia dai prodotti coltivati nei parchi romani, sia dalle bontà di Campagna Amica che per l’occasione ha allestito uno dei suoi splendidi mercati, dando anche la possibilità di mangiare direttamente nel parco dopo la gara.
UNA SCELTA SOSTENIBILE «La scelta di un parco della periferia romana – dichiara Pierluigi Sassi presidente di Earth Day Italia – è stata fortemente voluta assieme a Roma Capitale per portare all’attenzione di tutta la cittadinanza questa sensibilità sull’importanza delle nostre aree verdi e sull’emergenza di una loro protezione che comincia sempre dal cittadino». «Con grande soddisfazione – commenta Maurizio Gubbiotti, Commissario Straordinario dell'Ente Parco Regionale – come Roma Natura partecipiamo a questa iniziativa. Siamo convinti che la necessità più forte sia quella di riportare i parchi sul territorio e tra le persone: solo così si salvaguarda la biodiversità, si migliora la qualità della vita e si rilanciano economia e occupazione delle nostre città. Tutto questo è possibile facendo vivere sempre più i parchi e rendendoli fruibili». La sostenibilità deve sempre partire dall’uomo e all’uomo ritornare. La scelta di questa manifestazione parte dalla collaborazione con Sport Senza Frontiere – una Onlus fortemente impegnata per portare i benefici e i valori dello sport alle categorie più svantaggiate.
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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ell’ambito del progetto Fa.re.na.it. è stata attivata una serie di servizi dedicati agli agricoltori, sui temi relativi alla biodiversità in agricoltura, i finanziamenti, le opportunità offerte da Rete Natura 2000 e le iniziative del progetto. Vediamo quelli più interessanti.
UNO SPORTELLO PER LE AZIENDE AGRICOLE Per offrire assistenza e informazione agli amministratori pubblici e agli agricoltori è attivo un apposito sportello, aperto al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Per maggiori informazioni su questo servizio visita la pagina dedicata sul sito “La mia terra vale” o chiama Comunità Ambiente allo 065806070. Nella Regione Lombardia è attivo presso Ersaf Lombardia, lo Sportello Regionale di informazione e consulenza sulle tematiche relative alla gestione dell’attività agricola nelle Aree della Rete Natura 2000 in Lombardia. Lo sportello, attivo fino al 31 maggio 2014, risponde al n. 02/67.404.617. Per saperne di più consulta il sito www.ersaf.lombardia.it o il sito del progetto www.lamiaterravale.it. Per facilitare l’accesso da parte degli agricoltori ai fondi regionali, nazionali e comunitari finalizzati allo sviluppo sostenibile nei siti Natura 2000 nelle zone agricole e rurali, sono consultabili sul sito www.lamiaterravale.it informazioni sui fi-
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nanziamenti disponibili in ogni regione e tutti i riferimenti utili per accedervi.
FAI CONOSCERE LA TUA AZIENDA Sul sito www.lamiaterravale.it è disponibile uno spazio gratuito dedicato alla promozione delle aziende agricole presenti all’interno di un sito Natura 2000. Iscrivendo la propria azienda nella parte dedicata è possibile promuoverne l'attività, incrementandone il valore, la visibilità e la possibilità di vendita!
TOUR EDUCATIONAL Nei prossimi mesi verrà orga-
nizzato un tour educational nella Regioni Lazio, finalizzato a far conoscere ai rappresentanti del mondo agricolo esempi di buona prassi nello sviluppo rurale in aree Natura 2000. Il tour coinvolgerà 50 partecipanti fra imprenditori agricoli e amministratori locali e avrà una durata di 3 giorni e 2 notti. Per ricevere informazioni e inviare la propria adesione è possibile scrivere a farenait@ cts.it oppure telefonare allo 0664960325
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER "LA MIA TERRA VALE" È stata lanciata una serie di 8 newsletter relative al mondo agricolo. I numeri già usciti hanno trattato varie tematiche come, ad esempio, la relazione fra l'agricoltura e l'acqua, le energie rinnovabili, il cambiamento climatico. Oltre ad articoli su temi specifici, ogni newsletter prevede una sezione dedicata alle Regioni, in cui si descrivono esempi di buone pratiche, e una sezione di news brevi di interesse per il mondo agricolo in generale. Per ricevere i prossimi numeri è sufficiente iscriversi al link: http://www.lamiaterravale.it/
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FATTORIE DEL SOLE - Luisa Daidone
Corrado Finardi - SICUREZZA ALIMENTARE
LA STALLA VA AD ENERGIA VERDE GRAZIE A BIOGAS E FOTOVOLTAICO
BENESSERE ANIMALE, LE NORME UE CHE DANNO VALORE AL PRODOTTO
Cacina Brugnole, una fattoria sostenibile che sposa la gestione del territorio con l’innovazione Il fabbisogno energetico dell’allevamento viene garantito dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili
Le direttive comunitarie tengono in maggiore considerazione lo stato e la qualità dei capi allevati La strategia Ue prevede nuovi interventi a sostegno delle imprese per far fronte ai costi aumentati
L
azienda Cascina Brugnole di Trigolo (Cremona) inizia la propria attività negli anni ‘70 con l’allevamento di bovini da latte, successivamente, con l’introduzione delle quote latte e la difficoltà nel reperire personale qualificato, decide di vendere i bovini per acquisire suini da ingrasso e scrofe. Dall’esigenza di diversificare l’attività aziendale si è arrivati alla decisione di aprire un piccolo spaccio, per vendere i propri prodotti, e di installare degli impianti a fonti rinnovabili. Una scelta che ha portato all’azienda innanzitutto dei benefici economici, risparmi sulla bolletta energetica e un corrispettivo da cessione dell’energia prodotta in eccesso. Tutto ciò ha con-
L'impianto
tribuito a migliorare il rapporto con il territorio, tutelando l’ambiente mediante la produzione di energia pulita, e ha consentito una corretta gestione degli effluenti zootecnici.
LA SCELTA DI UN IMPIANTO A BIOGAS Grazie ai contributi del Programma di Sviluppo Rurale della Re-
Scheda tecnica TIPOLOGIA DI IMPIANTI: Digestore anaerobico plug flow bistadio, mesofilo. Moduli fotovoltaici LA FILIERA AGRICOLA: • Materia prima utilizzata: liquame suino • Provenienza della materia prima: allevamento aziendale. • Consumo medio di materia prima: 90 m3/g • Sistema di trattamento del digestato L’IMPIANTO DI COGENERAZIONE: • Potenza elettrica di esercizio: 85 kWe • Potenza termica: 90 kWt
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• Produttività media annua: ca 400.000 kWh elettrici; • Destinazione delle corrente elettrica: autoconsumo ( circa il 70%) e cessione in rete delle eccedenze • Destinazione dell’energia termica: autoconsumo per esigenze dell’impianto GLI IMPIANTI SOLARI: • Potenza elettrica di esercizio: 140 kWe, e 142 kWe •Produttività media annua: ca 100.000 kWh elettrici e ca 125.000 kWh elettrici • Destinazione delle corrente elettrica: autoconsumo (circa il 70%) e cessione in rete delle eccedenze
gione Lombardia, si è deciso di costruire un piccolo impianto di biogas alimentato esclusivamente da liquami zootecnici aziendali. Il processo inizia con il liquame che affluisce in delle vasche, dov’è possibile recuperare il gas che, opportunamente trattato, viene bruciato nei motori per produrre energia elettrica e termica di recupero per i processi di impianto. È una tecnologia molto semplice, che permette di ottimizzare la gestione degli effluenti zootecnici, abbattere gli odori, produrre corrente elettrica (circa il 70 per cento autoconsumata in azienda) e recuperare energia termica per i processi di produzione. Poi, grazie all’accesso agli incentivi, l’energia prodotta è incentivata con i Certificati Verdi, e quella prodotta in eccesso viene ceduta.
FOTOVOLTAICO AL POSTO DELL’AMIANTO Si, nel 2010 è stato realizzato il primo impianto fotovoltaico sui tetti delle porcilaie, sostituendo 3500 metri quadrati di amianto della vecchia copertura. Nel 2012 si è realizzato un secondo impianto, sempre sulle coperture dell’azienda.
AZIENDA AGRICOLA BRUGNOLE di Giannenrico e Sebastiano Spoldi 26018 TRIGOLO, Loc. Cascina Brugnole (CREMONA) Contatto: Giannenrico Spoldi E-mail: info@brugnole.com Sito web: www.brugnole.com Telefono: 0374/370126 Fax: 0374/370126
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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ggi più che mai il tema del benessere animale diventa un corollario irrinunciabile del più vasto quadro europeo dell’agricoltura di qualità. Un’agricoltura differenziale e che deve necessariamente competere su livelli del “prodotto allargato”, comprensivo di aspetti non solo intrinseci ma anche valoriali degli alimenti: qualcosa di importante per la società civile ed i consumatori, e a cascata, per i produttori. Nel Regolamento 1151 del 2012 sulle politiche di qualità dell’Unione si legge che “la politica europea di qualità in agricoltura dovrebbe fornire ai produttori gli strumenti adeguati per meglio identificare e promuovere i loro prodotti”. E Marianne Fischler Boel, precedente Commissario all’agricoltura, affermava: “ Una delle principali risorse della agricoltura Ue è la sua reputazione per la qualità del cibo”. Inevitabile pensare che il benessere animale possa essere una carta fondamentale da giocare in questa partita “reputazionale”. Tra il 2000 ed il 2008 l’Unione Europea ha stanziato 70 milioni di euro all’anno per sostenere il benessere animale, di cui il 71% destinato agli agricoltori come misure di sostegno economico.
specifiche (7) per animali (vitelli, suini, galline ovaiole), per un totale di 18 atti normativi principali. Gli obiettivi normativi sono stati ulteriormente rafforzati entro la Strategia per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015, e l’Ue è tra i firmatari della Convenzione europea sulla protezione degli animali degli allevamenti adottata dal Consiglio d’Europa. La normativa cerca di circoscrivere i diversi fattori che possono condizionare il benessere animale, ad esempio, il tipo di strutture stabulative e le zone di riposo, lo spazio a disposizione e la densità dei capi, le condizioni di trasporto, i metodi di stordimento e di macellazione, la castrazione dei maschi.
QUADRO LEGISLATIVO UE
LA STRATEGIA UE 2012-2015
Diverse specie animali da reddito presentano norme sul benessere animale: in particolare la direttiva “quadro” 98/58 del Consiglio stabilisce norme minime per tutti gli animali da allevamento (insieme ad altre 3 normative). Vi sono poi altre norme europee relative a trasporto e stordimentomacellazione (ben 10). O direttive
Nella sua strategia al 2015, l’Unione riconosce che la conformità ai requisiti di benessere animale può comportare maggiori costi per i produttori europei. E tali aspetti vanno considerati: “Sull’attuale mercato alimentare globale, gli allevatori e i produttori europei si trovano a far fronte alla concorrenza di vari paesi, alcuni dei
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Sempre più attenzione alla tutela dei capi
quali dotati di norme sul benessere degli animali meno rigorose rispetto a quelle applicate nell’Ue. Per attenersi alla normativa europea, più severa, allevatori e produttori europei devono affrontare investimenti maggiori, esponendosi di fatto a uno svantaggio commerciale. Al fine di ristabilire una situazione leale ed equa per aziende ed esportatori europei, l’Ue ha inserito le questioni legate al benessere degli animali negli accordi commerciali e organizza eventi di richiamo internazionale per promuovere il proprio punto di vista in materia.”
L’EVOLUZIONE La valutazione del benessere animale sta passando, mano a mano che le capacità tecno scientifiche lo consentono, a individuare con precisione maggiore gli indicatori di sofferenza animale in modo empirico (“animal based”), al fine di improntare in modo obiettivo le richieste da effettuare agli allevatori. Le valutazioni di Efsa in tal senso risultano centrali e servono a fondamento scientifico di eventuali ulteriori azioni intraprese dalla Commissione.
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Toni De Amicis - FILIERA COLTA
LETTO PER VOI - Stefano Masini
“MANGIA COME PARLI”, UNA NUOVA ALFABETIZZAZIONE DEL GUSTO Il libro di Cinzia Scaffidi rappresenta una guida per muoversi all’interno del sistema agroalimentare L’obiettivo è recuperare il senso e il valore del cibo rispetto alle esigenze di cittadino consumatore
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ome, in genere, una raccolta di parole consente è facile aprire Mangia come parli (Cinzia Scaffidi, Slow Food Editore) per caso e fermarsi a riflettere intorno al significato di una delle tante voci che parlano di cibo. Fra la A e la Z dell’alfabeto abbiamo un inventario di informazioni che spiegano come sia cambiato il modello di alimentazione coinvolgendo l’economia, dall’organizzazione del lavoro fino alle scelte di consumo; le tecnologie che mettono a rischio la salute nella progettazione di nuovi prodotti e la cultura necessaria a rimuovere l’analfabetismo a cui ci ha abituati a tavola il successo della modernità, così da promuovere una diversa consapevolezza nel distinguere tra qualità e pubblicità, tra forma fisica e salute, tra prezzo e valore. Anche se gli scaffali sono sempre riforniti di un ampio assortimento cresce la sensazione di disorientamento; anche se l’industria promette sicurezza e benefici nutrizionali i consumatori si trovano ad affrontare rischi imprevisti e, con la perdita di valore del cibo, ogni famiglia getta quotidianamente una parte del cibo che è stivato nel frigorifero.
LA DITTATURA DELLA PUBBLICITÀ Nessuna parola potrebbe rimanere al riparo da questi cambiamenti che richiedono una nuova mappa nell’orientamento, a fronte delle decisioni di acquisto di prodotti altrimenti senza storia, incapaci di comunicare
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MANGIA COME PARLI Cinzia Scaffidi Slow Food editore pagg. 192 - € 14,50 remunerazione del lavoro degli agricoltori; naturale per essere prodotto con metodi rispettosi della natura; pulito e non sterile e, ancora, tipico e tradizionale quale chiave di conoscenza e scoperta di un territorio, della sua storia e della comunità che in esso si è insediata. caratteristiche e sapori se non attraverso le indicazioni dell’etichettatura e della pubblicità. Parola dopo parola – da agricoltura a zappare – l’autrice ci conduce a recuperare, con realistica semplicità, idee, desideri, oggetti ed esperienze in grado di fornire nuovi itinerari di riflessione adattate ai nostri tempi e ai nostri autentici bisogni. L’uso del vocabolario è un impegno a cogliere e cucire intorno al cibo il disegno, molto più esteso, di sperimentazione di nuove forme di mercato come ad esempio la filiera corta; di valorizzazione delle identità locali; di ricerca di forme capaci di evitare l’omologazione culturale: dal globale al km 0. Sono ancora una volta le parole a svelarci fantasie ed emozioni per riappropriarci di un cibo autentico e non copiato; buono perché riconoscibile dal palato; equo in quanto capace di rimuovere diseguaglianze nella
LA “RESISTENZA” SONO I FARMERS MARKET Non si può essere sempre accomodanti e bisogna, anzi, rivendicare l’impegno a sabotare quelle modalità di approvvigionamento che fanno del cibo una merce e per questo – come insiste l’autrice – occorre essere armati con le parole giuste. Trova, così, conferma che i mercati degli agricoltori sono lo strumento più efficace per promuovere comportamenti resistenti, all’insegna della consapevolezza e del piacere che possono derivare dal cibo di qualità e dalle relazioni che lo accompagnano, dalle parole che i consumatori possono rivolgere direttamente agli agricoltori. Ed ecco spiegato perché, quando parliamo di cibo, mettiamo in campo un sacco di cose e concetti: mercati, produzioni, ambiente, salute, diritti, educazione e responsabilità.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
IL REALE COSTO DEL CIBO
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È “GIUSTO” SE C’È CORRISPONDENZA TRA PREZZO PAGATO E PRODOTTO ACQUISTATO
onostante l’incombente crisi economica del nostro Paese, la rivoluzione culturale in corso legata ai nuovi stili di vita e ai nuovi modelli alimentari sta comunque cambiando l’approccio degli italiani verso il cibo: oggi c’è più ricerca della qualità, più consapevolezza e più attenzione alla salubrità e all’ambiente: ovvero una propensione all’acquisto sempre più legata alla propria sensibilità, più che alla possibile capacità di spesa. Una Rete di produttori che vende direttamente – come quella di Campagna Amica, per esempio – è in grado di corrispondere molto bene questo target di consumatori con prodotti tradizionali autentici, di qualità, spesso realizzati con materie prime freschissime e con tecniche e saperi che hanno una storia antica.
o nella logica del “compro di meno ma di qualità”. È soprattutto a questa tipologia di consumatori che – noi di Campagna Amica – ci dobbiamo rivolgere e soprattutto a questi dobbiamo essere capaci di assicurare (sempre!) la piena corrispondenza tra “prezzo pagato e prodotto acquistato”: se sapremo dare questa certezza, in modo trasparente e leale, allora avremo messo in condizione il nostro cliente di percepirne tutto il reale valore e quindi di coglierne tutta la “globalità”, generando soddisfazione nell’acquisto. La spesa incontra la correttezza
QUANTO CONTA L’ATMOSFERA Ci sembra logico quindi, che questi singolari imprenditori quando incontrano quella tipologia di consumatori, ricevano un adeguato riconoscimento, che sul piano commerciale, significa un giusto prezzo: quello che il libero mercato, l’incrocio tra la domanda e l’offerta, è in grado di offrire. Queste considerazioni spiegano, in gran parte, il motivo per cui nei nostri mercati il prezzo non è più l’unico, o comunque non è il fattore prevalente, nella scelta di un prodotto. Da un’indagine di qualche mese fa del nostro sondaggista Roberto Weber – tutt’ora ancora validissima – si rilevava, infatti, che tra i “principali motivi di soddisfazione” per chi acquista nei nostri farmer’s market, al primo posto non c’è la componente prezzo, ma bensì “l’atmosfera e il rapporto col produttore” scelta dal 95% degli intervistati, seguita “dagli acquisti in generale” dall’84%, “la freschezza e la qualità dei prodotti” dall’82% e poi al 4° posto, il “prezzo” con il 79% degli intervistati.
“COMPRO LO STESSO MA MENO” Si tratta probabilmente di quella particolare fascia di cittadini (ormai molto diffusa) che molti ricercatori definiscono essere quella del “LESS BUT BETTER”: ovvero consumatori che – nonostante la disponibilità economica non ottimale – stanno dentro la logica del “compro lo stesso ma meno”,
ANNO V - N°34 - APRILE 2014
COMUNICARE IL NOSTRO VALORE Ma questa “globalità” deve essere sapientemente comunicata: solo se raccontiamo adeguatamente quello che siamo e che vendiamo, possiamo innalzare il valore percepito del bene-cibo e quindi giustificarne il possibile differenziale di prezzo che ci può essere tra un nostro prodotto (che è di fattura agricolo-artigianale) e un prodotto industriale (che è standardizzato, spesso senza identità e origine certa). Ma devono essere prezzi sempre trasparenti, oggettivamente legati al valore reale del prodotto messo in vendita e spiegabili in maniera tangibile: in sostanza devono essere davvero equi. Perché fare la spesa in un punto Campagna Amica per il nostro consumatore significa essenzialmente garanzia: di correttezza, di autenticità e soprattutto di convenienza! Se viene meno la convenienza d’acquisto, viene meno anche la credibilità del “brand” Campagna Amica e con essa viene meno la ragione d’essere della stessa vendita diretta.
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