NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA
ANNO V - N°39 - DICEMBRE 2014
Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma
PRIMO PIANO
“A PAPA FRANCESCO IL RISO 100% DEGLI AGRICOLTORI ITALIANI” PAGINA 19 PAGINA 8
“ITALIAN FARMERS” RADDOPPIA CON LA NUOVA BOTTEGA
Inserto speciale
ORTI URBANI DI CAMPAGNA AMICA
Roberto Moncalvo - PRIMO PIANO
SOMMARIO Presidente Roberto Moncalvo Direttore Generale Toni De Amicis Coordinatori regionali Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Maria Adelia Zana Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli
Marche Giordano Avenali Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Andrea Delogu
Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Pamela De Pasquale Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Ermanno Coppola, Michele Errico, Marina Faraone, Corrado Finardi, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann, Paola Mandrici, Rolando Manfredini, Giovanni Manfroni, Stefano Masini, Elisabetta Montesissa, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli
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“A PAPA FRANCESCO IL RISO 100% DEGLI AGRICOLTORI ITALIANI”
PRIMO PIANO - Roberto Moncalvo
Il presidente di Fondazione Campagna Amica ricevuto in udienza in Vaticano. Al Santo Padre donato un pacco di prodotto Made in Italy nell’ambito della campagna promossa in collaborazione con Focsiv
“A Papa Francesco il riso 100% degli agricoltori italiani”
FONDAZIONE - Elisabetta Montesissa Dobbiamo crescere perché… è un nostro dovere
FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli Il produttore ci guadagna con i “corsi per tutti i gusti”
FONDAZIONE - Redazione Nuovi accreditati
NO FOOD - Redazione Ristorazione nuova frontiera per le imprese multifunzionali
BUSINESS TO BUSINESS - Pietro Sirianni Campagna Amica alla conquista della Gdo con gli incontri “B2B”
INSERTO SPECIALE Orti Urbani di Campagna Amica
FONDAZIONE - Redazione
“Cereale, scelta simbolica per un’agricoltura che garantisce sicurezza alimentare e sostenibilità”
Etichette, votiamo on line per sostenere il Made in Italy
OSCAR GREEN - Redazione
L’esperienza nel campo degli orti urbani di Campagna Amica è dinamica e si arricchisce di anno in anno di nuova linfa con idee innovative e possibilità di nuovi lavori, all’insegna del recupero di spazi abbandonati pubblici e privati e della loro valorizzazione. Inserto a cura di Daniele Taffon, Fondazione Campagna Amica
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l primo pacco di riso dell’iniziativa “Abbiamo Riso per una cosa seria – La fame si vince in famiglia” nel quadro dell’impegno per l’affermazione del diritto al cibo e alla sovranità alimentare è stato donato al Santo Padre dal presidente Roberto Moncalvo e dal presidente della Focsiv Gianfranco Cattai ricevuti in udienza. “La scelta del riso è altamente simbolica – ha sottolineato Moncalvo – perché si tratta del cereale più consumato al mondo ma è anche rappresentativo dell’equilibrio che esiste nell’attività agricola chiamata a svolgere un ruolo multifunzionale che garantisce sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale”. Il pacco di riso regalato a Papa Francesco è prodotto dai coltivatori diretti della Filiera Agricola Italiana (Fai) che organizza e promuove sui mercati le produzioni dell’agricoltura familiare italiana, garantendo la tracciabilità, la sostenibilità ambientale e l’equa distribuzione del valore tra gli attori delle filiere, dal campo alla tavola. Scopo della campagna della Focsiv è combattere la fame nel mondo attraverso il sostegno all’agricoltura familiare, l’unica in grado di combattere questa ingiustizia e custodire il Creato. Oltre il 70 per cento di quanti sono vittime dell’insicurezza alimentare sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel sud del mondo, con accesso limitato a risorse naturali, politiche e tecnologie, che da soli non riescono a rispondere ai cambiamenti in atto. Con l’edizione 2015 che il 16-17 maggio vedrà più di 3.000 volontari nelle piazze italiane la Focsiv ha optato per la distribuzione del prodotto italiano dei soci Coldiretti per salvaguardare e mantenere alta l’immagine del Made in Italy alimentare, in un’alleanza tra i produttori italiani e stranieri, entrambi penalizzati da logiche di mercato che mettono il profitto davanti all’uomo.
Assegnati gli Oscar Green 2014. Da api a canapa, ecco i magnifici 7
PERSONAGGI - Giovanni Manfroni Made in Italy a Londra: “Italian Farmers” raddoppia e apre una nuova bottega
SICUREZZA ALIMENTARE - Redazione Nuove norme Ue sulle etichette. Il produttore ci mette la faccia
LETTO PER VOI - Stefano Masini Con la fine della fatica scompare la creatività
FILIERA COLTA - Toni De Amicis “L’arte di arrangiarsi non basta piu’”
In copertina: Cooperativa "Il Riparo" (Anzio-Rm) Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 130 – Roma Impaginazione: Studio Polpo Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci
Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano
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Il presidente Moncalvo insieme a Papa Francesco
SONO DIVENTATI OLTRE 10.000 I PUNTI DI CAMPAGNA AMICA
TRA FARMERS MARKET, AZIENDE AGRICOLE, AGRITURISMI, BOTTEGHE, RISTORANTI E COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE CON NOI CONDIVIDONO LE RAGIONI, GLI OBIETTIVI, I VALORI E UN UNICO SISTEMA DI CONTROLLO.
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FONDAZIONE - Elisabetta Montesissa
Elisabetta Montesissa - FONDAZIONE
DOBBIAMO CRESCERE PERCHÉ… È UN NOSTRO DOVERE La crisi sta facendo riscoprire i valori del cibo creando un nuovo consumatore che si rispecchia oggi nei valori di Campagna Amica per una nuova cultura della tavola
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ualche mese fa una delle riviste più prestigiose a livello globale, The Guardian, pubblicava un articolo dal titolo “The death of the American mall” – “La morte dei centri commerciali Americani”. Era descritta la progressiva morte del modello del Mall, il centro commerciale americano, simbolo della rinascita del secondo dopoguerra e della ricchezza economica della classe media, che via via sta scomparendo. I giovani abbandonano queste formule fatte di shopping e divertimenti, il mall non è più percepito come luogo in cui trascorrere una giornata e approfittare per fare la spesa. Lo stesso articolo indicava che, nel prossimo decennio, chiuderanno tra il 15 e il 50% dei centri commerciali americani. Gli Usa sono presi frequentemente come modello di riferimento e spesso la loro economia anticipa le tendenze della nostra. Anche da noi i centri commerciali stanno attraversando una profonda crisi e la Gdo si sta continuamente reinventando per darsi un’identità ed uscire dalla omologazione. Questo articolo dovrebbe spingerci ad alcune riflessioni, rispetto alla realtà italiana, non tanto relativamente ad un’analisi economica (non è questo il luogo…), quanto alle peculiarità e alle dinamiche del nuovo consumatore, quel cittadino che non si accontenta più della spesa in luoghi omologati, privi di identità e di rapporti umani. Un consumatore che sempre più spesso ritrova nei Mercati di Campagna Amica valori sociali, elitari e culturali… ma che chiede e pretende sempre qualcosa in più.
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I nostri mercati sono ormai un fenomeno sociale
DIVERSI E DISTINTI Il nuovo consumatore cerca la diversità, la trasparenza, la sicurezza e la distintività, Ma che cosa significa? Significa che questa crisi, ma anche una nuova cultura del benessere ha fatto riscoprire i valori veri che stanno dietro al cibo. Non dimentichiamo che la storia del cibo è la storia dell’uomo, perché si intreccia con cultura, medicina e scoperte in campo agricolo. Le grandi svolte del genere umano furono segnate da scelte alimentari: dalla carne dell’uomo delle tribù, al fuoco, fino al grano delle prime civiltà. Le riunioni familiari, un patto d’affari, una cena romantica: le alleanze fra esseri umani si codificano sempre davanti al cibo. A differenza degli animali che si nutrono in solitudine, attenti a difendersi da altri predatori, gli uomini amano mangiare in compagnia: il pasto è un’istituzione culturale radicata, un’abitudine ricca di significato in cui si rintracciano riti e usanze: pensiamo
ai piatti tipici delle grandi feste sempre legate al territorio e alla storia di quel territorio. L’essenza della vita ruota attorno alla “tavola”, ad un momento di convivialità, di scambio di energia vitale. I grandi artisti hanno disegnato i loro capolavori raffigurando nature morte, scene di caccia o grandi banchetti. E oggi, più che mai, il consumatore ha capito che insieme alle calorie in un cibo contano anche le qualità e il mondo socio-culturale che gli ruota intorno. Il consumatore ritrova nel cibo legami indissolubili con la cultura, con l’identità, l’appartenenza ed il territorio. Il cibo è socialità… è comunità. In Italia 3 italiani su 4 seguono programmi di cucina in tv o sul web, un interesse che si traduce sempre di più in attenzione alla qualità. I ragazzi sognano di fare lo chef o l’agricoltore. Le iscrizioni alle scuole agrarie e alberghiere sono notevolmente aumentate e i genitori auspicano per i propri figli un futuro in agricoltura.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
NOI AL CENTRO DELLA FILIERA E noi… che agricoltori lo siamo… abbiamo l’onore, l’onere e la responsabilità di avere in mano tutto questo. Tutti parlano di cibo, ma solo noi lo produciamo; gli chef rinomati costruiscono ristoranti stellati su piatti che diventano opera d’arte… ma senza i nostri prodotti non potrebbero fare nulla. I nostri competitor si appropriano dei nostri valori cercando di portare la campagna, la percezione della genuinità nei loro punti vendita. Cercano di raccontare la storia, l’agricoltura… ma loro spesso di agricoltura non sanno nulla e poco gliene ne importa dell’ambiente, delle stagioni e dell’origine delle produzioni. Quei valori sono solo NOSTRI e solo noi, grazie alla rigenerazione dell’agricoltura, e alla legge d’Orientamento fortemente voluta da Coldiretti, li abbiamo rimessi al centro. Quindici anni fa il settore primario era percepito come fonte di inquinamento, era causa della “mucca pazza” o “del vino al metanolo”. Noi agricoltori e solo noi, con la lungimiranza che ha sempre caratterizzato la nostra Organizzazione abbiamo ridato dignità e centralità all’agricoltura e di conseguenza ai grandi valori che solo il mondo rurale può incarnare. Attraverso i Mercati di Campagna Amica, la filiera corta, i progetti culturali nelle scuole, le battaglie di Coldiretti e la comunicazione costante, abbiamo consegnato questi valori ad una società in crisi che lentamente sta ritrovando sé stessa, una società che vuole conoscere, sapere, e riscoprire i sapori di una volta, i sapori della tradizione italiana… della storia di un popolo che ritrova nelle proprie radici l’agricoltura. L’abbiamo realizzato con la concretezza e la consequenzialità che sempre ci contraddistingue. Abbiamo costruito una rete che in Europa non ha eguali, parlando continuamente con la società e con le istituzioni,
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“ Siamo legati da
infiniti fili sottili, facili da recidere a uno a uno, ma che essendo intrecciati tra di loro, formano corde indistruttibili
(Isabel Allende)
”
ispirandoci ad una sapienza che ha radici profonde, raccogliendo le speranze del Paese e traducendole in un grande Progetto. Ecco perché i prodotti che noi “produciamo” rappresentano l’eccellenza del Paese.. la vera Filiera Agricola Italiana e come tali devono essere riconosciuti dal consumatore. Abbiamo l’esclusiva!
UN IMPEGNO, MILLE MOTIVI Ma siamo sempre in grado di presentarla con coerenza? Abbiamo effettivamente coscienza di ciò che rappresentiamo? Per tutti questi motivi, per tenere fede a questa responsabilità, per la nostra REPUTAZIONE, per dare un futuro ai nostri figli e alla società NOI DOBBIAMO CRESCERE.. e dobbiamo farlo tenendo sempre presente che il mercato è in evoluzione costante e veloce. Il cambiamento è continuo… non possiamo fermarci. Non basta essere “proprietari” dei Valori
veri, dobbiamo saperlo raccontare a tutti, altrimenti rischiamo che altri se ne approprino. DOBBIAMO CRESCERE nella presenza, perché solo attraverso nuovi Mercati di Campagna Amica possiamo essere forti e mantenere sempre la centralità dell’agricoltura, DOBBIAMO CRESCERE nei numeri perché solo ampliando la gamma e aumentando le aziende nei mercati possiamo soddisfare le nuove richieste del consumatore e delle istituzioni, DOBBIAMO CRESCERE nella qualità delle nostre produzioni perché il consumatore da noi si aspetta sempre di più, DOBBIAMO CRESCERE nell’immagine della nostra azienda perché è lo specchio della campagna che portiamo in città, DOBBIAMO CRESCERE nel rispetto della trasparenza e delle regole, perché questo significa essere diversi e migliori, DOBBIAMO CRESCERE nella consapevolezza di ciò che rappresentiamo, DOBBIAMO CRESCERE nella capacità di assumerci le nostre responsabilità con coerenza, perché in gioco c’è la nostra credibilità… la credibilità di un’Organizzazione e di oltre un milione e mezzo di aziende associate, DOBBIAMO CRESCERE perché siamo orgogliosi di essere agricoltori e vogliamo essere protagonisti del futuro del nostro Paese! Una credibilità da difendere
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Raffaella Cantagalli - FONDAZIONE
IL PRODUTTORE CI GUADAGNA CON I “CORSI PER TUTTI I GUSTI” Entusiasmo per l’avvio delle lezioni di formazione promosse dalla Fondazione Campagna Amica Dal “saper vendere” ai controlli, gli accreditati possono migliorare il proprio livello professionale
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opo soli 2 mesi dall’avvio dei corsi di formazione specialistica di Campagna Amica, possiamo già fare un primo bilancio positivo. Abbiamo infatti avuto la conferma dell’interesse per i temi trattati e soprattutto dei fabbisogni formativi delle aziende agricole che intendono migliorare il loro livello professionale per affrontare in maniera seria e qualificata quella che chiamiamo “la società a km zero”. Questo processo formativo, seppur di natura tecnica, è l’espressione di un approccio rispettoso e trasparente verso i consumatori, all’insegna del nuovo modello di consumo dove il cibo assume un valore fondamentale per l’uomo, l’ambiente e la socialità. In questo contesto, l’obiettivo di Campagna Amica è quello di affermare questi “nuovi imprenditori agricoli” che coi piedi piantati nella terra, siano in grado di guardare lontano.
I PRIMI CINQUE APPUNTAMENTI L’invito ad iscriversi è rivolto a tutti coloro che ci credono e vogliono intraprendere questa strada insieme a noi. Nell’ultimo trimestre la nostra offerta formativa si è concretizzata in cinque corsi: “Connettersi meglio” (a Milano, Roma, Ravenna), “Controllare meglio” (a Trento, Bari, Lecce, Genova), “Produrre meglio” (a Modena), “Saper vendere per le botteghe” (a Roma) e “Saper vendere per le aziende che fanno vendita diretta nei mercati” (a Mondovì).
FEEDBACK POSITIVI La vostra risposta in termini di interesse e partecipazione è stata più che soddisfacente, così come
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Istantanee dai corsi
i vostri feedback al termine degli eventi. E anche per i docenti si è trattato di un proficuo scambio reciproco di esperienze. Come dimostra un articolo pubblicato da Vincenzo Iacovone, esperto di Web reputation, di cui pubblichiamo volentieri un estratto. «Nel corso delle ultime settimane ho avuto modo di scambiare più volte pareri e impressioni con diversi imprenditori agricoli di im-
prese multifunzionali. L’argomento su cui ci siamo confrontati è stato il web marketing e l’utilizzo dei social network per promuovere la propria impresa. Diverse le domande e le esigenze di carattere pratico, ma alla base di tutto, quello che ho cercato di trasmettere è l’esigenza di prendere coscienza della propria identità digitale. Il tema è complesso, ma i miei interlocutori hanno capito l’importanza dell’argomento. Spiegare l’importanza dell’identità digitale mi è servito per controbattere a una delle affermazioni che più frequentemente sentito ripetere: “Non ho tempo o risorse per gestire l’immagine della mia azienda on line, sarebbe meglio non essere presenti”. Se non si progetta una propria presenza digitale sul web probabilmente ce ne affibbieranno una che sarà più complessa da gestire. Che ci piaccia o non ci piaccia, il digitale è una realtà da cui non si può più tornare indietro».
Dicono di noi ABBIAMO CHIESTO AI PARTECIPANTI DI COMPILARE DEI QUESTIONARI ANONIMI PER TESTARE IL LORO LIVELLO DI SODDISFAZIONE. ECCO ALCUNI COMMENTI “Incontro molto formativo per noi, ben strutturato e gestito da persone competenti”.
“Corso veramente interessante, ottima presentazione degli argomenti e grande coinvolgimento”.
“Esperienza al 100% positiva. È bello sapere che stiamo andando tutti insieme nella stessa direzione”.
“Grazie! Oltre alla validissima parte di didattica, mi è piaciuto come ci avete accolti. Si respirava aria di casa”.
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Redazione - NO FOOD
FONDAZIONE - Redazione
RISTORAZIONE NUOVA FRONTIERA PER LE IMPRESE MULTIFUNZIONALI L’azienda Angelo Po promuove impianti per garantire attività di somministrazione in filiera corta Un’opportunità per le aziende agricole che vogliono differenziare la propria attività con nuovi servizi
Marsciano (Pg) – La Fattoria “Azienda Agricola Riganelli Alessandro” Coniugando la passione per il fitness e l’amore per la terra, un giovane umbro ha creato Fitowell, un marchio che è una filosofia di vita e, al tempo stesso, un’idea imprenditoriale di successo. La storia è quella di Alessandro Riganelli, classe 1983, un diploma all’Istituto tecnico industriale e un’azienda agricola ereditata dal nonno. A 19 anni comincia a lavorare nei campi e la passione per lo sport arriva poco dopo. In
palestra, Alessandro scopre che gli sportivi hanno rigide regole alimentari, per ottenere risultati bisogna assumere proteine ma, soprattutto, mangiare sano. Si accende una scintilla nella mente del giovane imprenditore: ampliare il menù degli sportivi coltivando nuovi prodotti. Grazie all’aiuto dell’amico nutrizionista, il dottor Giulio Lattanzi, di un agronomo e dall’intuizione di Giulia, la fidanzata di Alessandro, nasce il
marchio Fitowell, da fito-pianta e wellness-benessere. Il risultato è la produzione di sette legumi e cereali fuori dall’ordinario, dall’alto contenuto proteico: fieno greco, miglio, lenticchie rosse, fagioli adzuki e fagioli mung (mai coltivati prima in Umbria), grano saraceno e spelta. Cibo sano, da un ambiente altrettanto in salute. Alessandro, infatti, si attiene rigorosamente alle tecniche di agricoltura integrata.
Campegli (Ge) – L’Agriturismo di Campagna Amica “Arca di Nenè” In controtendenza a un mondo dove gli antichi valori per la terra stanno scomparendo, Valentina decide di creare un’oasi nel verde, dove vivere una vita lontana dal caos della città e dallo stress. Insieme al marito Andrea aprono le porte di un luogo dove la dimensione del tempo segue i cicli della natura. Sin da piccola amava pro-
fondamente gli animali e la natura e questa sua passione ha portato Valentina a lasciare il suo lavoro come fecondatore artificiale di bovini per creare questa azienda agricola, dove dedica anima e corpo alle colture e ai suoi animali. Convinta della necessità di fare riscoprire le antiche tradizioni rurali, ha deciso di condividere questa sua
passione con tutte quelle persone che amano la natura ma che, vivendo in città, non possono esserne a contatto. Nell’agriturismo è possibile gustare un menù per celiaci e altre intolleranze alimentari con i prodotti aziendali. Sia Valentina che Andrea sono celiaci e controllano personalmente i menù proposti ed hanno ottenuto anche la certificazione A.I.C.
Firenze – Il Ristorante Campagna Amica nel Piatto “Il Panino Tondo” Il Panino Tondo nasce nel 2011 dall’idea innovativa di Samuele Gallori, fiorentino doc, che decide di investire tutto o quasi su un prodotto non molto considerato dalla ristorazione tradizionale, l’hamburger. La sua idea è rivoluzionaria: creare un’hamburgeria a km zero indipendente e svincolata dalle catene di fast food, dove utilizzare solo prodotti provenienti da filiere locali e di qualità per far riscoprire in ogni ingrediente la vera essenza della Toscana. Reinterpreta così l’hamburger con i sapori della tradizione, dal pane sfornato fresco ogni mattino alle verdure e insalate colte dai campi e consegnate giornalmente, alla carne Chianina grigliata con aromi del Chianti. I punti vendita sono due a Firenze e uno, inaugurato di recente, a Lastra a Signa, ma il panino Tondo è sinonimo anche di consegna a domicilio. Basta un colpo di telefono o un semplice click su internet per ricevere a casa, in ufficio o nel parco il menu prescelto.
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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na cucina genuina, basata sulle tradizioni con un tocco di freschezza e creatività, è sicuramente l'arma vincente per differenziarsi dalla ristorazione tradizionale. Se si decide poi di affiancare anche la vendita diretta dei propri prodotti trasformati, l'opportunità di business per l'imprenditore agricolo è concreta, visto il favore con cui il consumatore finale valuta oggi la filiera corta. Un impianto cucina adeguato ad una piccola ristorazione in termini di locali, attrezzature e servizi è il punto di partenza: più risparmio, meno sprechi, maggiore flessibilità, tecnologie innovative. Angelo Po, azienda 100% italiana con oltre 90 anni di storia, è leader nella progettazione e produzione di impianti efficaci e di elevata qualità per la ristorazione professionale. Angelo Po fornisce impianti chiavi in mano anche fortemente personalizzati, economicamente efficaci ed efficienti o in alternativa le singole attrezzature, tutte concepite per limitare il più possibile gli sprechi e differenziare l'offerta. Un esempio concreto di attrezzatura innovativa, efficace ed efficiente è il forno combinato multifunzione Combistar FX che consente non solo di cuocere con gusto e qualità superiori, ma anche di affumicare a freddo e a caldo o pastorizzare e cuocere in vaso o perfino essiccare di notte, garantendo elevate marginalità, riduzione degli sprechi e recupero dei prodotti agricoli meno nobili.
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Tecnologia per tutti i… gusti
PASTORIZZARE IN TOTALE SICUREZZA Marmellate e conserve posso essere preparate da ogni agriturismo. Ma con quali costi e quali tempi? E soprattutto con quali sicurezze alimentari? La pastorizzazione è un processo di risanamento termico che, applicato agli alimenti, permette un maggiore tempo di conservazione, con un'alterazione minima delle caratteristiche chimiche, fisiche ed organolettiche dell'alimento. Con l'accessorio per la pastorizzazione di Angelo Po, è possibile la pastorizzazione si-
multanea in vasi di vetro, con una temperatura controllata e un risultato perfetto.
AFFUMICARE PER DIFFERENZIARE L'OFFERTA Affumicare in casa con il Combistar FX di Angelo Po, senza aggravi di spazio, è possibile, grazie all'accessorio Smokerstar. Si può affumicare a caldo e a freddo carni, verdure, formaggi, olio, sale con una qualità gastronomica unica; si otterranno facilmente vecchi e nuovi sapori per stupire il consumatore con un’offerta differenziata, ad alta marginalità.
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BUSINESS TO BUSINESS - Pietro Sirianni
CAMPAGNA AMICA ALLA CONQUISTA DELLA GDO CON GLI INCONTRI “B2B” Continuano gli incontri del progetto promosso dalla Fondazione per valorizzare il Made in Italy In Calabria incontro tra Fai, imprenditori agricoli e responsabili della catena per creare “isole” dedicate
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ampagna Amica conquista anche la Gdo. In concomitanza con il 20° anniversario dell’apertura del primo Carrefour in Calabria, si è tenuto a Zumpano (in provincia di Cosenza) un workshop B2B a cui hanno partecipato i buyer dell’importante catena francese della Gdo e le imprese di Campagna Amica. Per la prima volta le nostre imprese si sono confrontate con la Grande distribuzione insieme ai vertici della Filiera Agricola Italiana, avendo l’opportunità di esprimere i valori delle produzioni agricole e agroalimentari, di scambiarsi informazioni e prendere accordi commerciali. Dieci aziende con referenze diverse – salumi, prodotti caseari, oli e altri prodotti tipici del territorio – hanno presentato le loro tecniche di produzione, ma soprattutto il valore culturale ed emozionale legato alle proprie produzioni.
NON SOLO CIBO MA ANCHE VALORE Grande l’interesse dimostrato dai vertici della catena distributiva di Carrefour del Sud Italia che, dopo aver ascoltato con interesse le presentazioni delle singole aziende, hanno dichiarato di aver compreso come Campagna Amica stia effettivamente cambiando la cultura dei consumatori che, sempre più, vanno alla ricerca delle produzioni agricole locali garantite dagli agricoltori. “I prodotti delle aziende di Campagna Amica – ha dichiarato il direttore del Carrefour di Zumpano, Ramiro Ciscuti – non
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Incontro tra produttori e Carrefour
sono solo cibi, ma veri valori alimentari che, oltre ad esprimere genuinità e bontà trasmettono emozioni. Le emozioni che abbiamo percepito oggi nell’ascoltare i produttori di Campagna Amica non le abbiamo mai avute in anni di lavoro in Grande distribuzione e non saranno certo le grandi multinazionali a potercele trasmettere”.
UNA FILIERA AGRICOLA ITALIANA L’impegno da parte di Carrefour è la disponibilità l’inserimento di particolari prodotti locali esposti nei corridori centrali del Centro Commerciale in iso-
le dedicate, pubblicizzate dalla presenza dell’agrimercato di Campagna Amica all’esterno e accompagnate periodicamente da stand informativi all’interno, con degustazioni e presentazione di lavorazioni da parte degli stessi imprenditori. Il progetto sperimentale partirà dal Carrefour Calabrese per poi essere riproposto su tutto il territorio nazionale. Le forniture nelle Isole dedicate, dove da marzo è già presente l’Isola dei freschissimi di ortofrutta, saranno curate nella contrattualistica, negli ordini e nella logistica da Fai Spa e dal Consorzio Agrario Green Calabria.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
L’esperienza nel campo degli orti urbani di Campagna Amica è dinamica e si arricchisce di anno in anno di nuova linfa con idee innovative e possibilità di nuovi lavori, all’insegna del recupero di spazi abbandonati pubblici e privati e della loro valorizzazione. Inserto a cura di Daniele Taffon, Fondazione Campagna Amica
ORTI URBANI DI CAMPAGNA AMICA
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on il progetto dei Personal trainer dell’orto di Fondazione Campagna Amica e Coldiretti mettono in campo una serie di professionisti che aiutano a sviluppare esperienze di orticoltura su tutto il territorio nazionale: dal supporto per le amministrazioni, alle scuole e alle associazioni fino ai singoli cittadini. I personal trainer possono essere imprenditori agricoli (spesso ortovivaisti) anche in pensione, coadiuvanti di imprenditori agricoli o tecnici agronomi. Ci sono anche figure non strettamente legate al mondo agricolo ma che si oc-
ORTI URBANI DI CAMPAGNA AMICA
L’esperienza a disposizione di tutti per realizzare orti in città, giardini e terrazzi.
Con l’orto in città scopri i metodi agricoli tradizionali per una corretta e sana alimentazione
cupano di ambiente, didattica e con comprovata competenza nella coltivazione della terra.
Per avvalersi dei servizi del personal trainer è fondamentale iscriversi alla rete degli orti urbani di Campagna Amica (www. campagnamica.it). Per interventi una tantum il personal trainer dell’orto non chiede onorari mentre per interventi strutturati, lavori di vario genere o corsi di formazione il costo degli interventi è da valutare caso per caso con la Coldiretti di riferimento per il territorio. Per ulteriori informazioni si può scrivere ad ambiente@campagnamica.it. La richiesta sarà inoltrata ai Coordinatori regionali di Campagna Amica (vedi box), insieme ai quali sarà possibile valutare le diverse proposte.
I CONTATTI DEI NOSTRI COORDINATORI REGIONALI
Valle d’Aosta Erik Verraz - erik.verraz@coldiretti.it Piemonte Mariachiara Bellino - mariachiara.bellino@coldiretti.it Lombardia Francesco Goffredo - francesco.goffredo@coldiretti.it Veneto Luca Motta - luca.motta@coldiretti.it Trentino Alto Adige Barbara Battistello - barbara.battistello@coldiretti.it Friuli Venezia Giulia Vanessa Orlando - vanessa.orlando@coldiretti.it Liguria Ester Perri - ester.perri@coldiretti.it Emilia Romagna Maria Adelia Zana - mariaadelia.zana@coldiretti.it Toscana Simon Querci - simon.querci@coldiretti.it Umbria Silvia Zoppitelli - silvia.zoppitelli@coldiretti.it Marche Michela Fabiano - michela.fabiano@coldiretti.it Lazio Maurizio Ortolani - maurizio.ortolani@coldiretti.it Abruzzo Mauro Del Ponte - mauropasquale.delponte@coldiretti.it Molise Antonio Verratti - antonio.verratti@coldiretti.it Campania Alessandra Nobilione - alessandra.nobilione@coldiretti.it Basilicata Lino Sivolella - lino.sivolella@coldiretti.it Puglia Teresa Depetro - teresa.depetro@coldiretti.it Calabria Pietro Sirianni - pietro.sirianni@coldiretti.it Sicilia Calogero Fasulo - calogero.fasulo@coldiretti.it Sardegna Andrea Delogu - andrea.delogu@coldiretti.it Per saperne di più sul progetto, scaricare il vademecum degli Orti urbani di Campagna Amica e la scheda di iscrizione gratuita alla nostra rete, visita la sezione Orti Urbani del sito www.campagnamica.it
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n Borgo Pinti a Firenze, un community garden fa bella mostra di sé. Il progetto di questi “Orti Dipinti” è stato ideato dall’architetto Giacomo Salizzoni e ha la peculiare caratteristica di utilizzare materiali da riciclo e tecniche innovative di coltivazione. Ad esempio le vasche in legno, riempite con la terra, ospitano anche delle ampolle in terracotta che riforniscono continuamente di acqua le radici delle piante. Un sistema utilizzato dalle antiche civiltà, recentemente riscoperto e applicato nuovamente con successo. Prima di ospitare questo orto sociale, lo spazio era caratterizzato da muri giallastri, una cancellata, un po’ di verde ed un pavimento rosso che richiama la sua vecchia funzione: una pista di atletica. Chiaramente era un luogo chiuso. La filosofia alla base del progetto sposato da Campagna Amica è stata quella di recuperare quegli spazi già presenti, restituirli alla comunità che ci lavorerà portando avanti iniziative di sensibilizzazione su temi come quello del riciclo e del recupero ambientale. Come? Facendo stare insieme persone del quartiere con ragazze e ragazzi più svantaggiati del vicino Istituto gestito dalla cooperativa Barberi. Il vero bene comune è quando i cittadini si mettono in gioco. Per dirla come i nostri amici di Firenze, l’idea è quella di collaborare “growing together”, “crescendo insieme”. Coldiretti Toscana ha contribuito
all’iniziativa fornendo gli strumenti da giardinaggio e orticoltura e si è resa disponibile
per sviluppare in futuro tante manifestazioni legate al territorio, al cibo e all’agricoltura. La partecipazione di questo progetto ad Oscar Green 2014, il premio che ogni anno Coldiretti Giovani Impresa assegna alle idee più innovative per l’agricoltura italiana, gli è valsa la nomination per la categoria “Paese amico”.
Redazione - FONDAZIONE
ETICHETTE, VOTIAMO ON LINE PER SOSTENERE IL MADE IN ITALY Sul sito del Ministero delle Politiche agricole avviata una consultazione sulla trasparenza delle informazioni sul cibo, una battaglia a difesa dei prodotti nazionali che segue la mobilitazione della Coldiretti
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otare per sostenere l’indicazione di origine negli alimenti e, con essa, il Made in Italy a tavola. È l’invito della Coldiretti in merito alla consultazione pubblica on line per spingere a livello europeo la necessità di rendere le etichette più trasparenti. Per votare basta collegarsi al Ministero delle Politiche agricole che ha aperto sul proprio sito internet un questionario rivolto a tutti gli italiani.
UN ANNO FA AL BRENNERO Proprio un anno fa Coldiretti ha messo in campo una grande mobilitazione, partita dal Brennero ed estesa poi a tutto il territorio nazionale, a difesa del vero made in italy e del suo valore reputazionale nel mondo, e a sostegno dei consumatori e delle nostre imprese agricole, minacciate dalla concorrenza sleale del cibo di provenienza estera “travestito” di italianità.
INCIDERE SULLE SCELTE NAZIONALI Una battaglia che trova ora un ulteriore strumento in questa consultazione pubblica per coinvolgere la collettività sul tema della trasparenza delle informazioni sugli alimenti e il ruolo dell’etichettatura per la valorizzazione dell’origine e del patrimonio agroalimentare italiano. I suoi risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte nazionali che l'Italia farà sul tema dell'etichettatura.
CHIAREZZA SULLA PROVENIENZA In particolare la normativa comunitaria offre agli stati membri la possibilità di introdurre disposi-
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Cibo più trasparente
zioni sull’etichettatura dell’origine degli alimenti assegnando un ruolo fondamentale alle valutazioni
dei consumatori circa l’importanza di queste informazioni e il valore aggiunto attribuito ai prodotti in relazione al territorio di provenienza. Il questionario è rivolto a consumatori, produttori e operatoria, si compone di 11 domande ed è di agevole compilazione, con l’indicazione per ogni domanda di un’opzione di risposta tra quelle individuate. Per rispondere al questionario visita il sito del Ministero: www.politicheagricole.it
Nitrati, accordo Coldiretti/Governo salva stalle CON LA REVISIONE DELLE ZONE VULNERABILI TUTELATI FORMAGGI E SALUMI È stata salvata circa 1/3 della produzione nazionale di prosciutti e formaggi Made in Italy a denominazione di origine, dal Parmigiano al Grana dal prosciutto di Parma a quello San Daniele messi a rischio da una scorretta definizione delle zone vulnerabili ai nitrati che avrebbe fatto chiudere migliaia di stalle. Ad annunciarlo è la Coldiretti nell’evidenziare gli effetti del "piano salva stalle" siglato dal Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e dai ministri all’Agricoltura Maurizio Martina e all’Ambiente Gian Luca Galletti nell’ambito del forum “Made in Italy dopo Expo 2015” promosso dal Presidente della Coldiretti Lombardia Ettore Prandini. Il piano salva stalle” prevede che entro 45 giorni il Governo emetta un decreto per la ridefinizione delle zone vulnerabili, dopo il quale le Regioni avranno 30 giorni per
disegnare la nuova mappa di gestione degli effluenti da allevamento. Le zone vulnerabili da nitrati – inizialmente designate dalle Regioni per fronteggiare la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea per l’incompleto recepimento della direttiva comunitaria – risultano pari a circa 4 milioni di ettari che si concentrano nelle aree di pianura e rappresentano quasi il 31,8% della superficie agricola utilizzabile secondo una mappa vecchia di oltre 20 anni che rischiava di mettere in ginocchio gli allevamenti del nord Italia con migliaia di aziende destinate a chiudere e la conseguente perdita di posti di lavoro. La revisione è giustificata dagli studi recenti dell’Ispra che hanno chiarito come il coinvolgimento della fonte zootecnica nelle problematiche ambientali sia del tutto trascurabile o minimo.
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OSCAR GREEN- Redazione
Redazione - OSCAR GREEN
ASSEGNATI GLI OSCAR GREEN 2014 DA API A CANAPA, ECCO I MAGNIFICI 7 Cerimonia per il premio promosso da Coldiretti sotto il patronato della Presidenza della Repubblica Le esperienze delle imprese che hanno puntato su un’agricoltura moderna e multifunzionale
L
e api con i loro preziosi alveari come vere e proprie centraline antinquinamento, la stravagante coltivazione di microalghe molto apprezzate in cosmesi, in campo salutistico e in agricoltura, le prime chips di pane leggere e gustose, la canapa con stupefacenti virtù culinarie, ma utile anche nella bioedilizia, il pecorino anticolesterolo amico del cuore, le fragole volanti con la carta d’identità e il carcere di Capanne a Perugia che ridona dignità e voglia di vivere ai detenuti sono i vincitori del concorso “Oscar Green” 2014, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti assegnato nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte Maurizio Martina (Ministro delle Politiche Agricole), Marco Gay (Presidente Giovani Confindustria), Maria Letizia Gardoni (delegata Coldiretti Giovani Impresa) e Roberto Moncalvo (Presidente Coldiretti).
a disposizione di “Cara Terra” un virtuoso progetto di biomonitoraggio dell'ambiente, nella terra dei fuochi, attraverso le api. Questo ambizioso progetto che prevede la collaborazione dell’'università di Napoli e quella del Molise ha lo scopo di trasformare gli alveari e le arnie delle api in vere e proprie centraline di biomonitoraggio (ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati del territorio) per rilevare il grado di inquinamento presente sul territorio. Le api, infatti, si sa, non mentono mai, volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili (il noto pm10) e trasmettono le informazioni raccolte, ogni giorno, al loro alveare.
LE CHIPS DI PANE Domenico D'Ambrosio
API ANTI-INQUINAMENTO Salvatore Sorbo
Essere particolarmente attenti alla tutela dell’ambiente oggi è fondamentale, soprattutto in una zona tristemente nota come quella della Terra dei fuochi, tanto da far vincere un Oscar, quello della Coldiretti assegnato nella categoria non solo agricoltura a Salvatore Sorbo. Il giovane apicoltore della Coldiretti ha, infatti, messo le sue arnie
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Nella categoria Esportare il territorio invece l’Oscar va alla brillante idea di Domenico D'Ambrosio che ha inventato la prima chips di pane sfruttando l’idea di un gesto antico, quello di strappare la corteccia del pane che ad Altamura in Puglia si compie da secoli per consuetudine. Da qui infatti nasce l’intuizione di creare una vera e propria sfoglia di semola di grano duro ai mille sapori dall’extravergine al formaggio di cui se ne può tranquillamente fare una scorpacciata senza temere per la linea perché risulta leggera e altamente digeribile.
LA CANAPA IN CUCINA Pasquale Polosa
in Veneto le microalghe della specie Spiruline e Haematococcus che risultano essere davvero portentose. Le microalghe di Matteo infatti non solo vengono ampiamente nel utilizzate nel mondo della cosmesi e consigliate come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perché particolarmente ricche di proteine sali minerali e antiossidanti naturali, ma sono molto utili anche in agricoltura perché risultano essere ottimi fertilizzanti naturali.
LE FRAGOLE VOLANTI L’Oscar green nella categoria stile e cultura d’impresa se lo aggiudica invece la geniale idea di Pasquale Polosa che in Basilicata, dopo i suoi studi universitari, individua un antico canapaio, dove probabilmente in passato veniva prodotta la canapa e mette in coltura 10 ettari di canapa (cannabis sativa), di quelle a basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà terapeutiche. Ecco i trasformati: un olio incredibile per le sue potenzialità da impiegare nella medicina e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato, ma anche fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia oltre a pannelli fonoassorbenti.
MICROALGHE SALVA-AMBIENTE Matteo Castioni
E ancora nella categoria Ideando viene premiato l’entusiasmante modello imprenditoriale di Matteo Castioni che ha invece sperimentato con successo la stravagante idea di coltivare
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
Guglielmo Stagno D'Alcontres
Per la categoria Campagna Amica l’Oscar va invece a Guglielmo Stagno D'alcontres che a pochi passi dal centro di Milano ha creato delle vere e proprie serre spaziali riscaldate con pannelli fotovoltaici dove vengono coltivate delle straordinarie fragole in orti sospesi. Tutto il prodotto poi viene sapientemente distribuito in tutta la città con delle Apecar insieme a confetture, succhi di frutta, piantine per arricchire i balconi dei palazzi, ma soprattutto macedonie e frullati preparati sul momento per deliziare i palati dei turisti. Certificazione e qualità l’azienda Stagno non conoscono rivali: basta una foto al QR code e di quella fragola conosci chi l'ha raccolta, a che ora e in quale centimetro quadrato di orto sospeso è stata piantata. È qui che viene prodotta ogni giorno energia pulita per 5mila persone, oltre tutta quella che serve per gli impianti dell'azienda.
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IL PECORINO ANTI-COLESTEROLO Carlo Santarelli
Nella categoria in filiera viene invece premiato Carlo Santarelli che in Toscana ha deciso di produrre con grande successo un pecorino anticolesterolo. Si tratta di uno straordinario progetto scientifico realizzato dal caseificio di Carlo, in collaborazione con l'Università di Pisa e di Cagliari, che ha caratteristiche davvero sorprendenti perché il pecorino anticolesterolo viene realizzato semplicemente modificando le abitudini alimentari delle greggi e cambiando i loro pascoli. Mille campioni, 24 prove di caseificazione, cento formaggi sotto analisi e i risultati sono sorprendenti.
L’ORTO ARRIVA IN CARCERE Salvatore Sorbo - Campania
E per finire la menzione speciale per Paese Amico viene assegnata, a Bernardina Di Mario, grazie al progetto dell’orto amico dei detenuti nel Carcere di Capanne a Perugia. In questo carcere la vera libertà è nell’orto, è nei dodici ettari di terra, con frutteto, oliveto, quattro serre, ma anche ortaggi in pieno campo e un allevamento di polli, con tanto di macello aziendale. Lavorare campi, la gioia di vedere i prodotti crescere, la bellezza
di sentirsi cambiati, utili, positivi serve come spinta per restituire ai detenuti la voglia di vivere. Nel carcere di Capanne c’è persino chi ha scontato la pena e potrebbe uscire, ma ha fatto richiesta di rimanere. È un oasi di pace dove è davvero possibile pagare gli errori e riconquistare la dignità, quella di essere lavoratori della terra, che producono qualità da mettere nel cestino della spesa,pensando ai bambini e alle famiglie che stanno a casa.
LA MULTIFUNZIONALITÀ È GIOVANE Maria Letizia Gardoni
“I nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee” dichiara il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. “In un momento in cui il mercato del lavoro è in crisi ed è venuta meno la stessa idea che l’industria possa dare a tutti un posto, con le situazioni drammatiche cui stiamo assistendo – ha concluso il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni - l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.
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Giovanni Manfroni - PERSONAGGI
MADE IN ITALY A LONDRA:
“ ITALIAN FARMERS” RADDOPPIA E APRE UNA NUOVA BOTTEGA A un anno dalla prima inaugurazione, al via il secondo locale all’interno di un noto centro commerciale. Marcello Falcinelli: “Il nostro successo ci ha permesso di conquistare una location prestigiosa”
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i parlava di scommessa all’inizio ma oggi, a distanza di un anno, “Italian Farmers” è una splendida realtà. La conferma? Arriva dal secondo punto vendita inaugurato a Londra in un grande centro commerciale vicino Stratford, “un posto logisticamente molto importante” assicura il patron Marcello Falcinelli. Tanto che il punto vendita di Campagna Amica è stata scelto tra molti altri pretendenti per occupare una posizione così strategica per i flussi di persone che quotidianamente affollano lo shopping mall. Una vittoria del Made in Italy di Campagna Amica, un successo del lavoro di Marcello che insieme alla professionalità e alla passione di Massimo Santoro ha portato “Italian Farmers” a crescere tantissimo con il primo punto vendita a poche centinaia di metri dalla stazione della metro di Finsbury Park e vicino all’Arsenal Stadium.
IL NUOVO PUNTO VENDITA SI TROVA NEL CENTRO COMMERCIALE WESTFIELD STRATFORD CITY2 STRATFORD PLACE, MONTIFICHET ROAD QUEEN ELIZABETH OLYMPIC PARK, LONDON E20 1EJ, REGNO UNITO “La prima apertura possiamo dire a distanza di un anno che sta andando bene, siamo contenti – spiega Marcello – siamo felici per il successo e per l’esperienza che abbiamo maturato, è stata fondamentale per arrivare a questa nuova inaugurazione”. Nuova apertura che seguirà le orme della precedente: “Punteremo sui prodotti che arrivano freschi dal nostro paese come salumi, funghi, salse e quant’altro”. Non solo vendita di prodotti rigorosamente italiani e a filiera corta garantita dagli agricoltori, ma anche la possibilità all’interno della bottega, attraverso la somministrazione non assistita, di sedersi e degustare le prelibatezze appena acquistate in uno spazio dedicato. “Qui a Londra – racconta Marcello – non esisteva prima di noi un vero posto per l’aperitivo all’italiana, così l’abbiamo portato noi e abbiamo visto che gli inglesi hanno saputo apprezzare e premiare anche, oltre che i nostri prodotti, la professionalità delle persone che ci lavorano come Massimo, che ora si occuperà del nuovo punto vendita”. Un locale dal design accattivante di circa 45 metri quadri arredato con materiali particolari e con un legno che richiama la campagna. E chissà se “Italian Farmers” non deciderà a breve di allargare ancora i suoi confini: “Ora siamo contanti di questa seconda apertura – dice sorridente Marcello – in futuro vedremo, stiamo pensando a qualcosa ma è ancora presto per dirlo”.
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SICUREZZA ALIMENTARE - Redazione
NUOVE NORME UE SULLE ETICHETTE IL PRODUTTORE CI METTE LA FACCIA
un peperone vale l'altro?
Dal 13 dicembre sono cambiate le regole nelle indicazioni alimentari per assicurare più trasparenza Tante le novità, dall’inserimento dell’indirizzo del produttore alla scomparsa della dicitura oli vegetali
C
ambia la spesa degli italiani con l’entrata in vigore delle nuove etichette per i prodotti alimentari in vendita. La “rivoluzione” è scattata il 13 dicembre con l’applicazione delle norme europee sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori (Reg. Ue 1169/2011). Ecco le novità in dieci punti
LA NUOVA ETICHETTA EUROPEA DEGLI ALIMENTI Etichette più chiare e leggibili. Le indicazioni obbligatorie dovranno essere scritte con caratteri più chiari e grandi, con una dimensione minima di almeno 1,2 mm (o 0,9 nel caso di confezioni piccole). Evidenza del responsabile dell’alimento. Tra le informazioni obbligatorie, oltre al nome, deve esserci l’indirizzo del responsabile dell’alimento, ossia l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto. Tale indicazione secondo la Coldiretti non va confusa con quelle dello stabilimento di produzione, obbligatoria per la norma nazionale ma che ora diventa facoltativa, apponibile con l’unica accortezza di non ingenerare confusione nel consumatore stesso rispetto all’indicazione obbligatoria del nome e dell’indirizzo del soggetto responsabile dell’etichettatura. Allergeni in risalto. Le sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze (come derivati del grano e cereali contenenti glutine, sedano, crostacei, anidride solforosa, latticini contenenti lattosio) dovranno essere indicate
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Avvertenze particolari per gli alimenti con caffeina come gli "energy drink" con maggiore evidenza rispetto alle altre informazioni, ad esempio sottolineandole o mettendole in grassetto nella lista degli ingredienti. Anche i ristoranti e le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno comunicare gli allergeni, tramite adeguati supporti (menù, cartello, lavagna o registro), ben visibili all’avventore. Più trasparenza sugli oli e grassi utilizzati. Non sarà più possibile ingannare il consumatore celando, dietro la definizione generica di “oli vegetali” o “grassi vegetali”, l’utilizzo di oli o grassi tropicali a basso costo (es. olio di palma, di cocco o di cotone, che hanno effetti sulla salute): ora tra gli ingredienti si dovrà specificare quale tipo di olio o di grasso è stato utilizzato. Stato fisico del prodotto. Dovranno essere indicati con accuratezza i trattamenti subiti dal prodotto o anche dall’ingrediente. In tal modo non sarà possibile utilizzare solo il termine “latte”, se si usa latte in polvere o proteine del latte. Informazioni sul congelamento e scongelamento. In caso di carne e pesce congelato e preparazioni congelate di carne e pesce congelato non lavorato, andrà indicata la data di congelamento. Nel caso di alimenti che sono
stati congelati prima della vendita e sono venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”. Indicazione di ingredienti sostitutivi. Per tutelare il consumatore da indicazioni ingannevoli, quando si sostituisce un ingrediente normalmente utilizzato, in un particolare prodotto, con un altro ingrediente, come ad esempio i sostituti del formaggio, l’ingrediente succedaneo impiegato va specificato immediatamente accanto al nome del prodotto, utilizzando per la stessa caratteri adeguati (pari almeno al 75% a quelli utilizzati per il nome del prodotto). Alimenti contenenti caffeina. Per i bambini e le donne in gravidanza e in allattamento sono previste avvertenze particolari per determinati alimenti contenenti caffeina, per esempio i cosiddetti “energy drinks”. Scadenza ripetuta sulle monoporzioni. La data di scadenza dovrà essere riportata su ogni singola porzione preconfezionata e non più solamente sulla confezione esterna, in modo da rendere più agevole l’informazione al consumatore. Provenienza delle carni suine, ovi-caprine e di pollame. In virtù di una norma collegata, che si applica a partire dal prossimo aprile 2015, dovranno essere indicate in etichetta luogo di allevamento e di macellazione di carni suine e ovicaprine, come avviene da anni per le carni bovine a seguito dell’emergenza mucca pazza.
la biodiversita vale Gli agriturismo di Campagna Amica sono promossi da
Peperone! è bello da dire, è allegro, gira in bocca e già a pronunciarlo lascia un buon sapore. Se è un buon peperone però. Altrimenti resta quel qualcosa che non sai, ma toglie il gusto. Già, c’è peperone e peperone. Negli agriturismo Campagna Amica ci sono quelli nostri o quelli del nostro vicino, sono buoni, coltivati rispettando la terra e l’ambiente. Perchè biodiversità non è solo un valore con cui riempirsi la bocca, per quello ci sono i peperoni!
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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i nostri valori valgono tantissimo
Toni De Amicis - FILIERA COLTA
LETTO PER VOI - Stefano Masini
CON LA FINE DELLA FATICA SCOMPARE LA CREATIVITÀ Il libro di Stefano Boni esplora gli effetti del progresso tecnologico sul lavoro e sull’esistenza dell’uomo Comodità e meccanizzazione riducono le forme di apprendimento e, le possibilità di esperienza
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on c’è dubbio che il libro di Stefano Boni – Homo comfort. Il superamento tecnologico della fatica e le sue conseguenze – si imponga all’attenzione del lettore per le molteplici e profonde osservazioni sulla mutazione antropologica della condizione umana, interrogandosi sui dati dell’esperienza e ribaltando orientamenti, fino ad oggi accolti, senza alcuna verifica problematica. Anzi tutto, se la comodità “è il prodotto della sottomissione pervasiva, complessiva ed efficace della natura mediante artifici tecnologici sempre più sofisticati” (pag. 17) è ad essa che occorre imputare la perdita di creatività umana a fronte del funzionamento di macchine e strumenti in tutti gli ambiti di vita. Non solo la meccanizzazione decontestualizza il processo produttivo, creando opportunità di replicazione in contesti produttivi lontani oltre a realizzare un elevato grado di standardizzazione delle merci, ma finisce per ridurre modalità innate di apprendimento e impedire ogni confronto con l’ambiente attraverso i sensi.
LE CONSEGUENZE A TAVOLA Anche a tavola sono evidenti le conseguenza della marginalizzazione del saper fare artigianale rispetto all’indispensabile affidamento alle tecnologie: la manualità gastronomica è sostituita dall’uso di prodotti precotti, surgelati, porzionati, inscatolati. L’esperienza olfattiva si riduce: il profumo della legna che brucia lascia il posto alla combustione inodore delle caldaie. Utilizziamo del resto sempre più odori e colori artificiali e, in generale,
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stessa esperienza del buio è limitata: per chi ha rilevanza, ancora, la sequenza delle fasi lunari? Il mondo ipertecnologico ci consegna rassegnati alla comodità e, con la mediazione tecnologica, allontaniamo le fatiche del corpo: il telecomando diventa emblematico delle vicende di semplificazione della vita nei microambienti climatizzati che abitiamo. Tanto è vero che per stancarci dobbiamo andare in palestra.
UN NUOVO ANALFABETISMO
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gli alimenti sono sempre meno portatori di quella irriducibile peculiarità propria delle diverse produzioni agricole, conseguenza della varietà delle sementi, della qualità dei suoli, delle stagioni di raccolta. Si perdono, dunque, ricette locali e sapori e pratiche in precedenza diffuse: dalla conoscenza dei funghi a quella delle erbe officinali; dalla produzione di marmellate a quella del pane. È sempre più difficile trovare sul mercato alimenti senza correzioni artificiali, tanto che non sembra più rilevare quella perizia sensoriale un tempo richiesta per la scelta dei prodotti. Ugualmente stiamo disimparando a riconoscere suoni riconducibili a fenomeni naturali e la
Toccare, annusare, assaggiare, diventano pratiche del tutto desuete: i prodotti sono avvolti in confezioni sigillate ed anche il contesto di riferimento con la natura di origine si ripropone soltanto attraverso il marketing che ne offre l’immagine attraverso siti turistici o il richiamo ad opzioni di svago. È, così, difficile capire fino in fondo ciò che si è perduto rispetto a ciò che si è guadagnato guardando al nostro passato. In verità, si generano nuove forme di analfabetismo, sono appiattite conoscenze e capacità pratiche di intervento: “qual è il criterio che fa giudicare superiore o più complessa, ad esempio, la capacità di attivarsi in un videogioco rispetto all’apprendimento manuale del funzionamento di una carbonaia?” (pag. 173). L’utilità del sapere è, in realtà, sempre contestuale, così che dobbiamo almeno acquisire la consapevolezza che stiamo smarrendo gran parte delle nostre abilità manuali e conoscenze artigianali: cosa potrebbe succedere se la megamacchina dell’industria tecnologica si inceppasse?
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
“L’ARTE DI ARRANGIARSI NON BASTA PIÙ’”
L’
UNA SEMPLICE RIFLESSIONE SULLA RIVOLUZIONE DIGITALE IN CORSO
arte di arrangiarsi, ovvero quell’arte tipica di noi italiani di trasformare i problemi in opportunità non basta più, soprattutto per le piccole e medie imprese agricole. Dall’inizio del 3° millennio in poi è diventato tutto più chiaro e più netto: se sei una piccola azienda, se vuoi competere e crescere in tempi di crisi economica, non puoi basarti solo sulle tue capacità produttive. La vocazione, tutta italiana, a fare da soli” non basta più, se non la si coniuga con la capacità di “sapersi connettere”, con modalità contemporanee, sulla nuova domanda di consumo che emerge, ormai con forza, dalla società. Oggi, con la diffusione di internet, le cose sono cambiate per tutti e anche per le piccole imprese agricole si sono aperti spazi di operatività su cui si possono fare significativi tragitti di crescita.
CONNESSI VS ISOLATI Se prima, per un’azienda agricola, la chiave per competere era principalmente di tipo “muscolare”, ovvero legata alla propria dimensione economicoproduttiva, oggi con i social network, le nuove tecnologie, i nuovi stili di vita e i nuovi comportamenti alimentari, la sfida tra grandi e piccoli, si gioca anche con altre modalità. La partita si gioca per esempio, tra l’essere soggetti “connessi” o essere soggetti “isolati”; tra l’essere soggetti economici “aperti” o “chiusi” al cambiamento. Se sei piccolo e isolato è molto difficile avere prospettive di successo imprenditoriale, ma se sei piccolo, aperto e connesso al cambiamento, puoi giocarti la partita.
ANNO V - N°39 - DICEMBRE 2014
IL CASO “START UP” Sono ormai migliaia gli esempi di piccole e piccolissime imprese che hanno avuto il coraggio di rischiare (ed hanno avuto successo) con prodotti e modalità di realizzazione innovativamente legati al mondo del web. Ci sono migliaia di cosiddette “Start-up” anche nel campo agroalimentare, che a partire da una semplice idea sono diventate prima un progetto e poi un’impresa, che nutrendosi di nuove energie, nuove tecnologie e nuovi mercati, hanno centrato a pieno i loro obbiettivi imprenditoriali.
SFRUTTIAMO LE RETI Viviamo ormai, in un’epoca in cui gran parte del sapere è a portata di “mouse” con un semplice clic. Sul web è possibile scaricare sapere, informazioni, conoscenze ed attivare relazioni e scambi preziosissimi. In un’economia ormai totalmente globalizzata come quella attuale, non sfruttare appieno tutte le potenzialità delle reti, da quelle materiali (come è quella di Campagna Amica ) a quelle virtuali ( come quelle del web) significa competere a piedi scalzi e mani nude, in un mercato sempre più competitivo, che va’ sempre più veloce sulla direttrice del cambiamento. Agricoltura sempre più digitale
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Fai la scelta giusta, entra in Campagna Amica! Il presente è già pieno di vantaggi* Hai un prodotto che vuoi vendere direttamente? Con noi farai parte della prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta di prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, no OGM. Sarai un punto di riferimento per i consumatori. Aderire è facile: rivolgiti alla sede Coldiretti più vicina a te o visita i nostri siti web. www.campagnamica.it
*Il 64% delle aziende che vendono con Campagna Amica dichiarano di aver aumentato il proprio fatturato del 21% (fonte Ixè-Coldiretti 2014)
www.coldiretti.it