NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA
Anno IV - N째26 - GIUGNO-LUGLIO
IL PRESIDENTE MARINI
Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma
PIENO SOSTEGNO AGLI IMPEGNI DEI MINISTRI SU IMU, PAC, OGM E SEMPLIFICAZIONE
ANNO IV - N째21 - GENNAIO
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Sergio Marini - PRIMO PIANO
SOMMARIO Presidente Sergio Marini Direttore Generale Toni De Amicis Coordinatori regionali Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Elisabetta Montesissa Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli
Marche Giordano Avenali Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Andrea Delogu
Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Fabio Cagnetti, Ermanno Coppola, Pamela De Pasquale, Michele Errico, Marina Faraone, Alessandra Gioggi, Carlo Hausmann, Pietro Hausmann, Paola Mandrici, Rolando Manfredini, Stefano Masini,Claudia Migliardi, Sara Paraluppi, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: Matteo Brogi (Studio Polpo) Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica. È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci In copertina: il giovane Patrizio Nicolai, allevatore e gestore della bottega di Tuscania (Vt)
Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano
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PRIMO PIANO - Sergio Marini "Pieno sostegno agli impegni dei Ministri su Imu, Pac, Ogm e Semplificazione"
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FONDAZIONE - Redazione
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IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi
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LA BOTTEGA DEL MESE - Claudia Migliardi
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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone
In 15000 al Palalottomatica È questa l'Italia che vogliamo
“Gli impegni presi dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti trovano il nostro pieno sostegno, perché li reputiamo fondamentali per l’agricoltura italiana”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini al termine dell’appuntamento del Palalottomatica. “Dire no agli Ogm in Italia per valorizzare la biodiversità - ha sottolineato - è stata una tesi sostenuta da tutti e tre i ministri interessati alla firma della clausola di salvaguardia: la De Girolamo stessa, Beatrice Lorenzin (Salute) e Andrea Orlando (Ambiente)”. Non a caso le posizioni ribadite all’Assemblea Coldiretti hanno portato alla successiva approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto interministeriale che vieta nel territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente modificate.
Alla bottega di Tuscania la spesa va dall’orto fino al piatto Il vialone nano a New York con la risotteria Melotti
CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO - Ester Perri Al "Flauto magico" i bambini crescono con Campagna Amica
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ORTI URBANI - Daniele Taffon
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CONSIGLI PER LA VENDITA - Claudia Migliardi
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FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli
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SICUREZZA ALIMENTARE - Corrado Finardi
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FONDAZIONE - Pietro Hausmann
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WWW.RIVISTADGA.IT
Orti in affitto, un’opportunità per le imprese di Campagna Amica
Le promozioni intelligenti in negozio
FONDAZIONE - Francesca Santerini Campagna Amica va in goal con i giovani del Bologna Calcio Campagna Amica ti aiuta a disegnare la tua bottega Miele made in Italy, ecco cosa va in etichetta La pesca di Campagna Amica per rilanciare l’ittico italiano Il decreto del fare taglia l’accisa sul gasolio da serra
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CONSIGLI ALIMENTARI - Giorgio Calabrese
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LETTO PER VOI - Stefano Masini
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Dagli esponenti del Governo ok alle richieste su aspetti fondamentali per l’agricoltura italiana, dalla Politica agricola alla burocrazia. Firmato il decreto per la clausola di salvaguardia
Per Campagna Amica, l’estate fa rima con... mercati
Il presidente Sergio Marini
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MARINI: “PIENO SOSTEGNO AGLI IMPEGNI DEI MINISTRI SU IMU, PAC, OGM E SEMPLIFICAZIONE”
STOP A IMU RICONOSCE RUOLO AMBIENTALE
“Premiare gli agricoltori attivi ovvero quelli che vivono di agricoltura”
Affronta l'estate con Campagna Amica La dieta per il caldo
AGRICOLTURA CIVICA - Angela Galasso Agricoltura civica e sociale a Torino per fare la propria parte Il "Cibo criminale" che minaccia la spesa e il made in Italy
FILIERA COLTA - Toni De Amicis Per che cosa lottiamo: i valori alla base di Campagna Amica
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
ANNO IV - N°26 - GIUGNO - LUGLIO
“L’abolizione dell’Imu agricola rappresenta – ha continuato Marini – un vero riconoscimento del ruolo ambientale, sociale e culturale del nostro settore agricolo, il riconoscimento di quei beni comuni che l’agricoltura produce e che nessuno paga, il riconoscimento di beni strumentali che nulla hanno a che vedere con una tassa che dovrebbe intaccare i patrimoni. La semplificazione della burocrazia nel comparto sostenuta anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Salute Beatrice Lorenzin è – ha precisato Marini – una priorità perché troppo spesso siamo abituati a semplificazioni e poi a semplificazioni delle semplificazioni che portano infine a delle complicazioni ingestibili”.
PORTARE NEL MONDO L’ITALIA VERA “Premiare gli agricoltori attivi ovvero quelli che vivono di agricoltura dopo il bel lavoro fatto dal Parlamento europeo e dal Presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro diventa oggi una possibilità degli Stati membri e - ha affermato Marini - non possiamo perdere questa occasione. L’internazionalizzazione vuol dire portare nel mondo l’Italia ma un’Italia vera al 100 per 100 e a tal riguardo apprezziamo l’incoraggiamento del Ministro Zanonato che ha evidenziato che “l'agricoltura è un settore della nostra attività economica che funziona meglio in questo momento e crea occupazione”, sottolineando inoltre il valore di un’iniziativa come quella del marchio Fai, che garantisce prodotti firmati dagli agricoltori italiani. “È fondamentale – ha chiosato Zanonato - che questo marchio si affermi con grande efficacia”.
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Redazione - FONDAZIONE
FONDAZIONE - Redazione
IN 15000 AL PALALOTTOMATICA È QUESTA “L’ITALIA CHE VOGLIAMO” A Roma l’assemblea nazionale della Coldiretti con la relazione del presidente Marini Dalla spesa alimentare all’occupazione, dall’export al km zero, i punti chiave dell’intervento
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a spesa alimentare delle famiglie italiane è tornata indietro di venti anni per effetto del crollo che si è verificato dall’inizio della crisi nel 2007, provocando un’inversione di tendenza mai accaduta dal dopoguerra. È uno degli aspetti toccati dal presidente nazionale Sergio Marini nel corso dell’Assemblea al Palalottomatica, davanti a quindicimila imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia, assieme al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, del procuratore Giancarlo Caselli, di Renzo Arbore, del presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e del Direttore Generale di Iper Stefano Albertazzi. Nel 2012 i consumi delle famiglie italiane per alimentari e bevande a valori concatenati sono stati pari a 117 miliardi, di mezzo miliardo inferiori a quelli del 1992. In controtendenza, a fare un vero balzo in avanti è la spesa a chilometri zero che ha raggiunto il fatturato record di 3 miliardi di euro grazie dalla crescita del 40 per cento delle imprese agricole accreditate a Campagna Amica, che commercializzano ai consumatori nei mercati ambulanti e nei punti vendita organizzati. “Quando noi siamo faticosamente andati contro corrente nel riaffermare il valore del chilometro zero, della vendita diretta e del concetto di filiera corta abbiamo di fatto – ha sottolineato Marini – riaffermato un nuovo modello economico e un nuovo stile di consumo che coniugasse il valore
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La relazione del presidente Marini
Il Segretario Generale Vincenzo Gismundo apre i lavori dell'Assemblea
economico ed occupazionale con una prospettiva di futuro. Un modello più adeguato ai nostri tempi in cui l’elemento relazionale, di conoscenza, di fiducia, che si instaura tra produttore e consumatore è stato il fattore di un successo economico, ma anche – ha concluso Marini – sociale, ambientale e culturale che guarda al territorio come miniera di opportunità e luogo da tutelare e al mondo come mercato.
+9% GIOVANI ASSUNTI IN AGRICOLTURA NEL 2013 Parlando poi del problema lavoro, il presidente Marini ha annunciato che l’occupazione giovanile “cresce solo in agricoltura che fa segnare un aumento record del 9 per cento nelle assunzioni di giovani under 35 anni nel primo trimestre del 2013, nonostante
gli effetti negativi sulle coltivazioni provocati dal maltempo e i segnali depressivi sui consumi che hanno interessato anche l’agroalimentare. L’agricoltura – ha sottolineato Marini – è l’unico settore che dimostra segni di vitalità economica con una variazione tendenziale positiva del Pil (+0,1 per cento) ed un aumento degli occupati dipendenti complessivi (+0,7 per cento), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo trimestre dell’anno. Una conferma della validità e della modernità del modello di sviluppo agricolo Made in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità e che – ha sostenuto Marini – può rappresentare un riferimento anche per gli altri settori per affrontare e vincere la competizione internazionale”.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
RECORD STORICO A 34 MLD EXPORT CIBO ITALIANO NEL 2013 “La lotta alla contraffazione e alla pirateria internazionale rappresenta per le Istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione in un difficile momento di crisi – ha poi ricordato Marini –. Bisogna agire nell’ambito degli accordi internazionali dove troppo spesso l’agroalimentare è stato svenduto sull’altare di interessi diversi. Da anni di parla di internazionalizzare le imprese facendo massa critica ma se il modello di sviluppo vincente è quello di portare le diversità nel mondo è evidente che – ha continuato Marini – dobbiamo sostituire per prima cosa il termine di massa critica con quello di rete di imprese e quello di piattaforma logistica con quello di piattaforma leggera che porta i territori nel mondo”.
OGM: IL CDM ACCOGLIE LE RICHIESTE DELLA COLDIRETTI “La difesa della distintività italiana deve essere una priorità della politica perché da essa dipende la prospettiva di futuro del Made in Italy, nell’alimentare e non – ha dichiarato il presidente nel suo intervento -. Ci sono tutte le condizioni perché i Ministeri interessati possano a questo punto concordare sulla firma del decreto sulla clausola di salvaguardia”. Un auspicio concretizzatosi con il via libera del Consiglio dei Ministri al provvedimento che vieta la coltivazione di mais transgenico.
L’UE RISPONDE ALLE LOBBY ANCHE SU COME APPARECCHIARE LA TAVOLA “Ci piacerebbe un’Europa che abbia una visione su come risolvere i grandi problemi dall’economia
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L'intervento del Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo
Il Ministro alla Sanità Beatrice Lorenzin
all’occupazione, dal commercio internazionale alle speculazioni finanziarie e ci ritroviamo quella che risponde alle lobby anche su come apparecchiare la tavola, con il rabbocco delle oliere – ha ancora sottolineato Marini –. L’Europa la vogliamo grande per trattare nelle giuste dimensioni i temi globali invece di questioni che vanno a toccare le culture, le tradizioni, gli stili di vita dei cittadini, non cogliendo le diversità dei tanti territori e Paesi diversi che per noi sono ricchezza”. Alcuni chiamano questo rinazionalizzazione – ha precisato Marini – ma per noi è una forma intelligente di sussidiarietà. Se ci sono minori risorse bisogna darle agli agricoltori professionali, ai giovani, a chi fa qualità e sicurezza. È giusto considerare sostenibile dal punto di vista ambientale anche il vigneto, l’uliveto e il frutteto e non soltanto prato e pascolo”.
Il discorso del Ministro all'Ambiente Andrea Orlando
Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato
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Claudia Migliardi - LA BOTTEGA DEL MESE
IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi
PER CAMPAGNA AMICA, L’ESTATE FA RIMA CON... MERCATI
ALLA BOTTEGA DI TUSCANIA LA SPESA VA DALL’ORTO FINO AL PIATTO
Si moltiplicano nei farmers market accreditati le iniziative rivolte ai turisti ma anche ai residenti Dalle tipicità “termali” a quelle in riva al lago, l’agroalimentare si conferma motore del made in Italy
La famiglia Nicolai ha inaugurato la nuova struttura che consente di acquistare e restare a cena Un percorso fatto di degustazioni, aperitivi “agricoli” e campagne per insegnare la stagionalità
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apprezzamento che i consumatori dimostrano verso le iniziative di Campagna Amica è un sostegno importante per promuovere sempre nuovi appuntamenti con la vendita diretta dei prodotti del territorio. L’estate in particolare offre molte possibilità in tal senso, grazie alla presenza di turisti e villeggianti interessati a gustare prodotti coltivati nelle vicinanze del luogo di soggiorno e a riportare a casa, come souvenir per se stessi o per i propri cari, un po’ di quei sapori che hanno potuto apprezzare in vacanza. I mercati organizzati nei luoghi di villeggiatura riscuotono perciò grande successo perché permettono di portare in tavola i sapori autentici del territorio che viene visitato.
IL SAPORE DEL RELAX Il Mercato delle Terme, organizzato a Montegrotto Terme, nel cuore delle Terme Eugnaee è un esempio di come le attività turistiche legate all’accoglienza, al benessere e al tempo libero favoriscano la presenza di un’offerta agroalimentare orientata alla qualità e caratterizzata da una forte identità territoriale, e al tempo stesso ne ricevano un valore aggiunto. Un modo quindi per offrire un servizio turistico più ampio e completo che i turisti dimostrano di gradire molto. Con l’approssimarsi della stagione estiva a Moniga del Garda, comune rivierasco apprezzato sia per la sua posizione che per la produzione vitivinicola, riprenderà il mercato settimanale in Piazza San Martino: ogni domenica mattina la campagna entrerà nelle case dei consumatori con il meglio delle produzioni locali e di stagione.
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Tutti residenti della zona e i tanti turisti che soggiornano sul Lago di Garda avranno così un’opportunità imperdibile per acquistare direttamente dai produttori casoncelli e pasta fresca, Grana Padano, vino e olio del Garda, zafferano di Pozzolengo e molti altri prodotti rigorosamente a Km zero.
UNO STRUMENTO DI COESIONE Anche a Catanzaro Lido, dopo il gradimento degli anni precedenti, riprenderà il mercato settimanale
di via Caprera. Ogni sabato pomeriggio i prodotti dell’agricoltura calabrese saranno a disposizione dei consumatori, e con essi anche le tradizioni e la cultura del territorio. I mercati degli agricoltori, oltre a creare nuove economie e nuove occupazione, rappresentano anche uno strumento di coesione e animazione sociale. Per questo possono associarsi con successo agli eventi musicali, sportivi e culturali che vengono organizzati nel corso dell’estate.
Pavia, quinta candelina per il mercato A PIAZZA DEL CARMINE FESTA CON ADULTI E BAMBINI Ogni nuovo mercato che viene inaugurato è un segnale certo che fare la spesa nei farmers market degli agricoltori è un’abitudine che si sta sempre più diffondendo e a cui va data risposta. Allo stesso modo, strutture che hanno una storia più lunga alle spalle dimostrano che non si tratta di un interesse passeggero. A Pavia il Mercato di Piazza del Carmine, attivo ormai da cinque anni, è diventato un punto di riferimento per i cittadini pavesi. Inaugurato il 21 giugno 2008, festeggia sabato 22 giugno il suo quinto compleanno con una grande festa: una fetta di torta in omaggio per tutti i clienti, musica dei pifferi della
Valle Staffora e possibilità di acquistare le borse realizzate dai bambini delle scuole che nel corso dell’anno hanno partecipato al progetto di Educazione alla Campagna Amica. Cinque anni sono davvero un bel traguardo: il mercato fa parte ormai del tessuto della città grazie alla vasta gamma di prodotti a disposizione e soprattutto al rapporto di fiducia che si è venuto a creare tra produttori e consumatori. Un punto di arrivo ma anche un punto di partenza per crescere sempre di più, impegnandosi sempre per valorizzare i prodotti del territorio e ripetendo l’esperienza anche nel resto della provincia.
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ono le campagne intatte di Tuscania, città d’arte della provincia di Viterbo, a far da cornice al progetto avviato dalla famiglia Nicolai con l’apertura della prima Bottega di Campagna Amica del territorio. Un percorso che li sta vedendo protagonisti di un grande successo, fatto di degustazioni di prodotti locali, aperitivi, campagne di sensibilizzazione sulla stagionalità. Dedito da tanti anni alla coltivazione di cerali e all’allevamento di bovini, ovini, polli, Felice Nicolai insieme alla moglie ed i suoi tre figli ha deciso, con il supporto di Fondazione Campagna Amica e Coldiretti, di aderire al progetto Bottega di Campagna Amica con l’obiettivo di riavvicinare i consumatori ai prodotti del proprio territorio recuperando in loro l’abitudine di mangiare cibo sano, genuino e di qualità, in altre parole cibo giusto!
La famiglia Nicolai
DALL’ORTO FINO AL PIATTO La particolarità della Bottega di Tuscania, è che il consumatore può far la spesa e decidere di restarvi a cena, facendo cucinare ciò che ha scelto, compresa la verdura appena raccolta dall’orto antistante la bottega. È stata creata infatti un’area dedicata alla somministrazione non assi-
stita dove è possibile assaporare e degustare ogni prodotto presente in bottega che verrà preparato con l’amore e la maestria della signora Nicolai. “Chi viene a fare la spesa da noi deve sentirsi come a casa propria – afferma Patrizio Nicolai – e riscoprire l’amore per il buon cibo di qualità”.
I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI, LE BOTTEGHE, I RISTORANTI E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE AL MESE DI GIUGNO HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO
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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone
Ester Perri - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO
IL VIALONE NANO A NEW YORK CON LA “RISOTTERIA” MELOTTI
AL FLAUTO MAGICO I BAMBINI CRESCONO CON IL KM ZERO
L’azienda ha aperto un locale nella “Grande Mela” dove viene servito solo prodotto made in Italy Una risotteria a Manhattan dove far assaggiare ma anche vendere le specialità del territorio veneto
All’asilo nido di Ceriale la prima mensa certificata con i prodotti degli agricoltori italiani Un’iniziativa nata per assicurare la salute dei piccoli ospiti, puntando sulla stagionalità
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Azienda Agricola Melotti è un’impresa a gestione familiare, sviluppatasi con successo grazie alle scelte lungimiranti di Giuseppe, un uomo innamorato della sua terra, che ha avuto la fortuna di condividere questa passione con la moglie Rosa e con i giovani figli Luca, Gianmaria e Francesca. Ispirata da una tradizione di rispetto per l’ambiente, per gli uomini e per la qualità della vita, trasmessa con entusiasmo da padre in figlio, l’azienda è alimentata dalla generosità e dal fascino di una terra, la pianura a Sud di Verona, in cui la natura ha profuso in abbondanza sostanze preziose per le colture, in particolare per il pregiato Riso Vialone Nano Veronese.
I CHICCHI DEL BENESSERE L’azienda nasce nel 1986 e si specializza da subito nella produzio-
Piccoli risicoltori crescono
ne, lavorazione e vendita diretta di Riso Vialone Nano Veronese e di Riso Carnaroli. Nel corso degli anni la creatività imprenditoriale porta la Famiglia Melotti a realizzare molte specialità a base di riso ed una linea benessere per la cura del corpo all’amido di riso. La filosofia che li guida è fondata sulla scelta di produrre e lavorare solo prodotto di coltivazione propria, attenendosi ai criteri di qualità e mantenendo gli stessi metodi di lavorazione artigianali di centinaia di anni fa, La famiglia Melotti
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senza interventi chimici e nessuna manipolazione.
UN VIAGGIO “RIVELATORE” Nel 2002 nasce la Risotteria Melotti, un ristorante dove è possibile degustare una selezione di piatti tradizionali, e dal 2005 l’azienda diventa anche Fattoria Didattica, proponendo attività rivolte alla valorizzazione, alla spiegazione ed all'insegnamento della coltivazione e della lavorazione del riso. Ma il vero spirito innovativo dell’azienda esplode prorompente quest’anno, quando il primo giugno viene inaugurata la prima Risotteria Melotti a New York. A far scattare la scintilla alla famiglia veronese è stato il viaggio a New York nel 2007 di Gianmaria, uno dei figli. Sei anni di studi, progetti e strategie che hanno preso forma e si sono concretizzati nell’East Village, quartiere di tendenza di Manhattan, dove è sorta la “Risotteria Melotti”. Un locale di 90 metri quadri, con circa 35 posti a sedere che propone, in modo semplice ma straordinario, cucina a base di riso Vialone Nano di Verona con ampia scelta di Risotti veronesi e veneti. Nel locale è stato riservato, inoltre, un piccolo corner adibito alla vendita dei risi e delle specialità aziendali.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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Una bambina gioca nell'asilo nido
’asilo nido "Il flauto magico" di Ceriale (in provincia di Savona) è il primo in Liguria che ha deciso di certificare la sua mensa con il marchio Campagna Amica nel piatto. Incontriamo nella loro sede, in via Roma 22, la signora Agnese Fiallo (presidente della Fondazione Parodi) che gestisce l’asilo e la maestra Erika Balestrieri (responsabile del progetto). Signora Fiallo ci descrive brevemente l’asilo nido? "Il Flauto magico" è nel centro di Ceriale, ed è una realtà consolidata nell’ambito dei servizi dell’infanzia. Ospita 38 bambini dai 6 ai 36 mesi e la presenza della mensa interna garantisce un’attenzione e un monitoraggio costante all’alimentazione grazie anche a menù stagionali preparati con prodotti locali a km zero. Maestra Erika come siete venuti a conoscenza del progetto Campagna Amica e perché avete deciso di collaborare con noi? Coldiretti rappresenta una realtà molto conosciuta per la difesa dei prodotti agricoli e poi conoscevamo l’impegno di Campagna Amica per l’educazione alimentare. Noi siamo da sempre attenti alle tematiche legate all’alimentazione e al territorio e l’incontro con Campagna Amica ci è sembrato un modo per dare valore e riconoscibilità al nostro operato. Ci siamo da prima avvicinati a Campagna Amica tramite internet e poi ci siamo rivolti alla sede Coldiretti più vicina a noi, dove abbiamo trovato massima disponibilità. Ci è stato spiegato il progetto e abbiamo deciso come collaborare.
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Da dove nasce l’esigenza di avere una mensa a km zero certificata Campagna Amica? Il nostro asilo sorge in una zona a vocazione agricola, caratterizzato da alcune colture tipiche. Fin da subito abbiamo pensato che era giusto far conoscere questa realtà ai bambini, far capire loro che esiste un legame tra ciò che mangiamo e il territorio. Avere la mensa interna ci ha permesso di seguire con facilità questa politica. Il mercato di Campagna Amica che è stato aperto vicino all’asilo è stata la spinta definitiva. Comprare dalle aziende agricole del posto, comprare al mercato, era un modo per fare educazione alimentare, avere la certezza di ciò che davamo ai nostri bambini e poi, ovviamente, aiutava lo sviluppo del territorio. Le materie prime utilizzate in cucina sono accuratamente scelte da aziende selezionate e certificate con il marchio Campagna Amica e questo dà a noi e ai genitori la certezza di vera genuinità e origine. Questa attività è connessa a un progetto di educazione alimentare e consumo consapevole che portate avanti durante l’anno?
Sono legate a questo tema altre iniziative? Ogni anno ha un particolare tema nella nostra programmazione didattica, il 2014 ha come tema l’alimentazione. Oltre all’adesione a Campagna Amica, abbiamo infatti previsto un anno denso di attività che vedrà coinvolti i bambini, ma anche i genitori. Sono previsti degli incontri con chef della zona, che realizzeranno dei laboratori del gusto, dove i bambini in prima persona saranno invitati a mettere le mani in pasta; ci sarà un'attenzione verso le ricette insolite, facendo scoprire a bimbi e genitori nuovi sapori e consistenze, sempre prediligendo i prodotti locali. Ci sarà anche un convegno finale su alimentazione e consumo consapevole al quale parteciperà anche Campagna Amica. Ma a parte l’anno espressamente dedicato, siamo fortemente convinti che una buona educazione alimentare dei bambini, anche in questa età precoce, e dei genitori che accompagnano i bambini in questo percorso, sia un aspetto fondamentale della nostra visione educativa generale.
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ORTI URBANI - Daniele Taffon
Claudia Migliardi - CONSIGLI PER LA VENDITA
ORTI IN AFFITTO, UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ACCREDITATE La crescente richiesta da parte dei cittadini di terra da coltivare rappresenta una chance di reddito Piccoli lotti da 50 ricavati dai campi non produttivi da concedere dietro pagamento di un canone
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a nuova frontiera dell’imprenditoria agricola risponde alla grande richiesta dei cittadini: terra da coltivare. Si tratta di una scelta aziendale precisa che sfrutta quei terreni attualmente non produttivi, perché forse marginali, per coinvolgere la cittadinanza, farla entrare in azienda, non solo per acquistare ma per coltivare dei lotti da 50 mq, in media, imparando l’arte agricola dallo stesso imprenditore. Egli potrà affittare questi piccoli campi ad un prezzo ragionevole che potrebbe aggirarsi attorno ai 400 euro all’anno. In cambio, oltre al terreno delimitato, si deve fornire acqua per irrigare e uno spazio condiviso dove fare lezioni, feste, riunioni e momenti comunitari. Evidentemente quest’idea è adatta in particolare alle aziende della fascia suburbana.
IL DECALOGO DELL’ORTO IN AFFITTO Quali sono i passi da compiere per realizzare in azienda questo progetto?
1) Individuare il terreno e progettare i lotti (da 50 mq) tenendo a mente che il cittadino chiede anche “la bellezza”. Per questo vanno immaginate delle soluzioni che abbelliscano lo spazio (cartelli colorati, fasce di delimitazione con erbe officinali, tanti messaggi simpatici da mettere qua e là nello spazio, bat box, cassette nido per gli uccelli insettivori, bug hotel, compostiera etc…). Insomma spazio alla fantasia!
2) Un regolamento chiaro e semplice da attuare.
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3) Promozione nella stampa loca-
7) Aspetti fiscali: il canone di affit-
le, attraverso volantini nei locali più frequentati da famiglie, parrocchie, centri sociali e punti di aggregazione in un raggio di una decina di chilometri.
to non viene cumulato al reddito. Il proprietario, pertanto, fiscalmente risponde solo del reddito catastale dominicale.
4) Iscrizione alla rete degli orti urbani di Campagna Amica che potrebbe dare molta visibilità al progetto.
5) Al momento del primo contatto con l’eventuale aderente è necessario sottoporgli l’iscrizione a Coldiretti. Per questo è importante coinvolgere gli uffici territoriali.
6) Veniamo allo strumento formale: si stipulano contratti di affitto di fondo rustico in deroga ai sensi dell’art. 45 della legge 203 del 03 maggio 1982. Durata del contratto (aspetti indicativi): 1-3 anni; canone da 400 €/parcella a 500 €/parcella. Il contratto deve essere registrato (tassa di registrazione: € 67,00; il contratto non necessita di marca da bollo).
8) Attività correlate: insieme alla superficie da coltivare possono essere forniti agli affittuari servizi quali: vendita di semi o piantine dell’orto, assistenza tecnica, organizzazione di corsi. 9) È necessario avere un’assicurazione per gli spazi comuni. 10) Volendo (si stabilisca nel regolamento) è possibile predisporre uno spazio al chiuso per tenere gli strumenti da lavoro degli affittuari. In questo percorso la Fondazione Campagna Amica è con voi. Per ulteriori informazioni, curiosità e domande potete telefonare allo 06489931 o scrivere una mail ad
ambiente@campagnamica.it
A Terni nasce la “costituente dell’orto” Sono sempre di più le scuole che partecipano al progetto rete degli orti urbani di Campagna Amica. A Terni, nell’istituto leonino, sono 80 i partecipanti all’orto dei miracoli. Un piccolo spazio didattico di 60 mq dove si propone la raccolta differenziata dei rifiuti, sistemi di produzione biologica e punti per la tutela della biodiversità. Il tutto finalizzato all’apprendimento del lavoro della terra nel rispetto dell’ambiente e del pae-
saggio. Un modo per far crescere le nuove generazioni con i “piedi per terra”. E non c’è che dire, dal punto di vista didattico l’orto offre sempre tanti spunti. Ve ne raccontiamo uno: la costituente dell’orto. Quale modo migliore di spiegare la costituzione se non quello di simulare una costituente? E su cosa si applica? Sul regolamento dell’orto didattico. Qualche regola condivisa per vivere lo spazio al meglio.
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LE PROMOZIONI INTELLIGENTI IN NEGOZIO
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a promozione, a differenza della pubblicità, è un’attività di marketing che si propone di: offrire un prodotto/servizio con un vantaggio supplementare al cliente, per un periodo di tempo limitato, con l’obiettivo di stimolare il cliente ad assumere un particolare comportamento. Sono di seguito riportate alcune forme di promozione che possono essere utilizzate a seconda dell’obiettivo che vi ponete.
OBIETTIVO: AUMENTARE IL NUMERO DI CLIENTI
Meccanismo: se un cliente abituale porta in negozio un nuovo cliente, si riconosce un vantaggio ad entrambi, ad esempio un piccolo sconto al nuovo cliente ed uno al cliente abituale. È particolarmente efficace in quanto basata su un rapporto di conoscenza e di fiducia reciproca tra i vostri clienti ed i loro conoscenti.
OBIETTIVO: AUMENTARE LO SCONTRINO MEDIO
Meccanismo: se il cliente spende almeno x euro o acquista un prodotto (basso vendente), avrà diritto ad uno sconto su di un altro prodotto (medio vendente) in vendita in Bottega o ad un omaggio (prodotto o gadget). Questa operazione è in grado di far aumentare la spesa totale del cliente ed ha anche il vantaggio di promuovere in modo specifico le vendite dei due prodotti. In particolar modo permette di aumentare le vendite del prodotto “basso vendente” che diventerà così un prodotto maggiormente venduto.
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OBIETTIVO: AUMENTARE IL LAVORO IN UN GIORNO SPECIFICO
OBIETTIVO: AUMENTARE LA FREQUENZA D’ACQUISTO
Meccanismo: i clienti che fanno la spesa di almeno x euro per un tot. di volte alla settimana, all’interno di un certo periodo, hanno diritto ad un omaggio o ad uno sconto speciale. Ad esempio, regalate una bottiglia d’olio d’oliva ai clienti che nel mese di giugno, hanno fatto due spese di almeno 20 euro in ogni settimana. In questo modo stimolerete il cliente a venire in negozio più spesso. Questo può incrementare la fedeltà ed anche il vostro fatturato. Lo scontrino firmato dal gestore, con il nominativo del cliente, è la prova dell’effettuazione della spesa.
Meccanismo: se il cliente effettua la spesa in un determinato giorno della settimana, ha diritto ad un vantaggio (sconto extra o omaggio). È una promozione che ha lo scopo di distribuire l’afflusso della clientela in modo più equilibrato, cercando di spostare parte della clientela dai giorni più affollati a quelli più scarichi. In questo modo potrete servire con più calma i clienti, aumentando il tempo dedicato a ciascuno e dare l’idea di un negozio che lavora con regolarità.
OBIETTIVO : AMPLIARE UN SEGMENTO DI MERCATO
Meccanismo: gli appartenenti ad una determinata categoria (ad esempio studenti, pensionati, donne in gravidanza) hanno diritto ad uno sconto speciale. Si tratta di una promozione che deve partire dall’analisi della composizione della clientela e del mercato. Se notate che tra i vostri clienti ci sono pochi giovani e ciò Vi preoccupa in quanto la clientela non si rinnova, potreste promuovere una carta studenti, e così via.
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FONDAZIONE - Francesca Santerini
Raffaella Cantagalli - FONDAZIONE
CAMPAGNA AMICA VA IN GOAL CON I GIOVANI DEL BOLOGNA CALCIO
CAMPAGNA AMICA TI AIUTA A DISEGNARE LA TUA BOTTEGA
Per il secondo anno consecutivo collaborazione vincente tra Coldiretti e la società felsinea Tanta frutta per i ragazzi dei campus rossoblù e per gli alunni delle scuole cittadine
Identità, personalità, coerenza con i Valori di Campagna Amica: quelli espressi dal claim “Il cibo giusto” sono i principi della comunicazione di tutti i punti vendita aderenti alla Rete FAI
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rutta di stagione proveniente da aziende di Campagna Amica per i giovanissimi dei City Campus del Bologna Football Club, le attività estive proposte dal team rossoblù a bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni. Nelle giornate di campus, i giovanissimi si allenano, giocano, studiano e Coldiretti li accompagna nei momenti di relax: a pranzo e merenda i ragazzi possono gustare ciliegie, albicocche e pesche a km zero grazie alle forniture che le aziende locali accreditate garantiscono settimana dopo settimana, per tutto il mese di svolgimento dei campi estivi. Questa iniziativa scaturisce dalla collaborazione tra Coldiretti e il Bologna F.C.,
diretti contribuisce a promuovere un’alimentazione sana e da filiera garantita, abbinata alla pratica sportiva (agonistica e non) promossa dal Bologna F.C.
CIBO SANO AL DALL’ARA
iniziata già da due anni, e nata per far incontrare il mondo del calcio locale (atleti, dirigenti, tifosi), e quello agricolo. Un valido strumento con cui Col-
Nell’ambito delle stesso accordo, nel corso del campionato di calcio 2012-2013, i giovani imprenditori di Coldiretti hanno distribuito frutta di stagione ai numerosissimi bambini delle scuole bolognesi e alle loro famiglie arrivati allo stadio Dall’Ara di Bologna per vedere i propri paladini rossoblù sul campo da gioco. Un filo diretto con la città che sta portando buoni frutti e che verrà riproposto anche nel prossimo campionato. Gli spalti del Dall'Ara
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dentità, personalità, coerenza con i Valori di Campagna Amica: quelli espressi dal claim “Il cibo giusto”, sono i principi su cui si deve basare la comunicazione di tutti i punti vendita aderenti alla Rete della Filiera Agricola Italiana, partendo dalle Botteghe che rappresentano il contatto quotidiano e diretto con i cittadini. La comunicazione deve essere EFFICACE, CHIARA, VISIBILE, MIRATA ED EFFICIENTE ed è per questo che la Fondazione Campagna Amica ha attivato il servizio di studio e realizzazione del progetto grafico del layout del negozio, sia esso ancora da aprire sia esso da rivisitare o perfezionare. In questo modo, con il supporto di professionisti, sono rispettate le regole fondamentali per una buona comunicazione visiva dove vengono enfatizzati i messaggi e i valori del progetto: origine italiana, trasparenza, fiducia, garanzia, salubrità, freschezza, eticità. Tutto nel rispetto delle tradizioni e della cultura dei territori, motivo per cui ogni negozio deve mantenere la sua identità e il forte legame con la sua terra. Non si parla quindi di omologazione bensì di valori comuni che rappresentano la forza del proget-
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to Campagna Amica e che coesistono con la forte identità e unicità territoriale. Il servizio è gratuito ed è sufficiente una planimetria
della superficie del locale e alcune foto: una frontale esterna e una scattata da ogni angolo di ciascun ambiente interno. Per approfondimenti, contattate il referente provinciale o regionale di riferimento di campagna amica o scrivere alla Fondazione alla mail posta@campagnamica.it. Nelle foto, un esempio di questo servizio relativo alla Bottega di Reggio Calabria: 1) Fotografia del dettaglio del banco frigo prima della realizzazione 2) Progetto di Layout grafico (qui viene riportato solo il dettaglio del banco frigo) 3) Immagine del negozio (dettaglio banco frigo) realizzato
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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Corrado Finardi - SICUREZZA ALIMENTARE
SICUREZZA ALIMENTARE - Corrado Finardi
MIELE MADE IN ITALY, ECCO COSA VA IN ETICHETTA Un prodotto che esprime al meglio le eccellenze e le diversità dell’Italia contro il rischio import Dagli ingredienti alla promozione, le regole per valorizzare al meglio il lavoro delle nostre imprese
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l miele è uno dei prodotti chiave del panorama agroalimentare italiano. In grado di restituire sapori e profumi del territorio in modo immediato si presenta come un araldo dell’”Italia profonda”, di cui esprime al meglio le eccellenze e diversità. Su scala globale il miele è sempre più soggetto ad un mercato selvaggio, e spesso senza adeguati requisiti qualitativi. Recentemente si è scoperto che il mercato Usa è assolutamente permeabile al miele cinese, e che, per impedire un adeguato riconoscimento di questo commercio, il miele viene micro-filtrato e privato del polline, per supposte esigenze di “omogeneizzazione del prodotto”. Va sottolineato come in questi ultimi anni il miele argentino o cinese stiano diventando commodity internazionali senza confini. Proprio nel 2011 la Cina è diventata il quarto paese da cui l'Italia importa miele, con 731 tonnellate (quasi mille nel 2010, dati Istat), mentre erano appena 20 nel 2008. Gli analisti stimano oggi sulle 1500 le tonnellate importate dalla Cina, terzo paese esportatore per l'Italia dopo Argentina ed Ungheria. Rifornirsi direttamente dai produttori (Farmers’ Markets e Botteghe di Campagna Amica o circuiti complementari) consente allora di recuperare aspetti fiduciari che rischiano di essere persi circa le caratteristiche reali del prodotto acquistato.
L’ETICHETTA Nell’etichetta del miele, in base alla normativa vigente, bisogna indicare obbligatoriamente gli
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aspetti come presentati nel box a a fondo pagina.
DENOMINAZIONE DI VENDITA E ORIGINE BOTANICA O FLOREALE Sulla scorta del D. lgs 179/04, attuazione della Direttiva 2001/110/CE, oltre alla menzione minima sufficiente “miele” è possibile indicare a integrazione: - “miele di…” seguito dalla specie botanica; è consentito avere una indicazione di due specie floreali o vegetali, a patto che (a) siano entrambe significativamente presenti (b) da varietà presenti sullo stesso territorio (c) con tempi sincroni di produzione del nettare. Qualora non si rispettino tali requisiti, si può nondimeno utilizzare la menzione “miele millefiori” (v. sotto).
- “miele di fiori di…” seguito dalla specie botanica; la dizione “miele millefiori”, è inoltre possibile. Tuttavia con “millefiori” si intende un miele naturalmente ottenuto per impollinazione in risposta ad un ambiente con diverse varietà floreali. Se invece la presenza di diverse varietà floreali è il risultato dell’azione artificiale umana, bisogna indicare “miscela di mieli”. - “miele di nettare di…” seguito dalla specie botanica; - “miele di melata di…” seguito dalla specie botanica; Il miele può però anche essere definito in denominazione di vendita (art. 2 d. lgs 179/2004) sulla base di aspetti di trasformazione o estrazione, come: miele in favo, miele scolato, miele centrifugato, miele torchiato, miele filtrato.
INGREDIENTI E ASPETTI DI TRASFORMAZIONE Ricordiamo che in base alla normativa vigente, - È vietato aggiungere al miele qualsiasi ingrediente alimentare, ivi compresi gli additivi, ed effettuare qualsiasi altra aggiunta se non di miele. - Nel caso si intenda proporre miele con altri ingredienti, si dovrà utilizzare in etichetta come denominazione di vendita l’indicazione “Preparazione a base di miele e…” - Il miele deve essere privo di sostanze organiche e inorganiche estranee alla sua composizione. - Il miele non deve presentare un grado di acidità modificato artificialmente. - Il miele non deve essere stato riscaldato in modo da distruggerne o inattivarne sensibilmente gli enzimi naturali. - È vietato estrarre polline o componenti specifiche del miele, a meno che ciò sia inevitabile nell'estrazione di sostanze estranee inorganiche o organiche.
ORIGINE E PROVENIENZA
Indicazioni obbligatorie 1. Denominazione di vendita.
rantite fino alla data indicata.
2. Paese di raccolta (almeno 1,2 milllimetri di carattere mediano).
6. Lotto (da indicare sempre, salvo quando il TMC sia espresso con giorno/mese/anno), è un codice alfanumerico preceduto dalla lettera “L”.
3. Produttore (Nome e Cognome, Indirizzo e numero civico, Comune). 4. Stabilimento (se diverso dalla sede legale). 5. Termine Minimo di Conservazione (TMC), diversamente dalla data di scadenza non segnala aspetti problematici di sicurezza alimentare ma solo il perdurare delle caratteristiche organolettiche, ga-
7. Quantità netta (peso netto, in Kilogrammi o grammi). 8. (Sigillo di garanzia- sebbene non faccia parte in senso stretto dell’etichetta, è obbligatorio a indicare che il prodotto fino all’apertura conserva le caratteristiche igenico-sanitarie e qualitative richieste).
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
È fatto obbligo- a partire dalla normativa europea- di indicare il paese di provenienza del miele (“Origine: Italia”). E’ possibile anche geo-referenziare il proprio miele riferirendosi a “regioni, luoghi o territori ben identificati”, dando un valore concreto e non solo poetico o suggestivo all’indicazione. Ad esempio come la dizione “miele di bosco dell’Appennino centrale” risulta troppo generica, lo stesso dicasi per “miele di collina, miele di montagna” e altre menzioni, che difettando di specificità.
ETICHETTATURA NUTRIZIONALE Sebbene non sia obbligatorio produrre una etichettatura nutrizionale per il miele, su base volontaria può essere fatto.
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* Un sigillo di garanzia di integrità della confezione è necessario per la messa in vendita
Miele
Miele
* Un sigillo di garanzia di integrità della confezione è necessario per la messa in vendita
BIOLOGICO oppure DA AGRICOLTURA BIOLOGICA
ITALIANO
MIELE di ACACIA
ITALIANO
MIELE di ACACIA
Apicoltura XXX (Nome Azienda) Via XXX , Città XXX (Indirizzo azienda)
Sede stabilimento XXX (Indirizzo stabilimento e CAP )
AGRICOLTURA UE
Apicoltura XXX (Nome Azienda) Via XXX , Città XXX (Indirizzo azienda) Sede stabilimento XXX (Indirizzo stabilimento e CAP )
Da consumarsi preferibilmente entro la fine: mese/anno (2 ANNI) Anno di produzione XXXX L XXXXX (numero di lotto)
0,5 Kg e
Da consumarsi preferibilmente entro la fine: mese/anno (2 ANNI) Anno di produzione XXXX L XXXXX (numero di lotto)
500g e
0,5 Kg e
500g e
Conservare in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e da fonti di calore
Codice identificativo XXXXXXX - Organismo di controllo XXX autorizzato con DM Mipaaf n. XXX del XX/XX/XX in applicazione del Reg. CE n. 834/2007
Non disperdere il contenitore nell’ambiente
Conservare in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e da fonti di calore Non disperdere il contenitore nell’ambiente
Nel qual caso, il consiglio che diamo ai produttori è quello di anticipare (in base ad un orientamento della Commissione Europea è possibile farlo) le disposizioni del Reg. (UE) 1169/2011. I format possibili e legalmente validi al momento sono in ogni caso due: - Quello che deriva dalla Direttiva 496/90 (energia-kcal/joule, proteine, carboidrati, grassi). E’ destinato a uscire di scena dal 2016. - Quello che origina dal reg. 1169 (energia – Kjoule/kcal, proteine, carboidrati, di cui zuccheri, grassi, di cui saturi, sale/sodio). A norma del regolamento in ogni caso non corre nessun obbligo (Allegato V) per l’indicazione nutrizionale, in quanto alimento mono-ingrediente non trasformato (““sostanza dolce naturale”...). - Circa claims o messaggi volontari, bisogna non fuorviare il consumatore con aggettivi come
“(miele) puro”, “(miele) vergine”, (miele) “grezzo”, e simili. Proprietà di salute non autorizzate (“antisettico”, “curativo”, “per la tosse”, “balsamico”) sono bandite.
SPUNTI PER MIGLIORARE LA NORMATIVA Poco chiaro infine è il “divieto” a metà fatto dalla Direttiva 110, che vieta e allo stesso tempo consente di estrarre polline dal miele. Il polline è fondamentale per una rintracciabilità analitica del miele, e serve a dargli una identità geografica. Alla luce di quanto sta accadendo negli Usa, anche in Europa si dovrebbe intervenire e fare chiarezza su questo aspetto, in un momento in cui asportare il polline può diventare il cavallo di Troia per mascherare l’origine, con frodi e raggiri di vario tipo, e in un momento in cui il commercio di miele è sempre più globalizzato.
Indicazioni facoltative 1. Anno - stagione di produzione.
4. Loghi BIO – DOP.
2. Origine botanica-floreale.
5. Modalità conservazione (es “Conservare in ambiente fresco e al riparo da fonti di luce e calore”).
3. Aspetti di trasformazione-produzione.
6. Diciture riciclaggio imballo.
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FONDAZIONE - Pietro Hausmann
LA PESCA DI CAMPAGNA AMICA PER RILANCIARE L’ITTICO ITALIANO Il progetto di Fondazione si arricchisce di un altro importante tassello con Coldiretti ImpresaPesca Un impegno comune per promuovere il pescato made in Italy accorciando la filiera
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l programma per la Pesca e l’Acquacoltura italiana è finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ed ha come obiettivo la valorizzazione del pesce pescato e allevato nel nostro paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l’identità nazionale del prodotto, ma anche la tutela della sua identità e l’educazione del cittadino-consumatore verso stili di vita alimentare più compatibili. Le imprese socie di Coldiretti Impresa Pesca stanno lavorando affinché il loro prodotto della pesca e dell’acquacoltura, possa entrare in modo permanente e strutturato nei vari circuiti di vendita diretta che operano in maniera capillare
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su tutto il territori nazionale, con il marchio Campagna Amica, insieme a tutti gli altri prodotti agricoli di origine italiana, con la declinazione di “PESCA AMICA”. UN PATTO CON IL CONSUMATORE Una produzione, quella di Coldiretti Impresa Pesca, in linea con
le norme nazionali e comunitarie e nell’ottica dei principi guida della FAO sulla pesca sostenibile, finalizzata a ridurre l’impatto delle attività umane sull’ecosistema marino. Alla base della filosofia di Coldiretti Impresa Pesca, c’è l’obiettivo di accorciare la filiera per tutte le tipicità ad alta valenza di identità territoriale e costiera; promuovere il consumo delle specie ittiche di minor interesse del mercato; sottoscrivere un patto con il consumatore per una pesca ed un allevamento sostenibili; arrivare a migliorare l’identificazione di “prodotto italiano” e condividere con tutta la filiera dell’ittico la tutela del “Made in Italy”.
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WWW.RIVISTADGA.IT
IL DECRETO DEL FARE TAGLIA L’ACCISA SUL GASOLIO DA SERRA Il provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri ha accolto le richieste della Coldiretti Una risposta importante per il rilancio del settore orticolo e florovivaistico
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n Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il d.l. 21 giugno 2013, n. 69 Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. Il provvedimento ha come base le 6 Raccomandazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea il 29 maggio 2013 nel quadro della procedura di coordinamento delle riforme economiche per la competitività («semestre europeo»). In particolare, i diversi interventi rispondono alle raccomandazioni di semplificare il quadro amministrativo e normativo per i cittadini e le imprese, nonché di abbreviare la durata dei procedimenti civili, riducendo l’alto livello del contenzioso civile e promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali; sostenere il flusso del credito alle attività produttive anche diversificando e migliorando l’accesso ai finanziamenti; intensificare gli sforzi per scongiurare l’abbandono scolastico e migliorare qualità e risultati della scuola; proseguire la liberalizzazione nel settore dei servizi e migliorare la capacità infrastrutturale, incluso nel settore dei trasporti.
“TASSA” RIDOTTA A 25 EURO Di particolare importanza per il settore agricolo è il taglio dell’accisa sul gasolio utilizzato per il riscaldamento in serra (art. 6). La nuova norma prevede che l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22% dell’accisa ordinaria, venga ridotta a 25 euro per mille litri, a condizio-
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Novità anche sul fronte ambientale e gestione rifiuti ne che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisca l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e IAP, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa, da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dei continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a rispettare la progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali. Lo stesso decreto (art. 45) riconosce anche a strutture o enti diversi dal Dipartimento per i trasporti terrestri, la competenza alla omologazione delle macchine agricole, a condizione che possiedano i requisiti previsti da apposito decreto ministeriale.
LE MODIFICHE AMBIENTALI In campo ambientale le principali modifiche apportate dal d.l. 69/2013 (art. 41) alla normativa vigente riguardano:
1) la gestione delle acque sotterranee (è stato riscritto completamente il testo dell'art. 243 del d.lgs. n. 152/2006); 2) le terre e rocce da scavo (le modifiche riguardano l'art. 184 bis, cui viene aggiunto il comma 2 bis in base al quale si chiarisce che il d.m. 161/2012 si applica solo alle terre e rocce da scavo che provengono da attività o opere soggette a valutazione d'impatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambientale e non alle ipotesi disciplinate dall'art. 109 del Codice ambientale, che tratta invece della immersione in mare di materiale derivante da attività di scavo e attività di posa in mare di cavi e condotte); 3) le matrici materiali da riporto (il d.l. 69/2013 contiene modifiche al Decreto ambiente - d.l. 2/2012, convertito in legge 28/2012 - che all'art. 3 riporta l'interpretazione autentica dell'art. 185 del d.lgs.152/2006, in materia di matrici materiali di riporto); 4) gli interventi di adeguamento del sistema dei rifiuti nella Regione Campania (si predispone uno strumento per l’accelerazione delle procedure di competenza degli Enti locali per la realizzazione e l’avvio degli impianti di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, già previsti dalla normativa e dalla pianificazione vigente ma non ancora realizzati). Tutte le disposizioni sopra indicate potrebbero trovare conferma o modifica nel corso dei lavori di conversione in legge del decreto, attraverso apposita legge di conversione da emanarsi prossimamente.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
Angela Galasso - AGRICOLTURA CIVICA
AGRICOLTURA CIVICA - Angela Galasso
AGRICOLTURA CIVICA E SOCIALE A TORINO PER FARE LA PROPRIA PARTE Evento speciale nel capoluogo piemtontese per premiare le esperienze più innovative del settore Ospite d’onore dell’iniziativa promossa da Campagna Amica il “pioniere” Pierre Rabhi
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l weekend del 31 maggio-2 giugno a Torino è stato una “full immersion” di agricoltura e partecipazione. Ospite d'eccezione: Pierre Rabhi, origine algerine (1938), contadino, pioniere dell'agro-ecologia in Francia, esperto internazionale per la lotta contro la desertificazione, fondatore dell'associazione Terre&Humanisme nel 1992 divenuta nel 2010 un movimento (il Colibrì, nome ispirato ad un'antica leggenda amarinda, che oggi conta in Francia 60.000 aderenti), saggista che non solo professa la necessità di cambiare il mondo, a partire dall'agricoltura e dalle alleanze fra mondo agricolo e società, ma propone soluzioni e, soprattutto, le applica. Il “Weekend Rabhi” è stato organizzato da Il Festival Per sentieri e remiganti (www.persentierieremiganti.it), e AiCARE (Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile e Etica), con il sostegno di Coldiretti Torino ed in collaborazione con Cinemambiente, Cottolengo, Camera di Commercio Torino e l'Alliance Française di Torino. Pierre Rabhi ha incontrato il pubblico in diversi appuntamenti: in un museo, in un cinema, presso alcune scuole, in una biblioteca comunale, in un parco pubblico, in alcune aziende agricole e dovunque ha trovato centinaia di persone ad attenderlo ed ascoltarlo.
UN SEMINARIO PER CONDIVIDERE Si è trattato di “giorni in cui si sono rafforzati legami e aspirazioni comuni” ha sostenuto Rabhi, giorni importanti dunque, in quanto “dalle difficoltà e dalle crisi non si uscirà da soli, ma soltanto insieme” Proprio in tale ottica, la fondazione Campagna Amica il 31 maggio
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a Torino, con la preziosa collaborazione di Coldiretti Piemonte, ha realizzato il seminario di aggiornamento e formazione sull'agricoltura sociale “Conoscere e comprendere l'innovazione che c'è per agire”, destinato sia alle imprese, agricole e cooperative, sia ai tecnici delle federazioni, al quale hanno partecipato circa 60 persone provenienti oltre che dal Piemonte, dalle federazioni della Liguria, Lombardia, Valle d'Aosta e Veneto.
LA CAMPAGNA SI FA SOCIAL E di innovazione e cambiamento si è parlato anche il 1° giugno, in occasione della premiazione della terza edizione dell'Agricoltura Civica Award, premio assegnato da AiCARE, con il patrocinio quest'anno di Inea (Istituto nazionale di economia agraria), a quelle esperienze in cui l'agricoltura pur continuando a produrre cibo per la società, lo fa in una prospettiva di accoglienza e civismo, pensata e progettata a tal fine. Il primo momento della giornata è stato rappresentato dalla premiazione dei vincitori che hanno portato le proprie storie. La fondazione Campagna Amica, partner del progetto, ha premiato il vincitore del premio Agricivic-
Consumer, la Cooperativa I.So.La., con la seguente motivazione: per il lavoro di educazione e di trasmissione di una filosofia di consumo diversa, capace di coniugare benessere e rispetto. Per l’impegno nel trasmettere e diffondere nuovi stili di consumo e di vita. A seguire si è tenuta la tavola rotonda Agricoltura civica, come costruire il cambiamento oggi: una riflessione condotta dal climatologo e saggista Luca Mercalli alla quale diversi esperti e rappresentanti del mondo universitario, associativo, agricolo e istituzionale hanno portato i propri contributi rispetto al ruolo ed allo sviluppo dell'agricoltura civica nella società italiana.
OLTRE LA RAPPRESENTANZA Le riflessioni di alcuni dei partecipanti alla giornata: Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti Piemonte e Torino) ha evidenziato come dal lavoro di questi anni sul territorio, Coldiretti ha imparato ad andare oltre la consueta rappresentanza di categoria, per diventare interlocutore di tutti gli attori che operano nei territori. Le attività della fondazione Campagna Amica, nell'ambito del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana, sono proprio
La leggenda del Colibrì Un giorno, dice la leggenda, ci fu un enorme incendio nella foresta. Tutti gli animali erano terrorizzati e osservavano inermi il disastro. Solo il piccolo colibrì era occupato e andava a prendere nel fiume delle gocce d'acqua col proprio becco per gettarle sul fuoco. Dopo un po', l'armadillo, infastidi-
to dalla sua agitazione lo derise: “Colibrì! Ma che fai, sei pazzo? Non è con queste gocce d'acqua che riuscirai a spegnere il fuoco!” E il colibrì gli rispose: “Lo so, ma io faccio la mia parte.” Chi è Pierre Rabhi: http://aicareaward.org/giuria/ pierre-rabhi
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
rivolte alla costruzione di alleanze virtuose fra il mondo agricolo e i cittadini sperimentando percorsi originali e concreti in grado di restituire al cibo un valore capace di andare oltre al solo prezzo. Roberto Weber (presidente Swg) ha evidenziato come le esperienze di agricoltura civica rientrino nella
sfera dei beni comuni e come in questo settore i veri protagonisti siano le persone. L'agricoltura civica rappresenta una sorta di laboratorio, in cui si esprime la vitalità della società civile, sviluppatosi finora in totale assenza della politica, da cui tuttavia potrebbe dipendere la velocità con cui si svilupperà per
diventare massa critica. La giornata si è conclusa con l'intervento di Pierre Rabhi, che ha affermato “qui è successo qualcosa di magnifico oggi: creatività e impegno orientati al bene di tutti” per poi presentare al pubblico degli Awards l'agroecologia e gli obiettivi e le azioni del movimento del Colibrì.
I vincitori dell'Agricoltura Civica Award 2013 SEZIONE BUONE PRATICHE Categoria Agricoltura sociale: Cooperativa AgricooPecetto Motivazione: Perché è un’esperienza completa, un’impresa che ha dimostrato la capacità di costruire reti e relazioni, in grado di coinvolgere molteplici attori attorno a finalità comuni. Categoria Orti condivisi: Friarielli Ribelli Motivazione: Incarnano lo spirito dell’orto condiviso con energia, entusiasmo e apertura. Il tutto sotto forma di un attivismo inedito ma forse modello per il futuro. Categoria Oltre la didattica: Azienda Bussolino Gilberto Motivazione: “Solo i bambini sanno cosa cercare”. Per aver coniugato e declinato l’attività agricola con la tecnologia definendo un modello educativo innovativo, senza perdere la Via Maestra della Natura. Categoria Incontro produttoriconsumatori: Cooperativa Arvaia Motivazione: Essere cittadini è un diritto ma è anche una responsabilità. Per aver ricostruito un modello di comunità che va oltre la partecipazione, in cui produttori e consumatori si fondono e si prendono cura l’uno dell’altro e insieme della città. Categoria Outsiders: Biorekk Motivazione: “Le merci hanno un prezzo, le persone un valore”(Kant). Apprezziamolo è un modello in cui anche i prodotti diventano valori e strumenti per il cambiamento.
SEZIONE MEDIA Categoria Articoli: Semi che crescono, Chiara Spadaro Motivazione: Il reportage con informazioni, descrizioni e interviste a più voci sul campo risulta vivido ed efficace e riesce a trattare temi legati all’economia e alle esperienze avvicinando lettori diversi. Categoria Video: Ecomerenda a scuola, Giuseppe Jepis Rivello Motivazione: Il messaggio è forte nel contenuto e immediato nella ricezione. L'urgenza del tema, grande e con ricadute su tutta la nostra società, ha una sorta di valore sociale assoluto e in sé. Categoria Foto: Coltivar condividendo, Aldo Pavan Motivazione: Unisce la qualità dell’immagine con l’espressività ed il coinvolgimento dei personaggi. PREMI SPECIALI Young Innovators: Cambuse Critiche Motivazione: “Qualcosa non va in questo mondo, e noi siamo qui per cambiarlo". Per essere passati dalla conoscenza e comprensione degli stili di consumo alla costruzione concreta di un’alternativa ed alla sua diffusione. AgriCivicConsumer: Cooperativa I.So.La. Motivazione: Per il lavoro di educazione e di trasmissione di una filosofia di consumo diversa, capace di coniugare benessere e rispetto. Per l’impegno nel trasmettere e diffondere nuovi stili
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di consumo e di vita. Pubblica Amministrazione Virtuosa: Comune di Udine Motivazione: Per il ruolo svolto nell’organizzare e nel sostenere la crescita di reti e di relazioni, per aver promosso strumenti concreti al fine di attivare percorsi di partecipazione e collaborazione fra cittadini e amministrazione nella tutela e valorizzazione di beni comuni. Premio Olio Giusto: La Poderina Toscana – Progetto Amiata Responsabile Il premio speciale Olio Giusto è stato assegnato nell'ambito del concorso internazionale per oli Extra vergini e paesaggi olivicoli Extrascape, tenutosi a San Martino in Pensilis in Molise lo scorso 30 aprile. L'Olio Giusto è quindi il migliore olio nel migliore paesaggio all’interno della categoria Agricoltura Sociale. MENZIONE SPECIALE Promozione digitale – Per la miglior comunicazione Assegnato da Redomino srl, partner tecnologico dell’Agricoltura Civica Award 2013. Orti scolastici (Emilio Bertoncini) Coltivando (Politecnico di Milano) La Semente (Claudia Ballante) Cooperativa Sociale Giovani in Vita Officine Corsare Ecomerenda a scuola (Giuseppe Jepis Rivello)
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Toni De Amicis - FILIERA COLTA
LETTO PER VOI - Stefano Masini
IL “CIBO CRIMINALE” CHE MINACCIA LA SPESA E IL MADE IN ITALY Un viaggio tra frodi e responsabilità chi di attenta alla salute dei cittadini e danneggia le aziende Il libro di Mara Monti e Luca Ponzi svela i retroscena del nuovo business della mafia italiana
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occasione di leggere “Cibo Criminale” mi è stata anticipata con la consegna, da parte degli Autori, delle bozze, che hanno subito provocato interesse e condivisione per la lucida ricostruzione delle trame e la puntuale ricerca delle fonti, descrivendo, filiera per filiera, frodi e collusioni di imprenditori e funzionari della pubblica amministrazione capaci di attentare alla salute dei cittadini ed alla stabilità dell’economia, mostrando la falsa apparenza dell’origine italiana di prodotti per lo più di scarsa qualità, avariati e alterati. I fenomeni di frode sono, infatti, legati all’uso di moderne tecnologie applicate alla fase di trasformazione o di vera e propria rigenerazione degli ingredienti connotati da una proiezione geografica allargata al mercato globale degli scambi e concretano pratiche illegali con un forte impatto sul nostro sistema economico legato ai territori e alle tradizioni spesso attraverso pervasivi inserimenti di matrice mafiosa nel tessuto economico.
LA MOZZARELLA DELLA CAMORRA Il maggior pregio del volume è, dunque, quello di aver documentato i diversi episodi come racconti di tecnica gialla: di fare, cioè, delle vicende di cronaca e giudiziarie materia narrativa con una compiuta informazione in grado di rendere circostanze ed eventi di interesse vivissimo tramite oggettivi riscontri che diventano episodi di inquietante saggistica. Dalla mafia dei prosciutti alla mozzarella della camorra; dall’apertura di lavanderie che ripuliscono olio tunisino alla falsificazione di pomodoro cinese: con il controllo dei mercati,
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ni, simboli, colori e paesaggi della nostra geografia: un problema per il paese anche sul piano della perdita della funzione di presidio ambientale e sociale dell’agricoltura a causa dell’abbandono di luoghi e della perdita di mestieri non più remunerativi a causa della concorrenza sleale. Solo se si vince questa sfida, legata alla legalità, sarà possibile ripartire con vitalità e decisione: bisogna rimboccarsi le maniche, decidendo di contrastare con più efficaci sanzioni e disincentivi i criminali contraffattori. Cibo criminale - Mara Monti e Luca Ponzi Newton Compton Editori - € 9,90
la responsabilità dei grandi marchi, la collaborazione di veterinari e dipendenti sanitari. Il contesto appare sempre lo stesso: violenza, aggressione e saccheggio del nostro più autentico made in Italy alimentare in vista di smisurati illeciti guadagni con disprezzo per il lavoro degli agricoltori e la fiducia riposta dei cittadini consumatori. È la grande truffa a un brand collettivo – il made in Italy – che impoverisce tutti oltre a provocare indignazione e risentimento, richiedendo che siano finalmente scacciati dagli scaffali dei supermercati prodotti con marchi ben precisi – citati, nei diversi capitoli, dagli Autori senza alcuna esitazione – dopo aver consultato carte processuali e derubricato nastri di intercettazioni telefoniche.
UN CONSUMO PIÙ CONSAPEVOLE Questo libro non insegna certo a fare la spesa, ma apre gli occhi alla realtà di un consumo del tutto inconsapevole di prodotti che si vendono solo perché c’è scritto Italia o, meglio, perché evocano immagi-
L’ANTIDOTO DI CAMPAGNA AMICA Da questo punto di vista la lettura di "Cibo criminale" ci aiuta, perché rispetto alla serie dei fenomeni insidiosi che attentano al made in Italy sollecita il massimo impegno non tanto delle forze dell’ordine citate per l’incisivo ruolo di contrasto, quanto, soprattutto, dei cittadini consumatori resi finalmente responsabili dell’accesso ad un patrimonio di conoscenze specialistiche e protagonisti dell’impegno di prendersi cura della sicurezza e della qualità del cibo che ogni giorno portiamo in tavola. Per quanto ci riguarda, la nostra parte la stiamo facendo con la più vasta infrastruttura mercatale europea attraverso l’apertura di punti vendita diretti in grado di offrire al consumatore prodotti realmente tracciati e controllati di cui l’agricoltore assume la responsabilità, con l’immediata associazione della sua presenza sul mercato per rispondere alla fiducia dei consumatori ripongono nell’origine territoriale dei prodotti. Insomma, Campagna Amica diventa il vero antidoto all’illegalità riscontrata nelle filiere agroalimentari.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
PER CHE COSA LOTTIAMO: I VALORI ALLA BASE DI CAMPAGNA AMICA Una battaglia comune per far crescere la vera agricoltura “Made in Italy” e tutelare l’ambiente Creare un nuovo modello di sviluppo più equo e responsabile per tutti
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a nostra Fondazione fin dai suoi primi passi si è sempre posta il problema di come conquistare il consenso dei cittadini a sostegno della battaglie necessarie e per far crescere la vera agricoltura “Made in Italy”. Di seguito ci piace riportare alcune considerazioni che rappresentano quel “cemento valoriale”, su cui mondo agricolo e società civile, condividendo battaglie comuni, contribuiscono a costruire un nuovo modello di sviluppo, più equo e più responsabile per tutti.
LA BUONA AGRICOLTURA È SOSTENIBILE E CONSERVA LE RISORSE ED IL PAESAGGIO L’agricoltura è chiamata a conservare, ed in alcuni casi a rigenerare, le risorse territoriali (suolo, acqua, biomasse, biodiversità). Superando l’agricoltura “di rapina”, attuata spesso dalle multinazionali, si può puntare alla sostenibilità con un approccio nuovo all’ambiente, capace anche di ricostituire progressivamente il capitale delle risorse naturali. La buona agricoltura contribuisce sempre alla costruzione ed alla manutenzione del paesaggio.
SIAMO PER LA COSTRUZIONE DEI SISTEMI LOCALI, GUARDANDO AL GLOBALE Globale e Locale non sono più in antitesi. Leggere in armonia questi due concetti significa costruire sistemi locali capaci di guardare al globale non come una guerra da combattere, ma come ad un sistema integrato da costruire. È importante ricominciare a produrre in prossimità dei luoghi di consumo, per la qualità, l’ambiente ed anche per la stabilizzazione del lavoro. Questo per noi è il significato più vero del “chilometro zero”.
VOGLIAMO MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA NELLA CAMPAGNE Se vogliamo riequilibrare il rapporto tra città e campagna e scongiurare il pericolo del progressivo inurbamento, dobbiamo garantire la qualità della vita delle zone rurali: questo però significa migliori servizi (viabilità, sanità, scuole, abbatti-
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mento del digital divide, etc.) in molti territori, che spesso sono lasciati soli a se stessi dalle politiche di sviluppo degli enti pubblici locali.
LA NOSTRA SOCIETÀ DEVE DARE MAGGIORE IMPORTANZA ALLA FORNITURA DI ALIMENTI La costruzione di sistemi stabili basati sull’agricoltura “di territorio” garantisce equilibrio nella crescita della società, consolidamento di posti di lavoro non aleatori e scambi commerciali equi (oggi sbilanciati verso paesi forti acquirenti che dettano regole e paesi deboli fornitori). In questo caso il paradosso è quello di paesi in via di sviluppo che concentrano forze e investimenti in produzioni di pregio, per proporsi poi nei mercati occidentali a discapito dell’autosufficienza.
PROMUOVIAMO UN MODELLO DI CONSUMO RESPONSABILE Tutti hanno diritto di scegliere cosa comprare e di sapere cosa stanno comprando. Noi pensiamo che sia importante conoscere l’origine di un prodotto, chi lo ha prodotto e con quali valori.
L’AGRICOLTURA MODERNA È MULTI-FUNZIONALE: DOBBIAMO TRASFORMARE LA NOSTRA CAMPAGNA L’agricoltura non è solo alimentare. Questo è vero non solo nei paesi evoluti. Investire nella produzione di servizi legati alla produzione agricola significa ottenere valore aggiunto, quindi ricchezza che non è sganciabile dal territorio (che non è de-localizzabile). Su tutti questi temi Fondazione Campagna Amica – promossa dalla più grande forza sociale del mondo agricolo e rurale, quale è oggi Coldiretti – non ha risparmiato energie e iniziative. Dalla Sicilia al Trentino, in ogni angolo più remoto del nostro Paese, spesso in aree marginali e svantaggiate ha saputo dare un prezioso contributo nel rimotivare imprenditori scoraggiati, nel riaprire spazi di mercato che sembravano perduti e nel ridare speranza nel futuro a un pezzo del nostro Paese che si sta dimostrando sempre più utile al superamento di questa crisi economica che ci attanaglia ormai da troppi anni.
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA