NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA
ANNO VI - N°43 - 2015
PRIMO PIANO
EXPO 2015
VE T IT RIN AL A IA D N E Sp E AD LLE R eci ale EXPO EGIO NI
L'AGRICOLTURA ITALIANA È LA PIÙ "GREEN" D'EUROPA
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Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma
"NEL MONDO UNO SU TRE LAVORA IN AGRICOLTURA"
Roberto Moncalvo - PRIMO PIANO
SOMMARIO
Coordinatori regionali Valle d'Aosta Erik Verraz Piemonte Maria Chiara Bellino Lombardia Francesco Goffredo Veneto Luca Motta Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando Liguria Ester Perri E.Romagna Maria Adelia Zana Toscana Simon Querci Umbria Silvia Zoppitelli
Marche Michela Fabiano Lazio Maurizio Ortolani Abruzzo Mauro Pasquale Del Ponte Molise Antonio Verratti Campania Alessandra Nobilione Basilicata Lino Sivolella Puglia Teresa Depetro Calabria Pietro Sirianni Sicilia Ignazio Manzone Sardegna Andrea Delogu
Contatti Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma
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Il presidente Moncalvo sottolinea il ruolo determinante degli agricoltori per sfamare il pianeta. “Expo è un’occasione per ripensare le filiere del cibo”
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PRIMO PIANO - Roberto Moncalvo “Nel mondo uno su tre lavora in agricoltura"
no su tre nel mondo lavora in agricoltura o nella pesca con 2,5 miliardi di persone impegnate quotidianamente a sfamare il pianeta che molto spesso vivono però in condizioni di povertà perché manca un adeguato riconoscimento sociale ed economico del lavoro nei campi”. Lo ha detto il presidente Roberto Moncalvo ad Expo, nel presentare un’analisi della Coldiretti diffusa in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura. “La globalizzazione dei mercati a cui non ha fatto seguito quella delle regole ha delegittimato il cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi con gli effetti che vanno dalle speculazioni sulle materie prime agricole al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri, il cosiddetto land grabbing – ha denunciato Moncalvo –. L’Expo è una enorme occasione per ripensare a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo e perseguire un modello di sviluppo sostenibile che garantisca un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo sicuro e accessibile a tutti, in Italia e nei Paesi più poveri”.
FONDAZIONE - Redazione L’agricoltura italiana è la più “green” d'Europa
FONDAZIONE - Redazione A Maranello il farm restaurant per gli amanti delle “rosse"
INSERTO SPECIALE LA VETRINA DELLE REGIONI ITALIANE AD EXPO ORTI URBANI - Daniele Taffon Pollice verde per 1 italiano su 2 cresce la rete degli orti urbani
FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli Con l’intesa Fondazione-Bormioli vincono le aziende della rete
LETTO PER VOI - Stefano Masini L’agricoltura sa coniugare lo sviluppo e l’ambiente
FILIERA COLTA - Toni De Amicis Sapore e benessere: la forza di Campagna Amica
Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica
Il presidente Moncalvo
Presidente Roberto Moncalvo Direttore Generale Toni De Amicis
“ NEL MONDO UNO SU TRE LAVORA IN AGRICOLTURA”
LAVORARE SU SOVRANITÀ ALIMENTARE
"L'emergenza alimentare non si risolve con i prezzi bassi all'origine"
Direttore Responsabile Paolo Falcioni Coordinamento editoriale Massimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli Pamela De Pasquale Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Ermanno Coppola, Marina Faraone, Corrado Finardi, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann, Rolando Manfredini, Giovanni Manfroni, Stefano Masini, Elisabetta Montesissa, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli
NEL MONDO 570 MLN DI AGRICOLTORI “L'emergenza alimentare non si risolve con i prezzi bassi all'origine per i produttori perché questi non consentono all'agricoltura di sopravvivere e con la chiusura delle imprese destrutturano il sistema che non è più in grado di riprendersi – conclude il presidente –. Occorre investire nell'agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni territoriali per sfamare prima di tutto le popolazioni locali e sfuggire all'omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall'estero”. Sono 570 milioni le aziende agricole presenti nel mondo delle quali – sottolinea la Coldiretti – ben l’88 per cento di tipo familiare, che sono la stragrande maggioranza sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Di queste ben il 35 per cento si trova in Cina, il 24 per cento in india e solo il 7 per cento in Asia Centrale ed in Europa dove l’Italia si presenta all’Expo con 155mila imprese in meno rispetto all’inizio della crisi nel 2007 e non può permettersi dl perdere l’opportunità di rilancio offerta dalla grande esposizione universale.
In copertina Irene Grasso, collaboratrice azienda agricola biologica Orto San Paolo (Catania) Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 130 – Roma Impaginazione: Studio Polpo Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica
“È necessario – sostiene Moncalvo – lavorare sulla sovranità alimentare con politiche ed investimenti dei Governi volti a favorire la crescita delle agricolture dei diversi Paesi e regole commerciali rispettose e consapevoli del valore del cibo ma anche promuovere azioni di riequilibrio all’interno della catena alimentare che contribuiscano alla valorizzazione e alla remunerazione delle produzioni agricole. Oggi secondo lo studio della Coldiretti per ogni euro speso dai consumatori italiani per l’acquisto di prodotti alimentari appena 15 centesimi arrivano agli agricoltori ed in alcuni casi i compensi non sono neanche sufficienti a coprire i costi di produzione o a dare da mangiare agli animali allevati, come nel caso del latte”.
SONO DIVENTATI OLTRE 10.000 I PUNTI DI CAMPAGNA AMICA
TRA FARMERS MARKET, AZIENDE AGRICOLE, AGRITURISMI, BOTTEGHE, RISTORANTI E COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE CON NOI CONDIVIDONO LE RAGIONI, GLI OBIETTIVI, I VALORI VALORI EE UN UN UNICO UNICO SISTEMA SISTEMA DI DI CONTROLLO. CONTROLLO.
È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta, dallo a un amico interessato a conoscerci
Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano
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FONDAZIONE - Redazione
Redazione - FONDAZIONE
L’AGRICOLTURA ITALIANA È LA PIÙ “GREEN” D'EUROPA Expo 2015 ha celebrato il quattordicesimo “compleanno” della Legge di Orientamento Una vera e propria rivoluzione per l’attività agricola che è alla base dei primati del Made in Italy
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agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea. È quanto è emerso all’incontro “L’agricoltura che sconfigge la
L'Italia è l'unico paese europeo a vantare 271 prodotti Dop-Igp crisi, la sfida della multifunzionalità” organizzato ad Expo da Coldiretti e Univerde a quattordici anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) che ha rivoluzionato l’attività agricola. L’Italia è l’unico Paese che può vantare 271 prodotti a denominazione di origine (Dop/ Igp) superiori a quelle registrate dalla Francia, su ben 43.852 imprese biologiche pari al 17% di quelle europee, davanti alla Spagna ma è anche al vertice della
sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomunitari (6,3%).
MILLE MODI DI FARE AGRICOLTURA La rete di vendita diretta degli agricoltori di Campagna Amica ha quasi diecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno alle realtà territoriali ed un impegno contro inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’Unione e nel mondo. Un percorso reso possibile dal grande sforzo di rinnovamento
L’agricoltura difende ambiente e paesaggio
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
MULTIFUNZIONALITÀ, COSÌ HA CAMBIATO LE NOSTRE CAMPAGNE Storia del provvedimento che ha rivoluzionato la figura dell’agricoltore L’imprenditore Agricolo è la figura centrale ed il vero protagonista del processo di modernizzazione del settore avviato dalle riforme venute avanti negli ultimi 15 anni e definite per la loro importanza un’autentica rivoluzione che la storia economica dovrà registrare. A partire dall’anno 2001 con la legge di orientamento in agricoltura, fortemente voluta da Coldiretti, una serie di provvedimenti hanno sostituito integralmente l’articolo 2135 del codice civile, nel quale la nozione di imprenditore agricolo risaliva al 1942, conformata alla situazione allora esistente, caratterizzata da agricoltori con pochi rapporti esterni e scarsa propensione per il mercato. Oltre al nuovo profilo giuridico-professionale
dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità, dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo ma anche le attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Opportunità rese possibili dalla legge di orientamento che ha allargato i confini dell’attività agricola e rivoluzionato le campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali nell'agribenessere, nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nel recupero degli scarti, nelle attività sociali, dagli agriasilo fino alla pet-therapy.
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dell’imprenditore, gli viene legittimamente assegnato un ruolo di multifunzionalità, con innumerevoli opportunità di crescita e di sviluppo nel panorama economico, commerciale, territoriale e sociale. Con il riconoscimento del ruolo multifunzionale dell’azienda agricola, grazie a Coldiretti e Campagna Amica, inizia un nuovo modo di fare impresa: dalla filiera corta ai Mercati di Campagna Amica, dalle attività di servizi alla tutela ambientale, dai nuovi e innovativi mestieri, fino alla Filiera Agricola Italiana, che ha trovato nella Fondazione Campagna Amica e nei progetti della Rete, il principale biglietto da visita agli occhi dei consumatori, nostri principali alleati per una maggiore tutela del reddito delle nostre aziende. (E.M.)
WELFARE RURALE “PROMOSSO” NEL PIL Un cambiamento che è stato recentemente riconosciuto anche dall’Istat che ha proceduto ad una rivalutazione del valore aggiunto del settore agricolo pari al 7,5% (con un impatto positivo sul Pil di 0,1 punti percentuali) per considerare le “nuove attività emergenti come la produzione di energie rinnovabili (essenzialmente fotovoltaico e biomasse), le fattorie didattiche, le attività ricreative, l’artigianato in azienda, l’agricoltura sociale, le vendite dirette, la produzione di mangimi, la sistemazione di parchi e giardini, la manutenzione del territorio e del paesaggio”. A cogliere queste opportunità sono soprattutto i giovani come dimostra il fatto che nell’ultimo trimestre del 2014 si è verificato un aumento congiunturale dell’ 1,5 per cento delle impre-
se agricole condotte da 35 anni che sono salite a 49871, il 70 per cento delle quali svolge attività multifunzionali secondo l’indagine della Coldiretti. "Il successo dell'agricoltura italiana sta nella sostenibilità, nella straordinaria qualità con caratteri distintivi unici, una varietà e un’articolazione sul territorio che non hanno uguali al mondo” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo” nel sottolineare che “l’Expo è una enorme occasione per ripensare a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo per perseguire a livello globale un modello di sviluppo sostenibile attento all'ambiente che garantisca un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo sicuro e accessibile a tutti, in Italia e nei Paesi più poveri”.
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FONDAZIONE - Redazione
Mercato di Bientina (Pi) Il Mercato di Campagna Amica ha portato a Bientina un'ondata di natura e prodotti genuini all’insegna della filiera corta. Dai salumi alla verdura, dal pane alle erbe aromatiche, dalla frutta al miele, dalle confetture fino ai latticini e alle uova: la gamma dei prodotti offerti raccoglie le qualità migliori della tradizione toscana e solletica tutti i tipi di palato. Per le aziende che vi
partecipano, tutte provenienti dal territorio provinciale, è l’occasione per far conoscere direttamente ai consumatori le eccellenze delle loro produzioni e per promuovere un tipo di consumo sano, ecosostenibile e genuino. Largo spazio quindi ai prodotti stagionali che permettono di riscoprire la ciclicità della natura, troppo spesso dimenticata, e ritrovare i sapori di una
volta. Così passeggiando tra un banco e l’altro ogni cittadino potrà conoscere qualcosa in più delle tipicità e delle tradizioni della proprio territorio.
Arezzo (Ar) – La Fattoria di Campagna Amica “Azienda Agricola I Natali” Nella suggestiva campagna toscana vivono “I Natali”; questo è il nome con cui viene chiamata la famiglia ormai da generazioni. Ed è proprio facendo tesoro dei racconti e delle usanze di casa che Eleonora Lisi, la giovane titolare, ha voluto dare, insieme agli zii, Giuliana e Roberto, una nuova impronta ricercando prodotti e modelli produttivi d’avanguardia. È così che dall’uva, da sempre centrale nella produ-
zione di famiglia, si è giunti ad un prodotto nuovo: Acetoscana. L’idea di fare un prodotto naturale, con caratteristiche balsamiche, che potesse elevare gli odori e i sapori delle uve e dei vini delle colline del Chianti, è sembrata fin da subito vincente. Dai vigneti della zona del Chianti vengono raccolte a mano le uve di Sangiovese a grappolo corto al giusto stato di maturazione, sane e prive di difetti in modo da con-
servarne l’integrità perché possano esaltare le caratteristiche e peculiarità degli zuccheri e degli acidi naturali presenti.
Terni (Tr) – Ristorante Campagna Amica nel Piatto “Fattoria Urbana” Fattoria Urbana rappresenta l'idea di una natura che si riappropria della città attraverso i propri ritmi e le sane abitudini alimentari. Il loro progetto si basa sui prodotti di fattorie del territorio, che hanno personalmente visitato e selezionato, le quali producono nel rispetto dei cicli della natura utilizzando le tec-
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niche dei nonni, solo con prodotti naturali e senza intervento chimico. La Fattoria Urbana cerca di mantenere il più intatti possibile i cibi, non soffriggendo i grassi e utilizzando tecniche di cottura poco invasive. I taglieri, le carni, e i formaggi serviti provengono da animali del territorio allevati allo stato brado.
I salumi sono fatti solamente con sale, pepe e/o peperoncino, essiccati in maniera naturale senza l'aggiunta di nessun tipo di conservante, mentre i formaggi vengono prodotti con latte crudo o cotto, sale e caglio, e con gli stessi procedimenti utilizzati da centinaia di anni.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
FONDAZIONE - Redazione
A MARANELLO IL FARM RESTAURANT PER GLI AMANTI DELLE “ROSSE" A due passi dal Museo Ferrari, apre la Bottega Italiana della famiglia Panini Un agriristoro dove si possono degustare i migliori piatti della tradizione modenese
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na vera e propria full immersion nell’eccellenza del Made in Italy: è la straordinaria esperienza che è possibile vivere con la recente apertura della Bottega Italiana di Maranello con agriristoro e Acetaia aziendale “Vigna sul Colle”. È nel cuore della patria delle “rosse” infatti, a due passi dal Museo Ferrari, che la famiglia Panini – titolare di un’azienda agricola sulle dolci colline modenesi di Castelvetro – ha deciso di aprire una Bottega Italiana per offrire ai numerosi visitatori che dall’Italia e dall’estero arrivano nella cittadina modenese, un luogo di incontro dove degustare e acquistare il vero Made in Italy agroalimentare e provare l’ebbrezza rombante dei motori Ferrari. Nell’agriristoro attiguo all’acetaia è possibile degustare i migliori piatti della tradizione modenese con pranzi, cene e happy hour a base di soli pro-
Uno spazio per buongustai
dotti italiani: Vigna sul Colle aderisce infatti a "Campagna Amica nel piatto” che promuove una speciale sinergia tra produttori agricoli italiani e ristorazione.
BALSAMICO PROTAGONISTA Nel locale, oltre alla vendita dei prodotti aziendali, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Dop, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop e le confetture, sono disponibili i migliori prodotti delle aziende agricole selezionate da Bottega Italiana: Parmigiano Reggiano, prosciutto di Parma, salumi, pasta, olio, liquori, riso, formaggi. Per completare l’esperienza sensoriale, nei locali attigui alla Bottega, i clienti possono visitare l’acetaia aziendale, dove scoprire il ciclo lento e silenzioso dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, che è ottenuto dal lento invecchiamento del mosto cotto per almeno 12 anni. Connotandosi come un locale dedicato all’accoglienza a 360°, Vigna sul Colle mette a disposizione anche una sala meeting attrezzata per eventi aziendali e culturali e, grazie alla collaborazione con un vicino servizio di test drive, aiuta a realizzare il sogno di tutti gli appassionati di automobili, guidare una Ferrari nella magica atmosfera di Maranello. Cibo e Ferrari, due eccellenze made in Italy
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
SPECIALE
SPECIALE
AD EXPO LA PROTESTA DEGLI ALLEVATORI “GIÀ CHIUSE 10MILA STALLE”
PALAZZO COLDIRETTI & FARMERS INN I NOSTRI EVENTI NAZIONALI
Un migliaio di agricoltori ha invaso l’esposizione per denunciare la situazione insostenibile nel settore Per ogni milione di quintali di latte importato in più scompaiono 17mila mucche e 1.200 occupati
Dai green jobs più innovativi ai gioielli del food made in Italy nati per caso Passando per i cibi più amati dagli antichi romani, che ripercorrono la millenaria storia d’Italia
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n migliaio di agricoltori e allevatori della Coldiretti, provenienti dalle diverse regioni italiane e guidate dal presidente Roberto Moncalvo, ha “invaso” l’area espositiva dell’Expo in occasione della Giornata del Latte, per denunciare l’insostenibile situazione che sta vivendo il settore zootecnico. Dall’inizio della crisi hanno chiuso oltre diecimila stalle da latte, oltre il 60 per cento delle quali si trovava in montagna, dove insieme alla perdita di posti di lavoro e di reddito viene anche a mancare il ruolo insostituibile di presidio del territorio, nel quale la manutenzione è assicurata proprio dal lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali. In Italia sono sopravvissute appena 35mila allevamenti che hanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente. Per ogni milione di quintali di latte importato in più scompaiono 17mila mucche e 1.200 occupati in agricoltura, eppure dall’inizio della crisi nel 2007 ad oggi le importazioni di prodotti lattiero-caseari dall’estero sono aumentate in valore del 20 per cento, secondo un’analisi di Coldiretti relativa ai dati del commercio estero fino al 2014.
tre litri di latte per bersi un caffè al bar, quattro litri per un pacchetto di caramelle, quattro litri per una bottiglietta di acqua al bar e quasi 15 litri per un pacchetto di sigarette. Ma soprattutto il prezzo riconosciuto agli allevatori non copre neanche i costi per l’alimentazione degli animali e sta portando alla chiusura di una media di quasi 4 stalle al giorno con effetti sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla sicurezza alimentare degli italiani. A rischio c’è un settore che rappresenta la voce più importante dell’agroalimentare italiano con un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila gli occupati nell’intera filiera.
I GIOIELLI MADE IN ITALY NATI PER CASO La storia umana è piena di invenzioni nate per caso anche nel cibo con molti dei prodotti alimentari italiani più famosi frutto della casualità o addirittura nati da errori grossolani, che hanno prodotto specialità uniche apprezzate in tutto il mondo. A metterli per la prima volta in mostra è stata la Coldiretti che all’Expo nel Padiglione “No farmers no party” ha inaugurato la prima esposizione dei gioielli del Made in Italy “Nati per caso” con le curiose ricostruzioni storiche. Dal Gorgonzola all’Amarone, dal vino cotto al brodo di giuggiole, dalle peschiole al vino muffato, dal formaggio Imbriago al grano arso sono solo alcuni dei prodotti frutto della casualità che l’abilità dell’uomo ha però saputo riconoscere e valorizzare sulle tavole.
L’INNOVAZIONE GREEN CHE SALVA L’AMBIENTE Con il 78 per cento degli cittadini che nonostante la crisi è disposto a spendere di più per prodotti e servizi eco-sostenibili c’è stata una vera esplosione di attività imprenditoriali attente all’ambiente tanto che si calcola in Italia la presenza nel 2015 di oltre 3 milioni di “green workers” ossia lavoratori che applicano competenze “verdi”. In occasione della giornata mondiale dell’ambiente promossa dall’Onu Colditretti ha così aperto la mostra sull’innovazione green ad Expo. Dai colori ricavati da ortaggi, latte e uova per dipingere le case o tingere vestiti agli agridetersivi interamente realizzati con le piante che dopo aver lavato i pavimenti si possono addirittura riutilizzarle per irrigare i fiori fino alla prima coltivazione di funghi su fondi di caffè, lo scarto più diffuso nelle case degli italiani, ma anche la cera d’api utilizzata per conservare sotto vuoto in modo naturale i salumi ed i mobili rivestiti con i residui di potatura degli alberi, sono alcuni esempi della creatività del Made in Italy pulito esposte nel Padiglione Coldiretti.
DAGLI ANTICHI ROMANI DISCENDE UN PIATTO SU QUATTRO PRIMI SEGNALI POSITIVI LA CONCORRENZA SLEALE Il risultato della concorrenza sleale dovuta alle importazioni di bassa qualità spacciate per italiane è il fatto che il latte viene pagato agli allevatori in media 0,36 centesimi al litro, con un calo di oltre il 20 per cento rispetto allo scorso anno, mentre al consumo il costo medio per il latte di alta qualità è di 1,5 euro al litro, di qualche centesimo superiore allo scorso anno. In altre parole gli allevatori devono vendere
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“Nella forbice dei prezzi dalla stalla alla tavola c’è spazio da recuperare per consentire ai consumatori di acquistare un prodotto indispensabile per la salute e per dare agli allevatori italiani la possibilità di continuare a garantire una produzione di qualità con standard di sicurezza da record”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “a dimostrarlo ci sono i primi esempi significativi di gruppi lungimiranti della distribuzione e dell’industria che ci auguriamo possano essere seguiti da tutti”.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
Almeno un piatto Made in Italy su quattro deriva totalmente o in parte da ricette degli antichi romani a testimoniare il forte legame che unisce la gastronomia nazionale alla storia millenaria del Paese. È quanto stima la Coldiretti che ad Expo ha inaugurato la mostra dei “Cibi più amati dagli antichi romani” nell’ambito delle gallerie dei “prodotti alimentari perfetti” nella loro specificità, che a rotazione sono protagonisti nel padiglione per far conoscere la grande diversità del vero Made in Italy alimentare che è stato salvato dall’omologazione grazie all’impegno degli agricoltori italiani.
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SPECIALE
SPECIALE
LOMBARDIA: L’EXPO PARTE ALLA GRANDE DAL GRANA PADANO AL MAIS BLU
PIEMONTIAMO, PASSIONE E SOLIDARIETÀ HANNO FATTO INNAMORARE L’EXPO
I nove giorni dedicati alle province lombarde hanno inaugurato l’Expo con degustazioni ed eventi Tra le tante iniziative messe in campo, la collaborazione con Airc e il progetto #Scelgovinibresciani
Le ottanta aziende piemontesi hanno animato il Padiglione con sapori e colori Riso protagonista con bag for love all, spazio alla creatività degli… avanzi
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ove giorni dedicati alla Lombardia e alle sue tradizioni, con le province che si sono raccontate attraverso i tesori agroalimentari e le storie dei propri agricoltori. Sono quelli andati in scena nella settimana inaugurale di Expo 2015 Milano, dal 2 al 10 maggio, presso il Padiglione Coldiretti all’inizio del Cardo Sud. Ad aprire le danze è stata la provincia di Bergamo, che ha proposto al mondo le teste di serie della propria agricoltura: dai 9 formaggi Dop, ai salumi e ai vini della Valcalepio, protagonisti delle degustazioni a cura dello chef stellato Chicco Cerea. Spazio anche agli agriturismi con la presentazione del nuovo portale di accoglienza turistica, creato appositamente per l’Esposizione Universale. Pavia, terra di Pinot Nero e prima provincia risicola d’Europa, ha proposto ai visitatori del sito di Rho Fiera diverse degustazioni tra vini dell’Oltrepò, salumi, e risotti. L’asparago di Cantello e le Pesche di Monate, insieme alla Formaggella del Luinese DOP e alle diverse tipologie di miele, sono stati i prodotti al centro dei piatti preparati dallo chef Carlo Bresciani per la provincia di Varese, mentre Sondrio ha portato a Milano i sapori della tradizione della “food valley” alpina: dalle mele ai pizzoccheri fino al Bitto.
Nella giornata di venerdì 8 maggio, protagonista è stata Brescia: accanto ai tesori dell’agroalimentare, è stata ufficializzata la collaborazione tra Coldiretti e Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) ed è stato presentato il progetto #Scelgovinibresciani per la tutela delle eccellenze del territorio. Novità e tradizione si sono alternati nella giornata di sabato 9 maggio dedicata alle specialità di Milano, Lodi Monza Brianza.
SALUTE E INNOVAZIONE Accanto ai prodotti tipici, come il riso e i salumi, è stato possibile assaggiare sapori originali come quelli dei fiori da mangiare, mentre per i più attenti all’alimentazione sana ed equilibrata è stato organizzato uno show cooking nutraceutico a km zero. Spazio anche alle esperienze di agricoltura innovativa con i progetti del mais blu e della prima rete di orti della città metropolitana di Milano. La settimana lombarda a Expo 2015 si è chiusa domenica 10 maggio con i sapori di Mantova. Al mattino gli eventi “Natura da bere”, con succhi di frutta del territorio, e “Dai colli alla bassa” dedicato ai vini. Nel pomeriggio la “Storia della Lumaca che incontrò la birra” e il “Re dei formaggi si fa piccante” tra Grana e mostarda.
TRA CIBO E MUSICA Con le province di Como e Lecco, territori al vertice per la produzione di olio di qualità e per un fiorente comparto vivaistico, sono sbarcati a Expo 2015 i “sommelier dell’olio”, che hanno spiegato ai consumatori i segreti per riconoscere un prodotto di qualità. Cremona, patria del Grana Padano, del salame e del pomodoro, nonché culla mondiale nell’arte dei violini, ha puntato sul mix tra cibo e musica.
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a lunedì 25 maggio a martedì 2 giugno ad Expo è andato in scena il Piemonte presso il Palazzo Coldiretti (ingresso Cardo Sud) con i suoi prodotti enogastronomici d’eccellenza. Un tripudio di fragranze e sapori che hanno animato il Farmers Inn tra cibo, degustazioni, show cooking, laboratori, musica etnica e gruppi folcloristici in costume. PiemontiAmo è stato il fil rouge che ha caratterizzato la presenza delle aziende di Coldiretti Piemonte per la nove giorni: l’amore per il cibo, la terra e le tradizioni locali. A sottolineare questo amore anche l’hashtag ideato ad hoc: #Foodforlove. Per chi ha voluto contribuire con un’offerta ad un’iniziativa benefica, è stata ideata Bag for love: un sacchetto contenente riso dei produttori di Campagna Amica. Parte del ricavato è andato a favore dell’Associazione CasaOz Onlus (www. casaoz.org) con cui Coldiretti Piemonte collabora da tempo e che, da anni, offre a Torino accoglienza, assistenza e conforto ai bambini che incontrano la malattia ed alle loro famiglie.
TERRABILITÀ, ECCO IL CIBO CIVILE Al timone della cucina per l’intero periodo il team composto dallo chef Luca Marin, presidente di MagazziniOz (www.magazzinioz.it), Cooperativa associata a Ue.Coop, e dagli agriturismo di Terranostra – Campagna Amica. Coldiretti Torino ha aperto la settimana proponendo lunedì 25 TerrAbilità: percorsi di cibo civile e martedì 26 AgripasticciAmo, un laboratorio di agripasticceria ed uno di Pasta Madre. È stata la provincia Granda ad essere protagonista mercoledì 27 con Mani in pasta: i tajarin, show cooking e degustazione dei tipici tajarin cuneesi, oltre
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alla conferenza stampa Le eccellenze del cuneese all’Expo e giovedì 28 con Wine lovers, degustazioni guidate di vini a cura del sommelier professionista Marco Bertaina. Genti di risaia ha caratterizzato la giornata di venerdì 29 in cui a fare da padrone di casa è stata Vercelli con animazioni e laboratori basati sulle tradizioni storiche, alla scoperta dell’agricoltura e del cibo nelle Terra della Bassa.
SFIDA A COLPI DI MESTOLO Sabato 30 è stata la volta di Novara con Degustando, giornata dedicata alla degustazione dei prodotti tipici novaresi e del Verbano-Cusio-Ossola. Nella mattinata, ospite di Palazzo Coldiretti, la giunta della Regione Piemonte con assessori e dirigenti. Si è proseguito domenica con Alessandria: A colpi di mestolo, sfida tra la cucina stellata e quella agrituristica, condita da laboratori scolastici e dalla presentazione del libro “Mangiar sano con le erbe” di Anna Maria Rivera. Ad inaugurare il mese di giugno è stata Asti con la sua Merenda sinoira no stop, tipica piemontese che va fino alla cena, termine da cui appunto deriva. Martedì 2 giugno, infine, Alessandria ed Asti sono state presenti insieme per dar Fondo agli avanzi… Piemonte bye bye. Merenda sinoira no stop e creativo menù degli avanzi per il congedo del Piemonte senza sprechi. Il Piemonte ha portato ad Expo 80 aziende del circuito Campagna Amica e 10 cooperative che hanno rappresentato al meglio la nostra enogastronomia. Tra i prodotti in degustazione c’erano 5 Dop, 2 Igp, 15 Docg e 10 Doc. Coldiretti Piemonte ha voluto dare forte risalto al legame tra cibo e territorio, riscoprendo anche le tradizioni storiche ed il valore sociale del cibo stesso che l’ultimo giorno ha donato al Banco Alimentare.
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SPECIALE
SPECIALE
VENETO: LA SQUADRA DI AGRICHEF VINCE LA SFIDA DELLA CUCINA
CAMPANIA, THAT'S AMORE! ALL’EXPO TRA PIZZA E ACCORDI DI FILIERA
Nella terrazza di Coldiretti solo menù regionali firmati dai giovani cuochi degli agriturismi: dai piatti per innamorati al sea finger food anche da passeggio, dalle cene eroiche al pic nic
Agricoltura campana grande protagonista a Milano nel segno dell’alimentazione e della cultura Un crescendo di pubblico per le eccellenze della regione con laboratori e assaggi
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ucina molecolare? No, grazie. La nouvelle cousine la lasciamo agli altri e al risotto al sentore di… o aromatizzato a… preferiamo 'risi e bisi' ovvero la consistenza del vialone nano, il chicco della festa e i piselli appena sgranati e solo di stagione”. Lo dicono gli chef green di Coldiretti Veneto grandi protagonisti della settimana dedicata da Expo all’agricoltura veneta. Guidati da Diego Scaramuzza convertito all'agriturismo dopo una carriera in un ristorante stellato di Venezia sono i maestri dei pasti a kmzero, ed hanno a nimato il primo piano con degustazioni e incontri a tema mentre sotto è andata in scena la rassegna delle tipicità italiane curiose suddivise per categorie tra le quali non sono mancati il tris colorato delle farine di mais giallo vicentino, bianco di Treviso e quello ocra dello sponcio bellunese, il formaggio ‘volgare Bastardo’, lo storico ‘Imbriago’ e tra i nati per caso ‘il brodo di giuggiolÈ di Arquà Petrarca.
SETTE GIORNI A TUTTO GUSTO Ad iniziare la settimana veneta è stata Rovigo: terra tra mare e fiumi. Il pezzo forte è stato il pesce povero servito anche in modalità sea finger food, ma anche in versione da "passeggio". L'idea è dei fidanzatini futuri sposi Enrico Rizzato e Elisa Braggion tra l’altro titolari di un blog ‘la patata bollentÈ dove clienti e sostenitori cliccano ricette e le suggeriscono. Con loro anche un’altra coppia di “portata” polesana stregati dal lavoro e negli affetti tra cucchiai e forchette Barbara Belloni e Cristiano Pasqualin. Visto che il decumano, lungo quasi 2 chilometri, e si affac-
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ciano tutti i Paesi del mondo meglio camminarci su sgranocchiando qualcosa. Il martedi ha avuto gli occhi dolci con Verona: città dell'amore. Il braccio destro di Diego è stata Maria Teresa Sambugaro, che a colpi di fragole e amarone ha stupito gli innamorati che hanno potuto anche lasciare una lettera a Giulietta.
Mercoledì protagonista Venezia con le gemme della laguna dal top delle verdure degli orti dei Dogi alle castraure con frittelle di fiori di sambuco e acacia. Giovedi è toccato a Padova con la primavera dei colli. Fabio Legnaro, inventore dello stecconiglio e steccodè, ha fatto gustare il meglio della terra del Santo. Il venerdi è stato nelle mani di Cristina Andreola ventiseienne di Farra di Soligo in rappresentanza della Marca gioiosa. Produttrice della zona vitivinicola del Prosecco dalle doti culinarie è allenata per far mangiare 'Signore e Signori'. Sabato eroico con Vicenza nel centenario della Grande Guerra. Un viaggio nella storia, dentro le trincee senza trascurare la grappa, carica adrenalinica degli Alpini e la polenta gialla di Marano buona calda, rafferma e pure in crosta. Domenica sportiva e personalizzata dal discesista olimpionico Riccardo Gaspari, che appesi gli sci al chiodo ora vive tra pentole e coperchi in una malga a Cortina (Bl).
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
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he la terra sia con voi". È il saluto che ha lasciato il poeta Franco Arminio, tra i tanti ospiti delle affollate degustazioni al roof garden del padiglione Coldiretti nella settimana dedicata alla Campania. Un viatico che dà bene il senso delle emozioni raccolte all'esposizione universale. Lo slogan "Campania, that's amore!" ha accompagnato il confronto con gli oltre duemila visitatori che sono entrati in contatto con le eccellenze agroalimentari della nostra regione. Un crescendo di pubblico con uno spaccato ampio dei sapori della Campania. Le produzioni delle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno sono state apprezzate da tutti.
IL FUTURO È NOSTRO Ha aperto la settimana il convegno sul futuro dell'agricoltura, alla presenza del presidente nazionale Roberto Moncalvo e dell'associazione UniVerde, rappresentata da Alfonso Pecoraro Scanio. Da Expo è ripartita la raccolta di firme per il giudizio finale dell'Unesco a favore dell'arte della pizza. Poi è stata la volta di Daniela Ferolla, la presentatrice di Linea Verde, e di Jimmy Ghione, l'inviato di Striscia la Notizia. Molto seguiti i laboratori di mozzarella di bufala, realizzati da imprenditori casertani, con manipolazioni in tempo reale con latte e cagliata. Così come le degustazioni di tutti i grandi vini della Campania. Spazio alla cultura anche con la presentazione del Parco Letterario Francesco De Sanctis, a cura della presidente dei Parchi Italiani Marisol Burgio d'Aragona. Applausi a scena aperta per lo spettacolo dei pizzaioli acrobatici sanniti, guidati dal maestro Marco Amoriello.
ANNO VI - N°43 - 2015
CIOCCOLATO PIÙ A… KM ZERO Ma la settimana Expo è stata anche l'occasione per la sottoscrizione di un accordo commerciale di grande valore. Alla presenza del presidente nazionale Roberto Moncalvo, il presidente regionale (e vice nazionale) Gennarino Masiello ha accolto Marisa Del Vecchio Maglietta, amministratore delegato della Gay-Odin, la famosa fabbrica del cioccolato fondata a Napoli nel 1894 da un cioccolatiere piemontese. L'accordo prevede la fornitura di prodotti a chilometro zero per arricchire i cioccolatini di sapori e profumi. Tutto esaurito agli assaggi di cucina campana grazie alla partecipazione degli chef amalfitani e cilentani aderenti al progetto Colti e Mangiati e agli chef-pescatori di Salerno. Coinvolgenti i ritmi del Sud del gruppo musicale vietrese Mucicastoria, che hanno suonato e ballato pezzi classici della canzone napoletana, facendo rivivere l'antica arte della "posteggia".
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ORTI URBANI - Daniele Taffon
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POLLICE VERDE PER 1 ITALIANO SU 2 CRESCE LA RETE DEGLI ORTI URBANI In due mesi sono nate trenta nuove esperienze nell’ambito del progetto promosso da Campagna Amica La filiera corta fa scuola nelle città e nelle scuole grazie ai personal train
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Expo a Milano, la primavera, la crisi economica, il desiderio di un maggior contatto con la natura… Che sia uno di questi il motivo o magari anche altri, ma quello che stiamo osservando negli ultimi tempi è un desiderio sempre più forte taliani della gente comune di gestire un fazzoletto di terra, sia anche artificiale in terrazzo o in balcone. I dati parlano chiaro: secondo uno studio Coldiretti/Censis, il 46,2 per cento degli italiani passa parte del proprio tempo negli orti, nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza. Il rapporto evi-
denzia anche come la voglia di mangiare prodotti sani e genuini (25,6%), la passione (10%), il risparmio (4,8%) sono i motivi più frequenti alla base del fenomeno. Si tratta di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. Tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni la percentuale sale addirittura al 50,8%.
UN'ALLEANZA ETICA Questa grande voglia di coltivare si rispecchia anche nel nostro progetto. La rete degli orti urbani di Campagna Amica solo nei primi due mesi primaverili ha visto la nascita di trenta nuove espe-
rienze in tutta Italia. Sono orti di tutti i tipi: scolastici, sociali, privati. E questo ha permesso anche a molti nostri Personal Trainer di entrare in scena con i loro preziosi consigli per neofiti, durante lezioni tenute in classe e progetti strutturati. Per Coldiretti e Campagna Amica un orto diviene un perfetto strumento per parlare di temi importanti come il rispetto dell’ambiente, la stagionalità, la tipicità, la sicurezza alimentare, la filiera corta. Chi fa un orto senz’altro sarà sensibilizzato a un tipo di consumo etico, orientato verso scelte economiche e politiche che difendano il made in Italy, l’agricoltura familiare e delle piccole e medie aziende, l’ambiente e il paesaggio agricolo. Insomma un’alleanza tra produttori e consumatori che trova nell’orto urbano terreno più che fertile. È boom per gli orti urbani
CAMPAGNA AMICA: LA PIÙ GRANDE RETE EUROPEA DI VENDITA DIRETTA DEGLI AGRICOLTORI ITALIANI SEMPRE A PORTATA DI MANO w w w. c a m p a g n a m i c a . i t
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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
STORIA ED AMORE PER LA NATURA NELLA BELLEZZA DEL PAESAGGIO
Raffaella Cantagalli - FONDAZIONE
CON L’INTESA FONDAZIONE-BORMIOLI VINCONO LE AZIENDE DELLA RETE Grazie all’accordo siglato al Padiglione Coldiretti di Expo2015 con l’azienda leader degli accessori in vetro, i produttori di Campagna Amica potranno usufruire di sconti e servizi speciali dedicati
CULTURA E SAPIENZA NEI SAPORI DELLA TAVOLA CREATIVITà E PASSIONE NEL MADE IN ITALY ANTICO E MODERNO
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è una nuova opportunità per le nostre imprese di Campagna Amica. Un’opportunità che arriva da una delle nostre aziende “No Food”, Bormioli Rocco, che ha deciso di mettere la propria esperienza e creatività a disposizione del mondo di Campagna Amica, offrendo a tutti gli accreditati dei vantaggi speciali. Già inserita tra i nostri partner “No Food”, per la sua natura fortemente legata alla tradizione del Made in Italy e per aver condiviso i nostri valori e la nostra mission, la Bormioli Rocco ha voluto ulteriormente rafforzare e consolidare il “legame” con la Fondazione. Con questo spirito, lo scorso 10 giugno presso il Farmers Inn di Campana Amica nel Padiglione Coldiretti a Expo, è stata siglata una convenzione nazionale che permette a tutte le aziende agricole multifunzionali, iscritte al nostro Albo, di usufruire di ottimi vantaggi commerciali e di servizi speciali a loro dedicati.
L'iniziativa presentata ad Expo
QUALITÀ PIÙ... QUALITÀ Un’occasione unica con una delle aziende che da anni si distingue nel panorama Nazionale ed estero nella produzione di accessori di vetro per la tavola come bicchieri, piatti, vasi e tanto altro. La convenzione da poco siglata, è l’ennesimo esempio di qualità che si sposa con qualità, sempre con l’obiettivo della valorizzazione del
prodotto italiano, del cibo locale di stagione garantito e controllato e dei prodotti di un’azienda leader nel settore. Vasi per la conservazione dei prodtti trasformati, bicchieri, vasi per bere in modo creativo centrifughe estive e vitaminiche, sono fin da ora accessibili per tutti i nostro soci, accedendo a questo link www.shop.bormiolirocco. com/campagnamica.
Frutta e conserve, che passione! Foto NanoPress ©
L’itaLia ha moLto da dire aL mondo ANNO VI - N°43 - 2015
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Toni De Amicis - FILIERA COLTA
LETTO PER VOI - Stefano Masini
L’AGRICOLTURA SA CONIUGARE LO SVILUPPO E L’AMBIENTE Il libro “Contro la natura” è l’occasione per discutere della situazione attuale dell’ecologismo ma dimentica di analizzare come il settore primario sia l’unico a garantire ambiente, lavoro e diritti
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ecisamente provocatorio è il titolo del libro di Chicco Testa con Patrizia Feletig, Contro (la) natura, che consente di riflettere con libertà su alcuni limiti o derive del movimento ecologista, così come di rigettare alcune semplificazioni a cui l’autore perviene, in nome di un preteso riformismo imputabile ad errori nelle conoscenze di cui disponiamo lungo il viaggio intrapreso, nell’era moderna delle tecnologie, dal naturale all’artificiale. È certo un dato di fatto che nella politica le idee militanti dei verdi non abbiano più consenso tra folte schiere di attivisti o rinomato prestigio anche per aver caratterizzato programmi di soli “no” senza aiutare nella comprensione in positivo su cosa fare per migliorare la qualità della vita. Mentre è apprezzabile la tardiva consapevolezza che quando intendiamo tutelare parchi e salvaguardare paesaggi ci riferiamo necessariamente a porzioni della realtà materiale che sono così per via dell’intervento dell’uomo impegnato nell’esercizio di attività produttive: scopriamo finalmente attraverso l’abbandono della lavorazione del baco da seta – per l’avvenuta delocalizzazione delle manifatture – come siano venute meno anche filande e, dunque, coltivazioni di gelso, perdendo insieme a posti di lavoro anche precise connotazioni ambientali.
IL CONSUMO DI SUOLO Dobbiamo anche abituarci a convivere, in un certo modo, tra inquinamento e salute, re-
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ecologica motivata da una più seria conoscenza di argomenti economici e sociali che gli autori sembrano trascurare, in particolare, quando intendono trattare più nel dettaglio temi legati all’agricoltura e al cibo con slogan propagandistici del tipo: sarebbe un sogno reazionario sfamare miliardi di persone senza mettere a punto un progetto di agricoltura industriale in grado di produrre di più o trovarsi in mala fede, esortando a recuperare pratiche tradizionali di coltivazione senza Ogm, così da bloccare l’innovazione con una moderna caccia alle streghe.
Chicco Testa con Patrizia Feleteg Contro (la) natura Marsilio i Grilli Editore pp. 127 - 10 euro cuperando un ragionevole bilanciamento tra diritti senza che nessuno possa tiranneggiare con sacrificio dell’altro e, così, convincerci che non si possa promettere un’efficace politica ambientale senza intraprendere efficaci iniziative in vista dello sviluppo. Tuttavia, è vero che quanto descritto richiede un quadro positivo di regole: ad esempio, abbiamo finora sottovalutato il fenomeno del consumo di suolo che i dati mostrano a livello allarmante nel passaggio dal 2.9 % di superficie degli anni ’50 (8.700 chilometri quadrati) al 7.3% nel 2012 (21.800 chilometri quadrati) per l’occupazione di edifici, capannoni, strade asfaltate). Non bisogna, dunque, arrendersi ma desiderare una piena conversione
L’ITALIA DELLE MILLE CAMPAGNE In realtà, gli autori non si interrogano sulle ragioni più profonde per cui proprio nel nostro modello di agricoltura, sia escluso ogni conflitto tra ambiente, lavoro e diritti. Perché, a un certo punto, essere competitivi ha significato orientare le scelte della produzione sulla tutela della qualità piuttosto che della quantità; sulla bellezza dei luoghi di insediamento – dove si potesse anche vivere bene – piuttosto che sulla rapina e sull’aggressione delle risorse naturali. Così, l’Italia con le sue mille campagne, i tratti differenziali e tipici di un’agricoltura plurale che appassiona nuovamente i giovani e pone il territorio al centro di un progetto di sviluppo sartoriale adatto a coglierne differenze e a valorizzare specificità di contesto, misura il successo del made in proprio attraverso un solido e durevole patto con la natura.
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
SAPORE E BENESSERE: LA FORZA DI CAMPAGNA AMICA UNA RIFLESSIONE SUL VALORE DEL CIBO E SUL RUOLO DELLA NOSTRA RETE
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na corretta alimentazione per grandi e piccini non può prescindere, in prima battuta, dalla conoscenza dei metodi produttivi, di distribuzione, di vendita e di consumo dei cibi che finiscono sulle nostre tavole. È questo un tema che, come rete di produttori in vendita diretta, dobbiamo sempre di più fare nostro. Oggi, nonostante le tante iniziative sul cibo, è ancora difficile trovare cittadini informati sulla stagionalità, sulla territorialità o sulle differenze organolettiche tra le diverse varietà della stessa specie. L’offerta consumistica martellante a cui tutti siamo sottoposti quotidianamente ci porta, anche nei nostri mercati, un gran numero di persone che non riconoscono più i valori diretti ed indiretti del cibo e che spesso sono disposte ad ingurgitare qualunque tipologia di alimento senza porsi troppi perché.
RACCONTARE LA DIVERSITÀ È soprattutto a queste persone che dobbiamo saper raccontare la nostra diversità di offerta alimentare. Perché dobbiamo tenere sempre ben presente che, come Campagna Amica, stiamo proponendo alla società una visione corretta dell’alimentazione basata sul concetto del cibo come mezzo per raggiungere il benessere. Ma anche come strumento di prevenzione delle malattie tipiche dei nostri tempi. L’impegno e la missione della Fondazione Campagna Amica risulta perciò chiaro.
È necessario riscoprire i valori diretti e indiretti di ciò che mangiamo
UNA COMUNITÀ DEL CIBO Con il nostro lavoro vogliamo e dobbiamo contribuire a realizzare una comunità in cui il mondo agricolo e quello del consumo si parlino in modo trasparente ed in nome di una società equa e sana, dove sia riconosciuto ai produttori il diritto a ricevere il giusto compenso per i loro sforzi imprenditoriali e ai cittadini di conoscere e apprezzare ciò che mangiano, pagando il prezzo giusto. Di questa funzione, vitale per il futuro del vero Made in Italy, tutti gli attori della Rete di Campagna Amica si devono sentire fortemente partecipi. Una sana alimentazione previene le malattie
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