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Sergio Marini - PRIMO PIANO

NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

Anno III - N°15 - MAGGIO

IL PRESIDENTE MARINI

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

“UNA LEGGE PER SALVARE L’OLIO MADE IN ITALY DAI FALSI”


Sergio Marini - PRIMO PIANO

Bklkds dqsd qw djjd qwj dsdqdd qdq sssss Primo piano - del Presidente Marini

Presidente: Sergio Marini Direttore Generale: Toni De Amicis Coordinatori regionali: Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo, Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta, Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni, Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama, Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

Contatti: Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

SOMMARIO 3

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PRIMO PIANO - Sergio Marini

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FONDAZIONE

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IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi I prodotti di Campagna Amica conquistano anche il cuore dei genovesi

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FATTORIA DEL BENESSERE -Marina Faraone Con l’agricola Leonardo il benessere “approda” in riva al lago d’iseo

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L'AZIENDA DEL MESE - Marina Faraone È nata ad acquapendente la prima bottega Di Campagna Amica del viterbese

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Sisma in Emilia, gara di solidarietà per il parmigiano “terremotato”

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L'ESPERTO DEL CREDITO - Andrea Renna

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PASTA COOP-COLDIRETTI

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IL MANIFESTO DEL MADE IN ITALY

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ASSEMBLEA GIOVANI COLDIRETTI

Direttore Responsabile: Paolo Falcioni Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni, Sara Paraluppi Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann

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FONDAZIONE - Michele Errico La bottega di Campagna Amica mette Il gestore al centro della rete

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CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO Raffaella Cantagalli Campagna Amica nel piatto sbarca ad Arma di Taggia in… “punta di mare”

Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: MB

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È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte

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È arrivata la prima pasta tutta italiana dal campo fino allo scaffale

Un'alleanza per l'agroalimentare No agli OGM, si all'origine

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Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono, Carlo Hausmann, Daniele Taffon, Rolando Manfredini, Stefano Masini, Carmelo Troccoli

Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci.

PERSONAGGI - Giorgio Ricci Con Tonino Guerra se ne va uno di noi quella poesia che nasceva da rurale

Creditagri italia, 37 mln a sostegno delle imprese agricole giovani

Editore e proprietario: Fondazione Campagna Amica

Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica.

EVENTI La festa Artusiana 2012 - XVI edizione Una cinque-giorni tra cultura e gusto

Il presidente: “una legge per salvare l’olio made in italy dai falsi”

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it

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GLI ORTI DI CAMPAGNA AMICA Daniele Taffon Arriva l’orto a misura di bambino piccoli alunni riscoprono la natura

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EVENTI

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La nazionale italiana di pallamano va in gol con Campagna Amica

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LETTO PER VOI - Stefano Masini Nella “greenitaly” di realacci c’è anche l'agricoltura che vogliamo

FILIERA COLTA - Toni De Amicis Campagna Amica, i nostri dieci buoni motivi per occuparsi di biodiversità

IL PRESIDENTE: “UNA LEGGE PER SALVARE L’OLIO MADE IN ITALY DAI FALSI” Marini denuncia che la crisi di mercato è causata dalla mancanza di trasparenza sull’origine delle olive “Le maglie larghe della legislazione nell’olio di oliva privano l’Italia di una importante leva competitiva”

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a crisi di mercato dell’olio di oliva è una realtà le cui motivazioni per l’Italia vanno ricercate anche nella mancanza di trasparenza sulla provenienza dell’olio di oliva in vendita”. A denunciarlo è il presidente Sergio Marini dopo il crollo dei prezzi alla produzione del 19 per cento registrato nel primo trimestre del 2012. Un fenomeno dovuto al fatto che viene spacciato come Made in Italy olio di oliva importato e non certo al crollo dei consumi che, al contrario, in Italia sono aumentati del 4,2 per cento, mentre la produzione si è ridotta addirittura del 6 per cento nell’ultima raccolta. L’arrivo di olio di oliva straniero in Italia ha raggiunto il massimo storico di 584mila tonnellate e ha superato la produzione nazionale, in calo nel 2011 a 483mila tonnellate. Il risultato del sorpasso è il fatto che oggi la maggioranza delle bottiglie di olio proviene da olive straniere senza che questo sia sempre chiaro ai consumatori ma si assiste anche ad una forte riduzione della qualità dell’olio in vendita, oltre che a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni. “L’olio di oliva è un simbolo dei Made in Italy a tavola che significa anche e soprattutto territorio, cultura, salute e paesaggio al quale il Paese non può rinunciare se vuole tornare a crescere in modo sostenibile - conclude il presidente Sergio Marini -. Le maglie larghe della legislazione nell’olio di oliva privano l’Italia di una importante leva com-

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

ANNO III - N°15 - MAGGIO

Il presidente di Fondazione, Sergio Marini

petitiva, danneggiano le imprese e favoriscono la disinformazione dei cittadini senza dimenticare gli evidenti problemi di tutela qualitativa e di sicurezza alimentare causati dalla contraffazione. In questo contesto si inserisce e diviene determinante la proposta di legge salva-olio Made in Italy – continua Marini - sottoscritta da numerosi parlamentari e che vede come primi firmatari la senatrice Colomba Mongiello (pd) e il senatore Paolo Scarpa Buora (pdl), a dimostrazione di un vasto consenso che ci si augura conduca ad un iter rapido. Una legge che si rende necessaria perché incredibilmente si assiste ad un crollo dei prezzi alla produzione nonostante un forte calo dei raccolti nazionali”. La nuova normativa, proposta da Coldiretti assieme a Unaprol e Symbola, prevede scritte in etichetta più grandi, stop ai marchi

ingannevoli e al segreto sui nomi delle aziende che importano olio dall'estero, ma anche test della verità probatorio per la classificazione delle caratteristiche qualitative. Sotto accusa, infatti, è anche la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia contengono miscele di diversa origine, per le quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate, secondo una indagine della Coldiretti. E questo nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli. I consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

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FONDAZIONE

Alessandra Gioggi - IL MERCATO DEL MESE

SISMA IN EMILIA, GARA DI SOLIDARIETÀ PER IL PARMIGIANO “TERREMOTATO”

I PRODOTTI DI CAMPAGNA AMICA CONQUISTANO ANCHE IL CUORE DEI GENOVESI

Migliaia di forme danneggiate in seguito alle scosse sono state messe in vendita su iniziativa di Coldiretti e Campagna Amica con lo scopo di far ripartire l’economia regionale, scatenando un boom di richieste

In piazza Pertini è nato uno spazio per la vendita diretta dei prodotti da parte degli agricoltori liguri In regione la rete coinvolge già trecento aziende nella valorizzazione del made in Italy a tavola

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continua la Coldiretti - oltre a provocare il crollo dei monumenti ha provocato anche il crollo del patrimonio agricolo del territorio colpito dal sisma. Le forme irrecuperabili - precisa la Coldiretti - sono destinate alla produzione di formaggio fuso con perdite economiche enormi. Nei magazzini colpiti dal sisma si trovava circa il 10 per cento della produzione italiana di Parmigiano Reggiano che è - ricorda la Coldiretti - di circa 3,3 milioni di forme all’anno. A questi numeri vanno aggiunte le altro centomila forme di Grana Padano nei magazzini del mantovano, pari al 2 per cento della produzione totale. Ancora una volta l’incontro diretto tra consumatori e produttori ha dato il suo contributo a sostegno dell’economia e del lavoro in una zona dalla quale partono le più prestigiose produzioni agroalimentari nazionali, dal parmigiano reggiano all'aceto balsamico di Modena, dal prosciutto di Parma fino al lambrusco e che nelle sole province di Ferrara, Modena e Mantova realizza il 6 per cento del valore della produzione agricola nazionale.

Nei magazzini colpiti dal sisma si trovava circa il 10 per cento della produzione italiana del pregiato formaggio

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

inalmente anche nel cuore di Genova è possibile approvvigionarsi con prodotti di alta qualità e riabbracciare così quel mondo rurale da cui la città nel recente passato era circondata. Il nuovo mercato, che si svolge in largo Pertini ogni giovedì per l’intera giornata, è un ulteriore conferma del successo dei farmer’s markets e della vendita diretta in generale come risposta concreta e credibile a tutte quelle persone che fanno una spesa attenta, consapevoli dell’importanza di avere la sicurezza della qualità di ciò che si mangia. In occasione dell’inaugurazione del mercato si è svolto presso la sala delle Grida alla Borsa Valori un convegno dal titolo "Progetto Campagna Amica: dal produttore al consumatore" in cui sono stati evidenziati i punti di forza della Rete di Campagna Amica: valorizzazione del Made in Italy, rintracciabilità dell’origine dei prodotti, promozione di qualità, territorialità e rapporto diretto tra produzione e consumo. In Liguria sono circa trecento le aziende coinvolte nel progetto, compresi gli agriturismi che, coniugando accoglienza e legame con il territorio, svolgono un ruolo molto importante nel rilanciare il turismo locale, rinsaldando un legame costa-entroterra che si fa sempre più labile. Grazie alle Rete di Campagna Amica si stanno così creando interessanti opportunità di mercato a misura di impresa con la possibilità di raggiungere un numero sempre più alto di consumatori.

ANNO III - N°15 - MAGGIO

In Liguria 300 aziende coinvolte nella Rete

F Il parmigiano è uno dei prodotti più colpiti

’iniziativa della vendita del Parmigiano Reggiano, prodotto simbolo del territorio colpito dal recente sisma, ha messo in moto una vera e propria gara di solidarietà da parte dei cittadini che hanno affollato i punti vendita e i mercati Campagna Amica di Modena e Ferrara per acquistare i 12 milioni di chili di Parmigiano Reggiano recuperato dal crollo dei magazzini di stagionatura distrutti dal terremoto. Il Parmigiano Reggiano “terremotato”, già stagionato e controllato dal Consorzio di Tutela, è stato venduto in tagli da un chilogrammo al prezzo di mercato fissato dal caseificio di origine, per evitare distorsioni e speculazioni. L’iniziativa, destinata ad estendersi in molte città italiane, è stata sostenuta anche dal popolo di Facebook con tanti cittadini che si sono proposti ai caseifici per acquistare il formaggio delle aziende danneggiate ed esprimere concretamente la propria solidarietà ai produttori. Il terremoto ha colpito duramente 13 magazzini di stagionatura del Parmigiano Reggiano Dop facendo rovinare a terra migliaia di forme da peso di 40 chili l’una a causa del crollo delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse. Si stima che circa la metà delle forme di Parmigiano immagazzinate sia stata danneggiata: e non possa quindi continuare la stagionatura ed in particolare .- precisa la Coldiretti - è andato perso il 70 per cento del parmigiano che ha fino a tre mesi di stagionatura, il 50 per cento di quello fino a nove mesi e il 40 per cento del formaggio che ha fino a dodici mesi. Il terremoto è stato grave perché -

LAMEZIA, IL MERCATO NASCE A RICHIESTA I cittadini in prima linea per far aprire un farmer's market I Mercati di Campagna Amica si propongono come luogo di incontro tra produttori e consumatori. Finora l’invito all’incontro era sempre partito dagli agricoltori che si organizzavano per offrire ai cittadini i loro prodotti. Il nuovo mercato di Lamezia Terme rappresenta una vera novità: nasce infatti dalla sinergia tra vari enti come l’Arsa, che ha dato la disponibilità di una ex cantina abbandonata, il comune e soprattutto il comitato di quartiere e la Parrocchia del Redentore. Nella regione è la prima volta che un mercato viene realizzato grazie alla volontà e alle sollecitazioni dei consumatori che si sono attivati per trovare un luogo adatto, l'ex Cantina Bruzia in Via dei Bizantini, e sistemarlo secondo le necessità. Il passaggio successivo è stato quello di coinvolgere le aziende agricole della zona e il risultato è

stato un mercato con cadenza settimanale formato da ventotto aziende con un’ampia offerta di prodotti: ortofrutta, vino, olio, salumi, formaggi, confetture artigianali.L’iniziativa ha soddisfatto davvero tutti: le aziende che hanno venduto i loro prodotti, i consumatori che hanno portato a casa ottimi alimenti a Km zero e il comitato di quartiere che ha rivitalizzato la zona dando anche nuove prospettive ai piccoli agricoltori locali.I Mercati di Campagna Amica sono una vera e propria vetrina dell’agricoltura italiana e i consumatori, attivandosi direttamente per avere un mercato nel quartiere, hanno dimostrato di apprezzare il valore aggiunto offerto da questa tipo di vendita: un nuovo modello di consumo che riporta al centro della spesa il concetto di prodotti stagionali e del territorio, con effetti positivi sulle tasche e sulla salute.

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FATTORIA DEL BENESSERE - Marina Faraone

Marina Faraone - L'AZEINDA DEL MESE

CON L’AGRICOLA LEONARDO IL BENESSERE “APPRODA” IN RIVA AL LAGO D’ISEO

È NATA AD ACQUAPENDENTE LA PRIMA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA DEL VITERBESE

L’azienda sull’Iseo è specializzata nella produzione di olio extravergine d’oliva di alta qualità che fa da base per una vasta gamma di cosmetici che va dalle creme per il viso all’olio per il corpo

Il punto vendita ha aperto i battenti lungo la Cassia ed è gestito dall’azienda agricola di Luca Caioli Su scaffali e banchi sarà possibile trovare solo prodotti della filiera agricola italiana

Nelle Botteghe i prodotti dal campo alla tavola

creazione della linea di cosmesi Olivia, ideata pensando agli antichi rimedi delle nonne. Tra i prodotti a base di olio extravergine di oliva è possibile trovare: la crema fluida per il corpo con un notevole potere emolliente, la crema idratante viso che idrata in profondità, lasciando la pelle elastica e vellutata, la cre-

ma antirughe viso che permette di prevenire l’insorgenza delle rughe e le appiana con una progressiva azione rigenerante, il latte detergente per una fresca emulsione; la crema fluida mani per un trattamento cosmetico di notevole efficacia, l’olio corpo che svolge un’azione emolliente e protettiva.

I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Maggio hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

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si che morde anche i consumi - ha spiegato Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti di Viterbo - il mondo agricolo propone la qualità a un prezzo ragionevole che è ben diverso dall'avere un prezzo basso con prodotti di scarsa qualità come avviene in alcuni casi o di qualità a prezzo troppo alto come avviene in altri".

di frutta, miele, olio, salumi, vino e tutti gli altri prodotti dell'agricoltura che completeranno la gamma offerta in ogni bottega. La Bottega di Campagna Amica è un nuovo canale commerciale che si affianca alla grande distribuzione e va ad integrare la Rete dei Punti vendita aziendali e dei Mercati di Campagna Amica. "Contro la cri-

LA CRISI SVUOTA I CARRELLI DELLA SPESA Calo degli acquisti del 4% ma crescono quelli dal produttore

IL CONTA PUNTI

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pproda anche a Viterbo l'esperienza della Bottega di Campagna Amica: direttamente dal produttore al consumatore, con la garanzia della qualità dei prodotti, e il vantaggio di prezzi giusti. Il punto vendita, realizzato e gestito dall'azienda agricola di Luca Caioli, si trova ad Acquapendente, lungo la Cassia, e offre la possibilità ai cittadini di trovare su banchi e scaffali sempre e soltanto prodotti di origine locale e italiana di alta qualità, la cui tracciabilità è garantita dal Consorzio Produttori Campagna Amica, che segue il prodotto dall'azienda agricola di produzione fino alla tavola del consumatore con un solo passaggio attraverso la Bottega. Dal campo alla tavola dunque frutta e ortaggi di stagione, confetture, pane, prodotti lattiero caseari, conserve, pasta, farine, cereali, latte, succhi

Fare la spesa è un’attività di famiglia

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ulla sponda orientale del Lago d’Iseo si trova l’Azienda Agricola Leonardo specializzata nella produzione di olio extra vergine d’oliva di alta qualità. Una realtà che nasce dalla passione per la terra ed i suoi frutti e porta avanti le tradizioni e gli insegnamenti delle generazioni precedenti, da sempre esperti coltivatori. É seguendo questi insegnamenti e rispettando regole rigide che le due proprietarie, Elisa e Nadia Turelli, ottengono un prodotto pregiato. L’Agricola Leonardo, che si trova in via Maspiano 106 a Sale Marasino, dispone di quattro ettari di terreno sparsi sulle rive collinari del lago, le cui singolari condizioni climatiche unite alle proprietà del territorio rendono la zona particolarmente adatta alla coltura dell’ulivo. Tali caratteristiche hanno consentito la produzione di un olio di elevata qualità, utilizzato sia per l’imbottigliamento che per la

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5 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Si svuota il carrello della spesa con un crollo del 4 per cento gli acquisti di prodotti alimentari in quantità per effetto del cambiamento dei comportamenti di acquisto realizzati da sei italiani su dieci a causa della crisi. E’ quanto stima la Coldiretti in riferimento alle analisi di Confcommercio sull’andamento dei consumi ad aprile che vedono particolarmente penalizzato il settore alimentare rispetto al calo tendenziale medio del 2,8 per

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cento. Il 57 per cento degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo e tra questi il 47 per cento lo ha fatto facendo la spesa in modo più oculato, il 31 per cento riducendo le dosi acquistate, il 24 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza. Ben il 61 per cento degli italiani ha confrontato con più attenzione i prezzi e il 59 per cento ha cercato le offerte 3 x 2 secondo l’indagine

Coldiretti-Swg. Per effetto del minor potere di acquisto il 25 per cento degli italiani ha aumentato la frequenza dei discount mentre, all’opposto, ben il 38 per cento ha ridotto la propria presenza nei negozi tradizionali, che rischiano un vero crack mentre tengono sostanzialmente i supermercati. A crescere è però la spesa alternativa: dalle vendite porta a porta ai gruppi di acquisto solidale (Gas) fino alla spesa a chilometri zero direttamente dal produttore.

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FONDAZIONE - Michele Errico

Raffaella Cantagalli - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA METTE IL GESTORE AL CENTRO DELLA RETE

CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO SBARCA AD ARMA DI TAGGIA IN… “PUNTA DI MARE”

Un vademecum alla figura che incarna lo spirito della vendita diretta all’interno della catena Dalla prevalenza negli acquisti alla scelta del personale, tutte le informazioni per le imprese

Il ristorante sulla costa ha aderito al progetto per valorizzare le produzioni tipiche del territorio ligure Nel locale di Andrea Giulianetti spazio a un intero menu a km zero con le specialità agricole e ittiche

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Produttori e fornitori devono associarsi al Consorzio

momento quelle dirette, ovvero gestite da soggetti non agricoli. Il ruolo del fornitore, produttore associato al Cpca si affianca a quello del gestore e con il Cpca, anche il gestore utilizza lo strumento del portale per prenotare i prodotti. L'operatività è garantita dal portale, che è il luogo dove si incontrano domanda e offerta, ovvero le proposte dei fornitori vengono verificate dai gestori che decidono di quale prodotto approvvigionarsi. La figura del gestore per quanto espressa da un soggetto agricolo, singolo o associato, non sempre è colui che gestisce e/o può gestire la bottega, può avvalersi di

personale che (inquadrato nel settore agricoltura) deve avere un requisito particolare: esprimere il valore della bottega, della filiera agricola italiana, di tutta la rete che prende sempre più sostanza nel nostro paese. Deve essere una figura motivata, che apporti quel valore che in uno ai prodotti crea la vera distintività del Made in Italy. Non è un caso se tutti i gestori ed operatori delle botteghe già operative hanno beneficiato di un corso attraverso cui sono stati edotti sul come porsi nella fase relazionale verso i consumatori, così come assortire, oltre all'acquisizione delle tecniche della vendita.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

d Arma di Taggia è stato inaugurato il primo Ristorante ligure aderente alla rete Campagna Amica nel Piatto. Si tratta di “Punta Mare”, un bel locale situato sul lungomare della riviera dei fiori, gestito da Andrea Giulianetti, il titolare che da subito ha creduto nell’idea di Coldiretti di valorizzare le produzioni delle imprese agricole locali. “Campagna Amica nel Piatto” è un progetto volto a proporre a tavola i prodotti agricoli e ittici della Filiera Agricola Italiani e a realizzare quindi, una stretta collaborazione e sinergia con le aziende che aderiscono alla Rete di Campagna Amica che si sono impegnate a vendere solo prodotti controllati, rigorosamente tricolori e della loro azienda. Andrea ha voluto fare anche di più poiché non si limiterà a proporre esclusivamente un Piatto di Campagna Amica ma offrirà ai suoi clienti un intero menù a Km Zero, preparato sempre con i prodotti selezionati di Campagna Amica, dove saranno indicate le aziende agricole e/o ittiche che hanno fornito le materie prime. Continua in questo modo il successo di Campagna Amica a tavola che inventa un nuovo modello di consumo, consapevole, etico e sostenibile, dove il mondo della ristorazione e quello produttivo si alleano per rilanciare ed enfatizzare tutti i valori del Made in Italy, per ridare dignità e rispetto all’agricoltura e per tutelare e gratificare un consumatore sempre più disorientato, attento ed esigente.

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Per diventare ristorante a marchio si deve rispettare uno specifico disciplinare. Ciascun piatto dovrà essere indicato nel menu con un apposito bollino, con tanto di spiegazione che prevede l’indicazione dell’ingrediente agricolo usato, ovviamente acquistato dai produttori accreditati a Campagna Amica.

I protagonisti e i piatti forti del ristorante a marchio Campagna Amica

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ella fase di start-up grande rilievo è stato dato alla figura del gestore, quasi a connotarla come il vero protagonista della catena. In parte lo è specialmente se si tratta di un imprenditore agricolo proprio perché coglie appieno lo spirito della vendita diretta, ed abbraccia la filosofia di un nuovo modo di concepire l'economico. Quando parliamo di un imprenditore agricolo ci riferiamo sicuramente a coloro che sono ben definiti dall'art. 2135 cc e, forti del dlgs 228/01, possono dare sostanza alla vendita diretta all'interno di una bottega. Come? Vendendo il proprio prodotto per poi ampliare l'assortimento delle referenze attraverso l'approvvigionamento di altri prodotti dal Consorzio Produttori di Campagna Amica(che da qui in avanti chiameremo Cpca). Per acquistare prodotti dal Cpca il gestore lo fa limitatamente alla prevalenza, ovvero può acquistare quantità di prodotto il cui ricavo non deve superare il 49% del proprio. Il volume di vendita con la modalità della vendita diretta deve prevalere (51%). Le percentuali di acquisto restano immutate; cambiano, a seconda che si tratti di imprenditore agricolo singolo o associato, i valori economici. Per i primi entro il tetto dei 160.000 euro, per gli associati entro il tetto dei 4.000.000 di euro. Oggi le circa 80 botteghe operative sono soprattutto gestite da imprenditori agricoli, in particolare da cooperative. Sono 4 al

UNA LEGGE SULLE BEVANDE ALLA FRUTTA Iniziato in Parlamento l’esame del decreto È iniziato presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati l’esame del testo unificato dei tre disegni di legge concernenti la regolamentazione della vendita e della produzione delle bevande analcoliche al gusto e all’aroma di

frutta sia di quelle che utilizzano una denominazione di fantasia, sia di quelle che utilizzano il nome di uno o più frutti. Oltre a garantire i consumatori, lo scopo della normativa è favorire il consumo di frutta e di promuovere i prodotti italiani.

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GLI ORTI DI CAMPAGNA AMICA - Daniele Taffon

EVENTI

ARRIVA L’ORTO A MISURA DI BAMBINO PICCOLI ALUNNI RISCOPRONO LA NATURA

LA NAZIONALE ITALIANA DI PALLAMANO VA IN GOL CON CAMPAGNA AMICA

A San Bartolomeo, in provincia di Imperia è nato uno spazio verde dove insegnare la stagionalità. Il progetto promosso dalla scuola infantile Maria della Rovere vede i mini-coltivatori piantare e raccogliere frutta

In occasione del torneo di qualificazione per gli Europei in programma a Bari gli atleti azzurri e i tifosi al seguito si rifocilleranno con i prodotti della filiera agricola italiana

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Piccoli agricoltori crescono

un’alunna), che con i suoi consigli, le sue tecniche e i suoi mezzi, è sempre presente. Grazie anche a Don Renato Elena ed a Don Pier Francesco Corsi, che hanno dato alle maestre la più cieca fiducia affidandogli un

pezzo di terra incolto vicino alla Parrocchia. Il grazie più importante va ai bambini che, con stupore, meraviglia e candore, ogni giorno fanno sì che il corpo docente si ingegni in nuove avventure.

UN MERCATO A DORSO D’ASINO Organizzato a Reggio un originalissimo servizio di trasporto Al Mercato di Piazza Fontanesi di Reggio Emilia ci sono Giada e Gradisca a rendere le spesa settimanale più leggera ed ecologica. Le due asine Tacsi (Trasposto asinino con spesa intelligente) accompagnano gratuitamente le signore anziane fino a casa, le casalinghe cariche della spesa settimanale fino al parcheggio, ed alla fermata dell'autobus chi si è ecologicamente servito dei mezzi pubblici. Giada e Gradisca offrono così un trasporto non inquinante, senza consumo di benzina, ma solo con un po’ di biada e con emissioni “inquinanti” risolvibili con la paletta.

Il servizio, molto apprezzato dai consumatori, è stato possibile grazie al contributo dell’azienda agricola biologica e Punto Campagna Amica Podere Giardino che, in collaborazione con l’impresa Aria Aperta, promuove le produzioni locali con l’aiuto degli asini.Questa simpatica ed utile iniziativa promuove la consapevolezza che il Mercato di Campagna Amica è sostenibile, responsabile ed etico non solo per la possibilità che offre di fare la spesa dal produttore al consumatore, ma anche per le iniziative che le aziende presenti propongono e per la cultura che trasmettono.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

on lo slogan ‘Coraggio Italia’ le imprese agricole di Campagna Amica sosterranno e ‘rifocilleranno’ i tanti tifosi e la Nazionale Italiana di Pallamano che si appresta a disputare al Palaflorio di Bari, dall’8 al 10 giugno prossimi, il girone B del torneo di qualificazione alla fase finale dei campionati europei che si svolgeranno in Danimarca nel gennaio del 2014. Italia, Grecia, Svizzera e Gran Bretagna si sfideranno in un minitorneo dall’altissimo livello tecnico e dallo spettacolo assicurato, un’occasione irripetibile per ammirare dal vivo alcuni tra i migliori interpreti continentali di uno sport che vanta in Puglia una tradizione consolidata e ricca di successi. Si rinsalda così il connubio tra agricoltura, sport e salute. In quest’ottica Campagna Amica si trasferisce al Palaflorio di Bari con un ricco il paniere di prodotti, dalla verdura fresca ai sottoli, dalla frutta ai formaggi e al latte, dall’olio extravergine di oliva al vino. L'idea dei Mercati di Campagna Amica nasce dalla esigenza di far incontrare i produttori ed i consumatori in un mercato senza alcuna intermediazione, al fine di ottenere il contenimento dei prezzi e creare maggiore potere di acquisto per i consumatori che grazie alla vendita diretta hanno garanzia della sicurezza sull'origine, della qualità e del prezzo. La Coldiretti Puglia consiglia di preferire prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole, dato che i costi della logistica incidono fino ad un terzo

ANNO III - N°15 - MAGGIO

La locandina dell’evento

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n provincia di Imperia, a San Bartolomeo al Mare le maestre della scuola infantile Nostra Signora Maria Santissima della Rovere si sono trovate di fronte a questa spiacevole evidenza: “ci siamo rese conto che i bambini, insieme alle loro famiglie, stanno perdendo il legame con il territorio, il rapporto con le stagioni e di conseguenza le proprietà salutari e culturali degli alimenti. Viviamo una vita troppo frenetica, siamo sempre di corsa e non riusciamo a soffermarci a osservare la delicatezza di una insalatina che sta crescendo, o annusare il profumo vivace di un fiore di arancio. I bambini non sanno che cavoli, piselli, fave, bietole, ecc.., si coltivano e si curano prima di essere serviti a tavola”. Proprio da qui prende il via il loro bellissimo progetto: far capire ai piccoli uomini di domani che, se vogliono assaporare una fragola, possono lavorare il terreno, mettere a dimora il seme, annaffiare, ed aspettare che il sole, con i suoi raggi, compia il resto. “Ed è emozionante vedere lo stupore di un bambino quando vede ‘spuntare’ dal terreno la sua piantina e con quanta delicatezza e rispetto raccoglie il suo frutto dopo settimane di amorevoli cure” ci spiegano Stefania Orazi, Anna Margallo e Paola Abete le autrici del progetto. Tra olivi, arance e un piccolo orto i bambini imparano concetti come la stagionalità, il rispetto per l’ambiente e provano la fatica e la soddisfazione del proprio lavoro. Un ringraziamento va al personal trainer Andrea Mantello (imprenditore agricolo, nonché padre di

per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari. È la Federazione Italiana Giuoco Handball ad aver scelto Bari per la gara che si preannuncia parti-

colarmente dura (staccheranno il visto per Euro 2014 le vincenti dei quattro gruppi previsti dalla EHF, European Handball Federation, per queste prequalificazioni, più le migliori due seconde).

UNA MELA AL GIORNO CONTRO IL DIABETE Uno studio evidenzia le proprietà del frutto La mela, frutto molto popolare soprattutto in Europa è anche il più diffuso nel nostro paese, dove da sempre viene considerato sinonimo di salute e benessere. Il famoso detto popolare “una mela al giorno leva il medico di torno” ha un fondamento di verità: diversi studi dimostrano che può essere considerata a pieno titolo un farmaco naturale. Secondo una ricerca ora pubblicata sull’American Journal

of Clinical Nutrition, aumentando il consumo di mele si ridurrebbe sensibilmente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. I ricercatori della Harward School of Public Health sono giunti a questa conclusione dopo aver monitorato per un periodo di 24 anni le abitudini alimentari di circa 20.000 persone di entrambi i sessi, nessuna delle quali all’inizio dello studio presentava i sintomi del diabete di tipo 2.

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EVENTI - Sara Paraluppi

Giorgio Ricci - PERSONAGGI

LA FESTA ARTUSIANA 2012 - XVI EDIZIONE UNA CINQUE-GIORNI TRA CULTURA E GUSTO

CON TONINO GUERRA SE NE VA UNO DI NOI QUELLA POESIA CHE NASCEVA DA RURALE

La sedicesima edizione della kermesse dedicata a Pellegrini Artusi in programma dal 16 al 24 giugno In programma tanti menu ispirati al papà della cucina italiana e al suo insuperato ricettario

Il ricordo del grande artista scomparso si lega a quello delle sue radici contadine emiliano-romagnole L’impegno assieme a Coldiretti per “recuperare le tradizioni, dal dialetto, all'agricoltura, al cibo”

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Per partecipare al Premio Marietta basta essere un cuoco dilettante ed inviare una ricetta originale di un primo piatto (pasta fresca o secca o riso) eseguibile in un tempo massimo di due ore. Requisito indispensabile, la presenza di riferimenti alla cucina domestica regionale, alla filosofia e all’opera dell'Artusi, tanto negli ingredienti quanto nella tecnica di preparazione e di presentazione.

Una giuria di esperti selezionerà le ricette cinque finaliste e rispettivi cuochi saranno invitati a cucinare i loro piatti, come da tradizione, durante la 16ª edizione della Festa Artusiana. Come ogni anno quindi Forlimpopoli, con la collaborazione di Casartusi, si trasforma nella capitale del mangiar bene e della cultura gastronomica.

Comune di Forlimpopoli

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Forlimpopoli 16-24 giugno 2012 16° Edizione

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Un ricco programma per le celebrazioni artusiane

al 1997 Forlimpopoli rende omaggio al suo concittadino più illustre, Pellegrino Artusi, indiscusso padre della moderna cucina italiana. A più di un secolo dalla pubblicazione, "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene", con oltre 700 ricette, resta una pietra miliare nella cultura del cibo, non solo del nostro Paese. La Festa Artusiana vuole rinverdire i fasti di questa tradizione, offrendo menù ispirati al grande Pellegrino, con un contorno di spettacoli, rassegne, itinerari gastronomici, degustazioni, incontri. Il centro storico, su cui domina la bella rocca trecentesca, si trasforma in una Città da assaggiare, dove le strade vengono ridenominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Annualmente vengono assegnati il Premio Artusi, destinato ad un personaggio che, a qualsiasi titolo, si sia distinto per l'originale contributo dato alla riflessione sui rapporti fra uomo e cibo, e il Premio Marietta ad honorem che premia chi consacra tempo e talento alla scoperta, alla tutela, alla cultura delle risorse alimentari del territorio, con libri, articoli, conferenze e degustazioni. Inoltre con la festa, ogni anno, si incorona il miglior cuoco o cuoca per diletto, assegnando il Premio Marietta al vincitore del concorso. Un modo per ricordare la preziosa cuoca dell’Artusi e per rendere omaggio a tutte le Mariette di oggi che nell’ambito della vita privata e degli affetti, esercitano con amore e abilità la scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.

on Tonino Guerra scompare uno dei più autentici testimoni delle tradizioni del mondo rurale. Un interprete della nostra terra: un artista che con straordinarie doti di qualità e autorevolezza ha vissuto nell’arte le sue origini. Così Coldiretti ha commentato la scomparsa del grande uomo di cultura emiliana-romagnola, che con la stessa Coldiretti e con il suo progetto di “Campagna Amica” e Agriturismi di eccellenza aveva collaborato per il recupero delle tradizioni contadine e la valorizzazione dei prodotti del territorio. Tonino Guerra non c’è più. Aveva 92 anni compiuti da pochi giorni, stava male, quindi ci aveva preparato alla normalità della vita o meglio, della morte, Molti di noi, purtroppo, sono vaccinati al dolore per aver perso affetti familiari ai quali, il tempo non ha concesso il normale evolvere delle cose, ma la scomparsa del Maestro ha coperto di tristezza il nostro cuore. Tonino era amato o odiato, perché da vero romagnolo diceva in modo schietto quello che pensava , non aveva mezze misure, ma per questo rispettato da tutti, era evidentemente una persona speciale che non si dimenticherà, così come speciale è stata la sua data di morte 21 marzo 2012: 21 marzo primo giorno di primavera sul calendario, quando i suoi amati mandorli sono una esplosione di fiori e segnano ancora nei campi le tracce delle antiche centurie romane; anno 2012: resterà nella memoria in Romagna come l’anno del nevone “e’ nivóun de’ dògg” che a secondo le statistiche sembrerebbe aver soppiantato la mitica nevicata del 1929.

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Un acuto interprete della contemporanietà ma anche un uomo schietto che difendeva sempre le cose semplici Tonino Guerra è scomparso a 92 anni

Tonino Guerra era legato alla propria terra, non aveva dimenticato le sue origini e difendeva le cose semplici, quelle che servono per ritornare ad essere se stessi, battaglia non facile contro la globalizzazione di oggi. “C'è l'urgenza di tutelare e recuperare le tradizioni del nostro territorio, dal dialetto, all'agricoltura passando per il cibo”. Era stato l’appello lanciato dal grande poeta romagnolo intervenuto al Convegno promosso da Coldiretti della provincia di Rimini nel 2010

“Cibo, dialetto, agricoltura. Secoli di storia e tradizioni possono essere cancellati?". Guerra, aveva sottolineato che “Stiamo perdendo la nostra identità. E’ necessario riprendere la giusta rotta, l’uomo deve riscoprire la meravigliosa semplicità del coltivare l'orto, dobbiamo far comprendere ai nostri giovani che fare i contadini è una cosa stupenda, un atto d'amore verso il proprio territorio. Bene fa la Coldiretti – proseguì Guerra – a diffondere messaggi che vanno in questa direzione, dalla valorizzazione delle produzioni locali perché il cibo prodotto dai nostri agricoltori rappresenta il frutto della tradizione e della coltura della nostra terra. Per questo – aveva concluso Guerra – bisognerebbe realizzare un mercato dei contadini in ogni Paese perché vengano conosciuti e riconosciuti i prodotti del nostro territorio". Un impegno che Coldiretti sta portando avanti con il suo progetto per una filiera agricola italiana, grazie al quale contiamo di presidiare e mantenere le bellezze del territorio tanto care anche a Tonino Guerra.

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Andrea Renna - L'ESPERTO DEL CREDITO

CREDITAGRI ITALIA, 37 MLN A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE GIOVANI Sono quasi cinquecento le aziende condotte da under 35 che hanno beneficiato dei fondi del consorzio fidi I numeri di un anno di attività sono stati presentati nel corso dell’assemblea di Coldiretti Giovani Impresa

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n un anno quasi 500 imprese under 35 sono state finanziate con oltre 37 milioni di euro. Sono i numeri presentati da Creditagri Italia, il consorzio fidi promosso dalla Coldiretti, in occasione dell’assemblea nazionale di Giovani Impresa. Nel periodo di osservazione che va dal 30 aprile 2011 al 1° maggio di quest’anno, verificando i dati relativi alle società con rappresentante legale e quelli delle imprese individuali con titolari con età inferiore ai 35 anni, i numeri emersi sono davvero interessanti. In totale sono state quasi 500 le richieste di finanziamento assistite da CreditAgri Italia per un ammontare di finanziamenti erogati di circa 37 milioni di euro ed un ammontare di finanziamento medio di 107.178,00 euro con la durata media del finanziamento a 60 mesi. Nel complesso, i finanziamenti intermediati attraverso CreditAgri Italia a favore delle “imprese giovani”, e ancora in essere, raggiungono un dato di stock di quasi 100 milioni di euro. In merito alla localizzazione geografica delle richieste il centro ha la percentuale più alta (55%), seguito dal nord (29%) e dal sud con il 16%. In relazione alla natura giuridica 82% le richieste di ditte individuali, 16,63% quelle di società di persone, e solo 3,41% le richieste presentate da società di capitali o cooperative. I dati che sono stati analizzati da CreditAgri Italia circa le finalità delle 466 richieste presentate fanno emergere il presente quadro: 7,32% per acquisto

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terreni, 8,40% per miglioramenti fondiari, 11,11% per il capitale agrario, 2,44% per l’acquisto di nuove aziende o avvio iniziale, 3,79% per l’agroenergie. Ben il 50,68% delle domande presentate ed accolte per la liquidità e la conduzione (Pac) con il 7,32% per il riposizionamento debitorio e l’8,94% per altre finalità. Si tratta di numeri senz’altro positivi per il Confidi più importante del settore agroalimentare italiano, come sottolineato, durante l’assemblea nazionale, anche dal delegato nazionale di Giovani Impresa di Coldiretti, Vittorio Sangiorgio, il quale ha chiesto una profonda riflessione su questi temi che testimoniano la grande vivacità del settore agricolo e la capillare azione di CreditAgri Italia. CreditAgri Italia è il risultato di un percorso societario che dal 2008 al 2010 ha visto diversi confidi agricoli territoriali impe-

gnati attivamente alla strutturazione di un progetto di fusione promosso dalla Coldiretti al fine di dare vita ad un unico ente di garanzia fidi specializzato nel settore agricolo e agroalimentare. Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati ma il credit crunch ha colpito anche i campi dove sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Un ruolo determinante per superare queste difficoltà causate dalla crisi può essere svolto ora da CreditAgri Italia, una realtà nazionale presente oggi in tutta Italia con oltre 50 filiali e un volume storico di affidamenti di oltre 2 miliardi di euro distribuiti in 160 banche.

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LA PASTA COOP-COLDIRETTI

È ARRIVATA LA PRIMA PASTA TUTTA ITALIANA DAL CAMPO FINO ALLO SCAFFALE Coldiretti e Coop hanno scelto il prodotto-simbolo della cucina nazionale per avviare una collaborazione senza precedenti con la valorizzazione del grano coltivato in Italia e del lavoro degli agricoltor

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on la crisi arriva la prima pasta tutta italiana dal campo allo scaffale, che valorizza esclusivamente il territorio, il grano e il lavoro degli italiani, ma è soprattutto il frutto della prima esperienza innovativa di co-imprenditorialità che taglia la filiera e garantisce una più equa ripartizione del valore aggiunto generato da un prodotto di una superiore bontà, qualità e sicurezza. L’iniziativa è di Coldiretti, Coop e Legacoop Agroalimentare che hanno scelto il prodotto-simbolo della cucina nazionale per avviare una collaborazione senza precedenti, con l ’obiettivo di dimostrare come mettendo a sistema gli elementi distintivi del Paese si possano trovare occasioni di crescita trasformando dichiarati punti di debolezza in altrettanti punti di forza. Una sorta di “compromesso storico” della tavola tra soggetti a volte antagonisti lungo la filiera che nell’interesse generale hanno deciso però di mettere insieme le risorse migliori dell’Italia e degli italiani: 100 per 100 italiano è il grano, 100 per 100 italiani sono i luoghi di produzione e vendita, 100 per 100 italiani sono gli imprenditori, le più grandi organizzazioni dei produttori agricoli e della distribuzione italiana. La nuova pasta ha un enorme impatto ambientale, economico e nutrizionale. La produzione nazionale della materia prima e la sua lavorazione esclusivamente in Italia consente di salvare dall’abbandono interi territori situati in aree difficili nel sud del Paese, ma anche di garantire occupazione e reddito ad agricoltori e lavoratori in un momento

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di crisi. Tra gli importanti attori del progetto c’è infatti il pastificio Cerere del Consorzio Agrario Lombardo Veneto situato in provincia di Enna nel cuore della Sicilia da dove viene il grano che sarà pagato agli agricoltori ad un prezzo premiante per il produttore sulla base dell’accordo di co-imprenditorialità. L’origine del grano è un vantaggio anche per i consumatori per la maggiore qualità complessiva e il minore contenuto di aflatossine, classificate potenzialmente cancerogene, che aumentano con i lunghi trasporti nel grano importato e la conservazione in ambienti umidi, come ha confermato il nutrizionista Giorgio Calabrese. La pasta di altissima qualità della filiera agricola italiana nasce - sottolineano Coldiretti, Coop e Legacoop Agroalimentare- dal grano coltivato nei campi degli agricoltori della Coldiretti e arriva negli scaffali degli oltre 1400 punti vendita di Coop con il marchio unico 100 % Italia: 5 formati di pasta di grano duro trafilata al bronzo, essiccazione lenta, qualità ottima, no ogm. Il primo di una linea che a regime includerà altri prodotti eccellenti della tradizione gastronomica

italiana. Non è un caso che a cucinare per la prima volta la pasta sia stato scelto uno chef italianissimo, un maestro della cucina di casa nostra come Massimo Bottura. E a sancire l’inizio di una collaborazione che vede come co-protagonisti le più importanti organizzazioni dei produttori e dei consumatori italiani la presenza del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania. “In un momento in cui il Paese sta cercando nuove strade per tornare a crescere noi offriamo una esperienza concreta nell’agroalimentare, leva competitiva che mette a sistema le straordinarie capacità imprenditoriali e le potenzialità dei nostri territori, a cominciare da quelle inespresse del mezzogiorno” afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “l’Italia costruirà il proprio futuro tornando a fare l’Italia, ovvero valorizzando al meglio quello che ha già di unico e di esclusivo, a cominciare dal cibo”. “Noi di Coop crediamo che questo non valga soltanto come un progetto a sé e comunque si tratta di un progetto di indiscutibile valore - spiega Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia- ma che sia anche la dimostrazione concreta di come Coop, con la sua identità di catena distributiva italiana, metta a disposizione la sua organizzazione e agisca concretamente con le organizzazioni che, con ruoli diversi, hanno comunque a cuore l’agricoltura del nostro Paese. E questo dialogo che porta a risultati concreti non può che generare significativi benefici per tutti i soggetti interessati compresi i consumatori italiani che ottengono così una pa-

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

italiani che ottengono così una pasta di ottima qualità al prezzo più giusto". «Coop, Coldiretti e la nostra associazione di imprese lanciano un progetto di co-imprenditorialità – ha sottolineato il presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Luppi – che porterà benefici a tutta la filiera e ai consumatori. È un fatto molto positivo che si inserisce all’interno di una strategia di cooperazione tra produttori, trasformatori e distributori che perseguiamo da tempo». Tra gli altri co-protagonisti il CSQA, l’ente di certificazione indipendente che ha il compito di tracciare l’intera filiera e che ha guidato i tre protagonisti del progetto nel percorso di coinvolgimento che ha permesso di giungere alla definizione concordata del prezzo minimo equo da pagare agli agricoltori. Ovvero un prezzo adeguato sia per gli investimenti effet-

La prima pasta tutta italiana

LA PASTA COOP-COLDIRETTI

tuati sia per la remunerazione del lavoro e dei mezzi di produzione. Per gestire nel tempo il progetto inoltre è attivato un Comitato di Gestione della Filiera in Coimprenditorialità a cui spetta anche

la decisione sul reinvestimento degli utili al singolo agricoltore che il prezzo del grano coprirà in ogni caso i costi di produzione e al consumatore di acquistare la migliore qualità al giusto prezzo.

LA PASTA 100% ITALIANA di Giorgio Calabrese Pasta italiana 100%? Si, oggi è una realtà. L'iniziativa è dei 3 Presidenti di Coldiretti, Coop e Legacoop Agroalimentare, rispettivamente Marini, Tassinari e Luppi, che per avviare una collaborazione senza precedenti, hanno scelto il prodotto-simbolo della cucina nazionale: la pasta. Il grano è 100% italiano, i luoghi di produzione e vendita sono 100% italiani, infine 100% italiani sono gli imprenditori fautori dell’iniziativa. Tutto nasce nel Sud, in Sicilia, ad Enna, grazie al pastificio Cerere del Consorzio Agrario Lombardo Veneto. Una sorta di rinnovata unità d’Italia alimentare. Conoscere il terroir di coltivazione del grano consente l’identità e di conseguenza la rintracciabilità del prodotto garantendo una superiore bontà, qualità e,

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un vantaggio anche per noi consumatori. Un grano italiano diminuisce i tempi di trasporto, ciò consente di avere la quasi totale assenza di aflatossine, classificate potenzialmente cancerogene, che aumentano con i lunghi trasporti nel grano importato e la conservazione in ambienti umidi. Chi scrive ha avuto modo di spiegare scientificamente tutto ciò venerdì 19 aprile, in presenza del Ministro dell’Agricoltura Mario Catania, che è stato il maggiore testimonial assieme ai 3 presidenti sponsor di questa salutare iniziativa. In questo tipo di grano c’è molto più amilosio e meno amilopectina e ciò fa diventare questa pasta ancora più digeribile e più assimilabile, perché si ritarda il fenomeno della gelatinizzazione degli amidi e aiuta l’intestino ad assorbire

completamente i nutrienti energetici. In questo prodotto vi sono meno prolammine e gluteline, quindi meno componenti glutiniche, comunque sempre presenti. Per la presentazione in casa Coldiretti il grande chef Massimo Bottura, 3 stelle Michelin, l’ha cucinata in modo superbo e di grande gusto.

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IL MANIFESTO DEL MADE IN ITALY

NO AGLI OGM, SÌ ALL’ORIGINE

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Valorizzare le distintività dell’agricoltura italiana che contribuisce in modo rilevante alla crescita economica e sociale del Paese sul mercato interno e internazionale, quale risorsa strategica per il Paese.

Condividere il ruolo di salvaguardia dell’agricoltura alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e del paesaggio, rafforzando la cultura della manutenzione per preservare i territori dai fenomeni di progressiva usura delle risorse.

UN’ALLEANZA PER L’AGROALIMENTARE

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L’agroalimentare è un grande patrimonio per il Paese. Lo dimostrano i suoi primati nel mondo in termini di: valore aggiunto e intensità di lavoro per ettaro; livello di sicurezza e sistema dei controlli degli alimenti; produzione biologica e riconoscimento di denominazioni geografiche e protette.

L’agricoltura italiana si rileva doppiamente strategica in quanto anche naturale “custode” del contesto ambientale, sociale e paesaggistico in cui opera, quindi “premessa” della sostenibilità delle attività economiche.

L’export misura il successo del nostro Paese attraverso una rilevante presenza sul mercato internazionale dei prodotti che accreditano l’immagine del marchio “Italia” tanto riscuotendo il consenso dei consumatori quanto diventando occasione di imitazioni e pirateria commerciale.

Il tema della contraffazione evidenzia come nonostante gli sforzi fatti mancano ancora adeguate norme di trasparenza e siano tollerate diffuse forme di “illegalità”.

Promuovere la qualità e la dimensione del lavoro in agricoltura contrastando forme di impiego irregolare e di sfruttamento della manodopera, anche dando piena attuazione all’avviso comune sulla riforma del mercato del lavoro e sulla previdenza agricola sottoscritto dalla filiera.

Sostenere la vera internazionalizzazione delle imprese affermando condizioni di competitività basate sulla qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari, l’equità sociale e il rispetto dei diritti dei lavoratori, la correttezza e la trasparenza delle informazioni.

Riportare in Europa la centralità degli interessi nazionali di tutela dell’identità del patrimonio agroalimentare contro le manipolazioni genetiche, dell’origine geografica degli alimenti e della professionalità del lavoro.

L’agroalimentare è la leva strategica perché il nostro Paese possa competere guardando alla produzione di beni e servizi con alto valore aggiunto, arricchito da fattori come ambiente, cultura e storia che distinguono il marchio “Italia” e che non sono imitabili.

L’agricoltura e l’agroalimentare sono patrimonio di tutti gli italiani, ma è fin troppo evidente che la politica, a differenza della società civile, non è in grado di valorizzarne il ruolo strategico per il Paese.

Riconoscere il ruolo dell’agricoltura per la coesione sociale e il presidio dei territori, valorizzando anche le diverse forme di filiera corta che creano nuove economie e occupazione con la piena soddisfazione delle aspettative dei cittadini consumatori.

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Premiare gli investimenti in innovazione e tecnologie sostenibili.

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Contrastare le posizioni di rendita e i fenomeni illeciti che usurpano il valore del marchio “Italia” contro il rischio di delocalizzazione produttiva, la perdita di posti di lavoro e l’impoverimento dei territori.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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Rimuovere le inefficienze della pubblica amministrazione che si traducono in ritardi per le imprese agricole ed avviare sostanziali azioni di semplificazione degli adempimenti amministrativi, contro vecchie e nuove forme di rendita.

Determinare condizioni di equità e sostenibilità nell’applicazione della fiscalità riconoscendo le funzioni di interesse generale che svolge l’agricoltura a partire dalla produzione di beni comuni nell’interesse dei cittadini.

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Garantire un futuro ai giovani, sostenendo le opportunità che l’agricoltura offre in termini di creatività imprenditoriale e di dialogo con la società e sopprimendo le logiche di rendita.

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Toni De Amicis - FILIERA COLTA

LETTO PER VOI - Stefano Masini

NELLA “GREENITALY” DI REALACCI C’È ANCHE L’AGRICOLTURA CHE VOGLIAMO

CAMPAGNA AMICA, I NOSTRI DIECI BUONI MOTIVI PER OCCUPARSI DI BIODIVERSITÀ

Il nuovo libro del presidente della Fondazione Symbola passa in rassegna i modelli per uscire dalla crisi Dal km zero alla valorizzazione dei territori, sono tanti i punti in comune con il progetto Coldiretti

Aiutare i cittadini a scoprire un nuovo modo di fare la spesa significa tutelare il patrimonio enogastronomico Un impegno costante contro la standardizzazione dei sapori e a favore della sostenibilità ambientale

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una foto di gruppo dell’Italia che fa il suo mestiere, quella che Ermete Realacci scatta con GreenItaly (Ermete Realacci, ed. Chiarelettere, p. 336) fermandosi ad osservare da vicino modelli di impresa, mestieri e talenti personali che tracciano l’itinerario per vincere la sfida che ci attende fuori dal tunnel della crisi. Imprenditori non conosciuti con storie originali e di successo (dal sarto che cuce abiti a lord inglesi alla fabbrica che illumina i giorni del pellegrinaggio alla Mecca; dall’azienda che fabbrica ecopannelli a partire da materiali vegetali e plastici di scarto a quella di cestini con la plastica di tappi o di filati riciclati fino alle piastrelle antibatteriche) in una narrazione che alimenta l’orgoglio di chi, mettendo assieme intuizione e fantasia, abilità manuale e tecnologie, sapere e ricerca, è riuscito a investire in un percorso di crescita che parte dalle esperienze già in campo, dimostrando come la competitività dei prodotti italiani non sia ancora del tutto usurata. Non è certo la curiosità a disegnare lo spaccato del più autentico Made in Italy, ma la visione complessiva di un disegno che l’autore descrive raffigurando il profilo di imprenditori efficienti, flessibili e creativi e il tratto di territori che ci restituiscono un’idea di futuro concreta. Per competere bisogna avere gli strumenti adatti ritrovando nell’Italia migliore le radici del nostro futuro. Sul nuovo terreno della concorrenza globale e della produzione immateriale quel drappello di imprese ha, infatti, agganciato il legame della tradizione con l’innovazione, la logica di calcolo della convenien-

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Giancarlo Bregantini - Non possiamo tacere. Le parole e la bellezza per vincere la mafia Editore: Piemme - Pg. 193 - € 14,50

za individuale al fabbisogno di solidarietà senza cercare subfornitori altrove e investendo, invece, nel sapere accumulato nei luoghi. Neppure troviamo indulgenza alla nostalgia verso un mondo che scivola all’indietro e arresta il tracciato della modernizzazione perché la scelta è di mettere a fuoco la rigenerazione dei vantaggi competitivi ereditati e replicati proprio come nella parabola dei talenti: chi li sotterra perde la propria dignità, a chi li moltiplica è offerta l’opportunità di successo. Da questo punto di vista, i casi non sono studiati in quanto esperienze individuali, ma come il profilo più essenziale della dinamica del nostro sistema economico e produttivo. L’obiettivo dell’autore è quello di ripartire dalle risorse di cui il Paese è dotato e che fanno la differenza nei sistemi territoriali e nelle funzioni produttive. C’è tanta voglia di lavorare per non tornare indietro e superare con fiducia i segnali di stanchezza, oggi, scambiati da qualcuno per declino: “perché questo nuovo paradigma che riporta l’economia al dialogo con l’etica e la responsabilità e che ruota attorno ai temi ambientali,

non è un’idea futuribile: è già qui e ha il volto della green economy” (pag. 17). Realacci dedica spazio anche al progetto dell’agricoltura che vogliamo. Del resto, le contaminazioni con Coldiretti non sono state poche in questi anni: dal Km 0 all’esportazione dei territori; dal sostegno alle energie rinnovabili da filiera corta alla lotta contro l’aggressione al territorio agricolo; dal presidio delle zone rurali e dei piccoli comuni alla qualità e alle eccellenze del patrimonio agroalimentare. Certo, “alla nostra metaeconomia manca una cornice, un disegno che unisca tutti i punti in una visione comune e condivisa. All’Italia manca un sogno. Se lasciamo che il futuro si riduca ad essere solo il luogo di sacrifici e privazioni allora è meglio gettare la spugna” (pag. 44), ma l’autore ci convince perché ce la possiamo fare: se mettiamo alle nostre spalle la cattiva piaga dello sviluppo fordista e con fiducia cerchiamo, nella nostra cassetta degli attrezzi, le idee e le risorse per riposizionarci, qualificando la produzione agli occhi di consumatori più informati e consapevoli. Perché produrre significa anche organizzare uno spazio di relazioni e di regole al di là del cancello della fabbrica e più oltre in una cornice territoriale, includendo i diritti non solo dei consumatori quanto anche dei lavoratori, per scambiare conoscenze, gestire insieme i rischi e dividere i costi, innescare lo sviluppo e accettare la dipendenza l’uno dell’altro con un forte legame con la comunità e un’effettiva attenzione al nostro ambiente di vita.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ono passati ormai 4 anni da quando Fondazione Campagna Amica, con la sua rete capillare di produttori in vendita diretta, ha cominciato a far conoscere ed apprezzare a milioni di cittadini la meravigliosa biodiversità di cui il nostro Paese è dotato. Ed allora ci è sembrato giusto ripercorrere qui, in trasparenza, le motivazioni che ci hanno spinto ad occuparci e preoccuparci di un tema così importante per tutti noi. Ecco dieci motivi in ordine sparso, che di sicuro sono alla base del nostro impegno in difesa delle biodiversità: • Ci occupiamo di biodiversità perché vogliamo ottenere i nostri prodotti tenendo in considerazione la sostenibilità ambientale, che significa essenzialmente contribuire a salvaguardare gli equilibri naturali dei nostri territori, tutelando tutte le specie e le varietà che rischiano l’estinzione. • Ci occupiamo di biodiversità perché vogliamo legare i nostri prodotti alla bellezza dei nostri paesaggi che sono il frutto di un secolare lavoro dell’uomo con la natura. • Ci occupiamo di biodiversità perché vogliamo arrestare l’impoverimento del nostro patrimonio enogastronomico, che trae la sua eccezionalità dalle straordinarie varietà di specie vegetali e animali di cui è popolato il nostro Paese. • Ci occupiamo di biodiversità perché abbiamo la presunzione di affermare che le nostre produzioni sono diverse perché nasco-

ANNO III - N°15 - MAGGIO

no dalla storia, dai saperi, dalle tradizioni delle mille campagne italiane che tutti ci riconoscono come uniche nel mondo. • Ci occupiamo di biodiversità perché nei nostri punti vendita i consumatori ricercano questi prodotti e ci riconoscono un impegno che per noi diventa valore aggiunto. Sono prodotti che spesso ricordano sapori perduti, che raccontano una storia che appartiene al nostro vissuto collettivo, ad un’origine, ad un luogo e quindi ad un’identità. • Ci occupiamo di biodiversità perché nei nostri mercati e nei nostri punti vendita stiamo facendo riscoprire ai cittadini un nuovo modo di fare la spesa, contribuendo a riorientare le loro scelte verso i veri prodotti locali, contro le abituali scelte imposte dalla pubblicità commerciale, spessissimo falsa e fuorviante. • Ci occupiamo di biodiversità perché quando vendiamo i nostri prodotti nei nostri Punti Vendita vendiamo anche la loro storia e quella dei territori di origine, vendiamo la cultura ed un pezzo fondamentale dell’identità del nostro Paese. • Ci occupiamo di biodiversità perché le produzioni degli agricoltori aderenti alla Rete dei punti vendita a marchio Campagna Amica sono le più disparate: sono diverse per tipologia e storia produttiva; spessissimo sono il frutto di antiche varietà o di tecniche agronomiche tradizionali e comunque sempre esenti da manipolazioni industriali. In poche parole ci occupiamo di

La diversità del made in Italy

biodiversità perché i nostri sono prodotti non standardizzati che hanno il loro punto di forza proprio nella diversità di aspetto e di caratteristiche organolettiche • Ci occupiamo di biodiversità perché siamo contro l’omologazione alimentare che spesso diventa anche sinonimo di omologazione culturale; perché siamo contro l’”agricoltura contro natura” quella costruita con gli OGM; perché siamo contro le “fattorie-fabbrica” che non rispettano il benessere animale. Perché siamo contro la “mala alimentazione” che spopola nei fast-food. • Infine, ci occupiamo di biodiversità perché vogliamo semplicemente concorrere a costruire un futuro più sostenibile per noi e per i nostri figli.

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La terra non appartiene agli uomini, è l’uomo che appartiene alla terra

Il bel paesaggio, insieme con il buon cibo, l’acqua pulita, l’energia rinnovabile, il suolo fertile, è un bene comune che da sempre tuteliamo redditi 2011

Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF

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Da consegnare unitamente alla dichiarazione Mod. 730/2011 al sostituto d ʼ C.A.F. o al professionista abilitato, utilizzando sui apposita busta chiusa contrassegnata lembi di chiusura.

FIRMA DEL CONTRI BUENTE SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER

MILLE DELL’IRPEF

(in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi

FIRMA

Mario Rossi

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

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974 674 405 88

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza

Finanziamento della ricerca sanitaria

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sottostanti)

Finanziamento della ricerca scientifica e della università

non lucrative di utilità sociale, Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni e fondazioni riconosciute delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni a ), del D.Lgs. n. 460 del 1997 che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett

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