notiziario_luglio-agosto

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Sergio Marini - PRIMO PIANO

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

IL PRESIDENTE MARINI

“È QUESTA L’ITALIA CHE VOGLIAMO” I “CIBI D’ITALIA” INVADONO ROMA CON IL MEGLIO DEL MADE IN ITALY

Anno III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO


Presidente: Sergio Marini Direttore Generale: Toni De Amicis Coordinatori regionali: Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo, Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta, Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni, Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama, Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

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SOMMARIO 3

PRIMO PIANO - Sergio Marini Marini e i 15mila del Palalottomatica: “È questa l’italia che vogliamo”

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FONDAZIONE Cascina lisindrea, qui la carne di razza piemontese e’ d’eccellenza

Contatti: Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma

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Editore e proprietario: Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile: Paolo Falcioni Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni, Sara Paraluppi Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono, Carlo Hausmann, Daniele Taffon, Rolando Manfredini, Stefano Masini, Carmelo Troccoli

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EVENTI - Sara Paraluppi I “Cibi d’Italia” invadono Roma con il meglio del made in Italy

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EVENTI

CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

Raffaella Cantagalli “L’integralista” delle leccornie abruzzesi mette nel piatto Campagna Amica

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LE NUOVE BOTTEGHE Campagna Amica apre…bottega anche sulla riviera romagnola

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: MB Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica. È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci.

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

Con l’alta cucina di Taste of Roma l’urbe diventa capitale del gusto

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ITINERARI DEL GUSTO - Fabio Cagnetti

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LETTO PER VOI - Stefano Masini

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FILIERA COLTA - Toni De Amicis

Razza mora romagnola e biodiversità, dai campi una storia a lieto fine” Tra i peccatori e i buongustai: vizi e virtù del mangiar sano e bene

Con Cibi d’Italia l’agricoltura torna al centro del nostro paese

MARINI E I 15MILA DEL PALALOTTOMATICA: “È QUESTA L’ITALIA CHE VOGLIAMO” Il presidente all’Assemblea nazionale: “Avanti su etichetta, semplificazione e internazionalizzazione” L’impegno dei Ministri Passera (Sviluppo) e Catania (Agricoltura): “Più agricoltura per superare la crisi”

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bloccare la legge sull’etichetta d’origine di tutti gli alimenti; attuare la semplificazione per alleggerire un carico burocratico che fa perdere cento giorni di lavoro alle imprese agricole; concretizzare l’internazionalizzazione per aprire nuovi mercati. Sono queste le tre cose da fare entro i prossimi mesi, secondo quanto dichiarato dal presidente Sergio Marini nel chiudere i lavori dell’assemblea nazionale di Coldiretti, davanti ai quindicimila agricoltori presenti al Palalottomatica di Roma. “Etichetta, semplificazione e internazionalizzazione sono alcuni degli impegni assunti oggi dai Ministri Passera (Sviluppo economico) e Catania (Politiche agricole) – ha sottolineato -; impegni che dobbiamo ora portare assieme fino in fondo, ed è su queste che misuremo le azioni della politica”. Per Marini, “non è accettabile l’assenza di una legge chiara sull’etichettatura. E l’Europa, cercando la via del compromesso, ha deciso di metterci altri tre anni per risolvere la questione”. Da qui un forte appello al Ministro Catania che in altre occasioni si è dimostrato coraggioso”.

RECUPERARE SOVRANITÀ ANCHE SULLA PAC Con il recente vertice di Bruxelles la politica ha dimostrato che può recuperare la sua sovranità e l’Italia può tornare ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri. “La politica - ha sottolineato Marini - ha battuto un colpo anche grazie alla minaccia di veto dell’Italia che non bisogna avere paura di usare nei momenti ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

Il presidente Sergio Marini

FILIERA COLTA

Sergio Marini - PRIMO PIANO

centrali, come la riforma della politica agricola comune (Pac) dalla quale dipende molto del futuro del cibo, dell’ambiente, del paesaggio e della qualità della vita del Made in Italy. L’agricoltura produce beni etici durevoli in termini sociali e ambientali che non si misurano con il Pil, ma dai quale dipende molta parte della qualità della vita degli italiani”.

TOGLIERE DI MEZZO LA BUROCRAZIA INUTILE Ma occorre anche “cogliere l’occasione della spending review per togliere di mezzo una volta per tutte quegli adempimenti burocratici inutili che tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno. Il vero vantaggio di una spending review “possibile” - ha sottolineato Marini - non è solo nel taglio del personale pubblico che sarà difficile per il costo sociale che ne deriverebbe ma nel recupero di almeno 100 giornate di lavoro all’anno che gli imprenditori perdono per stare dietro alle carte. Non vanno certo eliminati quegli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimentare ed ambientale che qualificano

il nostro Made in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso la burocrazia si inventa pratiche per giustificare se stessa. Basterebbe ridimensionare questa micidiale spinta creativa per recuperare qualche punto di Pil”.

AGGREDIRE I MERCATI INTERNAZIONALI Bisogna poi creare un percorso di penetrazione dei mercati internazionali. “E’ assurdo – ha sottolineato Marini - che il 200-300 per cento del mercato potenzialmente assorbibile al mondo noi lo lasciamo occupare dai falsi”. “Il nostro – ha poi ribadito il presidente di Coldiretti - è un modello per tutti. Non s’inventi l’Italia vie di sviluppo che sono lontanissime dalla nostra storia. Torniamo a fare quello che sappiamo fare bene: grande cibo, grande territorio, grande innovazione, grande creatività. Ci sarà sempre un mercato più vasto che cerca prodotti con queste componenti immateriali”.“Torniamo a fare l’Italia – ha concluso Sergio Marini -. E’ questa l’Italia che vogliamo. E’ quella che faticosamente stiamo costruendo”.

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FONDAZIONE

CASCINA LISINDREA, QUI LA CARNE DI RAZZA PIEMONTESE E’ D’ECCELLENZA La Fattoria condotta da Claudio Voarino fa del legame col territorio e della vendita diretta i suoi punti di forza Una stalla a stabulazione libera e l’uso di foraggi coltivati in azienda garantiscono la qualità dei prodotti

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mmersa nel verde delle colline monregalesi, alle pendici delle Alpi Marittime, si trova Cascina Lisindrea, una fattoria dedita all'allevamento e alla vendita diretta di carni e salumi. Vi si allevano e macellano i bovini di razza Piemontese e i suini, alimentati secondo tradizione, con fieno, orzo, mais ed erba medica, coltivati sui terreni di proprietà con criteri naturali. Claudio Voarino, il titolare, ha unito la tradizione contadina paterna con la propria esperienza lavorativa giovanile in alcune macellerie della zona, aprendo così lo spaccio aziendale per la vendita diretta delle carni e dei salumi.

QUELLA FILOSOFIA DEL MANGIAR SANO La filosofia che ispira Claudio e i suoi familiari risiede nell’importanza del mangiar sano e ha portato la famiglia Voarino ad un importante investimento economico per la realizzazione di una stalla a stabulazione libera per i vitelli destinati alla macellazione, con box non sovraffollati e dotata di recinto esterno. Per produrre carne buona e genuina, inoltre, curano con impegno l’alimentazione degli animali, utilizzando cereali e foraggi da loro coltivati. Tra i prodotti d’eccellenza spiccano gli arrosti, il filetto e lo spezzatino di carne bovina di razza Piemontese, le braciole e le costate di carne suina e, tra i salumi, il salame contadino e il salame all’aglio e peperoncino. CON LA FATTORIA DIDATTICA SI SCOPRONO I SAPORI Cascina Lisindrea si trova in via Santo Stefano 7 a Vicoforte, in provincia di Cuneo, dove è possibile degustare ed acquistare diANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

rettamente carni fresche e carni trasformate in salumi, dal sapore e fragranza di un tempo. L’azienda svolge, inoltre, l’attività di Fattoria Didattica proponendo giornate di incontro in

cui vengono illustrati i rapporti fra le varie componenti della catena alimentare per scoprire le caratteristiche e le particolarità del ciclo di vita degli animali e della loro alimentazione.

LA CAMPAGNA AMICA ARRIVA IN SPIAGGIA A Rosolina frutta tra gli ombrelloni con l’azienda Guidarini

A Rosolina Mare, punta di diamante del turismo polesano, la frutta fresca arriva in spiaggia. Un servizio innovativo per vacanzieri e cittadini che coinvolge undici bagni del lungomare e un nuovo punto vendita estivo rifornito da aziende agricole del territorio certificate Campagna Amica. In spiaggia sono disponibili vaschette monoporzionate con anguria e melone già tagliati e sbucciati, pronti al consumo, confezionati direttamente presso l’azienda Guidarini, accreditata come Punto Campagna Amica, in porzioni da 300 grammi senza conservanti né zuccheri aggiunti e con forchettina in dotazione. Il prodotto viene consegnato fresco ogni mattina in tutti gli

stabilimenti che espongono la locandina dell’iniziativa. Il punto vendita propone invece ortofrutta di stagione e si trova in posizione comoda per i villeggianti che tornano dalla spiaggia. Pratici anche gli orari che prevedono anche aperture serali fino alle 22.30. Questa iniziativa ha un valore molto importante perché rilancia i prodotti tipici locali e la nostra economia, offrendo un valore aggiunto al nostro territorio. Rosolina rappresenta una vetrina che porta molto turismo nazionale ed internazionale ed è giusto utilizzarla per dare visibilità alle eccellenze agroalimentari che caratterizzano il territorio e per promuovere la filiera cortissima dal produttore al consumatore.

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Fare la spesa nei Mercati di CAMPAGNA AMICA conviene a tutti

Raffaella Cantagalli - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

FATTORIA DEL BENESSERE - Marina Faraone

perché:

Lo chef Marrangoni serve prodotti degli agricoltori nel suo ristorante “Ekk” di Castel Sant’Angelo Gli ingredienti delle sue particolari ricette vengono acquistati al mercato di Campagna Amica di Pesaro

TROVI SOLO PRODOTTI LOCALI A BASSE EMISSIONI DI CO2 PERCHÉ A KM0/

COMPRI LATTE APPENA MUNTO CON LA TUA BOTTIGLIA DI VETRO PUOI FARTI CONSEGNARE A DOMICILIO IN BICI I PRODOTTI SENZA INQUINARE

I BAMBINI E I PIÙ GRANDI POSSONO PARTECIPARE AI CORSI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLA NOSTRA FATTORIA DIDATTICA

I RIFIUTI ORGANICI TORNANO IN FATTORIA PER DIVENTARE COMPOST QUINDI CONCIME

PUOI DEGUSTARE I NOSTRI PRODOTTI TIPICI CON UTENSILI USA E GETTA BIODEGRADABILI

Punto 6

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

abriele Marrangoni viene dai più definito “l’integralista delle specialità abruzzesi”. Forse per questo motivo, per primo in Abruzzo, ha sposato l’idea di Campagna Amica nel piatto. Prima di tutto Gabriele è uno chef o “scie’f”, come ama descriversi ironicamente sul suo sito web (www.gabrielemarrangoni.it). Non ho avuto il piacere di incontrarlo di persona e di apprezzare i suoi piatti ma la sua fama di grande cultore del cibo sano genuino a km zero e delle sue ricette gustose è giunta fino a Roma e quindi l’ho cercato al telefono, ripromettendomi di non rinunciare alle sue cene tipiche che, in questo mese di agosto, “celebrano” il tartufo estivo.

NUOVI STIMOLI PER LA CLIENTELA Lui ha le idee molto chiare e subito mi dice che l'adesione a Campagna Amica nel Piatto è stata voluta fortemente da lui perché, in primis, ama il suo territorio e ama promuoverlo in tutte le sue peculiarità e crede fortemente nella sostenibilità del cibo, anche come fenomeno culturale e – aggiunge – “mai come ora è importante cerare nuovi stimoli per la clientela”. Mi accorgo che le sue parole gli escono dal cuore. E’ un uomo appassionato e conosce bene le persone con cui ha contatti quotidiani. Sarà per questo che si rinnova in continuazione? Curioso nel suo sito internet e ho la conferma del fatto che Gabriele unisce all’arte in cucina anche una grande dote di comunicazione, creatività e fantasia. E lui evidentemente è sulla strada giusta dal momento che oltre a questo riANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

Lo chef abruzzese Marrangoni

G ACQUISTI FRUTTA E VERDURA FRESCA E DI STAGIONE

I NOSTRI SACCHETTI DOVE METTI LA SPESA NON INQUINANO PERCHÉ SONO BIODEGRADABILI REALIZZATI IN COTONE O IN AMIDO DI MAIS

“L’INTEGRALISTA” DELLE LECCORNIE ABRUZZESI METTE NEL PIATTO CAMPAGNA AMICA

storante a Castel Sant’Angelo che si chiama EKK ... nulla di esotico ma solo un dialettismo abruzzese che significa “qui” (più km zero di cosi!), a settembre vorrebbe aprire un secondo punto di ristoro di fronte all’uscita dell'A14 TeramoGiulianova, nella speranza di attirare la clientela tipo “Camogli” o “Rustichella” in nome del cibo sano gustoso e locale.

“Cibo sano, fantasia e rispetto per il cittadino sono le componenti di una cucina “stellata”

UNA BOTTEGA IN… CANTIERE Al momento Gabriele acquista i prodotti di Campagna Amica al mercato di Pesaro ma sta già studiando una nuova formula che prevederebbe anche l’apertura di una bottega di Campagna Amica di fianco al nuovo ristorante. L’esperienza di questa persona si commenta da sola e ci conferma ancora una volta che cibo sano, sostenibile, fantasia, capacità imprenditoriale, coraggio, fatica e rispetto per il cittadino, alla fine sono gli ingredienti di una ricetta “stellata”.

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CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

LE NUOVE BOTTEGHE

Italiano, locale, sostenibile

CAMPAGNA AMICA APRE…BOTTEGA ANCHE SULLA RIVIERA ROMAGNOLA La struttura è stata inaugurata a Cervia con ospite speciale il “turista per caso” Patrizio Roversi Oltre ai prodotti firmati dagli agricoltori italiani in vendita anche il parmigiano delle aziende terremotate

i t t o d o r p i o m ia t t e m i Noi c tu ci metti l’Arte. nuova na u e m ie s in e r a e r c r e P esperienza a tavola! nel piatto

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“r ice ian tte tal con li i prodotti agrico

La Bottega di Cervia

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n nuovo punto di riferimento per la filiera agricola tutta italiana è stato inaugurato in via Nazario Sauro 150, lungo il porto canale di Cervia: è la prima Bottega di Campagna Amica della riviera romagnola. Dopo l’introduzione del celebre “turista per caso” Patrizio Roversi, che sulle note dei canterini del Folklore di Romagna ha elogiato la filiera corta e il km zero, i titolari dell’azienda agricola La Polita nonché gestori della Bottega, Paola e Onorio, hanno proceduto al taglio del nastro insieme al presidente Coldiretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli, alle altre personalità invitate e a numerosi villeggianti e residenti. La bottega di Paola e Onorio a si caratterizza come punto vendita spiccatamente stagionale e a km zero: sui banchi si troveranno infatti soprattutto prodotti freschi, in particolare ortofrutta (compresa la frutta di quarta gamma) ma anche pasta di grano romagnolo, olio di Brisighella, vino e latticini a km zero.

“COSÌ RIPORTIAMO L’AGRICOLTURA AL CENTRO” “Con questo progetto, che si affianca alla vendita diretta nelle aziende agricole e ai mercati contadini a km zero – spiega il presidente Coldiretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli – vogliamo riportare l’agricoltura al centro, ridare redditività ai produttori. Ma anche offrire nuove e stabili opportunità ai consumatori che in bottega potranno acquistare

alimenti genuini, garantiti e al giusto prezzo”. La Bottega, aperta tutti i giorni dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 23 (anche domenica mattina), proporrà solo alimenti certificati, garantiti dal produttore, di origine locale e italiana di alta qualità. Sulla riviera inoltre la Bottega di Cervia fungerà anche da “punto solidarietà” pro zone terremotate vendendo il Parmigiano Reggiano salvato dai caseifici colpiti dal sisma.

IL CONTA PUNTI I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Luglio hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

DIVENTARE RISTORANTE “CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO” È IMPORTANTE PERCHÉ:

Si può raccontare il territorio di origine dei prodotti cucinati, la loro storia e le tecniche con cui si preparano. I prodotti di Campagna Amica sono italiani e agricoli e chi li vende è l’agricoltore che li produce. Sono di origine controllata e garantita dal marchio “Campagna Amica”.

Per maggiori informazioni, contatta l’ufficio di CAMPAGNA AMICA - COLDIRETTI più vicino a te www.campagnamica.it

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PREZZO AMICO

SIGNIFICA CHE LA TRASPARENZA È UN VALORE FONDAMENTALE PER NOI! Prezzo Amico vuol dire che nei Punti Campagna Amica quello che paghi corrisponde davvero al valore di quello che compri. E su questo ci mettiamo la firma!

PERCHÈ USARE PER POCHI MINUTI UN OGGETTO CHE PUÒ DURARE CENTO ANNI?

Prezzo amico -30% sms consumatori Cosa significa? SMS Consumatori è un servizio del Ministero delle politiche agricole e alimentche confronta i prezzi medi di alcuni prodotti agroalimentari italiani. I prodotti classificati nel paniere del Ministero sono generici (ad esempio: aglio, zucchine, mele, latte, pollo). I prodotti generici dei Punti Campagna Amica sono confrontabili con quelli del servizio SMS consumatori e hanno sempre un prezzo inferiore del 30% rispetto a quello medio nazionale.

Prezzo Amico Senza Confronti

LA FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA ADERISCE ALL’INIZIATIVA

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Cosa significa? Molti prodotti dei Punti Campagna Amica non sono generici e perciò non sono confrontabili col servizio SMS consumatori perché hanno caratteristiche produttive speciali: • sono fatti artigianalmente secondo le tradizioni locali; • provengono da animali allevati con cura e nel rispetto del loro benessere; • sono coltivati secondo metodi biologici e biodinamici; • rappresentano varietà e specie locali; • rispettano la tradizione, la storia e la cultura del territorio; • provengono da animali alimentati con mangimi e foraggi NO OGM; • sono prodotti a qualità certificata (DOP; IGP; DOCG…) In ogni caso, i produttori agricoli sono a disposizione per dare tutte le informazioni utili ai consumatori.

Perché essere chiari non costa nulla e fa risparmiare tutti!

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I sacchetti di plastica ogni anno liberano nelle nostre campagne, nelle nostre sorgenti tonnellate di sostanze tossiche

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Sara Paraluppi - EVENTI

I “CIBI D’ITALIA” INVADONO ROMA CON IL MEGLIO DEL MADE IN ITALY Dal 27 al 30 settembre quattro giorni di iniziative promosse dalla Fondazione Campagna Amica Al Circo Massimo verranno assegnati gli Oscar Green 2012, i premi per l’innovazione in agricoltura

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Che cavolo aspetti? Diventa un Punto Campagna Amica! Scopri un futuro di vantaggi.

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Entra a far parte della prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta di prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no OGM. Diventa anche tu un Punto Campagna Amica: il Punto d’incontro tra produttore e consumatore. Anche grazie alla nuova insegna e al materiale di comunicazione che ti verrà fornito, diventerai un Punto di riferimento per tutti i consumatori attenti alla qualità dei prodotti agricoli italiani. Aderire è facile: rivolgiti alla sede Coldiretti più vicina a te o vai sui nostri siti.

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“Cibi d’Italia” invadono Roma. Dal 27 al 30 settembre 2012 Fondazione Campagna Amica porterà nel cuore della Capitale, al mercato al Circo Massimo, il meglio dei prodotti di qualità firmati dagli agricoltori italiani. In un contesto storico unico al mondo, si racconterà ai consumatori il valore autentico delle produzioni agricole italiane, attraverso le loro fasi. Il cibo, il territorio, il saper fare, le tradizioni locali, in altre parole “Campagna Amica” è la risposta all’omologazione alimentare e culturale che la globalizzazione impone. Se si vogliono dare risposte vere in termini di sicurezza alimentare e ambientale, di tipicità, di risorse utili per il territorio, le sue peculiarità, l’arte, la storia, il paesaggio, la professionalità dei nostri imprenditori agricoli, come elementi di sviluppo della società, diventa fondamentale che la società stessa ne tocchi concretamente il significato e il valore. Fondazione Campagna Amica attraverso la prima edizione di “Cibi d’Italia” vuole far entrare in tutto questo i consumatori di Roma, per arrivare attraverso le edizioni successive all’Expo 2015, dove l’alimentazione e l’ambiente saranno i protagonisti. Agricoltura

italiana è produzione di cibo buono e sicuro, gestione del territorio, educazione alimentare, tutela della biodiversità, produzioni di fonti energetiche rinnovabili, produzioni economicamente sostenibili, molto altro.

UN PROGRAMMA RICCO DI INIZIATIVE Nella quattro giorni di “Cibi d’Italia” (orari: il 27 settembre dalle ore 18 alle 24; il 28 e 29 dalle 10 alle 24; il 30 dalle 10 alle 22) verranno messe in campo numerosissime iniziative che hanno l’obiettivo fondamentale di far tornare a casa i cittadini consumatori che decideranno di immergersi nell’agricoltura italiana con le scarpe un po’ sporche di terra, con un profumo intenso sulle dita, con un gusto piacevole nel palato, con un pensiero per il migliore amico. L’agricoltura sarà cibo, orto, giardino, cultura, natura, biodiversità, ma anche tecnologia, sicurezza alimentare, ambientale, storia, arte, innovazione, da vivere in mille modi. Sono previste infatti occasioni di degustazioni di olio, frutta, formaggi, vini, alle attività culturali di “Educazione alla Campagna Amica” dedicate ai più piccoli.

TUTTI A LEZIONE DI CULTURA DEL VERDE Ci saranno corsi di giardinaggio, orticoltura, ma anche di cultura del verde; sarà presente la libreria dell’agricoltura e del buon cibo italiano. Ogni regione italiana si rappresenterà attraverso il meglio delle produzioni agricole, offerte agrituristiche, racconti dei territori più conosciuti e meno abituali. I cittadini potranno imparare note di sicurezza alimentare in seminari ad hoc, ma potranno anche scoprire chi sull’agroalimentare bleffa di più, con il primo “premio della vergogna”. Nell’ambito dell’iniziativa si terrà anche l’assegnazione degli Oscar Green 2012, i premi all’innovazione imprenditoriale in agricoltura. Non mancheranno, infine, iniziative benefiche: è stato siglato un accordo con la Lega del Filo d’oro che vedrà una raccolta fondi attraverso la vendita della pasta della Bontà (solo da grani italiani). Inoltre si sta organizzando il concorso: Campagna Amica CHEF: le migliori ricette made in Italy dall’ingrediente all’idea.

GLI SPAZI DEI “CIBI D’ITALIA” SPAZIO COME TERRITORIO: modelli culturali standardizzati e indistinti allontanano le persone dalla percezione delle proprie radici. Bisogna restituire loro il senso di appartenenza al proprio territorio ma anche far capire che non ci sono “confini invalicabili, né mondi incompatibili” che la prospettiva non può essere che il rispetto reciproco tra diverse culture.

ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

SPAZIO COME LUOGO DI PRODUZIONE: le aziende agricole, i caseifici, le cantine, i forni, sono i luoghi dove la natura trova nell’uomo e nella sua tecnologia un potente alleato per produrre i cibi della nostra quotidiana alimentazione e del piacere di gustare un’infinità di sapori nati dal lavoro delle aziende agricole.

SPAZIO COME LUOGO DI CONSUMO: dove si mangia, come si mangia. Il luogo dove si consuma il cibo delimita non solo uno spazio fisico, ma anche una modalità ed una qualità sia del rapporto con il cibo stesso e con i commensali, che della stessa tipologia di alimenti che vengono consumati.

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opo tre edizioni di grande successo a Milano Taste Festival, la celebrazione della cucina di eccellenza, giunge a Roma. Dal 20 al 23 settembre l’alta cucina si sposterà nei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica che ospiteranno la versione romana del più grande Restaurant Festival del mondo (www.tasteofroma.it). Per quattro giorni il pubblico si farà trasportare da assaggi di alta cucina, brindisi con i migliori vini e tanto divertimento. Dodici fra i migliori ristoranti della città per la prima volta insieme per proporre a tutti gli appassionati della buona tavola e dell’alta cucina un’esperienza gourmet assolutamente unica, insieme a oltre sessanta produttori e aziende che offriranno un’abbondante selezione di prodotti e destinazioni gourmet. Già palcoscenico internazionale per cinema, musica e cultura, Roma diventerà così anche capitale del gusto e del buon convivio.

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TRA ASSAGGI E SHOWCOOKING INNOVATIVO Taste of Roma sarà la vetrina della ristorazione romana d’eccellenza e il Parco della Musica lo scenario che ospiterà gli chef che meglio la rappresentano. Un parco giochi del gusto, un pic-nic di lusso dove divertirsi spostandosi da un ristorante all’altro, un ambiente informale in cui gustare i piatti preferiti rilassandosi tra arredi di design. Taste of Roma sarà una festa: i gourmet potranno appagare le più sfrenate velleità culinarie, i curiosi avvicinarsi in modo divertente e informale all’alta cucina. Taste of Roma, infatti, offrirà anche un ricco programANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

Il manifesto dell’iniziativa

INSEGNE

CON L’ALTA CUCINA DI TASTE OF ROMA L’URBE DIVENTA CAPITALE DEL GUSTO All’Auditorium Parco della Musica sbarca dal 20 al 23 settembre il Festival dell’enogastronomia Una vetrina per la ristorazione d’eccellenza che ha conquistato appassionati in tutto il mondo

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La rete di Campagna Amica è ampia e diversificata ma sempre riconoscibile dai consumatori per un for mat di vendita e dei segni distintivi che sono sinonimo di prodotti autenticamente Made in Italy, a km zero, dal produttore al consumatore, dal campo alla tavola.

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ma di showcooking innovativo e interattivo con maestri di fama internazionale e corsi di cucina. Chi parteciperà a Taste of Roma potrà cimentarsi “mani in pasta” con l’ausilio di chef trainer e con tante attività dedicate ai bimbi.

TANTE DEGUSTAZIONI CON UN OCCHIO ALL’AMBIENTE Ogni ristorante proporrà tre speciali piatti, per l’occasione studiati in formato “antipasto” – Taste appunto – maggiormente rappresentativi della propria filosofia culinaria e che promuovono ingredienti loca-

li e stagionali. In questo modo il pubblico potrà divertirsi costruendo il proprio menu, giocando con i 36 piatti proposti e avere così un assaggio di alta cucina. Per tutte le degustazioni sarano usate stoviglie interamente biodegradabili e compostabili con un impatto ambientale praticamente nullo. Tutti gli accessori sono prodotti in Italia con materie prime di origine vegetale interamente derivate da risorse rinnovabili. Dopo aver ospitato golose portate, questi materiali termineranno la loro vita trasformandosi in innocuo fertilizzante.

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App o Widget? Come volete voi, tanto in qualsiasi caso con due click o due touch ecco a voi tutti gli Agriturismo di Terranostra Campagna Amica nel palmo della vostra mano. Come sono, cose c’è intorno, quanto costano, cosa si mangia, quel che si vede, divisi per regione, per provincia, con un bel sistema di ricerca per trovare subito il vostro prossimo week end, la vostra cena o la vostra vacanza in tutt’Italia. Noi ci siamo veramente applicati, ora vi aspettiamo!

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Fabio Cagnetti - ITINERARI DEL GUSTO

RAZZA MORA ROMAGNOLA E BIODIVERSITÀ, DAI CAMPI UNA STORIA A LIETO FINE

Il punto d’incontro

tra produttore e consumatore

Prodotti agricoli locali e di stagione

Italiani al 100%

Sono tanti i fattori che determinano la qualità di quello che mangi. Prima di tutto l’origine! Fare la spesa nei Punti Campagna Amica significa un’alimentazione fatta di prodotti agricoli locali, freschi e gustosi che rispettano le tradizioni culinarie e seguono il ritmo delle stagioni. Se ciò che mangi non fa migliaia di chilometri per raggiungere la tua tavola sicuramente è più buono e più salutare: avere accesso a un cibo migliore, che non contenga OGM, significa scegliere il circuito di punti vendita con il marchio di Punto Campagna Amica. Significa una “spesa giusta” per te e per tutti noi.

Nel nostro paese il clima, la natura e la nostra millenaria storia enogastronomia offrono un patrimonio alimentare unico al mondo. Scegliere prodotti agricoli italiani significa per te una sana e corretta alimentazione, per noi nuove opportunità di sviluppo equo e sostenibile. Oggi poter dire: “io mangio italiano” è un privilegio che puoi permetterti sempre di più grazie ai Punti Campagna Amica.

Dal produttore al consumatore senza intermediari

Ci guadagni tu e ci guadagna l’ambiente

Nei Punti Campagna Amica hai la certezza di fare la spesa da persone che garantiscono la genuinità e la filiera dei prodotti del loro banco. Questo significa anche una giusta informazione: conosci i prodotti agricoli che acquisti perché conosci chi li produce e puoi avere con lui un rapporto semplicemente leale, basato sulla fiducia reciproca. Inoltre l’assenza di intermediazioni permette di ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo, quello che noi chiamiamo Prezzo Amico!

Con la vendita diretta dei Punti Campagna Amica ci guadagnano il gusto, la genuinità e la freschezza, ma ci guadagna anche l’ambiente! Sia per i metodi di produzione, sia perché, non essendo sottoposti a lunghi trasporti, né a interminabili stoccaggi in celle frigo, né a manipolazioni industriali, i prodotti che acquisti non incidono sull’inquinamento atmosferico. Ecco perché, scegliendo i Punti Campagna Amica, partecipi a un’economia naturale, più sostenibile per tutti.

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Diffusissima nel passato, la pregiata varietà di suini ha rischiato l’estinzione prima di essere salvata La carni sono particolarmente adatte alla stagionatura per produrre salami, prosciutti e cotechini

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a biodiversità delle razze suine italiane si è fortemente assottigliata nell’ultimo secolo: basti pensare che all’inizio del ‘900 erano allevate più di 20 varietà autoctone, più un numero imprecisato di sottorazze. Nel 1918 la Mora Romagnola, razza che si ritiene fu introdotta in Italia con le invasioni barbariche, era diffusa in tutto il Nord per un totale di 335.000 capi; trent’anni dopo, soprattutto a causa dell’importazione dei più precoci e prolifici maiali Yorkshire inglesi, ne erano rimasti 22.000, concentrati nelle province di Forlì e Ravenna. Il trend è proseguito, e mentre numerose razze indigene scomparivano a fronte della diffusione dei Large White e di altre tipologie nordiche, arriviamo agli anni Novanta, con una popolazione di soli 18 esemplari, per giunta tutti in un solo allevamento con elevato tasso di consanguineità. È solo grazie alla caparbietà dell’allevatore Mario Lazzari, coadiuvato dal WWF Italia e dall’Università di Torino, che si è riusciti a recuperare la Mora Romagnola, di cui oggi vengono allevati circa 800 capi.

Dai 335mila capi del 1918 si è scesi negli anni fino a 18. Poi la rinascita grazie alla testardia di un allevatore

ANIMALI ROBUSTI, SI ADATTANO A TUTTI I CLIMI Nel panorama zootecnico nazionale, si tratta di una razza di assoluto interesse per le qualità delle carni, pregiate quanto quelle di altre razze “nere” come il Casertano, il Nero dei Nebrodi e altri suini diffusi ad esempio in Umbria. Anche in questo caso si tratta di animali che prediligono

l’allevamento a ciclo chiuso, pascolando allo stato brado; sono suini molto robusti che hanno un’eccellente adattabilità a condizioni climatiche difficili. Il rovescio della medaglia è dato dalla scarsa prolificità delle scrofe, che oltretutto sono mediocri allattatrici, e dall’ingrassamento tardivo; gli incroci con gli Yorkshire inglesi, i Fumati di Ro-

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magna, sono assai più voraci e precoci, e costituiscono una tipologia comunque interessante.

DAL COLORE AGLI OCCHI, ECCO I TRATTI DISTINTIVI A parte la colorazione, le caratteristiche distintive della Mora Romagnola sono la cresta di setole sulla schiena, gli occhi a mandorla, la dentatura simile a quella del cinghiale e la particolare conformazione delle orecchie, parallele alla testa. La piena maturità si ha intorno ai 18 mesi, quando il suino pesa circa 250-300 chilogrammi; la resa al macello è intorno al 90%. In attesa della certificazione DOP (la domanda è stata presentata dal Consorzio di Tutela nel 2005), la Mora Romagnola è, dal 2006, Presidio Slow Food. Le carni si distinguono già a vista per la marezzatura e il colore, e il contenuto e la qualità del grasso, in massima parte separato dalla massa magra, conferiscono grandi profumi e dolcezza. Si presta particolarmente alla stagionatura, e prosciutti, salami e cotechini ottenuti da questa razza sono particolarmente pregiati. Non sia scordato il nome di Mario Lazzari, se nell’impressionante rosa delle eccellenze suine della regione (Parma, Zibello, Felino, e ancora la Salama da sugo di Ferrara, la Mortadella Bologna Igp, la Coppa piacentina oltre a prodotti più esoterici come il crudo di Langhirano col gambetto e il Canossello della val d’Enza) possiamo annoverare anche i salumi di Mora Romagnola.

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Stefano Masini - LETTO PER VOI

TRA I PECCATORI E I BUONGUSTAI: VIZI E VIRTÙ DEL MANGIAR SANO E BENE Florent Quellier ripercorre la storia del rapporto dell’uomo con la tavola dal medioevo fino ai giorni nostri “Chi ama mangiar cose buone deve conoscere l’origine geografica delle derrate di qualità che consuma”

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aderisce al

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ggi che le aspettative salutistiche e le prescrizioni nutrizionali tornano ad attualizzare il peccato di gola, mostrando chiunque non osservi le regole imposte da diete dimagranti come un potenziale attentatore contro il proprio corpo e la società, la lettura di Gola. Storia di un peccato capitale (Florent Quellier, Ed. Dedalo, p. 224, € 22,00) rivela tutto il suo interesse nel decolpevolizzare chi mangia attraverso un racconto che attraversa l’Europa a partire dall’età di mezzo, ricchissimo di citazioni letterarie, impreziosito di raffigurazioni ed allegorie e capace di proporre come icona la nuova legittimazione sociale del piacere a tavola in quanto sia legato al territorio ed alla sua dimensione identitaria oltre che alla cultura del moderno gourmet al termine di un serio apprendistato educativo. In effetti, a partire dal Medioevo, quello della gola è un vizio capitale che si oppone al digiuno quale pratica ricercata in una società fortemente segnata dall’influenza religiosa: né è casuale che la rappresentazione iconografica dell’inferno sia caratterizzata da fuoco e fumo ispirandosi al mondo delle cucine. Ed è un peccato di ricchi e di potenti, che consiste nell’eccesso di vino e di vivande, nell’avidità e nell’intemperanza: tanto più biasimevole quando sia il clero ad essere protagonista delle voluttà del ventre.

DUE MODELLI CONTRAPPOSTI Lo scontro confessionale che si consuma in Europa richiama anche l’ipocrisia della dieta di magro che la Chiesa cattolica impone nel periodo quaresimale denunciato, da parte della tradizione luterana, in ragione ANNO III - N°17 - LUGLIO/AGOSTO

della diffusione di ricette prelibate e condite con ogni genere di delizie. Perennemente sconvolto da carestie, il Medioevo è, del resto, al centro dell’utopia della cuccagna, quale terra d’abbondanza, contrada immaginaria dove è ignota l’idea stessa di fame e di fatica per accedere ad una felicità tutta terrena ancora una volta contro le costrizioni e le penitenze alimentari. In ogni caso la Chiesa ha sempre riconosciuto che l’assunzione di cibo sia qualcosa di naturale e che la convivialità costituisca una forma essenziale di integrazione sociale: la condanna va soltanto al desiderio disordinato che degrada l’uomo al piano della bestialità. Ciò segna il distacco dal modello anglosassone di cultura protestante, ancora oggi estranea alla rappresentazione della buona tavola come arte franco-italiana del buon vivere e occasione di ispirazione di arte, lettere e pittura. Nell’Europa settentrionale, scrive l’autore (p. 81) “la carne di maiale deve il suo successo non al sapore, ma alla plasticità, che permette al macellaio di prepararle in cubetti, in bastoncini, in salsicce rosse, in polpette...”.

UN MEDITERRANEO RICCO DI SAPORI È anche vero, però, al di là del possibile legame tra etica cattolica e piacere gastronomico, che l’Europa mediterranea sia decisamente più ricca di prodotti tipici e tradizionali e di diversità alimentari. Non c’è dubbio, pertanto, che l’attenzione per il mangiar bene sia legata alla sensibilità diffusa in Italia e in Francia a partire dal XVII secolo come dimostrano dissertazioni e trattati, libri di cucina e cro-

nache gastronomiche, poiché “se le buone maniere a tavola si giudicano anche dal modo di esprimersi, il saper mangiare implica ugualmente l’arte di saper parlare delle qualità di un vino o di una pietanza e delle relative sensazioni gustative” (p. 112).Inoltre, il ghiotto e, cioè, chi ama mangiar cose buone, allora come oggi “deve conoscere l’origine geografica delle derrate di qualità che consuma: burro di Trégor, cappone del Maine, fegato grasso di Strasburgo, vino di Champagne...” (p. 114). Se l’obiettivo di mantenere delle generose rotondità appartiene ai segreti della bellezza delle dame d’alta corte o al culto popolare dei bimbi paffutelli fino agli esordi del novecento, l’ingordo privo della capacità di controllare i proprio istinti si trova sempre più ai margini di una società divisa in caste.

LA RIVOLUZIONE DI BRILLAT SAVARIN È ad un giurista (Jean Anthelme Brillat Savarin) che si deve, però, il merito di aver decretato il successo del discorso gastronomico presentato come una scienza coltivata da buongustai educati alla fisiologia del gusto, basandosi su osservazioni e sperimentazioni, perché: “gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo di spirito sa mangiare” (p. 155). A questo punto è ormai aperta la riflessione sui nostri giorni, quando il cibo diventa spesso occasione di itinerari gastronomici, di percorsi educativi nelle fattorie didattiche e di piacevoli letture o conversazioni, in quanto è sempre l’alibi culturale che si presenta come moderno canone capace di soddisfare la gola.

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CON CIBI D’ITALIA L’AGRICOLTURA TORNA AL CENTRO DEL NOSTRO PAESE La vetrina del vero Made in Italy, distintivo e autentico, si presenta a Roma al Circo Massimo Un evento unico nel suo genere che coinvolgerà produttori agricoli e cittadini consumatori

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Il presidente Sergio Marini

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’attività della Fondazione – così come l’abbiamo realizzata sino ad oggi – si inserisce in uno scenario complesso che occorre attentamente considerare per poter comprendere in modo adeguato il ruolo attuale e potenziale esercitato dall’agricoltura nella nostra società. Negli ultimi decenni si è consumato un cambiamento radicale nelle abitudini quotidiane dei cittadini italiani che ha prodotto nuove percezioni nei confronti della campagna, della sua peculiarità produttiva e del ruolo che riveste sul piano economico e della qualità della vita di tutti noi. In questo sommovimento che ha accompagnato e assecondato l’affermarsi del modello industriale, prima, e postindustriale, poi, la campagna si è allontanata dall’orizzonte economico, culturale, antropologico e dei cittadini – utenti – consumatori. Un ruolo non secondario in questo processo di allontanamento è stato svolto dalla Grande Distribuzione Organizzata che ha assunto una funzione egemonica nella distribuzione e nella vendita di prodotti che prescindono da criteri di stagionalità e sono poco comprensibili in quanto a origine e modello produttivo. In questo scenario, storicamente, solo le grandi crisi energetiche, le emergenze ecologiche e le catastrofi naturali hanno permesso che il tema della campagna, del suo sfruttamento e della sua peculiarità, venga posto di nuovo in una posizione centrale nel dibattito politico, economico e culturale.

UN’INVERSIONE DI TENDENZA Con la nostra grande manifestazione del Circo Massimo – che abbiamo voluto denominare “Cibi d’Italia” – vogliamo invertire questa tendenza. Vogliamo rimettere al centro dell’attenzione l’agricoltura del nostro Paese come risorsa utile, necessaria e conveniente per tutti. Vogliamo, cioè, mettere sotto i riflettori quell’agricoltura che ha radici nei nostri territori e che è la vera espressione del Made in Italy alimentare. E quindi con l’appuntamento di Settembre, Fondazione, ha chiamato a raccolta a Roma le migliori energie e i principali attori, che nel corso di questi anni, più di altri, si sono battuti per questa agricoltura. Che è l’agricoltura che si sta orientando verso un nuovo e diverso modello di sviluppo capace di riconciliare i bisogni e le esigenze profonde dei cittadini con quelle del loro contesto culturale e territoriale, sia in termini di scelte alimentari e sia in termini di nuovi stili di vita. TRA GUSTO E SALUTE E quindi, all’interno della nostra rappresentazione al Circo Massimo: • troveremo produttori agricoli

che offrono in vendita diretta cibi e alimenti dalle proprie aziende, senza intermediari; • mangeremo cibi di qualità, autentici, stagionali, non OGM, tipici, con forte legame al proprio territorio di origine e sicuri perché garantiti da Fondazione Campagna Amica; • scopriremo che quello che si mangia è più gustoso perché prodotto con metodi agronomici tradizionali e più equo perché senza manipolazioni industriali; • conosceremo nuovi agricoltori, che aderiscono alla nostra Rete, orgogliosi di aver accettato regole molto rigorose in tema di comportamenti verso la tutela dell’ambiente, della salubrità e della qualità produttiva. Ed insieme con le centinaia di migliaia di cittadini e viaggiatori che parteciperanno con noi a questo evento, unico nel suo genere, riaffermeremo con forza che il cibo non è solo una merce qualsiasi, ma un bene comune, come dice spesso il nostro Presidente Marini, un valore fondante su cui poter conciliare gli interessi della collettività con quelli dell’agricoltura tipica e responsabile del nostro bellissimo Paese.

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