/notiziario_aprile_2012

Page 1

Sergio Marini - PRIMO PIANO

NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

Anno III - N째14 - APRILE

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

IL PRESIDENTE MARINI

GIOVANI, UN PATRIMONIO DA TUTELARE SE VOGLIAMO USCIRE DALLA CRISI


Bklkds dqsd qw djjd qwj dsdqdd qdq sssss Primo piano - del Presidente Marini

Presidente: Sergio Marini Direttore Generale: Toni De Amicis Coordinatori regionali: Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo, Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta, Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni, Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama, Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

Contatti: Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

SOMMARIO 3

16

PRIMO PIANO - Sergio Marini

6

IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi Carrelli della spesa sempre più leggeri ma la vendita diretta regge bene

17

L’AZIENDA DEL MESE - Marina Faraone

18

LA VENDITA SICURA - Rolando Manfredini Miele, dalla denominazione all’origine i consigli per non sbagliare etichetta

LARGO AI GIOVANI - Carmelo troccoli Con poeta siamo in una botte di... Miele ecco l'apicoltore che batte la crisi

L’agricoltura è un affare di famiglia 5 Generazioni tra tradizione e modernità

8

L'ESPERTO DEL CREDITO Premi Pac anticipati alle imprese per garantire maggiore liquidità

Giovani, un patrimonio da tutelare se vogliamo uscire dalla crisi

4

22

LE NUOVE BOTTEGHE - Daniele Taffon San Vincenzo, l’orto fa bene alla mente quando la campagna si fa sociale

9 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma

GLI ORTI DI CAMPAGNA AMICA “Andare al mercato è una giornata di festa” il km0 fa rinascere il piacere della cucina

Editore e proprietario: Fondazione Campagna Amica

19

Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

19

ITINERARI DEL GUSTO - Fabio Cagnetti Dolomiti, il miele dop delle vette che valorizza l'agricoltura di montagna

Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni, Sara Paraluppi Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono, Carlo Hausmann, Daniele Taffon, Rolando Manfredini, Stefano Masini, Carmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: MB Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica.

9 11

Il bimbo che parla… alle galline l’amore per la campagna di Tore

12

EVENTI Cerealia, ecco il festival del grano una cinque-giorni tra cultura e gusto

13

EVENTI La giornata della biodiversita’ festeggia nel giardino delle delizie ritrovate

È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci.

FONDAZIONE

15

L'ESPERTO DEL CREDITO Credito, c’e’ l’accordo sulla moratoria una boccata d’ossigeno per le imprese

21

21

LETTO PER VOI - Stefano Masini Controvento, Caporale racconta il tesoro che il sud non sa di avere

22

FILIERA COLTA - Toni De Amicis Sostenibilità e turismo responsabile con gli agriturismi di Campagna Amica

GIOVANI, UN PATRIMONIO DA TUTELARE SE VOGLIAMO USCIRE DALLA CRISI Il presidente Sergio Marini sottolinea l’importanza delle imprese under 30 per rilanciare la crescita “Raggiunto un importante piano di intese per la creazione di nuove opportunità di lavoro e di sviluppo

I

l tema dei giovani in agricoltura non è argomento di carattere settoriale, ma per alcune sue caratteristiche costituisce un autentico banco di prova, nel faticoso sforzo che il Paese sta facendo per uscire da una crisi la cui principale ricaduta è rappresentata da un progressivo annullamento del futuro, in particolare di quello dei nostri figli. Oggi sono 65mila imprese agricole guidate in Italia dai giovani. Un numero di tutto riguardo che è largamente superiore a quello dei nostri principali partners europei (Francia compresa). Ciò significa che vi sono tutte le premesse perché il patrimonio rappresentato dalla produzione agroalimentare nazionale non vada disperso, ma anche che l’Italia, per tornare a crescere, possa trovare nell’agroalimentare una leva competitiva straordinaria, valorizzando al meglio quello che ha già di unico e di esclusivo: il cibo. Considerando, inoltre, che le imprese “giovani” in agricoltura esportano in percentuale superiore alla media del settore, sembrano reggere meglio alla difficile fase congiunturale, mostrano una spiccata propensione alla multifunzionalità – e cioè alla diversificazione in termini di prodotti e di servizi - possiamo guardare al futuro con relativo ottimismo. L’importante, tuttavia, è che il piano di intese raggiunto con i responsabili di Governo e il riconoscimento del potenziale di sviluppo e di creazione di nuove opportunità di lavoro per i giovani che si avvicinano all’agricoltura, non venga vanificato.

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

ANNO III - N°14 - APRILE

Vi sono, infatti, le condizioni per mettere a regime un potenziale di risorse umane, intellettuali ed etiche capaci di tracciare le linee per un modello di sviluppo compatibile con le caratteristiche profonde di questo Paese, con la sua esigenza di mantenere, e in molti casi ritrovare, un livello alto di coesione sociale, suscettibile di esaltare gli elementi di distintività assoluta di cui l’agricoltura italiana è espressione.

Ci sono tutte le premesse perché il grande patrimonio rappresentato dalla produzione agroalimentare nazionale non vada disperso”

Il presidente di Fondazione, Sergio Marini

FILIERA COLTA

Sergio Marini - PRIMO PIANO

3


IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi

Marina Faraone - L’AZIENDA DEL MESE

CARRELLI DELLA SPESA SEMPRE PIÙ LEGGERI MA LA VENDITA DIRETTA REGGE BENE

L’AGRICOLTURA È UN AFFARE DI FAMIGLIA 5 GENERAZIONI TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

Diminuiscono gli acquisti nei piccoli negozi e nella grande distribuzione, aumentano nei discount Solo la rete dei produttori di Campagna Amica assicura ai cittadini prodotti sani al giusto prezzo

La società agricola dei fratelli Angelucci è uno dei fiori all’occhiello delle campagne umbre Tante le eccellenze, dalla ristorazione all’allevamento, fino alle produzioni biologiche

tari (+1,0%). Super ed iper mercati, regno delle grandi scorte e delle grandi offerte, riducono di fatto il valore della spesa con acquisti inutili che spesso vanno sprecati. La bassa qualità dei prodotti discount porta invece un risparmio solo apparente. La vendita diretta attraverso i mercati rappresenta invece un’opportunità tanto per i produttori che per i consumatori in cerca di un nuovo stile di consumo. Nei Mercati di Campagna Amica l’offerta dei prodotti è ampia

e comprende anche i prodotti biologici e le eccellenze locali protette dai riconoscimenti comunitari, il rapporto qualità-prezzo è equo, la provenienza è locale e la presenza del produttore è la prima garanzia del rispetto di precise regole etico-comportamentali. Un occhio al risparmio e agli sprechi ma anche un’attenzione a valori, sapori e modi diversi di fare le cose che si stanno perdendo. E’ questo il valore aggiunto che i consumatori scelgono e premiano.

UNA VALANGA DI BONTÀ AI MONDIALI DI SCI A Rivisondoli tre giorni di mercato con il meglio delle tipicità A Rivisondoli, in occasione dei Campionati Mondiali di Sci Alpino organizzati per la prima volta sull’Appennino nelle località turistiche dell’Alto Sangro, si è svolta un’edizione straordinaria del Mercato di Campagna Amica con produttori provenienti da tutta la regione. Durante i tre giorni di manifestazione è stato possibile degustare ed acquistare una splendida selezione di vini, olii extravergine di qualità come il Dop Aprutino Pescarese e Colline Teatine, confetture,

4

cereali, pasta di farro e di Saragolla, pane, tartufo, mieli e conserve vegetali. L’Azienda di Domenico Cianfrone, accreditata al Marchio Campagna Amica nel Piatto, ha offerto in degustazione più di tremila arrosticini fatti con carne di pecora abruzzese, mentre alcune case vinicole hanno organizzato una degustazione di vin brulé che ha soddisfatto anche i palati più raffinati. Nella giornata conclusiva l’azienda Sapori della Majella di Domenico Imbastaro ha

proposto una zuppa di farro che, con un semplice soffritto, un’innaffiata di olio biologico denocciolato ed un po’ di formaggio grattugiato, ha meravigliato i presenti per la qualità ed intensità di profumi e sapori. Il bilancio finale della manifestazione è stato più che positivo: insieme all’evento sportivo, anche il mercato di Campagna Amica ha contribuito a dare nuovo impulso alla promozione di questo territorio così ricco di risorse naturali e turistiche.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

I

n una splendida posizione collinare con vista su Assisi, si trova una tipica azienda a conduzione familiare, la Società Agricola Fratelli Angelucci. La famiglia Angelucci, proprietaria da cinque generazioni, conduce la fattoria nel rispetto delle tradizioni contadine umbre, dandole tuttavia un’impronta moderna, affiancando alle classiche produzioni l’attività didattica e la ristorazione. L’azienda si trova in via San Nicola 69, in località Collemancio, a Cannara, e nasce come punto di arrivo di un progetto decennale di riqualificazione dell'attività agricola e dell'allevamento, basato sul rispetto della natura e sull'osservanza dei criteri di benessere degli animali. L'impresa, completamente biologica, si estende su circa 42 ettari di terreno collinare, interamente recintati, che comprendono oliveto, bosco e un piccolo lago dove pescare. La produzione agricola è incentrata sull'olio extravergine d'oliva, ma si coltivano anche ortaggi e alcune varietà di frutta, viene raccolto il tartufo e prodotti frumento e foraggi per l'alimentazione degli animali: polli, bovini, suini, ovini, lepri e tutta la bassa corte. Nello spaccio aziendale è possibile acquistare tali eccellenze. Fa parte dell’azienda anche l’agriturismo ricavato in due case coloniche, una del ‘700 e una del ‘900, recentemente ristrutturate nel rispetto dell’architettura contadina umbra. La cucina è quella tradizionale, molto attenta alla qualità dei pro-

ANNO III - N°14 - APRILE

dotti, con paste fatte in casa, pane cotto nel forno a legna e con olio, carni e verdure di stagione biologici. L’azienda, inoltre, svolge l’attività di Fattoria Didattica con giornate di incontro per bambini e adulti per riscoprire il rapporto con la natura, gli animali e la terra” L’obiettivo è far conoscere e promuovere nelle scuole la nuova esperienza della vita in campagna. La formazione sul campo consente l’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi e l’alternanza delle stagioni, dell’ambiente naturale, della possibilità di produrre in modo sostenibile e della possibilità di produrre cose nuove come le energie rinnovabili. Si tratta di una pedagogia attiva dell’”imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette (seminare, raccogliere, trasformare, manipolare) che privilegia il contatto con il vivente attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale.

L’azienda svolge anche attività di fattoria didattica con percorsi per bambini sull’olio, sul latte, sul grano

L'azienda si estende su 42 ettari

Nei mercati un nuovo modello di consumo

I

dati Istat di inizio anno ci dicono che il costo del carrello della spesa è in aumento, considerando il totale dei beni acquistati con maggior frequenza, dal cibo al carburante. Le tavole degli italiani si sono quindi impoverite in quantità, anche se l’indagine Swg-Coldiretti realizzata nel 2011 evidenzia che il settore alimentare è quello che risente meno della riduzione delle spese familiari: solo il 16% degli italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale superiore solo alle spese per i figli. Cambia il modo di fare la spesa: i consumatori confrontano di più i prezzi e si accertano della qualità dei prodotti e della loro provenienza (dati Swg). E cambiano anche i luoghi di acquisto: i dati Istat 2011 registrano un calo delle vendite al dettaglio sia nei piccoli negozi (-3,5%), che soprattutto nella grande distribuzione (-3,9%), ad eccezione dei discount di alimen-

5


C

L

TURA DE OL

LE NUOVE BOTTEGHE - Marina Faraone

A VERONA LA PRIMA BOTTEGA DEGLI AGRICOLTORI MARINI: “UN PEZZO DI FUTURO DEL PAESE” La struttura è stata inaugurata dal presidente di Fondazione Campagna Amica in occasione del Vinitaly In viale del Lavoro trecentoquaranta metri quadri di negozio con il meglio dei prodotti made in Italy

A

nche a Verona arriva un nuovo modo di fare la spesa: nella nuova Bottega di Campagna Amica si fanno acquisti direttamente dall’agricoltore: alimenti buoni e sani, gustosi, italiani, certificati e garantiti dal produttore. Un modo per accorciare la filiera, avere la sicurezza di ciò che si mangia e favorire lo sviluppo dell’economia locale. La Bottega si trova in Viale del Lavoro, 52 al piano terra del complesso che ospita le sedi del CALV, Consorzio Agrario Lombardo Veneto, che ne è anche il gestore e di Coldiretti Verona. All’inaugurazione, erano presenti il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania, il Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, il Sindaco di Verona Flavio Tosi, il presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi, il Prefetto Perla Stancari e il Presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini. “Questa è una delle Botteghe che stiamo aprendo in Italia” ha detto il Presidente Marini, “è uno degli esempi concreti che Coldiretti sta portando avanti, cercando di trovare soluzioni ai problemi degli agricoltori. La vendita diretta è un vantaggio per il produttore che può

vendere al giusto prezzo e al consumatore per il rapporto qualità/prezzo. La vendita diretta, infatti, consente alla filiera di accorciarsi e di evitare le lungaggini che fanno perdere valore, crea occupazione ed evita il furto di identità garantendo il prodotto italiano”. Inoltre, ha proseguito Marini “E’ importante valorizzare quello che produciamo che è unico ed eccellente come dimostrano i dati dell’export nel nostro settore”. Anche il Ministro Catania ha sottolineato che “oggi tutti abbiamo capito che è importante avvicinare l’agricoltore al consumatore”perché “negli ultimi anni la quota che resta all’agricoltore nella filiera si è ridotta troppo. Dobbiamo farla crescere poiché l’agricoltura è molto importante nel nostro Paese. A Verona, ad esempio, c’è un pezzo importante dell’agricoltura nazionale”. Tra i banchi e gli scaffali nei 340 mq della nuova Bottega, in un

ambiente accogliente e dai materiali naturali, si trovano prodotti di origine locale, grazie all’apporto delle aziende agricole del territorio, e soltanto Made in Italy di alta qualità, la cui tracciabilità è garantita dal Consorzio Produttori Campagna Amica che segue il prodotto dall'azienda agricola di produzione fino alla tavola del consumatore con un solo passaggio. Oltre alla frutta e alla verdura di stagione garantite dagli agricoltori veronesi si possono acquistare anche le arance di Sicilia o le fragole calabresi, in attesa tra poco di quelle locali. Latte fresco, yogurt e formaggi delle montagne vicine si affiancano a pecorino, fontina valdostana e Parmigiano Reggiano di ottima qualità. Salumi locali ai quali va aggiunto il prosciutto crudo di San Daniele, olio del Garda e della Lessinia con a fianco olio pugliese biologico. Insomma una grande varietà di prodotti di alta qualità a cui non può mancare il vino del territorio scaligero della cantina Caorsa, il riso a kilometro zero di Isola della Scala, la pasta del pastificio Valle del Grano del CALV, miele locale e biologico, marmellate e succhi, passate di pomodoro e pesto ligure, per citare solo alcuni prodotti.

IL CONTA PUNTI

6

7

Minor impatto ambientale. Ecco la nostra emissione.

L’IMPEGNO DI POMÌ PER LA SOSTENIBILITÀ E LA TRASPARENZA CON ETICHETTA PER IL CLIMA.

I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Aprile hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

5

ESSER

E

B

EN

8

5 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Per la prima volta un prodotto alimentare può fregiarsi dell’etichetta PER IL CLIMA: da oggi sulle confezioni Pomì potrete conoscere le emissioni di CO2, calcolate dal seme in campo f ino alla distribuzione nei supermercati. L’impegno ambientale di Pomì e la sua filosofi a aziendale, la Coltura del Benessere, orientata sia alla sostenibilità che alle nuove esigenze del consumatore, diventano ora trasparenti con la dichiarazione delle emissioni dei propri prodotti. Un primo passo che sancisce l’inizio della collaborazione tra Pomì e Legambiente, volta a concretizzare un grande obiettivo: ridurre l’emissione di gas a effetto serra.

w w w.viviconstile.org

www.pomionline.it/coltura-del-benessere.php

7


GLI ORTI DI CAMPAGNA AMICA - Daniele Taffon

FONDAZIONE

SAN VINCENZO, L’ORTO FA BENE ALLA MENTE QUANDO LA CAMPAGNA SI FA SOCIALE

“ANDARE AL MERCATO È UNA GIORNATA DI FESTA” IL KM0 FA RINASCERE IL PIACERE DELLA CUCINA

Il Centro brindisino ha avviato un progetto per il reinserimento delle persone con problemi psichici Attraverso il lavoro agricolo si punta ad offrire un’opportunità di recupero e di crescita

Luca, cliente fisso del Circo Massimo, rivela il suo rapporto con la spesa dai produttori “Così facciamo conoscere a mia figlia i sapori e i colori dei prodotti coltivati nella campagna laziale”

Q

L

8

uca ha moglie, una figlia di 4 anni e un’altra in arrivo, vive a Roma, nel quartiere Parioli, ed è impiegato in banca. Ha conosciuto il Mercato di Campagna Amica dell’Auditorium durante una cena a casa di un suo amico che aveva cucinato con i prodotti del mercato: la domenica successiva erano insieme a fare la spesa tra i banchi di frutta e verdura.

CRAP SAN VINCENZO San Michele Salentino (Brindisi) via G. Galilei n°12 Tel/Fax: 0831 966933 / 368451 Cell: 3939818521 e-mail: e.r.onlus@libero.it Sito: www.crapsanvincenzo.it

Quali sono le tue passioni e perché vieni al mercato di Campagna Amica? Sono un appassionato di cibo, amo i piaceri della tavola e da uomo del Sud preferisco i sapori forti e marcati accompagnati da un buon bicchiere di vino rosso. I prodotti del mercato hanno ricucito il mio rapporto con la cucina, luogo dove mia moglie è padrona.

Fare la spesa è un’attività di famiglia

zato), raccolta differenziata dei rifiuti, gestione dei rifiuti verdi (valorizzazione del compost), introduzione di sistemi di coltivazione biologici e/o integrati. I prodotti dell’orto sono per l’auto consumo conviviale, un modo per gustare i prodotti della propria fatica.

Agrisociale, una realtà in crescita

uesta è la storia di un centro per prestazione di attività sanitarie e servizi socio-assistenziali finalizzati alla promozione della cura e della riabilitazione delle malattie mentali, della loro prevenzione e diagnosi, del reinserimento sociale delle persone con disturbo mentale. Gli operatori di questo centro, che si trova a San Michele Salentino, hanno creato un orto in territorio urbano destinato alla produzione di fiori, frutta e ortaggi, e strutturato in moduli ed attività. Autonomia, socializzazione, inserimento lavorativo sono le parole d’ordine alla base di questo progetto che si concretizza attraverso pratiche rispettose dell’ambiente e dei percorsi di socializzazione ed aggregazione dei cittadini-utenti, promuovendo il legame con l’agricoltura e i suoi valori, all’insegna della riscoperta dei metodi agricoli tradizionali e di una sana e corretta alimentazione, rispettando la stagionalità ed utilizzando solo varietà locali, per dare un sostegno all’economia agricola locale. Un altro aspetto fondamentale del progetto è l’educazione ambientale. L’orto è un luogo in cui si sperimentano metodi di coltivazione e pratiche rispettose dell’ambiente, contribuendo al mantenimento della biodiversità in ambito urbano e rurale. Inoltre, mira alla conoscenza e diffusione di buone pratiche sostenibili anche nel contesto urbano: gestione razionale dell’acqua (es. sistema di irrigazione localiz-

Ora quando armeggia tra i fornelli sono li accanto a lei ad osservarla e, se me lo permette, anche a consigliarla. Da quando abbiamo conosciuto il Mercato di Campagna Amica preferisco accompagnarla a fare la spesa e con l’occasione facciamo conoscere a mia figlia Asia i sapori e i colori dei prodotti col-

FALSI, UN DANNO DA 60 MLD EARTH DAY, +20% BOSCHI In Italia oltre 10 mln di ettari di foreste L’Italia può festeggiare l’aumento di circa 1,7 milioni di ettari delle foreste negli ultimi 20 anni pari a circa il 20 per cento, che raggiungono così oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie. E’ la notizia positiva che viene dalla Coldiretti in occasione della giornata della terra “Earth day”, sulla base dell’inventario del Corpo Forestale dello Stato. I 12 miliardi di alberi che

coprono oltre un terzo della superficie nazionale (35 per cento) costituiscono il polmone verde dell' Italia con circa 200 alberi per ogni italiano. I boschi ricoprono un ruolo centrale come assorbitori e contenitori di anidride carbonica, che è il principale gas ad effetto serra, e sono fondamentali nella mitigazione e nell`adattamento ai cambiamenti climatici in corso.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Diffusi i dati sui controlli contro la contraffazione Dalla lotta alla contraffazione possono venire fino a trecentomila nuovi posti di lavoro con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell’agroalimentare ha raggiunto i 60 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente i risultati ottenuti dagli oltre 79 mila controlli effettuati nell’ambito delle attività operative condotte dai quattro organismi che dipendono dal ministero delle Politiche agricole ed illustrati dal Ministro Mario Catania, “Il fatto che per effetto della falsificazione vengano sottratti all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni di euro al giorno dimostra che insieme al contrasto all’evasione fiscale, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni un’ area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.

ANNO III - N°14 - APRILE

tivati nella campagna laziale. Qual è la tua filosofia di vita? Coltivare la terra e proteggerla, perché è l’unica grande fonte di speranza. Come si svolge la tua giornata al mercato? Come dicevo ci piace andare al mercato tutti insieme come se fosse una gita o una giornata di festa, l’aria che si respira al mercato d’altronde è questa. Di solito mia moglie fa la spesa e io accompagno mia figlia Asia nella ricerca di qualche prodotto particolare. Asia è affascinata dai colori delle composizioni nei banchi di frutta e verdura e non sta ferma un attimo; una volta l’avevo persa e 5 minuti dopo l’ho vista tornare con un mazzo di carote in mano. Quale consigli ci daresti? Vi avrei consigliato di rimanere aperti tutti i giorni, ma giustamente gli agricoltori devono lavorare la terra durante la settimana, allora vi ringrazio e vi consiglio di continuare così!!!!

9


FONDAZIONE

IL BIMBO CHE PARLA… ALLE GALLINE L’AMORE PER LA CAMPAGNA DI TORE Salvatore Careddu ha realizzato il suo sogno di avere un pollaio tutto per lui La storia di un ragazzino di undici anni che è felice quando può stare in mezzo alla natura

L

Il bel paesaggio, insieme con il buon cibo, l’acqua pulita, l’energia rinnovabile, il suolo fertile, è un bene comune che da sempre tuteliamo redditi 2011

Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF

genzia

ntrate

Da consegnare unitamente alla dichiarazione Mod. 730/2011 al sostituto d ʼ C.A.F. o al professionista abilitato, utilizzando sui apposita busta chiusa contrassegnata lembi di chiusura.

FIRMA DEL CONTRI BUENTE SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER

MILLE DELL’IRPEF

(in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi

FIRMA

Mario Rossi

...................................

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

...................................

..

974 674 405 88

FIRMA

...................................

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

..

...................................

...................................

...................................

..

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza

Finanziamento della ricerca sanitaria

FIRMA

sottostanti)

Finanziamento della ricerca scientifica e della università

non lucrative di utilità sociale, Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni e fondazioni riconosciute delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni a ), del D.Lgs. n. 460 del 1997 che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett

FIRMA

...................................

CODICE FISCALE FONDAZ IONE CAMPA GNA AMICA

...................................

Con il tuo contributo del

5 x mille faremo ancora di più

..

Sostenere le iniziative della Fondazione Campagna Amica è facile. Basta firmare nell’apposito spazio della tua dichiarazione dei redditi ed inserire il codice fiscale della Fondazione Campagna Amica

www.campagnamica.it

ANNO III - N°14 - APRILE

“È felice quando riesce a regalare un po’ del suo mondo agli altri”

Il piccolo Tore con le sue galline

La terra non appartiene agli uomini, è l’uomo che appartiene alla terra

e prime 15 sono state il regalo di licenza elementare. Erano anni che sognava le galline, un pollaio tutto per lui. Alla fine il babbo Paolo ha ceduto. È passato poco più di un anno da quel giorno e Salvatore Careddu, che oggi ha 11 anni, ha triplicato la squadra di ovaiole: ne ha 49. Le chiama tutte per nome, di ognuna conosce abitudini, vizi e virtù: sa chi fa le uova con il guscio molle, chi scuro, chi le fa bianche, come Candida. “Vedi , queste più piccole le fanno le galline giovani, le uova più grandi sono di quelle più anziane” spiega tirando fuori, una per una, le uova dal cestino colorato che usa per la sua raccolta quotidiana. Ogni giorno ne raccoglie più o meno 30 e mamma Gavinuccia le vende al mercato della Coldiretti insieme agli altri prodotti dell’azienda di famiglia: pecorino, ricotta, caprini perette e … Tore aiuta. Aveva appena 6 mesi la prima volta che lo hanno portato in azienda. È rimasto folgorato. “Questo è il suo mondo – spiega la madre – fa sacrifici enormi pur di non perdersene neppure un giorno. Finita la scuola pranza e alle 14:30 è già in campagna”. Tore lo sa, che prima o poi qualcuno dei suoi preferiti verrà portato al macello, ma le galline no. Quelle non si toccano. “Appena arrivo in campagna corro nel pollaio, do da mangiare alle galline e poi le faccio uscire. A loro piace molto correre dappertutto, mangiano l’erbetta e anche le ortiche”. Qualche mese fa gli hanno regalato una gallina bianca con gli “occhiali”: “le avevano messo una specie di paraocchi perché non vedesse. Dicevano che altrimenti beccava le uova e poi le

rompeva. Ma secondo me soffriva molto e un giorno le ho tolto tutto. Ha cominciato a saltare, era proprio felice di vedere di nuovo … E non beccava più le uova”. Se i suoi animali soffrono, soffre anche lui: Tore capisce sempre quando stanno male e conosce tutti i trucchi del mestiere. “Sulle galline mi ha insegnato tutto mia zia. Lei adesso ha 88 anni e ha sempre avuto galline”. Ha le idee molto chiare e le sue galline sembrano davvero felici. Non le molla un attimo, controlla tutto personalmente: dal mangime alle cassette per la cova, l’acqua, la pulizia del pollaio. Fa tutto lui, non si fida di nessuno: “un giorno non potevo venire e mamma si è dimenticata di farle mangiare … io l’ho scoperto subito: avevano s’ingulzu vuoto! È una specie di bolla sotto il collo che si riempie quando mangiano”. Mamma Gavinuccia ridacchia, annuisce e ammette: “Mi ha beccato”. A Salvatore non sfugge niente e non solo in materia avicola.

“Azzecca spesso i tempi di parto di pecore e capre – spiega la madre – ma il babbo non gli dà retta perché è piccolo …”. Ha sempre ragione lui. “Una volta avevo avvisato babbo che la pecora avrebbe partorito, non mi ha creduto e l’ha lasciata in giro. La notte ha fatto l’agnellino e una volpe lo ha mangiato”. Osserva molto e capisce il momento da tante piccole cose. Nei suoi disegni la natura è sempre in primissimo piano e da qualche tempo il suo amore per gli animali è diventato contagioso: “Ogni tanto invita in azienda i compagni di scuola – racconta Gavinuccia – si divertono moltissimo con Salvatore che li trascina tra galline, pecore e maiali … È felice quando riesce a regalare un po’ del suo mondo agli altri”. L’unico che non convincerà mai è suo fratello piccolo: “Lui pensa solo al calcio” sorride Salvatore “… e quando torno a casa la prima cosa che mi dice è: Tò, vai a farti la doccia!”.

11


EVENTI

EVENTI

CEREALIA, ECCO IL FESTIVAL DEL GRANO UNA CINQUE-GIORNI TRA CULTURA E GUSTO

LA GIORNATA DELLA BIODIVERSITÀ FESTEGGIA NEL GIARDINO DELLE DELIZIE RITROVATE

A Roma una manifestazione interamente dedicata a una delle produzioni più antiche del nostro Paese All’iniziativa, che propone un ricco calendario di eventi, parteciperà anche la Fondazione Campagna Amica

In occasione della manifestazione dedicata alla tutela delle produzioni a livello mondiale Campagna Amica presenta una pubblicazione e una mostra dedicate alle varietà salvate dall’estinzione

I

I

l primo festival dedicato al mondo dei cereali tra cultura, alimentazione, società, economia, ambiente e territorio, vede la partecipazione di numerose istituzioni ed organizzazioni tra cui Fondazione Campagna Amica. Dal 6-10 giugno 2012 propone a Roma e in altre città un ricco calendario di eventi, intreccianti cultura, storia, produzioni tipiche, scienza, tradizioni popolari. Il programma su: www.cerealialudi.org. Il consumo medio annuo procapite in Italia di cereali è di 162 kg: il 32% del fabbisogno energetico ed il 33% del contenuto proteico e l’Italia è tra i primi paesi industrializzati per l’utilizzo dei cereali nella dieta alimentare. Un utilizzo e consumo dovuto non solo alla posizione geografica della nostra penisola, ma ereditato dalle culture che nei secoli hanno abitato il Mediterraneo. I Romani, in particolare, hanno valorizzato i cereali nella loro alimentazione. Lo stesso termine cereali deriva da Cerere (in latino Ceres) divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti. Anche Vesta presenziava alla propiziazione dei raccolti: la finta panificazione aveva luogo nel giorno dei Vestalia (9 giugno) e in quello stesso giorno si celebrò in seguito la festa dei pistores (i fornai). Tra il 7 e il 15 giugno si svolgevano una serie di riti che davano vita a un vero e proprio ciclo, definito “dei cereali”. Proprio gli antichi rituali svolti dalle Vestali rievocati in forma scenica costituiscono l’elemento “romano” che caratterizza il festival Cerealia, che vuole riallacciare i legami tra il territorio di produ-

12

zione e la tavola del consumatore, riportare in vita usi e costumi antichi, fondati sul rispetto della terra, dei suoi frutti e delle culture autoctone, in un ottica di sostenibilità e con uno sguardo sul Mediterraneo: nel 2012 il paese ospite è la Turchia.

L’obiettivo è quello di riallacciare i legami tra il territorio di produzione e la tavola del consumatore

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

l 22 maggio è la giornata mondiale della biodiversità e la fondazione Campagna Amica è lieta di presentare, in questa ricorrenza così importante, un progetto editoriale in collaborazione con la società Bridges: “Il giardino delle delizie ritrovate”. Collegare con un filo invisibile ma molto stretto l’agricoltura, la biodiversità, l’arte e la cultura del nostro paese, questa la sfida che la Fondazione ha intrapreso. I nodi che tengono unito questo filo sono 20 prodotti delle nostre regioni che, con altri, sono dei veri e propri ambasciatori del Belpaese. Forse sconosciuti ai più, essi raccontano una storia preziosissima che merita di essere trasmessa attraverso una elegante pubblicazione ed una mostra che si terrà a Palazzo Rospigliosi proprio il 22 maggio. Un modo nuovo di avvicinare i cittadini consumatori all’agricoltura. Con questa mostra abbiamo voluto raccontare alcuni tra gli ambasciatori più rappresentativi del territorio e della storia dell’arte italiana, un connubio semplice, innovativo e di gusto. Anche i meno attenti di entrambi i settori potranno scoprire uno spazio immenso di esplorazione. Ma l’iniziativa sarà anche, e soprattutto, l’occasione per celebrare l’importanza della biodiversità in agricoltura, ottenuta dal lavoro secolare di milioni di contadini (e non certo attraverso la manipolazione genetica) e dagli stimoli ambientali che hanno plasmato i genomi delle specie e con essi l’intero paesaggio del nostro Belpaese. Da queste specie, poi differenziatesi intraspecificamente in varietà e razze, nasce anche buona parte della diversità culturale dell’Italia. Stemmi nobi-

ANNO III - N°14 - APRILE

Il giardino delle delizie ritrovate Biodiversità tra campagna, arte e gusto

liari, dipinti anche famosi, danze, poesie e tante altre espressioni artistiche ancora, sono potute nascere dal ventre della natura, cullate dalle mani di tantissimi artisti. Quindi parlando di mieli, di mandorle, di varietà di suini quasi scomparse, di varietà di patate e tanto altro ancora, sottolineando il legame stretto con l’arte, non faremo altro che parlare di noi italiani. Infatti paesaggio, cibo e tradizione culturale sono parte integrante del nostro ricchissimo DNA. Lo studio storico artistico delle decorazioni vegetali, delle nature morte o dei motivi iconografici non è nuovo. Ma un dialogo più stretto tra storia dell’arte e storia agronomica può produrre nuove interpretazioni e persino attribuzioni ai dipinti. Viceversa, nelle fonti artistiche e letterarie si può ritrovare traccia di cultivar e razze da salvare o si può ricostruire la presenza di parassiti nella frutta dei tempi di Caravaggio, e magari riconsiderare l’idea che prima della chimica la frutta fosse meno

bella ma migliore. In Italia, secondo un’analisi di Coldiretti, sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro e su una larga percentuale di quelle rimaste grava il rischio estinzione, mentre manca all’appello una trentina di razze tra mucche, maiali e pecore e il 95 per cento delle antiche varietà di grano è andato perduto. In questo modo non solo si rischia di impoverire la scelta a tavola con la rinuncia a determinati sapori e prodotti di un territorio, ma si perde un patrimonio importante di biodiversità e con esse parte dell’identità ambientale e culturale di un territorio. Un’azione di recupero importante si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione.

13


L'ESPERTO DEL CREDITO

CREDITO, C’E’ L’ACCORDO SULLA MORATORIA UNA BOCCATA D’OSSIGENO PER LE IMPRESE Sottoscritta l’intesa tra Governo, Abi e Coldiretti a favore delle aziende agricole in difficoltà Previste la sospensione dei pagamenti delle rate e l’allungamento della durata di mutui e prestiti

M

oratoria atto terzo; per effetto, infatti, della recente sottoscrizione del nuovo accordo tra Governo, Abi (Associazione Bancaria Italiana), Coldiretti e organizzazioni di categoria, sono state introdotte specifiche misure in materia di credito alle imprese (incluse, naturalmente, quelle agricole). Obiettivo dichiarato ed auspicato è quello, in una situazione in cui continuano a registrarsi forti tensioni e criticità in ambito finanziario, di rilanciare ed invertire la tendenza del ciclo economico fornendo un set di strumenti che permettano di ottenere un reale supporto. Una possibile “boccata di ossigeno” per le realtà aziendali che presentano una situazione di indebitamento nei confronti del sistema bancario, per riuscire a recuperare, almeno in parte, la liquidità necessaria per gestire l’ordinario processo produttivo. Un’opportunità da valutare caso per caso, con estrema attenzione, nella consapevolezza che le misure introdotte, da sole, non potranno consentire di risolvere la problematica della “stretta creditizia”, ma potrebbero permettere di usufruire di un significativo sollievo. In merito, i punti qualificanti dell’intesa riguardano la sospensione, per un massimo di 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate relative ai finanziamenti in essere a medio e lungo termine (oltre che dei canoni di leasing immobiliare e di sei mesi per quello mobiliare), l’allungamento della durata dei mutui e, fino ad un massimo di 120 giorni, dei prestiti di

ANNO III - N°14 - APRILE

conduzione concessi alle imprese agricole (ovvero delle scadenze del credito agrario a breve termine, perfezionato con o senza cambiali). Possono usufruire della sospensiva solo le posizioni già in essere alla data del 28 febbraio 2012 e che, in passato, non abbiano beneficiato di simili interventi. Al momento della domanda (da presentare alla banca finanziatrice), inoltre, le rate devono risultare “in bonis”, ovvero non possono accedere le imprese che eventualmente presentano sofferenze, incagli o posizioni scadute/sconfinanti da più di 90 giorni. La scadenza per aderire è stata fissata al 31 dicembre 2012 e le modalità, in linea generale, prevedono la necessità di presentare una specifica richiesta alla banca interessata (sempre che quest’ultima abbia deciso di aderire all’accordo), la quale potrà anche non esprimere un effettivo parere, essendo ammesso il principio del silenzio

assenso (il rifiuto, viceversa, deve essere necessariamente comunicato entro il termine massimo di 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda). Importante è l’aspetto che prevede che in presenza di interventi di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate ed allungamento delle tempistiche di rimborso, non possano essere addebitate all’impresa richiedente spese ed oneri aggiuntivi, né modificato il tasso di interesse applicato al contratto originario. Per maggiori informazioni, per effettuare un’analisi in merito all’opportunità di aderire alle suddette misure e valutarne l’effettivo impatto sull’assetto aziendale, è possibile contattare la segreteria provinciale di CreditAgri Italias.c.p.a. Basti ricordare che il costo del denaro in agricoltura ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale.

15


L'ESPERTO DEL CREDITO

Rolando Manfredini - LA VENDITA SICURA

PREMI PAC ANTICIPATI ALLE IMPRESE PER GARANTIRE MAGGIORE LIQUIDITÀ

MIELE, DALLA DENOMINAZIONE ALL’ORIGINE I CONSIGLI PER NON SBAGLIARE ETICHETTA

Grazie all'Intesa tra CreditAgri Italia, Bnt e Caa Coldiretti sarà possibile avere i finanziamenti in pochi giorni I fondi verranno erogati con un tasso fisso unico per tutto il paese e direttamente sul conto corrente

Tutte le indicazioni che vanno obbligatoriamente inserite per commercializzare il prodotto Stop del Ministero alle diciture quali “miele di montagna”, “miele di prato” e “miele di bosco”

G U

n accordo per anticipare alle imprese agricole i premi Pac. E’ l’iniziativa messa in campo da Creditagri Italia, il consorzio di garanzia fidi promosso dalla Coldiretti, per venire incontro alle esigenze di liquidità delle aziende. In modo semplice e immediato, sarà possibile richiedere un’anticipazione annuale o biennale del premio. In pochi giorni, i titolari delle aziende che decideranno di aderire potranno avere a disposizione la somma richiesta, senza dover attendere l’erogazione da parte dell’Organismo Pagatore (Agea). L’ anticipo del contributo Pac consente, infatti, di ottenere, con diversi mesi di anticipo, il premio della domanda unica. La garanzia su tale operazione viene rilasciata da Creditagri Italia tramite la convenzione con la banca dove verrà successivamente veicolato il pagamento del contributo Domanda Unica. La Campagna raccolta, in collaborazione con Bnt - Banca Nuova Terra - Creditagri Italia e Caa Coldiretti, avverrà alle seguenti condizioni. L’anticipo dei contributi spettanti nel 2012 e nel bien-

16

nio 2012-2013 verrà erogato dalla Bnt, con un tasso fisso unico per tutto il territorio nazionale e direttamente sul conto corrente aziendale. Potranno accedervi coloro che presentano domanda di contributo in regime di aiuto unico e sarà richiedibile subito dopo la domanda di contributo all’Organismo Pagatore direttamente al Caa Coldiretti. Si potrà avere la disponibilità di anticipo fino ad un massimo dell’80% dei titoli definitivi al netto delle riduzioni previste. Il tutto senza nessun nuovo conto da aprire e con una commissione pari al 0,60% flat. Al ricevimento del contributo, Bnt tratterrà la quota anticipata, comprensiva di interessi, liquidando la differenza eccedente sul conto corrente indicato dal cliente all’atto di presentazione della domanda. Gli interessati potranno rivolgersi negli uffici di CreditAgri Italia o direttamente al CAA Coldiretti, presso l’ufficio dove è stata presentata la Domanda Unica Pac, per tramite dei consulenti della Rete CreditAgri presenti praticamente in tutte le Federazioni Coldiretti.

Si potrà avere la disponibilità di anticipo fino ad un massimo dell’80% dei titoli definitivi al netto delle riduzioni previste

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

li obblighi relativi all'etichettatura del miele sono contenuti nel Decreto legislativo 179/04, relativo all'attuazione della Direttiva 2001/110/CE concernente la produzione e la commercializzazione del miele, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 168 del 20 luglio 2004. Il nuovo decreto fa inoltre riferimento alla norma generale sull'etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari (D. Lgs. 109/92, modificato dal D. Lgs. 23/06/03 n. 181, G.U. 167 del 21/07/03). Infine, il Ministero delle Politiche agricole ha emesso una circolare esplicativa (n. 1 dell'8 marzo 2005 pubblicata sulla G.U. n. 67 del 22/03/2005) sull'argomento. Le indicazioni oggi obbligatorie sono: • la denominazione di vendita (la parola miele o una delle definizioni di cui all'art. 1); • la quantità netta o nominale • il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del produttore o confezionatore o venditore • la dicitura di identificazione del lotto di produzione. • l'indicazione del termine preferenziale di consumo; • il Paese d'origine; • la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento (quando diverso dall'indirizzo del responsabile di commercializzazione già indicato in etichetta). Il termine preferenziale di consumo è la data fino alla quale il responsabile della commercializzazione considera che il prodotto

ANNO III - N°14 - APRILE

conservi le sue proprietà specifiche e resti entro i limiti di composizione stabiliti dalla norma. Per il miele tale tempo non è definito obbligatoriamente, ma può essere deciso sotto la responsabilità di chi lo mette in commercio. Diciotto mesi dalla smelatura può essere un termine prudenziale, consigliabile per i mieli a invecchiamento più rapido e le zone più calde; due anni o due anni e mezzo può essere un termine consigliabile per le altre situazioni. Per i prodotti con tempi di conservazione di quest'ordine di grandezza, è consentito indicare la data sia con giorno, mese e anno, che con solo mese e anno (per i prodotti che si conservano fino a 18 mesi) o anche con il solo anno (per i prodotti conservabili per più di diciotto mesi). Quando nella data non sia presente il giorno, l'indicazione "da consumarsi preferibilmente entro" deve essere sostituita da "da consumarsi preferibilmente entro la fine". Tali diciture devono precedere la data o l'indicazione del punto

della confezione in cui il consumatore può trovarla e devono essere nello stesso campo visivo in cui compare la parola “miele” e il peso netto. Il Paese o i Paesi di origine del miele (cioè dove il miele è stato raccolto) devono essere indicati in chiaro. La dicitura, largamente utilizzata, “miele italiano” viene ritenuta atta ad ottemperare a quest'obbligo. Nel caso delle miscele di più Paesi è consentito l'uso, secondo i casi, delle diciture “Miscela di mieli originari della CE”, “Miscela di mieli non originari della CE”, “Miscela di mieli originari e non originari della CE”, senza citare i singoli Paesi. Sono inoltre permesse indicazioni relative all'origine botanica geografica. Un dettaglio importante rischiava però di rivoluzionare il mercato del miele: riferendosi all'origine floreale o vegetale, il legislatore usa il termine di “pianta”, al singolare. Così facendo è chiaro il riferimento ai mieli uniflorali, ma sembrava esclusa la possibilità di utilizzare un'indicazione relativa all'origine botanica per i mieli di più di una pianta. Recentemente il Ministero delle Politiche agricole si è espresso a favore della possibilità di utilizzare la menzione “Millefiori”. Nella stessa circolare ribadisce invece che le diciture quali “miele di montagna”, “miele di prato” e “miele di bosco” non sono ammissibili. Sono vietate invece, le indicazioni che possano indurre in errore l'acquirente sulle caratteristiche del prodotto, che gli attribuiscano effetti o proprietà che non possiede, comprese quelle terapeutiche.

17


Fabio Cagnetti - ITINERARI DEL GUSTO

LARGO AI GIOVANI - Carmelo Troccoli

DOLOMITI, IL MIELE DOP DELLE VETTE CHE VALORIZZA L’AGRICOLTURA DI MONTAGNA

Il fabrianese Giorgio alla conquista dei mercati grazie al suo originale prodotto in barrique Finalista all'Oscar Green 2011, il giovane imprenditore punta sull’innovazione tra stachys e idromele

Quella prodotto nel Bellunese è una delle due Denominazioni di origine protetta riconosciute oggi in Italia Tutta la lavorazione si svolge sopra i 600 metri di altezza, ma per cogliere l’acacia si deve arrivare ai 1.200

G

S

alcuni dei quali costretti al nomadismo per procurarsi alcune essenze, in particolare l’acacia, che non cresce sopra i 1.200 metri di altitudine.

Oggi, quello delle Dolomiti Bellunesi è uno dei due mieli DOP d’Italia, assieme a quello della Lunigiana, e un terzo –il miele della Valtellina- dovrebbe diventarlo nelle prossime settimane. L’area di produzione ricopre l’intera provincia di Belluno, situata completamente in zone montane e caratterizzata da ridotti livelli di industrializzazione e pressione antropica; il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, costituito quasi interamente di boschi, occupa oltre trentamila ettari. Le api di questa zona appartengono a una varietà locale, incrocio tra le sottospecie ligustica e carnica dell’Apis mellifera. Le arnie sono sia stanziali che nomadi, ed è rilevante la produzione di miele di montagna, che può fregiarsi della dicitura “prodotto della montagna” in etichetta a condizione che tutte le fasi della lavorazione si svolgano ad altitudini superiori a 600 metri; ci sono diversi produttori con arnie molto più alte,

Il disciplinare individua sei tipologie di Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP: Millefiori, Acacia, Tiglio, Castagno, Rododendro e Tarassaco. Per ognuna sono specificate la composizione e i parametri organolettici richiesti. Peculiare è la stagionalità dei mieli millefiori: in primavera prevalgono il tarassaco, gli alberi da frutto e il lampone selvatico, che donano al miele profumi assai delicati, mentre più decisi sono i millefiori estivi, ottenuti da rododendro, timo, trifoglio bianco e altri pollini che conferiscono un colore scuro e un’aromaticità decisa. Delle difficoltà di impollinare l’acacia si è già detto, ma il gioco vale la candela: il miele di acacia prodotto in questo territorio è infatti di un’eleganza estrema, premio per il polline di fioriture difficili. Castagno e tarassaco sono le piante che più caratterizzano i boschi e i prati del territorio: dal primo si ottiene un miele di carattere, scuro, poco dolce, un po’ tannico e dal retrogusto amarognolo, mentre il miele di tarassaco è leggermente acidulo e sempre caratterizzato da ridotta dolcezza. Più raro e assai pregiato è il miele di rododendro, molto delicato, dal sapore vegetale e fruttato. C’è poi tutta una casistica di mieli di montagna che esulano dal disciplinare, ma non per questo sono qualitativamente inferiori. Ad esempio, ci sono mieli di tarassaco che si avvicina-

iorgio Poeta è un giovane apicoltore di Fabriano (Ancona) che fa ha avviato la produzione di miele due anni fa, in piena crisi del settore. I primi passi sono legati al recupero della Stachys officinalis, un’erba che cresce spontaneamente dopo la trebbiatura del grano biologico e che è caratteristica del Fabrianese. Nasce così il miele di Stachys, una particolarità con la quale l’azienda inizia a farsi conoscere sul mercato. Lo scorso anno, alle finali nazionali dell’Oscar Green della Coldiretti, l’imprenditore marchigiano lancia quindi il miele in barrique, il primo miele fatto invecchiare in botti di rovere. L’idea si rivela un successo che fa da ulteriore traino anche alle altre sue produzioni (girasole, millefiori, acacia, melata di bosco), l’ultima delle quali è l’idromele, il liquore di miele fermentato noto sin dall’antichità come “la bevanda degli dei”. Ma conosciamo meglio questa bella realtà dell’agricoltura marchigiana. Azienda di circa 30 ettari tradizionalmente coltivata a grano, girasole, orzo, favino ed erba medica possiede sei apiari e produce sei tipi di miele. La sua diversificazione sta nel fatto che ha creato l’ormai famoso miele di acacia e millefiori in barrique, prodotto unico in Italia, se non in tutto il mondo, nato grazie alla dedizione ed agli studi tecnici del proprietario. Il miele viene fatto stagionare in botti di rovere per un periodo compreso tra 2 e 6 mesi, in base alla tostatura della barrique; in pratica si accostano due realtà molto diverse dedicando al miele le stesse cure e atten-

18

Nelle campagne marchigiane è nato il miele in barrique

CON POETA SIAMO IN UNA BOTTE DI... MIELE ECCO L'APICOLTORE CHE BATTE LA CRISI

zioni che si riservano ai grandi vini. L’obiettivo è quello di unire gli odori della barrique di rovere di slavonia che ha contenuto per 6 mesi Sangiovese e Montepulciano, con il sapore forte e aromatico del miele di montagna. Altra particolarità della produzione aziendale nasce grazie alla tipicità del territorio marchigiano che in novembre si riempie di Stachys Officinalis , una pianta infestante che cresce sulle stoppie dopo la trebbiatura in regime biologico, pianta di cui le api sono particolarmente ghiotte, dando come risultato un altro miele raro, caratterizzato da un colore chiaro con una cristallizzazione finissima. Secondo Giorgio

è necessario educare i consumatori a comprendere che la parola unicità non vuol dire che un prodotto è meglio di un altro, ma che è semplicemente diverso. Che è unico. Il miele, come il vino, non è tutto uguale. Ogni vaso esprime il lavoro accurato di migliaia di api e della persona che le segue. Educare i consumatori ad un utilizzo differente di tale prodotto, non restringendolo solo al suo aspetto dolcificante o curativo, ma associandolo anche ad un utilizzo quotidiano nelle nostre cucine, in quanto può essere abbinato con tante altre pietanze: il miele sta bene sul formaggio ma sta ancora meglio su un filetto di maiale alla brace! IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 18

i può dire, senza esagerare, che il legame tra l’apicoltura e il territorio delle Dolomiti Bellunesi è antico quanto l’uomo: sono stati infatti rinvenuti in quest’area i resti di cacciatori dell’era mesolitica (tra 12.000 e 7.500 anni fa) che recavano con sé blocchi risultati composti da propoli e da resina di conifere parzialmente mista a propoli. Le prime ricette che prevedono il miele come ingrediente, prevalentemente in pasticceria, datano invece al 1580, mentre risale al Settecento la distinzione tra le diverse varietà.

ANNO III - N°14 - APRILE

no al monoflora laddove la DOP consente un massimo del 30%, o tipologie di estremo interesse come il miele, assai balsamico, proveniente dal polline dei boschi di conifere montane. Che lo si consumi a colazione, in pasticceria, con i formaggi o come antisettico e coadiuvante delle affezioni delle vie respiratorie, il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP è prodotto virtuoso (i rating degli apicoltori che lo producono raramente si discostano dal massimo), espressione di una tradizione vecchia quanto l’agricoltura, fatta di piccole aziende ben armonizzate con il territorio. Quattordici produttori, diversi dei quali certificati biologici, hanno aderito alla Carta di Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, che impone standard di qualità e tutela ambientale più stringenti ancora di quelli della DOP.

19


Coltiviamo gli stessi interessi

Consumatori, cittadini, produttori agricoli

Stefano Masini - LETTO PER VOI

CONTROVENTO, CAPORALE RACCONTA IL TESORO CHE IL SUD NON SA DI AVERE Il libro racconta lo sviluppo delle energie rinnovabili legate al vento, mettendo a fuoco storie di ordinario malaffare ma anche di impegno concreto e di richiamo alla responsabilità

Campagna Amica è la Fondazione che sostiene l’agricoltura e l’alimentazione “made in Italy”, l’ambiente e il turismo in campagna. Promuove e organizza nuove forme di vendita e di consumo che accorciano la filiera agroalimentare e che sono sostenibili, responsabili e vantaggiose per produttori e consumatori.

Promuove la Rete Nazionale di vendita diretta di Campagna Amica

Ovvero il più grande circuito in Europa, per dimensioni economiche ed estensione territoriale, di produttori in vendita diretta ma anche il più grande canale di consumo consapevole e sostenibile del nostro Paese. Il nostro obiettivo è quello di realizzare una “filera agricola tutta italiana”, capace di creare più concorrenza e più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per i cittadini. La Rete a marchio Campagna Amica, ad oggi, è già partecipata da migliaia di aziende agricole, agriturismi, cooperative, consorzi agrari e da centinaia di farmer’s market diffusi capillarmente su tutto il territorio italiano.

www.campagnamica.it Via Nazionale 89/a - 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931- Fax +39.0648993217 posta@campagnaamica.it

A

ttraverso la descrizione di fatti personali e l’indagine di luoghi lontani dai riflettori della notorietà Antonello Caporale (Controvento. Il tesoro che il Sud non sa di avere) racconta lo sviluppo delle energie rinnovabili legate al vento, mettendo a fuoco storie di ordinario malaffare ma anche di impegno concreto e di richiamo alla responsabilità. Antonio, allevatore di Ripabottoni e Alessia, viticoltrice di Mareggia, affrontano gli stessi problemi di speculazione e di corruzione che hanno caratterizzato la diffusione dell’eolico in Molise e in Puglia dove geometri e sindaci hanno contratto e diffuso un virus destinato a compromettere la qualità del territorio e le stesse possibilità di sviluppo: “avete presente il morbillo? Ecco, siamo ancora nell’incubazione della malattia. Alcuni puntini rossi si notano nitidamente, ma ne sbucheranno altri mille e mille e mille. Finché la pelle sarà tutta punteggiata da questi monticelli. L’Italia ha il morbillo e quando sarà esploso in tutta la sua virulenza faremo una preghiera a Gesù e Maria, Madonnina bella!” (p. 49). Cos’è il paesaggio - fa rimbalzare nelle argomentazioni dei suoi semplici protagonisti l’A. - “Vattelapesca. Siamo moderni e dobbiamo installare i pannelli. Quanto più possibile, e nel minor tempo possibile. Anche al posto delle ciliegie e dei fichi d’India. Anche al posto dei vitigni...” (p. 76) Anche a Girifalco un giovane e brillante professore universitario indugia intorno ai concetti della green economy: “Non conosciamo il valore del paesaggio, questa è la

ANNO III - N°14 - APRILE

verità. Tu hai mai visto volare un nibbio reale, per esempio?...Ma un nibbio quanto vale? E uno spuntone di roccia, una gola tra valli? E la cicogna nera? E la spiaggia libera dalle camere d’albergo? Vattelapesca. Ciò che non è convertibile in immediati e sonanti quattrini è per noi inservibile, persino superfluo. È un lusso, anzi, uno spreco.” (p. 110-111). La ricchezza, invece, viene dalla costruzione di parchi eolici, non importa se disonesti sviluppatori e conniventi amministratori falsificano atti o ricorrano a soprusi e minacce. Da gran tempo, da quando sono stati introdotti gli incentivi volti a favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, e in particolare quelle da fonte eolica, ci siamo trovati di fronte a una serie frammentata di aggressioni al territorio agricolo, in particolare nelle regioni del Sud e non perché siano più ventose, ma in quanto più facile resta la corrosione del tessuto politico-amministrativo con il risultato di ottenere permessi e autorizzazioni in spregio alla salvaguardia di interessi collettivi. Vittima di questo processo è il territorio agricolo: con la descritta arroganza e prepotenza le imprese, che hanno la propria ragione sociale anonima ma una rete di emissari o sviluppatori dei progetti ben conosciuti e abili nella diplomazia con i poteri locali, occupano questo spazio di mercato garantito senza monitorare eventuali impatti o conseguenze che l’economia locale possa subire. L’agricoltore cede il terreno per una iniziativa imprenditoriale di terzi e il territorio perde ogni possibilità di effettivo sviluppo autocentrato.

Nel momento in cui si instaurano contratti di filiera per le biomasse, per lo sfruttamento del legname, il recupero e la valorizzazione dei residui, l’imprenditore con la sua struttura aziendale è coinvolto, cioè, partecipa ad un progetto di sviluppo energetico, diventa attore del territorio. Invece, impianti eolici o pannelli solari a terra sono del tutto estranei ad un modello di compartecipazione nello sviluppo delle energie ma sono soltanto gli incentivi a guidare gli industriali nell’investimento nel settore. Più di tutti, ad essere interessati all’eolico sono, però, i Sindaci perché in alcune aree interne probabilmente l’energia viene vista come uno degli ultimi vagoni per lo sviluppo territoriale. Sindaci in buona fede pensano che questa sia un’occasione utile per il loro comune: “Ti faccio mettere quante pale vuoi, se mi fai tappare i buchi delle strade...! (86), esclama il Sindaco di Falerno [che si affaccia sulla splendida piana di Lamezia Terme] aggiungendo: “E poi le pale sono anche belle...”. Peccato che in quelle aree si debba parlare di: “energia pulita, ma mani piuttosto sporche” (115): avversario insuperabile è la criminalità organizzata e si contano, alla fine, più inchieste giudiziarie che pale che girano. Emblematico è il racconto di un magistrato calabrese: “Il ruolo della ‘ndrangheta nella realizzazione dei “parchi” è presente in ogni fase. Si infiltra già nel progetto. Chi muove la terra per fare la strada che porta al “parco” eolico? Su quale terreno puoi costruire se non in quello appartenente a qualche cosca?” (116). E l’agricoltura è vittima e ostaggio.

21


FILIERA COLTA - Toni De Amicis

Toni De Amicis - FILIERA COLTA

SOSTENIBILITÀ E TURISMO RESPONSABILE CON GLI AGRITURISMI DI CAMPAGNA AMICA La storia di un fenomeno socioeconomico che ha rivoluzionato il modo di fare la vacanza Con l’adozione del brand e l’ingresso nella rete si aprono ora nuove possibilità di crescita

L Tanti i giovani imprenditori e le imprenditrici che hanno trovato opportunità di reddito e sviluppo

22

’agriturismo, inteso come “Turismo di campagna” nasce in Francia e Germania a metà degli anni ’50. Da noi, dieci anni dopo, il neologismo “Agriturismo” entra nel vocabolario e solo nel 1973 nasce una legge che si occupa della materia. Ma siamo ormai al 1985 quando arriva la prima legge quadro (la n. 730) a disciplinare questo nuovo fenomeno socio-economico che cominciava ad affermarsi nei nostri territori. Erano gli anni dello spopolamento delle campagne, dell’abbandono delle tradizionali attività agricole e con esse della progressiva rovina del nostro meraviglioso patrimonio di architettura rurale. A distanza di mezzo secolo possiamo dire che la formula dell’agriturismo nel nostro Paese si è sicuramente affermata e sviluppata ben oltre le previsioni e che ad essa dobbiamo riconoscere indubbi meriti. E’ anche merito dell’agriturismo se nel mondo agricolo tanti giovani e tante donne hanno trovato nuove opportunità di reddito, se tante aziende agricole sono tornate produttive e vitali, se tanti fabbricati storici sono stati restaurati, se il paesaggio e la biodiversità hanno trovato nuove tutele, se tanti nuovi imprenditori hanno potuto innovare ed avviare nuovi servizi utili a se stessi, al territorio di appartenenza e alla nuova domanda di campagna che arriva dalle città. Dopo tanti anni di attività possiamo quindi affermare di aver fatto un bel percorso di crescita, ma possiamo anche dire che forse siamo anche entrati nella fase di maturità.

Una fase in cui forse c’è anche bisogno di ritrovare nuove motivazioni, di darci nuovo slancio, di riscoprire i veri valori fondanti, di darci nuove regole e forse maggiore rigore nei comportamenti soggettivi e collettivi. I dati dell’anno 2010 ci dicono, infatti, che il mondo agrituristico rischia oggi una crisi di crescita: a fronte di un aumento continuo delle aziende (da 19.019 a 19.490, dati 2010) le presenze sono calate del 6,5% (dati ONT) e il giro d’affari ha registrato un – 4% (da 1.068 milioni di euro a 1.025) con un decremento medio per azienda di – 6,3% (da 56.154 euro annui a 52.591). Segnali chiari di un’inversione di tendenza. Oggi con la nuova denominazione, l’adozione del brand Campagna Amica e con l’ingresso a pieno titolo nella rete di Campagna Amica, l’agriturismo italiano ha la possibilità di recuperare nuova crescita, di aprirsi a nuove fasce di mercato, di scongiurare possibili degenerazioni, di darsi un ulteriore tragitto di futuro e quindi continuare ad essere un “fenomeno di successo” dell’agricoltura italiana. Il mondo Campagna Amica, che è diventato uno straordinario patrimonio materiale, composto da centinaia di farmer’s market legittimati da oltre 9 milioni di consumatori con un indice di soddisfazione e di fidelizzazione altissimi è anche un formidabile patrimonio immateriale, composto da valori etici, ambientali, salutistici e sociali che possono e debbono essere travasati nell’attività agrituristica. Valori che possono costituire vera “distintività” e quindi maggiore

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

opportunità di reddito per chi lo fa proprio. Ma con Campagna Amica si sottoscrive idealmente il manifesto Coldiretti che sta alla base del progetto che vuole realizzare nel nostro Paese una vera “Filiera Agricola Tutta Italiana”, si condividono i valori e i principi promossi dalla Fondazione Campagna Amica e si aderisce ai servizi forniti dalla nostra Associazione Terranostra.Insomma con Campagna Amica si fa una scelta di campo: coraggiosa ma appassionante.Con Campagna Amica si sfida l’omologazione e la standardizzazione consumistica che ha contagiato anche il nostro mondo. Con noi si sceglie l’autenticità e la diversità come forma di identità dell’offerta agrituristica (che è, tra l’altro, il principale stimolo che muove il viaggiatore e quindi la principale risorsa del turismo rurale).Con noi si scommette sul proprio territorio e sul paesaggio ben curato; sui propri prodotti aziendali che sono sinonimo di qualità, genuinità, tradizione e provenienza sicura; sulla propria cultura rurale che esprime la storia e le tradizioni di un’antica civiltà; con noi, con questa grande “comunità” che è diventata la rete di Campagna Amica (oltre 6.000 punti in Italia), si scommette su un turismo evoluto, colto, rispettoso dell’ambiente. Un turismo responsabile che considera le imprese agrituristiche una preziosa risorsa per migliorare la qualità della vita di tutti noi. E’ per tutti questi motivi che scommettere su Campagna Amica conviene a tutti – proprio a tutti.

UN FENOMENO IN CRESCITA Il numero di agriturismi è in continua crescita. In Italia ne sono stati censiti quasi 20mila, registrando un incremento del 3,5 per cento rispetto all’anno precedente, secondo le

ANNO III - N°14 - APRILE

elaborazioni Coldiretti su base Istat. Alla crescita delle strutture si affianca la crescita della gamma di offerte e servizi. Le aziende che operano anche nel campo della ristorazione sono

9620, in aumento del 20 per cento ma un trend positivo hanno le strutture che offrono servizi quali equitazione (1597), escursionismo (3124), trekking (1875) e mountain bike (2574).

23


CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO Italiano, locale, sostenibile

i t t o d o r p i o m ia t t e m i Noi c tu ci metti l’Arte. nuova na u e m ie s in e r a e r c r e P esperienza a tavola! nel piatto

DIVENTARE RISTORANTE “CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO” È IMPORTANTE PERCHÉ:

i”

“r ice ian tte tal con li i prodotti agrico

Si può raccontare il territorio di origine dei prodotti cucinati, la loro storia e le tecniche con cui si preparano. I prodotti di Campagna Amica sono italiani e agricoli e chi li vende è l’agricoltore che li produce. Sono di origine controllata e garantita dal marchio “Campagna Amica”.

Per maggiori informazioni, contatta l’ufficio di CAMPAGNA AMICA - COLDIRETTI più vicino a te www.campagnamica.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.